“DALLE GENTI” Come non pensare la Pasqua di Gesù nel · Croce, proprio per gli uomini...

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DOMENICA 1 APRILE 2018 Stampato in proprio RENDICONTO 01/01/2017 31/12/2017 ENTRATE 2017 * Sante Messe domenicali e feriali (21.718,13 nel 2016) 18.946,17 * Celebrazioni Sacramenti e funzioni ( 8.841,73 nel 2016) 5.180,88 * Benedizioni Natalizie ( 10.525,00 nel 2016) 12.665,00 * Candele Parrocchia e Santuario (11.230,04 nel 2016) 11.093,79 * Offerte per ex Casa Parrocchiale (51.048,89 nel 2016) 39.693,64 * Offerte per attività oratoriali 33.750,55 * Offerte varie 20.914,96 * Offerte caritative/missionarie /giornate diocesane 9.966,58 * Offerta DECIMA 2.870,00 * Risarcimento assicurativo 3.295,00 * Interessi attivi 3,85 TOTALE ENTRATE 158.380,42 USCITE * Contributo Diocesano 1.548,53 * Spese ordinarie di culto: fogli S.Messa, fiori, tonache 13.387,40 chierichetti, contributo a Sacerdoti * Utenze: metano 14.130,00 elettricità 9.722,95 acqua 794,00 Rimborso costo utenze da parte del Parroco - 1.650,00 * Spese varie 13.492,38 * Spese gestione oratorio 16.679,38 * Spese straordinarie: - pulizia bosco Santuario 2.684,00 - intervento impianto audio 3.553,86 - rifacimento intonaco Centro Charis 5.720,00 - interventi C.B.E. anni pregressi 4.808,58 - riparazione organo / caldaia 2.760,50 - interventi casa parrocchiale, computer, targa Chiesa, Biagino d’oro 6.169,99 - sistema amplificazione oratorio 1.306,71 * Saldo ristrutturazione ex casa parrocchiale 14.850,00 * Manutenzione ordinaria 5.511,56 * Leasing e consumi fotostampante 7.312,78 * Assicurazione / Sicuritalia 4.690,68 * Erogazioni caritative/missionarie/giornate diocesane 9.156,24 * Utilizzo progetto Decima 1.420,00 * Spese bancarie e interessi passivi 1.630,87 * Imposte e tasse 3.442,53 * 5° rata FRISL Regione Lombardia 3.950,94 TOTALE USCITE 147.073,88 SPESE STRAORDINARIE PREVISTE PER ANNO 2018: * Sostituzione caldaia Centro Charis 1.800,00 * Interventi Santuario per eliminazione umidità 8.256,00 * Interventi servizi Centro Charis (imposti da ATS), salvo imprevisti 20.000,00 * Sostituzione parte attrezzatura cucina 12.000,00 * Sostituzione giochi esterni oratorio 5.000,00 * Chiusura c/c passivo B.C.C. 29.882,88 TOTALE SPESE STRAORDINARIE PREVISTE 76.938,88 PASQUA “DALLE GENTI” ANNO 3 - n° 1 DOMENICA 1 APRILE 2018 BUONA PASQUA Come non pensare la Pasqua di Gesù nel contesto generale della Chiesa? Come non pensare che Gesù in fondo ha donato la sua vita per amore dellumanità? Come non rendersi conto che il suo amore crocifisso è una rinnovata effusione di grazia per tutta la Chiesa? Come non commuoverci di fronte ad un mistero così grande, così coinvolgente? E come non sentirsi inadeguati, fragili, indegni, incapaci ad amare dav- vero, come Lui? Celebrare il mistero pasquale nellanno della presenza del nuovo Arcivescovo Mario ci apre a tutte le novità e intui- zioni che lui stesso ha avuto in questi primi mesi di epi- scopato a Milano. Labbiamo incontrato lo scorso 8 set- tembre 2017, proprio qui a Monguzzo e in tutto il Decana- to di Erba, labbiamo conosciuto nei suoi primi passi in diocesi, abbiamo notato la sua originalità e la sua sempli- cità. Dalla sua semplice umanità incarnata, da Vescovo che sente forte il rapporto con il popolo di Dio, ci ha rega- lato due fondamentali intuizioni: una forte provocazione a vivere rapporti di buon vicinatoe lindizione di un Sino- do minore, intitolato Chiesa dalle genti”. Entrambe le intuizioni si pongono come un pungolo a non sederci, a vivere il bene che possiamo realizzare ogni giorno, a non cadere nel tono della lamentazione sul troppo male del mondo. Il Sinodo nasce dalla percezione diffusa, soprattut- to nelle nostre città, per cui la presenza degli stranieri o è un problema oppure davvero diventa una risorsa. Per il nostro Vescovo Mario e per tutta la Chiesa ambrosiana vuole essere naturalmente una risorsa. La nostra Chiesa non può non concepirsi una Chiesa dalle genti”, una Chiesa che abbraccia i popoli interi, senza distinzione di lingue, di razze, di colore della pelleCelebrare la Pa- squa questanno non può non essere una contemplazione delluniversalità del Crocifisso-Risorto. Così labbiamo meditato nelle diverse via Crucis dei nostri venerdì di Quaresima. Ora, celebrando la Pasqua di Gesù non possia- mo che prendere coscienza di quanto amore sgorga dalla Croce, proprio per gli uomini dispersi, per i disgraziati, per i poveri, i delusi, gli afflitti. È il messaggio del vange- lo, è il messaggio della Chiesa, è il richiamo frequente di papa Francesco. Non temiamo allora di amare come Lui ci ha amato, di aprire i confini del nostro cuore, di dilatare il nostro amore per accogliere, sentire vicino e inseriti nello stesso mistero damore ogni uomo e ogni donna che cerca la verità con cuore sincero. Tra pochi giorni tanti decanati della diocesi consegneran- no le loro sintesi di lavoro di ascolto dalla base, in occa- sione della consultazione generale del Sinodo, in ascolto dei presbiteri, religiosi, laici, parrocchie. Questa prima fase del Sinodo si avvierà poi ad una riflessione più detta- gliata e approfondita del tema per arrivare a stendere un documento finale per il prossimo 4 novembre ’18. Prepariamoci alla Pasqua con la gioia di chi apre lo sguar- do e il cuore al Crocifisso per accogliere con Lui le ansie, le sofferenze e le gioie di tutta lumanità che vuole risor- gere a vita nuova, per rapporti più belli e più veri tra le persone che vivono insieme ogni giorno. Buona Pasqua dalle genti”. Don Isidoro “Accetta che Gesù Risorto entri nella tua vita, accogli- lo come amico, con fiducia: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, faun piccolo passo: ti acco- glierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di ri- schiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pa- ce che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”. Con queste parole di Papa Francesco, la redazione augu- ra a tutti una buona Pasqua nel Signore.

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DOMENICA 1 APRILE 2018

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RENDICONTO 01/01/2017 – 31/12/2017

ENTRATE 2017

* Sante Messe domenicali e feriali (21.718,13 nel 2016) 18.946,17

* Celebrazioni Sacramenti e funzioni ( 8.841,73 nel 2016) 5.180,88

* Benedizioni Natalizie (10.525,00 nel 2016) 12.665,00

* Candele Parrocchia e Santuario (11.230,04 nel 2016) 11.093,79

* Offerte per ex Casa Parrocchiale (51.048,89 nel 2016) 39.693,64

* Offerte per attività oratoriali 33.750,55

* Offerte varie 20.914,96

* Offerte caritative/missionarie /giornate diocesane 9.966,58

* Offerta DECIMA 2.870,00

* Risarcimento assicurativo 3.295,00

* Interessi attivi 3,85

TOTALE ENTRATE 158.380,42

USCITE

* Contributo Diocesano 1.548,53

* Spese ordinarie di culto: fogli S.Messa, fiori, tonache 13.387,40

chierichetti, contributo a Sacerdoti

* Utenze: metano 14.130,00

elettricità 9.722,95

acqua 794,00

Rimborso costo utenze da parte del Parroco - 1.650,00

* Spese varie 13.492,38

* Spese gestione oratorio 16.679,38

* Spese straordinarie:

- pulizia bosco Santuario 2.684,00

- intervento impianto audio 3.553,86

- rifacimento intonaco Centro Charis 5.720,00

- interventi C.B.E. anni pregressi 4.808,58

- riparazione organo / caldaia 2.760,50

- interventi casa parrocchiale, computer, targa

Chiesa, Biagino d’oro 6.169,99

- sistema amplificazione oratorio 1.306,71

* Saldo ristrutturazione ex casa parrocchiale 14.850,00

* Manutenzione ordinaria 5.511,56

* Leasing e consumi fotostampante 7.312,78

* Assicurazione / Sicuritalia 4.690,68

* Erogazioni caritative/missionarie/giornate diocesane

9.156,24

* Utilizzo progetto Decima 1.420,00

* Spese bancarie e interessi passivi 1.630,87

* Imposte e tasse 3.442,53

* 5° rata FRISL Regione Lombardia 3.950,94

TOTALE USCITE 147.073,88

SPESE STRAORDINARIE PREVISTE PER ANNO 2018:

* Sostituzione caldaia Centro Charis 1.800,00

* Interventi Santuario per eliminazione umidità 8.256,00

* Interventi servizi Centro Charis

(imposti da ATS), salvo imprevisti 20.000,00

* Sostituzione parte attrezzatura cucina 12.000,00

* Sostituzione giochi esterni oratorio 5.000,00

* Chiusura c/c passivo B.C.C. 29.882,88

TOTALE SPESE STRAORDINARIE PREVISTE 76.938,88

PASQUA “DALLE GENTI”

ANNO 3 - n° 1 DOMENICA 1 APRILE 2018

BUONA PASQUA

Come non pensare la Pasqua di Gesù nel contesto generale della Chiesa?

Come non pensare che Gesù in fondo ha donato la sua vita per amore dell’umanità? Come non rendersi conto che il suo amore crocifisso è una rinnovata effusione di grazia per tutta la Chiesa? Come non commuoverci di fronte ad un mistero così grande, così coinvolgente? E come non sentirsi inadeguati, fragili, indegni, incapaci ad amare dav-vero, come Lui? Celebrare il mistero pasquale nell’anno della presenza del nuovo Arcivescovo Mario ci apre a tutte le novità e intui-zioni che lui stesso ha avuto in questi primi mesi di epi-scopato a Milano. L’abbiamo incontrato lo scorso 8 set-tembre 2017, proprio qui a Monguzzo e in tutto il Decana-to di Erba, l’abbiamo conosciuto nei suoi primi passi in diocesi, abbiamo notato la sua originalità e la sua sempli-cità. Dalla sua semplice umanità incarnata, da Vescovo che sente forte il rapporto con il popolo di Dio, ci ha rega-lato due fondamentali intuizioni: una forte provocazione a “vivere rapporti di buon vicinato” e l’indizione di un Sino-do minore, intitolato “Chiesa dalle genti”. Entrambe le intuizioni si pongono come un pungolo a non sederci, a vivere il bene che possiamo realizzare ogni giorno, a non cadere nel tono della lamentazione sul troppo male del mondo. Il Sinodo nasce dalla percezione diffusa, soprattut-to nelle nostre città, per cui la presenza degli stranieri o è un problema oppure davvero diventa una risorsa. Per il nostro Vescovo Mario e per tutta la Chiesa ambrosiana vuole essere naturalmente una risorsa. La nostra Chiesa non può non concepirsi una “Chiesa dalle genti”, una Chiesa che abbraccia i popoli interi, senza distinzione di lingue, di razze, di colore della pelle… Celebrare la Pa-squa quest’anno non può non essere una contemplazione dell’universalità del Crocifisso-Risorto. Così l’abbiamo meditato nelle diverse via Crucis dei nostri venerdì di Quaresima. Ora, celebrando la Pasqua di Gesù non possia-mo che prendere coscienza di quanto amore sgorga dalla Croce, proprio per gli uomini dispersi, per i disgraziati,

per i poveri, i delusi, gli afflitti. È il messaggio del vange-lo, è il messaggio della Chiesa, è il richiamo frequente di papa Francesco. Non temiamo allora di amare come Lui ci ha amato, di aprire i confini del nostro cuore, di dilatare il nostro amore per accogliere, sentire vicino e inseriti nello stesso mistero d’amore ogni uomo e ogni donna che cerca la verità con cuore sincero. Tra pochi giorni tanti decanati della diocesi consegneran-no le loro sintesi di lavoro di ascolto dalla base, in occa-sione della consultazione generale del Sinodo, in ascolto dei presbiteri, religiosi, laici, parrocchie. Questa prima fase del Sinodo si avvierà poi ad una riflessione più detta-gliata e approfondita del tema per arrivare a stendere un documento finale per il prossimo 4 novembre ’18. Prepariamoci alla Pasqua con la gioia di chi apre lo sguar-do e il cuore al Crocifisso per accogliere con Lui le ansie, le sofferenze e le gioie di tutta l’umanità che vuole risor-gere a vita nuova, per rapporti più belli e più veri tra le persone che vivono insieme ogni giorno. Buona Pasqua “dalle genti”. Don Isidoro

“Accetta che Gesù Risorto

entri nella tua vita, accogli-lo come amico, con fiducia: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo passo: ti acco-

glierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di ri-schiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pa-ce che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”. Con queste parole di Papa Francesco, la redazione augu-ra a tutti una buona Pasqua nel Signore.

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DOMENICA 1 APRILE 2018

Dal CPP:

Milano San Remo

o

San Remo Milano?? La famosa corsa in linea maschile di ciclismo su strada non sarà l’oggetto di questo articolo, anche perché la pagina sportiva ancora non l’abbiamo creata!!. Il titolo va letto al contrario e non si tratta di una corsa in bici ma di una competizione canora: SI!! Il Festival della Canzone di San Remo. Le parole di una delle canzoni presentate sono un ritornello che leggendo tutti i documenti del

Sinodo Minore mi torna in mente.

C'è chi si fa la croce, chi prega sui tappeti Le chiese e le moschee, gli imam e tutti i preti

Ingressi separati della stessa casa Miliardi di persone che sperano in qualcosa

Braccia senza mani, facce senza nomi Scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani Perché la nostra vita non è un punto di vista

Così da San Remo a Milano precisamente: Carpesino. Eh! Sì, mentre a San Remo si canta, la segreteria del Consiglio è pronta per stendere il programma del Consiglio Pastorale Residenziale… e con la sua serafica modalità il nostro arcivescovo indice il sinodo minore: “La Chiesa dalle genti” Ci scrive: “La Chiesa non si aspetta dai suoi consiglieri qualche luogo comune del buon senso, qualche alchimia per programmi politicamente corretti, qualche ragionamento da salotto. Il consigliare la Chiesa è accendere il fuoco che si propaga, contagiare con una testimonianza che infonde ardore. E l’origine del fuoco non è uno sforzo artificioso, ma è nel mistero nascosto da secoli e rivelato in Gesù.” Seguendo l’invito del nostro Vescovo: la seduta residenziale che doveva essere dedicata alla preghiera e alla meditazione di un testo; vede i consiglieri impegnati nella lettura del documento preparatorio e nella stesura di una relazione da inviare in Diocesi. Si decide di dedicare il pomeriggio di sabato 3 marzo a questo lavoro e la settimana di esercizi che precede tale data sarà vissuta con questa intenzione; la preghiera e l’ascolto della Parola per ognuno di noi sarà oggetto di riflessione e meditazione con questa particolare attenzione. Il documento è davvero impegnativo, Don Isidoro introducendo i lavori ci invita a liberare il nostro cuore dalla paura e dalla pigrizia. E’ vero spesso questi sentimenti sono la scusa per prendere la soluzione più comoda continuando a percorrere la stessa strada. Il documento diviso per capitoli viene analizzato da tre gruppi di lavoro; la partenza segnata dallo sconforto e dalla preoccupazione ha lasciato spazio ad una costruttiva discussione, fatta di ascolto e confronto. Affrontare l’argomento delle trasformazioni in atto, della migrazione con la presenza di persone di lingua, tradizioni, culture diverse anche nella nostra comunità, ha permesso ai consiglieri,

Dal CPP: Milano San Remo o San Remo Milano??

C'è chi si fa la croce, chi prega sui tappeti Le chiese e le moschee, gli imam e tutti i preti

Ingressi separati della stessa casa Miliardi di persone che sperano in qualcosa

Braccia senza mani, facce senza nomi

Scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani Perché la nostra vita non è un punto di vista

Sant’Ignazio di Loyola, diceva che gli Esercizi spirituali devono mettere ordine nel nostro vivere, il trascorrere de-gli anni rivela si la vocazione in essere di ogni cristiano, ma dobbiamo domandarci se abbiamo fatto la volontà di Dio, quindi compiere un cammino di purificazione capace di rimettere Dio al centro, spogliandoci di noi stessi e ab-bandonando il nostro io. Diceva San Giovanni Paolo II: “Bisogna abbandonarsi a Gesù, farsi modellare da Lui, non avere fretta di capire, lasciare lo Spirito Santo regista della Parola, perché niente vada perduto” . Nella sua Passione Gesù diventa solidale con tutte le no-stre sofferenze, le paure, le angosce, perché Gesù stesso sperimenta su di sé la paura, il terrore che afferra e non fa’ respirare, eppure piega le ginocchia e si affida al Padre.

La volontà di Dio è che l’uomo sia salvato e per salvarlo l’uomo “Gesù” impara ad obbedire. Padre Gianluca ci ha permesso con tutta la sua capacità, (ordine dei Passionisti) di entrare un po’ nel mistero della Passione con un percorso di fede che ha contemplato e sviluppato le varie figure e situazioni in questi questo im-menso “quadro di Dio”: gli apostoli che non capivano, il tradimento di Pietro, i sommi sacerdoti ostili alla sua paro-la, la folla che lo contestava e lo condannava. In conclusione una settimana che ancora una volta ci ha messo di fronte a questo mistero, a questo” scandalo della croce”: spetta a ciascuno di noi interiorizzare e riflettere, per rafforzare la nostra fede. Paolo e Anna

La CARITAS PARROCCHIALE e il GRUPPO MISSIONARIO, aderendo ad un progetto della

Diocesi, hanno proposto in questa Quaresima una raccolta fondi per la Siria con l’obiettivo molto concreto di forma-re almeno 50 donne all’apprendimento della professio-ne di sarta. La città di Damasco è sconvolta dalla guerra dal 2010. Le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, con la loro presenza, cercano di sostenere la popolazione locale fornendo beni di prima necessità, generi alimentari e materiale igienico-sanitario; si occupano di rifugiati e vorrebbero dare spe-ranza e coraggio a tante donne rimaste sole e costrette a farsi carico della lotta quotidiana per la sopravvivenza. La creazione di un laboratorio sartoriale rappresenta una spe-ranza, un’occasione di rinascita per le donne di Damasco e si propone di cambiare e migliorare la vita di tutte coloro che parteciperanno al percorso formativo. Tra gli obiettivi del corso vi è anche quello dell’integrazione, in quanto il progetto mira a coinvolgere donne cristiane e musulmane che si trovano in stato di disagio economico e sociale con-seguente al conflitto bellico.

Per questo è stata effettuata, grazie anche all’aiuto dei preadolescenti, la tradizionale vendita di riso, mentre al termine delle Sante Messe del giorno di Pasqua verrà effettuata una raccolta straordinaria. I preadolescenti, gli adolescenti e i giovani sono inoltre passati nelle case per raccogliere viveri (pasta, riso, zuc-chero, farina, scatolame) da destinare alla MENSA DEL POVERO a Bergamo e a Erba. Un grazie a tutti per la generosità!

ANAGRAFE

DOMENICA 1 APRILE 2018

Il nostro obiettivo è quello di uscire con questo foglio con una cadenza bimestrale. Contiamo sulla collaborazione di tut-

ti, gruppi parrocchiali ma anche singoli parrocchiani. Chi volesse partecipare con degli articoli al prossimo numero li

faccia pervenire all’indirizzo e-mail della Redazione: [email protected]

Diocesi di Milano - Zona III di Lecco - Decanato di Erba - Tel.031.617167 - mail: [email protected]

LA NOSTRA QUARESIMA: LE INIZIATIVE DI CARITÀ

Sono stati rigenerati dalla grazia del Battesimo: Martora Gloria – 31.03.2018

Sono state benedette le nozze di: Tagliabue Stefano e Zappa Marta il 08.02.1018

Ricordiamo nella preghiera personale i defunti: Riva Romano – 06.01.2018 Ciceri Rinaldo – 07.01.2018 Sacchi Alberto – 09.01.2018 Russo Giuseppe – 21.01.2018 Santorsi Giuseppina – 14.02.2018 Spreafico Regina – 14.03.2018

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ESERCIZI SPIRITUALI

Certamente una settimana così, resterà nella memoria:, giornate ve-ramente fredde, un buon via-tico, per poi riscaldarci con le parole di Padre Gianluca. Il pressapochismo, l’indivi-dualismo, la superficialità, sono situazioni che sempre

più spesso attanagliano la nostra vita, il nostro modo di essere. Sono proprio questi tre atteggiamenti che danno il via alla meditazione di Padre Gianluca. Il titolo “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio” ci ri-porta alle parole dette dal centurione ai piedi della croce, quando tutto il disegno di Dio è compiuto. Una immagine che ci riporta a tutto quello che di fonda-mentale deve esserci nella nostra vita, una continua ricerca e bisogno di Dio.

DOMENICA 1 APRILE 2018

In questo tempo di Quaresima, oltre ad os-servare momenti di digiuno

e gesti di carità, siamo stati invitati, attraverso la preghie-ra, all'incontro personale con il Signore. Sono stati momenti non di semplice formazione o ulteriori impegni da incastrare tra i mille della giornata, ma mo-menti di incontro silenzioso tra noi stessi e Dio, che per alcuni è riscoperta, per altri novità, ma che per tutti gene-rano comportamenti e scelte di vita nuovi, che aiutano a conservare la fede e ad affidarci a Dio anche quando non ne comprendiamo la volontà. Padre Gianluca, ci ha invitato anche quest'anno a fare or-dine, a dare priorità a questo rapporto silenzioso con Dio, che deve essere il centro della nostra giornata. Queste esperienze, sono sempre belle e spiritualmente nutrienti, ma occorre imparare a mettere in pratica tutto ciò che ab-biamo meditato. È un'esperienza unica! Vissuta da tutti, cominciando con la messa delle 06.30 del mattino, per proseguire con l'in-contro dei bambini della scuola primaria, continuando poi con i ragazzi delle medie, gli adolescenti e terminando la giornata con la meditazione per giovani e adulti. Momenti che rendono consapevoli dell'esperienza di Dio ogni gior-no in tutte le nostre azioni, e ci fanno capire quanto la nostra fede in Lui possa renderci unici: testimoni del Suo Amore. Il titolo degli ultimi esercizi spirituali sul quale abbiamo meditato è stato "Veramente quest'uomo era il figlio di Dio". Grazie a Padre Gianluca, passionista, meditando sulla Pas-sione di Gesù siamo riusciti a penetrare almeno un poco nel disegno di salvezza di Colui che ci ha amato e ha dato se stesso per noi. Queste riflessioni ci hanno portato ad interrogarci sul "chi sono io di fronte al suo amore?" Di seguito le tappe che ci hanno accompagnato durante tutta la settimana: "Abbà". L'obbedienza al Padre nella prova. La riflessione ha messo in evidenza la contrapposizione tra Gesù, che veglia e prega il Padre nel Getsèmani e fa quin-di la sua volontà, e i discepoli che si addormentano mo-strando la debolezza dell'uomo. "Non lo conosco". La fragile fede del discepolo. Si mette in risalto come Gesù rimane fedele alla sua iden-tità e missione mentre dall'altra parte Pietro, con il suo rinnegare per paura il Signore, rinnega anche la sua identi-tà di discepolo. "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?". Cristo lo scandalo della croce.

Gesù per la prima volta svela la sua vera identità di Figlio di Dio davanti ai capi dei sacerdoti, ciò sarà causa della sua condanna. "Sei tu il re dei Giudei ?". Cristo, la salvezza del mondo. Gesù è condannato a morte e la gente chiede la liberazione di Barabba. È il grande baratto della salvezza che vede la morte del Signore che dona la vita per l'ingiusto, nel quale si rivede ognuno di noi. "Veramente quest'uomo era il Figlio di Dio". Il suo dono, il vero volto di Dio. Sulla croce Gesù ha portato tutto il male e il dolore dell'in-tera umanità, portando il peso del nostro abbandono nei suoi confronti. Per concludere, le riflessioni ascoltate durante questi eser-cizi spirituali, ci hanno aiutato a rispondere a domande come quella di seguito, che ho trovato all'interno di un articolo del quotidiano Avvenire: A cosa serve un Dio che non proferisce lamento di fronte ai suoi persecutori? È probabilmente la stessa domanda che si facevano, e a cui avevano già risposto, coloro che sotto la croce gridavano "scendi e ti crederemo!". Se vuoi che ti crediamo scendi dalla croce! Se vuoi essere un Dio utile, un Dio di cui ce ne facciamo qualcosa, devi scendere da lì! Devi dirci la verità di fronte alla morte, non puoi lasciarci in balia della nostra sofferenza, del nostro sgomento. Non puoi pensare che un Dio che muore, un Dio che piange, un Dio che gri-da "Padre perché mi hai abbandonato" ci serva a qualcosa. La risposta che rias-sume il senso della Passione spiegata da Padre Gianluca è che il sacrificio di Gesù, il suo dono per l'u-manità, non è quello della morte, ma l'a-more con cui ha vis-suto questa passione; l'amore con il quale è arrivato a dire " sia fatta la Tua volontà ", diventando uomo come ognuno di noi con le nostre debo-lezze e le nostre sof-ferenze. Massimiliano

ESERCIZI SPIRITUALI

DOMENICA 1 APRILE 2018

La riflessione sul testo ci fa capire quanto sia necessario accettare le sfide delle trasformazioni che richiedono di mettersi in ascolto, di aprirsi, di trovare forme nuove di buon vicinato. Le relazioni finali dei diversi gruppi hanno trovato diversi punti di intesa che così possono essere sintetizzate: La nostra comunità cristiana e civile, in questi ultimi anni in cui i migranti - specialmente di religione musulmana - si sono fatti più numerosi, ha cercato di aprirsi a questo cambiamento andando incontro ai diversi bisogni che gli stessi evidenziano, creando nel medesimo tempo occasioni per incontrarsi e conoscersi. In particolare:

✓ Scuola di italiano per stranieri, con la presenza di volontari per l’insegnamento e per il servizio di baby-sitting, condivisione dei cibi dei loro paesi di origini in una serata fraterna al termine del corso.

✓ Accoglienza dei ragazzi/bambini nel programma dell’oratorio estivo, con sostegno economico alle famiglie in difficoltà.

✓ Doposcuola per i bambini di famiglie, migranti e non solo, per lo svolgimento dei compiti scolastici.

✓ Visita a tutte le famiglie da parte del Parroco o degli incaricati nel periodo Natalizio. ✓ Momento conviviale al termine della recita dei Rosari nel mese di maggio, che si svolge

nei cortili del paese e al quale sono invitate anche le famiglie di altre religioni. ✓ Partecipazione alle diverse proposte sportive da parte dei ragazzi/bambini. ✓ Altre iniziative, come il Presepe vivente e il Mercatino di Natale sono occasioni per

generare legami di conoscenza e di buon vicinato. E così siamo partiti da Milano verso San Remo per fare ritorno: l’intenso lavoro in atto in tante realtà ecclesiali è già un primo risultato estremamente positivo e fa emergere con chiarezza la radice teologica e spirituale di “Chiesa dalle genti”. La riflessione ha portato altre considerazioni, scoprendo che spesso gli ostacoli, i pregiudizi e le diffidenze provengono dagli adulti, mentre i piccoli “nostri” e “loro” vivono e crescono fianco a fianco a scuola e durante il tempo libero, in modo del tutto spontaneo. E così, nell’immaginario, siamo partiti da San Remo per fare ritorno a casa e fermarci a Carpesino per condividere le riflessioni che sono in atto in tutta la Diocesi: l’intenso lavoro è già un primo risultato estremamente positivo che fa emergere con chiarezza la radice teologica e spirituale di “Chiesa dalle genti”. Come sottolinea Mons. Bressan: “Sono impressionato anzitutto dalle energie e dalla disponibilità che i territori e i diversi soggetti ecclesiali stanno manifestando. Penso sia corretto leggere questo dato come un primo “miracolo”: l’indizione del Sinodo ha consentito al corpo ecclesiale di scoprire delle energie e delle risorse che nessuno di noi pensava avessimo. Se il frutto fosse già soltanto la capacità di attivare in ogni Decanato un luogo in cui leggere e interpretare i segni delle trasformazioni che stiamo vivendo come Chiesa diocesana, sarebbe sicuramente un grande risultato! Ci troviamo dentro un corpo ecclesiale che sta reagendo in modo positivo, che sta entrando nel processo sinodale vivendo come un evento spirituale, di chiamata e di conversione personale ed ecclesiale.” … non ci resta che riprendere il ritornello …

C'è chi si fa la croce, chi prega sui tappeti Le chiese e le moschee, gli imam e tutti i preti

Ingressi separati della stessa casa Miliardi di persone che sperano in qualcosa

Braccia senza mani, facce senza nomi Scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani Perché la nostra vita non è un punto di vista

E imparare dai più piccoli la via del dialogo e della comprensione! Buon cammino!! Valeria

C'è chi si fa la croce, chi prega sui tappeti

Le chiese e le moschee, gli imam e tutti i preti

Ingressi separati della stessa casa Miliardi di persone che sperano in qualcosa

Braccia senza mani, facce senza nomi Scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani Perché la nostra vita non è un punto di vista

E imparare dai piu piccoli la via del dialogo e della comprensione! Buon cammino!! Valeria

Page 4: “DALLE GENTI” Come non pensare la Pasqua di Gesù nel · Croce, proprio per gli uomini dispersi, per i disgraziati, per i poveri, i delusi, gli afflitti. È il messaggio del vange-

Un numeroso gruppo di parrocchiani con tanti bambini e ra-

gazzi (ben due pullman pieni pieni …) si sono recati saba-to 10 febbraio al Seminario Diocesano di Venegono per conoscerne la realtà “da vicino”. All’arrivo siamo stati accolti da un gruppo di giovani se-minaristi, di cui uno di Alzate Brianza, che ci ha poi ac-compagnato nelle attività della giornata. Dopo un saluto al “Padrone di Casa” nella cappella del Seminario, ci siamo divisi in due gruppi: bambini e ragaz-zi da una parte e genitori ed adulti dall’altra. Per noi adulti è stato un momento di riflessione, approfondimento e con-fronto circa la nostra vocazione personale e familiare e

contestualmente la scoperta della vocazione dei nostri fi-gli: come farla emergere, coltivarla e farla crescere negli anni? Per i ragazzi, invece, un momento di coinvolgimen-to nella realtà del Seminario, nei luoghi che sono frequen-tati ogni giorno da ragazzi come loro che hanno però una vocazione “speciale”, quella di seguire Gesù nel Sacra-mento del sacerdozio. Per tutti, un momento di merenda e di divertimento in con-clusione del pomeriggio, una bella foto di gruppo e il desi-derio che ci è rimasto nel cuore: aiutare i nostri bambini e ragazzi a scoprire la loro vocazione, anche facendoli pren-dere coscienza che servire il Signore nella sua vigna è bel-lo e coinvolgente. Ed il Seminario è proprio una delle vi-gne in cui il Signore opera!

La festa patronale è sempre una grande festa per la nostra comunità e non solo. Dai

paesi vicini c’è sempre gente che accorre e chi abitava prima a Monguzzo, e poi si è trasferito altrove, non perde l’occasione per ritornare. È vero, a volte sembra essere la devozione a prevalere: San Biagio ci protegge dal male della gola, e, in tempo di “influenza”, può essere una medicina in più che male non fa! È però anche un’occasione per cogliere il nostro esse-re comunità che si organizza e che cerca di fare festa in-sieme, vivendo la propria fede anche attraverso una tradi-zione che si tramanda ma che è anche ogni volta nuova. Sia don Isidoro, nella Messa di sabato 3 febbraio, che monsignor Roberto Busti, vescovo emerito di Mantova e che ha presieduto la celebrazione di domenica 4 febbraio, hanno sottolineato la bellezza della testimonianza e dell’essere comunità che vive la testimonianza. Una menzione poi al Biagino d’oro che è stato consegna-to quest’anno alla Piccola Broadway, nell’anniversario

dalla sua costituzione, e che sta facendo ballare tanti monguzzesi, mentre una targa ricordo è stata consegnata al Circolo A.R.C.I., punto di aggregazione per il paese.

3 - 4 FEBBRAIO 2018: SAN BIAGIO

10 FEBBRAIO 2018: USCITA A VENEGONO

DOMENICA 1 APRILE 2018

Esercizi spirituali? La domanda è: cosa sono? A

cosa servono? E poi … ti trovi a parlare di

amore, di passione, di sentimenti travolgenti, di dolore, di

tanti perché inspiegabili perché nell’amore c’è tutto il

senso della vita.

Sono stati giorni intensi, profondi dove il punto della si-

tuazione personale spirituale è emerso con tutta la sua

sconcertante verità perché l’amore assoluto di Dio è in-

spiegabile, travolgente e conturbante allo stesso tempo ed

è solo Lui che ci può indicare il vero modo di amare e di

provare passione per la vita e per tutto ciò che c’è dentro

questa parola.

Imparare a contemplare il suo volto e lasciarsi trascinare

dal suo sguardo è quello abbiamo imparato in questi gior-

ni; fermarsi ogni giorno un attimo per respirare l’ossige-

no che viene dal suo sguardo per continuare il nostro

cammino, a volte difficile e in salita.

Grazie a chi ha organizzato. Grazie a chi ha parlato. Gra-

zie per la scelta dell’argomento. Abbiamo tutti un im-

menso bisogno di certezza d’amore.

Anna Galliani

D omenica 11 febbraio, anniversario dell’apparizione della Vergine Maria a Lourdes, in comunione con

tutta la Chiesa, ci siamo riuniti presso il nostro Santuario per celebrare la XXVI Giornata Mondiale del Malato. Questo appuntamento, sempre desiderato e atteso, grazie anche allo splendido sole, ha richiamato un numero con-siderevole di fedeli, bisognosi di una parola di consola-zione e di speranza. Quest’anno il S. Padre ha proposto come tema della Gior-nata le parole che Gesù dalla Croce rivolge a Sua Madre Maria e a Giovanni: “Ecco tuo figlio … Ecco tua Madre …”. Esse danno origine alla vocazione di cura di Maria per tutta l’umanità, vocazione che passa a Giovanni coinvol-

gendo tutta la comunità dei discepoli, chiamati a guardar-si, riconoscersi, amarsi, farsi carico gli uni degli altri. La Chiesa sa di aver bisogno di una grazia speciale per poter essere all’altezza del suo servizio evangelico di cura per i malati. Perciò la celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Rolla, vicario episcopale della nostra zona pa-storale, e concelebrata dal Parroco don Isidoro Crepaldi, ci ha visti tutti uniti in una supplica alla Vergine Maria perché ci accompagni e ci sostenga nell’accogliere i fra-telli infermi e nell’aiutarli a vivere la propria sofferenza in comunione con il Signore Gesù. Gruppo Pastorale della Sanità

DOMENICA 1 APRILE 2018

11 FEBBRAIO 2018

XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

ESERCIZI SPIRITUALI COMUNITARI:

“VERAMENTE QUEST’UOMO ERA FIGLIO DI DIO”