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RELAZIONE TECNICA PER IMPIANTI ELETTRICI

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Indice

1 Premessa ......................................................................................................... 2

2 Designazione delle opere da eseguire .............................................................. 2

2.1 Opere da compiersi ............................................................................................................................ 2 2.2 Opere provvisionali ............................................................................................................................ 3

3 Normativa di riferimento ................................................................................. 3

3.1 Normativa generale ........................................................................................................................... 4 3.2 Normativa tecnica .............................................................................................................................. 4 3.3 Circolari, raccomandazioni, ecc. ......................................................................................................... 5 3.4 Classificazione degli ambienti ............................................................................................................ 6

4 Prescrizioni tecniche ........................................................................................ 6

4.1 Cavi e conduttori ................................................................................................................................ 6 4.2 Canalizzazioni ..................................................................................................................................... 7

5 Misure di protezione ........................................................................................ 7

5.1 Misure di protezione contro i contatti diretti .................................................................................... 7 5.2 Misure di protezione contro i contatti indiretti ................................................................................. 7 5.3 Misure di protezione contro le sovracorrenti .................................................................................... 8

6 Qualità e caratteristiche dei materiali .............................................................. 8

6.1 Quadri elettrici ................................................................................................................................... 8 6.2 Interruttori ....................................................................................................................................... 10 6.3 Cavi ................................................................................................................................................... 10 6.4 Accettazione ..................................................................................................................................... 10

7 Verifiche e prove in corso d’opera .................................................................. 10

8 Collaudo finale degli impianti ......................................................................... 11

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1 Premessa

Il presente documento riguarda le opere impiantistiche di natura elettrica da mettere in opera

ell a ito dei lavori di riqualificazione e messa a norme del Mercato Palocco in Acilia, Roma

2 Designazione delle opere da eseguire

2.1 Opere da compiersi

Gli impianti da eseguire, alle condizioni del presente documento sono:

- Linee di alimentazione principale in bassa tensione dal locale contatori ai singoli quadri di

negozio;

- Quadro Elettrico sotto contatore e Quadro Elettrico di Negozio (uno per ogni unità);

- Integrazione delle vie cavi;

- Sostituzione degli apparecchi illuminanti esistenti;

- Integ azio e di ° appa e hi illu i a ti pe l illu i azio e di si u ezza;

- Soccorritore e linee di alimentazione luce di sicurezza;

- Verifiche strumentali;

Il e ato è suddiviso i u ità o e iali ed u a a itazio e del ustode ; attual e te og i

unità è ali e tata dal lo ale o tato i, o o dutto i i tu azio i i assate. Nell a ito dei

lavori, dovranno essere realizzate nuove linee di alimentazione con cavi conformi al Regolamento

dei Prodotti da Costruzione (CPR). Le nuove linee verranno posate in parte in canalizzazioni

esistenti per alimentare i negozi laterali interni al mercato; per le unità che hanno accesso

dall este o ve à ealizzata u a uova a alizzazio e hiusa, dal lo ale o tato i att ave so le

diverse unità; dal canale i cavi verranno posati in tubazioni rigide in materiale isolante fino ad ogni

quadro. Per le tredici unità centrali dovrà essere effettuata la verifica strumentale delle linee

esistenti, oltre alla verifica della sezione e della integrità delle tubazioni incassate esistenti, al fine

di stabilire la sfilabilità dei cavi, e la possibilità di installare nelle stesse tubazioni nuovi cavi di

alimentazione. Laddove le condizioni di sfilabilità e sostituzione dei cavi non siano verificate, si

valuterà (con verifica strumentale l i teg ità dell isola e to e l adeguatezza della sezio e dei avi

esiste ti, e aso pe aso si defi i à l i te ve to da esegui e.

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Tutti i quadri elettrici verranno sostituiti; ogni linea sarà dotata anche di un interruttore di

protezione immediatamente a valle del contatore, dotato di relè magnetotermico e differenziale

ad intervento selettivo, dimensionato in modo di garantire la selettività con gli interruttori

installati a valle.

Gli attuali p oietto i pe l illu i azio e o di a ia ve a o sostituiti con proiettori asimmetrici a

LED da W e . l , he sa a o ali e tati dalle li ee esiste ti p evia ve ifi a dell i teg ità

e dell adeguatezza delle stesse .

Verranno poi installati quattro proiettori della stessa tipologia, alimentati però da un soccorritore

da ubicare nel locale contatori, o in un locale attiguo non accessibile al pubblico, per

l illu i azio e di si u ezza. I uesto aso le li ee sa a o di uova ealizzazio e, i stallate el

canale esistente.

L i pia to av à g ado di p otezione minimo IP4X.

2.2 Opere provvisionali

Sono da intendersi incluse le opere provvisionali, ossia tutte le opere accessorie direttamente

o esse o l ese uzio e degli i pia ti, ad ese pio, eventuale apertura e chiusura di tracce,

muratura di scatole, grappe o sostegni ecc., trasporto a discarica di materiali di risulta e di

materiale bonificato, mentre sono da considerarsi escluse tutte le opere di rifinitura di

specializzazione edile.

3 Normativa di riferimento

Gli Impianti e i componenti devono esse e ealizzati a egola d a te, o fo e e te alle

prescrizioni del DM 37/2008 e successive modifiche ed integrazioni. Oltre le leggi, decreti e

regolamenti citati nel presente documento, fanno parte integrante del Contratto le leggi vigenti

sul territorio nazionale in materia di appalti in quanto applicabili che l I p esa è te uta a

osservare, e in particolare la normativa sulla sicurezza: il D.Lgs. 81/08 – Disciplina per la tutela

della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e successive modifiche ed integrazioni.

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Per quanto riguarda le prescrizioni tecniche per i materiali e per l'esecuzione delle opere, salvo

i di azio i più pa ti ola eggiate, l Appaltato e deve fa e ife i e to, olt e he alle leggi vige ti,

anche alle norme e alle regole tecniche cogenti o di indirizzo: CEI, UNI EN, UNI ISO, UNI, ecc.. In

caso di assenza di regolamentazione e di normativa italiana si farà riferimento alle norme in uso

ell a ito della U.E..

Tutte le norme, ove richiamate nel testo del presente Capitolato, si devono intendere sostituite

dagli eventuali aggiornamenti.

3.1 Normativa generale

DM 37/08 del 22 Gennaio 2008;

DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela

della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

DLgs n° 151 del 14/09/2015: Sicurezza del lavoro: modifiche al DLgs 81/08

D.P.R. n° 462 del 22/10/2001: Regolamento di semplificazione del procedimento per la

denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di

dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi;

DLgs n° 159 del 01/08/2016: Campi elettromegnetici: sicurezza nei luoghi di lavoro

DM del 03/0/2015 Codice di prevenzione incendi;

DM 06/08/2014 Servizi antincendio

3.2 Normativa tecnica

CEI EN 60909-0 IIa Ed. (IEC 60909-0:2001-07): Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in

corrente alternata. Parte 0: Calcolo delle correnti.

IEC 60090-4 First ed. 2000-7: Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente

alternata. Parte 4: Esempi per il calcolo delle correnti di cortocircuito.

CEI 11-28 1993 Ia Ed. (IEC 781): Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di

cortocircuito nelle reti radiali e bassa tensione.

CEI 17-5 VIIIa Ed. 2007: Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici.

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CEI 20-91 2010: Cavi elettrici con isolamento e guaina elastomerici senza alogeni non

propaganti la fiamma con tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata

e 1500 V in corrente continua per applicazioni in impianti fotovoltaici.

CEI 23-3/1 Ia Ed. 2004: Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per

impianti domestici e similari.

CEI 64-8 VIIa Ed. 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua.

IEC 364-5-523: Wiring system. Current-carring capacities.

IEC 60364-5-52 IIIa Ed. 2009: Electrical Installations of Buildings - Part 5-52: Selection and

Erection of Electrical Equipment - Wiring Systems.

CEI UNEL 35023 2012: Cavi per energia isolati con gomma o con materiale termoplastico

avente grado di isolamento non superiore a 4- Cadute di tensione.

CEI UNEL 35024/1 1997: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico

per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente

continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria.

CEI UNEL 35024/2 1997: Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non

superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Portate di

corrente in regime permanente per posa in aria.

CEI UNEL 35026 2000: Cavi elettrici con materiale elastomerico o termoplastico per

tensioni nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Portate di

corrente in regime permanente per posa interrata.

CEI 17-43 IIa Ed. 2000: Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante

estrapolazione, per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione (quadri BT) non di serie (ANS).

CEI 23-51 IIa Ed. 2004: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di

distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.

3.3 Circolari, raccomandazioni, ecc.

Raccomandazioni USSL e ISPESL;

Norme e prescrizioni delle Società erogatrici dei servizi elettrico e telefonico;

Norme e prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente;

Tabelle di unificazione UNI - CEI - UNEL;

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Le p es izio i dell Istituto Italia o pe il archio di Qualità per i materiali e le apparecchiature

a esse all otte i e to del Ma hio;

Ogni altra prescrizione, regolamentazione o raccomandazione emanata da eventuali Enti ed

applicabile agli impianti elettrici ed alle loro parti componenti.

3.4 Classificazione degli ambienti

Le a ee ve dita so o lassifi ate o e A ie ti a aggio is hio i aso di i e dio se o do le

indicazioni della norma CEI 64- / “ez. pe l elevata de sità di affolla e to o pe l elevato

tempo di sfollamento in caso di incendio o pe l elevato da o ad a i ali e ose.

All i te o di tali a ee è p evista pe ta to la ealizzazio e degli i pia ti o ife i e to alla o a

CEI 64- / ap. . . p es izio i o u i di p otezio e o t o l i e dio pe i o po e ti

elettrici escluse le o duttu e e ap. . . p es izio i o u i di p otezio e o t o l i e dio

per le condutture, nonché con riferimento alle prescrizioni aggiuntive di cui al cap. 751.04.3.

Qualora da quanto riportato sulla pratica VVF, la classe del compartimento antincendio sia uguale

o supe io e a allo a tali a ee so o i olt e lassifi ate o e A ie ti a aggio is hio i aso

di i e dio se o do le i di azio i della o a CEI -8/7 Sez. 751 per la presenza di materiale

infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito. Ai fini

della presente classificazione, è prevista inoltre la realizzazione degli impianti con riferimento alle

prescrizioni aggiuntive di cui al cap. 751.04.5; è previsto in particolare che tutti i componenti

dell i pia to, gli appa e hi di illu i azio e ed i oto i, de a o esse e posti e t o i volu i

aventi grado di protezione non inferiore a IP4X. Gli impianti saranno inoltre realizzati, per

caratteristiche dei materiali e per condizioni di installazione, al fine di garantire adeguata

protezione meccanica rispetto ad urti e danneggiamenti.

4 Prescrizioni tecniche

4.1 Cavi e conduttori

I cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra

e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750 V, simbolo di designazione 07. Quelli utilizzati

nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a

300/500 V, simbolo di designazione 05. Questi ultimi, verranno posati in canalizzazioni separate e

distinte dai cavi di energia. I cavi saranno tutti conformi al Regolamento Prodotti da Costruzione

(CPR).

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I conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle

colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione. In particolare, i conduttori di neutro e

protezione devono essere contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu

chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, devono essere

contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori: nero, grigio e marrone.

Le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei

circuiti (affinché la caduta di tensioni non superi il valore del 4% della tensione a vuoto) devono

essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di

corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL.

4.2 Canalizzazioni

I conduttori, devono essere sempre protetti e salvaguardati meccanicamente. Dette protezioni saranno costituite da tubazioni e canali. Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti. Il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e rinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque il diametro interno, per i circuiti di potenza, non deve essere inferiore a 20 mm.

5 Misure di protezione

5.1 Misure di protezione contro i contatti diretti

La p otezio e o t o i o tatti di etti o pa ti i te sio e sa à ealizzata edia te l i piego di i volu i o a ie e ave ti g ado di p otezio e ido eo all a ie te di i stallazio e; l i piego di dispositivi differenziali ad alta sensibilità a protezione dei circuiti terminali, costituirà in ogni caso

una efficace protezione addizione contro i contatti diretti.

5.2 Misure di protezione contro i contatti indiretti

La p otezio e o t o i o tatti i di etti sa à ealizzata edia te l i te uzio e auto ati a dell ali e tazio e, otte uta att ave so l i stallazio e di dispositivi di p otezio e diffe e ziale; al riguardo, e con riferimento ad un sistema di distribuzione BT di tipo TT, sarà garantito il rispetto

delle prescrizioni della Norma CEI 64-8, in base alle quali le caratteristiche dei dispositivi di

p otezio e e le i pede ze dei i uiti sa a o oo di ate i odo tale he l i te uzio e auto ati a dell ali e tazio e avvenga entro il tempo specificato.

Tale esige za sa à soddisfatta o l i piego di i te utto i auto ati i ag etote i i dotati di relè differenziale ad alta sensibilità (30 e/o 300mA) a protezione dei circuiti terminali. In tutti i casi

in cui la protezione contro i contatti indiretti dovesse essere affidata a relè di tipo

elettromagnetico, sarà in ogni caso verificato che la minima corrente di guasto determini

l i te uzio e auto ati a dell ali e tazio e e t o il te po i hiesto.

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5.3 Misure di protezione contro le sovracorrenti

La salvagua dia dei o po e ti dell i pia to, sia o essi passivi sezio ato i, avi, o setti, e . che attivi (interruttori automatici, motori, trasformatori, utilizzatori in genere) sarà conseguita

edia te l i piego di dispositivi di protezione che, in condizioni generali di guasto e di

sov a o e te i pa ti ola e, li iti o l e e gia te i a t a sita te a valo i si u a e te o dannosi per i componenti, e tali da non essere causa di decadimento accelerato delle

caratteristiche e delle prestazioni degli stessi.

Le caratteristiche dei dispositivi di protezione saranno pertanto opportunamente coordinate alla

tipologia ed alle a atte isti he dei dive si o po e ti dell i pia to; al igua do, e o ife i e to alle condutture, sarà garantita la protezione dalle sovracorrenti di relativa consistenza e lunga

durata (sovraccarico) e dalle sovracorrenti di elevata entità e di breve durata (corto-circuito)

edia te l i piego di dispositivi di tipo ag etote i o e el ispetto delle p es izioni della

Norma CEI 64-8.

Per quanto riguarda le sollecitazioni elettrodinamiche cui possono essere sottoposti i componenti

di impianto in condizioni di guasto, saranno adottati idonei mezzi di ancoraggio delle condutture; i

quadri elettrici e le apparecchiature installate al loro interno saranno inoltre dimensionati per una

tenuta al corto circuito correlata al valore della corrente di guasto presunta nel punto di

installazione.

6 Qualità e caratteristiche dei materiali

Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente

in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche,

corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio.

Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme CEI e alle tabelle di

unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano.

Per i materiali la cui provenienza è prescritta dalle condizioni del presente Capitolato Speciale,

potranno pure essere richiesti i campioni, sempre che siano materiali di normale produzione.

Nella scelta dei materiali è raccomandata la preferenza ai prodotti nazionali o comunque a quelli

dei Paesi della CE.

Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la

simbologia del CEI e la lingua italiana.

6.1 Quadri elettrici

Ogni quadro elettrico dovrà essere realizzato nel rispetto delle Norme CEI 64-8, CEI 17-13, CEI EN

61439-1 e dovrà essere corredato dello schema elettrico e di una targhetta con i seguenti dati:

- nome del quadro;

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- nome del costruttore;

- data e numero di costruzione;

- numero dello schema di riferimento;

- tensione nominale;

- massima corrente distribuibile;

- corrente di corto circuito.

Gli interruttori e/o i morsetti di ingresso linee di alimentazione di ciascun quadro dovranno essere

dotati di oppo tu i op i o setti od e uivale ti p otezio i e a i he atte a ealizza e l adeguata protezione dai contatti diretti anche a portella aperta; sul coprimorsetto dovrà essere apposta la

segnalazione di pericolo per folgorazione.

Cavi, morsettiere, interruttori e qualsiasi dispositivo alloggiato nel quadro dovranno essere

corredati di targhette di identificazione in accordo con lo schema elettrico del quadro.

Dovrà essere prevista, una morsettietra, con sezione minima tale da resistere alla massima

corrente di guasto a terra da cui il quadro elettrico può essere interessato, predisposta per il

collegamento a terra del quadro stesso e dei conduttori P.E. relativi alle linee di alimentazione in

partenza dal quadro.

I cablaggi di potenza (linee entranti ed uscenti) e di segnale interni al quadro saranno realizzati con

conduttori in rame isolati aventi sezione adeguata alla corrente transitante, colorazione della

guaina isolante rispondente alle prescrizioni delle tabelle CEI UNEL oppure saranno dotati di

sistemi di identificazione comunque conformi a quanto sopra esposto.

I trasformatori eventualmente contenuti nei quadri devono essere conformi alle norme CEI sui

trasformatori di sicurezza, Norme CEI 14-16 (1990), e devono recare la targa con il contrassegno di

trasformatore di sicurezza.

Ogni quadro elettrico dovrà comprendere una apposita tasca per la conservazione degli schemi

elettrici.

Il Costruttore è tenuto a rilasciare una dichiarazione scritta di rispondenza del quadro alle norme

CEI ed in particolare al fascicolo di norme 17-13/1 e la garanzia deve in particolare riguardare:

- il g ado di p otezio e o t o i o tatti di etti ve so l este o;

- il grado di protezione della segregazione tra le sezioni ed i componenti;

- la sov ate pe atu a all i te o del uad o elett i o o il a i o o i ale p evisto;

- la protezione contro i corto circuiti e la tenuta ai corto circuiti internamente al quadro

elettrico.

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Le carpenterie dei quadri elettrici saranno dimensionate con un margine di riserva del 30% al fine

di o se ti e l eve tuale futu o alloggia e to di uovi dispositivi di o a do e p otezio e p evia ve ifi a di al olo ed a f o te di ido ea e tifi azio e dell i te ve to .

6.2 Interruttori

Gli interruttori di protezione e gli interruttori di manovra-sezionatori (tutti con portata inferiore a

100A) saranno di tipo modulare.

Gli interruttori di protezione saranno dotati di sganciatore per la realizzazione delle funzioni di

protezione richieste ed indicate sugli schemi di riferimento; gli sganciatori saranno dotati di soglia

di intervento di tipo fisso come indicato sugli schemi di riferimento.

Per quanto concerne il potere di interruzione (Ics di servizio) dei dispositivi di manovra e

p otezio e i stallati all i te o dei uad i elett i i, si i hiede he tale valo e sia supe io e al valo e della corrente di corto circuito presenta nel punto di installazione con un valore minimo di 6kA.

6.3 Cavi

“i i hiede l i piego di avi o e di seguito elencato:

- cavo unipolare tipo FG16M16 e multipolare tipo FG16OM16;

- tipo FG17, idonei ad essere installati in tubazioni in materiale isolante.

6.4 Accettazione

I materiali dei quali sono stati richiesti i campioni potranno essere posti in opera solo dopo

l'accettazione da parte della Committenza, la quale dovrà dare il proprio responso entro 7 giorni

dalla presentazione dei campioni, in difetto di che il ritardo graverà sui termini di consegna delle

opere.

La Ditta appaltatrice non dovrà porre in opera materiali rifiutati dalla Committenza, provvedendo

quindi ad allontanarli dal cantiere.

7 Verifiche e prove in corso d’opera

Durante il corso dei lavori, l'Committenza si riserva di eseguire verifiche e prove preliminari sugli

impianti o parti degli stessi, in modo da poter tempestivamente intervenire qualora non fossero

rispettate le condizioni del presente Capitolato Speciale e del progetto approvato.

Le verifiche potranno consistere nell'accertamento della rispondenza dei materiali impiegati con

quelli stabiliti, nel controllo delle installazioni secondo le disposizioni convenute (posizioni,

percorsi ecc.), nonché in prove parziali di isolamento e di funzionamento e in tutto quello che può

essere utile allo scopo sopra accennato.

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Dei risultati delle verifiche e delle prove preliminari di cui sopra, si dovrà compilare regolare

verbale.

8 Collaudo finale degli impianti

Il collaudo definitivo dovrà accertare che gli impianti e i lavori, per quanto riguarda i materiali

impiegati, l'esecuzione e la funzionalità siano in tutto corrispondenti a quanto precisato nel

presente documento, tenuto conto di eventuali modifiche concordate in sede di aggiudicazione

dell'appalto o nel corso dell'esecuzione dei lavori.

Si dovrà procedere alle seguenti verifiche di collaudo:

– rispondenza alle disposizioni di legge;

– rispondenza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco;

– rispondenza alle prescrizioni particolari concordate in sede di offerta;

– rispondenza alle norme CEI relative al tipo di impianto.

Anche del collaudo definitivo verrà redatto regolare verbale.

Esame a vista

Deve essere eseguita un'ispezione visiva per accertarsi che gli impianti siano realizzati nel rispetto

delle prescrizioni delle Norme generali, delle Norme degli impianti di terra e delle Norme

particolari riferentesi all'impianto installato. Il controllo deve accertare che il materiale elettrico,

che costituisce l'impianto fisso, sia conforme alle relative Norme, sia stato scelto correttamente e

installato in modo conforme alle prescrizioni normative e non presenti danni visibili che ne

possano compromettere la sicurezza.

Tra i controlli a vista devono essere effettuati i controlli relativi a:

– protezioni, misura di distanze nel caso di protezione con barriere;

– presenza di adeguati dispositivi di sezionamento e interruzione, polarità, scelta del tipo di

apparecchi e misure di protezione adeguate alle influenze esterne, identificazione dei conduttori

di neutro e protezione, fornitura di schemi, cartelli ammonitori, identificazione di comandi e

protezioni, collegamenti dei conduttori.

È opportuno che tali esami inizino durante il corso dei lavori.

Verifica del tipo e dimensionamento dei componenti dell'impianto e dell'apposizione dei

contrassegni di identificazione

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RELAZIONE TECNICA PER IMPIANTI ELETTRICI

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Si deve verificare che tutti i componenti dei circuiti messi in opera nell'impianto utilizzatore siano

del tipo adatto alle condizioni di posa e alle caratteristiche dell'ambiente, nonché correttamente

dimensionati in relazione ai carichi reali in funzionamento contemporaneo, o, in mancanza di

questi, in relazione a quelli convenzionali.

Per cavi e conduttori si deve controllare che il dimensionamento sia fatto in base alle portate

indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre si deve verificare che i componenti siano dotati dei debiti

contrassegni di identificazione, ove prescritti.

Misura della resistenza di isolamento

Si deve eseguire con l'impiego di un ohmmetro la cui tensione continua sia di circa 125 V, nel caso

di muratura su parti di impianto di categoria 0, oppure su parti di impianto alimentate a bassissima

tensione di sicurezza, e di circa 500 V, nel caso di misura su parti di impianto di I categoria.

La misura si deve effettuare tra l'impianto (collegando insieme tutti i conduttori attivi) e il circuito

di terra, e fra ogni coppia di conduttori tra loro e, durante lo svolgimento della stessa, gli

apparecchi utilizzatori devono essere disinseriti. La misura è relativa a ogni circuito, intendendosi

per circuito la parte di impianto elettrico protetto dallo stesso dispositivo di protezione.

Misura delle cadute di tensione

La misura delle cadute di tensione deve essere eseguita tra il punto di inizio dell'impianto e il

punto scelto per la prova; si inseriscono un voltmetro nel punto iniziale ed un altro nel secondo

punto (i due strumenti devono avere la stessa classe di precisione).

Devono essere alimentati tutti gli apparecchi utilizzatori che possono funzionare

contemporaneamente: nel caso di apparecchiature con assorbimento di corrente istantaneo si fa

riferimento al carico convenzionale scelto come base per la determinazione delle sezioni delle

condutture.

Le letture dei due voltmetri si devono eseguire contemporaneamente e si deve procedere poi alla

determinazione della caduta di tensione percentuale.

Verifica delle protezioni contro i corto circuiti e i sovraccarichi

Si deve controllare che:

– il potere di interruzione degli apparecchi di protezione contro i cortocircuiti sia adeguato alle

condizioni dell'impianto e della sua alimentazione;

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– la taratura degli apparecchi di protezione contro i sovraccarichi sia correlata alla portata dei

conduttori protetti dagli stessi.

Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti.

Devono essere eseguite le verifiche dell'impianto di terra descritte nelle norme per gli impianti di

messa a terra (norme CEI 64-8).

Si devono effettuare le seguenti verifiche:

a) esame a vista dei conduttori di terra e di protezione. Si intende che andranno controllate

sezioni, materiali e modalità di posa nonché lo stato di conservazione sia dei conduttori che delle

giunzioni. Occorre inoltre controllare che i conduttori di protezione assicurino il collegamento tra i

conduttori di terra e il morsetto di terra degli utilizzatori fissi e il contatto di terra delle prese a

spina;

b) misura del valore di resistenza di terra dell'impianto, che andrà effettuata con appositi

strumenti di misura o con il metodo voltamperometrico utilizzando un dispersore ausiliario e una

sonda di tensione, che vanno posti a una sufficiente distanza dall'impianto di terra e tra loro. Si

possono ritenere ubicati in modo corretto quando siano sistemati a una distanza dal suo contorno

pari a 5 volte la dimensione massima dell'impianto stesso; quest'ultima, nel caso di semplice

dispersore a picchetto, può assumersi pari alla sua lunghezza.

Una pari distanza deve essere mantenuta tra la sonda di tensione e il dispositivo ausiliario;

c) controllo, in base ai valori misurati, del coordinamento degli stessi con l'intervento nei tempi

previsti dei dispositivi di massima corrente o differenziale. Per gli impianti con fornitura in media

tensione, detto valore va controllato in base a quello della corrente convenzionale di terra, da

richiedersi al distributore di energia elettrica.