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CSInforma In questo numero Un cambiamento che sta riuscendo L’assessment dei sistemi informativi Qualità nello sviluppo di applicazioni La salvaguardia dei dati Microsoft Windows XP L’autostrada elettronica Logistica: da centro di costo a servizio all’utente Formazione informatica offerta ai Comuni • E-Test Come ci si infetta con i virus informatici? SAP R/3: i moduli logistici Periodico del Centro sistemi informativi Numero 1 Marzo 2002 www.ti.ch

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  • CSI

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    In questo numero

    • Un cambiamento che sta riuscendo• L’assessment dei sistemi informativi• Qualità nello sviluppo di applicazioni• La salvaguardia dei dati• Microsoft Windows XP• L’autostrada elettronica• Logistica: da centro di costo a servizio all’utente• Formazione informatica offerta ai Comuni• E-Test• Come ci si infetta con i virus informatici?• SAP R/3: i moduli logistici

    Periodico del Centro sistemi informativi

    Numero 1Marzo 2002

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  • te si prospetta un CSI autorevole ed ef-ficace, che dovrà confrontarsi con gliutenti nel loro prossimo nuovo ruolodi compratori di servizi informatici,grazie ai futuri budget decentralizzatidi «consumo» informatico. La vera sfida di questa trasformazioneè di rendere il CSI sempre di più ana-logo ad una vera e propria azienda, eper questo è stato inserito nel gruppodei progetti pilota di A2000 per l’auto-nomia. È chiaro che per servire al me-glio l’AC, il CSI deve ancora crescere emigliorare e a questo scopo è in corsoun vasto programma di formazionedei quadri e dei collaboratori. La motivazione del personale e ladeterminazione della direzione ci faben sperare, nell’ottenere presto unostandard aziendale invidiato, magariun po’, anche dal privato. In questo primo anno sono evidente-mente emerse anche alcune pecche,dovute a malattie infantili del nuovocentro: la riorganizzazione, all’inter-no delle Aree, non è ancora del tuttoconclusa, il riparto di tutte le compe-tenze di dettaglio è in fase di affina-mento, alcuni profili devono essereriorientati per svolgere nuovi compi-ti, la voglia di far bene e subito ha cau-sato errori che con un po’ più di espe-rienza e routine potevano essereevitati, la relazione CSI-Utente, dalpunto di vista umano, deve essere an-cora messa a fuoco e allenata, l’idea didifendersi con l’atteggiamento del «siè sempre fatto così» non è completa-mente scomparsa, alcuni screzi inter-ni non sono ancora superati. Si trattaperò di normali situazioni che il ma-nagement del CSI saprà in poco tem-po correggere.Un’altra indicazione emersa in questoprimo anno del, chiamiamolo così,«fuori progetto», è quella della spro-porzione che c’è tra domanda di in-formatica da parte dell’utente e offer-ta da parte del CSI. In questi due o treanni di riforma, la cultura informaticadell’AC è cresciuta molto, il livello di

    Tra i numerosi fattori positivi mi paregiusto evidenziarne in particolare al-cuni. Il primo, senza dubbio, è quelloche il personale del CSI si è detto,nella misura dell’86%, soddisfatto econvinto del cambiamento fatto (in-chiesta eseguita da esterni). Questo èincoraggiante poiché dimostra cheanche nello Stato è possibile cambia-re, ottenendo molta adesione da par-te dei collaboratori. Ciò tenuto contoche il cambiamento comporta sempremolti rischi e scuote tante abitudini.Un altro punto essenziale, ormai col-laudato, è la forte coesione dei mem-bri del Consiglio di Direzione del CSI.Una squadra che fa sul serio e che saraggiungere, in modo altamente pro-fessionale, gli obiettivi fissati. Il nettoaumento di produttività, misurata intutti isettoridel CSI,è un indice azien-dale di riuscita della trasformazione.Il CSI sta assumendo gli strumenticontabili e di controllo per gestire an-cora meglio le proprie risorse e per in-vestirle, con un effetto moltiplicatore,sui progetti richiesti dall’Ammini-strazione cantonale (AC). All’orizzon-

    competenza degli interlocutori si è al-zato notevolmente e i Dipartimenti,come è giusto che sia, si stanno profi-lando nei loro servizi anche tramitel’informatica. L’AC ha fatto il passag-gio da consumatore di informaticaquasi passivo a consumatore che vedenell’informaticaunaspettostrategico,perilsuostessobusiness. Questa gros-sa svolta fa emergere, in modo evi-dente, la necessità di definire le prio-rità dell’AC in modo globale e non piùsolo a livello di singoli servizi ammi-nistrativi.L’informatica non è più unicamenteuna questione tra chi la produce (CSI)e chi la consuma (servizi dell’AC), maè una questione strategica dell’altaDirezione dei Dipartimenti e dellostesso Governo. Di fronte a questoscenario, ormai più che concreto, oc-correrà presto, oltre che favorire l’a-ziendalizzazione del CSI per permet-tergli di rispondere adeguatamentealle esigenze dell’AC, ridefinire le re-gole, i mezzi e le risorse nel capitoloinformatica dello Stato. Va ricordatoche un’analisi, svolta da una grossaditta internazionale di bench mar-king, riteneva «miracoloso» ciò chesiamo riusciti e riusciamo a fare con imezzi a disposizione, in paragone conaltre strutture pubbliche e private del-la nostra dimensione e con analogo li-vello di servizio. Tra noi e gli altri vi èun rapporto di 1:3, ovviamente a favo-re degli altri. Occorre tuttavia ricor-darsi che IT (Information Technolo-gy), oggi, non è solo soldi da investirema potenziale intellettuale da scovaree che sa fare la differenza.Una delegazione di parlamentari delGran Consiglio cantonale ha potutoverificare sul terreno i cambiamenti ei risultati raggiunti, e questo, oltre adaverci fatto particolarmente piacere,ha permesso di mostrare come sonostati impiegati i crediti di riforma daloro votati.

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    Un cambiamento che sta riuscendo

    editoriale

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    Il progetto di riforma del Centro sistemi informativi (CSI), per ciò che riguarda gli obiettivi di A2000, è terminato da un anno. Questo primo anno di lavoro del «dopo riforma», ci ha permesso di capire operativamente la portata e l’incisività delle scelte fatte.Abbiamo potuto osservare punti positivi e aspetti che devono ancora migliorare.

    Sergio MorisoliDirettore della Divisione

    delle risorse

    L’occhio dell’illustratore AdrianoCrivelli, ha voluto con pochi oggettivisualizzare il mondo ‘prima’ e ‘dopo’ l’avvento della tecnologiainformatica.

  • Quando vale la pena svolgerlo?L’esigenza di effettuare una verificadei sistemi informativi nasce ogniqualvolta sia importante avere unavalutazione oggettiva dell’uso dell’In-formation Technology (IT), riguardoalla situazione corrente e alla storiarecente, in una delle seguenti situa-zioni:• nell’ambito del processo di pianifi-

    cazione e controllo dei sistemi IT;• quando si avvertono situazioni di

    criticità nell’erogazione dei processidi servizio e si vogliono identificarele vere origini dei malfunzionamen-ti, distinguendo tra responsabilitàdovute al sistema o motivi risalentiad altre cause;

    • quando è avvertibile una situazionedi crisi interna al sistema informati-vo e si vogliono correggerne o pre-venirne i malfunzionamenti;

    • quando sono in corso fusioni o rior-ganizzazioni;

    • quando si vuole aumentare l’effica-cia e l’efficienza dell’IT nell’orga-nizzazione.

    La direzione aziendale chiede quindiun assessment per identificare le vereorigini dei problemi, e distinguere traquelle dovute al sistema informativo equelle causate ad altri fattori1).

    Quali risultati ci si deve attendere?Gli obiettivi dell’assessment possonoriguardare la verifica di uno o più ele-menti di un sistema: la qualità dei da-ti, quella del software, il processo disviluppo del software, le tecnologie.

    Le principali domande alle quali devedare risposta sono:• lo sviluppo delle tecnologie infor-

    matiche è coerente con la strategiadella organizzazione?

    • quanto si spende per l’IT?• gli investimenti effettuati e previsti

    sono in linea con le effettive esigen-ze di miglioramento dei processi diservizio?

    • come si posizionano i sistemi IT ri-spetto a organizzazioni dello stessosettore?

    • l’ambiente tecnologico e le risorsesono adeguati ai livelli di spesa e diservizio richiesti, hanno la possibi-lità di evolvere nel tempo per adat-tarsi ai nuovi livelli di complessità?

    • le soluzioni applicative offerte ri-specchiano le aspettative dell’uten-za, sono adeguate alla sua capacitàdi interagire con l’automazione, so-

    le Aree

    Christian CattaneoArea dei servizi

    di consulenza

    L’assessmentdei sistemi informativiQuando svolgerlo e quali risultati attendersi

    La realizzazione dei sistemi informativi è un procedimento per il quale vi sono prassi consolidate.Esistono, infatti, metodologie, più o meno strutturate, che coprono tutti gli aspetti realizzativi, dalle fasi di progettazione a quelle di realizzazione e avviamento. Ma cosa avviene una volta che un sistema è in funzione? Su di esso vengono compiuti gli interventi di manutenzione necessari, che tengono conto dei mutamenti sia dell’am-biente esterno sia della stessa amministrazione. Con il passare del tempo è probabile che le esigenze informativemutino sempre più, rispetto a quelle cui originariamente doveva far fronte il sistema. L’evoluzione tecnologica,sempre più rapida, rende obsolete le infrastrutture hardware, software e di comunicazione.Alla fine può accadere che le prestazioni non rispondano più alle esigenze, nonostante gli interventi di manutenzione effettuati.Come è possibile allora verificare lo stato di salute del sistema, per valutarne le eventuali disfunzioni, individuarne le possibili cause e proporre i rimedi adeguati? Il processo mediante il quale un’organizzazione valuta l’efficacia e l’efficienza del proprio sistema informativo e ne diagnostica le cause di disfunzione, indicando al contempo le terapie più idonee, prende il nome di assessment dei sistemi informativi.

    Nuovo servizio offerto dal CSI all’Amministrazione cantonale

    Per assessment dei sistemi infor-mativi s’intende un processostrutturato, volto ad identificare lo stato e le eventuali criticità delsistema in questione, nonché le cause e gli interventi da metterein atto, per correggere le disfunzionie conseguire miglioramenti intermini di efficacia e di efficienzadei processi di servizio supportati1).

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  • no supportate dalle appropriate so-luzioni gestionali?

    • come è possibile migliorare l’effica-cia e l’efficienza dei sistemi IT?

    • come è possibile migliorare l’impat-to strategico dell’IT?

    I risultati di un assessment possonoservire come base per definire:• Politiche di sourcing;• Politiche architetturali (downsizing,

    rightsizing, consolidamento);• Politiche di formazione;• Progetti di riorganizzazione dei pro-

    cessi aziendali legati all’IT;• Progetti di sviluppo o aggiornamen-

    to delle applicazioni;• Progettidi miglioramento della qua-

    lità dei dati.

    Alcuni degli inter-venti citati devonoessere preceduti daopportuni studi difattibilità1).

    Come si svolge?L’assessment si arti-cola in tre fasi suc-cessive: • l’analisi: volta ascoprire se il siste-ma risponde alle e-sigenze dell’orga-nizzazione in modoefficace ed efficien-te o manifesta ca-renze e disfunzioni;

    • ladiagnosidell’inadeguatezza: iden-tificando le possibili cause delle cri-ticità;

    • la definizione dei rimedi: che deli-nea i necessari interventi correttivie di miglioramento. In generale l’as-sessment si limita a fornire solo in-dicazioni della «terapia» lasciando afasisuccessive l’identificazione pre-cisa delle soluzioni.

    Dal punto di vista concettuale, l’as-sessment verifica in primo luogo lacoerenza degli obiettivi del sistema in-formativo con quelli aziendali, quindil’efficacia e l’efficienza dei servizi for-niti. Un aspetto fondamentale dell’a-nalisi è la copertura applicativa delsistema informativo, ovvero la rispon-

    denza del portafoglio di software ap-plicativo con le esigenze delle unitàorganizzative. L’assessment può ana-lizzare la funzionalità dell’unità pre-posta ai sistemi informativi, ovvero iservizi forniti (esempi: sviluppo ap-plicativo, assistenza, conduzione ope-rativa), la quantità e qualità dellerisorse umane e tecnologiche, l’or-ganizzazione ed i processi interni(esempi: le modalità di affidamentoall’esterno di attività, il ciclo di vita del software, il coinvolgimento degliutenti)1).

    ConclusioniLe esigenze di un’organizzazione va-riano rapidamente nel tempo ed i si-stemi informativi possono risultareinadeguati e quindi dover evolvere.Prima di procedere a nuovi investi-menti, è opportuno effettuare attivitàdi verifica per valutare lo stato effetti-vo dei sistemi. Annoverato tra i servi-zi di consulenza che il CSI offre, l’as-sessment può quindi rivelarsi lostrumento ideale per creare la con-sapevolezza necessaria ad affrontareproblematiche incancrenite,che spes-so si protraggono da lungo tempo,mettendo in condizione il manage-ment di decidere con serenità.

    1) Carlo Batini e Gaetano Santucci, «Sistemiinformativi per la Pubblica Amministrazio-ne: Metodologie e Tecnologie», Scuola Supe-riore della Pubblica Amministrazione, Roma(www.sspa.it).

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    Progettazione

    Realizzazione

    Avviamento

    Manutenzione

    L’assessment nel ciclo di vitadei sistemi

    L’assessment

    Studidi fattibilità

    Studidi fattibilità?

    Telefono 814 11 01Fax 814 47 08e-mail [email protected]

    Nuovi progettiinformatici?

    Telefono 814 11 01Fax 814 47 08e-mail [email protected]

    Supporto metodologico?

    Telefono 814 11 01Fax 814 47 08e-mail [email protected]

    Nuovi telefonio sostituzioni?

    Fax 814 47 [email protected]

    Lavori di stampainformatica e spedizioni speciali?

    Telefono 814 10 81Fax 814 47 [email protected]

    Riscossione imposta comunale

    Telefono 814 10 95Fax 814 47 11e-mail [email protected]

    Raccolta dati e gestione indirizzi

    Telefono 814 10 92Fax 814 47 11e-mail [email protected]

    Informazioni sulle spese di telecomunicazione

    Telefono 814 10 03Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Concorsiper commesse

    Telefono 814 10 00Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Problemi di contrattocon i fornitori?

    Telefono 814 10 01Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Servizio reclami

    Tel. 814 10 00Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Dialogare con la Direzione

    Telefono 814 10 00Fax 814 47 09e-mail [email protected]

    Comunicare con il Centro sistemiinformativi

    Telefono 814 10 00Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Guasti e malfunzionamenti? Telefono 814 10 60Fax 814 47 03e-mail [email protected]

    Materiale informatico? Telefono 814 10 60Fax 814 47 04e-mail [email protected]

    Prestitovideoproiettori e PC portatili

    Telefono 814 10 00Fax 814 47 00e-mail [email protected]

    Produzione stampati e fotocopie, forniturafotocopiatrici

    Telefono 814 10 83Fax 814 47 06e-mail [email protected]

    Formazioneinformatica

    Telefono 814 11 52Fax 814 47 02e-mail [email protected]://formazione.is.csi.ti.ch

    CSI — Inostrinumeriutili

  • Cosa è la qualità del SW?Al termine «qualità di un prodottoSW» possiamo associare una moltitu-dine di significati, più o meno sogget-tivi (ad esempio SW facile da usare,senza difetti, perfettamente adattatoalle esigenze...). Una specifica norma-tiva ISO, la 8402 successivamente in-tegrata nel nuovo standard ISO9000:2000, dà questa definizione perla qualità:

    La completezza delle funzionalità ecaratteristiche di un prodotto o servi-zio, che riguardano la relativa capa-cità di soddisfare dichiarati o implici-ti i bisogni.

    La qualità del SW non è quindi sempli-cemente un SW senza errori, essa deveessere ben più accurata e dettagliata.In un modello della qualità del SW, ri-salente al lontano 1977, si descrive fa-cilmente e chiaramente il concetto:

    Il modello indicato in figura è orga-nizzato attorno a tre tipi di caratteri-stiche di qualità:• i fattori che definiscono la parte

    esterna del SW (visto da parte del-l’utente);

    • i criteri che definiscono la vista in-terna del SW (visto da parte dellosviluppatore);

    • gli indicatori che vengono definitied utilizzati per fornire una scala edun metodo di misura di ogni singolofattore o criterio.

    Con il passare degli anni e l’avanzaredella tecnologia, il bisogno di unostandard riconosciuto per un modellodi qualità è poi sfociato in una norma-tiva specifica ISO/IEC 9126, attual-mente considerata come il modelloconsolidato della qualità del SW, an-ch’essa basato su tre livelli• caratteristiche (Funzionalità, Affi-

    dabilità, Usabilità, Efficienza, Ma-nutenibilità, Portabilità);

    • sotto caratteristiche;• indicatori.

    FunzionalitàLa funzionalità è la capacità del SW afornire determinate funzioni con defi-nite proprietà. Le funzioni sono quelleche soddisfano le necessità impliciteed esplicite. Le sottocaratteristichedella funzionalità sono: adeguatezza,accuratezza, interoperabilità, confor-mità e sicurezza. Un prodotto devesempre soddisfare il requisito di fun-zionalità richiesto, in quanto unafunzione parzialmente disponibile ototalmente assente equivale ad unprocesso utente parzialmente o total-mente non gestito.

    AffidabilitàL’affidabilità è la capacità del SW dimantenere il suo livello di prestazionisotto condizioni stabilite e per un da-to periodo di tempo. Le sottocaratteri-

    stiche dell’affidabilità sono: maturità,tolleranza agli errori e ricoverabilità.Il requisito di affidabilità varia secon-do l’ambito applicativo per cui il pro-dotto è sviluppato. Per applicazionibancarie e militari l’affidabilità ri-chiesta potrebbe essere alta ed espres-sa sotto forma di sicurezza, mentreper applicazioni gestionali può essererichiesta a livello di integrità dei dati edi gestione di usi impropri del prodot-to (ad esempio gli input non previsti).Per le applicazioni specialistiche, no-te come «mission critical», l’MTBF(Mean Time Between Failure) è un in-dicatore molto usato per misurare illivello di affidabilità del prodotto, equanto più l’MTBF è alto, maggiore èil grado di maturità che il prodotto haraggiunto.

    UsabilitàL’usabilità del SW riguarda lo sforzonecessario al suo utilizzo, e la valuta-zione individuale di tale utilizzo daparte degli utenti. Le sottocaratteri-stiche dell’usabilità sono: comprensi-bilità, apprendibilità e operabilità. Èl’attributo che, dal punto di vista del-l’accettazione del prodotto, rivestel’importanza maggiore. È attraversol’interfaccia che l’utente percepiscequanto il prodotto soddisfa le sue esi-genze, e quanto sia più o meno facilecondurre il proprio business tramiteesso. Di conseguenza l’usabilità èstrettamente legata a come il prodottorende disponibili le sue funzioni.

    EfficienzaL’efficienza del SW riguarda la rela-zione tra il livello di prestazioni for-nito e l’ammontare di risorse usate,sotto condizioni stabilite. Le sottoca-ratteristiche dell’efficienza sono: pre-stazioni e sfruttamento delle risorse.L’aspetto dell’efficienza maggiormen-te percepito è il «tempo di risposta»,

    Nicola NembriniArea dello sviluppo e dell’integrazione

    applicativa

    le Aree Qualità nellosviluppo di applicazioniAi nostri giorni, le applicazioni software (SW) di qualunque tipo sono entrate, in manieraradicale, all’interno dei sistemi organizzativi aziendali, tanto da renderne vitale la loroimportanza. Gli effetti sugli applicativi informatici devono essere considerati in caso di lancio di servizi e nuovi prodotti, in occasione di cambiamenti organizzativi, in fase di re-engineering di processi aziendali, in caso di espansione o contrazione delle strutture di un’impresa,in ogni modifica più o meno sostanziale, che tocca modalità operative e gestionali, anche di un piccolo ufficio. Gli effetti di problemi nel SW applicativo, in uso presso un’organizzazione,possono portare a risultati anche devastanti, toccando aspetti finanziari, sociali, danniall’immagine, danni ambientali oppure ancora danni fisici su cose o persone.

    ManutenibilitàFlessibilitàTestabilità

    Revisione del prodotto

    PortabilitàRiusabilitàInteroperabilità

    Transizione del prodotto

    CorrettezzaUsabilitàAffidabilitàEfficienzaIntegrità

    Funzionalità del prodotto

    Il modello di qualità di McCall, unodei primi modelli di qualità ricono-sciuti su vasta scala.

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  • che il prodotto ha a fronte di specifi-che richieste. In pratica il tempo dirisposta è la punta dell’iceberg ed èuna conseguenza del livello di otti-mizzazioni, le quali sono state adot-tate nelle politiche di gestione del si-stema hardware (CPU, I/O, memoriavirtuale, ecc.), e dalle scelte di aggre-gazione delle singole funzioni SWintegrate nel prodotto. Funzionalitàinnestate l’una nell’altra possono por-tare ad un decadimento delle presta-zioni.

    ManutenibilitàLa manutenibilità è la capacità del SWad essere agevolmente modificabile.Le sottocaratteristiche della manute-nibilità sono: la facilità d’analisi, dimodifica, di stabilità e il fatto di poter-lo testare. La documentazione dellefunzioni (attraverso documenti dispecifica) e del codice (attraversodocumenti di disegno e commenti in-line) è indice di manutenibilità.

    PortabilitàLa portabilità è l’abilità del SW ad es-sere trasferito da un ambiente ad unaltro. Le sottocaratteristiche dellaportabilità sono: la possibilità di adat-tarlo, installarlo, renderlo conforme astandard e compatibile a sostituire al-tro SW. Il soddisfacimento del requisi-to di portabilità porta all’isolamento,nel prodotto, degli aspetti dipendentidall’HW e dal SW delle piattaforme, sucui lo stesso dovrà essere utilizzato.

    Ma quali caratteristiche occorretenere in considerazione? Solitamente non è sempretroppo sem-plice trasformare i bisogni dell’utente(informalmente requisiti di qualità)in una selezione di caratteristiche di

    qualità, secondo il modello propostodalla normativa ISO/IEC 9126. A que-sto proposito specifiche metodologie«user oriented» sono state definiteproprio per facilitare questo tipo diazione, sia in ambito di processi di va-lutazione di prodotti, sia per processidi sviluppo.

    Quali indicatori usare per misurare la qualità del SW?Estraniarsi da ogni parametro sogget-tivo, non è sicuramente semplice du-rante la fase di valutazione e misura-zione della qualità di un prodotto SW.La quantificazione degli indicatori diqualità e l’analisi dei risultati è, inogni modo, dipendente dallo skill el’esperienza degli esperti, portati a ta-le compito. I risultati di una misurapossono essere scalari (es. da 1 a 10,binari: Sì/ No) oppure, come proponesempre la normativa ISO indicata precedentemente, basati su 4 livelli(eccellente, buono, debole, scarso). I primi tre valori sono soddisfacenti,l’ultimo è insoddisfacente. Esistono atal proposito tools specifici, che per-mettono di effettuare questo tipo dianalisi in maniera semi automatica,per valutare almeno parte delle carat-teristiche (per esempio la manuteni-bilità e le sue sottocaratterstiche).

    Qualità in Intranet/InternetNell’ambito di prodotti sviluppati peril Web, valgono più o meno gli stessiprincipi. In questo campo è possibileperò introdurre ulteriori concetti, perdeterminare la qualità. Il rispetto del«corporate design», che richiama gra-fica e carattere di stampa propri diun’azienda e del proprio marchio, èuno degli attributi sicuramente da cu-rare, da parte di programmatori e Web

    designer, per incentivare la qualitàdel prodotto. Alla valutazione dellaqualità si aggiungono fattori di designtecnico delle strutture delle pagine(per esempio l’utilizzo di frame), la ri-soluzione utilizzata, la dipendenza omeno da prodotti aggiuntivi proprie-tari (plug-in), oppure ancora la com-patibilità tra i browser necessari allavisualizzazione. In ogni modo è pos-sibile ricondurre i fattori indicati acaratteristiche di qualità viste prece-dentemente, precisando outilizzandosottocaratteristiche specificatamentedefinite.

    L’importanza del testNon è possibile parlare di qualità delSW senza affrontare l’argomento deltest. Il test serve per misurare la qua-lità e per certificare i prodotti svilup-pati, prima durante e dopo il rilascioin produzione. In questo ambito esi-stono specifiche e strumenti che faci-litano il compito a sviluppatori e ana-listi, guidando le fasi di sviluppo deiprodotti SW, nell’ottica di seguire glistandard di qualità imposti dalle nor-me. Tornando di riflesso a quanto ci-tato nell’introduzione, la speculazio-ne sull’introduzione di strumenti emetodologie di test può tradursi inperdite considerevoli per le aziende,dirette e tangibili al momento in cuiappare il problema, indirette e anchepiù pericolose quando per anni si af-frontano sviluppi SW non curanti de-gli aspetti di qualità indicati. Que-st’ultimo fattore può portare ad averein casa vere proprie bombe ad orolo-geria, che sarebbe meglio non trovar-si a dover disinnescare. Ci riserviamodi trattare in modo approfondito que-sto tema, in una prossima edizione diCSInforma.

    ISO 9126 ISO 9126

    Livello alto

    Livello concettuale

    Livello tecnico / strumentale

    Caratteristichedi business / utente

    Caratteristichedi qualità

    Caratteristiche software

    Business

    Utente -Cliente

    Prodotto software

    Processo di trasformazione

    Profilo di qualità

    Processo di trasformazione

    Specificaqualità

    Piano divalutazione

    Processo di sviluppo

    Valutazione

    Prodottosoftware

    Rapporto divalutazione

    abc..........................................

    abc..........................................

    ABCD

    Modalità di transizione

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  • L’articolo dell’edizione 3/2001 diCSInforma, illustrava il progetto di re-visione e di ridisegno dell’infrastrut-tura per la memorizzazione, conser-vazione e gestione dei dati nella suacompletezza. Il presente contributodescrive la concretizzazione della pri-ma fase del progetto, ossia: il rinnova-

    archiviazione, aspetto essenziale pergarantire la salvaguardia delle infor-mazioni e per assicurare il funziona-mento corretto, trasparente e conti-nuativo di un sistema informatico, èuno dei settori più sollecitati e pertan-to più soggetti a profonde revisioni.L’intensificarsi dei flussi di infor-mazioni inter e intra-aziendali (bastipensare agli archivi contenenti la po-sta elettronica), ha comportato unaumento esponenziale dei dati tratta-ti. La crescita della mole di quest’ulti-mi ha provocato un aumento dei tem-pi di trattamento (salvataggio eripristino) e un carico sempre mag-giore sulla struttura responsabile perla gestione (vedi schema 2).

    Per questi motivi l’AC ha deciso dicambiarelapropria nastroteca, instal-lata e gestita dal Centro sistemi infor-mativi, in quanto ormai tecnologica-mente superata e perciò insufficientein termini di prestazioni, espandibili-tà e compattezza fisica. Per la sostitu-zionesonostateanalizzateleprincipa-li soluzioni rispondenti alle rinnovateesigenze di servizio. La scelta è ca-

    le Aree

    La salvaguardia dei datiLa nuova nastroteca robotizzataLa scelta strategica dell’Amministrazione cantonale (AC) per assicurare la continuità operativa dei sistemi informativi e la salvaguardia dei dati.Dopo le persone, i dati sono uno dei beni fondamentali per un’azienda.La salvaguardia e la tutela di queste informazioni devono pertanto essere assicurate adeguatamente.

    Eugenio CortiArea di produzione

    ed erogazionedei servizi centrali

    nenti dei sistemi informatici più visi-bili agli utenti (interfacce grafiche eapplicazioni) hanno avuto la prioritànegli investimenti e nelle strategieaziendali, l’allineamento tecnologicoha portato nuovamente l’attenzionesulla pianificazione degli aggiorna-menti infrastrutturali. La capacità di

    Server Novell Netware, AIX, Windows NT/2000 Server AGITI Server SAP di produzione

    Dischi esterni

    Storage AreaNetwork (SAN)

    Dischi alternatividi sicurezza

    Opzione futura

    Nuova nastrotecapartizionata

    20 Tb

    Fibre ChannelPool Dischi(vari fornitori)

    Nastrotecaattuale

    Rete LAN

    S/390 - ADMS/TSM0.6 Tb

    4Tb

    Dati

    Dati

    Dati

    Canali ESCON

    Schema 1: Anno 2002 (fase 1): nuova nastroteca condivisa (Bellinzona).

    mento dell’infrastruttura di archivia-zione dati, in sostituzione dell’ormaivetusta nastroteca Comparex, acquisi-ta nel 1993, non più adatta alle nuoveed aumentate esigenze di salvaguar-dia dei dati (vedi schema 1).

    Dal sondaggio effettuato presso uncampione significativo della nostrautenza nello scorso autunno, sonoemerse delle esigenze molto elevateriguardo alla disponibilità, al tratta-mento, al salvataggio, al ripristino, al-l’archiviazione e al ricupero dei dati. Isalvataggisonodaeffettuare frequen-temente e diverse versioni dei datisalvati sono da conservare per con-sentirne il loro eventuale ripristino.L’archiviazione, invece, è intesa più alungo termine, secondo quanto pre-scritto da leggi (es. 10 anni). Dopo unlungo periodo, nel quale le compo- Schema 2: salvaguardia dati.

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  • duta sulla nastroteca IBM MagstarVirtualTapeServer(VTS),dopoun’at-tenta valutazione delle soluzioni di-sponibili sul mercato e privilegiandoquella più concreta e diffusa. La solu-zione proposta da IBM ci ha convintinon solo per gli aspetti di costo e pre-stazioni, ma soprattutto perché è ingrado di rispondere alle mutate esi-genze degli utenti e di garantire unservizio ottimale,chetendealle 24 oresu 24. L’elevata scalabilità del sistemaVTS favorirà inoltre l’ottimizzazionedegli investimenti, consentendo unacrescita modulare secondo le effettivenecessità, ampliando, per esempio, idischi di appoggio (cache), adottandocassette più performanti e capienti eaumentando il numero di canali per iltrasferimento dei dati. Il sistema VTSintegra la nastroteca robotizzata IBMMagstar 3494 della capacità di 20 Tb,espandibile fino a 748 Tb, i sistemi anastro Magstar 3590, array di dischiSSA RAID 5, processori RISC e softwa-re di gestione storage. Questa soluzio-ne abbina una tecnologia a nastro,ampiamente sperimentata, con i van-taggi della cache intermedia, la qualepermette di scrivere su disco inveceche su nastro e di leggere direttamen-te dalla cache i dati ancora presenti.La nuova nastroteca supporta tutte lepiattaforme server più diffuse e puòessere da loro condivisa.I piani di sviluppo e potenziamento,sui quali il CSI sta basando la propriaattività, richiedono naturalmente unagrande attenzione nei confronti dellenuove tecnologie, salvaguardando pe-rò le esigenze operative e di produzio-

    ne già consolidate. Una volta definitiil capitolato d’appalto dell’impianto(dimensionamento, connettività, mo-dularità, integrabilità, ecc.) e i criteridi aggiudicazione delle offerte (gradodi copertura delle esigenze, condizio-ni finanziarie, affidabilità, condizionidi manutenzione ed evoluzione delprodotto, qualità del supporto dopovendita,esperienzae qualifica del for-nitore), è stato pubblicato un concor-so pubblico.Presala decisione circa lamigliore soluzione da adottare, l’im-

    Il gruppo di lavoro del progetto«Sostituzione nastroteca», da sinistra a destra, Eugenio Corti, Capoproget-to, Giuliano Grossini, sistemistaresponsabile dell’integrazione latohost, Tiziano Borghi, sistemistaresponsabile dell’integrazione latoserver, Roberto Ferrari, sistemistaresponsabile prodotto di salvaguar-dia dati ADSM/ TS M, Tiziano Inno-centi, schedulatore responsabile dellamigrazione dei dati.

    Tabella di misura della capacità di memoria

    Lo sapevate che un terabyte di testo su carta necessiterebbe di 42’500 alberi. A 12 caratteri per pollice (2,54 cm), un terabyte di dati equivale a 56 volte il giro del mondo e a quasi tre volte il viaggio di andata e ritorno dalla terra alla lu-na (2,25 milioni di km).

    Una pagina (A4) di testo = 2500 caratteri (bytes) = 2,5 kilobytes (Kb)

    400 pagine di testo = 1000 kilobytes (Kb) = 1 megabyte (Mb) = 106 (un milione di caratteri)

    400’000 pagine di testo = 1000 megabytes (Mb) = 1 gigabyte (Gb) = 109 (un miliardo di caratteri)

    400 milioni di pagine di testo = 1000 gigabytes (Gb) = 1 terabyte (Tb) = 1012 (mille miliardi di caratteri)

    400 miliardi di pagine di testo = 1000 terabytes (Tb) = 1 petabyte (Pb) = 1015 (un milione di miliardi di caratteri)

    Sulla sinistra la nastrotecarobotizzata IBM 3494 e a destra la componente VTS.

    plementazione, in collaborazione conil fornitore, è stata rapida e il CSI haacquisito velocemente tutte le cono-scenze necessarie per integrare lecomponenti nella nostra configura-zione hardware e software, e per ge-stire le varie componenti, sia a livellosistemistico sia operativo.Alla fase di installazione (inizio gen-naio 2002), è seguita una fase di col-laudi approfonditi per verificare labontà del nuovo impianto e delle nuo-ve procedure operative. Successiva-mente è cominciato un processo dimigrazione graduale dei dati. Per ga-rantire la continuità del servizio econsentire una migrazione dei dati si-cura e controllata, le due nastroteche(vecchia e nuova) funzioneranno inparallelo per alcuni mesi. Si prevededi giungere alla rimozione definitivadell’ultima componente del vecchioimpianto entro il prossimo mese digiugno.

    Dal 29 marzo 2002 entra in vigore la numerazione telefonica a 10 cifre. Ricordatevi di aggiungere il prefisso ai numeri telefonici validi fino a mezzanotte del 28 marzo 2002 (per dettagli vedi CSInforma no 2/2001, pagina 21, Nuovo piano di numerazione telefonica dal 29 marzo 2002).

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  • I precedenti sistemi della serie 9x eME non sono mai stati tra i miei favo-riti; la loro stabilità, il design, la man-canza di sicurezza ed un sacco d’altre«magagne», forzatamente ereditatedal passato, li rendevano poco appeti-bili per un serio utilizzo Enterprise-Oriented. Già con Windows 2000, ilnaturale e troppo a lungo atteso suc-cessore di NT4, abbiamo avuto tra lemani un prodotto di gran qualità e sta-bilità, che portava con sé grosse inno-vazioni sia nell’ambito organizzativo(per esempio con la nascita di ActiveDirectory) sia in quello tecnico (conil supporto migliorato per l’hardware,i sistemi di nuova generazione, e leperiferiche Plug&Play, ecc.). Micro-soft lo pubblicizza usando i terminiAffidabile, Sicuro, Semplice da usare,ed Estremamente veloce. Si può esse-re pienamente d’accordo? WindowsXP è fondamentalmente identico aWindows 2000, sgravato delle debo-lezze di gioventù; anche i dettagli fa-stidiosi sono stati sistemati al meglio;quale risultato di queste migliorie ab-biamo oggi a nostra disposizione unprodotto maturo e pronto per esseredistribuito ed integrato proficuamen-te, anche a livello d’impresa. Micro-soft ha unificato due linee di prodotti,che finora erano ben distinte, la Homee la Business. Ora si sono riunite inuna sola, o meglio, in un solo «logocommerciale» con diversi livelli. In-fatti, anche per XP esiste la versioneHome e quella Professional, rispet-tivamente destinate ad un utilizzo do-mestico e nell’ambito aziendale. Le

    bitoprettamenteaziendale«classico».Nella tabella che segue, vi segnaleròdunque soltanto le prime «x» ragioni,delle «migliaia» di miglioramenti enuove funzionalità inserite nel nuovoOS. Alcune di queste ragioni vi sem-breranno forse di poco conto o nonimmediatamente comprensibili poi-ché abbastanza tecniche, ma vi assi-curo che non è così. Tramite il glossa-rio che si trova alla fine dell’articolo,ho cercato di rendere le informazionipiù semplici e comprensibili (tutte leparole in neretto sono contenute nelglossario).Sfogliando le tabelle di quest’articolo,non dobbiamo dimenticare che, pergli utenti dell’AC, il cambiamento daWindows NT a Windows XP, signi-ficherà un balzo in avanti di ben 2generazioni (relativo ai prodotti Mi-crosoft). Infatti, tutti i vantaggi di Win-dows 2000 (prodotto mai implemen-tato nell’AC) sono presenti anche inXP, insieme a molti altri che sonospecifici del nuovo sistema. I cambia-menti «storici», cioè quelli che inter-vengono soltanto durante la mutazio-ne di una «major release» (la primacifra a sinistra, nel numero di versio-ne, es. 3.43) si sono già verificati dun-que passando da NT4 a 2000 (infatti,Windows 2000 non è altro che NT 5.0,ed XP è NT 5.1 – chiaramente, NT4,era la versione 4.0). Il numero dopo ilpunto indica invece la «revisione» delprodotto. La seguente tabella riassun-tiva dei maggiori cambiamenti è dun-que dedicata alle persone più attrattedalla tecnica.

    le Aree

    Michele CasaricoArea dell’informatica

    decentralizzatae del servizio utente

    Microsoft Windows XPNon tutte le novità vengono per nuocereOgni tanto nella vita bisogna sapersi anche ricredere. Un po’ a dispetto della mia filosofia,non sono mai stato un vero e dichiarato sostenitore di Microsoft, mi vedo proprio costretto ad ammetterlo:Windows XP è un buon prodotto.Ben concepito e studiato, ma soprattutto molto ben realizzato nel suo vasto e complesso insieme.

    Ai nostri lettori, sempre attenti e curiosi, non è sfuggito l’accenno fatto nel numero 3/2001 di CSInforma al nuovosistema operativo previsto per i PC dell’Amministrazione Cantonale (AC): Windows XP. Allo scopo di meglio chiarire alcune domande rivolteci negli ultimi mesi, diamo la parola ad uno dei nostri spe-cialisti, Michele Casarico, giornalmente impegnato nel seguire e valutare tutto quanto sia tecnologicamente e funzionalmente nuovo, per capirne le potenzialità ed eventualmente adottarlo quale soluzione informatica perl’AC. Il nuovo sistema operativo dovrà in primo luogo permetterci di migliorare la qualità dei servizi offerti agliutenti. Fulcro delle novità contenute in questo prodotto, non è solo un’interfaccia utente più semplice ed intuitiva,ma tutta una serie di nuove funzionalità di gestione e supporto. Non è nostra intenzione annoiarvi con un articolofarcito di tecnicismi, ma risulta difficile descrivere un sistema operativo senza usare termini specifici, troveretequindi un glossario quale ausilio per una migliore comprensione. Buona lettura.Silvano Petrini, Capo Area

    Ecco il software che accompagneràgli utenti dell’Amministrazione cantonale nel prossimo lustro

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    due versioni sono ad ogni modo iden-tiche, dal punto di vista del sistemaoperativo di base, ma la seconda con-tieneinpiù delle utilità destinate pret-tamenteall’utilizzoprofessionale.No-nostante ciò che si potrebbe pensare,tutto quello che «Gira» su Windows2000 Home Edition, può essere fattofunzionare senza problemi anche dal-la versione Professional. Per accura-tezza di cronaca, esiste anche una ver-sione a 64bit di Windows XP (le altresono a 32, come i sistemi attuali), maquesta è destinata ai futuri processoriItanium di Intel (+ relativi simili diAMD) ed alle Workstation Hi-End,che necessitano di altissime presta-zioni di calcolo. In questo breve trafi-letto cercherò di illustrarvi succinta-mente quali sono le principali novitàdi XP rispetto ai suoi diretti predeces-sori. Ciò che si nota subito dopo averfattol’aggiornamentodaunpreceden-te sistema, è ovviamente l’Interfac-cia Utente (o GUI), detta Look&Feel,che è completamente nuova. Ora tuttoè stato reso veramente User-Friendlye pieno d’effetti visivi, più o meno pia-cevoli e utili (un po’ sul modello MacOS 10.x). I nostalgici possono sempreriusare il vecchio look classico delleprecedenti versioni. Non mi sofferme-rò neppure molto sui vantaggi «multi-mediali», come quelli concernenti lamanipolazione di filmati, o la creazio-ne di musica, sebbene queste funzio-ni siano state estremamente potenzia-te e migliorate in XP; mi concentreròinvece sulla descrizione delle funzio-ni relative all’uso del prodotto in am-

  • Windows XP Professional è stato progettato sullasolida tecnologia Windows NT®/Windows 2000 einclude un’architettura a 32 bit e un modello di me-moria completamente protetto. Grazie a queste ca-ratteristiche, Windows XP Professional è il sistemaoperativo Microsoft più affidabile, veloce e sicuro.

    Windows XP Professional offre a qualsiasi tipo d’u-tente aziendale la più affidabile esperienza d’utilizzodel computer (quando quest’ultimo è di recente co-struzione). In breve, si perderà meno tempo con i pro-blemi tecnici, le schermate «blu», i riavvii, le chiamateall’HelpDesk… eccetera.

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    XP è studiato per un PC «sempre attivo» Il suo punto forte è l’estrema affidabilità

    Funzionalità Descrizione Benefici per l’ACSviluppato sul nuovo motore Windows

    In caso di malfunzionamenti, la funzione «Ripristino disistema» (System Restore) di Windows XP Professio-nal, consente agli utenti ed ai tecnici IT di ripristinareil PC riportandolo ad uno stato precedente (quandodunque funzionava ancora correttamente) senza per-dere alcun file personale. La funzione «Ripristino di si-stema» controlla attivamente le modifiche apportateai file di sistema registrando o memorizzando le ver-sioni precedenti alle modifiche.

    In caso d’errore del sistema o di malfunzionamenti(ma non capita mai, parola di Microsoft…), gli utentipossono utilizzare la funzione Ripristino di sistema inmodalità provvisoria (o normale) per ripristinare il fun-zionamento ottimale del sistema. Poiché il ripristinonon comporta la conversione di documenti o dati del-l’utente, non si rischia di perdere il lavoro, i messaggidi posta elettronica, né le cartelle cronologia o i sitipreferiti (sono ovviamente solo degli esempi…).

    Ripristino di sistema

    Quando vengono installate particolari categorie dinuovi driver di periferica, Windows XP Professionalconserva automaticamente una copia del driver pre-cedente, che potrà essere reinstallato rapidamentein caso di problemi.

    Se un nuovo driver di periferica causa errori di funzio-namento in Windows XP Professional, sarà possibilereinstallare il driver precedente in modo semplice e ra-pido, sia dal servizio HelpDesk, che dall’utente stessocon le istruzioni date dall’HD. Ciò eviterà di avere degliimprovvisi blocchi durante le procedure d’aggiorna-mento effettuate a scadenze regolari dal CSI.

    Rollback dei driver di periferica

    Basata sul sistema di verifica di Windows 2000, lafunzione di verifica di Windows XP Professional offretest di compatibilità dei driver di periferica ancora piùaffidabili. Il logo indica i prodotti certificati per XP.

    Poiché solo i driver di periferica più affidabili sono ingrado di superare questi test, è garantita la massimastabilità del sistema. Non sarà più possibile installa-re programmi di gestione periferica NON firmati econtrollati da Microsoft e/o dagli istituti preposti aquesto tipo d’operazioni.

    Verifica avanzata dei driver di periferica

    È stata eliminata la maggior parte delle situazioni cheobbligavano l’utente a riavviare Windows NT 4.0 e/oWindows 9x. Il riavvio non sarà più necessario nem-meno dopo molte installazioni d’applicazioni, anchemolto complesse.

    Aumenta in misura rilevante il tempo di funzionamen-to e disponibilità del sistema. Durante le distribuzionidi software, o gli aggiornamenti, l’utente potrà conti-nuare tranquillamentea lavorarecome se nulla fosse.Al termine dell’aggiornamento, la macchina non verràpiù riavviata e l’utente si ritroverà un sistema comple-tamente aggiornato.

    Drastica riduzione dei casi che richiedono il riavvio del computer

    In Windows XP Professional le principali strutture didati del Kernel sono di sola lettura e, pertanto, nonpossono essere danneggiate da driver e applicazio-ni «maligne». Inoltre, tutto il codice dei driver di peri-ferica è di sola lettura e prevede la protezione a livel-lo di pagina.

    Le applicazioni difettose non possono più influire ne-gativamente sulle aree critiche del sistema operativo.Questo significa che se un programma va «in crisi»,tutto il resto del sistema rimane perfettamente fun-zionante. La chiusura forzata del programma «birichi-no», non provocherà alcun danno al lavoro corrente.Vi stiamo forse annoiando con la sicurezza? (è una del-le nostre prerogative:non quella di annoiarvi, ma quel-la di garantirvi la sicurezza quasi totale).

    Miglior protezione del codice

    Supporta fino a 4 GB di RAM e due processori sim-metrici.

    Con Windows XP Professional gli utenti che richiedo-no il massimo livello di prestazioni potranno avvalersidell’hardware più recente ed avanzato. Fino ad ora,con NT, la scalabilità non era garantita.

    Supporto per memoria e processore scalabili

    In Windows XP Professional è disponibile un mecca-nismo per l’installazione e l’esecuzione in parallelo(«side by side») di più versioni delle stesse DLL. Inol-tre, una modalità completamente nuova, permetteràal sistema operativo di eseguire dei programmi di-segnati per altri OS, come per esempio la serie 9x,Millennium o NT in modalità nativa (per garantirne lapiena compatibilità).

    Un’applicazione scritta e testata con una specifica ver-sione di una DLL del sistema potrà continuare ad uti-lizzare tale versione anche se ne viene installata unapiù nuova con una relativa versione più recente dellastessa DLL. Questa parte farà felici più gli sviluppato-ri del CSI che gli utenti: è un grosso cambiamento per-ché le applicazioni «vecchie», potranno convivere conle più moderne sulla medesima macchina.

    (Più) Resistente agli errori generati delle applicazioni

    Funzionalità Descrizione Benefici per l’AC

    Supporto per l’esecuzione in parallelo («side by side»)delle DLL e modalità compatibile per l’esecuzione delle applicazioni

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    È sempre la sicurezza il punto «cruciale»…

    Funzionalità Descrizione Benefici per l’AC

    Windows XP Professional protegge i file di sistemacritici impedendone la sovrascrittura in caso d’instal-lazione di applicazioni «intrusive». In caso di sovra-scrittura di un file, la funzione di protezione dei file disistema di Windows sostituirà immediatamente talefile con la versione corretta.

    Grazie alla protezione dei file di sistema viene ridot-ta l’incidenza degli errori di sistema rilevati nelle ver-sioni precedenti di Windows. Sempre a favore deltempo di «disponibilità» del vostro personal compu-ter.

    Protezione dei file di sistema di Windows

    È un servizio di sistema che consente agli utenti diinstallare, configurare, verificare, aggiornare erimuovere correttamente i programmi software.

    Windows Installer riduce al minimo i tempi di fermodegli utenti e aumenta in modo significativo la stabi-lità del sistema. Diversi «livelli» d’utente, potrannocompiere diverse operazioni. Gli esperti (o powerusers), oppure chi richiede particolari funzioni,potranno installare e configurare autonomamente ilsoftware necessario allo svolgimento del loro lavoroquotidiano senza correre il rischio di interferire conle applicazioni e le procedure standard dell’AC.

    Windows Installer

    Per offrire una maggiore protezione contro i virus tra-smessi per posta elettronica, per impostazione pre-definita Windows XP Professional non consente l’e-secuzione diretta degli allegati dei messaggi. Inoltre,Windows XP Professional consente all’amministrato-re di sistema di controllare in remoto (tramite GroupPolicy) l’esecuzione d’applicazioni e tipi di file spe-cifici nei PC aziendali.

    Gli amministratori IT avranno un maggiore livello dicontrollo sulla protezione dell’ambiente contro i virustrasmessi per posta elettronica. Di conseguenza, gliutenti saranno più al sicuro da eventuali danni provo-cati da qualsiasi tipo di virus.

    Migliore protezione Antivirus

    Windows XP Professional mette a disposizione unpersonal Firewall in grado di proteggere le aziended’ogni dimensione dai più comuni attacchi che si ve-rificano utilizzando Internet. Inoltre, Internet Explorerversione 6.0 è già integrato nel sistema operativo, in-sieme a tutte le funzioni avanzate, multimediali, e dimessaggistica.

    Gli utenti aziendali potranno connettersi a Internetcon il proprio computer con Windows XP Professio-nal con la massima sicurezza. Finora, un Firewall cen-trale controllava gli accessi, in futuro, in aggiunta aquesto, alcune operazioni saranno svolte in modo «ri-dondante» (per una sicurezza ottimale), anche dallemacchine personali.

    Firewallper le connessioni a Internet e nuovo IE

    Ogni file viene crittografato con una chiave generatain modo casuale. I processi di crittografia e decodifi-ca avvengono in modo trasparente per l’utente. ConWindows XP Professional, ora il sistema EFS sup-porta l’accesso ad un documento crittografato daparte di più utenti.

    Il sistema EFS offre il massimo livello di protezionecontro gli hacker e il furto di dati (vedi precedenteedizione di «CSInforma»). Ogni utente può crittogra-fare i propri dati sensibili, in modo tale che nessunopossa averne accesso in sua assenza.

    Sistema EFS (Encrypting File System) con supporto multiutente

    Consente di proteggere i dati trasmessi in rete. IPSecrappresenta un importante requisito di protezione perle reti private virtuali (VPN) perché consente alle azien-de di trasmettere i dati via Internet in modo protetto.

    Gli utenti potranno creare reti private virtuali (VPN) conla massima semplicità e rapidità. Questo permetterà,per esempio, agli utenti di portatili, di connettersi allanostra rete privata da ogni parte del mondo utilizzan-do Internet, e con la massima sicurezza (la stessa cheavrebbero connettendosi dal proprio ufficio).

    IP Security (IPSec)

    Offre un valido sistema d’autenticazione basato sulpiù avanzato standard del settore grazie alla possibi-lità di eseguire un’unica procedura per tutte le risorseaziendali basate su Windows 2000 (single sign-on).Kerberos è uno standard Internet particolarmente uti-le anche per le reti costituite da sistemi operativi di-versi, ad esempio UNIX.

    Windows XP Professional consentirà agli utenti finalidi eseguire un’unica procedura d’autenticazione perle risorse e le applicazioni che risiedono in Windows2000 Server e «Whistler» Server, nonché per le piat-taforme UNIX (o altri OS) supportate. Per l’AC, que-sto sarà un enorme vantaggio, vista l’estrema etero-geneità del parco macchine, e dei compiti svolti alsuo interno. Con Kerberos, la sicurezza sarà ancoramigliorata rispetto ad oggi.

    Supporto dello standard Kerberos

    Windows XP Professional integra la funzionalità disupporto delle smart card nel sistema operativo,senza trascurare il supporto per l’accesso tramitesmart card alle sessioni Terminal Server ospitate insu Whistler Server.

    Le smart card ottimizzano le soluzioni esclusiva-mente software, ad esempio l’autenticazione deiclient, l’accesso interattivo, la firma del codice e laposta elettronica protetta.

    Supporto delle smart card

  • Windows XP ProfessionalChe cosa significa concretamente XPper l’AC e più in dettaglio, per gli uti-lizzatori dei relativi PC?Lo scopo primario del CSI, con la fu-tura e graduale introduzione/migra-zione ad XP di tutte le piattaformeinformatiche (finalmente il sistemasarà lo stesso sul portatile e sul PC del-l’ufficio utilizzando per entrambi laversione Professional), è ovviamentequello di facilitare e migliorare l’ese-cuzione delle mansioni quotidiane,che tutti noi siamo tenuti a svolgere,mettendo a disposizione di tutti gliutilizzatori degli strumenti moderni,affidabili, e soprattutto sicuri.Windows NT (New Technology) 4.0,la nostra attuale piattaforma Client &Server è ormai, nell’ambiente infor-matico in continua evoluzione, unostrumento di lavoro abbastanza «an-ziano». Per questo motivo e per gesti-re al meglio sia il nuovo hardware siai nuovi applicativi, si prospetta la ne-cessità di un radicale cambiamento,anche a livello del sistema operativo.Questo implicherà indubbiamente unmodo di pensare diverso, anche esoprattutto per gli informatici, chedovranno seguirne gli sviluppi e l’im-plementazione. Il passaggio ad XPcomporterà anche dei grandi cambia-menti nell’infrastruttura, nella rete e

    sulle stazioni di lavoro, oltre ad ungran lavoro di BackOffice, senza di-menticare l’importantissima fase del-la formazione all’utente. Tutto questodovrà quindi essere pianificato e ge-stito al meglio, per rendere il periododi transizione il più indolore possibi-le. Anzi, noi speriamo più piacevole,almeno per gli utenti. Ma ci saranno anche svantaggi? Cherazza di domanda! Sì e No. Ci sarannoprincipalmente gli svantaggi che siverificano durante tutte le fasi di cam-biamento, e, nell’informatica, tutto èsempre in movimento ed in rapidissi-mo mutamento. Una fase di transizio-ne si rende necessaria, ma porterà adun radicale miglioramento in tuttal’informatica individuale.

    OfficeXP non sarà di conseguenza soltantoWindows, ma per esempio includeràanche Office;unaltro mutamento chesi aspetta e manifesta ormai da diver-si anni e che cambierà radicalmente ilmodo di gestire le applicazioni d’uffi-cio, come le vediamo e pensiamo og-gi. Naturalmente, anche questo orien-tato al miglioramento ed alla sempremaggior «collaborazione» tra i diversiteam ed i servizi dell’AC.A questi 3 distinti prodotti, si affian-cherà presto la linea «Server», compo-

    sta a sua volta da 4 livelli, con nomifinalmente diversi dalle versioniDesktop Essi si chiameranno (proba-bilmente) Windows. NET Web Server,Standard Server, Enterprise Server eDatacenter Server (in un crescendo diprestazioni, «features» ed espandibi-lità).

    E per concludere… Abbiamo infine adisposizione un prodotto che non ha,per il momento validi concorrenti nérivali. Linux (unico altro sistema ope-rativo per PC che potrebbe entrare inquesto «gioco») non può al momentoessere utilizzato quale piattaformaefficace e su larga scala nell’impresa(almeno a livello «client»). Dovremoconvivere tutti con Microsoft e conWindows XP. ancora per parecchiotempo. Non lo vedo però come ungrosso problema in quanto il prodottoè davvero molto valido; credo inveceche faciliterà a tutti il lavoro quotidia-no rendendolo più snello, piacevoleed anche – a volte non fa male (anzi) –più divertente e colorato. Speriamoche XP (eXPerience – vi stavate chie-dendo cosa significassero le due lette-rine, eh?) sia davvero un’ottima espe-rienza per tutti. Auguri

    Windows XPHome Edition

    •La nuova interfaccia consente di ese-guire le operazioni comuni in modo più semplice ed efficiente

    •Funzionalità per le fotografie digitali che consentono di acquisire, organizzaree condividere immagini

    •Strumento unico per la ricerca, il download, l’archiviazione e lariproduzione di musica digitale dellamassima qualità

    •Tutti gli strumenti necessari per creare,condividere e vedere video nel PC

    •Condivisione semplice del computer efunzionalità per reti domestiche

    •Lo strumento di comunicazione miglioreper messaggistica immediata,conversazioni tramite voce o video e collaborazione

    •Strumenti per la risoluzione dei problemio per ottenere il supporto di esperti Il sistema operativo più affidabile, sicuroe stabile per un PC sempre operativo e a disposizione (lo so che questo suonaun po’ di MS-marketing…)

    Windows XPProfessional

    Tutte le funzionalità di Windows XP Home Edition e inoltre:

    •Maggiore sicurezza, inclusa la possibilitàdi crittografare file e cartelle, perproteggere al massimo i dati aziendali

    •Supporto eccellente delle esigenze di mobilità per lavorare in modalità non inlinea o accedere in remoto al computer

    •Supporto integrato di sistemi multi-processore ad alte prestazioni

    •Progettato per l’interazione con server e soluzioni di gestione MicrosoftWindows

    •Comunicazioni efficienti con altri utenti intutto il mondo e nella lingua preferita

    Da segnalare inoltre, il supporto per le reti Wireless con lo standard IEEE802.1x, la nuova sincronia file tra porta-tile e desktop, le funzioni di risparmioenergetico completamente riscritte,l’uso dei file offline per quando si è lontanidall’ufficio, l’integrazione del CDR (w) e del DVD, e la completa compatibilitàcon i tool di web-authoring.

    Windows XP64-Bit Edition

    Principali elementi di Windows XP Professional, e inoltre:

    • I più alti livelli di prestazioni e scalabilitàper le operazioni tecniche più esigenti

    •Basato sulla famiglia di processori Intel Itanium per la memoria aggiuntiva,maggiore velocità di I/O della memoria e capacità superiori di gestione di operazioni a virgola mobile

    •La migliore piattaforma per la creazionedi contenuto digitale di livelloprofessionale

    •La migliore piattaforma per attività di progettazione CAD e d’analisi

    •La migliore piattaforma per l’analisifinanziaria e dei dati a livelloprofessionale

    Non vedremo molte di queste macchineall’AC, se non in casi particolari per esempio per chi utilizza applicazionidi CAD (Computer Aided Design) per la progettazione, o in applicazionimediche.

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    Queste le versioni disponibili di Windows XP (per la fascia «client»)

  • Microsoft la più famosa azienda informatica a livellomondiale, situata a Redmond, nello statodi Washington, guidata da Bill Gates, è lacreatrice di Windows e di Office ed occupacirca 48’000 persone a livello mondiale

    9x la serie di sistemi operativi prodotti da Mo-crosoft (x sta per «qualsiasi cosa dopo il 9,che poi è 95 o 98) per l’utilizzo «domesti-co»

    ME abbreviazione di «Millenium» Il successo-re della serie 9x, essenzialmente un resty-ling della precedente con alcune miglioriedi poco conto (ma può essere un’opinionepersonale)

    Enterprise-Oriented orientate all’impresa ed a tutte le sue par-ticolari esigenze

    Windows 2000 il successore di NT4, una rivoluzione per isistemi operativi orientati al business; si-curamente un ottimo sistema operativo edun cambiamento radicale rispetto al pre-cedente abbastanza «antiquato» per glistandard moderni

    NT4 il «vecchio» sistema operativo Microsoftper la fascia business, ormai presente sulmercato da parecchi anni

    Active Directory la nuova struttura nata con Windows 2000che gestisce la gerarchia e l’organizzazio-ne di un’infrastruttura informatica basatasu Windows 2000 o XP(.NET)

    Plug&Play tecnologia che consente alle periferichehardware di essere riconosciute ed instal-late automaticamente dal sistema operati-vo

    Gira termine utilizzato nell’ambito informaticoper definire «l’esecuzione» di un determi-nato programma

    64bit la nuova architettura dei futuri processori,fino ad oggi, la maggior parte era a 32 bit

    Itanium il nome «commerciale» del nuovo proces-sore a 64bit di Intel

    Workstation Hi-End essenzialmente, un PC molto potente, do-tato di periferiche d’alta qualità ed affida-bilità sul quale normalmente girano appli-cazioni tecniche, scientifiche e/o grafiche

    Interfaccia Utente ciò che viene visualizzato all’utente di undeterminato programma, sistema operati-vo, praticamente la parte «visibile» ed uti-lizzabile di un qualsiasi software

    GUI Graphic User Interface, sinonimo di Inter-faccia utente (grafica)

    User-Friendly di facile utilizzo anche per il meno esper-to

    Mac OS 10.x il nuovissimo sistema operativo sviluppa-to da Apple, completamente riscritto edora basato su un sistema più stabile e conun interfaccia grafica completamente nuo-va

    OS sta per «Operating System», nient’altroche la traduzione inglese di Sistema Ope-rativo (SO)

    IT Information Technology, anche questo, so-lo per dire in italiano...Informatica

    Rollback ripristino ad una situazione precedente(normalmente migliore dell’attuale)

    Driver programma (software) che gestisce unaperiferica hardware

    Kernel parte del sistema operativo che si occupadi tutte le funzioni di basso(ma di alta im-portanza) livello, In sostanza, il «cuore»del sistema operativo

    GB GigaByte: unità che rappresente 109 bites,cioè, un bilione

    RAM Random Access Memory: la memoria doveogni software (programma) che gira su uncomputer viene caricato temporaneamen-te

    DLL Dynamic Link Library: uno speciale for-mato di file, contenente delle piccole rou-tine (pezzi di programma) che possono es-sere utilizzate da molti altri programmi, disolito si tratta di routine comuni a moltiprogrammi

    Group Policy serie di complesse regole che specificanocosa e chi può fare cosa su un computer osu una rete

    Firewall il «muro di fuoco»è un apparecchiohardware, o un programma, che filtra iltraffico Internet versa/da una rete azien-dale; questo serve per bloccare ev. attacchio accessi indesiderati di persone di solitomalintenzionate

    Crittografato codifica di un file mediante un determina-to algoritmo matematico, in modo da ren-dere il contenuto del file impossibile daleggere a chi non possiede la «chiave» cor-retta di decodifica

    IP Internet Protocol: il protocollo standard dicomunicazione su Internet, insieme a TCP

    VPN Virtual Private Network: rete privata vir-tuale che permette di connettersi alla reteprivata dell’azienda utilizzando normal-mente Internet, ed incapsulando i dati al-l’interno di un «tubo» virtuale, in modoche siano protetti dall’attacco di ev. hacker(vedi il n. 4.2001 di CSInforma)

    Whistler nome in «codice Microsoft», per le versio-ni di Server di Windows XP (ogni nuovoprodotto viene nominato, questo nomeserve poi soltano all’interno di Microsoft,il nome commerciale di solito è sempre di-verso, in questo caso sarà Windows.NetServer)

    UNIX sistema operativo prevalentemente utiliz-zato a livello server e sviluppato/persona-lizzato da diverse grosse aziende informa-tiche (Microsoft qui non c’entra o c’entrapoco!!)

    Smart Card essenzialmente, una carta di plastica informato «carta di credito», contenente unchip ed una logica propria, dove sono me-morizzati dati e/o procedure che vengonolette o eseguite dagli speciali lettori nor-malmente quale autenticazione d’accesso

    Client & Server il client è il computer dove l’utente lavoradirettamente, il server è invece la macchi-na che sta «dietro il sipario»e dove vengo-no di solito memorizzati tutti i dati e svoltele operazioni più tecniche

    BackOffice tutte le strutture sftware che stanno «die-tro» ad Office, che permettono cioè di ge-stire i dati e le procedure nel miglior modopossibile, senza avere un diretto contattocon l’utente. BackOffice in realtà è nato co-me prodotto Microsoft per la fascia serverpoi è diventato un pò un modo di dire co-mune

    Office il ben noto pacchetto per la gestione dei co-muni lavori d’ufficio sviluppato da Micro-soft ed ormai giunto alla versione 10, com-prende Word, Excel, Access, PowerPoint,Outlook, Publisher, Frontpage, Photo-draw, ed altre utilità minori ed è fornito indiverse versioni

    Linux Linux è un progetto nato da Linus Tor-valds, quasi per gioco, e che è ora divenutouno dei maggiori sistemi operativi dispo-nibili gratuitamente per PC e server; la fi-losofia di questo sistema si basa su Unix esul contributo di diverse persone/gruppisparsi in tutto il mondo. Oggi Linux viene«distribuito» (per gli utenti meno esperti)in comodi e semplici pacchetti di installa-zione, né più né meno di Windows (ma nonpiù gratuitamente...)

    NET questa invece è la nuova filosofia di Micro-soft per il futuro. NET sarà di base di par-tenza per tutti i nuovi prodotti (il primosarà Visual Studio.NET, tool di sviluppoche farà felici i programmatori) di Micro-soft. Il concetto, come ben dice il nome, ètutto orientato alla «rete» (che in questo ca-so è intesa come Internet)

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  • PU

    BL

    ICIS

    anna@bissonecolonna

    GPRS: oggi potete inviare e ricevere e-Mail con il cellulare, in qual-siasi luogo e momento. Grazie a GPRS siete sempre online e siete comunque reperi-bili per le telefonate. GPRS, inoltre, è ancora più conveniente. Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a tutti i Swisscom Shop, ai negozi specializzati o all’indirizzo www.gomobile.ch

  • Siamo oggi utilizzatori abitudinari distrumenti telematici come Internet, e-commerce, e-banking, e-business,e-government, e-«chi più ne ha più nemetta»,… il suffisso «e-» fa ormai ten-denza e moda.Utilizziamo le reti di calcolatori perlavorare, per informarci, per divertir-ci e per coltivare le nostre conoscenzeintellettuali. Sono entrate a far partedella nostra quotidianità. Come quan-do siamo alla guida di un’auto, e nonci chiediamo cosa e quale miracolotecnologico ci permette lo spostamen-to a velocità superiori alle nostre pos-sibilità deambulatorie. Ne facciamouso senza porci particolari interroga-tivi sucosarendapossibilequesto tipodi comunicazione, in grado di modi-ficaresostanzialmenteinostri rappor-ti con lo spazio e il tempo. Una rete,nell’ambito della telecomunicazione,è l’insieme delle tecnologie che per-mettono la comunicazione a distanzadi un messaggio, tra una sorgente A eun destinatario B. Le prime tecnolo-gie, concepite negli anni ’30 per il tra-sporto della voce, costituivano la retetelefonica analogica. I telefoni funge-vano da interpreti tra gli interlocutoriumani e la rete che trasportava i mes-saggi.Trasformavanolavoceinsegna-le elettrico dalla parte della sorgenteed eseguivano la trasformazione in-versa,da segnale elettricoinvoce,dal-la parte del destinatario. Garantivanoil trasporto del messaggio e la sua ri-produzione fedele e qualitativamentecompatibile con l’udito. L’avventodell’elettronica(eccol’origine del suf-fisso «e-»), della tecnologia digitale edell’informatica, ha modificato radi-calmente il sistema di trattare l’infor-mazione e di comunicare. Negli anni’60 sono nate le prime reti di calcola-tori, come veicolo per collegare i ter-minali periferici all’elaboratore cen-trale, il mainframe. Con la comparsadell’informatica individuale, negli an-ni ’70, le reti hanno assunto un ruo-lo fondamentale. Infatti l’informaticacon potenza di calcolo, distribuita neisingoli posti di lavoro,diventava com-petitiva rispetto a quella centralizza-ta, tipica dei mainframe, solo se i per-

    sonal computer e le workstation era-no interconnessi da una rete affidabi-le. Da questo punto in poi, la rete dicalcolatori è diventata il veicolo dicondivisione dell’informazione e hapermesso di sostituire al mainframe, eai suoi terminali «stupidi», una molti-tudine di piccoli elaboratori «intelli-genti», opportunamente interconnes-si tra loro. Negli anni ’80 e ’90 sononati nuovi calcolatori individuali (vi-deocamere, telefonini, palmari, ecc.).Sono terminali di rete e «interpreti» ingrado di tradurre in formato numeri-co non solo gli stimoli dell’udito, maanche quelli della vista e del tatto.Tutti rigorosamente digitali, riprodu-cono la realtà in formato numerico:immagini statiche e in movimento,dialoghi e musica. Il risultato della lo-ro «traduzione» (in gergo telematicocodifica)ècostituitodabit, esattamen-te come quelli trattati da workstatione personal computer. Nella comuni-cazione tra calcolatori il messaggio,da veicolare sulla rete, da vocale è di-ventato multimediale. I nodi dellanuova rete da centrali telefoniche so-no diventati calcolatori speciali per lacomunicazione. Le reti di telecomu-nicazione, da trasportatori di voce, sisono trasformate in trasportatori dibit. La loro struttura è paragonabile a

    quella della rete stradale. Come le no-stre strade di paese sono collegate conaltri quartieri o comuni tramite stradecantonali e raccordi autostradali, e ilripetersi di questa struttura forma larete stradale nazionale, e diverse retinazionali formano quella mondiale,così diverse reti locali di telecomuni-cazione, interconnesse tra loro trami-te reti dorsali, formano reti geografi-che, e più reti geografiche formanouna rete globale: le autostrade elet-troniche. Le reti aziendali locali(LAN: Local Area Network), parago-nabili alle strade di paese, si estendo-no a livello d’ufficio fino a quello diedificio. Le reti geografiche (WAN:Wide Area Network), paragonabili araccordi semi autostradali e autostra-dali, interconnettono le LAN forman-do reti regionali, nazionali e interna-zionali. Ma quali sono gli elementiche costituiscono una rete aziendalemoderna di comunicazione?Il sistema di cablaggio è la parte passi-va della rete. È il mezzo di trasmissio-ne fisico che trasporta da un nodo al-l’altro i bit, sottoforma di segnalielettrici od ottici. A livello LAN, all’in-terno degli stabili, è formato da strut-ture a stella di cavi in rame o in fibraottica, che collegano tra loro i cal-colatori. A livello WAN, per l’inter-

    Raffaele GelpiIng. el. dipl. ETH/BWI

    già responsabilefiliale Alcatel, Lugano

    L’autostradaelettronicaLe autostrade elettroniche, sistemi di telecomunicazione ad altissima velocità,in grado di veicolare informazioni di qualsiasi tipo, stanno diventandol’elemento trasmissivo portante per le reti di calcolatori aziendali e interaziendali del futuro.

    approfondimento

    La struttura della rete dell’Amministrazione cantonale (rete AC)

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  • connessione sulle lunghe distanze, ècostituito da fibre ottiche. I sistemi di comunicazione, che gestiscono eistradano sul cablaggio il traffico di bittra i diversi calcolatori individuali e iserver, formano la parte attiva dellarete. Ne esistono di diversi tipi, classi-ficatisecondo le loro funzionalità spe-cifiche. Tre sono i tipi più utilizzati.Hub (concentratori) e Switch (com-mutatori), cui sono collegati gli utentiper il mezzo di porte, una porta perutente; sono i motori della rete, sonoresponsabili del trasporto dei bit. I Router, le componenti più intelli-genti, permettono ai gestori delle retidi creare strutture logiche d’indiriz-zamento e di controllo del traffico e diinterconnettere le LAN con le WAN. I componenti attivi di rete lavorano adaltissime velocità. Sono in grado dicommutare, da un utente all’altro, mi-liardi di bit al secondo, garantendo iltrasporto e la riproduzione, qualitati-vamente fedele ai sensi umani, d’ognitipo d’informazione, testo, voce e vi-deo. Anche l’Amministrazione canto-nale (AC) dispone di un’autostradaelettronica aziendale, concepita e rea-

    lizzata dal Centro sistemi informativi(CSI), secondo le regole dell’arte edella tecnica conosciute; affidabile,flessibile e aperta, che è in grado diadattarsi velocemente alle esigenzemutevoli dell’azienda Stato e dei suoiutenti. È formata da centinaia di chi-lometri di cavi in rame e di fibre ot-tiche e da circa seicento componentiattivi di rete: ca. 250 Hub, ca. 200Switch, ca. 150 Router, distribuiti sututto il territorio cantonale. Questa re-te collega principalmente i servizi e idipendenti dell’AC ai servizi informa-tici dello Stato, ma li collega anchecon altri enti (Confederazione, Scuo-le, ecc.) e, attraverso Internet, semprepiù, ai cittadini. La prossima volta chesaremo in rete e riusciremo a tele-comunicare, indipendentemente daluogo e ora, anche senza dover cono-scere in dettaglio le tecnologie che lopermettono, sapremo che ciò è pos-sibile grazie ad un’autostrada elettro-nica, formata da mezzi trasmissivipassivi e da componenti attivi oppor-tunamente interconnessi, in grado digestire anche i nostri bit a velocità ele-vatissime.

    Per traguardi di servizio nel 2002 al CSI

    35 anni di servizio:Iride AnelliSegretaria aggiunta presso l’Areadella produzione e dell’erogazionedei servizi centrali (PESC)

    30 anni di servizio:Diego BiffiInformatico aziendale presso l’Areadi sviluppo e dell’integrazione ap-plicativa (SIA)

    Pietro GarzoniInformatico aziendale presso l’Areadi sviluppo e dell’integrazione ap-plicativa (SIA)

    Luciana Grossi-MontalbettiConsulente informatica presso laGestione amministrativa (GA)

    Domenico PassardiInformatico aziendale presso l’Areadi sviluppo e dell’integrazione ap-plicativa (SIA)

    25 anni di servizio:Renato BalzariniConsulente informatico presso l’A-rea dell’informatica decentralizzatae del servizio utente (InfoShop)

    Angelo BenzoniRelationship manager presso l’Areadei servizi di consulenza (SC)

    20 anni di servizio:Roberto CrivelliInformatico aziendale presso l’Areadi sviluppo e dell’integrazione ap-plicativa (SIA)

    Marzio RigoniConsulente informatico presso l’A-rea di sviluppo e dell’integrazioneapplicativa (SIA)

    Viviana Scopel MoscaSegretaria aggiunta presso l’Areadella produzione e dell’erogazionedei servizi centrali (PESC)

    Congratulazioni

    notizie

    Lo stemma del Comunesulle bolletteinviatedal Cantone?

    Certo, nell’ambito della collaborazione con i Comuni, per la riscossione del-l’imposta comunale (RICO) curata dal CSI, è stato possibile emettere con-teggi e bollette PVR (richiesta d’acconto, conguaglio) con lo stemma del Co-mune interessato. Inoltre, per i Comuni che lo possiedono, viene indicatol’indirizzo di posta elettronica (e-mail). Oltre ad un miglior servizio al Co-mune, che è evidenziato in qualità di mittente, questa realizzazione favori-sce il Cittadino contribuente, il quale è facilitato nella comprensione circa iltipo d’imposta da pagare (comunale piuttosto che cantonale/federale).

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  • Intervista a cura di Francesca Taborelli

    Quando è iniziata la riforma della Sezione e per quali ragioni?Si può affermare che la riforma è ini-ziata con il lavoro di verifica che la so-cietà Arthur Andersen ha svolto suiservizi dell’AC (Vedi rapporti n. 1«Gestione degli approvvigionamenti»e n. 2 «Gestione del patrimonio im-mobiliare»). I rapporti, presentati nelmese di marzo del 1998, hanno evi-denziato alcuni punti sui quali sareb-be stato opportuno intervenire, alfinedi riorganizzare i servizi dell’allorasezione della logistica e degli stabilierariali (SLSE), in modo che questi po-tessero operare con maggiore efficien-za e con strumenti più adeguati, allerinnovate esigenze dell’AC. Sulla ba-se delle indicazioni scaturite dai citatirapporti, vennero inseriti, nell’ambi-to di Amministrazione 2000, due pro-getti specifici denominati «Agenziapatrimoniale» e «Centrale approvvi-gionamenti». I progetti sono stati atti-vati nel 1999 con una prima fase, at-traverso la quale si è proceduto ad unavalutazione dei processi interni e adun primo adeguamento dell’organiz-zazione interna della Sezione. Le ragioni principali del progetto so-no essenzialmente due: da una partemigliorare le logiche di pianificazio-ne dei bisogni, attraverso il coinvol-gimento degli utenti; dall’altra mi-gliorare la comunicazione e l’accessoall’informazione.

    Quali gli obiettivi che vi hanno portato a intraprendere questo cammino?Gli obiettivi di progetto erano chiarisin dall’inizio e possono essere sinte-tizzati come segue: • preparare la Sezione in modo che

    si possa velocemente adattare allenuove esigenze poste nella gestionedel servizio pubblico;

    • rivedere le metodologie e le proce-dure interne relative agli approvvi-gionamenti, alla gestione del patri-

    monio immobiliare e alla gestioneprogetto;

    • automatizzare i processi di approv-vigionamento di prodotti e gestionedegli stabili con l’introduzione diun sistema integrato;

    • acquisireunanuovamentalitàdi ap-proccio al concetto di servizio pub-blico.

    Tutti questi cambiamenti erano e so-no necessari per riuscire a trasforma-re la SL in una vera e propria aziendadi servizio. Oltre alla parte pretta-mente organizzativa, si è quindi pro-ceduto all’implementazione di stru-menti informatici, quale supportonella gestione delle attività specifichedella sezione (SAP R/3).

    Una rivoluzione non da poco: a che punto siete con la riforma?La programmazione dei progetti pre-vedeva di dare alla Sezione un nuovoassetto entro il 2002, di ripensare l’or-ganizzazione di alcune procedure in-terne (gestione dei fornitori e degli ac-quisti, elaborazione di direttive per lavalorizzazione del patrimonio immo-biliare, riorganizzazione dei flussi dimanutenzione) e di implementare glispecifici moduli di SAP R/31).L’implementazione dei moduli (MM,RE, PM) ha potuto essere attuata du-rante il periodo da maggio 2000 a gen-naio 2002. In questo specifico con-testo, un eccellente lavoro è statoprodotto dai collaboratori della SL at-tribuiti al progetto. Essi, in collabora-zione con alcuni consulenti esterni,hanno svolto con impegno i compitiattribuiti, i quali il più delle volte si so-no sommati a quelli operativi legatiall’attività corrente dei servizi, e que-sto ha richiesto impegno e disponibi-lità. Attualmente, in perfetta sintoniacon la programmazione dei progetti,la Sezione possiede una nuova orga-nizzazione strutturale e gli strumentidi gestione scelti. Nei prossimi tempioccorre poter fare in modo che i di-versi meccanismi pensati per la ge-stione dell’attività della SL, possanodiventare operativi e che i modelli per

    collaborazioni

    Massimo MartignoniCapo della

    Sezione della logistica

    Logistica:da centro di costoa servizio all’utente

    Molto sinteticamente, la Sezionedella logistica (SL) si occupa dellagestione degli acquisti e delpatrimonio immobiliare dello Stato.In quest’ambito offre servizi aidiversi settori dell’Amministrazionecantonale (AC).In cifre, l’attività della SL significa:gestione di 800 stabili (con un valorestimato di circa 3.5 miliardi difranchi), investimenti per 55 milionidi franchi l’anno, manutenzione per15 milioni di franchi l’anno, acquistiper 17 milioni di franchi l’anno e la gestione di 300 contratti d’affitto.A svolgere questi compiti sono 90collaboratori, suddivisi in 7 sedi:3 a Bellinzona e le altre a Mendrisio,Trevano, Locarno e Biasca.La SL è, se così possiamo dire,la figlia naturale del processo diriorganizzazione della Sezione dellalogistica e degli Stabili erariali(SLSE).

    Di questo processo e dei suoiobiettivi parliamo oggi con Massimo Martignoni,capoprogetto del processo di riorganizzazione e caposezione della SL.

    Il processo di riorganizzazione della SLSE:passato, presente e futuro

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  • la valorizzazione del patrimonio im-mobiliare e la gestione degli approv-vigionamenti siano applicati integral-mente quale riferimento per l’attivitàdella Sezione. Dopo il Centro sistemiinformativi (CSI), la SL rappresenta laseconda unità della Divisione delleRisorse (DR) ad avere acquisito unanuova organizzazione e a proporsi fi-nalmente quale azienda di serviziodello Stato. Quanto raggiunto ogginon può considerarsi tuttavia un pun-to d’arrivo, anche se molto lavoro èstato fatto. La SL è cosciente che oc-corre lavorare ancora e ancora perriuscire a tradurre in pratica e in ri-sultati concreti e misurabili gli obiet-tivi di miglioramento dell’efficienzadei servizi offerti. In quest’ambito cisarà molto d’aiuto la collaborazioneche i nostri utenti vorranno dare, at-traverso la segnalazione dei problemiche dovessero riscontrare nella rispo-sta alle loro esigenze. Da 2 anni la SLprocede ad un’indagine mirata permisurare il grado di soddisfazione de-gli utenti e la qualità dei servizi ero-gati: le critiche e i suggerimenti chericeviamo rappresentano un’impor-tante indicazione nella definizionedegli obiettivi di miglioramento delservizio.

    Se ci sono stati, quali gli ostacoliprincipali nel processo di trasformazione della SL in azienda di servizio dello Stato?Gli ostacoli, come accade in tutti icambiamenti, non sono mancati, masicuramente sono stati controbilan-ciati da importanti aspetti positivi. Ladifficoltà principale è forse stata rap-presentata dal cambiamento di men-talità, dal sorgere di alcuni dubbi e ri-serve rispetto alle importanti novitàintrodotte. Inoltre, la disponibilità dirisorse umane è forse stata inizial-

    mente sottostimata,per le reali esigen-ze dettate dall’attuazione dei progettie ciò ha portato, come ho accennatoprima, al sovrapporsi di alcuni com-piti. La riorganizzazione di una Sezio-ne implica anche cambiamenti radi-cali per quanto riguarda l’organico e ilfatto di lavorare in una struttura rigidanon sempre consente che l’attribuzio-ne delle nuove funzioni sia ricono-sciuta con la necessaria tempestività.Comunque sono ostacoli che abbiamosuperato grazie all’impegno e alla di-sponibilità dei collaboratori. Tra gliaspetti positivi rientra invece l’oppor-tunità per quest’ultimi di operare inun progetto molto innovativo, per cer-ti versi unico a livello cantonale, cheha così stimolato la loro motivazione.La possibilità di collaborare con con-sulenti esterni e, quindi, misurarsicon metodi e tempi di lavoro anchemolto diversi da quelli abituali, ha da-to stimoli soprattutto ai più giovani,fornendo un arricchimento anche a li-vello professionale.

    In che ambito la consulenza e iservizi del CSI vi sono stati d’aiuto?La collaborazione con il CSI è semprestata eccellente: vuoi perché sia la Di-rezione del CSI sia la Direzione dellaSL, hanno condiviso gli obiettivi ge-nerali della DR e del DFE, vuoi perchéil CSI prima, e la SL poi, hanno datoavvio con entusiasmo ad un profondoprocesso di rinnovamento, che haavuto quale implicazione il reciprocoscambio di esperienze ed insegna-menti. Nell’ambito più specifico deiprogetti tecnici di implementazionedi SAP, il CSI ha assunto un ruolo mol-to importante: quello di assicurare ilsupporto tecnico, sia per la fornituradel necessario software e hardwaresia per il trasferimento dati dall’esi-stente al nuovo, e soprattutto per l’in-tegrazione dei moduli logistici conquelli finanziari.

    1) SAP/R3: Per SL: sistema informatico inte-grato per la gestione di attività di approvvi-gionamento, manutenzione e gestione degliedifici e per la gestione di nuovi progetti

    Il prossimo CSInformaappariràin estate

    Editore: Divisione delle risorse

    Direttore responsabile: Comitato di redazione

    Comitato di redazione: Direttrice: Francesca TaborelliMembri: Franco Engeli, Nicola Nembrini,Silvano Petrini, Verena Vizzardi, Giancarlo Züger

    Consulente editoriale: Flavio Bruschi

    Recapito: Flavio BruschiArea dei servizi di consulenzaVia Carlo Salvioni 12a6500 Bellinzonatel. 091 814 11 03e-mail [email protected]

    Alla redazione di questo numero hannocollaborato: Bevacqua Roberto, CarnovaleVincenzo, Casarico Michele, CattaneoChristian, Cieslakiewicz Jeannette, CortiEugenio, Del Curto Stella, Di Vittorio Fabrizio,Endriss Rolf, Gelpi Raffaele, GiamboniFabrizio, Gilardi Claudio, Martignoni Massimo, Morisoli Sergio, Nembrini Nicola, RigoniMarzio, Spocci Raffaele, Varini Bruno

    Stampato su carta riciclata, rispettosa dell’ambiente

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  • I Comuni collegati elettronicamenteal CSI, fino a qualche anno or sono,erano relativamente pochi e pertantopotevano essere seguiti singolarmen-te. Recentemente, con l’aumento re-pentino delle richieste di collegamen-to, il CSI ha deciso di proporre, ascadenze regolari, dei corsi di aggior-namento che da un lato offrono lospazio per un ripasso generale delleprocedure di riscossione dell’impostacomunale, e dall’altro trattano temipiù operativi su come utilizzare i nuo-vi mezzi informatici. L’obiettivo èquello d’informare gli addetti allecontribuzioni dei Comuni e fornire lo-ro la documentazione necessaria inmodo che possano operare al meglio,sia con il Servizio RICO del CSI, siacon gli strumenti informatici a dispo-sizione. Il materiale del corso è statopreparato nel 2000, grazie al contribu-to di Luciana Grossi, Iride Anelli edEugenio Corti. Ciò ha permesso anchela realizzazione del nuovo «Manualed’uso del sistema informativo della ri-scossione dell’imposta comunale» lecui 6 rubriche comprendono:– manuale per gli operatori comunali

    che utilizzano il terminale per le at-tivitàdi riscossione dell’imposta co-munale (RICO);

    – modello del contratto che regola ilservizio della riscossione dell’im-posta comunale tramite il CSI;

    – compendio al contratto;– facsimili dei moduli utilizzati per

    comunicare i dati RICO al CSI;– circolare n. 11/2001: disposizioni

    per i municipi concernenti la leggetributaria del 21 giugno 1994 (ag-giornamento al 1.01.2001);

    – corrispondenza e comunicazioni diservizio.

    Il contenuto del corso, il cui program-ma è stato articolato su una giornata,come si può vedere dal programmadettagliato pubblicato a parte, pre-vede:

    – un’introduzione comprendente loscopo e gli obiettivi, nonché la pre-sentazione dei relatori, da parte diEugenio Corti;

    – la spiegazione dei moduli di regi-strazione delle operazioni manualie delle modalità di compilazione, daparte di Iride Anelli;

    – la presentazione generale dei pro-grammi RICO (C1300), per la ricer-ca e la consultazione delle informa-zioni, da parte di Patrizia MeleraMorettini;

    – l’esame di casi particolari quali: il ri-parto intercomunale, i casi precetta-ti, il calcolo interessi, i riparti mari-to/moglie, sia per le persone fisiche(PF) sia per le persone giuridiche(PG), da parte di Iride Anelli;

    – la dimostrazione delle particolaritàdel PC, dei suoi accessori, del siste-ma Windows e dei programmiC1300, nell’ambito dell’operativitàper la riscossione delle imposte, daparte di Gianfranco Speziga;

    – una serie di esercizi al video, che ipartecipanti possono eseguire conil supporto delle collaboratrici e deicollaboratori del servizio RICO;

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    Formazione Formazioneinformatica offertaai ComuniLa diffusione sempre maggiore di elaboratori e PC nei Comuni ticinesi, ha permesso al CSI di offrire un corso specificoai Comuni aderenti al servizio di riscossione dell’imposta comunale (RICO).Il corso di formazione è dedicato in particolare ai Comuni che hanno deciso di collegarsi elettronicamente,per consultare direttamente al video le informazioni relative all’incasso delle loro imposte, ma è aperto anche agli altri Comuni ticinesi.

    Giornate di formazione/informazione peri Comuni collegati al sistema informativorelativo alla riscossione dell’imposta comunaleeffettuata dal Centro sistemi informativi (CSI)

    Eugenio CortiArea di produzione

    ed erogazionedei servizi centrali

    Programma di una giornata di formazione RICO

    Orario Tema Relatore

    9:00 – 9:15 Introduzione e presentazione dei relatori E. Corti

    9:15 – 10:00 Moduli di registrazione come compilare i moduli I. Anellicasi pratici: es. come riversare Fr. 1000.- dal ’98 al ’99, comescaricare una perdita, come registrare una dilazione, ecc.

    10:00 – 10:20 Pausa

    10:20 – 11:00 Presentazione generale dei programmi RICO (C1300) P. Melera /Morettinitasti funzione e passaggio fra le mascherine (tasto F9)impostazione dell’esercizio ricerca e consultazione delle informazioni uso dell’aiuto (Help) in linea (F12)stampa (F10)

    11:00 – 12:00 Dimostrazione di casi particolari PF e PG I. Anelliriparto intercomunale casi precettaticalcolo interessi riparti marito/moglie

    12:00 – 1