Dalla valutazione al miglioramento: strumenti e modelli ... · Utilizza i dati della valutazione...
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Dalla valutazione al miglioramento: strumenti e
modelli operativi sperimentati da INDIRE
Massimo Faggioli
Dirigente di Ricerca Indire
Milano 21 Novembre 2013
Il progetto VSQ
• Sperimentazione finalizzata ad attivare processi di valutazione e miglioramento dell’organizzazione scolastica;
• Sinergia tra gli istituti Invalsi ed Indire secondo lo schema di regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione(legge 10/2011; direttiva ministeriale agosto 2012; decreto n.80 del 28
marzo 2013).
VSQ come sperimentazione del sistema nazionale di
Valutazione e Miglioramento
Separazione delle competenze
Valutazione esterna
(INVALSI)
Miglioramento
dell’organizzazione
scoalastica
(Indire)
Gli obiettivi inerenti al miglioramento nel progetto VSQ:
• Progettare e sperimentare un modello di miglioramento coerente con il quadro di riferimento utilizzato per la valutazione e con i modelli nazionali ed internazionali di valutazione e miglioramento;
• Creare un modello di accompagnamento alle scuole per attivare azioni di autoanalisi e miglioramento alla luce delle
valutazioni esterne ricevute.
• Identificare e formare figure che possano seguire e accompagnare le scuole nella pianificazione e realizzazione delle attività di miglioramento;
Obiettivo primario:
Incrementare le competenze di elaborazione e gestione operativa di progetti per il
miglioramento della performance all’interno delle organizzazioni scolastiche.
La sperimentazione di un modello che:
Utilizza i dati della valutazione esterna per attivare processi di riflessione;
Sfrutta una modalità di accompagnamento esterno per facilitare l’attivazione di processi di miglioramento;
Due modelli di riferimento per migliorare
1. CAF(Common Assessment Framework)
2. DASI (Dynamic Approach to School Improvement).
Aspetti condivisi:
• tutti gli elementi considerati nel modello di miglioramento hanno un impatto reciproco l’uno sull’altro;
• il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti degli studenti sono l’obiettivo primario da
raggiungere per l’organizzazione stessa.
CAF:strumenti manageriali che aiutano a gestire la qualità dell’intera organizzazione
Si è ripreso:
• il lessico;
• gli strumenti;
• l’ispirazione ai principi del Total Quality
Management (TQM) il miglioramento continuo
dell’organizzazione; il coinvolgimento del team di vertice nella programmazione e progettazione del
miglioramento;visione e missione dell’organizzazione.
Il ciclo “PDCA” (Plan-Do-Check-Act) (Deming,1986).: un metodo di lavoro
1. Chiara definizione degli obiettivi da raggiungere (Fase P, “Plan- Pianificazione”);
2. Esecuzione delle attività pianificate (Fase D, “Do- Esecuzione”);
3. Verifica del risultato della pianificazione ed esecuzione, sulla base dei riferimenti scelti (obiettivi, confronti con gli altri). (Fase C “Check- Verifica” );
4. Eventuali correzioni, miglioramenti, stabilizzazione sui nuovi livelli di performance (Fase A, “Act-Azioni””).
DASI
1. I progetti di miglioramento: la funzione primaria della scuola è l’apprendimento degli studenti.
2. Obiettivi del miglioramento chiari e condivisi per poter influire sia sull’insegnamento sia sull’apprendimento.
3. I dati della valutazione: fonti utili per l’individuazione delle priorità di miglioramento.
DASI
4. La progettazione delle azioni di miglioramento svolta sulla base di obiettivi condivisi all’interno della scuola;
5. Monitoraggio durante le azioni di miglioramento, attraverso azioni di valutazione.
6. Valutazione finale che possa essere utilizzata per la creazione di nuovi piani di miglioramento.
Interventi finalizzati a migliorare prevalentemente:
• La qualità dell’insegnamento a livello di scuola e di classe;
• gli aspetti legati agli ambienti di apprendimento all’interno della scuola.
Si sposta l’attenzione dal prodotto (risultati)
al processo (su cosa intervenire per migliorare)
Indispensabile il rapporto tra la
valutazione ed il decision making
(Allulli, 2012)
Un modello di intervento (Creemers & Kyriakides, 2012)
Attori della scuola (Dirigente,
DSGA, Ins., Ata, Stud,
Genitori)
Gruppo di supporto al
miglioramento
1. Condividere a diversi livelli l’importanza nel miglioramento della promozione degli apprendimenti degli studenti ;
2. Condividere a diversi livelli l’importanza dei fattori a livello di scuola associati con gli apprendimenti;
3. Condurre processi di autoanalisi interni: raccogliere dati; analizzare dati identificare le priorità del miglioramento.
4. Progettare strategie di miglioramento e piani di azione (Piano di miglioramento).
5. Monitorare il miglioramento;
6. Misurare l’impatto del miglioramento: valutazione
La struttura dell’intervento indire
Scuola
Ambiente di collaborazione online
http://edulab.indire.it/vsq/index.php
Gruppi esperti di supporto Tutor
TEAM PER IL MIGLIORAMENTO (TPM)
• Ha la responsabilità della scelta delle piste di miglioramento e dell’organizzazione dei progetti da avviare all’interno della scuola.
• Facilita la pratica condivisa della collaborazione
• Aiuta la crescita e la diffusione all'interno della scuola la cultura del cambiamento e del miglioramento
TUTOR
Figura che ha l’obiettivo di seguire i processi messi in atto dalla scuola e di intervenire attraverso un supporto dinamico che si adatta via via ai cambiamenti ed alle necessità che si presentano (Creemers e Kyriakides 2012 ).
Un modello tra
• Mentor "natura direttiva” fornisce indicazioni precise sulle modalità con le quali agire
• Coach svolge un'attività più riflessiva, stimolando e promuovendo, nel docente suo pari, un processo di auto-consapevolezza (Panayoutu, 2012).
IL DIRIGENTE SCOLASTICO UNA LEVA
FONDAMENTALE PER L’AUTOVALUTAZIONE ED IL MIGLIORAMENTO
E’ la figura che guida il processo di miglioramento nella propria scuola:
• agisce sulle decisioni da prendere e sull’orientamento;
• comprende le potenzialità ed i limiti della scuola;
• da’ motivazione ai docenti durante il percorso verso il cambiamento.
IL GRUPPO DI ESPERTI DELL’INDIRE
Esperti provenienti dal mondo della scuola e dell’Università (Dirigenti
scolastici, docenti, ricercatori) Divisi in piccoli gruppi rispettando le sezioni del report di valutazione • Supporto alle scuole che lo richiedano • Forniscono:
– competenze metodologiche ed esperienza tecnica – modalità di accompagnamento per le strategie e i piani di
azione che la scuola vorrà sviluppare
(DASI the Dynamic Approach to
School Improvment)
:
• Lettura ed interpretazione dei bisogni della scuola da parte del Tutor insieme al TdM, in un processo di coaching alla pari;
• Identificazione del gruppo di esperti più idoneo a fornire una risposta alla problematica emersa, sulla base delle aree affrontate nel miglioramento;
• Progettazione congiunta degli interventi;
• Supervisione da parte del Tutor della realizzazione degli interventi.
GLI ESPERTI ED IL TUTOR
Maggio-Giugno 2012
Prima del primo incontro in presenza :
- la scuola riceve da INDIRE tutta la documentazione che la riguarda (rapporto e 5 allegati)
- il tutor studia la documentazione relativa alle scuole di sua competenza (in genere 3)
Il tutor e il DS concordano la data del primo incontro.
Autoanalisi:
Autoanalisi:
Maggio-Giugno 2012
Primo incontro in presenza:
– Condivisione dell’idea di miglioramento
– Presentazione delle fasi del percorso di miglioramento (tempi e strumenti proposti)
– analisi del rapporto e delle piste proposte dal Rapporto di valutazione
– presentazione della griglia di autovalutazione
Maggio-Giugno 2012
On line:
Le scuole sono invitate a partire da maggio iscrivere i componenti del TpM sulla piattaforma INDIRE per la collaborazione on line
- Discussione e confronto nella classe virtuale - Apertura dei forum con gli esperti
Autoanalisi:
Maggio- Giugno 2012
Secondo incontro in presenza:
• Identificazione delle criticità e delle potenzialità
• Individuazione delle priorità secondo i criteri di scelta condivisi
• Presentazione della struttura del piano di Miglioramento (PDM) e sua implementazione
Piano di miglioramento
Settembre 2012 – Ottobre 2012
Terzo incontro in presenza
• Conferma o modifica del Piano di Miglioramento alla luce della Lettura Critica dei PdM effettuata da Università Bicocca e dei cambiamenti nell’organizzazione.
Azioni di miglioramento
Ottobre-Dicembre 2012
Quarto incontro in presenza
•Avvio delle azioni di miglioramento e controllo della condivisione nella scuola;
• Coordinamento per la realizzazione degli interventi.
Azioni di miglioramento
Settembre 2012 – Aprile 2013
On line:
• Proseguimento delle attività di discussione e confronto
• Monitoraggio delle attività svolte dalle scuole
Azioni di miglioramento
Gennaio-Aprile 2013
Quinto- Sesto incontro in presenza
• Monitoraggio dei PdM, analisi dei risultati.
• Azioni di valutazione interna/autovalutazione
• Compilazione della versione finale del PdM da inserire in Piattaforma.
• Invio versione finale del PdM ad Indire
Azioni di miglioramento
Il modello VSQ e l’azione di accompagnamento esterno
Strumenti per stimolare e guidare il processo:
La fase di rispecchiamento;
Il Piano di Miglioramento;
L’avvio delle azioni di miglioramento
La centralità della fase di “rispecchiamento”
• Riflessione critica sui risultati della valutazione;
• Processo di autonalisi guidata a partire dai dati;
• Momento di condivisione degli obiettivi del miglioramento
Esempio di strumento Per ogni punto viene chiesto di esprimersi attraverso questi valori:
D= Per niente
C= Poco
B= Abbastanza
A= Molto
1-LE CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA E LE RISORSE UMANE
PUNTI DI FORZA IDENTIFICATI D C B A
PUNTI DI DEBOLEZZA IDENTIFICATI
Fase 2: I nessi tra i punti di debolezza e quelli di forza identificati
I punti di debolezza: alcune tra le criticità individuate sono connesse in qualche modo?
Criticità Nessi
Area 1
Area 2
Area 3
Area 4
Area 5
Area 6
Area 7
5- Le scelte delle piste di miglioramento
Tra le piste indicate dal report di valutazione e quelle ritenute strategiche dalla scuola, quali potrebbero
essere realizzabili durante il prossimo anno, con un criterio che consideri sia la fattibilità (considerando sia
tempi che le risorse disponibili), sia l’impatto che l’intervento potrebbe avere.
Dando un punteggio da 1 a 3 alla fattibilità e all’impatto di ciascuna pista, si può ipotizzare un criterio di
priorità.
Nei punteggi si può considerare i punteggi come:
0= nullo
1= poco
2= abbastanza
3=alto
Fattibilità * Impatto =Priorità
Piste individuate Fattibilità Impatto Priorità
Le sezioni del Piano di Miglioramento
• Lo scenario di riferimento: elementi utili;
• Composizione del Team per il miglioramento;
• L’idea guida, la strategia del PdM
«La strategia è la riflessione di insieme che orienta la scelta degli obiettivi e che indica le modalità con le quali l’amministrazione intende perseguirli» (delibera 112/2010 p.12).
Per ciascun progetto di quelli scelti
• Titolo;
• Responsabile del progetto;
• Azioni da svolgere;
• Modalità di monitoraggio;
• Modalità di valutazione e diffusione.
Spunti di riflessione per la revisione del piano e l’avvio delle azioni di miglioramento
Sono state scelte le priorità sulla base dell’efficacia e della fattibilità?
Nessuna definizione delle priorità
delle azioni di miglioramento o dell’adozio
ne di criteri di determinazione delle priorità.
Alcune evidenze di definizione delle priorità
delle azioni di miglioramento, ma i criteri non sono chiari o coerenti.
Buone evidenze di definizione delle priorità
delle azioni di miglioramento, sulla base di criteri definiti e coerenti.
Chiare evidenze di definizione delle priorità delle
azioni di miglioramento, sulla base di criteri definiti e coerenti. I criteri di definizione delle priorità sono
documentati e prendono in considerazione l’impatto sulla
strategia e sugli obiettivi dell’organizzazione, e la fattibilità delle azioni.
Forti evidenze di definizione delle priorità delle azioni
di miglioramento sulla base di criteri definiti e coerenti. L’analisi delle azioni
possibili, i criteri di determinazione delle priorità e le
valutazioni sono documentate e prendono in considerazione una valutazione quantizzata dell’impatto sulla
strategia e sugli obiettivi dell’organizzazione, e la fattibilità delle azioni.
La revisione e l’avvio delle azioni del Piano di Miglioramento
Strumenti per il monitoraggio del progetto per gli attori coinvolti
Diario dei tutor
Report degli esperti;
Ambiti Azioni Quando Come è andata?
Rapporto con la
scuola
Riunioni in
presenza del TPM
Si veda scheda apposita
Contatti on-line
Contatti telefonici
Incontri con il DS
Altro
Rapporto con gli
esperti
Incontri in
presenza
Si veda scheda apposita
Contatti on-line
Azioni specifiche
previste dal
progetto di
miglioramento 1
Esem
pio
pag
ina d
iari
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ei tu
tor
L’indagine interna del progetto
• Aprile-Maggio 2012: osservazione degli interventi dei forum in piattaforma online e somministrazione di un questionario online ai Dirigenti scolastici;
• Giugno-Luglio 2012: analisi delle piste di miglioramento suggerite nei Rapporti di valutazione delle equipe esterne e comparazione con quelle scelte dalle scuole nei Piani di Miglioramento; focus group con un campione di Dirigenti.
• Agosto 2012: lettura critica dei Piani di Miglioramento da parte dell’Università Bicocca di Milano e stesura di report di restituzione singoli per ciascuna scuola;
• Dicembre- Gennaio 2012/2013: incontri provinciali con i Dirigenti scolastici e con i tutor; analisi dei report scritti dagli esperti del progetto che hanno effettuato incontri nelle scuole.
• Aprile 2013: Valutazione ex post del progetto attraverso la lettura finale dei Piani di Miglioramento e un questionario on-line somministrato ai Team di miglioramento. Sono stati inoltre analizzati i diari dei tutor compilati durante l’anno di accompagnamento e sono state intervistate a campione delle scuole segnalate come buone pratiche dai tutor stessi.
Gli indicatori indagati nel monitoraggio
Il miglioramento scolastico;
L’accompagnamento ricevuto;
La progettazione del miglioramento: il Piano di Miglioramento.
Rapporti di Valutazione: Le Piste di miglioramento individuate (dato nazionale)
1,3%
27,3%
49%
63%
84
28,5%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
Analisi delle piste nei Piani di Miglioramento Azioni di miglioramento individuate (dato nazionale)
11,9% 16,4%
73,1%
67,1%
22%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
L'utilizzo degli spazi e le risorse materiali
I processi in atto tra scuola e territorio
La progettazione
La capacità di sostenere il miglioramento
I risultati
Che cosa pensano i dirigenti delle scuole VSQ…(1)
Il miglioramento scolastico ha bisogno di: coinvolgere di tutto il personale della scuola;
dare garanzie di continuità nel tempo (poco tempo in VSQ);
far partecipare i genitori alla individuazione degli obiettivi di miglioramento;
avere un quadro di sfondo preciso;
avere un maggiore livello di collegialità e collaborazione;
individuare prima di tutto identità ed obiettivi dell’istituto scolastico;
Verificare costantemente i risultati.
Le caratteristiche dell’ azione di accompagnamento:
disponibilità costante del tutor;
rapporto alla pari;
Importanza del ruolo “terzo” rispetto al contesto scolastico;
tempo a volte non sufficiente per attivare correttamente i processi.
Che cosa pensano i dirigenti delle scuole VSQ…(2)
Il piano di miglioramento:
il rispecchiamento è un processo utile che ha coinvolto i team di miglioramento;
struttura del PdM: sistematico, rigoroso e analitico, ma poco focalizzato sulla scuola.
tempo insufficiente per l’elaborazione del PdM rispetto ai tempi della scuola;
Che cosa pensano i dirigenti delle scuole VSQ…(3)
Il processo di accompagnamento: Miglioramento nuova realtà in molte scuole;
Importanza della presenza del dirigente come guida del miglioramento;
Importanza della collaborazione attiva del team di miglioramento all’interno della scuola;
Buona disponibilità delle scuole se non atteggiamenti di difesa.
Che cosa pensano i tutor delle scuole VSQ nei forum on-line (1)
77 Piani di Miglioramento analizzati: 14 Provincia di Arezzo (18,2%), 5 Provincia di Mantova (6,5%); 20 Provincia di Pavia (25,9%); 38 provincia di Siracusa (49,4%).
I dirigenti: Progetto utile per
incrementare la cultura della valutazione e del miglioramento;
Utilità del processo di “rispecchiamento”
Buon accompagnamento del tutor;
Necessità di maggiore interazione con gli esperti;
Necessità di allargare i tempi e snellire gli strumenti di monitoraggio.
I tutor: Progetto utile per incrementare la
cultura della valutazione e del miglioramento;
Importanza del ruolo del DS nel progetto;
Utilità degli strumenti forniti per la progettazione e la revisione del PdM;
Necessità di maggiore interazione con gli esperti;
Necessità di allargare i tempi e snellire gli strumenti di monitoraggio;
Dagli incontri provinciali di novembre-gennaio
0
5
10
15
20
25
30
Valutazione progetto nelle scuole-Tutor punto di forza
punto di debolezza
non risposta
Dati rilevati su un campione di 39 scuole
Composizione team di miglioramento
• Numero membri del team: da un massimo di 30 ad un minimo di 3 componenti
Provincia di appartenenza TpM
35%
21%
44% Mantova-Pavia, 200 persone
Arezzo, 118 persone
Siracusa, 252 persone
Dirigente
Docente
Docente vicario
DSGA
Funzione strumentale
Referente dipartimento/area disciplinare
Altro
39
116
52
32
199
49
83
Ruoli specifici membri dei team
15%
48%
37%
Meno di una volta al mese
Circa una volta al mese
Più di una volta al mese
Quanto spesso si riuniva il Team di Miglioramento
5%
37%
34%
24%
Incontri effettuati dai Team tra aprile 2012 e aprile 2013
Tra 1 e 6 incontri
Tra 6 e 12 incontri
Tra 12 e 18 incontri
Più di 18 incontri
Sì
No
497
73
Team che si sono ritrovati in modo completo
Sì
No
552
15
Team che hanno incontrato almeno una volta il collegio docenti
0
50
100
150
200
250
300
Per niente Poco
Abbastanza Del tutto
1 21
261 282
Soddisfazione del rapporto con il Tutor
0%
4%
65%
31%
Quanto ha ritenuto necessario l'accompagnamento del tutor nel corso del progetto?
PER NIENTE
POCO
ABBASTANZA
DEL TUTTO
30%
2%
4% 41%
20%
3%
Per quali aspetti considera essere stato utile l'intervento del tutor?
Supporto metodologico
Supporto scientifico
Facilitazione relazioni interne
Facilitazione nella realizzazione del PdM
Per l'impostazione del monitoraggio
Altro
0 50 100 150 200 250 300
Altro
Nessuna criticità
Mancanza di continuità/tempo
Eccessiva DISTANZA territoriale
Eccessiva VICINANZA territoriale
Mancanza di competenze
Difficoltà di comunicazione
59
183
263
38
18
16
7
Quali sono gli eventuali aspetti di criticità nell'operato del tutor?
0
50
100
150
200
250
300
350
PER NIENTE POCO ABBASTANZA DEL TUTTO
71 46
316
136
Quanto ha ritenuto necessario l'intervento degli esperti?
0 50 100 150 200 250 300
Altro
Esperto non richesto o non intervenuto
Per l'impostazione del monitoraggio
Facilitazione nella realizzazione del PdM
Supporto scientifico
Supporto metodologico
41
82
135
99
139
272
Per quali aspetti considera essere stato utile l'intervento degli esperti?
0 50 100 150 200 250 300 350
Altro
Nessuna criticità
Mancanza di continuità/tempo
Eccessiva vicinanza territoriale
Mancanza di competenze
Difficoltà di comunicazione
149
93
321
5
2
9
Quali sono gli eventuali aspetti di criticità
nell'operato dell'esperto?
Altri aspetti di criticità riscontrati nel rapporto con l’esperto.
-Incontro in periodi troppo avanzati del progetto
-Distanza territoriale
- Scarsa relazione in presenza
0
100
200
300
400
PER NIENTE POCO
ABBASTANZA DEL TUTTO
E' soddisfatto delle relazioni che si sono create all'interno del team di miglioramento?
0 50 100 150 200 250 300 350 400
PER NIENTE
POCO
ABBASTANZA
DEL TUTTO
3
34
367
162
Ritiene che i progetti di miglioramento siano stati condivisi all'interno dell'organizzazione
scolastica?
95%
5%
SI
NO
Ritiene che il progetto
VSQ abbia contribuito a
creare una cultura della
valutazione e del
miglioramento all’interno
della scuola?
• La figura del tutor
• Gli esperti indicati da INDIRE,INVALSI,
MIUR
• Il tutor e gli esperti
Quali figure le sembrano più utili per accompagnare il miglioramento dell'organizzazione scolastica dall'esterno?