Dati epidemiologici e clinici riguardanti il diabete e lobesità in Basilicata Antonio Nicolucci...

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Dati epidemiologici e clinici riguardanti il diabete e l’obesità in Basilicata Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data Analysis Board, Italian Barometer Diabetes Observatory

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Dati epidemiologici e clinici riguardanti il diabete e l’obesità in Basilicata

Antonio Nicolucci

Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud

Coordinatore Data Analysis Board, Italian Barometer Diabetes Observatory

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Prevalenza del diabete in Italia (ISTAT 2011)

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Mortalità per diabete in Italia (anno 2009, tassi standardizzati per centomila)

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L’epidemia di diabete è principalmente attribuibile ad un profondo cambiamento delle abitudini di vita, all’aumento delle aspettative di vita e ai cambiamenti sociali in corso.

•La popolazione degli ultrasessantacinquenni è in continua crescita

•L’aumentato introito calorico e la riduzione dell’attività fisica hanno portato alla rapida crescita della prevalenza dell’obesità e del sovrappeso

•Il diabete è più comune nelle fasce socio-economiche svantaggiate ed in alcune etnie, oggi più rappresentate nel nostro Paese

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L’indice di vecchiaia è un rapporto demografico, definito come il rapporto percentuale tra la popolazione in età anziana (65 anni e più) e la popolazione in età giovanile (meno di 15 anni).

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Prevalenza del diabete in Italia per fasce di età e sesso. Dati ISTAT 2010.

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Percentuale di obesità (in rosso) e sovrappeso (in blu) nei bambini di 8-9 anni di età, per regione. Fonte: OKkio alla SALUTE.

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Prevalenza di individui sedentari (rosso), che svolgono attività fisica saltuaria (blu), o che svolgono attività fisica regolare (giallo). ISTAT 2009

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Basilicata

DM1 DM2

Annali AMD 2010

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Q score

Q score <15

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Le implicazioni per il SSR

• Un numero sempre crescente di persone, soprattutto anziane, dovrà convivere con il diabete, le altre cronicità e con le disabilità gravi che esse determinano. Queste condizioni porteranno ad una richiesta crescente di assistenza, di supporto sociale, di investimenti economici e di riorganizzazione delle cure, con gravi pericoli per la sostenibilità dell’intero sistema.

• La crescita della spesa metterà a rischio il principio dell’equità di accesso alle cure. La situazione può essere aggravata dall’aumento continuo delle persone che vivono in stato di povertà, con ulteriore allargamento delle fasce di fragilità.

• Un attento monitoraggio dell’incidenza della malattia, del suo impatto clinico ed economico e della qualità delle cure rappresentano la base conoscitiva indispensabile per una attenta pianificazione sanitaria che tenga conto dei bisogni inevasi della popolazione.

• La nascita dell’Osservatorio Regionale del Diabete rappresenta pertanto una importante iniziativa per fronteggiare in modo concreto le sfide poste dalle malattie croniche.