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GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA UDINEArtiglieri Alpini del Gruppo Udine Decorati al Valore © www.grudine.it Aggiornamento 30/01/2015

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GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA “UDINE”

Artiglieri Alpini del Gruppo Udine Decorati al Valore

© www.grudine.it

Aggiornamento

30/01/2015

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Medaglia d’Oro al Valor Militare - M.O.V.M N°: 3

Medaglia d’Argento al Valor Militare - M.A.V.M. N°: 28

Medaglia di Bronzo al Valor Militare - M.B.V.M. N°: 51

Croce di Guerra al Valor Militare – C.G.V.M. N°: 50

Totale N°: 132 decorazioni

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ALICE ALESSANDRO nato il 21/02/1919 a Forno Canavese (TO), frequenta ad Aosta il

corso AUC (1941). Inviato a Bra (Scuola di Artiglieria, 6^ btr.), viene poi assegnato al Gruppo “Udine”. Sottotenente della 17^ batteria, disperso in Russia, è decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione : “Già distintosi nel corso di aspri e duri combattimenti per coraggio, durante il ripiegamento, incurante del pericolo proteggeva con i suoi pezzi i resti del reparto in ritirata. Rimasto senza munizioni, alla testa dei suoi uomini, con un disperato assalto, riusciva a fermare i carri armati che tentavano l’ aggiramento della colonna

e scompariva nella mischia”.

Selenyj Jar – Kopanki -Nowji Gergijewskise (Russia), 18/12/1942 - 22/01/1943.

AMBROSINI ALFONSO Classe 1918 da Vicenza, Sergente al 3° Rgt. Art. Alpina (Gruppo “Udine”). Decorato di C.G.V.M. : “Sottufficiale di batteria alpina, già distintosi per coraggio e perizia su altro fronte, benché in condizioni fisiche menomate, durante un lungo periodo di ripiegamento si prodigava sempre e dovunque ad incitare gli uomini soccorrendo materialmente e moralmente i più bisognosi. Solo al termine del ripiegamento accettava di essere ricoverato in un luogo di cura “. Fronte orientale (Russia), 18/01/1943.

ANTONIACOMI ELIO Nato a Gemona del Friuli, (UD) il

02/03/1919. Tenente della 34^ batteria, decorato di M.A.V.M. sul fronte orientale: “Sottocomandante di batteria alpina, durante violentissimo attacco, vedendo l’integrità dei propri pezzi ormai compromessa dall’immediata vicinanza del nemico, scattava all’assalto alla testa di un nucleo di volontari. All’arma bianca e con furente lancio di bombe a mano, inchiodava l’attaccante. Con pronta e risoluta decisione, ritirava i pezzi su altre posizioni, portandoli in salvo” – Iwanowka – Russia, 22 dicembre 1942. Fatto prigioniero, morì nel campo di prigionia di Miciurinsk dopo aver condiviso le vicende di Giovanni Bassi. Altre info al sito: http://www.noialpini.it/bassi-giovanni.htm

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APOLLONI SIVIO, Artigliere 18^ batteria, da Camisano Vicentino (VI).

Partecipò alla campagna di Grecia e fu decorato di C.G.V.M. (1941).

ARRIGONI SILVIO, da Cisliano (MI). Sottotenente Veterinario assegnato al Comando del

Gruppo “Udine”, partecipò alle operazioni sul fronte greco-albanese e venne decorato con Croce di Guerra al Valor Militare (1940). “In critica situazione non esitava di portarsi armato di moschetto in prima linea sotto fuoco nemico, incitando con la parola e con l’esempio gli uomini del reparto e contribuendo validamente a respingere l’avversario”. Monte Smolica, Fronte Greco, 7 novembre 1940.

BARALE ARTURO, di Enrico e di Bonetto Margherita, da Centallo (Cuneo),

Capitano del 3° Regg. Art. Alpina “Julia”, Comandante della 18^ btr. del Gruppo “Udine” sul fronte greco-albanese, meritò ben tre decorazioni. M.B.V.M. : “Ardito ed esperto comandante di Batteria Alpina, durante un intenso ciclo operativo, assolveva brillantemente il suo compito , occupando e mantenendo posizioni in prima linea. In numerosi combattimenti, non esitava a portarsi sulla linea dei pezzi, sottoposti ad intenso fuoco di artiglieria avversaria, per meglio esercitare la sua posizione di comando, dando così magnifico esempio di coraggio e di sprezzo del pericolo.” Epiro, Pindo (fronte greco), 28 ottobre -12 novembre 1940.

C.G.V.M. : “Comandante di Batteria assegnata di rinforzo ad un Battaglione, in un grave momento in cui il nemico, con la superiorità numerica, stava per sopraffare la difesa di una importante posizione, non potendo più battere l’avversario, ormai troppo vicino alle nostre linee, riuniva i disponibili della 18^ Batteria, e concorreva alla difesa diretta della sua posizione, riconsacrando ancora una volta la tradizionale fraternità d’armi fra alpini ed artiglieri alpini. Già distintosi per precedenti azioni per ardimento, serenità, dedizione al dovere”. Quota 690 Murazzani (fronte greco), 16 novembre 1940. M.B.V.M.: “Comandante di Batteria Alpina, già distintosi in precedenti azioni, durante un intenso ciclo operativo, benché gravemente ammalato, rimaneva al suo posto di comando, incitando gli artiglieri a combattere fino al sacrificio. Benchè soprafatto da forze soverchianti, sotto intenso fuoco nemico,

organizzava con i suoi uomini una strenua resistenza per salvare i pezzi, finchè, ferito, veniva allontanato dalla linea di fuoco”. Mali Topojanit (fronte greco), 30 dicembre 1940. Nel dopoguerra comandò il Distretto Militare di Pisa e fu consigliere della Sezione A.N.A. di Pisa-Lucca-Livorno.

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BARDINI EMILIO da Volpago (TV), classe 1914, Sergente del 3° Rgt. Art. Alp. (Gruppo

“Udine”), decorato con la M.B.V.M.: “Capo pezzo di artiglieria alpina, durante una cruenta azione di fuoco di fanteria, appoggiata da mezzi semoventi che martoriavano la batteria, con l’esempio manteneva alto il morale dei propri uomini.Circondato dal nemico che tentava di impadronirsi dei pezzi, alla testa dei suoi uomini contrassaltava e dopo una furiosa mischia alla baionetta respingeva l’avversario, riuscendo a mettere in salvo le armi della propria batteria. Sommerso in successiva azione, scompariva nella mischia”. Selenyj Jar- Don (Russia) 16/01/1943.

BASSI GIOVANNI nato a Bologna il giorno 8/05/1915.

Ammesso al corso allievi ufficiali dell’arma di Artiglieria, specialità alpina. Assegnato al Gruppo “Udine” (settembre 1938), nell’ aprile del 1939 è imbarcato con la “Julia” per l’Albania ove rimane fino all’aprile 1941. Distaccato ad Argos con l’incarico di assistere la popolazione locale in stato di povertà, rientra in Italia nel marzo 1942. Promosso Tenente è destinato in Russia e vi giunge in agosto. Assegnato al comando di reggimento, partecipa alla battaglia di Kopancki meritando la M.A.V.M. con la seguente motivazione: “Comandante di pattuglia distaccato presso un reparto alpino impegnato in cruento e duro combattimento, scattava tra i primi all’assalto di un caposaldo nemico che conquistava dopo furioso combattimento corpo a corpo”. Catturato e inviato in prigionia a Miciurinsk - a circa km. 350 km da Mosca - con un altro ufficiale alpino, si offre come vice-comandante di una compagnia di prigionieri italiani.Il cibo è scarso e si verificano casi di

cannibalismo che i due ufficiali cercano di combattere. Due prigionieri colti in flagrante dai russi vengono fucilati e il Ten. Bassi compie un gesto che fa brillare di generosità e altruismo la sua figura di ufficiale: contesta al comandante del campo la scarsità delle razioni, ragion per cui i prigionieri sono costretti a nutrirsi di carne umana.Per tutta risposta viene rinchiuso in un bunker dove morirà di fame e di freddo, a soli 28 anni, il 20/01/1943. A lui e a tutti coloro che seppero tenere alta la fronte dinanzi ai carcerieri onorando in tal modo la penna nera, la divisa e la propria dignità di uomini giunga il nostro reverente omaggio. Le ultime vicende del Ten. Bassi, fino alla morte, sono narrate dal Gen. Ermenegildo Moro nel libro: “Selenyj Jar – il quadrivio insanguinato” (Mursia, 2005). A Giovanni Bassi è dedicato il libro di Lino Moroni “Tasi e tira” (Libera Università Europea,Urbisaglia, 1983).

BAUCE GIOVANNI da Agugliano (VI), classe 1920, artigliere alpino.

Meritò la M.B.V.M. alla memoria così motivata: ”Servente di batteria, visti elementi avversari nelle vicinanze della linea dei pezzi li contrattaccava a bombe a mano, riuscendo a disperderli dopo furiosa lotta. Catturato in successiva azione decedeva in prigionia”. Kopanki (Russia) 20/01/1943.

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BEGOLLI RUHZDI (o RUDY) Comandante della 34^ batteria fino al 30 dicembre 1942

(allorchè venne ferito), il Capitano Begolli fu decorato di C.G.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943).

BERGAMO OTTORINO da Roncade (TV), classe 1914, Caporal Maggiore del 3° Rgt. Art.

Alp.- Gruppo “Udine”, decorato di M.B.V.M. : “Capo pezzo di artiglieria alpina, durante cruenta azione di fuoco di fanteria appoggiata da mezzi semoventi che martoriavano la batteria, con l’esempio manteneva alto il morale dei propri uomini. Circondato dal nemico che tentava di impadronirsi dei pezzi, alla testa dei suoi uomini contrassaltava e dopo una furiosa mischia alla baionetta respingeva l’avversario, riuscendo a mettere in salvo le armi della batteria. Sommerso in successiva azione ,scompariva nella mischia”. Selenjy Jar-Don (Russia), 18/01/1943.

BETTOLI PARMENIO nato ad Ancona il 24/05/1916, Tenente della

18^ batteria, decorato di M.B.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943). Caduto a Novo Postojalowka il 20/01/1943.

BEVILACQUA FEDERICO, da Legnago (VR), classe 1917, Tenente della 18^ batteria ,

decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione: “In accaniti combattimenti di circa un mese e durante il successivo ripiegamento Senza rifornimenti né cibo,

guidava i suoi artiglieri in dure mischie contro mezzi corazzati avversari ed in cruenti assalti corpo a corpo che fermavano lo strapotere avversario. In un ultimo, disperato assalto scompariva nella mischia”. Selenyj Jar-Kopanki (Russia), 18/12/1942 – 21/01/1943.

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BIDIN ALCIDE Arruolato nel 3° Reggimento Artiglieria Alpina “Julia”-

Gruppo “Udine” ed inquadrato nella 17^ batteria, nell' ottobre del 1940 assieme a tutta la Divisione si trovò impegnato nei combattimenti della campagna di Grecia . Il 13 novembre 1940, durante i sanguinosi e terribili scontri per la difesa di Konitza (monte che sovrasta il fiume Vojussa) e a soli 16 giorni dall’inizio delle ostilità, l’artigliere scelto Alcide Bidin venne ferito gravemente alla gamba destra. La ferita fu tale da dover essere rimpatriato e ricoverato nell'’ospedale militare Littorio di Roma. Durante la degenza in ospedale ricevette anche la visita di Mussolini e fu assistito amorevolmente dal fratello Luigi, ma le sue condizioni andavano progressivamente peggiorando. Molto probabilmente a causa della frettolosa ingessatura, fattagli ancora in terra d’Albania, la cancrena continuava ad avanzare ed i medici, nel

tentativo di salvargli la vita, gli amputarono la gamba con tre successivi interventi, a distanza di tempo. Morì il 9 febbraio del 1941, a soli vent’anni. In Grecia, nella stessa batteria c’erano anche i compaesani: Attilio Galetti e Giacomo Montello (disperso poi in terra di Russia). L’11 ottobre del 1941 fu consegnata alla famiglia la Medaglia d’Argento al Valor Militare : “Servente al pezzo, caduto il puntatore, da eroe con calma e perizia assolveva il nuovo compito finché, ferito la seconda volta, veniva allontanato dai compagni”. Ad Alcide Bidin è intitolato il Gruppo Alpini di Ronchis (UD). (14/10/1951)

BOGOTTO CIRILLO, Artigliere alpino della 18^ batteria, nato a Schio (VI) il 5 luglio 1909.

Caduto in Grecia (Mali Scindeli) il 10 marzo 1941. La sua salma riposa a Bari, nel Sacrario militare dei Caduti d’Oltremare. Decorato alla M.B.V.M. “alla memoria”.

BONIN BENIAMINO, da Sarego (VI), Artigliere Alpino della 18a batteria.

Partecipò alla campagna di Grecia e fu decorato con C.G.V.M. (1941).

BRANCATI RENATO nato ad

Arco (TN) il 27/09/1921, frequenta il corso AUC ad Aosta (1941). Viene poi inviato alla Scuola AUC a Bra (5a btr).Nominato Sottotenente è assegnato al Reparto Munizioni e Viveri del Gruppo “Udine” con il quale parte

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per il fronte orientale. Morto prigioniero in Russia (a Tambov, il 23/03/1943). Decorato di C.G.V.M. e M.A.V.M. Con la motivazione della M.A.V.M. : “Volontario al fronte russo, nel corso di sanguinosi combattimenti di retroguardia dava costante prova di

tenacia e di valore. Premuto dappresso da formazioni corazzate, assaltava d’iniziativa un carro armato e, colpendone l’equipaggio, riusciva ad arrestarne l’azione. Continuava con i superstiti la dura lotta fino a quando, ferito, veniva catturato” – Fronte russo, 17-21 gennaio 1943.

BRANCO VIRGILIO, di Lodovico e di Nogaro Maria, Cap.le Magg. 18^ batteria, Gruppo

Artiglieria Alpina “Udine”, nato il 20 marzo1917 a Valli del Pasubio (VI), deceduto il 10 marzo 1941. Decorato di M.A.V.M. alla memoria con la seguente motivazione: “capo pezzo di artiglieria alpina, durante un violento tiro di controbatteria, rimaneva calmo verso il pezzo, incitando con la pistola e con l’esempio i suoi uomini

alla lotta e non esitava a sostituirsi al puntatore ferito a morte, per continuare l’azione di fuoco contro il

nemico. Colpito gravemente da scheggia di granata, rifiutava ogni soccorso, preoccupandosi soltanto della continuità del tiro del suo pezzo, e per non distogliere gli artiglieri dal loro posto di combattimento, si trascinava da solo dietro ad un riparo, ove poco dopo moriva. Mali – Beschsthit (fronte greco) 10 marzo 1941.

BRATTINA VINICIO di Francesco e di Calderaro Anna, da Gorizia, Tenente

del Gruppo Udine, Reparto Comando, durante la campagna di Grecia. Ottenne tre Croci di Guerra al Valor Militare con le seguenti motivazioni: “Capo pattuglia osservazione e collegamento, si portava, sotto intenso fuoco, sulla linea delle vedette per meglio assolvere il suo compito. Travolto dall’attacco nemico, riusciva a portare in salvo la radio ed a mantenere il collegamento”- Ciuca Fecit (fronte greco), 12-16 gennaio 1941; “Ufficiale di collegamento di artiglieria presso un comando di battaglione, in una fase critica del combattimento, assumeva volontariamente il comando di un esiguo manipolo di uomini addetti ai servizi ed ai collegamenti e li trascinava arditamente al contrassalto, contribuendo al felice esito dell’azione”- Quota 690 di Murazzani (fronte greco), 16 novembre 1940; “Capo pattuglia osservazione e collegamento, assolveva importanti compiti in linea con i battaglioni più avanzati. Ferito da scoppio di granata nemica, si rifiutava di allontanarsi, continuando ad assolvere il suo incarico”- Sella di S. Atanasio – Ponte Perati (fronte greco), 13-22 novembre 1940.

BRISTOT LUIGI da Pieve d’ Alpago (BL), classe 1912,

Caporal Maggiore, 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”.

“Durante violento attacco, vista compromessa l’integrità della batteria dalla vicinanza del nemico, compiva un assalto con pochi uomini e con violento lancio di bombe a mano riusciva a fermare l’ attacco permettendo il salvataggio dei pezzi. Sommerso in una successiva azione spariva nella mischia”. Decorato di Croce di Guerra al Valor Militare. Iwanowka (Russia) 22/12/1942.

CANCARINI GHISETTI GIUSEPPE da Modena. S.Ten. della 17^ batteria in Grecia,fu

assegnato al Comando del Corpo d'Armata Alpino e venne decorato in Russia di M.B.V.M.

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CANDEAGO MOSE’ da Belluno, classe 1912,

Sergente Maggiore. Partecipò alla campagna di Russia con la 17^ batteria e venne decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione: “In fase di ripiegamento durante aspro combattimento, vista immobilizzata dal tiro avversario la vettura che trasportava la bandiera del reggimento, nonostante il violento tiro delle armi automatiche nemiche e l’incombente minaccia di un carro armato in avvicinamento, audacemente raggiungeva l’ auto e recuperava la bandiera che riusciva poi a porre in salvo” - Scheliachino (fronte russo, 17/01/1943). In precedenza aveva partecipato, con il grado di Sergente, campagna di Grecia (34a batteria), meritando

una Croce di Guerra al V.M. : “Sottufficiale di batteria alpina, sprezzante d’ogni pericolo, concorreva alla difesa del reparto, ripetutamente attaccato dal nemico, animosamente per più giorni” – Monte Beshit (fronte greco, 8-9 marzo 1941). Ha lasciato le sue testimonianze nei seguenti libri, pubblicati da Mursia a cura di Giulio Bedeschi: “Fronte greco-albanese: c’ero anch’io”, “Nikolajewka: c’ero anch’io” (Mursia 1972), “Fronte russo:c’ero anch’io” (Mursia 1983). Per lunghi anni fu Presidente della sezione cadorina del Nastro Azzurro.

CANOVA RENATO, da Belluno. Sottotenente di complemento (34^ batteria), meritò una Croce

di Guerra al Valor Militare combattendo sul fronte greco-albanese (1941).

CARRARO RIZIERI da Costabissara (VI), artigliere alpino della 18^ batteria, caduto in

Grecia nel 1940, decorato di M.B.V.M. alla memoria con la seguente motivazione: “Servente al pezzo, durante un violento fuoco di controbatteria,rimasto ferito, continuava il suo servizio

finché ,ferito mortalmente, cadeva sul pezzo”. Konitza 13/11/1940.

CASTELFRANCO ALBERTO, da Milano. Sottotenente di complemento della 34^ batteria,

partecipò alla campagna di Grecia e fu decorato con C.G.V.M.

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CHENDA ITALICO, nato a Bologna il 18 giugno

1917. Sottotenente, decorato di C.G.V.M. in Grecia con la seguente motivazione: “Aiutante maggiore in seconda di un gruppo, assolveva con perizia a vari servizi informativi penetrando isolato nelle linee nemiche durante il ripiegamento della divisione”, Monte Smolika (fronte greco, 06/11/1940). Assegnato dietro sua richiesta al 185° Rgt Art. della Divisione “Folgore”, Italico Chenda cadrà da prode nelle sabbie desertiche dell’ Africa Settentrionale (settembre 1942) meritando la M.A.V.M. alla memoria con la seguente motivazione: “Comandante di una sezione di artiglieria controcarro, durante un attacco di preponderanti forze nemiche,

già in parte penetrate nelle nostre linee, accorreva di iniziativa con i suoi paracadutisti in aiuto dei compagni. Nella sanguinosa lotta corpo a corpo che ne seguiva fu esempio di slancio, aggressività ed audacia. Subito dopo, con fulminea decisione, percorreva un lungo tratto di terreno scoperto sotto una tempesta di ferro e fuoco per assaltare con pochi uomini un ridotto avversario che continuava a resistere infliggendo perdite ai nostri reparti. Raggiuntolo ne sormontava di slancio il parapetto fulminando con la

propria arma molti dei difensori e mettendo in fuga i superstiti. Mentre il grido di vittoria premiava la sua temerarietà e audacia, colpito in piena fronte cadeva sulla posizione eroicamente conquistata”. Africa Settentrionale ,30/ settembre 1942. La sua salma riposa nel sacrario militare italiano di El Alamein.

CHIANDUSSI GUERRINO da Udine. Sergente della 17^ batteria, fu decorato di M.B.V.M.

(Fronte greco ,quota 1693 di Mali Scindeli, 7-9 marzo 1941).

CHIGGIATO GIOVANNI Tenente della 34^ batteria durante la campagna

di Grecia. Di nobile famiglia veneziana, è citato da Lino Moroni nel suo libro di memorie. Fu decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione : Sottocomandante di batteria alpina, concorreva arditamente alla

difesa vicina dei pezzi ed a respingere, con l’impiego delle mitragliatrici e col lancio di bombe a mano, il nemico che per più giorni aveva attaccato il reparto. Dava ripetute prove di calma e di coraggio – Monte Becisti (fronte

greco), 8-9-10 marzo 1941. In suo onore è stato intitolato un rifugio alpino CAI sul gruppo delle Marmarole a Calalzo di Cadore (BL).

CHITTARO VALENTINO, da Tavagnacco (UD).Sergente della 17^ batteria, prese parte alle

operazioni belliche sul fronte greco-albanese meritando una M.B.V.M.

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CIERI PUGLIESE RAFFAELE Sottotenente Medico della

17^ btr., decorato di M.B.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943). Fu capogruppo della Sezione A.N.A. di Pescara e vice-presidente della Sezione Abruzzo, raggiungendo il grado di Maggiore (in congedo). E’ andato avanti nel 1985.

COCCO FORTUNATO, Cap.le 18^ batteria, da Altissimo (VI) decorato di C.G.V.M. durante la

campagna di Grecia.

COCUZZA RAFFAELE, nato a S. Filippo del Mela (ME) , classe 1895.Tenente Colonnello,

comandante del Gruppo “Udine” in Russia, decorato di M.A.V.M. (1943) .Catturato dai sovietici visse la dura esperienza dei prigionieri di guerra . E’ citato da padre G. Brevi (M.O.V.M.) che nelle sue memorie “Ricordi di prigionia – Russia 1942/1954”, edito da Grafiche Dehoniane (Bologna, 1998), lo indica come esempio di coraggio, di dignità e fierezza. Motivazione della M.A.V.M. : “Comandante di gruppo di artiglieria alpina sul fronte russo, dopo giorni di marcia estenuante, schierava le proprie batterie contro forze nemiche baldanzose e soverchianti e contribuiva in modo determinante col fuoco dei suoi pezzi a contenerle e ricacciarle infliggendo loro gravi e constatate perdite. Nei combattimenti dei giorni successivi, da posizioni avanzate e scoperte soggette ad intenso tiro di artiglieria ed aerei e minacciate da vicino da carri armati, nonostante le perdite subite in uomini , quadrupedi e materiali, assicurava agli alpini prezioso ausilio di fuoco”. Selenyj Jar (Russia), 22 dicembre 1942 – 4 gennaio 1943.

COLINELLI ATTILIO Capitano in S.P.E., nato a Torino il 9 novembre 1915 e residente a Gorizia, comandante della 18^ batteria in Russia. Già decorato di C.G.V.M. nel 1940 e di M.B.V.M. nel 1941 quando era Tenente (fronte greco), meritò la M.A.V.M. alla memoria in Russia (1943) con la seguente motivazione : “ Comandante di batteria alpina, in sanguinose azioni di retroguardia riusciva con i suoi artiglieri frammischiati agli Alpini a contenere il nemico incalzante, in pochi superstiti della sua batteria fino a

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quando, attorniato da forze blindate, ormai privo di munizioni, veniva catturato. In dura prigionia chiudeva la sua vita di combattente esemplare per tenacia e valore”- Fronte russo, dicembre 1942/gennaio 1943. Dai rapporti risulta “Comandante di batteria energico, animatore, trascinatore, dà sicuro affidamento in ogni

circostanza, eroico comportamento in guerra”. Ha ricevuto un encomio “per l’entusiasmo, la fede, e il valore dimostrati e per il grande rendimento dato al comando della batteria”. Era fratello di Federico Colinelli, S.Ten del Btg. Alp. “Vicenza”, caduto in Russia e decorato di M.O.V.M. alla memoria con una motivazione nella quale (“…Colpito mortalmente… si preoccupava… che la notizia della sua morte venisse nascosta al fratello, comandante di batteria alpina operante sullo stesso fronte, affinché potesse continuare sereno e preciso il suo tiro…”) si cita indirettamente Attilio Colinelli. Padre Giovanni Brevi (Tenente Cappellano del Btg. “Val Cismon”, Medaglia d’Oro al Valor Militare) cita Attilio Colinelli nei suoi “Ricordi di prigionia”. Dopo aver indicato il comandante della 18a batteria tra gli ufficiali che maggiormente si prodigarono per aiutare i prigionieri più sfortunati (feriti e congelati), egli rammenta che nel campo di Oranki (marzo 1943) scoppiò un’epidemia di tifo petecchiale che causò la morte di molti prigionieri italiani. Fra essi il Cap. Colinelli, che Padre Brevi vide morire “a poco a poco”. Esiste anche un libro edito da: “Edizioni della Laguna” dal titolo: “I ragazzi in guerra i Colinelli a Gorizia e con gli alpini”.

COLZATO LUIGI nato a Vicenza il 24/07/1919 , artigliere alpino della 18a btr., decorato di

C.G.V.M. alla memoria , cadde il 14/11/1940. Scrive il Ten. Simonetti: “Povero Colzato, mi sembra ancora di vederlo con i tronconi delle gambe in un solo ammasso sanguinolento e la faccia sfregiata e nera di polvere, levata ad invocare aiuto : Sior Tenente… no go

più le gambe” (da “Fronte greco-albanese: c’ero anch’io” a cura di G. Bedeschi, Mursia ,1978).

COMELLI GIULIO fu Pietro e di Picogna Irmelina, nato a Reana del Rojale - Zompitta (Udine),

Cap.le del 3° Regg. Art. Alpina ,Gruppo “Udine”- 18^ BTR. Fu insignito di M.A.V.M. alla memoria con la seguente motivazione :“Porta ordini, per oltre quattro mesi di guerra, svolgeva il proprio incarico affrontando impavido ogni rischio. Durante un violento tiro nemico di controbatteria, si offriva volontariamente, per recare un ordine in zona fortemente battuta dalle armi automatiche nemiche. Ferito, nel ritorno, riusciva a raggiungere il proprio comandante. Decedeva dopo avergli riferito sull’incarico ricevuto”. Mali Bischisthit (fronte greco), 10 marzo 1941.

COMOLLI RICCARDO di Roma, S.Ten. della 34^ batteria, decorato alla memoria con

M.B.V.M. recante la seguente motivazione: “Avuti i pezzi inutilizzati in precedente azione si distingueva in aspro ripiegamento per ardire e sereno coraggio personale, partecipando a furiose lotte corpo a corpo per aprire un varco tra le masse avversarie fino a quando catturato decedeva in prigionia”. Fronte russo, 18/12/1942-28/01/1943.

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COVERI LIVIO, da Firenze classe 1921, 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”.

Decorato con la: Croce di Guerra al Valor Militare. “Portaordini sciatore in un mese di aspri e duri combattimenti attraversava ripetutamente zone battute per

compiere le sue rischiose missioni. Comandato a prendere contatto con un gruppo di alpini scattava con loro in un assalto, respingendo dopo furioso combattimento l’avversario superiore in forze”. Selenjy Jar – Don (Russia) ,30/12/1942.

CRESSERI BERNARDINO, nato a

Casargo (CO) il 22/10/1893, Maggiore. Comandante del Gruppo “Udine” in Grecia, M.A.V.M. (1940) e M.B.V.M. (1941). Promosso Tenente Colonnello comandò in Russia il Gruppo “Val Po” del 4° Rgt Art. Alp. (Div. Cuneense), morì durante la ritirata (29/01/1943) e fu decorato di M.A.V.M. alla memoria (1943). A lui sono intitolati il Gruppo Alpini di Casargo (Lecco) e una scuola dello stesso paese. Scrisse “Il Gruppo Udine nella campagna di Grecia”, Arti Grafiche Friulane Udine, 1943 (recensito su “L’ALPINO” del marzo 1943). Scrive il Ten Damini della 34^ btr. (Fronte greco-albanese:c’ero anch’io”): “Egli, entrato in guerra il 28/10/1940 alla testa del gruppo che già teneva fermo nel pugno sicuro, l’ha condotto in modo mirabile in tutta quella serie di epici e drammatici combattimenti che hanno punteggiato di eroismo e di valore tutto il percorso della divisione “Julia”, dapprima nella catena del Pindo e poi nel contrastato e combattuto nel ripiegamento della Vojussa”. Le motivazioni delle ricompense al valor militare. M.A.V.M. – 1940: “Comandante di gruppo assegnato ad un reggimento alpini, durante aspro combattimento, animato dal proposito di realizzare la più stretta collaborazione con la fanteria, non esitava a prendere posizione con le sue batterie in zona esposta al fuoco nemico ed a portarsi con un nucleo di artiglieri in prima linea , per concorrere con le armi portatili all’azione dei reparti alpini, riuscendo nel modo più efficace a contrastare l’avanzata di forze soverchianti” – Sella di S. Atanasio (fronte greco), 12-14 novembre 1940. M.B.V.M. – 1941: “In numerosi ed aspri combattimenti schierava il proprio gruppo in posizioni avanzate, sempre fatto a segno di violenta reazione nemica. Incurante del pericolo si recava in osservatori oltre le linee per poter aderire immediatamente alla richiesta di fuoco della fanteria” – Mali Topojanit (fronte greco), 1° dicembre 1940- 5 gennaio 1941. M.A.V.M. alla memoria – 1943: “Comandante di gruppo, già distintosi in precedenti campagne per il suo eroismo e più volte decorato al valore, durante dieci giorni di tormentato ripiegamento da Don dava costante

prova di tenacia, spirito di abnegazione e senso del dovere sventando, colla sua audacia, le insidie del nemico. In duro combattimento, con i suoi intrepidi artiglieri, dopo l’inutilizzazione dei pezzi, si slanciava all’assalto con bombe a mano riuscendo a contenere l’irruenza del nemico. Stremato dalle lunghe e tormentose marce trovava, nella steppa del Don, fine gloriosa” – Medio Don (fronte russo), 17-27 gennaio

1943.

CRESPI BENIGNO, Tenente, comandò la 17^ batteria dal 24 ottobre 1917, dopo che

il Capitano venne fatto prigioniero dagli Austriaci. Decorato di due M.A.V.M. (1917).

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CURINI UGO nato a Corno di Rosazzo (UD), Tenente.

Sottocomandante della 18^ batteria, ferito a Konitza il 13/11/1940 e decorato di M.B.V.M. “La sera del 06/11/1940 il Gruppo. “Udine” si porta sulle pendici dello Smolika mentre un sezione della 18a batteria rimane in posizione a Pades, in attesa che i muli inviati ad Eleutero in cerca di rifornimenti tornino per caricare i pezzi. I muli li riporta a Pades il ten Curini il quale, dimesso dall’ ospedale di Coritza e avviato

in Italia per curarsi un ulcera allo stomaco, inverte la marcia, segue le orme della “Julia” e giunge ad Elusero.Pur sapendo che i reparti hanno l’ordine di ripiegare si mette in testa ai muli, infiltrandosi tra gli elementi greci, giunge a Pades a recuperare due pezzi efficienti che, nel frattempo, avevano continuato ad appoggiare l’azione degli alpini”. Così Aldo Rasero nel suo libro “Alpini della Julia”, ed. Mursia 1972. Il Ten. Simonetti (“Fronte greco-albanese:c’ero anch’io”) scrive nel suo diario in data 13/11/1940 : “Poco fa un colpo nemico ha preso in pieno il terzo pezzo della mia sezione, Carraro decapitato, il sottocomandante Curini ferito grave, Della Rossa ferito, tutti i serventi feriti”).

Nel dopoguerra Ugo Curini, divenuto Colonnello, comanderà il 5° Rgt- Artiglieria da Montagna (1967-1968).

COTTINI FRANCO LUIGI di Alessandro e di Biffi Giulia, da Verona. Capitano del 3°

Reggimento Artiglieria Alpina,Gruppo Udine, comandò in Grecia la 34^ batteria e fu decorato di M.A.V.M. con la seguente motivazione: “Comandante di batteria alpina in posizione avanzatissima, sotto violento fuoco di artiglieria, di mortai e di mitragliatrici, che causava sensibili perdite, si portava ove il pericolo era maggiore per incitare i dipendenti e per meglio dirigere il tiro. Giunto il nemico in prossimità della linea dei pezzi, tenacemente resisteva e, combattendo da fante, concorreva validamente a ricacciarlo. Benchè seriamente menomato per una grave contusione, rimaneva per altri sei giorni in linea, rifiutando ogni riposo”. Monte Becisti (fronte greco), 6-12 marzo 1941.

D’AGOSTINIS LEONARDO , Caporale della 18^ batteria, caduto sul fronte greco-albanese

il 10/03/1941 (Monte Becisti, quota 1240). Era nato a Basiliano (UD) il 22/11/1917. Decorato con la

M.B.V.M. “alla memoria”.

DAL PRA ATTILIO da Sovramonte (BL),classe 1914, 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”

,artigliere alpino. Decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione : “Durante violento attacco,vista compromessa l’integrità della batteria dalla vicinanza del nemico, con altre cinque persone contrassaltava l’avversario riuscendo, con violento lancio di bombe a mano a fermarlo, permettendo ai pezzi della batteria di portarsi in salvo. Sommerso in successiva azione dallo strapotere avversario, scompariva nel mezzo di una successiva mischia”. Jwanowka (fronte russo), 22/12/1942.

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DAMINI ANGELO classe 1903, da Cavaso del Tomba (TV), Tenente della 34^ batteria.

Partecipò alla campagna di Grecia meritando due Croci di Guerra al Valor Militare : 1) “Subalterno di batteria alpina, concorreva animosamente alla difesa vicina dei pezzi e a respingere il

nemico che per più giorni aveva violentemente attaccato”- Monte Becisti ( fronte greco),- 8,9,10 marzo1941;

2) “Ufficiale addetto ai collegamenti di un reggimento alpini, volontariamente si recava di pattuglia su di una vetta occupata dalle fanterie e, spingendosi con generoso ardimento e sotto violento fuoco di artiglieria e fucileria nemica, nei pressi di posizioni avversarie riusciva a riconoscere e segnalare un’arma automatica nemica che veniva più tardi centrata e ridotta al silenzio” – M. Beschistit (fronte greco), 7 marzo – 15 aprile 1941.

Partecipò anche alla campagna di Russia (con la stessa batteria del Gruppo “Udine”) e fu decorato di M.A.V.M. (fronte russo) con la seguente motivazione:

“Ufficiale di elevate qualità morali, addetto ad un importante servizio presso il comando di grande unità, per meglio assolvere il suo incarico, portatosi volontariamente in linea con i reparti combattenti, partecipava con essi a tutto il ciclo di asprissimi combattimenti svoltosi fra il 17/12/1942 e il 17/01/1943, nel corso dei quali, caduto un ufficiale, prendeva il comando di un reparto rimasto senza capo, guidandolo animosamente all’attacco e alla conquista di una importante posizione. Durante la ritirata, rimasto in territorio nemico per espletare un importante incarico, si aprì con le armi la via attraverso folti gruppi nemici che l’avevano circondato. Ricongiuntosi con i suoi e affidatogli il compito di avanguardia di una colonna, sosteneva impavido un sanguinoso combattimento fino all’arrivo del grosso. Successivamente, postosi a capo di un gruppo di sbandati riusciva a portarli in salvo dopo una lunga odissea di faticose marce e cruente lotte” – Fronte russo, 17 dicembre 1942 – gennaio 1943. Ha lasciato le sue testimonianze nei seguenti libri, pubblicati da Mursia a cura di Giulio Bedeschi :“Fronte greco-albanese: c’ero anch’io”, “Nikolajewka: c’ero anch’io”(Mursia 1972), “Fronte russo :c’ero anch’io”(ediz.

Mursia 1983). Ricostituì nel 1950 il Gruppo Alpini di Cavaso del Tomba (TV). Morì nel 1971

DE CHICCHI ALFREDO da Arzignano (VI) classe

1917, Sergente, 3° Rgt. Art. Alp. Gruppo “Udine”. Decorato sul fronte greco di M.B.V.M. “sul campo” con la seguente motivazione: “Capo pezzo, in numerosi ed aspri combattimenti, sotto intenso fuoco di controbatteria e di mitragliatrici nemiche, manteneva sempre contegno sereno e tranquillo, infondendo così calma e fiducia nei propri dipendenti. Sottoposta la batteria ad intenso fuoco di artiglieria, mortai e mitragliatrici nemiche, caduti feriti il comandante e il sottocomandante, non desisteva dall’assolvere il proprio compito quasi a rintuzzare col fuoco del proprio pezzo le offese avversarie. Esempio fulgido di ardimento e di abnegazione” – Chiarista e

Fratarit, 30 dicembre 1940. Durante la campagna di Russia meritò una M.B.V.M. alla memoria così motivata : “Comandante la pattuglia sciatori della batteria, in duro e aspro combattimento, riusciva a prendere collegamento con gli alpini, coi quali, alla testa della propria pattuglia, contrassaltava contribuendo, dopo un furioso corpo a corpo, a respingere l’avversario. Catturato in successiva azione, decedeva in prigionia” – Selenyj Yar – Don (Russia), 30 dicembre 1942.

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DELFANTI GIUSEPPE, da Ferrara, nato il 5 marzo

1899, Capitano d’artiglieria del Gruppo “Udine”. Decorato alla M.B.V.M. con la seguente motivazione: “Capitano d’artiglieria di complemento, volontario sul fronte albano-greco, Aiutante Maggiore di un Gruppo di Artiglieria Alpina, malgrado le precarie condizioni di salute, non esitava a portarsi in linea per assolvere al suo compito. Trovato il Gruppo impegnato in aspro e violento combattimento e sottoposto a vivace fuoco delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche, rimaneva volontariamente sul posto recando il proprio valido contributo nel duro vittorioso combattimento”. La motivazione e l’ encomio è avvenuta su diretta, esplicita proposta del Magg. B.

Cresseri Comandante del Gruppo “Udine”. CROCE di GUERRA AL VALOR MILITARE, motivazione: Nel 1° Conflitto Mondiale 1915/1918, quando era Sottotenente di complemento, 3° Reggimento Artiglieria da

Montagna, Gruppo “Udine”: “Comandante di una sezione da montagna, durante il passaggio del Piave, avuto colpita in pieno la colonna da una granata di grosso calibro che feriva quattro serventi e uccideva il mulo porta code e ruote, con grande calma e sprezzo del pericolo provvedeva a ricaricare su altro mulo la parte dell’affusto caduta, riprendendo la marcia sotto il nutrito e aggiustato fuoco nemico”. Montello, 27 ottobre 1918. Il Dott. Delfanti Giuseppe raggiunse il “Paradiso di Cantore” il 18 settembre 1964.

DELLA VALLE MARIO da Lozzo Atestino (PD), classe 1922, 3° Rgt. Art. Alp.- Gruppo

“Udine”. Decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione: “Telefonista addetto all’ osservatorio di una batteria alpina, nel corso di accaniti combattimenti ,nonostante la violenta reazione di fuoco avversario si prodigava per mantenere il collegamento con la linea pezzi. Durante il ripiegamento dava prova di elette virtù militari”. Medio Don- Sebekino (Russia) ,17-31 gennaio1943.

D’ORLANDI ETTORE da Udine, classe 1908, Tenente ,3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”

(reparto comando), decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione: “Ufficiale di artiglieria volontariamente partecipava con gli alpini all’assalto di un centro di resistenza nemica appostato nelle case del paese. Nonostante l’accanita reazione, con l’esempio animava i compagni che dopo

aspra lotta a bombe a mano riuscivano ad occupare la posizione avversaria. Catturato in una successiva azione, decedeva in prigionia”. Kopanki (Russia) ,20 gennaio 1943.

DRUETTI GIUSEPPE, S.Ten. 34^ batteria, da Genova (resid. a Milano), decorato di M.B.V.M.

(fronte greco-albanese, 1941).

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FERRARI AUGUSTO ,S.Ten. 18^ batteria, da Denno (TN), decorato di M.B.V.M.

(fronte greco-albanese, 1941).

FERRONI MARCELLO da Verona, Tenente Medico decorato di

M.B.V.M. in Grecia (1941) e in Russia (1943, alla memoria), fratello del Ten. Gino Ferroni (M.O.V.M. ). Scrive il S.Ten. A. Baruffi (R.M.V. Gruppo “Udine”): “Gino Ferroni morì a Nikolajewka, Marcello morì invece in prigionia durante la marcia del Davai, trucidato perché non gli era possibile stare in piedi” (da “Nikolajewka: c’ero anch’io”). Motivazione della M.B.V.M. alla memoria: “Nel corso di aspro combattimento, sostituiva altro ufficiale medico di batteria gravemente ferito. Rimasto accerchiato da reparti blindati avversari, impugnava un moschetto e si prodigava in lotta impari. In dura prigionia chiudeva la sua esistenza tutta dedicata al dovere e al sacrificio” – Fronte russo, dicembre 1942-gennaio 1943.

FRANCO ENRICO nato a Niscemi (CL), classe 1906, Capitano ,

effettivo al Gruppo “Udine” del 3° Rgt. Art. Alp., decorato di M.O.V.M. : “Ufficiale di elette virtù militari, animatore e suscitatore di ogni energia ed eroismo, comandante di batteria alpina in posizione avanzatissima, per tre giorni, noncurante del violento fuoco nemico di artiglieria e mitragliatrici avversarie, svolgeva ininterrotte ed efficaci azioni di fuoco. Nelle fasi più critiche, calmo e sereno, sempre in mezzo ai suoi artiglieri dove il pericolo era maggiore, dava esempio di fulgidissimo valore. Spintosi oltre la linea dei pezzi per meglio dirigere il fuoco della propria batteria, veniva colpito in pieno da una granata nemica che gli stroncava gli arti inferiori. Incurante della terribile mutilazione, si preoccupava

solo di impartire precise disposizioni per la prosecuzione del fuoco, che doveva ricacciare l’avversario sulle posizioni di partenza. Si spegneva dissanguato, serenamente dispiaciuto solo di non poter portare i suoi artiglieri all’ immancabile vittoria”. Pendici orientali di Mali Scindeli, fronte greco, 10/03/1941. Gli è stata dedicata una via a Niscemi (CL). Compiuto a Napoli il biennio di matematica nella facoltà di Ingegneria e assolti nel 1927 gli obblighi di leva come Sottotenente di complemento nel 7° Rgt. Art. da campagna, rinunciò al grado per entrare all’ Accademia di artiglieria e genio. Nominato S.Ten. in S.P.E. nel 1929, dopo la scuola di applicazione fu destinato col grado di Tenente al 6° Rgt. Art. da campagna. Nell’ aprile 1936, trasferito al 45° Rgt. Art., parte per la Libia col 1° Gruppo. mobilitato per esigenze in Africa Orientale. Rientrato in Patria dopo pochi mesi, veniva destinato nel gennaio 1937 al 1° Reggimento Artiglieria Alpina. Capitano dal gennaio 1938, dopo aver partecipato nel giugno 1940 alle operazioni di guerra alla frontiera

occidentale, fu trasferito al 3° Reggimento Artiglieria Alpina - Gruppo “Udine”. Al comando della 18^ batteria combattè sul fronte greco-albanese fino al giorno della sua eroica morte.

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FRATTARELLI FRANCESCO, Capitano, comandante la 17^

BTR, decorato di C.G.V.M. nella campagna di Russia. Nella primavera 1943 fu impegnato in operazioni di contro-guerriglia in Venezia Giulia e nelle zone circostanti. Nel dopoguerra comandò il Gruppo Art. Mont. “Bergamo” ed anche il gr. a.mon. "Asiago" dal 30/07/1952 al 14/10/1954.

GALLINA LIVIO da Trivignano (UD), artigliere alpino , decorato di C.G.V.M. alla memoria:

“Servente al pezzo ,durante una violenta azione di controbatteria nemica, continuava con calma il suo servizio finchè, colpito da una granata, immolava la sua vita cadendo sul proprio pezzo”. Konitza, fronte greco, 13/11/1940.

GARIGIOLI GUIDO nato a Torino il 3/04/1921, S.Ten. della 18^

batteria, decorato di M.B.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943). Catturato dai sovietici morì nel campo di Uciostoje il 22/03/1943.

GAULI PIETRO S. Ten del Rep. Munizioni e Viveri, Gruppo “Udine”,

decorato di M.B.V.M. (campagna di Russia 1942/1943). Artista affermato, mai dimentico della penna nera, la sua biografia è disponibile su numerosi siti Internet.

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GIACOMINI GIOVANNI, nato ad Ascoli Piceno, classe 1921 , Sergente di Art. Alp. in S.P.E., effettivo

al 3° Rgt. Art. Alp. - Gruppo“Udine”, decorato di M.O.V.M. : “Sottufficiale capo pezzo durante aspro combattimento ,incurante del grave pericolo derivante dal fatto che le fanterie nemiche erano riuscite a stringere da vicino la sua batteria ed avevano aperto un violento fuoco di mitragliatrici e mortai, rimaneva sereno e impavido , mantenendo efficiente l’ azione del pezzo ed infondendo con il suo contegno calma e

fiducia nei suoi artiglieri. Caduti feriti il comandante e il sottocomandante di batteria, vista l’ormai l’assoluta impossibilità di ogni ulteriore resistenza, faceva ripiegare i serventi salvando i congegni più vitali e importanti del materiale. Dopo essersi assicurato che i suoi uomini fossero in salvo, imbracciava un’arma automatica e ritornato al pezzo apriva il fuoco allo scoperto sul nemico ormai vicino. Con le armi in pugno, in un ultimo e disperato tentativo di difesa del pezzo stesso, dando esempio, abnegazione e spirito di sacrificio, immolava la vita per la Patria”.Chiaf e Bunich (fronte greco ), 30/12/1940. A 18 anni, abbandonato il suo impiego, si arruolava volontario quale allievo sottufficiale nel 2° Rgt. Art. Alp. Caporale dal 01/07/1939 e Sergente dal 01/02/1940, il 19 marzo successivo partiva per l’Albania.Trasferito al Gruppo “Udine” del 3° Rgt. Art. Alp. partecipava poi come capo pezzo della 17^ batteria alla campagna contro la Grecia meritando prima una C.G.V.M. e quindi la M.O.V.M. alla memoria. A Giovanni Giacomini sono intitolati il Gruppo Alpini di Ascoli Piceno , il rifugio ANA di Forca di Presta (AP) e una piazza di Ascoli Piceno.

GIACOMINI UMBERTO classe 1922, da Bassano del Grappa (VI), Artigliere Alpino, decorato

di C.G.V.M. con la seguente motivazione: “Radiotelegrafista presso compagnia alpina avanzata, in posizione scoperta e fortemente battuta, assicurava giorno e notte il collegamento e, nel successivo ripiegamento, abbandonava tra gli ultimi il posto portando addosso tutto il materiale”.Iwanowka –Selenij Jar (fronte russo) ,18-24 dicembre 1942

GIGANTE GIOVANNI, residente a Porpetto (UD). Sergente del Reparto Comando, prese parte

alle operazioni sul fronte greco-albanese meritando una C.G.V.M

GRASSAR GIOVANNI classe 1921 da Torrebelvicino (VI), artigliere 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo

“Udine” . Decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione : “Radiotelegrafista presso compagnia alpina avanzata, in posizione scoperta e fortemente battuta, assicurava giorno e notte il collegamento e ,nel successivo ripiegamento, abbandonava tra gli ultimi il posto portando addosso tutto il materiale”. Iwanowka –Selenij Jar (fronte russo) ,18-24/12/1942.

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GUERRA GIOVANNI, da Torino. Tenente in s.p.e. della 17^ batteria, combattè sul fronte

greco-albanese meritando una M.B.V.M.

IACOP SETTIMIO, classe 1917, da Udine – 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”, decorato di

M.B.V.M. con la seguente motivazione:

“Capo arma mitragliere, in uno scontro con forze superiori in uomini e mezzi che cercavano di sopraffare la batteria, con calma e capacità ammirevole svolgeva la sua efficace azione di fuoco. Ferito, continuava a sparare fino a quando, privo di forze, cadeva riverso sull’arma. Sommerso in successiva azione, scompariva nella mischia. Kopanki (Russia), 20/01/1943.

IELLICI (o JELLICI) MARIO da Tesero (TN), Sergente della

18^ batteria, fu decorato di M.B.V.M. (campagna di Grecia,1941) per aver soccorso, sebbene ferito, un commilitone colpito dal nemico, mettendo in grave pericolo la propria vita. Fu tra i fondatori dell’Unione Sportiva Cornacci di Tesero e viene decritto, nel sito di tale sodalizio, come uomo dalla “personalità dinamica, entusiastica e decisa”. “Andò avanti” nel 1959

LATTANZI ARRIGO, Tenente in s.p.e. (34^ batteria), partecipò alla campagna di Grecia

meritando una C.G.V.M. (1941).

LORENZONI RINO, classe 1908, da S. Sofia (FO) – 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”.

Decorato di M.B.V.M. : “Servente al pezzo di batteria alpina sottoposta ad incessante reazione avversaria di artiglieria ed armi automatiche nemiche, rimaneva ferito gravemente ad un arto.Rifiutava ogni soccorso continuando calmo e sereno il combattimento, contribuendo efficacemente al successo dell’azione”. Kopanki (Russia), 20 gennaio 1943.

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LUBRANO GIORGIO nato a Venezia il

12/07/1917. Capitano , assunse il comando della 34^ batteria il 30/12/1942, sostituendo il Cap. Begolli, che era stato ferito. Decorato di C.G.V.M. (1941) nella campagna di Grecia e di M.A.V.M. nella campagna di Russia (1942-1943), cadde il 31/01/1943.

LUCINI FILIPPO nato a Verona IL 04/05/1913,

Tenente. Assegnato al reparto comando del Gruppo “Udine”,fu decorato di C.G.V.M. “sul campo” durante la

campagna di Grecia con la seguente motivazione: “Ufficiale osservatore dell’artiglieria divisionale durante una serie di aspri combattimenti con un radiotelefono si portava con esuberante slancio e con sereno sprezzo del pericolo fin sulle linee più avanzate ed anche oltre per osservare e dirigere i tiri, incurante del fuoco a cui veniva fatto a segno dalla reazione nemica pur di assolvere a fondo il proprio compito” – Mali Tabaiani – Ciuca Fecit, 10-16 gennaio 1941. Nella campagna di Russia (1943-1943) meritò una M.A.V.M. alla memoria così motivata : “Quale capo pattuglia O.C. di gruppo artiglieria alpina dava prove ripetute di sprezzo del pericolo e spirito di sacrificio. In tragico ripiegamento attraverso la steppa invernale, alla testa di pochi artiglieri, contrassaltava nuclei avversari accerchianti riuscendo dopo mischia cruenta ad aprirsi un varco. Nel prosieguo della ritirata, attorniato da reparti blindati opponeva ancora, benché allo stremo delle forze, tenace reazione. In prigionia faceva olocausto alla Patria della sua vita di saldo combattente” – Fronte russo, dicembre 1942 – gennaio 1943. Si spense il 30 aprile 1943.

MARZARI BENVENUTO classe 1918, da Gambugliano (VI) Sergente, 3° Rgt.Art.

Alp.- Gruppo “Udine”. Meritò la C.G.V.M. in Russia con la seguente motivazione :

“Sottufficiale alla linea pezzi, già ferito e decorato durante precedente campagna, ricoverato presso un

ospedale da campo perché affetto da febbri che ne menomavano la capacità fisica, saputo che la batteria era impegnata in aspri combattimenti, di iniziativa raggiungeva il reparto e in numerosi fatti d’arme, faceva ripetutamente rifulgere ancora una volta le sue doti d’ardimento”. Selenyj Jar (Russia), 30/12/1942. Fu decorato di M.B.V.M. durante la campagna di Grecia (allorchè rivestiva il grado di Caporal Maggiore) nel 1940.

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MENEGHINI ANTONIO GINO da Pozzoleone (VI), classe 1917, Caporal Maggiore, Gruppo

“Udine”. Come riferisce Lino Moroni nel suo libro “Tasi e tira”, Meneghini fu proposto per la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. La proposta tuttavia non venne accolta e all’eroico graduato venne conferita “soltanto” la M.A.V.M. con la seguente motivazione : “ Caporal Maggiore operaio di batteria, già distintosi per atti di coraggio durante la campagna italo-albanese e italo-greca, aveva chiesto ed ottenuto di partire con la batteria per il fronte russo. Sempre volontario nelle azioni più rischiose e dovunque era maggiore il pericolo, alimentava con l’esempio lo spirito guerriero dei suoi dipendenti. In duro ed aspro combattimento, mentre un pezzo distaccato dalla batteria era sottoposto ad intenso fuoco di mortai, si offriva volontariamente per il recapito di un ordine urgente al comandante del pezzo. Colpito mortalmente da scheggia di mortaio, riuniva in un ultimo sforzo tutte le sue energie ed a carponi raggiungeva il pezzo sul quale cadeva esanime” – Russia, 20 gennaio 1942

MOI EUGENIO nato a San Vito del Tagliamento il 05/08/1911. S. Ten Medico della 34^

batteria, decorato di C.G.V.M. nella campagna di Russia 1942/1943 con la seguente motivazione: “Ufficiale medico di batteria alpina, durante un’aspra azione di fanteria e di mezzi corazzati nemici che stavano per sopraffare la linea pezzi, continuava incurante del pericolo a medicare i feriti, contribuendo efficacemente a mantenere il morale del reparto. Sommerso un successiva azione (31/01/1943) scompariva nella mischia”. Iwanowka (Russia), 22 dicembre 1942.

MORONI LINO nato a La Spezia nel

1916 e residente a Falconara Marittima (AN). Tenente della 17^ batteria in Grecia , decorato di M.B.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943). Autore di “Tira e tasi” (Libera Università Europea, Urbisaglia, 1983), preziosa fonte di immagini e di ricordi delle epiche vicende che videro il Gruppo “Udine” protagonista in Grecia e in Russia.

MONTI GIANFRANCO, da Milano. Sottotenente di complemento (34^ batteria), prese parte

alla campagna di Grecia meritando una M.B.V.M. (1941).

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MUSITELLI GUIDO, Capitano, comandante del reparto munizioni e viveri, decorato di

M.A.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943), citato da padre Brevi (M.O.V.M.) nei suoi “Ricordi di prigionia”, partì lasciando a casa moglie e un figlio. Catturato dai sovietici il 31/01/1943 tornò in Italia con l’ultimo scaglione di prigionieri il 12/02/1954. “Visitò” una quarantina di campi di concentramento dall’Ucraina all’Asia centrale e in dodici (!) anni di dura prigionia fu di costante esempio agli altri internati. Il suo attaccamento alla divisa e il senso dell’onore militare gli costarono punizioni continue, angherie umilianti e torture fisiche e psicologiche che tuttavia non ne fiaccarono l’eccezionale saldezza d’animo. Una testimonianza si trova nel libro di Giovanni Morandi “Alpini, dalle Alpi all’Afghanistan” (Poligrafici Editoriale, Bologna, 2003).

NORCEN ANTONIO LUIGI Generale di

Corpo d’Armata - S.Donà di Piave (Venezia) ,1891 – Roma, 1966. Dopo aver frequentato a Torino il corso allievi ufficiali, partecipò alla guerra italo-turca con la 23^ batteria da montagna, guadagnando una Medaglia di Bronzo al Valor Militare (1913). Rientrato dalla Libia venne destinato alla 18^ batteria del Gruppo “Udine”, di cui divenne in seguito apprezzato comandante ( come testimoniano gli encomi ricevuti). Promosso Tenente e poi Capitano per merito di guerra, ottenne una Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione : “COMANDANTE DI UNA BATTERIA DA MONTAGNA, COL SUO VALOROSO CONTEGNO, SPREZZANTE DI QUALSIASI PERICOLO, PORTAVA I PEZZI SULLE LINEE PIU’ AVANZATE ALLO SCOPO DI AGEVOLARE L’ATTACCO DELLE FANTERIE,OSTACOLATE DA FORTE RESISTENZA NEMICA. FERITO DA GRANATA ALLA TESTA E CON FEBBRE ALTISSIMA, NON VOLLE LASCIARE IL COMANDO DELLA BATTERIA FINCHE’ NON EBBE ULTIMATO IL SUO COMPITO” – Monte S.Michele – Cotici,10-11 agosto 1916. Fu poi comandante interinale del Gruppo “Udine” sino al febbraio del 1917, meritando, per le sue brillanti qualità, la decorazione francese “Croix de guerre avec palmes”. Destinato in servizio di Stato Maggiore al

comando della 36^ Divisione, fu poi catturato dagli austro-ungarici dopo la rotta di Caporetto. Rientrato in Italia svolse diversi incarichi finchè, con sua grande gioia , tornò a comandare il Gruppo “Udine” (1926-1928), prodigandosi per migliorare l’efficienza delle batterie ed elevare il morale degli artiglieri. Dichiarata guerra all’Etiopia, fu inviato in africa Orientale quale Capo di S.M. dell Divisione “Gran Sasso”, meritando una nuova decorazione (M.B.V.M.) finchè, il 15 ottobre 1937, con il grado di Colonnello,venne nominato comandante del 5° Reggimento Artiglieria Alpina. In tale veste si impegnò con tenacia e determinazione perché sul Col Visentin fosse costruito il Rifugio (tuttora esistente) intitolato al Reggimento, con annesso monumento-sacrario.

Inviato nuovamente in A.O.I. combattè valorosamente sull’Amba Alagi al fianco del Duca d’Aosta , guadagnandosi la promozione a Generale di Brigata per merito di guerra. Inviato in un campo di prigionia nella lontana India, al ritorno, dopo la fine delle ostilità, venne promosso al grado superiore e comandò la Divisione “Legnano”. Divenuto infine Generale di Corpo d’Armata fu prescelto per guidare le “Fiamme Gialle” e concluse la sua carriera militare con la prestigiosa nomina a Comandante Generale della Guardia di Finanza (1952-1954) , lasciando un ottimo ricordo per le sue elevate doti di umanità, competenza e professionalità, ben testimoniate dal libro del Generale Luciano Luciani (“Antonio Luigi Norcen – Un soldato, un finanziere ed un geniale innovatore”), pubblicato nel 2008 dall’Ente Editoriale per il Corpo della Guardia di Finanza.

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LEONI “MAIARETI” BRUNO , di Sante Bortolo e Rebellato Graziosa, nato il 3.5.1918 a

Montecchio Precalcino ed ivi deceduto il 9.10.1947. Conosciuto anche come Bruno “Maiareti” (soprannome della famiglia poiché il padre lavorava al maglio – maio). Il 14.2.1939 fu dichiarato “abile arruolato” con il n. matr. 6566. Chiamato alle armi il 3.2.1940 presso il 3° Regg. Art. Alpina “Julia”, Gruppo “Udine”, partì per l’Albania da Bari e sbarcò a Durazzo il 29.2.1940, partecipando alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese. Fu decorato di M.B.V.M. sul campo con la seguente motivazione : “Radiotelegrafista di pattuglia sotto intenso tiro nemico rimaneva con sprezzo del pericolo all’apparato seguendo il proprio ufficiale che si spostava fin oltre le linee per osservare. Colpito a morte il proprio ufficiale continuava a mantenere collegamento, fino a che, in seguito ad ordine ricevuto, ripiegava portando in salvo la stazione che passava a disposizione ad un reparto di fanteria”-Dras e Cais, 16 gennaio 1941 Fu presente ai fatti d’arme del Pindo-Mali Scindeli e Golico per cui il 3° Rgt. Art. alpina “Julia” venne decorato della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Rientrato in Italia, partì per la Russia il 13.8.1942. Dopo Nikolaiewka venne ricoverato per congelamento di 2°grado ai piedi il 12.2.1943 presso l’Ospedale da Campo n. 632 e rimpatriato con treno ospedale n. 17. Fu poi ricoverato ad Arezzo presso l’Ospedale Militare Territoriale “Colonia AGIP”. Rientrò al corpo in Gorizia il 17.6.1943. “Sbandato” in seguito agli avvenimenti del settembre ’43, fu partigiano combattente dal 1.5.1944 al 1.5.1945 nella Brigata “Mazzini” (divenuta successivamente Brigata “Lotis” – Div. “M. Ortigara”). Morì di Tbc, contratta in servizio, il 9.10.1947. I suoi resti sono tumulati in loculo privato (b. 56) presso il Cimitero Civile di Montecchio Precalcino.

ODORICO GIUSEPPE, Artigliere18^ batteria, da Rivignano (UD), decorato di C.G.V.M. sul

fronte greco-albanese (1941).

OLIVIERI AMERIGO nato in Argentina il 06/09/1914. Tenente del “Gruppo Udine” (reparto

comando). Decorato di M.A.V.M. nella campagna di Russia 1942/1943.Catturato dai sovietici morì nel

campo di Uciostojie il 31/03/1943.

PALUMBO RENZO nato a Bologna il 25/11/1918. Rinuncia al rinvio e arriva al 3° Rgt. Art.

Alp. a Gorizia. Frequenta il corso AUC ad Aosta, poi la Scuola di Artiglieria a Bra (5^ btr). Conseguita la nomina a Sottotenente viene assegnato al Gruppo “Udine”, 17^ batteria. Nel libro “Tutti i vivi all’assalto” (Longanesi, 2003) Alfio Caruso scrive che alla stazione di Minsk Palumbo offrì un appassito mazzo di rose -ricevuto a Gorizia- a una donna ebrea incolonnata con i propri correligionari avviati al lavoro. L’omaggio floreale fu accompagnato da un impeccabile saluto militare. Disperso in Russia, decorato di M.A.V.M. con la seguente motivazione: “Comandante di una colonna di salmerie, con abile manovra sapeva sottrarsi ad un improvviso attacco di carri armati. Successivamente, attaccata la colonna da partigiani, alla testa di un gruppo di animosi

contrassaltava, riuscendo con la sua audacia a salvare la colonna mentre egli, sommerso dalla superiorità avversaria, scompariva nella mischia”. Olikowakta (Russia), 18/01/1943.

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PETERLE ANTONIO, classe 1914, da Farra d’Alpago (BL), 3° Rgt. Art. Alp.- Gruppo “Udine”,

artigliere alpino. Decorato di M.B.V.M. : “Durante violento attacco, vista compromessa l’integrità della batteria dalla vicinanza del nemico, con altre cinque animosi contrassaltava l’ avversario riuscendo con violento lancio di bombe a mano a fermarlo, permettendo ai pezzi di porsi in salvo. Sommerso in successiva azione, scompariva nella mischia. Jwanowka (fronte russo), 22/12/1942.

PLOTEGHER UMBERTO, nato a Mezzolombardo (TN) il 23/11/1914, residente a Gorizia.

Sergente Maggiore del Reparto Comando del Gruppo “Udine”, combattè in Grecia e in Russia, dove cadde il 31 gennaio 1943, meritando la C.G.V.M.

PREBIANCA ALPINO classe 1922, da Recoaro (VI), 3° Rgt.

Art. Alp. – Gruppo “Udine”, artigliere alpino. Decorato di M.B.V.M. : “Portaordini sciatore, in un mese di aspri combattimenti attraversava ripetutamente zone battute per l’ espletamento delle sue rischiose missioni. Comandato a prendere contatto con un gruppo di alpini scattava con loro al contrassalto respingendo dopo furioso combattimento l’ avversario superiore in forze” - Selenjy Jar - Don (Russia), 30/12/1942. Dopo il fortunoso rientro in Italia raggiunse il suo paese natale, dove era conosciuto con il nome di “Pino Bosada”. Andò avanti nel 1975

PRETTO GIORDANO, da Valdagno (VI). Caporale del del Gruppo “Udine” (reparto Comando),

prese parte alle operazioni belliche sul fronte greco-albanese. Decorato di C.G.V.M. nel 1941.

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RASIA GIUSEPPE classe 1920, da Lonigo (VI),artigliere alpini, 3° Rgt. Art. Alp Art. – Grupo

“Udine”. Decorato di M.B.V.M. con la seguente motivazione: “Servente al pezzo di batteria alpina, ferito in aspro combattimento rifiutava ogni soccorso e continuava calmo il suo servizio fino al termine dell’azione”- Kopanki (Russia), 20/01/1943.

ROMANO ATTILIO fu Alfonso e fu Caldano Ilda, da Napoli, Capitano e Comandante della 34^

Batteria del Gruppo “Udine” del 3° Regg. Art. Alpina “Julia”. Decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione : “Comandante di Batteria Alpina, dislocata sulla linea delle fanterie in posizione ardita ed esposta al tiro incessante delle artiglierie e dei mortai avversari, svolgeva efficace azione di fuoco, stroncando con il tiro preciso dei suoi pezzi reiterati attacchi nemici. Seguiva l’avanzata delle nostre fanterie e si recava con una sezione nelle posizioni da poco conquistate e fortemente battute dal nemico, per meglio appoggiare l’azione dei fanti”. Monte Beschisthit (fronte greco), 10-17 aprile 1941.

RIZZO ALFREDO, da Catania. Sottotenente di complemento, fu assegnato alla 17^ batteria

con la quale partecipò alla campagna di Grecia. Decorato di M.B.V.M. (1941).

SALVEMINI GAETANO, classe 1917 da Bisceglie (BA) S.Ten.

medico della 18^ batteria in Russia, decorato di M.B.V.M. :

“Distintosi in un lungo ciclo operativo per alto senso del dovere, in aspra battaglia, incurante del rischio personale, si recava arditamente sulle line del fuoco ove più necessaria ed urgente era la sua opera. Durante il ripiegamento continuava a prodigarsi nell’assolvimento della sua opera umanitaria e concorreva bravamente alla sua difesa del posto di medicazione”. Fronte russo 21/12/1942 - 21/01/1943. Ha lasciato una sua testimonianza in “Fronte russo: c’ero anch’io”.

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SASON ROMANO classe 1905, Capitano , reparto comando del Gruppo “Udine”, decorato di

C.G.V.M. alla memoria : “Capo pattuglia O.C. di elevate virtù militari, in un lungo ciclo operativo si distingueva per valore e

noncuranza del pericolo. Nel successivo duro ripiegamento si prodigava oltre ogni limite per incitare i propri dipendenti che guidava più volte in ardite azioni fino a quando, sommerso, scompariva in una mischia”. Jwanowka (Russia) ,22 dicembrev1942.

SCALETTA GIUSEPPE , Tenente, nato a Napoli il 07/08/1914, partecipò alla

campagna di Grecia e fu decorato con due M.A.V.M., la prima nel 1940 e la seconda nel 1941 alla memoria. Sottocomandante della 18^ BTR, cadde il 10/03/1941, poco dopo il Cap. Enrico Franco. Scrive il Ten Damini: “nella tragica giornata del 10/03/1941 la gloriosa 18^ batteria vede spezzare i suoi migliori uomini, primo fra tutti il comandante, Capitano Enrico Franco, seguito immediatamente dal sottocomandante Ten. Scaletta e da una gloriosa schiera di altri eroi “ (da “Fronte greco-albanese: c’ero anch’io”). Riposa a Napoli nel sacrario di Posillipo.

SCODAVOLPE FERNANDO, Sergente della 18^

batteria, residente a Trieste e poi a Bologna, nato a Fano (PS). Decorato di M.A.V.M. sul campo con la seguente motivazione: “Capo pezzo, rimaneva al suo posto sparando a zero sul nemico che avanzava. Durante il successivo contrattacco alla testa di un gruppo d’artiglieri riusciva con bombe a mano a conquistare un mitragliatore nemico” – (fronte greco ,30.12.1940). Ottenne anche una C.G.V.M. così motivata: “Sottufficiale di artiglieria alpina, durante un violento combattimento, visto cadere un mitragliere, malgrado l’intenso tiro di controbatteria e di armi automatiche avversarie, sprezzante del pericolo non esitava a portarsi in zona scoperta e battuta, per sostituirlo, continuando così a colpire il nemico. Non cessava mai di svolgere la sua azione di fuoco finchè l’arma, colpita da scheggia di granata, veniva ridotta al silenzio”- Mali Bosceistait (fronte greco), 10 marzo 1941.

SCULATI ERALDO nato a Roma il 5/12/1918, ingegnere, frequentò

ad Aosta il corso AUC (1941), poi la Scuola AUC a Lucca. S.Ten. al Gruppo “Udine”, 17^ batteria, partì per la Russia il 17/08/1943, alle ore 17, tradotta numero 17. Meno male che la 17^ BTR aveva per motto “Anin, varin fortune” (Andiamo, avremo fortuna). Decorato di C.G.V.M.:

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“Comandantete di pattuglia O.C. di una batteria alpina, durante reiterati attacchi nemici osservava e dirigeva sotto violento fuoco nemico il tiro della propria batteria. Venuta meno ogni possibilità di collegamento col proprio comando, volontariamente partecipava con gli altri alpini a respingere un’ infiltrazione nemica”-

Selenjy Jar (Russia),31/03/1942. Nell’aprile 1943, tornato a Roma, telefonò a un amico che gli chiese : “Dove sei stato tutto questo tempo?”. “In Russia”, rispose Eraldo. E l’amico, di rimando : “In Russia? E che ci sei andato a fare?” (da “Fronte russo : c’ero anch’io”). Giornalista, appassionato di automobilismo, fondatore di “Autorama”, fu direttore sportivo della mitica Scuderia Ferrari (1956-’57).

SEMENZA FRANCO nato a Milano 27/01/1922, già volontario a

Gorizia nel 3° Rgt. Art. Alp. Frequentò il corso AUC ad Aosta nel 1941 (Ragazzo di Aosta 41) e quindi la Scuola di Artiglieria a Bra (5a BTR). S.Ten. della 18^ Batteria, decorato di C.G.V.M. alla memoria nel 1943. Comandante di Sezione di artiglieria alpina, in durissimo ripiegamento nella steppa invernale, alla testa dei suoi artiglieri tra disagi e insidie di ogni genere, compiva in modo esemplare il suo dovere di soldato, catturato dopo disperati combattimenti, faceva olocausto della sua giovane e luminosa esistenza, in dura e penosa prigionia. Morto in prigionia in Russia, a Oranki, il 30/03/1943.

SIMONETTI ERMANNO (C.G.V.M. 1940), Ten. della 18^ batteria durante la campagna di

Grecia, ha lasciato una preziosa testimonianza nel libro “Fronte greco-albanese : c’ero anch’io”.

SINICO GIUSTINIANO, da Sant’Urbano, frazione del comune di Montecchio Maggiore (VI).

Caporale della 18a batteria, partecipò alla campagna di Grecia. Venne decorato di C.G.V.M. (1941).

SIBONI GIORDANO, nato il 03/08/1911 a Legnago (VR), Tenente del reparto munizioni e

viveri, decorato di M.B.V.M. nella campagna di Russia (1942/1943). Catturato dai sovietici morì nel campo di prigionia di Oranki il 31/03/1943. Decorato a Croce di Guerra al Valor Militare.

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SLATAPER SCIPIO nato a Roma il 26/01/1915, S.Ten. di complemento. Figlio dello scrittore e patriota triestino Scipio Slataper, poeta del Carso e direttore della fiorentina “La Voce” che tanto profondo segno ha lasciato in tutta la cultura italiana, laureato in Ingegneria industriale a Roma. Ammesso nel 1939 alla Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria (specialità alpina) di Bra (CN) e nominato Sottotenente nell’ aprile del 1941, fu destinato all’ Arsenale di Torino. Dopo aver chiesto ripetutamente di essere trasferito ad un reparto combattente, venne

assegnato nel giugno successivo al 3° Rgt. Art. Alp., dislocato in Grecia. Rimpatriato con il reggimento ed assegnato al Gruppo ”Udine”, nell’agosto 1942 partiva per la Russia. Alla sua memoria venne decretata la M.O.V.M. con la seguente motivazione: “Ufficiale addetto ai collegamenti di un comando di Reggimento di Artiglieria Alpina, dislocato in un osservatorio avanzato sul Don, attaccato improvvisamente da una pattuglia avversaria, balzava alla testa di pochi artiglieri e,sotto violento fuoco , costringeva il nemico a precipitosa fuga. Benché ferito al capo da una scheggia di bomba si lanciava all’inseguimento riuscendo a catturare un ufficiale e quattro soldati. Rientrato nelle linee, rimaneva con i suoi uomini per condividere la sorte. Successivamente partecipava ad un’estenuante ed epica fase di ripiegamento, durante la quale lo si vedeva sempre alla testa dei superstiti artiglieri che trascinava con l’esempio a lotte corpo a corpo, per rompere l’accerchiamento del soverchiante nemico. Nemmeno la rottura di un braccio ,provocata da un colpo di mitragliatrice, stroncava il suo slancio. In un estremo combattimento superando con la virtù indomita dello spirito lo strazio del corpo ormai esausto, riusciva ad azionare una mitragliatrice rimasta senza serventi. Nel disperato tentativo di arrestare ancora una volta il nemico, scompariva nella mischia. Fulgida figura di soldato, fedele alle tradizioni di

italianità della sua famiglia e della gente triestina”. Golubaja-Postojaly- Nowo Georgiewki -Novo Postepolewka (Russia), 16 dicembre1942-21 gennaio 1943. A lui venne intitolata una caserma a Sacile di Pordenone.

TORRESIN GIOVANNI nato il

03/12/1894 a Monterale Valcellina (UD), C/le al 2° RGT Art. Alp.17^ BTR decorato di M.A.V.M. “Quale capo pezzo di un pezzo allo scoperto con ardire e con coraggio non comune fu di esempio ai suoi inferiori, chiamato a a prestare l’opera sua onde difendere la linea ala testa, dei suoi serventi accorreva presidiarla armato di bombe a mano, ritornava al suo pezzo e continuava il fuoco finché ferito da una

scheggia e costretto ad abbandonare il combattimento incitava con parole di coraggio e di fede i suoi compagni a continuare la loro opera di resistenza per la salvezza della Patria formazione” Monte Coston, Altopiano del Grappa, 15 giugno 1918".

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TUROLLA GIUSEPPE, Sergente della 18a batteria, da Idria (GO). Partecipò alla campagna

di Grecia e fu decorato di M.B.V.M. (1941).

VERNEY LUIGI classe 1921 da Verona, S. Ten alla 17^ batteria, decorato di C.G.V.M.:

“Comandantete di una sezione di batteria alpina, apriva d’iniziativa il fuoco contro forti pattuglie nemiche attaccanti la propria colonna alle spalle. Noncurante della violenta reazione avversaria, continuava la propria azione i fuoco fino a disperdere l’ attaccante”. Kopanki (Russia) ,20/01/1943.

VERSARI DOMENICO, di Luigi e di Chionini Franca, nato il 7

maggio 1918 a Tredozio (Forlì), Sergente Maggiore della 17^ batteria, caduto in Russia il 31/01/1943. Fu decorato di M.B.V.M. durante la campagna di Grecia, quando era Sergente, con la seguente motivazione: “Comandante dei muli scarichi di una batteria alpina, visto che sul greto del fiume giaceva una bocca da fuoco, caduta durante il guado della batteria, con ammirevole sangue freddo e sprezzo del pericolo riusciva a recuperarla, malgrado fosse fatto segno a tiro di armi automatiche nemiche” - Sarantaporos (fronte greco), 29 ottobre 1940. A Domenico Versari fu intitolato nel 1977 il Gruppo Alpini di TREDOZIO. Alla cerimonia intervennero Lino Moroni, Raffaele Cieri Pugliese e Francesco Frattarelli.

VIGNAGA BORTOLO, classe 1922, da Costabissara (VI) , 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo “Udine”.

Decorato di M.B.V.M. : “Durante violento attacco ,vista compromessa l’integrità della batteria dalla vicinanza del nemico con altri cinque animosi contrassaltava l’avversario riuscendo con violento lancio di bombe a mano a fermarlo e permetteva ai pezzi di porsi in salvo. Sommerso in una successiva azione, scompariva nella mischia”. Iwanowka (Russia) 22/12/1942.

VIVALDELLI GINO , Artigliere della 18^ batteria, nato a Tres (TN) il 18 gennaio 1918. Cadde

il 10/03/1941 sul fronte greco-albanese (Monte Becisti, quota 1240). Decorato di M.B.V.M. “alla memoria”.

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ZACCHINI DOMENICO nato il 06/10/1921 a Firenze, frequentò il corso AUC (1941) presso

la Scuola Centrale Militare di Alpinismo ad Aosta (Ragazzo di Aosta 41) Passò quindi alla Scuola AUC di Lucca. S.Ten. al Gruppo “Udine”, 18^ batteria, decorato di M.B.V.M.: “Comandante di sezione di una batteria alpina, durante un duro ripiegamento prima con i pezzi e successivamente con furiosi assalti, infrangeva l’accerchiamento che l’avversario continuamente rinnovava. In un ultimo contrassalto,sommerso, scompariva nella mischia”. Fronte russo, 16 dicembre 1942/21 gennaio 1943.

ZAMPA GIULIO da Moruzzo (UD), artigliere alpino, decorato di M.A.V.M. alla memoria con la seguente motivazione: “Durante un attacco avversario, benché ferito, continuava il fuoco con la propria mitragliatrice contro i reparti nemici ormai vicini. Rimasto privo di munizioni restava al suo posto con l’arma in attesa di rifornimenti finché, colpito da granata nemica, cadeva gloriosamente sul campo”.

Konitza (fronte greco), 13/11/1940. A Giulio Zampa è intitolato, fin dalla fondazione (1967), il Gruppo Alpini di Alnicco (frazione del comune di Moruzzo). Gli sono inoltre state dedicate una via al paese natale e una caserma a Fontanafredda (PN).

ZAMPAR GIUSEPPE, da Cervignano (UD). Sergente Maggiore della 18^ batteria, partecipò

alla campagna di Grecia e venne decorato con C.G.V.M. (1940).

ZARDO GIUSEPPE, Maggiore, decorato di M.A.V.M.

Comandante del Gruppo Udine durante la prima guerra mondiale, guidò i suoi artiglieri nella vittoriosa difesa del Monte Novegno. Il Generale Emilio Faldella, nella sua “Storia delle Truppe Alpine” (I volume, pag. 502), illustrando i fatti d’arme del 13 giugno 1916, così scrive : “ L’artiglieria da montagna ebbe nella giornata

gravi perdite : 4 ufficiali morti e 6 feriti, 7 artiglieri morti e 28 feriti…il Maggiore Zardo, comandante del Gruppo Udine, venne ferito”. Cavaliere, da Firenze, in licenza per malattia raggiungeva volontariamente la linea di fuoco non appena ebbe sentore che s’ era iniziata un’offensiva austriaca nel Trentino. Faceva rioccupare a due batterie da montagna, alquanto scosse, posizioni a stretto contatto con le fanterie, che avevano prima dovuto abbandonare, contribuendo con opera assidua e tenace e con continue prove di sprezzo del pericolo a prolungare la resistenza, finchè gli giunse l’ordine di ritirarsi. Si occupò altresì al recupero di vari materiali d’artiglieria, venendo in seguito ferito gravemente da schegge di proiettili di grosso calibro. Campomolon Toraro Novegno 16/18 maggio – 13 giugno 1916.

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ZAVA AMERICO, classe 1915, da S. Paolo del Brasile, Serg. Magg. 3° Rgt. Art. Alp. – Gruppo

“Udine”, decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione: “Sottufficiale di un gruppo di artiglieria alpina, già distintosi per coraggio e perizia su altro fronte, benché in condizioni fisiche menomate, durante un

lungo e aspro ripiegamento si prodigava sempre e dovunque per incitare gli uomini soccorrendo moralmente e materialmente i più bisognosi. Solo al termine del ripiegamento accettava di essere ricoverato in un luogo

di cura” Fronte orientale (Russia), 18 gennaio-21 febbraio 1943.

ZAVATTI FRANCO, da Bologna, Sottotenente della 17^ Batteria. Decorato con M.B.V.M

Partecipò alla campagna di Grecia, Richiamato in Patria per continuare i corsi dell’Accademia, preferiva rimanere presso la propria Batteria per combattere. Partecipava a numerose azioni di guerra come Comandante di Sezione e di pezzi isolati, rimanendo gravemente ferito. Epiro-Pindo (fronte Greco) 28 ottobre-12 novembre 1940.

ZILIOTTO GIOBATTA, classe 1921, da Rugliano (VI), 3° Rgt. Art. Alp., Gruppo “Udine”,

decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione: “Durante violento attacco ,vista compromessa l’integrità della batteria dalla vicinanza del nemico con altri cinque animosi contrassaltava l’avversario riuscendo con violento lancio di bombe a mano a fermarlo e permetteva ai pezzi di porsi in salvo. Sommerso in una successiva azione, scompariva nella mischia”. Iwanowka (Russia) 02/12/1942.

ZUCCHELLO DAZIO classe 1913 da Montebelluna (TV), 18^ batteria, 3° Rgt. Art. Alp. –

Gruppo Udine”, decorato di C.G.V.M. con la seguente motivazione: “Servente di un pezzo di artiglieria alpina, durante un violento combattimento e sotto intenso tiro di controbatteria e mitragliatrici, era d’esempio ai camerati per sprezzo del pericolo ed assolveva calmo le sua mansioni fino a quando, mortalmente colpito cadeva, sull’arma”. Malj Beschishit (Grecia) ,10/03/1941.

ZUCCON EMILIO classe 1917, da Pola, Tenente della 17^ batteria, decorato di C.G.V.M. :

“Sottocomandante di batteria, durante un cruento attacco di mezzi corazzati nemici, sotto violento tiro di artiglieria organizzava rapidamente una sezione di tiro anti-carro che contribuiva in modo decisivo a respingere l’avversario. Catturato in successiva azione, decedeva in prigionia”. Selenji Jar – Don (Russia), 30/12/1942.

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ZULIANI ALLEGRO, Caporal Maggiore della 1^ batteria, da Bressa di Campoformido (UD).

Partecipò alla campagna di Grecia e fu decorato di C.G.V.M. (1941).

“Saremo grati a tutti coloro che ci

vorranno inviare una foto dei decorati di

cui non abbiamo alcuna immagine.

Diamo loro un volto ed onoriamone

compiutamente la memoria.”

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