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Pagina 1 Cronache scolastiche News tra i banchi ++++++ Laboratorio Giornalistico NOI, GIORNALISTI PER CASO La classe 5B realizza un giornalino di classe Il laboratorio “Giornalisti per caso”, condotto dall’insegnante Morrone Maria, è stato rivolto ai 22 alunni della classe quinta B della scuola primaria “Milite Ignoto” di Casorate Sempione . In classe i ragazzi hanno analizzato cronache dell’esperienza quotidiana, hanno scoperto cosa sono la testata, il sommario, l’occhiello , le civette, i titoli caldi, i titoli freddi,… inoltre hanno capito che il “lead”, in alternativa “cappello” o “attacco” giornalistico, è l’inizio dell’articolo ed è la parte più importante del testo; esso ha la funzione di guidare (non a caso, il termine inglese “lead”) il lettore alla comprensione dell’argomento, invitandolo alla lettura. La cronaca giornalistica ha una regola precisa, quella del tutto subito. Il lettore ha fretta di sapere e per fare ciò, il bravo giornalista utilizza la regola delle cinque W ( WHO? Chi?, WHAT? Che cosa?, WHEN? Quando?, WHERE? Dove?, WHY? Perchè?). Grazie alla LIM le lezioni si sono fatte sempre più interessanti e i ragazzi hanno avuto l’opportunità di lavorare online . (continua a pag.2) Scuola Primaria “Milite Ignoto”,Casorate Sempione(Va) – Istituto Comprensivo Toscanini NEWS TRA I BANCHI Anno scolastico 2012-2013 Numero unico In questo numero: Cronache scolastiche da pag. 2 a pag. 10 Riflessioni da pag. 11 a pag.18 Scrittori in erba da pag. 19 a pag. 29 Gocce di poesia da pag. da pag. 30 a pag.52 Giochi e passatempi da pag. 53 a pag. 61 Saluti da pag. 62 a pag , 63

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Cronache scolastiche News tra i banchi

++++++

Laboratorio Giornalistico

NOI, GIORNALISTI PER CASO

La classe 5B realizza un giornalino di

classe

Il laboratorio “Giornalisti per caso”,

condotto dall’insegnante Morrone Maria, è

stato rivolto ai 22 alunni della classe quinta

B della scuola primaria “Milite Ignoto” di

Casorate Sempione . In classe i ragazzi

hanno analizzato cronache dell’esperienza

quotidiana, hanno scoperto cosa sono la

testata, il sommario, l’occhiello , le civette,

i titoli caldi, i titoli freddi,… inoltre hanno

capito che il “lead”, in alternativa “cappello”

o “attacco” giornalistico, è l’inizio

dell’articolo ed è la parte più importante

del testo; esso ha la funzione di guidare

(non a caso, il termine inglese “lead”) il

lettore alla comprensione dell’argomento,

invitandolo alla lettura.

La cronaca giornalistica ha una regola

precisa, quella del tutto subito. Il lettore

ha fretta di sapere e per fare ciò, il bravo

giornalista utilizza la regola delle cinque W

( WHO? Chi?, WHAT? Che cosa?,

WHEN? Quando?, WHERE? Dove?,

WHY? Perchè?).

Grazie alla LIM le lezioni si sono fatte

sempre più interessanti e i ragazzi hanno

avuto l’opportunità di lavorare online .

(continua a pag.2)

Scuola Primaria “Milite Ignoto”,Casorate Sempione(Va) – Istituto Comprensivo Toscanini

NEWS TRA I BANCHI Anno scolastico 2012-2013 Numero unico

In questo numero:

Cronache scolastiche da pag. 2 a pag. 10

Riflessioni da pag. 11 a pag.18

Scrittori in erba da pag. 19 a pag. 29

Gocce di poesia da pag. da pag. 30 a pag.52

Giochi e passatempi da pag. 53 a pag. 61

Saluti da pag. 62 a pag , 63

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Il laboratorio ha suscitato un notevole

interesse e attraverso le numerose e

svariate attività proposte, tutte

coinvolgenti e piacevoli, hanno imparato a

collaborare insieme al fine di raggiungere

un obiettivo comune; così gli alunni, guidati

dall’insegnante, hanno deciso di mettersi

alla prova scrivendo un giornalino di classe .

Sapevano che non sarebbe stato facile

perché un buon giornalista non deve mai

esprimere le proprie opinioni e inoltre deve

saper scrivere rispettando tutte le regole

morfosintattiche, la coerenza e la coesione

nella stesura delle cronache. La

realizzazione finale del giornalino

scolastico, è stato un ulteriore

incoraggiamento a fare meglio . Si sono

quindi messi al lavoro e pian piano hanno

ottenuto un vero capolavoro giornalistico.

Si può dire per certo che questo giornalino

rimarrà nei ricordi di tutti i ragazzi.

Ecco a voi la vita di classe , le esperienze,

le poesie , … della fantastica 5°B!

(Sofia, Bea, Alessia, Giorgia ed Elisa)

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Buon compleanno Scuola! LA SCUOLA PRIMARIA FESTEGGIA I

SUOI 100 ANNI Il centenario della scuola primaria di

Casorate sempione

Per il centenario scolastico i ragazzi di

quinta elementare si sono informati su

com’ era la loro scuola cento anni fa .

Tra gli anni 1942/1947 ogni aula della scuola era molto fredda e di conseguenza doveva essere riscaldata da una stufa a legna o a carbone. Durante l’ultima guerra e il dopoguerra, dato che gli inverni erano molto rigidi, il problema fondamentale era trovare le aule abbastanza tiepide per permettere lo svolgimento delle lezioni. I ragazzi hanno scoperto che alcune volte le lezioni venivano sospese per il freddo eccessivo .

Sfogliando i vecchi documenti si è appreso che nella nostra scuola c’erano dei rifugi antiaerei . Questo ha fatto riflettere i ragazzi sul fatto che gli alunni di allora , ma anche gli insegnanti ed i bidelli ,vivevano con la paura dei bombardamenti. Ai bambini veniva insegnato che in caso di allarme si dovevano buttare a terra con braccia e gambe aperte. È stato scoperto anche che il nostro attuale edificio era occupato dai soldati tedeschi e che i bambini studiavano presso la “casa comunale”, che aveva al proprio interno dei locali messi a disposizione dal municipio. Il giorno in cui si è festeggiato il centenario della scuola erano presenti tutti gli alunni della scuola, le insegnanti attuali ed alcune avevano insegnato in precedenza. Non mancavano il Sindaco e alcuni membri della Giunta comunale. È certo che per i ragazzi di classe quinta è

stato come essere protagonisti di un pezzo

della loro storia. Sofia

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ACCOGLIENZA AI BAMBINI DI PRIMA

Mercoledì 12 settembre, i ragazzi di 5° preparano una

super accoglienza! Per assicurare un’accoglienza gradevole ai nuovi arrivati , le classi quinte della scuola primaria di Casorate Sempione hanno accolto i bambini di classe prima. Mercoledì 12 settembre è stato il primo giorno dell’inizio delle lezioni e i ragazzi di quinta si sono ritrovati nel cortile della scuola per dare il benvenuto ai bambini di classe prima. Ben preparati all’evento, ogni ragazzo aveva un compito ben preciso : Sofia e Alessia leggevano a turno i nomi dei bambini della 1B, i quali si dirigevano da Simone M e da Simone R ., per mettersi in fila e ricevere le piccole girandole, appositamente preparate per loro. Gli è stato consegnato anche un biglietto, sul quale c’ era scritto il nome. Ogni biglietto veniva attaccato ad un palloncino riempito di elio . Quando Alessia ha pronunciato l’ultimo nome, le insegnanti delle classi quinte hanno tagliato i fili che tenevano i palloncini, che in un battibaleno sono volati in alto nel cielo. Altri ragazzi incaricati hanno accompagnato i piccoli nella loro classe. È stato uno spettacolo fantastico: all’ingresso della scuola tutti applaudivano. Una giornata da non dimenticare!! Sofia, Bea, Benedetta ed Alessia

Nella scuola primaria di Casorate l’accoglienza continua I RAGAZZI DI QUINTA SI IMPROVVISANO ATTORI

I ragazzi di quinta si improvvisano attori e allietano le classi prime con una rappresentazione teatrale. Le quinte hanno allietato i bambini di classe prima con una recita , preparata appositamente per loro. Lo spettacolo,

Il MAGO PEDALONE, ha avuto molto successo ed è piaciuto tantissimo, tant’è vero che i bambini hanno chiesto il bis. La storia raccontava di un mago povero e pasticcione che non aveva mai niente da mangiare e, anche dopo numerosi tentativi, non riusciva far comparire il cibo. Stanco e affamato si diresse verso il bosco. Lì incontrò una farfalla, unica nel suo genere, che avrebbe potuto, se cucinata, dare poteri immensi. Nel momento in cui il mago stava per catturarla, si impietosì e la lasciò libera. La farfalla lo ringraziò facendolo diventare famoso. È stato molto impegnativo mettere in scena lo spettacolo, ma effettivamente è stato anche divertente . (Sofia, Alessia e Benny)

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Arriva il numero unico 112 per le chiamate di emergenza Addio al

113, 115 e al 118

Modellino realizzato da Aurora

C’era una volta il 112, per chiamare i carabinieri. Ma anche il 113 per la polizia, il 115 per i pompieri, il 118 per le ambulanze. Ora il primo numero assorbirà tutti gli altri. Iniziata a Varese, nella centrale del 118 interna all’ospedale, la rivoluzione delle chiamate di emergenza entro pochi mesi introdurrà in tutta la Lombardia il numero unico 112, per segnalare un attacco cardiaco, un furto, un incendio, un incidente, un’aggressione in strada. Trentasei monitor, diciotto postazioni. E un gran silenzio ovattato, per sentire meglio, negli auricolari. Non si tratta dei carabinieri, evidentemente, ma degli operatori della centrale che vi stiamo raccontando. Uomini-filtro che, in pochi istanti, grazie anche al doppio monitor che hanno davanti, smisteranno la richiesta nel modo più corretto. L’esperimento è partito il 21 giugno 2010 nella provincia di Varese ed è stato replicato dal 10 giugno scorso in

quella di Como. Chi chiama un qualunque numero di soccorso, si sente rispondere: «Buongiorno, numero unico dell’emergenza 112». (da www.ilgiorno.it)

Modellino realizzato da Giacomo

COME COMPORTARSI IN CASO DI EMERGENZA?

PRIMO SOCCORSO A SCUOLA Nel secondo quadrimestre le classi quinte hanno assistito ad alcune lezioni di PRIMO SOCCORSO grazie ai volontari della croce rossa di Gallarate, gli alunni hanno capito come bisogna comportarsi in caso di emergenza e hanno spiegato come effettuare la chiamate di pronto soccorso. È stato possibile osservare con attenzione un’ambulanza anche dall’interno. L’equipaggiamento a bordo: barella, kit per ustioni, ghiaccio secco, ghiaccio spray, bende, Kit per auto protezione, ecc.. è utile al personale per prestare soccorso immediato. I ragazzi ringraziano e si congratulano con i volontari per il grande lavoro che fanno ogni giorno. (Simone R., Alice, Siria, Chiara)

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UN GEMELLAGGIO SPECIALE

Le classi quinte di Casorate sono gemellate con una scuola del

Madagascar L’esperienza è iniziata in classe seconda

quando le maestre hanno proposto agli

alunni un possibile gemellaggio con una

scuola del Madagascar , precisamente con

Nosy Be .I bambini hanno accettato con

molto entusiasmo la richiesta . Suor

Cloudine , la direttrice della scuola, ha

fatto visita ai ragazzi, portando alcuni

disegni dei bambini di Nosy Be . In classe

terza gli insegnanti e alunni di Casorate

hanno pranzato con la suora, poi hanno

chiacchierato e giocato insieme. Quest’anno

i ragazzi sono in quinta e per l’ultima volta

accoglieranno Suor Cloudine e le daranno i

numerosi disegni che hanno preparato

appositamente per i bambini del

Madagascar. Gli alunni dicono che è stata

un’esperienza indimenticabile.

Federica

Cari amici di Nosy Be,

siamo i ragazzi della 5° B di Casorate

Sempione e scriviamo per salutarvi. Come è

andato per voi quest’anno scolastico?

Noi siamo ormai al capolinea,infatti l’anno

prossimo andremo alla scuola secondaria…

se saremo promossi !

In questo periodo com’è il tempo a Nosy

Be? Da noi è pessimo : siamo a fine maggio

e piove quasi tutti i giorni.

Speriamo che l’estate arrivi presto!

È stato un progetto molto interessante e

bello in questi anni anche se non ci siamo

mai visti, siamo diventati amici lo stesso .

Un grosso abbraccio dagli amici della 5°B.

A presto.

5B

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L’ultimo giovedì di Gennaio viene bruciata la vecchia strega.

“Giöbia” o “Gioeubia” L’origine di questa festa, diffusissima in tutta la Lombardia e non solo in provincia di Varese, non è chiara. La Gioeubia si festeggia ovunque di giovedì. Probabilmente il nome deriva da Giove o da Giobbia, che significa “giovedì" in piemontese, infatti la leggenda vuole che le streghe si riuniscono proprio in questo giorno. Zobia, Zobiana. Gioeubia, Giobbia, Gioebia, Giobbiana, Giubbiana, Gibiana nella tradizione popolare è sempre stato sinonimo di strega: la strega dell’inverno.

In questa festa la Giubiana è rappresentata da un enorme fantoccio grottesco raffigurante una vecchia dalle gambe lunghe rivestita di stracci e dalle calze rosse. La strega viene issata su un rogo e data alle fiamme. “Una leggenda narra che la Giubiana è una strega, spesso magra, con le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo allo zafferano con la luganega (salsiccia), e la mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore e corse con la sua scopa verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto, ma era così buono, che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo”. In occasione di questa festa i ragazzi della

scuola hanno scritto o disegnato le loro paure per bruciarle insieme alla “vecchia” Gioeubia. (Testo collettivo)

LA “GIOBIA” Caro diario, ieri, quando sono uscito per andare al falò della gioeubia, faceva un freddo polare. Faceva così tanto freddo che sembrava di stare sul monte Everest . Oltre tutto, c’era la nebbia e non si vedeva un tubo. Da lontano sembrava che non ci fosse tanta gente , però poi si è scoperto che c’era un mare di persone . A proposito, la gioeubia è una strega che rappresenta l’inverno. Essa viene issata su un palo e poi viene data alle fiamme. Quest‘anno la gioeubia era vestita con dei jeans strappati e una camicetta rossa a scacchi , non poteva mancare l’ombrello blu. Approfittando della luce che emanava il falò io, Elisa, Federica, Angelo e Giacomo siamo andati a giocare nel pratone . Abbiamo giocato alle spie e per questo ognuno aveva una piletta con cui fare segnali luminosi . Subito dopo siamo andati al banchetto delle chiacchiere, ma non ne era rimasta nemmeno una :avevamo giocato troppo ! Caro diario , anche oggi ho finito il mio racconto . Ti auguro una buona notte Simone M.

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Martedì 23 ottobre 2012

LA BANDA IN CLASSE Oggi è venuta a scuola la banda “La Casoratese ”. Per iniziare, ci hanno suonato l’ Inno alla Gioia di Beethoven. Poi ci hanno allietato con un magnifico brano, utilizzando vari strumenti: il trombone, il clarinetto, il corno, il flauto traverso e il saxofono. Il maestro E. Maginzali ha spiegato le caratteristiche di ogni strumento. La saxofonista ha detto che, il sax, può essere di ottone, di cristallo e di ferro, ma principalmente è di metallo. Tra musica e canti, ci siamo divertiti e abbiamo scoperto cose nuove. Alice B., Siria P., Simone R.

Grande successo per i ragazzi di quinta

Il saggio di musica Cantare insieme

Venerdì 31 maggio,alle ore 20.30, presso la sala consiliare di Casorate S., i ragazzi di classe 5°, si sono esibiti per il saggio di canto corale diretto dal maestro Francesco Barbuto. Hanno cantato By the Waters (Inghilterra) Cielo blù (di Lajos Bárdos) Row the boat (Inghilterra) Sumer is icumen in (Inghilterra) L’estate sta arrivando

Primo canone scritto della storia (XIII sec.)

Canone a 2 cori Noi tutti insieme (da un canone di William Billings) Canone a 2 voci

Come, follow me (di John Hilton) Prima del saggio erano molto tesi , ansiosi e preoccupati di non ricordare più le parole dei brani. Alla fine dell’ esibizione, i genitori, hanno fatto i complimenti e un applauso caloroso. Il maestro Barbuto è stato felice di accompagnare i ragazzi in questa nuova sfida.

Angelo C., Siria P., Alice B., Simone R.

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Ecco cosa si legge nel volantino: Il progetto Cantare insieme è un percorso concentrato sulla propedeutica/didattica musicale e sul canto corale per voci bianche e mira a stimolare e sviluppare le proprie capacità comunicative, relazionali, sociali ed affettive attraverso la dimensione dell'esprimersi e dell'ascolto individuale e di gruppo. L’Educazione al Suono ed alla Musica è intesa come un linguaggio che, attraverso la percezione, la comprensione della realtà acustica naturale, culturale e di fruizione degli eventi sonori, porti il bambino ad una capacità di decodificare i molteplici segni sonori che sono dell’ambiente e della società in cui si trova ad interagire. Anche quest’anno cantare insieme con gli alunni di IV e V elementare è stata un’importante ed emozionante esperienza. Già dai test attitudinali, dell’inizio dell’anno, abbiamo riscontrato come ci fossero i pre-requisiti e le condizioni per un buon percorso musicale – nel nostro specifico corale – che non si è fatto attendere e che ha dato risultati più che positivi. L’utilizzo del “canone”, come approccio e

genere musicale proposto agli alunni, si è rivelato ancora una volta uno strumento particolarmente efficace per la comprensione e la formazione vocale “a più voci” – cioè il coro – e ha consentito di sperimentare quel processo complesso e affascinante che si chiama: “polifonia”. Preziosissimo è stato l’apporto, la condivisione e la dedizione delle insegnanti. Dopo anni di lavoro insieme, si è costituito, ormai, un solido, agile e produttivo gruppo di lavoro, che ha agevolato enormemente la proposizione delle attività didattiche musicali ai bambini. L’entusiasmo riscontrato, ogni volta a lezione, dai piccoli cantori, ha trasmesso quella restituzione “espressiva”, elemento fondamentale su cui abbiamo investito la nostra attività didattico-disciplinare nell’ambito della musica. Far “coro” non è una cosa scontata; richiede attenzioni pedagogico-educative, tecniche e disciplinari, su cui i “piccoli cantori” hanno potuto sperimentare con la loro “voce”. F. Barbuto

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GIULIO CESARE È STATO ASSASSINATO DA SUO

FIGLIO OMICIDIO IN SENATO;

CESARE È MORTO! Tra i congiurati era presente

suo figlio Bruto 15 marzo del 44 a.C.- Roma - Ieri, alle Idi di marzo, , durante una seduta in senato, Caio Giulio Cesare è stato ucciso da una congiura formata dai nemici a cui aveva dato clemenza e amici a cui aveva dato gloria e onori. A capo della congiura molto probabilmente c’è Cassio , perché in passato aveva preso le parti di Pompeo, ma i testimoni hanno visto anche il figlio adottivo di Cesare e alcuni giurano di aver sentito Cesare che, nei suoi ultimi minuti di vita, sospirava: Tu quoque, Brute fili mi ! Non sappiamo ancora i dettagli dell’accaduto . Cesare è sempre stato un dittatore onesto e con le vittorie di questo ultimo periodo aveva acquistato molti meriti e questo atteggiamento ha sempre attirato l’ostilità degli aristocratici. Cesare è morto per 23 pugnalate all’età di 56 anni . I senatori hanno osservato in disparte terrorizzati e i congiurati sono fuggiti a gambe levate. L’assassinio ha gettato Roma

nello scompiglio, il Senato è incapace di dominare la situazione. Bea, Benny Paolo e Giovanni

LA GRANDE CADUTA

DELL’IMPERO L’impero più grande del mondo si

è sciolto L’impero romano è in crisi . Molti sostengono che le cause siano state le invasioni barbariche, ma in realtà è stata colpa della grande crisi interna . In questo periodo l’impero è stato colpito dalla crisi economica e da quella politica. L’imperatore ha governato senza tener conto dei bisogni del popolo . Si sostiene che l’impero romano si dividerà in due parti o peggio finirà per sempre! EMESSO DA: IL MESSAGGERO (SERIE ANTICA) (Federica G,Simone R.,Siria P.,Giovanni Z. Paolo M)

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SONO PASSATI CINQUE ANNI DA QUANDO SONO

ENTRATO IN QUESTA SCUOLA: RICORDI E

RIFLESSIONI Caro diario quest’anno è l’ultimo anno delle elementari. L’anno prossimo, proprio a quest’ora, saremo alle medie a fare chissà cosa. Rimpiangerò le belle giornate a ridere e a scherzare con le mie maestre. A proposito, ti ho mai parlato delle mie maestre? Penso di no, comunque la maestra Maria ha la grinta di un leone, quando spiega è molto felice di insegnarci nuove cose e quando s’arrabbia, sono proprio guai! Da quando è arrivata la LIM in classe abbiamo fatto tante attività divertenti proprio con Lei. La maestra Rosy insegna matematica con passione, ci ha insegnato problemi ed espressioni. Durante le sue ore non accetta chiacchiere e quando qualcuno allunga il collo e Lei se ne accorge con il suo vocione urla… e di brutto anche!! La maestra Chiara è la maestra d’inglese; all’apparenza sembra tranquilla ma non lo è. Quando qualcuno la interrompe è proprio nei pasticci. Poi c’è la maestra Marina, è l’insegnate di religione, è molto dolce con noi, ma non capisco il motivo per cui ci chiama cuccioli. Una volta ad Alessia, l’ha chiamata perfino “gatto, micio” e a me “cucciolo Simone” o “tato”, ma non mi sembra il caso, perché non sono né basso, né di seconda elementare. Rimpiangerò di certo le mie maestre ma anche i miei compagni. Mi spiacerà lasciare Simone, che è il mio migliore amico, lui è molto bravo a scuola e dà un sacco di consigli utili a tutti! Angelo, invece, è un chiacchierone nato e a

volte fa impazzire le maestre, ma tutto sommato è un buon amico. Tra le femmine invece, mi spiacerà lasciare Alessia, la fidanzata di Simone R., che è molto simpatica e ha un sacco di battute pronte. Infine c’è Aurora, la mia compagna di tennis. Oggi è venuta a scuola con la gonna corta da tennis e gli anfibi e ha fatto morire tutti dal ridere. Sono molto spaventato dalle scuole medie, ma mi sento anche pronto, perché le mie maestre ci hanno insegnato di tutto. Caro diario questi cinque anni sono stati i migliori e sono pronto per affrontare una nuova avventura! Simone M.

FUTURO DA EVITARE

Dimmi il futuro del verbo rubare .

Io andrò in prigione ,tu andrai in prigione..

Riflessioni

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Riflessioni News tra i banchi

Ciao primaria! Oh che rancore Che mi viene a pensare Che da qui Me ne dovrò andare! Non ci sarà più i lampione che mi illumina la via: dovrò salutare la Maestra Maria. E so che l’ analisi grammaticale Alle medie Mi verrà a mancare E la tristezza sale in vetta quando immagino la scuola senza la Maestra Rosetta. Le loro voci rassicuranti saranno solo suoni distanti. Le loro spiegazioni che fanno sognare ce le dovremo dimenticare Oh che dolore che mi colpisce a pensare che la primaria dovrò abbandonare!!! Sofia Caro diario, sono arrivata al capolinea... Lasciare la scuola primaria sarà dura.

Alcuni già pensano allo zaino pesante che avremo, al duro lavoro, alla fatica che dovremo sopportare,... Ma io penso alle mie maestre, si ricorderanno di noi? Ci rivedremo un giorno? La maestra Maria è stata sempre la mia preferita, soprattutto per il suo modo di spiegare. Lei è sempre sorridente e molto divertente. Poi c’è la maestra Rosetta che è sempre pronta ad aiutarti. Sono stati cinque anni fantastici in cui ho avuto tanti amici e amiche e ho fatto un sacco di risate. I maschi, pur essendo pochi, non li dimenticherò mai, come Simone M. e Angelo . Le femmine sono tutte mie amiche. Giorgia, brava e cortese, è la mia migliore amica. Sofia è la più simpatica della classe,… Al solo pensiero che dovrò essere separata da alcuni dei miei compagni, mi rattrista e penso a quando giochiamo insieme a nascondino, a calcio o quando ci raccontiamo storie passate e ridiamo. Purtroppo tutto questo finirà presto. Elisa Caro diario , Sono arrivata al capolinea , tra pochi giorni finirà la scuola , la saluterò e le dirò addio. Finita l’estate andrò in prima media , imparerò molte più cose e conoscerò nuove persone , Dovrò lasciare le mie maestre : Maria , che è amichevole e simpatica e ci ha insegnato l’analisi logica e grammaticale; la maestra Rosetta, dolce e generosa, ci ha insegnato problemi e operazioni; la maestra Marina, è amorosa, sempre pronta a perdonare, ci ha insegnato la vita di Gesù; infine la maestra Chiara , simpatica e generosa, ci ha insegnato l’inglese. Non so come farò senza di loro, ma sicuramente resteranno nel mio cuore. Giada

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Riflessioni

Caro diario. . . Andare alle scuole medie, mi spaventa un po’. Quando dovevo incominciare la scuola primaria mia sorella mi aveva già preparato, raccontandomi tutto. Questa volta però è diverso , non so quasi niente di questa scuola, ci saranno tanti cambiamenti e questo mi spaventa un po’. Dovrò anche lasciare le mie insegnanti. In questi anni si sono distinti alcuni compagni: Sofia , che con le sue poesie ci ha fatto sognare; Angelo e Davide che sono bravi a fare gli show e Giacomo che è famoso per il suo banco ballerino. Caro diario, ora ti devo lasciare. La tua Federica G.

Caro diario, La classe 5° sta per finire e dovrò salutare la maestra Maria, che per cinque aiutato. Mi mancheranno le sue frasi d’analisi, le bellissime spiegazioni di storia e la sua fantastica simpatia e felicità.Anche la maestra Rosy con la sua grinta da leone dovrò lasciare con le sue operazioni e i problemi. Alle scuole medie, quindi, non ci sarà più la semplicità, ma la difficoltà; le maestre spettacolari, che ho avuto per cinque anni, non le vedrò più, purtroppo. I professori, forse, saranno severi e il dieci nelle valutazioni probabilmente prenderò, ma mi sicuramente mi I compagni ,purtroppo, non potranno essere tutti nella mia classe, ma sincontrare ancora i miei migliori amici, cui Paolo e Simone, perché sono

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Andare alle scuole medie, mi spaventa un po’. Quando dovevo incominciare la scuola primaria mia sorella mi aveva già preparato, raccontandomi tutto. Questa volta però è diverso , non so quasi niente di questa scuola, ci saranno tanti

biamenti e questo mi spaventa un po’. Dovrò anche lasciare le mie insegnanti. In questi anni si sono distinti alcuni compagni: Sofia , che con le sue poesie ci ha fatto sognare; Angelo e Davide che sono bravi a fare gli show e Giacomo che è

suo banco ballerino. Caro ti devo lasciare.

La classe 5° sta per finire e dovrò salutare la maestra Maria, che per cinque anni, mi ha aiutato. Mi mancheranno le sue frasi d’analisi, le bellissime spiegazioni di storia e la sua fantastica simpatia e felicità. Anche la maestra Rosy con la sua grinta da leone dovrò lasciare con le sue operazioni e

quindi, non ci sarà più la semplicità, ma la difficoltà; le maestre spettacolari, che ho avuto per cinque anni,

I professori, forse, saranno severi e il probabilmente non

prenderò, ma mi sicuramente mi impegnerò. potranno essere

tutti nella mia classe, ma spero di ancora i miei migliori amici, tra

Paolo e Simone, perché sono davvero

mitici!! E poi c’è Giacomo, anche lui è un mio amico e abita vicino a casa mia.Ora devo smettere di scrivere,Ciao, alla prossima!! Simone R.

Sono trascorsi cinque annifelice di andare alle medie , ma mi mancheranno le mie maestre Maria e Rosi ;che mi hanno sempre aiutato quando non capivo qualcosa . In prima eleun po’di paura di fare lezione con loro , perché ero piccola e non mi piacevano gli sconosciuti , ma poi sono cresciuta e non ho più avuto paura ! Ho sempre studiato e fatto i compiti e mi sono impegnata al massimo ; a scuola ho imparato tantche non pensavo di imparare. La mensa non mi è mai piaciuta , c’è sempre confusione , non si capisce niente , è meglio andare a casa a mangiare ! I miei compagni sono sempre stati divertenti e simpatici . Non mi dimenticherò mai della simpatica Sirimi ha sempre aiutato in tutto e spero che alle medie sia in classe con me . Poi c’è Davide, il ragazzo matematicoamichetta è Aurora :una bambina dolce , simpatica , affettuosa , se dovesse aver bisogno, io l’ aiuto con amore . Paolo , inmi diverte molto, è un bambino allegro, sempre pronto a fare una battuta . Mi mancheranno tutti eproprio dire: “addio scuolaAlice B.

News tra i banchi

ti devo lasciare.

E poi c’è Giacomo, anche lui è un mio amico e abita vicino a casa mia.

ra devo smettere di scrivere,

Sono trascorsi cinque anni di scuola e sono felice di andare alle medie , ma mi mancheranno le mie maestre Maria e Rosi ;

mi hanno sempre aiutato quando non capivo qualcosa . In prima elementare avevo un po’di paura di fare lezione con loro , perché ero piccola e non mi piacevano gli sconosciuti , ma poi sono cresciuta e non ho più avuto paura ! Ho sempre studiato e fatto i compiti e mi sono impegnata al massimo ; a scuola ho imparato tante cose che non pensavo di imparare. La mensa non mi è mai piaciuta , c’è sempre confusione , non si capisce niente , è meglio andare a casa a mangiare ! I miei compagni sono sempre stati divertenti e simpatici . Non mi dimenticherò mai della simpatica Siria che mi ha sempre aiutato in tutto e spero che alle medie sia in classe con me . Poi c’è

matematico . Un’ altra amichetta è Aurora :una bambina dolce , simpatica , affettuosa , se dovesse aver bisogno, io l’ aiuto con amore . Paolo , invece mi diverte molto, è un bambino allegro, sempre pronto a fare una battuta . Mi mancheranno tutti e purtroppo devo

“addio scuola primaria”!

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Riflessioni News tra i banchi

MAMMA MIA! Non riesco a capacitarmi del fatto che l’ anno prossimo non sarò più seduta sui banchetti delle elementari. È incredibile! Quasi, quasi, mi faccio bocciare pur di rimanere qui ,nella mia cara e vecchia scuola! Dovrò anche abituarmi a stare con compagni diversi. So già, per certo, che mi mancheranno tutti i miei compagni, proprio tutti quanti . Per prima cosa mi mancheranno tantissimo le “quattro Marie” come ci chiamano le nostre maestre, Siamo io , Lisa , Giorgia ed Elisa. Poi c’è Aurora, la toscana più simpatica del mondo . Sia lei che la sua amica Martina hanno un accento simpaticissimo! Anche se Aurora si trasferirà in un'altra scuola, me la ricorderò sempre. Poi c’ è Alessia . Che dire di lei ? Mi ricorderò sempre delle centinaia di telefonate che le ho fatto per chiederle i compiti che non avevo scritto a scuola Nella mia classe c’è pure una ragazza che ha talmente tanta pazienza che le si dovrebbe fare un monumento : Bea! C’è anche un’altra ragazza che ha passato più giorni della sua vita con le stampelle e il gesso che non.: è Benedetta; un giorno viene a scuola con la gamba rotta , un altro con il dito ingessato … Poi ci sono anche i gemelli super simpatici, anche se sono gemelli non si somigliano per niente, nemmeno di carattere .Se ti metti a parlare con Paolo vai a parlare di calcio, sport o barzellette , mentre se parli con Simone, finisce che vai a parlare di moda .Sono diversi anche nel modo di esporre la lezione . Paolo arriva alla cattedra piuttosto soft, cammina con passo deciso , alla John Travolta … come per dire: “Maestra , io so tutto! Cosa mi

interroga a fare ?” Invece Simone “corre” alla cattedra, e comincia ad esporre con una forza che spacca i muri. Sembra che voglia spaccare tutto da un momento all’altro. Ma la cosa che più mi distrugge, è l’ abbandono delle mie care maestre. Già sarà difficile salutare le maestre che mi hanno accompagnato solo per quest’ anno , figuriamoci le altre. Mi mancherà tantissimo la maestra Maria Zicchetto (questo è il suo soprannome) che mi ha insegnato un milione di storie e mi ha fatto innamorare di tutte le sue materie (e non parliamo di come spiega i Romani …) . E poi, come farò senza la maestra Rosy? Di sicuro senza le sue super spiegazioni peggiorerò tantissimo ! So già che l’ultimo giorno di scuola scoppierò in lacrime. Sono veramente molto affezionata alle mie maestre. Sicuramente avrò dei bei ricordi dei miei anni alle elementari, perché credo,anzi ne sono sicura, che nessun bambino ha mai avuto anni scolastici piacevoli e tranquilli come i miei. Sofia L

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Riflessioni News tra i banchi

Sono già passati i cinque anni …. Mi

mancheranno la LIM,i bidelli , in

particolare Piercarlo, chiamato Pier che

purtroppo quest’anno è stato operato alla

spalla, ma tornerà presto. Da sempre in

questa scuola, Pier è un uomo super, lui

viene a scuola con neve, temporale, acqua e

anche con il sole cocente .

Mi mancherà anche Eleonora, è una bidella

allegra e scherzosa.

Le maestre sono super, c’è la maestra

Maria che quando spiega con la lim

comincia e non finisce più: perde il senso

del tempo. Tecnologica e intelligente, ma

con la sua analisi morfosintattica “che

noia!” , ma devo dire che mi ha preparato

benissimo! Poi c’è la maestra Rosetta, è

brava e bella , ma tutt’altro che tecnologica

; anche dei problemi aritmetici non ne

posso più. Tuttavia, le mie maestre, con i

loro pregi e i loro difetti , ci hanno

sopportato per cinque anni. Mi

mancheranno i compagni , che non

dimenticherò mai :Paolo, fratello gemello

di Simone, soprannominato ” PUBBLICO

MINISTERO” per causa della sua sigla

P.M. , poi Simone che è mio amico.

Infine c’è Davide noto per i suoi testi

divertenti: ultimamente dice che quando

andremo alle medie inizierà una nuova

epoca!!!!

Giacomo B.

Il mio percorso alla scuola primaria è

finito; ora però bisogna andare avanti e

per andare avanti intendo dire che è ora di

andare alla scuola secondaria.

Sono sicura che non dimenticherò mai i miei

compagni, alcuni frizzanti e divertenti,

come Giacomo e Sofia e altri un po’ noiosi .

Per non parlare delle mie maestre che

quando spiegano ci fanno sognare : c’è la

maestra Maria, che quando spiega storia è

la più brava che ci sia; è interessante

ascoltarla perché quando le si pone una

domanda, lei ti dà la risposta, ma va avanti

a parlare, e a parlare … e se potesse,

secondo me, lei parlerebbe

incessantemente e non finirebbe mai, ma

questa è un ‘altra storia.

Poi c’è la maestra Rosy che insegna

matematica; mi spiace abbandonarla

proprio ora che ho iniziato a capire la

matematica!

Al solo pensiero che dovrò lasciare tutto

questo, mi viene da piangere, ma bisogna

essere forti e proseguire il cammino verso

una nuova avventura .

Bea

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Riflessioni News tra i banchi

LE MEDIE

Alle medie andrò

e disperato sarò.

Tutti i miei amici dovrò salutare.

e le maestre dimenticare.

Da mio fratello mi staccherò

e contento gioirò.

Una nuova scuola affronterò

e nuovi compagni conoscerò

Simone M.

Caro diario

pensando di salutare le elementari mi viene

voglia di farmi bocciare .Da una parte sono

felice , ma dall’ altra no , perché è stata la

mia seconda casa per cinque anni . Prima di

salpare per le medie ho ancora un mesetto

davanti . Sarà dura anche salutare le

maestre perché ci hanno insegnato molto .

Mi mancheranno le analisi della maestra

Maria , i problemi della maestra Rosy e la

maestra di religione; lei ci chiama cuccioli,

topini. Infine mi spiacerà lasciare la

maestra di inglese con i suoi test .

Caro diario, ormai siamo al capolinea e devo

pensare anche alle medie: quando

entreremo nella nuova scuola cosa

succederà? Sarà difficile ? Incontrare

nuovi maestri o come li chiamano “i prof”, a

me terrorizza, per non parlare dei compiti,

saranno sicuramente tanti. Mi rimarranno

bellissimi ricordi; nella mia memoria

resterà la nostra bellissima classe , con una

LIM che supera ogni immaginazione .

Caro diario, gli ultimi giorni

sono alle porte e io sono pronto ad entrare.

Paolo

La maestra dice :- Chi

chiacchiera prende 4 !-.

Stefano risponde :- Io posso

chiacchierare quanto voglio, il

quattro ce l’ho già !!!!!!!!!!-.

(Giacomo)

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Riflessioni News tra i banchi

Caro diario, oggi ti racconterò il mio cammino con i miei amici e le maestre.

Questi cinque anni sono stati fantastici con tutti. I miei compagni mi hanno accompagnato in

questi duri anni della mia vita. Tra loro si sono distinti un po' i ragazzi: c'è Simone che non

scorderò mai; da piccolo, mamma mia, non si voleva scollare da sua madre quando doveva

entrare a scuola. Adesso è cambiato e devo dire che è un bambino proprio simpatico. Tutte le

femmine sono mie amiche, per esempio, c'è Sofia che è la compagna più simpatica. Lei ti tira

sempre su il morale, ma quando penso che la dovrò salutare mi si spezza il cuore. Poi c'è

Martina, la mia migliore amica. Anche se a volte è un po' insistente, mi rimarrà sempre

nel cuore ma anche gli altri compagni non dimenticherò mai.

Ora capisco cosa significa la frase "Le maestre ci portano alle stelle", solo ora posso dire che

sono delle persone speciali, lasceranno nel mio cuore un segno che rimarrà nel tempo. C'è la

Maestra Maria, che è la più simpatica che ci sia. Da quando c' è la lavagna multimediale, poi,

che allegria quando spiega geografia. Mi mancherà anche la striscia del tempo: mi ricordo

quando l' abbiamo iniziata a fare tutti insieme …. Poi c' è la maestra Rosetta che è sempre di

fretta, però quando spiega ci fa sognare. A me non piace matematica, ma lei l' ha resa

speciale. Mi mancherà anche la maestra di inglese che entra in classe e dice "Goodmorning"

però, quando iniziala lezione, mamma mia che vocione! Infine c' è la maestra Marina,che è

molto dolce ed è carina con tutti, lei ci chiama sempre "Amori", "Cucciolotti"…, persino

Simone, che è un bambino grosso e forte, viene chiamato così. Sono sicura che ricorderò con

piacere ogni momento trascorso in questa scuola.

Aurora

IL MIO DIARIO Ciao! Scusa se non ti scrivo tutti i giorni,ma

sono molto impegnata e la mia mamma, poi

non sopporta che perdo tempo con te,

quando, invece di scriverti,dovrei fare i

compiti.

Beh! Oggi è sabato e quindi sono libera; ti

volevo dire che domani è il giorno più bello

della mia vita:avrò la gara di ginnastica

artistica, ho iniziato questo sport in prima

elementare ed è cinque anni che lo pratico;

questa è la terza gara; mi dovrò

concentrare più che posso,visto che l'anno

scorso sono arrivata seconda.

Ciao, devo andare alla festa della mia

compagna di classe Siria, sai è una

ragazzina bionda, amichevole, simpatica e

sopratutto buona e gentile con me. Non

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Riflessioni News tra i banchi

vedo l’ora di rivederla!

Ora vado, ci rivediamo presto.

Giada

Caro diario, siamo arrivati al capolinea

di una fantastica avventura!

Dalla prima elementare siamo giunti in

quinta,: le porte della scuola secondaria ci

attendono.

Ricordo ancora il primo giorno di scuola in

classe prima, quando abbiamo inaugurato la

mensa e tutti i bambini ci hanno fatto un

caloroso applauso di benvenuto!

Dobbiamo ringraziare di cuore le nostre

maestre: la maestra Maria che ci ha

insegnato a fare la cronaca e le analisi; la

maestra Rosetta che con il suo carattere

grintoso, ci ha insegnato matematica,

scienze e geometria.

E che dire della maestra Chiara e della

maestra Marina che anche se sono arrivate

all’inizio dell’ anno sono entrate del nostro

cuore!

In questi cinque anni ho avuto delle amiche

fantastiche!

A partire da Aurora, che è la mia migliore

amica ed è sempre simpatica e dolce con

tutti.

Poi c’è Martina che è sempre sorridente e

scherzosa, lei è la mia seconda amica…

Non voglio dimenticare nessuno e spero un

giorno di rivedere tutte le maestre!

Ciao

Chiara P.

Una mamma a un figlio a cui gli ha promesso una bici.

Appena comprata il bambino la prova e dice : - Guarda mamma senza mani!- e la mamma :- Stai attento!- - Guarda mamma senza piedi!- e la mamma:- Attento che ti fai male!- Bummmmm! Scrashhh!

- Guarda mamma senza denti!!

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Scrittori in erba News tra i banchi

UN PAESAGGIO DI MONTAGNA

Ad un certo punto l’alpinista si soffermò a

contemplare la bellezza del paesaggio che

si estendeva davanti ai propri occhi . Era

una località di montagna molto conosciuta :

vi regnava la pace e tranquillità ; il luogo

offriva ai turisti la possibilità di fare

fantastiche escursioni in mezzo alla natura

. In primo piano i ciuffi d’erba, ancora

bagnati di rugiada , ondeggiavano sotto la

leggera brezza d’autunno ; cespugli di more

spuntavano qua e là sul prato verde

brillante e due alberi altissimi parevano

sorvegliarlo . I colori dei tronchi variavano

dal bronzo all’oro e la chioma dell’albero di

destra mutava dal verde al rame . I

secondo piano si scorgeva la valle ; una

vecchia baita isolata spiccava vicino un

albero solitario . Ai piedi dei monti sorgeva

un caratteristico borgo antico . Sullo

sfondo le montagne si allungavano verso un

fitto bosco . Sulle cime più alte si

intravedeva ancora un po’ di neve che in

alcuni punti brillava alla luce del sole e

sembrava riflettere il cielo . Il cielo

azzurro, cosparso di nuvole bianche,

sovrastava la catena montuosa , creando

un’atmosfera piacevole e rilassante

Testo collettivo

Zaccaria

Il mio nuovo gatto si chiama Zaccaria

soprannominato “Michele”.

È un simpatico trovatello di circa due mesi,

ha un candido mantello bianco con qualche

screziatura marroncina qua e là .

È un giocherellone : morde sempre le mani e

le gambe di chi gli sta intorno, mentre lo fa

alza le zampe posteriori.

Noi lo teniamo in casa perché è troppo

piccolo per uscire nella giungla d’asfalto,

ma a lui non va molto questa nostra

decisione , infatti, ogni volta che apriamo la

porta cerca di scappare .

Quando qualcuno suona il campanello di

casa, va subito a controllare .

Un giorno ero rilassato nella mia vasca da

bagno, quando all’improvviso quel birbante

riuscì ad entrare e a tuffarsi nell’acqua

con me .

È un gatto molto particolare :quando vede

l’aspirapolvere diventa matto: una volta ha

fatto un salto di due metri ed è scappato

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Scrittori in erba News tra i banchi

di corsa.

Chicca l’altra gatta, continua a soffiargli

addosso , ma Zaccaria non ha paura e

l’affronta come se fosse un cavaliere tra i

cattivi.

Solitamente corre un po’ , poi va a mangiare

i croccantini, che io sono condannato a

riempire tre, anche quattro volte al giorno !

È un gatto molto educato: quando deve

andare in bagno e vede che io o qualcun

altro lo occupiamo, se ne va in camera e

aspetta con pazienza il suo turno.

Quando sente un profumo di cibo , arriva e

salta sul tavolo e mentre noi guardiamo la

TV , se ne approfitta e va in cucina a

mangiare gli scarti.

È un gatto che soffre molto la solitudine e

cerca di miagolare, ma non è capace .

Zaccaria è anche coraggioso, un giorno s’è

infilato nel forno solo perche era caldo.

Nonostante sia un po’ sfacciato è il mio bel

gattino e non me ne voglio separare!

Giacomo

Zaccaria

UNA STRANA PARTENZA

Sono a casa,faccio merenda e vado fuori

sul balcone a contemplare dall' alto il

tramonto.

Ad un tratto, nel cielo, fra le nuvole

sfumate di rosso e di rosa, noto in

lontananza un aereo.

Mi perdo nei miei pensieri e ricordo quella

volta che...

Stavo procedendo in macchina con la mia

mamma dritto verso l' aeroporto pronta e

contenta di non andare a scuola!!

Con l' anticipo di tre ore facemmo shopping

per i negozi.

Quando giunse l' ora dell' imbarco, mia

mamma, molto confusa, andò allo sportello

Meridiana Fly.

Eravamo a metà fila quindi io superai tutti

e diedi il biglietto ad un signore con barba,

capelli grigi e voce roca, che mi disse:-Mi

dispiace questo biglietto e per Air Italy ,

deve andare lì, a sinistra!-

Una volta raggiunto lo sportello Air Italy,

una signora in divisa verde urlò :-Allora! è

da più di quindici minuti che vi aspettiamo,

se aveste ritardato altri cinque minuti il

vostro volo sarebbe stato cancellato!-

Una volta saliti sull' aereo, più di mille

occhi ci fissarono..

-Mia mamma!- mi disse nell'orecchio mia

madre -Il posto è il 67 B. Che figura !

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Scrittori in erba News tra i banchi

Siamo le uniche in piedi-.

Una volta sedute scoppiammo a ridere.

Una voce mi distoglie dai miei pensieri, la

mamma mi chiama e mi chiede a cosa stessi

pensando .

E io le rispondo:-Al nostro viaggio in Egitto!

Elisa

LA VACANZA INSOPPORTABILE

Sono a scuola,nell' ora di matematica,ho

finito il problema e mi sto annoiando da

matti!

Guardo il soffitto e vedo una piccola

cimice: è di color verde chiaro, con una

forma ovale, piuttosto allungata; svolazzava

per l’aula causando un strano rumore...

Quando ero in vacanza, in Liguria, ci

fermammo in un hotel abbastanza carino :le

stanze erano di un rosa antico con qualche

sfumatura lilla qua e là ;i pavimenti erano di

color bianco splendente,le piastrelle del

bagno formavano un mosaico di tre

colori:azzurro,blu e verde acqua.

Nell' hotel eravamo ben serviti, ma solo una

cosa non andava bene: l' odore forte di

piante, mista alla puzza di cimici

spiaccicate che penetrava dappertutto.

Fummo costretti a sopportare quell' odore

nauseante per tutta la vacanza!...

Ops,la maestra mi vede distratta e mi

richiama :- Giorgia, sei distratta??!!-

Io divento rossa e le rispondo:-Certo che

no!!-

Che figuraccia!!!

Giorgia

IL PERIMETRO .

La maestra domanda : - Oscar, hai trovato

il perimetro?

Signora maestra , è un’ ora che lo cerco

anche in cartella , ma non lo trovo . Forse

l’ho lasciato a casa .

Alice

In manicomio, l'orologio del campanile

batte dodici colpi. "Vedi, è mezzogiorno",

dice un

ricoverato.

"No, è mezzanotte dice l'altro!"

"Domandiamolo a Mario!"

“Io dico che è mezzogiorno, lui dice che è

mezzanotte, chi ha ragione?"

"Ma siete tutti e due proprio matti: non

vedete che sono le dodici?"

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IL MIO GATTO CALIPPO

Il mio gatto si chiama Calippo, ha un nasino

grazioso a forma di croccantino e un paio di

orecchie a punta sempre all'erta.

Due occhioni ambrati ornano un faccino

grazioso che sembra cotone. Ha il corpo

slanciato e agile come un atleta, quattro

zampe che terminano con artigli affilati

sempre pronti a colpire. Il suo pelo è

candido come la neve immacolata. La sua

coda è lunga con delle fasce rosse sfumate

di giallo. Calippo è un gatto tranquillo: sta

sempre sul divano.

Il mio papà, ogni sera, lo chiude in cantina e

a noi piange il cuore perché abbiamo paura

che scappi, come è già successo.

Solitamente si acciambella sulle gambe di

mio fratello o sul divano e finché non lo

spostiamo rimane sempre lì immobile come

una statua.

È un gatto un po’ pigro e così la mia

mamma, per farlo muovere un po', gli dà

una strapazzata facendolo schizzare come

un pesce. Con gli altri animali è abbastanza

tranquillo, anche con l'uomo si comporta

bene: non graffia e non morde. Adora

mangiare di tutto: pasta, pezzetti di carne,

croccantini, grasso e alcune volte anche

verdura e non lascia neppure una briciola.

Calippo alle volte diffonde un miagolio

acuto che sembra quasi un lamento e ha una

particolarità: quando vuole entrare in casa

batte la testa contro la tapparella, finché

noi non gli apriamo.

Il mio è un gatto particolare ed è il genere

di gatto che ogni bambino desidererebbe!!

Simone M.

Calippo

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LO SQUALO 7 L RITORNO

Un giorno d’estate , alcuni amici andarono a

trovare la vecchia nonna che abitava in un

assolato paese del sud.

Arrivarono sulla riva del mare , dove era

situata la casa .

L’anziana signora li fece accomodare e offrì

loro una tazza di tè .

Si schiarì la voce e incominciò a raccontare

… Bazzicava da queste parti una ragazzina,

che era incuriosita dalla presenza di uno

squalo che nuotava nelle acque basse .

Allora, armata di canna da pesca, decise di

raggiungere il molo per cercare di

catturarlo . Quindi noleggiò una barca e

andò al largo . Lo squalo abboccò, ma

trascinò con sé la ragazza nelle profondità

marine. Il giorno seguente la polizia arrivò

sul posto per indagare , ma non ci fu traccia

né della bambina né dello squalo … La

nonna si fermò , aveva le lacrime agli occhi ,

quella ragazzina era sua nipote!

I bambini affascinati e un po’ spaventati

dalla storia, decisero di vendicare la povera

fanciulla . Raggiunsero il molo e

s’imbarcarono, ma qualcosa non funzionò: la

barca fece un balzo di una ventina di metri

e i ragazzi guizzarono fuori finendo in

mare. Quando lo squalo spiccò un salto

fuori dall’acqua, sembrava essere

addirittura più grosso dell’ultima volta che

fu avvistato . Era di color grigio , con il

ventre avorio chiaro e il vertice nero . Lo

squalo era pronto a mietere altre vittime.

In quell’ acqua torbida non era rimasta

anima viva! . La cosa strana è che gli

abitanti di quel luogo non ricordano niente

di quei giorni fatali .

Paolo M.

-Giacomo sai dirmi “l’infinito”di Leopardi?-

- Leopardare, signora maestra.

Alessia

<<Ascolta Luisa, ti faccio una domanda di

geografia. É più lungo il Po o il Mississippi?>>

<<il Mississippi!>>

<<Brava, e di quanto?>>

<<Nove lettere!>>

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Scrittori in erba

IN VIAGGIO

È estate, stiamo andando ad Albenga

vacanza.

Ad un certo punto vedo un camion ,

sul ciglio della strada, che emana

un po’ sgradevole.

Mi ritorna in mente quando , alcuni anni

prima , stavo ripercorrendo lo stesso

tratto di strada.

All’Auto Grill, nella corsia d’ emergenza

fermò un tir. Era grosso e imponente; la

cabina era blu con un rimorchio rosso e dei

teloni ai lati; la targa dietro ne indicava la

provenienza .

Ci avvicinammo ad osservare il colosso e

quando gli fummo accanto, sentimmo un

odore di prosciutto bruciacchiato

chiedemmo se quel camion trasportasse

prosciutti oppure sostanze chimiche;

inizialmente era un odore piacevole , ma

dopo un po’ la puzza incominciò a diventare

nauseante.

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andando ad Albenga in

Ad un certo punto vedo un camion , fermo

strada, che emana un odore

Mi ritorna in mente quando , alcuni anni

prima , stavo ripercorrendo lo stesso

nella corsia d’ emergenza, si

imponente; la

hio rosso e dei

la targa dietro ne indicava la

Ci avvicinammo ad osservare il colosso e

, sentimmo un

di prosciutto bruciacchiato. Ci

trasportasse

ostanze chimiche;

piacevole , ma

dopo un po’ la puzza incominciò a diventare

Ad un certo punto mia zia esclamò :

me ne vado da qui; potrebbe esplodere da

un momento all’altro!”-

Sono appoggiato al guard

mi scuote per capire se sono addormentat

e intanto continua a ripetere:

svegliati!!”.

Io, un po’ seccato, mi giro e

“Lasciami stare! Sto pensando !!”

Simone M.

La mamma dice al figlio :

-Figliolo , potresti

tua maestra di matematica

l'indirizzo della macelleria del

vostro problema, dove 2 Kg di

carne costano 50 centesimi ?

News tra i banchi

Ad un certo punto mia zia esclamò :- “ Io

; potrebbe esplodere da

Sono appoggiato al guardrail e mio fratello

per capire se sono addormentato

e intanto continua a ripetere:-“Svegliati ,

mi giro ed esclamo:-

Sto pensando !!”

La mamma dice al figlio :

Figliolo , potresti chiedere alla

tua maestra di matematica

l'indirizzo della macelleria del

vostro problema, dove 2 Kg di

carne costano 50 centesimi ?-

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IL FANTASMA IN SOFFITTA

Io e Sofia entrammo terrorizzate in quella casa tenebrosa. La cucina era grande e impolverata , il salotto era colmo di teschi , scarafaggi, ratti che gironzolavano qua e là ; i pipistrelli attaccati al soffitto ci fissavano con i loro piccoli occhietti rosso fuoco . Al piano di sopra si trovava la misteriosa soffitta . Con il cuore in gola e gambe tremanti spalancammo la porta che conduceva nel sottotetto . Con la poca luce che oltrepassava dalla finestra mezza rotta, esplorammo la stanza polverosa : ragnatele

che penzolavano dal soffitto , bambole

spaventose, scatoloni ammassati e vecchi libri impignati in un angolo. Ad un certo punto un’ ombra oscura iniziò ad avvicinarci a noi. Io e Sofia cercammo di scappare , ma la porta si chiuse di colpo , la luce si spense e tutto si fece cupo e tenebroso. Ci fu un attimo di silenzio, per qualche secondo ci illudemmo che fosse tutto finito , ma … un fantasma era dietro di noi ! Chiesi alla mia amica di togliere le sue mani dalle mie spalle, ma lei mi disse che non erano le sue !!! Ci mettemmo ad urlare e quando aprii gli occhi, scoprii che era solo un incubo .

Elisa M.

IL MIO CANE RINGHIO

Sono appena tornata da scuola, mi metto a fare i compiti e la mia mamma mi chiede di andare in soffitta a prenderle un piatto, io

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ubbidisco al volo. La soffitta è molto umida e polverosa, ma a me piace andarci perché ci sono un sacco di cianfrusaglie tutte da scoprire. Questa volta attira la mia attenzione una grossa scatola impolverata; allora la prendo in mano e la pulisco con uno straccio trovato lì per caso. Mentre la spolvero, scopro il suo colore originale: è bianca e rossa, decorata con dei piccoli Babbi Natale seduti su dei cavalli a dondolo. La osservo con attenzione e mi accorgo che quella scatola era servita cinque anni prima per un regalo di Natale. Allora mi torna in mente che proprio in quel Natale i miei genitori mi fecero il regalo più bello che mi fosse mai capitato fra le mani: Ringhio, il mio nuovo cane! Era un pastore tedesco di razza pura ed era il mio migliore amico. L’avevano messo lì, proprio in quella scatola, rilegato con un fiocco rosso. Mi vennero le lacrime agli occhi, perché il mio cane era morto ormai da tempo. Una voce interrompe i miei pensieri , sono costretta a ritornare in cucina: la mamma sta aspettando il piatto! Ma non dimenticherò mai Ringhio, il mio dolcissimo cane.

Bea

SIAMO ALUNNI O GENERALI?

La maestra è arrabbiatissima:

-Vieni a scuola senza penna ? Che

cosa diresti di un soldato senza il

fucile ?

Michele risponde:-.. che è un

generale, signora maestra !-

"Pierino, dimmi una parola

con la doppia P".

"Bottiglia".

"E dov'è la doppia P?".

"Nel tappo!".

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IL MIO AMICO SIMONE Simone ha dieci anni come me e vive nella via di fianco alla mia. A scuola è uno dei più bravi della classe; è molto educato e tranquillo e quando parliamo insieme ha sempre la battuta pronta. È un ragazzino sportivo ed atletico, spesso indossa pantaloni di felpa oppure la tuta: non porta mai scarpe eleganti. Il suo viso è paffuto, macchiato di lentiggini rossastre, il naso è leggermente a patata e abbastanza piccolo, ha occhi color nocciola , pieni di gioia di vivere. I capelli sono castani e corti. I suoi hobby sono il basket e fare sci. Di solito al pomeriggio fa merenda e poi gioca con gli amici. Alessia Gita … da paura Al parcheggio la maestra ci stava facendo le ultime raccomandazioni . Il programma sarebbe stato questo: saremmo arrivati a Milano per le 12.25 circa, avremmo pranzato e, nell’aspettare che il pullman arrivasse per portarci al museo, avremmo potuto fare un giretto nei dintorni .Dopo queste parole, la maestra disse di salire sul pullman. Purtroppo mi capitò di essere negli ultimi cinque posti dove c’era Francesco . Lui si crede forte e furbo, solo perché ha un anno in più di noi; cominciò , come al solito, a parlarci delle sue assurde storie di paura, solo per farci spaventare . Ci disse che sapeva che nel boschetto vicino al quale avremmo pranzato, c’era una vecchia catapecchia abitata dai fantasmi. Come al solito tutti, tranne me ovviamente, gli credettero ciecamente. Per tutto il viaggio continuò a dire che non aveva paura di niente e che

era il più coraggioso della classe . Appena arrivati a Milano, la maestra ci fece scendere dal pullman e io non riuscii a controllare un sospiro di sollievo: non lo sopportavo più! Dopo aver pranzato al sacco, come promesso , la maestra ci fece fare un giretto nei dintorni. Anche se non credevo né a Francesco né ai fantasmi , fui travolta dalla curiosità di vedere se ,questa volta ,avesse detto la verità. Proprio per questo, quando lui disse agli altri di seguirlo, lo raggiunsi anch’io. Quando fummo abbastanza vicini da vedere la catapecchia, sentii un brivido percorrermi lungo la schiena . Secondo me anche Francesco doveva aver percepito un po’ di paura, ma per non farlo capire disse : -Forza! Non avrete paura già adesso! Il peggio deve ancora venire … - Dato che tutti credevano di avere davanti qualcuno che realmente non ha paura di nulla, i compagni, che avevano seguito la spedizione, ridendo e scherzando, si diressero verso la casetta . Aprimmo pian piano la porta .Un odore di marcio travolse le mie narici e quel cigolio straziante mi fece indietreggiare. Non sapevo cosa fare . Dentro di me, sentivo che avrei corso un rischio enorme. Ma la voce dei miei compagni , mi fece sobbalzare: -Dai Sofy, sbrigati! Non avere paura qui c’è Francesco!- Così , seguendo la scia di ragazzini , entrai in quel posto orribile . Era molto strana quella casa. La porta da cui eravamo passati era soltanto quella d’ ingresso ed era seguita da un’ altra, ancora più cigolante e malconcia , che conduceva all’interno . Da tutte le parti pendevano orribili ragnatele e l’ odore nauseante di muffa era sempre

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più forte . E pensare che eravamo solo all’ ingresso! Tutti ormai stavano tremando . Marta , la più piccola e più timida tra noi , chiese a Francesco che avrebbe dovuto essere lui il primo a dare un’occhiata. Quest’ultimo ricominciò a tremare, ma ancora una volta preferì farsi uccidere piuttosto che essere considerato un pauroso. Avanzò e scomparve dietro quella porta . Stavamo cominciando a preoccuparci, quando, bianco come un lenzuolo fresco di bucato, Francesco ricomparve .Si finse tranquillo e disse che dietro quella porta non c’era nessun pericolo, ma io avvertii un brivido nella sua voce. Marco, un ragazzo dell’ altra classe, si fece avanti, seguito da un coro di voci ammirate, aprì la porticina cigolante e scomparve . Credevamo che sarebbe tornato subito, ma non fu così. Aspettammo parecchi minuti, ma Marco non faceva ritorno. Io presi una decisione per tutti: saremmo andati a cercarlo! Come pensavo , Francesco disse che non sarebbe venuto e corse via. Ora tutti contavano su di me. Con il cuore in gola, entrammo in quella lurida casa. La prima reazione che ebbi fu quella di tapparmi il naso : l’ odore era troppo intenso . Ad un certo punto sentimmo un urlo , era Alessia, urlava perché una goccia di qualche sostanza rossa le era appena caduta sulla testa. Guardammo in alto e … AH! Appesa a testa in giù c’era una civetta bianca e gocce di sangue rotolavano sul suo corpo. Che paura! Volevo tornare indietro ,ma non potevo lasciare lì Marco! Le assi sotto di noi scricchiolavano in continuazione, dando a quel posto un clima sempre più inquietante. Ci guardammo intorno e

scoprimmo in ogni piccolo angolino animali imbalsamati di tutte le specie. Arnesi particolari erano sparsi disordinatamente in tutta la stanza .Tra questi c’era una specie di uncino appeso al soffitto e con estremo orrore, scoprii che era stato usato per infilzare dei poveri topi . Ad un certo punto udimmo un rumore , ragni spaventosi

stavano avanzando verso di noi .Frugai in fretta nello zaino. La prima cosa che trovai fu i l repellente per le zanzare e subito lo spruzzai contro quelle bestiacce orribili . Con grande stupore vidi che i ragni si allontanavano . Tirai un sospiro di sollievo e, seguita dagli altri, proseguii nella perlustrazione di quel luogo. Avvistai una cosa che prima non c’ era : una piccola e stretta scala a chiocciola che cigolava in continuazione .Sentivo che era lì che avrei trovato Marco e quindi salimmo timorosi. Ci ritrovammo in una camera da letto avvolta dalle ragnatele. Tremavo … quando ad un certo punto mi accorsi che il povero Marco era disteso sul letto, avvolto da una coltre di polvere , come se fosse stato lì da anni .

Il suo sguardo, fisso verso il muro, incuteva una paura incalcolabile . Era immobile, duro

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e freddo come il ghiaccio. Lo sollevai e, aiutata dagli altri miei compagni, lo trascinai fuori da quella camera e raggiunsi il piano inferiore . Un tonfo improvviso ci fece sobbalzare , mi girai e vidi con orrore che la porta era stata chiusa a chiave . Ormai non avevamo più scampo . Eravamo spacciati . Presi tutto il mio coraggio e con un calcio, degno di Rocky Balboa sfondai la porta . Uscimmo di corsa da quella casa e respirammo l’ aria pulita . Fortunatamente era una giornata di sole e quindi potemmo mettere, come si può dire , a “scongelare” Marco . Si era appena rimesso in sesto quando sentimmo la voce della maestra Anna: doveva essere veramente arrabbiata. Ci disse che eravamo stati degli irresponsabili e che avevamo fatto perdere la gita agli altri. Io cercai di spiegarle come erano andate le cose , ma quando mi girai per indicarle il tugurio … vidi il nulla, la casa era letteralmente sparita ! La maestra mi disse :-Basta bugie Sofia!- Alla fine ci diede solo un piccolo castigo: scrivere duecentocinquanta volte ”sono un irresponsabile e ho fatto perdere una bella esperienza ai mie i compagni” , nulla di grave … Almeno eravamo salvi! (Sofia)

La mia cagnolina Birba Il mio cane si chiama Birba e ha un anno e mezzo . Appartiene alla razza dei Chuahua e quindi è di taglia piccola. Ha il pelo corto di colore bianco con chiazze marroni e nere sparse qua e là .

Alcune macchie hanno delle particolarità: sono a forma di zampine di gatto . Birba ha un aspetto buffo :le sue orecchie sono grandi e nere come quelle di un pipistrello . Ha gli occhi sporgenti molto espressivi a forma di biglia . È un cane molto vivace e gioca spesso con il mio gatto Merlino: si rincorrono fino a stancarsi e alcune volte s’addormentano insieme . Quando prendo la mia bellissima cagnolina in braccio mi riempie di baci . Voglio concludere dicendo che Birba è un cane davvero dolcissimo. Aurora R.

La maestra chiede a Pippi : - Quanto fa 2+2?

Pippi risponde :- Perché me lo chiede? Lei non lo sa? – La maestra:- Non usare questo tono con me ! 2+2 fa 4 !– Pippi :- Vede che lo sa! Allora perché me lo ha chiesto? Giovanni Z.

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IL TRAMONTO

“Ho visto il sole tramontare tuffandosi nel mare . Quando si bagnò bellissimo, rosso e arancione diventò. Il suo riflesso dorato sulla riva era già arrivato. Oh , come è bello osservare il sole tramontare”. Cl 5B

DOLCE ESTATE

Oggi l’ estate è chiassosa ti rimbomba nelle orecchie brillante e calorosa . Con le sue calde mani Accoglie l’inizio di una nuova vita Alessia T . SERA

È sera

Piena di neve,

nel cuore d’inverno.

Piccoli fiocchi di neve

Sembrano batuffoli di lana ,

che si adagiano

danzando sul terreno.

Martina S

INVERNO

È il mattino pieno di gioia

nel cuore dell'inverno.

La neve come bianca panna scende soave

imbiancando il triste paesaggio;

i bambini giocano,

la neve scende :

è arrivato l' inverno!

Simone M.

BEBETO

Non ci sei più,

nemmeno i tuoi grandi occhi blu

che fissavano qualcosa

che vedevi solo tu.

Mio buon gattone

dal nome curioso,

sei andato via

in un mondo favoloso,

dove potrai correre felice in una grande

valle

a giocare con le tue amiche farfalle.

Martina S.

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GIORNATA DI SOLE L’ estate calda e secca è un fiore appena sbocciato. I bambini giocano sotto il sole cocente, abbagliante e sorridente . Martina S. AUTUNNO L' autunno, con il suo pungente profumo muschiato. L' autunno con i suoi ricci ricoprono il terreno fangoso, L’ autunno con i suoi alberi dalle foglie variopinte. L' autunno pieno di colori. Simone M.

Piccolo vagabondo

Ecco quel piccolo vagabondo che famiglia non ha, poverino!

Tutto solo lui sta, la notte si sta avvicinando, la tristezza avvolgerà quel povero vagabondo!

Solo una piccola lampada illumina quella via. Quel piccolo tutto solo sdraiato per terra, solo un giornale come coperta.

Tra poco l’inverno verrà con il freddo, la neve, la pioggia.

E il piccolo vagabondo vestito solo di stracci … sarà.

Giovanni

LE NUBI È il mattino pieno di bianche piume nel cuore dell' estate Come onde spumeggianti che s'infrangono sulla cupa scogliera. Il vento le sposta con le sue fresche mani le nubi,viaggiatrici , si muovono lentamente come ombre nella spensierata notte . Le nubi al tramonto si tingono di pigmenti violacei lasciandosi alle spalle la dolcezza della sera Simone M.

La vecchina scura

C’era una vecchina , scura, vestita di nuvole in tempesta. I capelli di nebbia e lacrime di dolore versate .

Rugosa, un’ombra . Parla la lingua del silenzio. Occhi di ghiaccio, pieni di ricordi dolci, di una famiglia ormai svanita . Il vuoto nella mente e nel cuore.

Sofia

GIALLE FOGLIE È la sera piena di gialle foglie nel cuore dell'autunno . Come farfalle delicate e leggere , il vento le porta lontano adagiandole sul soffice terreno. Simone M.

La notte La notte sola e buia. Si consola con la luna. Nel silenzio della sera. Dorme tranquilla e serena. Beatrice

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Buongiorno silenzio

Buongiorno silenzio, scendi lieve lieve, come si posa leggera la neve.

Nel mondo non esiste il silenzio, a svegliarmi è spesso il canto di un fringuello.

Quando di giorno mi metto a studiare c’è sempre un rumore a disturbare.

Si può stare zitti, fermi e attenti, ma anche i pensieri rimbomban pesanti.

E così di notte, quando voglio dormire, anche il mio cuore si fa sentire.

Poi c’è il silenzio triste e velato negli occhi di ogni bimbo abbandonato, il loro pianto non ascoltato, è il silenzio profondo che oscura il mondo.

Tutti gli amori non ricambiati, i barboni nel nulla sdraiati, gli anziani e i poveri che al pranzo di Natale, non hanno niente e nessuno con cui festeggiare.

Per questo io credo davvero, che il silenzio sia la voce soffocata di ogni piccolo e grande lamento.

Aurora

La voce del silenzio

La voce del silenzio è piena di pace e d’amore.

La voce del silenzio è immersa nella tranquillità.

La voce del silenzio è un foglio bianco senza colori.

La voce del silenzio è la notte senza stelle.

La voce del silenzio è come una casa abbandonata.

La voce del silenzio è come il mare senza pesci.

La voce del silenzio È come un albero senza foglie.

Alessia

La voce del silenzio

Silenzio, tutto tace intorno a me.

In una notte buia, vuota e tempestosa senza stelle.

Sono in una stanza in cui volano sogni e desideri mai realizzati.

In un inverno pieno di nostalgia, che si scioglie nel vento, come la speranza di un amore spezzato. Siria

I miei pensieri

È notte i miei pensieri si risvegliano con il silenzio, li sento parlare muti. Raccontano cose passate, aspettano cose future diventano un sussurro per scivolare nella voce del silenzio, nella voce dei miei sogni. Martina

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L'abisso del silenzio

Il silenzio è come la notte, buia e profonda.

Il silenzio è un insieme di passi lenti.

Il silenzio parla di sogni, d'amore e di tristezza.

Il silenzio è la nascita di una parola .

Il silenzio è il tempo che vola.

Il silenzio tace, ma parlerà per sempre. Giorgia

Una notte d’ inverno

In una notte d’ inverno la neve silenziosa scende.

Il buio, il vuoto, mi attende.

Nella mia stanza, il silenzio regna

Nella mia mente non si sente niente

e il silenzio, tranquillo se ne sta!

Al mattino il silenzio ancora regna, si sente un miagolio, è un gattino piccolino!

La neve in silenzio ancora

scende, allora provo a ricordare… quella notte d’inverno, quella silenziosa e bella notte d’inverno!

Chiara

Il silenzio

Tutto è muto e calmo, il mondo è in attesa di un rumore ogni cosa e taciturna.

Oh, che bello il silenzio che sussurra nell'orecchio a bassa voce.

Tutti si riposano

il rumore è terminato io sono rinato in un mondo silenzioso e pieno di solitudine. Elisa

Un uomo e il suo silenzio

Non ho neanche un amico, ormai sono povero e magro, non posso parlare con nessuno. Cerco da mangiare per strada, nella spazzatura, quando piove mi riparo sotto un ponte. Tutti mi deridono: una giacca rotta, tutto sporco,

dormo solo su una panchina, bevo acqua di pozzo parlo solo col silenzio

Davide

Conosco un posto

Conosco un posto dove non batte mai il sole,

conosco un posto dove la solitudine si fa avanti ,

conosco un posto dove non c’è neanche un amico,

conosco un posto dove non si parla mai,

conosco un posto dove non c’è neanche un orario,

conosco un posto dove c’è solo buio pesto,

conosco un posto dove entri e non esci più,

conosco un posto dove non c’è neanche l’amore.

Giacomo

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L'inverno

L'inverno silenzioso arriva.

L'inverno con il suo velo bianco ricopre tutto.

L'inverno, come un fantasma, s'aggira tra le strade.

Il silenzio regna sovrano durante l'inverno.

Simone M.

La voce dell’inverno

I fiocchi banchi sembrano lacrime gelate. L’inverno non ha niente da dire . Nella stanza di un bambino c’è il silenzio assoluto, solo soletto, in mezzo al vuoto. La voce dell’inverno è muta , bianca come il nulla. Paolo M.

Il silenzio. Nel bosco tutta sola, il buio la infreddolisce, con un gran soffio la impaurisce. La tristezza nel suo piccolo cuore, le rende vuota la mente, i suoi sentimenti diventano sempre più tristi. All’improvviso i petali dei fiori volano nell’aria come farfalle. La luce del sole risplende la sua bellezza. E tutto torna felice e allegro.

Alice

La voce del silenzio

È inverno, è notte, è buio. Nella mia mente sento una voce, è lei, la voce del silenzio mi parla, mi canta canzoni, mi trasmette sensazioni, mi scambia opinioni. È inverno, è notte, è buio, la neve cade sul tetto, nessuno si muove, è inverno, è notte, è buio.

Federica

È notte

La notte s’avvicina la luce scompare il silenzio s’innalza la voce s’abbassa la luna felice nel cielo blu.

Giada

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La voce del silenzio

La notte è come una stanza vuota,

come lo spazio immenso.

Una mente vuota,

il silenzio come il mondo vuoto.

Angelo

Amore

L’ amore è arrivato ,

come una freccia nel mio cuore.

In un autunno perso e spensierato

io giocavo con il mio amato

sotto un salice fiorito

mi sfiorò i capelli con un dito

intensamente ci guardammo

ed infine ci baciammo.

Si fece strada nel mio cuore

perché è questo il vero amore.

Lisa

La luna e le stelle

La luna con le stelle

assomigliano ad una

famiglia.

Illuminano il cielo

durante la silenziosa notte.

Durante il giorno se ne

stanno nel cielo a riposare.

Benedetta

Inverno La neve, scende, si posa sui prati..

Gli alberi spogli e i tetti innevati.

Il tempo che passa, le strade bloccate.

Il vento che soffia freddo e ghiacciato.

L’ inverno in silenzio è ormai arrivato.

Simone R.

La voce del silenzio La voce del silenzio è buia, è strana , è cupa, è oscura, è misteriosa , è severa .

La voce del silenzio è solitudine è tristezza , è mancanza di amore .

La voce del silenzio è vagabonda , è sola , è povera , è strana.

La voce del silenzio è inverno è autunno , è morte .

La voce del silenzio è paura , è freddo,

è poesia senza parole ,

è musica senza note .

La voce del silenzio è persona senza amore , senza ispirazione .

La voce del silenzio è un mondo con la pace senza dolore , con amici sempre uniti. Vania

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Il mio nonnino

Caro nonno anche se non ci sei più, nel mio cuore resti tu.

Quando penso a te la tristezza viene da me.

So che da qualche parte nel mondo ci sei tu con il tuo faccione tondo.

Quando mi prendevi in braccio mi sembrava di volare, al posto delle nuvole io vedevo il mare.

Con te mi piaceva giocare con la fantasia, anche se tu dicevi che era più grossa la mia. Sofia

Alla mia cara nonnina Cara nonna , tu non sei come le altre, sei speciale, sorridi sempre, sei sempre di buon umore.

Quando fai qualcosa la fai con amore e quando mi aiuti nei compiti lo fai con il cuore.

Per me sei dolce come un pasticcino, che mangerei in un bocconcino. L’amore che emani, mi riscalda le mani.

Grazie per quello che ci dai e vedrai un aiuto da noi sempre avrai.

Grazie, grazie nonnina! Paolo

Nonna mia! Cara nonna tu sei speciale come un lago, un fiume, un mare.

Sei una ragazzina con i capelli bianchi, come in montagna la neve a banchi.

Se fossi un gelatone ti mangerei in un boccone.

Mi dai così tanto amore… E se vado via triste è il mio cuore.

Cara nonna, nonna mia, vieni sempre a casa mia! Alessia

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I miei nonni

La mia nonna è come la panna, così morbida e profumata anche quando va a nanna. Mio nonno, invece, è un furbacchione e ci giocherei anche a colazione. Siete dei nonni di pan di spagna, così morbidi… dolci…. e buoni come la lasagna! Un saluto in gran galà dal vostro nipote dolce e squisito come un babà. Simone M.

Grazie nonni! Voi mi date tanto affetto,

mi curate sotto il vostro tetto.

Ogni giorno mi ripetete sempre:- Ti voglio bene!

Il vostro amore mi sostiene. Grazie nonni !

Giovanni

Cara nonna Cara nonna, tu sei la migliore nonna di tutto l’universo. Quando sono ammalata mi curi come una farfallina ferita e dopo un bacino sono subito guarita. Anche quando ti faccio arrabbiare, mi vuoi bene tanto quanto è grande il mare.

Giada

Grande nonna!! Nonna sei fantastica, perché fai tutto in un baleno.

Quando sono triste mi rallegri subito con un bacio.

Sei la nonna più bella e gentile del mondo.

Dal tuo Davidone un grosso bacione.

Cari nonni Attilio e Margherita, grazie per tutto il tempo che passate con noi, per tutto il bene che ci volete e tutto l’affetto che ci regalate. Quante volte vi abbiamo chiesto di stare con voi e ci avete accolti a braccia aperte?

Quante volte vi abbiamo chiesto delle cose e voi ce le avete donate? Sempre! Voi siete dei nonni speciali! Stare con voi è come essere in vacanza, perché ogni giorno ci donate allegria e amore.

La vostra principessa Sofia

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Ai miei nonni I miei nonni per me sono come l’oro, sanno essere dolci e carini.

Quando li abbraccio profumano di passato.

Le loro storie sono importanti e divertenti.

I miei nonni per me sono speciali. Bea

Ai miei nonni Cari nonni, voi siete sempre nel mio cuore e sempre lo sarete.

Quando io sono malata voi mi curate con affetto sotto il vostro tetto.

Con voi mi diverto un mondo. Nonna tu sei unica! Sei la migliore!

Nonno, tu sei un bambino con i capelli bianchi: giochi sempre con me, sei sempre sorridente e soprattutto divertente!

Siete i migliori nonni del mondo, io per voi ci sarò sempre!

Elisa

Nonna Berta Nonna sei giovanile, tu non hai mai lavorato in un canile, ma avevi un grosso fienile.

Hai fatto fatture e raccoglievi verdure. Raccoglievi insalata e ti ritrovavi anche una patata.

Tu sei dolce come un biscotto e mi vuoi far diventare un po’ grassotto. Ti voglio bene il tuo Giacomotto

Ti voglio bene nonna.

Ti voglio bene nonna, tu sei dolce come il mascarpone e ti mangerei a colazione.

Hai l’odore della panna e ti mangerei prima di andare a nanna.

Sei croccante come un biscotto e ti mangerei in un panotto. Giorgia

Super Nonna

Cara nonna tu sei dolce come la panna.

Quando ti arrabbi lo fai con dolcezza, poi ci ripensi e mi fai una carezza.

Tu sei una nonna davvero speciale, passi con me persino Natale.

Quando esco da scuola, vedo te e mi passa la noia.

Sulla tavola bella, bella mi aspetta sempre un panino con la nutella.

Poi la sera vengo da te e la pizza preferita è pronta per me.

La tua nipotina preferita Sofia

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Per la mia nonna Cara nonna sei una stella e quando sorridi sei ancora più bella.

Ti volevo dire che sei sempre nel mio cuoricino e ringraziarti perché mi fai sempre un regalino.

Hai un cuore enorme e mi riempi d’amore.

Tu sei speciale e il mio amore per te è alluvionale. Auguri nonna! Siria

La festa dei nonni Cari nonni siete i miei migliori amici, amici sinceri. Siete molto affettuosi, io non vi cambierei con nessuno al mondo. Nonni siete grandi ! Io vi voglio tanto bene. Un bacione grosso, grosso ai miei nonni! Chiara

Festa dei nonni

Cari nonni per me siete un raggio di luce che proviene dal sole.

Tu nonna! Per me sei una mamma con i capelli bianchi.

Mi fai ridere tantissimo e il tuo amore è dolcissimo.

Tu nonno! Per me sei un papà imbroglione e un po’ furbacchione,

mi fai tanti scherzi e il mio amore per te non ha prezzi. Vi voglio un mondo di bene.

Martina

Auguri nonni!

Carissimi nonni,

che siete sempre nel mio cuoricino, mi fate sempre un regalino.

Vi voglio ringraziare per tutto quello che fate per me.

Un augurio per la vostra festa. Lisa

Cara Nonna Cara nonna tu sei dolce come la panna,

quando ti arrabbi lo fai con dolcezza,

poi ci ripensi e mi fai una carezza.

Tu sei una nonna davvero speciale,

passi con me persino Natale .

Sulla tua tavola bella, bella

mi aspetta sempre un panino con la nutella.

Dalla tua nipotina Federica

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Ai miei nonni Cari nonni, voi per me siete un fiore profumato,

quando mi ammalo partite subito come dei razzi e arrivate come dei pazzi.

Siete due nonni buoni e gentili, mi rallegrate e non vi arrabbiate.

Per me il 2 ottobre è un giorno gioviale , perche è la vostra festa speciale.

Benny

I miei nonni speciali

I miei nonni sono speciali, quando ho bisogno sono sempre disponibili, e per questo li ringrazio di cuore.

Il mio nonno è un po’ spericolato, ma è buono come il gelato.

La nonna è bella come una notte stellata ed è dolce come la marmellata. Giorgia

Super nonni

Nonno, se tu fossi un cioccolatino

ti mangerei in un bocconcino

Se tu fossi un bambino ti prenderei in un attimino.

Nonna se tu fossi un orsettino

ti abbraccerei sera e mattino

Se tu fossi un biscottino,

ti inzupperei nel mio lattino.

Vi voglio tanto bene!

La vostra piccola Aurora

Nonni sprint

Cari nonni, voi siete speciali e sempre disponibili.

Voi nonni, per me fate di tutto e per questo vi ringrazio di cuore.

Siete brillanti e splendenti come le stelle in un cielo stellato.

La sera prima di andare a letto penso sempre a voi e a tutto quello che fate per noi.

Vi voglio tanto, tanto bene!

Simone R.

Auguri nonni!

Cara nonna, tu per me sei come una stella brillante, profumi di rosa e sei piena di idee.

Sei bella come un fascio di luce che proviene dal mio cuore.

Quando mi allontano da te, mi viene da piangere, perché io ti voglio tanto bene!

Vania

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A Tommaso

Tu sei come un grillo salterino salti da sera a mattino.

Tu sei come un sole afoso solo di notte stai a riposo.

Tu sei come una formica raccogli nella mente tutta la tua vita.

Tu sei come un gatto attento, sai che ti spaventerai da lì a un momento.

Tu sei come un sommelier ogni cosa piace a te.

Tu sei come il mare blu e io non vivo se non ci sei tu!

Sofia

A mia sorella Sofia

Tu sei come un fiorellino, candido e leggero.

Tu sei come un venticello, leggero e silenzioso.

Tu sei come il sole, bello e splendente.

Tu sei come un albero ricco di fiori colorati.

Tu sei come una colomba: buona e gentile.

Tu sei mia sorella e ti voglio tanto bene.

Simone R.

Ad Aurora

Tu sei come un fiorellino, bello e profumato.

Tu sei come un piccolo leprotto giocherellone.

Tu sei come un uccellino che cinguetta, chiacchierona e simpatica.

Tu sei come una cantante, intonata e piena di gioia.

Tu sei una tigre, quando ti arrabbi diventi furiosa.

Tu sei come una volpe, furba e hai sempre delle idee per la testa e io ti voglio bene.

Alice

A Giorgia Tu sei come una scimmietta, ogni volta mi fai ridere.

Tu sei come una ballerina, balli sempre il rock'n roll.

Tu sei come un fiore, bella e profumata.

Tu sei come una modella, ti vesti sempre bene.

Tu sei come un leone, forte e coraggiosa.

Lisa

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A Giulia

Tu sei come una lumaca, lenta e spensierata.

Tu sei come un clown, divertente e piena di gioia di vivere.

Tu sei come una piccola farfalla, leggera, che svolazza felice e tranquilla.

Tu sei come un piccolo coniglio timido saltelli qua e là.

Tu sei come un pesciolino, nuoti e sguazzi nell'acqua.

Tu sei come una volpe, sei furba e corri sera e mattina.

Tu sei mia sorella e io ti voglio tanto bene.

Aurora

A Simone Tu sei come un velociraptor veloce nella corsa.

Tu sei come un contadino, che coltiva il grano, poi lo riponi spiga dopo spiga in ordine nel carro.

Tu sei come un diavolo, furioso e irascibile.

Tu sei come Indiana Jones, sei forte e coraggioso.

Tu sei come il sole che nasce, non sei mai stanco. Davide

Ad Alessia

Tu non sei un'amica normale per me sei molto, molto speciale.

tu sei come una stilista alla moda, ogni giorno sfili con una pettinatura nuova.

Tu sei come un fiore colorato, sei sempre profumata.

Tu sei come una coccinella macchiata, ordinata ed educata.

Tu sei come un'atleta, riesci sempre a raggiungere la meta.

Tu sei come un leoncino, morbido e carino.

Federica

Ad un'amica

Tu sei come un terremoto, ti muovi sempre.

Tu sei come una sorgente, quando piangi non finisci più.

Tu sei come un'ochetta, ti sento da lontano.

Tu sei come un ippopotamo,

mi salti addosso e mi soffochi.

Tu sei come una modella che ha fatto fiasco.

Tu sei come un coccodrillo che mangia la preda e poi piange.

Giacomo

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Gocce di poesia News tra i banchi

Ad Alessia

Sei la sorgente da cui scorre l’acqua della vita.

Sei una gazzella agile e veloce.

Sei un insieme di gatti silenziosi.

Sei il mio tempo che passa lentamente.

Sei il profondo abisso in cui io annego.

Sei il mio sole splendente amica mia. (Federica)

A Sharon Sharon, tu sei come un fiorellino, sensibile e delicato.

Tu sei come una bambina piccola, vuoi essere sempre coccolata.

Tu sei come uno scienziato, ogni giorno per te è una scoperta nuova.

Tu sei come una principessa, sei sempre ben educata.

Tu sei come una top model sfili sempre con abiti nuovi.

Tu sei una ragazzina molto vivace e spiritosa, hai sempre la battuta pronta. Tu sei mia sorella e ti vorrò sempre bene. Siria

A Federica

Tu sei come un leone feroce, abile, coraggiosa e veloce.

Tu sei come un fiore appena sbocciato, leggero e delicato.

Tu sei come la pioggia, leggera e silenziosa.

Tu sei come un gatto coccolone, fai sempre le fusa.

Tu sei come una ginnasta,

che vuole sempre vincere la partita.

Tu sei come un mare di felicità, comica e vivace.

Tu sei la mia cara amica.

Alessia

Senza un titolo Perseguitati fino alla morte, coniglietti indifesi senza un lavoro, pesciolini senza cibo, schiavi, piccoli lavoratori colorati; delfini morti per l’ ingiustizia, impauriti, uccellini tristi, strappati dal loro nido. La vita a volte è crudele e io non posso far nulla!! (Aurora)

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Gocce di poesia News tra i banchi

Papà Papà, tu sei l’aria di primavera, fresca e pura.

Tu sei il mio fiore profumato.

Tu sei il mio sole: illumini le mie giornate più belle.

I tuoi occhi azzurri sono il mare profondo.

Tu sei l’alba, silenziosa e calda.

Tu sei il mio papà e io ti voglio un mondo di bene.

(Giorgia)

La pioggia La pioggia è una nota stonata in un'armonia,

è una brutta e insensata poesia, che ruba al mondo i i suoi colori.

Oh, quant'è triste la pioggia , signori!

(Sofia)

Papà Papà tu sei il mio eroe, mi salvi dalle decisioni sbagliate.

Tu sei il mio libro di scuola da cui ogni giorno imparo una cosa nuova.

Tu sei il mio sole splendente che ogni giorno illumina il mio cammino.

Tu sei il mio papà... perfetto. E io ti voglio un mondo di bene (Siria)

Al mio papà Papà, tu sei il sole brillante che illumina il mio cielo nella notte nebbiosa.

Papà, tu sei un fiore sbocciato nel mio campo in una giornata di primavera.

Papà, tu sei un gatto silenzioso, pronto ad attaccare un topolino.

Papà, la tua testa pelata, liscia e lucente è una lampadina pensierosa che si illumina con un’ idea

Papà , io e te siamo la notte: la luna non può stare nel cielo senza le stelle. (Elisa)

Al mio papà Tu sei l’angelo della mia vita, dolce e simpatico.

Tu sei il mio dolce supereroe, mi salvi da ogni guaio.

Tu sei il mio sole splendente, mi illumini la vita.

Tu sei un gattino, innocente e indifeso.

Tu sei un puma, agile e veloce.

Tu sei un fiore, profumato e delicato ed è così che ti voglio. (Chiara P.)

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Gocce di poesia

La mia gatta Tu sei un felino veloce e scattante, ti riposi solo quando per te è importante.

Tu sei un sole splendente, una luce infinita, una stella brillante e una luna riempita.

Tu sei la notte, l'alba, il tempo che passa. Sei pazza, ma sei la mia gatta! (Alessia)

L'autunno è arrivato Le foglie cadute dagli alberi, accartocciate dal vento gelido si addormentano sul terreno.

Un fruscio secco simile a passi pesanti calpestano le foglie.

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scattante,

una luce infinita,

tempo che passa.

gatta!

Le foglie che cadono come piume leggere avvisano che l'autunno è arrivato! Alessia e Benedetta

La primavera Oggi ho guardato fuori dalla finestra e dentro il vaso c'era una ginestra.

E' spuntata una piantina è allegra è il sole di mattina.

Guardo avanti, il prato di fiori è una tela di mille colori.

E' una favola? Ma no, è tutta vera! Stamattina è primavera. (Sofia)

Primavera Oggi è primavera, l'inverno se n'è andato come le foglie che cadono da un albero. I bambini si rincorrono felici, quando ridono il cielo si rischiara.

Il sole è splendente, i fiori sbocciano, gli alberi fioriscono

la neve si è sciolta,tutto il mondo rinasce,nasce una nuova vita,tanti colori,un mare di felicitàEvviva Federica

La primaveraLa primavera è come un fiore prima sboccia e poi appassisce,

è come un albero che fiorisce,

è come una farfalla che spicca il volo in un cielo limpido,

è come un giardino che si ricopre di fiori,

è come una tela dipinta da un pittoreE' primavera!Alessia

Gli alberiIn autunno cadono le foglie sembra che la giovinezza sia finita.Gli alberi scheletri sensibili al gelo.In primavera spuntano le foglie. La giovinezza ritorna: l'albero è rinato

News tra i banchi

fiori

la neve si è sciolta, tutto il mondo rinasce, nasce una nuova vita, tanti colori, un mare di felicità Evviva è primavera! Federica

La primavera La primavera è come un fiore prima sboccia e poi appassisce,

è come un albero che fiorisce,

è come una farfalla che spicca il volo in un cielo limpido,

è come un giardino che si ricopre di fiori,

è come una tela dipinta da un pittore. E' primavera! Alessia

Gli alberi In autunno cadono le foglie sembra che la giovinezza sia finita. Gli alberi sono come scheletri sensibili al gelo. In primavera spuntano le foglie. La giovinezza ritorna: l'albero è rinato. Paolo

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Gocce di poesia News tra i banchi

Autunno Autunno un po' infelice, le foglie abbandonano i rami, come un gregge di pecore che lascia il pastore.

L'autunno è molto dispiaciuto, tutti gli alberi lo consolano come delle mammine che accarezzano il loro piccolo.

L'autunno è un tappeto pungente come le rose impigliate in una rete.

Alice

Il cielo Il cielo come un'autostrada di nuvole a volte sgombra a volte affollata.

Il cielo azzurro sopra di noi, al mattino accoglie il sole, La sera rosso, giallo e arancione pian pianino va a dormire. Simone M.

Natale Tra regali e panettoni, il mondo si riempie di mille colori,

argento rosso e oro, stasera a cena si mangia il pandoro.

Fiocchi di neve che scendon pian piano come angeli che vengon da lontano.

Scende la neve bianca e a vederla sembra stanca.

A mezzanotte nasce un bambino, un bambino molto speciale. Evviva, evviva domani è Natale! Federica , Vania e Giovanni

La neve La neve soffice come la panna

dorme sul terreno ormai arido.

La neve bianca come lo zucchero filato

è pulita e candida.

Martina e Lisa

Natale

Natale è ... dolci panettoni sacchi carichi di doni,

case luccicanti come stelle magiche e sfreccianti.

Le campane squillanti del campanil lassù ricordan che domani nascerà Gesù.

Chiara e Sofia

Inverno E' inverno la neve soffice come il cotone cade ricopre il suolo con il suo manto bianco freddo come il ghiaccio. Finalmente è arrivato l'inverno!

Bea e Simone R.

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Gocce di poesia News tra i banchi

Natale A natale si possono trovare tante cose belle da osservare.

Gli odori dei panettoni sacchi carichi di doni.

Bambini che giocano con la neve e qualcuno perfino la beve.

Case addobbate da ghirlande che qualche volta sono un po' strambe.

Le finestre illuminate sono come stelle magiche e incantate.

Or si sa che il Natale è una festa davvero speciale.

Sofia

Il presepe

Il presepe

come un piccolo villaggio

splende sotto l'albero

con una luce che sembra

viva.

Le statuine

sembrano muoversi.

Il muschio come una

coperta avvolge la stalla.

Simone M. e Davide

Inverno

E' inverno

la neve

soffice come il cotone

cade

ricopre il suolo

con il suo manto bianco

freddo come il ghiaccio.

Finalmente è arrivato

l'inverno!

Bea e Simone R.

L'inverno L'inverno sugli alberi un velo bianco senza colore senza immaginazione.

Al risveglio i fiocchi di neve sembrano specchi riflettono la luce del sole.

La neve cade sembra cotone bianco. La neve è soffice sembra panna montata.

E quando ci gioco è come un mucchio di sabbia bianca... fredda.

Paolo e Angelo

La neve La neve come un angelo scende dal cielo accarezza il terreno. Evviva è arrivato l'inverno, il più bello che c'è. Tante sciate si faranno e i pupazzi sfileranno tra le piste che ci saranno. Benedetta

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Gocce di poesia News tra i banchi

La polenta La polenta come una montagna fumante di un intenso profumo come un'anima che ti avvolge in un tiepido tepore gialla come la sabbia La puoi gustare in tutti i modi.

Davide e Simone M.

La neve La neve appena caduta dal cielo somiglia ad un telo ghiacciato che si posa lentamente.

Il suolo ricoperto da una polvere bianca sembra panna montata un poco gelata.

La neve fresca cade lentamente e con la sua leggerezza accarezza il terreno. Alice - Elisa

Inverno E' inverno, la neve soffice come il cotone cade, ricopre il suolo con il suo manto bianco freddo, l'inverno è arrivato. Bea, Simone R. e Giorgia

Il pandoro Il pandoro è come una montagna piena di sapore

per non parlare dell'odore

lo zucchero a velo è come la neve

soffice e lieve

E' morbido come un cuscino e

lo mangerei anche al mattino.

Giacomo e Siria

La neve

La neve è ... bianca come la panna montata, pulita e ghiacciata, leggera e soffice, in mano si scioglie dolcemente. La neve appartiene a un dolce Natale. Chiara

Il sole Il sole come una palla infuocata, riscalda.

Il sole come un uomo, nasce e muore.

Il sole sembra la palla gialla di un bambino che gioca con un suo amico.

Siria

Le mie amiche Le amiche sono le persone che ti stanno accanto.

Le amiche sono farfalle che non abbandonano mai il loro fiore.

Le amiche sono sempre con te, proprio come un bruco che non lascia mai la sua mela.

Le amiche non ti lasciano mai sola.

Le amiche sono come la mamma che non abbandona mai i propri piccoli.

Elisa

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Gocce di poesia News tra i banchi

LA QUERCIA

Ma cos'è quella figura? Grossa e imponente incute paura!

Ora c'è luce nel mio giardino, quella era la quercia del mio vicino.

I suoi rami sono pieni di fiori mentre la chioma ha tanti colori.

E ora che abito da te lontana quanto mi manchi, mia grande guardiana!

Sofia

GOCCIA DI PIOGGIA

Goccia di pioggia che graffi il mio viso tu strappi a tutti un radioso sorriso.

Goccia di pioggia brillante fata sei solo un po' d'acqua non depurata.

Goccia di pioggia tu rubi il sereno, ma poi ci regali l'arcobaleno.

Sofia

La mia casa La mia casa è una mamma che io posso abbracciare.

La mia casa è un'amica su cui io posso contare.

Quando torno da scuola mi guarda fiera e mi fa diventare felice, anche se la giornata è nera.

Oh, dolce casa accogliente dimora dolce è il tuo sorriso rosso come l'aurora. (Sofia)

Il sole Il sole si nasconde dietro una nuvola bianca.

Dipinge il tramonto coi pastelli più belli.

Parla con le stelle delle cose importanti,

mentre la luna piange, perché vuol ritornare...

(Bea)

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Gocce di poesia

Madre natura Elegante signora, dolce sorriso che le si allarga per tutto il viso.

Morbida coperta dove puoi riposare, mamma che non esita ad abbracciare.

I suoi figli sono il faggio il pino e la quercia scura, per questo si chiama madre natura.

(Sofia)

Il sole Ti conosco sole mio, giochi ogni giorno a nascondino. Tu, con i tuoi raggi accarezzi le persone. Tu, dipingi il cielo con il tuo sorriso. Tu sole , parli con chi ti pace e pare. Tu sole, giochi con chi vuoi.

(Chiara)

LA NEVE È sera con i suoi fiocchi , la neve lascia una candida scia, piano piano il vento la spazza via. Dalle nuvole spunta il sole .

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Alice B

LE NUBI È mattino , nel cielo le nubi, come pecorelle, un gregge che vaga nel cielo. Il vento le culla E le porta sempre più lontano , verso l’ orizzonte. Alice B.

LO SCHELETRO

Lo scheletro di notte va in giro con le ossa rotte.

Incontra la befana e le dice: - Buona settimana!-

La befana, un po' stupita mangia allo scheletro le dita.

Poi incontra un gatto nero e gli dice: - Sei brutto per davvero!-

Il gatto che gliela voleva far vedere, gli tira un calcio nel sedere.

Sofia

LIMERICK

MARIA DI SOMMA

C'era una volta Maria di Somma

che non trovava più la gomma,

suo figlio Luca gliel'ha rubata:

la sua era consumata!

Oh, quella pSomma. (Sofia)

IL GATTO DI MESSINAC'era un gatto di Messina

che rubava sempre cioccolata dalla cucina,

poi un giorno l'han beccatotolsero allora il cioccolato.

Oh , quel goloso gatto di Messina.(Federica)

News tra i banchi

LIMERICK

MARIA DI SOMMA

C'era una volta Maria di Somma

che non trovava più la gomma,

suo figlio Luca gliel'ha rubata:

la sua era consumata!

Oh, quella povera Maria di Somma. (Sofia)

IL GATTO DI MESSINA C'era un gatto di Messina

che rubava sempre cioccolata dalla cucina,

poi un giorno l'han beccato tolsero allora il cioccolato.

Oh , quel goloso gatto di Messina. (Federica)

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Gocce di poesia News tra i banchi

IL CUOCO DI FORLÌ

C'era un cuoco di Forlì

che cucinava solo il martedì

e gli altri giorni cosa faceva?

Stava al banco e rideva.

Oh, quello sciocco cuoco di Forlì.

(Federica)

UN SIGNORE DI FENESTRELLE

Un signore di Fenestrelle

voleva vedere le donne belle,

ma erano già tutte sposate

o altrimenti già fidanzate.

Oh, quel povero signore di Fenestrelle.

(Giacomo)

IL PESCATORE DI PALERMO Un giorno un pescatore di Palermo

per sbaglio prese un merlo,

ma lui per questo animale non aveva la licenza,

allora il vigile gli diede una bella penitenza.

Quello sbadato pescatore di Palermo.

(Giacomo)

UN SIGNORE DI PRAGELATO

Un signore di Pragelato,

mangiava tanto gelato.

Un giorno ne mangiò quantità industriale

e stava per scoppiare.

Quello sfortunato signore di Pragelato.

(Giacomo)

L'UBRIACONA DI ROMA C'era una volta una signora di Roma,

che mangiava il pane con la toma;

un giorno di toma si ubriacò

e dal Colosseo cascò.

Oh, quell'ubriacona

signora di Roma

(Sofia)

UN LADRO LIVORNESE

C'era una volta un ladro di Livorno,

mangiava sempre patate al forno

e pur di mangiarle le rubava a suo cugino

e lui rimaneva senza, poverino!

Quel ladro signore di Livorno.

(Sofia)

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Gocce di poesia News tra i banchi

IL BAMBINO DI SPOTORNO C'era un bambino di Spotorno,

che mangiava patate al forno,

finì per diventare una patata

e la pancia gli è scoppiata.

Oh, quel ciccione di Spotorno!

(Giada)

UN BAMBINO DI LIVORNO

C'era un bambino di Livorno,

mangiava pane tutto il giorno.

Era proprio un golosone,

mangiava anche il torrone.

Oh, quel bambino golosone di Livorno!

(Simone R.)

UN SIGNORE DI AULLA

C'era un signore di Aulla,

che beveva il vino sotto una betulla.

Un giorno si ubriacò e nel mare si tuffò.

Oh, quel pazzo signore di Aulla.

(Alessia)

UNA SIGNORA DI CASORATE

C'era una signora di Casorate

che adorava le cascate;

un giorno le andò a vedere e la sua mano si riempì di pere.

Oh, quella strana

signora di Casorate.

(Bea)

LA SIGNORA DI ROMA C'era una signora di Roma

che ogni giorno faceva la toma;

era un formaggio davvero speciale

e sua madre ne mangiava un quintale.

Oh, quella grassa signora di Roma.

(Siria)

LA SIGNORA DI CASORATE C'era una signora di Casorate

che pagava sempre tutte le rate;

un giorno non le volle pagare più

e finì in una tribù.

Oh, quell'ingenua signora di Casorate.

(Federica)

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Gocce di poesia News tra i banchi

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ORIZZONTALI

3- Vi sono raffigurati stati, regioni e può essere fisica o politica. 6-Forma di governo in cui partecipa tutto il popolo. 7-Triangolo che ha due lati uguali e uno diverso. 9- Contrario di destra. 11- Contiene le penne e i pastelli. 12- Sinonimo di urlo. 14- Armi da lancio. 15- Servono per vedere meglio.

VERTICALE 1- Sinonimo di biro. 2- Il cibo principale dei panda. 4- Serve per cambiare canale. 5- Insetto dal corpo sottili dotato di quattro ali 8- Scrivania della maestra. 9- Non c’è rosa senza … 10- Serie di anelli metallici. 13-Ci illumina di giorno. Federica e Giacomo

Giochi e passatempi News tra i banchi

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Giochi e passatempi News tra i banchi

Orizzontali:

2 Colpo dato con il piede.

4 Fiore di maggio.

5 Lo è quello di Mameli.

7 Può essere da latte

8 Pieno fino all’orlo

Verticali:

1 Grosso mammifero dal pelo folto.

3 Parte colorata dell’occhio.

6 Si usa al buio.

7 L' elefante con le orecchie più grandi.

Chiara, Simone M. e Davide

1

2 3 4

5

6 7

8

IL TRENO PELOSO

La maestra dà agli alunni un

pensierino da fare a casa: devono descrivere una caratteristica dei

treni. La mattina seguente interroga: "Paolino, tu cosa hai descritto?" "Ho scritto che il treno ha tanti vagoni e corre sulle rotaie" "E tu, Giulietta?" "Che il treno fischia quando

entra in stazione..." "Invece, tu, Pierino?" "Io ho scritto che il treno è peloso. "Come peloso,

guarda che ti sbagli, non è possibile!" "Invece sì, maestra, il

mio papà ogni mattina si alza tardi e lo prende sempre per un

pelo!

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Giochi e passatempi News tra i banchi

Trova le seguenti parole

nella tabella gialla,

otterrai …

Chiara e Davide

D A D O V E

P A R T O N O G L I

A E R E I ?

A E R E O

A L A

A M P I O

E R E

I R E

M A R C O

M A R M O

M A T E R I A

M I L L E

M O T O

O R O

O T T O

P O

M A T E R I A

A L A E A E E

R M A R M O R

C I P E O T O

O L O I T T P

O L O R O O R

A E R E O T O

La maestra allo scolaro: "Luigino, perché hai scritto il tuo tema

con una calligrafia così minuscola?" - "Speravo, signora

maestra, che gli errori si vedessero di meno."

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Giochi e passatempi News tra i banchi

Federica

C O S T A N I B A C

E N I C U C A N R A

R D S A V R E O O M

A E A A N O C D L B

P E N O M I T O N U

L O T N E V R R A S

A R O R P R I A O A

S A A T A G E R M P

PAROLE

-ANCORA

-CABINA

-CAMBUSA

-COSTA

-CROCIERA

-CUCINE

-MARINAIO

-PORTO

-REGATA

-SALPARE

-PRUA

-TIMONE

-VANO

-VENTO

-PESCA

Freddure

• La Maestra a Pierino: “Pierino, dove vivevano gli antichi Galli? “Negli antichi pollai!” risponde Pierino.

• Pierino rientra a casa: “Mamma, la liquirizia ha le zampe?” “No, Pierino!” replica la mamma. “Allora mi sono mangiato uno scarafaggio!”

• “Vorrei una camicia …..” “La taglia?” “No, la porto via intera.”

Pierino in classe: "Signora

maestra, ho buttato della

carta dalla finestra".

"Va bene, Pierino, ma non lo

fare più".

Poco dopo entra in classe un

bambino tutto sanguinante.

La maestra: "E tu chi sei?".

"Io sono Della Carta".

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C A M M I N A R E

A R A I N E O E D

S M T L N V A G I

A E E A O E S A F

L R M N L L I L I

I I A I I E C O C

N A T S N N A C I

G R I T A A R C O

A C C I M C R O M

I A A L L E O E A

A C E

A R C A

A R C O

A R M E R I A

C A M M I N A R E

C A R R O

C A S A L I N G A

E D I F I C I O

E L E N A

I N N O

M A T E M A T I C A

M I L A N I S T I

N E O

N E V E

N I L O

O A S I

R E G A L O

S E M I N A R E

Chiara, Davide, Alice

Trova le parole nella

tabella azzurra, otterrai

:---------------------------

Due gatti, amici di infanzia, si incontrano dopo tanto tempo: “Ciao, come vanno le tue 7 vite?”

Allo zoo un bambino vede una cicogna, le si avvicina leggermente e le sussurra: “Ti ricordi di me?”. Sai perché la mucca fa il latte e non il caffè? Perché altrimenti si chiamerebbe mocca!! Sapete dove abitano gli animali rari? In via… d’ estinzione!! Vania L. Giovanni Z.

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CRUCIVERBA SCOLASTICO

Trova le seguenti parole :

MAESTRA,TECNOLOGIA,INFORMATI,SCIENZE,STORIA,MATITA,ARTE,DA,RIGA,ROSI,

SEDIE,TIPI,GITA,GOMMA,PUZZLE,GIOCO,LUPO,PROSA.

M A E S T R A S T U I

A D I C T P R O S A N

T I P I G O A R E S F

I E U E O G R I G A O

T S Z N M I L I S O R

A E Z Z M O U A A E M

D D L E A C P T M T A

A I E P R O O I E R T

T E C N O L O G I A I

Alla fine troverai una frase :

è una cosa che si fa a scuola

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Alice

“Pierino, dove vivevano gli antichi Galli?”. “Negli antichi pollai ,signora maestra!”

CERCA LE PAROLE

Un ragazzo chiede ad un altro: "Com'è il tuo maestro?" - "Un gran bugiardone!" -

"Possibile?" - "Parola mia. Ieri ha detto a mio padre: Suo figlio è una disperazione, mi

fa continuamente mettere le mani nei capelli". - "E invece non è vero?" - "Certo che no: è completamente calvo!"

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PAROLE

ARENA

BRYANT

CENTRO

COACH

FALLO

GUARDIA

LAKERS

LIBERO

MANI

POZZECCO

GUARTI

B I T R A U Q P

R A M A N I O L

Y S I J O Z L I

A R R D Z D L B

N A N E R A A E

T A C N K A F R

H C A O C A U O

O R T N E L L G

Una bimba piange disperatamente in

un angolo di un vicoletto

singhiozzando: "La pallina ...!!! Ho

perso la mia pallina ...".

Un uomo passando di lì si ferma per

cercare di consolarla; e inizia:

"Ma su ... vedrai che ne trovi un

altra ... magari anche più bella ..."

Dopo vari tentativi inutili, disperato

accarezza la bambina e dice: "Dai,

vieni con me che te ne compro

un'altra io..."

La bimba lo guarda e mettendosi un

dito nel naso risponde:

"Okay, dai, non importa ne faccio

subito un'altra..."

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CANE,SERPENTE,OBBLIGO,ELICA,TOPI,AQUILONE,ASTUCCIO,BRANCO,FATA,TORDO,LI

BELLULA,ISTRICE,APOTEOSI,INSULTO,TROTA,ABETE,AVVENTURA,OFFRIRE,RENE,BRI

K,LIBERTA,AUSRALOPITECO,CRICETO,LAGUNA,OSTRICA,ELICA,LEGGENDA,ARE,ERBA,T

OMA,AMORE,TROTTO,AUGURI,CANADA,TORO,ESTERO,ERO,RISI,ARTO,AUSTRALIA,ED

ERA,UGULA,RESTO,LIM,AREE,CARPACCIO,BARCA,RARO,PALIO,AMO,TUTTI,ISTRICE,TU

TTO,LATI, BRUTTO.

FEDERICA

C A R P A C C I O F F R I R E B A R C A P O T E O S I A E R O C N A R B R U T T O S C N A A B R E S T E R O O T A I E R O R E R C R E U R P R T L N U G I S O O O R A D I A A E O T I K T R O T A C O R N F C I N L E O O M T T I I I O E A S E B C L T A O R R L S T D N S V B I E L N E E T A I O E A E V O R T U U R B S P A R R D L A I T N S G O I O A N O A A F L C S E N A M L A N I O E D I U C I P I L A T I I C T C N R L U R R T R A R O N O E I E A L T U E T U T T O O U C R G B E S G S U G U L A S Q I T G E B A U S T R A L I A C R S E T I A A Q U I L O N E A C I L E L

La maestra: "Michele, come mai il tuo tema sul cane

è esattamente uguale a quello di tuo fratello?

Forse perché lo hai copiato?"

Michele risponde: "No, maestra. Si tratta proprio

dello stesso cane!"

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Giochi e passatempi

Federica e Giacomo

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OTTERRAI UNA FRASE__________________________________

Davide e Angelo

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M

OTTERRAI UNA FRASE__________________________________

News tra i banchi

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CIAO RAGAZZI News tra i banchi

Ciao ragazzi, questa è la nostra ultima fatica insieme. Siamo ormai alla fine

dell’anno scolastico e vi voglio salutare con questo racconto di Paulo Coelho.

Leggetelo con attenzione e provate a riflettere sul significato delle parole

La storia della matita

Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ” La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ” Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ” “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo. “Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. “Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. “Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. “Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te. “Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. ”

Con affetto Maestra Maria

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SALUTI News tra i banchi