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Cyberbullismo
Fabrizio Bettetti, Gerri Del Ben
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Sommario
Cyberbullismo, cos’è?
Confronto con il bullismo tradizionale
Categorie di cyberbullismo
Diffusione del fenomeno
Come proteggersi?
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Cyberbullismo, cos’è?
• Il cyberbullismo (“bullismo online”) è un attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante la rete
• È un’evoluzione del bullismo tradizionale
• Secondo l’U.S. Department of Health & Human Services può includere “messaggi di testo, e-mail e gossip diffusi via posta elettronica o postati sui social network, ma anche la pubblicazione di video e foto imbarazzanti, la creazione di profili e siti web falsi”
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Confronto con il bullismo tradizionale
• Rispetto al bullismo tradizionale, l’uso dei mezzi elettronici conferisce al cyberbullismo alcune caratteristiche proprie
• Esse sono
– anonimato del molestatore
– indebolimento delle remore etiche
– assenza di limiti spaziotemporali
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Anonimato del molestatore
• In realtà è illusorio
– ogni comunicazione elettronica
lascia sempre delle tracce
• Per la vittima, tuttavia, è
difficile risalire, da sola, al proprio molestatore
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Indebolimento delle remore etiche
• È una caratteristica strettamente correlata alla precedente
– spesso la gente fa o dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale
• Epoca di apatia
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Assenza di limiti spaziotemporali
• Il bullismo tradizionale
avviene in luoghi e momenti
specifici – per esempio nel contesto
scolastico
• Il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che quest’ultima si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo (per esempio un social network)
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Categorie di cyberbullismo
• Flaming – messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare
battaglie verbali
– potere bilanciato
• Molestie (harassment) – spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a
ferire qualcuno
– persistenza ed asimmetria di potere
– reclutamento volontario
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Categorie di cyberbullismo
• Cyber-persecuzione (cyberstalking) – harassment particolarmente insistente ed
intimidatorio
• Denigrazione – sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e
con cattiveria la sua reputazione – spettatori passivi o, soprattutto, attivi – reclutamento involontario
• Sostituzione di persona (impersonation) – farsi passare per un'altra persona per spedire
messaggi o pubblicare testi reprensibili
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Categorie di cyberbullismo
• Outing – “salvare” le confidenze spontanee di un coetaneo e, in
un secondo momento, pubblicarle
• Trickery – ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi
pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate
• Esclusione – escludere deliberatamente una persona da un gruppo
online per provocare in essa un sentimento di emarginazione
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Categorie di cyberbullismo
• Cyberashing (o happy slapping)
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Diffusione del fenomeno
• I più colpiti sono i bambini ed i ragazzi
– sono i più immersi nell’era di Internet e i più fragili psicologicamente
• Ma anche …
– personaggi pubblici (politici, youtuber, showman)
– persone con problemi a livello psicologico o fisico
– persone con nemici (questi ultimo possono essere ex fidanzati/e, colleghi di lavoro invidiosi)
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Diffusione del fenomeno
• Il cyberbullismo è sempre più diffuso • Un sondaggio statunitense del 2008-2009 ha rilevato che
il 6% degli studenti tra i 6 ed i 12 anni sono stati vittime di atti di cyberbullismo; mentre uno studio del 2011 mostra che lo stesso è accaduto al 16% degli studenti tra i 9 ed i 12 anni
• Indagini del 2015 evidenziano che quasi la metà dei bambini ed adolescenti ammettono di essere stati vittima di cyberbullismo ed 1 su 4 afferma che l’episodio si è ripetuto più di una volta. In particolare 1 ragazzo su 4 di età compresa tra i 12 ed i 17 anni ha subìto un qualche episodio di cyberbullismo (Kaspersky Lab)
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Diffusione del fenomeno
• Le scuole hanno iniziato e stanno progressivamente aumentando le misure per combattere questo genere di abusi – vengono organizzate vere e proprie lezioni per
sensibilizzare i ragazzi in merito a questo fenomeno
• Le scuole hanno, però, un potere limitato e possono monitorare solo parzialmente l’attività online e l’interazione dei ragazzi con i social media; inoltre sono incapaci di punire gli studenti per azioni compiute in rete al di fuori dell’orario scolastico
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Diffusione del fenomeno
• La diffusione di smartphone e tablet, unitamente alla facilità del loro utilizzo, ha generato un aumento di accesso alla rete da parte dei più piccoli sia per giocare che per cercare informazioni
• Purtroppo si sono anche registrati casi di genitori che hanno partecipato alle azioni di cyberbullismo dei loro figli
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Diffusione del fenomeno
• La cultura del “condividere tutto” sui social network (ormai una norma) ha alimentato il fenomeno
• Se qualcosa (una notizia imbarazzante, una foto personale) viene diffuso in rete, si è soliti pensare che la notizia arriverà a tutti e durerà per sempre. Per questo motivo le vittime del cyberbullismo sono doppiamente imbarazzate
• Alcuni studi del 2014, hanno rilevato che, in Europa, metà delle vittime di cyberbullismo soffre di depressione e nel 38% dei casi si arriva anche a tentativi di suicidio (LSE study)
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Diffusione del fenomeno
• I legislatori hanno progressivamente pensato a nuove leggi per prevenire e punire i criminali
– come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice Civile e del Codice Penale e, per quanto riguarda l’ordinamento italiano, del Codice della Privacy
– il cyberbullismo in Italia è un reato che non rispetta l’art. 3 della Costituzione Italiana. Si rischia da un risarcimento economico alla prigione
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Diffusione del fenomeno
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Come proteggersi?
• Sensibilizzare i genitori!
• Parlare, parlare e ancora …
parlare! – la consapevolezza è la prima
arma per combattere il
cyberbullismo, fin da piccoli
• Interessarsi delle attività online di bambini e ragazzi – capire cosa fanno i propri
ragazzi sui social network e
aggiungerli ai propri amici
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Come proteggersi?
• Incoraggiarli a parlare delle proprie esperienze online, in particolare di tutto ciò che non li fa sentire a proprio agio, e a dire quando si sentono minacciati – è possibile bloccare certi numeri di telefono o certi
contatti
• Stabilire assieme ai propri figli delle regole precise rispetto a quello che possono o non possono fare online e spiegare loro l’importanza di tali regole. È bene ridefinire queste regole quando i propri ragazzi crescono
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Come proteggersi?
• I divieti non funzionano mai!
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Come proteggersi?
• Usare un Parental Control
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Come proteggersi?
• Proteggere sempre il computer con un buon antivirus con Internet Security
• Non dimenticarsi degli smartphone dei propri ragazzi; in realtà sono dei computer molto sofisticati. La maggior parte degli smartphone include misure di Parental Control ed esistono app fidate in grado di filtrare i contenuti inappropriati o bloccare eventuali SMS fastidiosi
• Se dovesse capitare qualche episodio spiacevole, stare vicino ai propri figli ed aiutarli
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Grazie per l’attenzione!
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