Curricolo parte seconda le indicazioni 2012

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agata gueli - [email protected] 1 2015 SECONDA PARTE

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2015

SECONDA PARTE

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Nella società complessa della

conoscenza nella quale oggi siamo

immersi, solo una didattica che si

esponga con un alto profilo

pedagogico, può assolvere il

compito etico che le è proprio, cioè

quello di

formare il cittadino

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Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità.

Da Le indicazioni per il Curricolo della

scuola di base, 2007 e 2012

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La relazione

implica La

comunicazione

La conoscenza implica

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La conoscenza richiede, per accedervi, competenze

che rendono l’individuo cittadino capace di vivere

nella società complessa del 3° millennio, nella quale

occorre

COMPETENZE

CULTURALI DI

CITTADINANZA

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La comunicazione come risorsa

Il valore della “condivisione della

conoscenza” per le organizzazioni

complesse

Le correlazioni “forti” (Piero Dominici)

CONOSCENZA – COMUNICAZIONE – ORGANIZZAZIONE

RISCHIO/CRISI/EMERGENZA MANCANZA DI CONOSCENZA

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è il risultato dell’apprendere, è il

contenuto che ha lasciato il segno

nell’apprendente

La conoscenza

è impossibile conoscere di una disciplina tutti i suoi

oggetti/contenuti

Posto che ……..

Il pericolo della frammentazione delle

conoscenze che possono degradare in

NOZIONI

Include

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deve generare

Il curricolo delle

competenze ……

Il sapere disciplinare, inteso come sistema

integrato delle conoscenze di una

disciplina

Per andare

verso i

Saperi , con i quali si può affrontare la complessità dei

fenomeni, utilizzando le conoscenze e le abilità

necessarie

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Le Indicazioni 2012 I nodi di novità

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Le otto competenze chiave dell’apprendimento permanente

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e imprenditorialità

consapevolezza ed espressione culturale

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Competenze chiave Parlamento europeo 2006

Costruzione del curricolo

-quale rapporto? - quando e come orientano la costruzione del curricolo di

scuola?

Certificazione delle competenze

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Dalle Indicazioni 2012 La scuola dell’infanzia riconosciuta nel percorso formativo.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire

progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di

stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla

reciprocità dell’ascolto

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La scuola dell’infanzia

Il 90% degli studenti dei paesi OCSE – i più avanzati economicamente e quelli che conseguono i più alti livelli di competenza -ha frequentato la scuola dell’infanzia. Ma non si tratta solo di una ricaduta automatica. Infatti, trasversalmente fra i diversi paesi, a parità di status economico–sociale, la frequenza di almeno un anno di scuola dell’infanzia determina una differenza di 54 punti nel livello delle competenze. (Focus 1)

Da Pedrizzi S. Sintesi dei Focus Pisa 2006 e 2009 in http://www.adiscuo la.it/adiw_brevi/?p=11181

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Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.

Indicazioni 2007 Indicazioni 2012

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti (…) Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà

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dalle Indicazioni 2012

La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: - sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; - sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva

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PEDAGOGIA

TRASMISSIVA

PEDAGOGIA

COSTRUTTIVISTA

ACCETTAZIONE COINVOLGIMENTO

COMPETITIVITÀ COOPERAZIONE

MERITO RESPONSABILITÀ

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RAPPORTO SOGGETTI/OGGETTI

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RAPPORTO TRA I SOGGETTI

PROCEDURE

PEDAGOGIA

TRASMISSIVA

PEDAGOGIA

COSTRUTTIVISTA

LEGITTIMAZIONE AUTOREFERENZIALE

NEGOZIAZIONE DIALETTICA DEI SIGNIFICATI

ACCETTAZIONE COINVOLGIMENTO

CONSERVAZIONE

CAMBIAMENTO

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PEDAGOGIA TRASMISSIVA

didattica

trasmissiva

centrata sul docente

erogatore di conoscenze

PEDAGOGIA COSTRUTTIVISTA

Didattica partecipata, attiva, meta cognitiva centrata

sullo studente

Docente erogatore/facilitatore di

apprendimento

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L’apprendimento nella

pedagogia costruttivista

- il processo attraverso il quale si acquisiscono nuove

conoscenze

influenzato dall’ambiente circostante in

cui si svolge

determinato dalla relazione comunicativa

interpersonale

- il prodotto di una costruzione attiva da parte del

soggetto

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Multidisciplinarità

Forma di collegamento esteriore e contingente che si verifica tra più discipline che si trovano a convivere nell'esperienza di una persona. Pur contribuendo alla realizzazione di un progetto multidisciplinare, ogni disciplina conserva la sua autonomia, una propria metodologia, oggetti specifici.

Pluridisciplinarità

Spesso sinonimo di multidisciplinarità, la pluridisciplinarità è la collaborazione di più discipline ad un progetto comune, in cui ciascuna continua a mantenere la propria autonomia.

Interdisciplinarità L'interdisciplinarità è un ulteriore grado di complessità, caratterizzato dall'interazione costante di più scienze, tutte coinvolte nella soluzione di una situazione problematica.

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L’OPZIONE DISCIPLINARE VS AREA (O AMBITO?) DISCIPLINARE

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AMBITI /AREE DISCIPLINARI

“contenitori” o “perimetri” di discipline” già ben caratterizzate ed autonome: ambito della lingua, della matematica, della storia, delle scienze etc.

Prime forme di aggregazione disciplinare (area linguistico – espressivo, matematico- scientifico, antropologico- ambientale), che rispondono all’esigenza di introdurre gradualmente le alunne e gli alunni al confronto con i diversi linguaggi disciplinari, evitando sia il rischio della frammentazione e della dispersività, sia quello di una precoce improduttiva sistematizzazione disciplinare. ( De Mauro T. Indirizzi per l’attuazione dei curricoli: 2001).

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Dalle Indicazioni 2012 L’organizzazione del curricolo

Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola

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Dalle Indicazioni 2012 Plurilinguismo e interculturalità

All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. (…) L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delel diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.

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L’elaborazione di un curricolo scolastico plurilingue, inteso come piano per organizzare gli apprendimenti, necessita in primo luogo che ne siano chiariti gli obiettivi. Tenendo il QCER come punto di riferimento, gli obiettivi relativi all’apprendimento linguistico devono essere definiti nella prospettiva della competenza plurilingue e interculturale che i sistemi educativi hanno il compito e la responsabilità di sviluppare.

Da GUIDA PER LO SVILUPPO E L’ATTUAZIONE DI CURRICOLI PER UNA EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE J.C. Beacco, M.Byram, M.Cavalli, D.Coste, Mi. Cuenat, F. Goullier e J. (Language Policy Division)

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Promuovere una competenza plurilingue in ambiente scolastico significa facilitare l’acquisizione di un sapere essenziale riferito a lingue e a linguaggi. Per essenziale si intende una base capace di costante espansione e arricchimento attraverso percorsi successivi in un’ottica di continuità e formazione permanente (per) lo sviluppo di una piena cittadinanza, in una società democratica, una società dell’informazione, una società multilingue e multiculturale.

M. Dodman, Per un curricolo linguistico unitario dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore.

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INTERNO ESTERNO

PROPRIO DI OGNI PERSONA CHE SI

MUOVE TRA ITALIANO STANDARD, GERGO,

DIALETTO

PROPRIO DELL’ESSERE UMANO CAPACE DI APPRENDERE ALTRE

LINGUE

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Plurilinguismo

Multilinguismo

il plurilinguismo mette l’accento sull’integrazione, poiché conoscenze ed esperienze linguistiche contribuiscono a formare la competenza comunicativa, in cui le lingue stabiliscono rapporti reciproci e interagiscono (QCER, p. 5).

indica

Conoscenza di un certo numero di lingue o coesistenza di diverse lingue in una determinata società

indica

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Le cime di una montagna …. Il MONVISO Ogni cima, più o meno alta, rappresenta le competenze in una lingua o in una varietà linguistica, ma la base su cui poggiano è comune

(competenza plurilingue).

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MULTICULTURA

INTERCULTURA

Termine nato in Francia per

connotare linguisticamente

una società nella quale

vivono persone di culture

diverse

indica

Termine di valenza pedagogica. Fa

riferimento ad un’educazione che sin

dall’infanzia, nelle scuole, abbia come

obiettivo quello di fare entrare l’allievo

nei mondi culturalmente’altri’.

È un atteggiamento da promuovere

attraverso una risposta educativa al

multiculturalismo esistente

indica

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Organizzazione delle Indicazioni 2012

….. riferimenti ineludibili per gli insegnanti ….. ……. costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e (…) sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli

….. Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

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Dalle Indicazioni 2012 La valutazione

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari (Indicazioni 2007 e Indicazioni 2012) L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.

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Quale contiguità tra le Indicazioni

per il curricolo 2012 e il QdR

Obbligo di istruzione 2013?

Prendiamo come riferimento il

QdR di Italiano del 4 aprile 2013

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Un esempio di Contiguità dalle Indicazioni 2012: Lettura, Obiettivi di apprendimento al

termine della Classe Terza

Aspetti di lettura dal QdR INVALSI Italiano 2013

1. Comprendere il significato di parole

non note in base al testo.

2. Leggere testi (narrativi, descrittivi,

informativi) cogliendo l’argomento di

cui si parla e individuando le

informazioni principali e le loro

relazioni.

3. Leggere semplici e brevi testi letterari

(…) mostrando di saperne cogliere il

senso globale.

Aspetto 1

Aspetti 2 – 4 -

5b

Aspetto 6

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Documenti fondamentali di riferimento per la stesura del curricolo verticale

Direttiva ministeriale 27.12. 2012 Strumenti di intervento per alunni BES

MIUR Febbraio 2014 - Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

Miur Febbraio 2014 – Linee guida per l’orientamento permanente

Miur 2011: Linee guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con

disturbi specifici di apprendimento

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Grazie