CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura...

24
Scrivo a voi … p. 27 Per una comunione visibile p. 29 Informazioni del governo generale p. 31 Sollecitate dalla compassione del buon Pastore p. 33 Pienamente conformate a Cristo Pastore p. 37 Nella condivisione dei beni p. 39 Nello spirito di Famiglia Paolina p. 40 Chiesa - Mondo p. 41 Approfondiamo insieme p. 44 Vocabolario digitale p. 46 Agenda di famiglia p. 47 Viventi nella casa del Padre p. 47 Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via della Pisana 419/421 Bollettino Informativo anno XXXVII Ottobre-Dicembre 2012

Transcript of CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura...

Page 1: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

Scrivo a voi … p. 27

Per una comunione visibile p. 29

Informazioni del governo generale p. 31

Sollecitate dalla compassione del buon Pastore p. 33

Pienamente conformate a Cristo Pastore p. 37

Nella condivisione dei beni p. 39

Nello spirito di Famiglia Paolina p. 40

Chiesa - Mondo p. 41

Approfondiamo insieme p. 44

Vocabolario digitale p. 46

Agenda di famiglia p. 47

Viventi nella casa del Padre p. 47

Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via della Pisana 419/421Bollettino Informativo anno XXXVII

Ottobre-Dicembre 2012

Page 2: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26

Page 3: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 27

Carissima

OGGI è nato per te il Salvatore!Sì, proprio oggi è nato per te, per la tua comunità, per la Chiesa e per il mondo,perché ogni giorno è l'oggi della Salvezza per chi crede in Colui che ha dato la vitaper l'umanità, si è incarnato nel grembo di una donna, la Vergine Maria, e si èlasciato deporre in una mangiatoia, per amore, solo per amore.

Anche tu, credente del terzo millennio, sei chiamata con la tua vita a darequesto lieto annuncio, lì nell'ambiente in cui vivi, così come sei, perché lì dove titrovi e come ti trovi, il Salvatore è con te e si fa luce e cibo per te, anche oggi!

Forse stai pensando che non sto dicendo niente di nuovo, ed hai ragione; manuova puoi essere tu, se ti sei lasciata rinnovare, lungo questo 2012, da Gesù buonPastore che in diversi modi ti ha visitata. Per questo ti invito a prendere un po' ditempo, in queste prossime festività natalizie, per ripercorrere l'anno che sta perconcludersi e vedere quanti motivi di gratitudine sorgono nel tuo cuore; quante luciinaspettate hai ricevuto; quanti incontri risanatori hai sperimentato e quantasolidarietà hai donato a coloro che ti hanno ricordato il tuo essere figlia di un Padreche ama sempre!

Contempla in questo Natale il mistero, grande e umile allo stesso tempo, delnostro Dio che scende, si abbassa, si fa piccolo per ciascuno di noi e ci fa scuola:“A Natale Gesù apre la scuola, riceve le iscrizioni. Voi siete tutte iscritte alla suascuola? Gli avete detto: «Vengo a scuola anch'io?» La prima scuola di Gesù è aBetlemme, la prima sua cattedra è la greppia. Vedete di meditare tutto l'anno ilVangelo, potete adoperare il messalino, ove se ne trova un tratto ogni giorno,oppure il Vangelo quotidiano”1.

Oggi, mentre aumentano nel mondo i senza tetto, Gesù nasce in una grotta,perchè impariamo ad offrire l'ospitalità anche con il poco che abbiamo.

Oggi, mentre aumenta la fame nel mondo Gesù si fa cibo ancora una voltaper noi, perchè impariamo a lasciarci mangiare, nella condivisione di ciò che siamoe di ciò che abbiamo.

1 PrP III, 1943, p. 97.

Page 4: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 28

Oggi, mentre i bambini vengono usati e abusati, Gesù si fa bambino perchèimpariamo ad apprezzare la piccolezza per la quale, Egli ha sempre benedetto ilPadre suo.

Quanti tesori preziosi ci ha regalato e ci regala la fede cristiana!In questo anno 75° di Fondazione, che coincide proprio con l'Anno dedicato

alla fede, invito te ed ogni Pastorella, a viverlo facendo memoria, ogni giorno, dellapagina dell'Evangelo scelta nell'8CG, come icona che accompagna questosessennio di cammino congregazionale: Gv 15,1-8.

Per questo ti propongo di leggerla ogni giorno, personalmente e/o con la tuacomunità, lasciando che la Parola plasmi il tuo cuore, si faccia carne nella tua vitaquotidiana e porti così frutto per una Nuova Evangelizzazione.

Inoltre, sempre per celebrare questi 75 anni di vita della Congregazione, tipropongo una iniziativa dal tema: "NELLA GRATITUDINE DEL DONOANNUNCIAMO LA SALVEZZA", alla quale, se vuoi, potrai aderire liberamente,narrando come hai vissuto e stai vivendo la tua fede di Pastorella. Lo puoi fareattraverso un racconto, una poesia, un canto, un disegno, o altro mezzo che ritienipossa meglio esprimere la tua esperienza, per contribuire all'edificazione comune.Se intendi aderire all'iniziativa, puoi mandarmi il tuo contributo entro aprile 2013,così che il materiale raccolto verrà organizzato per una pubblicazione prevista per il7 ottobre 2013, giorno celebrativo del nostro 75°.

Condividere il cammino di fede potrebbe essere un bel dono che ci facciamoreciprocamente ed anche un modo per rinnovare in noi il carisma pastorale cheabbiamo ricevuto per annunciare la Salvezza.

Fiduciosa che lo Spirito continua a lavorare in te, perché tu possa portare isuoi frutti alle persone a cui, anche quest'anno, augurerai Buon Natale, tiaccompagno con la mia preghiera e offerta quotidiana.

Buon Natale e un fecondo 2013 pieno di ogni benedizione per te e per lepersone che ami e alle quali annunci la Salvezza.

sr Marta Finotellisuperiora generale

Roma, 20 dicembre 2012Nella Novena di Natale

Page 5: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29

Dal gruppo del governo generale …

“In ogni cosa rendete grazie;questa è infatti la volontà di Dioin Cristo Gesù verso di voi.” (1Ts 5,18)

In questo tempo, mentre siamo impegnate in ciò che era previsto dalla programmazione,stiamo continuando ad allenarci nell’accogliere e vivere il non previsto, che ci parla dellaprovvisorietà e della necessità di dare spazio a ciò che è essenziale. Per questo accogliamovolentieri l’invito dell’Apostolo a rendere grazie per ogni cosa.

Vivere e accompagnare le diverse situazioni della Congregazione, nei suoi aspetti belli emeno belli è la caratteristica del nostro prenderci cura delle sorelle a noi affidate dal Buon Pastore.Le ammissioni alla prima professione e alla professione perpetua di alcune giovani, sono statisegni di speranza che hanno aperto i nostri cuori e sollecitano ad un sempre maggior impegno nelvivere la nostra appartenenza a Gesù buon Pastore con radicalità. Così come il sapere che ci sonoalcune giovani che si stanno accostando alla nostra famiglia religiosa e si stanno orientando acondividere la nostra vita è motivo di gioia e di incoraggiamento.

Nel mese di ottobre abbiamo ricevuto come dono speciale, il poter seguire il Sinodo deiVescovi su “La Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”. Attraverso lalettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto la preziosavisita di mons. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila appena eletto cardinale, membro delSinodo, e del Rev.do Luiz Alves de Lima, salesiano, proveniente dal Brasile, uno degli AdiutoresSecretarii Specialis abbiamo avuto modo di essere più partecipi di un avvenimento ecclesiale chenon può non coinvolgere tutte le Pastorelle, alle quali è stato affidato un carisma pastorale.

Momento particolarmente emozionante è stato anche il “mandato missionario” via skype, a srChiara Raccuglia e sr Jesús Aurelia Casimiro della delegazione CI-PE, chiamate a partire per lanuova missione a Cuba, specialmente inviate al popolo di Dio presente in Cantel e Varadero, nelladiocesi di Matanzas. Significativo è stato il fatto che questo invio sia avvenuto subito dopo ilSinodo dei Vescovi. Siamo consapevoli della nostra piccolezza di fronte al compito che ci è statorichiesto ma, grate al Signore che ci dona fiducia e ci assicura la sua cura amorevole di BuonPastore. Nella speranza, guardiamo al futuro e, con la Chiesa, poniamo al centro dell’attenzionepastorale e dell’azione evangelizzatrice Cristo crocifisso e risorto.

È con gioia che abbiamo partecipato al Concistoro per la creazione dei nuovi Cardinali e allaCelebrazione Eucaristica di ringraziamento nei giorni 24-25 novembre. Tra questi c’era Mons. LuisAntonio Tagle, arcivescovo di Manila (Filippine) e Mons.Rubén Salazar Gómez, arcivescovo diBogotà (Colombia), ambedue Chiese locali in cui siamo presenti. Benedetto XVI nell’omelia dellaCelebrazione Eucaristica, parlando ai nuovi Cardinali, sottolineava l’impegnativa responsabilità del“dare testimonianza al regno di Dio, alla verità. Ciò significa far emergere sempre la priorità di Dioe della sua volontà di fronte agli interessi del mondo e alle sue potenze”. Così poneva, ancora unavolta, l’accento sulla necessità di dare la priorità a Dio. E all'inizio della messa, il card. Harvey, anome di tutti i nuovi cardinali, rivolgendo un saluto a Benedetto XVI diceva: "La Chiesa esiste perrispondere alla Grande Missione di predicare il Vangelo ad gentes. In questo provvidenziale Annodella Fede, noi cercheremo con maggiore vigore di mettere a servizio del mondo il dono più bellodi cui siamo resi capaci: condividere con tutta l'umanità la Via, la Verità e la Vita”. Si tratta di unimpegno che coinvolge tutti gli operatori pastorali e quindi anche ciascuna di noi. Questa è stata

Page 6: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 30

per noi, occasione per arricchirci di una visione di Chiesa sempre più ampia, sentire il battito delcuore di una Chiesa giovane che, anche nelle sue povertà, è impegnata a sviluppare il serviziosempre più gratuito dell’evangelizzazione.

Sr Cesarina PisanelliConsigliera per lo stile di vita

Dal gruppo di governo di Brasile San Paolo - Gabon

“Abbi cura di mantenere l’unita perché nulla vi è di più prezioso.Porta il peso di tutte le sorelle come il Signore porta te”.

Animate dallo spirito di fede, di consegna e gratuità e nella corresponsabilità, abbiamoassunto la missione dell’animazione della Provincia, nel servizio evangelico dell’autorità,prendendo come testo di illuminazione Rm 12,5-16 e la parola di S. Ignazio di Antiochia2. Nelcuore abbiamo un grande sentimento di gratitudine!

Fin dall’inizio abbiamo incontrato le sorprese e i cambiamenti inaspettati e, iniziato contimore e tremore, ma dimostrando apertura all’azione dello Spirito nell’abbracciare questo servizioa noi affidato.

Questo primo anno è stato segnato dal desiderio ed impegno di coltivare una Provinciasempre più unita, fondata sui principi e sulle relazioni più fraterne. Siamo consapevoli di esseredavanti ad una realtà che ci sfida a causa della fragilità nelle relazioni, nella salute, nellamancanza di vocazioni… L’esercizio di questo servizio è un’occasione per liberarci dai vincoli econquistare la libertà interiore, certe che la Congregazione dipende anche da ogni Pastorella.

La programmazione fatta a gennaio, alla luce dell’8°CG, è stata un “soffio dello Spirito”: tuttele sorelle si sono coinvolte nello stesso cammino, con un unico punto di partenza e con unprogetto comune, mettendo al primo posto la Pastorale Vocazionale/SAV3, le relazioni fraterne, lapastorale e gli inserimenti hanno guidato il nostro cammino.

Fin dall’inizio c’è stato tra di noi un clima favorevole di condivisione e corresponsabilità,fiducia e serenità. Fino a questo momento abbiamo potuto lavorare insieme senza grossi conflitti.Ognuna é responsabile nella rispettiva area che ha assunto per l’intera Provincia, come anche nelcoordinamento delle riunioni del Consiglio che viene fatto a turno. Ogni riunione ha uno spazio dipreghiera, condivisione, riflessione e avvio dei lavori… ma anche spazio di conoscenza reciproca edi tempo libero. Anche quando gli argomenti sono seri ed esigenti, non lo facciamo pesare, tuttoportiamo con leggerezza e con maturità. Sentiamo che siamo in crescita nella risposta al servizioal quale siamo state chiamate e insieme apprendiamo umilmente.

Siamo consapevoli che l’orizzonte di questo servizio ha delle difficoltà che devono esseresuperate, come l’accumulo di lavori, le riunioni con tempo limitato, la sfida nel lavorare incomunione, il contesto della Provincia, la delusione di alcune sorelle, il saper accogliere le critiche,gli imprevisti e altro. La certezza dell’amore e della misericordia di Gesù buon Pastore ciconducono e fortificano nelle nostre riunioni. Davanti al cammino già percorso, con fiduciapossiamo dire: “È il Buon Pastore che ci conduce”!

Le sorelle del consiglio

Elenir Agustini, Conceição das Dores Nicomedes,Florinda Dias Nunes, Marli Terezinha Zavaski e Rosilene de Lima

2 S. Ignazio di Antiochia, in Servizio Evangelico dell’Autorità, Roma, 2005, p. 6.3 SAV: Servizio di Animazione Vocazionale.

Page 7: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 31

La superiora generale, sr Marta Finotelli, con il consiglio, nei mesi di ottobre-dicembre 2012, hacompiuto i seguenti atti:

Ha ammesso alla professione perpetua la junior sr Elva del Milagro Rojas Sanchez, dellaDelegazione CI-PE e alla prima professione le giovani del Noviziato Unico di America Latina dilingua spagnola: Liliana Elizabeth Ramirez (ARG-BO), Natali Bardales Murayari e JohannyJehinna León López (CI-PE), e Alejandra Cinthia Bustamante Luna (CO-VE-ME).

Ha approvato il programma dell'anno di preparazione alla professione perpetua, delle junioressr Revelyn Blanca e sr Rodelia Bordan della Provincia PI-AU-SA.

Ha incontrato, via Skype, i due governi provinciali dell'ICN-Mozambico e di BR-SP-Gabon, perriflettere insieme sulle prospettive della nostra presenza e missione in Africa.

Ha preso in considerazione la relazione della visita finalizzata alla Provincia BR-CdS nel mesedi ottobre scorso, relativa all'economia, svolta da sr Rita Ruzzene (vicaria generale) e srAminta Sarmiento (economa generale).

Ha esaminato la Bozza del Direttorio dei Cooperatori Paolini "Amici di Gesù Buon Pastore",elaborato dalla Commissione.

Ha considerato la Bozza del Programma del prossimo Incontro dei Governi generali dellaFamiglia Paolina, che sarà a Roma nella casa S. Paolo delle FSP dal 7 al 10 gennaio 2013.

Ha avviato la preparazione delle prossime Visite Canoniche attraverso la preghiera, lariflessione e il confronto. Con la prossima programmazione del 2013 uscirà il calendario.

Il 7-8 dicembre u.s. ha incontrato le sorelle dell'ECIR (Equipe centrale informazione/riflessione)per verificare il lavoro svolto e dare continuità a quanto iniziato nell'ambito dell'informazione edella riflessione congregazionale.

75°: "NELLA GRATITUDINE DEL DONO ANNUNCIAMO LA SALVEZZA"

Iniziative: Narrazione del come ciascuna ha vissuto e sta vivendo la sua fede di Pastorella

attraverso un racconto, una poesia, un canto, un disegno, o altro mezzo... A fine aprile 2013 raccolta di quanto inviato per pubblicarlo il 7 ottobre 2013, giorno

celebrativo del nostro 75° Sarà inviato il Triduo in preparazione all’anniversario per i giorni 4 - 5 - 6 ottobre 2013 Presso la casa generalizia:

- Il 3 ottobre alle ore 18.00 lectio su Giovanni 15, tenuta da don Andrea Lonardo- Il 7 ottobre alle ore 16.00 solenne celebrazione presso la cappella della

casa generalizia, estesa alle comunità sjbp del Lazio e alla FP presente in Roma Ogni Circoscrizione si organizza per la celebrazione dell’anniversario

Page 8: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 32

Anniversari di Professione 2013

60°1. sr Giovanna Gaffurini (ICS)2. sr Angelica Malfatto (ICN)3. sr Tecla Mazzei (ICS)4. sr Angelina Obinu (ICS)5. sr Alessandra Paoli (ICN)

6. sr Cesarina Paolini (PI-AU-SA)7. sr Letizia Selle (PI-AU-SA)8. sr M. Luisa Simion (ICN)9. sr Angelica Spezzani (ICN)10. sr Emanuela Tonon (ICN)

sr Concetta Anzalone sr Domenica Bond sr Adele dal Bello sr Luciana Floriani sr Giuseppina Franchi sr Maria Stella Lipparoni sr Immacolata Marruco sr Lorenziana Pangrazi sr Paola Pradel sr Agnese Romeo sr Angela Simoni sr Teresa Grammacia sr Angela Oliveri

50°1. sr Candida Basile (ICN)2. sr Rosanna Benedetti (ICN)3. sr Angela Biagioni (BR-SP)4. sr Riccarda Biasion (ICN)5. sr Antonia Brustolin (BR-CdS)6. sr Luciana Chiarentin (CI-PE)7. sr Gina Dal Ferro (ICN)8. sr Anna Maria Domenichelli (ICS)9. sr Gertrude Duz (BR-SP)10. sr Roberta Falsarone (ICS)11. sr Rosina Fornari (ICS)12. sr Anna Genovese (PI-AU-SA)13. sr Rosa Maria Gomes (BR-SP)14. sr Aparecida Grandolpho (BR-SP)15. sr Giampaola Longo (ICS)16. sr Vita Longo (ICS)17. sr Leticia Lopes (BR-SP)

18. sr Aurora Mondini (CO-VE-ME)19. sr Assunta Ongaro (ICN)20. sr Rosalia Pauletto (ICS)21. sr Silvia Pedrotti (ICN)22. sr Ana Peres (BR-CdS)23. sr Luisa Piras (ICS)24. sr Anna Maria Principi (ICS)25. sr Giuseppina Randini (ICN)26. sr Marta Razera (BR-CdS)27. sr Vilma Rech (BR-CdS)28. sr Flora Roman (BR-CdS)29. sr Vittorina Rossini (ICN)30. sr Terezinha Sartori (BR-CdS)31. sr Leonia Silvestrini (ICS)32. sr Teresa Trevisan (ICS)33. sr Lídia Villani (BR-CdS)

sr Felicina Campedelli sr Graziella Zanella sr Alessandra Masi

25°1. sr Emanuela Ciccomartino (ICS)2. sr Geltrudes De Sanctis (ICS)3. sr Marisa Gabriela Loser (GG)4. sr Rosa Szoke (ARG-BO

Page 9: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 33

Brasile Caxias do Sul – Uruguay

“Se conoscerete veramente la vostra vocazione, sarete più felici e più felice di quegliuccelli che cantano tra i rami” (Giacomo Alberione, So p. 24)Nel pomeriggio del 26 novembre, abbiamo realizzato il nostro ultimo incontro diquest’anno per le sorelle della terza età. Per celebrare meglio la festa del nostroFondatore, una festa tanto cara per tutte noi abbiamo dedicato tempo alla preghiera econdivisione sulla la vita e sulla missione del Beato Giacomo Alberione. Abbiamo potutocondividere lungamente sul tema: «Quale è stato il filo conduttore della vita di Alberione equale il filo conduttore che ha animato la nostra vita di Pastorelle?». Le esperienzecondivise sono state molto ricche, abbiamo constatato che il filo che ha condottoAlberione, è scaturito dallo Spirito Santo e così anche per noi, nonostante la nostrapiccolezza.Lodiamo il Signore per le meraviglie che ha realizzato in noi nel vissuto della nostravocazione di Pastorelle. (cfr. Blog das Pastorinhas-27/11/2012)

Brasile San Paolo – Gabon

Nei giorni 17 e 18 novembre si è svolto il XVII Incontro delle Comunità Quilombolas dellaVale do Ribeira, in Ivaporunduva - San Paolo.“Questo incontro ha visto la partecipazione degli agenti di pastorale dei Quilombosprovenienti dalle città di Itaóca, Barra do Turvo, Iporanga, Miracatu, Iguape, Cananéia e diRegistro. È stata molto espressiva e promettente la presenza della gioventù Quilombola.Gli esperti hanno offerto al gruppo dell’informazione alcuni suggerimenti per i percorsi chel’organizzazione Quilombola potrà fare nella Vale do Ribeira. Nel secondo giorno ipartecipanti, insieme con tutta la comunità locale, hanno festeggiato i loro 18 anni diorigine dell’Associazione di Ivaporunduva, età della maturità. Hanno fatto memoria storicadella loro resistenza e dell’organizzazione, durante la quale hanno avuto un momento digrande emozione, specialmente quando si è fatto il ricordo dei loro antenati, che hannofatto parte del cammino di questa storia. Sono stati momenti significativi ed emozionanti,dove si è esplicitato che “il cammino si fa camminando”. Si è concluso l’incontro con ilpranzo comunitario e un delizioso churrasco”. (cfr. Blog das Pastorinhas-30/11/2012)

Page 10: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 34

Colombia – Venezuela – Messico

“Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio;perché forte come la morte è l'amore” (Ct 8,6)

Le sorelle della Delegazione CO-VE-ME hanno ringraziato Dio per la presenza disr. Rosa Edilma Pinilla e sr. Carmen Cecilia Rozo, nella celebrazione del loro 25° diConsacrazione Religiosa. Il testo del Cantico dei Cantici, sopracitato, le ha aiutate a farememoria dell’amore, della gratuità e della misericordia di Dio, sperimentati lungo ilcammino percorso, dell’accompagnamento della Congregazione e in particolare dellaDelegazione, attraverso la quale hanno risposto a questa meravigliosa chiamata delSignore.

L’8 dicembre 2012, don Gennaro, padre somasco, ed alcuni sacerdoti della SocietàSan Paolo, hanno celebrato l’Eucaristia di ringraziamento. Erano presenti i parenti, gliamici e i membri delle comunità parrocchiali dove le due sorelle hanno prestato il serviziopastorale. Tutto è stato condiviso in un clima di fede, gioia, fraternità e gratitudine,augurando a sr Rosa e a sr Carmen di continuare ad essere luce ovunque si trovino.

Corea

Cooperatori paolini “Amici di Gesù Buon Pastore" in CoreaDopo aver ricevuto lo STATUTO dell’Associazione Cooperatori Paolini, le Pastorelle

in Corea hanno cominciato a organizzare i Cooperatori paolini “Amici di Gesù BuonPastore”. Hanno invitato qualche persona che ha interesse per la nostra congregazione ecelebrato la Messa per il 74° anniversario di fondazione e l’inizio ufficiale del gruppo “Amicidi Gesù Buon Pastore”.

Dopo la celebrazione è seguita la condivisione del pranzo e l’incontro con gli Amici diGesù Buon Pastore, in cui è stata presentata sr Chae Silvia come responsabile delgruppo. Con tutti i presenti è stato organizzato il programma per un anno: ritiri spirituali inAvvento e Quaresima ed una Celebrazione Eucaristica mensile.

Preghiamo per ogni Pastorella e per gli Amici di Gesù Buon Pastore della Corea,perché possano vivere profondamente la loro vocazione per la Gloria di Dio.

Italia Centro Nord – Mozambico

Amici di Gesù buon Pastore per la missione delle PastorelleGruppo Missionario “Amici di Gesù Buon Pastore”Formazione all’interculturalità e alla pluralità delle religioni

Con la gioia di chi ama ritrovarsi e condividere, abbiamo vissuto i primi due incontridel Gruppo missionario, dopo la pausa estiva, con la sorpresa di volti nuovi. Pausa? Non èstato così per i nove amici che nel mese di agosto hanno vissuto l’intensa esperienzamissionaria nella Missione delle Suore Pastorelle a Pemba. Sono stati loro i protagonistidel primo incontro in quanto attraverso presentazione di pawerpoint e testimonianzedirette hanno raccontato l’avventura in terra africana. Preziosa la presenza di sr IreneTollini che ha accompagnato il gruppo e ha fatto da riferimento durante il mese a Pemba.

Page 11: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 35

Questa esperienza ci conferma nella determinazione a proseguire nella propostaformativa del gruppo e nell’orientamento ad accompagnare quanti, giovani e adulti,desiderano condividere un tempo nella nostra missione.

Provocati dalla testimonianza del gruppo e dai fatti che quotidianamente ciinterpellano, ci siamo chiesti quali potrebbero essere i temi da sviluppare, su cui rifletterepersonalmente e come gruppo missionario. Unanime è stata la proposta di riflettere su:Quale missione nella multiculturalità e nella pluralità delle religioni? Tanti di noi, infatti,sperimentano nel proprio ambiente la sfida del confronto e dell’integrazione con culture ereligioni diverse.

Per noi Pastorelle è stata un’ulteriore conferma della validità di un percorso formativoper i laici con i quali collaborare condividendo la spiritualità pastorale, cammino che siinserisce bene nell’itinerario post-Capitolare.

A Don Amedeo Cristino, prete diocesano, Fidei donum, rientrato dalla missione nelnord del Benin, attuale Direttore del CUM (Centro Unitario Missionario), a Verona,abbiamo chiesto di orientare il gruppo Amici di GBP nell’approfondimento degli argomentisuggeriti.

Con grande competenza e semplicità don Amedeo ci ha introdotti nel grande cantieredella multiculturalità attingendo ai dati dell’osservatorio di Migrantes – attualmente la fontepiù attendibile - disegnando la geografia della presenza multietnica e plurireligiosa in Italiae in Europa, sottolineando che, Il fenomeno migratorio e l’amnesia spirituale che affliggonospezzoni importanti della nostra società, aprono spazi di primo annuncio del Vangelo.

Viviamo in un clima culturale alimentato da pregiudizi e non conoscenza, dove i massmedia sono a volte il portavoce di chi vuole uno scontro di civiltà e dove l'altro, il diverso, lostraniero, diventa un nemico, qualcuno da cui guardarsi e diffidare; uno di cui avere paura.Questa è una situazione nuova e comporta una primissima conseguenza: il dovere dellaconoscenza.

Non è più possibile ignorare lo straniero o rifugiarsi nell’indifferenza verso l’altro, acolui che è radicalmente altro per colore della pelle e tratti somatici, per lingua e cultura,per religione, etica, costumi, ecc. Occorrerà dunque sviluppare una cultura dell'ospitalità.

Certo, la compresenza di culture e religioni differenti non significa automaticamentecomprensione e tolleranza reciproca. E' necessario decidere di lavorare insieme percostruire insieme una umanità migliore, creare occasioni di confronto che possono esserea carattere culturale, religioso o semplicemente conviviale.

L’augurio e l’invito che ci ha fatto don Amedeo è di non innalzare muri che ci dividonodagli altri ma di abbatterli. Muri fatti di pregiudizi, di tradizioni, di idee religiose, che sonotalmente radicati dentro di noi, e difficili da sradicare. Ha incoraggiato a rafforzare lapropria identità religiosa e la propria fede approfondendo la conoscenza delle altrereligioni. Questo è il compito che ci aspetta affinché quella novità portata da Gesù, possafiorire nella nostra società.

Lungi dall’aver esaurito l’argomento. È cresciuto il desiderio di continuarlo neiprossimi incontri.

Italia Centro Sud – Albania

La cura dei bambini in alcuni loro diritti fondamentaliIl centro di accoglienza per bambini è una iniziativa delle Pastorelle presenti nel

territorio di Scutari (Albania) a favore delle famiglie povere della periferia di Fermentim. Lapresente attività ha lo scopo di offrire accoglienza e solidarietà ai fanciulli, e si presentacome luogo educativo in un spazio sano, pulito e caldo. La comunità delle suore Pastorelleintende condividere la fatica educativa delle giovani famiglie e di aiutare loro a far fronte

Page 12: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 36

alle varie difficoltà: precarietà, debolezza, insufficienza e di garantire il necessarioquotidiano per i loro figli. La maggior parte dei bambini hanno il papà disoccupato o chelavora saltuariamente, alcune mamme accudiscono la famiglia mentre altre lavorano infabbrica; in ogni caso il salario è minimo. Le abitazioni sono spesso senza luce, né acquae poco riscaldate o riscaldate male.

Il percorso educativo prevede una prima forma di scolarizzazione, che potremmochiamare “primina”, la cui finalità è di aiutare i piccoli ad inserirsi nella scuola elementare.La valutazione dei risultati ottenuti ci sembra che sia buona.

Il centro di accoglienza è aperto dalle ore 9.00 alle ore 12.00, dal lunedì al venerdì, eoffre ogni giorno un pasto gratuito e tanto calore.

Comunità dipendenti dal Governo Generale

Arrivo delle Pastorelle, sr Chiara Raccuglia e sr Jesús Aurelia Casimiro, a Cantel,diocesi di Matanzas, in Cuba.

Finalmente possiamo condividere con voi il nostro arrivo a Cuba. Quando l’aereo èatterrato a L’Avana, il giorno 5 novembre 2012, il nostro cuore batteva molto forte per lagioia di essere arrivate. Ci è venuta in mente l’uscita dal carcere di Pietro: "si sono apertetutte le porte senza difficoltà” e fuori c’era il Parroco ad attenderci: P. Jesús Marcoleta,insieme ad una coppia. Con un forte abbraccio di accoglienza abbiamo sentito lacomunione dell’essere Chiesa, anche senza esserci conosciuti prima.

Così ci siamo incamminati verso Matanzas (a circa 100 Km da L’Avana) dove cisiamo fermati nella Casa del Vescovo per salutare Mons. Manuel Céspedes Hidalgo. Unsaluto di benvenuto molto semplice e accogliente. Poi abbiamo continuato il viaggio (altri40 km) verso Cantel, dove ci attendeva la comunità parrocchiale con la cena e con leporte aperte della casa e del cuore.

Nello scendere dalla macchina, con emozione abbiamo baciato la terra chetoccavamo per la prima volta. Ci è sembrato di toccare un suolo sacro. Dopo unapreghiera di azione di grazie e di lode nella chiesa, ci siamo salutati e siamo salite nellacasa dove abitiamo, che era stata preparata con molto affetto e finezza dal parroco, P.Jesús e dalla comunità parrocchiale.

Siamo grate per quanto Gesù Buon Pastore ci ha permesso di vivere, per questopopolo che ci ha affidato e perché ci dà la gioia di servirlo. Ringraziamo anche laCongregazione per la fiducia che ha deposto in noi. Saluti e un abbraccio. In comunione dipreghiera.

L’indirizzo delle nostre sorelle di Cuba:Hermanas PastorcitasCalle principal n. 80, entre Avenidas 4 y 644100 CANTEL, MatanzasCUBATel: 0053 45 618080Email: [email protected]

Page 13: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 37

Madre Giuseppina Cosneril volto mite e silenzioso della pastoralità

(seconda parte)

Madre Giuseppina Cosner nel 1954 è chiamata dal Primo Maestro a far parte delprimo gruppo di governo della nostra Congregazione che le affida il duplice compito divicaria e di segretaria generale. Compito che madre Giuseppina svolse con finezza eprecisione.

Da quel momento la Congregazione conosce un ulteriore prodigioso sviluppo che siamplia nelle fondazioni all’estero che già don Alberione aveva promosse sia in Brasile chein Australia. Sorgono comunità di Pastorelle anche in Colombia, Argentina, Filippine.Intanto la nostra madre Giuseppina svolge il suo compito di vicaria generale con estremadiscrezione e delicatezza, sottoponendo sempre alla madre generale ogni decisione escelta di qualche importanza, con una collaborazione leale e un dialogo frequente in mododa esprimere visibilmente quella comunione di cuori e quell’unità che viene richiesta atutte le sorelle.

Dal 1954 madre Giuseppina rimane nella casa madre di Albano Laziale. Nei primianni svolge in contemporanea il ruolo di vicaria generale, superiora della comunità,insegnante e maestra delle postulanti. Una molteplicità di impegni che porta con serenatranquillità e profonda adesione agli insegnamenti del Fondatore. In quegli anni la casamadre è affollata di molte giovani aspiranti e postulanti, che sono sempre desiderose dicolloqui e di relazioni. In particolare le più giovani cercano un volto di madre a cui affidarele loro piccole inquietudini. La giovane madre maestra le accoglie per i colloqui personali ele ascolta con affabile pazienza, pronta a dare sostegno e aiuto a tutte le necessità.

Le postulanti di allora la ricordano come una persona così disponibile, che ognunadi fronte a lei si sente “unica”, cioè accolta e ascoltata senza fretta, né impazienza. Da leisi ha sempre un esempio di mitezza e di rettitudine, uno sguardo dolce e pieno ditenerezza.

Anche il compito di segretaria generale non è indifferente e madre Giuseppina losvolge con ammirevole precisione e puntualità. Tutto all’epoca è manoscritto e registratoin grandi quaderni che non ammettono possibilità di errori o cancellature, perciò ogniseduta del Consiglio generale la vede impegnata a prendere appunti che poi trasferiscenel libro dei verbali con somma diligenza.

Nel primo capitolo generale speciale del 1969 viene confermata come consiglieravicaria generale ma sollevata dal gravoso impegno di segretaria. Negli anni successivi ilvento del Concilio Ecumenico Vaticano II entra gagliardamente nella nostraCongregazione e mette in moto un grande fervore di rinnovamento e di aggiornamento.Con la sua solita serenità madre Giuseppina porta il suo contributo alla riflessione ma inmodo pacato e in genere connotato di molta prudenza. La verifica delle diverse posizioniavvenivano per lei sempre appellandosi al Fondatore e alla superiora generale, madreCelina Orsini.

Page 14: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 38

Con il capitolo generale del 1975 conclude il suo servizio di vicaria generale echiede di far parte di una piccola comunità di Pastorelle, per vivere più direttamentel’esperienza pastorale a servizio della parrocchia. Viene inviata ad Albiano (TN) e virimane poco più di un anno, svolgendo i suoi compiti, anche quelle più feriali, con gioia ededizione piena. La vediamo continuare il suo ministero di ascolto verso la gente dellaparrocchia, i piccoli e i grandi, i giovani e le famiglie, gli anziani, i sacerdoti. E’ in questaesperienza che conosciamo proprio il volto mite e silenzioso della sua pastoralità:sorridente, discreto, sapiente, umile.

Non ha ancora cinquant’anni ma in lei si coglie quella maturità spirituale che nondipende dagli anni ma dal lavoro spirituale e dall’adesione all’opera dello Spirito santo.

Proprio in questo felice momento in cui dispiega il suo cuore materno nellaparrocchia, la raggiunge una chiamata speciale: la malattia. Le viene diagnosticato untumore che la consumerà lentamente sino alla morte. Viene richiamata ad Albano per lecure del caso e al suo capezzale si avvicendano le sorelle con dedizione e affetto. Nelcorso della malattia si alternano fasi in cui sembra prevalere la speranza di guarigione edaltri in cui si manifestano forti crisi.

E’ consapevole della gravità del male, ma ripete con fiducioso abbandono le paroledell’Apostolo: “Sia che viviamo, sia che moriamo siamo del Signore” (Rm 14,8b). Nondispera di guarire anzi dimostra un grande desiderio di vivere: “per fare ancora un po’ dibene in parrocchia, alle sorelle, alla mia famiglia, per dare un po’ di conforto ai miei anzianigenitori”, come si esprime talvolta. Ma poi conclude: “Ma accetto la volontà di Dio, comeLui vuole”.

E’ sempre entusiasta dell’ideale paolino e della vocazione delle pastorelle nellaChiesa, della quale ha sempre dimostrato una profonda comprensione. Ora la suamissione pastorale prende i connotati dell’offerta e della preghiera, in cui tutto è affidato almisterioso agire di Dio nel segreto dei cuori.

Madre Giuseppina è ancora giovane ma si prepara all’incontro con il Signore nellapace e nel silenzio così come ha vissuto, il suo volto rimane segnato da una dolcezza euna mitezza che attraggono. Gli ultimi sette mesi di vita li trascorre completamente a lettoaccettando di dipendere in tutto dalle sorelle che l’accudiscono e alle quali non fa maimancare il suo grazie affettuoso e sincero.

Lungo l’anno liturgico, che si snoda nei suoi diversi momenti forti e ordinari, ella vivein intima comunione con il Signore. Ma nel mese di ottobre del 1978 la sua situazione siaggrava e di giorno in giorno la malattia la priva di ogni più piccola autonomia. Alla vigiliadella solennità di tutti i Santi riceve l’Unzione degli infermi con lucidità e partecipazione epoi si consegna totalmente al Signore Gesù, il buon Pastore.

Mentre in cielo si fa festa per i Santi, gli amici di Dio, madre Giuseppina li raggiungepresa per mano dal Pastore Gesù ed entra nella celeste Gerusalemme quasi in punta dipiedi come è vissuta, ma con il volto reso luminoso e trasparente della stessa bellezza diDio. Come si è espressa madre Celina nella sua lettera alle sorelle: “Crediamo che ilSignore abbia voluto consolarci chiamandola in questo bel giorno per unirla subito alla«moltitudine immensa che sta davanti all’Agnello»”.

sr Giuseppina Alberghina, sjbp

Page 15: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 39

Carissime sorelle,diamo continuità alla proposta dei testi che ci possono aiutare a riflettere, tra di noi e con il

Popolo di Dio, sulle tematiche economico-sociali che toccano da vicino la missione pastorale.Come sappiano, dal 7 al 28 ottobre 2012 si è svolta la XIII Assemblea generale ordinaria del

Sinodo dei vescovi, con il tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fedecristiana”.

Per la prima volta, il Papa ha permesso che si pubblicassero le proposte sorte nel Sinodo deiVescovi e quindi abbiamo questo materiale prezioso in attesa della Esortazione apostolica post-sinodale che Benedetto XVI preparerà nei prossimi mesi.

Ed è proprio alcune di queste 58 proposte che vi suggerisco per la vostra preghiera eriflessione. Anzitutto vi invito a partire dalla proposizione n. 50, che tocca la nostra vocazione, lanostra identità di consacrate e che mette in evidenza l’essere comunità apostoliche aperte alleesigenze dei tempi e dei luoghi: faccio riferimento in particolare agli art. 10,14 e17 della Regola diVita (RdV).

Proposizione 50: Vita consacrataLa vita consacrata, di uomini e donne, ha dato un contributo molto importante al lavoro dievangelizzazione della Chiesa nel corso della storia.In questo momento di nuova evangelizzazione, il Sinodo chiede a tutti i religiosi, uomini edonne, e ai membri degli istituti secolari di vivere radicalmente e con gioia la loro identità dipersone consacrate. La testimonianza di una vita che manifesta il primato di Dio e che, permezzo della vita comune, esprime la forza umanizzante del Vangelo, è una potenteproclamazione del Regno di Dio. […] Il Sinodo chiede agli Ordini religiosi e alle Congregazionidi essere totalmente disponibili per andare alle frontiere geografiche, sociali e culturalidell’evangelizzazione. Il Sinodo invita i religiosi a recarsi ai nuovi aeropaghi della missione.

Vi inviterei a proseguire la vostra riflessione prendendo in considerazione un blocco diproposizioni, che secondo me, ci possono aiutare a leggere il nostro vissuto pastorale. Credo cispronino a considerare ciò che è oggi il nostro contributo come Congregazione nella NuovaEvangelizzazione e ciò che, alla luce di queste preposizioni, possiamo ancora offrire in modonuovo o rinnovato. Qui vi invito a riprendere la RdV e in particolare i nn. 6-9, 11-13, 25-26 e 43.

Proposizione 19: Nuova Evangelizzazione e sviluppo umanoIl magistero papale, nel suo insegnamento sociale, ha dimostrato i legami teologici,antropologici e pedagogici tra l’evangelizzazione e lo sviluppo e la libertà sia della persona chedella società.Oggi non è possibile pensare alla Nuova Evangelizzazione senza la proclamazione della pienalibertà da tutto ciò che opprime la persona umana, cioè il peccato e le sue conseguenze. Senzaun serio impegno per la vita e la giustizia e senza un cambiamento delle situazioni chegenerano la povertà e l’esclusione (cfr. Sollicitudo rei socialis, 36), non ci può essereprogresso. Questo è particolarmente vero di fronte alle vere sfide della mondializzazione

Page 16: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 40

Proposizione 31: Nuova Evangelizzazione e opzione per i poveri[…] Oggi ci sono nuovi poveri e nuove forme di povertà: gli affamati e i senzatetto, itossicodipendenti, i migranti, gli emarginati, i rifugiati politici o «ecologici», i popoli indigeni.L’attuale crisi economica colpisce seriamente i poveri. Fra i più poveri nella societàcontemporanea sono le vittime della triste perdita di rispetto per la dignità inviolabile della vitaumana innocente.L’opzione preferenziale per i poveri ci spinge ad andare a cercare i poveri e a lavorare per loroaffinché possano sentirsi a casa nella Chiesa. Loro sono sia destinatari che attori della nuovaevangelizzazione.

Proposizione 25: Scenari urbani della Nuova Evangelizzazione[...] La Chiesa sa anche che in molte città l’assenza di Dio si incontra nei molti attacchi alladignità umana. Tra questi: la violenza legata al traffico di droga, la corruzione in varie forme emolti altri crimini. Siamo convinti che la proclamazione del Vangelo possa essere la base perrestaurare la dignità della vita umana in questi contesti urbani. È il Vangelo di Gesù, che è“venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10).

Vi auguro una proficua riflessione e condivisione; uniamoci nel ringraziare la ProvvidenzaDivina e preghiamo secondo le intenzioni dei nostri Benefattori e amici. Questa nostra preghiera,unita allo sforzo quotidiano di vivere la povertà evangelica, ci aiuti a divenire sempre più strumentidella Provvidenza per il popolo che serviamo e per l’umanità.Santo Natale e Buon Anno 2013 !

sr Aminta Sarmiento PuentesEconoma Generale sjbp

Iniziative significative fatte dalla Famiglia Paolinain occasione del 26 novembre 2012

Grazie alle celebrazioni, in diverse parti del mondo, che sono state fatte in occasionedell’anniversario della morte del nostro Fondatore, possiamo essere testimoni delle abbondantiricchezze che Dio continua a donarci. Abbiamo avuto esperienze di riconciliazione nella XXIVGiornata Alberioniana del 1° Dicembre 2012 in Messico. La preghiera iniziale è stata illuminatadalla frase: “Abbiate il dolore dei peccati… vivete in continua conversione” e guidata da unmembro dell’Istituto Gesù Sacerdote. A questa preghiera è seguito un incontro sul perdono,condotto da un’esperta in psicoterapia membro dei Cooperatori Paolini. I frutti li possiamo vedereattraverso le parole di uno dei presenti alla giornata: “Con le lacrime, in più di un partecipante, cisiamo scambiati il perdono come Famiglia Paolina, e sotto la protezione del Divino Maestro cisiamo impegnati a continuare nel lavoro per l'unità, come è stato voluto dal nostro BeatoFondatore”. Si sono fatte iniziative espresse con creatività come nelle Filippine, dove le formandedelle PDDM hanno mostrato il loro dono con un mimo che presentava la storia della Salvezza nellaBibbia, in sintonia con l'Anno della Fede.

Page 17: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 41

Non sono mancate proposte di promozione umana e di evangelizzazione. In Argentina, la Messadel 26 novembre è stata trasmessa in diretta su Radio Maria, esperienza rilevante perché hapermesso di far conoscere il nostro carisma e la nostra missione a molti "ascoltatori". In India laSan Paolo audiovisivi ha prodotto e lanciato una serie di CD audio, tra cui 'Indian Natale', diventatoun successo, due DVD prodotti dalla San Paolo Multi Media a Mumbai.Inoltre, si sono ricevuti incoraggiamenti per fare più iniziative a favore dell’unità nella FP e per lanuova evangelizzazione. In Portogallo, il Vescovo ausiliare di Lisbona, ha esortato tutti i membridella FP a continuare con l'audacia del Fondatore, il profeta della nuova evangelizzazione, nellaconvinzione che questa missione è sempre più necessaria nella Chiesa: "Come S. Paolo, anche ilBeato Alberione è un esempio e uno stimolo, non solo per i membri della Famiglia che ha fondato,ma per tutti i cristiani, per tutta la Chiesa".

a cura di sr Magally Marin sjbp

La Chiesa e la Nuova Evangelizzazionenei diversi Continenti

Alcuni flash delle Relazioni sui Continenti, fatte l'8 ottobre 2012, all'inizio del Sinodo su «La NuovaEvangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana». Proponiamo questi contenuti chepossono essere utili per una maggiore conoscenza delle realtà ecclesiali presenti in ognicontinente.

AFRICAL'evangelizzazione nel continente africano è avvenuta sin dai primordi della Chiesa. Prova ne èl'incontro tra l'eunuco etiope e il diacono Filippo (cfr. At 8, 26-39) Tuttavia, in gran parte dell'Africasub-sahariana l'opera di evangelizzazione è più recente, sicché è molto difficile distinguere traVecchia e Nuova Evangelizzazione. Parrebbe però opportuno parlare di Nuova Evangelizzazionedell'Africa a partire dalla sfida lasciata da Papa Paolo VI nel 1969: "Africani, siate missionari di voistessi" (…)Per rispondere alla sfida, sono state istituite e rafforzate le necessarie strutture pastorali a livellonazionale e regionale. Sulla stessa linea, nel 1969 fu istituito il SECAM, volto a "preservare e afavorire la comunione, la collaborazione e l'azione comune delle Conferenze episcopali dell'Africae delle isole adiacenti" (….)Un'istituzione fondamentale per la Nuova Evangelizzazione in Africa è costituita delle piccoleComunità cristiane. Esse sono diventate oggi centri vivi di Evangelizzazione del continente (…).

(S. Em. R. Card. Polycarp PENGO, Arcivescovo di Dar-es-Salaam)

Page 18: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 42

AMERICALa presa di coscienza per generare la comunione ecclesiale inizia con la conversione pastorale(…), intesa come accettazione della manifestazione del Regno di Dio e dell'impegno di diventarediscepolo di Cristo per farlo conoscere al mondo (Mc 1,15), impegno che richiede la conversionepersonale (…).Il rinnovamento pastorale in America, avviato in risposta al Concilio Vaticano II, ha reso piùdinamica la vita interna della Chiesa: si sono moltiplicati gli agenti della pastorale, si è intensificatala formazione nella fede (…)La religiosità continua a essere viva ed è la grande riserva potenziale dei nostri popoli ("Unacaratteristica particolare dell'America è l'esistenza di una intensa pietà popolare radicata nellediverse nazioni …).(…) La vita della Chiesa come comunità di comunità, in comunione e unità, permette a ognicristiano di scoprire che nel XXI secolo è possibile vivere come discepolo di Cristo in una comunitàdi discepoli del Signore Gesù e prendere coscienza come discepolo missionario dell'urgentenecessità di dare una testimonianza credibile e affidabile della fede nel mondo attuale (…).La Nuova Evangelizzazione, che si apre strada in America, parte dall'incontro con Cristo che laChiesa offre ai fedeli cristiani ("Gesù Cristo è la "buona novella" della salvezza comunicata agliuomini di ieri, di oggi e di sempre; ma al tempo stesso è anche il primo e supremoevangelizzatore…") (…)L'influenza della fede nella società affinché il lievito del Vangelo permei e dia senso e sapore allavita umana, dipende in gran parte dall'azione dei laici. (…).Oggi, in un mondo sempre più pluralistico, il dialogo si apre strada in diversi ambiti; i temi cheaffronta il dialogo in America sono, tra gli altri: la Parola di Dio, la Dignità Umana, la Famiglia, laVita, l'Educazione, l'Etica, l'Economia, lo Sviluppo dei popoli, la Mobilità Umana e in particolare leMigrazioni, la Solidarietà, l'Ecologia, la Giustizia e la Pace. In tutti i temi, il faro è la Verità (…).La conversione pastorale prosegue nella missione continentale, impegno assunto ad Aparecidadall'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi. Per questo, in America, la Nuova Evangelizzazionesi identifica con la missione continentale.

(S. E. R. Mons. Carlos AGUIAR RETES, Arcivescovo di Tlalnepantla - MESSICO)

ASIAL'Asia è un continente che sta vivendo le speranze e le gioie di una costante rinascita nello Spirito(Ecclesia in Asia). Sappiamo tutti che il 60% della popolazione mondiale vive in Asia. Si tratta di ungiovane continente in cui la maggioranza della popolazione è giovane. Perciò, per molti aspetti,l'Asia occupa un posto centrale nel futuro dell'evangelizzazione. (…)Le Chiese in Asia hanno individuato tre punti di forza per la nostra opera, legati alle tre sfide piùimportanti che ci si presentano. Dobbiamo quindi aprire un dialogo con le culture, un dialogo con ipoveri e un dialogo con le religioni: studiare cosa significa per noi il mandato evangelico riguardo alnostro rapporto con queste tre importanti realtà. (…)Vorrei concludere con due ulteriori elementi tratti dal nostro contesto asiatico: per noi la religione èpiù il discepolato di una persona che l'adesione a una dottrina o l'obbedienza a una serie di regole.La persona di Gesù è profondamente affascinante: il suo messaggio e la sua vita, la sua passione,morte e risurrezione. L'adesione a una dottrina nasce come il frutto dell'essere discepolo di unmaestro. In questo modo i primi cristiani hanno proclamato la Buona novella.Le sfide che dobbiamo affrontare sono immense. Ma le possibilità sono grandi. La giovane Asia èbenedetta da un'esplosione di comunicazioni senza precedenti. Ciò non va visto come unaminaccia, bensì come un gran dono di Dio, da usare per diffondere la Buona novella. La nostravocazione è quella di preparare i nostri giovani in modo particolare all'uso dei nuovi mezzi dicomunicazione e a trarne beneficio.

(S. Em. R. Card. Oswald GRACIAS, Arcivescovo di Bombay - INDIA)

Page 19: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 43

EUROPAL'Europa dev'essere evangelizzata. Ne ha bisogno. Al tema dell'Europa sono già state dedicatedue Assemblee speciali del Sinodo dei Vescovi. (…)Molti mass-media divulgano una presentazione della fede cristiana e della storia che taloraabbonda di calunnie, disinformando il pubblico sia circa il contenuto della nostra fede sia aproposito della realtà della Chiesa. Anche la nostra attività catechetica, soprattutto quellacongiunta alle istituzioni dello Stato presenta molti limiti. II Consiglio delle Conferenze Episcopalid'Europa ha disposto, pochi anni fa, un'indagine in tutti i paesi del continente circa la situazionegiuridica, statistica, ecclesiale e culturale dell'insegnamento della religione. (…)Le Giornate Mondiali della Gioventù di Colonia e di Madrid, e le visite pastorali del Santo Padre indiversi paesi, hanno costituito un grande segno di speranza e hanno avuto un'efficacia missionariastraordinaria. (…)Ringraziamo la Divina Provvidenza, perché negli ultimi anni è proseguita, nonostante i suddettiproblemi, la riconciliazione tra le nazioni europee. Incoraggiate da Sua Santità Benedetto XVI, leconferenze episcopali della Slovacchia e dell'Ungheria hanno potuto sottoscrivere nel 2006 un attodi riconciliazione. Il loro gesto può servire da esempio per la società di entrambe le nazioni. Unaltro evento coraggioso si è verificato pochi mesi fa. Il Patriarca ortodosso di Mosca e di tutta laRussia, Cirillo, ha firmato a Varsavia con il Presidente della Conferenza Episcopale Polacca unatto di riconciliazione. In esso, le parti confermano anche la loro comune intenzione di difendere efar accogliere i valori umani e cristiani in Europa.

(S. Em. R. Card. Péter ERDŐ, Arcivescovo di Esztergom-Budapest)

OCEANIA

(…) Oltre il 30% della popolazione di questo vasto territorio è nata dopo il Sinodo per l’Oceania.Vediamo ovunque la vitalità dei giovani: per esempio, sono affluiti in massa alla Giornata Mondialedella Gioventù celebrata a Sidney nel 2008; alle celebrazioni annuali Téné in Nuova Caledonia, o,nei primi mesi di quest'anno, al festival della gioventù a Samoa; vediamo fiorire le vocazioni alsacerdozio e alla vita religiosa per un'azione missionaria che va oltre i confini del territorio CEPA.(…)In ciascuna delle quattro Conferenze, le nostre scuole cattoliche funzionano bene e si integranocon la vita parrocchiale. Le nostre scuole costituiscono il terreno fertile per la "nuovaevangelizzazione", poiché offrono la possibilità di reinserire le famiglie nella vita della Chiesa. (…)L'evangelizzazione è la missione della Chiesa di proclamare al mondo la verità di Dio rivelata inGesù Cristo. Oggi occorre una nuova evangelizzazione, così che ognuno possa udire,comprendere e credere nella misericordia di Dio destinata, in Cristo Gesù, a tutti i popoli" (EO 18).(…)Quel"oggi" è l'"oggi" della Bibbia: "Se oggi udite la sua voce...". Oggi la Chiesa d'Oceania èchiamata ad ascoltare di nuovo l'invito di Gesù Cristo a seguire le sue orme, a proclamare la suaverità, a vivere la sua vita sotto la costellazione della Croce del Sud che illumina il cielo notturnosull'Oceania.

(Mons. John Atcherley DEW, Arcivescovo di Wellington - NUOVA ZELANDA)

Per leggere il testo completo delle diverse relazioni:www.vatican.va/news_services/press/sinodo/documents/bollettino_25_xiii-ordinaria-2012/01_italiano/b05_01.html

Page 20: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 44

La COMPASSIONE (2)

Compassione è venatura profonda dell’AmoreCome una di quelle sfumature che percorrono un petalo di fiore o le ali di una farfalla: la

vedi se ti soffermi e se non passi oltre il volto del Pastore crocifisso che di quella bellezza e diquella libertà, grazia per ogni cuore umano, ne conosce il prezzo. È Lui che la svela, perchéproprio Lui la porta incisa nella sua umanità, per ogni corpo di uomo e di donna destinato allaredenzione.

Nel mistero della redenzioneDon Alberione aveva ben presente che compassione è promessa di vita del Creatore nel

giardino divenuto deserto4; che compassione è ricerca delle anime da parte del Buon Pastore5; èindicata come via di santità, è offerta del Figlio al Padre, come vittima per la salvezza6. Avevaben presente che il cuore della Pastorella, poco per volta deve diventare simile a quello del BuonPastore, che compatire è sentire i dolori di Gesù, è patire con Lui e non con un sentimento vago,incerto, così superficiale di parole7.

Nulla di doloristico, ma la decisione del cuore: “Farò mio il gemito di Gesù: «Hocompassione di questo popolo»”8. Patire con Cristo è patire con il suo Corpo, a causa delle‘umane miserie, morali oltre che corporali’ delle sue membra9. “Se si ha il cuore del buon Pastoresi pensa a tutti, si prova compassione per i bambini non battezzati (…), per i giovani che silasciano trascinare (…), per i genitori che devono educare i figli, (…) per gli anziani che ancora nonpensano a prepararsi alla morte, per i moribondi, per i pagani ...”10. E nella figura di Maria siraccoglie come un’icona della compassione dai colori molteplici: “In Maria vi è la sapienza checonoscere le necessità; bontà che si commuove per le nostre miserie; la potenza nell’ intercedere(…). I suoi occhi sono rivolti a tutti i suoi figli: buoni e cattivi, per scoprire i bisogni spirituali emateriali, le difficoltà, i pericoli. Tutto Ella conosce. Di più: Ella è sensibile e compassionevole;meglio di qualsiasi madre terrena, anche la più buona: è Madre di misericordia … potente pressoDio, che ha servito fedelmente”11. Sapienza e sensibilità, bontà e ampiezza/profondità di sguardo,conoscenza e capacità di intercessione formano il fecondo percorso della compassione.

Le ambiguità della compassioneDon Alberione ancora avverte: “Vi sono tentazioni che sembrano venire dalla compassione,

dalla carità; tentazioni per risparmiare le prove e le fatiche” 12 . Sono le ambiguità che nellacompassione resistono al discernimento dello Spirito, non si lasciano provare al fuoco della fede,rallentano il maturare di sé, dell’altro/a e delle relazioni in verità e libertà.

La compassione non serve la schiavitù dell’altro/a, non è adattamento rassegnato ai limiti,di qualsiasi genere questi siano, non è assuefazione alla sofferenza, alla venialità, non è complicitànel male. La compassione non segue il movimento dall’alto verso il basso, dal ricco verso ilpovero, da chi ha verso chi non ha, dal potente verso il debole, dal capace all’incapace, dal sicuroall’insicuro, dal padrone verso i sudditi. Si resta nella retorica con quel compatire l’affamato, i

4 Cfr. PrP III, 1948, p.194.5 Cfr. PrP I, 1947, p. 98.6 Cfr. PrP II, 1957, p. 98.7 Cfr. AAP 1960, 53-54.8 G. Alberione, Brevi meditazioni per ogni giorno dell’anno = BM, 1948, p. 100.9 Cfr. BM, pp.100.268.10 Cfr. PrP VII, 1954, pp. 139-140.11 BM, p.384.12 PrP VII, 1955, p. 206.

Page 21: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 45

precari, gli ultimi … rimanendo nella sazietà, al sicuro, ai primi posti. “Quando non si ha fede ipoveri non muovono a compassione, i malati neppure; allora si agisce come fosse un impiego”13.

La fede purifica ed elevaLa compassione è vita attratta dalla pienezza dell’Amore: come il grano che sa di

giungere a compimento solo quando si consumerà nel pane e ha desiderio del compimento. Ilpatire con Cristo e con il suo Corpo è per generare alla vita in Cristo come sue membra vive, inuno scambio reciproco di disposizione alla santità: i frutti sono indisponibili ad ogni calcolo oattesa, restano invece nell’economia misteriosa di Dio.

La mediazione umana che è coinvolta nell’esperienza della compassione - il corpo, lasensibilità, i sentimenti, i legami, il vissuto, la conoscenza … - trova la verità di sé lasciandosicoinvolgere, per la fede, nella mediazione del Verbo che si è fatto carne. In Lui, la natura umanadiviene grembo fecondo di ogni bene. Allora la compassione persegue il suo vero scopo che ègenerativo: condividere con Cristo e il suo Corpo per far vivere in Cristo e nel suo Corpo.

La dinamica è quella del battesimo, dell’immersione nella pienezza del mistero di Cristo dicui lo Spirito ci rende partecipi: nel Figlio che si è fatto uno di noi, nel Figlio crocifisso, risorto eglorioso. Il movimento è quello del sentirsi accomunati dalla stessa identità creaturale, dellafraternità, dell’ im-medesimazione nell’altro/a. La pedagogia è quella dei quotidiani esodi che nelgrande esodo della Croce traspaiono di sacrificio che salva, di bene disinteressato e creativo, dellagioia di essere ‘semplicemente servi’.

I volti della compassioneIl volto materno della compassione: è l’attesa paziente che l’altro/a nasca; è accettare un corpoche si deforma perché una nuova creatura prenda forma; è rallentare i passi per la prudenza delnon fare del male; è svegliarsi nel cuore della notte per nutrire, dimenticando anche il propriobisogno di riposo; è mettere in braccio ad altri quel dono ricevuto e che è per altri, è per il mondo,per affidarlo alla distanza da sé. È credere che le lacrime del distacco saranno le fondamenta dellasua fiducia, seme della sua libertà futura.

Il volto paterno della compassione è non rimanere estraneo ai dolori del parto e lontano dalgrido d’ingresso nella vita; è ricevere il figlio non dalla propria potenza, ma da un’origine che népadre né madre possiedono e di cui possono e devono essere solo simbolo. È far essere il figlio inse stesso, nella propria identità e irripetibile singolarità; è capacità liberante da angosce e timoriche introduce alle sfide della vita, consegnando mappe e bussola per orientarsi fuori di casa.

Sfumature diverse tra madre e padre, tra femminile e maschile, da considerare nella lorocompletezza: è solo in questa totalità che la compassione si svela come forza anche materna ecome tenerezza anche paterna, necessari insieme per la responsabilità paziente dell’educare, perstringere come ricchezza irrinunciabile un/a figlio/a dalle molte imperfezioni.

Il volto filiale della compassione è accettare la sfida giovane di un crescere in libertà senzarinnegare i propri genitori. È accogliere il proprio nome, come nome che fa riconoscere tra mille;che fa rimanere dentro una storia ricevuta ma da costruire con la fatica della responsabilità. È ladisposizione alla gratitudine e alla riconoscenza. È onorare la fragilità che sopravviene; è restituirel’attenzione ricevuta nel venire al mondo con l’attenzione alla vita che si chiude a questo mondo.

Il volto amicale della compassione: è gareggiare nella gratuità propria dell’amicizia, relazionelibera da interessi. È sopportare reciprocamente e amorosamente l’ora inopportuna delle domandevere di aiuto; è accogliere il mostrarsi dell’amico/a quando lo/a vorresti diverso/a; è l’ospitalità chepreviene l’invito; è la tenerezza che anticipa la fatica; è l’ascesi del distacco che fa rimaneresempre presso l’amico/a.

Il volto comunitario della compassione è il silenzio che semina misericordia; è la parola che stalontano dai tizzoni e riprende a bere l’acqua sorgiva del riflettere e del condividere; è la grazia di

13 PrP, VI, 1953, p. 129.

Page 22: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 46

trasformare in profumo l’odore acre del peccato; è la beatitudine dell’essere operatori di pace. Èservire l’infermità fisica e morale, rendendo reciprocamente leggero il peso che opprime. È lafedeltà che onora l’incontro tra le diversità; è la fecondità gravida di accoglienza. È dolersi se l’altrosi trova in errore; è invocare lo Spirito e attenderlo su ogni realtà che ferma la vita.

Il volto ministeriale della compassione è patire con chi non ha voce anche nella chiesa; èl’intelligenza del dono che suscita il dono e sa abitare il nascondimento; è la mitezza di cui lapassione ha bisogno per discernere la propria misura anche nel fare il bene. È riconoscere lapersona prima e oltre il suo ruolo; è abbandonare ogni recriminazione. È apprezzare comunque ilritmo dei passi altrui e che vorresti ora più lenti ora più spediti; è uscire dal sicuro recinto con ipochi. È trasmettere competenze, sapendo che, offrendole, non ti appartengono più; è prepararealtri a servire, consegnando se stesse nel dono che si consegna.

sr Annarita Cipollone sjbp

Hardware = In ingegneria elettronica e informatica con il termine hardware si indica laparte fisica di un computer, ovvero tutte quelle parti elettroniche, meccaniche, magnetiche,ottiche che ne consentono il funzionamento (dette anche strumentario). Più in generale iltermine si riferisce a qualsiasi componente fisico di una periferica o di una apparecchiaturaelettronica. L'etimologia del vocabolo nasce dalla fusione di due termini della linguainglese, hard (duro, pesante) e ware (manufatto, oggetto). Esempio di hardware: le partiinterne di un computer, come la scheda madre e di memoria, ma anche tutto quello che vacollegato, come schermo, tastiera, mouse, stampante…

Software = la parte logica (e perciò soft, "morbida, leggera") che compone il computer. Unsoftware viene normalmente realizzato da un programmatore, utilizzando uno o piùlinguaggi di programmazione, per realizzare funzioni specifiche. Può essere di uso liberooppure con la licenza a pagamento. Il termine si contrappone tradizionalmente a hardware(la componente fisica) che rende possibile l'esecuzione del software. A grosso modopossiamo dire che software sono i programmi installati nei computer, come per esempio ilsistema operazionale (Windows, Linux...), gli editori di testo (Word, Wordpad, WordPerfectOffice…), gli antivirus, il navigatore di internet, i programmi per gestire immagini (Paint,Photoshop, Corel…) bensì tutti gli altri programmi che normalmente troviamo in computer.

NB: Usare un software con licenza a pagamento validandola con i numeri seriali diattivazione, che girano liberamente sull’internet è un reato. Poiché le licenze sonocostose e il controllo è debole, e anche difficile, purtroppo è una pratica ormaidiffusa, che ci lascia la falsa impressione che sarebbe una cosa normale, quandoinvece non lo è.

Due alternative vengono solidificandosi nel mercato:La prima è la vendita del computer, notebook, netbook o tablet (hardware), con il sistemaoperazionale (software) già incorporato. Sono le licenze chiamate OEM, dall’ingleseoriginal equipment manufacturer, che vengono preinstallate e solo possono essereutilizzate in quell’apparecchio, perciò hanno un costo molto più accessibile.

Page 23: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 47

La seconda è l’utilizzo di software di licenza libera, come per esempio il Linux.Quest’alternativa è abbastanza diffusa ideologicamente, ma meno utilizzata nella pratica,per problemi di compatibilità dei programmi usati più abitualmente e la poca abilità degliusuari comuni nel gestire questi problemi.Tenendo presente queste regole e il fatto che siamo un’Istituzione, sarebbe molto correttoe prudente che nei nostri prossimi acquisti prendessimo in considerazione una delle duealternative sopraindicate!

sr Cristiane Ribeiro sjbp

Arrivi e partenze

sr Francesca Longoni dal Brasile 10.10.2012sr Felicina Ferro dal Gabon 13.11.2012sr Francesca Longoni per il Brasile 29.11.2012

Suore di Gesù Buon Pastoresr Paola Pradel (ICN) 13.11.2012

Familiarisorella di sr Liliy Ann Santos (PI-AU-SA) 18.10.2012sorella di sr Letizia Selle (PI-AU-SA) 20.10.2012

NB: Le sorelle che ancora non ricevono direttamentenella loro posta elettronica le: “novità” del sito il Comunichiamo Tra Noi le schede di approfondimento le tracce di lectio per Quaresima e Avvento e altro materiale proveniente dal GGmandino la propria e-mail alla segreteria generale.

Page 24: CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 26 - pastorelle.org · CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 29 ... lettura dei comunicati e delle relazioni, il dialogo e condivisione tra noi, ma soprattutto

CTN anno XXXVII 2012/2 – p. 48

fratello di sr Carmen Duque Cuellar (CO-VE-ME) 22.10.2012sorella di sr Emanuela Tonon (ICN) 26.10.2012sorella di sr Maria de Lourdes Bonetti (BR-SP) 28.10.2012papà di sr Lucy Gocotano (PI-AU-SA) 28.10.2012fratello di sr Cesarina Paolini (PI-AU-SA) 02.11.2012fratello di sr Maria Veronica Gungon (DGG) 30.11.2012fratello di sr Teresa Floris (ICN) 01.12.2012

Figlie di San Paolosr Antonietta Bottiglieri Albano laziale (RM) 08.10.2012sr Maria Rita Guidi Alba (CN) 13.10.2012sr M. Palma Sala Albano Laziale (RM) 15.10.2012sr Bernardette de Castro São Paulo (Brasile) 21.10.2012sr Maria Teresa Tosi Roma 02.11.2012sr Maria Veritas Mattuzzi Albano Laziale (RM) 05.11.2012sr Giovanna Angiolina Caprilli Roma 28.11.2012sr Maria Paolina Hagiwara Kikue Tokyo 05.12.2012sr Giovanna Angiolina Caprilli Roma 29.12.2012sr Giovanna Baxiu Roma 13.12.2012sr M Esther Martinez Durán Mexico Capri 14.12.2012

Pie Discepole del Divin Maestrosr M. Ildefonsa Severina Bianchi Cinisello Balsamo (MI) 14.11.2012sr M. Yolanda Maria Berenice Herrera Bogotà (Colombia) 24.11.2012sr M. Beata Henryka Michalczyk Częstochowa (Polonia) 25.11.2012sr M. Ester Antonia Marin Sanfrè (CN) 29.11.2012sr M. Fidelis Teresa Cecchetto Cordoba (Argentina) 08.12.2012

Apostolinesr Annalisa Casati Roma 30.11.2012

IMSA e ISGAMaria Andreina D’Ambrosio Brindisi 21.12.2012

Società San Paolofr. Vittorio Tarcisio de Ligio Roma 31.10.2012fr. Ampelio Lino Biancon Roma 05.11.2012fr. Pietro Stefano Garelli Alba 08.11.2012fr. Matsuo Paolo Corrado Nakamura Tokyo 22.11.2012

Responsabile: equipe informazione. Pubblicato nel sito www.pastorelle.org il 20 dicembre 2012.