"dalla Museum Card alla Smart Pass" #BTO2014 andrea casadei

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Transcript of "dalla Museum Card alla Smart Pass" #BTO2014 andrea casadei

il vincolo è dato dalla complessità

nella redicontazione

sul reale utilizzo

‘90anni

apre Vienna nel 1994

CityCard

ai siti museali ed espositivi si aggrega il

trasportopubblico locale

che non cambia con l’avvento delle

( un’ottima fonte è il centro studi del TCI)

si introducono i concetti di validità temporale, combinazioni tra all inclusive e discount,

l’offerta di servizi e di scontistica extra musei e

trasporti

( nulla di nuovo... )

il limite italiano è(al solito)

burocratico: “IVE” diverse, la SIAE,

rigidità nell’offerta pubblica di biglietti

e servizi

le City Card diventano uno strumento per

i DMO locale ( DMO? parola sconosciuta da noi... )

nel resto del mondo

la cui flessibilità è

ancora limitata dalla tecnologia

( ci sono Card con più di 80 tipologie di prezzo diverse )

Testo

20102000

i primi 10 anni del 2000 vedono affermarsi il concetto di

City Pass

la tecnologia consente di attivare i primi

strumenti di backend (come il calcolo delle fruizioni effettive)

(c’è di tutto: banda magnetica, chip, barcode )

le prime card interoperabili

cambiano le regole:diventa un business

in cui entrano player privati

e la competizione porta offerte

differenziate nel prezzo e nei servizi sempre più integrati tra di loro con una offerta sempre più

semplice

lo dico anche perchè c’ero...( esemplare il caso di Parigi... )

la Rete consente di

specializzarsi nella

distribuzione del prodotto

City Pass

- semplicità - risparmio di tempo e denaro

- vastità dell’offerta- profilazione utenti

( ed il costo in sè non è necessariamente un vantaggio assoluto x l’utente )

l’offerta punta su :

( ma non siamo più allo stato dell’arte.... )

anninegli ultimi la tecnologia

entra nella tasca di tutti

il futuro è la convergenza “fisso mobile”(Negroponte 1995)

sharing economy-

internet of “every”thing

due i grandi fattori del cambiamento

( fonte: Rachel Botsman )

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la nuova sharing economy

( fonte: Rachel Botsman )

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la nuova sharing economy

( fonte: Rachel Botsman )

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la nuova sharing economy

da internet of things a everything

( fonte: CISCO )

ma come cambia

il modo difornire servizi

attorno ad una card ?

l’experienceplatform

il mondo digitale rende possibile

(esiste già

!!!)

2013settembre

Next Generation Experience

parte il progetto “Disney NGE”

( senza usare parole come “tecno-digital-future-2.0”)

hanno unito i puntini

un ecosistemaintegrato

dall’ “Admit One”

all’ “Unique ID” :

( e i visitatori non vedonola tecnologia ma l’esperienza )

Magic Band

(volutamente ho messo assieme spezzoni di video di esperienze trovati su youtube)

“Apple Pay doesn't replace MagicBand, but rather is an extension of the MagicBand system, where customers travel light and swipe heavy.!Disney did not invest an estimated $1 billion simply to participate in new technology...”

e l’integrazione con Apple Pay

ma senza subirla...

il “pass” diventa così un supporto per dar vita alla

“smart city travel”

i concetti Smart City applicati al travel

( per altro il core della tecnologia di NGE è di un’azienda italiana )

Next Generation Experienceha indubbiamente alzato l’asticella...

cosa sta facendo il resto del mondo ?

http://industry.visitcalifornia.com/

piano strategico California 2012/16

We will ensure that travel is recognized as a catalyst for improving

the well-being of all Californians...

dovrei spiegarlo ai miei concittadini... (scusate l’OT...)

Barc

ello

na -

Sm

art

City

(i servizi smart city servono a vivere un territorio a prescindere se lo si abita o lo si visita)

e inItalia ?

non siamo così indietro, anzi....

in tialia non siamo così indietro, anzi:

- supersky dolomiti (skypass go)

- la prima card museuale privata

- la prima piattaforma di interpoerabilità standard e0!5

in tialia non siamo così indietro, anzi:

- supersky dolomiti (skypass go)

- la prima card museuale privata

- la prima piattaforma di interpoerabilità standard e0!5

il vero lascito di Expo2015

proviamo ad “unire i puntini”:costruire STRATEGIE sul binomio “digitale-fisico”,

focalizzarsi sul creare un’ESPERIENZA “real

time”

le TECNOLOGIE sono “smart” quando

sopportano l’esperienza senza essere intrusive,il FOCUS è sempre la “semplicità d’uso”

INTEGRATION IS COMMON SENSE not a strategy

ma soprattutto ricordarsi sempre che

Andrea Casadeidal 1989 ad oggi mi sono occupato con alterne fortune di eventi e beni culturali

ed entertainment su e giù per il nostro paese

ne ho viste di tutti i colori, per quello le slide sono in bianco e nero...

non ho un blog e non sono un “superfantamegapippaguru” del 2.0

ma ho codiretto le edizioni del veneziacamp 09/10e animato “innovatorijam.it” 2011

se ne avete voglia, cercatemi sui social,mi trovate sicuro.

e magari trovate interessanteleggere quello che scrivo qua e là ...

e se volete “addarmi” fatelo, ma ditemi chi siete: siate social.

il mio lavoro oggi ? da pochi mesi mi occupo di Strategie e Business Developmentin H-FARM

Grazie

email: [email protected]

Firenze 3 dicembre 2014