DAL REPERTORIO ALL’OSSERVATORIO DEI CONSUMI: SCENARI DI UTILIZZO
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DAL REPERTORIO ALL’OSSERVATORIO DEI CONSUMI: SCENARI DI UTILIZZO
L’ESPERIENZA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNALuisa Martelli
D.G. Sanità e Politiche Sociali
Il sistema regionale per la gestione dei DM (Delibera Giunta Regionale 1523/2008)
• Commissione Unica dei DM (CUD) nazionale
• Classificazione Nazionale dei DM (CND)
• Repertorio Nazionale dei DM
• Specifici flussi informativi per il monitoraggio
• Commissione Regionale dei DM (CRDM)
• Commissioni Aziendali DM (CADM): rete regionale
• Gruppo Regionale dei DM (GRDM) multidisciplinare
La Commissione Regionale DM (Determina DG 13141/2008)
attività
raccordo con il livello nazionale [ CUD, AGENAS, NSIS,…]
criteri ed indirizzi per le attività del GRDM
coordinamento della rete regionale delle Commissioni Aziendali DM
definizione dei requisiti tecnico-qualitativi per la costruzione dei Repertori Locali
promozione della Vigilanza sui DM (formazione, portale regionale, ecc…)
analisi sui consumi per promuovere l’appropriatezza d’uso dei DM
indicazioni alle Aziende per la scelta di nuovi DM (HTA)
alcuni prodotti
regolamento e modalità di Coordinamento delle CADM
criteri per la definizione dei Repertori locali
linee di indirizzo in tema di Vigilanza
DM per la misurazione delle T° corporea
Terapia a pressione negativa per la cura delle ferite
collaborazioni con
Gruppo Regionale Tecnologie Sanitarie
Agenzia sanitaria regionale
Osservatorio Ricerca e Innovazione regionale
Il Gruppo Regionale DM (determina DG 7730 del 2/7/2008)
compiti
favorire omogenee modalità di adozione della CND nelle Az. sanitarie (coordinamento con il livello centrale -CUD)
supportare le Az. sanitarie nell’aggiornamento degli archivi gestionali
validare i dati delle Az. sanitarie circa i prezzi unitari d’acquisto dei DM (ex art. 57 L. n. 289/02)
facilitare l’adozione del Repertorio Nazionale DM a livello locale
progetti
•verifica periodica congruità dati di acquisto delle Aziende Sanitarie
• implementazione del tracciato “Acquisti” alla luce del Repertorio
• trasferimento della CND dalla banca dati regionale “Acquisti” ai gestionali locali
•definizione di criteri per la costruzione dell’ “anagrafica regionale DM”
•segnalazione di presunte incoerenze della CND alla CUD