DAL R.A.V. 2017 dell’I.C. 10 di Modena Priorità e Traguardi · Sede Amministrativa: Largo...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MODENA 10 Sede Legale:Strada Albareto 93 41122 Modena Tel. 059/252022 Fax 059/252129
Sede Amministrativa: Largo Alberto Mario Pucci 45/a 41122 Modena Tel. 059/313165 Fax 059/3 e-mail:[email protected] pec:[email protected]
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018
COMPOSIZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE PER IL P.D.M.
COGNOME E NOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA RUOLO NEL NUCLEO DI
VALUTAZIONE PER IL PDM BARALDI LUISA DOCENTE LETTERE
COMMISSIONE POF MEMBRO
MASSARI MARISTELLA DOCENTE MUSICA COMMISSIONE POF
MEMBRO
SITTA ENRICO DOCENTE IRC VICEPRESIDE
MEMBRO
VERONESI PAOLA DOCENTE MATEMATICA FUNZIONE STRUMENTALE POF
COORDINATORE
MARONGIU BEATRICE COLLABORATORE DOCENTE AMBITO LINGUISTICO
MEMBRO
CANTALICE MARIA TERESA
DOCENTE SCUOLA INFANZIA MEMBRO
DAL R.A.V. 2017 dell’I.C. 10 di Modena
Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi)
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150 caratteri spazi inclusi)
RISULTATI SCOLASTICI Potenziamento fascia intermedia: voti compresi tra il 6 e il 7 e tra il 7 e l’8, riduzione della disparità nei risultati delle prove tra i plessi e le classi.
Ridurre il numero di insufficienze nel primo quadrimestre e il ricorso al voto di consiglio per il secondo. Ridurre le differenze tra classi attraverso una progettazione più condivisa.
RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE
Utilizzare i quesiti nella didattica quotidiana; riduzione della disparità nei risultati delle prove tra classi e plessi
Ridurre la percentuale degli alunni di fascia bassa (liv 1-2 Invalsi); aumentare la percentuale degli alunni di
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attraverso una progettazione più condivisa.
fascia media (livello 3 Invalsi)
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
RISULTATI A DISTANZA Potenziare la continuità tra cicli soprattutto sul raccordo esiti studenti e sulla definizione di profili in ingresso e in uscita.
Condivisione di strumenti per il passaggio delle informazioni, per la restituzione degli esiti e sugli standard di competenze richieste agli studenti delle classi terminali.
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLE PRIORITA’ SULLA BASE DEGLI ESITI DELL’AUTOVALUTAZIONE (MAX 1500 CARATTERI SPAZI INCLUSI) Queste priorità sono ritenute strategiche per l’innalzamento dei livelli di successo degli alunni, in termini di acquisizione di abilità, conoscenze e competenze volte alla costruzione di un sapere stabile e partecipato. Gli interventi che intendiamo mettere in campo sono volti non solo al recupero degli studenti di fascia più bassa, ma anche al potenziamento delle competenze degli studenti più brillanti garantendo ad ognuno la possibilità di fare il miglior percorso di apprendimento possibile. Porre i ragazzi al centro dell’azione formativa significa offrire loro l’opportunità di acquisire strumenti per imparare ad imparare, affinché i saperi operino in funzione della strutturazione del pensiero, assegnando maggiore attenzione ai processi rispetto ai prodotti. Acquisire e condividere, in modo più sistematico e regolare, i risultati degli esiti nei percorsi successivi, non solo in termini di apprendimenti, ma soprattutto di sviluppo di competenze, è un elemento fondamentale per impostare una efficace didattica per competenze in verticale.
Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150
caratteri spazi inclusi)
1) CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Condividere una progettazione verticale; monitorare in itinere gli apprendimenti con prove comuni; costruire format di compiti autentici per la valutazione delle competenze; monitorare il processo di apprendimento e l’acquisizione delle competenze europee attraverso la condivisione di strumenti; potenziare attività a classi aperte; progettare percorsi disciplinari e trasversali in continuità con gli altri ordini scolastici; favorire la creazione di un ambiente di apprendimento diffuso e
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informale in termini di spazio e di approccio mentale. Condividere all’interno dell’Istituto modalità di lavoro cooperative ed inclusive volte a trasformare la classe in un ambiente di apprendimento.
2) AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3) INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
4) CONTINUITA' E ORIENTAMENTO
Mettere a sistema l’uso di strumenti e momenti di incontro tra docenti di ordine diverso per il passaggio di informazione, la condivisione degli esiti scolastici e dell’acquisizione di competenze. Progettare percorsi comuni tra ordini di scuola.
5) ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Definire in maniera chiara e all’inizio dell’anno l’organigramma di istituto e i compiti previsti per le FS identificate e le commissioni nominate in funzioni dei bisogni della scuola. Prevedere, in corso d’anno, frequenti momenti di comunicazione /condivisione, tra le figure di sistema. Migliorare la comunicazione tra tutte le componenti della scuola Prevedere strumenti di monitoraggio in itinere e finali.
6) SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
7) INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
INDICARE IN CHE MODO GLI OBIETTIVI DI PROCESSO POSSONO CONTRIBUIRE AL RAGGIUNGIMENTO DELLE PRIORITA’ (MAX 1500 CARATTERI SPAZI INCLUSI) Apprendere è un processo continuo (Lifelong Learnig), che accade durante tutte le azioni della vita (Lifewide Learning), che contempla consuetudini e valori culturali della società di appartenenza (Lifedeep Learning) e che non può limitarsi a imparare a conoscere e a fare, ma deve anche prevedere l’imparare a vivere insieme e l’imparare a essere. Per questo riteniamo che gli obiettivi di processo indicati siano strumentali al raggiungimento delle priorità in quanto implicano:
● l’implementazione di didattiche attive;
● una rivisitazione della progettazione didattica (dal modello per obiettivi al
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modello modulare) in ottica di trasversalità;
● l’implementazione di una pedagogia meta cognitiva volta alla valorizzazione
del processo di apprendimento;
● una profonda rivisitazione delle pratiche valutative attraverso il
potenziamento dell’uso di strumenti di valutazione autentica;
● la costruzione di strumenti “dinamici” per monitorare il processo di
apprendimento negli anni;
● un accordo strutturato e sistematico con gli altri ordini attraverso la
condivisione di finalità, metodi, informazioni.
La complessità del sistema scolastico richiede una struttura organizzativa condivisa e in cui siano chiari compiti e ruoli. Per questo riteniamo fondamentale prevedere delle azioni finalizzate a rendere più efficace ed efficiente la struttura attuale, coinvolgendo in questa azione tutte le componenti: dirigenza, docenti, personale ATA, genitori, alunni e partner del territorio. Considerate le priorità e i traguardi espressi nel RAV 2017 e in relazione alle indicazioni fornite dal
nucleo interno di valutazione, Il Piano di Miglioramento dell’Istituto Comprensivo 10, previsto per
il triennio 2016 – 2019, si articola nelle seguenti sezioni:
1. Contestualizzazione per ciascuna delle priorità e degli obiettivi di processo identificati dal RAV
2. Pianificazione delle azioni necessarie per raggiungere le priorità e gli obiettivi di processo individuati
3. Pianificazione dei tempi di implementazione delle azioni previste 4. Individuazione degli indicatori da utilizzare per il monitoraggio e la valutazione delle azioni 5. Pianificazione dei tempi per la verifica degli indicatori di monitoraggio 6. Individuazione e pianificazione delle azioni necessarie per la diffusione di quanto previsto
dal Piano di Miglioramento e del suo stato di avanzamento.
CONFRONTO TRA PRIORITA’ E TRAGUARDI PREVISTI DA RAV 2016 E DAL RAV 2017 PRIORITA’ AREA RAV 2016 RAV 2017 ESITI DEGLI STUDENTI:
RISULTATI SCOLASTICI X X
ESITI DEGLI STUDENTI: PROVE STANDARDIZZATE
X X
ESITI DEGLI STUDENTI: COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
X
ESITI DEGLI STUDENTI: X X
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RISULTATI A DISTANZA OBIETTIVI DI PROCESSO AREA RAV 2016 RAV 2017 CURRICOLO PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE X X AMBIENTE DI APPRENDIMENTO X INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO X ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA
X X
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
Nel RAV 2017 dell’I.C. 10 non risulta più tra le Priorità la voce COMPETENZE CHIAVE EUROPEE e tra gli Obiettivi di Processo non risulta più la voce AMBIENTI DI APPRENDIMENTO. Risultano confermate le altre Priorità e Obiettivi di Processo con l’aggiunta della voce CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
A seguire si riportano le azioni concluse a seguito del monitoraggio effettuato a giugno 2017 e le azioni previste per l’A.S. 2017 – 2018 alla luce del nuovo RAV d’Istituto (giugno 2017) e degli esiti delle prove standardizzate INVALSI restituite a settembre 2017.
2a. AREA ESITI
RISULTATI SCOLASTICI E PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI:
Come ribadito nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo “Fin dalla scuola dell’infanzia, nella
scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non a una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare”.
La ciclicità dell’azione didattica, relativamente ai contenuti trattati, ma anche alle metodologie
attuate, è l’elemento chiave per promuovere un apprendimento consapevole e duraturo. Per un
reale miglioramento dei risultati scolastici, quindi, le azioni che la scuola propone si articolano su
più piani. Partendo da una riflessione interna sulle prassi didattiche e metodologiche, sui quadri di
riferimento INVALSI e la struttura delle prove standardizzate, le azioni proposte nel presente piano
hanno lo scopo di favorire una reale didattica per competenze, ma anche di porre le basi per una
serie di azioni, condivise e congiunte, che coinvolgano in verticale tutte le classi dell’istituto e gli
ordini di scuola successivi.
RISULTATI A DISTANZA
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Conoscere i risultati a distanza degli studenti in uscita da un segmento scolastico induce una
importante riflessione sulle prassi didattiche adottate, permette di monitorare e adeguare le
azioni informative e orientative attuate e fornisce strumenti per contrastare il disagio scolastico
che, soprattutto nelle scuole superiori, si manifesta con preoccupanti percentuali di abbandono
scolastico.
All’interno della nostro istituto finora non sono state realizzate attività di monitoraggio
sistematico dei risultati ottenuti dagli ex‐allievi, nel loro percorso all’interno degli istituti del
segmento successivo. La valutazione dell’efficacia della proposta didattica si è finora basata su
feedback ricevuti da ex‐studenti, famiglie e docenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado in
forma sporadica e parziale. Da quest’anno si intende avviare una raccolta sistematica di
informazioni e dati oggettivi relativi alle prestazioni degli alunni nel prosieguo degli studi al
termine della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado. Le azioni previste hanno lo
scopo di costruire e condividere strumenti per il passaggio di informazioni relative sia agli aspetti
disciplinari sia alle competenze di cittadinanza; tabulare e diffondere le valutazioni riportate dagli
alunni in uscita; monitorare i risultati conclusivi degli alunni al termine del primo anno della
scuola secondaria di 1° e 2° grado; informare e coinvolgere maggiormente le famiglie. Gli obiettivi
previsti sono: acquisire dati oggettivi per confermare/smentire i report informali provenienti da
alunni, genitori e insegnanti; comparare le prestazioni degli alunni in uscita con i risultati
conseguiti nel primo anno del segmento scolastico successivo; avviare un confronto sulle
specifiche competenze richieste agli alunni in uscita dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria
di 1° grado; se necessario ridefinire, nell’ambito di un’azione più generale di autovalutazione della
scuola, l’attività educativa dei singoli istituti in funzione di una azione didattica e formativa più
efficace. Riteniamo che un maggiore coinvolgimento dei genitori degli alunni in uscita e in ingresso
sia un elemento fondamentale per promuovere, in modo fattivo, quanto stabilito dal patto di
Corresponsabilità. La partecipazione dei genitori ai momenti di condivisione e confronto e gli esiti
del questionario di autovalutazione, permetteranno di monitorare il loro grado di soddisfazione.
Sono, inoltre, previsti incontri tra docenti di ordini diversi per un confronto sulle competenze
richieste in ingresso, le metodologie adottate e per la definizione e attuazione di progetti ponte tra
i diversi ordini di scuole. I progetti ponte non dovranno coinvolgere solo le classi in uscita o in
ingresso, ma costituire un forte elemento di continuità e di orientamento.
Il progetto prevede un ampio uso delle tecnologie (ambienti di archiviazione e condivisione; app
per la costruzione condivisa di documenti …) nelle diverse fasi di realizzazione.
Per il raggiungimento degli obiettivi previsti da questa Priorità il nostro Istituto partecipa a due
progetti di rete: Progetto Qualità in Verticale ( illustrato di seguito) e il progetto Orientarsi
promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con l’Associazione San
Filippo Neri di Modena. Il progetto si inserisce nel progetto di rete più ampio “ Progetto al Futuro”
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Il progetto prevede il coinvolgimento di 18 classi seconde di scuola secondaria di 1° grado
appartenenti a scuole di Modena e provincia. Ogni classe seguirà 5 laboratori orientativi presso
istituti superiori della provincia e, nel 2018, visiterà due aziende del territorio. Il progetto prevede
inoltre il coinvolgimento di genitori e docenti in attività di formazione e l’ampliamento del numero
di Saloni dell’Orientamento rivolti principalmente alle classi terze.
1. È un progetto che si propone la finalità di creare nuove forme di condivisione e
collaborazione tra docenti di scuole medie e docenti di scuole superiori. Si prospetta, pertanto,
per chi aderisce, la possibilità di collaborare con i colleghi delle scuole superiori, per costruire
un’ipotesi laboratoriale (unità formativa) in ottica di orientamento.
2. La partecipazione al Progetto per di docenti che la intraprendono sarà riconosciuta come
formazione gestita e accreditata da MEMO .
3. L’unità formativa di 25 ore per i docenti del C.d.C. individuato verrà così ripartita: 2 incontri
frontali in presenza con esperti della durata di 2/3 ore ciascuno e il resto conteggiato come
“lavoro sul campo” attraverso le attività richieste dal progetto (preparazione della classe in
occasione delle uscite laboratoriali/ partecipazione ai laboratori etc…). E’ prevista la
partecipazione della funzione strumentale dell’Orientamento.
5. Per i genitori degli alunni della classe coinvolta sono previsti 2 incontri di formazione serali
in primavera
6. Per gli alunni sono previsti 5 incontri laboratoriali (3 presso le scuole superiori e 2 presso la
nostra scuola), più una giornata di stage presso un’azienda che si terrà in ottobre 2018. Gli
incontri laboratoriali inizieranno a gennaio/febbraio 2018
7. Il Progetto, oltre all’immediata ed evidente finalità formativa per docenti, studenti e
genitori, è altresì strutturato come strumento di rilevazione e di indagine, pertanto, a tutti i
C.d.C delle classi seconde sarà somministrato un questionario di 7 domande che poi dovrà
essere inoltrare per la tabulazione e studio dei dati all’Università di Modena e Reggio Emilia
che curerà anche la raccolta dati (intermedie e finali) della sperimentazione.
2b. AREA PROCESSI: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
La progettazione di un curricolo per competenze e aderente alle esigenze del contesto, deve
partire dalle indicazioni normative (Indicazioni Nazionali per il Curricolo e modello Ministeriale per
la certificazione delle competenze).
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L’istituto Comprensivo ha elaborato un curricolo d’Istituto centrato sulle competenze chiave di
cittadinanza e le diverse aree disciplinari hanno riviste le programmazioni in un’ottica di
competenze.
Nel precedente anno scolastico è stato elaborato un curricolo verticale per matematica e italiano.
Tale curricolo tiene conto delle competenze trasversali, tratte dai traguardi di sviluppo delle
competenze ed è collegato agli obiettivi di apprendimento, al profilo in uscita dalla scuola primaria
e secondaria di I grado presenti nelle Indicazioni Nazionali ed al nuovo modello ministeriale di
certificazione delle competenze. Sullo stesso modello, nel presente anno scolastico, saranno
elaborati i curricoli per le altre aree disciplinari.
2c. AREA PROCESSI: PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
SI VEDA L’ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Per quanto riguarda l’obiettivo di processo presente nel RAV alla sezione “Orientamento
Strategico e Organizzazione della Scuola” l’Istituto prevedere, come previsto dal DPR 275/99 e
dalla L. 107/2015 forme di flessibilità didattica, organizzativa e di gestione delle risorse finanziarie
per far fronte agli specifici bisogni formativi. Si prevede, inoltre, di strutturare e organizzare
modalità di controllo e di monitoraggio delle azione intraprese e previste nel Piano di
Miglioramento.
PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI NECESSARIE PER RAGGIUNGERE LE PRIORITÀ E GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
INDIVIDUATI
2a. AREA ESITI:
RISULTATI SCOLASTICI E PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI:
Azioni Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Risultati attesi
Condivisione dati INVALSI
Output
● Riflessione sui Quadri di Riferimento INVALSI e sulla struttura e valenza didattica delle prove.
● Condivisione dei risultati delle prove INVALSI previste in itinere e alla fine del segmento scolastico
● Svolgimento regolare delle prove
● Condivisione dei dati
● Tutte le classi svolgono regolarmente le prove
● Acquisizione di tutti i dati =100%
● Condivisione dei dati tra ordini diversi
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Outcome
● Maggiori informazioni per la formazione classi.
● Maggiori informazioni sulle abilità degli studenti
● Confronto con esiti prove in ingresso disciplinari
● Programmazioni curricolari più aderenti al contesto
● Classi più eterogenee ed omogenee tra loro
● Revisione delle programmazioni curricolari in base ai dati acquisiti
● Coinvolgimento docenti =100%
Miglioramento degli esiti scolastici
degli esiti delle prove
standardizzate
Output
● Curricolo per competenze condiviso e verticale
● Potenziamento della fascia medio – bassa (valut. 6-8 e livelli 1, 2 e 3 INVALSI)
● Riduzione della disparità tra classi e tra plessi
● Prove comuni in corso d’anno relative a un segmento significativo del curricolo
● Attività a classi parallele
● Progettazione di compiti complessi
● Progettazione di attività in PBL
● Potenziamento della fascia alta
● Elaborazione di un curricolo per competenze verticale
● Diminuzione del n° di insufficienze nel I^ e nel II^ quadrimestre.
● Diminuzione % alunni liv. 1 e 2 INVALSI
● Diminuzione della varianza tra e intra le classi
● Aumento % alunni liv. 3 INVALSI
● N° prove comuni somministrate
● N° moduli a classi parallele
● N° compiti complessi
● N° attività in PBL
● N° alunni partecipanti ad attività di potenziamento (Trinity, gare
● Variazione significativa delle % di insufficienze
● Almeno una prova comune quadrimestrale per disciplina
● 1 modulo a classi parallele per classe e per disciplina
● Almeno due compiti complessi per consiglio di classe
● Almeno una attività in PBL per consiglio di classe
● Incrementare il numero e gli esiti degli studenti che partecipano ad attività di approfondimento
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matematiche, progetti e-twinning, prog. Erasmus plus)
Outcome
● Maggiore condivisione delle prassi e dei risultati
● Progettualità più trasversale
● Miglioramento dell’effetto scuola
● Progettazioni in linea con le indicazioni normative
● Progettazioni trasversali e multidisciplinari
● Miglioramento delle capacità progettuali dei docenti
● Incremento del coinvolgimento dei docenti.
Monitoraggio del processo di
apprendimento
Output
● Raccolta e tabulazione esiti quadrimestrali e di fino ciclo
● Correlazione tra risultati scolastici e esiti delle prove INVALSI
● Correlazione tra esiti in ingresso e in uscita
● Creare una banca dati con gli esiti degli studenti
● Utilizzare spazi -archivi on-line per la condivisione degli strumenti e degli esiti
● N° esiti monitorati
● Rispetto dei tempi stabiliti
● Raccolta dati monitorati
● Elaborazione dati attraverso tabelle e grafici
● Monitoraggio di tutti gli esiti previsti =100%
● Elaborazione dati acquisiti = 100%
Outcome
● Diffondere all’interno dell’istituto le informazioni
● Riflettere sulle correlazioni esistenti tra esiti di apprendimento e progettualità
● Livelli di condivisione delle informazioni: consigli di classe, dipartimenti, collegio
● Coinvolgimento di tutti i docenti dell’istituto
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Progetto “La Qualità in verticale ”
Descrizione del progetto
In data 13/11/2015 prot. n. 7893/T7H, a seguito dell’Avviso pubblico del 15/9/2015 prot. 937, si è costituita la rete formata da due Scuole secondarie di 2° grado (I.P.T.C. S.S. “Cattaneo” e Liceo Scientifico Sacro Cuore), una scuola secondaria. 1° grado (Sc. Ferraris - Marconi) e due direzioni didattiche (10° e 11° Circolo). La rete, attraverso la scuola capofila I.P.T.C. S.S. “Cattaneo” di Modena, ha presentato e attuato il progetto “Innovare la progettazione per innovare la didattica”. A settembre 2016 le scuole del primo ciclo di Modena sono state riorganizzate in istituti comprensivi, per cui formalmente la rete è ora costituita da due istituti comprensivi, I.C. 4 e I.C. 10, che hanno assorbito le scuole medie e i circoli didattici, e dalle due scuole superiori. A seguito del DM 663/2016 la rete, a cui si è aggiunto l’istituto d’Arte Venturi e di cui è ora capofila l’I.C. 10, ha presentato il progetto “La Qualità in verticale”, in fase di attuazione. A partire dagli esiti del monitoraggio del precedente percorso e da un confronto sui PDM per il biennio 2016 – 2018, il progetto “La Qualità in verticale” si pone i seguenti obiettivi:
● definire e condividere un curricolo verticale per competenze; ● definire e condividere nuclei fondanti che possano svolgere la funzione di ponte tra scuole
di ordine e grado diverso; ● condividere e sperimentare metodologie per l’innovazione della didattica (ad es.
cooperative learning, P.B.L. metodo Lepida Scuola, Classe rovesciata, Peer tutoring/teaching Didattica digitale - ITC);
● potenziare e sperimentare l’uso di strumenti di valutazione autentica (ad es. checklist, performance list e rubric);
● costruire strumenti dinamici per il monitoraggio di indicatori di competenze finalizzati alla certificazione finale delle competenze;
● predisporre uno spazio di archiviazione (Repository interno ai singoli istituti) e uno di documentazione/condivisione on-line (sito pubblico).
Modalità ed opportunità del lavoro svolto in rete
Il progetto si articola in tre azioni tra loro interconnesse: 1. gruppi di lavoro per la ricerca-azione finalizzata alla costruzione di percorsi disciplinari / trasversali in continuità ; 2. formazione/sperimentazione; 3. valutazione e disseminazione dei risultati. Ogni istituzione scolastica ha individuato i nominativi di alcuni docenti, afferenti alle aree disciplinari di lettere, matematica e inglese, che sono stati coinvolti direttamente nel nuovo percorso di formazione e di ricerca – azione. Questi docenti, nella fase di disseminazione, riporteranno all’interno dei singoli collegi gli esiti del percorso. All’interno di questo gruppo interdisciplinare è stato costituito un nucleo di valutazione, presieduto dalla DS dell’I.C. 10 , che valuterà l’approssimazione degli obiettivi, rileverà l’efficacia delle azioni e, dove necessario, provvederà a rimodulare le attività, anche alla luce dell’intervento di fattori esterni. L’attività di formazione si è svolta in tre incontri nei mesi di maggio e giugno 2017 che si sono incentrati sui temi della didattica per competenze e sull’uso di strumenti di valutazione autentica.
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In particolare, sono state analizzate proposte di strumenti dinamici che permettano di monitorare il percorso di apprendimento degli studenti in funzione delle competenze chiave europee. I due formatori, prof. Francesco Mariutto e prof. Stefano Rossi, hanno fornito indicazioni operative ed esempi di attività /percorsi che costituiranno lo spunto per l’attività di ricerca-azione che partirà a settembre 2017. Essa sarà organizzata per gruppi disciplinari e avrà lo scopo di progettare percorsi in continuità verticale che tengano conto delle competenze chiave europee a partire da nuclei fondanti tematici. Nei mesi di novembre-dicembre 2017 è prevista la fase di implementazione e di monitoraggio
Criticità affrontate
I PDM e i progetti Continuità e Orientamento delle singole scuole della rete sottolineano la necessità di costruire un curricolo verticale che definisca un percorso di apprendimento senza soluzione di continuità o sbalzi; i momenti di confronto, invece, hanno evidenziato come sia parziale la conoscenza delle dinamiche e delle criticità tipiche di ogni ordine e come, gli aspetti metodologici e didattici vengano declinati in modo diverso. Da questo confronto deriva la prima criticità da affrontare: il rafforzamento della condivisione di linguaggi, strumenti e orizzonti tra docenti di ogni ordine e grado, attraverso percorsi di formazione comuni e momenti di lavoro di gruppo. La richiesta, emersa dal gruppo in formazione, di sperimentare percorsi disciplinari verticali sottolinea il bisogno di confronto tra i diversi ordini sui nuclei fondanti della disciplina e sui profili in uscita / ingresso degli studenti, ma anche il bisogno di ripartire da un ambito più disciplinare per una progettazione per competenze. Spesso nel dibattito sulla progettazione per competenze viene sottolineata la caratteristica di trasversalità che tali percorsi devono avere, inducendo nei docenti la “paura” della perdita della dimensione disciplinare legata all’acquisizione di conoscenze e abilità. Questo non è ovviamente vero, ma, in un’ottica di didattica per competenze, una delle criticità maggiori da superare è proprio questa: comprendere che i contenuti delle discipline sono i “mattoni d’angolo”, i fondamenti, su cui basare una proposta metodologica che sviluppi l’acquisizione delle competenze chiave in un ambiente di apprendimento centrato sull’alunno.
Ricadute di miglioramento nella pratica didattica e organizzativa
Con questo percorso biennale si è cercato di coinvolgere un elevato numero di docenti: in modo diretto attraverso la partecipazione alla formazione e alla sperimentazione, ma ancora di più attraverso l’attività di disseminazione fatta all’interno delle singole scuole. I percorsi, pur nella diversità dei contenuti proposti, sono stati caratterizzati da un approccio metodologico comune e per alcune scuole innovativo. L’inserimento delle competenze di cittadinanza nelle progettazioni ha ribadito la stretta connessione tra indicazioni nazionali e certificazione delle competenze. La riflessione su strumenti di valutazione autentica e in particolare su strumenti dinamici e di sintesi ha riportato il focus sul piano della valutazione del processo di apprendimento. Apprendere è, infatti, un processo continuo (Lifelong Learnig), che accade durante tutte le azioni della vita (Lifewide Learning), che contempla consuetudini e valori culturali della società di appartenenza (Lifedeep Learning) e che, come era già riportato nel Rapporto Delors del 1997, non può limitarsi a imparare a conoscere e a fare, ma deve anche prevedere l’imparare a vivere insieme e l’imparare a essere.
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TEMPIDIATTUAZIONE
Alla luce del monitoraggio del precedente PDM, (allegato al presente PDM) è stata predisposta
una tabella di Gantt relativa all’annualità 2017 ‐ 2018. Per alcune azioni la data prevista di
conclusione (2019) si riferisce ai “Risultati attesi” esplicitati nella tabella precedente
Le azioni si intendono in fase di implementazione per tutta la durata dell’anno per permettere ai
singoli Dipartimenti, consigli di classe o gruppi trasversali, di scegliere autonomamente la
tempistica più adatta alla propria programmazione.
Azioni concluse nella precedente annualità:
● Curricolo verticale di matematica e italiano
● Raccolta esiti disciplinari e in ingresso
● Raccolta e tabulazione esiti finali
Azione Responsabile Data prevista di conclusione
Periodi di implementazione delle azioni
Settembre 2017 – Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
Curricolo per competenze verticale
Coordinamenti
Aree disciplinari
Giugno
2018
Progettazione prove comuni
Dipartimenti e
Ambiti disciplinari
Giugno
2018 e 2019
Progettazione compiti complessi
Dipartimenti
/Ambiti disciplinari
C.d.C/Classi
parallele
Giugno
2018 e 2019
Progettazione attività a classi aperte
Dipartimenti
/Ambiti disciplinari
Giugno
2018 e 2019
Progettazione attività in PBL
Dipartimenti/Ambiti
disciplinari
C.d.C/ Classi
parallele
Giugno
2018 e 2019
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Progettazione attività di potenziamento
Dipartimenti/Ambiti
disciplinari
Giugno
2018 e 2019
Raccolta e tabulazione esiti quadrimestrali
Commissione PTOF
e nucleo di
valutazione interna
Febb. –
Giug. 2018
‐ 2019
Raccolta e tabulazione esiti finali
Commissione PTOF
e nucleo di
valutazione interna
Giugno
2018
Giugno
2019
Correlazione tra esiti scolastici e risultati INVALSI
Commissione PTOF
e nucleo di
valutazione interna.
Referenti Invalsi
Sett. 2017
Sett. Giugno
2018
Sett. Giugno
2019
Condivisione informazioni raccolte
Commissione PTOF
e nucleo di
valutazione
Sett. 2017
Sett. 2018
Sett. 2019
RICADUTE ATTESE SULL’OFFERTA FORMATIVA E SUGLI ESITI DEGLI STUDENTI
Le azioni previste potranno influenzare positivamente le performance della scuola permettendo
di:
● Acquisire in modo sistematico dati relativi agli esiti di apprendimento ● Favorire una progettualità basata su dati oggettivi (esiti scolastici e esiti prove INVALSI) ● Confrontare i risultati ottenuti a seguito di specifiche scelte progettuali ● Aumentare la condivisione tra docenti appartenenti a ordini di scuola diversi dei traguardi
di competenza previsti dalla normativa e dal modello ministeriale di certificazione delle competenze.
● Aumentare la condivisione e la progettualità all’interno dell’Istituto ● Migliorare gli esiti di apprendimento degli studenti. ● Migliorare l’Effetto Scuola
2a. AREA ESITI
15
RISULTATI A DISTANZA
Azioni Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Risultati attesi
Monitoraggio scelte studenti
in uscita
Output ● Creare strumenti condivisi per monitorare le scelte degli studenti in uscita
● Creare una banca dati sulle scelte degli studenti in uscita
● Utilizzare spazi -archivi on-line per la condivisione degli strumenti e degli esiti
● N° campi monitorati
● Rispetto dei tempi stabiliti
● Raccolta dati monitorati
● Elaborazione dati attraverso tabelle e grafici
● Monitoraggio di tutti i campi previsti =100%
● Elaborazione dati acquisiti = 100%
Outcome ● Diffondere all’interno dell’istituto le informazioni
● Riflettere sulle correlazioni esistenti tra scelte in uscita – profilo socio – economico – successo scolastico
● Livelli di condivisione delle informazioni: consigli di classe, dipartimenti, collegio
● N° di riunioni per la diffusione delle informazioni
● Coinvolgimento di tutti i docenti dell’Istituto
Monitoraggio esiti studenti in
uscita
Output ● Creare una banca dati su competenze, disciplinari e di cittadinanza, degli esiti conseguiti dagli studenti nel primo anno del nuovo segmento di scuola.
● Utilizzare spazi -archivi on-line per la condivisione degli strumenti e degli esiti
● Programmare, in corso d’anno, momenti di confronto tra
● Raccolta dati relativi a esiti conseguiti durante il primo anno del segmento scolastico successivo
● Elaborazione dati attraverso tabelle e grafici
● Elaborazione dati acquisiti = 100%
16
docenti di ordine diversi
Outcome ● Diffondere all’interno dell’istituto le informazioni
● Favorire all’interno dell’istituto una riflessione sui dati acquisiti
● Promuovere azioni di revisione di obiettivi e criteri di valutazione.
● Livelli di condivisione delle informazioni: consigli di classe, dipartimenti, collegio
● N° di riunioni per la diffusione delle informazioni
● N° di proposte di revisione di obiettivi e criteri di valutazione
● Coinvolgimento di tutti i docenti dell’Istituto
Coinvolgimento degli istituti del
segmento successivo e dei
genitori
Output ● Promuovere l’utilizzo della scheda per il passaggio di informazioni elaborata dalla commissione continuità cittadina a cui partecipano tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado
● Promuovere, tra ordini diversi, progetti ponte che non coinvolgano solo le classi terminali o iniziali
● Illustrare ai genitori le attività, gli strumenti predisposti e i dati acquisiti
● Rapporti di collaborazione con gli istituti di 2° grado frequentati dagli studenti in uscita
● Utilizzo delle schede di passaggio informazioni per la formazione classi e la definizione di un profilo in ingresso degli studenti
● N° progetti ponte attivati
● Grado di soddisfazione degli alunni
● Livello di partecipazione dei genitori agli incontri di condivisione di strumenti e esiti
● 100%
● 100%
●
● 80%
● 70%
17
● Grado di soddisfazione dei genitori monitorato attraverso il questionario di valutazione del servizio
● 70%
Outcome ● Diffondere all’interno dell’istituto le informazioni
● Favorire una riflessione critica a più livelli: consigli di classe, collegio docenti, comitato genitori.
● Livelli di condivisione delle informazioni: consigli di classe, dipartimenti, collegio, comitato genitori, coordinamento cittadino dei genitori
● Docenti =100%
● Genitori = 70%
Partecipazione ai progetti di rete “Orientarsi” e “Qualità in Verticale”
Output ● Promuovere la partecipazione dei docenti ai progetti in rete
● Condividere con il collegio il percorso di formazione
● numero di docenti coinvolti nei percorsi di formazione
● Momenti di condivisione collegiali
● circa 20 docenti
Outcome ● maggiore condivisione di percorsi tra scuole di ordini diversi
● Riduzione delle percentuali di alunni che cambiano scuola o sono bocciati durante il primo anno di scuola superiore
● riduzione del 2 - 3 %
TEMPI DI ATTUAZIONE
Azione Responsabile Data prevista
di conclusione
Periodi di implementazione delle azioni
Settembre 2017 – Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
18
Predisposizione schede per la raccolta dati per i singoli monitoraggi
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Febbraio 2018
Monitoraggio risultati in uscita e scelte ex alunni
Commissione PTOF e funzione
strumentale orientamento
Luglio– 2018- 2019
Incontri con i genitori degli alunni delle classi finali
Commissione PTOF, funzioni continuità e orientamento
Gennaio 2018- 2019
Incontri con i genitori degli alunni in ingresso
Commissione continuità Commissione PTOF
Gennaio 2018- 2019
Incontri tra docenti di ordini diversi
Commissione PTOF, funzioni orientamento e continuità
Ogni annualità a nov. e maggio
Progetti ponte Commissione PTOF, docenti coinvolti
Maggio 2018- 2019
Revisione esisti progetti ponte
Commissione PTOF, docenti coinvolti
Giugno 2018- 2019
Richiesta esiti ex alunni
Commissione PTOF e funzione strumentale Orientamento
Giugno 2018- 2019
Elaborazione dati, predisposizione di tabelle e grafici per report finale
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Luglio 2018- 2019
Condivisione interna risultati
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Settembre 2018- 2019
19
Condivisione risultati con gli altri ordini di scuola
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Settembre 2018- 2019
Revisione sull’efficacia degli strumenti utilizzati e sulle modalità di condivisione
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Settembre 2018- 2019
Partecipazione ai progetti di rete “Qualità in Verticale” e “Orientarsi”. Monitoraggio degli esiti
Commissione PTOF e nucleo di valutazione
Settembre 2019
Come risulta dal documento di monitoraggio del PDM, nell’Anno Scolastico 2016 – 2017, sono stati
monitorati gli esiti in uscita e le scelte degli studenti della classe terza della sc. sec. di 1° gr. Si
aspetta la restituzione degli esiti da parte delle scuole superiori.
Nell’Anno Scolastico 2017 – 2018 una classe seconda delle scuole Marconi parteciperà al progetto
“Orientarsi” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dall’Associazione San Filippo Neri.
Anche il progetto “Qualità in Verticale”, dettagliato nel punto precedente, prevede iniziative
(attività ponte di tipo disciplinare) volte alla riduzione della dispersione scolastica.
RICADUTE ATTESE SULL’OFFERTA FORMATIVA E SUGLI STUDENTI
Le azioni previste potranno influenzare positivamente le performance della scuola permettendo
di:
● definire con maggiore precisione le competenze programmate in uscita dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado con le competenze richieste in ingresso dalle scuole del segmento successivo;
● basarsi su dati oggettivi relativi agli esiti scolastici degli studenti per ridefinire, se necessario, il curricolo scolastico;
● confrontare e condividere metodologie e attività; ● coinvolgere più attivamente le famiglie; ● fornire indicazioni più oggettive per l’orientamento scolastico.
2b. AREA PROCESSI: PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Azioni Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Risultati attesi
20
Curricolo trasversale
per competenze
Output
● Progettazioni trasversali per compiti complessi
● Utilizzo di strumenti di valutazione autentica: check list, performance list, rubric
● N° progetti trasversali elaborati da gruppi disciplinari e/o dal consiglio di classe
● N ° di strumenti di valutazione autentica
● Un progetto trasversale per C.d.C.
● Riduzione del numero di valutazioni numeriche
Outcome
● Progettualità di tipo trasversale
● Utilizzo più consapevole del modello di certificazione delle competenze
● N° progetti trasversali
● Coinvolgimento di tutti i docenti
Formazione docenti
Output
● Proposta di corsi di formazione comuni a tutto il collegio docenti
● Percorsi di formazione sulle metodologie
● Percorsi di formazione sulla progettazione per competenze
● N° corsi di formazione seguiti dai singoli docenti
● N° di corsi di formazione seguiti dall’intero collegio
● Coinvolgimento di tutti i docenti
Outcome ● Condivisione di
prassi didattiche ● Gruppi di lavoro
autonomo ● Coinvolgimento
di tutti i docenti
TEMPI DI ATTUAZIONE
Azione Responsabile Data
prevista di conclusione
Periodi di implementazione delle azioni
Settembre 2017 – Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
Progettazione di percorsi trasversali
C.d.C. – gruppi di lavoro
Giugno 2018 e 2019
Costruzione di strumenti di
Tutti i docenti Giugno 2018
21
valutazione autentica
e 2019
Corsi di formazione individuali
Tutti i docenti Tutte le annualità
Corsi formazione collegiali
Tutti i docenti Tutte le annualità
Come risulta dal documento di monitoraggio del PDM 2017 tutti i dipartimenti disciplinari hanno aggiornato la propria programmazione per competenze
RICADUTE ATTESE SULL’OFFERTA FORMATIVA E SUGLI STUDENTI
Le azioni previste potranno influenzare positivamente le performance della scuola permettendo:
● Progettazioni in linea con le indicazioni Nazionale per Curricolo e con il Modello Ministeriale di Certificazione delle Competenze
● Maggiore consapevolezza nella compilazione del modello di certificazione delle competenze
● Formazione più diffusa e comune
2c. AREA PROCESSI: CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Azioni Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Risultati attesi
Confronto tra docenti di
ordini diversi sui traguardi
di competenza
Output
● maggiore condivisione sulle aspettative
● Numero incontri tra docenti di ordini diversi
● adeguamento delle programmazioni e del curricolo verticale.
● Coinvolgimento almeno dei docenti delle classi terminali e iniziali.
Outcome
● maggiore coerenza tra esisti in uscita e in ingresso
● classi più omogenee
● riduzione del numero di insufficienze o bocciature
● Coinvolgimento almeno dei docenti delle classi terminali e iniziali.
Confronto tra docenti di
ordini diversi sulle
competenze di
Output
● maggiore condivisione sulle aspettative e sulle attività volte a promuovere le
● Numero incontri tra docenti di ordini diversi
● adeguamento delle
● Coinvolgimento di tutti i docenti
22
cittadinanza competenze di cittadinanza
proposte progettuali
Outcome
● maggiore coerenza tra le attività proposte per promuovere le competenze di cittadinanza
● aumentare il livello di coinvolgimento degli studenti
● favorire una ciclicità didattica
● Coinvolgimento di tutti i docenti
Confronto tra docenti di
ordini diversi sulle strategie metodologiche
Output
● maggiore condivisione sulle metodologie applicate
● percorsi di formazioni comuni
● progettualità più condivisa
● Coinvolgimento di tutti i docenti
Outcome ● promozione di
competenze trasversali
● migliore acquisizione di competenze trasversali
● Coinvolgimento di tutti i docenti
TEMPI DI ATTUAZIONE
Azione Responsabi
le
Data prevista di conclusione
Periodi di implementazione delle azioni
Settembre 2017– Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
Confronto tra docenti di ordini
diversi sui traguardi di competenza
Tutti i docenti
Giugno 2018 e 2019
Confronto tra docenti di ordini
diversi sulle competenze di cittadinanza
Tutti i docenti
Giugno 2018 e 2019
Confronto tra docenti di ordini
diversi sulle strategie
metodologiche
Tutti i docenti
Giugno 2018 e 2019
RICADUTE ATTESE SULL’OFFERTA FORMATIVA E SUGLI STUDENTI
23
● Migliorare la ciclicità dell’azione didattica relativamente al raggiungimento dei traguardi di
apprendimento e delle competenze di cittadinanza
● Rendere più coerenti le prassi metodologiche applicate
● Migliorare il successo formativo degli studenti
2c. AREA PROCESSI: PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Azioni Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Risultati attesi
Definire il funzionigramma di istituto e le commissioni funzionali all’offerta formativa
Output
● Chiarezza su ruoli e compiti
● Suddivisione dei compiti
● funzionigramma di istituto
● organizzazione scolastica più efficiente e offerta formativa più efficace
Outcome
● Migliorare l’organizzazione scolastica e l’offerta formativa
● specifici indicatori dei questionari di valutazione del servizio
● Miglioramento esiti questionario di valutazione del servizio
Aumentare i momenti di
comunicazione / condivisione tra
le figure di sistema e con il
collegio
Output
● maggiore e più efficace comunicazione tra le figure di sistema e con il collegio
● numero di riunioni
● completezza delle comunicazioni
● migliorare il livello di informazione delle diverse componenti scolastiche
Outcome
● Maggiore efficacia dell’offerta formativa
● specifici indicatori dei questionari di valutazione del servizio
● Miglioramento esiti questionario di valutazione del servizio
Diversificare le risorse finanziarie e professionali in base ai bisogni formativi
Output
● Ripartizione delle risorse finanziare in base ai bisogni formativi
● Ripartizione delle risorse professionali in base ai bisogni
● Voci del bilancio
● Ripartizione organico
● Coinvolgimento di tutti i docenti
24
formativi
Outcome
● Progettazione più rispondente ai bisogni
● specifici indicatori dei questionari di valutazione del servizio
● Coinvolgimento di tutte le componenti: docenti, genitori, alunni, personale ATA
Riorganizzare il tempo scuola in base ai bisogni formativi
Output
● Organizzazione dell’orario curricolare tale da permettere attività a classi aperte e di laboratorio
● Organizzazione dell’orario tale da permettere attività di recupero e potenziamento in orario curricolare
● Organizzazione dell’orario tale da permettere attività di recupero e potenziamento in orario extra - curricolare
● N° progettazioni attività a classi aperte
● N° progettazioni attività di recupero e potenziamento in orario curricolare
● N° progettazioni attività di recupero e potenziamento in orario extra - curricolare
●
● Coinvolgimento di tutti i docenti
Outcome ● Ampliamento
dell’offerta formativa
● Coinvolgimento di tutti i docenti
TEMPI DI ATTUAZIONE
Azione Responsabile Data
prevista di conclusione
Periodi di implementazione delle azioni
Settembre 2017 – Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
Funzionigramma e commissioni
DS - STAFF Settembre 2017
Comunicazione e DS - STAFF A.S. 2017 -
25
condivisione 2018
Ripartizione risorse finanziarie
DS – DSGA – RSU - STAFF
Tutte le annualità
Ripartizione risorse professionali
DS – DSGA – RSU - STAFF
Tutte le annualità
Organizzazione oraria e didattica
DS – RSU - STAFF
Tutte le annualità
RICADUTE ATTESE SULL’OFFERTA FORMATIVA E SUGLI STUDENTI
Le azioni previste potranno influenzare positivamente le performance della scuola permettendo:
● Condividere e pubblicizzare il funzionigramma di istituto perché ruoli e compiti siano espliciti.
● Migliorare la ripartizione dei compiti tra FS e Commissioni ● Migliorare la comunicazione e la condivisione tra DS, figure di sistema e collegio ● Ripartire le risorse finanziarie e professionali in relazione ai bisogni formativi ● Offerta formativa più adeguata ai bisogni formativi ● Ambiente di lavoro più motivante
MONITORAGGIO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO: TEMPI PREVISTI
A giugno 2017 le singole scuole che costituiscono L’I.C. 10 hanno proceduto al monitoraggio delle azioni
previste dal PDM come risulta dal documento di monitoraggio PDM 2017
● Gli indicatori previsti per le singole azioni sono riportati nelle tavole precedenti
Azione Periodi di monitoraggio dei risultati attesi
Settembre 2017 – Agosto 2018
AREA ESITI: RISULTATI SCOLASTICI
S O N D G F M A M G L A
Condivisione dati INVALSI
Esiti scolastici
Esiti prove standardizzate
AREA ESITI: RISULTATI A DISTANZA
26
S O N D G F M A M G L A
Monitoraggio scelte studenti in uscita
Monitoraggio esiti studenti in uscita 2^annualità
Coinvolgimento istituti secondari di 2° grado
Coinvolgimento genitori
AREA PROCESSI: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
S O N D G F M A M G L A
Curricolo verticale 2^annualità
Formazione
AREA PROCESSI: CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
S O N D G F M A M G L A
Confronto tra docenti di ordini diversi sui traguardi di competenza
Confronto tra docenti di ordini diversi sulle competenze di cittadinanza
Confronto tra docenti di ordini diversi sulle strategie metodologiche
AREA PROCESSI: ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
S O N D G F M A M G L A
Funzionigramma
Diversificazione risorse finanziarie
Diversificazione risorse professionali
Riorganizzazione tempo scuola
MONITORAGGIO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO: STRUMENTI
27
ESITI TRAGUARDI DATA RILEVAZIONE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI ATTESI
RISULTATI RISCONTRATI
DIFFERENZA CONSIDERAZIONI
/PROPOSTE
RISULTATI SCOLASTICI
Miglioramento esiti scolastici
Curricolo per competenze Curricolo verticale Potenziamento della fascia media (voti 7‐8) Prove comuni per disciplina Attività a classi parallele Progettazione compiti complessi e PBL Attività di potenziamento della fascia alta
Currucolo per competenze per tutte le aree disciplinari Curricolo verticale per tutte le aree disciplinari Aumento della percentuale di valutazioni 7‐8 Almeno una prova comune per disciplina per annualità Almeno una attività a classi parallele per disciplina per annualità Almeno una progettazione per consiglio di classe Almeno una proposta di potenziamento per italiano, matematica e inglese
RISULTATI PROVE
STANDARDIZZATE
Miglioramento esiti Miglioramento effetto Scuola
Numero riunioni per condivisione Percentuale di partecipazione alle prove n° alunni liv. 1 e 2 e liv. 3
Maggiore conoscenza Quadri di riferimento Condivisione dati Svolgimento regolare delle prove Riduzione n° alunni liv. 1 e 2 ( %) e potenziamento liv. 3 ( %)
RISULTATI A
DISTANZA
Acquisire informazioni sugli esiti a distanza
Strumenti per il monitoraggio Scelte in uscita
Creare strumenti per il monitoraggio Banca dati
28
Incontri con docenti di ordini diversi Progetti ponte Incontri con i genitori Progetti di rete
scelte in uscita Almeno due incontri Almeno un progetto ponte tra ordini diversi (primaria ‐ media e media ‐ superiori) Almeno due incontri con i genitori Almeno due progetti di rete con tutti gli ordini scolastici
OBIETTIVI DI PROCESSO
TRAGUARDI DATA RILEVAZIONE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI ATTESI
RISULTATI RISCONTRATI
DIFFERENZA CONSIDERAZIONI
/PROPOSTE
CURRICOLO PROGETTAZ
IONE E VALUTAZIO
NE
Migliorare l’offerta formativa di istituto
Utilizzo di strumenti di valutazione autentica Compilazione più oggettiva del modello di certificazione delle competenze Formazione individuale e collegiale
Utilizzo di strumenti di valutazione autentica da parte di tutti i docenti Rilevazione in itinere di indicatori di competenza Partecipazione dei docenti alla formazione collegiale
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
Migliorare la comunicazione tra ordini di scuola e favorire un passaggio consapevole da parte degli studenti
Confronto tra esiti in uscita e in ingresso Confronto tra esiti in uscita dalle medie e esito 1° anno superiori
Coerenza tra esiti in uscita e in ingresso Coerenza tra esiti in uscita dalle medie e esito 1° anno superiori
ORIENTAMENTO
STRATEGICO E
Migliorare l’offerta formativa e l’organizzazione di istituto
Organigramma e Funzionigramma
Diffusione di organigramma e funzionigramma
29
ORGANIZZAZIONE
Momenti di condivisione di Staff e di Collegio Ripartizione risorse finanziarie Ripartizione delle risorse professionali Organizzazione oraria Esiti dei questionari di valutazione del servizio
Almeno un incontro mensile di staff Percentuale di realizzazione dei progetti richiesti Percentuale di realizzazione delle attività richieste Orario didattico Miglioramento esiti questionari valutazione del servizio
MODALITA’ DI DIFFUSIONE E FRUIBILITA’ DEI MATERIALI PRODOTTI
* Gli indicatori previsti per le singole azioni sono riportati nelle tavole precedenti
Azione Modalità di diffusione Tempi di diffusione dei materiali prodotti
Settembre 2017 – Agosto 2018
S O N D G F M A M G L A
1.1. AREA ESITI: RISULTATI SCOLASTICI
Condivisione dati INVALSI
Collegio docenti
Dipartimenti
Spazi di condivisione on-line
Miglioramento esiti scolastici
Collegio docenti
Dipartimenti
C.d.C
Spazi di condivisione on-line
30
Miglioramento esiti prove standardizzate
Collegio docenti
Dipartimenti
C.d.C
Spazi di condivisione on-line
AREA ESITI: RISULTATI A DISTANZA
S O N D G F M A M G L A
Monitoraggio scelte studenti in uscita
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Monitoraggio esiti studenti in uscita
2^annualità
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Coinvolgimento istituti secondari di 2° grado
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Coinvolgimento genitori
Collegio docenti
AREA PROCESSI: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
S O N D G F M A M G L A
Curricolo verticale
Dipartimenti
C.d.C
Spazi di condivisione on-line
Formazione Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
31
AREA PROCESSI: CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
S O N D G F M A M G L A
Confronto tra docenti di ordini diversi sui traguardi di competenza, competenze di cittadinanza e strategie metodologiche
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Realizzazione di progetti ponte
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Partecipazione a progetti di rete (Qualità in verticale e Orientarsi)
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
AREA PROCESSI: ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
S O N D G F M A M G L A
Funzionigramma e commissioni
Collegio docenti
Dipartimenti
C.d.C
Spazi di condivisione on-line
Sito
Diversificazione risorse finanziarie
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Diversificazione risorse professionali
Collegio docenti
Spazi di condivisione on-line
Riorganizzazione tempo scuola
Collegio docenti
32
Dipartimenti
C.d.C
Spazi di condivisione on-line
CARATTERE INNOVATIVO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Le azioni previste dal Piano di Miglioramento si collegano ai seguenti obiettivi previsti dalla Legge
107/2015:
OBIETTIVI LEGGE 107/2015 AREA DI
MIGLIORAMENTO
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL
ESITI
PROCESSI
RISULTATI SCOLASTICI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
b. potenziamento delle competenze matematico – logico – scientifico
ESITI
PROCESSI
RISULTATI SCOLASTICI
PROVE STANDARDIZZATE
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione
ESITI
PROCESSI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
33
all’autoimprenditorialità.
e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale
ESITI
PROCESSI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti
PROCESSI CURRICOLO,
PROGETTAZIONE,VALUTAZIONE
i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
ESITI
PROCESSI
PROCESSI
PROCESSI
RISULTATI SCOLASTICI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
ESITI
PROCESSI
PROCESSI
RISULTATI SCOLASTICI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
34
k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
PROCESSI
PROCESSI
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni
PROCESSI
PROCESSI
ESITI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
RISULTATI SCOLASTICI
o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
PROCESSI
PROCESSI
ESITI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
RISULTATI SCOLASTICI
q. definizione di un sistema di orientamento.
ESITI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Le azioni previste dal Piano di Miglioramento si collegano ai seguenti “orizzonti” indicati nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative (INDIRE)
ORIZZONTI AVANGUARDIE
EDUCATIVE (INDIRE) AREA DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
1. trasformare il modello trasmissivo della scuola
ESITI
PROCESSI
RISULTATI SCOLASTICI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
35
PROCESSI
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
2. sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dei linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
PROCESSI
ESITI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E
RISULTATI SCOLASTICI
3. creare nuovi spazi per l’apprendimento
PROCESSI
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
4. riorganizzare il tempo di fare scuola
PROCESSI ORIENTAMENTO STRATEGICO
E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
6. investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti
PROCESSI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE,VALUTAZION
E