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Dalla valutazione al trattamento della dislessia Lucina Tretti

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Dalla valutazioneal trattamento della dislessia

Lucina Tretti

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� scopo della pratica clinica è la ricercadella causa (l’identificazione) di undisturbo e dei mezzi per risolverlo

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La realizzazione di un trattamento richiededi:

�valutare una serie di aspetti sulla base deiquali preparare un PROGETTORIABILITATIVO

�prevedere la verifica dell’esitodell’intervento effettuato

“Se una persona non sa verso quale portodirigersi, ogni vento è sbagliato”

(Seneca)

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per la preparazione di un Progettoriabilitativo nei casi di dislessia, ecomunque per tutti i DSA, due sono lequestioni più importanti da tenere inconsiderazione:

�lo scopo di un trattamento nei casi di DSA�e l’individuazione dei metodi migliori per

conseguire una significativa modificazionedell’evoluzione naturale del Disturbo

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In relazione allo scopo del trattamento èopportuno tenere presente la natura ditali disturbi

che non sono di per sé “guaribili”, in quantodipendono da fattori congeniti nonmodificabili,

ma che tuttavia, nella maggior parte dei casie in misura dipendente dalla gravità deldeficit, si riducono con adeguati interventiabilitativi e corrette procedure educative

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In considerazione di questo, lo scopo di unintervento rivolto ad un bambino con DSAinclude diversi aspetti quali:

� favorire la migliore evoluzione dellecompetenze su cui si lavora, nonostantela presenza di uno specifico deficit

� fornire strumenti e strategie per poterapprendere attraverso “strade alternativea quella deficitaria”

� “gestire” nel modo migliore la situazione didifficoltà

� evitare che si sviluppino altre forme didisagio

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sarà necessario pertanto che il progettoriabilitativo:

individui delle procedure di trattamento dellacompetenza deficitaria (la lettura, nel caso delladislessia)

ma anche che preveda delle misure checonsentano di “gestire” meglio le difficoltà eraggiungere comunque gli obiettivi diapprendimento,

prevenendo in questo modo anche la costruzionedi errate credenze da parte dei bambini sulleproprie possibilità, con le inevitabili ripercussioniche questo comporta sul piano motivazionale edell’autostima

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in questo senso vanno considerati, oltre aitrattamenti specifici, anche:

�le misure compensative e dispensative

�gli interventi metacognitivi

�l’attenzione agli aspetti relativi alla sferaemotiva e relazionale (dando particolarerilevanza alla relazione con insegnanti egenitori)

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nota del Ministero della Pubblica Istruzione del5/10/2004 (richiamata successivamenteall’attenzione degli insegnanti con altra nota del5/1/2005 e dalla più recente circolare del10/5/2007 )

Pervengono a questa Direzione esposti con i qualialcuni genitori lamentano che non sempre ledifficoltà di apprendimento di soggetti dislessici sonotenute nella dovuta considerazione, con laconseguenza che i soggetti in questione hanno lostesso percorso formativo nonché la medesimavalutazione degli altri alunni.

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Come è noto alle SS.LL. la dislessia è un disturbospecifico dell’apprendimento che riguarda illeggere e lo scrivere e che può verificarsi inpersone per altri aspetti normali. Tali soggetti nonpresentano, quindi, handicap di carattereneurologico o sensoriale o comunque derivanti dacondizioni di svantaggio sociale.

Gli studi scientifici sull'argomento hanno evidenziatoche queste difficoltà, che colpiscono circa il 4%della popolazione, nascono da particolarità difunzionamento delle aree cerebrali deputate alprocesso di riconoscimento dei fonemi, ed allatraduzione di questi in grafemi nella forma scrittae, infine, alla lettura della parola scritta.

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Le persone affette da dislessia presentano, quindi,una difficoltà specifica nella lettura, nella scritturae, talvolta, nel processo di calcolo, la cui entitàpuò essere valutata con test appositi, secondo ilprotocollo diagnostico messo a puntodall'Associazione Italiana Dislessia (AID), nonchédalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile(SINPIA).

Dato che tali difficoltà si manifestano in personedotate di quoziente intellettivo nella norma,spesso vengono attribuite ad altri fattori:negligenza, scarso impegno o interesse. Questopuò comportare ricadute a livello personale, qualiabbassamento dell'autostima, depressione ocomportamenti oppositivi, che possonodeterminare un abbandono scolastico o unascelta di basso profilo rispetto alle potenzialità.

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Per ovviare a queste conseguenze, esistonostrumenti compensativi e dispensativi che siritiene opportuno possano essere utilizzati dallescuole in questi casi.

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Tra gli strumenti compensativi essenzialivengono indicati:

- Tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto, e deivari caratteri.- Tavola pitagorica.- Tabella delle misure, tabella delle formulegeometriche.- Calcolatrice.- Registratore.- Computer con programmi di video-scritturacon correttore ortografico e sintesi vocale.

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Per gli strumenti dispensativi, valutando l'entità eil profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, siritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:

- Dispensa dalla lettura ad alta voce, scritturaveloce sotto dettatura, uso del vocabolario,studio mnemonico delle tabelline.- Dispensa, ove necessario, dallo studio dellalingua straniera in forma scritta.- Programmazione di tempi più lunghi per provescritte e per lo studio a casa.- Organizzazione di interrogazioni programmate.- Valutazione delle prove scritte e orali conmodalità che tengano conto del contenuto e nondella forma.

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Ulteriori strumenti possono essere utilizzati duranteil percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppodello studente ed ai risultati acquisiti.

Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabileche le SS.LL. pongano in essere iniziative diformazione al fine di offrire risposte positive aldiritto allo studio e all'apprendimento deidislessici, nel rispetto dell'autonomia scolastica.Si ringraziano le SS.LL. per la consuetacollaborazione.

firmato dal Direttore Generale

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Riguardo alla realizzazione del trattamentodella competenza deficitaria, il ProgettoRiabilitativo implica:

a) la definizione dell’obiettivo del trattamentoche vado ad effettuare

b) la scelta di metodi e strumenti appropriatiper raggiungere tali obiettivi

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L’OBIETTIVO del trattamento che si va adeffettuare va individuato inconsiderazione della fase diacquisizione della lettura del bambino

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lettura alle prime fasi (bambini di 1° e 2°scuola primaria, oppure bambini più grandicon diagnosi di DSA severa in cui iprocessi sono ancora alle prime fasi ed iprerequisiti della lettura non sono ancoraacquisiti)

Obiettivo � rinforzare i prerequisiti epromuovere un avvio e progressivaautomatizzazione del processo dilettura per unità prima più piccole poiprogressivamente più ampie (lettera,sillaba e morfema, parola)

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automatizzare � consiste nell’effettuare unprocesso di conversione grafema/fonema(prime fasi) o di accesso lessicale in modoautomatico, senza l’intervento dell’attenzione

La velocità di lettura quindi è dettata daquanto il processo di decodifica è automatico

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acquisizione della lettura in fase piùavanzata (bambini più grandi con deficitevidenziati a livello di rapidità e/ocorrettezza della lettura)

Obiettivo � promuoverel’automatizzazione della lettura perunità sempre più ampie e nel brano,con normalizzazione della correttezza

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con i bambini di 1° e 2° della scuola primaria,anche se non si può parlare di diagnosi, laConsensus Conference dà indicazioni precisesulla rilevanza di effettuare un intervento: …

“Nonostante sia prematuro fare diagnosiconclamata di dislessia, disgrafia … primadella terza elementare, è possibile, già alla finedella prima elementare o all’inizio dellaseconda elementare, porre il forte sospettodiagnostico di rischio di DSA. In questo caso èutile mettere in atto tutte quelle procedureche siano utili a ridurre le difficoltàriscontrate”.

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sulla base di cosaè possibile definire l’obiettivo?

l’obiettivo va definito sulla base dei datiraccolti nella fase di valutazionediagnostica

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le osservazioni e le prove utilizzatedovrebbero fornire un profilo dellecompetenze del bambino in termini di:

�in che cosa il bambino è in difficoltà�e che cosa il bambino sa fare

� a partire da questo è possibilescegliere un trattamento mirato allecompetenze che si voglionopromuovere

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a questo livello risultano necessarie leinformazioni che ricaviamo non solo daun’indagine condotta ad un 1° livello, chevaluta essenzialmente lo stato degliapprendimenti ed ha lo scopo di verificare lapresenza di un Disturbo e definire di chedisturbo si tratta,

ma anche di quelle derivate dall’indaginediagnostica di 2° livello, che fornisce unprofilo funzionale del disturbo nelle suecomponenti

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riguardo alla dislessia:

quali sono le competenze da verificarenella fase diagnostica e da cui sipossono ricavare informazioni utili perimpostare il trattamento?

con quali prove?

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valutazione nelle prime fasi diapprendimento della lettura:

�processi di consapevolezza fonologica

�abilità visive

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valutazione della consapevolezza fonologicaprerequisito necessario per l’apprendimentodella lettura e della scrittura:

�prova di ripetizione di parole senza sensodalla Batteria PRCR-2 di Cornoldi e GruppoMT (1992) oppure di ripetizione di non paroledella BVN 5-11 di Bisiacchi et al. (2005)

�prove di (sintesi) fusione e analisi(segmentazione) fonemica dalla BatteriaPRCR-2 oppure dal CMF di Marotta et al.(2004), o ancora dalla BVN 5-11 di Bisiacchiet al. (2005)

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andrebbe anche valutata la velocità didenominazione di figure, di numeri e dei coloriper prevedere il livello successivo di difficoltà diapprendimento e quindi stabilire la quantità diimpegno e risorse da attivare per il trattamento,attraverso:

�prova RAN (rapid automatized naming) inTretti et al. (2002), tratta da Vio e Maschietto,1987 e di denominazione di oggetti dallaBatteria PRCR-2

�test di denominazione rapida e ricerca visivadi colori, figure e numeri di De Luca et al. (2005)

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valutazione delle abilità visive:

�prove di ricerca visiva di grafemi e triplettedalla Batteria PRCR-2 di Cornoldi e GruppoMT (1992)

�prove di discriminazione visiva dalla BVN 5-11 di Bisiacchi et al. (2005)

�prova di riconoscimento di singole letteredella Batteria per la valutazione delladislessia e disortografia evolutiva di Sartori etal. (1995) o Progetto COST www.airipa.it

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valutazione di fasi più avanzate diapprendimento della lettura:

�lettura fonologica

�lettura lessicale

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valutazione delle lettura fonologica:

�prove di lettura di parole e non-parole, comela prova 5 (lettura di liste di non-parole) dellaBatteria per la valutazione della dislessia edisortografia evolutiva di Sartori et al. (1995)confrontata con la prova 4 di lettura di parole,o la prova di lettura di lista di parole versuslista di non-parole del Progetto COSTwww.airipa.it

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il bambino nella fase alfabetica dovrebbe riuscire aconvertire con sempre maggiore regolarità e velocità,il singolo o più grafemi nei rispettivi fonemi

il livello di acquisizione di tale meccanismo vienedeterminato in modo più preciso nel confronto tralettura di parole e non parole

la velocità e la correttezza danno informazioninecessarie per stabilire quanto il processo èdiventato automatico, soprattutto la misura dellavelocità, definita attraverso il rapporto dellaconversione del grafema in fonema (velocità di letturaespressa in sillabe lette/secondi) fornisce importantiinformazioni sul livello di automatizzazione delprocesso

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valutazione delle lettura lessicale:

�prove di decisione lessicale e didiscriminazione di omofone, ma nonomografe, come le prove 3, 6 e 7 dellaBatteria per la valutazione della dislessia edisortografia evolutiva di Sartori et al. (1995)

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avviata la competenza tecnica della lettura, si tratta diverificare la capacità di recuperare dal lessico mentalele parole da leggere

è una strategia di lettura più veloce di quellafonologica, quindi anche in questo caso il tempocostituisce un indice importante per definire il livellodi acquisizione della lettura

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una volta delineato il profilo di competenze delbambino e definito l’obiettivo � sarà possibilescegliere tra:

�trattamenti per le prime fasi di sviluppodella letto-scrittura (rivolti ed es. alriconoscimento delle singole lettere, alle abilitàmetafonologiche prerequisite alla letto-scrittura, etc.)

� trattamenti rivolti a chi sa già riconoscere lelettere ed ha acquisito i prerequisiti, ma èlento secondo quanto atteso per l’età e/oscorretto (con lo scopo di rendere ad es. piùautomatica e quindi veloce e corretta la lettura)

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intervenire, sui disturbi della lettura (maanche della scrittura), dunque,

richiede modalità di intervento di volta involta specifiche,

sia in relazione all’età,sia al livello di competenza acquisito al

momento dell’indagine(Vio e Toso, 2007)

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LA SCELTA DI METODI E STRUMENTIAPPROPRIATI per raggiungere gliobiettivi prefissati va operata sullabase dei seguenti criteri:

� continuità tra risultati della diagnosie percorsi/strumenti scelti

� efficacia dimostrata

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� strumenti consigliati in considerazione dei criteriindicati:

� Cornoldi C. e Gruppo MT (1994), La Prevenzione e ilTrattamento delle difficoltà di Lettura e Scrittura, Ed. O.S.(in particolare Schede delle aree AV, DUR e MUSFU)

� Perrotta E., Grignola M. (2000), Giocare con le parole; Ed.Erickson

� su idea di Tressoldi P. E., realizzato da Moresco G.,Fondiamoleletterine, www.impararefacile.it

� su idea di Vio C., realizzato da Moresco G., Occhio allalettera, www.impararefacile.it

� Cazzaniga S. et al. (2005, versione software 2007), Iltrattamento sublessicale; Ed. Erickson

� Tressoldi P. E. , De Lorenzo R., Winabc 5.0,www.impararegiocando.it

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