Dal manoscritto di - Diocesi di Fossano · 2016. 6. 24. · Voglio essere riconoscente verso chi mi...

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Voglio essere riconoscente verso chi mi ha fatto un dono così prezioso. Ringrazierò il Signore ogni volta che aprirò il rubinetto di casa per disse- tarmi, per preparare i cibi o per lavarmi. Per dimostrare a Dio la mia riconoscenza, imparerò ad avere maggior rispetto dell’acqua . L’acqua fa parte del grande dono di Dio: il Creato. Il nostro corpo stesso è forma- to per il 60-70% di acqua. Ecco perché possiamo scoprire un frammento del Creatore nella bellezza dell’acqua. Senza l’acqua, che scorre nelle vene della terra, non c’è vita umana e tutto muore, lasciando deserto intorno a sè. Gesù, dopo 40 giorni passati nel deserto senza cibo e acqua, non cede alle tentazioni del diavolo. • Ti è mai successo di avere tanta sete e fame? • Cosa avresti fatto se qualcuno ti avesse offerto acqua e pane in cambio di un atto sbagliato? • Hai mai sentito parlare di persone che per restare fedeli a Dio hanno perso la vita? Parlane in famiglia. Dal manoscritto di “Il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,ed essi ti porteranno sulle loro mani,perché tu non urti con il piede contro una pietra"». Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto” ». Allora il diavolo lo lasciò ed ecco degli angeli si avvi- cinarono a lui e lo serviva- no”. Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura. Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene (Cantico delle creature – San Francesco d’Assisi) Realizzato da Commissione Diocesana Pastorale Ragazzi Fossano -Cn-

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Voglio essere riconoscente verso chi mi ha fatto un dono così prezioso. Ringrazierò il Signore ogni volta che aprirò il rubinetto di casa per disse- tarmi, per preparare i cibi o per lavarmi. Per dimostrare a Dio la mia riconoscenza, imparerò ad avere maggior rispetto dell’acqua .

L’acqua fa parte del grande dono di Dio: il Creato. Il nostro corpo stesso è forma- to per il 60-70% di acqua. Ecco perché possiamo scoprire un frammento del Creatore nella bellezza dell’acqua. Senza l’acqua, che scorre nelle vene della terra, non c’è vita umana e tutto muore, lasciando deserto intorno a sè.

    Gesù, dopo 40 giorni passati nel deserto                                        senza cibo e  acqua, non cede alle                                                  tentazioni del diavolo.  

• Ti è mai successo di avere     tanta  sete e fame?  • Cosa avresti fatto  se qualcu‐  

       no ti avesse offerto acqua e  pane in cambio di un atto sbagliato? 

• Hai mai sentito parlare di persone che per restare fedeli a Dio hanno perso la vita?     Parlane in famiglia. 

 Dal manoscritto di “Il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,ed essi ti porteranno sulle loro mani,perché tu non urti con il piede contro una pietra"». Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto” ». Allora il diavolo lo lasciò ed ecco degli angeli si avvi- cinarono a lui e lo serviva- no”.  

 

 

“ Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura. Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene …” (Cantico delle creature – San Francesco d’Assisi)

Realizzato da Commissione Diocesana Pastorale Ragazzi

Fossano -Cn-

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manoscrit

orni dopo, Gnni suo frate

monte. E fu brillò come

de come la lucco apparvrsavano con a Gesù: «Sigfarò qui tre er Elia». Eglia luminosa livoce che detto, nel tatelo». ire ciò, i disno presi da gcatili, disse: «

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• Anche tu Pietro, Gi

           I tre, inritrovanoNazarethFiglio di D

della RisurreCREDERE seno attorno l’amoccia d’acqua

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e il sole e luce. vero loro

lui. Pietro pgnore, è bello

tende, una pi stava ancori avvolse condiceva: «Qu

quale mi

cepoli caddegrande timor«Alzatevi e n

Sol Vid non

E me dal lor nes sio del riso

Realizzatoe DiocesanaFossano -

vuoi seguireiovanni e Gianaspettatamo a contemplh che si rivelaDio. E’ un’anezione.  A volnza aver vistmore di Dio pa possiamo t

on sé Pietro, dusse in disp

davanti a lle sue vesti

Mosè ed prese allora o per noi resper te, una pra parlando qn la sua ombruesti è il F

sono co

ero con la fare. Ma Gesù non temete».levando gli o

dero più nessn Gesù solo. entre discendl monte, Gesro: «Non parlssuno di que

one, finché il ll'uomo non orto dai mort

o da a Pastorale -Cn-

e Gesù come acomo? mente, si lare Gesù di a loro quale ticipazionelte è difficile to di personaper noi è trovarlo! 

Giacomo e parte, su un oro; il suo divennero

Elia, che la parola e tare qui; se per Mosè e quando una ra. Ed ecco Figlio mio ompiaciuto.

ccia a terra si avvicinò occhi non uno, se

devano sù ordinò late a sta vi- Figlio sia ti».

Ragazzi

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’acqua è unostra gratitui cercare di

 

“Quello chenell’oceano,all’oceano m

“Più ci saramondo rispl

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Non getterrifiuti per strada.

n dono e il mudine a Coli mantenerla

e facciamo è , ma se non mancherebbeanno gocce dlenderà di be

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Cosa posso fare per il bene comune? Farò la doccia ogni volta che è possibile al posto del bagno. Terrò il rubinetto chiuso mentre mi insapono o mi lavo i denti con lo spazzolino.

 

           Qual è la tua sete?         Di che cosa senti il bisogno per              vivere?            E’un bisogno semplice, quoti‐                    diano, che si risolve facilmente o 

          è il bisogno di un senso più grande?      Dove vado a soddisfare la mia sete? Qual è il mio pozzo? Riesco ad apprezza‐ 

re e valorizzare quel pozzo che è il Vangelo? 

Dal manoscritto di

Gesù giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»…

 

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Fossano -Cn-

L'acqua dolce è una risorsa presente sul pianeta in misura fortemente disomogenea a seconda delle condizioni climatiche e delle caratteristiche orografiche delle varie regioni. In aree abbastanza vaste della Terra l'acqua o scarseggia o è di basso livello qualitativo: questa situazione si verifica proprio in quei paesi che non dispongono di risorse finanziarie e tecnologiche in grado di sopperire a tale bisogno indispensabile per ogni individuo. E così ancora oggi un quarto della popolazione del pianeta non ha accesso ad una quantità minima di acqua pulita, mentre oltre 2,5 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico- sanitari di base. Tutto ciò pone un grave problema di giustizia.

 

“I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti,

sennò chiamateli privilegi”.

(Gino Strada) 

            Pensi mai che mentre il tuo corpo ti    chiede acqua per dissetarti la tua     anima ha bisogno di gocce di vita?    Tutti hanno bisogno di accedere a    queste due fonti. Occorre garantire a  tutti i popoli del mondo una divisione    equa delle acque disponibili e testi‐     

moniare la parola di Gesù indispensabile per dare un senso profondo alla propria esistenza. 

Signore Gesù,  io desidero l’acqua viva. Io credo, Signore, che Tu sei la sorgente di acqua viva. 

Io credo, Signore, che Tu non ci lascerai mai soli. Anche nel momento in cui ci sentiremo o ci parrà di essere smarriti, abbandonati, assetati come in un 

deserto e il cammino ci parrà troppo lungo, Tu, Signore, come sorgente viva ci ristorerai in ogni istante 

del nostro cammino. 

Amen 

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 Mi acco  ne che   quanto  la mia  

tto di de un uomo cnterrogaronooi genitori, peGesù: «Né lu perché si mbiamo compio finché è giouò più operar mondo, so Detto ques del fango fango sugl disse: «Va di Sìloe (c

vò e tornò ch

Realizzatone Diocesana

Fossano -

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rarci dall’odalla nostraTuoi doni s

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Amen

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orgo sempre mi stanno ao potrei fare e la loro vita

cieco dalla na: «Rabbì, chierché egli nai ha peccato anifestasseroiere le opere orno; poi viere. Finché soono la luce desto sputò percon la salivali occhi del ca' a lavarti neche significa he ci vedeva

o da na Pastorale -Cn-

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odio, dall’ava mancanza sulla Terra.

acqua viva camore per lpersone.

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delle perso‐accanto e di per rendere a migliore? 

ascita e i i ha

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o in lui le di colui ne la notte,

ono nel el mondo». r terra, fece a, spalmò il cieco e gli ella piscina Inviato)». …

e Ragazzi

vidità, d’amore

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Nel primo Fvoltosi a Maconomica de diritto di

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Nel mondo, oosì quelle preservazioneil Banglades conflitto aralestinesi chnche al cont

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conflitti tell’acqua fontenuti, prevalsa tra i i trovare un prezioso liqu

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blema di tuttà di acqua cha disposizioneo incentrato a, sulla ricercsu uno stile d

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mondiale dede forma unauto il bisognl’acqua pota

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que del fiumeaeliano e leedio oriente . tra stati afinora sonoperché è continenti laaccordo per uido per il quprodotto in

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Dal m

… Venquattroseppe cinvece «Signosarebbechieder«Tuo frrisuscitsono lase muomorrà iSignoreche devGesù, asi recò tro vi e«Togliepietra. ringrazmi dai attornodetto qufuori!»bende, loro: «SGiudei quel ch

 

C

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

            

                                                                                              

manoscritnne dunque Go giorni nel seche veniva Gstava seduta

ore, se tu fosse morto! Ma rai a Dio, eglfratello risuscterà nell'ultima risurrezioneore, vivrà; chin eterno. Cre, io credo chve venire nelancora profoal sepolcro;

era posta unaete la pietra!Gesù allora a

zio che mi haascolto, ma l

o, perché creduesto, gridò . Il morto use il volto cop

Scioglietelo che erano ve

he egli aveva

Commission

             A  volte         grazie a        sua gra       te come       quando 

 

tto di Gesù e trovò epolcro. ... M

Gesù, gli andòa in casa. Masi stato qui, manche ora so

li te la conceciterà». Gli rimo giorno». e e la vita; ch

hiunque vive redi tu questohe tu sei il Cl mondo» ... ndamente coera una grot

a pietra. Disse». Tolsero dualzò gli occh

ai ascoltato. Il'ho detto perdano che tu ma gran voce:cì, con i piedperto da un se lasciatelo aenuti da Mar

a compiuto, c

Realizzatne Diocesan

Fossano

anche noi chal Signore. E andezza così pe Marta  o seti fa comodo

Lazzaro cheMarta dunqueò incontro; M

arta disse a Gmio fratello no che qualunederà». Gesù ispose MartaGesù le dissehi crede in me crede in m

o?». Gli rispoCristo, il Figli

Intanto ommosso, tta e con- e Gesù: unque la

hi e disse: «PIo sapevo cher la gente chmi hai manda «Lazzaro, v

di e le mani asudario. Gesùandare». Moria, alla vistacredettero in

to da na Pastorale -Cn-

hiediamo deltu? Credi neprofondamei credente soo? 

e era già da e, come Maria Gesù: non

nque cosa le disse:

a: «So che e: «Io

me, anche me, non

ose: «Sì, o io di Dio

Padre, ti e sempre e mi sta ato». E,

vieni avvolti in ù disse lti dei

a di lui.

e Ragazzi

essda

lle  lla en‐ olo 

CdpotrL’CgAmnoBsiseIlnonoIntedecouteco

 

sere più costo, e contin

Chiara, viva, dissetante, potabile, termravolgente, in’acqua è “seristo Signoriorno del tem

Alla nascita, materno abbiostri genitoattesimo e iiamo rinati aegno dell’acq segno dellostre chiese ostra mano nfine quandempo, il coell’acqua borpo ormai ltimi istanti derra e si conorpo, come

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sca, cristallinae, sorgiva, le, ma anchedistruttiva.

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ndo “rotte lengresso nel ortato al Fombo” santo figli di Dio. Dagna ogni gioccoglie semandone le soci nella memlo di fede lui avviene

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ta settimanace di tutti go aiuto per fficoltà e i Ti supplicotutti noi

a viva che amore.

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na, pura, toncorrente,

e: inquinata,

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Da quel momorno la vita cpre alla poroglie, immergmoria del Bavarca la soancora ne

ote aspergeaccompagnaano sulla facpersione, qugliare nella Vo nella sepololtore irriga antagioni cos“irriga” la nel tempo a nella nuovaà.

Lodovico Maule

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