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LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGGIORNAMENTO Manuela Bisiacchi Stefano Macchiavelli TRIESTE 16/04/2013 Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche

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LA GESTIONE DEI RIFIUTIAGGIORNAMENTO

Manuela BisiacchiStefano Macchiavelli

TRIESTE16/04/2013

Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche

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Il 6 aprile 2011 è stata effettuata al personale del Dipartimento una presentazione del Regolamento di gestione rifiuti approvato in Consiglio di Dipartimento e disponibile sul sito internet del Dipartimento.

Le procedure operative contenute nel Regolamento sono state attuate in Dipartimento prevedendo nel periodo trascorso un controllo sulla fattibilità delle stesse in relazione alle particolari e variegate attività del Dipartimento che producono varie tipologie di rifiuti e all’evoluzione della normativa ambientale.

Sono emerse alcune criticità dovute alla mancata osservanza di tale Regolamento da parte di una piccola parte del personale lavoratore e all’inerzia dell’Amministrazione in tema di gestione rifiuti.

Con questa presentazione si vuole fare il punto della situazione sulla gestione rifiuti in Ateneo, evidenziare le criticità emerse in Dipartimento ed esporre alcune novità che andranno a modificare alcune procedure dell’attuale Regolamento .

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INTRODUZIONE

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Il Delegato del Rettore (Waste Manager) per la corretta gestione dei rifiuti dell’Ateneo che coordinava il Waste Team Units rimane in carica fino a 31/10/2013.

Il Waste Team, tavolo tecnico n.33 (DDA n.1543/2010), era stato costituito con l’obiettivo di procedere all’adozione di un sistema integrato di gestione rifiuti di Ateneo che avrebbe permesso di razionalizzare, uniformare e controllare le procedure di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Esso non è più operativo dal 01/12/2012.Molte sono state le fattive proposte di alcuni membri del Waste Team per raggiungere gli obiettivi ma le stesse non sono al momento state attuate dai vertici di Ateneo. Tra le più importanti si possono citare:l’esigenza immediata di costituire un «nucleo rifiuti di Ateneo» o un «ufficio ambiente» che sovrintenda la gestione dei rifiuti dell’Ateneo e coordini la gestione rifiuti dei Dipartimenti tramite i delegati locali;la necessità di adottare un Regolamento di Ateneo per la gestione dei rifiuti o delle linee guida comuni in modo che sia univoca e regolamentata per tutti allo stesso modo la corretta gestione;l’urgenza di dar vita ad una gara di appalto per la gestione dei rifiuti prodotti in Ateneo.

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SITUAZIONE IN ATENEO

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Non esiste un «ufficio ambiente» e la gestione rimane affidata alla Sezione Servizi Generali. Non esiste un Regolamento di Ateneo per cui ogni Struttura è «libera» di scegliere le modalità per gestire i rifiuti prodotti. Solamente con la disponibilità di alcune persone del personale tecnico dei Dipartimenti si riesce quasi sempre a rispettare la normativa in vigore.Non è stata elaborata nessuna gara di appalto di Ateneo per l’affidamento del servizio di asporto e recupero/smaltimento rifiuti per cui la procedura seguita dai Servizi Generali diventa sempre una procedura affidataria d’urgenza portando gli addetti locali ad un lavoro enorme e provocando molteplici disguidi nelle varie fasi di gestione (richiesta analisi chimico-fisiche dei rifiuti da parte della ditta incaricata, automezzi inidonei alle manovre all’interno del comprensorio, elevato rischio incendio e chimico nelle fasi di carico dell’automezzo, ecc.).

Numerose sono state le segnalazioni da parte dei Direttori di Dipartimento e del personale coinvolto nella gestione rifiuti ai vertici di Ateneo che sono a conoscenza della criticità della situazione e delle pesanti sanzioni amministrative e penali che comporta la mancata osservanza delle norme.

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SITUAZIONE IN ATENEO NULLA È CAMBIATO

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I rifiuti sono disciplinati dalla parte IV del D.Lgs. 3 Aprile 2006 n.152 e s.m.i., cosiddetto Testo Unico Ambientale.

L’Università di Trieste è un PRODUTTORE di rifiuti e deve provvedere al corretto conferimento a terzi autorizzati, compreso il servizio pubblico di raccolta, compresa la raccolta differenziata, ai sensi delle disposizioni vigenti.

Si intende per "rifiuto" qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l`intenzione o l’obbligo di disfarsi”.

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e per combattere le ecomafie. Numerosi i decreti di proroga di avvio del Sistema che appare confuso e sbagliato nell’impostazione e nella realizzazione e che non è mai decollato nonostante gli oneri economici sostenuti dalle imprese per formare gli addetti ai lavori. Il SISTRI dovrebbe tornare operativo dal 1 Ottobre 2013.

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LA NORMATIVA

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È definito "deposito temporaneo» il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, rispettando alcune condizioni.Tra quest’ultime, sono da rispettare i limiti di volumi depositati, limiti di permanenza temporale in deposito prima della raccolta, l’omogeneità dei rifiuti, le norme tecniche e quelle relative alle sostanze pericolose, la corretta applicazione di imballaggi ed etichettatura.

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IL DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI

Edifici A/Gpiano terra

Edificio C11 esterno edificio

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IL DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI

Edifici A/G piano terra

Edificio C11 esterno edificio

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

ARREDI, RIFIUTI INGOMBRANTI (sedie, armadi, ripiani, divani, ecc.) METALLO E ROTTAMI FERROSI (armadi di metallo, scaffalature di metallo, ecc.) LAMPADE AL NEON E TUBI FLUORESCENTI BATTERIE ED ACCUMULATORI RAEE (RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE):

frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni, unità centrale computer, tastiera, mouse, telefoni, ecc.

TONER ESAURITI DELLE STAMPANTI E DELLE FOTOCOPIATRICI: i toner esauriti e le cartucce di stampanti vanno raccolti negli ECOBOX presenti in Dipartimento.

OGNI ALTRA TIPOLOGIA DI RIFIUTO NON COMPRESA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA (carta, imballaggi in plastica, imballaggi in vetro) E NELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI

RIFIUTI DA ATTIVITÀ DI LABORATORIO DI NATURA CHIMICA

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

Procedura per l’asporto dei rifiuti compresi nel seguente elenco:arredi, rifiuti ingombranti metallo e rottami ferrosi lampade al neon e tubi fluorescenti batterie ed accumulatoriRAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)Ecobox (toner esauriti delle stampanti e delle fotocopiatrici)ogni altra tipologia di rifiuto non compresa nella raccolta differenziata (carta, imballaggi in plastica, imballaggi in vetro) e nella raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati

Il preposto o il responsabile dell’attività di ricerca o didattica comunica la richiesta di asporto rifiuti a [email protected] .Il personale referente comunicherà alla Sezione Servizi Generali la necessità di asporto e ne seguirà il ritiro.

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ DI LABORATORIOSono compresi in tale titolo tutti i rifiuti speciali prodotti durante le attività di laboratorio di ricerca e didattica ad eccezione di quelli assimilabili agli urbani e quelli oggetto di raccolta differenziata (carta, imballaggi di vetro e lattine, imballaggi di plastica ESCLUSIVAMENTE PRIVI DI CONTAMINANTI PERICOLOSI).

I rifiuti prodotti in laboratorio vengono raccolti in contenitori in relazione all’affinità degli stessi e alla corretta identificazione del C.E.R. (Codice Europeo Rifiuti) in base alle disposizioni di legge.

È di estrema importanza porre la massima attenzione a non versare nei contenitori di raccolta (taniche/bidoni) sostanze o miscele chimiche incompatibili. In caso di dubbio riferirsi al proprio responsabile o agli addetti alla gestione rifiuti del Dipartimento. È sempre utile consultare la SDS (scheda di sicurezza) della sostanza o miscela al punto 10 «stabilità e reattività». Sul Regolamento di Dipartimento per la gestione rifiuti è reperibile un elenco non esaustivo di incompatibilità tra sostanze chimiche.

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ DI LABORATORIOI rifiuti prodotti nei laboratori del Dipartimento si possono raggruppare in base al processo produttivo nelle seguenti classi (prime due cifre del codice C.E.R.) :06 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI07 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI15 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI)16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO EUROPEO RIFIUTIIl ricorso al codice 16, usualmente evitato, si rende necessario in quanto per il conferimento di determinate tipologie di rifiuti viene richiesto obbligatoriamente da parte dell’impresa destinataria del rifiuto (recupero/smaltimento) un certificato di analisi chimico-fisica rilasciato da un laboratorio autorizzato. In assenza di un Regolamento di Ateneo e di un appalto in cui siano chiaramente compresi anche gli obblighi di esecuzione dei certificati analitici del rifiuto, il Dipartimento deve necessariamente ricorrere all’assegnazione del C.E.R. con classe 16 e fornire all’impresa destinataria del rifiuto maggiori informazioni possibili sull’identificazione delle sostanze o miscele chimiche immesse nei contenitori.

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

Per tutte le tipologie di rifiuti si rende necessaria la compilazione di una scheda «merceologica» firmata dal preposto o dal responsabile dell’attività di didattica o ricerca in cui vengono elencati i materiali o le sostanze/miscele introdotte in ciascun contenitore. Ogni scheda accompagna ciascun contenitore dalla produzione del rifiuto e successiva raccolta in deposito temporaneo al trasporto e recupero o smaltimento dello stesso presso l’impianto di destinazione. Con l’apposizione della firma il preposto o il responsabile dell’attività di didattica o ricerca dichiara che in quel determinato contenitore sono stati inseriti esclusivamente i materiali o le sostanze/miscele dichiarati.La scheda deve essere obbligatoriamente redatta, secondo il modello predisposto dal Dipartimento, in modo comprensibile e possibilmente in modalità informatica. La scheda ha lo scopo di permettere all’impianto di destinazione di accettare i rifiuti prodotti e di procedere al recupero o smaltimento secondo i dettami di legge. La scheda fornisce indicazioni utili ai lavoratori addetti all’impianto finale in relazione alle procedure di sicurezza da adottare durante il trattamento dei rifiuti. Inoltre con la scheda accompagnatoria è possibile rendere tracciabile il rifiuto e risalire, in caso di eventuali incidenti o irregolarità, al responsabile della produzione dello stesso.

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

TIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizione altri solventi organici, soluzioni di lavaggio e acque madriStato fisico liquido

Rifiuti consentiti solventi organici non alogenati, miscele di solventi organici non alogenati (alcoli, acetone, esano, etere dietilico…)

Procedura di raccolta contenitori (taniche) da 20-25 litri in HPDE presenti nei laboratori riempiti per massimo 2/3 della capacità

Note

Su richiesta, gli addetti del Dipartimento provvederanno al ritiro e al successivo conferimento in deposito. Il rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 070704* NON ALOGENATI

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

TIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizione solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio e acque madri

Stato fisico liquido

Rifiuti consentiti solventi organici alogenati, miscele di solventi organici alogenati (cloroformio, diclorometano, acido tricloroacetico…)

Procedura di raccolta contenitori (taniche) da 20-25 litri in HPDE presenti nei laboratori riempiti per massimo 2/3 della capacità

Note

Su richiesta, gli addetti del Dipartimento provvederanno al ritiro e al successivo conferimento in deposito. Il rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 070703* ALOGENATI

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTO

TIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizione sostanze chimiche di laboratorio e miscele di sostanze chimiche contenenti o costituite da sostanze pericolose

Stato fisico liquido

Rifiuti consentiti

reagenti obsoleti, sostanze chimiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose (TUTTI I RIFIUTI CHIMICI LIQUIDI ad ESCLUSIONE dei solventi organici raccolti con i codici 070704* e 070703* e TENENDO CONTO DELLA COMPATIBILITA’ CHIMICA)

Procedura di raccolta contenitori (taniche) da 20-25 litri in HPDE presenti nei laboratori riempiti per massimo 2/3 della capacità

Note

Su richiesta, gli addetti del Dipartimento provvederanno al ritiro e al successivo conferimento in deposito. Il rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 160506*

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTOTIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizioneassorbenti, materiali filtranti inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti, stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose

Stato fisico solido

Rifiuti consentitidispositivi di protezione individuale (guanti, maschere, ecc.), carta e stracci contaminati, carta da filtro, filtri, lastre TLC, gel di silice, allumina, celite e altri agenti filtranti pulverulenti …

Procedura di raccolta

bidoni blu da 60 litri in HPDE presenti nei laboratori; le lastre TLC vanno raccolte in scatole possibilmente originali prima di essere inserite nel bidone; il gel di silice e tutti gli agenti filtranti pulverulenti prima di essere introdotti nel bidone blu vanno raccolti in contenitori idonei con chiusura.

Note Il rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 150202*

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTOTIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizione imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze

Stato fisico solido

Rifiuti consentiti imballaggi contaminati da sostanze pericolose, vetreria rotta, siringhe, puntali, vials, provette, capillari…

Procedura di raccolta

bidoni blu da 60 litri in HPDE presenti nei laboratori; i recipienti NON bonificati devono essere chiusi con tappo originale e depositati dal lavoratore nel cargo pallet predisposto nell’edificio C11 o nei bidoni grigi predisposti per gli edifici A, G e C1

NoteIl rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 150110*

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RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI IN DIPARTIMENTOTIPOLOGIE DI RIFIUTI E CODICE C.E.R.

Definizione rifiuti contenenti mercurioStato fisico solido o liquido

Rifiuti consentiti tutti i sali e loro soluzioni contenenti mercurio, mercurio metallico (termometri a mercurio, manometri a mercurio ecc.)

Procedura di raccolta unico bidone blu da 60 litri in HPDE presente in Deposito;le soluzioni vanno lasciate possibilmente nel contenitore originale.

Note

Su richiesta, gli addetti del Dipartimento provvederanno al ritiro e al successivo conferimento in deposito. Il rifiuto deve essere accompagnato da una scheda firmata dal preposto (produttore del rifiuto), sulla quale devono essere indicati tutti i dati richiesti

C.E.R. 060404*

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

All’interno dell’Ateneo e del Dipartimento è prevista la raccolta differenziata di carta, vetro e lattine, plastica, batterie o pile.

Rifiuti di carta, cartoneModalità di raccolta Cosa conferire Cosa NON conferire

contenitori concoperchio GIALLO nel Comune di Trieste

carta, cartone e cartoncino di tutte le dimensioni, e in generale ogni prodotto a base di cellulosa. (giornali, riviste, la stampa commerciale, sacchetti per alimenti, fogli di carta di ogni tipo e misura, cartone ondulato per imballaggi, cartoni per frutta e verdura, i contenitori di detersivi in polvere, cartoni poliaccoppiati, le confezioni in Tetra Pak per bevande, ecc.)

carta unta di grassi e oli, salviette e fazzoletti,carta oleata o plastificata; gli scontrini non vanno conferiti con la carta, perché sono stampati su uno speciale supporto termico.

non depositaregli imballaggi all’esterno dei cassonetti

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

PlasticaModalità di raccolta Cosa conferire Cosa NON conferire

contenitori concoperchio AZZURRO nel Comune di Trieste

bottiglie e flaconi di plastica, sacchetti, vaschette per alimenti anche in polistirolo, piatti, bicchieri.

cd, custodie e altri oggetti in plastica.

imballaggi consimboli di sostanze pericolose(VEDI REGOLAMENTO)

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Vetro e lattineModalità di raccolta Cosa conferire Cosa NON conferire

campane di colore VERDE nel Comune di Trieste

bottiglie, barattoli evasetti di vetro, bicchieri;bottiglie, lattine e barattoli di metallo.

vetri che non siano imballaggi, specchi;

imballaggi consimboli di sostanze pericolose(VEDI REGOLAMENTO)

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Pile e batterieModalità di raccolta Cosa conferire Cosa NON conferire

In Ateneo il contenitore è collocato in via Valerio 4 (di fronte edificio B)

pile alcaline, accumulatori di telefoni cellulari, batterie a bottone.

accumulatori al piombo.

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Contenitori bonificati

I recipienti di plastica, vetro, metallo che hanno contenuto sostanze pericolose e per i quali può essere effettuata la bonifica devono essere avviati, DOPO BONIFICA, alla procedura di raccolta differenziata in base alla tipologia di imballaggio (vetro e lattine o plastica). L'etichetta va rimossa oppure i contenitori vanno siglati come “BONIFICATI” con un pennarello indelebile a cura dei lavoratori

ESEMPIO

Tipologia Destinazione

Bottiglia vetro che ha contenuto etanolo VETRO E LATTINE

Recipiente plastica che ha contenuto acetone PLASTICA

Recipiente metallo che ha contenuto acetone VETRO E LATTINE

BONIFICABONIFICA

BONIFICABONIFICA

BONIFICABONIFICA

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RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Procedura di bonifica contenitoriIl contenitore deve essere svuotato completamente; gli eventuali residui vanno raccolti e inviati allo smaltimento come rifiuto speciale pericoloso.La soluzione risultante dai lavaggi è da considerarsi rifiuto e va quindi gestita in base alla sua specifica tipologia. Il contenitore va bonificato come segue:• solventi volatili: verificare la completa evaporazione sotto cappa aspirante;• sostanze non volatili miscibili con acqua: risciacquo iniziale in volume minimo, da raccogliere e trattare come rifiuto, ed eventuali altri, successivi, fino al raggiungimento della bonifica del contenitore.

CONTENITORI CHE SI POSSONO BONIFICARE - ELENCO NON ESAUSTIVO DELLE SOSTANZE

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CONTENITORI DA NON BONIFICARECER 150110*Sono esclusi dalla bonifica i recipienti che hanno contenuto le seguenti categorie di sostanze:

CATEGORIA FRASI “R” FRASI “H” (REACH – CLP)

Cancerogeni

R40R45R49R46

H351H350H350iH340

Mutageni R46 H340

Tossici per la riproduzione

R60R61R62R43R64

H360FH360DH361FH361DH362

Possibilità di effetti irreversibili R39R68

H370H341

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CONTENITORI DA NON BONIFICARE

segue da tabella precedente

CATEGORIA FRASI “R”(DSP – DPP)

FRASI “H” (REACH – CLP)

Esplosivi

R1R2 e R3R4 e R5R6

EUH 001Conversione impossibileCancellateEUH 006

Sostanze incompatibili con l’acqua R14R15

EUH 014Conversione impossibile

Sostanze tossiche per inalazioneR23R26R29

H331H330EUH 029

Sostanze maleodoranti ------ ------

CER 150110*

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CONTENITORI DA NON BONIFICARE

CER 150110*

Edificio C11

Edifici A/G e C1

H350H351

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IMBALLAGGI

Tipologia imballaggio

Caratteristiche Esempi di rifiuti conferibili (CER)

bidoni blu in HPDE con capacità 60 litri e coperchio con chiusura a cravatta

150110*150202*160506* SOLIDO060404* SOLIDO

contenitori in PE con capacità variabile 5/10 litri con coperchio a vite conferiti in bidoni blu in HPDE con capacità 60 litri e coperchio con chiusura a cravatta

150110*160506* SOLIDO060404* SOLIDO150202* (SILICE)

taniche blu in HPDE con capacità 60 litri e coperchio con chiusura a cravatta

070704*070703*160506* LIQUIDO