Dalla Costituzione all’educazione alla legalità
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Riferimenti e percorsi
Dalla Costituzione alleducazione alla legalitMateriali per la riflessione e lintervento didattico.
Vittorio Rapetti
Le note che seguono nascono dalla riflessione su diverse esperienze vissute in questi anni, sul versante
propriamente scolastico e dellaggiornamento docenti, oltre che su quello culturale e civile.(1) Il punto decisivo
comune ai diversi ambiti riguarda lattualit ed il valore della Costituzione oggi. Il rilancio del suo
insegnamento/apprendimento nelle scuole e quindi linteresse per un aggiornamento professionale dei docenti in
questa direzione, si intrecciato con un triennio ricco di anniversari (a 60 anni dal cruciale periodo 1946-1948) e col
dibattito riguardante le proposte di riforma costituzionale, culminato col referendum che ha respinto tali proposte,
ma che si recentemente riacceso. Il tutto nel mezzo di uno dei passaggi della storia politica (ed economica) italiana
pi perigliosi per il futuro della democrazia nel nostro paese, ma anche intrecciato col processo di unificazione
europea, con il contrastato percorso di elaborazione di una Costituzione sovranazionale, mentre si ricorda e con
quale attualit lanniversario della Dichiarazione dei diritti delluomo. Si potrebbe pensare a un ingorgo , quasi a
un sovraccarico per le deboli spalle della scuola italiana e per la frammentata cultura che si vive in periferia, sotto
loffensiva della comunicazione mediatica, pervasiva di gran parte degli spazi culturali disponibili alla maggior parte
dei cittadini (divenuti pubblico, utenti, consumatori clienti, essi si scoprono di nuovo un po pi
sudditi e assai meno principi).
La questione costituzionale a scuola, nonostante sia stata costantemente richiamata da varie direttive e
indicazioni legislative, da governi di diverso segno (ultima quella del ministro Gelmini in merito alla
educazione costituzionale), resta quanto di meno scontato e praticato nelleffettivo svolgersi dellazione
formativa, sia rispetto agli studenti dei diversi ordini e gradi di scuola, sia relativamente alla formazione dei
docenti.
Daltro lato non sono mancati tentativi di rilievo per concretizzare attraverso progetti specifici o
inserimenti della didattica ordinaria la rinnovata attenzione alla Costituzione, anche grazie alla
elaborazione di nuovi strumenti.
Alla base dei tentativi e delle difficolt a porre in atto quella che in senso generale possiamo chiamare
educazione costituzionale o educazione civile, stanno almeno tre ordini di questioni: la prima di
ordine storico-culturale; la seconda attiene alla dimensione educativa e scolastica; la terza riguarda i
progetti, i percorsi e la strumentazione a disposizione. Tutto ci, da un lato ha sollecitato numerose e
degne iniziative, offrendo anche risultati confortanti (specie nellambito della scuola dellobbligo), dallaltro
segnala anche il tipo di incertezze e contraddizioni che questa educazione costituzionale incontra. Senza
alcuna pretesa di tracciare un bilancio di questi percorsi, lintento quello di riaprire una riflessione tra
insegnanti e istituzioni, considerando anche le novit introdotte da MIUR, consapevoli di quanto sia alta la
posta in gioco.
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Riferimenti e nodi storico-culturali
Leducazione costituzionale si trova in primo luogo a doversi misurare con alcuni nodi storico-
culturali:
Il rapporto tra Costituzione e storia nazionale (in particolare il rapporto con la Resistenza e la Costituente) si
presenta come il primo e cruciale problema. Le vicende della sua lenta attuazione, e ancor pi il clima di
accentuata revisione politico-storiografica degli ultimi 15 anni, hanno posto in evidenza che la
Costituzione non percepita come una base realmente conosciuta e condivisa. Da pi parti stato posto
in discussione il rapporto tra Resistenza e Costituzione, la concezione democratica e antifascista messa in
dubbio, almeno a riguardo della sua attualit. Va riconosciuto che le generazioni precedenti vissute nel
dopoguerra hanno goduto degli orientamenti e dei valori costituzionali ma non sono riusciti (o non hanno
percepito la necessit) di tradurli per le generazioni successive. Questo mancato apprezzamento del
rapporto tra Costituzione, vita democratica e sviluppo sociale nei decenni post-bellici ha caratterizzato il rapporto tra le
generazioni, allontanando la Costituzione stessa dalla formazione culturale e civile degli italiani. E non
un caso che molti, e non solo giovani, coltivino limpressione che gli orientamenti costituzionali non siano
idonei a gestire la durezza e la complessit dei problemi di oggi: la carta vecchia!. Esito piuttosto
paradossale per una Costituzione in realt assai giovane e da tutti gli esperti considerata moderna e
ottimo riferimento per altre leggi fondamentali.
Considerata un po superficialmente come un patrimonio scontato, lasciata sullo sfondo della
formazione scolastica forsanche per il timore di ricadere in quel modello di stato etico (e di scuola di
regime) incarnato dal fascismo, essa divenuta pi di recente oggetto di un acceso dibattito, che ha finito
per minarne la sacralit e finanche la legittimazione, a fronte di una diffusa e pesante ignoranza del suo
contenuto e della sua funzione. Divenuta terreno di scontro politico per quanto concerne i temi
dellorganizzazione dello Stato (in particolare in ordine al federalismo), la Costituzione rischia ora di essere
delegittimata anche per tutta quella parte fondamentale (i principi, la prima parte), che punto di
riferimento essenziale per tanta parte della legislazione ordinaria, specie per quanto riguarda i rapporti
civili, sociali, economici, guarda caso messi oggi in forte tensione dalla trasformazione della nostra societ.
Di conseguenza, appare necessario in ambito scolastico porre una chiara distinzione tra dibattito politico
e intervento educativo-didattico. Linsegnante si trova nella situazione di dover proporre come principi di
riferimento per la convivenza civile e per lorganizzazione politica, orientamenti e norme che sono oggetto
di discussione politica. La deontologia professionale lo porta quindi facilmente ad astenersi dallentrare nel
merito, anche perch il rischio di far politica in classe resta un fatto reale e sovente riscontrato.
Daltro lato, proprio lattualit di molte discussioni che chiamano in causa principi costituzionali (si
pensi al razzismo, alla famiglia, allintegrazione, al valore del lavoro, alla funzione dellimpresa, alla guerra)
offrono una notevole opportunit per evidenziare il valore della Costituzione e la concretezza dei temi
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costituzionali. Non cos astruso individuare il rapporto tra ci che i ragazzi leggono nella Costituzione e
quanto vivono.
Il fatto problematico che il contenuto costituzionale viene fortemente contestato anzitutto in nome
di un atteggiamento realistico verso i fenomeni sociali e politici che lascia poco spazio
allapprezzamento di valori e ideali. Il punto chiave risulta essere la (mancata) comprensione della nostra
Costituzione come una legge fondamentale che non solo prescrive, ma orienta e promuove un certo quadro di valori e di
comportamenti. Insomma una realt da attuare, da costruire. Ci per aldil delle remore ideologiche o
delle simpatie neofasciste di una minoranza risulta problematico, in quanto lattenzione dei ragazzi e dei
giovani in larga misura catalizzata dai problemi della sicurezza e della identit.
In particolare: lansia per i problemi della sicurezza, amplificata dai mass-media, pone un serio
problema di analisi dei problemi sociali e una certa freddezza verso le norme di libert, solidariet,; il
giudizio drasticamente negativo verso la politica (e verso lo Stato in quanto tale) depotenzia linteresse
verso le norme democratiche, di cui di fatto i ragazzi non fanno quasi mai esperienza, facendoli
propendere per una visione della politica dominata dai rapporti di forza e dallassenza di regole certe e di
rapporti corretti (facilmente lavversario politico diventa il nemico, il modello dominante quello mafioso o
comunque basato sullo scambio); infine la cruciale (e ambigua) questione dellidentit tocca al cuore la
funzione della Costituzione, una identit che per i giovani sempre pi assume connotati di appartenenza di
gruppo e di territorio, di difesa rispetto a ci che altro; cos i temi delluguaglianza e della dignit di ciascun
individuo sono colti un po come astratti, poco praticabili, espressione di ingenuit e di scarso realismo.
Daltra parte, proprio la Costituzione in grado di offrire quella consapevolezza della nostra identit
nazionale senza la quale diventa difficile anche lincontro e il dialogo con gli altri. La cultura della scuola e
la sua funzione educativa si ispirano al mandato che alla scuola stessa viene assegnato dalla Costituzione:
contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libert e
luguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione
di tutti i lavoratori allorganizzazione politica, economica e sociale del Paese(art. 3). Allo stesso modo
appare del tutto centrale lobiettivo previsto dai nuovi programmi per la scuola dellobbligo, in cui si parla
di : Collocare lesperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettivit e dellambiente (Asse storico-
sociale, pp.26-28). Obiettivo che potrebbe utilmente essere posto anche per la scuola superiore.
Una analoga considerazione riguarda il forte rapporto che lega Costituzione italiana, la Costituzione
europea, la dichiarazione universale dei Diritti, ma anche gli statuti regionali, elaborati nel corso degli ultimi anni.
Anche questi sono riferimenti di grande rilievo per la costruzione della identit culturale del cittadino che
sollecitato a vivere identit plurime, sotto il profilo territoriale, dal locale, al nazionale, alleuropeo e ad
apprezzarne il valore (nonch i vantaggi!). Lesperienza della scuola superiore pone seri dubbi circa
latteggiamento positivo dei ragazzi verso questa identit a pi dimensioni. Anche in questo caso, le
polemiche politiche di basso profilo (ad es. rispetto allintroduzione delleuro) hanno spianato la strada a
una relazione diffidente (quando non ostile) allidentit europea, contraddicendo lo storico europeismo
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degli italiani. Anche in questo caso per linsegnante specie nella scuola superiore risulta problematico
evidenziare il valore di ci che messo in discussione sul piano politico, talora in modo pretestuoso.
Proprio alla luce di questi nodi storico-culturali, la scuola dunque direttamente interessata dalla
Costituzione, a ogni suo livello, e particolarmente oggi anche per il processo di mondializzazione in atto,
per la trasformazione della societ in direzione multiculturale, per il processo di integrazione europea.
Proprio le linee che emergono dalla riflessione su scala continentale orientano a pensare le caratteristiche
della educazione alla cittadinanza in base ai principi della Carta e alle trasformazioni in atto; pertanto come ha sintetizzato Gusso (2) leducazione alla cittadinanza chiede di essere: democratica, attiva/partecipata/responsabile (fondata sullequilibrio tra riconoscimento dei diritti e assunzione di
responsabilit), globale/interdisciplinare (poich riguarda i diversi diritti umani, civili-politici, socio-
economici, culturali, ambientali essa richiede il concorso e la relazione tra pi discipline);
plurale/interculturale (in quanto deve considerare diversi ambiti geografici, le differenze di genere e di
generazione, quelli di religione e di origine culturale, quelle di provenienza); infine una buona educazione
alla cittadinanza sollecita una consapevolezza storica in grado di storicizzare i processi socio-politici.
Questo approccio, che potremmo definire di carattere umanistico-democratico (peraltro sotteso anche
al Quadro di riferimento europeo)(3) deve per misurarsi con quel modello di scuola informativa e settorializzata
che a dispetto delle enunciazioni ufficiali nei fatti si introdotto anche nella nostra scuola e che finisce
per scontrarsi con unidea delluomo e del cittadino che il nucleo stesso della Costituzione. Infatti, in
questo modello il sapere di carattere funzionale per stare in societ e magari per avere un lavoro, il
sapere ridotto a nozioni utili (per il lavoro, lUniversit, i test di ammissione, i concorsi pubblici od i quiz
televisivi!), il lavoro di insegnamento/apprendimento diventa addestramento, il docente si trasforma in un
tecnico addestratore, il rapporto educativo una relazione pericolosa, troppo impegnativa e vissuta con
una qualche diffidenza dai diversi soggetti. Sono invece del tutto ai margini il valore propriamente
culturale del sapere, il legame della conoscenza con il proprio orizzonte esistenziale o con il proprio
partecipare in modo consapevole e responsabile alla vita sociale. Il modello di cultura funzionale porta a
ritenere che la scuola stessa in quanto istituzione e luogo concreto di vita non sia davvero un posto reale,
ma il palcoscenico di una gigantesca recita collettiva, nella quale i pi abili si adattano alla propria parte: la
vita vera altrove, i processi che costruiscono effettivamente la mentalit giovanile sono fuori, qui al
massimo ci si pu permettere qualche simulazione (nonostante vi sia e ci auguriamo che resti una
forte domanda implicita di cultura, di educazione, di significato, di socialit).
Forse, quindi, non un caso che siano pochi i docenti che considerano rilevanti e praticabili questi
obiettivi di educare alla cittadinanza nellambito del proprio insegnamento e nelloperazione collettiva di
un gruppo di docenti rispetto a un gruppo di studenti. Tali obiettivi nella prassi scolastica appaiono
relegati allambito di qualche progetto (di fatto piuttosto marginale tanto nella considerazione dei
docenti, quanto nella percezione degli studenti) o affidati a qualche insegnante (in genere di lettere)
appassionato di tali questioni, o in futuro (secondo le ultime indicazioni ministeriali) affidate a uno
specifico insegnamento di unora settimanale. evidente che una tale situazione rende davvero poco
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probabile perseguire obiettivi cos complessi, alti e scomodi. Il nodo in questo senso non tanto la
buona volont del singolo docente, quanto il fatto che la stragrande maggioranza degli insegnanti (almeno
nella scuola media e superiore) non ha alcuna formazione n aggiornamento in merito a questi obiettivi, considerati fondamentali a parole, ma di fatto non progettati e perseguiti in forma approssimativa e molto
personale. Pesa in modo considerevole la crisi del ruolo docente nella scuola secondaria, che lasciato a una
gestione del tutto individualistica del singolo insegnante e delegittimato rispetto al rapporto con le famiglie
pare ormai aver smarrito il compito educativo e largamente perduto il controllo della mediazione dei saperi (in particolare proprio di quelli legati a questioni di senso e di valori, com appunto leducazione
costituzionale) a vantaggio di altri sistemi in-formativi, scarsamente controllabili da parte del docente, il
quale individualmente ben di rado riesce a competere con i media. La questione nel suo insieme
meriterebbe forse una specifica indagine tra gli insegnanti, che specie nella scuola superiore hanno ben
poche occasioni per riflettere su tali problemi e sono ben poco sollecitati a trovare le modalit per un
lavoro coordinato (e magari condiviso).
Riferimenti e nodi educativi- scolastici
Questultima considerazione ci conduce direttamente allinterno del mondo della scuola, nel quale
non sono certo mancate le elaborazioni e le proposte, pi o meno organiche che afferiscono al vasto
ambito della educazione civile. Anzi, possiamo constatare che proprio attorno a questo asse
educativo si sono moltiplicati i progetti che hanno affiancato e di fatto sostituito la tradizionale
Educazione civica che in passato introduceva alla formazione costituzionale e alla conoscenza di Stato e
di societ.
Compaiono cos leducazione alla cittadinanza democratica o alla convivenza civile, dedicata ai temi
della dignit, diritti/doveri del cittadino (in questo caso con un collegamento specifico con le competenze
affidate allobbligo scolastico), alla questione dei diritti umani (come nel recente caso del 60 anniversario
della dichiarazione universale). In occasione del 60 della Costituzione repubblicana sono stati poi attivati
progetti specifici, ancora in atto, tra cui il pi rilevante per la scuola superiore quello patrocinato dal
Parlamento Dalle aule parlamentari alle aule scolastiche. Lezioni di Costituzione: una visita alla pagina del sito che
riassume i progetti presentati e selezionati
(http://www.progettocostituzione.net/progetti60/progetti60c.php) offre una panorama ricco e di
notevole livello culturale, presente su tutto il territorio nazionale. Di avvio recente il progetto per la
prima edizione della Biennale Democrazia, prevista a Torino nel 2009 (vedi www.biennaledemocrazia.it e
http://www.biennaledemocrazia.it/imparare/ ).
In connessione con leducazione civile e costituzionale fin dagli anni Ottanta si sono avviati molteplici
percorsi e iniziative riferite alla educazione alla legalit, che si possono riferire a due filoni principali:
percorsi di tipo psicologico-relazionale prevalentemente intrascolastici, vedi la questione del bullismo,
dellintegrazione del diverso, o indotte dai consumi (es. educazione stradale) o da problemi alimentari, di
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dipendenza da alcool e droga (educazione alla salute, con una significativa connotazione interdisciplinare
tra geografia, diritto, scienze)
percorsi di carattere sociale e culturale (con apertura della scuola al territorio), in primis la questione della
mafia e del lavoro, ma anche sulluso critico dei media, sulle pari opportunit. Un progetto di particolare
rilievo che collega Costituzione, educazione alla legalit e lotta alle mafie, racket e usura il Progetto legalit
della fondazione Paolo Borsellino che ha una specifica sezione didattica
(http://www.progettolegalita.it/it/home/).(4)
Ancora nel variegato panorama delleducazione civile si evidenziano negli ultimi anni i percorsi
connessi alleducazione interculturale e interreligiosa,(5) allintegrazione degli studenti stranieri non solo sotto il
profilo linguistico. Si tratta forse di uno dei terreni pi significativi, di forte rilievo costituzionale e ricchi
di novit, che hanno posto in campo competenze e professionalit diverse e che pi si sono giovate di
approcci interdisciplinari (storia/geografia/lingue/scienze; storia/diritto/filosofia, storia/economia,
diritto/lingue; storia/religione, ).
Le numerose iniziative e progetti inerenti alla educazione alla pace e alla mondialit, con varianti su
globalizzazione, commercio equo e solidale, sviluppo sostenibile, arricchiscono il quadro che tocca tutto
larco degli studi dalle elementari alle superiori. Faticosamente, invece, affiorano iniziative legate alla
educazione alla cittadinanza europea e in genere ai temi della unificazione europea; mentre di notevole
diffusione sono i molteplici percorsi dedicati alleducazione ambientale (con in evidenza i problemi dellacqua,
dell inquinamento, del risparmio energetico, dei rifiuti e delle raccolte differenziate, ).
Lemergere di problemi sociali ha via via indotto la scuola a farsi carico di percorsi mirati a
tematiche specifiche e le educazioni si sono cos moltiplicate, affidate prevalentemente nella scuola
media e superiore a progetti brevi, sovente con lintervento di esperti, talora con laffidamento ad
agenzie esterne di veri e propri pacchetti formativi (in qualche caso con un raccordo ai percorsi didattici
ordinari da parte dei docenti curricolari).
Il tutto segnato da una notevole fragilit e con difficili connessioni operative e di significato (ad es.
la questione dellorientamento scolastico-professionale tema di forte rilievo costituzionale eppure di rado
tale connessione e prospettiva viene posta in luce nelle iniziative di orientamento che gran parte delle
scuole attuano). Una fragilit certo non irrobustita dal variare di indicazioni provenienti dal ministero, che
in questi ultimi anni (gestione DeMauro, Moratti, Fioroni, Gelmini) hanno pi volte spostato il tiro,(6) in
particolare alternando limpostazione di una educazione civile trasversale e intrecciata con le diverse aree
disciplinari, a unaltra che la lega strettamente a specifiche discipline, fino alla norma introdotta dalla riforma
Gelmini, che prevede una disciplina autonoma (con un monte ore annuale di 33 ore, ricavato per dallarea
storico-sociale). Questultima scelta, riducendo di fatto il tempo da dedicare allinsegnamento della storia
(nelle superiori attualmente di circa 60-70 ore annuali) e affiancandogli una nuova disciplina autonoma,
rischia in realt di contrarre ulteriormente il tempo di insegnamento/apprendimento su tutte queste
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tematiche (tanto quelle storiche, quanto quelle educative legate allattualit). Ma soprattutto ratifica una
tendenza negativa, purtroppo gi ampiamente presente nella scuola superiore, che in sostanza assegna ai
soli insegnanti di lettere (e secondariamente a quelli di filosofia e diritto) il compito di provvedere alla
educazione civile, mentre tutti gli altri insegnanti non hanno pi alcun motivo per occuparsene (neppure
con la semplice collaborazione a cedere qualche ora del loro insegnamento per attivit non direttamente
connesse alla loro disciplina). Di fatto si restringe nellambito di una disciplina particolare (che avr tra
laltro scarsissimo peso nelleconomia dei curricola) ci che lasse portante della formazione del cittadino.
Daltro lato c anche chi nota come la nuova normativa introdotta dal DL. 137 del 2008 legittima
ufficialmente linsegnamento costituzionale (che prima restava spesso ai margini delle discipline storico-
giuridiche e del curricolo scolastico ordinario) e prevede azioni di sensibilizzazione e di formazione del
personale finalizzate allacquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle
competenze relative a Cittadinanza e Costituzione; in tal senso non resta che verificare quali azioni
saranno effettivamente avviate (la circolare 100 del dicembre 2008 accenna a una fase di
approfondimento ed elaborazione progettuale in modo da avviare il nuovo insegnamento in forma
sperimentale diffusa, a partire dallanno scolastico 2009-2010). Si registra comunque gi col DM 137 del
2007 - un cambiamento di ottica, in chiave europea, che evidenzia maggiormente il termine cittadinanza
e le competenze chiavi di cittadinanza, legando questa iniziativa alle raccomandazioni del Parlamento UE
circa la formazione giovanile contenute nel Quadro di riferimento europeo. In tal testo le competenze sociali e
civiche comprendono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale
e lavorativa, in particolare alla vita in societ sempre pi diversificate, come anche risolvere conflitti ove
ci sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita
civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politiche e allimpiego a una partecipazione
attiva e democratica. (7)
Il confronto con le esperienze di altri paesi europei sicuramente interessante per la pluralit dei modi con
cui lattenzione alla cultura costituzionale viene veicolata nella scuola, ma per lItalia resta a mio avviso
determinante la specificit dei problemi storico-culturali italiani sopra segnalati, che costituiscono il terreno
sui quali ogni tentativo didattico si impianta e con cui deve fare i conti: in primo luogo il contrastato
rapporto con la nostra storia nazionale e la debolezza dellidentit nazionale stessa, in secondo luogo la
presenza sul territorio (non solo del sud) di diffusi fenomeni di illegalit (anzitutto la malavita organizzata
e poi di corruzione politica) che rendono stridente il contrasto tra i valori proposti a scuola e la realt
sociale vissuta, specie in alcune zone, caricando la scuola stessa di un compito enorme, quella di essere
uno dei pochi presidi civili operanti sul territorio. Formare i giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni
una delle consegne esplicite e ricorrenti tra quanti talora di ispirazioni ideologiche assai differenti -
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hanno speso (e dato) la vita per lattuazione dei valori costituzionali, si pensi tra i tanti a Vittorio
Bachelet o Paolo Borsellino.
Il discorso vale a maggior ragione se dalla cittadinanza italiana si passa a quella europea: come aveva
ben chiarito il presidente Ciampi un senso di appartenenza all'Europa e alle sue istituzioni non
sostituisce la cittadinanza nazionale ma ne naturale sviluppo; rafforza il richiamo ai doveri della
cittadinanza e la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle singole realt nazionali.
Per, questo orizzonte di formazione culturale al senso dello Stato e alla cittadinanza italiana/europea
in che misura percepito, considerato praticabile e praticato nella scuola? Anche in questo caso sarebbe
assai utile una indagine seria in proposito, ma limpressione che gran parte del personale della scuola si
senta o inadeguato o non disponibile a porsi in questo orizzonte: ci non contraddice il grande impegno
posto da tanti insegnanti nel condurre i molteplici progetti che si realizzano nelle nostre scuole e di cui ci
apprestiamo a fornire qualche esempio significativo. Segnala, per, alcune questioni piuttosto serie, che
andrebbero considerate con schiettezza e senza atteggiamenti retorici e consolatori da parte di dirigenti,
responsabili politici e dagli stessi insegnanti e genitori:
gli insegnanti che operano in questi progetti educativi appartengono quasi esclusivamente a una sola area
culturale-disciplinare (quella umanistica), hanno una et mediamente alta, si impegnano in forma
ampiamente volontaristica, sono considerati dai colleghi con un misto di stima e di compatimento per
questo genere di operazioni culturali, considerate a volte eufemisticamente poco concrete ;
vi infatti la sensazione che a fronte di prodotti scolastici anche ben fatti lincidenza dellattivit
didattico-educativa sulla cultura dei ragazzi sia minima, vuoi per motivi di carattere generale circa il rapporto
scuola/cultura diffusa, vuoi per motivi specifici riconducibili alla gestione politica e della politica scolastica
e per quanto giunge ai ragazzi tramite i mass media: nei fatti si indicano altre priorit; se c una realt
dalla quale anche gli studenti dei nostri territori si sentono distanti (e talora ostili) proprio lo Stato e le
sue istituzioni, lo stesso dicasi per lEuropa;
laggiornamento dei docenti in ordine a questi temi quasi del tutto autoformazione; listituzione
scolastica promuove in misura limitata (o non promuove affatto) la formazione in merito (talora neppure
sul piano della semplice conoscenza delle nuove normative), e in particolare non pare in grado di assumere
un impegno stabile e continuativo in ordine alle questioni di fondo che riguardano la formazione culturale
dei giovani. Specie nelle scuole superiori la riduzione delleducazione costituzionale a contenuto di
carattere normativo svolta da un docente apposito o tramite pacchetti estemporanei (es. leducazione
stradale, svolta dei vigili urbani o leducazione al soccorso sanitario proposta dai militi della CRI), dice in
modo abbastanza chiaro lo scarso peso reale che si attribuisce alla meta della educazione civile.
Sotto il profilo pedagogico, il passaggio dalla educazione ai valori costituzionali alla acquisizione di
competenze di cittadinanza non molto chiaro, e comunque implica una formazione/aggiornamento dei
docenti ancor pi complesso, perch sottintende una didattica che specie nelle scuole superiori assai
poco praticata. Quando si richiama opportunamente il ruolo decisivo della didattica laboratoriale, funzionale 8
a creare un clima idoneo a vivere una esperienza di educazione alla cittadinanza, si trascura facilmente il
fatto che lalto rapporto numerico docente/studenti, il tempo realmente a disposizione, la strumentazione
mediamente utilizzabile nelle scuole, la scarsa esperienza dei docenti con tali metodologie rendono
difficilmente praticabile tale tipo di didattica. Lesito rischia perci di essere una ulteriore discrasia tra le
enunciazioni ufficiali e la pratica scolastica: a volte lo stesso linguaggio utilizzato in questi documenti a
risultare lontano dalla formazione culturale della gran parte dei docenti.
Ovviamente le soluzioni tecniche sono opinabili e la trasversalit delleducazione civile non un
dogma, ma il tratto pi evidente che di queste cose nelle scuole si discute ben poco, n si operata una
seria verifica di quanto stato realizzato negli ultimi 10-15 anni, prima di porre mano a una questione che
dovrebbe coinvolgere in qualche modo gli operatori della scuola. Limpressione quella che ci si sia
rassegnati allimpraticabilit di un obiettivo alto (leducazione civile, costituzionale) e ripiegati su uno scopo pi funzionale alla gestione della scuola: il contrasto al bullismo, linsegnamento specie agli stranieri di
norme che orientino a comportamenti legali, lautonomia e lorientamento nella vita sociale. Se tale
impressione fosse confermata, questo segnerebbe una sconfitta evidente di tutto il sistema educativo
scolastico. infatti piuttosto palese che se non si costruisce una cultura costituzionale (basata sui principi
fondamentali della Carta, sullapprezzamento dei valori in essa contenuti) capaci di motivare e fondare i
doveri inderogabili di solidariet sociale, economica e politica (Costituzione, art.2) e di far cogliere
anche in forma esperienziale il senso della partecipazione civile e democratica, linsegnamento di norme
e codici non raggiunger un obiettivo formativo della coscienza dei giovani, ma per ben che vada
giover a un apprendimento di regole, prevalentemente funzionale allautoprotezione e allautonomia
individuale. La stessa finalit attribuita alla scuola proprio dalla Costituzione sarebbe messa
profondamente in discussione.
Percorsi e materiali per insegnanti e studenti
La vastit di materiali elaborati in questi anni e di risorse oggi messe agevolmente a disposizione
anche grazie al web, rischiano effettivamente di disorientare. Daltro lato ogni materiale/progetto
didattico, anche il pi raffinato richiede comunque la mediazione attiva dellinsegnante.
Tra i diversi modelli e molteplici attivit e progetti (alcuni segnalati nelle schede allegate) possiamo
distinguere anzitutto tra i materiali e i percorsi didattici, e la presenza di diversi approcci:
un primo ricalca quello della educazione civica costituzionale con la presentazione dei temi istituzionali
e politici; in vario modo questo taglio assunto da numerosi manuali per le scuole medie e superiori;
un secondo approccio privilegia la prospettiva storico-politica (origine, nascita, attuazione della Carta) e
punta sui valori della democrazia e sulla conoscenza degli istituti dello Stato e del loro funzionamento;
una terza prospettiva connessa alla attuazione dei principi costituzionali rispetto ai problemi sociali di
oggi, anchessa punta sui valori/parole chiave, intorno a cui organizzare percorsi;
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infine presente un orientamento pi legato alla partecipazione attiva dei ragazzi, alla dimensione ludica
ed esperienziale, che pu tradursi anche in attivit extrascolastiche di sensibilizzazione verso la citt
(teatro, filmati, momenti collettivi, )
Concretamente alcune esperienze risultano anche combinazione (pi o meno progettate) di diversi
modelli, alcune prospettano una dinamica pi scolastica legata allo studio/apprendimento, altre puntano
pi sullattivit, sullapprendimento per esperienza e simulazione in cui pi coinvolta la dimensione
relazionale.
Una prima significativa proposta si basa sulla rielaborazione del progetto pensato da Patrizia Vayola in
Insegnare la Costituzione una mappa per temi, che suggerisce tre percorsi possibili, con forti agganci a
questioni attuali:
il primo storia-memoria-attualit mette a fuoco due valori chiave, la democrazia e la libert, a ciascuno
dei quali vengono connessi in forma di problema/ricerca la questione del chi decide e come, lanalisi
delle libert civili e politiche a confronto con alcune situazioni in cui la libert messa in discussione
(assenza di regole, presenza di mafie, schiavit , dittature.); la connessione con linsegnamento della
storia evidente e diretto, e pu essere ulteriormente sviluppato con una ricerca storica locale sugli anni
della Costituente, lanalisi dei giornali dellepoca per conoscere le vicende politiche elettorali del 1945-48.
il secondo percorso legalit centrato sulle parole chiave diritti/doveri e lavoro; propone come temi di
espansione linserimento nella societ, la solidariet, il diritto alla studio, il valore e la funzione sociale del
lavoro, il problema del lavoro minorile.
Il terzo percorso cittadinanza si concentra sulla questione dellidentit/differenza/uguaglianza (sangue
o cultura? chi eravamo e chi saremo? razzismo e violenza come espressioni di una distorta espressione
dellidentit; i rapporti e i pregiudizi tra diversi, lemigrazione/immigrazione e lincontro tra culture, la
diversit uomo/donna, lhandicap).
Materiali e suggerimenti di attivit, approfondimenti per i docenti utili per questi percorsi sono proposti
nella pubblicazione a stampa(8) e sul sito curato da P. Vayola (www.bibliolab.it) e sulla sezione apposita
del sito dellISRAL; alcuni di questi materiali costituivano i contributi di base per gli itinerari elaborati
nellambito del progetto Orizzonte Costituzione(9) curato dalla commissione didattica dellISRAL. A partire da
un passaggio chiave (il bene comune mi riguarda), gli itinerari si strutturano per temi: giovani e
Costituzione, la cittadinanza al femminile, scuola e costituzione; Stato-chiesa/chiese; i tipi di costituzione e
le teorie della societ giusta; il potere e la sua legittimit; le forme di governo; famiglia/famiglie; in guerra e
in pace.
Lo sviluppo di questa prospettiva, particolarmente dedicato alle scuole superiori, il recente Senza Patria.
Forme e modi della cittadinanza contemporanea curato per lISRAL da Massimo Cellerino. Si tratta di un ipertesto
organizzato in forma di lessico elementare della cittadinanza, che si propone di fornire una presentazione
storico-critica dei termini e dei concetti pi ricorrenti nella discussione pubblica circa i molteplici significati
dellessere cittadini nella societ contemporanea.(10)
1
La prospettiva storica di approccio alla conoscenza della Costituzione si pu giovare di un ottimo
strumento quale la Piattaforma didattica sulla Costituzione curata dal Parlamento Italiano nel 2007. Essa si
articola in diverse sezioni che approfondiscono anzitutto gli aspetti della formazione della Carta: gli atti
della Consulta nazionale del 1945, del referendum istituzionale del 1946, dellAssemblea costituente (di
cui sono visibili anche materiali fotografici e filmati); a ci si aggiungono i materiali dello Statuto albertino
e lArchivio delle costituzioni storiche italiane. Una seconda sezione della piattaforma dedicata agli
aspetti giuridici e raccoglie la giurisprudenza della Corte costituzionale (con i testi delle sentenze della
Corte dal 1956, il periodico telematico Consulta on-line, la giurisprudenza sul Titolo V sul contenzioso
regioni-Stato dal 2001 al 2008). Una terza sezione dedicata alle riforme costituzionali e ai percorsi delle
commissioni bicamerali, mentre una quarta sezione dedicata alle costituzioni delle altre democrazie, alla
comparazione degli ordinamenti tra i paesi europei, ai trattati dellUnione europea e ai rapporti tra norme
costituzionali nazionali e dellUE. Una sezione dedicata agli Approfondimenti offre una ricca bibliografia
ragionata e percorsi di ricerca sulla Costituzione italiana e sulle costituzioni straniere.
Tra i molteplici strumenti didattici utili per inquadrare il significato e il contesto storico in cui
nasce la Costituzione, segnaliamo due mostre costruite sul nostro territorio: la mostra Tra storia e attualit:
dalla Costituente a oggi. I principi base della Costituzione elaborata per le scuole medie e superiori (curata da V. Rapetti per la commissione distrettuale di Acqui, ora disponibile on-line sul sito dellISRAL), e la mostra
Dalla Resistenza alla Costituzione. La Costituzione a scuola che raccoglie una serie di elaborazioni dei ragazzi
delle scuole elementari, medie e superiori di Canelli, Acqui T., Rivalta B.da, Visone (curata da R. Penna, I.
Toselli, A. Ottomanelli, R. Rossi, V. Rapetti per lAssociazione Memoria Viva di Canelli, la commissione
distrettuale di Acqui, il Circolo culturale Galliano di Acqui) .(10) Di particolare significato e di buona
efficacia il video che accompagna la registrazione originale del Discorso sulla Costituzione di Pietro
Calamandrei, utile per gli studenti di scuola superiore e per gli adulti a cogliere anche i riferimenti alla
storia nazionale dei contenuti fondamentali della Carta.(11)
Tra gli strumenti che possono utilmente sostenere diversi percorsi didattici nei diversi ordini di
scuola ci soffermiamo su tre testi in cui emerge soprattutto il taglio educativo, la metodologia attiva, la
immediata fruibilit per il lavoro dei docenti.
Il primo il volume di Raffaele Mantegazza, Sana e robusta Costituzione. Percorsi educativi nella Costituzione
(Ed. La Meridiana, Molfetta, 2005); questo testo (di cui presentiamo una scheda analitica) organizzato
per unit didattiche che, in modo ordinato e organico, affrontano le principali parti della Carta: a partire
dal tema costituzionale di base (ad es. la democrazia) si propone una articolazione didattica del contenuto,
una o pi attivit da svolgere con gli studenti, finalizzate a un obiettivo cognitivo e/o comportamentale. I
punti di forza di questa proposta sono a mio avviso numerosi: anzitutto lorganicit del percorso, ma
anche la possibilit di sviluppare solo alcune delle attivit con una coerenza di contenuto e obiettivo; la
fruibilit delle diverse attivit per un arco di et assai ampio (dai 7-8 anni per quelle pi semplici, fino ai
16-17 per quelle pi raffinate) che consentono di adattare il percorso alla condizione concreta del gruppo
1
classe; luso di una didattica attiva basata pi sui giochi di ruolo che sulluso di documenti, con
lapplicazione del metodo di decontestualizzare le norme e le situazioni trattate e ricontestualizzarle in
ambiti pi vicini ai ragazzi; lapproccio semplificato al linguaggio giuridico, politico, economico (e alcuni
tentativi di rielaborazione); lavvio allinsieme dei grandi temi costituzionali, superando la parzialit di
argomenti specifici.
Lo schema di Mantegazza, specie per le scuole superiori potrebbe essere integrato/sviluppato con
alcuni temi, oggi anche piuttosto dibattuti (con una messa in discussione dei valori stessi che alla norma
costituzionale sono sottesi) quali ad esempio : il ruolo internazionale e la limitazione della sovranit a
favore di istituzioni sopranazionali (UE, ONU in particolare); il ruolo dellesercito e le missioni di pace
allestero (e luso dei militari per lordine pubblico); la funzione della propriet privata; il legame di
solidariet sociale, politica ed economica da evidenziare a proposito del ruolo della politica e dei partiti e
della questione fiscale; la difficile democrazia contemporanea: dalla societ di massa alla societ virtuale
(come si costruisce il potere oggi e come si mantiene); il rapporto Stato centrale e federalismo, Stato
nazionale e Unione europea; il confronto con altre costituzioni e sistemi politici, anche in relazione alla
educazione interculturale;(12) la questione della laicit dello stato, il rapporto con la Chiesa e le religioni e
anche sotto il profilo storico la relazione tra cattolici e Costituzione, il tema delle riforme
costituzionali.(13)
Il secondo testo che richiamiamo lo storico libretto di Mario Lodi, Costituzione e ragazzi
(Marietti-Manzuoli, Casale-Firenze, 1988); esso presenta una esperienza didattica che pone al centro la
questione del linguaggio giuridico, che risulta difficile o incomprensibile a ragazzi (e adulti). quindi una
vera e propria riscrittura del testo costituzionale a misura dei ragazzi (10-14 anni), con una introduzione
sulle tappe storiche che hanno condotto alla elaborazione della Carta. Il testo accompagnato da un
fascicolo che riproduce le attivit svolte per capire meglio gli articoli studiati: schemi sui diversi
diritti/doveri, diagrammi di flusso sul modo di elaborazione di una legge, la ricerca di testimonianze di chi
ha vissuto negli anni di elaborazione della Carta, questionari di conoscenza della Costituzione, traccia per
la riflessione su temi riguardanti il rapporto tra ragazzi e Costituzione (emarginazione sociale, famiglia,
lavoro minorile, immigrazione, ambiente, rispetto dei bambini, salute, diseguaglianze, libert), analisi di
testi che riportano esperienze per individuare quali norme della Costituzione sono state violate, esempi per
la discussione in classe, eccetera. Se lelaborazione del testo pu sembrare datata, la freschezza e
concretezza del metodo proposto da Lodi restano a nostro avviso davvero esemplari.
Il terzo testo curato da Elena Capra, Dallo gnomo Mirtillo alla Costituzione (Ed. Impressioni
Grafiche, Acqui, 2008). Anche questo volume (con prefazione di A.M. Poggi preside di Scienze della
formazione allUniversit di Torino) parte da una serie di esperienze sul campo, attuate sul nostro
territorio (circolo didattico di Canelli) nellarco di et dalla scuola dellinfanzia allultimo anno della scuola
primaria, proponendosi anche di chiarire in modo dettagliato le motivazioni delle scelte culturali e
1
metodologiche e di offrire anche la completa strumentazione didattica per sviluppare i percorsi. La
riflessione muove proprio dalle indicazioni ministeriali del DM 137 del 2007 circa linserimento della
educazione civile nel curricolo, per evidenziare lurgenza di promuovere i presupposti della convivenza
civile. Il primo punto chiave della ricerca e della sperimentazione la questione della identit/differenza
(un viaggio attraverso laltro alla ricerca della propria identit); vengono presentate le schede descrittive
dei percorsi attuati nella scuola dellinfanzia attraverso lincontro con un personaggio fantastico (appunto
lo gnomo Mirtillo) e nel primo anno della scuola primaria (diversi ma uguali). Il secondo nucleo
elaborato ancora per il primo segmento della scuola primaria investe il nodo delle emozioni e delle
paure, con un percorso in classe e un laboratorio teatrale. Il terzo nucleo rivolto alle classi 4 e 5
riguarda leducazione ambientale, con particolare riferimento al tema della responsabilit verso luso
dellacqua, la conoscenza del fiume (il Belbo). Ai ragazzi pi grandi delle classi 4 e 5 sono destinati gli
ultimi due percorsi che sviluppano il tema della cittadinanza consapevole (i nostri bisogni, diritti e
doveri: un cammino verso la Costituzione) e dei diritti umani (un viaggio attraverso la libert) con un
richiamo specifico allesperienza dei bambini nellOlocausto. Il volume comprende anche una sezione
dedicata agli strumenti di valutazione delle competenze e del progetto, una ampia bibliografia ragionata,
nonch due inserti a colori che riproducono una selezione dei lavori grafici dei ragazzi .
Per offrire una panoramica che senza pretesa di completezza intende solo segnalare la variet della
produzione utile al lavoro docente, ma anche alla memoria di quanto si messo in atto in questi anni,
propongo quindi in allegato al saggio alcune schede:
una riassume alcune delle principali iniziative sulleducazione costituzionale riguardanti la scuola,
unaltra segnala una serie di relativi riferimenti bibliografici e sitografici,
una comprende una sintetica presentazione di alcuni percorsi e strumenti per i diversi ordini di scuola
che possono servire da orientamento per la scelta da parte del docente.
Infine una serie di materiali per laggiornamento docenti [saranno disponibili sul sito dellISRAL]
Tra scuola e territorio: lesperienza di Canelli con la Costituzione in vetrina
Percorso non unico, ma sicuramente esemplare per molti aspetti, quello sviluppato nellarco degli
ultimi quattro anni a Canelli, dove a partire dai temi resistenziali e della Giornata della memoria si
realizzata una ampia serie di iniziative culturali che hanno visto un significativo intreccio tra scuola
dellobbligo, istituzioni e associazionismo locale. Si tratta di un esempio di didattica che esce dalle aule ed
entra in relazione con la citt, mentre la scuola diventa parte attiva di un progetto che coinvolge diversi
soggetti, in questo caso riuniti nellAssociazione memoria viva.(14)
Il punto chiave ben riassunto da Liliana Gatti: Proporre un percorso formativo di accostamento alla
Costituzione significa assumersi, come scuola e come formatori, il compito di attrezzare i ragazzi pi
1
giovani di uno sguardo interessato e partecipato alla nostra Carta, da conoscere come un oggetto storico
vivente e soprattutto presente nella vita di tutti e di ciascuno. Pur prendendo spunto da un evento
celebrativo (i 60 anni della Carta Costituzionale), abbiamo cercato, attraverso un approccio laboratoriale
di restituire ai ragazzi il senso di continuit fra ci che legge fondante la democrazia e la convivenza
civile e ci che vivono quotidianamente (dalla premessa al progetto Costituzione in vetrina).
Tra le diverse attivit svolte ha specifica attinenza al nostro tema il progetto chiamato Costituzione
in vetrina e attivato tra il 2007 ed il 2008 tra le scuole le scuole dellobbligo (elementari e medie) e le
associazioni dei commercianti della citt, in collaborazione con il Comune, lAzione cattolica delle
parrocchie di Canelli, LANPI, lISRAT. (15)
Questi in breve i passaggi principali di questo percorso. Liniziativa stata introdotta da due convegni pubblici, che alla presenza delle autorit e di parecchi cittadini hanno presentato i principali
contenuti della Costituzione, le modalit della sua nascita e i nodi oggi in discussione in merito alle
riforme dellordinamento statale. La Costituzione in vetrina: dal 1 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008, i commercianti canellesi espongono nelle loro vetrine un quadretto con un articolo o un comma del testo
della Costituzione italiana. Ognuno libero di esprimere a suo modo e integrare col resto della vetrina il
pannello con larticolo. Percorrendo le diverse vetrine le persone hanno modo di ricostruire i principali
articoli della nostra Carta Costituzionale.
A questa iniziativa si collega Il Gioco delloca della Costituzione: unattivit per tutti i ragazzi delle scuole elementari che, insieme alle loro famiglie, hanno visitato i negozi aderenti alliniziativa e qui hanno
trovato e raccolto una carta con gli stessi articoli esposti in vetrina. Una volta raccolte le carte possono
essere giocate in un semplice gioco delloca che prevede, fra laltro, la lettura dei vari articoli della
Costituzione, man mano che si procede lungo le caselle.
In parallelo si svolge La caccia al tesoro della Costituzione: unattivit dedicata ai ragazzi delle scuole medie per permettere loro di trasformare in ricerca quello che un gioco, appunto la caccia al tesoro,
dopo una riflessione svolta a scuola sul tema. La possibilit di procedere nel gioco ovviamente dipende
dalla conoscenza dei punti principali della Carta, riguardanti temi concreti quali il lavoro, limmigrazione,
la guerra e la difesa, la legge, lestradizione, la pena di morte, eccetera.
Lattivit di studio e di riflessione dei ragazzi e delle famiglie ha trovato un ulteriore riscontro
esterno con il concorso bandito dalle associazioni dei commercianti per premiare il miglior elaborato dei ragazzi e/o delle famiglie; infatti stato favorita sia lattivit svolta dai ragazzi, ma anche incoraggiato il
lavoro svolto a casa insieme alle famiglie.
Tappa ulteriore del percorso stata la elaborazione di una mostra A 60 anni dalla Costituzione: dei lavori dei ragazzi delle scuole dellacquese e del canellese. Una mostra originale quanto semplice perch in una ventina di pannelli abbina alcuni riferimenti storici allesperienza dei ragazzi che si sono calati nei
panni dei nostri costituenti e hanno provato a riscrivere la Costituzione a loro misura. Linsieme del
progetto ha avuto un ottimo riscontro di partecipazione sia tra i ragazzi che tra la cittadinanza che ha
1
partecipato numerosa ai diversi appuntamenti. Non mancato il riscontro sulla stampa locale e nazionale,
ma lattestato pi alto giunto dal Presidente della Repubblica.
Lattivit propriamente scolastica, che ha posto le basi e/o si collegata al progetto della
Costituzione in vetrina ha registrato grazie allimpegno di diverse docenti con una solida esperienza
professionale una significativa spinta progettuale, innovativa e documentata, che ha il pregio di essere
essenziale e come tale riproducibile/rielaborabile.
Per quanto riguarda la scuola elementare o primaria, i progetti sono pi numerosi e diversificati. il
caso, ad es., di quelli realizzati da: R. Penna, classi prime, progetto laboratorio su diversit e convivenza,
produzione ipertesto sulleducazione alla convivenza, Il bruco cantastorie (vedi scheda allegata); M. A. Balbo,
classi prime, Un nome per ciascuno. A ciascuno il proprio nome; A. Pipolo, Diversit e uguaglianza; M. G. Stocchi,
classi 4, Alla scoperta della libert nella Costituzione; M. G. Binello, G. Borgogno, classi 5, nascita e
caratteristiche della Costituzione, Un tesoro ritrovato; C. Lovisolo, classi 5, Nascita della Costituzione; A.
Vassallo, La nostra Costituzione: valori guida per il mondo; R. Penna, M Perazzo, G. Bielli, classi 5, La nostra
Costituzione. Scoprire come nasce una costituzione attraverso lattivit di simulazione dellAssemblea Costituente. Tutti
questi percorsi, svolti nel corso di 3 anni hanno prodotto un ricco materiale che si trasformato in mostre
esposte al pubblico e in alcune presentazioni multimediali documentate su cd.
Per quanto riguarda la scuola media o secondaria di I grado, sono da segnalare quelli curati da: L. Gatti, Educazione Costituzionale, tre percorsi per le classi 1-2-3 (vedi scheda allegata): a) le regole come
presupposto della convivenza civile (tutte le classi); b) la Costituzione e la sua storia (classi terze); c) i
diritti e leducazione alla democrazia (tutte le classi); e da A. M. Tosti, Educazione alla convivenza democratica
(per una classe 2). Anche in questo caso vi stata un produzione grafica su cartellone (con testi, disegni
e foto) e su computer (presentazione in power point delle principali istituzioni statali). Inoltre unattivit di
laboratorio teatrale, Il tesoro ritrovato, si trasformato in un filmato riprodotto su dvd.
Le progettazioni e i materiali cui ci siamo riferiti, insieme a unaltra serie di contributi, sono state
raccolti a cura della Commissione distrettuale docenti di storia e per leducazione interculturale di Acqui
T. in due cd, il primo nel 2007 A scuola di Costituzione. La Costituzione a scuola ed il secondo alla fine
del 2008 Attualita della Costituzione. Materiali didattici e di studio per leducazione costituzionale che articolato in
diverse sezioni contenenti: materiali per i docenti; linee guida e progetti didattici; materiali e strumenti
didattici; testi per lapprofondimento dei docenti sui temi delleducazione costituzionale; una selezione di
documenti ufficiali.
In conclusione, anche da queste esperienze, pur in presenza di un quadro istituzionale ondivago,
emerge la ricchezza e seriet del lavoro scolastico di base, che tocca in maggior misura la scuola
dellobbligo. Resta da comprendere se e quanto di tale ricchezza di esperienze, sar considerata a vantaggio
dei futuri ordinamenti.
1
Scheda 1 strumenti didattici
Sana e robusta Costituzione percorsi educativi per ragazzi e giovani
dal testo di Raffaele Mantegazza, ed. la Meridiana, 2005 (scheda a cura di V.Rapetti)
Le attivit proposte presentano varie caratteristiche e differenti livelli di complessit; possono perci adattarsi alle
diverse fasce di et (dai 7-8 anni ai 17-18); in neretto le parole-chiave
Tema di base Articolazione didattica
Attivit con gli studenti (obiettivo cognitivo, comportamentale)
LA NASCITA
DELLA
COSTITUZIONE
Costruiamo una citt: le
regole come carta di
identit del gruppo
Assemblea Costituente
Le regole del gioco
Il sogno di una cosa
(elaborare il regolamento)
(le regole rappresentano il gruppo umano
che le costruisce)
(lidentit presente e futura)E se disobbedisco ?
Il problema delle
sanzioni
In prigione !
In altre parole
(come punire)
(come esprimere i divieti)
Il compromesso
necessario
Un processo tra i banchi
Le matite della discordia
Il gioco del girasole
(gestione costruttiva dei conflitti)
PRINCIPI
FONDAMENTALI
* la democrazia
Mettiamoci insieme
(art.1)
Gli inizi degli altri
QuestItalia che profuma
(confronto con i primi articoli di altre
costituzioni)
(esprimere in sintesi identit/essenza
dellItalia)
* diritti/doveri
cittadinanza
Cittadino dItalia (artt.
2-3): identit e cittadinanza
La fila impossibile
AAA. Cercasi Italiani
E un mio diritto che
(che cos litalianit)
(conoscenze e comportamenti per
diventare cittadini italiani)
(come rimuovere gli ostacoli per una
piena cittadinanza)Cittadino del mondo: il
diritto internazionale (art.10)
Palazzo di vetro
Welcome stranger
(risolvere problemi con la collaborazione
internazionale)
(cosa sapere dellItalia: istruzioni per
accogliere uno straniero)* la tutela delle
minoranzeDalla parte dei pochi
(art.6)
Extraterrestre (come raccontare lidentit umana / gioco
sul linguaggio)* laicit e religioni I volti di Dio (artt.
7,8,19)
Una settimana da Dio
Ai tempi di Kennedy
(organizzare un incontro tra i
rappresentanti delle diverse religioni)
(conoscere i diversi calendari)* la tutela
dell ambiente Democrazia cosmica
(art.9)
Dove non passa luomo
(educazione ecologica)
* la pace Lavventura senza ritorno: la guerra (art.
Lisola e lAIDS
Avventura senza ritorno
(gestione costruttiva/distruttrice dei
conflitti)
1
11) (art.78) (in quali casi deliberare lo stato di guerra)
I RAPPORTI
CIVILI
* le libert
individuali e
collettive
Quel che posso fare : le
libert individuali(artt. 13,14,15,16)
Gi le mani !
Una mappa a colori
Parole sotto schiave
Vietato laccesso ai non
addetti ai lavori
(perquisizione)
(domicilio)
(tutela della comunicazione personale)
(limitazione agli spostamenti)
Quel che possiamo fare
: le libert collettive(artt. 17,18,19,20,21)
Ritrovarsi o no ?
Ritroviamoci !
Parole grosse
Parole taciute
Che scandalo !
Capelli lunghi non porta
pi
(il valore del riunirsi e associarsi
liberamente;
giudicare gli scopi del
gruppo/associazione)
(libert di espressione
(censura/rispetto uso corretto della
lingua)La responsabilit personale e il garantismo
(art. 27)
Curve pericolose
Quail pene /Sei minuti
allalba
(individuare le responsabilit personali)
(sulla pena di morte)
I RAPPORTI
ETICO-SOCIALI
La societ in miniatura:
la famiglia (artt.29-30-31)
Semaforo rosso !
Letti da rifare
Figli a rischio
Regole differenziate e punizioni in famiglia
Collaborazione e ruoli di genere M/F
lavori da imparare
Patria potest rapporti genitori/figli Sto bene grazie: la
salute (art.32)Come si cambia (per non
morire)
Una mappa per star
bene
Sto male solo a leggerli
Star bene per forza
Effetti dei comportamenti a rischio
sullimmagine della persona
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Uso consapevole delle medicine
Il trattamento sanitario obbligatorio
/malattia mentale, malattia terminale, Democrazia tra i
banchi: arte, cultura e
scuola (artt. 33-34)
Lisola dei colti
Processo alla scuola
La scuola mi cambia?
Quale idea di cultura
Valore e utilit della scuola
RAPPORTI
ECONOMICI
Su le maniche:
lorganizzazione del
lavoro (artt. 35-47)
Ma quando tocca a me ?
Avanti, c posto
Cinema Italia
Diario di bordo
Quanto, quando, come
Ma il sindacato un
gruppo di sindaci ?
Supermercato o lager ?
Le parole sono pietre
Alla ricerca del limite
Storie di disoccupazione
Richieste e ingresso nel mondo del lavoro
Caratteristiche del mondo del lavoro oggi
Studenti che lavorano: quale giudizio
sullesperienza
Diritto-dovere al riposo
Valore e Ruolo del sindacato,
regole interne ai luoghi di lavoro, sciopero
Conoscere/tradurre il linguaggio giuridico
Valore e limite della propriet privata
1
RAPPORTI
POLITICI
Un uomo, un voto:le
elezioni (art.48)
La partecipazione politica
Election day
Rappresentanza in crisi
Analisi documento
Criteri per la rappresentanza ed elezione
Riflettere sul tema della rappresentanza
Riflettere sulla partecipazione politica,
considerando la costituzione di Weimer e lascesa
del nazismoAmici da proteggere: la
difesa della patria art.52)
Cosa si intende e come si difende la patria
Siamo un po fiscali: le
tasse (art. 53)Funzione e utilit delle tasse
1
LORDINAMENT
O DELLA
REPUBBLICA
Chi fa le leggi: il
Parlamento(artt. 55-69)
Chi vota e chi no
Chi votato e chi no
Tu non puoi entrare
Per sempre lass
Long parliament, short
parliament
Top secret
Se la pensi cos
E io pago
Et e condizione per eleggere e per essere
eletti
Perch i Senatori a vita
Durata del mandato
Sedute segrete delle camere
Che cosa pu dire un parlamentare senza
essere perseguito
I costi della democrazia Come si fa la legge: il
potere legislativo (artt.71-82)
La tua parola legge
Tra no e s
Questioni di coscienza
Redigere un testo di legge/ chi tenere in
considerazione, come mediare diverse
esigenze (idem per progetto di
referendum)
Amnistia e indulto
Sopra le parti: il
presidente della Repubblica (artt. 83-91)
Un presidente per amico Qualit e controindicazioni per un
presidente
Chi tiene il timone
(artt.92-96): il governoGoverno fai da te? Caratteristiche della composizione di un
governo
Qualcuno mi pu
giudicare (artt.101-110):
la magistratura
Signor giudice
Senza interferenze
Lardua sentenza
Carta didentit di un giudice
La divisione dei poteri
Individuare/Scrivere motivazioni di
sentenze
Pi vicino a noi: le
Autonomielocali (artt.114-133)
Moltiplicare gli enti
Tocca a te !
Unire e dividere
Come suddividere il territorio da
amministrare
Orientarsi tra le competenze dei diversi
enti
Stereotipi e regioni di fantasia
1
Scheda 2 - progetti/esperienze didattiche scuola elementare
Laboratorio su diversit e convivenzaCircolo didattico di Canelli scuola primaria Umberto Bosca
CLASSI 1A 1B - INSEGNANTI PENNA ROSANNA MARISA CASALE - a.s. 2006-07
Lesperienza oggetto della presentazione stata svolta nellambito del laboratorio di educazione alla convivenza
portato avanti per tutto lanno in due classi prime del plesso scolastico U. Bosca .
Lidea del laboratorio si inseriva in un progetto proposto dallassociazione canellese Memoria viva finalizzato
alla scoperta dei valori della Costituzione (art. 3).
Il laboratorio aveva la durata di unora settimanale, si svolgeva in classe , o nella biblioteca della scuola e lattivit si
articolava quasi sempre con lo stesso schema:
lettura dellinsegnante di un libro scelto per la tematica affrontata e per le illustrazioni o visione di un film
attivit -gioco per interiorizzare personaggi,sequenza dei fatti e messaggio
discussione (con registrazione dei singoli interventi) su situazioni analoghe accadute ai bambini
attivit di produzione creativa individuale su proposta specifica dellinsegnante
Lobiettivo principale del laboratorio era quello di aiutare gli alunni a riflettere sulla propria diversit per superare ,
per quanto possibile, una situazione di pregiudizio presente in classe nei confronti di alcuni di loro .
Alla fine il percorso stato documentato in una serie di prodotti diversi:
un cartellone a forma di bruco con immagini e testi scelti in ogni fase del lavoro per la partecipazione a
Crearleggendo e al concorso Dalla Resistenza ai valori della Costituzione
un piccolo dossier cartaceo individuale con gli elaborati personali e alcune schede si sintesi
un cd con la presentazione al computer elaborata nelle ore di informatica con il supporto tecnico dellinsegnante
(consegnato a ogni bambino)
Il laboratorio risultato molto gradito dagli alunni e ha prodotto interessanti riflessioni (vedi interventi dei
bambini) che per fanno fatica a tradursi in un reale mutamento degli atteggiamenti . Si per instaurata in classe
la sana abitudine di discutere e di elaborare in modo collettivo la soluzione ai problemi che man mano
emergono.
Elenco dei libri- film utilizzati: Didier Levy, Il bacio, ed . Larus; Maria Enrica Agostinelli, Sembra questo, sembra quello,
Emme edizioni; Walt Disney, Dumbo.
Scheda 2 - progetti/esperienze didattiche - scuola media
Progetto: la costituzione in vetrinaScuola Secondaria di I grado Carlo Gancia Canelli
2
prof. Liliana Gatti - Destinatari: tutti gli alunni della Scuola - a s. 2007/2008
Premessa
Proporre un percorso formativo di accostamento alla Costituzione significa assumersi, come scuola e come
formatori, il compito di attrezzare i ragazzi pi giovani di uno sguardo interessato e partecipato alla nostra Carta, da
conoscere come un oggetto storico vivente e soprattutto presente nella vita di tutti e di ciascuno.
Pur prendendo spunto da un evento celebrativo (i 60 anni della Carta Costituzionale), abbiamo cercato, attraverso
un approccio laboratoriale di restituire ai ragazzi il senso di continuit fra ci che legge fondante la democrazia e
la convivenza civile e ci che vivono quotidianamente.
Il lavoro eseguito in classe avr una prima applicazione pratica con la partecipazione a un gioco legato alliniziativa
La Costituzione in vetrina: poich un gruppo di commercianti di Canelli ha aderito alliniziativa di esporre in vetrina gli
articoli della Costituzione nel periodo natalizio, si organizzer nel mese di dicembre una caccia al tesoro sulla
Costituzione a cui parteciperanno tutti i ragazzi della scuola. (cfr. allegati)
Finalit Costruire e condividere una conoscenza dei principi, dei diritti e delle responsabilit individuali presenti nella Costituzione.
Obiettivi specifici di apprendimento
La cittadinanza e le regole: riflessioni su vincolo, regola, sanzione.
La nascita della Costituzione: il contesto storico (dove, quando, chi).
La Costituzione e lo Statuto albertino.
I diritti e i doveri: libert ed educazione al senso del dovere.
Attivit Le varie attivit svolte durante lanno si focalizzeranno attorno a tre percorsi fondamentali:A Le regole come presupposto della convivenza civile (tutte le classi)
B La costituzione e la sua storia (classi terze)
C I diritti e leducazione alla democrazia (tutte le classi)
Percorso a: le regole come presupposto della convivenza civile
Sul piano educativo il problema delle regole si configura come presupposto indispensabile per la costruzione della
convivenza civile.
Attivit correlate: Lavoro in classe o per classi aperte con i docenti. Gioco di simulazione del processo normativo dove lo Stato rappresentato dallambiente Scuola allinterno della quale si muovono e si scontrano interessi
divergenti. Dalle discussione di proposte di legge verr redatto un Regolamento/Costituzione, basato sulla
mediazione.
Percorso b: la Costituzione e la sua storia
2
Realizzazione di attivit laboratoriali impostate con criteri di lavoro che mettano a confronto strutture e concetti
nella relazione temporale fra il prima e il dopo, fra il presente e il passato.
Cos il confronto fra la prima Costituzione italiana concessa dal re Carlo Alberto nel 1848 e la Costituzione
repubblicana del 1948 offre lopportunit di rilevare la diversa struttura e le funzioni dei due ordinamenti statali, i
differenti centri di effettivo potere politico, le caratteristiche di flessibilit-rigidit nellazione di deroga o
modificazione delle norme. La transizione dal fascismo alla Repubblica democratica, poi, evidenzia la
trasformazione politica, in cui la democrazia ridisegna radicalmente il sistema di relazioni fra i cittadini e lo Stato.
Presenteremo la Costituzione come frutto di ricerca di equilibri fra ideali talvolta in conflitto fra le forze politiche,
per indurre nei ragazzi la riflessione sulla capacit di dialogo e di gestione non violenta dei conflitti.
Attivit correlate: Laboratorio del tempo presente: dallesame dettagliato dei primi 12 articoli della Costituzione, si passa alla raccolta ed esame di situazioni reali tratte da quotidiani e notizie radiotelevisive per cogliere e valutare la
tenuta del Patto costituzionale.
Percorso c: la Costituzione spiegata dai ragazzi ai ragazzi
Riteniamo importante affrontare il tema dei diritti come cardini della democrazia soprattutto con ragazzi che nella
democrazia sono nati e che potrebbero considerarla un dato naturale piuttosto che una scelta da rinnovare e
difendere.
Attivit correlate: Ogni classe lavora su un diritto e studia i relativi articoli della Costituzione che lo definiscono: li analizza, li ricerca nellambito del tempo presente e li interpreta in diverse forme espressive (teatro, grafica, musica,
poesia, ecc.). La restituzione complessiva degli esiti del lavoro permette la condivisione degli approfondimenti sul
testo costituzionale fra i ragazzi delle diverse classi e gli adulti.
Scheda 3 - progetti/esperienze didattiche - scuola media
Scuola Media Carlo Gancia , Canelli
Prof. Tosti Annamaria Anno scolastico 2008/2009 Classe 2C
Percorso di educazione alla convivenza democratica
Obiettivi:
Coinvolgere e responsabilizzare i ragazzi nei confronti del patto di corresponsabilit redatto dalla scuola
allinizio dellanno scolastico (allegato a)
Rendere consapevoli i ragazzi dei meccanismi che regolano lapplicazione delle sanzioni disciplinari
tabulate dalla scuola affinch esse diventino un momento di crescita formativa (allegato B)
Ricreare allinterno della classe, una repubblica democratica, studiando teoricamente i meccanismi che
fanno funzionare lo Stato italiano per riproporli in piccola scala nella nostra realt.
2
Attivit: Fase teorica
Studio ( ricerca sul Web e creazione di un ipertesto ) allegato C dei seguenti concetti :
Stato moderno in parallelismo con il programma di Storia del 1400
Organizzazioni statali europee in parallelismo con il programma di geografia Allegato D
Potere Legislativo, Potere Esecutivo, Potere Giudiziario
I meccanismi che regolano lo Stato italiano : elezioni, formazione del governo, iter legislativo.
Funzioni delle cariche e delle istituzioni : Camera dei deputati, Senato, Presidente Repubblica,
Presidente Consiglio, Governo, magistratura
Cartellone n. 1 (lo schema riprodotto stato ingrandito e appeso in classe)
Attivit: Fase pratica Suddivisione alunni ,a seconda dellet anagrafica , in deputati e senatori (mantenendo le proporzioni)
5 alunni vengono nominati magistrati
Elezione del Presidente della Repubblica il capoclasse (seguendo il modello americano):
presentazione candidature discorso elettorale votazione segreta su schede predisposte.
Dopo una giornata di riflessione il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio
(esponendo le motivazioni di tale scelta)
Il Presidente del Consiglio sceglie il Presidente della Camera e del Senato, successivamente pubblica
la lista dei ministri: Istruzione, Belle Arti, Giustizia, Esteri, Finanze, Interni e definisce le competenze
allinterno della classe ripartendole nel seguente modo:
istruzione: normativa relativa alla vita culturale della classe ( prestiti libri,.)
belle arti : cartellonistica , richiami relativi a ordine e pulizia della classe.
Esteri: rapporti con altri classi, servizio di posta..
Finanze : raccolta fondi o materiali per le iniziative intraprese
Interno:normativa relativa alla vita civile della classe (creazione di cartelloni per tabulazione
dimenticanze di materiali, controllo firme, ritiro avvisi)
Giustizia: rapporti con la magistratura
Ogni ministro ha scelto un sottosegretario
Regolamentazione compiti dei magistrati . Presa visione del codice di riferimento:tabella infrazioni
disciplinari
Coloro che hanno ricoperto cariche istituzionali, hanno scritto e-mail ai loro reali corrispondenti dello
Stato italiano, porgendo domande, esplicitando dubbi e chiedendo suggerimenti per svolgere adeguatamente il
lavoro (alcuni ministri hanno risposto).
Terminata la costruzione dellapparato istituzionale, il sistema partito. I ministri hanno proposto leggi che
hanno seguito liter con votazioni a camere separate (sfruttando i momenti di compresenza)
Le leggi approvate, dopo la firma del Presidente della Repubblica, sono state pubblicate su una gazzetta ufficiale
di classe e appese perch tutti ne potessero prendere visione.
La magistratura ha spesso dovuto dirimere questioni facendo riferimento al codice (apportando se necessario
alcune modifiche)
2
Valutazione: Ogni alunno stato valutato sia per quanto riguarda la parte teorica, attraverso schede predisposte, sia per come ha saputo ricoprire la carica assegnata
Valutazione del progetto: le attivit proposte hanno ottenuto risultati davvero soddisfacenti, tenendo conto che
la classe, per sua natura, si rivelata sempre molto problematica e polemica. Spesso nascevano momenti di
controversia, di disaccordo difficili da dirimere. Questa forma di autogestione li ha resi sicuramente pi
consapevoli, pi responsabili. Durante le attivit abbiamo avuto modo di notare come, in piccolo, tutti i
comportamenti sociali, accettabili e non, sono emersi. Abbiamo avuto i franchi tiratori, che hanno promesso il
voto ai compagni e poi in segreto non lo hanno dato, ci sono stati ministri sfiduciati, magistrati frustrati . Su
queste e altre tematiche, abbiamo avuto modo di riflettere, discutere e maturare opinioni.
SCHEDA 4 - LINEE GUIDA E PROGETTI DEL MINISTERO PROGETTI DELLE ASSOCIAZIONI
- linee guida del MPI sulla cittadinanza democratica e la legalit del 16.10.2006
- intervento del MPI programma nazionale La Pace si fa a scuola del 4.10.2007 sulleducazione alla pace, Programma nazionale per lanno dei diritti umani promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione, Tavola della Pace,
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Regione Marche, Provincia di Ancona,
Comune di Ancona, Ufficio Scolastico Regionale per le Marche.
- Il progetto nazionale Educare alla cittadinanza e alla solidariet: cultura dei diritti umani avviato nel 2001 Sito MIUR (ricognizione del 17.2.09).
http://iostudio.pubblica.istruzione.it/web/guest/costituzione: progetti ministero, testo della Costituzione in 9
lingue straniere per il collegamento con leducazione interculturale; esperienze, ecc.
http://www.pubblica.istruzione.it/news/2006/lapacesifascuola_06.shtml: su ed. alla pace vedi anche
http://www.scuoledipace
http://www.pubblica.istruzione.it/dgstudente/intercultura/intercultura.shtml: su integrazione studenti stranieri e
didattica interculturale.
http://www.progettocostituzione.net/progetti60/progetti60c.php concorso scuola superiori
A scuola di Costituzione. Progetto di educazione alla legalit.
Concorso di idee per una cittadinanza attiva, con lobiettivo di realizzare, nel quadro dellattivit didattica, percorsi
curricolari finalizzati a esplorare, praticare e imparare a leggere la Costituzione italiana (iniziativa CIDI)
Atlante: educare ai diritti umani nell'era della globalizzazione
Progetto di rete delle scuole veneziane Rete Irene, progetto internazionale europeo.
Educare alla cittadinanza in un mondo globale, piano di formazione proposto da CRES-Mani Tese
2
I diritti umani: approccio CLIL Diritto-Inglese http://www.indire.it/lascuolasiamonoi/progetti/index.
Verso una scuola amica delle bambine e dei bambini. Il progetto di educazione ai diritti umani proposto da UNICEF Italia offre percorsi e materiali didattici gratuiti alle scuole e lopportunit di svolgere, nel corso dellanno scolastico,
attivit sul tema dei diritti dellinfanzia, in Italia e nel mondo, in occasione del XVIII anniversario della Convenzione
ONU sui diritti dellinfanzia. http://www.unicef.it
Promuoviamo lanno dei diritti umani Nellambito del programma nazionale per lanno dei diritti umani
La mia scuola per la pace. http://www.perlapace.it/index.php?id_article=128 -
SCHEDA 5 - SELEZIONE RISORSE DIDATTICHE SUL WEB PER TEMI E AMBITI
Cittadinanza e convivenza
Educazione alla Cittadinanza- Community referenti dei progetti dellUSR Piemonte http://educit.usr-piemonte.net. Sul sito le esperienze in formato digitale delle scuole delle regione.
Leducazione alla convivenza civile: il ruolo della scuola
http://puntoedu.indire.it/europa/ http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1278
Un percorso formativo che rilegge il concetto di cittadinanza focalizzando lattenzione dalleducazione civica
allazione civica attraverso le tematiche dellintercultura, dellappartenenza e dellidentit culturale nazionale ed
europea, dei diritti umani e delleducazione alla pace.
Aspetti storico-giuridico-istituzionali
Piattaforma Didattica sulla Costituzione - Sito Parlamento Italiano
http://www.camera.it/eventicostituzione2007/
http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm
La rinascita del Parlamento Dalla Liberazione alla Costituzione (2006)
con Dvd-Rom presso il Punto Camera tel. 06.67604954.
http://fondazione.camera.it/attivita/790/homeattivita.asp da questo indirizzo e possibile vedere la mostra su pc,
con foto, documenti e selezione filmati
LAssemblea Costituente svolgimento dei lavori documentazione completa scheda e dettaglio sul sito della camera
- http://legislature.camera.it/
Sito RAI educational - http://www.educational.rai.it/lemma/testi/istituzione/costituzione.htm
Sito RAI La storia siamo noi (a cura di G.Minoli) http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=521
Centro Risorse . guida alle risorse per la didattica area Costituzioni
http://www.didaweb.net/risorse/singolo.php?id=71
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Sulle riforme costituzionali vedi anche:
Sito del coordinamento nazionale Salviamo la Costituzione http://www.referendumcostituzionale.org/ e Sito
del Comitato Acquese per la Salvaguardia della Costituzione http://web.tiscali.it/com.sal.cos.acqui/
Aspetti sociali
Senza patria. Forme e modi della cittadinanza contemporanea di M. Cellerinohttp://www.isral.it/web/web/senzapatria/_sp_copyright.htm
Senza patria. Forme e modi della cittadinanza contemporanea un ipertesto organizzato in forma di lessico elementare della
cittadinanza, che si propone di fornire una presentazione storico-critica dei termini e dei concetti pi ricorrenti nella
discussione pubblica circa i molteplici significati dellessere cittadini nella societ contemporanea (66 schede per le
scuole superiori).
Percorso e materiali didattici sulla Storia delle donne in http://www.bibliolab.it/donne_web/index_donne.htm
Percorso sull'emigrazione interna in Italia degli anni '50-'60 - Coltivavano il basilico nella vasca da bagno a cura di Patrizia Vayola
(per le scuole medie) in http://www.bibliolab.it/basilico/coltivavano-il-basilico.htm
Costituente e storia locale
Materiale storico-didattici sulla Costituente in provincia di Alessandria
http://www.isral.it/web/web/risorsedocumenti/2giugno.htm
2 giugno 1946: il re o la repubblica - il referendum istituzionale in Piemonte
Archivio on line dei risultati referendari del 2 giugno 1946 dati provinciali
I costituenti della Provincia di Alessandria
Giuseppe Romita e la battaglia per la Repubblica di F. Fornaro
Per il territorio provinciale materiali e riferimenti si trovano anche sui siti degli istituti liguri
Istituto per la storia della Resistenza in provincia di Imperia http://www.isrecim.it/it/default.cfm
Istituto per la storia della Resistenza in provincia di Savona http://www.isrecsavona.it/
Istituto ligure per la storia della Resistenza e dellet contemporanea Genova
http://www.istitutoresistenza-ge.it/Didattica/index.html materiali didattici anche su scuola, razzismo,
deportazione, foibe
Documentazione sullEuropa
In occasione del 50 anniversario del trattato di Roma del 1957 stato elaborato un bel sito, utile anche sul piano
didattico: http://europa.eu/50/index_it.htm
Un sito specifico invece dedicato al Trattato di Nizza che nel 2001 ha istituito la Carta dei diritti fondamentali
dellUnione europea (in vigore dal 2003) http://ec.europa.eu/comm/nice_treaty/index_it.htm
Materiali per ragazzi
Su storia e caratteristiche della Costituzione
http://www.difensorecivico.roma.it/10/2687/2653/2661/2781/interno_-v.0.pdf
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http://www.senato.it/senatoragazzi/
http://www.senato.it/documenti/repository/relazioni/SenatoRagazzi/ComeNasce/hb.htm
Su Europa e cittadinanza europea
http://www.coe.int/T/I/Com/Dossier/Tematiche/Cittadinanza-educazione/
Per ragazzi 10-14 anni http://europa.eu/europago/welcome.jsp
Su educazione alla diversit e alla legalit - http://www.educarealrispetto.org/
http://www.lastanzadiantonio.it/home.php; http://www.dienneti.it/intercultura.htm
Gioco on-line sui diritti umani: http://ri-li.sourceforge.net/index.html
Pace, diritti umani, legalit
Diritti umani sito dellUniversit di Padova
Centro studi diritti umani http://www.centrodirittiumani.unipd.it/ - www.unimondo.org internet per i diritti umani
e per lo sviluppo sostenibile
Educhiamoci alla legalit e alla solidariet progetto provincia Frosinone e rete scolastica servizi sociali sito con
progetti, materiali didattici e iniziative http://www.educhiamociallalegalita.it/home.html
Sito rai sulla scuola http://www.fuoriclasse.rai.it/portal/index.asp?pag=puntate&tipo=2&page=3&anno_p=2007
Per la storia strumenti per il lavoro in classe e laggiornamento-newsletter. BM-Paravia settembre 2007 numero dedicato
al 60 anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, con documentazione e sitografia sui temi dei
diritti umani.
Sul fenomeno mafioso Una ricca bibliografia in Narcomafie, n. 6, giugno 2004 e su A. Cavadi, Strappare una
generazione alla mafia. Lineamenti di pedagogia alternativa, Di Girolamo Editore, Trapani 2005, con il titolo: Uno sguardo
d'insieme. Cinque tappe di una educazione alla legalit, pp. 21-25. - Copyright 2005 Centro Siciliano di Documentazione
"Giuseppe Impastato", Via Villa Sperlinga 15, I-90144 Palermo, Italia. TF 0916259789, Fax 091348997 - E-
mail: [email protected] Web: http:// www.centroimpastato.it/ ove si trova un aggiornamento delle iniziative didattiche.
Su carcere, mafia, criminalita, droghe, immigrazione vedi i siti del gruppo Abele
http://www.gruppoabele.org/Index.aspx?idnews=48256; http://www.narcomafie.it/
www.antimafiaduemila.com Informazione su Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse
Per leducazione alla legalit numerose associazioni e centri studi offrono materiali significativi Centro Studi per lEducazione alla Legalit presso Un.Cattolica di Brescia prof. L.Caimi
http://www3.unicatt.it/pls/unicatt/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5226
Centro di documentazione Cultura Legalit Democratica http://www.regione.toscana.it/cld
Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie www.libera.it
Associazione Nazionale Magistrati Movimento di "Impegno per la legalit" www.impegnoperlalegalita.it
Centro Studi per la Legalit www.gruppoabele.org/Index.aspx?idmenu=309; macrame.gruppoabele.org
Macram Un piano di comunicazione realizzato dall'associazione Gruppo Abele in collaborazione con Libera
rivolto a ragazzi, insegnanti, educatori
Mensile di informazione, analisi e documentazione del Gruppo Abele www.narcomafie.it
Fondazione CENSIS, Sviluppo e Legalit nel Mezzogiorno www.svileg.censis.it
Centro Studi e ricerche sulla legalit e criminalit economica www.temiricerche.it
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Associazione Namaste www.namaste-ostiglia.it/2004
Associazione Apple per promuovere la legalit soalinux.comune.firenze.it/apple
Associazione Robin Hood, Movimento per la giustizia www.associazioni.milano.it/robinhood/index.html
Centro Ricerche sulla Criminalit Transnazionale www.transcrime.unitn.it/index.dhtml
Associazione Scuola e cultura antimafia digilander.libero.it/scuolaxantimafia
Associazione Cuntrastamu.org www.cuntrastamu.org
Progetto della giunta distrettuale di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati - progetto sulla legalit
dedicato a Paolo Borsellino www.progettolegalita.it
Fondazione Giovanni e Francesca Falcone www.fondazionefalcone.it
Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia
www.parlamento.it/parlam/bicam/mafia/home.htm
Direzione Investigativa Antimafia www.interno.it/dip_ps/dia/index.htm
Note
1) Il riferimento principalmente allesperienza acquese del coordinamento distrettuale dei docenti di storia (avviata dal 2000), del coordinamento dei comuni dellAcquese per il 60 della resistenza (avviatosi nel 2004), del comitato acquese per la salvaguardia della Costituzione (partecipe del comitato provinciale e nazionale, dal 2005). Alcune di queste considerazioni sono state discusse nellincontro per insegnanti dedicato a La Costituzione a scuola (Acqui T., dicembre 2007, coordinato dal prof. A. Arata). Un ringraziamento particolare alle colleghe insegnanti Liliana Gatti e Rosanna Penna per il loro lavoro e per la collaborazione.2) Maurizio Gusso, Educazione alla cittadinanza e storia, fra didattica e politica scolastica, tenuto al convegno organizzato dallISRAL su La cultura civica degli italiani a sessantanni dalla Costituzione (Alessandria settembre 2008). Sul rapporto tra cittadinanza e Costituzio