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Voi ce la fate a vivere un giorno intero a lavare, bere, cucinare, usando solo 20 L d’acqua a testa? E’ questa la sfida lanciata dall’Auref un’organizzazione attiva in africa, in occasione dell’anno Internazionale dedicato al problema dell’Acqua. Perché 20 L? Perché questa è la quantità che ha a disposizione un contadino africano ogni giorno, e non è tra i più di- sagiati! Nei campi profughi ad esempio, si sta molto peggio. Ogni persona non ha nemmeno 5 L d’acqua a disposizione. Noi di acqua quotidiana- mente, nella migliore delle ipotesi, ne utilizziamo inve- ce 10 volte tanta rispetto al contadino africano. A 200 L si arriva infatti in un bat- ter d’occhio. Noi, insieme ad alcuni ragazzi della quarta B ci abbiamo pro- vato: siamo riusciti a conta- re anche 300 L di consumo d’acqua al giorno ognuno! Qualche esempio:Francesco ha calcolato che per bere e cucinare usiamo 6 L d’acqua al giorno, per lava- re i denti senza lasciarla scorrere 2 L d’acqua, per lavarci le mani 1,5 L di acqua in media! Vi sembrano troppi? Pro- vare per credere!A chi voglia tentare una gior- nata di solidarietà verso quel miliardo e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua, Auref propone di fornirsi di una tanica da 20 L, ugua- le a quella che portano le donne africane sulle spal- le, sotto il sole,di ritorno dal pozzo. Trovata la tani- ca è sufficiente controlla- re, a quanto liquido si at- tinge nel corso delle venti- quattro ore. Esistono na- turalmente stratagemmi per ridurre gli sprechi. Ecco cosa è emerso dalle nostre ricerche ed espe- rienze condotte a casa, ma soprattutto a scuola: Chiudere l’acqua mentre ci si insapona Usare un bicchiere per sciacquarsi i denti senza far scorrere l’acqua L’acqua sporca dei piatti o dei panni può fare da scarico del gabinetto. Non temete non vogliamo incoraggiare la mancanza di pulizia! Ma solo ricordarvi quanto l’acqua sia preziosa, anche da noi, un vero “tesoro”! Il 27% del nostro territorio è già arido. Dob- biamo aprire gli occhi, modi- ficando l’abitudine allo spre- co. Cambiare atteggiamento non è difficile, serve solo un po’ di attenzione e di intelli- genza. Noi crediamo che l’acqua sia un bene comune dell’umanità e di tutti gli esseri viventi . L’acqua è veramente un tesoro da con- dividere con tutti! Per i let- tori che vogliono sapperne di più e divenire “eco-lettori”, della “Mongolfiera” l’invito è a visitare la nostra scuola dove potete saperne di più e……..(continua pag.2) GLI SPRECHI Un rubinetto che gocciola “consuma “ 5 l al giorno mentre uno degli sprechi più comuni è lasciare scorrere l’acqua men- tre ci si lava i denti IN EUROPA degli sprechi L’Italia è in vetta alla classifica degli sprechi d’acqua : nel nostro paese infatti, il consumo annuo a persona è di 980 m 3 mentre in Germania è di 719 m 3 e in Francia 647 m 3 Una famiglia media euro- pea consu- ma 165l al giorno Brano interno 2 Brano interno 2 Brano interno 2 Brano interno 3 Brano interno 4 Brano interno 5 Brano interno 6 /DPRQJROILHUD Istituto Comprensivo Albano-Cecchina I CONSUMI Per bere e cucina- re usiamo media- mente 6 litri d’acqua al giorno. Per una doccia di 3 minuti 30 litri, per riempire la vasca da ba- gno 120-160 l, un carico di lavatrice consuma 80-120 l, per lavare i piatti ne servono 20; per lo scarico dello sciacquone altri 10-16 litri NEL MONDO Sono 40 i Paesi dove maggior parte della popolazione dispone di 7 l d’acqua al giorno per bere, cucinare, lavarsi. Il minimo giornaliero fissato dall’ONU è di 50 l. Il 22% del consu- mo mondiale di acqua è dovuto all’industria, il 70% all’agricoltura, solo l’8% al consumo domestico 30 Aprile 2003 Classe quarta C

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“ Voi ce la fate a vivere un giorno intero a lavare, bere, cucinare, usando solo 20 L d’acqua a testa? E’ questa la sfida lanciata dall’Auref un’organizzazione attiva in africa, in occasione dell’anno Internazionale dedicato al problema dell’Acqua. Perché 20 L? Perché questa è la quantità che ha a disposizione un contadino africano ogni giorno, e non è tra i più di-sagiati! Nei campi profughi ad esempio, si sta molto peggio. Ogni persona non ha nemmeno 5 L d’acqua a disposizione.

Noi di acqua quotidiana-mente, nella migliore delle ipotesi, ne utilizziamo inve-ce 10 volte tanta rispetto al contadino africano. A 200 L si arriva infatti in un bat-ter d’occhio. Noi, insieme ad alcuni ragazzi della quarta B ci abbiamo pro-vato: siamo riusciti a conta-re anche 300 L di consumo d’acqua al giorno ognuno! Qualche esempio:Francesco ha calcolato che per bere e cucinare usiamo 6 L d’acqua al giorno, per lava-re i denti senza lasciarla

scorrere 2 L d’acqua, per lavarci le mani 1,5 L di acqua in media! Vi sembrano troppi? Pro-vare per credere!A chi voglia tentare una gior-nata di solidarietà verso quel miliardo e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua, Auref propone di fornirsi di una tanica da 20 L, ugua-le a quella che portano le donne africane sulle spal-le, sotto il sole,di ritorno dal pozzo. Trovata la tani-ca è sufficiente controlla-re, a quanto liquido si at-tinge nel corso delle venti-quattro ore. Esistono na-turalmente stratagemmi per ridurre gli sprechi. Ecco cosa è emerso dalle nostre ricerche ed espe-rienze condotte a casa, ma soprattutto a scuola:

• Chiudere l’acqua mentre ci si insapona

• Usare un bicchiere per sciacquarsi i denti senza far scorrere l’acqua

• L’acqua sporca dei piatti o dei panni può fare da scarico del gabinetto.

Non temete non vogliamo incoraggiare la mancanza di pulizia! Ma solo ricordarvi quanto l’acqua sia preziosa, anche da noi, un vero “tesoro”! Il 27% del nostro territorio è già arido. Dob-biamo aprire gli occhi, modi-ficando l’abitudine allo spre-co. Cambiare atteggiamento non è difficile, serve solo un po’ di attenzione e di intelli-genza. Noi crediamo che l’acqua sia un bene comune dell’umanità e di tutti gli esseri viventi . L’acqua è veramente un tesoro da con-dividere con tutti! Per i let-tori che vogliono sapperne di più e divenire “eco-lettori”, della “Mongolfiera” l’invito è a visitare la nostra scuola dove potete saperne di più e……..(continua pag.2)

GLI SPRECHI

Un rubinetto che gocciola “consuma “ 5 l al giorno mentre uno degli sprechi più comuni è lasciare scorrere l’acqua men-tre ci si lava i denti

IN EUROPA

degli sprechi L’Italia è in vetta alla classifica degli sprechi d’acqua : nel nostro paese infatti, il consumo annuo a persona è di 980 m3 mentre in Germania è di 719 m3 e in Francia 647 m3 Una

f a m i g l i a media euro-pea consu-ma 165l al giorno

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I CONSUMI Per bere e cucina-re usiamo media-mente 6 li tri

d’acqua al giorno. Per una doccia di 3 minuti 30 litri, per riempire la vasca da ba-gno 120-160 l, un carico di lavatrice consuma 80-120 l, per lavare i piatti ne servono 20; per lo scarico dello sciacquone altri 10-16 litri NEL MONDO

Sono 40 i Paesi dove maggior parte della popolazione dispone di 7 l d’acqua al giorno per bere, cucinare, lavarsi. Il minimo giornaliero fissato dall ’ONU è di 50 l. Il 22% del consu-mo mondiale di acqua è dovuto all ’ industria, i l 70% all’agricoltura, solo l’8% al consumo domestico

30 Aprile 2003 Classe quarta C

In classe ultimamente , abbiamo parlato spesso di guerra, perché nel mondo di conflitti ce ne sono parecchi. L’acqua come il petrolio, è spes-so fonte di tensioni tra gli Stati perché chi ha l’acqua ha in mano un bene prezioso e può co-mandare chi non ce l’ha. Nonostante ci sia un continuo apporto di acqua sulla Terra, grazie ai fenomeni di con-densazione ed evaporazione, ci sono molti segnali di crisi: desertificazione, impoverimento delle falde, salinizza-zione dei terreni, inquinamento, sicci-tà. NEL MONDO LA SETE CRESCE

L’acqua bene comune per eccellenza rischia di diventare una rarità, una risorsa solo per pochi sul pianeta.La situazione di grave disagio per la gente, hanno provocato spesso tensio-ni,e, in certi casi, vere e proprie guer-re fra stati per il controllo e lo sfrutta-mento dei bacini di acqua comu-ni.”Nel prossimo secolo le guerre scop-pieranno per l’acqua e non per il pe-

trolio o per motivi politici” diceva nel 1995 Serageldin, vice presidente del-la Banca Mondiale. In Europa, ad esempio, il danubio attraversa 9 Pae-si e spesso tra loro ci sono controver-sie per motivi di inquinqmento e sfruttamento delle acque.In Asia il Tigri e l’Eufrate che nascono in Tur-chia, sono contesi anche dalla Siria e dall’Iraq.Anche tra India e Pakistan c’è tensione per quanto riguarda il fiume Indo e i progetti idraulici che lo riguardano. Così in Cina dove si costruire una diga che toglierebbe acqua necessaria per la coltivazione del riso a Laos, Birmania, Thailan-dia, Vietnam e Cambogia. Potremmo faretanti altri esempi……….Vi citi a-

mo solo l’Africa , dove la situa-zione è veramente drammatica. Le tensioni sono soprattutto tra Egitto ed Etipia e tra Sudan e Uganda riguardo l’uso dell’acqua del Nilo Bianco e del Nilo azzurro.

Cosa si può fare? Cosa possiamo fare noi? Forse possiamo comin-ciare a pensare che l’acqua è un

bene per tutti che va protetto e di-stribuito anche a chi non ne ha. For-se se cresciamo con questa convinzio-ne, costruiremo un futuro diverso, di

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Non succede tutti i giorni che i nostri inviati possano seguire in diretta un gruppo eccezionale di ragazzi alla scoperta delle più antiche origini del nostro territorio! Ma è proprio quello che è successo il 3 aprile 2003. Sfi-dando il tempo inclemente e mamme preoccupate, i nostri ragazzi armati di macchine fotografiche ed entusia-smo, partono in pulman per attraver-sare i Colli Albani. Tutto li interessa: l’estensione dei boschi del Parco Re-gionale, il Museo delle Navi Romane di Nemi, l’emissario del lago di Nemi e infine lui il VULCANO LAZIALE ormai trasformato nei Colli Albani e coperto di boschi verdissimi. Trovere-te la sua storia nell’articolo seguente. Intanto possiamo dirvi che noi insie-me a loro, eravamo veramente emo-zionati mentre calpestavamo in pun-

ta di piedirocce che hanno una storia di oltre 500 000 anni! Abbiamo potu-to ammirare una splen-dida foto scattata dal satellite che ci ha lascia-ti a bocca aperta! Il ter-ritorio dei Castelli ro-mani si presenta come una specie di ferro di cavallo, aperto verso il mare, con le monatgne del recinto esterno(tuscolano-artemisio) a semicerchio e nel recin-to interno il Monte Cavo e della Faeta Una visio-ne spettacolare! Ci sa-rebbe piaciuto essere presenti non nel momento iniziale ma nell’ultima fase quando,dopo po-tenti esplosioni, si formarono i laghi,

alcuni dei quali sono stati prosciuga-ti dall’uomo. Per riprendere quei mo-

menti…..quella sì s a-rebbe stata una noti-zia esplosiva! Sapete che qualcuno tra noi,ha cominciato a trema-re pensando al magma che ancora dorme as-sopito là sotto? Ma niente paura, la nostra gita si è conclusa nel migliore dei modi! An-zi invitiamo pure voi ad andare a conoscere “di persona” il VU L-CANO LAZIALE

(Valentina Renzi e Francesco M.)

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NELLA SECONDA FASE, DOPO UNA LUNGA PAUSA, CIRCA 270 000 ANNI FA,SI FORMO’ UN VUL-CANO PIU’ PICCOLO DENTRO LA CALDARA. IL CRATERE DI QUE-STO VULCANO E’ FORMATO DAI MONTI CHE NOI CHIAMIAMO FA-ETE E MONTE CAVO.INFINE, ED E’ LA TERZA FASE (100 000/200 000 ANNI FA) SI ORIGINARONO I LAGHI DI NEMI ED ALBANO, DO-PO POTENTI ESPLOSIONI,CAUSATE DALL’INCONTRO TRA IL MAGMA INCANDESCENTE E L’ACQUA PRESENTE NEL SOTTO-SUOLO. ALTRI CINQUE LAGHET-TI OGGI NON ESISTONO PIU’ PERCHE’ SONO STATI PROSCIU-GATI PER ATTIVITA’ AGRICOLE.

( A cura Matteo Verrelli)

L’ATTIVITà VULCANICA HA AVU-TO INIZIO NELLA NOSTRA RE-GIONE, CIRCA 2 MILIONI DI AN-NI FA, E SI è CONCLUSA POCHE MIGLIAIA DI ANNI ORSONO . CI FURONO DIVERSE FASI DI ATTI-VITA’ VULCANICA.

NELLA PRIMA FASE A SEGUITO DI INTENSE ESPLOSIONI, SI FORMO’ UN GRANDE EDIFICIO VULCANICO. I MATERIALI ERUT-TATI DALLA BOCCA DEL VULCA-NO (MAGMA E LAPILLI) RICA-DENDO FORMARONO UN GIGAN-TESCO CONO LARGO ALLA BASE 60 KM. POI IL VULCANO CROLLO’ E FORMO’ UNA CALDARA(OGGI CHIAMATA TUSCOLANO-ARTEMISIO).

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û üþý.ÿ�����üþý���ÿ����bÿIn un vil laggio viveva una ragazza d’ olio . Un giorno arr i-vò un signore , a lui la donna d’ olio la volle sposare. A n-do a casa dei genitori per chiedere la mano alla ragazza. I genitori si raccomandarono allo sposo di tenerla all ’ ombra perché essendo fatta d’olio si scioglieva .Però il ragazzo dopo sposati le presentò la prima moglie ma con la sposa andò anche la sorell ina .Un giorno la prima moglie con-strinse la donna d’ olio a lavorare nei campi , appena uscita si sciolse . La sorellina fece in tempo a mettere il pollice in un barattolo .Quando il marito ritornò dell’ lavoro , la so-rellina gli raccontò tutto. Il marito aspetto moltissimo tem-po . Un bel giorno il marito rivide la moglie intatta, “ sei guarita” disse il marito, e vissero tutti feli ci e contenti!

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