D'annunzio

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  • 1. GABRIELE D'ANNUNZIO:Il mito di D'annunzio celebre grazie ai princpi dell'estetismo sulla base dei quali il poeta fece della propria vita un'opera d'arte. LA VITA: Nasce a Pescara il 12 marzo 1863 da una famiglia borghese. Sedicenne debutta con la sua prima opera Primo Vere, pubblicata a spese del padre; ottiene un notevole successo ed entra nel mondo giornalistico. Si iscrive alla facolt di lettere di Roma nel 1881, trasferendosi, ma l'abbandono preferendo trascorrere le sue serate tra i salotti della Borghesia romana. Conduce una vita scandalosa e fatta di avventure galanti, D'annunzio si considera superiore rispetto alla mediocrit borghese che disprezza di cui lui per ha bisogno per far si che lui diventi un personaggio noto. La vita di D'annunzio fortemente caratterizzata da avventure amorose, tra cui la pi famosa di tutte quella con l'attrice Eleonora Duse. La pubblicazione del suo primo romanzo Il Piacere nel 1889 fu la certezza concreta che il pubblico fosse facilmente influenzabile dall'immagine costruita da lui stesso. D'annunzio nonostante provasse disprezzo verso lo stile di vita borghese, e in particolar modo verso il culto del denaro, il suo atteggiamento verso questi valori, anche per esigenza di catturare l'interesse del suo pubblico non era coerente con i suoi pricpi. Una contraddizione che per D'annunzio fu difficile da superare. A partire dal 1897, oltre ad una vita da Esteta, D'annunzio aspirava ad avventure politiche e decise di candidarsi come deputato dell'Estrema Destra, desiderando di restaurare la passata grandezza di Roma e dell'Italia e affermare il dominio dell'Aristocrazia. Ma nel 1900, cambi schieramento ponendosi dalla parte della Sinistra; questo radicale cambiamento non fu casuale, D'annunzio segue i princpi dell'estetismo ed essi possono cambiare orientamento facilmente. Dal punto artistico, D'annunzio dal 1898 tent l'esperienza teatrale, ma non ebbe il successo sperato, per cui si ritrov a tornare alla narrativa e alla poesia.. Dieci anni dopo per colpa dei creditori inferociti, D'annunzio dovette scappare e rifugiarsi in Francia. Si adatt e impar a convivere con il nuovo ambiente scrivendo opere teatrali in francese. La Prima Guerra Mondiale fu l'occasione per tornare in Italia dove si dedic ad una forte campagna Interventista, spingendo l'Italia in guerra. Si arruol come volontario all'et di 52 anni e certo non vennero a mancare le situazioni per far parlare di s come la Beffa di Buccari e il Volo su Vienna. 1.La Beffa di Buccari, si svolse nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918 nella baia di Buccari in Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio

2. Croazia, un'azione condotta da 30 uomini a bordo di motoscafi armati di siluri. Riuscirono ad entrare grazie all'inefficienza del sistema di sorveglianza, dei sei siluri lanciati ne esplose solo uno dando l'allarme agli Austriaci che non fecero in tempo a contrattaccare; 2.Il volo su Vienna, nel quale D'annunzio vol su un aereo e invase la citt di Vienna di volantini nel quale c'era scritto che l'Italia avrebbe invaso l'Austria e non avrebbe dovuto imporsi. Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo altro che un saluto a tre colori: i tre colori della libert. Noi Italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libert nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi n pace n pane, e vi nutre d'odio e d'illusioni. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perch vi siete messi l'uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo s' volto contro di noi. Volete continuare la guerra? Continuatela, il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessa-vi dai generali prussiani? La vittoria decisiva come il pane dell'Ucraina: si muore aspettandola! Ma un'altra impresa si aggiunse alle gesta eroiche del poeta e la presa di Fiume. D'annunzio raccolse un gruppo di volontari e part alla conquista di Fiume imponendo il suo dominio e sfidando lo Stato Italiano. Il Duce alla notizia di questo avvenimento decise di scacciare D'annunzio e lasciare Fiume citt libera. Il Vittoriale degli Italiani la cittadella monumentale che D'annunzio gestisce dal 1921 al 1938, trasferendosi a Gardone Riviera, sulla riva bresciana del lago di Garda. Non soltanto una casa ma un insieme di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, parchi e corsi d'acqua. All'interno dell'Auditorium, si trova appeso l'aereoplano SVA con cui D'annunzio vol su Vienna. Qui vi trascorse gli ultimi anni della sua vita e D'annunzio mor nel1938. Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio 3. IL D'ANNUNZIO GIOVANE: Nelle prime opere di D'annunzio evidente l'influenza di due autori quali Carducci e Verga. La sua prima raccolta Primo Vere Canto Novo pubblicati rispettivamente nel 1879 e 1882 si avvicinano come contenuti al poeta Carducci. Mentre la raccolta Terra Vergine si avvicina come contenuti al poeta Verga. Da Carducci riprende elementi di cui D'annunzio ci rende partecipi nelle sue opere, ad esempio: il senso delle cose sane e forti; la fusione dell'io con la natura (chiamato Panismo); le visioni cupe e mortuarie e il fascino verso la morte. Da Verga invece raccoglie: le figure e i paesaggi della sua terra natale, l'Abruzzo; l'esplosione delle passioni primordiali e la continua intromissione soggettiva del narratore. D'annunzio caratterizzato da un aspetto vitale, proprio di lui: l'Estetismo. L'estetismo il mezzo con il quale D'annunzio si comporta con la societ e con il suo pubblico. La sua vita si concentra nella legge del bello, da qui fare della propria vita un'opera d'arte. L'Esteta un personaggio superiore e aristocratico, un uomo che non conosce i valori del bene o del male, ma l'unico valore supremo l'arte e la bellezza, disprezzando cos i tipici valori della Borghesia: il lavoro, il guadagno e la famiglia. L'Estetismo una sorte di risposta a un momento di crisi usato dagli intellettuali europei. L'atteggiamento di D'annunzio tuttavia in contrasto da sempre ambiguo nei confronti della societ borghese, che costituisce il suo pubblico privilegiato, grazie alla quale ottiene fama e successo anche per via della sua capacit di inventarsi come personaggio pubblico attraverso i suoi scandali, le sue amanti e le sue imprese militari e politiche. Oggigiorno potremmo definirlo un uomo-immagine con una vita da eterno divo. Nel romanzo Il Piacere (1889), il protagonista Andrea Sperelli,giovane e aristocratico, nasconde nel suo inconscio una incapacit di agire, compiere delle scelte e una volont molto fragile. Il protagonista assomiglia come figura Esteta al personaggio creato da Oscar Wilde, Mr Dorian Gray, protagonista del romanzo Il ritratto di Dorian Gray. Destinato a trovarsi in una situazione di conflitto interiore, nei confronti dell'amore per due donne: da una parte Elena Muti, la donna fatale, colei che ha il potere di attrarre gli uomini e privarli della loro energia creativa, nel romanzo Elena rifiuta il protagonista; dall'altra parte Maria Ferres, la donna angelica che ingannata lo abbandona allo solitudine. IL SUPERUOMO DANNUNZIANO: Il Superuomo un personaggio tipico di questa fase, nel quale esso si trova costantemente in crisi, cercando di superarla. Prende spunto dal mito del filosofo tedesco Nietzche. In questa fase di mette in risalto il rifiuto della vita borghese e dell'uguaglianza democratica. Si esalta il culto della bellezza, della forza di volont di chi non accetta la sorte, ma la rovescia. L'Esteta non fugge pi davanti alla realt ma punta a fare da guida Vate per creare una societ nuova colta attraverso il culto del bello e della forza. Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio 4. Mettere in pratica oltre che nella letteratura i princpi dell'Estetismo. Un'opera in cui compare il superuomo Trionfo alla morte (1884) nel quale l'eroe Giorgio Aurispa in conflitto con la famiglia e vuole cercare di riscoprire le radici della sua stirpe. Lo accompagna in questo viaggio la sua amata Ippolite Sanzio, nella terra abruzzese. Un'altra opera Le Vergini delle rocce (1895), D'annunzio non vuole pi proporre un personaggio debole, tormentato, insicuro ma un eroe forte. LE OPERE: Nel 1903 termina e pubblica 3 volumi di poesie, che, complessivamente vanno sotto il titolo di Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi: Maia, Elettra e Alcyone ma essi non vengono completati. A questi volumi si affianca un quarto libro Merope nel 1912 che racconta dell'impresa coloniale dell'Italia in Libia. Ne fu aggiunto un quinto Asterope che contiene poesie dedicate alla Prima Guerra Mondiale. 1.Maia : non una raccolta ma bens un poema lungo ottomila versi. Presenta un'innovazione assoluta, l'adozione del verso libero. D'annunzio raccoglie tutte le forme della vita e del mondo in un'unica visione. Il poema si basa su un viaggio realmente compiuto da D'annunzio in Grecia nel 1895. il protagonista ha molte caratteristiche che ricordano l'eroe Ulisse, spinto dal desiderio di incredibili esperienze, pronto a sfidare ogni limite lo ostacola pur di raggiungere le sue mete. D'annunzio nel suo superuomo gli aveva assegnato il compito di intervenire nella realt, facendo spazio al nuovo Rinascimento. D'annunzio scopre cos una nuova bellezza: le grandi imprese industriali e finanziarie, la tecnologia, le macchine e il capitalismo. Il poeta cos facendo non deve pi intervenire nella realt, ma l'asseconda, scegliendo di essere Vate. Dalla scoperta di questa nuova bellezza, il superuomo intravede la paura dinanzi alla realt che tende ad emarginarlo o a farlo scomparire. Il superuomo passa da un atteggiamento di rifiuto della borghesia ad un atteggiamento entusiasta della realt moderna. Invece di modificare la realt, lotta per non essere annientato e ritrova cos il suo ruolo. 2.Elettra : anche in questo volume, viene raffigurato un passato glorioso che viene per cancellato dal presente negativo. Parte di questo volume si concentra sulle Citt del silenzio, le antiche citt italiane che mantengono il ricordo del passato fatto da guerre e bellezze artistiche. D'annunzio si annuncia perci Vate dei destini futuri. 3.Alcyone : si allontana dai precedenti volumi, concentrandosi sui temi del panismo, l'io che si fonde con la natura. Il libro appare come una sorte di diario delle vacanze, si articola da una stagione (la primavera) all'altra (l'autunno); la stagione estiva quella pi viva, la percezione della fusione della vita viene facilmente identificata. Inoltre presenta suoni musicali ricercati che danno un tono musicale ai versi. IL PERIODO NOTTURNO:Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio 5. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale D'annunzio si trovava in Francia, colse l'occasione di ritornare in Italia e schierarsi al fronte Interventista. Si arruol come volontario. Durante una missione su Trieste, il 16 gennaio 1916, D'annunzio si fer all'occhio destro e fu costretto a rimanere a letto per 2 mesi al buio. Questo periodo di cecit non distolse D'annunzio dal continuare a scrivere, si fece fare delle striscioline di carta dalla figlia ed esso gli permise anche di non sovrapporsi sulle righe. Si parla di D'annunzio rinnovato perch la sua carriera di narratore si era trasformata in genuina e sincera poesia. Alcuni versi contengono ricordi d'infanzia, sensazioni brevi confessioni e ripiegamenti alla riscoperta di s. DALFINO tratto da TERRA VERGINE: La vicenda: Dalfino era un ragazzo rimasto orfano di padre e di madre. La madre mor dandolo alla luce, mentre il padre se lo port via il mare. Fu proprio per questo spiacevole evento che indusse Dalfino ad essere cos affascinato ed incuriosito dal mare. Dalfino nuotava molto bene, per questo motivo lo chiamarono cos. Dalfino raccontava a Zarra, la sua migliore amica, di rivedere spuntare il padre dal mare. Zarra gli voleva molto bene, infatti lo aspettava sempre alla sera quando Dalfino tornava dalla pesca. Decise cos un giorno di voler andare con Dalfino in barca. Zarra incroci gli occhi del finanziere e Dalfino not subito l'intesa che c'era tra i due. Nonostante tutto il finanziere riesce a far breccia nel cuore di Zarra con parole galanti. Dalfino no sopportava l'idea che qualcuno potesse portarle via anche l'unica persona rimasta. Fu proprio questo il motivo che lo spinse ad uccidere il finanziere per poi sparire come il padre nel mare. Questa novella racchiusa nella sua prima opera pubblicata da D'annunzio, Terra Vergine, come detto in precedenza ha caratteristiche riferite al modello Verga. Il legame con il padre ricorda molto Rosso Malpelo, mentre l'uccisione del rivale ricorda la coltellata del giovane 'Ntoni alla guardia doganale. Il narratore interviene costantemente per poter interpretare le emozioni del protagonista. D'annunzio da Esteta che non studia i meccanismi della lotta per la vita ma osserva i fattori come sensualit, violenza, la forza barbarica e primitiva che lo affascinano. I paragoni animaleschi che vivono in quest'opera sono molti: Dalfino dentro l'acqua sembra proprio un delfino; Zarra ha certe flessuosit da pantera (l'abbinazione donna-pantera ci riporta alla donnafatale); Dalfino, prostrato come un leopardo in catene si avvicina sul rivale come una tigre. Una caratteristica particolare sono i colori. Il rosso allude al sangue, quello che scorre nelle vene dei due giovani innamorati ma anche quello versato dall'omicidio, ma anche il colore del fuoco che insieme al sangue sono due elementi vivi della forza selvaggia che si trasforma in passione gelosa e in omicida. Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio 6. LA PIOGGIA NELLA PINETA tratta dall'ALCYONE: Questa poesia presenta un'evidente struttura musicale. Descrive una passeggiata in pineta durante la quale il poeta e la donna che lo accompagna, vengono colti da un acquazzone. La poesia esprime come una sorta di meravigliosa ebrezza che trattiene i due protagonisti quando la pioggia si scatena. Entrambi diventano parte della natura, questa fusione detta Panismo: da Pan, divinit della Natura, la fusione degli elementi naturali e umani. Visibile la ripetizione dei vocaboli chiamata anafora (piove,ascolta). D'annunzio mira a ricercare le parole che possano dare musicalit, ma la vera musica in questo contesto la pioggia. La poesia si divide in quattro strofe:1. La prima strofa l'antefatto, dal silenzio del bosco ai discorsi umani D'annunzio dice chenon ode discorsi umani ma parole pi nuove che parlano gocciole e foglie lontane -non sono le parole umane ad essere protagoniste della prima strofa che si apre con laparola Taci. Sono le parole della natura che si odono in relazione al cadere della pioggia,intesa non come un banale fenomeno atmosferico, ma come un qualcosa di magico emisterioso che risveglia la vitalit nascosta nelle cose apparentemente inanimate.2. La seconda strofa un vero e proprio concerto musicale; la pioggia cade su diversialberi dove anche gli insetti (cicale) rispondono al soave canto. Alla fine della strofa ilpoeta ed Ermione diventano parte viva della natura.3. Nella terza strofa un altro elemento musicale si unisce al canto, le rane. Ma anche inquesta strofa alla sua conclusione, le ciglia di Ermione assomigliano alle foglie su cuiscroscia l'acqua.4. L'ultima strofa vi la metamorfosi dei due amanti in creature vegetali e finisce conilritornello della prima strofa(t'illude/m'illude, m'illude/t'illude). L'IMPRESA DI FIUME: L'anno 1919 partecipe di un evento storico del poeta D'annunzio nel quale n fu il protagonista, ed l'impresa di Fiume. Il 26 aprile 1915 l'Italia firma un accordo segreto per entrare in guerra alfianco dell'Intesa, chiamato Patto di Londra con i seguenti territori in caso di vittoria quali: il Trentino, l'Alto Adige, la Venezia Giulia, l'Istria ma non l'annessione della citt di Fiume, parte della Dalmazia, il bacino carbonifero in Turchia, una base in Albania e l'arcipelago del Dodecaneso. Alla Conferenza di Pace di Versailles, l'Italia non poteva accettare la rinuncia e D'annunzio non rinunci per primo a rivendicarne i diritti e cos organizz un corpo di spedizione formato da legionari. A Venezia raggrupp volontari ed ex combattenti per andare a riprendersi Fiume. Questo gruppo part e altri se ne aggiunsero durante la marcia.Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio 7. D'annunzio si autonomin Capo del corpo di spedizione e il giorno 12 settembre 1919 entra nella citt. Il 16 ottobre le truppe dell'esercito continuano a bloccare la citt e D'annunzio dichiara Fiume piazzaforte in tempo di guerra. Questo gli consente di applicare tutte le leggi del codice militare che in tal caso prevede anche la pena di morte con immediata esecuzione per chiunque si opponga alla causa Fiumana. Il plebiscito del 26 ottobre segna il trionfo di D'annunzio che ottiene 6999 voti favorevoli all'annessione su 7155 cittadini fiumani votanti. D'annunzio sar un modello per Mussolini, perch prender esempio da lui per la marcia su Roma. In realt la marcia su Roma il suo grande sogno ma egli vuole ancora aspettare perch vuole essere il solo condottiero di quella marcia e non certo D'annunzio che pi popolare di lui. Nel 1920 ci fu la conclusione definitiva dell'impresa fiumana di Gabriele D'annunzio. I rappresentanti delle potenze alleate si riunirono a Rapallo il 12 novembre e venne firmato un trattato che dichiar Fiume, stato indipendente e assegn la Dalmazia alla Jugoslavia tranne la citt di Zara che pass all'Italia. Con questo Trattato D'annunzio fu invitato ad andarsene da Fiume. Il generale Enrico Caviglia fu mandato a Fiume per far sgomberare la citt dagli occupanti. natale e D'annunzio dichiara che sar un Natale di Sangue e promette che verser anche il suo, ma il generale Caviglia ordin di aprire il fuoco ad una nave da guerra contro il Palazzo del governo. I primi colpi segnarono la fine dell'avventura di D'annunzio che esce insieme al suo esercito con indosso una divisa famosa: camicia nera sotto il grigioverde e fez neri. Brambilla Valentina, 5tga2, anno scolastico 2009/10 Gabriele D'annunzio