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COPYRIGHT

QUESTOE-BOOK:

TITOLO:DEIFENOMENIDITELESTESIA

AUTORE:Bozzano,Ernesto

TRADUTTORE:

CURATORE:

NOTE:DIGASTONEDEBONI[NONINSERITAPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

PREFAZIONE:DIGASTONEDEBONI[NONINSERITAPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

CLASSIFICAZIONE ANALITICA: DI GASTONEDE BONI [NON INSERITA PER DIRITTI SUCOPYRIGHT]

DIRITTID'AUTORE:no

TRATTODA:

DEIFENOMENIDITELESTESIA

diErnestoBozzano

Fonte:EDIZIONIL'ALBERO-VERONA1942-XX.

ALLAEDIZIONEELETTRONICAHANNOCONTRIBUITO:

[email protected]

REVISIONE:

GiancarloSanti(VE)-http://vitadopovita.jimdo.com/

PUBBLICATODA:

INDICE

Prefazione,deldr.GastoneDeBoni[NONINSERITAPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

INTRODUZIONE

CATEGORIAPRIMA

FENOMENIDITELESTESIAIQUALISIESTRINSECANONELL'AMBIENTEINCUISITROVAILSENSITIVO

CATEGORIASECONDA

FENOMENIDITELESTESIACONSEGUITIADISTANZADALL'AMBIENTEINCUISITROVAILSENSITIVO

CONCLUSIONI

Classificazioneanalitica(acuradiG.DeBoni)[NONINSERITAPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

INTRODUZIONE

Nel glossario preposto all'opera maggiore di Federico Myers viene circoscritto in questi termini ilsignificatodellaparola«Telestesia»:

«Percezione a distanza, la quale implica una visualizzazione diretta di cose, o una percezione dicondizioniindipendentementedaogniviasensoriaeincircostanzetalidaescluderechelecognizioniacquisitetragganooriginedaunamentalitàestrinsecaalpercipiente».

AnalogamenteilprofessoreRichetnedelimitailsignificatoinquestitermini:

«Cognizionedapartediundatoindividuodiunfenomenoqualunquenonpercepibileoconoscibilecoisensinormali,einparitempoestraneoaqualsiasitrasmissionementalecoscienteedincosciente».

Pertantorestaintesocheprimadiclassificaretraifenomenitelestesiciunepisodiodichiaroveggenza,occorreindagareseperavventuranonrisultidilucidabilecontalunafralemultiformimodalitàconcuisiestrinsecanoifenomenitelepatici,equalchevoltaifenomenidi«criptomnesia»(neicasidioggettismarritieritrovatiperunsognorivelatore).Neconseguecheapplicandotaleregolaallemanifestazionidellachiaroveggenzaingenere,sirilevacomelagrandemaggioranzadeipresuntifenomenidi«visioneopercezione supernormale» siano riducibili a fenomenidi«trasmissioneo letturadelpensiero», e inparteafenomenidi«criptomnesia»(emergenzadipercezioniapparentementedimenticate).

Delchenonèpiùlecitodubitare;especialmentenelcasoincuilaluciditàèconseguitapeltramitedipersonepresenti,odioggetticonsegnatialsensitivo(psicometria),eriguardapersonelontaneviventi,lapresunzionedella«letturaotrasmissionedelpensiero»apparefondatanellagrandemaggioranzadeicasi.Giova infatti tenerepresente chenella lucidità dell'ordine consideratonon si ottengono soltantovisualizzazionidicoseodiambientilontani,mabensìpercezionideltemperamento,delcarattere,dellostato emozionale, affettivo, mentale dell'individuo lontano; mentre le immagini che si presentano alsensitivoriguardanoraramenteilsuopresente,quasisempreilsuopassato,equalchevoltailsuofuturo;tutte condizioni e circostanze che non sono percepibili direttamente con gli occhi, e neancheindirettamentedalcervellopeltramitedeicentriottici.Neconseguecheneilimitidellemanifestazionicontemplate, tali circostanze di fatto risolvono il quesito in favore della «lettura o trasmissione delpensierosubcosciente»;ilchenonimpediscecheifenomenidi«telestesia»sirealizzinodiconservaconquelli di «chiaroveggenza telepatica»; e lo provano altri ordini di manifestazioni in cui non è piùquestionedipersonepsicometrizzabili adistanza,madivisualizzazionedirettadi coseodi ambientiindipendentidaqualsiasipercezionetelepaticadelpensierosubcoscientediterzi.

Osservonondimenocomeanchenellacircostanzadei fenomenidi telestesia, tuttoconcorraaprovarechenonsitrattidivisionepropriamentedetta,eneppuredivisioneindirettapeltramitedeicentriottici,mabensìdivisualizzazioni:allucinatorieveridiche(cheilprofessoreHyslopdenominerebbe«immaginipittografiche»)trasmessedallapersonalitàsubcosciente(einviaeccezionaledaentitàdisincarnate),ascopod'informare lapersonalitàcoscientesuciòche la interessa.Dimodochérimarrebbedarisolverel'arduoquesitovertentesulmodoincuilapersonalitàsubcoscientepervieneadentrareinrapportoconl'oggetto o con l'ambiente lontani in guisa da percepirli, o in guisa da conoscerli, o in guisa da

informarsiintornoadessi.

Torneròa suo temposul tema importantissimo,cheperoranonè il casodi sviscerareulteriormente,come non è il caso di enunciare altri rilievi analitici, in attesa che la relazione dei fatti ne porgasuccessivamenteoccasione.

Ciòposto,entrosenz'altroinargomento.

***

Ed anzitutto giova accennare a talune categorie di fenomeni i quali dimostrano una certa affinità diorigineconquellidi telestesia;primi fraquesti i fenomenidi«rabdomanzia» (scopertadelle sorgentisotterranee con la «bacchetta divinatoria»), e quelli d'ipersensibilità anormale in talune «fobiespecializzate», in cui il sensitivoprovaunorrore insormontabileperunadata specied'insetti odaltrianimali,eneavvertelapresenzaanchequandononlipuòscorgereinalcunmodo,nèsaperealtrimentidellaloropresenza.

Inmeritoaifenomenidi«rabdomanzia»osservochesolamenteleesperienzedelgenereveramentetali,consistentinellaricercadisorgentisotterranee,odanchedigiacimentiminerari,possonoconsiderarsiaffiniaifenomenidi«telestesia».Quantoaglialtrifenomenicompresiimpropriamentenelleesperienzeditalnatura,incuiilpresunto«rabdomante»,anzichèvalersidella«bacchettadivinatoria»,sivalediun«pendolo»tenutosospesosoprauna«cartatopografica»,osopraunoggettoqualunque,perlaricercaadistanza di sorgenti, giacimenti minerari, oggetti smarriti, cadaveri di annegati, e via dicendo,conseguendo ben sovente successi prodigiosi; quanto a quest'altro ordine di fenomeni, essiappartengono a un campo d'indagini radicalmente diverso dalla «rabdomanzia», ed è quello dellachiaroveggenzavera e propria, la quale in simili contingenze si estrinsecaper ausiliodi unprocesso«psicometrico» in cui la «carta topografica», o l'oggetto presentato al presunto «rabdomante»determinano il «rapporto psichico» tra la subcoscienza delmedesimo e quella della persona lontanainteressataallaconsultazione.Ci si trovapertanto inpresenzadiunaclassediversadimanifestazionisupernormali,lequaliraramentepresentanocaratteristichetelestesiche.

SpettaaldottoreEugèneOstyilmeritodiaveremessoinpienalucetaleconfusionismochedaqualchetempohainvasoilcampodeifenomenidi«rabdomanzia»,confusionismoderivatodallacircostanzachevifuronodegliottimisensitivichiaroveggenti(aloroinsaputa),iqualiessendosiprovatiavalersidella«bacchetta»odel«pendolo»deirabdomanti,ottennerofenomenistrabiliantid'altranatura,illudendosicon ciò di fare della «rabdomanzia», laddove invece avevano ottenuto magnifici episodi di«chiaroveggenzatelepatica»,laqualequalchevoltaesorbitavadailimitidelpresente,estendendosinelpassato e nel futuro; con ciò dimostrando più che mai la natura radicalmente diversa dei fenomeniconseguiti.(Dott.Osty:in«RevueMétapsychique»;Janvier-Frévier,eMai-Juin,1935).

Miriservoasuotempodicitarecasidipresunta«rabdomanzia»adistanzadelgenereindicatoincuisiriscontranocaratteristichetelestesiche.

Quantoaicasidiautentica«rabdomanzia»sulposto,midispensodalcitarneperchènotissimia tutti,riservandomipiùoltrearilevareciòchelidiversificadalla«telestesia»propriamentedetta.

Passopertantoallacitazionediunesempiodi«fobiaspecializzata».

***

CASOI.—Lodesumodal«Light» (1914,pag.155).Undottore inmedicina, ilcuinomeènotoaldirettore della rivista, scrive che trovandosi in provincia, fece la conoscenza di un signore dal qualeseppe come la di luimoglie fosse a tal segno sensibile alla prossimità di un ragno, da avvertirne lapresenzaanchesenzavederlo,edacadernesubitaneamentemalata,connauseeesfinimentogenerale,che giungeva talora fino al deliquio; tutti sintomi che si dileguavano non appena si rintracciava e sieliminavailragno.

Pochi giorni dopo, al dottore in parola si offerse l'opportunità di osservare personalmente il casocurioso.

Egliscrive:

«Il mio nuovo cliente venne in piena notte a chiedermi assistenza per la propria moglie, cheimprovvisamenteerasisentitamale;edegliavevaaggiunto:«Essadichiarachenellacameravièunragno,maiononsonoriuscitoarintracciarlo».

Mirecaisubitoconlui,etrovailasignoraincondizionididepressionenervosainquietanti,etalidafartemereundeliquio.Erapallidissima,conpolsoquasiimpercettibile,eilrespiroansimanteecorto.Essamidissedisentirsimalissimo;percuiavevalacertezzaassolutachenellacamerasitrovava un ragno. E siccome essa insisteva su tal punto, tanto io che il marito ci ponemmo arovistaregliangolielecommessureesistentinellacamera;eciònell'intentodicalmarla,poichènon credevamo alle di lei affermazioni. Nulla infatti rinvenimmo, ed eravamo sul punto dirinunciareaunaricercapiuttostoridicola,quandolapazienteannunciòdiaverel'impressionecheil ragnosi trovassesopra l'attaccapanni.Enoivisitammo ilmobileminuziosamente,masempreinutilmente, persuadendocimaggiormente che lamalata questa volta s'ingannava. In quella,mibalenò l'ideadi sollevare ilpezzomobiledellacimasaornamentale,e subitoapparveungrossoragnonerocheselasvignòrapidamenteattraversoivestitieindirezionediunbuconellegno,nelquales'introdusseedisparve.

Entrambi ci guardammo stupiti, ed io feci cenno al marito di tacere sull'accaduto; masimultaneamentelamalataemiseungrandesospirodisollievo,esclamando:«Finalmentel'avetetrovato!»—Lenostreprecauzionieranostate inutili, e il sestosensodellapazientenon l'avevaingannata.

Dopo unamezz'ora, essa era tornata in condizioni normali, ed avendola noi convinta di avereotturatoinpienaregolailbucoincuierasiintrodottoilragno,nontardòariprenderesonno».

Questelemodalitàcurioseemisterioseconcuisiestrinsecanotaluneformedi«fobiaspecializzata»,lequalidimostranoinapparenzaunacertaaffinitàd'originecoifenomeniditelestesiapropriamentedetta.Tuttavia giova andar cauti nell'identificarle con essi, e per la medesima ragione, giova andarcautinell'identificareconessianche i fenomenidi«rabdomanzia»;eciòper laconsiderazioneche inbaseall'analisideifatti,emergeunanotevolissimadifferenzatralemodalitàdiestrinsecazionedell'unael'altraclassedifenomeni;eladifferenzaèquesta:chenelle«fobiespecializzate»ilsensitivoavverteesclusivamentelapresenzadiunragnogenericoodiungattogenerico,manonèingradodidesignarelaspecie,oilcolore,olaformadelragno,nèdifornireindicazionisulmantodelgatto(segnochenonlivisualizzainguisaalcuna);edaltrettantodicasidelrabdomanteilqualeavvertelapresenzadell'acqua

sotterraneaenullapiù; laddovenella telestesia ilchiaroveggentespecificaedescriveminuziosamentequalsiasioggettodaluivisualizzato,esesitrattadiunalettera,neleggeilcontenuto.

Nelprimocaso,pertanto,aspiegareifattibasterebbepresupporrecheilsensitivopercepiscaglieffluvivitalidell'animalechecaratterizzalasua«fobia»,enellacircostanzadelrabdomante,ch'eglipercepiscaleemanazionidell'acquasotterranea.Nelsecondocasoinvece,trattandosidivisioneparticolareggiata,odicognizioneprecisa,odiricezioned'informazioniveridicheintornoadundatooggettochenonsipuòscorgerecongliocchidelcorpo,cisitrovadifronteadunasituazionedifattoradicalmentediversa,echecertononsipuòspiegareconl'ipotesidegli«effluvivitali»,odelleemanazionidaunliquido.

Neconseguechesiètrattiaconcludernecometraidueordinidifattinonesistaidentitàd'origine,masoloapparenteanalogia.

Qualorapertantosieliminasserolecategoriedifenomeniesposte,alloraquellichepiùdimostranounareale affinità d'origine con la telestesia, risultano i fenomenidi «alloscopia» (visionemacroscopica emicroscopicanell'internodelcorpoaltrui).

Comunque,iononmioccuperòlungamentedeimedesimi,eciòpelfattochesebbenetuttoconcorraaprovare com'essi risultino in parte effettivamente telestesici, contuttociò non può escludersi lapossibilitàdifarvalereintegralmenteperessil'ipotesidellaletturadelpensierosubcosciente.

Mi limiterò pertanto a citare un solo esempiodi «alloscopia», commentandolo brevemente nel sensoindicato.

***

CASOII.—Loricavodalla«RevueScientifiqueetMoraleduSpiritisme»(1900,pag.358).IldottorMoutinriferisceilseguenteepisodiocheglièpersonale.

«LasignoraG.eramalatadacircatreanni,edeperivadigiornoingiorno.Nelmaggioscorsoilmalesiaggravòtalmentechevennechiamatoaconsultounodeiprimarimedicidegliospedali;ilqualediagnosticòunatubercolosigeneralizzata,indicandounacuraeunregimespeciali.

Dopo un mese di siffatta cura, e malgrado altre visite del professore in discorso, l'infermapeggioravasempre,edioconsigliaiunsecondoconsultoconaltroprofessore.Questigiunse,efeceuna diagnosi contraria al primo, ordinando una cura tutt'affatto diversa, che però non ebberisultatimigliori.Nederivòchetantoiocheifamigliariavevamoperdutoognisperanza,edaungiornoall'altroattendevamolasoluzionefatale.

Fu allora chemi balenò l'idea di consultare ilmio sonnambolo AlfredoN.—Non avevo altropropositochequellodisoddisfarelamiacuriosità;edessendomiprocuratounacioccadicapellidell'infermaadinsaputadilei,mirecaidalmiochiaroveggente.

Quando l'ebbi immerso nel sonno sonnambolico, gli posi fra le mani la ciocca dei capelli,invitandolo a diagnosticare l'infermità di colei cui appartenevano. Egli rimase in silenzio perqualche minuto, palpando ed esaminando i capelli; quindi soggiunse: «Questa signora non haquasi nulla, eppure è moribonda. Ditele che se continua a farsi curare da tanti dottori, e seperseveraaprenderetuttelemedicinecheleprescrivono,nonlerimangonotremesidivita.Essa

ha qualche cosa nell'intestino,manon riesco a veder bene che cosa sia. Somministratele unfortepurgante,ealloraconoscereteilsuomale».

Ioseguiitaleconsiglio,perquantoconprudenza,poichèl'infermaeraesausta:pesava64libbre,sebbenefossedistaturasuperioreallamedia;edebbiinverolachiavedell'enigma:Essaospitavanell'intestinounvermesolitario:laTenia.—Edoggilamoribondaharicuperatoleforze,ilpesoelagaiezza.

Miastengodalcommentareilfattoesposto,lasciandonelacuraailettori.Aggiungosoltantoch'iodeplorocheifattiditalnaturanonsianopresinellaconsiderazionechemeritano».

Così il dottorMoutin; e di episodi come il precedente ne sono piene le pubblicazioni degli antichimagnetologhi, nonchè le relazioni degli odierni indagatori; per cui il dottor Moutin ha mille volteragione quando deplora che per il bene dell'umanità sofferente, non si prendano in maggiorconsiderazionegliepisodicongeneri.

Dalpuntodivistadell'ipotesitelestesica,ilcasoespostorisultadiscarsaefficaciaprobativa,vistochepotrebbesi ancora spiegare presupponendo che il sonnambolo abbia attinto nella subcoscienzadell'infermailragguagliofornito;eciòperlaragionechenonpotrebbesiopporreuncategoricodiniegoalla opinione di chi sostenesse che la subcoscienza dell'inferma doveva conoscere la presenza dellaTenianelpropriointestino.

***

Pervenutoaquestopunto,eprimad'inoltrarmineltemadeifenomenidi«telestesia»autenticamentetali,debboancoraavvertirecometalecategoriadimanifestazionipresenti l'inconvenientediessere troppogenerica,nelsensocheciòchelacaratterizzaèunacircostanzadifattolaqualesirinvieneinparecchiealtre categorie di manifestazioni supernormali, quali i fenomeni di «psicometria», quelli di«bilocazione», e gli altri implicanti interventi d'intelligenze estrinseche nelle esperienzemedianiche;manifestazionilequalipresentanobensoventelacaratteristicadiestrinsecazionespecialeaifenomenidi«telestesia»,rientrandointalguisanell'orbitadelladefinizioneclassicadiquest'ultima:«Percezioneadistanza, la quale implica una visualizzazione diretta di cose, o una percezione di condizioniindipendentementedaogniviasensoriaconosciuta,eincircostanzetalidaescluderechelecognizioniacquisitetragganooriginedaunamentalitàestrinsecaalpercipiente».

Neconseguechetaleinconvenientenonessendoeliminabile,miaccadràdidovercitarequalchevoltadeicasiappartenentiadaltrecategoriedifenomeni,inquantoessipresentanolacaratteristicatelestesicasopra indicata; e nonpotròdispensarmidal farlo in quantoper gli indagatori i quali non ammettonoancora l'esistenza dei fenomeni di «bilocazione», e tanto meno la sopravvivenza umana, talimanifestazionirientranoeffettivamentenell'orbitadeifenomenidi«telestesia».

Mio dovere pertanto era quello di non escluderli, riservandomi a commentarli per farne rilevare lecircostanzedifattotendentiadimostrarechelatelestesianonbastavaadarneragione.

CATEGORIAPRIMA

FENOMENIDITELESTESIAIQUALISIESTRINSECANONELL'AMBIENTEINCUISITROVAILSENSITIVO

Inizio la classificazione dei fenomeni in esame, citando alcuni casi i quali appartengono bensì allaclasse qui considerata, ma d'ordinario sono designati con l'appellativo di «visione attraverso i corpiopachi»,eciò inquantoconsistono inesperienzedi«lettura in librichiusieplichi suggellati», senzadimenticarelefamosepartitediécartégiuocateacartecopertedalsonnambuloAlexisDidier,edicuiriferiscononumerosisperimentatori,traiqualiilcelebreprestigiatoreRobertHoudin.

Comunque, iomiasterròdal riferireesempidi«lettura inplichisuggellati»,datochenonèpossibileevitare l'obbiezione che il plico agisca piscometricamente, mettendo in rapporto il sensitivo con lapersona lontana che l'hamanipolato; e in conseguenza, che il fatto della lettura del suo contenuto siriducaaunfenomenodi«chiaroveggenzatelepatica».El'obbiezioneapparefondata;perquantociònonsignifichichetutteleesperienzeconsimiliabbianonecessariamenteainterpretarsinelsensotelepatico.E' anzi presumibile il contrario; ma l'obbiezione telepatica permane, neutralizzando il valore delleesperienzestesseinquantoconcorrerebberoaprovarelarealtàdellatelestesia.

Echelatelestesiarisultisoventelaspiegazionemiglioredeifattiinesame,puòdesumersidaglierroristessi e dalle deficienze d'interpretazione in cui cadono i sensitivi; errori e deficienze che mal siconcilianoconlaspiegazionetelepatica,mentresuggerisconoirresistibilmentequellatelestesica.

Così,adesempio,nellenotissimeesperienzedeldr.Ferroul(«AnnalesdesSciencesPsychiques»,1896,pag.193e1897,pagina321),lasonnambolalessecorrettamenteilcontenutodelplico,maincolseinunlieveerrorealtamentesuggestivo:sugliangolidelfogliointernoeranoscrittelelettereminuscolea,b,c,d.Lasonnambolanonvidelaletteraa,einterpretòlealtrecosì:d,2,c.

Orarisultòchelaletteraa,nonvistadallasonnambola,giacevaimprigionatafraduetimbridiceralaccaappostisulplico(elasonnambolaaffermavachelaceralaccaeifilidirefeleimpedivanodivedere);echeilb,vistorovesciato,somigliavaperfettamentealnumero2.

In altra esperienza, la medesima sonnambola lesse correttamente il contenuto del plico, menol'indirizzo, affermando che non poteva leggerlo perchè coperto da fili bianchi che le impedivano divedere.El'affermazionefuriscontrataesatta:dueotregiridirefebiancoattraversavanonelmezzolabustainternacoprendoneinteramentel'indirizzo.

Oraèinnegabilecheglierroriditalnaturatendonoaprovarelarealtàdellavisionetelestesica,vistochese si fosse trattato di chiaroveggenza telepatica, la sonnambola avrebbe dovuto leggere nellasubcoscienzaaltruianchelelettereaeb,nonchèl'indirizzosullabusta.

Tali rilievi meritano di essere ponderati; comunque, io non mi occuperò di esperienze con «plichisuggellati»,limitandomiaconsiderarelealtreesperienzeaffini,manonpiùsuscettibilidell'obbiezione

telepatica,qualisidimostranoquelledellaletturainlibrichiusi,econlecartedagiuoco.

***

CASOIII.—Ecominciocon la testimonianzadelcelebreprestigiatoreRobertoHoudin,al riguardodelleproprieesperienzecolsonnamboloAlexisDidier.

Egli,indata16maggio1847,scrivevainquestiterminialDeMirville:

«Com'ebbil'onoredidirvelo,iotenevomoltoaunasecondaseduta:edieriviassistettiincasadeldott. Marcillet. Risultò più meravigliosa della prima, e mi tolse ogni dubbio sulla luciditàdell'Alexis.Mirecaiallasedutacolpropositodisorvegliareinmodoparticolarel'esperienzadellapartitadiécarté, che tantomiavevastupito.Presidelleprecauzioniassaimaggioridellaprimavolta; e, diffidandodime stesso,mi feci accompagnaredaun collega il cui carattere calmomigarantivacheavrebbeapprezzatofreddamenteognicosa,istituendounasortadicontrollosulmiogiudizio.

Edeccoquantooccorse:echiunquepotràgiudicaredalraccontosevisianoartificicapacididareragionedeifatti.

Ioestrassidallabustaungiuocodicarteportatedame,edicuiavevocontrassegnato labustaonde assicurarmi che non mi venissero cambiate. Mescolai le carte, ed io stesso le distribuii,facendolo con tutte le precauzioni di un uomo come me, esercitato nelle sottigliezze dell'arte.Precauzioni inutili!Alexismi ferma,e indicandounadellecarteposate sul tavolo,osserva:«IotengoilRe».—«Mavoinonpotetesaperlo,dalmomentochelacartacontrappostanonèancorauscita». — «Non importa, lo vedrete. Continuate pure». — Effettivamente io scopro l'otto diquadri,elasuacartaerailRediquadri.—Lapartitafuproseguitaincondizionicuriosissime,poichèeglimidicevavoltapervoltalecartechedovevogiuocare,sebbeneiotenessiilmiogiuocobennascostosottoiltavolo,ebenestrettofralemani.Eaciascunacartadamegiuocata,eglineposavavicinoun'altra senzavoltarla, e immancabilmente risultavacorrispondentealgiuocodamefatto.

Sonopertanto tornatodallasedutameravigliatooltreognidire,edoradichiaro impossibilechel'artificio o l'azzardo possano produrre degli effetti così portentosi». (Firmato: Robert Houdin,nell'operadelDeMirville:DesEspritsetdeleursmanifestations,pag.30).

Nell'esperienzariferitaappareevidentechel'ipotesitelepaticaesulacompletamente,sottotutteleforme,dato che non esistevano subcoscienze umane, presenti od assenti, che fossero informate sullosvolgimentodiunapartitadiécarté,erelativaspecificazionedellecartegiuocatedaRobertHoudin.

***

CASOIV.—Inquestosecondoesempio,leosservazionidinaturatelestesicafuronoconseguiteconlascritturaautomatica;ilchenullamutaall'essenzadeifatti.

Il naturalista e biologo russoAlessandroWilkins, riferisce nelle «Annales des Sciences Psychiques»(1892,pag.185),alcuneesperienzediluciditàdaluipraticateconlatiptologia,edicuiriporteròibraniessenziali.

Egliscrive:

«Per fare l'esperienza, io estrassi a caso una carta da giuoco da unmazzo di carte, tenendolarigorosamente rovesciata e posandola sul tavolo. In tal guisa nessuno poteva conoscerla, econseguentemente guastare l'esperienza con una suggestione mentale involontaria. Ciò fatto,proposiallasignoraZogwinoff,mogliediuncolonnelloabitanteaTachkent, laqualeavevaunacertapraticadellascritturaautomatica,diindovinarelacartacontaleprocessosubcosciente.Lamiapropostavenneaccoltadaunarisatagenerale,ediostessononerolontanodalconsiderarlaaprioricomeassurda.Nondimenolacartafuesattamentedesignata:ilsuccessofucompleto.

Dopotaleesperienza,iorinnovailaprovainnumerevolivolte,variandospessoledisposizioni:oraponendo lacarta inunabusta,ora sostituendoadessaunaparola scritta,o il tracciatodiunafigurageometrica;eisuccessifuronopiùomenocompleti.Riscontraicioè(comesembrachetuttiglisperimentatori l'abbianoriscontratoconme),chevisonogiorni favorevolialleesperienze,egiorni assolutamente contrari...—Noto inproposito che in tali evenienze la cartanon eramaidesignataimmediatamente,econunasolarisposta.

L'operazione era abbastanza laboriosa, e solo a forza d'insistere rivolgendo continue domandealla sensitiva, si finiva per conseguire il nome della carta. E qualche volta la risposta eraintercalatadaparoleinutiliepiùomenoironichetracciatedallamatita.

Eccounesempiodelgenere:

(Domanda)-Checartaèquesta?

(Risposta)-Unafigura.

(D.)-Qualefigura?

(R.)-Unberretto.

(D.)-Alloraèun«valletto»?

(R.)-Guardacituelovedrai.

(D.)-Dimmiilcolore?

(R.)-Rosso.

A un'altra domanda intesa a conseguire l'indicazione definitiva della carta, la matita risposetracciando una losanga. — Rivoltai la carta, e riscontrai che si trattava effettivamente del«vallettodiquadri».

Aquestopuntoilrelatoreazzardaunasuaipotesiaspiegazionedeifatti.

Egliosserva:

«A mio giudizio, si può concludere senza tema di errare, che l'organismo umano possiede lafacoltàdiricettaretelepaticamentel'impressionedeglioggettiinanimati.Nellecircostanzeesposte

si avrebbe a dire che le vibrazioni molecolari aventi a sede la faccia inferiore della carta dagiuoco, siansi trasmesse ai centri cerebrali della sensitiva operante; e in conseguenza, chevibrazioni corrispondenti siansi riprodotte nei centri cerebrali stessi; o, in altri termini, che ilcervelloabbiaricevutoun'impressione,oun'immaginedellafacciainferioredellacartadagiuoco,inaccessibileall'organodellavista.

Ma perchè siffatta impressione è destinata a rimanere incosciente? — Noi non sapremmospiegarlo;maèpurcertocheperunmotivoqualunque—forseperlasuainfinitesimatenuità—essaèimpeditadigiungereallacoscienzadellasensitiva,rimanendocomeintercettatanelvastodominio dell'incosciente... —Ma ecco che con l'ausilio di una azione automatica, vale a direincosciente,noiveniamoaconoscerelarealtàdell'esistenzaditaleimmagine».

QuestalateoriadelrelatoreWilkins,laqualeèd'ordinepuramenteinduttivoegratuito,ecometalenonparepeggioreditantealtre.Egliperòvorrebbedenominarla«visionetelepatica»;ilcheèdarigettarsisenz'altro,vistoche taleappellativo sipresterebbeaconfusioni teorichedeplorevolissime. Infattinonbisogna dimenticare che con la parola «telepatia» si designano esclusivamente i fenomeni della«trasmissione del pensiero a distanza tra cervello e cervello», fenomeni che sono suscettibili di unaspiegazioneteoricaasè,laqualerisultafondamentalmentediversadaquellachesirichiederebbeondespiegare il fenomeno di un rapporto qualsiasi stabilitosi a distanza tra un cervello pensante e unoggettoinanimato;ciòcheappuntosièconvenutodesignareconl'appellativodi«telestesia».

Ripetocheladifferenzacheintercedetralemodalitàdiestrinsecazionedell'unoedell'altrogruppodifenomenièaddiritturaenorme,conducendoadeduzioniteorichedivergentiedicapitaleimportanza.

Inmeritoall'osservazionedelrelatorecheilprocedimentoperottenerelaspecificazionedellacartadagiuocoerabensoventeabbastanzalungoelaborioso,inquantochèiragguaglivenivanofornitiinguisaframmentaria,esoloinsistendocondomandecontinuesipervenivaasapereciòchesivoleva,rileveròcometaleprocedimentorisultisiffattamentefrequentenellafenomenologiainesame,dadoversiquasiritenereperregola.Einconseguenza,siaffaccialadomanda:«Perchètalecuriosacaratteristica?».

Ecco:Dallaguisafugacissimaconcuisipresentanoalsensitivoleimmaginirivelatrici,siavrebbeadarguirnechelostatodirapportochiaroveggentesidimostridiunainstabilitàprodigiosa,inguisadapersistere un attimo di tempo e nulla più; donde la necessità che lo sperimentatore ristabiliscacontinuamente tale stato di rapporto mediante insistenti domande e opportune istigazioni atte afungeredastimolantinellasubcoscienzadelsensitivo.

A rincalzo di quanto affermo, citerò la seguente osservazione del dott. Wiltse, a proposito di unasonnambolacheavevascopertouncadavereinfondoaunlago:«Iodovevoripeterecontinuamenteledomande:«Checosavedete?—Vedeteniente?—Lovedeteilfondo?»—Esemiarrestavounistante,lasonnambolanontardavaarussareprofondamente».(«ProceedingsoftheS.P.R.»,vol.VII,pag.77).

***

CASOV.—Loricavodalla«RevueMétapsychique»(1923,pag.349).

RenéSudreriferisceilseguentecaso:

«Ilmediumèungiovanottodidiciassetteanni:DonJoaquinArgamasilla, figliodelmarchesedi

Santacara.Egliscorgeglioggettibenchiusiinunascatolaopaca,allacuriosacondizionecheglisi bendino gli occhi. Si direbbe che le bende esercitino un'azione ipnogena per compressione,ovvero ch'esse intercettino taluni raggi luminosi i quali potrebbero ostacolare la visionesubcosciente.

Questelevarietàdiesperienzecompiute:

Unassistentegiraacasolesferedelproprioorologioilcuiquadranteècopertodaunacalottad'oro.Ilmediumneleggel'oraesattamente,premendol'orologiosullafronte.

Eglileggeugualmenteunoscrittoqualunquechiusoinunascatolametallica,eciòanchequandotalescrittoèdatuttiignorato.Così,adesempio,unamicoestraeacasodallatascaunfogliodelle«bozze»diunsuolibroincorsodistampa,einassenzadelsensitivolorinchiudeinunascatolasenzaguardarlo.Fattovenireilsensitivo,questileggesenzaesitanzelepocherighestampate.

Taleesperienzafusoventevariatalacerandoallaciecaunpezzodipaginadirivistaodigiornale,e il sensitivo lesse ugualmente in quel brano, arrestandosi all'ultima sillaba troncata dallalacerazione.Tral'altro,ilsensitivofeceanchel'inventariodelcontenutodelportafoglidelcontediVillares, rivelandogli la presenza di una piccola immagine di cui il proprietario più non siricordava».

RénéSudrecosìcommenta:

«Le esperienze esigono da due a dieci minuti di tempo per realizzarsi, e una certa distanzavariabile dagli occhi bendati del sensitivo. Esse dimostrarono che la visione supernormale haluogoattraversoscatolebenchiused'argento,d'alluminio,dimetallobiancoedilegno,conunospessore variabile da uno a otto millimetri. Attraverso a una confettiera di porcellana dellospessorediottomillimetri,lavisionenonsirealizzò.

Sichiuseropureinunascatoladimetallobiancodeiframmentidimineralerossodimercurio,dimineraleverdedirame,edicarbone,piùunfilod'argentoavvoltosopraun'assicella.Ilsensitivovideperprimoilfilod'argento,quindi,adistanzediverse,glialtrimineralinell'ordineseguente:rame, carbone e mercurio. S'interpose una lama d'argento, poi una lente di cristallo, senzaalterazione alcuna nella visione. S'interpose altresì un disco di metallo impregnato di sali diradium,elavisionefuistantanea.Alcontrario,unfogliodicartabiancaloimpedì.

Lapresenterivista(«RevueMétapsychique»)hapubblicatoultimamente(pag.182)undocumentoufficialeconattestazionegiuratadinanzianotaro,indata8marzo1923,riguardantel'autenticitàassoluta delle facoltà supernormali di Don Joaquin. Tale documento, dal punto di vistadell'opinionepubblica, fa ilparocon la registrazioneufficiale,nelCongressodiVarsavia,dellebelle esperienze affini dell'ingegnere Ossowiecki. Comunque, le facoltà dei due sensitivipresentano una differenza: Ossowiecki ricostituisce gli eventi umani nel loro passato, laddoveinveceDonJoaquinvededirettamenteattraversoicorpiopachi.

E' da sperare che con una serie di esperienze condotte sistematicamente si pervenga acompenetrareilmeccanismoditalifacoltà.

Nel frattempo, noi non sapremmo aderire all'ipotesi del relatore dei fatti, ingegnere diminiera

ManuelMaluquer, secondo ilquale, in forzadellaconcentrazionedell'attenzione, il cervellodelsensitivo emetterebbe vibrazioni di «luce nera», che sarebbero poi i famosi raggi «N» delCharpantier, i quali traverserebbero gli ostacoli, rischiarerebbero gli oggetti, e per legge direversioneimpressionerebberolaretina.

Tuttociòanoisembraabbastanzainverosimile.Perchè,infatti, i«raggidilucenera»sarebberocapacidiattraversareunospessorenotevoledimetallo,perpoiarrestarsidocilmentedinanzialtenue ostacolo di un foglio di carta? O, se si vuole, dinanzi all'infimo deposito d'inchiostro distamperiaimpressodaicaratterisulfoglio?...

Inognimodo, vi èun'esperienzamolto sempliceda fareondeprovare sequesta ipotetica«lucenera»sicomportiallaguisadei«raggiX»lacuipenetrazionedecresceinragionedelladensità,odellospessoredellamateriadatraversare;el'esperienzaconsistenelripiegareparecchievoltesusèstesso,odiarrotolare,unfogliodicartascritto,perindipresentarloalsensitivoinvitandoloaleggerne il contenuto. Qualora l'ipotesi del relatore risultasse fondata, allora la lettura delloscrittoinsimilicondizioniriuscirebbeimpossibile.Maseinvece,comenoiriteniamo,sitrattadiunfenomenodi«chiaroveggenza»piùomenoanalogoatantialtriclassici(telestesia),lavisioneavràluogougualmente...».

CosìargomentaRénéSudre, edeglihapienamente ragione.Leesperienzecon foglidi carta scritti eripiegati, o arrotolati, o abbatuffolati, e letti ugualmente dai sensitivi chiaroveggenti, sono note achiunquesiaversatoinargomento.

La sonnambola del maggiore Buckle leggeva senza esitanze il contenuto di foglietti abbatuffolati erinchiusi entro gusci di noce, foglietti di cui nessuno poteva conoscere il contenuto, poichè losperimentatorecoglievaacasoiguscidinoceentroaunvasochenecontenevauncentinaio.Equandolosperimentatorechieseallasonnambolacomefacevaaleggereilcontenutodifogliettiabbatuffolati,essarisposesemplicemente:«Liscorgospiegatiamedinanzi».Nonsitrattavapertantodi«lucenera»,nè di «visione diretta»,ma di «percezione simbolica chiaroveggente», di cui si valeva la personalitàintegralesubcoscientepertrasmettereallapropriapersonalitàcoscientelanotiziachedesiderava.

Equestoèquanto,perilmomento,èlecitoasserireinproposito,poichènessunopuòconcepireinqualmodo pervenga a vedere la personalità integrale subcosciente: la differenza non èquantitativa,maqualitativa.

***

CASOVI.—Loricavodal«Light»(1936,pag.67),esiriferiscealgiroartisticochefeceinInghilterraun ricco signore indiano, di nomeKudaBux, il quale dopo essersi esercitato per anni nelle pratichedella «Yoga», aveva acquistato poteri supernormali, di varia natura, tra i quali anche quello della«letturaattraversoicorpiopachi».

Egli era andato in Inghilterra a scopi propagandistici e umanitari, producendosi nei teatri ai pubblicidelleprincipalicittàinglesi.

IlcapitanoV.M.Denenescriveinquestitermini:

«IoebbiilprivilegiodiavereconKudaBuxunaconversazioneprivatadiun'oraemezzo.Queste

lemieimpressioniinproposito:

«MigliaiadipersonehannovistoKudaBuxsuipalcoscenici,checonbendesugliocchiresepiùchemaiimpermeabilidabatuffolidibambagia,leggevatranquillamenteunlibroadaltavoce,odisegnava soprauna lavagna,o sceglieva inuncumulodi fazzoletti variamentecolorati,quellorichiesto,ogiuocavaalbigliardo.

Io sono spiritualista, e in conseguenza supponevo che la migliore spiegazione del fenomenoconsistesse nel presumere l'intervento di entità spirituali le quali guidasseroKudaBux nei suoiesperimenti. Senonchè, a quel che sembra, tanto gli uomini di scienza con le loro fantasticheelucubrazioni,quantoiostessoconlemiedilucidazionispiritualiste,avevamotorto...,giacchèlagenesideisuoipoteridovrebbeinveceascriversiallepratichedella«Yoga»,incuieglifuistruitodall'indianoSwami,circaundicianniorsono.

Siaggiungachecongrandemiastupefazionenonvisarebbenulladimisticoinciòch'eglicompie,giacchènondipendenèdapreghiere,nèdadigiuni,nèdaascetismo.La«dinamo»deisuoipoterisarebbela«volontàumana»chesepropriamenteindirizzatacompirebbemeraviglie.

KudaBuxmidissediessererimastovolontariamentecelibe,colpropositodidedicarsiinteramenteal servizio dell'umanità.— «Ma— diss'io— voi siete giovane e i giovani sono assillati dagliimpulsideisensi».Rispose:«Ancheilcorpoèsoggettoallamiavolontà.Iopossoancheucciderlotemporaneamente».

Einfatticosìfeceamedinanzi.Ilpolsodivenneimpercettibile;ilcuorecessòdipulsare;gliocchidivennero vitrei, la bocca si aperse e le labbra si afflosciarono come nei cadaveri.—Quandofinalmente la dimostrazione ebbe termine, io e la signora che mi accompagnava ci sentimmosollevatidaunincubopreoccupante...

Apropositodellesueesperienzedi«visioneattraversoicorpiopachi»iodomandai:«Comefateavedere?»—Ericevettiunarispostastupefacentenellasuasemplicità.—Egliosservò:

«Noiabbiamoduecorpi:il«corpofisico»eil«corpospirituale».Quandoleggoattraversoicorpiopachi,iomivalgodellafacoltàdisensodelcorpospirituale...».

QuestoilbranosostanzialedellarelazionedelcapitanoDene.—Darilevareinessal'ultimarispostadiKudaBux, risposta per sè stessa tanto semplice, quanto l'altra della sonnambola citata nel caso cheprecede, ma che risulta, a sua volta, di un'eloquenza altamente suggestiva nel senso che così ha daessere,mentreapparecomplementarealleconsiderazionidameformulateal terminedeicommentialcaso precedente, e cioè che «la differenza tra la visione normale e quella supernormale non èquantitativa, ma qualitativa»; ciò che renderebbe vano ogni nostro tentativo di compenetrarne lanatura.

***

CASOVII.—Inquest'altrocasodipercezionetelestesicadicartedagiuococoperte,vièdanotarelaparticolaritànoncomunechelapersonalitàmedianicalaqualedesignòcorrettamentelecinquecarte,neprovocò altresì l'estrazione dai cinquemazzi, dimostrandosi per tal guisa capace di dirigere lemaniinconsapevoli degli sperimentatori; fenomeno tutt'altro che nuovonella casisticametapsichica,madi

cuiogniulteriorericonfermaassumeimportanza,datoilvaloreteoricocheilfenomenorivestirebbeperl'interpretazione di talune categorie di esperienze supernormali, a cominciare dalle pratiche didivinazione con le carte da giuoco (cartomanzia), che non risulterebbero più dei semplici metodiempiriciintesiaprovocarelostatod'ipnosilarvatafavorevoleall'emergenzadellefacoltàsubcoscienti,per finire a taluni gruppi di fenomeni precognitivi, quali la predizione dei numeri da estrarsi in unalotteria, o il preannuncio di una situazione futura in cui dovrà trovarsi un individuo, che nonrisulterebberopiùprecognitivinelverosensodel termine,mabensìdeterminati telepaticamentedallastessapersonalitàmedianicachelipreannuncia.

Perquantolepredetteosservazioninonriguardinoiltemaquiconsiderato,miparveopportunorilevarleperlaloroimportanza,eperchèl'incidenteacuisiriferisconoècombinatoauncasoditelestesia.

Tolgoilcasodalle«AnnalesdèsSciencesPsychiques»(1919,pag.54),eformaparteintegrantediunaserienotevolissimadiesperienzeorganizzateaBruxellesnell'anno1915, incasadell'ingegnereHenriPoutet.

Questoilverbaledellasedutadel15maggio1919:

«Sono presenti:Henri Poutet, la signora P...,MaurizioD..., la signora Jane, la signora S..., ilsignorSim...,ilsignorDeVader(invitato).

Salvo indicazioni contrarie, tutte le operazioni sono eseguite in base alle istruzioni tiptologichedellapersonalitàmedianica«Stasia».

LasignoraP.prendeunmazzodicartedagiuoco,compostodi52carte,rimescola,edestraeunacartaatuttisconosciuta,cheriponestrisciandolasottounastatuetta.

Scopodell'esperimentoèdidesignarelacarta.

MaurizioD.(medium),invitailsignorDeVaderaprendereunaltromazzodicarte,arimescolarloedeporlosultavolo.Ciòfatto,ilmediumprendelospillodellasuacravatta,elointroduceacasonelmazzodicarte,pregandoilsignorDeVaderadestrarresenzaguardarla lacartasottopostaallo spillo, e di riporla strisciandola sotto la statuetta insieme all'altra. Tale operazione sidenomina«Piquage».

Dopodiche,ilmediumèinvitatoaprocedereall'operazionedel«Pendolo».Atalescopo,ilsignorDeVaderprendeunterzomazzodicarte,rimescolaesitienpronto.Ilmediumprendeilproprioorologio, tenendolo sospeso per la catenella a guisa di pendolo oscillante liberamente a uncentimetrodalla superfìciedel tavolo.Allora il signorDeVader fa scivolare successivamente lecarte sotto il pendolo, tenendole rovesciate affinchè nessuno le scorga. Al passaggio delladodicesimacarta,ilbracciochetieneilpendolosicontraebruscamente,l'orologiosiagita,quindioscilla violentemente... — Il medium annuncia che si deve far scivolare quella carta sotto lastatuetta,senzaguardarla.

La personalità medianica «Stasia» chiede allora che il medium e il signor Sim... prendanociascunounaltromazzodicarte,echeprocedanoall'operazionedenominata«Eliminazione»(checonsisteneldisporreinpiccoligruppilecartedeiduegiuochi,perpoiscopriresuccessivamenteesimultaneamentelecartedientrambi,eliminandovoltapervoltaquellecherisultanouguali).

Lepersonedesignateobbediscono,el'eliminazioneterminalasciandoinpossessodiciascunadiesseunacartasconosciuta.Questeduecartesonofattescivolaresottolastatuetta.

Aquestopuntol'ingegnereHenriPoutetchiedea«Stasia»:«Vorrestidirciqual'èloscopodituttequesteoperazioni?»—Vienerispostotiptologicamente:«MaurizioD.prendalapennaescriva».

Il medium prende carta e penna, e dopo aver tracciato qualche lettera informe, scriveautomaticamente ASSI DI QUADRI. Al che viene aggiunto da «Stasia»: «Guardate sotto lastatuetta,ecomprenderete».

L'incredulo signor De Vader si affretta a ritirare le carte collocate sotto la statuetta, carterisultantidaquattrooperazionidiverseeseguiteconcinquemazzi,elasuaespressionediscetticaironia,dàluogoaunatteggiamentodistuporecherasentalosbigottimento,poichèalloscoprirsidellecarteappariscono"CINQUEASSIDIQUADRI"!»

Nelcasoesposto,ilfenomenodipercezionetelestesicaapparesiffattamentepaleseeindubitabiledanonrichiedere commenti; ed è notevole il fatto che abbia potuto ripetersi cinque volte di seguito senzaincertezzeoderrori.

Inmeritoaiquattrometodiconcuivenneroestrattelecartedaicinquemazzi,meritadivenirrilevatoquello denominato «Eliminazione», e ciò per la durata del «rapporto telestesico» che la lungaoperazionerichiede.

L'ingegnereHenriPoutetcosìcommenta:

«Risultaevidentecheidueoperatori,sottounafalsaapparenzadiliberoarbitrionellasceltadeicumulidicartepreparati,edelnumerodicartedicuisicomponevanoicumulistessi,noneranoche «strumenti» nelle mani di una potenza X, la quale potè scorgere e sorvegliare senzainterruzionelecartechedovevanoresiduare,agendocostantementeeconsicurezzasconcertantesul sistema muscolare degli operatori, allo scopo di obbligarli a non iscoprire maisimultaneamenteleduecartedestinatearimanerealterminedelprocessodieliminazione».

***

CASO VIII — Nel caso seguente, ch'io tolgo dal «Light» (1904, pag. 233), è questione di undocumentosmarritoeritrovatoconl'ausiliodiunchiaroveggente;maperlemodalitàdiestrinsecazionel'episodiodifferiscedipocodaglialtricheprecedono.

Il documento in discorso riguardava i latifondi di certo William R. Edgerly, e il procuratore diquest'ultimo,avv.Cilley,sierarecatoaSanPaolo(Minnesota)perfarnericerca,mainutilmente.

Questol'antefatto;dopodiche,larelazionecosìprocede:

«Qualche giorno dopo il procuratore Cilley tornò a San Paolo accompagnato da unchiaroveggente,cheall'aspettodimostravaunacinquantinad'anni.Egli fucondottonell'archiviodove si custodivano i documenti legali, e gli si diede il numero di fila del documento smarrito,insiemeal riassuntodel suocontenuto. Ilnumeroera86.575,ma ilprocuratoreCilleycommiseerroreneltrascriverlo,ponendoinvece,85.575.

Con tale numero nella mente il sensitivo cominciò l'opera sua, cadendo apparentemente insonnambolismoedivenendoestremamentenervoso.Dopoesserepassatorapidamentedaunlatoall'altrodell'archivio,egli siavvicinòalprocuratoreCilley,dichiarandoglicheavevacommessounerrore,masenzaspecificarnelanatura.Ilprocuratorerisposedinonavernecommesso,mailsensitivoloaffermòcategoricamente;eallorasivenneascoprirel'errorenelnumerosegnato.

Eseguita la correzione, il chiaroveggente riprese l'opera sua, rabbuiandosi stranamente nellosguardo;eprendendoacorrereavantie indietro lungogliscaffalidell'archiviocontenenteoltre90.000bustetutteugualiaquelladaricercarsi.Dopoqualchetempo,eglimormorò:«Nonèqui,nonèqui;sitrovapiùinalto»;ecosìdicendoripreseacorrerepazzamenteavantieindietroconunamanoalzataerivoltaversogliscaffali.Quindisiarrestòdibotto,allungòinaltoilbraccioquantopiùgli fupossibile,estrasseunabustadagliscaffali,erivolgendosiagliastanti,esclamòconaccentodiassolutasicurezza:«Eccoildocumentochecercate».

Il capo ufficio, maggiore Robinson, con gli altri impiegati presero la busta, e la loro fedesull'abilitàdelsensitivovennemenod'untratto:ilnumerodellamedesimaerail46.133.Unodiessidissealchiaroveggente:«Sieteinerrore:nonèquesta»;mailchiaroveggenteaperselabusta,e permezzo a un gran numero di carte riguardanti un caso di divorzio, estrasse il documentosmarrito, che non aveva nulla di comune con le carte in cui fu trovato. Il chiaroveggente loconsegnò al procuratore Cilley con espressione modesta e tranquilla, come se nulla distraordinariofosseoccorso,esenzafornirespiegazionealcunacircalesuefacoltàsupernormali.

Vennesuggeritochedoveva trattarsidi«telepatiamentale»,masiobbiettòche talepresunzioneera insostenibile dal momento che nessuno sapeva dove si trovasse il documento smarrito; epertantoebberagioneilcapoufficioadesclamare:«E'questaunadellecosepiùstranecuiebbiadassistereinvitamia!».

Nell'archivio vi erano circa100.000buste contenenti documenti legali; e senon fosse statoperl'intervento del chiaroveggente, non vi è dubbio che il documento smarrito sarebbe statoconsiderato perduto, giacchè la busta in cui fu rinvenuto conteneva i documenti di un casoliquidato;einconseguenzanessunol'avrebbepiùricercataperanni.

VennechiestoalprocuratoreCilleycomemaiglifossevenutal'ideadiricorrereaquell'uomo,eilprocuratorespiegòchetalunimesiprimailmedesimosensitivogliavevapredettocheilpropriobimbo sarebbe sopravvissuto dopo che i dottori gli avevano dichiarato che ogni speranza eraperduta.Egliavevainoltremanifestatoinaltreoccasionilesuefacoltàsupernormali.

Questi i precedenti che suggerirono al procuratore Cilley di ricorrere a lui per la ricerca deldocumentosmarrito».

Nelcasoespostosicontieneunparticolareabbastanzaenigmatico,edèquelloincuiilsensitivoavverteche il numero a lui consegnato non era quello del documento smarrito. Siccome l'incidente avvennedopocheilsensitivoavevapercorsoavantieindietrol'archivionotarile,l'unicaspiegazioneplausibiledell'incidentesarebbeilpresupporrech'eglipassandovicinoallabustaportanteilnumeroerrato85.575,abbiapercepitocheinquellabustanonsiconteneva ildocumentosmarrito.Nelqualcasoanchetaleincidenterisulterebbetelestesico.

Del resto,ancheper la scopertadeldocumentosinotaunparticolareche tenderebbeaprovarecome

l'orientamentotelestesicosiaavvenutoinguisaanaloga.Ilchiaroveggenteesclamainfatti:«Nonèqui,nonèqui;si trovapiùinalto»;segnoch'eglineavevapercepitoadistanzal'esistenza, localizzandolo«piùinalto»;cosìcomeavevapercepitolanonesistenzadeldocumentostessonellabustaportanteilnumeroerrato.

***

CASI IX-X. — Passando a riferire qualche esempio di «lettura in libri chiusi», appare legittimoaccordare la precedenza alle sedute col già citato e giustamente rinomato sonnamboloAlexisDidier.DallarelazionedelDeMirvillesulleesperienzedaluicondotteconRobertHoudin,stralcioilseguenteparagrafo:

«AlloraRobertHoudintolsealsonnambololebendedivenuteinutili,estrasseditascaunlibrocheavevaportatoconsè,invitandoilsonnamboloavolerleggereallaottavapagina,nelpuntoprecisochegliavrebbe indicato.Alexis introdusse inquelpuntouno spillo,aidue terzidellapagina, elesse:«Dopoquestatristecerimonia...»—Basta—disseRobertHoudin—questafraseèpiùchesufficiente:vediamo».—Egliaperseillibroallapaginaottava:nulladisimileinessa;manellapagina seguente, e proprio ai due terzi della medesima, stava scritto: «Dopo questa tristecerimonia...»—Questomibasta—disseRobertHoudin—qualeprodigio!» (DeMirville:DesEsprits,ecc.,pag.24).

TraggoquestosecondoepisodiodaunalungarelazionediAlphonseKarr,ilcelebrescrittorefrancese:

«Furonotoltelebendeall'Alexis,eglifupostodinanziunlibroaperto,librocheunodinoitolsedaunatrentinadivolumichesitrovavanonellasala.Alexischieseaqualepaginasivolevach'eglileggesse. Il volume era aperto a pagina 139; io domandai che leggesse a pagina 145. — Ilsonnambolo fissò lo sguardo sulla pagina aperta, e rispose: «A questo punto della pagina 145(segnando ai due terzi della pagina) io vedo scritte in caratteri corsivi queste parole: «LesMystèresdeParis».

Siaperseillibroallapagina145,doveinfattistavanoscritte,acarattericorsivi,leparole:«LesMystèresdeParis».

Si ricominciò la prova con un altro volume, e si chiese al sonnambolo di leggere alla decimapaginadopoquellachegli stavaapertadinanzi.Leparole indicatedall'Alexisnonsi trovaronoallapaginadesignata;edeglialloraosservò:«Vuoldirecheavròlettopiùavanti;masonosicurodi aver letto».— Infatti quelle parole si trovarono scritte a quattro pagine più avanti». (HenriDelaage:LesommeilmagnétiqueexpliquéparlesomnambuleAlexis,pag.138).

E'curiosoilfattochesuitreesperimenticitati,venesonodueincuil'Alexissbagliòdipagina;ilchenullatogliealsignificatotelestesicodeifatti,mapuòrisultareunrilievononinutilenellaricercadellecause.

***

CASOXI.—Questialtriepisodivenneroconseguiticonprocedimentimedianici.—Mr.F.H.Worsley-Benison(NewtonLodge-Chepstow),scriveinquesti terminialdirettoredellarivista«Light»(1917,pag.162).

«Idueincidenticheseguonomisembranopococomuni,epertantopotrannoriuscireinteressantiaivostrilettori.

Alcuni anni or sono, durante un'ora di esperimenti col « tavolino girante», io scrissi un nomesopraunpezzodi carta, e tenendolo strettonellamano, chiesi all'amico che sedevaal tavolinonell'angolooppostodellacamera,dirivelarmiilnomedamescritto.Iltavolinosimisesubitoinmoto, compitando esattamente il nome richiesto. Allora scrissi altri due nomi, che furonougualmenteindovinati.

Ma tali esperienze possono spiegarsi con la telepatia, ed io vi accenno unicamente a titolod'introduzioneaquest'altroesperimentochelatelepatianonpuòspiegare.

Quandomi avvidi che il tavolino rispondeva esattamente allemie domande, io tolsi un libro,esenzaaprirlo, introdussiunditoacasofralepagine,chiedendochemifosseindicatoilnumerodellapaginaincuitenevoildito.

Iltavolinopicchiò172volte,lentamente,deliberatamente,epoisiarrestò.Alloraapersiillibro,etrovaicheilmioditostavafralepagine172e173!

In altra occasione, in cui si trovava presente un prelato amico mio, si ripetè con successo lamedesimaesperienza.Lesolevariantinell'estrinsecazionedeifattifuronoqueste:chelarispostavennedatacoi«raps»(colpinellacompaginedellegno),anzichèconlesegnalazionidelpiededeltavolino (tiptologia), e che le modalità con cui venne dettato il numero da indovinare furonodiverse.

Premetto che dopo trascorsi alcuni anni, il mio amico più non ricorda il numero indovinato;dimodochè, per la chiarezzadell'esposizione, sarò costrettoadassumereunnumeroqualunque:poniamo il 254. E' chiaro che tale sostituzione nulla detrae al valore dell'esperienza, la qualeriuscìperfettamentecomel'altra.Dalcantomiogarantiscoesattoilnumero172,chenonhopiùdimenticato.Sedevaaltavolinomedianicolostessoamicodicuisopra,eilprelatointrodusseunfogliodicartafralepaginediunlibrochiuso,domandandoilnumerodiquellapagina.Neltavolorisuonarono due colpi. Si domandò: «E' tutto qui?»—R.: «No».—D.: «Allora continua».—(Seguironocinquecolpi).—D.:«Dobbiamoattendereancora?»—R.:«Sì».—D.:«Continuadunque».—(Seguironoaltriquattrocolpi).—D.:«E'finito?»—R.:«Sì».—Venneapertoillibronelpuntoindicato,esitrovòcheilfogliodicartaerastatointrodottofralepagine254e255.

Dichiarodiavereespostonudamenteescrupolosamenteifattiqualisirealizzarono».(Firmato:F.H.WorsleyBenison).

***

CASOXII.— Il caso seguente, esso pure a procedimentomedianico, è in tutto analogo ai casi di«letturainlibrichiusi»conseguitidalrev.WilliamStaintonMoses.

Venne pubblicato per la prima volta sulla «Revue Spirite», e recentemente fu riprodotto da GabrielDelanne nella sua opera:Recherches sur la médiumnité, pag. 331. — Il Delanne informa che ilrelatoreèprofessoredifilosofiaevecchioamicodelladiluifamiglia.

Riassumendo in brevi parole l'antefatto, dirò che in alcune sedute medianiche con la «planchette»,essendosiottenuteparecchie«diagnosidimalattie»risultateesatte,nonchèunaprofeziaveridicacircaladata in cui sarebbe morta una persona inferma, il professore in discorso rivolse una sera alla«planchette»leseguentiparole:

«Giacchè la tua chiaroveggenza si estende lontano, e che tu leggi anche i pensieri nei nostricervelli,amaggiorragionedovrestileggereinunlibrochiuso.

(R.)—Sì.

(D.) — «Allora favorisci trascrivere la prima linea della pagina 290 del più grande fra queivolumipostisopral'ultimoscaffale».Cosìdicendo,ilsignorR.indicavaunvecchiolibronedicuiignoravaanche il titolo,collocato insiemeadaltri,aldisopradell'ultimoscaffaledella libreriapaterna,eaddiritturasepoltosottounospessostratodipolvere.

Immediatamente la «planchette» tracciò queste linee in francese antiquato: «à témoin, luyCardinal,decequ'illuigenavaitdit...».

IlsignorR.dovettemunirsidiunascalaperarrivareaprendereillibroindicato;esitrovòcheeraun«Malbourg:Histoirede laLigue».Venneapertoallapagina suggerita, e si riscontrò che la«planchette»avevariprodottoletteralmentelaprimalineadiquellapagina...».

Nonèilcasodidiscuterecircalagenesipresumibiledeidueulterioriepisodiriferiti:se,cioè,abbianoad attribuirsi alle facoltà telestesiche subcoscienti dei sensitivi, o se debbano invece considerarsid'originespiritica.Lemodalitàmedianicheconcuisiestrinsecaronononimplicanonullaalriguardo;eneltempostessoriuscirebbedifficilefornireunaprovaqualsiasiinfavoredellalorooriginespiritica.

Mi limiterò pertanto a ricordare come qualsiasi fenomeno normalmente «animico» possa risultare«spiritico» in circostanze speciali; e per converso, comequalsiasi fenomenonormalmente«spiritico»possa in date evenienze risultare subcosciente, od «animico»; osservazione che apparirà logica enaturalequalorasiconsiderichetralospiritoumano«disincarnato»equello«incarnato»nonpotrebbeesistere altra differenza che quella inerente almutamento di stato; dimodochè se nella subcoscienzaumana esistono latenti delle facoltà di senso supernormale, a maggior ragione queste dovrebberopersistereerivelarsinellacondizione«disincarnata»dellospirito;ecosìessendo,nulladipiùnaturalecheifenomenitelestesiciabbianotalvoltaoriginespiritica.

Citeremo a suo tempo alcuni episodi altamente suggestivi in tal senso,ma dal nostro punto di vista,questosoltantogiovarilevare:chel'importanzadeifenomenitelestesicinonmuta,siacheprovenganoesclusivamentedallesubcoscienzedeisensitivi,siacherisultinoinparteestrinseciaimedesimi;eciòperlaragionecheunicoscopodelpresentelavoroèquellodidimostrarnel'esistenza.

CATEGORIASECONDA

FENOMENIDITELESTESIACONSEGUITIADISTANZADALL'AMBIENTEINCUISITROVAILSENSITIVO

Passandoatrattaredeifenomeniditelestesiaadestrinsecazionepiùomenolontanadall'ambienteincuisitrovailsensitivo,dichiaroanchequestavoltach'iononmioccuperòdegliinnumerevoliepisodiincuilavisualizzazione si riferisceapersone,odancheadoggettio condizionidi ambientenoti apersonevicineolontane; tenutocontocheinsiffattecontingenzenonsarebbepossibileeliminarel'obbiezionetelepaticaconrelativaletturanellesubcoscienzealtrui.

Ripetochetaleobbiezionenonèpuramenteteorica,maindubbiamentefondata;nondimenoaggiungoanchequestavoltacheunasiffattaammissionenonsignificapuntochegliepisodiditalnaturaabbianosempread interpretarsinelsenso telepatico,echeanzi, tuttoconcorreafarpresumerecomeinmoltecircostanzecisitrovidifronteadincidentitelepaticietelestesicipromiscuamenteconfusiinsieme.Eadimostrarlo, concorronoanche inqueste circostanzegli errori d'interpretazione in cui cadono talora isensitivi, errori che mal si conciliano con l'ipotesi telepatica, mentre suggeriscono irresistibilmentequellatelestesica.

Così,adesempio,ildottorBeaunisriferisceunepisodioincuilasonnamboladescrisseunasignoradaluiconosciuta,conparticolariesattissimianchealriguardodell'ambienteincuilasignorasitrovavainquelmomento(ambienteignotoaldott.Beaunis),maerrandostranamentecircaunparticolarebennotoaquest'ultimo : lasignoraeramadrediparecchi figli in teneraetà,e lasonnambolaaffermòchenonaveva figli perchè non li vedeva.Ora risultò che la signora si trovava in quelmomento a casa dellasorella(efuquestol'ambientedescrittodallasonnambola),dovenonc'eranobambini.(«AnnalesdesSciencesPsychiques»,1914,pagg.35-36).

Comespiegareconlaletturanellasubcoscienzadellasignorainquestione,taleerroreapparentedellasonnambola?E'evidentechesequest'ultimafossestatainrapportoconlasubcoscienzadilei,avrebbeindubbiamenteappresochelasignoraeramadrediparecchifigli.

Emerge pertanto chiaramente che gli errori di tal natura tendono a provare come anche nei casi divisualizzazionidipersone,dioggetti,diambientinotiaipresentiodagliassenti,nondebbaescludersilapossibilità dell'estrinsecarsi sporadico di episodi telestesici confusi promiscuamente con gli altritelepatici; e qualche volta l'origine telestesica dei primi, tende a far presumere che gli altri risultinotelestesici,malgradoleapparenze.

Ciòrilevatoperlacorrettezzanellavalutazionedeifatti,iononmioccuperòulteriormentedelgruppocospicuodiepisodichesiestrinsecanonellecondizioniesposte,iniziandoquestasecondacategoriaincui si contemplano i fenomeni telestesiciad estrinsecazione lontanadal sensitivo, con un esempiotrattodaicasidipresunta«rabdomanziaadistanza(radiestesia)».

***

CASOXIII.—Lo ricavo dalla «RevueMétapsychique» (1935, pagg. 181-2), e forma parte di unalungaseriediepisodianaloghiconseguitidaunodei«pseudo-rabdomanti»concuiebbeasperimentareildottoreOsty,pseudo-rabdomanteilqualeerainveceuneccellentissimochiaroveggente.

IlsignorJosephTreyve(che taleè ilsuonome), inunasuaconferenza tenutanellasaladell'«InstitutMétapsychiqueInternational»,perinvitodeldott.Osty,riferisceilseguenteepisodio:

«Quest'altro incidente è interessante, poiché vale a dimostrare quanto riesca talvolta difficileinterpretareillinguaggiodel«pendolo»,conlaconseguenzachetaloraavviened'indicarecheunoggettosmarritogiaceneltalepuntopreciso,doveinvecenonsitrova;eciònongiàpererroredelpendolo,maperladifficoltàd'interpretarnelesegnalazioni.

Ungiornounsignoremiscrisse:«CarosignorTreyve,hosmarritoilmioorologiod'oroduranteuna partita di caccia, e ormai ripongo in voi solo l'ultima speranza di ricuperarlo. Qui unitov'invioilpianotopograficodellamiaproprietà,nelqualehosegnatoilcamminodamepercorso,manonpossoassicurarvichesiamoltopreciso.

Io feci l'analisi della «pianta topografica», e il «pendolo» mi diede il punto in cui era statosmarrito l'orologio. Io la rinviai al mio corrispondente con la segnalazione del punto dismarrimento, aggiungendo queste parole: «Qualora nel punto segnato voi non rinvenistel'orologio,allorapiantatesulpostounpiuolo,edopoaverericercatoinutilmenteintornoadesso,ritornatemila«pianta»segnandoinessailpuntoprecisoincuisitrovailpiuolo,el'orientamentonord-suddellapiantatopografica».

Egli si recò sul posto, piantò il piuolo nel punto da me indicato, e cercò diligentemente einutilmenteintornoalmedesimo.Quindimenescrisseinquestitermini:

«CarosignorTreyve,avvieneunacircostanzamoltocuriosa,edècheilpuntodavoisegnalatoèprecisamentequelloincuiiohoguardatol'oraperl'ultimavolta;maquantoall'orologio,iol'hocercatoenon l'ho trovato.Vi ritorno la«pianta»consoprasegnato ilpunto incuiho fissato ilpiuolo».

Iorifecidiligentementel'esperienza,econmiagrandemeravigliaebbiariscontrarechel'orologioeraesulatodaquelpuntodelbosco,rientrandopressoilsuoproprietario!

Gliscrissisubito,informandolochenelfrattempo,ioritenevochel'orologiosmarritofossetornatoinsuopossesso;valeadire,ch'egliavevadovutoritrovarlo,o,perlomeno,chequalcunoglieloavevaportato,eciòinquantoilmio«pendolo»indicavaoramaichel'orologiositrovavanelsuoguardaroba.

Rispose che nessuno glielo aveva portato, che l'orologio non lo possedeva, e che perciò mirimandavala«pianta»pregandodiesperimentareancora.

Dopol'inviodellalettera,egliavevaripresoafareipreparativiperunasecondapartitadicaccia,e quando si recò nel guardaroba a prendere la sua «cacciatora», rinvenne l'orologio nel«carniere»dellamedesima!

Edeccocomeandarono lecose:nelpuntodame indicatonelbosco,egliavevaguardato l'ora,

rimettendointascal'orologioprivodicatenella,malatascaerabucata,el'orologioeracascatonel«carniere»della«cacciatora».

Questoepisodiodimostraqualiequantedifficoltàpossonoostacolarel'interpretazioneesattadeimotidelpendolo».

Nell'episodio esposto, il primo incidente in cui il sensitivo chiaroveggente aveva segnalato il puntopreciso incui il consultanteavevaguardato l'oraper l'ultimavolta,potrebbeancoraattribuirsi—perquantoconunacertadosedibuonavolontà—aunfenomenodichiaroveggenzatelepatica,secondoilquale la subcoscienza del sensitivo avrebbe carpito la notizia nella subcoscienza del consultante, colqualeessasitrovavainrapportopsichicod'ordine«psicometrico»,peltramitedellaletterainviata.Macosì non potrebbe presumersi per il secondo incidente dell'orologio cascato nel «carniere» della«cacciatora»del consultante,visto chequest'ultimo ignoravaassolutamente l'accaduto; epiùchemainonpotrebbepresumersiperl'altracircostanzadelpendoloilqualeavevasegnalatochel'orologiononsitrovavasulpostodov'erastatoadoperatoperl'ultimavolta,mabensìnelguardarobadelconsultante.

Quest'ultimo ragguaglio risulta indubbiamente telestesico; per cui dovrebbe inferirsene che lapersonalità subcosciente del sensitivo avendo percepito il vero, abbia guidato il pendolo facendolotornaresulladimoradelconsultante.

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CASOXIV.—L'episodio seguente è analogoalprecedente, e si realizzòcolgià citato sonnamboloAlexis Didier, le cui esperienze nel dominio della «lucidità» sotto tutte le forme, costituiscono unaraccoltadiepisodisvariatissimiedoltreognidireistruttiviesuggestivi.

HenriDelaageracconta:

«Il negoziante signor Vivant, abitante in «Rue de la Victoire», n. 14 (Parigi), venne dal dottorMarcilletaconsultarel'Alexis,ecosìcominciò:

—Alexis,potrestedirmiilmotivochemiconducequi?

—Voiveniteperchècredetediaveresmarritoqualchecosa.

—E'vero.Oraditemichecosahosmarrito.

—Quattrobigliettidamille,davoidepositatinelloscrignoechepiùnonritrovate.

—Veroanchequesto.

Doposiffattopreambolo,l'Alexischiede:

— Datemi il vostro portafoglio, giacchè in esso rimasero qualche tempo i biglietti di bancasmarriti,eciòrenderàpiùfacileamediritrovarlitoccandolo.

Eappenailsonnamboloebbeilportafogliotralemani,dissechele4000lireappartenevanoaunamicodelconsultante,ilqualeglieleavevaconfidateaffinchèglicomprassedeititolidiStato;ciòcherisultòvero.Quindieglifeceladescrizionedeldomiciliodelconsultanteaggiungendoilsuo

indirizzo,erivelandoilsuonome.

Colpitodatanteprovedellasualucidità,ilsignorVivantpregòvivamentel'Alexisaproseguire.

«Benvolentieri—risposel'Alexis—,maallacondizionechevoiritiriatel'accusadifurtoinoltrataalCommissariatodipolizia;accusachesarebbepiùgiustoritorceresudivoi,perchè ibigliettinonuscironodalloscrigno.

IlsignorVivanttornòacasa,rivoltòedesaminòtuttelecartecontenutenelloscrigno,masenzarinvenirele4000lire.Fecequindiritornodall'Alexis,ilqualeparvemeravigliarsidinonrivederlocoi biglietti da mille fra le mani, e lo rimproverò di aver cercato male. Poi, riflettendo unmomento,osservò:

— Aspettate..., io pensavo che voi dovreste vedere come me, ciò che invece non è possibile...Orbene, il vostro scrigno è molto vecchio. Nel suo interno si sono aperte delle profondescrepolature,eibigliettidamillegiacciononascostiinunadiqueste.Tornateacasa,cercatedovevidico,elitrovereteindubbiamente.

InuoviragguaglidelsonnamboloparveropococoncludentialsignorVivant;maritornòacasa,visitònuovamenteeminuziosamenteloscrigno,rilevandoperlaprimavoltacheillegnodelfondoapparivaeffettivamentescrepolatoinvaripunti.Allorasimuniidifildiferro,frugacchiòinquellefenditure,econsuoimmensostuporeegrandesoddisfazione,netrassefuoriiquattrobigliettidamille... » (Henri Delaage:Le SommeilMagnétique expliqué par le somnambule Alexis, pag.154).

Anche in quest'altro episodio, l'unico incidente che testifica in favore della telestesia è naturalmentequellodellavisionedapartedelsonnambolodelricettacolononnaturaleincuieranocascatiibigliettidibanca,ricettacololacuiesistenzaeraignotaalsignorVivantedaqualsiasivivente.Nonparequindipossibilenegarel'originetelestesicadell'episodio.

Dalpuntodivistateorico,notounafrasesuggestivadell'Alexis.Eglichiedealconsultante:«Datemiilvostroportafoglio,giacchèinessorimaseroqualchetempoibigliettismarriti,eciòrenderàpiùfacileame di ritrovarli toccandolo». — Si entra pertanto nel campo vero e proprio della «psicometria»;dimodochèsiavrebbeainferirnecheifenomenidi telestesiaavvenganoperuna«messainrapporto»dellasubcoscienzadelsensitivoconl'oggettolontano,cosìcomeifenomenidipsicometriasirealizzanoper una «messa in rapporto» della subcoscienza del sensitivo con quella dell'individuo lontanoproprietariodell'oggettopsicometrizzato.

In quest'ultima circostanza si tratterebbe pertanto di lettura del pensiero subcosciente a distanza;laddove,nellaprima,sitratterebbedipercezionedirettadell'oggettostesso;ilcheperònonsignificachetale percezione avvenga sotto forma di visione diretta, e neanche di visione indiretta pel tramite deicentriottici,giacchè,comesidisse,tuttoconcorreaprovarechelevisualizzazioni—spessosimboliche—, quali si presentano al sensitivo non risultino altro che «immagini pittografiche» informatrici,trasmessedall'Iosubcoscientealcosciente.

Miriserboditornaresull'argomentonellasintesiconclusionale.

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CASOXV.—Anchequestocasoriguarda il sonnamboloAlexis,e lodesumodall'operacitata (pag.105).

HenriDelaageracconta:

«IlsignorFerrand,negoziantedichincaglierieadAntibo,avendorinvenutoinunterrenodisuaproprietà una moneta d'argento dell'antica Roma, la inviò ai suoi corrispondenti a Parigi —signoriDéneuxetGronnotpére—,commissionariinvia«DuGrandChantier»,n.18,pregandoliavolersirecareconlamonetadaldott.Marcillet,perconsultareinpropositol'Alexis.

Essiviandarono,enonappena l'Alexispassò incondizionisonnamboliche, informòchevedevanellaproprietàdelsignorFerrandadAntibo,unapiccolaurnasepoltaapochipiedidiprofondità,incuisicontenevaunagrandequantitàdellemedesimemonete.Egliaggiunsechesesivolevachespecificasseesattamente il punto in cui l'urna si trovava, eranecessariochegli fosse inviata la«piantatopografica»dellaproprietà.

IlsignorFerrandnespedìcopiaaisuoicorrispondenti,che lapresentaronoall'Alexis;equesti,passato in condizioni sonnamboliche, subito indicò il punto preciso in cui si doveva scavare,contrassegnandoloconlamatita.

Sieseguironoleistruzionidelsonnambolo,el'urnaindicatavenneprestorinvenutaedestrattadalsuolo.Inessasicontenevanotrechilogrammiemezzodimoneted'argentougualiaquellarimessainprecedenzaall'Alexis».

In questo caso il fatto telestesico emerge preciso e indubitabile, senza la possibilità di scuoterne lasaldezza con dubbiezze teoriche. Che se nel caso precedente pareva ancora lecito presumere che lasubcoscienza del signor Vivant fosse in qualche guisa informata sull'esistenza di screpolature nelproprio scrigno, e quindi sulla possibilità che i biglietti di banca vi fossero penetrati, in questo casoinvecetalisortadidubbiezzepiùnonesistono,giacchèlecircostanzedell'esistenzadell'urnasepolta,esopratutto dell'indicazione precisa del punto in cui si trovava, non potevano risultare cognizionisubcoscientidelFerrand,nèdiqualsiasialtrapersonavivente.

Nederivachelaspiegazionetelestesicadelfattos'imponesenzarestrizionealcuna.

Noto infine come anche questa volta il fenomeno siasi estrinsecato con l'ausilio della «psicometria»,così come nei due casi che precedono, in uno dei quali, in cui si trattava di un orologio smarrito eritrovato,si ripete l'incidentedella«pianta topografica»presentataalpresunto«rabdomante», ilqualeerainveceunchiaroveggenteallostatodiveglia,laddovel'Alexislodivenivaallostatosonnambolico.EquestavoltafulostessoAlexisainformarechesesivolevach'egliindicasseesattamenteilpuntoincuisitrovaval'urnasepolta,sidovevainviargliuna«piantatopografica»dellaproprietà.

Dovràpertantoinferirsenechedaunapartelamonetad'argentoromanaeraservitaaporloinrapportoconlealtremonetedelmedesimoconiocontenutenell'urna,mentredall'altra,la«piantatopografica»glieranecessariaperlasegnalazioneprecisadelpuntoincuigiacevailpiccolotesoro.

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CASOXVI.—Egiàchesiamointemaditesorinascosti,riferiròaltriduecasidelgenere.

IlprotagonistadiquestoepisodioèilcelebrepittoreGiovanniSegantini,dicuiebbigiàadoccuparminellamonografiasui«FenomeniPremonitori»(1),peravereegliavutolavisioneparticolareggiatadellasuaprossimamorte,nonchèdellemodalitàconcuisisarebbesvolto ilpropriofunerale;episodiocheunitoaquest'altrooccorsonellasuafanciullezza,dimostracomeeglifossedotatodispiccatefacoltàdiveggente.

-nota-

(1)Diprossimapubblicazioneinquesta«Collana».

-finenota-

La figlia di lui, signorina Bianca Segantini, accenna in un suo lavoro biografico alla penosissimainfanzia del padre suo, e dopo aver detto che il fanciullo venne raccolto da un parente residente aTrento,cosìcontinua:

«Quandononeraobbligatoastareinmagazzino,ilpiccoloGiovanniuscivadallacittàperrecarsisullecollinecircostanti,ecolà,stesosull'erbaimmobile,guardavailcielosognandoedanelandodiesserelibero.

Equi intervenneun incidentecheha l'apparenzadiuna fiaba, ilqualevalsea realizzare il suosogno.

Egli desiderava tornare a Milano, e lo desiderava con tale ansietà tormentosa, che una nottesognò di un vegliardo che gli disse: «Recati nella cantina di tuo zio, scava nel tale punto, etroveraiunamezzabottigliapienadimoneted'oro».

Nelmattinoilfanciullosiricordòdelsogno,discesenellacantina,scavònelpuntoindicato,enetrassefuoriunamezzabottigliapienadimoneted'orodiconioantico.Malasuagioiafutroppograndeperpoternecustodireilsegreto,esiconfidòconuncompagnomoltopiùanzianodilui,ilquale gli propose di fuggire insieme a Milano; e partirono senz'altro. Cammin facendo ilcompagno, allegando il pretesto ch'egli era molto più anziano di lui, e quindi più adatto acustodireildenaro,lodomandòalfanciullo,cheglielodiedeintuttaconfidenza.

Dopo alcune ore di marcia si sentirono stanchi, e il compagno anziano incoraggiò l'altro ariposarsieafareunsonnellino;eilpiccoloGiovannicoricatosisull'erba,siaddormentò.

Quandosirisvegliò,cercòdelsuocompagno,mainvano:eglierasparito.Eilpoverofanciullositrovòcosìdesolatodanonsaperechefare.Inbreve:eglirimasepertrenottieternenascostoinungranaio;acapodellequaliitormentidellafamesifecerospaventosi.

Alla fine del quarto giorno, sentendosi venir meno, si trascinò fino a un'apertura praticatanell'impiantito,efececadereinbassoalcunisassoliniedelfieno.Perbuonafortunal'uomocheaccudivaallevacchenellastalla,notòqueilievirumoriinsoliti,eporgendoascolto,gliparvedipercepireunfievolelamento.Alloraaccorsenelgranaio,rinvenendoilpiccoloGiovannidistesoalsuoloefuorideisensi.

Glifuronoapprestatecureamorose,edeglirinvenne,nontardandoarimettersiinsalute;eallora

fu accompagnato da un di lui parente, che lo condusse aMilano». (Citato dalle «Annales desSciencesPsychiques»,1912,pag.224).

Nell'episodio esposto, il particolare dell'apparizione del vegliardo risulta presumibilmente unarappresentazioneonirica;dimodochèsitratterebbediunfenomenoditelestesianelsonno,lacuioriginedovrebberinvenirsineldesiderio tormentosodel fanciullodi recarsiaMilano,dove lasuacarrieradiartista doveva iniziarsi. E quest'ultimo particolare farebbe pensare a una certa finalità nel sognotelestesicodelfanciullo,vistocheloscopovenneraggiunto,malgradolasventuratoccataglidiesserederubatodelpiccolotesororinvenuto.

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CASOXVII.—Tolgoquestoterzoepisodioinargomentoditesorinascosti,dal«BulletindelaSociétéd'Etudes Psychiques» di Marsiglia (1912, pag. 98), e chi lo riferisce è il presidente della societàmedesima,signorA.Anastay.

All'isola di Mayotte, nell'arcipelago delle Comores (Canale di Mozambico), dove gli indigeni nonhanno altra religione che quella spiritica, e non praticano altro culto che quello dei loro morti, siorganizzano talora delle sedutemedianiche in piena regola. Il signorUrbain, colà residente damoltianni, ne fece una descrizione interessante al signor Anastay, che questi trascrisse e sottopose allarevisionedelsignorUrbain.

Dasiffattarelazionestralciol'episodioseguente:

«Treanniorsono,nell'isoladiMayotte,uno«spirito»sicomunicòduranteunaseduta,fornendoparticolari precisi in merito a una somma di denaro da lui nascosta in vita, e di cui tuttiignoravanol'esistenza.—Eccocomeandaronolecose:

L'indigenodi cui si tratta, era statomolto avaro in vita, e aveva lasciato ungrossobarconedidieci tonnellate di stazza, col quale egli faceva la traversata del canale di Madagascar,noleggiandoloperlasommadi100lireadognitraversata.Ilbarconeeraincattivostato,maaforzadirattoppi,avevacontinuatoafareilserviziofinoallamortedelpadrone.

Sisupponevapertantocheildefuntoavessemessodaparteundiscretopeculio;masiccomealleisoleComoresnonesistonobanchieri,egliindigenihannol'abitudinedinascondereillorodenaro(generalmente sotto terra, e ai piedi di un albero), non si sapeva dove cercare per risolvere ilquesito.

Aifamiliarivennepertantol'ideadiprocurarsileindicazioninecessariechiedendonealdefuntoinpersona,eatalescoposirecaronoaconsultareun«veggente».

Il risultato della seduta fu che il defunto si manifestò, consigliando la vedova a continuare iltrafficodelbarcone,afarloprimariparare,ediassociareall'impresaunparente,ch'eglinominò.Mailparticolarepiùcuriosofuquelloconcuivennedesignatoilpuntoincuierastatoseppellitoildenaro,particolarechericordadavicinolastoriadelloScarabeod'OrodiEdgardoPoe.Vennedettoallavedovadimisurarelalinearettatraiduepiedidiunlettodellacasaabitatadaldefunto(piedi che secondo l'usanza del paese, sono fissati a terra incastrandoli in apposite pietre), discavareallametàdellalinea,doveiltesorosisarebbetrovato.—Sieseguironotalidirettive,eil

tesorofurinvenuto.

Questo fatto è di notorietà pubblica aMamoutzou, il cui capo si chiamaBatholo; e la vedova,nonchèlacasadeldefuntoesistonotuttora».

(Il signor Urbain aggiunge di avere interrogato personalmente i protagonisti del fatto, il quale èassolutamenteaccertato,perquantoeglinonpervengaadarseneragione).

L'originetelestesicaomenodell'episodioesposto,dipendedall'interpretazioneteoricaacuisiricorreràperlaspiegazione;valeadirechesesiattribuisseall'episodioun'originesubcosciente,intalcasoessorisulterebbetelestesico.Cheseinvecesipropendessearitenerlospiritico,alloraessononrisulterebbetelestesico,vistochepiùnonsitratterebbedivisioneopercezioneadistanzadiunoggettoinanimatosconosciuto al veggente (e per la teoria non importa se quest'ultimo è il sensitivo stesso, ovvero undefunto che comunica per suomezzo),ma bensì di una rivelazione d'oltretomba nel vero senso deltermine, visto che l'informazione conseguita si riferiva ad un fatto noto soltanto al defuntocomunicante.

***

CASOXVIII.—Quale contrapposto al caso riferito, in cui si osserva la caratteristica che avolerloconsiderare spiritico per la genesi, non risulta più telestesico per l'estrinsecazione, riporterò un altrocasoilqualesembrerebbespiriticoetelestesiconeltempostesso.

Lotolgodall'operadeldott.KernersullaVeggentediPrevorst(pag.135dell'edizionefrancese).Ilcasoècomplessoelarelazioneèlunga;percuinonneriferiròcheilbranoincuisicontieneilparticolaretelestesico-spiritico,conl'aggiuntadeiragguaglinecessariarenderlointelligibile.

IldottorKernerscrive:

«La signora Hauffe (la Veggente di Prevorst) venne a Weinsberg il 25 novembre 1826. Nonconoscevanessuno,mecompreso,esirecòadabitarealpianoterrenodiunacasavicinaaquelladelsignorFezer,casaedificatasopra lecantinediquest'ultimo.Nonconoscevaaffatto ilsignorFezer,nonsapevacheabitassevicino,enonconobbechepermiomezzoglieventicheseguirono.PotrebbedarsichelasignoraHauffeabbiaintesodirecheuncertosignorK.avevacuratoassaimalegliinteressidelsignorFezer,maintalcasoessanonloricordavaaffatto.QuestosignorK.eramortodaparecchianni,edessanonl'avevamaivisto,nèavevaavutorapporticonpersonechesifosseroingeritenegliaffaridiluiodelsignorFezer;tuttevicendedicuinonsiparlapiùdalungotemponelpaese.

Già dalla prima sera, essendo la signora Hauffe caduta in sonno magnetico senza il miointervento,dissedivedereasèvicinoilfantasmadiunuomodall'aspettomiserabile,cheparevaattendesse da lei qualche cosa che nonperveniva a comprendere. Il 24 dicembre, trovandosi insonnomagnetico,elladisse:«Ecconuovamentequell'uomo.Quandoiomiaddormento,egliescedallacantinasottostante.Oh!desiderochesenevada!Eglidisturbaimieisonni,ediononpossofarnullaperlui...E'loscodall'occhiodestro.Vieneavanti.Oh!nonvenite!Iononpossofarnullaper voi...Nessuno lo vede?Lopercepisco io sola?...Egli persiste a farmidei segni, e desideradirmiqualchecosa».

Ilgiorno25feciintervenireilsignorFezer,giacchèdubitavocheilfantasmaappartenessealladilui parentela. La veggente disse: «Eccolo qui nuovamente. Disturba i miei sonni. Mi mostraqualchecosa.Sonocartedisegnate,unpo'menograndidiunin-folio.L'angolodestrosuperioredellemedesimeèpiegato inbasso:asinistravièunnumero.Sotto laprimaseriedidisegni, iovedoun8eunozero.Nonpossoleggereoltre,mavièunaparolachecominciaconunaJ.Questofogliositrovadepostosottomoltialtri...Eglidesideracheioneriferiscaalmiomedico.Perchèdunque si rivolge a me? Non potrebbe incaricarne sua moglie? Egli si proponeva di dirglieloprimadimorire,manonsiaspettavadisoccomberesubitaneamente.Edessendomortocontaledesiderioinappagato,questoaderisceallasuaanimacomeunapartedelsuocorpo».

Risultòesattochelapersonadicuisitrattavaeramortaimprovvisamente.Laveggenteneavevadescrittolesembianzecontaleprecisione,nonesclusol'occhiolosco,ch'ioriconobbisubitoinluiildefuntoK.—Edellaavevaaggiunto:«Bisognachemiallontanidalui:nonpossosopportarloungiornodipiù».

Ilgiorno26,quandofuinsonnomagnetico,cercòdiscopriredovesitrovavaildocumento.Elladisse:«Sitrovainuncaseggiatoasessantapassidiqui».(GiovanotarechelasignoraHauffenonavevamaivisitatoquestocaseggiato).Inessoiovedounacameragrandevicinaaunapiccola.Inquest'ultima,unapersonadialta statura lavora sedutaauna tavola.Orasialzaedesce...;poiritorna.Dietroaquestecamere,senetrovaun'altrapiùgrande,conunatavolalunga,eparecchiecasse... Una di queste ha il coperchio alzato, e qualcuno vi guarda dentro... Ma le casse nonriguardanoilfantasma.Sopralatavolastannotrecumulididocumenti;einquellodimezzo,unpo'aldisottodellalineamediana,sitrovaildocumentochelotormentatanto».

Io riconobbi nell'edificiodescritto il gabinettodel sindaco; e ritenendo che ladescrizionedellaveggente fosse puramente fantastica, mi recai dal sindaco pregandolo a volermi permettere dicercareilpresuntodocumento,alloscopodidisilluderelamalata.

Ilsindaco,checomemeritenevafantasticalavisione,mifeceperònotarechelaveggenteavevaaffermatoilverodicendochenelmomentoacuisiriferiva,eglistavalavorandosedutoaltavolo,e che poco dopo erasi alzato per passare nella camera attigua, indugiandosi ad osservare ilcoperchio della cassa aperta. Sebbene rimanessimo stupiti per tali coincidenze, non tardammoperòariconfermarcinell'opinioneche il tutto fosseunsogno,quandorovistando in fretta fra lecarte (le quali, invero, risultarono quali la veggente le aveva descritte), non rinvenimmo ildocumentoricercato.

PregainondimenoilsindacoadassistereallaprossimasedutamagneticaconlasignoraHauffe.Egli intervenne, e la veggente, dopo avere prescritta la propria cura, parlò nuovamente delfantasma, da lei denominato «l'uomo che sorge sempre dietro la quarta botte», perchè le simanifestavaogninotte inquellaguisa.Quindimirimproveròdinonavercercatoconmaggiorediligenza il documento in questione, e mi pregò di ricominciare. Ella descrisse con maggiorprecisioneilluogoincuisitrovava,eaggiunsecheeraavvoltoinunruvidofogliodicartabruna.Io le dichiarai che nulla di simile esisteva realmente, e che la sua descrizione non era che unsogno. Essa replicò con grande serenità che bisognava trovare il documento, e che si sarebbetrovato...

Ilgiorno31,elladisse:«L'uomochesorgesempredietrolaquartabotteminacciadiprivarmidelparadisoseionontrovoildocumento,masicapiscech'eglinonlopuò.Eglièmortopensandovi,e

talepensierolovincolaallaterra,togliendoglilapace.Sesirinvenisseildocumento,eglipotrebbeottenere ilperdonomediante lapreghiera. InnomediDio!Cercateloancora!—Ah! sepotessimuovermidalletto!Iolotrovereisubito».—Quandosirisvegliòapparivapiùagitatachemai,etaliperturbazionicontinuedeisuoisonniinfluivanoseriamentesulladileisalute.Inconseguenza,iofeciritornodalsindaco,pregandoloavolermiaiutareacercareancoraildocumento;equestavoltarinvenimmoeffettivamente,avvoltonellacartabrunaindicata,ildocumentotantoricercato,ilqualecorrispondevaintuttoalladescrizionedellaveggente,compresol'angolodestrosuperioreripiegatoinbasso.

Confessocheatalescopertafuipresodavivaemozione;tantopiùcheapparivaevidentecomeildocumentofosseividepostodalungotempo.EssocontenevalasolaprovaindicantecheildefuntosignorK.avevatenutounlibrodicontiparticolare,chenonfurinvenutodopolasuamorte,einmeritoalqualelavedovaaffermavadinullasaperne...—Essaerasulpuntodivenirchiamataadaffermarlo sotto il vincolo del giuramento, e l'evento dell'apparizione ebbe per iscopo diammonirla affinchè non commettesse un atto che l'avrebbe resa più infelice del suo defuntomarito...».

Nell'interessanteepisodionarrato,l'unicoparticolareinfavoredellatelestesiasarebbequelloriferentesiall'angolo destro superiore ripiegato in basso nel documento ricercato, particolare esattamentepercepito dalla veggente, e che nell'apparente sua tenuità, assurge invece ad importanza teoricarisolutiva.Tuttiglialtri ragguagli fornitipotevanoessereattinti telepaticamentenellesubcoscienzediqualcuno, laddove quello in discorso, risultando di natura accidentale, esclude l'ipotesi rivale dellaletturanellesubcoscienzealtrui.Daciòlanecessitàdifarcapoall'ipotesitelestesicaperdareragionedelcomplessodeifatti.

Ciò posto, si affaccia il quesito: Chi fu l'agente in tale episodio di percezione telestesica? Forse laVeggentediPrevorst?Oforsel'entitàcomunicante?—Inrispostaatalequesito,visarebbedainvocareunaconsiderazioneteoricalaqualefarebbepropenderelabilanciainfavoredell'entitàcomunicante;esiriferisce al fatto che per conseguire il fenomeno della percezione telestesica, è indispensabile che alsensitivosiafornitoun«mediatorepsichicoofiuidico»peroperadelqualestabilireil«rapporto»traluimedesimoel'oggetto,ol'ambientedavisualizzare.

Ora,nelcaso inesame,eperciòche riguarda laVeggente, siosserva l'assenzacompletadiqualsiasi«mediatore psichico o fluidico», quale sarebbe stato un oggetto «psicometrizzabile», o un vincolopsichico esistente tra la Veggente e il defunto; e così stando le cose, rimarrebbero inesplicabili lemodalitàdiestrinsecazionedell'episodioesposto.LaddoveperciòcheriguardaildefuntosignorK.,il«mediatore psichico» risulterebbedi prim'ordine, e sarebbe l'interesse personale,morale e passionalechevincolava ildefuntoaldocumento.Sispiegherebbequindicome tra lospiritodeldefuntoK.e ildocumento ch'egli tanto ansiosamente voleva additare agli interessati, siasi stabilito il «rapporto»indispensabile a scoprirlo e indicarlo ai viventi, ricorrendo a tal fine allamedianità di una veggentecapitatanell'àmbitoincuieglieravissuto.

Inbaseasiffatteconsiderazioni,èlecitoconcluderecometuttoconcorraaprovarecheinquestocasoilfenomenotelestesicodebbaconsiderarsid'originespiritica.

***

CASO XIX. — Già da principio ho avvertito che io non mi sarei occupato dei casi in cui fosse

questione di oggetti smarriti e ritrovati, sia per un sogno rivelatore, sia per avere consultato un«chiaroveggente»,tenutocontocheinsimilicircostanzepotevaallegarsiconragionechecoluiilqualeavevasmarritol'oggettoneavessepercepitosubcoscientementelacaduta,conlaconseguenzachesesitrattavadiunsognorivelatore,potevapresumersichetaleragguagliofosseemersodallasubcoscienzadeldormientesottoformadiunarappresentazioneonirica(criptomnesia);esesitrattavadelresponsodiun chiaroveggente, poteva ancora inferirsene che quest'ultimo ne avesse carpito il ragguaglio nellasubcoscienzadelconsultante.

Tuttavia sono numerosi gli esempi in cui l'oggetto smarrito è visualizzato in sogno nell'identicaposizione in cui giace, e talvolta con particolari che appariscono inconciliabili con l'ipotesi dellacriptomnesia,mentrealtrettantoavvieneneicasidellevisualizzazionideichiaroveggenti, lequali,persoprappiù,talorasicomplicanoconrivelazioniriguardantilasituazionediambienteincuierasitrovatol'oggettonelpassato,eincuisitroveràinunprossimofuturo.

Delresto,selatelestesiaesiste,nulladipiùnaturalecheabbianoarealizzarsicasiditelestesiaancheapropositodioggettismarriti;ecosìessendo,gioveràriferireduenotevoliesempiincuisirealizzanolecircostanzediestrinsecazioneaccennate.

Tolgo questo primo caso del genere dal vol.XI pag. 398, dei «Proceedings of the S. P.R.», ed è ilgiudicedipace,signorJohnE.Gale,chelocomunicaalprof.WilliamJames.Deidocumentiallegatialcaso,iomilimiteròariferirequelloredattodalprotagonista.

IlsignorJesseSquire,diGuilford,conteadiWindham,StatodiVermont,cosìscrive:

«Nelmesedimarzo1887ioavevo23anni,ederoentratoinqualitàd'impiegatonellafattoriaT.L.Johnson.—Nelsettembredell'annomedesimo(nonricordoilgiorno),ioconunaltroimpiegato,dinomeWesleyDavis,percorrevamoicampi,aunmigliodallafattoria,allaricercadiunbrancodibuoicheavevadisertatolapastura;manonappenascoprimmoglianimaliinunavastaradura,essifuggirononelladirezioneoppostaaquelladesiderata.Perfarlitornareindietro,Davisedioprendemmo a rincorrerli, ponendosi ciascuno da un lato del branco in fuga; e nella corsaprecipitosaDavisperdettel'orologioconlacatenella,manonseneavvidecheversole8ole9;dellasera,quandoeratroppotardiperandarneincerca.

Il domanimattina tornammo sul posto, e cercammo inutilmente fino amezzogiorno.Davis eramolto affezionato al proprio orologio, che gli era costato 25 dollari; e siccome lavorava pervivere, non poteva darsi pace per la perdita subita. Io me ne sentivo amareggiato, dimodochèpensaituttoildopopranzoall'orologiosmarrito,equandoandaialettovipensavoancora.

Duranteilsonno—nonsapreidireaqualeora—iovidil'orologionellaposizioneincuigiacevaeffettivamente nella radura, a circa un miglio di distanza. Lo scorgevo in mezzo all'erba, altaalmenodiecipollici,colquadranteinalto,elacatenelladiacciaiocheglidescrivevaattornounacurvadimezzocircolo.Atrepiedidall'orologiovedevounospazioincuil'erbaeraschiacciataescompigliata da una persona che vi si era sdraiata; a dieci canne lontano, in direzione nord,vedevounasiepedieriche;adieciododicipiedi,indirezioneest,sorgevaunmassodigranitodeldiametro di circa due piedi, permetà sprofondato nel terreno.Quandomi risvegliai,mi rimasel'impressione che avrei saputo recarmi difilato sul posto; e pertanto informai l'amicoDavis delsognofatto,cercandopersuaderloarecarsiaricuperarel'orologiosmarrito;maDavisnonavevafedenellamiavisione,enonvolevaandare.Eraunmattinodidomenica:adispettodeimotteggie

delle risa di tutta la famiglia, io sellai il cavallo, e mi diressi senza esitanze verso la localitàsognata;edivirinvennil'orologionellaposizioneidenticaenell'identicoambientesognati.

Inbaseagliaccertamenti fattidopo il ricuperodell'orologio, risultòchequandoDavis loavevasmarrito,iomitrovavolontanodaluinonmenodiquaranta«canne».

L'orologio,ilqualeerasifermatoperlacaduta,segnavaleore9,40;edènotevolechenelsognoioscorsianchequestoparticolare».(Firmato:J.L.Squire).

Nelcasoriferitoèdanotareanzituttocheilsognorivelatorenonl'ebbechiavevasmarritol'orologio,bensì l'amico suo; il che rende maggiormente inverosimile l'ipotesi criptomnesica, che in talicontingenzeavrebbedovutoestrinsecarsimedianteuncasoditelepatiaintervenutotralasubcoscienzadelproprietariodell'orologioequelladell'amico.Edoveaciò si aggiunga laconsiderazionecheunapersona impegnata in una corsa sfrenata non può notare, neanche subcoscientemente, la posizioneprecisaassuntadaunorologiostaccatosidalsuopanciottoecadutoinmezzoadalteerbe,siètrattiaconcludernechel'ipotesitelestesicaèl'unicacapacedidareragionedelcomplessodeifatti.

***

CASOXX.—Tolgoquestosecondocasodelgenere inesame,dalla«RevueMétapsychique»(1922,pagg.251-252).

Il dottor Gustavo Geley, direttore dell'«Institut Métapsychique International», riferisce e commentaalcune personali esperienze col famoso chiaroveggente polacco, ingegnere StephanOssowiecki; e inultimo riporta un caso recentissimo che la signora Aline De Glass, moglie al giudice della CorteSupremadiPolonia,avevaottenutoincidentalmentecolmedesimosensitivo.

Questalanarrazione:

«ChiarissimosignorDirettore,

Ho l'onorediparteciparvi l'avventodiunveromiracolocompiutogiornior sonodall'ingegnereOssowiecki.

Lunedìmattina,6giugno1922,miaccaddedismarrireperlastradailmio«fermaglio».

Lo stesso giorno, nel pomeriggio, mi recai in visita dalla generalessa Krieger, madredell'ingegnereOssowiecki,insiemeamiofratello,checonmefutestimonedell'evento.

Entrò in salotto l'ingegnereOssowiecki, emio fratello chegià lo conosceva,me lopresentò. Iodissi di sentirmi onorata di fare la conoscenza di una persona dotata di poteri occulti tantoeminenti,edicuituttaVarsaviaparlava...

Dopo breve conversazione, mi balenò l'idea di dirgli: «SignorOssowiecki, proprio stamane hosmarritoperlastradailmiofermaglio.Chisachevoinonpossiateragguagliarmiinproposito?Tuttaviaselacosavidisturba,siapernondetto».

Eglirispose:«Alcontrario,signora,iocredodipotervisubitoragguagliare.Ilfermagliositrovainveceacasavostra,dentroadunascatola.Essoè inmetallo,ha forma tondeggiante,conuna

pietrapreziosanelmezzo.Voil'aveteadoperatotregiorniorsono,edèavoimoltocaroatitolodiricordo».

Iosoggiunsi:«No, il fermagliodavoidescritto io loposseggo,manonèquellodamesmarrito(egli, infatti,miavevadescritto inmodoprecisounaltro fermaglioch'io tenevonellamedesimascatoladiquellosmarrito).

Egliosservò:«Alloramidispiacedinonaverevisualizzatoesattamente;sivedechesonostanco».—Mi affrettai a soggiungere: «Se è così, non ne parliamo più».—Ma egli rispose: «Tutto ilcontrario,signora,cercheròdiconcentrarmi,mavorreipoterpalparequalchecosadisostanzialeinrapportoalfermagliosmarrito».

Allora lo informai che in quel mattino stesso, il fermaglio stava agganciato sulla medesimacamicetta che indossavo, e gliene indicai il punto preciso. L'ingegnere Ossowiecki palpòvolubilmenteilpuntoindicato,edopoqualchesecondodiconcentrazione,cominciòdicendo:«Sì,oralovedo.E'diformaovale,infiligranad'orofinissima.E'unfermaglioantico,chepervoièpreziosoqualericordodifamiglia.Potreidisegnarlo,tantoloscorgochiaramente.Hadailatiduesortadiorecchiette,edècompostodiduesezionilequalirientranol'unanell'altra,allaguisadiditaintrecciate».

A tale descrizione, io esclamai: «Ciò che voi dite è straordinario!Meglio di così non potrebbedescriversi il mio fermaglio, le cui sezioni entrano l'una nell'altra proprio alla guisa di ditaintrecciate!Avetecompiutounmiracolo».

L'ingegnerecosìcontinuò:«Orascorgolalocalitàdovel'aveteperduto,edèmoltolontanadaqui(erainfattiaunadistanzadiquattrochilometri).Sì,l'avetesmarritoinviaMokolowska,all'angoloconviaKoszikowa».—«Masì,masì,esclamai,èpropriolàch'iomirecaistamane!».

Dopodiche,eglicosìriprese:«Ecco,orascorgounuomodaibaffineri,modestamentevestito,ilqualeloscorge,sichinaeloraccoglie.Saràpertantodifficilericuperarlo.Provateainserireun«avviso»suigiornali».

Iorimasisbalorditaperladescrizionefattamidelfermaglio,laqualemiprovavachequest'uomoportentoso lo aveva in qualche modo sott'occhi. Lo ringraziai con sincero trasporto, poichéfinalmenteavevoassistitoaunaprovameravigliosadichiaroveggenzaautentica;epocodopo,ioemiofratellocicongedammo.

Ildomanisera,mio fratelloarrivadame,esclamando:«Miracolo!Miracolo! Il tuo fermaglioèritrovato. L'amico Ossowiecki mi ha telefonato che per ricuperarlo, tu non hai che a recartidomani, alle cinque, presso la generalessa Jacyna (sorella diOssowiecki), dov'egli stesso te loconsegnerà».

Il domani, 7 giugno, io mi reco, con mio fratello, dalla generalessa Jacyna, nel cui salottotroviamoadunatemoltepersone.

Mi dirigo subito verso l'ingegnere Ossowiecki, chiedendo: «Dunque è proprio vero? Voi avetetrovatoilmiofermaglio?»—Ioeroinpredaavivaemozioneperl'eventoinatteso,edeglicosìmiparlò:«Calmatevi,carasignora:quantoalfermaglio,eccoloqui».Emeloconsegnò.

Miparevaunmiracolo,el'emozionemitolseperunmomentolaparola.Quindichiesi:«Ditemi,oh ditemi come sono andate le cose!» — Tutti i presenti vibravano di emozione come me, efiggevanoglisguardiimpazientinelmago,inattesadiudirnelaparola.Edeglicosìspiegò:

«Il giorno dopo il nostro incontro, mi recai, come al solito, alla Banca, nell'atrio della qualem'incontraiconunuomoilcuiaspettononmigiungevanuovo:loavevovistodaqualcheparte.D'untrattoricordaichiaramente:quell'uomoeralostessodamevisualizzatoinattodiraccogliereil vostro fermaglio. Ero sicuro di non ingannarmi, e perciò lo presi gentilmente per la mano,dicendogli: «Caro signore, ieri voi avete rinvenuto per la strada, sull'angolo in cui viaMokolowskas'incrociaconviaKoszikowa,unfermagliod'oro».

Ataleimprovvisadichiarazione,l'uomofucoltodasbalordimento,erisposeconunmonosillabo:«Sì»—«Echecosanefaceste?»—«Sitrovaacasamia...Machivelodisse?Com'èpossibilechelo sappiate?» — Allora gli descrissi il fermaglio, informandolo in qual modo io pervenni asaperlo; ciò che impressionò a tal segno il mio uomo, da farlo impallidire. Mi disse che suaintenzione era quella d'inserire un annuncio sui giornali, e più tardi capitò a casa mia colfermaglio».

Giàsicomprendeche talenarrazione feceamepureun'impressione incancellabile,eringraziaiconsincerotrasporto l'ingegnere;nongiàperchèmiavevafattoricuperareil fermaglio,maperavermioffertooccasionediassistereaunaprovapersonaledichiaroveggenzamiracolosa...

Inpochigiornil'incidenteindiscorsofunotoatuttaVarsavia,esidiffusenell'interaPoloniapeltramite della stampa quotidiana... » (Firmata: Aline De Glass, nata De Bondy, con laconvalidazioneelafirmadelfratelloingegnereArthurDeBondy).

Questoilcasoimportanteconseguitoperausiliodiunotraipiùfamosichiaroveggentideigiorninostri,ilqualeèancheuncoltoerinomatoingegnere.

Giovaanzituttoosservarechelavisualizzazionedellascenaincuivenneraccoltoilfermagliosmarrito,risultaunfenomenodi«chiaroveggenzapsicometrica».

Ora, nelle esperienze di «psicometria» l'indispensabile «rapporto psichico» può realizzarsi in tremodalitàradicalmentediverse:inprimoluogo,puòdeterminarsiconlasubcoscienzadellapersonaacuil'oggetto appartiene; in secondo luogo, può avvenire con lo spirito del defunto a cui l'oggetto avevaappartenuto; in terzo luogo, può stabilirsi con l'ambiente da cui proviene l'oggetto, ovvero con lalocalità associata all'evento di cui l'oggetto forma parte integrante; e quest'ultima modalità diestrinsecazione sarebbe quella che spiega il caso in esame: il sensitivo rivide la scena in cui venneraccolto il fermaglio smarritoperessereegli entratoacontattocolpunto incui il fermaglioera statofissatosullacamicettadellaproprietarianelgiornodelsuosmarrimento,contattocheloavevapostoinrapportocon la località incui il fermaglioera stato smarrito. Il che,dalnostropuntodivista,valeadimostrare che nel caso in esame il fenomeno di chiaroveggenza psicometrica risulta d'ordinetelestesico.

Ciò che nel caso stesso appare notevolissimo consiste nella circostanza eccezionale del sensitivo alquale si è presentata la fortunata occasione di controllare subito la veridicità delle proprievisualizzazioni,eciòfinoalpuntodafarglisubitoriconoscerenell'individuodaluiincontratonell'atriodiunaBanca,coluicheavevaraccoltoilfermaglio.

Ciòèmeraviglioso,madisiffattemeravigliesovrabbondalacasisticapsicometrica,mentrei«sensitivi»ditalnaturasonoabbastanzacomuni,elemanifestazionidelgeneresonotralepiùfaciliacontrollarsi.

Rimando in proposito allamiamonografia—di prossima pubblicazione in questa «Collana di studimetapsichici»—,intitolata:GliEnigmidellaPsicometria.

***

Iltemadellachiaroveggenzaingenere,ediquella«psicometrica»inispecieappareteoricamenteatalsegno importante, che non sarà inutile ch'io riferisca alcuni brani della introspezionepsicologica chedelle proprie facoltà supernormali fece lo stesso ingegnereOssowiecki. Egli così ne scrive al dottorGeley:

«Miprovoarispondereallavostradomanda:«Qualisonoleimpressionidameprovatedurantelaletturadiunplicosuggellato?»

Ecco:iocomincioperarrestareinmeilprocessoraziocinante,emilanciocontuttalaforzadellavolontàneldominiodelleimpressionispirituali...—Iomitrovointalguisaincondizionipsichichenuove,eccezionali,perlequaliscorgo,percepisco,comprendoqualunquecosafuorideltempoedellospazio...

Che io legga una lettera suggellata, ovvero ch'io ricuperi un oggetto smarrito, o faccia della«psicometria»,lesensazioniprovatesonoquasilestesse.

Apparentemente io perdo una certa dose di energia vitale: la temperatura diviene febbrile, e lepulsazionidelcuoreineguali.Ciòcheconfermatalepresupposto,èchenonappenaiosopprimolemiefacoltàdiraziocinio,sentocomedelfluidoelettricochesisprigionadallemieestremità.

Ma è questione di un istante. Quindi mi sento invaso da uno stato di lucidità veramentesuperiore;eallorascorgoamedinanzivisualizzazionid'ognisorta,cheperlopiùriguardanoilpassato.Ioscorgolapersonachehascrittolaletterasuggellata,econoscociòch'essahascritto.Io scorgo l'oggetto almomento in cui viene smarrito, coi piùminuziosi particolari dell'evento;ovvero, io percepisco, sento, conosco la storia di un oggetto qualunque da me palpato. Sulprincipiolevisionisonocaliginose,edesigonounagrandetensionementale...».

IldottorGeleyfaseguireleseguenticonsiderazioni:

«Avvienedella«lucidità»comedituttelefacoltàmetapsichiche:essanonpotràmairagguagliarsiai processi fisiologici dell'intelligenza cosciente. Essa è al di fuori e al di sopra di tutte lecontingenze organiche. Non ha nulla di comune col funzionamento dei «neuroni» cerebrali.D'altra parte, per la sua meravigliosa onniveggenza, che la pone realmente «al di fuori dellospazio e del tempo», come afferma l'ingegnere Ossowiecki, la «lucidità» appare una sorta difacoltà semi-divina;quasichè fosseunriflesso,oun segnacolodelladivinità immanente inogniEsserevivente...

E non è punto la sua pratica importanza che noi dobbiamo considerare, bensì, il suo valorefilosofico,ilqualeèsenzauguali.La«lucidità»,cometuttelealtrefacoltàsupernormaliindagatedallametapsichica,valea fornirciunanozione tutt'affattonuova intornoallanaturadell'Essere

vivente,nozionediametralmentecontrariaaquellaanoiimpartitadallapsico-fisiologiaclassica.

Essaciprovachel'individuoèbenaltrocheuncomplessod'organi...»(Ivi,pagg.254-255).

***

CASI,dalXXIalXXVIII.—Riuniscoinsoloriassuntoottoepisodiincuisi trattadellascopertaadistanzadicadaveri,caratteristicacodestaabbastanzacomunenellacasisticatelestesica.

Quantoalquesitovertentesullagenesisubcoscienteodestrinsecadituttigliepisodiditalnatura,o,inaltri termini, se debbano sempre considerarsi fenomeni di «telestesia», o se invece abbiano qualchevoltaarealizzarsiperl'interventodeidefunti,èquestounarduoquesitochemidispongoainvestigaresullabasedei fatti,esivedràchedai fattiemerge inguisacheparerisolutiva,cometuttoconcorraadimostrare che sebbene le apparenze risultino in favore di chi li ritiene inmassa dovuti alle facoltàsupernormali subcoscienti, nondimeno se si analizzano a fondo certi casi del genere, si scopronocircostanzedifattolequalidimostranochepertaluniepisodiapparerazionaleilfarcapoadinterventiestrinseci,senzadichenonsiperverrebbeadareragionedelcomplessodeifatti.

Conclusione quest'ultima che, del resto, è applicabile a tutte le categorie dei fenomeni supernormaliinvestigatidallametapsichica,iquali,asecondadeicasi,possonorisultaresubcoscientiodestrinseci;eciòinconseguenzadelfattocapitalissimocheognimanifestazionesupernormalelaqualesiestrinsechiperausiliodiuno«spiritodisincarnato»,devepotersiestrinsecare—perquantoinformaattenuata—,per opera di uno «spirito incarnato», quando questi si trovi in condizioni transitorie di parzialedisincarnazione dello spirito (sonno fisiologico, sonnambolico, medianico; deliquo, estasi, narcosi,coma).

Ne consegue che in qualsiasi forma di manifestazioni supernormali, sono le circostanze in cui sisvolsero i fatti chedebbono ammaestrare circa le causeda cui trasseroorigine, e nonmai le diverseformedella veggenza o dellamedianità con cui si ottennero, le quali si equivalgono tutte, in quantosonotuttesuscettibilidirisultareora«spiritiche»edora«animiche».

Per non riuscire monotono, ho pensato di riassumere i casi migliori del genere a mia disposizione,risultando essi ben poco diversi nella fattispecie; ma, già si comprende che tenni sempre conto deiragguagliinteressantispecialiaciascunodiessi.

***

EpisodioI. -Tolgoquestoprimo incidentedal«Light» (1933,pag.378), ed èun incidente in cui lascopertadelcadaverediunannegatofuottenutaconla«bacchettadivinatoria»diun«rabdomante».

«Nelmesedigiugno1933,nellacittàdiOxford(Inghilterra),unfanciullononerapiùtornatoacasa,esiebberagionedisupporrecheilfanciullofossecadutonelfiumeOrwell,allorainpiena.Perdiversigiorninefuesploratoilfondoconappositiarpioni,mainutilmente.Ifamiliariebberoalloral'ideadiricorrereaun«rabdomante»:ilsignorH.Burton,diColey.

Questi si prestò gentilmente, e iniziò le sue pratiche legando a una estremità della «bacchettadivinatoria» una calza del fanciullo scomparso. Quindi si avviò lungo le sponde del fiume, eapparentemente fu in grado di seguire le traccie del cammino percorso dal fanciullo, fino a

quando la «bacchetta» lo guidò rasente le sponde del fiume, e a un dato momento s'incurvòviolentemente.

Ilrabdomantesiarrestò,efuronoimmersigli«arpioni»nelpuntoindicatodalla«bacchetta»,colrisultatoche il cadaveredel fanciullo fusubitorintracciato,agganciatodagli«arpioni»e trattofuoridalleacque».

Torneròsull'episodioneicommentiall'ultimodiquestaserie(casoLerasle).

***

EpisodioII.-Tolgoquest'altroincidentedalla«RevueMétapsychique»(1931,pagg.80-82).

L'episodioèminuziosamenteriferito,nonchérigorosamentedocumentato.

Sitrattadellavisioneveridicainsogno,dapartediunasignoraammogliata,dellalocalitàincuigiacevail cadaveredelpropriomarito,mortoperdisgraziaaccidentalenellemontagnedellaBaviera,duranteun'ascensione tentatadasolo. Il relatore informache lanotiziadellecircostanze incui fu ritrovata lasalmadelloscomparso,feceunagrandeimpressioneintuttalaBaviera.

IlsignorJohannesPallitsch,altofunzionariogovernativoresidenteaChemnitzerasirecatoapassareleferie nelle montagne della Baviera. Egli era un esperto alpinista, e un mattino si accinse da solo acompierel'ascensionedelmonteKramer,alto2000metri,ascensionechenonpresentapericolidisorta.Ciònondimenoeglinonavevapiùfattoritornoall'albergo.

Lamogliedelloscomparsoavevaincaricatouna«guida»afareimmediatericerche,lequaliriuscironoinfruttuose. Ilgiornodopo,cinque«guide»partironoalla ricerca, iniziando l'ascensionedelmontedacinquelocalitàdiverse,masempreinutilmente.

Dopotresettimanedivaneperlustrazioni,lamogliedelloscomparsofeceritornoaChemnitz.

Ilgiorno17settembre,laguidaReindtricevettelaseguenteletteradapartedellasignoraPallitsch:

«Carosignore,

Ebbiquestanotteunsognonelqualevidiconprecisioneassolutalalocalitàdovegiacelasalmadelmiopoveromarito.Lovididistesosopraunlembodiverdizolle,nelpunto incui il torrenteKramerlane confluisce col torrente Beilhane. Vi supplico d'iniziare subito ricerche sul posto».(Firmata:ElsePallitsch).

La«guida»Reindt,perquantoincredula,giacchèparevaletteralmenteinverosimilechelasalmadelloscomparsodovesse trovarsi inuna località selvatica, lontanadaqualunque sentiero, si recò sul postoinsiemeaun'altra«guida».

Giunti alla confluenza dei due torrenti nominati, essi rinvennero in quel punto il cadavere delloscomparsodistesosopraunlembodiverdizolle,coipiedinell'acqua.Danotarsicheunmomentoprimadigiungeresulpostola«guida»Reindt,piùchemaiincredula,erasirivoltaalcompagnoosservandoatitolodicelia:«Ora,attento,poichèsiamoinprocintoditrovarel'introvabile».

E invece trovarono effettivamente sul posto indicato nel sogno il cadavere che cercavano e nontrovavanodatantotempo.

LavedovaPallitsch,interrogatainproposito,avevaspiegato:

«L'ossessione dell'accidente occorso mi aveva perseguitato senza tregua fino alla notte in cuiavvenneilsogno,duranteilqualeioscorgevoamedinanziilquadrodellalocalitàincuigiacevala salma del poveromaritomio in ogni piùminuzioso particolare. Ed era uno spettacolo a talsegnoreale,chemidiedeilsensodellacertezza.

Naturalmentenonneconoscevol'ubicazionerispettoallamontagna,percuiricorsiaunsignoreamicomioilqualeavevafacoltàdi«rabdomante»,eil«pendolo»tenutosospesosopraunapiantatopografica delmonte, indicò subito il punto in cui si trovava la località dame visualizzata insogno:allaconfluenzadeiduetorrentidamevisti.Fuintalguisacheappresiilnomedeitorrentistessi...».

Ilrelatoredelcasocosìcommenta:

«Coloro tra i lettori della «Revue Métapsychique» che hanno letto il libro del dottore Osty,intitolato:LaConnaissanceSupranormale,ricorderannosenzadubbioilcasostraordinariodellascopertadel cadaveredel vecchioLerasle, cheun soggettochiaroveggentediParigi scoperseacentinaiadichilometrilontano.

Orailcasosoprariferitopresentadelleanalogiecolcaso«Lerasle»,epertantorisultaasuavoltainteressanteesuggestivo».

Ilcheèverissimo,ediomipropongodicitareperultimo,inriassunto,ancheilcasoLerasle,poichèèquellochemiforniràdatidifattoteoricamentepreziosiperlasoluzionedell'arduoquesitosegnalatoinprincipio.

***

EpisodioIII.-Tolgoquestoterzoepisodiodalla«RevueMétapsychique»(1922,pagg.370-373).

Anchequestavolta si trattadella scoperta,perausiliodella«telestesia»,del cadaverediun fanciulloannegatoinunfiume.

Notocomeancheinquestacircostanzail relatorefacciarilevare l'analogiachel'episodiopresentacolcasoclassicodelvecchioLerasle.

Lanarrazioneèlungaeminuziosamentedescritta,comesirichiedeperqualsiasieventoinvestigatoconintendimentiscientifici,maquidovròlimitarmiadunconcisoriassunto,rimandandoaltestochiunquevolesseconoscernedipiù.Premettocheneltesto,perdesideriodeifamiliari,nonsifannoinomidellalocalitàedegliinteressati.

Ilpadredelfanciullododicennecadutoescomparsoneigorghidiunfiumeinpiena,erasirivoltoaunafamosachiaroveggenteresidenteaLipsia,dinomeMariaHessel,nellasperanzadiricuperarelasalmaintrovabiledelfiglio.

Passata allo stato di «trans», Maria Hessel ebbe la visione veridica di un gruppo di fanciulli chegiuocavanotradilorosullaspondadiunfiume,conquestodinotevole,ch'essaneriferìancheinomiperchèifanciulli,nelgiuoco,sichiamavanoavicenda.Quindidescrisselascenadell'accidenteincuiilfigliodelconsultanteprecipitònelfiume;narròlevicendedelcadaveretrascinatodaivorticiimpetuosiattraversolepraterie;lovidesbattacchiarenegliargini,percorrendounlungotrattosempresulladestradelfiume,perindirimanereimpigliatoinalcunipalipiantatisulfondo,vicinoaunadigainmuratura.

Dissechenelpuntoincuierasiarrestatoilcadavere,larivadelfiumesielevavacondolcependio,ederarivestitadicespugliedalteerbe;chedaquelpuntosidistinguevaunaltocaminodifabbrica;cheivisi trovava una sorta di cantiere, e una rimessa. Scorse infine vagamente che presso al punto in cuigiaceva la salma dell'annegato, sfociava una sorta di affluente del fiume, che aveva la forma di unagalleria.

In base ai particolari descritti, il consultante ne inferì che doveva trattarsi della regione in cui sitrovavanole«chiuse»diduemolini.

S'iniziaronolericerchenella«chiusa»delmolinoL.,poiinquelladelmolinoN.,enonappenaottenutoilprosciugamentodiuntrattodiquest'ultima«chiusa»,sivideemergereilcorpodelfanciulloannegato,il quale si trovava nella situazione visualizzata daMad.Hessel: impigliato in alcuni pali piantati sulfondo,vicinoaunadiga inmuratura, sulla rivadestradel fiume,aunaquindicinadimetridalpuntodovesboccaunachiavica,allaqualela«veggente»avevaallusochiaramenteosservandoche«vicinoalcadaveredell'annegatosfociavaunasortadiaffluentedelfiume,cheavevalaformadiunagalleria».

Questo il riassunto del caso interessante. — E qui mette conto ch'io riferisca integralmente leconsiderazioni e le ipotesi— a volte legittime e a volte fantastiche—, che l'episodio suggerisce alrelatoresignorHanig,ealredattore-capodellarivistacheloriproduce,signorMauriceMaigre.

Mettecontodifarlo,poichèsivedràcheunasempliceconsiderazionedameformulata,sullabasedeifatti,apropositodelcasoLerasle,basteràperdemolirletutte.

MauriceMaigrecominciaperriassumereleconsiderazionidelrelatore,Mr.Hanig,inquestitermini:

«IlsignorHanigosservaconragionecomenonpossa trattarsi inquestocasodi telepatia,vistochenessunviventepotevaconosceredovesitrovavailcadavere,cosìcomenonpotevatrattarsidiuna comunicazione dell'al di là. E allora, a quale fonte informatrice attinsero le facoltàsupernormali di Mad. Hessel? — Secondo il signor Hanig, il caso in esame pone dinanzi alpensatore,esenzapossibilitàdievitarlo,ilformidabileproblemadellarelativitàdeltempoedellospazio,percuiverrebbedimostratalapossibilitàdipervenireallaconoscenzadellecoseinpienaindipendenzadagli«impedimenti»creatidal tempoedallospazio, iqualicircoscrivonoin limitiangustila«coscienzanormale».

Questaladimostrazioneacuinonsipotrebbesfuggire,secondoilrelatoresignorHanig.

QuantoaMauriceMaigre,eglicosìcontinua:

«Lascopertadelcorpodiunannegato inun fiumeacorsa travolgentecostituisceperchiunqueriflettaadeguatamente,unodeiprodigipiù straordinaridella chiaroveggenzanelpresente enelpassato.Infatti,intalicontingenzesisasoltantodoveaccaddeladisgraziaeinqualedirezioneil

cadaverefutrascinato,madovedunquesitrova?Dovedunquesièarrestato?—Questonessunviventepuòsaperlo.

Nellibrodeldott.Osty:LaConnaissanceSupranormale(pag.177eseguenti),l'autoreriferiscein qual modo venne ritrovato il cadavere del vecchio Lerasle, partito da casa col proposito dimoriretuttosolonellaforesta...

OrailfattocheMad.Morel,dacasasua,aParigi,pervenneadescrivere,inunasuccessionediquadri,l'episodioinquestione,ilqualeerasisvoltoneldipartimentodellaCher,dov'essanoneramaistata,eciòconunataleprecisionediragguaglidapermetterediscopriresubitoilcadaverecheinvanoerastatoricercatoperlustrandolaforestaperunaquindicinadigiorni,risultacertouneventostraordinario.

Senonchè un propugnatore della «telepatia a qualunque costo», potrebbe ancora ragionare inquestaguisa:

«Ifenomenidellachiaroveggenzaprovanocheseapparentementeèverochelecoscienzenormalidella veglia sembrano autonome e indipendenti le une dalle altre, nonchè impenetrabilivicendevolmente all'infuori dei metodi di espressione ammessi universalmente (linguaggio,scrittura,ecc.),perconversovièunpianodellanostrapersonalitàsubcosciente,comuneatuttigliindividui(ovveroadegliaggruppamentid'individui),incuiciascunodiessirisultapermeabileaglialtri, incui tutti siconosconoavicenda infinitamentemegliodiquelchenonpermetteràmai lacoscienzanormaledeimedesimi,eciòancheinformaindipendentedaltempoedallospazio.

Cosìstandolecose,puòammettersichenelcasoLerasle,lesueultimepercezionicoscientisianostate trasmesse telepaticamente, inqualcheguisa,a tutticoloroche loconoscevano,nelnumerodeiqualisitrovavaancheLouisMirault,colui,cioè,ilqualescrissealdottoreOsty,pregandolodiconsultare i suoi «sensitivi» intorno alla scomparsa del vecchio Lerasle. Dovrebbe presumersipertantocheladiluisubcoscienzaneconoscesseiparticolari,einconseguenzacheMad.Morelnonabbiafattoaltrochecarpirveli.

Questoèquantopotrebberosostenereipropugnatoridellatelepatiaaqualunquecosto.SenonchènelcasoriferitodalsignorHanig,sitrattadelladescrizionedellevicendepercuierapassatouncadavere trascinato nei gorghi di un fiume in piena, vale a diredopo lamorte della coscienzadell'annegato;ilcheequivaleadirechenessunviventeeraingradodiprevedereconprecisionematematicainqualepuntodelfiumesifossearrestatoquelcorpotravoltoneivorticiimpetuosi.

Emerge pertanto palese che in queste contingenze è impossibile ricorrere all'ipotesi telepaticasottoqualsiasi forma, visto chenonè concepibile l'ipotesidiuncadavere il quale telepatizzi aifamiliariviventiinqualpuntodelfiumesiasiarrestatalapropriasalma.

Eallora?

Allora noi concluderemo osservando che vi sono incidenti i quali dimostrano che ogni essereumano porta registrato nei recessi della propria subcoscienza il destino che lo attende; e cosìessendo, allora dovrebbe inferirsene che il signor T., padre del fanciullo annegato, portavaregistrato nel proprio subcosciente che a una data epoca della sua vita avrebbe ritrovato ilcadaveredelfiglioinunalocalitàmatematicamentestabilita,conlaconseguenzacheMad.Morel

non avrebbe fatto altro che carpire tale ragguaglio nella subcoscienza del padre, dovepresumibilmentetrovavasiregistratoancheprimadellanascitadelfiglio...».

Queste le considerazioni ed ipotesi — solo in minima parte legittime —, formulate dai duecommentatori, e poichè il principale tra essi ha preso per base delle proprie audaci fantasticherie,l'episodio analogo del vecchio Lerasle, mi riserbo, a suo tempo, di dimostrare che l'analisi criticaapprofonditadell'episodiostesso,bastaademolirleinesorabilmentetutte.

***

EpisodioIV.-Loricavodalla«RevueSpirite»(numeridiluglioedicembre1932,pagg.329e569).

L'ingegnereAndry-Bourgeois,redattore-capodellarivistacitata,riferiscequantosegue:

«Neiprimigiornidelfebbraio1932,allaredazionedellarivistagiunseunaletteradiunanostraabbonata:Mad.JeanneMeylan,diAnnemasse,incuicisegnalavalascomparsainmontagnadelsuo amico ingegnere Léon Gagneaux, direttore dell'officina elettrina del «Giffre», lettera nellaquale era inclusa un'altra missiva disperata della moglie dello scomparso, in cui essa cisupplicavaasperimentarecoinostrimediumsnellasperanzadiscoprirneilcadavere,nonchèdisaperesesitrattavadidisgraziaodisuicidio,spiegandoch'eglierascomparsoinun'ascensioned'invernodelpiccoMarcelli,neipressidiTuninges,centrodiescursionidell'AltaSavoia.

Si consegnò la lettera alla mediumMad. Perrot, la quale, palpandola, disse che si trattava dipersona molto malata, ma che per conseguire qualche cosa di preciso essa aveva bisogno dientrareacontattoconunoggettoappartenutoall'individuodicuisichiedevanonotizie.

Si scrisse alla nostra corrispondente, chiedendo che ci fosse inviata la camicia da notte chel'ingegnerescomparsoavevaportatoperl'ultimavolta.

Mad. Perrot aperse il pacco in presenza dei membri della «Società di Studi Metapsichici», epalpandol'indumento,cosìcominciò:

«L'uomo che portava questa camicia sta molto male... No, no: egli è morto per disgraziaaccidentale,nongiàpersuicidio.Ilsuocorpononèlontanodallefaldedellamontagna.Sitrovaaun'altitudinedi800o1000metri.Loritroverannoinunasortadilargocrepaccio...Ioscorgounadonnachepiange, incompagniadiunagiovane figlia.Entrambepreganopressoun letto incuigiaceilsuocadavere.Dunquesaràritrovato,eciòavverràalprimofonderedellenevi.

AlloraildottorMoreauchiese:

—Comefateasaperechesitrattavadiunadisgrazia,anzichèdiunsuicidio?

(Mad.Perrot):—«Losoperchèscorgolospiritodellamadresua,laqualeèvicinaalcadaveredelfiglio,edèleichemelodisse».

—Mavoi,dunque,ammettetel'ipotesispiritica?

—Certamente, io non ne conosco altra. Sono sempre i defunti chemi ragguagliano su quantodico».

IoinviaitaliragguagliaMad.Meylan,adAnnemasse.S'iniziaronoricercheconvariesquadrediesploratori,direttidaguidepraticissimedeiluoghi,nonchècoadiuvatedacaniammaestrati;masenzarisultati,inquantosieranelcuoredell'inverno.

All'inizio della primavera, in data 22maggio, nel giornale «La Suisse», veniva pubblicata unalungarelazioneriguardanteilmodoconcuivennescopertoilcorpodiLéonGagnaux,nonappenalafonditadellenevilopermise».

(Nella«RevueSpirite»vieneriprodottol'interoarticolodelgiornale,nellaparteintroduttivadelqualevengonodescrittelelungheevanericerchefatteinprecedenza;quindilanarrazionecosìprosegue:)

«Ieri,21maggio,alleoresei,ungiovanecontadinodelvillaggiodiMieussy,ilqualesirecavaallamontagna «La Frapaz», vide per caso degli indumenti d'uomo che pendevano da un gruppod'alberi. Si avvicinò, e si trovò in presenza del corpo dell'ingegnere Gagnaux orribilmentemutilato.Erarimastosospesoairamidiunaltoarbusto, sottounaenormepareterocciosaaltasessantametri,allaqualesiopponevaun'altrapareterocciosadellamedesimaaltezza.

Fu facile ricostituire in qualmodo era occorsa la disgrazia: l'ingegnere era sdrucciolato sullarocciacopertadigelo,precipitandotraledueparetirocciose...».

L'ingegnereAndry-Bourgeoisfaseguirequestobrevecommento:

«Dallaletturadell'articolodelgiornale«LaSuisse»siapprendechei«clichèastrali»visualizzatidallamediumMad.Perrot,perausiliodella«psicometria»,cioèpalpandounoggettoappartenutoaldefunto, corrispondonoal veroper il95%.Risultapertantodimostratoche idefuntipossonotelepatizzarci dei «cliché astrali» rivelatori, circostanza quest'ultima che naturalmente noispiritualisticonoscevamodalungotempo».

Rimanedaaggiungereun'altracircostanzainteressante,edèchelavedovaGagnaux,avendolettonella«RevueSpirite»larelazionecitata,scrisseall'ingegnereAndry-Bourgeoisneiterminiseguenti:

«Egregiosignore,

avendolettoilvostroarticolointitolato:Uncasonotevoledichiaroveggenza,miaffrettoafarviconoscereunacomunicazionemedianicadapartedeldefuntomiomarito,indata19maggio1932(valeadire,duegiorniprimachevenissescopertoildiluicadavere).

«SonoGagnaux.Giàtidissicheritroverannolamiasalmaalprimofondersidellenevi.Bisognaquindiriprendereecontinuarelericerche,poichèorasiègiàapertonelleneviuntrattoliberoedaccessibilecheconduceallalocalitàdovesitrovalamiasalma,cheritroverannosospesaairamidiunaltoarbusto».

Atalescopouniscolarelazionedellagendarmeriavenutasulposto,ilgiorno21maggio,perfareleconstatazionidilegge.

Io stessa, egregio signore, mi sono recata sul posto, seguitando un sentiero che conduce finoall'altoarbustodicuisitratta...».

Questoilbranoessenzialedellarelazionedellagendarmeria:

«Ilcadaveresi trovasui fianchidellamontagnadenominata«LaFrapaz», inuncorridoiodovesfociano levalanghe,e inunpuntodovesiergonoapiccoduepareti rocciose,alte50metri. Ilcorpodell'ingegnereèsospesotraleramificazionidiunaltoarbusto.Ilvoltoposaaterra,edèirriconoscibile...».

Questo l'episodio riferito dall'ingegnere Andry-Bourgeois. Mi riserbo a commentarlo nelleconsiderazionichefaròseguirealcasoLerasle.

***

EpisodioV.-Lodesumodai«TheTwoWorlds»(1938,pag.314),edèunaltroepisodioincuituttoconcorreadimostrarecomel'ipotesitelestesicarisultimoltomenolegittimadiquellaspiritica.

Ilgiorno20marzo1938,settegiovaniaitantiappartenentiall'«OasisClub»diChicago,combinaronoun'escursionesul«DuckLake»(Illinois),inunpiccolomotoscafo.

Igiovani,adueperdue,feceroperturnounalungacorsaattraversoillago.RimaseultimalacoppiadeigiovaniChesterCyganeJosephSentstak.

Allorchèessipervenneroalcentrodellago,ilmotoresiarrestòbruscamente.

JosephSentstakracconta:

«IomialzaiperaiutareChesterarimettereinmarciailmotore,masdrucciolai,ecaddiinacqua.Sonounvalidonuotatore,enonebbidifficoltàdi raggiungere ilmotoscafo; senonchèmiavvidich'essostavaaffondandorapidamente.DissiaChesterdisaltareinacqua,ecercaidisorreggerlo,neltempostessoinvocandoadaltegridasoccorsodaicompagni.Madopoaverlosollevatoagallacinque o sei volte, io dovetti pensare ame stesso, nuotando fino a quando giunsero sul posto icompagniabordodiun'imbarcazione.

Dopo il tragico evento, più di 150 uomini furono successivamente assoldati dai familiari per ilricuperodellasalma,edopoduesettimanedivanericerche,durantelequalientraronoinfunzioneanche aeroplani governativi per l'esplorazione del fondo, si dovette rinunciare all'impresa,concludendocheilcorpodovevatrovarsioccultatodallealtevegetazionilacustri.

A questo punto ai familiari balenò l'idea di consultare il rev.Noah T.Willet, presidente di unacongregazione spiritualista denominata «Sacred ScienceChurch», diChicago.Questi adunò ungruppodispiritualisti,coiqualisirecòsullaspondadellago,dovetennesedutaconunamedium,di nomeMrs. Thomas. Non appena essa cadde in «trans», abbozzò una pianta topografica dellago,sullaqualesegnòlalocalitàincuisitrovavailcadaveredell'annegato.

Terminatalaseduta,ilgruppodeglisperimentatorinoleggiòunabarcadirigendosisulposto,mafurono costretti a tornare indietro in causa di una tremenda bufera di neve scatenatasiall'improvviso.

Ilgiornodopovi tornarono il rev.Willetcon lamedium;eallorchèsiapprossimavanoalpuntosegnatosullacarta,lamediumvidescaturiredalleacqueunfantasmavaporosoinformaumana.Labarcafusubitoarrestata,einquelpuntofuimmersounpalouncinatolungo14piedi».

Ilrev.Willetscrive:

«Miavvidisubitoditoccareunalcunchèdisimileauncorpoumanoavvoltonellealghelacustri,ene informaiMrs. Thomas.Mediante gli uncini fissati al palo,mi sforzai di liberare quel corpodalla vegetazione subacquea che lo imprigionava, e quel corpo non tardò ad emergere allasuperficiedellago,atrepiedidallabarca:eralasalmadelpoveroChesterCygan...».

Ilrelatorecosìcommenta:

«Ora, se si considera che150uomini assoldati per la ricerca, nonchègli aeroplani esploratoriinviati dal governo, in quindici giorni di perlustrazioni, nulla avevano ottenuto, mentre unamediumin«trans»avevasubitodesignatoilpuntoprecisodovegiacevalasalmadell'annegato,sesi considera tutto ciò, deve ammettersi che l'episodio esposto appare un evento notevole nellacasisticadellospiritismonord-americano».

Cosìilrelatore.—Percontomio,miriserbodiriferirmiall'episodioespostonellasintesiconclusionaleperquestaseriedicasianaloghiperlafattispecie.

***

EpisodioVI. - Lo ricavo dalla «RevueMétapsychique» (1927, pag. 391).— Il redattore-capo dellarivista:MauriceMaigre,riferiscequest'altroepisodiodiricuperotelestesicodelcorpodiunannegato.

Darilevarecheintuttiquestiepisodi,perquantositrattidiunidenticoevento,sicontengonoparticolaridiversitradiloro,nonchèteoricamenteinteressanti;ciòchesiosservaanchenell'episodiochesegue.

Ilrelatorecosìcomincia:

«Ecco un episodio notevolissimo il quale mise a rumore la stampa locale nella contea diWorcester.Unpadrecolfiglioannegarononelfiumeinpiena,neipressidiBrunsford,manonsipervenne a ricuperare che il cadavere del padre. Tutti i tentativimessi in opera per ricuperarel'altrasalmariuscironovani,esifinìperrinunciarvi.

In quelle adiacenze risiede una celebre medium, di nome Mrs. Curtis, la quale si propose diprestarsiall'operapietosadelricupero.

Lesuespecialissimefacoltàsupernormaliconsistonoinciò,cheallostatodi«trans»,essarisenteinsèmedesimalesensazioniprovatedacolorocoiqualisitrovainrapportopsichico.Inquestaspeciale circostanza essa aveva anzitutto risentito il senso del disperato dolore provato dallamoglieemadredegliannegati,quindil'agoniapercuierapassatoilfanciullo.

Dopo di che, fu in grado di scorgere il punto preciso sul fondo del fiume in cui giaceva il suocorpo.

Convinta su ciò che aveva percepito, la medium si recò a casa dei famigliari dell'annegato,assicurandolidisentirsiingradodiguidarlisulposto.Sebbeneincreduliicomponentilafamigliaseguironolamediumfinoallazonadelfiumeincuiessapresupponevadovessetrovarsilasalma,magliespertidelluogoaffermaronochelacorrenteimpetuosarendevaimpossibilecheilcorpo

dell'annegato si fosse arrestato in quel punto.Malgradogli avversi pareri, lamedium insistetteaffinchèsiesplorassenellazonadaleivisualizzatain«trans».Sifinìperappagarla;eproprioinquelpuntovenneestrattodalleacqueilcorpodell'annegato.Senonchèciòavvenneallorquandolamediumerasigiàallontanataamareggiataedelusa.

Orbene:èappuntoperquestochesiestrinsecòilparticolarepiùcuriosoesorprendentedelcasoin esame, poichè almomento preciso in cui il corpo dell'annegato veniva estratto dalle acque,senza che la medium potesse in alcun modo saperlo, ella rivisse in sè l'agonia di sentirsiagganciata e dilaniata dagli uncini dell'arpione, così, com'era avvenuto nell'estrazione dalleacquedelcorpodell'annegato;e le rivisse inguisa tantoreale,che i suoicapelliassumetteroemantenneroperventiminutil'apparenzadicapelliimmollatiatalsegno,darimanereincollatisulcapo,cosìcomeeraavvenutoperlalungacapigliaturadell'annegato».

Il relatore si contenta di osservare: «Questa sorta di episodi non possono certo stupire chiunque siaversatoinargomento;ma,inognimodo,meritanodiesseresegnalati».

Noiaggiungeremo,asuotempo,qualcheosservazionepiùsostanziale.

***

EpisodioVII. -Lo tolgodalla«RevueMétapsychique» (1934,pagg.347-349),equestavoltanonsitrattaprecisamentedella ricercadiuncadaveredi cui s'ignoradove si trovi, bensìdella ricercadellasepoltura di una santa mediante il «pendolo divinatorio», e furono le autorità ecclesiastiche chericorserofelicementealla«rabdomanzia»perconseguireloscopo.

Da lungo tempo, alla Sacra Corte dei Riti, in Vaticano, pendeva il processo di beatificazione dellamonaca Alice Le Clerc, fondatrice a Nancy dell'ordine monacale delle «Canonichesse diSant'Agostino». Senonchè la SacraCongregazione dei Riti non poteva deliberare fino a quando nonvenisse esattamente informata sulla sorte toccata alle ceneri della futura santa, la quale eramorta aNancy,nel1622,ederastatainumatanellacappelladelconventodiNôtre-Dame.Senonchè,incausadella grande rivoluzione francese, le reliquie della santa furono esumate e trasportate segretamentealtrove.Sitrattavapertantodisaperedovefosserostateinumate,ciòdicuierasismarritoogniricordo.

Furonoiniziateindaginistoricheedarcheologicheprofonde,masenzavenireacapodinulla.

Ora avvenne che l'arcivescovo di Nancy, avendo saputo che a Dijon abitava una signorinaMercier,istitutrice, la quale aveva fatto scoprire, mediante il «pendolo divinatorio», i resti mortali di unindividuodalungotempodeceduto,nonchègiacimentidimetalliesistentiagrandiprofondità,deciseditentarelaprova,inviandoleaDijonlapiantadellacittàdiNancy.

Riproducoibranisostanzialidellarelazionedelrev.C.Gelinet:

«Io sottoscritto, Carlo Gelinet, dottore in teologia, canonico onorario, segretario generale delVescovado di Nancy e di Toul, certifico, che la signorina Roland Mercier, dell'età di anni 21,particolarmente versata nella scienza della «rabdomanzia», consultata a Dijon dallaCanonichessa di detta città circa il luogo dove si trovava la sepoltura della VenerabileMadreAliceLeClerc, fondatricedell'Ordinemonacale indiscorso,emorta il9gennaio1622,essahaindicato,daDijondovesi trovava,sperimentandosopraunapiantatopograficadiNancy,dove

noneramaistata,cheilsuocorposi trovavanelchiostrodelLiceo«Giovannad'Arco»;cheinseguito,valendosidiuna«pianta»diquestoedificio,sommariamentedisegnata,elladesignòconun rigo, lapresenzadel corponel chiostrodelLiceo, traduealberi, i qualinonerano segnatisullacarta,nelmezzoaduemuricciuoli,inposizioneleggermenteobliqua,acircaquattrometridiprofondità.

Chiamata a Nancy il 9 agosto, la signorina Roland Mercier, fu guidata dai movimenti del«pendolo»sulpuntoprecisoincuisitrovavanolereliquie,ilqualecorrispondevaesattamenteaquellosegnatosulla«pianta»aNancy,«pianta»laqualenonerapiùinsuopossesso.

Furono intrapresi gli scavi sul posto, e nel secondo giorno in presenza di Monsignor Barbier,vicario capitolare dellaDiocesi, assistemmoallo scoprimento di ossa umane, verosimilmente diuna religiosa, poichè si trovarono degli spilli usati dall'ordinemonacale, e un grosso grano di«coroncina»,mescolati al terriccio di estrazione.Quanto al corpo, giacevaa unaprofondità disessantacentimetri,perciòchesiriferiscealterrenoveroeproprio,poichèciòchevisoprastavaeraunriempimentodirottamiditegoleemattoni.

Leossafuronoraccolteconlamassimacura,edeposteinunabaradiquercia...

(Ilpresenteverbale,stesoindoppiacopia,vennefirmatoaNancy,il13agosto1934).

Il Vesme fa seguire al caso un lungo commento inteso a dimostrare l'errore di taluni odierni cultorid'indaginimetapsichicheiqualipersistononelvolerspiegarela«rabdomanzia»conla«radiestesia».

Egliscrive:

«LasignorinaMercierhaspecificato(primadirecarsiaNancy,e inbaseallasemplice«piantatopografica»delLiceo«Giovannad'Arco»,incuinoneranoindicatiglialberi):

1°-chelasepolturatrovavasitraduealberi,acircaquattrometridiprofondità;

2°-chelabaraeraridottainpolvere;

3°-cheilcorpogiacevainmezzoaduemuricciuoli;

4°-chesisarebberotrovati,inpiccolissimaquantità,anchedeimetalli.

Comedunquela«sensitiva»hapotutopercepiretuttoquesto?Noil'ignoriamo,comeignoriamolecauseditantialtrifenomenidellanatura,deiqualinondimenodobbiamoammetterelarealtà.Maquando noi tutto ignoriamo, val meglio confessare la nostra ignoranza che propugnare delleipotesipseudo-scientifichelacuiassurditàemergepaleseinbaseallaconsiderazionech'essenonvalgono ad altro che a rendere più chemaimisteriosi e inammissibili i fatti che si vorrebberointerpretare.

Finoaquandositrattadellascopertadisorgentid'acquasotterranee,digiacimentipetroliferiominerali,eviadicendo,sipuòrazionalmenteammettere—asemplicetitolod'ipotesi—,ch'essesono dovute alla percezione di radiazioni emananti dai corpi. Ma tale spiegazione è forseapplicabilealcasodella signorinaMercier, laquale tenendosospesounpendoloaldi sopradiuna pianta topografica di Nancy, ha localizzato daDijon, dove si trovava, la sepoltura di una

monacamorta200anniprimaaNancy?

Comedunquepotevadiscernerele«radiazioni»diquesteossadaquelleinnumerevolideglialtrimortidisseminateunpo'dovunque?

E quali «radiazioni» potevano farle apprendere più tardi, allorchè tenne sospeso il «pendolo»soprauna«pianta»delLiceo«Giovannad'Arco»,cheilcorpoeraseppellitotraduealberi,iqualinoneranosegnatisulla«pianta»?Chelabaraeraridottainpolvere?Cheilcorpogiacevatraduemuricciuoli?

Qual'èl'uomodiscienzailqualeoserebbesostenerechela«radioestesia»spiegatuttoquesto?—Esecosìè,perchèfantasticarediradioestesia,laddovecisitrovasemplicementeinpresenzadiuncaso,cometantialtri,di«chiaroveggenza»veraepropria?(Telestesia).

Inaltritermini:il«pendolo»sospesosoprala«piantatopografica»nonècheun«amminicolo»,un coadiuvante, uno stimolante per il risveglio delle facoltà supernormali subcoscienti deimediums,cosìcomesonocoadiuvantiestimolantiil«tavolinomedianico»,lecarte,lapolveredicaffè,equalsiasialtrometodoempiricoinusoataliscopi».

CosìilVesme,enonoccorrecertodimostrarech'eglihapienamenteragione.

***

Episodio VIII. - E vengo finalmente al classico caso del «vecchio Lerasle», investigato in guisamagistraledaldottoreEugèneOsty,edicuieglipubblicòunalungaminuziosarelazione,illustratadanumerosefotografie,sulle«AnnalesdesSciencesPsychiques»(1914,pagg.97-107).

Ioebbigiàduevolteadoccuparmidelcasonotevolissimo,esonospiacentedidovermiripetereperlaterza volta,ma non è possibile ch'iomi astenga dal farlo, visto che nel caso stesso si contiene unacircostanzadifattoteoricamenteimportantissima, laquale,per l'analisicriticachemidispongoafaredegliepisodicitati,mi fornirà ilmododidimostrare inguisa risolutiva,eunavoltadipiù, lagrandeveritàdamepropugnata,secondolaqualetutti ifenomenid'ordinesupernormale—acominciaredaimodesti picchi nella compagine di un tavolo, per finire allematerializzazioni di fantasmi umani—,possonorisultareindifferentementeora«animici»edora«spiritici»,asecondadellecircostanzeincuisiestrinsecano; e ciò per la buona ragione che l'uomo è uno spirito anche da «incarnato», e inconseguenza,cosìhadaessere,poichèsecosìnonfosse,verrebbeamancare laprovabasilareper ladimostrazionescientificadellasopravvivenzaumana.

Ora, pertanto, il caso Lerasle mi fornirà l'opportunità di dimostrare come anche nella classe deifenomeni di «telestesia», i quali per le modalità con cui si estrinsecano, sembrerebbero dovutiesclusivamenteallefacoltàsupernormalisubcoscientideisensitiviedeimediums,siriscontranoinvecedellerarecircostanzedifattolequalibastanoadimostrarech'essi,alorovolta,risultanotalorad'origineestrinseca,ospiritica;eciòpiùsovente,forse,diquantosisarebbepropensiaconcedere.

Del resto,nonmi ripeteròche inminimaparte,perpoidiffondermi inconsiderazioni suggeritedagliepisodiesposti,mentrelacitazionedelcasoLeraslemiforniràl'occasionedirettificareancheunerrorediomissionemoltoimportantevertentesullaredazionedelcasostesso.

Ciò premesso, passo a riassumere in guisa breve ma sufficiente, la successione degli eventi checondusseroallascopertadelcadaveredelvecchioLerasle.

Comedissi,larelazionediquestocasoclassicodi«telestesia»vennepubblicatadaldottoreOstynelle«AnnalesdesSciencesPsychiques»(1914,pagg.97-107).

Ilgiorno17marzo1914,ilsignorMirault,residenteaCours-les-Barres(Cher),avvertivaildottoreOstychedaoltrequindicigiornisi ricercava inutilmenteunvecchiodinomeLerasle, ilqualedopoessereuscitoperunapasseggiata,nonavevapiùfattoritorno.Iparentiegliamiciprima,quindi80personeradunate dal sindaco, avevano perlustrato metodicamente e per più giorni i dintorni, senza risultatoalcuno.

In tali contingenze, il signor Mirault inviava al dott. Osty un fazzoletto di foulard appartenuto alvecchio,pregandolodiconsultareinpropositounadellesuechiaroveggenti.IldottoreOstyconsegnòilfazzolettoaMad.Morel,senzanullaspecificare.Lasonnamboladescrisseminuziosamentelapersonadelvecchioscomparso,laguisaincuieravestito,lalocalitàincuirisiedeva,ilcamminodaluipercorsonellaforestailgiornodellasuascomparsa,dichiarandoinfinedivederneilcadaveregiacentenelbosco,vicinoaunruscello,circondatodafolticespugli.Siorganizzarononuovericercheinbaseairagguaglifornitidallasonnambola,equasisubitovennescopertoilcadaveredelvecchioLerasle.

Tuttociòchelasonnambolaavevaaffermatoodescrittorisultòscrupolosamenteconformealvero,fattaeccezione di un particolare: essa aveva visto il cadavere «coricato sul fianco destro, con una gambaripiegata»,laddoveinrealtàgiacevasupino,conlegambedistese.

Nelletreconsultazioniavuteconlasonnambola,talevisionericorsetrevolteinguisaidentica;enellasecondaconsultazione,lasonnambolaavevaaggiuntoquestiragguagli:«Eglinons'inoltramoltonellaforesta...Sisentemalato,sicorica,muore...».

Tale triplice visualizzazione erronea, unitamente all'ultima frase, sono da rilevarsi per la loro grandeportatateorica;comemiaccingoadimostrare.

Rilevo anzitutto come l'episodio esposto risulti un caso classico di «telestesia psicometrica» vera epropria, incuinonsiavvertono indiziapparentid'interventiestrinseci.Tuttavia,nonappenasivogliaindagare quale sia la modalità di «criptestesia» più rispondente alla spiegazione del caso stesso, sirimaneperplessieimbarazzati,giacchèl'incidentedellatriplicevisualizzazioneerroneadellasensitiva,tendeadescluderetutteleformeincuisiestrinsecala«criptestesia»,compresalaforma«telestesica»propriamentedetta.

Vediamo.—Qualorasipresuppongaunfenomenodi«visioneadistanza»,nonsitardaarilevarecheintalcasorisulterebbeinesplicabileiltripliceerroredivisualizzazioneincuicaddelasensitiva,scorgendoil cadavere coricato sul fianco destro, con una gamba ripiegata, laddove giaceva supino con legambedistese;ciòchedimostrainguisarisolutivachenonpotevatrattarsidi«visioneadistanza».

E per l'identica ragione risulta ugualmente da escludersi l'ipotesi della «esteriorazione del corpofluidico della sensitiva» (bilocazione), poichè in tali contingenze la sensitiva avrebbe indubbiamentepercepitoilcadaverenellaposizioneincuigiaceva.

Esempreperlamedesimaragionedeveescludersil'ipotesiquiconsideratadella«telestesia»,vistoche

se l'oggetto consegnato alla sensitiva avesse servito a stabilire il «rapporto psichico» tra questa e ilcadaveredarintracciare,intalcasolasensitivaavrebbedovutopercepirloqualera.

Eneanchesarebbesostenibilel'ipotesidella«memoriadellecose»(psicometria),tenutocontochenelfazzolettoappartenutoaldefunto,nonpotevanocontenersitracciediavvenimentioccorsidopoche ildefuntol'avevaadoperatoperl'ultimavolta;mentrel'altracircostanzadeiparentiedeiviventi,iqualiignoravano tutto in proposito, vale ad escludere l'altra ipotesi di un presumibile «rapporto psichico»stabilitositralasubcoscienzadellasensitivaelasubcoscienzadiunviventelontanoalcorrentedeifatti.

Non rimane pertanto che attenersi all'ipotesi psicometrico-spiritica, secondo la quale l'influenzacontenuta nel fazzoletto appartenuto al vecchioLerasle, avrebbe servito a stabilire il rapporto con lospirito del defunto, ponendolo in grado di trasmettere telepaticamente alla sensitiva una successioned'immagini pittografiche intese a rivelare la dolorosa storia del proprio esodo da casa; e tutto ciònell'intentodiguidareallascopertadelpropriocadavere.

Orbene:èaquestopuntocheiltripliceerroredivisualizzazioneincuicaddelasensitiva,sitrasformainunaprovainduttivamirabileinfavoredell'interpretazionespiriticadeifatti;eciòperlaconsiderazioneche nell'ipotesi che l'informatore della veggente fosse lo «spirito del defunto», tutto concorre a farpresumerechel'immaginepittograficaerroneapercepitadallaveggente,fosserealmentetrasmessadaldefunto quale ultimo suo ricordo del momento fatale in cui coricatosi sul fianco destro eaddormentatosi,passòdalsonnoallamorte.

Edè logico ilpresumerloper le seguenti considerazioni: inprimo luogo,perchè il coricarsi sudiunfianco è la posizione naturale assunta da chiunque si disponga a dormire; in secondo luogo, perchèquando sopraggiunsero imoti spasmodici dell'agonia, in forza dei quali il corpo del defunto finì perassumere la posizione supina (che è la posizione di equilibrio stabile in cui finisce per irrigidirsi uncorpoagitatodamoticonvulsi),quandociòavvenne,èovvioilpresumerecheilmorentesitrovasseincondizionicomatose,einconseguenza,cheeglinonsenericordassecome«spirito».

Nientepertantodipiùnaturalech'eglipertrevoltediseguitoabbiatrasmessoallasensitival'immaginepittograficadelpropriocadaveregiacentesulfiancodestro,conunagambaripiegata,immagineveridicadell'ultimosuoricordoterreno.

Nederivachesesiaccoglietaleversionedeifatti(cheèl'unicaverosimile,nonchècapacedispiegarli),il tripliceerroredivisualizzazioneincuicaddelasensitiva,siconverte inunaottimaprovainfavoredella tesi sostenuta, che è quella di un probabile intervento estrinseco anche in numerosi casi di«telestesia»edi«psicometria».

E qui, a proposito delle considerazioni esposte, debbo segnalare una circostanza di fatto piuttostosorprendentedamerilevata.

Il dottore Osty, nella lunga e minuziosa relazione del caso in esame, relazione che, come dissi, fupubblicatasulle«AnnalesdesSciencesPsychiques»(1914,pagg.97-107),dopoavereriferitoneltestola triplicevisualizzazioneapparsaallamediumdelcadaveredelvecchioLerasle,erasiaffrettatoa farrilevare nei commenti come tali visualizzazioni costituissero l'unico errore in cui era caduta lamedium, la quale aveva visto per tre volte, in tre sedute successive, il cadavere coricato sul fiancodestro,conunagambaripiegata,laddoveerastatorinvenutoinposizionesupina,conlegambedistese.

Il dottore Osty si era però astenuto da ogni tentativo di spiegare tale imbarazzante mistero, cheindubbiamente risultava impenetrabile dal punto di vista rigorosamente «animico»; vale a dire, perchiunqueintendaescluderel'interpretazionespiriticadeifatti.—Ciòavvenivaindatadell'aprile1914.

Indatadell'agosto1916,sullamedesimarivista,ildottoreOstyritornòsulcasoLerasle,eaccennandoacerti errori inesplicabili in cui cadono i chiaroveggenti, osserva: «AncheMad.Morel aveva visto ilcadaveredelvecchioLeraslecoricatosulfiancodestro,conunagambaripiegata,laddovefurinvenutoinposizionesupina,conlegambedistese...»(Ivi,pag.134).—Giovapertantoprenderenotachedueannidopo,ildottoreOstyriconfermavailsuorilievointornoall'erroreincuieracadutalamedium.

In data del luglio 1921, io pubblicavo su «Luce e Ombra» (pag. 205 e seg.) un riassunto del casoLerasle, facendolo seguire dai commenti analitici sopra riferiti; e l'amico CesareVesme, residente aParigi,loavevasubitotradottopersegnalarloaldottoreOsty.Dunquestadifattoch'egliloavevaletto.

Nell'anno 1923, il dottore Osty pubblicava il suo classico libro intitolato: La ConnaissanceSupranormale, incuiriportavailcasoinesame,nellarelazionedelqualeerabensìriferitalatriplicevisualizzazionedelvecchioLerasledapartedellamedium,maebbi lasorpresadi riscontrarecheneicommenti al caso era stato soppresso il paragrafo in cui si segnalava che quella triplicevisualizzazionecostituiva l'unicoerrore incuieracaduta lamedium;ecosìessendo,nederivavacheilettoridellibroignoravanochequellevisualizzazioninoneranoveridiche.

Ora,l'analisicriticadamepubblicatainproposito,dimostraqualeenormevaloreteoricosicontengaintale triplice errore, avvenuto sempre nell'identica guisa. Si direbbe pertanto che l'analisi critica indiscorsoera apparsa a tal segno risolutiva aldottoreOsty,da indurlo apassare sotto silenzio l'erroredella veggente, errore che le di lui convinzioni antispiritiche non gli permettevano di spiegare,mentr'eglitrovavasinellaimpossibilitàdiconfutarmi.

Tuttoèpossibilequandosièdominatidapreconcettiirriducibili;nondimenoiopreferiscosupporrechesiccome egli aveva dovuto riassumere in parte la relazione lunghissima, gli sia capitato di saltare ilparagrafoimportantissimoperpuradistrazione.

Ebastacosìdell'incresciosotema,ch'ioeroindoveredirilevareinquantorischiavadicompromettereilvaloreteoricograndissimodelleconclusioniacuisigiunseinproposito.

***

Tornando in argomento, mi valgo delle conclusioni a cui si pervenne con l'analisi critica del casoLerasle (per laqualevienedimostrato, sullabasedei fatti, chenei fenomenidi«telestesia», come inqualsiasialtrogeneredimanifestazionisupernormali,gliepisodidiorigine«animica»sialternanoconaltrid'origine«spiritica»),miavvalgo—dico—ditaliconclusioniperapplicarleaglialtrisetteepisodianaloghidelgruppoinesame,colpropositodidimostrarecometraessisenerinvenganotalunicheperquanto non contengano particolari validi quali prove legittime d'interventi estrinseci, nondimeno,qualorasitengacontodiquantoinsegnailcasoLerasle,fannopropenderelabilanciadelleprobabilitànelsensodell'interpretazionespiriticadeimedesimi.

Epercominciare,rilevochenelprimoepisodio,incuisitrattadiunfanciulloannegatoinunfiume,dicuiil«rabdomante»pervennearintracciareilcorpolegandounacalzadell'annegatoaun'estremitàdella«bacchettadivinatoria»,noiconcluderemoosservandocheilfenomenodi«telestesia»appareevidente,

mentreèpalesechel'indumentolegatoinfondoalla«bacchetta»,avevaagitopsicometricamente,valeadiremettendoinrapportolasubcoscienzadelrabdomanteconl'oggettodaricercare,cheinquestocasoerauncadavere.

Oraciòèconformeallemodalitàpercuisiestrinsecala«telestesia»propriamentedetta,enullapiù.

Nelsecondoepisodio,èquestionediunalpinistamortoperdisgraziaaccidentalesulleAlpiBavaresi,lamogliedelqualescorgeinsognolaprecisalocalitàincuigiaceilcadavere.Sognorisultatoveridico,ilqualefucompletatoricorrendoalla«bacchettadivinatoria»diunrabdomante,laqualedesignòilpuntoprecisodellamontagnaincuitrovavasilalocalitàvisualizzatainsogno.

Ancheinquestocasoil«rapportopsichico»determinatoredelsogno,equellopsicometricodeterminatodallapresenzadellavedovavicinoalrabdomante,risultano«telestesici»,ebastanoadarneragione,perquanto si rimanga già titubanti sulla genesi effettiva del sogno, e ciò in conseguenza di quanto siapprendedalcasoLerasle.

Nel terzoepisodiosi trattaancoradiunfanciulloannegato inun fiume, ilcuipadresi rivolgeaunachiaroveggentenellasperanzadiricuperarelasalmaintrovabile.

L'episodioècomplessoeteoricamenteimbarazzante,inquantolepercezioninettamentetelestesiche,sialternano con visualizzazioni dall'apparenza telepatico-spiritica; per cui se si tien conto di quanto harivelatoilcasoLerasle,siètrattiprudentementeaconcluderechecisitrovainpresenzadiunepisodiomisto,incuilatelestesiasicombinaconinterferenzed'origineestrinseca.

In ogni modo, se non è lecito affermare di più al riguardo dell'episodio in sè, è invece legittimoaffermare che tutte le ipotesi formulate dai due commentatori a spiegazione dei fatti (salvo leconsiderazionipercuisieliminal'ipotesidellatelepatiatraviventi,esifacapoallatelestesia),risultanoinesorabilmentedemolite dalla circostanza cheoltre ad essere assurde e inverosimili, risultano anchesuperflue, tenuto conto che il commentatore assume per base delle proprie ipotesi proprio il casoLerasle,incuiilpresuntofenomenoditelestesiarisultòinveceunesempioincontestabiledell'interventodiundefunto,fornendoconciòunaspiegazionelegittima,insensospiritico,delcasostesso, laqualedeveconsiderarsi scientifica inquantoè fondata su induzioni ededuzioni ricavatedai fatti,mentre èpositivamenteesclusochepossanoesistereinambientemetapsichicoaltreipotesirivalicapacididareragionedelcomplessodeifatti.

Nelquartoepisodio,incuisitrattadimorteperdisgraziaalpina,lascopertadelcadavereintrovabileèdovutaaunamediumautentica,allaqualeapparverovisualizzazioni rappresentanti situazionidi fattoveridichenelpassato,nelpresenteenelfuturo,mentrelamediumincondizionidi«trans»,interrogatasulmodoconcuipervenivaaconoscereciòcherivelava,risposesenz'altrochechi l'informavaeralamadre del defunto ingegnere, aggiungendo che con la sua medianità le cose si svolgevanocostantementeinquellaguisa.

Danotarsichelavedovadeldefuntoera,inparitempo,statainformatadapartediunafamigliaamica,cheinunasedutamedianicafamiliareerasimanifestatoildefuntoingegnere,annunciandoimminenteilricuperodellapropriasalma,laqualesarebbestatarinvenutaimpigliatatraleramificazionidiunaltoarbusto.Ilcherisultòconformealvero.

Ne deriva che in siffatte condizioni di estrinsecazione, non pare neanche il caso di perdere tempo a

dimostrarechepergliincidentiindiscorso,complementaril'unodell'altro,laspiegazionedigranlungapiù legittima risulta quella dell'intervento spirituale del defunto; non già l'altra telestesica. Tutto ciò,beneinteso,sempretenendocontodiquantoharivelatoinpropositoilcasoLerasle.

Nelquintoepisodio, incui lamorteperannegamentoavvenneinunlago,eche inquindicigiornidiricerche non si pervenne a ricuperare la salma, per quanto entrassero in funzione anche areoplanigovernativiperl'esplorazionedelfondo,funuovamenteuna«medium»in«trans»quellachepervenneadesignare il punto preciso del lago in cui giaceva il corpo dell'annegato occultato dalla vegetazionelacustre;conquestodieccezionale,chenonappenalabarcaincuitrovavasilamediumsiapprossimòalpunto designato, la medium vide sorgere improvviso a sè dinanzi un fantasma vaporoso in formaumana.Arrestatalabarca,edesploratoinquelpunto,vennetrattodalleacqueilcadaveredell'annegato.

Cosìstandolecose,devericonoscersicomeanchequestavoltasirilevinoindiziimportantiedaltamentesuggestivinelsensodell'interpretazionespiriticadeifatti,iqualipurnonrisultandorisolutividalpuntodi vista scientifico, però acquistano indirettamente valore suggestivo in senso spiritualista per effettodegli insegnamenti acquisiti per il caso Lerasle, in cui non esistevano indizi di sorta in favoredell'interpretazione spiritica, ma che un errore di visualizzazione valse invece a porla in grandeevidenza.

Nelsestoepisodio,incuinonsipervenivaascoprireilcadaverediunfanciulloannegatoinunfiume,vi pervenne invece una medium, la quale presentava in guisa caratteristica l'interessante fenomenocomuneaimediumsa«trans»,cheèquellodi risentire insèmedesimi isintomidell'ultimainfermitàsoffertadaldefuntocomunicante (immedesimazione),enelcasoquiconsideratoavvennealtrettanto;senonchèessaebbeancheadavvertireadistanzalepenedichisisenteagganciatoedilaniatodauncinidi ferro,eciò incorrispondenzacol fattoche inquelmomentosiestraevadalleacque,conuncinidiferrofissatiadunpalo,lasalmadelfanciullo.

Il caso pertanto appare interessante, per quanto la facoltà dell'«immedesimazione»nulla implichi dalpunto di vista della genesi dei fatti, visto che è condivisa non soltanto daimediums,ma altresì daisensitivipsicometri,iqualiprovanoilsensodellaimmedesimazioneanchequandositrattidianimali.Nullapertantodi suggestivo, nel caso in esame,nel sensodell'interventodi defunti; dimodochèci sidovràlimitareaclassificarlotraifenomenidi«telestesia».

Nelsettimo episodio,nonsi trattaprecisamentedella scopertadiuncadaveredicui s'ignoradovesitrovi, bensì della ricerca della sepoltura di unaSanta, di cui erasi smarrito ogni ricordo.E qui entranuovamente in funzione la «bacchetta divinatoria», nellemani di una signorina, la quale perviene aindicareilpuntoprecisoincuisisarebberorinvenuteleossadellaSanta,decedutaduesecoliorsono,aggiungendoparticolari precisi intornoall'ubicazionedella sepoltura, allaprofondità in cui si dovevascavare,alla situazionedelleossagiacenti traduemuricciuoli, eviadicendo.Tutti ragguagli risultativeridici.

Comunque,anchequestavoltanonèlecitospingersioltrel'ipotesilegittimadellatelestesia.

***

Econquesto,sonopervenutoal terminedellamiaenumerazionecommentatadegliottocasi incuisitrattavadellascopertadicadaveriintrovabili.Comesièvisto,fraquestisenerinvengonotre(ilterzo,ilquarto e il quinto) nei quali si riscontrano circostanze di fatto più o meno suggestive nel senso

dell'interpretazionespiriticadeimedesimi,mentrel'ottavotraessi,cioèilcasoLerasle,puòritenersiunadimostrazionerisolutivaintalsenso;dimostrazionecheriverberalapropriaefficaciateoricasuitrecasisoprariferiti,rafforzandonedigranlungailsignificatospiritualistachegiàtrasparivadallemodalitàconcuisiestrinsecarono.

SiconsideriinfattichesenelcasoLerasle,incuinonapparivailbenchèmenomoindiziod'interventiestrinseci,echeildottoreOstypresentavacomeuncasotipicodi«telestesia»,siriscontròinvececheper la fortunata circostanza di una visualizzazione apparentemente erronea descritta dalla sensitiva,risultò dovuto all'intervento dello spirito del defunto interessato ai fatti, e ciò in guisa a tal segnologicamenteinevitabile,cheildottoreOsty,anzichèprovarsiaconfutarelemiededuzioni,fucolto,nonsi sa come, dalla curiosa distrazione di sopprimere il paragrafo compromettente contenuto nellarelazionedeifatti;siconsideri,cioè,ches'eglifucostrettoacomportarsiintalguisa,ciòsignificachenonglirimanevaaltrascappatoiapossibileperliberarsidall'abborritainterpretazionespiriticadeifatti;ecosì essendo, emerge più chemai palese il grande valore teorico del casoLerasle, il quale concorreindirettamentearafforzarelavaliditàdell'interpretazionespiriticadeglialtritresopraindicati;eciòinguisa da renderla indubbiamente più legittima di quel che non risulti la contrapposta ipotesi dellatelestesia.

Stadifatto,pertanto,cheilcasoLeraslesegnaunadatanelleindaginipsichiche,eciònelsensodellagiusta interpretazione di non pochi episodi del genere classificati erroneamente nella categoria deifenomenidi«telestesia».

***

CASO XXIX. — Non si saprebbe a quale categoria assegnare il caso eccezionale che segue, e,nell'incertezza, mi decido a collocarlo dopo i fenomeni di telestesia in cui il «sensitivo» scopre adistanzacadaveridiannegati,perquantoquestavoltanonsitrattiprecisamentediannegati,madiduebimbicheadinsaputaditutti,eranoinprocintodifareunamorteorribile.

Comunque,miriserboadiscuternelagenesipresumibileneicommenticheseguirannoalcaso,inbaseai quali l'ipotesi telestesica apparirà insostenibile, costringendo a far capo all'unica interpretazionerazionale:quelladiuninterventoestrinseco.

All'epocaincuil'eventoindiscorsosirealizzò,suscitòunavivaimpressione,efucitatoecommentatoampiamentedallastampaquotidianadegliStatiUniti.Ilche,però,nonavrebbeimpeditochel'eventointeressantissimo fosse ben presto dimenticato— come sempre avviene—, qualora non vi fossero ibenemeriti classificatori della casistica metapsichica, sempre intenti a salvare dall'oblio il materialepreziosodeifatti.

Tolgoilcasodallarivista«PsychicResearch»,organodell'«AmericanSocietyforPsychicalResearch»(1931,pag.134).

FrederickBlighBond,direttoredellarivista,scrive:

«Ilgiornale«LosAngelesExaminer»,del26dicembre1930,riferisceilseguentefattoriguardanteilsalvataggiodiduebimbiinprocintodimoriresoffocatiinunalargapozzadicatrame.

Ilgiorno24dicembre,duebimbinoneranopiùtornatiacasa.L'unodiessi,dinomeBuserBacon,

viveva con sua ziaMrs. Carlton, abitante al n. 1201 di NorthOrangeGrove. L'altro, di nomeJackieLow,erafigliodiJohnLow,l'artistateatrale,attualmentealloggiatoal«NormandieHôtel».Entrambi i nominati avevano ansiosamente ricercato un po' dovunque i loro bimbi,ma sempreinutilmente,eavevanodenunciatoilfattoalleautoritàcompetenti.

In quella medesima sera un operaio, di nome Frank Thomas, veterano della Grande Guerra,abitantealN.859diNorthVineStreet,erasirecatoavisitareunamiconeldistrettodelpetrolio,aBaldwinHills.Allorchèripreselaviadelritorno,eranole8pomeridiane.L'oscuritàeracompleta,e quando pervenne nei pressi di South Hauser, località non illuminata e solitaria, dove nonpassanoviandanti,eincuisitrovaunalargapozzaprofondaeprivadiripari,nellaqualevienescaricatoilcatrame,fucoltodaunostranoimpulsochelotrasse,suomalgrado,fuoridellastradache stavapercorrendo.L'oscuritàeraa tal segnoprofondada impedirglidi scorgere lapropriamanotenutadinanziagliocchi.

D'un tratto apparve a lui di fronte una grande stella, la quale irradiava luce sufficiente perrischiarareisuoipassi,ciòcherichiamòallasuamentel'eventobiblicodellastelladiBetlemme.Inparitempoeglisisentìspintoaseguirneilmoto,spessoinciampandoperleineguaglianzedelterreno.

Sisentivaincapacedispiegareasèstessociòcheavveniva,edavevalaconsapevolezzadellasuapropria impotenza volitiva, quasichè fosse dominato e guidato da un potere estrinseco; statod'animo ch'egli spiegò osservando: «Io mi sentivo sotto il dominio di quella grande stellaserenamente splendente, la quale pareva guidarmi dov'essa si proponeva, per quanto ignorassidovemiconducesse».

Finalmente egli si trovò condotto sui margini della larga pozza del catrame, ed ivi la stella siarrestò.Eglifecealtrettanto,esulleprimenullapercepì.Magirandoattornoallapozza,gliparvediudiredeigemitisoffocati.Quindiinciampòinuntriciclodabimbi.Guardandonellapozzadaquelladirezione,videspuntaredallasuperficiedelcatramesemi-solidoperilfreddo,latestaedilbracciodiunbimbo.Sisforzòditrarreilbimbofuoridallastrettadelcatrame,manonviriuscì.

Inparitempo,pocopiùoltre,egliscorseunalcunchèdibiancheggiante,enontardòariconoscerechesitrattavadiunaltrobimbo.Stranoadirsi:quelbimbodormiva,perquantofossesprofondatoatalsegnonelcatramechelesuelabbrasfioravanogiàlasuperficiedelliquidocoagulato.

FrankThomasdisseaquestopuntochelosmarrimentodacuifucoltoloavevaresoquasipazzo,ederasi lanciato inunacorsavertiginosa incercadisoccorsi.Giunse trafelatoallaprimacasadeidintorni.IviabitavauncertoMr.Boyd(HauserAvenue,2926).Ilvicinatofusubitoinformatosu quanto avveniva, e si corse ad avvertirne la «pubblica sicurezza».Mr. Boyd, con l'aiuto deipresenti,schiantòunapalizzata,traendoneipaliperusarliqualilevenelcatramecoagulato.

Mailfreddodellanotteloavevaatalsegnocongelatocheperlungotempoancoraicorpicinideibimbinonpoteronoestrarsidallamorsatremenda.Furonoraddoppiatiglisforzi,usandocongegnid'ognisorta,e incapoadueore lapietosa impresa fucoronatadapienosuccesso: iduebimbifuronoestrattiviventi,etrasportatiacasadiMr.Boyd.Quandociòavveniva,scoccavanolediecipomeridiane,eibimbieranorimastiimmersinelcatrameperseiore!

FrankThomas, l'eroedel fortunatosalvataggio,era inquel temposenza lavoro,esidevea tale

fortuita coincidenza s'egli si trovò ad attraversare quella località nella sera fatidica. Inconseguenza dei suoi sforzi per trarre i bimbi a salvamento, egli dovette gittare nel fuoco lepropriescarpe,nonchèl'unicasuagiaccaperlefeste.—Speriamochequalcunolocompenseràperl'operameritoriacompiuta».

Laprimacosachesorprendeleggendolarelazionedell'eventointeressantecitato,consiste inciò:chetanto il redattore del giornale che lo riferisce, quanto il direttore della rivista metapsichica che loriproduce,nonsiansiarrestatiaconsiderareecommentare—comemegliopotevano—, il fenomenoeccezionaleedaltamentesuggestivodellastellaradiosaapparsaaunviandantecolpropositodiguidarloal salvataggiodiduebimbi inprocintodimorire affogati inunapozzadi catrame;proposito emersopaleseinseguitoallosvolgersideglieventi.

L'intenzionalità di talemanifestazione supernormale risulta pertanto incontestabile; il che, però, nonsignifica che tale intenzionalità debbasi, a tutto rigore, considerare d'origine estrinseca, o spiritica;giacché,volendosottilizzare,potrebbeancoraobbiettarsiche lasubcoscienzadelpercipiente, ilqualepossedeva facoltà di «sensitivo», fosse consapevole, pel tramite telepatico, ovvero telestesico,dell'eventodeibimbisperdutiediquantoeralorointervenuto,percuifossericorsaall'espedientedellastellaallucinatoriaperguidaresulpostoilsensitivo.

Tutto ciò è quanto potrebbe contrapporsi all'ipotesi dell'intervento di entità spirituali interessateaffettivamenteaibimbiinpericolodimorte.

Senonchètaliinterpretazionianimistichedell'eventoinesame,nonbastanoaspiegarnelemodalitàdiestrinsecazione.

Inprimoluogo,nonbastanodalpuntodivistatelepatico,vistochenonpossonodarsipercezioniditalnaturainassenzadel«rapportopsichico»tral'agenteeilpercipiente,rapportopsichicoaventeperbasefondamentalel'esistenzadivincoliaffettivitral'agenteeilpercipiente.

Oranelcasonostroilpercipientenonconoscevaaffattoibimbiindiscorso,dimodochèleloroprobabiliinvocazioni al soccorso avrebbero bensì potuto percepirsi telepaticamente dai parenti e conoscenti,qualoratraessivifosserostatidei«sensitivi»,manonmaidaunapersonaestraneaaibimbi.Chesecosìnon fosse, vale a dire, se la necessità del «rapporto psichico» non esistesse, allora i «sensitivi»dovrebbero essere perpetuamente ossessionati dalle innumerevoli vicende dolorose, passionali etragichecheinveceininterrottaaffliggonol'umanità.

In secondo luogo, le soluzioni animistiche di cui si tratta, non bastano a spiegare le modalità diestrinsecazione con cui si svolse il fenomeno, in quanto la stella apparsa non era allucinatoria, maindubbiamenteobbiettiva;ilcheèprovatodalfattocherischiaravailcamminodapercorrere.

Oraèpalesechenonpossonoesistereglobiluminosid'origineallucinatoriaiqualirischiarinointornoasè,eciòperlabuonaragionechesecosìavvenisse,alloranonsarebberoallucinatorii,maobbiettivi,inquantociòsignificherebbecheinessisicontengaunalcunchèdisostanziale—chimicoospiritico—capaced'irradiarevibrazioniluminose.Masiccomeleallucinazioniingenerehannopersedeilcervellodelpsicopatico,neconseguech'essenonesistonoesteriormente,ese lagrandestellavisualizzatanonesisteva,alloranonpotevaemettereradiazioniilluminanti.

Quantoall'ipotesidella«telestesia»,essarisultapiùchemaiinconciliabilecoifatti,anzituttoperchèle

ragionienumerate inrapportoalla telepatiavalgonoaltresìper la telestesia;che,asuavolta,nonpuòrealizzarsiinassenzadiun«rapportopsichico»,direttooindiretto,tralasubcoscienzadelpercipienteel'oggettodaricercarsi,chenelcasonostrononrisulterebbeprecisamenteunoggetto,maduebimbiinprocintodimorireaffogati,einconsapevolidelpericoloincuisitrovavano.

Intalicontingenze,l'indispensabilerapportopsichicoavrebbepotutounicamentestabilirsipresentandoal «sensitivo» un oggetto appartenente ai bimbi da ricercarsi (psicometria). Ora, ciò non essendoavvenuto,dovràlogicamenteconcludersichenonpotevatrattarsiditelestesia.

Così stando lecose,non rimaneche far capoall'unica ipotesi capacedi spiegarecomplessivamente ifatti,edèquellasecondolaqualenelcasoespostocisitroverebbeinpresenzadiuna«manifestazionetutelare» per ausilio di defunti vincolati affettivamente o all'uno o all'altro dei bimbi in pericolo dimorte.

Ciòstabilito,giovarilevarecomenelleclassificazionicompilatedachiscrive,sicontenganoaltrinovecasi di globi luminosi apparsi ad esploratori sperduti nei deserti e nelle foreste africane. Sta di fattopertanto che il fenomeno in esame, per quanto molto raro, non è unico, come qualcuno potrebbesupporre, mentre i casi da me raccolti si prestano già ad essere sottoposti ai processi dell'analisicomparata con risultanzemolto suggestive nel senso della loro origine positivamente estrinseca, unadelle quali consiste in ciò, che in tutti i casi si riscontra la caratteristica dei globi luminosi i qualirischiaranoeffettivamenteintornoasè,ciòchevaleadeliminarepertuttil'obbiezioneallucinatoria.

RicordoinfinechenellamiamonografiasuiPopoliprimitiviemanifestazionisupernormali(1),mioccorsedicitareecommentareparecchiepisodiditalnatura,traiqualivièlarelazionedeldottoreJ.Shepley (2), esploratore africano, sperduto in una foresta dei tropici, al quale, durante una marcianotturna, apparve in testa alla propria «colonna» viaggiante, un globo luminoso percepitocollettivamentedatutti(dunquenoneraallucinatorio),ilqualeliguidòperparecchiemigliafinoallamètadaraggiungere,perindiscomparire.

-nota-

(1)Vol.1°diquesta«CollanadiStudiMetapsichici».

(2)Pagg.249-52dell'op.cit.

-finenota-

Qualcunodellacomitivaavevatentatodiavvicinarlo,mailgloboluminosoerascattatofulmineamentedal sentieronel foltodella«jungla»,pernon lasciarsi cogliere; indiziopalese chechi lodirigevaeraun'intelligenzapienamenteconsapevolediciòcheavveniva,perquantoinvisibileatutti.

Il dottor Shepley informa che ai portatori indigeni era noto il fenomeno, per cui non ne rimaseroeccessivamente stupiti, giacchè per essi la spiegazione era chiara: «Uno spirito della loro tribù eraaccorsoa rimetterli sullabuonavia»; spiegazione chegli oppositori respingerannoosservandoche sitrattaancoraesempredelleconsuetesuperstizionisemplicistedeipopoliprimitivi;masecosìè,allorasi vorrebbe sapere quale sia l'interpretazione scientifica capace di spiegare complessivamente lecircostanzedifattoriferite.

Iononloso,eattendocheglioppositorimelodicano.

***

CASOXXX.—Alfinedidimostrareulteriormentecheifenomenidi«telestesia»possonoassumeregliaspettipiùsvariati,riferiròunesempioincuil'incidentetelestesicosimanifestaincongiunzioneconfenomenidi«paramnesia» (impressionedel«giàveduto»), fenomenidi cui ebbigiàadoccuparmi inappositamonografia, e che non sono così semplici come ritiene la psicologia ufficiale, per la qualesarebberoriducibiliauna«illusionedellamemoria».

Tolgoilcasoseguentedal«JournaloftheS.P.R.»(vol.VI,pag.373).—MissL.M.Robinson(24,Trent-Road,BrixtonHill),scriveinquestiterminialladirezionedellaSocietàinparola:

«Quando da bambina io venivo condotta in un luogo ame sconosciuto,mi accadeva spesso diprovarel'impressionediesservigiàstataaltrevolte.Ciòavveniva,peresempio,almioentrareperlaprimavoltainunacasa;oppure,durantelevacanze,visitandolocalitànuove;talvoltaeraunalbero, talvoltaunachiesa, talaltra lo svoltodiunastradamaestrachemiperseguitavanoconquestaimpressionediessermifamigliari.

IlprimogiornoincuiandaiallascuoladiX.,attraversammoilcortilediun'osteria,affermandolagovernante che così facendo si sarebbe accorciata la strada. Improvvisamente l'impressione diessere già passata per là s'impossessò dime, e tutto ciò ch'io vedevomi sembrava famigliare;tanto che, posando i piedi sopra un curioso lucernario posto al livello del suolo, ebbi laconvinzione di esservi passata altre volte. Non feci che pensare allo strano incidente tutta lamattina, immaginando sempre nuove ipotesi onde scoprire comemai avessi potuto vedere altrevoltequeiluoghi.

Finita la mia educazione, partii per l'estero conmiamadre; e dopo alcuni mesi di viaggio, cistabilimmoperl'autunnoaGunten,sullagodiThun.Pocodopoilmioarrivo,ioebbilasfortunadislogarmiunpiede,eperciònonfuiingradodiprendereparteallegitecheglialtrifacevanoneidintorni.

Ungiorno,incuiiltempoerasplendidoel'ariatiepida,ioavevoappuntoassistitoallapartenzadiun'allegra brigata per Thun, e mi confortavo al pensiero che mia madre rimaneva con me.Avevamoappenaincominciatelenostreletture,quandounsignoredellacomitivatornòindietroapregaremiamadredipermetterglidiaccompagnarcisullago,assicurandocichepotremmogoderesenzafaticaalcunadiunabellagitainbarca;dopolaqualeegliciavrebbecondotto,conbrevesalita,adunosplendidopuntodivista.Accettammo,edopounadeliziosagitadidueoreinbarca,approdammoadunpiccolopromontorio.

Sieraappenacominciatoasalireperunostrettosentieroserpeggiante,quandoimprovvisamentemipreselaconvinzionediesseregiàstatacolàun'altravolta.Elasensazionefucosìforte,cheneinformaimiamadre,epermegliomostrarlechelacosaeravera,aggiunsichenonappenasifossegirato lo svolto del sentiero sotto la vetta, avremmo veduto a sinistra un albero portanteun'iscrizionesuplaccadilatta.

Einfatti,quandopressolavettagirammolosvoltodelsentiero,scorgemmoasinistraunalberoportantelascrittasullatabelladilatta.

Era impossibile ch'io l'avessi vista prima, poichè da nessun punto della strada avrei potutovederla,ederalaprimavoltainvitamiacheiovisitavoquelluogo,poichèfinoaquelgiornononmi eromai spinta tanto lontano sul lago in direzione di Interlaken. Eppure ogni alberomi erafamigliare,ognipuntodivistanelpaesaggioperfettamentenoto».

(Seguono le testimonianzedellamadre, signoraCarolinaRobinson, e la riproduzione fattane inunanotadelpropriotaccuino,daMissRobinson,eciòalmomentodell'evento).

Nonèilcasodidiffondercinell'analisideifenomenidi«paramnesia»;nondimenoperl'interpretazionedell'episodio esposto, giova rilevare com'essi traggano origine da cause multiple, tra le quali la piùfrequenteèquelladeisogniveridici.

Ilchesidesumedaicasiincuiilsensitivo,almomentoincuiècoltodall'impressionedelgiàveduto,siricordadiaversognatoilpaesaggioelecosecheglistannodinanzi;comepuresidesumedaglialtricasianaloghiincuiilsensitivo,alrisveglio,ricordadiaverevisitatoinsognounadatalocalitàsconosciuta,che in seguito gli accade effettivamente di visitare, riconoscendo i luoghi sognati. E questa secondavarietàdicasispiegalaprima,incuiilsensitivo,anzichèalrisvegliodelsognooccorsogli,senericordaallorchè si ritrova nell'ambiente sognato; e la prima, spiega a sua volta i casi di paramnesiapropriamentedetta,incuiilsensitivopiùnonricordailsogno,néalmomentodelrisveglio,néquandosi ritrova nell'ambiente sognato, provando solo il sentimento del «già veduto», che rappresental'attenuazioneestremadelricordoinviadicancellarsitotalmente.

Leconsiderazioniespostevalgonoadilucidareilcasoinesame;giacchèpresumibilmenteessoèdovutoall'identica causa; vale a dire, a un fenomeno di chiaroveggenza telestesica nel sonno; fenomenocombinatosialpreannuncioprofeticodellapasseggiatache lasignorinaRobinsondovevacompiere ildomaniinqueiluoghi.

***

CASOXXXI.—Semprenell'intentodifarrilevarelesvariatissimemodalitàconcuisiestrinsecanoifenomenidi«telestesia»,riferiròunesempioincuiessiassumonoformanettamentepremonitoria.

Lotolgodal«JournaloftheAmericanS.P.R.»(1907,pagina486).Ilcasofuinviatoaldott.IsaacFunkdallo scrittore egiornalistaE.B.MacCready, chene fu il protagonista; e il dott.Funk lo trasmisealprof.Hyslop,chelopubblicònellapropriarivista,previaun'inchiestapersonalealriguardo.

IlsignorMacCreadyscriveinquestiterminialdott.Funk:

«Per quanto io sia un ignoto per voi, io vi conosco per la fama che godete nel campo dellericerche psichiche; e pertanto mi risolvo a comunicarvi una mia esperienza personale, chesebbenepoconotevoleinsè,contieneunparticolareinteressante.

Sieranell'anno1892,edabitavonellacittàdiSaint-JohnN.B.,dovedirigevo ilgiornale«TheDailyTelegraph».Ognidomenicamirecavoalservizioreligiososerale,perpoitornareinufficio,enellaseradicuisitrattamierorecatonellachiesaBattistainviaGermain,lontanasetteodottogruppidicaseggiatidalmioufficio.

Ilservizioreligiosononeraancoragiuntoametà,quandomiparveudireunavocedall'accento

imperiosochemidiceva:«Tornasubitoinufficio».Noneraunavocereale,bensìl'impressionediunavocechemiparlavainteriormente.

Ionon feci casodiquella ingiunzione, volendoattendereal servizio religioso;maquelleparolecontinuaronoavenirmireiteratesenzatregua,conaccentopiùchemaidicomando.Perquantomisforzassi di ascoltare il sermone, debbo dire che non vi riuscivo affatto, giacchè un'agitazionecrescente m'invadeva, e sentivo il bisogno impulsivo di correre via, obbedendo alla vocemisteriosa.

Cercavodiesercitarelamiaragioneprospettandoamestessol'assurditàdiunasimilefuga;elareverenzaperl'ambienteincuimitrovavo,combinatoauncertosensodidecoro,fecerosìchemipadroneggiaifinoalmomentodellabenedizione,perquantoilbrevelassoditempomisembrasseunsecolo.Eallora,mentre i fedelistavanoraccoltieprosternati, ioafferrai ilcappello,mi fecilargo,emiallontanaidicorsa.

Imarciapiedieranoaffollatidigenteche tornavadallealtrechiese,epernonessereostacolatonell'impulsoincontrollabilechemidominava,miportainelmezzodellastrada,dandomiacorsasfrenata,sebbenefossiconsapevolechemoltipassantimiavrebberoriconosciutoalchiaroredellelampadeelettriche,giudicandomiimpazzito.

Giuntoall'ufficio,infilaidicorsalescale,nell'attesadiassistereaqualchecosadigrave;matuttoinveceeratranquillo.Nellasalacinqueredattorieranointentiallavoro,enelgabinettovicino,ilmio socio Melville scriveva in maniche di camicia. Allora apersi con moto nervoso il miogabinetto,esubitomiavvolseunnuvolonedifumonerodensissimo.Eppureilgabinettononerainfiamme: si trattava della grande lampada a petrolio sospesa sopra lo scrittoio, che il fattorinoavevaaccesodimenticandodiabbassarneilgrossolucignolorotondo;percuiessaardevaconunafiammata enorme, le cui lingue oltrepassavano di un piede il tubo della lampada, emettendoturbinidifumocaliginoso.

Vierapericolodi scoppio immediato,manonavevo tempopersimili riflessioni,emiprecipitaisullalampada,pervenendoaspegnerla.Nelbrevetempotrascorso,iodivennineroinvoltocomeunautenticonegroafricano.Equestoètutto!

Chiunque non ne abbia fatto esperienza, non può immaginare la straordinaria potenzialità delpetrolionell'emetterefumofuligginosoogniqualvoltaardaconfiammaeccessivaecombustioneimperfetta.Ognioggettoesistentenell'ufficio: tappeti,mobili, libriecarte,eranocopertidaunostrato di fuliggine bituminosa spesso un ottavo di pollice. La grossa lampada essendosiarroventataarosso,avevadeterminatol'ebollizionedelpetrolio,cheperciòsisprigionavaaforzadallucignoloconpericoloimminentediesplosione.

Questoilfatto.—Oraiosodicasiabbastanzafrequentiincuiunapersonainpericolopervenneaimpressionarne un'altra lontana con l'idea del pericolo che la sovrastava, e ciò per azionetelepatica, o altrimenti; ma nell'incidente esposto vi è di speciale la circostanza che nè io, nèqualsiasi essere vivente era consapevole che qualche cosa di pericoloso si svolgesse nel miogabinetto.

Nell'ipotesichel'avvertimentoprovenissedaun'entitàspirituale,perchèdunquenonimpressionòqualcunodeipresentinell'ufficio?Siaggiungacheseunincendiodevastatorefossescoppiato,a

me personalmente avrebbe recato lievissimi danni, giacchè io ero direttore stipendiato, e ilfabbricatoel'aziendaappartenevanoadaltri.

Sarebbe dunque vero che la nostra personalità possegga essa medesima la facoltà d'irradiarelontanounalcunchèdisimileall'atmosferachecircondalaterra,ounalcunchèdiaffineallalucechesisprigionadaungloboluminoso,echeinconseguenzaditalefacoltànoiveniamotalvoltaacognizionediquantoavvieneancheadistanzeconsiderevoli?»

Ilprof.HyslopscrissealsignorMacCready,chiedendoragguaglicomplementari.Stralcioquestibranidallarispostadelmedesimo:

«I redattori presenti negli uffici nonavevanoavvertito fumositàdi sorta finoalmomento in cuiapersilaportadelgabinetto,laqualechiudevaperfettamente.

Quando soggiacqui all'impulso di correre, le mie sensazioni erano di natura subbiettiva, el'impulso si concretò in parole non profferite: «Torna subito in ufficio!» — «Corri presto inufficio!».

Nonmi occorse affatto di pensare che le sensazioni dame provate potessero originare da unacausaestrinsecaamestesso.

Quarant'anni or sono,mi occupai per breve tempo delle «tavole giranti» allora in voga; e nelcircolo in cui si eseguivano i nostri esperimenti «spiritici», io ero considerato un eccellente«medium».Tral'altro,iltavolinodettòalcunepredizioni,checontrariamenteallamiaaspettativa,si realizzarono. Senonchè inme sorsero dubbi ed obbiezioni di coscienza circa la sconvenienzacolposadivolerecompenetrareilfuturo;percuitroncaibruscamentesiffattiesperimenti,enonliripresimaipiù...».

Questalaparteessenzialedelcasoesposto.Rileveròchesebbeneinessononsiriscontrinoparticolarichetragganoainferireuninterventospirituale,nondimenol'obbiezioneelevatainpropositodalrelatoredel caso non regge. Egli osserva: «Nell'ipotesi che l'avvertimento provenisse da un'entità spirituale,perchèdunquenonimpressionòqualcunodeipresentinell'ufficio?».

Nonsipuònegarechegliuniciespostialpericolodiunaesplosionefosseroipresentinell'ufficio,maèaltrettantoindubitabilecheperesserepercipientiinun'azionetelepaticaoccorronodeisensitivi;ecosìessendo,dovrebbearguirsichesefraipresentinell'ufficionessunofuimpressionato,èsegnochetraimedesiminon sene trovavano.Nederiva che sedi entità spirituali si fosse trattato, eranaturale chequestacercassediconseguireloscopoimpressionandol'unicosensitivoasuadisposizione,perquantoinquelmomentononsitrovasseinufficio.

I precedenti personali di quest'ultimo confermano com'egli avesse spiccate facoltà medianiche adestrinsecazionepremonitoria;edèquestounparticolareinteressante,poichènelcasonarratositrattavaappuntodiunavvertimentopremonitorio.

Tuttociòdalpuntodivistadelrilievocriticoall'obbiezionedelrelatore,mentreperciòchesiriferisceallacategoriafenomenicaallaqualeappartieneilfenomenoinesame,giàsicomprendechesesifossetrattato di un preavviso trasmesso da una entità spirituale, in tal caso l'episodio stesso cesserebbedall'esseretelestesico,perdivenireunesempiodipremonizionetutelareaventeoriginespiritica.

***

CASOXXXII.—Tolgo l'episodio seguente dalle «Annales des Sciences Psychiques» (1899, pagg.260),edèunesempiodiestrinsecazionetelestesicaneldelirio.

L'ingegnereM.E.Lacostenarracomedurantel'invernodel1898-99siammalassedifebbretifoidea,laqualediedeluogoacomplicazionicerebraliassaigravi,chedegeneraronorapidamenteincongestione.Eglicosìcontinua:

«Il23dicembreioperdetticonoscenza,epiùnonlaricuperaifinoal24gennaio.Dopotaledata,ebbi ancora intermittenze di perturbazioni mentali per circa un mese; poi la convalescenzaprocedetterapidamente,edoggigiornohoripresolemieoccupazioni,perfettamenteristabilito.

Nel corso della malattia, e quando io deliravo costantemente senza un momento di lucidointervallo, fuiprotagonista inalcuni incidentisupernormali,dicuisipresenotaamisurachesirealizzavano,echeoraritengoutileriferireatitolodicontributoallostudiodellatelepatia».

A questo punto l'ingegnere Lacoste inizia la narrazione degli episodi di chiaroveggenza telepaticasvoltisinelpropriodelirio;episodichequinonriproducoperchèestraneialtema;limitandomiacitarel'ultimo incidente da lui riferito, in cui si contiene un elemento positivamente telestesico. Egli cosìcontinua:

«Nelmese di ottobre io avevo scritto al mio corrispondente al Brasile di farmi spedire alcunecasseincuisicontenevanolibri,biancheria,strumentiedoggettidiversi,giacchèavevodecisodinontornarepiùalBrasile,edistabilirelamiadimoraaTolone.

TalicassearrivaronoaMarsigliaversoil15gennaio.Naturalmenteiomitrovavoincondizionidanon potermene occupare, e nessuno me ne aveva parlato. Neanche mia moglie potevaoccuparsene,epertantoincaricòl'amicoVictorSourd,ilqualedovevaimbarcarsiaMarsigliaperil Madagascar, di recarsi a ricevere le casse e rispedirle per mare a Tolone, dove soltantopotevanoeseguirsileoperazionididogana,tenendonoilechiavidellemedesime.

L'amicoSourd,chenaturalmentenonconosceva lecasse, si limitòadassicurarsiche fossero innumerodisei,conformementealleistruzioniricevute,elefecerispedireaTolone.

Giàripetutevolte,conl'ideafissachecaratterizzasoventelemalattiementali,iomierooccupatoepreoccupatodisimilicasse,eilgiornoincuiarrivarono,sebbenenonnefossiavvertito,iodissiamiamoglie:«sonoarrivatelecassedalBrasile;madoveterifiutarleoinoltrarereclamo,poichènemancauna,cheèquellaincuisicontengonoiritratti,lecoperte,icortinaggiediversioggettidivalore».

Einfattirisultòchesebbeneilnumerodellecassefosseesatto,vierastatoscambiodiunafraesse,e che quellamancante era proprio la cassa dame designata, la quale era stata sostituita conun'altrachenonmiappartenevaechecontenevadeicampionidi«caucciù»greggio.

Iotestifico,eall'occorenzafaròtestificaredanumerositestimonil'assolutaveritàdeifattiesposti,dametrascrittidallenotepresegiornalmentenelcorsodellamiainfermità».(Firmato:IngegnereErnestoLacoste-7,RueSebastian-Carle,Toulon).

I casi in cui si estrinsecano fenomeni supernormali nel delirio risultano abbastanza frequenti nellacasisticametapsichica,edapparisconoteoricamenteinteressanti;anzituttoperlaconsiderazionecheseunindividuodestituitodiqualitàsupernormaliallostatonormale,senerivelafornitoincondizionididelirio,ciòdimostrachelefacoltàmedesimeesistevanoallostatolatentenelladiluisubcoscienza,echeildelirio,sopprimendol'eserciziodellefacoltàcoscienti,nefavorival'emergenzaenullapiù.

Dimodochèsiavrebbeaconcludernechelefacoltàindiscorsosianoretaggiocomuneallesubcoscienzeumane, e che ivi esistano in attesa di emergere alla morte del corpo quali sensi spirituali dellapersonalitàumanadisincarnata.

Giova rilevare inoltre, come nel caso esposto si svolgano contemporaneamente incidenti telepatici etelestesici; ciò che convaliderebbe ulteriormente l'ipotesi della «pan-estesia spirituale», ossia dellaesistenzasubcoscientediunsensounicosupernormalecapacediassumeretuttelemodalitàconcuisiestrinsecanoisensielefacoltàterrene.

Inmeritoall'originetelestesicadelfatto,nonmisembranonecessarieampiedilucidazionidimostrative.Notoanzituttoilparticolaredelloscambiodellacassarivelatodall'infermo,scambiocheinquantoeraunerrore,dovevaessereignoratodachil'avevacommesso,equindidovevaessereatuttisconosciuto.Ammenochè non si sostenga che la subcoscienza di chi commise lo scambio abbia debitamenteregistratol'errore,echel'infermoabbiaattintoinformazioninellasubcoscienzaindiscorso.

Ma ove anche si propugnasse una siffatta possibilità, l'origine telestesica del fatto emergerebbeugualmenteinforzadell'incidentecomplementareincuil'infermodesignaesattamentelacassasmarritaenumerandoneilcontenuto.Orasiccomeilcontenutodellacassamancantenonpotevaesserenotoadalcuno,nederivachel'infermochiaroveggentenonpotevaattingernenotizianellesubcoscienzealtrui;ein conseguenza, che non si potrebbemettere in dubbio l'esistenza di un «rapporto telestesico» tra lasubcoscienzadell'infermoelacassamancante,olecinquecasserestanti.

***

CASOXXXIII.—L'episodioseguentevennepubblicatodaldott.Dufaysulla«RevuePhilosophique»nel 1889, ed io lo desumo da un articolo del prof. Boirac pubblicato sulle «Annales des SciencesPsychiques»(1916,pag.157).

Il dott. Dufay espone alcune interessanti esperienze conseguite in unione al dott. Girault, con ladomestica di quest'ultimo, la quale presentava in sonnambolismo la facoltà della «doppia vista».Tral'altro,eglinarrachetrovandosiperragioniprofessionalinellecarceridiBlois,doveundetenutoerasisuicidatostrangolandosiconlapropriacravatta,egliproposeaimagistratipresenti,iqualieranocuriosidiassistereaunasedutasonnambolica,diprovarelaluciditàdelladomesticaMariamediantequalcheindumentoappartenutoalsuicida.

Eglicosìcontinua:

«Recisi un pezzo della cravatta del suicida, e l'avviluppai in parecchi fogli di carta, che legaisaldamenteconlospago...

FecisegnoaMariadi seguirci,esenzaprofferireparola, l'addormentaimediante l'applicazionedella mano sulla fronte. Estrassi allora di tasca l'involto preparato e glielo posi fra le mani.

Immediatamentelapoverafanciullasussultòsullasedia,gettòviaconorrorel'involto,protestandoinaspritachenonvolevaprovaremaipiùcontattisimili...Nienteeratrapelatoancoranell'internodellostabilimentocarcerariocircaildrammachevisierasvolto,elastessamonacapresenteloignorava.—Iochiesi:

—Machecosacredetechecontengaquestoinvolto?

—Qualchecosacheservìaduccidereunuomo.

—Alludeteauncoltello?Aunarivoltella?

—No,no...Unacorda...Iovedo...Iovedo...cheèunacravatta...Sièimpiccatoconessa...—Mafatesederequelsignorechemistadietro,poichètremaalpuntodanonpotersireggereinpiedi.(Sitrattavadiunodeimagistrati,chelerivelazionidellasonnambolaavevanoimpressionatoatalsegnodafarlotremarevergaaverga).

—Misaprestediredovesisvolseildramma?

—Quidentro,evoilosapete:èunprigioniero.

—Perqualimotivieglierainprigione?

—Peravereuccisounuomochegliavevachiestodiprenderpostonellasuacarrettella.

—Einqualmodolouccise?

—Acolpidifalcetto.

...Fino a questo punto le risposte di Maria non ci avevano appreso nulla di nuovo. In quelmomentosiavvicinòilgiudiceistruttore,chemitrassedapartesussurrandominell'orecchiocheilfalcettononerastatoritrovato.—Allorachiesi:

—El'omicidachecosafecedelfalcetto?

—Checosanefece?...Aspettateunmomento...L'hagettatoinunostagno...Iolovedobenissimoinfondoall'acqua.

Elasonnambolaindicòesattamentelalocalitàdovesitrovavalostagnoinquestione;percuinelgiorno stesso si praticarono ricerche sul fondo del medesimo, in presenza del brigadiere dellagendarmeria,ricerchechecondusseroalricuperodellostrumentodeldelitto...».

Giàsicomprendechenelcasoespostol'unicoparticolaredinaturatelestesicaèquellodelfalcettovistoin fondo all'acqua dello stagno;ma tale particolare è interessante, e risolleva il quesito vertente sulmodo con cui si stabilisce il rapporto tra il sensitivo e l'oggetto visualizzato; e se nel caso in esameappare indiscutibile che l'oggetto appartenuto al suicida e presentato alla sonnambola, abbia agitopsicometricamente, nondimeno si affaccia la domanda: In qual modo ha potuto agire? Forsetelepaticamente?Forsetelestesicamente?

Di regola, quando a un sonnambolo o ad un medium (e l'uno vale l'altro) si presenta un oggetto

appartenutoaundefunto,tuttoconcorreaprovarecomel'oggettostessovalgaastabilireilrapportoconlapersonalitàspiritualedeldefunto,nellaguisamedesimaincuiunoggettoappartenutoaunviventevaleastabilireilrapportoconlasubcoscienzadelviventestesso;elenotissimeesperienzeconlaPipereconlaThompsontendonoaconfermaretaleinduzione.

Qualora pertanto si volesse applicarla all'episodio esposto, si avrebbe a concluderne che l'immaginepittograficapercuilasonnambolarivelòdovesitrovavailfalcetto,lefossetrasmessatelepaticamentedaldefunto;nelqualecasononsitratterebbepiùditelestesia,madiunarivelazione«post-mortem»,intuttoanalogaaquellaoccorsanelcasoclassicodelvecchioLerasle(XVIII).

Qualorainvecel'oggettopresentatoallasonnambolaavesseservitoastabilireilnecessariorapportotralasonnambolael'oggettolontano,allorasoltanto,sitratterebbediungenuinofenomenodi«telestesia».

***

CASOXXXIV.— Nella rivista filosofica inglese «TheMind» (febbraio, 1899),Mrs. Alice D. LePlongeon,mogliealnotodott.LePlongeon,riferiscetresogniprofeticialeimedesimaoccorsiduranteil proprio soggiorno nella penisola dello Yucatan, per gli scavi archeologici ivi praticati dal di leiconsorte.

Due tra i sogni in discorso sono riferibili a chiaroveggenza telepatica; l'altro risulta palesementetelestesico,equiloriproduco.

LasignoraLePlongeonscrive:

«Ilmiosognooccorseproprioall'istantedelrisveglio,esiriferivaagliscavidanoipraticati inquei giorni, i quali avevano condotto alla scoperta di parecchie sculture ed oggetti antichiinteressantissimi, tratti dalla tomba di un grande sacerdote. Tra gli altri oggetti, noi avevamodissepoltonovetestediserpentescolpitenellapietra,cesellateecoloratemirabilmente.

Nelmiosognoiodirigevopersonalmentegliscavieordinavoaglioperaidirimuovereuncumulodigrossepietreesistenti inunangolo,preannunciando lorochesi sarebberodissepolte trealtretestediserpenteidenticheaquellegiàscoperte.

Quando narrai il mio sogno al dott. Le Plongeon — il quale era obbligato a letto per unalussazionetoccatagli—eglirispose:«Sevuoitogliertilacuriositàdicontrollareilsogno,fapuredirigeregliscavidaquellaparte».

Cosìfeci,eamezzogiornotornaiadannunciarglicheletretestediserpentecomplementari,eranostatedissepoltenelleidentichecircostanzepreannunciatemidalsogno».

Nelcasoespostoilfenomenotelestesicorisultapaleseeindubitabile,nonesistendoperessol'alternativateoricaenunciatapelcasoprecedente,diunapresumibilesuaoriginespiritica.

Notoinoltre ladesignazioneesattadelle tre testediserpentedarinvenirsi;designazionechenellasuaesattezzavaleadeliminarel'ipotesidiuna«fortuitacoincidenza»,ipotesicheavrebbeavutofondamentoqualoravifossestatosemplicepreannunciodiulterioriscoperteditestediserpenteanaloghealleprime.

Noto infine la circostanza teoricamente importante che la chiaroveggente non percepì nel sonno

l'immaginepittograficadelle tre testedi serpenteda rinvenirsi,mane ricevette invece ilpreannunciopuroesemplice;laqualeformaditelestesia,conassenzadivisionipittografiche,valeaconvalidarepiù chemai l'ipotesi che i chiaroveggenti non percepiscono per visione diretta gli oggetti intorno aiqualisidimostranoinformati,machesonoinveceragguagliatidallapersonalitàsubcosciente,laqualesisforza di raggiungere lo scopo con qualsiasi mezzo alla sua portata; vale a dire, a seconda delleidiosincrasiespecialiaipercipienti.

***

CASOXXXV.— Il caso seguente venne investigato dal Podmore, ed io lo desumo dall'opera delMyers:TheSubliminalSelf(«ProceedingsoftheS.P.R.»,vol.XI,pag.374).

Ilprotagonistadelfatto,signorJ.HunterWatts,scriveinquestiterminialPodmore:

«Vi trasmetto per iscritto la relazione dell'episodio abbastanza futile occorsomi, e che già vicomunicaiverbalmente.Seianniorsono,mi trovavoaParigiconmio fratelloGiorgio, ilqualecompròperottoodiecifranchiunastatuadigessodella«VenerediMilo».Ioprotestai,vistochedovevo condividere il fastidio di portarla a casa; e siccomemisurava quattro o cinque piedi dialtezza,inostricompagnidiviaggioavrebberopotutosospettarechenoiportassimouncadavereravvoltoincartastraccia.

Giunti a casa, io non permisi che la brutta riproduzione in gesso deturpasse gli ambientidomestici, e venni a un compromesso con mio fratello, mediante il quale egli si contentò dipiantarlasulverticediungruppodiroccierivestitedifelcipostoinunangolodelgiardino.Colàessarimaseinpacepermoltimesi,edioneavevodimenticatol'esistenza,salvoquandocapitavoinquell'angoloemelavedevodinanzi,ma...lontanadagliocchi,lontanadalpensiero.

Unmattinod'autunno,mieroalzatodalettoestavopettinandomidinanziallospecchio,quandomi traversò la mente il pensiero che, dopo tutto, era un peccato che quella statua si fosseabbattuta, rompendosi, giacchè vista a distanza nel mezzo delle felci, essa non appariva tantobrutta.

E continuando nelle mie riflessioni, pensavo: «E' strano però che nel capitombolo sia rimastanettamentedecapitata,senz'altridanni».—Equimiriscossid'improvviso,poichèmierabalenatoilricordodiaversognatoognicosa;esorrisitradimeperlapuerilitàinverosimiledicertisogni.

Ed anche tali considerazioni sarebbero state presto dimenticate qualora non fosse occorso chescendendoalpianterrenoperlacolazione,enontrovandolapronta,iomirecassiafareungironelgiardino.Ilterrenoeramolleperlapioggia,esoffiavaunventoforte.Quandocapitainell'angolodelle felci, sussultai per la sorpresa, rimanendo impietrato e sbalordito a guardare, poichè mistavadinanziilmiserocorpodecapitatodella«VenerediMilo»distesotralefelci,mentrelatestagiacevanelmezzodelviale.Eralarealizzazioneperfettadelmiosogno!

Per un momento io fui convinto che nel sonno dovevo essermi alzato ed avere passeggiato ingiardino;masubitomiavvidichelacosanonerapossibile,poichèavendopiovutotuttalanotte,avreidovutorientrareconl'abitoimmollato;eimieipiediscalziavrebberodovutoinfangarsi,esefossero stati calzati avrebbero dovuto infangarsi le calzature; ciò che non risultava affatto. Siaggiungacheiononebbimail'abitudinedipasseggiaredormendo.

Quandorientraiper lacolazioneero letteralmente intontitoper lasorpresa,edomandavoamestesso:«Sarebbedunqueverochequandoilmiocorpodormivanelletto,laparteimmaterialedimemedesimoabbiagironzolatonelgiardino?».

Nelqualcasolapredettaparteimmaterialedimestessonondovevapreoccuparsiaffattodelventoedellapioggia.

L'episodioèfutile,eppure,mifecerifletterelungamente,erimanepermetuttorainesplicabile.

(Segue la testimonianzadi una signoraalla quale il percipiente avevanarrato il sognoquandoavvenne).

Ancheinquestoepisodiol'elementotelestesicoemergeinguisaindubitabile.

Di teoricamente interessante rileverò il carattere insignificante e praticamente inutile dell'episodiostesso; il che fa sorgere spontanea ladomanda:«Aquali scopiavvengonomanifestazioni simili?»—Ebbi già ad occuparmi dell'arduo quesito nella mia opera sui Fenomeni Premonitori, giacchè taleparticolaritàsirilevaconpiùfrequenzaancorainquest'ultimaclassedimanifestazioni;valeadirechesiriscontranorivelazioniprofetichelequalisirealizzanoneipiùminutiparticolari,etuttaviarisultanodinaturainsignificanteepraticamenteinutile.

Intalecircostanzanediediragionericorrendoaun'ipotesiinapparenzaaudace,maconfortatainvecedaprovedifattosperimentaliirrefragabili;eperquantotaleipotesinonsiadatticheinviaeccezionaleaicasitelestesici,nonsaràinutilericordarla.

Cosìmiespressiallora:

«Adovviareaquestadifficoltàsiaffaccerebbeun'ipotesicheapparirebbeanchel'unicafondatasudatidi fatto indiscutibili, e consisterebbe in ciò, che le premonizioni dell'ordine indicato dovrebberoconsiderarsimanifestazioniasè,dicuisarebberoresponsabililepersonalitàsubcoscientiodestrinseche(si badi che io non mi pronuncio sul vero essere delle personalità stesse), le quali anzituttotrasmetterebbero telepaticamente al sensitivo, in forma di visione onirica o in altre guise, una datasituazione futura in cui egli od altri dovrebbero trovarsi, per quindi adoperarsi a provocarne larealizzazioneinvirtùdisuggestioneesercitatatelepaticamentesulsensitivooglialtriinteressati;eciòascopo (quello lo affermano le personalità in discorso) d'impressionare gli animi, di scuotere loscetticismodegliuomini,d'infondere in lorol'ideadiunmisteronellavita, riconducendoliameditaresullapossibilitàdell'esistenzadiun'animasopravviventeallamortedelcorpo».

Di tale spiegazione noi adotteremo ai nostri scopi soltanto l'osservazione finale, che, cioè, potrebbedarsichelemanifestazionitelestesicheinapparenzainutili,avesseroalorovoltaunafinalitàanalogaaquelladellepremonizioni indiscorso,e fosseroprovocatesiadaentitàspirituali, siadallapersonalitàintegralesubcosciente,ascopod'indurreilsensitivoarifletteresulmisterotropponeglettodell'essere.

Ciòrilevato,miaffrettoasoggiungerecheicasitelestesicidellanaturaindicatapotrebberoinmassimaspiegarsi attribuendone la genesi al carattere fortuito e fugacissimo delle irruzioni di facoltàsupernormali nel piano fenomenico dell'esistenza terrena; talchè ogni qual volta l'irruzione sideterminassespontaneamente,senzal'incentivodiunacausapassionalequalunque,essacoglierebbeetrasmetterebbe automaticamente all'Io cosciente quelle cognizioni che nell'attimo fugace della sua

incursioneavrebbeacquisito.

A tale spiegazione potrebbe obbiettarsi che se si trattasse dell'irruzione fortuita delle facoltàsupernormali nel campo della coscienza normale, le percezioni trasmesse dovrebbero avere carattereframmentario e incoerente, non già dimostrarsi bene inquadrate, e complete in sè, quali risultano inrealtà; circostanzacheconferisce allemedesimeun'apparenzad'intenzionalità, a tuttovantaggiodellaprimainterpretazioneenunciata.

***

CASOXXXVI.— In quest'altro episodio si tratta di un soldato che nella Grande Guerra era statoregistrato tra i «dispersi», ma che una medium dichiarò morto, fornendo ragguagli esattissimi circal'ubicazionedelladiluitomba.

Loriferisce ildottorGustavoGeleyinunostudio intitolato:Inchiestasperimentalesulla«lucidità»(«RevueMétapsychique»,1921,pagg.134-135), incuieglinarraecommentaleproprieesperienzeequellealtruiconunamediumprivatanotevolissimach'eglidesignaconlasempliceinizialediMad.B.

Egliscrive:

«Il dottor Z. aveva avuto lo straziante dolore di perdere l'unico figlio nellaGrandeGuerra. Ilgiovaneerastatoufficialmentedatocome«disperso»,einconseguenzailpadreignoravaancoralaverasortetoccataalfiglio:prigionieroomorto?

Egliintervenneaunasedutaconmad.B.,laqualesubitodescrisseilsembiantedelloscomparso,ch'essaaffermavadiscorgerealuidalato.

Dopodiche,ripetendociòcheildefuntoletrasmetteva,rivelòildiluinomedibattesimo,perpoiriferire ch'egli era stato ucciso in combattimento, e seppellito in uno dei tanti cimiteri militarisparsinellacampagnadietroilfrontedicombattimento,fornendoinpropositoindicazioniprecise,compresalafiladelletombeincuisitrovavaladiluisalma,eilnumerochecontrassegnavaladiluitombainquellafila.

Tutto ciò giungeva assolutamente nuovo al padre, il quale si recò nella località indicata, doveutilizzando i ragguagli fornitidallamedium,gli fu facile trovare il cimitero indicato, tra imoltisparsiinquellaregione,edivi,alnumeroprecisofornito,rinvennelatombadelpropriofiglio».

Questi i fatti.—Per coloro che non ammettono la sopravvivenza umana va da sè che registrerannol'eventotraicasidi«telestesia»,inferendonechelapresenzadelpadreavevadeterminatolostabilirsidel«rapportopsichico»tralasubcoscienzadellamediumelasalmadelfiglio;valeadirecheilpadredel defunto aveva servito quale «oggetto psicometrizzabile», così come— secondo loro— avrebbepotuto asserirsi dei casi riferiti in precedenza, e vertenti sulla scoperta di cadaveri a distanza. Nederiverebbechenelcasoinesamelavisionedelfantasmadeldefuntodapartedellamediumdovrebbeconsiderarsi una obbiettivazione allucinatoria derivata dalla immagine mnemonica esistente nellamentalitàdelpadre.

Tuttociòapparemetapsichicamentesostenibile,epotrebbeaccogliersi,qualelegittimainterpretazionedell'eventoinesame,qualoranonesistesseronumerosieventidelgenereincuitaleinterpretazionenon

perviene a dare ragione del complesso dei fatti; ciò di cui si sono forniti esempi in precedenza,facendonerilevareilgrandevaloreteoricoinsensospiritualistaneicommentialcasoLerasle(XXVIII).

Ne deriva che l'esistenza di questi ultimi, rende assai meno legittima l'ipotesi telestesica qualespiegazionedelcasoinesame,incuilosvolgimentoassumeformaspiritica,edèconseguitopeltramitediunamediumconlaqualesiottennerocasiimpressionantid'identificazionepersonaledidefunti;ciòcheinduceadesserecautinelconcludere,eperquantonelcasostessofaccianodifettocircostanzedifatto inesplicabili con l'ipotesi telestesica, miglior partito è quello di astenersi prudentemente dalpronunciaregiudiziaffrettatiinproposito.

Liberipertantoilettoridipropendereperlasoluzionechealorosembrilapiùattendibile.

***

CASO XXXVII. — Non posso esimermi dal citare qualche episodio ricavato dalle notevolissimeesperienzedel rev.DraytonThomascon lacelebremediumMrs.OsborneLeonard,esperienze incuiegliperseveròpercinqueanni,enellequaliottenneprovesvariatissimed'identificazionepersonaledeldi lui padredefunto, il quale dopo avere—dirò così—esaurito il programmadelle provedirette eindirette, ideò altri sistemi ingegnosi di prove in dimostrazione della propria presenza spirituale sulposto,tralequalifiguranoinnumerocospicuoi«book-tests»ei«newspaper-tests»,iquali,nelprimocaso,consistonoinesperienzespecialiincuiilcomunicanteindicalapagina,ebensoventelarigadiunlibronelqualesitrovaunafrase,ounaparolachevalearicordareuneventoconosciutoosconosciutodalconsultante,echeildefuntodesideraevocare.

Il libro in cui si contiene la citazione non è indicato per il titolo, ma per il posto occupato nellabibliotecadelconsultante,ovveroinunabibliotecapubblicaoprivatamaivisitatadaquest'ultimo.

Nelsecondocasol'esperienzasicomplica,poichèlecitazioniditalnaturasonoricavatedainumerideigiornali i quali dovrannopubblicarsi il domanidell'esperienza; vale adire che la chiaroveggenzanelpresentesitrasformainchiaroveggenzanelfuturo.

Dissichenonpossoesimermidalcitarequalcheesempiodelgenerenellapresentemonografia,eciòinquanto per chiunque non accolga l'ipotesi spiritica, tali esperienze risultano episodi di «telestesia» enullapiù.

Ilrev.ThomaspubblicòduelibriintornoalleproprieseduteconlamediumOsborneLeonard,maperlacitazione degli esempi preferisco valermi del riassunto che ne diede René Sudre nella «RevueMétapsychique»(1922,pagg.340-44),eciòinquantoilfarlomiporgeràildestrodirilevarecertediluiconcessioniallainterpretazionespiritualistadeifatti,lequalirisultanopiuttostoinconsuetepersiffattocriticoostilissimoall'ideadellasopravvivenzaumana.

RenéSudreriferisce:

«Lenuoveesperienzeebberoiniziocolseguenteincidente:

Avvenne che una notte il rev. Thomas fu svegliato da due forti colpi battuti sulle pareti dellapropriacamera,iqualisiripeteronopertrevolteconsecutive.

Tregiornidopo,all'iniziodiunasedutaconlamediumOsborneLeonard,«Feda»,lospirito-guidadiquest'ultima,dichiaròtrionfalmenteesserestataleiabatterequeicolpinellasuacamera,echequellaeralaprimavoltaincuiriuscivanell'impresa.

Dopo di che, parlando in nome del padre del consultante, invitò quest'ultimo a prendere nellalibreriadicasasuailquintovolumenellasecondafila,partendodallatosinistro,ecominciandodal basso. Quindi aggiunse: «In alto della pagina 17 voi leggerete delle parole che sono inrapportocoicolpidamebattutinellavostracamera».

Ilrev.Thomascosìsicomportò,trovandocheillibroindicatoeraunvolumedelloShakespeare,eallaterzarigadellapagina17lessequestafrase:«Ionontirisponderòconparole,maconcolpisonori».

Un altro giorno, in cui il rev. Thomas prendeva parte a una sedutina col tripodemedianico inunione a due signore le quali possedevano facoltà di «sensitive», rimase sorpreso per gli scattienergicideltripode,cercandodarseneragionepresupponendochedallepersonepresentidovessesprigionarsi una sostanza più o meno fluidica capace d'imprimere al tripode moti bruschi epotenti.

Cinquegiornidopo,trovandosiinsedutaconlamediumLeonard,lo«spirito-guida»Feda,dopoavergliricordatotaliesperienzeignoratedallamedium,loinvitòaconsultareacasasuaundatolibro,designandolapaginaprecisadelmedesimo,incuiegliavrebberinvenuto—comerinvenne— il seguente passaggio: «Comunque, il soggetto divino non permette che la sostanza da luiemanata,formanteparteintegrantedell'essersuo,vadadispersa.Eglisorvegliaachesisprigionigradatamentedalsuocorpotalesostanza,perindiriassorbirlainsèmedesimo».

Questidueesempiapparisconotipici.Esclusal'ipotesidellafrode,laqualeeraimpossibilenellecondizioniincuisisvolserogliincidenti,tantopiùchelaLeonardnoneramaistataacasasua,ilconsultanteerasichiestoperprimacosasetalistupefacenticoincidenzenonfosserostatel'operadelcaso.

Conformementeeglisiprovòripetutamenteadaprireunlibroqualunquepensandoinparitempoaundatoincidente,oaunnomequalsiasi,manonpervennemaiaconseguirelabenchèmenomacoincidenzadelgenere.

Egli, allora, pensò alla telepatia, poichè i libri in cui si contenevano le frasi in questioneappartenevanoallasua libreria,quindi luimedesimoavrebbepotuto trasmettere inconsciamenteallamediumricordidifrasiappreseconlesueletture.Sirivolsepertantoaunamicoincredulo—Mr.Bird—,invitandoloaprendereunlibronellasualibreria,perpoiimpaccarlo,suggellarloedinviarglielo.Ciòconseguito,eglichieseaFedadiscegliereunacitazionedaquellibroimpaccatoesuggellato.Fedadissesubitodiqualeoperasitrattava,aggiungendocheapagina5sialludevaauncòmpitocheildefuntosuopadreassolvevasempreconvivopiacereallorchèviveva.

Osservòaltresìcheataleallusioneneseguivanoaltreriguardantilalucedelgiornoedilfuoco.

Aquestopuntoessaavevainformatochelospiritodeldiluipadreridevasaporitamentepensandoalcontenutodellibroindiscorso,lacuisceltaerastatafattaconunapuntad'ironia.Ilconsultanteruppe i suggelli edaperse il libro, ilqualeera intitolato:IlSupernormale, riscontrandoche in

essosiponevainridicololospiritismo!

In pari tempo egli riscontrò che tutte le citazioni e le allusioni di Feda corrispondevanomirabilmentealvero,cosìcomevicorrispondevalasegnalazionediunafirmainprimapagina,edi una incisione rappresentante le colonne di un tempio. Questa esperienza magnificamenteriuscita in ogni particolare, porse il destro al padre defunto di ricordare al figlio l'anticoirriducibile scetticismoch'egli,davivente,aveva sempredimostratoper lepratiche spiritiche;etale ricordo corrispondente al vero, aveva impressionato il consultante per le caratteristicheespressioniconcuivenneformulato.

Ciòmalgrado, il rev. Thomas non era ancora pienamente soddisfatto, poichè, secondo lui, quellibro era stato visto dalla persona che lo aveva impaccato ed inviato, ciò che lasciava aditoall'interpretazione telepatica. Decise pertanto di ripetere l'esperienza chiedendo allo spiritocomunicantediscegliereluimedesimounlibronellalibreriadiMr.Bird.Ilrisultatofuidentico:Fedatrionfòugualmente,aggiungendoancheladescrizionedell'ambientedacuifutoltoillibro.

Ma neanche questa prova pervenne a dissipare le dubbiezze del consultante, il quale pensò discrivereaunlibraioamico,pregandoloadinviargliunpaccodidodicilibripresiacasonelsuonegozio,senzaleggerneititoli.Edanchequestaprovariuscìameraviglia:Fedainformòcheunodeilibricontenevamolteincisioni,eciòrisultòesatto.Poirilevòcerteanalogie,risultatealorovolta veridiche, traparecchieosservazioni contenute inquel libro, e le opinioni del consultantereverendoThomasedell'amicosuoMr.Bird.

Infine,Mr.Birdpensòdivariarel'esperienzaprocurandosinellaguisamedesimaunaltropaccodilibri, che sciolse in piena oscurità, rinchiudendoli in uno scatolone di latta. Il che non fu delmenomoostacoloper lamedianitàdiMrs.Leonard,o,sesivuole,dellepersonalitàmedianichecomunicanti.Intalecircostanzafuronofinancorilevatideiparticolariinsignificanti,qualiquellidiunamacchiasullafascettadiunlibro,edipiccolelineetracciateamatitanellibrostesso.

Quanto alle citazioni, furono tutte — come al solito —, riscontrate esattissime, nonchèperfettamenteappropriatealleintenzionidelcomunicante.

Aquestopuntoilrev.Thomassidichiaròconvintocircalagenesisupernormaledelleesperienze;ein conseguenza, egli espone in questi termini le proprie considerazioni intorno alle facoltàsupernormali che avrebbe dovuto possedere la medium qualora si volesse far capo a unaspiegazionepuramente«animica»deifenomeni:

1° - Facoltà notevolissime di chiaroveggenza nel presente, le quali permettano alla medium dipercepireadistanzaipiùinsignificantiparticolari,conservandonelamemoria.

2°-Facoltàdipercepireadistanzailsensogeneraledelpensieroformulatoinunadatapaginadellibro;

3°-eciò,perquantositrattidilibriimpaccati,nongiàliberiedaperti.

4°-Lafacoltàdivenireaconoscenzadieventichesisvolgononellacasadelconsultante,ovverochesisvolseronelladiluivitaprivata,intempipiùomenoremoti.

5° - La facoltà di scegliere, per mezzo a una moltitudine eterogenea di ricordi, gli incidentiappropriati onde associarli alle citazioni ricavate dai libri; o, inversamente, di trovare unpassaggio nel libro il quale corrisponda a un incidente sperduto nei recessi mnemonici delconsultante.

Ilrev.Thomasritienechelefacoltàsupernormalidellasubcoscienza,qualisiestrinsecaronofinoadoggi,nonfuronomaicapacidiesercitarsinellaguisaesposta,qualorasene tengacontonelsuocomplesso.—«Comunque—egliosserva—,anchesecosìnonfosse,ciònonimpedirebbechel'interpretazionespiriticadei fatti—sempreconsideraticumulativamente—fosseancora lapiùlegittima».

Tuttociòchesivenneesponendosiriferisceai«book-tests»(provedellibro).Rimanedafarcennoai«newspaper-tests»(provedelgiornale).

Tali prove s'iniziarono nell'autunno del 1919.Feda informò il reverendoThomas che il defuntopadresuosidisponevaa tentareunnuovosistemadiesperienze intesea infondergli lacertezzadellasuapresenzaspiritualesulposto.

Le sedute con laLeonard avevano luogonelle primeore del pomeriggio, e in esse il padre delconsultantepreseafareallusioniadarticolichedovevanovenireinlucenel«Times»deldomani,ovvero a nomi e parole ivi stampate le quali evocavano ricordi di persone o di località cari aimembridellafamigliaThomas.

Intalicircostanzeeraindicatalapaginadelgiornale,lacolonna,elaposizionenellacolonnaincuidovevanotrovarsiinomioleparoleindiscorso,eciòconapprossimazionidicentimetri,percuivenivanosubitorintracciati.

Così,adesempio,Fedainformava:«Nellasestapagina,secondacolonna,unpo'aldisottodellametà,voileggereteilnomeBernard.Vicinoadessotrovereteilnomedelvostropadre«John».—(Venne infatti riscontrato che il primo nome era esattamente al punto indicato, e il secondo, acinquecentimetridalprimo,nellacolonnavicina).—Fedaavevaaggiunto:«Ivileggeretepureilnomediunavostraziadefunta,laqualeèquasisempreincompagniadivostropadre».—(Infatti,atrerighealdisopradelnome«John»,eraviquellodi«Maria»,laziadefuntadelconsultante).

Eccoaltri casipiùcomplessi:«Nellaprimacolonna,aunquartodellamedesima,partendodalbasso,voi troverete ilnomedivostropadreassociatoauna localitàch'egliconobbemoltobenevent'anniorsono».—(Venneriscontratoinquelpuntoilnomedi«Birkdale»,localitànellaqualeil defunto aveva acquistato una casa in cui erasi ritirato dopo aver chiesto di essere messo ariposo).—Fedaavevacosìcontinuato:«Vicinoatalepuntodellacolonna,ealdisottodiessa,vièilnomediun'altralocalitàdisuaconoscenza.Eglidicechetalelocalitàènelsud,aunabuonadistanzadaLondra,ech'eglivihadimoratoperpocotempo...»—(Aqualchelineaaldisotto,ilrev.Thomas trovò il nomedi Southampton, e ritenne fosse quello il nome ricercato, poichè suopadreavevaabitatoinduelocalitàprossimeatalecittà).

Alla seduta successiva egli chiese schiarimenti in proposito, e apprese che si trattava invece di«Newport»; ciò ch'egli ignorava, poichè l'evento era occorso prima della sua nascita. Ora,esattamente sotto il nomedi«Birkdale» eravi stampato il nomedi«Newbury», il quale èaffineall'altrodi«Newport»;ilchepuòconsiderarsiunlieve«lapsus»delcomunicante.Nondimenoil

rev.Thomas,rigorosoneisuoidatistatistici,hacomputatotale«lapsus»traglierrori.

In un'altra notevolissima seduta furono ottenuti dodici riferimenti al «Times» del domani; tra iqualiven'eraunoincuivenivaevocatoilnomediunamicodelpadredefunto,cheilfigliononavevamaiconosciuto,echepersoprappiùneignoraval'esistenza.Egli,pertanto,procedetteaunadiligente ricerca nelle carte del defunto, in base alla quale emerse l'esattezza del ragguaglioottenuto.

Dopodiche,ilrev.Thomasavevainiziatounarigorosainchiestaintesaadaccertareinqualmododovevanointerpretarsitaliimpressionantiincidentiprecognitivi.

Si consideri in proposito che le sedute con la Leonard avevano luogo dalle tre alle cinque delpomeriggio, e alle ore sei il processo verbale delle medesime veniva inviato alla «Society forPsychical Research». Ora avvenne che il rev. Thomas, essendosi recato alla redazione del«Times»,appresecheaquell'oraleinformazionideldomanieranoregistratesoloinminimaparteconla«linotype».Nederivavacheamaggiorragionenessunopotevasaperequalefosseilpostocheavrebberooccupatonelgiornale,vistochelaimpaginazionedelmedesimoavvenivaversolamezzanotte,einognievenienza,sempreadoraassaitarda.

Ora,comesièvisto,laposizionedeinomiedelleparolecitatenoneramaiindicatarivelandoiltitolo dell'articolo che le conteneva, bensì designando la pagina e la colonna, nonchè il puntoprecisonellacolonna,incuisitrovavano;ciòchesottintendevaunavisualizzazioneanticipatadel«clichécomposto»,odel«giornalestampato».

Riuscirebbe lungo e monotono il citare altri esempi, i quali si rassomigliano tutti; con questo,però, d'interessante: ch'essi contemplano in successione gli eventi principali della vita del rev.John Thomas, padre del rev. Charles Thomas. Da notare inoltre ch'essi costituivano un'esiguafrazione soltanto delle conversazioni suggestive che avevano luogo tra il padre e il figlio,conversazioniche indussero inquest'ultimo lacertezzaassolutadiconversarecolpropriopadreredivivo».

Aquestopunto,RénéSudrecosìcontinua:

«Per contomio, rilevo che gli studiosi di psicologia osserveranno invece che bisogna diffidaredelleillusioniaffettive...,giacchèinquesteammirabiliesperienzenonviènulladipiùdiquantoimediumsestrinsecaronosempresenzainterventidi«spiriti».Niundubbio,cioè,chelecitazionidailibririsultanofenomenidi«telestesia»,elecitazionidaigiornalisonofenomenidichiaroveggenzaconlievipuntateneicampoprecognitivo...

Lamigliorepresunzioneinfavoredellasopravvivenzachecifornisceillibrodelrev.Thomasnonsi deve ricercare nei fenomeni di lucidità qui considerati, visto che sensitivi e mediums liproduconofrequentementeinvirtùdellepropriefacoltàsupernormali.

Talepresunzionedeve ricercarsi nellaperfetta creazione di unapersonalità vivente, la quale ètutt'altrocheun'amalgamadifacoltàdiversecreatadall'automatismo,bensìunasintesiviventelaqualepossiedetutti icaratteridiunaindividualitàrealmenteautonoma.Equandoquestasintesimirabile riproduce nei minimi particolari, e nelle più intime sfumature, le caratteristiche e leinclinazioni di un defunto sé affermante presente, è ben difficile esimersi dall'affermarne la

presenzaspiritualesulposto.

Il sostenerechesi trattidiunaeffimerariproduzionediciòche fu,creataconelementichenonfurono soltanto carpiti nella memoria del consultante, ma un po' dovunque, risulta invero unpresuppostomoltoinverosimile;edèaquestopuntoche,secondome,glispiritistiriprendonounrealevantaggiosugli«animisti».

...Insomma, bisogna riconoscere che questi documenti apportati all'indagine delle cause inmetapsichica,sono inveroestremamenteperturbanti...» (RénéSudre, in«RevueMétapsychique»,1922,pagg.340-344).

Queste le conclusioni di Réné Sudre, l'irriducibile negatore della sopravvivenza umana, e inconseguenza, l'oppositore più accanito dell'interpretazione spiritualista dell'altomedianismo.E le sueconclusionisonoatalsegnorazionaliefondate,dadispensarmedalfarvalerelemie,vistochelemierisulterebberointuttocorrispondentiaquelledelSudre.

Vale a dire, che a voler considerare isolatamente le esperienze in esame, io pure non avrei maicommesso l'errore di ritenerle d'origine spiritica, tenuto conto che con la «telestesia» e la«chiaroveggenza» può conseguirsi altrettanto. Senonchè nel caso nostro tali esperienze risultano unasemplicesezionediuntuttounitariomeraviglioso,ed'altranatura;percuinonessendoscientificamentelecito separare una data sezione di fatti dal complesso inscindibile di cui forma parte integrante, colpropositoassurdod'indagarelasezionestessaallostatoisolatoperindifarcapoaconclusionid'ordinegenerale, ne consegue che noi dovremo inferirne che nelle circostanze del caso in esame, in cui ildefunto comunicante aveva fornito per anni un cumulo imponente di prove svariatissimed'identificazione personale, costituite da ragguagli intimi risultati veridici, e ignorati dal consultante,nonchè talora da tutti i viventi, dovrà concludersi logicamente attribuendo al medesimo defuntocomunicante anche le prove intese a dimostrare la propria presenza spirituale sul posto fornendocitazioniricavateadistanzadalibriegiornali.

Eciòamaggiorragionequalorasitengapresentechenellestesseesperienzeindiscorsosièrinnovatapiùchemaiconvincentelaseriedelleprovediretteeindiretted'identificazionespiritica,sottolaformadiunasuccessionediricordipersonali,inbuonaparteignoratidalconsultante,equalchevoltadatuttiiviventi, disposti in serie che cominciando dagli anni della fanciullezza del defunto, venivanogradatamente a far capo agli ultimi giorni di sua vita; il tutto combinato— come si è visto— acoincidenzedinomiediparoleracimolateinlibrichiusivisualizzatiadistanza,oingiornalinonancorastampati.

Il rev.Thomas riassume leprincipali proved'identificazionepersonaleottenute in tal guisa, a pagine149-50-51, del suo libroLife beyondDeath, e risultano tali da trionfare di qualsiasi obbiezione, oipotesi,osofismadeglioppositori.

Daunaltropuntodivista,osservochese taleclassediesperienzesupernormaliapparvequestavoltapiùmeravigliosadelconsueto,ilfattorisultaconformealpostulatometapsichicosecondoilqualeciòchepuòcompiereuno«spiritodisincarnato»devepoterlocompiere,perquantomenobene,ancheuno«spirito incarnato» in condizioni incipienti di disincarnazione dello spirito (sonno fisiologico,sonnambolico,ipnotico;estasi,deliquio,narcosi,coma).

Inaltritermini:l'alternarsidifasiSpiriticheedAnimichenellaestrinsecazionedeimedesimifenomeni

supernormalidipendedalfattoche«l'uomoèunospiritoanchedaincarnato»;ilcheequivaleadirechel'AnimismoèilcomplementonecessariodelloSpiritismo,eciòfinoalpuntochesenzal'Animismo,loSpiritismomancherebbedibase.

Ne consegue che gli oppositori i quali si valgono dell'Animismo per combattere lo Spiritismo, nonfanno in realtà che affermare la sopravvivenza umana ponendosi dal punto di vista esclusivamenteAnimico; il che è un procedimento errato, in quanto incompleto, ma conduce ugualmente alladimostrazionesullabasedeifattidellatesispiritualistica.

Standolecoseinquestitermini,sonolietodiriscontrarecheunavoltatanto,lostessoRénéSudrefucostretto dalla logica dei fatti a concludere d'accordo coi propugnatori della ipotesi spiritica,convalidando in tal guisa la verità incrollabile contenutanelle ultime considerazioni esposte, le qualiemergono in guisa palese e incontestabile dai processi dell'analisi comparata applicati allemanifestazionidell'altomedianismo.

***

CASOXXXVIII.—Anche per questo caso interessantissimo di «archeologia supernormale» ripetoquanto dissi per l'altro che precede, ed è che non posso esimermi dall'includerlo nella presenteclassificazioneinquantopertalunieminentiindagatoriiqualinonammettonolasopravvivenzaumana,esso risulta ancora e sempre un caso complesso di «telestesia» e nulla più; laddove tutto concorre adimostrarechelescopertearcheologicheriguardanti lacelebreAbbaziadiGlastonburyfuronol'operadei monaci defunti intervenuti a prestare l'opera loro manifestandosi medianicamente all'archeologoincaricatodelleindagini.

Riassumo i fatti da un libro famoso nei paesi di lingua inglese, il quale s'intitola: The Gate ofRemembrance,edicuièautorel'architettoedarcheologoF.BlighBond.

Nella contea inglese di Somerset, sul canale di Bristol, si ammirano ancora le rovine imponentidell'AbbaziadiGlastonbury,edificatanelsecolododicesimo.Sonogliavanzimaestosidiunaseriediedifici religiosi incuisicomprendevaunagrandiosachiesagotica,dedicataai santiPietroePaolo,ecircondatadavariecappellededicateasantaMaria,asanGiuseppediArimatea,fondatoredell'Abbazia,alresassoneEdgar,benefattorediquellacomunitàdiBenedettini,eallaMadonnadiLoreto.Venivanopoigliedificialtrettantograndiosidelconvento,delrefettoriopei350monaci,dell'albergopergliospitieipellegrini.

Talirovinepresentanounaltovaloreartisticoestorico,edaoltresessant'annigliarcheologiinglesileinvestigavanocolpropositodiritrovarelefondamentadiduefralecappellesoprariferite,dellequalisiera smarritaogni traccia.Essi avevanogià formulatonumerosecongetture, e scavato indiversipuntisenza rinvenire tracciedi costruzioni.Le loro ricerchemiravano sopratutto a ritrovare le fondamentadellacappellamaggiorededicataalresassoneEdgar,cheunoscrittoreantico—ilLeland—affermavaesserestataedificatadall'abateBeereall'estremitàorientaledellachiesa.

Era sorta in proposito una controversia tra gli archeologi, e nell'anno 1904, l'«Istituto reale diarcheologia» aveva ordinato degli scavi sul posto, onde porre termine alle discussioni; e gli scaviavevanodimostratocheinquelpuntononeranomaiesistitecappelle.

Nel1908, la«SocietàarcheologicadiSommerset»elesseadirettoredegli scavi l'archeologoF.Bligh

Bond.Questisioccupavad'indaginimetapsichiche,edaspiegarelagenesideifenomenisupernormali,avevaconcepitounasuaspecialeteoria,secondolaquale:

«La coscienza incarnata di un individuo risultando un frammento dell'Io integrale trascendentale,dovevainferirsenecheneirecessidellasubcoscienzaumanaesistevauna«viadiaccesso»attraversolaquale la«Realtà»era ingradodi fare irruzionenellacoscienzasotto formad'Idea intuitiva; inferenzache traeva a postulare l'esistenza di una «Memoria Cosmica»— cosciente od incosciente, attiva opassiva —, la quale non si limitava a registrare le vicende particolari ai singoli individui, ma siestendevaalGranTutto,trascendendolospazioediltempo».

Inbaseataleteoria,ilBlighBonderatrattoaconcludernecheogniqualvoltaunindividuosipropongadirisolvereunquesitoqualunque,evisipredispongastudiandoafondol'argomentofinoasaturarsene,per indi concedereallamenteuna sostadi raccoglimento, sostanecessaria all'emersionedelle facoltà«intuitive»,questesisarebberoquasisempredimostrateingradodirisolvereilquesitoindagato.Eciòtantomegliosecoluichesierapreparatointalguisaeatalescopo,possedevafacoltàdi«sensitivo»;nelqualecasoegliavrebberaggiuntoimmancabilmentelameta.

Inquell'epocailBlighBonderacontrarioall'ipotesispiritica,enonammettevalapossibilitàd'interventiestrinseci di natura spirituale in nessuna delle manifestazioni supernormali. Egli aveva un amico: ilcapitanoJ.A.Bartlett(chenellibrodaluipubblicatoinargomento,èdesignatocolpseudonimodiJohnAlleyne),ilqualecondividevalesueconvinzioni,epossedevafacoltànotevolissimedi«sensitivo»,chesiestrinsecavanoconlascritturaautomatica.

Nederivòcheidueamici,conformementealle loroconvinzioni,siproposerodistudiaresulposto lerovinedell'abbaziadiGlastonbury,alloscopodipredisporreleloromentiall'emersione«intuitiva»dellerivelazionearcheologichedesiderate.

Orbene:cosìcomportandosi,essipervenneroeffettivamentearisolvereinpochimesiilquesitocheglialtriarcheologinonavevanorisoltoinsessant'anni.

Le loroscopertearcheologicheebbero luogonel1908,evennerosubitocomunicateeregistratenegliarchivi della società archeologica di Sommerset, mentre le sedutemedianiche che condussero a talirisultati,furonocostantementepresenziatedalsegretariodella«SocietyforPsychicalResearch»,ilrev.EverardFielding.Tuttavialarelazionedeifattinonvennepubblicatainvolumefinoall'anno1918,eciòper considerazioni di opportunità, le quali vertevano sulla circostanza che i signori del Consiglioarcheologicoavevanomanifestatoostilitàmisoneistecontrocoluicheavevaosatofaredell'archeologiasupernormale.

E purtroppo i fatti dimostrarono quanto fossero fondate le perplessità del Bligh Bond, giacchè inconseguenzadellapubblicazionedellibro,nonchèdisuccessiverelazionicomplementariinargomento,eglifuesoneratodallacarica,elesueinteressantissimericerchevennerobruscamenteinterrotteproprioalmomentoincuisieranell'imminenzadialtreattestazionimeraviglioseintornoall'efficaciadelnuovometodosupernormaleapplicatoallericerchearcheologiche.

Come dissi, il libro del Bligh Bond s'intitola:TheGate of Remembrance; titolo simbolico, il cuisignificatoprecisopuòsolorendersiconlaseguentefrase:«LaportapercuisipenetraneldominiodeiRicordi»;significatocorrispondentealleteoriemetapsichichedell'autore.

Sitrattadiun'operaconcepitaconintendimentirigorosamentescientifici,laqualesileggecongrandeinteresseenotevoleprofitto,ancheseleteoriepropugnatedall'autorenonsembrinosostenibilidifronteall'analisideifatti.

***

Dall'opera in discorso si apprende che i due amici, dopo essersi lungamente preparati studiando eindagando sul posto, iniziarono le loro sedute sperimentali nell'ufficio del Bligh Bond, il giorno 7novembre1907.

JohnAlleyne prese carta ematita, e il consultante BlighBond domandò: «Vi è qualcuno che possainformarciintornoallerovinediGlastonbury?»—Lamanodelmediumpreseamuoversilentamente,tracciandosullacartaalcunelinee,poiscrivendoconcalligrafiaminutaeirregolareleseguentifrasi:

«Tutteleconoscenzesonoeterne,edivengonoutilizzabiliperleggediaffinitàmentale...—Iononavevoaffinitàmentalecoimonaci,emiriescedifficileentrareinrapportoconunmonaco...».

Allorailconsultantesuggerìilnomediunmonacovivente,amicosuo,ilqualeavrebbepotutoserviredianello di congiunzione onde stabilire il rapporto. Infatti poco dopo la mano del medium riprese imovimenti, tracciando un disegno rudimentale della grande chiesa dell'abbazia, seguito dalla firma:GuglielmusMonachus.Quindivenneripresoildisegnoecompletato;edaunlatodellachiesavennetracciatounaltroedificiominore.Ilconsultantedomandò:«Checosasignificaquest'altrodisegno?»—Vennerisposto:«Lasaladegliospiti...LacappelladiSantaMaria...RolphMonachus».

Dopodiche,inrispostaadanalogadomanda,venneriprodottounsecondotracciatopiùaccuratodellapiantadell'abbazia,con l'indicazionedelpunto incuisorgevanoaltreduecappelledal latonord.E lamanoscrisse:

«CappellaSt.Edgar.—AbbasBeerefecithanccapellamBeatiEdgari...martyriethicedificavitvel fecit voltam..., fecit voltam petriam quod vocatur quadripartus sed Abbas Whitting...destruxit...,etrestoraviteamcumnov...multipart...Nescimuseamquodvocatur,Portus introituspost reredos post altarium quinque passuum et capella extensit 30 virgas ad orientem... etfenestraecumlapidehorizontaliquodvocaturtransomeetvitreaazurea;etfecitaltariumornatumcumauroetargentoet...EttumbaantealtariumgloriosaaedificavitadmemoriamSanctEdgar...».

Il consultante domandò: «Quale fu l'abbate che fece tutto questo?»— Venne risposto: «RichardusWhitting»...EgoIohannesBryant,monachusetlapidatur».

Econciòebbeterminelaprimaseduta.—Ilgiorno11novembresitennelasecondasedutaincui,tral'altro,lapersonalitàcomunicanteosservò:

«L'altra volta vi erano influenze di ambiente contrastanti... Credo che influenze attive epreponderanti siansi imposte alla mia volontà. Quei monaci erano ansiosi di comunicare...Volevano informarvi sul tema delle vostre ricerche... Essi dicono che il tempo è maturo onderifulga gloriosa lamemoria della loro abbazia, e venga dispersa lamaledizione che su di essaincombeva.Ionullasodiquestecose.Essidiconochedalungotempodesideravanoinfluenzarvi,masieranosforzatiinutilmented'imprimereiloropensierinellevostrementi».

Nella terza seduta, il consueto «spirito-guida», fungente da intermediario fra i comunicanti, osservònuovamente:

«L'altravoltacredodiaveresbagliatoinqualcheragguaglio...Vieranoinfluenzeincontrastoconla mia... Questi monaci si sforzano di manifestarsi a voi tangibilmente. Non so comprendereperchèvoglianoconversareinlatino.Perchènonlofannoininglese?»(pag.31).

PocodoposimanifestòilmonacoJohannes,cosìesprimendosi:

«Benedicite.Johannes...Riesce inveroassaiarduo ilcomunicare in latino. Inomidelle svariatecostruzionisonomoltodifficiliarendersiinlatino...Figliomio,tunoncomprenderesti:epertantonoiciesprimeremonellanostralingua».

E proseguirono, infatti, esprimendosi quasi sempre in inglese; che però risultò l'inglese rozzo edantiquatodeitempiincuivissero.

Apropositodellatinousatodalleentitàcomunicanti,ilBlighBondosserva:

«Nonèilcasodiscusareicomunicantiper laqualitàdel latinoadoperatonei loromessaggi, ilquale èproprio il latinoche logicamentedovrebbepresumersiadoperassero imembri illetteratidellecomunitàreligiosemedioevali,lacuiconoscenzadellalinguasilimitavaailibrideiritualiedellamessa;omeglio,aciòcheneilibriindiscorsoessieranoingradodicomprendere».

Inmeritoall'ingleserozzoedantiquatoadoperatodaicomunicanti,l'autoreosserva:

«Nondimeno qua e là nei loromessaggi si osserva che le vecchie forme ortografiche hanno latendenzaascivolarenell'ortografiamoderna.Noncosìpuòdirsidel lorofraseggiare, ilqualesimantienecostantementeegenuinamenteantiquato».(pag.44).

Nell'ipotesi che si trattasse di genuine entità spirituali, tale tendenza della scrittura automatica ascivolarenell'ortografiamoderna,sispiegherebbefacilmenteosservandochelepersonalitàdeimonacicomunicanti si esprimevano pel tramite di un cervello moderno, in cui l'ortografia moderna eraindelebilmente registrata e organizzata; per cui lo strumento cerebrale tendeva automaticamente afunzionare nella guisa stabilmente acquisita, con lieve discapito della dizione ortografica trasmessadallementalitàdeglispiriticomunicanti.

Ed anzi, nell'ipotesi della presenza reale di spiriti comunicanti, sarebbe da stupirsi che tali sorta dialterazioninellatrasmissionemedianica,siansilimitateall'ortografia,rispettandolaforma.

Lo stesso Bligh Bond, per quanto fermamente convinto sulla bontà della propria ipotesi intornoall'esistenza di una «Coscienza Cosmica» generatrice di tutte le manifestazioni medianiche d'ordineintelligente,nonpuònondimostrarsialquantoperplessodifronteallaspiccataindividualitàdelleentitàchesieranomanifestate.

Egliscrive:

«Siosservainquestecomunicazioniun'improntaindividualeassaispiccata,quasichèsitrattassedella presenza reale sul posto di un'«influenza dirigente», la quale dopo essersi manifestatadirettamente,cede ilpassoall'elementomonacaledanoidesiderato, ilqualesiestrinseca in tre

persone:«GuglielmusMonachus»,«RolphMonachus»,e«JohannesBryant».Esidirebbechetaleressasimultaneadicomunicantiabbiaprovocatouncontrastod'intenzioni,ilqualereagìinformadisforzofisicosulmediumesudime.Ciòchespiegherebbeilrapidoesaurirsidelpotereinazionenellaprimaseduta,nonchèildifettodichiarezzadeimessaggi.

Nella seconda seduta «l'influenza dirigente» parla dei monaci come d'«influenze attive»,espressione da non dimenticarsi. Quindi viene spiegato che le «influenze di ambiente eranocontrastanti».

Infine,nella terzaseduta lamedesimaentitàosservaancora:«Credodiaveresbagliatoqualcheragguaglio.Vieranoestraneeinfluenzeincontrastoconlamia».

Tutto ciò fa pensare a una persona alle prese con un telefono, del quale non riesce a servirsiperchèdall'ufficiocentralepersistonoatoglierglibruscamentelacomunicazioneneimomentipiùcritici; ovvero perchè i fili imperfettamente isolati intercettano frammenti delle conversazionialtrui.

QualorasianalizzinoimessaggidelmonacoJohannes,cisiergedifrontequest'altroquesito:«Iragguagli trasmessisono incidentioccorsiaunapersonalitàreale,osonoinvecericavatidaunpianotrascendentalepreservatoredituttiiricordi?Ecioè,nonsitratterebbeinvecediunasortadi «memoria cosmica» latente, eppure vivente (le «conoscenze eterne» del primo messaggio),capacediestrinsecarsiconlinguaggioumano,fornendoiragguaglirichiesti,magiovandosiperfarlodellacolturaspecializzatadelconsultante,colqualesi troverebbeinrapportoperleggediaffinità;ciòchepermetterebbeairicordidiconcretizzarsieorganizzarsi?»

Riconoscocheètroppoprestoperdogmatizzareinproposito.Inognimodo,osservocomeleteorieespostelascinoentrambeapertalapossibilitàdellapresenzadiun«Poteredirigente»accessibileall'uomo, potere capace di stimolare e ravvivare la coscienza latente, orientandola verso lasoluzione del problema che interessa in quel momento una data persona, la quale siasipreventivamenteresaricettivameditandoalungosultemadarisolvere».

Così ilBlighBond,e lesueperplessità teorichesidimostranopiùchefondate;perquantoegli,dopoaverle espresse, non le tenga in quel conto che avrebbero meritato; almeno nel libro che qui sirecensisce.

Tornandoaltemafondamentaledellerivelazioniarcheologicheconseguitedaglisperimentatori,osservoche non essendo possibile seguirne lo svolgimento di seduta in seduta, mi limiterò a riassumerebrevementealcuniragguagliveridiciriguardantilacappelladiReEdgar.

Alqualpropositooccorrepremetterechetuttiinumerosissimieminuziosissimiragguaglifornitiintornoall'ubicazione, alla superfice, alla lunghezza, larghezza, architettura e ornamentazione interna dellacappelladiReEdgar,furonoriscontratimeravigliosamenteveridicinonappenafupossibilecontrollarliin base agli scavi praticati e all'emergenza delle fondamenta della cappella stessa, nonchè in base aiframmentiarchitettonicieornamentaliinessarinvenuti.

Si aggiunga che nessuna persona almondo era a cognizione di tali ragguagli, e che non esistevanodocumenti antichi che li contenessero, salvo un documento prezioso, scoperto tre anni dopo in unacollezioneprivata, ilqualeconsisteva inunapiantaplanimetricadell'abbaziadiGlastonbury, laquale

valsepiùchemaiadimostrarelaveridicitàdelleinformazioniconseguitemedianicamente,inquantochèper essa fu possibile accertare che la cappella di Re Edgar era proprio quella designata per tale daimonacicomunicanti.

Dettociò,èdettotuttoinmeritoalvaloreteoricospecialissimodelleesperienzeinesame.

Comunquenonsaràinutileriferirequalcheframmentodeimessaggiriguardantiiragguagliindiscorso,neiqualisirilevaunaspontaneitàdidialogoaltamentesuggestivadellapresenzarealesulpostodivereeproprieindividualitàestrinseche;come,delresto,ebbeadosservareancheilrelatore.

Riferisco anzitutto alcuni brani preliminari, in cui imonaci comunicanti spiegano le ragioni del lorointervento,eimpartonoconsiglialconsultante.

Marzo17,1908.—Ilconsultantedomanda:«TuparlidiSassoni,diNormanniedinativi,iqualitutti contribuirono alla gloria di Glastonbury. Puoi tu mettermi in rapporto con qualcuna dicodesteantichissimeinfluenze?

(Risposta)—«Achepro?Checosapotrestiapprenderedaessi?Leloroopereeranorozze,epiùnonesistono...Noichetiparliamoapparteniamoadepochediverse:Guglielmusè ilpiùantico.Johannes viene dopo. Si troverà presto con noi anche colui che costrusse per ultimo: l'abbateBeere.Checosad'altropotrestidesiderare?Noisiamoquiperindicartilaviadaseguire;ateildoveredi lavorarecon lamenteecon lamano.Ci fuordinatodi venirea te,perchèciòche tudesiderièbuono,enoisiamolietidelcòmpitoaffidatoci.Noilavorammoaigiorninostri,tudevilavorareaigiornituoi.Nonviècompensoperchinonlavora...»—Reginaldus,quiobiit,1214».

«Erainverounachiesagrandiosa,edèscrittochevoimoderniabitatorideiluoghiconoscereteleoperedanoiconcepiteperlagloriadiDio.Commettemmomoltierroridurantelanostraesistenzaterrena—tuttinecommettono—,mailpensierochesiconcretizzònellagrandechiesanoneralimitato dalle imperfezioni della materia, e deve rivivere e prevalere... Lavora, agisci, persistitenaceneltuoproposito,ecoltemposorgeràriedificatalagrandechiesaqualeesistevaaitempinostri...L'abbateBeerenonèpresente.Egli haunamissioneda compierealtrove.Altri vi sononellavostrapatriachelavoranonelmedesimosenso,edeglihailcòmpitodiorientarliversolametachedovrannoraggiungere...»(pagg.45-48).

Seguonoquindiimessaggicontenentipianiplanimetricieminuziosiragguagliintornoall'ubicazioneealle dimensioni delle diverse cappelle, nonchè in merito agli scavi da eseguirsi per metterne lefondamentaalloscoperto.

Stralciodatalimessaggiibraniseguenti,riguardantilacappelladiReEdgar.

«Giugno16,1908.—Voitroveretechelasualunghezzaeradipiedi27all'interno,edipiedi34all'esterno.Almenoquestisonoimieiricordi.AbbateBeere».(Fuprovatoinbaseagliscavi,chelalunghezzaesternadelmuroorientaleeradipiedi32;percuideveindursichelamisurainternasiaggirasseintornoai27piedi).

Giugno16, 1908.—Per la lunghezza totaledella cappella stessa, compreso il vestibolo, vennedettato:«Noiavevamopredispostodovesseesseredi72piedi,macredocheicostruttoril'abbianoallungata di poco». (In base allamisura delle fondamenta, venne provato che la superstruttura

dovevaaggirarsiintornoai72piedi).

Giugno 16, 1908.—Colui che ci seguì nelle costruzioni, aggiunse nella vôlta stucchi di colorrossoincarnato,alternaticondorature».(Vennerorinvenutiframmentid'intonacofoggiatiavôlta,di color rosso incarnato, con striscie color nero, sulle quali rimanevano ancora traccie didorature).

Dicembre 2, 1908. — Voi avete ritrovato il vecchio muro edificato prima dell'intervento diMonnington.Almenocosìcredo,manonnesonosicuro.Monningtoncostrusseinformaquadratal'estremitàorientaledell'edificio:questoloricordobene.Comericordocheinessaeglicostrussetrearcateconmurodisegregazione».Gliscaviprovaronocheinquelpunto,cioèdietroall'altare,esistevanoeffettivamentetrearcate,contracciediunmurodisegregazione).

QuestiipiùnotevoliragguagliriferentisiallacappelladiReEdgar;aiqualiseneaggiungononumerosialtririguardantilealtrecappelle,lagrandechiesa,ilconvento,ilrefettorioel'albergopergliospitieipellegrini. Tutti ragguagli risultatimeravigliosamente veridici, nonchè frequentemente intercalati confrasionestamentedubitativeogniqualvolta ilcomunicante—allaguisadiognisemplicemortale—nonsisentesicurosullarigorosafedeltàdellapropriamemoria,dopotrascorsitantisecoli.

Etalifrasidubitativehannoun'improntadispontaneitàedinaturalezzacosìsincera,cosìvissuta,cosìumana,dafareemergerepalesetuttal'artificiositàel'inverosimiglianzadelleipotesinaturalisticheconcuisivorrebberospiegareifatti;ipotesichenelcasonostrosarebberoquelledella«memoriacosmica»edella«telestesia»;lequaliapparisconopiùchemaiassurdeeinsostenibiliquandosisottopongonoallaprova di considerarle in rapporto al complesso dei fatti. Giacchè nei messaggi qui consideratiabbondanogliepisodielecircostanzealtamentesuggestivenelsensodellapresenzarealesulpostodientitàgenuinamentespirituali.

— Così, ad esempio, si osserva che quando il consultante domanda all'entità comunicante qualcheragguaglioch'essanonèingradodifornire,questadopoaveredichiaratosinceramentedinonsapere,siritiraondecedereilpostoaun'altraentitàmeglioinformatainproposito.

Apagine66sileggediuncomunicanteilqualedopoavereinformatodichiamarsiJohnofAller,ediesserestato invitamaggiordomodelconvento,nonpervieneaspiegarsicomevorrebbe,perchè l'attodelcomunicareconturbaidilui,ricordi.Alloraessomormora:«Nescioquidsum...autundeveni»,eseneva.—PocodoposimanifestaunmonacoAmbrosius,ilqualefornisceiragguaglichel'altrononavevapotutofornire,ragguaglicheriguardavanoilrefettorioelasaladegliospiti;manonèingrado,asuavolta,dirispondereaunadomandarivoltagli;eallorasiritira,percedereilpostoaunaltromonacomeglioinformatodilui.E,comesempreincircostanzesimili,lacalligrafiacambia,evienedettato:

«IoRiccardodeTanton, avendo eseguito i dipinti per ordine dell'abbate nostroBeere, vengo afornirviiparticolarichefrateAmbrosiusnondiedeperchènonliconosceva».

Ripeto che tale modo di condursi dei monaci comunicanti, appare di una spontaneità e di unanaturalezzaveramentevissutaereale,laqualeinducerazionalmenteapropendereperlapresenzarealesulpostodelleentitàsèaffermantipresenti.

Gli oppositori parleranno, invece, di un caso di «personificazioni sonnamboliche» in cui venivarappresentataunacommediaconpiùattori.Senonchè,ancheprescindendodalfattochemaisividero

personalitàsonnambolichecomportarsi insimileguisa,giovaricordareinpropositochelepersonalitàsonnamboliche profferiscono delle insulsaggini senza costrutto, in cui non esiste neppur l'ombra diparticolari veridici ignorati da tutti i presenti, laddove nel caso nostro si tratta di entità di defuntiidentificabili,lequaliriferisconoparticolariassolutamenteveridicieignoratidaognipersonavivente.Ilchevaleascavareunabissotraidueordinidifatti.

Inoltre,nonmistancheròmaidalripeterecheperarrivareaunaconclusionelegittimamentescientifica,occorreconsiderareifattinellorocomplesso,eciòdopoaverlituttianalizzatiinsuccessione;ilche,nelcasonostro,haperconseguenzadifarperderegradatamenteterrenoalleipotesinaturalistiche,perindiprovocarnelademolizioneallorchèdall'analisisipassaallasintesi.Ecosìessendo,amenonrimanecheproseguirenellaesposizionedeifatti.

Quest'altro episodio tende ulteriormente a provare che le personalità comunicanti non si lascianosuggestionaredalledomandechelorosirivolgono;nelsensocheseignoranounparticolare,dichiaranod'ignorarloanchequandoilparticolarevengalorosuggeritodalconsultante.

NelleadiacenzediGlastonburyesisteunachiesadisanBenedettoedificatadall'abbateBeere.UngiornoincuiilBlighBond,conJohnAlleyne,osservavanoifregisporgentidall'altodelcampanile,siavviderocheunotraessi,ilqualerappresentavaunatestagrottescadianimale,assumevaaspettodiunatestadiabbatemitrato,qualorasiosservassedaunaltroangolovisuale.Delfattocuriosonessunoinpaeseerasiaccorto,eciòprobabilmenteperchèdietrolachiesapassaunvicoloangusto,ilqualeobbligachiguardailcampanileatorcerepenosamenteilcollo.Ildomani,quandol'abbateBeeresimanifestòinseduta,ilconsultantedomandò:

«Ilfregiosporgentedall'altodelcampanilediSanBenedetto,ilqualedauncertoangolovisualeappareunabbatemitrato,mentrediprospettorisultailmusodiunanimalegrottesco,venneforsecosìscolpitoperinfliggertiunosfregio?»

Ilcomunicanterispose:

«Ioignorocheicapimastrimiabbianogiuocatounsiffattotiroirriverente,maricordoch'essisidimostravanotaloraabbastanzaingrativersocoluichefornivalorodaguadagnarsilavita.Iononho mai osservato con attenzione i fregi del campanile, poichè mi bastava che la chiesa fosseriuscita bella ed accetta al popolo. Del resto, sono sicuro che i miei capimastri, i grandicapimastrichelavoraronoperl'abbazia,nonmigiuocaronomaitiriirriverentiditalnatura».

E l'incidenteebbeunseguito ildomani;ciòche tenderebbea farpresumereche lospiritodell'abbateBeereabbiavolutoassumereinformazioniinproposito,conlaconseguenzachenellasedutasuccessivasimanifestòun'entitàlaqualesiespressecomesegue:

«IoGiovanni Lory, capomastro della Congregazione di Sant'Andrea, fui l'artista che scolpì ilfregiodiSanBenedetto.Quandolocollocaisulcampanileescesiaterraperosservarlodalbasso,miavvidicheguardandolodauncertoangolovisualesomigliavastranamentealvoltodelnostroabbate.

Alloramivenne l'ideadi ritoccarloondeperfezionare la somiglianza;evi riuscii cosìbenechecoloroaiqualimiconfidai,riconobberotuttilesembianzedelnostroabbate.Nondimenodichiarocheiononavevointenzionediriprodurloinquelmodo,eritengocheilnostrobuonabbatel'abbia

sempreignorato...

Se voi osserverete la mia opera in un giorno senza sole, rileverete molto meglio talerassomiglianza.Ripetocheiononlofeciperdispetto:Diolosa».

Quale spontaneità veridica nelle spiegazioni esposte! E quale senso umano nell'ultima frase in cuil'artista,ancorainteressatoall'operasua,invitaiconsultantiadosservarlainungiornosenzasole,ondemegliorilevarneipregi!

Si noti chequest'ultimoèun rilievo sottile di artista, chenonpoteva sorgerenellamentedi nessunapersona che non fosse un artista, e che non ne avesse fatta esperienza personale; e, tanto meno,potevasorgerenellafantasiadiuna«personificazionesonnambolica».

Sonoquestiiminuscoliincidentidarilevareconsommadiligenzaneimessaggimedianiciincuinonèpossibileidentificazionesullabasedeifatti,giacchèessiconcorronoassaipiùdimoltiepisodicospicuiafarpropenderelabilanciainfavoredell'ipotesispiritica.

L'incidentecheseguerisultateoricamentemoltoimportante.

Durante scavi praticati lungo le fondamenta di una navata della grande chiesa, venne messa alloscopertounatombadinaturacuriosa.Loscheletrogiacevafuoridelmuromaestro,dentroaltufo,senzaprotezione di sorta, laddove il teschio era stato accuratamente protetto, facendolo entrare in un forocilindrico praticato in un masso del muro, dove ancora giaceva. Tra gli stinchi dello scheletro sirinvenne un altro teschio con la calotta fracassata. Ai piedi dello scheletro si trovava una pietrasepolcrale,sullaqualegiacevanoalcunetibie.

Furono chiesti schiarimenti in proposito alle personalità comunicanti; eGuglielmusMonachus cosìspiegò:

«Sono i resti mortali diRadulphusCancellarius, il quale ucciseEaulf in combattimento, perquantoeglipureabbiaavutoasoffrirne,giacchèlamazza,ferratadell'avversarioglifracassòleossa.Eglimorìvecchissimo,elasciòscrittochecolorocheloavevanoamatodovesseroseppellirloall'esternodellachiesa,dovesplendeva ilsole,nelpunto incuiegli, immobilizzato inunasediaportatile,passavaleorecibandogliuccelli.

E' strano che voi abbiate trovato il teschio diEaulf tra gli stinchi diRadulphus. Coloro cheseppellironoquest'ultimo,scavaronotroppodaunlato,facendorotolareil teschiodiEaulfsuglistinchidell'avversario;eforsenonavvertironoilfatto.Voiloaveterinvenutodovecadde...».

Ilconsultantechiese:

«PerchèlatestadiRadulphusfucosìbeneprotettafacendolaentrareinunforocilindricoscavatoappositamentenelmasso,laddoveilcorpofuabbandonatoallaterra?»

GuglielmusMonachusrispose:

«Egliavevadetto:«Lasciatecheivermidelsepolcrodivorinoquestocorpochehatantopeccato.Malamiatestachelottòvigorosamentecontrolebramedellacarne,edèlamigliorpartedimestesso,desiderovengaprotetta.Quantoalsozzomiocorpo,vadainpastoaivermi».

—ComevacheEaulferastatoseppellitoaluidafianco?Echieracostui?

—Comemai,nonsapetechi fosseEaulf? IlcontediEdgarley, di sangue reale, che tanto lottòcontro i normanni, e avrebbe voluto uccidere Turtinus? — Egli era sassone, ed orgoglioso diesserlo.Solevadirechel'abbaziadiGlastonburyerastataedificatadaunsassone,echesassonedovevarestare.Inmemoriadiciò,noichiedemmol'onorediseppellirloaGlastonbury...—EaulfeRadulphuscombatteronoinsingolartenzone,eilnormannoucciseilsassone.Questiifatticomenoiliconosciamo...

—FudunqueEaulfcheprovocòilcombattimento?Ecomesisvolseroglieventi?

—Ivecchisottostannoarancoriprofondi,malagioventùavrebbedovutorisparmiarlo.Dipiùnoinonconosciamo,mapossiamoassumereinformazioni».

Alcunigiornidopovennerofornitiquestialtriragguagli:

«Eaulf di Edgarley, giàmolto avanzato negli anni, fu invaso da grande indignazione perchè isoldatidiTurstinusgliavevanouccisoalcunimonacisassoni.Radulphusilnormanno,cavalierediTurstinusesuotesoriere,loucciseincombattimento.Chieracostui?SichiamavaRadulphusFitz-Hamon,ederaunmalvagio».

Questa la storia interessante dovuta alla scoperta di uno scheletro. Dal nostro punto di vista giovarilevareanzituttocheglisperimentatoriignoravanoassolutamentel'esistenzadiEaulfediRadulphus.In seguito a lunghe e laboriose ricerche negli archivi delle biblioteche, essi scoprirono una cronacaanglo-sassone in cui sotto la data dell'anno 885, si legge: «Eawulf, conte di Edgarley, fu seppellitonell'abbazia di Glastonbury». Il relatore fa osservare come tale notizia, sebbene non riguardi ilpersonaggiodiugualnomequiconsiderato,risultanondimenoimportante,inquantoproval'esistenzainqueldistretto,diunastirpedicontiEawulfdiEdgarley.

Nè fupossibile identificare lapersonalitàdiRadulphus;ma le cronache diMalmesbury parlanodeimetodi tirannici diTurstinus, il quale facevauccidere imonaci da soldati prezzolati, suscitando lottefuribonde; ciò che concorda mirabilmente con quanto affermano gli spiriti comunicanti, che, cioè,EawulferastatocoltodaindignazioneprofondaperchèisoldatidiTurstinusgliavevanouccisoalcunimonacisassoni.

Mavièunparticolarechevenne identificato inmodo impressionante.GuglielmusMonachusavevadettocheRadulphusucciseEawulfinuncombattimentonelqualeeglipureebbeasoffrirne,perchèlamazza ferrata di Eawulf gli aveva fracassato le ossa. Orbene: in seguito a tale affermazione ilconsultante volle esaminare lo scheletro del presunto Radulphus, e scoperse nell'ossodell'avambracciodestrolasuturapalesediunacomplessafratturarimarginata.

Danotarealtresìl'altracoincidenzaveridicacheilteschiotrovatotraglistinchidiRadulphusavevailcraniofracassato; ciò che concorre aprovare la veridicitàmirabile dell'intero racconto, visto che inquei tempidicorazzeedi loriche, incui icombattentisipercuotevanoaprovaconenormispadoniemazze ferrate, era quasi inevitabile che l'uccisionedell'avversario avvenisseper fratturadel cranio.DunqueilteschiorinvenutotraglistinchidiRadulphusappartenevaaEawulf.

Orasesiconsideratalecoincidenzadifatto,inunioneallealtresopraenumerate,dellaprovataesistenzadiunastirpedicontiEawulfinquelmedesimodistretto,dellaprovataveritàstoricacircailfattodellauccisionedifratidapartedellemasnadediTurstinus;dell'avereriscontratocheilbracciodestrodelloscheletroeraeffettivamentefratturatoerinsaldato, incorrispondenzaconl'analogaaffermazionedeglispiriticomunicanti;dell'averescoperchiatounatombacontenenteunoscheletroseppellitoinguisacheaveva protetta solamente la testa, e ciò in corrispondenza con la spiegazione razionale fornita inpropositodallospiritocomunicante;sesiconsideratuttociò,iononriescoapersuadermichepossanodarsi oppositori i quali vogliano ostinarsi in buona fede a tirare in ballo la «memoria cosmica», le«personificazionisonnamboliche»ela«telestesia».

Ed ove poi si consideri che tutto quanto venne or ora riferito non è che un episodio incluso in uncomplesso di fatti straordinari, consistenti in rivelazioni archeologiche ignorate da qualsiasi personavivente, rivelazioni estrinsecatesi condialogizzazionidettate in latinodaconvento,o inuna linguaingleserozzaedantiquata,qualesiparlavaall'epocaincuivisseroimonacicomunicanti;edovepoi si aggiunga che in pari tempo le personalità comunicanti diedero prova di compenetrazionedell'avvenire,vaticinandoprossima«unagrandeguerra,un'orridaguerra,incuiMartesaràdominatore,incuisispargeràunmaredisangue;perlaqualeidebolisoffrirannoeifortiperiranno»(TheHillofVision, pag. 15); quando si consideri tutto ciò, io ritengo logicamente impossibile il propugnare leipotesisoprariferite.

E così essendo, allora si dovrà necessariamente ammettere la presenza reale sul posto delle entitàspiritualisèaffermantipresenti.

Delresto,ancheilBlighBond,inunasecondaoperadaluipubblicatasullemanifestazionimedesime(The Hill of Vision), e in cui si contemplano le profezie d'ordine archeologico, politico e socialeformulate dalle personalità in discorso — profezie che in buona parte già si sono mirabilmenterealizzate—,propendeperlaspiegazionespiriticadeifatti,senzaperquestorinunciareallasuateoriasull'esistenzadiuna«memoriacosmica»,ch'egliorapresenta inunaformaradicalmentemodificataefilosoficamente accettabile, fondandosi sopra idee formulate in proposito da taluna fra le personalitàspiritualicomunicanti.

Egliosserva:

«Prima che si ottennessero i messaggi dei monaci, venne dettato: «Tutte le conoscenze sonoeterne,edivengonoutilizzabiliperleggediaffinitàmentale».

E taleaffermazionenon risultauna semplice frase inconcludente, bensì, la«chiavedi volta»ditutto ciò che si ottiene. E l'idea contenuta in siffatta frase venne in seguito reiterata in formediverse,inguisadasvolgerlaconvenientemente,finoachenell'ultimomessaggionoiabbiamounalcunchè di analogo a uno schema di dottrine filosofiche riferentesi alla sopravvivenza dellapersonalità umana fornita di una memoria integrale che le conferisce il possesso di tuttal'esperienza acquisita durante l'esistenza terrena; ma ciò in unione a una più vasta e piùtrascendentale Coscienza in cui tutte le memorie ed esperienze individuali sono preservate ecoordinate».

CosìilBlighBond.Ora,nonsoloaderiscoanch'ioataleconcezionedell'Essere,maosservocom'essas'imponga alla ragione, giacchè filosoficamente parlando, al Microcosmo-Uomo, sintesi supremapolizoico-polipsichica nel dominio del Relativo, deve corrispondere il Macrocosmo-Dio, sintesi

trascendentalepolipsichicaedUNA,eterna,incorruttibile,infinitaneldominiodell'Assoluto.

Eselogicamentenonpuònonaccogliersitaleconcezionedell'Essere,alloradovrebbeindursil'esistenzadiunagerarchiaascensionaledi«Coscienze,odEntitàtrascendentali»dipiùinpiùintegrate,incuituttelememorieindividualiappartenentiadunmondo,poiaunsistemadimondi,ecosìdiseguitofinoadesaurimentodell'universo,abbianoadintegrarsi insintesisemprepiùvaste, incui lasintesimaggiorecomprendainsèlesintesiminori,perarrivareinfineallaSintesidelleSintesi,valeadireaDio.

Dalnostropuntodivista,osservoancoracometaleconcezionedell'Essererisultidigranlungadiversadallanotaipotesimetafisicadella«CoscienzaCosmica»propugnatainprincipiodalBlighBond;ipotesisecondo la quale esisterebbe un piano trascendentale registratore incosciente dei ricordi individuali;laddovenell'ipotesicuioraegliaderisce,taleconcezionemetafisicasitrasformainaltraincuisipostulal'esistenza di una gerarchia trascendentale di Entità spirituali polipsichiche, in cui le miriadid'individualità umane che le costituiscono, lungi dal riassorbirsi e perdersi nella grande individualitàsintetica, ne formano parte integrante senza nulla rimettere dell'individualità che loro è propria, cosìcomelecelluledell'organismoumanoconcorronoamiliardiacrearlo,senzanullarimetteredellaloroindividualitàspecifica.

Rilevo infine che con la concezione in esame, l'autore raggiunge lo scopo di conciliare l'ipotesidell'esistenzanell'universodiuna«CoscienzaCosmica», conquelladella«sopravvivenza individualeumana», ipotesi quest'ultima che s'impone al raziocinio di chiunque non risulti destituito di sensofilosofico,eciòinquantonell'universoesistendolaVita,deveassegnarsiunafinalitàallaVita.

Oraèpalesechelavitanonavrebbescoposeleindividualitàpensantiperisseroconlamortedelcorpo,esel'interaumanitàfossedestinataadestinguersitotalmenteconlospegnersidelsole.Malaveritàèbendiversa,equandosianalizzanoesicomparanolefasimultipledell'evoluzionebiologico-psichicanellespecie,allorasiètrattiaconcludernecometuttoconcorraadimostrarecheloscopodellaVitaneimondi consista nella «Individuazione delle Anime»: individuazione conseguita laboriosamenteattraversoilpassaggioperlascalaascensionaledituttigliesseriviventifinoall'uomo.

E nella guisa medesima in cui i regni della natura sono officine preposte a questo gran fine, cosìnell'uomoogniorganodel«corpo fisico»èun'officina incui sivaelaborandoedaffinando il«corpospirituale».

In breve: gli organismi viventi hanno per funzione di conferire l'individualità agli elementi psichiciimpersonali; per cui deve dirsi che senza i processi dell'evoluzione terrena non esisterebbero animeindividuate.

Il famoso «veggente» nord-americano JacksonDavis, nel suo grandioso sistema filosofico intitolato:The Great Harmonia, spiega in termini scientifici, per quali ragioni la personalità umana debbaconsiderarsiimmortale.

Egliscrive:

«Siamo pervenuti alla terza ed ultima prova scientifica in dimostrazione dell'«immortalitàpersonale», la quale può definirsi come segue: Le forze interiori di coesione-attrazioneprevalgonosulleaffinitàdisintegranti estrinseche.—Labasedi tale dimostrazione risiedenelfattochela«personalitàumana»èlasintesidi tutte le forze,di tutte leenergie,di tutte le leggi

vitalicheriempiono,determinano,governanolosconfinatoimperodellaNaturaediDio.

Sefossealtrimenti,senoiscoprissimoesteriormentealla«personalitàumana»unasolaforza,unasolaessenza,oproprietà,oqualitàchenonfosserappresentatanel«corpoeterico»,noiavremmoconciòsegnalataunadeficienza fatalenella fondazionedella superstrutturadellenostreproveintese a dimostrare che la personalità umana sopravvive inalterata e inalterabile alla perpetuadistruzioneericostruzionedegliorganismifisici.

Qualoralapersonalitàumananonfosseunasintesiproporzionaleditutteleforzeedenergie,noteedignote,esistentinellanatura,senonfosseunacombinazioneeunaconcentrazionearmonizzataditutteleessenzeesistentiesteriormenteallospiritoeal«corpoeterico»,alloranonmancherebbefatalmentediarrivare ilmomento incuiuna«forzadiattrazione»esternaalsistemacostituenteuna«personalitàumana»prevarrebbesuquest'ultimo,disgregandoedisperdendoglielementichenecostituisconol'individualità.

Ma ritengo di avere dimostrato in guisa risolutiva che la personalità umana è come un'urnameravigliosa incui si tesoreggiano tutte leessenzedell'universo.Solidamente fondatosuquestabaseincrollabile,affermochelapersonalitàspiritualeumanaèuncentronelqualeconvergonoesiarmonizzanotutteleaffinitàdell'universo;eciòinguisaprevalentesututteleaffinitàesterioriallamedesima;o,inaltritermini,cheesteriormenteallapersonalitàumananonesistonoforzediattrazione le quali prevalgano in potenzialità a quelle esistenti interiormente... — La sua«personaleimmortalità»èpertantoscientificamentedimostrata...»(TheGreatHarmonia,vol.V,pag.394).

Nonmi è possibile citare ulteriormente dalmeraviglioso capitolo in cui il Davis espone «La Leggedell'immortalità», capitolo che per la profondità del pensiero filosofico, supera di gran lunga tutte leconcezioniformulateinargomentodaipiùgrandifilosofi,nessunoescluso.Comunque,nonvièdubbiochel'argomentazionecitata(sebbenemenomatanellasuaefficaciainquantoèdisgiuntadalcomplessodelleprovechelaconfermano)risultascientificamenteefilosoficamenteinappuntabile.

Concludoaccennandoaunultimoquesitochemisipotrebberivolgereinrapportoaltemaconsiderato;ed il quesito è questo: «Ammesso che lo scopo dellaVita sia l'individuazione delleAnime, a qualescopoesistonole«Animeindividuate»?

MilimitoinpropositoariferirelamemorabilerispostaottenutamedianicamentedaEugèneNus:

«Loscoposupremodeidestiniindividualièquellodiconcorrereaformarel'Esserecollettivo,deiqualinoisiamolemolecoleintelligenti.PerilTUTTOcomeperlePARTIlavitaèunperpetuoDIVENIRE,enonèsimileasèstessainalcunmomentodelsuotransitonelTEMPO».

***

NOTA. — Dissi in principio che le importanti esperienze del Bligh Bond vennero bruscamenteinterrotteperordinedeicomponentiilConsigliodirettivodiarcheologiadiSomerset,echeciòavvenneproprioalmomentoincuieranoimminentialtremirabiliscoperte.

Mi sembra pertanto opportuno di accennare ai particolari più notevoli delle ultime esperienze inquestione;particolarich'ioricavodallarivistainglese«Light».

L'episodioseguenteconfermaleparoledeimonacicomunicanti,iqualiavevanoaffermatodiesercitarelaloro«influenza»sopra«sensitivi»diversi,ondemeglioraggiungereloscopodiricordarealmondolalorogloriosaabbazia.

«Ilgiorno3agosto1921,ilBlighBondricevetteunamissivaincuilosiinformavachelefondamentadellacappelladiSanGiuseppe—messealloraalloscoperto—noneranosituatesulpuntoprecisoincui sorgeva la cappella più antica, e che s'egli avesse fatto scavare alquanto più a nord, avrebberinvenuto le fondamentadeimuri costruiti ondepreservaredalle intemperie laprimitivaantichissimachiesainlegnoedificatadaGiuseppediArimatea;murichenoneranoinlineaparallelaconlacappellascoperta.

Tregiornidoporicevetteun'altramissivadallamedesimasignorasconosciuta,nellaqualesifornivalapiantaplanimetricadellefondamentadascoprire,esiaggiungevachelacostruzioneindiscorsorisalivaall'anno1105,ederastatal'operadell'abbateHerlewin.

IlBlighBondnondiedeimportanzaatalistraordinarimessaggi;mailgiornoprimodisettembre—luiassente—furonopraticatiscavi,acaso,indirezionenord,esirinvenneunbrevetrattodimuromoltoantico.IlBlighBondfecealloraproseguiregliscavinelsensoindicatodallapiantaplanimetricainviatadalla sua corrispondente, e vennero così ritrovate le fondamenta dei muri che circondavanol'antichissimaprimitivacappellainlegno,murichequasicertamenteeranol'operadell'abbateHerlewin,comefudettatoallamedium.

Posto di fronte a tali risultati positivi, il Bligh Bond si affrettò a scrivere alla sua corrispondente,chiedendo ragguagli in merito alla genesi dei messaggi inviati, e venne informato ch'essa era statapsichicamenteobbligataa scriverli automaticamenteead inviarli alBlighBond,eciòpervolontàdiunospiritosèaffermanteunmonacodell'abbaziadiGlastonbury,ilqualeavevaaggiuntocheipianieiragguaglifornitisiriferivanoall'antichissimachiesainlegno,qualeesistevaprimadelgrandeincendiocheladistrusse.

La signora inviò i messaggi originali, che risultarono dettati nel rozzo inglese dei tempi a cui sialludevaneimessaggi».(«Light»,1921,pag.631).

Aproposito dell'episodio esposto, giova rilevare che siccome la signora in discorso affermò che nonpensava affatto aGlastonbuy, nè aimonaci che vi soggiornavano, e tantomeno agli scavi che ivi sipraticavano,siètrattiaconcludernechetaletrasmissionemedianicadirivelazioniveridichesugliscavida praticarsi, firmata col nome di unmonaco di Glastonbury, non poteva non risultare l'opera dellemedesime personalità medianiche solite a comunicarsi al Bligh Bond pel tramite dell'amico JohnAlleyne,alloraassente;tantopiùsesiconsiderachelemedesimepersonalitàavevanopreannunciatoilloropropositodivalersiailoroscopidialtri«sensitivi».

E se così è, allora talipersonalitàmedianiche non potrebbero certamente considerarsi personalitàsubcoscienti, visto che con ciò si erano dimostrate capaci di agire all'infuori di ognimedium, negliintervallitral'unael'altraseduta,nonchècapacidiandareallaricercadialtrimediumsedimanifestarsiliberamente ora con l'uno ed ora con l'altro; tutte forme di attività personale che risultano soltantopossibili a un'entità spirituale individuata e indipendente da ogni vincolo con le subcoscienze deiviventi.

Ne deriva che le circostanze di fatto rilevate si trasformano in un'altra buona prova in favore

dell'interpretazionespiriticadellemanifestazioniinesame.

Miparepertanto cheper il caso espostodebba considerarsi esclusa inmodo risolutivo l'ipotesi della«telestesia».

***

CASOXXXIX.—Ricavoilseguenteepisodiodal«Light»(1931,pag.518).IlprofessoreWasaburoAsano dell'università di Yokosoka, nel Giappone, dopo avere osservato che nel suo paese lamaggioranzadelle persone è più interessata di quanto non appare alle indagini psichiche,ma in paritempoè—conragione—assaidiffidenteneisuoirapporticoimediums,eglicosìprosegue:

«Fuquestospiritodiscetticismochequindicianniorsonotrassemepurea indagare lepreteseapparentementeesageratediparecchimediumsgiapponesi...,manontardaiaconvincermichesitrattavainrealtàdiunvastocampodaindagarescientificamente.

Nederivòcheiorassegnailemiedimissioniall'universitàdiYokosoka,colpropositodidedicarmiinteramenteaiproblemiprospettatidaquestanuovabrancadelloscibile...

Fuinquestoperiodochem'incontraicolsignorArafuka,uncommerciantediOsaka,uomopraticonelleopereenelpensiero,ilquale,conlamassimanaturalezza,midissech'egliera«controllato»da uno spirito di nome «Michiomino-Mikoto», il quale era stato il consigliere del primoimperatoredelGiappone!

Pensai naturalmente che mi trovavo in presenza di un caso di autosuggestione e nulla più,rimanendo sorpreso che un uomo d'affari come lui potesse lasciarsi possedere da fisime di talnatura.Senonchèavvennecheungiornoebbiadassistereaunasua«crisi»di«trans»medianica,durantelaqualesimanifestòl'entitàspiritualeindicata,cherivolgendosiame,disse:

«RecatinelprimovillaggiodellaconteadiHiuga.AseicentometriversoorientesielevauncollenelqualefuseppellitounantichissimoimperatoredelGiappone.Scavandonelpuntochetidirò,nescoprirailatomba,nellaqualeesisteancoral'insegnadelsuogradoregale,consistenteinunaspada d'onore incastonata di grossi smeraldi, più l'armatura da lui rivestita nelle solennitàimperiali».

Iodissi chenulla conoscevodi tale antichissima storiagiapponese, ed egli, allora,mi narrò lacronacadeisuoitempi,conminuziosiparticolariassolutamentenuoviperme,giacchèsitrattavadella storia di 3000 anni or sono, intorno alla quale i più insigni studiosi dell'antichità dellanostrastirpeeranototalmenteignari.

Orbene: si fecero scavi nel luogo indicato dallo spirito comunicante, ed ivi si rinvennero lepreziosereliquiepreconizzate, lequaliapparvero in tuttocorrispondentialladescrizionecheneavevafattalospiritostesso.

Ivi,inoltre,sirinvenneunmanoscrittodettatoinunidiomaarcaicopressochèdimenticatoincuisinarravalastoriadell'imperogiapponeseduranteilgovernodelmonarcaiviseppellito,storiachecorrispondevaesattamenteaquantoavevanarratolospirito«Michiomino-Mikoto».

Comesivede,ilcasoespostoèintuttoanalogoall'altrocheprecede,conlasoladifferenzachequestavolta lo spirito comunicante erasi manifestato dopo trenta secoli, laddove nel caso di Glastonbury imonaciavevanocomunicatodoposettesecoli.

Ed anche nelle circostanze esposte, la spiegazione telestesica dell'evento non pare sostenibile, e ciòtantopiùchesetaleipotesipotrebbeancorafarsivalereperilparticolaredellereliquieregaliscopertenella tomba, non è più così per quanto riguarda la cronaca dei suoi tempi fornita dallo spiritocomunicante, cronaca riscontrata identica con quella contenuta nel documento rinvenuto nella tombastessa.

Si è tratti pertanto a inferirne come tale constatazione di fatto equivalga a una buona provad'identificazionepersonaledeldefuntocomunicante.

***

CASOXL.—Tolgol'episodioseguentedalla«RevueMétapsychique»(1935,pag.156),incuivieneriferita in riassunto un'importante relazione cheKonrad Schupper pubblica in una rivista psichica diBerlino,intornoallamedianitàdiFrauHelgaHagen.

Il relatore rileva, tra l'altro, una circostanza interessante, la quale fu già rilevata dal dottoreOsty, diconservaconparecchialtriindagatori,compresigliantichimagnetizzatori;edècheallostatodivegliaFrauHagenèpiuttostoscettica,nelsensochepropendeaspiegare tutte lemanifestazionimedianichecon la teoria«animica»,escludendoperentoriamentequella«spiritica»;maunavolta incondizionidi«trans» tutto si svolge nel senso spiritico delle sedute medianiche; vale a dire che la medium ècontrollatadaun'entitàdinome«Thomasius»ilqualepreannunciaedirigeifenomeni,sirivolgeagliassistentiediscuteconessi...

Dalnostropuntodivista,è rilevabile il seguenteepisodiodi«chiaroveggenzanelpresente» incui sicontieneunparticolareteoricamenteimportante.

«Unasignoralaqualeassistevaperlaprimavoltaaunasedutaconlamediumindiscorso,ederaaquest'ultimasconosciuta,chieseallospiritocomunicantesesapevaindicarledoveavevalasciatoilsuoparapioggia.FrauHagen,in«trans»,rispose:

«Scorgounpiccologabinetto incui si trova il vostroparapioggia, ilqualehaunmanicogialloricurvo,edèblu:biancoeblu».

Laconsultantenegòcheilsuoparapioggiaavessedelbianconelmezzoalblu,purriconoscendoche,quantoalresto,ladescrizionedataneeraesatta.

Asedutafinita,ripensandoal«piccologabinetto»dicuileavevaparlatolamedium,leoccorseinmente che ciò poteva riferirsi a un «Lavabor» pubblico dov'ella era entrata il giorno prima; epertantovisirecò,interrogandoilguardianosulparapioggiasmarrito.Ilguardianolaintrodussenelgabinetto,doveinfattitrovavasiilsuoparapioggia.

Fualloracheconsuograndestuporevidechesoprailparapioggiaavevanodistesounfazzolettobianco, probabilmente dimenticato da qualche altro avventore. Dunque la medium avevavisualizzatoilvero!»

Emerge palese che il particolare del «fazzoletto bianco disteso sul parapioggia», particolare ignoratodallaconsultanteedallamedium,valeatrasformarelapresunta«chiaroveggenzatelepatica»inuncasoindubitabiledi«telestesia»veraepropria;einconseguenza,valealtresìadimostrareancoraunavoltachebensoventela«chiaroveggenzanelpresente»risultad'ordine«telestesico»,enongià«telepatico».Avevanodunqueragionegliantichimagnetologhi.

Tuttavia,nelcasoespostoincuilamediumparlavainnomediun'entitàsèaffermantelospiritodiundefunto, si rimane nell'incertezza circa la personalità che realmente possedeva il dono della visione«telestesica».

***

CASOXLI.—Quest'altroepisodioèanalogoalprecedente,perquantonedifferiscanotevolmenteperlemodalitàdiestrinsecazione.

Loricavodal«Light»(1938,pag.328).

Mrs.G.L.Parsons,consorteall'onorevoledeputatoditalnome,hapubblicatounlibrointitolato:ThePathtoLight(Unpassoversolaluce),incuiriferisceleproprieesperienzed'ordinesupernormalecuiva soggetta, le quali comprendono fenomeni di telepatia, chiaroveggenza, chiaraudienza eprecognizione.

Nellaprefazionel'autricedichiarasolennementecheciòchesiapprestaariferirerisultaassolutamenteveritieroneipiùminuziosiparticolari,e ilmaritodi lei fa seguire lapropria testimonianzaaltrettantosolennecircalaveritàscrupolosadiquantohadariferirelapropriaconsorte,mentreinfondoalvolumeseguonoletestimonianzedellepersoneimplicateneifatti.

Riferisco alcuni esempi di ciò che la «sensitiva» denomina «percezioni extrasensorie», appellativoquest'ultimodivenutod'usocomunedopo lenoteesperienzedelprof.Rhinedella«DukeUniversity»(StatiUniti).

Mrs.Parsonsriferisce:

«Qualchevolta,allorchèdesiderosaperechecosafainquelmomentounadatapersonalontana,oinformarmicircaidintornidiunadatalocalità,iochiudogliocchi,emiconcentrointensamentenelpensierodivolersapereesattamentechecosa fa lapersona indiscorso,odivolervedere ilpanoramadellalocalitàpensata.

Così, ad esempio, allorchè mio marito doveva recarsi a Taunton, egli mi disse che avrebbedesiderato sapere qualche cosa intorno all'«Hôtel Clark», nel quale doveva soggiornare perqualchetempo.

Iorisposichemisareirecataavisitarlo.

Chiusi gli occhi, e subito scorsi un caseggiato in pietra grigia, con torrimerlate ai lati, e conlussuosoportone,alqualesiaccedevaperquattroscalini.Entrainelportone,giraiperlesaleelecamere dell'albergo, descrivendo successivamente a mio marito ciò che visualizzavo, e inparticolarelacameraaluiriservata.Nèio,nèluieravamomaistatiaTaunton.

Ilgiornodopoeglipartìpertalelocalità,esubitomiscrissecheognicosarisultavaesattamentequale io l'avevodescritta,comprese le torrimerlate, lequali rappresentavanociòcherimanevaancoradiunanticocastello».

Inaltracircostanza,essascrive:

«Un'esperienzadinaturadiversarisultaaltrettantointeressante,edècheiopervengoadimporrelamiavolontàapersonelontane.

Mio marito desiderava ansiosamente che un amico residente a Londra, del quale ignorava ilnumerodel telefono,gli telefonasse intornoaunacertasituazioneparlamentare,cosicchè iomioffersidirecarmiadirglielo.Chiusigliocchi,econoscendoladiluiabitazione,mirecaidifilataacasasua,riscontrandoch'eglinonsi trovavanelpropriostudio.Allorasalii lescale,girandodicameraincamera,elotrovaisedutonellasala.Posailamanosulladiluifronte,ordinandogliditelefonare all'onorevole Parsons. Tale mio ordine era così concepito: «L'onorevole Parsonsdesideraparlarvi.Perpiaceretelefonatesubito»!—Rinnovail'ordineparecchievolte,conintensoconcentramentodellavolontà,quindicessai.

Dieciminutidoporisuonòilcampanellodeltelefono:eral'amicodimiomaritocheglitelefonavadaLondra,eladesiderataconversazioneebbeluogo.

Un'altravoltafumiasorella,cheospiteincasamia,desideravaurgentementediparlareconunsignoreresidenteaLondra.Ioconoscevolapersona,manoneromaistataacasasua,perquantosapessidovesitrovava.

Chiusigliocchi,e subitomi trovai sulposto.Dopoaveregiratoper tutta lacasa, informaimiasorellach'eglinonvisitrovava.Ciòdetto,iomitrovaitrasportatadinanziaungrandeedificiochedescrissiamiasorella,compresoilnumerodegliscalinichesitrovavanosulfrontedelmedesimo,manonseppidirleilnomedellacontradaincuisiergeva.

Essa ne rimase piuttosto contrariata, nonchè diffidente dellemie facoltà di «veggenza», poichèl'amicosuoleavevaassicuratochesisarebbetrovatoacasaperl'interasettimana.Dopoqualchegiorno,ricevettiunaletteradamiasorellaincuimidiceva:«Aveviragione:B.nonsitrovaacasa,erimarràfuoriperdiversigiorniancora».

Nederivòchemiasorelladovette seguirlonella località incuiegli erasi recato,dallaqualemiscrisse che l'albergo in cui era alloggiato l'amico suo appariva esattamente quale io l'avevodescritto,compresoilnumerodegliscalinidamecontatidinanzialportoned'ingresso».

Queste le interessantiesperienzediMrs.Parsons, incui la«chiaroveggenzanelpresente»sicombinacon la«chiaroveggenza telepatica», la«telestesia», e l'«esercizioadistanzadellapropriavolontàconsuggestioniconseguitetelepaticamente».

Sitrattapertantodiesperienzecomplessee,cometali,abbastanzararenellacasisticametapsichica,lequalinondimenorisultanobennoteaicultorid'indaginipsichiche.

Nella mia monografia intitolata: Delle comunicazioni medianiche tra viventi (1) mi occorse dipubblicareunaltrocasoanalogo,madigranlungapiùcomplessodiquelloinesame(casoIII),alquale

giovach'iomiriferiscabrevementeperladelucidazionediquelloquiconsiderato.

-nota-

(1)Diprossimapubblicazioneinquesta«Collana».

-finenota-

Il relatore del caso è il direttore della rivista psichica nord-americana «The Banner of Light»: Mr.HarrisonD.Barrett.

Larelazioneèlunga,equimilimitoapochicennisostanziali.—Egliriferisce:

«Lasignorainparolaèsolitaproiettare leproprie facoltàpercettive indirezionedellasorellaedelfratello,iqualirisiedononel«Midland»;ecosìcomportandosi,essaliscorgenellesituazioniincuisitrovanoalmomento;situazionichelevengonoregolarmenteconfermateperlettera.

Unavoltavidesuocognatochesalivasopraunascalaapiuoli,epiantavaunaseriedichiodinelmuro, ai quali appendeva altrettanti quadri. Il fatto la sorprese, poichè essa sapeva che suocognatononpossedevaiquadridaleivisualizzati;maquandoglienescrisse,venneaconoscerech'egli aveva realmente appesi ai muri quei quadri medesimi, venuti in suo possesso per unlegato...

Quando proietta le sue facoltà percettive a distanza, essa è in grado d'influenzare le personevisualizzate,trasmettendoloroipropripensieri,osuggestionandoleacompiereunadataazione.

Così, ad esempio, essa loro suggerisce di venire a trovarla a un'ora prestabilita, ciò che nonmancamaidirealizzarsi.Quandotrasmetteordinimentali,essapercepisceipensieridellepersoneconcuièinrapporto,comeselemedesimeconversasseroavivavoceconlei;edanzinonèsicuradellariuscitadell'esperienzafinoaquandociònonsirealizzi.

La proiezione delle sue facoltà percettive in direzione del soggetto, determina un «circuito diritorno» che reagisce su di lei; ed è in tal guisa ch'ella è avvertita della riuscita o menodell'esperimento...

Generalmentelepersonesucuiproiettailsuopensiero,divengonoconsapevolidellasuapresenza,o,perlomeno,pensanoalei...

Vivendo sola, essa cerca la compagnia dei familiari ricorrendo alle sue facoltà di veggenza, lequalisisonooramaisiffattamentesviluppateinlei,chetalvoltafunzionanospontaneamente,senzaintenzionealcunadasuaparte...

Essaèd'opinionecheintalicondizionidichiaroveggenza,sideterminilaproiezioneadistanzadelproprio«doppio»,eciòperlaragionech'essavedeilpropriocorpogiacenteinertesuldivano...

Essa conserva sempre il ricordo delle proprie esperienze, per quanto si realizzino durante una«condizioneseconda»dellasensitiva...».

Questiibranisostanzialiricavatidauncasoanalogoaquelloinesame,iqualivalgonoaconvalidare,e

in pari tempo a delucidare quest'ultimo, giacchè tutto concorre a dimostrare che in entrambi i casi ilfenomeno della visione a distanza risulta «animico», non già «spiritico», mentre la visualizzazionecomplessadicoseedisituazioniinattese,atuttaprimaimplicherebbecheinessila«chiaroveggenzanelpresente» siasi combinata con la «chiaroveggenza telepatica» e la «telestesia», più l'esercizio dellasuggestioneadistanza.

Senonchè si rilevano in entrambi i casi circostanze di fatto le quali fanno pensare che debba invecetrattarsi di esperienze di «bilocazione» più o meno incipienti. O, più precisamente, il fenomeno di«bilocazione» risulterebbe «incipiente» nel caso di Mrs. Parsons, in cui la sensitiva risentiva lasensazionedigirareperlecamere,diposarelapropriamanosullafrontedellapersonavisualizzata,editrasportarsi da una località all'altra; tutte circostanze che se nonbastano a provare che si tratti di unfenomenodi«bilocazione»,fannoperòpensareallapossibilitàdellafuoruscitadiunaqualcheporzione,oforma,orappresentazionepiùomenosottiledeldilei«corpoeterico»;valeadire,fannopensareaciòche il Myers denominava un fenomeno di «psicorragia», in cui «un elemento psichico esulatemporaneamentedal"corpoeterico"diunsensitivopermanifestarsiadistanza,anchevisibilmente».

Nelcaso,invece,dameriferitoatitolodiconfronto,lapresunzionediuna«bilocazione»già«inatto»vienesuggeritadallefrasiconcuisiesprimeilrelatore:«Generalmentelepersonesucuiproiettailsuopensiero, divengono consapevoli della sua presenza, o, per lo meno, pensano a lei»; e piùpalesementedall'altrafrase:«Essaèd'opinionecheintalicondizionidichiaroveggenzasideterminilaproiezioneadistanzadelproprio«doppio»,eciòperlaragionech'essavedeilpropriocorpogiacenteinertesuldivano».

In quest'ultima circostanza di fatto il fenomeno di sdoppiamento emerge palese, mentre l'altracircostanza dello stato di «trans» in cui giace la sensitiva, combinato al fatto della coscienza di sèesulatadalcorpo,valgonoaprovarel'esistenzadiunfantasmaetericosdoppiato,sededellacoscienzastessa.

Siètrattipertantoainferirnecheinentrambiicasiquiconsideratinonsitrattinèdi«chiaroveggenza»,nèdi«telestesia»,bensìdifenomenipiùomenoincipientidi«bilocazione».

***

CASOXLII.—Nell'episodio che segue il fenomeno di «telestesia» è provocato artificialmente permezzodell'ingestionediun«estratto»dal«CactusMessicano».

Ricavol'episodiodal«Light»(1927,pag.381).

Mr. Douglas Grant Duff-Ainslie pubblica una relazione intitolata:LaMagia col succo del CactusMessicano,incuiegliriferisceirisultatidelleproprieesperienze,ottenutiperingestionedelsuccodel«CactusMessicano»dapartediunamicosuo,daluipresceltoperchèdestituitodiqualsiasirudimentodifacoltàsupernormali.

Egliscrive:

«L'amico ingegnere prese la prima pillola verso ilmezzogiorno, in presenza di sei testimoni—uomini e donne—, riuniti intorno al seggiolone in cui egli erasi sdraiato. Nulla avvenne permezz'ora;dopodiche,egliingoiòunasecondapillola,accompagnandolaconunatazzadicaffè.

Quasiimmediatamenteegliebbelaprimavisionechiaroveggente...—Decidemmodiprovarefinoaqualedistanzaeglipervenivaadestenderelefacoltàdi«veggenza»acquisite;econformementeloinvitammoaconcentrarelapropriavolontàindirezionediunasignoradinostraconoscenza,laqualeinquelmomentoeraalettoperunalieveindisposizione.

Ilnostroamicorimasesilenziosoperdueminuti,quindiinformò:

«Iomitrovoaccantoalsuoletto,egiroattornoadesso».

(Domanda)—Secosìè,dovrestiscorgerel'albumdalqualel'altrogiornoessacilesseunabellapoesia.Hadatrovarsisulloscaffaledellacamera,ovverosultavoloaccantoalletto.

Seguìunabrevepausa;dopodiche,ilveggentedisse:«Iononscorgol'albumdanessunaparte».

(D.)—Vedraiperlomenol'amicanostraaletto.

(R.)—No;essanonsitrovanellacamera.Sullettodileiscorgounicamentelasuabellaspazzolamontatainargento,manellacameranonc'ènessuno.

Siccomeeglipersistevanellesueaffermazioni,noituttipensammochelasuafasedi«veggenza»volgesse al termine. Ne derivò che uno di noi volle accertarsene recandosi a casa dell'amicanostra,lontanacircaduechilometri.

Quando fu di ritorno, apprendemmo che in quel dopopranzo la signora in discorso, sentendosimigliorata, era scesa dal letto recandosi a giacere sul divano nella camera attigua, mentre laspazzola montata in argento fu dall'amico nostro rinvenuta effettivamente sul letto, come il"veggente"avevaaffermato».

Null'altro da rilevare— dal nostro punto di vista— nella relazione in esame, ma sta di fatto chequest'ultimominuscolo incidente della spazzolamontata in argento rinvenuta effettivamente sul lettodellasignoraindisposta,valeaprovareinguisarisolutivalagenesi«telestesica»delladeambulazionesupernormaledel«veggente»;ilquale,sinotibene,eradivenuto«veggente»inconseguenzadell'avereingeritoduepillolecontenentiestrattidel«CactusMessicano»;ilcheribadisceleconsiderazionidamefatte seguire al casoXXXII, in cui l'ingegnereLacoste, inpredaaldeliriopergrave infermità, diedeprova di possedere facoltà notevolissime di «telestesia», le quali non potendo essere state create dalnullainvirtùdiunacrisididelirio,dimostranochele«facoltàsupernormali»indiscorsoesistevanoallostato latenteneirecessidelladi luisubcoscienza,eche lacrisididelirioavendosoppressol'eserciziodelle«facoltànormalicoscienti»,avevafavoritol'emergenzadiquelle«supernormalisubcoscienti».

Così stando le cose, dovrà inferirsi altrettanto nel caso qui considerato, osservando che se losperimentatore di cui si tratta era divenuto veggente per avere ingoiato un estratto di «CactusMessicano», ciò equivale a riconoscere che le facoltà supernormali sono patrimonio di tutte lesubcoscienze umane, visto che l'ingestione di speciali stimolanti, così comeuna crisi di delirio, o lostatopreagonico,valgonoafarleemergereinqualunqueindividuo;riconoscimentoquest'ultimoincuisicontieneundatodifattoteoricamenteimportantissimo,consistenteinciò:chesecosìè,alloranella«facoltàsupernormalisubcoscienti»debbonoravvisarsile«facoltàdisensospirituali»,iviesistentiallostatolatente,inattesadiemergereediesercitarsiinambientespiritualedopolacrisidellamorte.

***

CASOXLIII.—Terminoquestanonbreveenumerazionedifatti,conunepisodioricavatodall'operadelDott.Ricard:TraitéThéoriqueetPratiqueduMagnétismeAnimal(pag.485),poichèsitrattadiunepisodioclassicodiveraepropria«telestesia».

Ildottoreinparolariferisceilseguenteepisodio,dameabbreviatonellapartenonessenziale:

«Nell'anno 1828, la signora L. si recò alle acque termali di Castera-Verduzan, dipartimento diGiers, per curarsi di accessi dolorosi spasmodici all'epigastrio, che la facevano soffrireorribilmente.Eranle stati prescritti i bagni ferruginosi e l'usodelleacque termali, inunioneadalcunedosidisolfatodichinino.

Talecuranonfececheaggravareilsuomale,eidolorisifecerointollerabili.Pertantoiomiarresialle sollecitazioni dell'inferma e del di lei marito, i quali desideravano provare l'azione delmagnetismo.

...Il giorno 26 settembremi recai dalla signoraL. in compagnia della sonnambola quindicenneAdelinaDufaut,laqualeavevadatoprovadiunaluciditàmeravigliosa,percuinutrivosperanzacheellaindicasseunrimedioefficaceperguarirla.

...Miaffrettaiaporlaincondizionisonnamboliche,eastabilireilrapportomagneticotradileielasignoraL.—Consultatasull'infermitàdiquest'ultima,risposesenzaesitanze,einguisacheildott.Ponspotègiudicarech'essaalludevaaun'irritazione,enongiàaunprocessoinfiammatorio.

Leargomentazionidellasonnambolameravigliaronostraordinariamenteildott.Pons,perquantoegliavessedichiaratounmomentoprimachenonsisarebbepiùstupitodinulla.

Pocodopo lasignorinaDufautannunciòcongioia indicibilediconoscere ilmododiguarire lasignora L., ed allora si svolse una scena indimenticabile, alla quale aggiungevano interesse lapresenzadellamalata,dellamadredileiediuninsignedottore.Lasonnambolaesclamò:

«E'là...,là,suquellacollinadiMont...diMont...»

Ondeaiutarlaapronunciareilnome,dissi inomidituttelecollinecircostantiadAgen,einfinequellodiMont-Grand.

«Sì,sì—ellareplicò—,propriodiMont-Grand...pressoilponte...sullascarpatadelburrone...,appoggiataadunaroccia...,là...,là...Nonlavedetequellapianta,quelcespugliofronzutodierbaalta?...»

Essaladescrisseminuziosamente,esiccomeioesitavoadaffermarechelavedevo,essafeceunmovimentocomepercoglierneunramoscello,chemioffersedicendo:

«Prendi;nonlovediora?...Uh!cheodorepenetranteecattivo!...»—«Sì,sì,hairagione—diss'io—,macomesichiama?»—«Oh,questoiononloso».—«Checosadobbiamofarne?Forseundecottoperlamalata?»—«Ohno;mioDio!Percarità!Nientedabere...Bisognaimbianchirla,triturarla come si fa con gli spinacci...; poi farne un cataplasma,metterlo tra due tele di lino,deporlosullostomacodellamalata,lasciarceloventiquattr'ore...Ripeterlounasecondavolta,ela

malatasaràguarita...»

Essadescrissenuovamentelapianta,nellasuaforma,nellesuefoglie,nellagraduazionedelsuoverde;indicònuovamentelalocalitàprecisaincuilavedeva,erivolgendosiame,disse:«Etunonla vedi? Non senti l'odore penetrante che tramanda?» — E pareva impazientirsi per le mieesitanze.

Giova rilevare che la sonnambola, la quale eraappenaquindicenne, non erasi più recata sullacollinadiMont-Granddall'etàdisetteanni.Lechiesisedasvegliaavrebbericonosciutolapiantadescritta.Risposechel'avrebbericonosciutaseglieloordinavo.

Mi regolai pertanto in conseguenza, facendo quanto era necessario in simili contingenze ondeottenere la conservazione del ricordo;ma dimenticai di fare altrettanto per la località dove lasonnambola aveva visto la pianta. Comunque, noi avevamo preso buona nota di tutto, e leindicazioniscrittebastavanoall'uopo.

Pocodopo svegliai la signorinaDufaut, e il dottorePons le chiese che cosaavevaprovato nelsonno.Risposechenonsiricordavadinulla,salvodiaversognatounapiantadellaquale«sentivaancoral'odore».

Ella aggiunse di non sapere il motivo per cui pensava a questa pianta, ch'ella descrissenuovamentenei terminidiprima,osservandocheignoravail luogodovecresceva,echenonneavevamaivistal'uguale,neanchenelgiardinodelsignorDeSaint-Amand.

Ildomani,27settembre,incompagniadelsignorL.,delsignorDeBrienne,delmarchesediMataFlorida, della signorinaDufaut, di suamadre e di un'amicadella signorina, noi organizzammounapasseggiataallacollinadiMont-Grand, lasciando ignorareallasonnambola loscopodellagita.Giuntichefummopressoilpontechetraversailburrone,iopregailasignorinadiguardareattornoper vederedi trovare la piantada lei sognata.Essa lo fece con trasporto, dicendo: «Sitrovadisicurodaquesteparti,perchèlasento...,maperònonlavedo».

Ecominciavaadirritarsi,pestandoipiediaterra,esicapivachenonavevaalcunricordodellalocalità indicata nel sonno. Allora giudicai prudente di porla in sonnambolismo per il breveperiododellaricerca.

Ciòfatto,lapregaidicoglierelapiantachedovevaguarirelasignoraL.—«Sì,sì»,—rispose,epreseunarincorsaverso ilponte,esattamentenelpuntoda lei indicato ilgiornoprima;discesenel burrone, ne risalì l'altra scarpata, dirigendosi verso un blocco di pietra rotolato dall'alto:proprio come aveva detto in sonnambolismo, ed ivi colse una pianta estremamente fronzuta ecoloratadiunbelverde,laqualeemanavaunodoresgradevoleepenetrante.Nessunodinoifuingradodidenominarla.

AllorarisvegliailasignorinaDufaut,mettendolaalcorrentediquantoeraavvenuto.

TornatichefummoadAgen,mostrammolapiantaaparecchiepersoneche,comenoi,nonfuronoingradodidenominarla.Consultammoinfineunfarmacistachetienebottegasottol'orologio, ilquale fu allievo del celebre De Saint-Amand, ed egli informò che si trattava della «Psoraleabituminosa»,piantadallaqualeesalaunforteodoredibitume;aggiungendoperòchetalepianta

noneraadoperatainmedicina;ilchenullaimplicavapernoi.

Il dott. Pons non esitò a farne l'uso prescritto dalla sonnambola, e in quellamedesima sera ilcataplasma fu applicato sulla regione epigastrica della signora L., e ne fu tolto ventiquattr'oredopo. Lamalata passò l'intera notte senza che la cogliessero i dolori spasmodici, segno che ilcataplasmaavevaagitocomeunpotenterevulsivo.

Nella notte riapparve qualche debole reminiscenza spasmodica, e allora rinnovammol'applicazionedelcataplasmaperaltreventiquattr'ore,comelasonnambolaavevaprescritto.—Ilsuccessofucompleto,elaguarigionedellasignoraL.radicaleedefinitiva».

Icasianaloghialcitatosonoabbastanzafrequentinelleoperedeimagnetologhiantichi,edassumonotaloramodalitàpiù stupefacenti ancoradi quelle esposte; comequando lapiantavisualizzata cade ingremboalla sonnambolaperungenuino fenomenodi«apporto»,di cui risulta tipicoesempio il casofamosooccorsoaldottorBillot(CorrespondancesurleMagnétismeAnimal,etc.-Paris,1839).

Dal punto di vista della «telestesia», osservo che nei casi in discorso il fenomeno telestesico appareindiscutibile,epertantoritengosuperfluodisoffermarmiadimostrarlo.

Essi piuttosto sollevano un quesito d'altra natura, il quale verte sul modo con cui si stabilisce il«rapporto» tra il sonnambolo e la pianta ricercata, giacchè nelle contingenze esposte il quesito del«rapporto» differisce radicalmente da quello implicito nelle altre modalità di estrinsecazionechiaroveggente.

Infattineicasidiluciditàpsicometricapuòpresumersiaragionecheil«fluidovitalespecializzato»dicui l'oggetto presentato al sonnambolo appare saturato, valga a stabilire il rapporto con la personalontanaproprietariadell'oggetto;eneicasiincuinonvengonopresentatioggetti,siriscontralapresenzadi qualcheduno il quale conosce la persona lontana visualizzata dal sonnambolo; dimodochè èpresumibile che la persona presente valga a stabilire il rapporto con l'altra lontana; nei casi infineanaloghiaquellocitatodell'Alexis,incuiilsonnamboloscorgeadistanzaun'urnasepoltaericolmadimonete romane, è lecito ancora presumere che lamoneta romana rinvenuta nelmedesimo terreno econsegnataalsonnambolo,abbiaagitopsicometricamente(perquantositratterebbegiàdiunrapportotrapersoneedoggettiinanimati);maneicasiinvececomequelloinesameincuisitrattadiunapiantasperduta nella campagna, senza nesso fluidico di sorta col sonnambolo veggente, come dunque sistabilisce il rapporto tra sensitivo e pianta? Come dunque avviene l'orientamento nella ricerca? —Sarebbeforse ilcosìdetto«istintodei rimedi»(comuneaglianimalie frequenteneisonnamboli)cheservirebbeadorientareilveggentenellaricerca?

Forsesì;nelqualcasosiavrebbeadirecheilprincipiodinamicocapacedistabilireilrapportoconlapianta ricercata, sarebbe lamalattia di cui soffre il consultante,malattia che risultandoguaribile coisucchidiunadatapiantaspecifica(quindiesistendounrapportodicausaedeffettotradiesse;o,inaltritermini,esistendoaffinitàchimico-fisiologicaframalattiaesostanzaterapeutica)renderebbepossibilealsonnambolodiorientarsinellaricerca.

Notoancoracomenelcasoinesameladescrizionedeiluoghiedellapiantavisualizzata,conpercezionedell'odore sgradevole che tramandava, risulti siffattamente vivace da far pensare a un fenomeno di«bilocazione incipiente» (psicorragia) nella sonnambola. Senonchè vi è il particolare del ramoscelloallucinatorio colto dalla sonnambola ed offerto al suo magnetizzatore, il quale tenderebbe invece a

dimostrarecomenonsitrattassenèdibilocazione,nèdivisionedirettaoindiretta,mapuramentediunasuccessioned'immaginiesensazioniallucinatorio-veridichedicuilapersonalitàsubcoscientesivalevaondetrasmettereallapersonalitàcoscienteleinformazionirichieste.

Senonchètaliconclusionisollevanounaltroenigmadarisolvere,giacchèsenonparecontestabilecheleimmaginielesensazionipercepitedallasonnambolafosseroallucinazioniveridichetrasmessedallapersonalità subcosciente, nondimeno sta di fatto che la signorina Dufaut non era in condizioni diveglia,mainsonnambolismo,ilqualepresupponelasoppressionetemporaneadellacoscienzanormale,el'emersionedellapersonalitàsubcosciente.Eallora,selapersonalitàsubcoscienteeralasolaesistente,nonpotevacertotrasmettereasèmedesimaleimmaginielesensazioniallucinatorie.

Chidunqueglieletrasmetteva?—Forseunostratopiùprofondodellasubcoscienzastessa?

Ammettiamoloperfinirla;mabisognapurriconoscerechecisitrovadifronteaunenigmaformidabile.

CONCLUSIONI

Equimiarrestoconl'enumerazionedeicasi,ritenendochequellicitatibastinoperformarsiunconcettoadeguato sulle svariate modalità con cui si estrinsecano i fenomeni di «telestesia»; come pure milusingocheappariscanosufficientiaconvalidareledueproposizionifondamentalichemieropropostodi dimostrare sulla base dei fatti, la prima delle quali verte sulla reale esistenza dei fenomeni di«telestesia», e ciò malgrado il cospicuo numero di manifestazioni affini che risultano tali solo inapparenza;o,inaltritermini,chelemanifestazionidella«chiaroveggenzanelpresente»nonsonopuntoriducibili,nellalorototalità,afenomenidi«letturaotrasmissionetelepaticadelpensierosubcosciente»,comepresumonotalunieminentiindagatori.

La seconda di tali proposizioni aveva per iscopo di segnalare agli studiosi che la caratteristicafondamentale dei fenomeni di «telestesia», quella della «visualizzazione diretta a distanza di cose,indipendentemente da ogni via sensoria conosciuta», risultava comune a parecchie altre categorie dimanifestazioni supernormali («psicometria», «bilocazione», «manifestazionimedianiche di defunti»),per cui ne derivava la necessità di dover citare nella presente classificazione anche taluni casi tipiciappartenentiallecategorieindiscorso,senzapotermiesimeredalfarlo,eciòinquantopergliindagatoriiqualinonammettonoancoral'esistenzadeifenomenidi«bilocazione»,etantomenolasopravvivenzaumana,talimanifestazionirientranoeffettivamentenell'orbitadeifenomenidi«telestesia».

Nonriassumeròquantovennirilevandonell'indagineanaliticadeisingolicasi,soffermandomiinveceaconsiderareulteriormenteilquesitovertentesullemodalitàconcuisiestrinsecanoifenomenitelestesici.

Arduoquesitoinvero,giacchèsièvistocometuttoconcorraaprovarechelapercezionetelestesicanonpuò essere visione diretta, e neanche visione indiretta pel tramite dei centri ottici, e che pertanto levisualizzazioni dei chiaroveggenti debbano considerarsi immagini allucinatorie veridiche, trasmessedalla personalità subcosciente a quella cosciente, a scopo d'informarla in merito alle cognizionisupernormaliacquisite.

Lequaliconclusioni,oltrechèemergeredall'analisicomparatadeifatti,sonoconvalidatedagliincidentiincuilevisionitelestesicherisultanodinaturasimbolica,circostanzaincompatibileconleipotesidellavisionedirettaeindiretta;comepuresonoconvalidatedagliepisodiincuisiriscontraassenzacompletadi visualizzazioni pittografiche; vale a dire, in cui il sensitivo acquista cognizioni telestesiche sottoforma d'impressioni intuitive, auditive, olfattive, tattili e motrici; ciò che dimostra come la realepercezionetelestesicaconsistainunalcunchèdiradicalmentediversodatuttelemodalitàsensoriepercuisiestrinseca.

Le conclusioni esposte valgono altresì pei fenomeni di «lettura in libri chiusi e in plichi suggellati»,giacchèancheintalicircostanzesirilevanoimedesimiincidentiincompatibiliconlavisionedirettaoindiretta.

Così,adesempio,nellenoteesperienzedelmaggioreBuckle,lesonnambulevedevanospiegatidinanziailoroocchiibigliettidaesseletti, iqualisi trovavanoinveceabbatuffolatidentroaguscidinoce;econformemente,quandoildottorSchoteliusinterrogòildottorReesesulmodoincuileggevaibiglietti

accuratamente ripiegati che gli si presentavano, questi rispose: «Come nei biglietti che mi stannodinanzi».Oraquesti si trovavanospiegati sul tavolo («AnnalesdesSciencesPsychiques»,1914,pag.67).

E' palese pertanto come anche in tali circostanze la visione chiaroveggente non possa considerarsivisione reale, ma rappresentazione simbolica; o, in altre parole, che debba consistere in «immaginipittografiche» che la personalità subcosciente trasmette a quella cosciente, a scopo d'informarlanell'unicaguisapossibile.

E a complemento di siffatte considerazioni le quali riguardano la «telestesia», giova ricordare comeancheneifenomenidella«chiaroveggenzatelepatica»sirileviilmedesimofatto,checioèdinanziallavisione subbiettiva del sensitivo si presentano promiscuamente immagini pittografiche riguardanti ilpassato, il presente e il futurodellapersona lontanavisualizzata; ciò che risulta incompatibile con leipotesi della visione diretta e indiretta; nel qual caso il sensitivo non dovrebbe percepire che lesituazioni attuali, e le azioni che si svolgono nel presente. Senza dimenticare che il sensitivo rilevaaltresì lo stato d'animo, il temperamento, le indisposizioni di cui soffre la persona lontana; tuttecondizionidifattodanonpotersiascrivereallavisionedirettaeindiretta.

Rimanepertantodimostratochenei fenomenidi chiaroveggenza telepaticaedi telestesia, ilpresuntofenomenodella visione diretta e indiretta non esiste, e che chi percepisce a distanza è la personalitàsubcosciente.

Aquestopunto sorge il formidabilequesito circa ilmodo in cui lapersonalità integrale subcoscientepercepisce.

Osservo che presumibilmente non si perverràmai a compenetrare l'essenza delmistero, inquantochètuttoconcorreaprovarechelepercezionidellapersonalitàintegralesubcoscienterisultanoidentificabiliconlapercezionespiritualepropriamentedetta;fattoquest'ultimochepresupponeunmododivederequalitativamente diverso da quello terreno; ciò che a sua volta presuppone l'impossibilità per lapersonalità subcosciente (che nella sua pienezza integrale s'identificherebbe con l'Io spirituale) ditrasmettere le proprie cognizioni nella forma in cui le percepisce, e la necessità per lamedesima diconformarsi alle modalità sensorie dell'esistenza terrena ogni qual volta intenda trasmetterle allapersonalitàcosciente.

Tali considerazioni, il cuiprofondo significato filosoficonon isfuggirà adalcuno,mi richiamanoallamente la memorabile risposta conseguita medianicamente da Alessandro Aksakof sull'argomento indiscussione.Questalaspiegazionedatanedall'entitàcomunicante:

«Il vedere per conto mio è ben diverso dal vedere per trasmettere a voi ciò ch'io vedo. Le nostrepercezioni, compresa la visione, sono indipendenti dai sensi, e in conseguenza risultanoqualitativamenteequantitativamentediverse;dimodochèpertrasmetterleavoisirendenecessariaunacertaassimilazioneecomunioneconvoi...».

A questo punto, l'Aksakof domanda: «Intendi dire che la tua visione dipende dalle condizionimedianiche?»—Alchevienerisposto:«Nienteaffatto.Chenesaitu?Finoaquandoiotivedoamodomio,nonhobisognodiconcorsoalcuno,elacosaèevidente;maseinveceiodesiderovedereallaguisachevedetevoi,einformarvisuciòch'iovedo,alloralecosecambiano...».

L'Aksakofcosìcommenta:

«Le risposte del nostro interlocutore contengono un profondo senso filosofico. Dato infatti ch'egliappartengaalmondodei«Noumeni»,dalqualeegliscorgalecosedelnostromondonongiàcomesipresentanoallanostravisione,macomesonoinrealtà,cioèinsé,eglialloradevevederleamodosuo.Ma ove poi egli fosse obbligato a vederle a modo nostro, egli dovrebbe entrare nel mondo dei«Fenomeni», e sottomettersi alle condizioni della nostra organizzazione, visto che mutandol'organizzazione,mutal'ideachenoiciformiamodelmondo».(Aksakof:AnimismeetSpiritisme,pag.394).

Precisamente così; onde a me pare che le considerazioni esposte contengano una spiegazionesoddisfacente intorno all'enigma formidabile qui considerato.Qualora infatti venisse accertato che lapersonalitàintegralesubcoscientes'identificaconlo«Iospirituale»veroeproprio(enonsapreidavverochecosasipotrebbeobbiettareinproposito),intalcasoilsuomododipercepirerisultandospirituale,nonpotrebbenonesserequalitativamenteequantitativamentediversodalmododipercepireterreno;epertanto non potrebbe non risultare inconcepibile per la personalità incarnata, derivandonel'impossibilità per l'Io spirituale subcosciente di trasmettere alla personalità cosciente le propriecognizioni sopra un dato soggetto terreno, salvo a tradurle in percezioni sensorie terrene; ed eccospiegata la genesi e la ragione delle «immagini pittografiche» quali si presentano alla visionesubbiettivadeichiaroveggenti.

***

Equi,volendoesaurire l'indagine incorso sullaveranaturadellavisione sonnambolica,giovaaprireuna parentesi per osservare che se nellemanifestazioni della chiaroveggenza in genere non esiste ilpresunto fenomeno della «visione diretta», sembra nondimeno vi si rinvenga l'altro della «visioneindiretta pel tramite dei centri ottici»,ma ciò esclusivamente in una classe dimanifestazioni, quelladell'«autoscopiainterna»,chenaturalmentenonhanulladicomuneconla«telestesia».

Tendonoaprovarloledichiarazionideisensitivichiaroveggenti;eunasonnamboladeldott.Comar,laqualeavevaindicatalalocalizzazioneprecisadiunospilloconficcatosinelpropriointestino,rispondeinquestiterminialleinterrogazionidilui:

(D.)—Quandovedestilospillonell'intestino,inqualmodolovedesti?

(R.)—Primaiononsentivoilmiointestino(essaavevanelventreunazonadianestesia),equindinon vedevo niente; ma quando cominciai a sentire, allora cominciai a vedere. E il giorno 17ottobre (fu difatti il 17 ottobre ch'ella disse di vedere lo spillo), avendo sentito meglio il miointestino,hopotutodiscernerechiaramentelospillointuttalasualunghezza.

(D.)—Tul'haipropriovisto?

(R.)— Intendo dire di aver sentito che nelmio intestino c'era qualche cosa.Allora ioguardainellamiatesta,coinervideimieiocchi.Vogliodirecoinervichestannodietroagliocchi,enelpunto preciso della mia testa che corrisponde al mio intestino, io vidi un'ombra sopra unoschermo;comeunariganeraavente la formadiunospillo,enel tempostessoch'iovedevociònellamiatesta,iolosentivonelventre».

IldottorComaraggiunge:

«Lavisionedella sonnambolaeracosìperfetta,ch'essadisegnòun'ansa intestinale, segnando ilpuntoprecisoincuisitrovavalospillo».(«PresseMédicale»,Janvier,1903).

Nell'episodioesposto,ladescrizionedellasonnambolacircailmodoincuividelospillonell'intestino«guardando nella sua testa», è così circostanziata da non lasciar dubbio sulla realtà della visioneautoscopica.

Noto di sfuggita il fatto rilevantissimo che quando l'intestino era in condizioni di anestesia, lasonnambolanonpotevavedere;valeadirecheintalicircostanzevenivamenoil«rapportofluidico»peltramite del quale i suoi nervi divenivano capaci di trasmettere ai centri cerebrali corrispondentil'immagineelesensazionidellazonaintestinale.

Tutto ciò appare altamente suggestivo, ed offrirebbe occasione a riflessioni importanti; ma per nondeviaredaltema,miastengodalformularle.

Perconcludereinmeritoalfenomenodella«visioneindirettapertramitedeicentriottici»,diròcheleprobabilità stanno in favore della sua esistenza, per quanto essa dovrebbe circoscriversi ai casi di«autoscopia interna», in cui vi è un sistema nervoso con le sue innumerevoli diramazioni fibrillaripronte a fungere da conduttrici fisiologiche tra un punto qualunque dell'organismo a cui si volgal'indaginechiaroveggente,eilcentrocerebralecorrispondentealpuntostesso.

Il che significherebbe che la «visione indiretta sonnambolica» non può esercitarsi che nel campocircoscrittodell'organizzazioneindividuale.

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Tornando ai fenomeni di «telestesia», e volendoli considerare nei loro rapporti con le altre forme dichiaroveggenza, è da rilevare il fatto della promiscuità con cui si realizzano le manifestazionisupernormali in discorso, tantochè si riscontrano fenomeni di telestesia combinati ad altri dichiaroveggenza nel presente, nel passato e nel futuro, nonchè appaiati con fenomeni di autoscopia,alloscopia,psicometria,bilocazione,manifestazionimedianichedidefunti.

Già si comprende che quando i fenomeni assumono forme autentiche di «bilocazione» e di«manifestazionimedianichedidefunti»,essinonrisultanopiùfenomenidi«telestesia»,perquanto—come dissi — vengano erroneamente classificati per tali da taluni eminenti indagatori i quali nonammettonolasopravvivenzaumana.

Ripeto pertanto che lo scrivente fu indotto a citare esempi del genere nella presente classificazioneall'unicoscopodipermettereailettoridigiudicarepersonalmentesesitrattiinrealtàdi«telestesia»,oseinvececisitroviinpresenzadifenomenidellanaturasopraindicata.

Quanto alle altre forme di manifestazioni supernormali sopra enumerate, esse si prestano aconsiderazioni teoriche altamente suggestive, giacchè si presentano con modalità sistematicamentearticolate tra di loro, in guisa da trapassare l'una nell'altra senza soluzione di continuità, rendendopraticamenteeffimeroqualsiasitentativodiseparazione.

Ora tali condizioni di estrinsecazione non si saprebbero spiegare senonchè presupponendo che lemanifestazioniditalnaturarisultinolemodalitàdiverseconcuisiestrinsecaun'unicafacoltàsensoriasupernormale,perlaqualevennepropostol'appellativodi«pan-estesiaspirituale»;conciòintendendosidesignareunafacoltàcheconterrebbevirtualmente insè tutte le formedipercezionisensorie terrene,combinate ad altre ignorate, qualitativamente diverse e di gran lunga superiori, facoltà codesta checompenetrando i diversi organi sensorî del corpo umano, si convertirebbe in altrettanti sensispecializzati terreni,cheinsèmedesimirisulterebberoeffimeri,perquantoindispensabiliall'esistenzaincarnata.

Spiegheròmegliotaleconcettoricorrendoaunesempio:Nellaguisamedesima,cioè,incuiil«fluidoelettrico»sitrasformaorainluce,oraincalore,orainforzamotrice,asecondadegliorganimeccaniciincuilosidirige,cosìavrebbeadirsiperla«pan-estesiaspirituale»,laqualecompenetrandoidiversiorgani fisiologici del corpo umano, si trasformerebbe ora in senso della visione, ora in sensodell'audizione, ora in olfatto, ora in sensibilità tattile e gustativa, a secondadella struttura anatomicadegli organi sensibilizzati. Nulla d'inverosimile in tutto ciò; e, d'altra parte, adottando l'ipotesi della«pan-estesiaspirituale»sirisolverebberomoltienigmialtrimentiinesplicabili,traiqualiquellovertentesullapromiscuitàconcuisiestrinsecanolemanifestazioniinesame.

Comunque, anche all'infuori di siffatta ipotesi, questo è lecito asserire al riguardo dei fenomeni ditelestesia e di chiaroveggenza in genere, ed è ch'essi dimostrano come nella subcoscienza umanaesistanoallostatolatentefacoltàsupernormalimeravigliose,lacuigenesinonpuòdipenderedallaleggediselezionenaturale;ciòchetenderebbeaprovarecomelefacoltàinparolarisultinoisensipreformatidell'esistenzaspirituale,inattesadiemergereedesercitarsiinambientespirituale;cosìcomepreformatirisultanoisensinell'embrione,inattesadiemergereedesercitarsiinambienteterreno.

AnalogheconclusionifuronogiàformulateinguisarigorosamentescientificadaThomasJayHudson.

Egliriferendosialquesitoinesame,osserva:

«Volendoporrela tesisotto formaprettamentesillogistica,siavrannoadisporreleproposizionicomesegue:

Ognifacoltàdellospiritoumanohaunafunzionedacompiere,siainquestacheinaltravita.

Nellospiritoumanosirinvengonofacoltàchenoncompionofunzionealcunadurante l'esistenzaterrena.

Neconseguechenellospiritoumanoesistonofacoltàserbateadesplicarelelorofunzioniinunavitafutura.

Nonpuòdarsiuomodiscienzailqualepensiacontestarelalegittimitàdellapremessamaggiore:essarivestecarattereassiomatico.

Nè,d'altraparte,chiunquesiafamiliareconleodiernericerchenelcampodeifenomenipsichici,penseràunsolmomentoacontraddirelapremessaminore.Basterebbelasolafacoltàtelepaticaadimostrarlaintangibile.

La premessa maggiore e minore risultando incontestabilmente vere, la legittimità della

conclusionechel'uomoèserbatoadaltridestiniinunavitafuturaapparedipersèmanifesta».

E a mio giudizio, tali conclusioni sillogisticamente formulate da Thomas Jay Hudson, risultano diun'evidenza logica indiscutibile; dimodochè giustificherebbero fino a un certo punto l'affermazionedell'Hudsonmedesimo, che il fatto dell'esistenza subcosciente di facoltà chiaroveggenti e telepatichebasti a provare la sopravvivenza dello spirito umano, senza che bisogno vi sia di ricorrere allemanifestazionimedianiche.

Dico: fino a un certo punto, giacchè le prove cumulative intese a risolvere sperimentalmente ilformidabilequesitodell'animanonrisulterannomaisuperflueoesuberanti;senzacontarechenelcasonostro,leuneapparisconoilcomplementonecessariodellealtre.

FINE