da Sapere Titanic stampa/ecc... · Titanic. I 130 elementi si esibiscono nella colonna sonora...

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l ¡ 10 ol tre #LaPrealpina 9 Maggio 2019 l ¡ 11 9 Maggio 2019 La Prealpina #ol tre da Sapere di Veronica Deriu S arà perché resta un enigma o perché il regista Ja- mes Cameron lo ha reso un capolavoro da Oscar, ma il Titanic è uno di quei miti amatissimi e intri- ganti. C’è chi poi è entrato negli abissi di questa tra- gedia che racchiude ancora degli interrogativi. È il profes- sore gallaratese Claudio Bossi, il massimo esperto europeo sul tema, autore di libri e che dopo 35 anni di continue ri- cerche, ha legato il suo nome in modo indissolubile al tran- satlantico britannico inabissatosi durante il viaggio inau- gurale dopo la collisione con un iceberg nella notte fra il 14 e 15 aprile 1912. Questa volta Bossi sarà presente al grande evento in programma al teatro degli Arcimboldi di Milano il 10 e 11 maggio, quando l’Orchestra Italiana del Cinema, si esibirà ne «Titanic Live» (vedi box sotto). Partiamo dal film di Cameron. Cosa ne pensa? «Come ho detto più volte, ha fatto un lavoro meraviglioso anche perché ha la possibilità di scendere negli abissi. Det- to questo per me è anche una grande emozione assaporate i vecchi film in bianco e nero, magari meno “leccati” di quello di Cameron». Perché ha iniziato ad appassionarsi al Titanic? «Mi fece riflettere, e allo stesso tempo orrore, il fatto che tantissime vittime furono bambini e la maggioranza face- va parte della terza classe. Fu una vera ingiustizia sociale perché non fu rispettato il “prima le donne e bambini”. Il Titanic fu una rappresentazione della divisione sociale al- l’inizio del Novecento. Basti pensare che quando furono recuperate le salme, quella del più ricco aveva in tasca l’e- quivalente di 80mila euro mentre un passeggero della ter- za classe aveva qualche centesimo». A modo suo anche Varese è coinvolta. Ci racconti. «Si chiamava Emilio Portaluppi e arrivava da Arcisate; fa- ceva parte dei quaranta (e forse più) italiani a bordo ed era un passeggero di seconda classe. Era già andato in Ame- rica 9 anni prima e aveva fatto fortuna come scultore a Barre, nel Vermont, tanto da potersi permettere quel viag- gio sul Titanic. Era reduce da una breve visita in famiglia, nonostante moglie e figlia fossero rimaste ad Arcisate, perché probabilmente aveva un’attività ben avviata. I fatti che lo videro protagonista sono noti al grande pubblico e, forse, anche quello dell’improbabile flirt che gli venne at- tribuito con Lady Astor (diciottenne, incinta e fresca spo- sa di J. J. Astor, quello dei grandi alberghi di New York, nonché l’uomo più ricco del pianeta in quel 1912, morto anche lui nel naufragio). Proprio su Portaluppi sto scri- vendo una biografia». I discendenti, come vivono e hanno vissuto la tragedia? «Mi fa piacere raccogliere le testimonianze e il punto di vista diretto di gente italiana che ha avuto parenti a bordo. Tutti hanno la sensazione che non sia andata come la raccontano. Alcuni sono perplessi perché hanno un punto di vista legato a sensazioni date dalla conoscenza delle vittime». Ci sono ancora enigmi da scoprire? «Più che enigmi esiste una realtà ufficiale ma i conti non tor- nano, ci sono documenti negli archivi britannici che sono an- cora coperti da segreti di Stato. Poi si parla della presenza della massoneria e non è da trascurare il potere economico». Quale sarebbe il suo più grande desiderio? «Se solo avessi la macchina del tempo... Ma non è detto che il futuro non mi riservi qualche bella sorpresa». © RIPRODUZIONE RISERVATA {{ All’atteso evento milanese è presente l’esperto Claudio Bossi Indago sui misteri a 3800 metri di profondità Per il regista James Cameron è un’esperienza meravigliosa quando un’orchestra suona dal vivo durante la proiezione di un film. Ci si rende conto quanto la musica amplifichi le emozioni. L’occasione è alle porte: il 10 e 11 maggio al teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Orchestra italiana del cinema si esibisce durante la proiezione della pellicola da Oscar (11 le statuette) firmata da Cameron, «Titanic». Per l’evento l’Orchestra italiana del cinema sale sul palco con una formazione di 130 elementi (novanta professori d’orchestra e quaranta coristi) diretta dal Maestro Benjamin Pope, con la solista vocale Alice Zawadzki e la partecipazione straordinaria di Eric Rigler, il più grande interprete al mondo di cornamusa irlandese e solista della colonna sonora originale di PROIEZIONE CON MUSICA DAL VIVO Cinema e orchestra insieme Titanic. I 130 elementi si esibiscono nella colonna sonora firmata dal premio Oscar James Horner, la più venduta di sempre con i suoi 30 milioni di copie. Titanic - Venerdì 10 maggio alle ore 20, sabato 11 maggio ore 15 e ore 20, al teatro degli Arcimboldi in viale dell’Innovazione 26 a Milano; biglietti da 35 a 86,5 euro. Informazioni sul sito titanic-live.com, biglietti disponibili su ticketone.it.. {{ Emilio Portaluppi da Arcisate era un passeggero di seconda classe Incontri in provincia: il 14 maggio a Tradate a Villa Truffini (ore 20.30); il 16 maggio a Malnate a Cascina Diodona (ore 20.30); il 17 maggio in biblioteca a Busto Arsizio (ore 20.45) con il suo volume «Gli enigmi del Titanic» Un’immagine storica del magnifico transatlantico immortalato poco prima della partenza. A sinistra l’esperto gallaratese Claudio Bossi (foto @bbruno) A bordo Storie di cani e dei loro passeggeri Uno degli aspetti commoventi legati alla storia del Titanic è quella legata agli animali. A bordo, c’erano 12 cani (quelli noti), solo tre i sopravvissuti perché di piccola taglia e i padroni riuscirono a portarli con loro sulle scialuppe. I cani di grossa taglia non furono accettati perché, evidentemente, avrebbero sottratto un posto a una persona. Erano tutti cani ricchi, passeggeri di prima classe: basti pensare che il biglietto per l’animale costava come quello di un bambino di secondo classe. Ci fu una persona, la signora Anne Elizabeth Isham passeggera di prima classe, che rifiutò di lasciare il suo alano (foto) e tornò in cabina. I due furono poi ritrovati al largo, l’uno vicino all’altra. Duilio Curradi Il modellino 1:100 costruito da un varesino Claudio Bossi ha un compagno di viaggio, il modellista varesino Duilio Curradi che ha realizzato un modellino del Titanic in esposizione agli Arcimboldi. «Ho deciso di costruire il modello del Titanic nel 1986 - spiega Curradi - aiutandomi con i libri che ho trovato, ho individuato gli stili più diffusi a bordo e le sistemazioni dei vari locali. Per i colori mi sono fatto aiutare da un esperto restauratore di mobili antichi, perché il materiale di cui disponevo era tutto in bianco e nero e il film di Cameron non era ancora uscito». La scala di riproduzione è 1:100, lunghezza 269 centimetri, larghezza 28,2 centimetri, ed è l’unica completamente arredata all’interno. Titanic } ~ Jack: «Dove la porto, signorina?». Rose: «Su una stella» (tratto dal film«Titanic») OLTRE_09052019_10 - Oltre - Stampato da: cbracco - 09/05/2019 13:43:55

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l¡10oltre #LaPrealpina 9 Maggio 2019 l¡119 Maggio 2019 La Prealpina #oltre

da Sapere

di Veronica Deriu

S arà perché resta un enigma o perché il regista Ja-mes Cameron lo ha reso un capolavoro da Oscar,ma il Titanic è uno di quei miti amatissimi e intri-ganti. C’è chi poi è entrato negli abissi di questa tra-

gedia che racchiude ancora degli interrogativi. È il profes-sore gallaratese Claudio Bossi, il massimo esperto europeosul tema, autore di libri e che dopo 35 anni di continue ri-cerche, ha legato il suo nome in modo indissolubile al tran-satlantico britannico inabissatosi durante il viaggio inau-gurale dopo la collisione con un iceberg nella notte fra il 14e 15 aprile 1912. Questa volta Bossi sarà presente al grandeevento in programma al teatro degli Arcimboldi di Milano il10 e 11 maggio, quando l’Orchestra Italiana del Cinema, siesibirà ne «Titanic Live» (vedi box sotto).Partiamo dal film di Cameron. Cosa ne pensa?«Come ho detto più volte, ha fatto un lavoro meravigliosoanche perché ha la possibilità di scendere negli abissi. Det-to questo per me è anche una grande emozione assaporate ivecchi film in bianco e nero, magari meno “leccati” di quellodi Cameron».Perché ha iniziato ad appassionarsi al Titanic?«Mi fece riflettere, e allo stesso tempo orrore, il fatto chetantissime vittime furono bambini e la maggioranza face-va parte della terza classe. Fu una vera ingiustizia socialeperché non fu rispettato il “prima le donne e bambini”. IlTitanic fu una rappresentazione della divisione sociale al-l’inizio del Novecento. Basti pensare che quando furonorecuperate le salme, quella del più ricco aveva in tasca l’e-quivalente di 80mila euro mentre un passeggero della ter-za classe aveva qualche centesimo».A modo suo anche Varese è coinvolta. Ci racconti.«Si chiamava Emilio Portaluppi e arrivava da Arcisate; fa-ceva parte dei quaranta (e forse più) italiani a bordo ed eraun passeggero di seconda classe. Era già andato in Ame-rica 9 anni prima e aveva fatto fortuna come scultore aBarre, nel Vermont, tanto da potersi permettere quel viag-gio sul Titanic. Era reduce da una breve visita in famiglia,nonostante moglie e figlia fossero rimaste ad Arcisate,perché probabilmente aveva un’attività ben avviata. I fattiche lo videro protagonista sono noti al grande pubblico e,forse, anche quello dell’improbabile flirt che gli venne at-

tribuito con Lady Astor (diciottenne, incinta e fresca spo-sa di J. J. Astor, quello dei grandi alberghi di New York,nonché l’uomo più ricco del pianeta in quel 1912, mortoanche lui nel naufragio). Proprio su Portaluppi sto scri-vendo una biografia».I discendenti, come vivono e hanno vissuto la tragedia?«Mi fa piacere raccogliere le testimonianze e il punto di vistadiretto di gente italiana che ha avuto parenti a bordo. Tuttihanno la sensazione che non sia andata come la raccontano.Alcuni sono perplessi perché hanno un punto di vista legatoa sensazioni date dalla conoscenza delle vittime».Ci sono ancora enigmi da scoprire?«Più che enigmi esiste una realtà ufficiale ma i conti non tor-nano, ci sono documenti negli archivi britannici che sono an-cora coperti da segreti di Stato. Poi si parla della presenzadella massoneria e non è da trascurare il potere economico».Quale sarebbe il suo più grande desiderio?«Se solo avessi la macchina del tempo... Ma non è detto cheil futuro non mi riservi qualche bella sorpresa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

{{All’atteso eventomilanese èpresente l’espertoClaudio Bossi

Indagosui misteria 3800 metridi profondità

Per il regista James Cameron èun’esperienza meravigliosaquando un’orchestra suona dalvivo durante la proiezione di unfilm. Ci si rende conto quanto lamusica amplifichi le emozioni.L’occasione è alle porte: il 10 e11 maggio al teatro degliArcimboldi di Milano, l’Orchestraitaliana del cinema si esibiscedurante la proiezione dellapellicola da Oscar (11 lestatuette) firmata da Cameron,

«Titanic». Per l’eventol’Orchestra italiana del cinemasale sul palco con unaformazione di 130 elementi(novanta professori d’orchestrae quaranta coristi) diretta dalMaestro Benjamin Pope, con lasolista vocale Alice Zawadzki e lapartecipazione straordinaria diEric Rigler, il più grandeinterprete al mondo dicornamusa irlandese e solistadella colonna sonora originale di

PROIEZIONE CON MUSICA DAL VIVO

Cinemae orchestra

insieme

Titanic. I 130 elementi siesibiscono nella colonna sonorafirmata dal premio Oscar JamesHorner, la più venduta di semprecon i suoi 30 milioni di copie.Titanic - Venerdì 10 maggio alleore 20, sabato 11 maggio ore 15 eore 20, al teatro degli Arcimboldi inviale dell’Innovazione 26 a Milano;biglietti da 35 a 86,5 euro.Informazioni sul sitotitanic-live.com, biglietti disponibilisu ticketone.it..

{{Emilio Portaluppida Arcisateera un passeggerodi seconda classe

Incontriin provincia:

il 14 maggioa Tradate aVilla Truffini(ore 20.30);il 16 maggioa Malnatea CascinaDiodona(ore 20.30);il 17 maggioin bibliotecaa BustoArsizio (ore20.45) conil suo volume«Gli enigmidel Titanic»Un’immagine storica del

magnifico transatlanticoimmortalato poco prima dellapartenza. A sinistra l’espertogallaratese Claudio Bossi (foto@bbruno)

A bordo

Storie di canie dei loropasseggeri

Uno degli aspetti commoventilegati alla storia del Titanic èquella legata agli animali. A bordo,c’erano 12 cani (quelli noti), solotre i sopravvissuti perché dipiccola taglia e i padroniriuscirono a portarli con loro sullescialuppe. I cani di grossa taglianon furono accettati perché,evidentemente, avrebberosottratto un posto a una persona.Erano tutti cani ricchi, passeggeridi prima classe: basti pensare cheil biglietto per l’animale costavacome quello di un bambino disecondo classe. Ci fu una persona,la signora Anne Elizabeth Ishampasseggera di prima classe, cherifiutò di lasciare il suo alano (foto)e tornò in cabina. I due furono poiritrovati al largo, l’uno vicinoall’altra.

Duilio Curradi

Il modellino1:100 costruitoda un varesino

Claudio Bossi ha un compagno diviaggio, il modellista varesinoDuilio Curradi che ha realizzato unmodellino del Titanic inesposizione agli Arcimboldi. «Hodeciso di costruire il modello delTitanic nel 1986 - spiega Curradi -aiutandomi con i libri che hotrovato, ho individuato gli stili piùdiffusi a bordo e le sistemazionidei vari locali. Per i colori mi sonofatto aiutare da un espertorestauratore di mobili antichi,perché il materiale di cuidisponevo era tutto in bianco enero e il film di Cameron non eraancora uscito». La scala diriproduzione è 1:100, lunghezza269 centimetri, larghezza 28,2centimetri, ed è l’unicacompletamente arredataall’interno.

Titanic

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Jack: «Dovela porto, signorina?».Rose: «Su una stella»(tratto dal film«Titanic»)

OLTRE_09052019_10 - Oltre - Stampato da: cbracco - 09/05/2019 13:43:55