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Una terra piena di sapori , sole e paesaggi favolosi ha accolto un gruppetto di gio- vani studenti — giornalisti reggiani dello Scaruffi — Tricolore per ritirare il ter- zo premio del Concorso na- zionale “Il miglior giornalino scolastico” promosso dall’Istituto comprensivo “Don Milani” di Manocalzati in provincia di Avellino e patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e dal Mini- stero dell’Istruzione: SCU- SATE SE E’ POCO!!!! Il 27maggio del 2011, abbiamo viaggiato in treno con un caldo infernale, a pranzo un panino e noi non ci vedevamo più..ehm sorry e noi non ve- devamo l’ora di arrivare, almeno alla stazione centra- le di Napoli!!!! Finalmente dopo ore di viaggio in queste terre inesplorate, miriadi di fotografie e gente molto solare e simpatica, siamo giunti alla nostra meta, all’hotel Civita di ATRIPAL- DA in provincia di Avellino. Come dimenticare la pizza mangiata alla sera? Un mix di profumi, sensazioni e de- lizie del palato, non riesco nemmeno a descrivere l’eccellenza di questo cibo, l’emozione che si prova men- tre la si assaporava! Ah ….la pizza napoletana doc!! In- gredienti cosi semplici, crè- me de la crème!!!! In albergo abbiamo conosciuto altri giornalisti della provincia di Varese (Busto Arsizio); due ragazze e un ragazzo, giunti sul luogo anche loro per ri- cevere il premio, incrociaro- no i nostri sentieri. Laura Vaccari TEATRO A SCUOLA “I TIPI SCOMODI” Intervista a Helen Sinclair Scopriamo chi è… Grande successo l’11 maggio per “Pallottole su Broadway” al teatro di Bagnolo in Piano. Anche quest’anno la compagnia “I tipi scomodi” ha presentato il suo spettacolo coordinato dalla professoressa Aleotti e con la regia di Cecilia Di Donato. Laura Vaccari di 5B Erica ci racconta la sua esperienza. Ciao Laura! Da quanti anni partecipi al “gruppo teatro”? Da ben 4 anni. Ti è sempre piaciuto? Sì, è uno sballo all’ ennesima potenza J Che cosa avete rappresentato? “Pallottole su Broadway" di Woody Allen. Quale era il tuo personaggio? Helen Sinclair; un’attrice pazza, adultera e ubriacona degli anni 20- 30. Secondo te lo spettacolo è piaciuto al pubblico? Dalle risate e dagli applausi ricevuti a fine spettacolo direi proprio di sì, nemmeno noi riuscivamo a trattenerci dal ridere dietro le quinte!!! (continua pag. 2) Pagina 1 “TLS news” - Anno III — numero 4, maggio 2011 ZOO STATION Raccolta di gag raccolte fra i banchi accompagnate da canzoni con un testo “speciale” A pag.10 Da pagina 11 I giochi di questo numero! Divertitevi a completarlo!! LA REDAZIONE AUGURABUONE VACANZE A TUTTI!!! IL GIORNALINO RITORNA L’ANNO PROSSIMO La redazione dello Scaruffi — Tricolore con la coppa. SIMM ARRIVAT A AVELLIN’ (SIAMO ARRIVATI AD AVELLINO) “TLS news” - Anno III — numero 4, maggio 2011

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Una terra piena di sapori , sole e paesaggi favolosi ha accolto un gruppetto di gio-vani studenti — giornalisti reggiani dello Scaruffi — Tricolore per ritirare il ter-zo premio del Concorso na-zionale “Il miglior giornalino sco last ico ” promosso dall’Istituto comprensivo “Don Milani” di Manocalzati in provincia di Avellino e patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e dal Mini-stero dell’Istruzione: SCU-SATE SE E’ POCO!!!! Il 27maggio del 2011, abbiamo viaggiato in treno con un caldo infernale, a pranzo un panino e noi non ci vedevamo più..ehm sorry e noi non ve-devamo l’ora di arrivare, almeno alla stazione centra-le di Napoli!!!! Finalmente dopo ore di viaggio in queste

terre inesplorate, miriadi di fotografie e gente molto solare e simpatica, siamo giunti alla nostra meta, all’hotel Civita di ATRIPAL-DA in provincia di Avellino. Come dimenticare la pizza mangiata alla sera? Un mix di profumi, sensazioni e de-lizie del palato, non riesco nemmeno a descrivere l’eccellenza di questo cibo, l’emozione che si prova men-tre la si assaporava! Ah ….la pizza napoletana doc!! In-gredienti cosi semplici, crè-me de la crème!!!! In albergo abbiamo conosciuto altri giornalisti della provincia di Varese (Busto Arsizio); due ragazze e un ragazzo, giunti sul luogo anche loro per ri-cevere il premio, incrociaro-no i nostri sentieri. Laura Vaccari

TEATRO A SCUOLA “I TIPI SCOMODI”

Intervista a Helen Sinclair Scopriamo chi è… Grande successo l’11 maggio per “Pallottole su Broadway” al teatro di Bagnolo in Piano. Anche quest’anno la compagnia “I tipi scomodi” ha presentato il suo spettacolo c o o r d i n a t o d a l l a professoressa Aleotti e con la regia di Cecilia Di Donato. Laura Vaccari di 5B Erica ci r a c c o n t a l a s u a e s p e r i e n z a . C i a o Laura! Da quanti anni partecipi al “gruppo teatro”? Da ben 4 anni. Ti è sempre piaciuto? Sì, è uno sballo all’ ennesima potenza J Che c o s a a v e t e r a p p r e s e n t a t o ? “ P a l l o t t o l e s u Broadway" di Woody Allen. Quale era il tuo personaggio? Helen Sinclair; un’attrice pazza, adultera e ubriacona degli anni 20-30. Secondo te lo spettacolo è piaciuto al pubblico? Dalle risate e dagli applausi ricevuti a fine spettacolo direi proprio di sì, nemmeno noi riuscivamo a trattenerci dal ridere dietro le quinte!!! (continua pag. 2)

Pagina 1 “TLS news” - Anno III — numero 4, maggio 2011

ZOO

STATION

Raccolta di gag raccolte fra i banchi

accompagnate da canzoni

con un testo “speciale”

A pag.10

Da pagina 11 I giochi di questo

numero! Divertitevi a completarlo!!

LA REDAZIONE AUGURABUONE

VACANZE A TUTTI!!!

IL GIORNALINO RITORNA L’ANNO

PROSSIMO

La redazione dello Scaruffi — Tricolore con la coppa.

SIMM ARRIVAT A AVELLIN’ (SIAMO ARRIVATI AD AVELLINO)

“TLS news” - Anno III — numero 4, maggio 2011

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IL NUOVO SPETTACOLO DELLA COMPAGNIA TEATRALE DELLA SCUOLA INTERVISTA ALL’ATTRICE PROTAGONISTA

Rifarete lo spettacolo al mattino? Sarebbe magnifico, però non c’è niente di certo purtroppo… ci piacerebbe, perché amiamo recitare e il teatro è la nostra casa. Quanto c’è di Helen in Laura Vaccari? Beh, io sono pazza come Helen, ma fortu-natamente non sono né adultera né ubriacona. soddisfazione mo-menti molto difficili. Sfortunatamente, in-vece, non sono una grande attrice come lei,

ma il mio sogno è diventarlo. Qual è il ricordo che ti porterai dietro da questo spettacolo? Veramente i rico-

rdi sono molti e le emozioni sono state tantissime. Per comin-ciare, ci tengo a dire che partecipare al teatro è un’emozione unica, dove si riesce a legare con persone m e r a v i g l i o s e ; purtroppo, questo è il mio ultimo anno! Oltre a questo, è stata vera-mente una grande sod-disfazione per me col-

laborare con una grande regista come Cecilia Di Donato, che ha avuto molta competenza e pazienza nell’or-ganizzare e dirigere lo spettacolo. E, per finire, il ricordo che mi rimarrà per sempre nel cuore è stato a fine spettacolo, quando tra l’emozione e la Temuri Matureli, un altro attore, mi ha abbracciato con le lacrime agli occhi e mi ha detto che era dispiaci-uto di aver lavorato con me per l’ul-tima volta. Un commento finale? Sì, vorrei dire che il teatro è una cosa fantastica ed è grazie a questo che sono riuscita a superare Grazie Laura BELLA!!! Zakia Meriouche

In collaborazione con le Confcooperative di Reggio Emilia lunedì 18 aprile si è tenuto, nell’aula magna dell’Istituto Sca-ruffi di Reggio Emilia, un incontro nell’ambito del progetto “Percorsi di Cittadinanza e Legalità” con l’intervento di Riccardo Milano di Banca Etica e del dr. Mauro Ponzi, presidente del Consor-zio Coop. “Oscar Romero” di Reggio Emilia. In separata sede abbiamo avuto l’occasione di intervistarli. Intervista Riccardo Milano: Che cos’è banca etica e in cosa consiste? R.M.: Banca etica è un intermediario finanziario con lo scopo di raccogliere e dare soldi per rimettere al centro dell’attenzione il risparmio e il lavoro dell’uomo, vuole far si che il denaro sia il mezzo e il fine al contrario della situazio-ne attuale. Quando è nata Banca Etica? R.M.: Nasce l’8 marzo 1999 come banca popolare con voto capitario, per teste, gestita dalle strutture classiche in cui, però, i soci possono intervenire nell’attività della banca. Quante sedi ci sono in Italia? In Italia sono presenti 13 sportelli più la sede centrale situata a Padova, vi sono inoltre una serie di ban-chieri ambulanti che fungono da promo-tori finanziari e con la funzione di spor-tello itinerante più il servizio di Internet Banking. Quali obiettivi volete raggiun-

gere con il progetto “Percorsi di Citta-dinanza e Legalità”? R.M.: Gli obiettivi posti sono due, uno tecnico e uno teorico. Nell’ambito tecnico vorremmo che si allargasse la bancabilità dei non bancabi-li, di cui fanno parte il terzo settore, lega-ti ad ambiti biologici o energie alternati-ve. In ambito teorico vorremmo far si che si modifichino gli aspetti negativi legati al mondo della finanza. Grazie a varie collaborazioni quali: Libera, Caritas, A.R.C.I. ecc. cerchiamo un nuovo modo di vivere per e nel territorio. Intervista dr. Mauro Ponzi. Che cos’è il consorzio “Oscar Romero”? M.P.:Il consorzio “Oscar Romero” è una cooperativa sociale che opera solo nella provincia di Reggio Emilia, è legato ad altri consorzi in Italia quali: cooperative di tipo A (luoghi cura) e di tipo B catego-rie di svantaggio di 20 anni fa (imprese che possono fare qualsiasi tipo di attività merceologica purché ci sia il 30% di per-sone svantaggiate). Negli ultimi 20 anni sono cambiate le categorie di svantaggio che l’Italia non ha ancora saputo recepi-re. Durante la presentazione è stato usato il termine “stakeholders” ci può spiegare brevemente cosa sono? M.P.: Gli stakeholders sono tutti i portatori di interessi, i soci, chi utilizza i servizi, l’amministrazione comunale, l’ASL e i

fornitori. Da quanto tempo Il consorzio e Banca etica sono in collaborazione? M.P.: Le società del consorzio collabora-no con Banca etica da quando è nata, ai tempi un azione minima era di 100.000 lire e io ne avevo acquistate 5, non puoi operare con Banca etica senza essere socio. E la collaborazione con lo Sca-ruffi? M.P.: Con lo Scaruffi avevamo già operato l’anno scorso e siamo stati richie-sti anche quest’anno dove abbiamo tenu-to anche incontri (come al Chierici) sul traffico di opere d’arte. Alessandro Nguyen e Francesca Macri

Nella foto mauro Ponzi, presidente del Consorzio Oscar Romero.

PERCORSI DI CITTADINANZA ALLO SCARUFFI Banca Etica e Consorzio Oscar Romero dialogano con gli studenti

INCONTRO COL REGISTA AFROAMERICANO QASIM BASIR “MOOZ LUM”: UN FILM CONTRO GLI STEROETIPI RELIGIOSI

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Il 21 maggio 2011 siamo stiamo stati invitati in veste di testata ufficiale all'evento finale del progetto di Mondo Insieme. Abbiamo avuto l'occasione di conoscere e di intervistare il regista afroamericano Qasim “Q” Basir (di cui citiamo solo questo suo nome d'arte perché il nome intero sarebbe troppo difficile da scrivere). Adil El Ma-rouakhi, della fondazione Mon-do Insieme, ha dato inizio all'e-vento, comunicando ai presenti quanto fosse orgoglioso della partecipazione di più di 2000 studenti delle scuole superiori ai progetti proposti da Mondo In-sieme, coi quali sono state af-frontate più di 200 tematiche. Ci ha detto, col cuore in mano, que-ste parole: “I nostri progetti fu-turi serviranno per approfondire le conoscenze e per toglierci di dosso il peso dell'ignoranza, per avere la possibilità di ampliare la nostra conoscenza reci-proca.” Durante questo convegno, Qasim ha presentato il suo ultimo film “Mooz-Lum”. Qasim nasce a Detroit ma passa la sua vita a New York. Compie studi giuridici ma nel 2003, in seguito ad un avvenimento che ha sconvolto la sua vita, capisce di voler intraprendere la carriera cine-matografica, non tanto per i soldi ma con uno scopo ben preciso: trasmettere un messaggio profondo alla gente. Nel film si parla di un Islam a noi poco conosciuto: quel-lo vissuto da ragazzi americani e quindi non arabi. Il film, ispirato a parte della sua vita, vuole essere un'occa-sione per alleviare una percezione stereotipata di ciò che

non rientra nel nostro modo di approcciarci a questa reli-gione e a questo mondo diverso dal nostro. Nell'interven-to che ha fatto ci ha fatto comprendere che, nonostante la giovane età, ha riflettuto molto ed ha idee chiare sulla nostra società e su cosa si dovrebbe cambiare in meglio. Lo abbiamo intuito soprattutto da alcune frasi che ci han-

no particolarmente colpite e di cui vorremmo rendervi parteci-pi: “SE NON CI FOSSE L'IGNO-RANZA, VIVREMMO SICURA-MENTE IN UN MONDO MIGLIO-RE.” “NON LASCIARE CHE PO-CHE PERSONE FACCIANO TRE-MARE LA TUA FEDE.” “TUTTE LE RELIGIONI DEL MONDO VO-GLIONO PORTARE LA GENTE AD UN'UNICA RELIGIONE.” “GLI U.S.A HANNO PASSATO TUTTI I CICLI DI DISCRIMINAZIONE; IO PENSO CHE LA NATURA UMANA

SIA BUONA E COSÌ COME SIAMO USCITI DALLA SCHIAVI-TÙ, COME ABBIAMO COMBATTUTO PER I NOSTRI DIRITTI CIVILI, PENSO CHE RIUSCIREMO A SUPERARE QUESTA CO-SA ATTUALE DELLA DISCRIMINAZIONE.” Ci è sorto spon-taneo chiederci: “Perché proprio il cinema per un tema così particolare?”. La risposta è semplice: perché il cine-ma riesce a dare sensazioni ed emozioni che solo esso può trasmettere. In America il film è uscito l'undici feb-braio... Aspettiamo con ansia la versione in italiano! Erika Saponaro e Laura Vaccari

AMBASCIATOR NON PORTA PENA — INTERVISTA A PAOLO SANNELLA Ex ambasciatore della Costa d’Avorio

Dopo il riuscitissimo progetto del 21 marzo, la redazione ha ricevuto un altro importante incarico da parte di “mondo insieme” e dalla Provincia di Reggio Emilia: TG 21 all’opera, destinazione: aula magna dell’Università degli Studi di Reggio Emilia; Obiettivi: Qasim Basir, giovane regista americano, e Paolo San-nella, ex ambasciatore della Costa D’Avorio. Qasim ci ha presentato il suo nuovo film, “Mooz Lim”, per poi conce-derci un’interessantissima intervista in inglese. Abbiamo poi avuto occasione di parlare con l’ambasciatore, che ci ha par-lato del suo lavoro e delle sue esperienze. Ecco l’intervista che gli abbiamo fatto: “Quale dei suoi incarichi le ha dato più

soddisfazioni durante la sua carriera?” “Uh, domanda difficile!Tanti incarichi m hanno dato grandi soddisfazioni; forse, però, quello più significativo per me è stato prima di diventare ambasciatore: sono stato professore universitario e pre-side di facoltà in Africa”. “Cosa inse-gnava?” “Scienze politiche” “Cosa ha significato per lei essere ambasciatore in Costa D’Avorio?” “E’ stata una gran-de esperienza, anche perché sono stato ambasciatore durante la grande crisi afri-cana, all’inizio della guerra civile. Veni-vo da un altro Paese in cui ero stato am-basciatore, l’Angola, anch’esso in piena guerra civile. Ho visto quindi un altro Stato cadere nella stessa drammatica si-

tuazione e questo ha causato in me gran-de sofferenza.” “Che futuro vede per la Costa D’Avorio?” “Ottimo, perché la Costa D’Avorio è un Paese che ha resisti-to a questa crisi con grande forza e corag-gio. Adesso ci saranno da sanare grandi ferite, che ogni guerra lascia, ma credo che i livoriani saranno in grado di risolle-varsi; sono u grande Paese, un grande popolo pieno di risorse e capacità. Torne-rà ad essere uno dei primi Stati africani.” “C’è un paese in particolare in cui a-vrebbe voluto essere ambasciatore?” “Il paese in cui ho sempre sognato di lavorare come ambasciatore è l’India. La conosco a seguito di numerosi viaggi di lavoro e mi piacerebbe viverci”.

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LE CRONACHE DI AVELLINO Week-end del 27-28 maggio 2011; dopo un anno di lavoro, un ultimo sforzo e andiamo a prenderci il nostro premio, meritato giorno dopo giorno con tanta fatica. Treno delle 8.28, binario 3 della stazione di Reggio Emilia; otto ragazzi e due professori appollaiati sulla banchina, con gli occhi pieni di sonno ma irrequieti per le aspetta-tive. Tanto per ricordarci che sia-mo in Italia, arriva il treno con 5 minuti di ritardo. Saliamo, pren-diamo posto e ci armiamo fino ai denti di tanta pazienza: otto ore di viaggio non sono poche! Stazione di Napoli, “finalmente siamo arri-vati!!” pensiamo tutti con entusia-smo…che illusi! Ancora due ore e mezza prima di raggiungere, di-strutti, l’hotel nel piccolo borgo di Atripalda. Almeno ci aspettano stanze comode e una doccia fresca. Dopo un breve riposo ci aspetta una guida esperta del posto: la cugina di una delle giornaliste. Questa si che è fortuna! Ci accom-pagna ad Avellino a mangiare una

pizza stratosferica, facciamo un giro per il paese poi, distrutti, qual-che ora di sonno prima dell’ultima tappa del nostro viaggio. Passeg-giando per le vie di Avellino, l’aria tiepida del sud da la sensazione di accoglierti, un abbraccio contorna-to di mistero, in quella terra scossa da tanti problemi ma che ha il co-raggio di resistere e di mantenere il proprio carattere, la propria anima. Attiriamo più curiosi di una dele-gazione di alieni provenienti da Marte, tutti chiedono chi siamo ma soprattutto da dove veniamo: chis-sà come ci vedono diversi! Forse abbiamo la pelle troppo chiara, forse un atteggiamento che ci pre-senta a chiunque come “stranieri in terra straniera”, nonostante non abbiamo cambiato Stato. In questa situazione si pensa un po’ a questo famoso anniversario dei 150 anni di unità d’Italia, questo evento che, nonostante tanti sforzi di istituzio-ni e manifestazioni, rimane un po’ estraneo alla nostra vita. Anniversario di che?

Didascalie: Dall’alto a sinistra in senso orario: la Francesca alla stazione di Reggio Emilia, la caporedattrice Elisa, una “faticosa” riunione di redazione in pizzeria ad Avellino, la sala della premiazione nella scuola “Don Milani” di Manocalzati, il grup-po mentre attende con ansia il premio, la pre-miazione: terzo premio assoluto per il miglior giornalino scolastico 2010—2011!, la consegna del premio, l’Ilaria che si spupazza la coppa, un’esibizione alla fisarmonica di uno studente di Crotone, i vincitori del primo premio (Liceo di Busto Arsizio), le foto di rito con la coppa, il brindisi al ristorante!!!

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Siamo uniti a che cosa? Ora, finalmen-te, lo si può comprendere un po’ me-glio: ragazzi impantanati fino al ginoc-chio nella pianura padana che si trova-no a passeggiare nelle terre arse dal sole del sud Italia: è così che si perce-pisce meglio l’unità che tanto viene sostenuta da persone che, forse, sono più razziste di quanto credono. Se fos-se possibile, sarebbe bello festeggiare in modo più radicale questo anniversa-rio: tutti i cittadini italiani dovrebbero provare a vivere per un po’ dalla parte opposta del Paese: dal nord al sud e dal sud al nord. Quante cose ci sarebbero da imparare..quanta volontà scaturireb-be dentro ognuno di noi di migliorare ciò che già ci appartiene! Portando dentro tutti questi pensieri, il mattino dopo, di buon ora, ci rechiamo a Ma-nocalzati, dove avverrà la premiazione. Ammetto che è stata piuttosto comica la scena: 8 ragazzi e due professori che salgono su un piccolo pulmino giallo delle scuole elementari, credo.; tutti rannicchiati nei piccoli sedili blu aspet-tando con impazienza di arrivare. Alla cerimonia incontriamo una redazione di una scuola della provincia di Vare-se, che poi scopriremo essere i vincito-ri del primo premio; ragazzi, che gior-nale! Sfogliamo alcuni numeri di gior-nali che hanno partecipato alla compe-tizione:”Krotoniando”, “Eureka”,

“Erpes – di bocca in bocca”, “Informazione”…tanti titoli, tanti for-mati, tante storie.. Aspettiamo trepi-danti il nostro momento: non sappiamo nemmeno con esattezza che premio abbiamo vinto. Poi, la sorpresa: terzi classificati contro 600 scuole di tutt’Italia, accuratamente scelti da una giuria di giornalisti professionisti, col patrocinio del Presidente della Repub-blica. Che emozione enorme! I nostri infiniti sforzi finalmente premiati, fan-tastico! Risaliamo sul solito, piccolo pulmino giallo, con un sorriso stampa-to sulle labbra che non finisce più. Ci teniamo stretti la coppa dorata, eufori-ci. Andiamo a mangiare in un ristoran-tino tipico, immerso nel verde. Cibo buonissimo, tempo favorevole, tiepido e ventilato, un paradiso! Peccato che sia ora di ripartire. Abbiamo giusto un’oretta per dare un’occhiata ai din-torni della stazione di Napoli, un as-saggio di quel che è il dramma della stupenda città massacrata dalla mafia e da una politica non adeguata. Ripartia-mo dalla stazione in Freccia Rossa, esausti ma felicissimi. Alle 23 final-mente arriviamo alla stazione di Reggio Emilia, trascinando i pesan-ti borsoni e con la voglia di tornare indietro. Magari, anche il prossimo anno…. SNOOPY

Le motivazioni della giuria di giornalisti cha hanno conferito il premio alla nostra redazione: “VIENE CONFERITO IL TERZO PREMIO PER GLI ARGOMENTI ADERENTI AL QUOTIDIANO DEGLI ALUNNI. EVIDENTE E’ L’IMPEGNO AUONOMO, MO-DERNA E INCISIVA LA GRA-FICA”.

INTERVISTA ALLA PROF.SSA PARMIGIANO

“NON C’E’ SOLO IL PROFITTO!”

Come è nata l’idea di fare la mostra? Que-sta idea non è stata program-mata o preme-ditata; è partito dall’anno scor-s o d a t o l’interesse mo-strato verso le multinazionali, da parte della classe, abbiamo deciso di acqui-stare il libro: “Quello che le multinazionali non vorrebbero

mai farti leggere “ così abbiamo dedicato tempo alla let-tura del libro. Quest’anno con la classe abbiamo deciso di iniziare questa mostra integrandola al progetto sul mercato equo solidale della prof. Cattani. Come hanno lavorato i ragazzi? I ragazzi hanno lavorato tanto quan-to lavorano in classe, anzi anche di più e tutti allo stesso modo, circa l’80% dei ragazzi ha lavorato. Alcuni non sono mai stati presenti altri presenti ma senza troppi con-tributi e una parte che ha lavorato solo per la manovalan-za. Ognuno ha contribuito a modo suo. Vi eravate pre-fissati degli obiettivi? Non avevamo un obiettivo però durante la lettura del libro sono venute fuori delle esigen-ze e abbiamo così consultato altri libri alcuni più appro-fonditamente altri meno poi ne abbiamo discusso e gli obiettivi uscivano più apprendevamo notizie, è stato un lavoro di ricerca e a ricercare si scoprono cose nuove. C’è stato qualche episodio che vi è rimasto impresso? Si un episodio di contestazione dove un gruppo che ha lavorato intensamente è stato criticato da un loro compa-gno che giudicava il loro operato inutile, inespressivo e privo di informazioni. La sua critica non è stata apprez-zata in quanto non era costruttiva, ma siamo riusciti co-munque a trarne qualcosa di positivo tanto che lui stesso ha deciso di fare un cartellone con le cose di cui aveva interesse a parlare nel modo che riteneva più opportuno. Come è stato organizzato il lavoro? Prima sono stati distribuiti i testi da leggere, poi abbiamo guardato un video, dopo di ché ci siamo ritrovati di pomeriggio per degli incontri orientativi. In seguito un gruppo è partito spontaneamente avendo una coda di altri gruppi a dietro. È stato un lavoro impegnativo o anche a tratti diver-tente? È stato un lavoro impegnativo ma anche molto divertente e sono certa che lo sia stato anche per la clas-se. Nonostante il lavoro alternativo è stata un’ occasione per apprendere. Antonio Scarano

LA CLASSE 4^ A IGEA DELLO SCARUFFI, GUIDATA DALLA PROF. SSA PARMIGIANO, HA IDEATO E PROPO-STO ALLA SCUOLA UNA MOSTRA CARTELLONISTICA NELL’ATRIO DELL’ISTITUTO CHE HA COME OGGETTO GLI EFFETTI NEGATIVI LEGATI ALLA GLOBALIZZAZIONE : LO SFRUTTAMENTO DEGLI UOMINI E DELLA

NATURA.

SONO STATI I RAGAZZI STESSI A SPIEGARE, NOVELLI CICERONI, I LORO CARTELLONI AI COMPAGNI DELLE ALTRE CLASSI ORGANIZZANDO DELLE VERE E PROPRIE VISITE GUIDATE !!!

LA MOSTRA RIMARRA’ APERTA PER TUTTA L’ESTATE!!

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UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO INTERVISTA A UNO STUDENTE DELLA 4^ A IGEA: MONTANARI RICCORDO

- Nome: - Montanari Riccardo - Classe: - 4A IGEA - Di che progetto si tratta? - Si tratta di una mostra che espo-ne un intero progetto che abbiamo approfondito in classe evidenziando quali sono gli aspetti della globalizzazione che per quanto possa migliorarci la vita, ha comunque conseguenze molto drastiche. - Quanto tempo avete uti-lizzato per realizzarla? - Per realizzare questa mostra c’è voluto un po’ di tempo, abbiamo utilizzato circa 3/4 ore pomeridiane a settimana per 2 mesi aggiungendo anche le ore di monteore. - Quali pensi che siano i punti più im-portanti che vuoi sottolineare di tutto il materiale espo-sto? - Senza entare nel particolare, penso che colpisca la reale gravità degli argomenti esposti, e per quanto grave sia la situazione, ci sono mezzi per cercare di uscire da

questa realtà. - Perché avete partecipato? - Perché ini-zialmente questo progetto è stato proposto in classe, e quando la prof ci ha proposto se volevamo lavorare ad una mostra di questo tipo, abbiamo accettato con entu-siasmo. - Quindi tu e i tuoi compagni avete apprezzato? Che cosa avete imparato? - Sì, abbiamo apprezzato mol-to sia per quello che riguarda l’argomento della mostra, sia per l’impegno che ognuno ha messo a disposizione, compresa la prof, quindi abbiamo imparato molto ed ap-profondito sul tema trattato dalla mostra. - Pensi che sia utile guardare questa mostra? - Sì, penso che sia utile per apprendere quale sia la realtà in cui viviamo e quindi provare a capire come migliorarla. Andrea Chiari

Dall’alto, in senso orario, le immagini mostrano la classe 4^ A IGEA che ha realizzato i cartel-loni dopo aver ap-profondito con la professoressa al-cuni argomenti di economia, la stessa prof. ssa Parmigia-no e, a seguire, al-cune foto dei car-telloni nel corrido-io della Presidenza presso la sede del-lo Scaruffi.

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Il primo approccio verso questa nuova città é stato molto positivo; nel suo complesso Berlino si presenta come una grande metropoli efficacemente strutturata e organizzata. Dopo la Se-conda Guerra Mondiale l'intero paese è stato segnato da profonde ferite sia fisi-che che morali. Questo quindi ha porta-to alla ricostruzione di maggior parte della città di Berlino, che conserva nel-le sue strade in parte una storia di orrori e d'altra parte una popolazione giovane nata da radici rinnovate nella stessa mentalita. Questo Viaggio della Memo-ria ha puntato soprattutto al capire la radice, il principio dell'orrore, in modo che nei nostri ricordi si sviluppi un pro-prio giudizio su cosa è accaduto e cosa noi ragazzi possiamo fare affinché nulla di quello che è accaduto si ripeta. Ciò che abbiamo appreso da questo viaggio servirà da esempio per il nostro futuro e per il futuro delle prossime generazioni, in modo che ognuno di noi insegni ai propri figli il profondo significato della libertà contemporanea.

Gabriel Maccieri, Scaruffi

“L’OBBEDIENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’” - QUESTO IL TITOLO DEL VIAGGIO ORGANIZZATO DA ISTORE-CO PER LE SCUOLE REGGIANE PER RICORDARE L’OLOCAUSTO. L’ULTIMOCAPITOLO DELNOSTRO REPORTAGE: IN QUESTA PUNTATA RIPORTIAMO LE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE DI DUE RAGAZZI DELLO SCARUFFI NELLA CERIMONIA FINALE SVOLTA NELL’ITALIAN LAGER DI BERLIN —SCHONEWEIDE: IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DEI SOLDATI ITALIANI PRIGIONIERI DEI NAZISTI.

Di questa città di sicuro tutti siamo rimasti colpiti dalle bionde, e non sto parlando solo delle birre! Dai monumenti, dal fred-do intenso, dai prezzi elevati e dalle infini-te ore passate sul pullman … A parte gli scherzi penso che ognuno, a suo modo, si sia emozionato alla vista del campo di concentramento perché, nonostante non ci fossero le baracche, si riusciva a percepire e immaginare l’orrore che hanno vissuto i deportati. Avevamo freddo nonostante avessimo addosso cappotti, guanti e sciar-pe; fame e sete nonostante l’abbondante colazione appena consumata, dolori alle gambe anche se potevamo sederci: tutto ciò ci ha fatto pensare a quelle persone che non potevano ripararsi dal freddo, mangia-re quanto e quando desiderassero. Questo dovrebbe farci capire quanto siamo fortu-nati ad essere così liberi e questa libertà la dobbiamo a chi non ha creduto di obbedire a tutti i costi ad un’idea sbagliata perché L’OBBEDIENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’! Andrea Galimberti, Scaruffi

In alto Maccieri Nella foto in basso Ga-limberti.

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INTERVISTIAMO UN CICLISTA DELLA NOSTRA SCUOLA!!!

NOME: Alessandro COGNOME: Baricchi CLASSE: 4b erica (Tricolore)

“Ciao Alle!! Da quanto tempo pratichi questo sport?” “pratico ciclismo da 4 anni”

“La consideri più una tua passione il ciclismo?”

“Si è più una passione più che uno sport” “Dove la pratichi e fai da libero professionista?” “Mi alleno tutti i giorni, pratico sia ciclismo su strada sia mtb (mountain bike). gli anni scorsi facevo fe-derazione ed ero in una squadra con ragazzi della mia stessa età, adesso invece faccio attività amatoriale e sono in una squadra con mio padre.”

“Hai mai fatto delle gare?” “La stagione delle gare inizia a febbraio e fini-sce ad ottobre. in questo arco di tempo cerco di fare il maggior numero di gare possibili.” “Qual è l’aspetto che trovi più bello e interessante del ciclismo?”

“Ogni sport possiede delle caratteristiche che lo ren-dono belle e interessante. Personalmente penso che il ciclismo possieda tutte qualità bellissime, dalle più pic-cole alle più importanti.”

“Quali sono le difficoltà che incontri?” “Tante, troppe, ma è proprio questo che rende il cicli-smo così unico ed imprevedibile. non saprai mai come andrà a finire, può succedere di tutto (bucare una ruo-ta, strappare la catena,ecc..) ma è anche capace di darti soddisfazioni grandissime.” “Che preparazione devi fare?(alimentazione/allenamento)” “Per quanto riguarda l’alimentazione so che i profes-sionisti devono seguire una dieta molto rigida, io, per-sonalmente non seguo nessun tipo di dieta, perché non è quello che fa la differenza! ma cerco di mangiare

cose il più naturali possibili e soprattutto tanta pasta. in al-lenamento invece ogni giorno ci sono esercizi diversi da fare: per aumentare la resistenza, la potenza, la tecnica e l’agilità.” “Quali sono i tuoi progetti futuri sul ciclismo?” “Per il futuro non ho obbiettivi precisi anche perché questa mia passione mi è costata un anno di scuola. continuerò ad

allenarmi e a fare gare per accumulare sempre più e-sperienza. mi piacerebbe fare una buona figura ai cam-pionati italiani di giugno.”

“È uno sport che consigli oppure no? Perchè e a chi?”

“questo è uno sport che consiglio a tutti anche a chi vuole farlo solo per mantenersi in forma!!!” Laura Vaccari

Il ciclismo è sicuramente uno degli sport più conosciuti al mondo, anzi fu addirittura il primo a diffondersi a livello internazionale!!Diciamo che non ha una vera e propria identificazione nazionale perché viene praticato in diversi paesi, non si può però negare che raggiunge la sua maggior popolarità in Italia,Paesi Bassi,Francia e Belgio!! La prima corsa ciclistica documen-tata si tenne il 31 maggio del 1868 in un parco di Saint-Cloud in Francia, su un tratto di 1200metri,mentre se parliamo di corse con distanza fra due città, la prima percorsa fu Pari-gi-Rouen. Qui in Italia (purtroppo in sella a biciclette primordiali)otto ciclisti si sfidarono per aggiudicarsi il premio della tratta Milano-Torino nel 1876.

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ZOO STATION Time is a train makes the future the past. We’re just standing in the station, your face pressed up against the

glass..

->Prof di geografia: “ragazzi mettete via i cellulari a qual-siasi latitudine essi si trovino” ->Prof di geografia: “cos’avevi dietro quel muro di Berli-no??” Alunna: “prof non avevo un muro di Berlino!!” Prof: “sì, il muretto di Rivalta!!” ->Prof di italiano: “la metà sta nel mezzo” Alunno: “ma vah” ->Alunna A : “ha il moccolo??” Alunna B : “il boccolo!!!” ->Prof di inglese : “M. dov’è finita la tua scheda??” Alunno: “una cena pesante e un rotolo di carta igienica vuoto spiegano molte cose” ->Prof di economia: “chi ha inventato il latino?” Alunna : “i greci” ->Prof di economia: “cos’è la liquidità?” Alunna: “prof la liquidità è la capacità ad esempio dell’oro di diventare imme-diatamente oro” ->Prof di matematica mentre spiega una delle applicazioni del teorema di Lagrange: “Potremmo non scomodare la parabola…ma scomodiamola!!” ->Pof di geografia:”La Cina soffre di schizofrenia” ->Alunna, alla prof di matematica:”Prof abbiamo una voglia di fare matematica che lei non immagina!” Prof di matematica:”Impossibile che tu ne abbia meno di me, quindi mettiti in coda!” ->Prof di matematica:”Se consideriamo la velocità di un corpo..” Alunna:”Quello di C. giù dalla finestra!” ->Alunno alla prof di economia:”Io mi assicuro sulla verifi-ca salvo buon fine!” ->Alunna, dopo aver saputo dell’ennesima verifica fissata in settimana:”Prof posso uscire un attimo? Vado a pian-gere” ->Prof di matematica:”Questa funzione è discinta perché ha un buco..” ->Alunna:”Prof!Io il suo stipendio per fare lezione così non lo prenderei neanche morta!” Prof di inglese:”Stavo appunto pensando di andare a rac-cogliere i pomodori. ->Prof di geografia:”S., sei in estasi?” Alunno S.:”No prof, mi sto guardando il ciuffo…” Prof:”Ah sei in estasi da ciuffo!”

Artista: Muse Titolo: Bliss Album: Origin of Symmetry—2001 “Everything about you is how I wanna be Your freedom comes naturally Everything about you resonates happiness Now I won't settle for less Give me all the peace and joy in your mind “ Artista: Cardigans Titolo: Cloudy Sky

Album: Emmerdale—1994 “I'd catch some stars for you and just for you I'd paint the grey sky blue and just for you so don't tell me you want the rain from a cloudy sky to wash away the pain that I've given you again” Artista: U2 Titolo: A Man And A Woman Album: How To Dismantle An Atomic Bomb “You can run from love And if it's really love it will find you Catch you by the heel

But you can't be numb for love The only pain is to feel nothing at all How can I hurt when I'm holding you?

The soul needs beauty for a soul mate When the soul wants... the soul waits ... No I could never take a chance Of losing love to find romance In the mysterious distance Between a man and a woman For love and sex and faith and fear And all the things that keep us here In the mysterious distance Between a man and a woman How can I hurt when I'm holding you?”

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-> “REGGIO COMICS” Via Emilia S. Pietro 50/A - 42121 Reggio Emilia; Tel. 0522 44 50 79 - mail: [email protected]

-> “REGGIO COMICS 2” Corso Garibaldi 19/A - 42121 Reggio Emilia; Tel. 0522 58 06 07 - mail: [email protected]

-> “CARPI COMICS” Via Nova 45/47 - 41012 Carpi (MO); Tel. 059 62 29 260 - mail: [email protected]

www.reggiocomics.it

LA REDAZIONE DELGIORNALINO anno scolastico 2010 -2011 In ordine sparso: Serena Tassone (capored.), Elisa Scarpa (capored.), Barbara Ferraro

(capored.), Alessandro Nguyen, Meriouche Zaakia, Antonio Scarano, Erika Saponaro, Fran-cesca Macrì, Laura Vaccari, Cigarini Claudia, Andrea Chiari, Severa Teresa, Angileri Ilaria, Aneijar Saadia, Doumi Donia, Annabella Iacuzio, Ye Baiming, Narnoo Marjorie, Alice Bonazzi

e i prof Maria Salvioli Mariani e Luca Bassi.

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ESCI DAL LABIRINTO

COMINCIA DALLA ZEBRA!