Dagli oggetti alle figure geometriche - iissmedi.it oggetti... · Gli angoli Il concetto di angolo...

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a.s.2009-2010 1 Dagli oggetti alle figure geometriche Gli oggetti che ci circondano sono diversi e si possono classificare in tanti modi diversi. A seconda del luogo dove si trovano, in interno o in esterno, su un piano o nello spazio, a seconda del colore, a seconda del materiale, a seconda del peso, e così via. In questo contesto l’alunno sarà guidato a classificare via via gli oggetti che ci circondano in modo diverso. Saranno poi motivati a classificarli rispetto alla forma, alle dimensioni, alla posizione nello spazio, cioè ad effettuare una classificazione di tipo “geometrico”. Si introduce così il termine di geometria (dal greco misurazione della terra), che utilizza come concetti primitivi il punto, la retta ed il piano (geometria euclidea). La geometria Lezioni a cura del Prof.Giovanni Calò

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Dagli oggetti alle figure geometriche

Gli oggetti che ci circondano sono diversi e si possono classificare in tanti modi

diversi. A seconda del luogo dove si trovano, in interno o in esterno, su un

piano o nello spazio, a seconda del colore, a seconda del materiale, a seconda

del peso, e così via.

In questo contesto l’alunno sarà guidato a classificare via via gli oggetti che ci

circondano in modo diverso. Saranno poi motivati a classificarli rispetto alla

forma, alle dimensioni, alla posizione nello spazio, cioè ad effettuare una

classificazione di tipo “geometrico”.

Si introduce così il termine di geometria (dal greco misurazione della terra),

che utilizza come concetti primitivi il punto, la retta ed il piano (geometria

euclidea).

La geometria

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Il punto, la retta ed il piano sono concetti che non hanno bisogno di alcuna

definizione e pertanto vengono denominati enti o concetti primitivi.

Anche per il bambino questi enti sono noti, basta fargli notare quanto segue:

•Il punto è il segno che lascia un pennarello quando appoggiamo la punta su

un foglio.

•La retta è la traccia che lascia un pennarello quando appoggiamo la punta

su un foglio e la spostiamo da un lato (segmento, semiretta) allineando i vari

punti (magari aiutati da un righello).

•Il piano è il foglio di carta del nostro quaderno, la nostra lavagna in classe, il

pavimento della classe, il cortile della scuola, il muro di un palazzo.

Enti o concetti primitivi della geometria euclidea

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Quante linee ci sono?

I

E’ ovvio che la traccia lasciata dal nostro pennarello sul foglio può assumere

diverse forme. Può essere formata da punti allineati (retta) o meno (curva).

La retta non ha né inizio né fine, mentre la semiretta ha un punto di inizio, il

segmento ha invece anche la fine. La curva poi può essere chiusa o aperta. Le rette nel piano possono essere incidenti o parallele, orizzontali, verticali o

oblique, anche sghembe nello spazio.

I bambini vengono motivati a disegnare a mano libera sul quaderno varie linee,

rette, spezzate, curve chiuse ed aperte, rette parallele, verticali etc...

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Gli angoli

Il concetto di angolo può essere spiegato al bambino come quella zona del

pavimento della propria aula compreso fra due muri (spazio compreso fra

due semirette incidenti in un punto detto vertice).

I bambini sono motivati ad individuare nella propria aula, in casa o

all’esterno diversi angoli annotandoli sul proprio quaderno, corredato da un

semplice disegno a mano libera.

Il concetto di angolo può essere introdotto in diversi modi:

• Giocando con l’orologio.

• Giocando in palestra con la corda.

• Giocando a mosca cieca con i punti cardinali.

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Giochiamo con gli angoli Con l’orologio regolando la lancetta delle ore sulle 12 e ruotando di un quarto

d’ora la lancetta dei minuti, si realizza un angolo di 90° (angolo retto); portandola

sulle 6 un angolo di 180°(angolo piatto), riportandola sulle 12 un angolo di

360°(angolo giro). Ruotando invece la lancetta di 10 minuti o 20 minuti avrei

rispettivamente un angolo acuto (< 90°) o un angolo ottuso (> 90°).

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Si può giocare con gli angoli anche in palestra. E’ sufficiente utilizzare una corda e

tre bambini, dopo aver disegnato un cerchio sul pavimento con un gessetto.

Il primo bambino è al centro del cerchio con il punto centrale di una corda in mano; il

secondo è fermo sul bordo della circonferenza con un capo della corda in mano,

mentre il terzo ruota di un certo angolo tenendone l’altro capo. Ogni posizione

occupata dal terzo bambino viene segnata sul bordo della circonferenza.

Giochiamo con gli angoli

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Un terzo metodo può essere utilizzando i punti cardinali. Basta disegnarli

sul pavimento lungo un cerchio e poi indicare ad un bambino posto al

centro di spostarsi a comando lungo una direzione ben precisa. Tracciati i

percorsi si ottengono i diversi angoli.

Dagli oggetti alle figure geometriche Giochiamo con gli angoli

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Giochiamo con la corda. I poligoni. Prendendo una corda si invitano i bambini a comporre sul pavimento diverse

forme geometriche aperte o chiuse.

Quando si compone una forma geometrica chiusa, il piano si divide in due

zone una interna e l’altra esterna.

Le forme possono essere composte da linee curve o spezzate. Nel secondo

caso si ottengono i poligoni.

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I poligoni.

I poligoni sono dunque le figure geometriche formate da linee spezzate

chiuse, aventi un certo numero di lati, altrettanti vertici ed angoli interni.

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I poligoni convessi e concavi.

Esistono due tipi di poligoni: concavi e convessi.

I primi si riconoscono perché prolungandone i lati essi passano all’interno della

figura.

E’ ovvio che le figure geometriche a noi note sono tutte figure convesse.

I bambini sono motivati ad effettuare disegni a mano libera di diversi poligoni

concavi e convessi.

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