Cronache Economiche 2009 - 22

5
1 Istituto Nazionale per il Commercio Estero ULTIMI SVILUPPI L’iniziativa governativa per la soluzione della question L’iniziativa governativa per la soluzione della question L’iniziativa governativa per la soluzione della question L’iniziativa governativa per la soluzione della questione curda potrebbe e curda potrebbe e curda potrebbe e curda potrebbe includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. La strategia alla base dell’iniziativa per la soluzione del problema curdo, recentemente annunciata dal Governo turco ma ancora allo stato embrionale, potrebbe prevedere un esteso pacchetto di misure economiche. L’importanza del volet economico per il successo di quella che è stata definita “la questione più importante nell’agenda della Turchia” è stata sottolineata dal Vice Ministro nonché Ministro per l’Economia Ali Babacan che, presiedendo nei giorni scorsi il Consiglio di Coordinamento Economico riunitosi a Şanliurfa, nel sud- est del Paese, ha invitato il settore privato a dare la priorità agli investimenti in quella regione. Babacan ha anche annunciato che 10 miliardi di USD saranno stanziati nei prossimi anni per realizzare, entro il 2012, i progetti previsti nel quadro del programma GAP (Anatolia Sud-Orientale), nei settori dell’irrigazione, dei trasporti e degli incentivi alle imprese. Il mondo imprenditoriale turco si è sinora pronunciato a favore dell’iniziativa del Governo di apertura nei confronti del problema curdo, a condizione che essa contribuisca a mantenere l’unità nazionale e sia sostenuta da tutte le forze politiche.

description

Cronache Economiche 2009 - 22

Transcript of Cronache Economiche 2009 - 22

1

Istituto Nazionale per il Commercio Estero

ULTIMI SVILUPPI

• L’iniziativa governativa per la soluzione della questionL’iniziativa governativa per la soluzione della questionL’iniziativa governativa per la soluzione della questionL’iniziativa governativa per la soluzione della questione curda potrebbe e curda potrebbe e curda potrebbe e curda potrebbe includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. includere nel futuro un consistente pacchetto economico. La strategia alla base dell’iniziativa per la soluzione del problema curdo, recentemente annunciata dal Governo turco ma ancora allo stato embrionale, potrebbe prevedere un esteso pacchetto di misure economiche. L’importanza del volet economico per il successo di quella che è stata definita “la questione più importante nell’agenda della Turchia” è stata sottolineata dal Vice Ministro nonché Ministro per l’Economia Ali Babacan che, presiedendo nei giorni scorsi il Consiglio di Coordinamento Economico riunitosi a Şanliurfa, nel sud-est del Paese, ha invitato il settore privato a dare la priorità agli investimenti in quella regione. Babacan ha anche annunciato che 10 miliardi di USD saranno stanziati nei prossimi anni per realizzare, entro il 2012, i progetti previsti nel quadro del programma GAP (Anatolia Sud-Orientale), nei settori dell’irrigazione, dei trasporti e degli incentivi alle imprese. Il mondo imprenditoriale turco si è sinora pronunciato a favore dell’iniziativa del Governo di apertura nei confronti del problema curdo, a condizione che essa contribuisca a mantenere l’unità nazionale e sia sostenuta da tutte le forze politiche.

2

• Il Governo Il Governo Il Governo Il Governo punta su consistenti investimenti nell’est del Paese per punta su consistenti investimenti nell’est del Paese per punta su consistenti investimenti nell’est del Paese per punta su consistenti investimenti nell’est del Paese per contrastare contrastare contrastare contrastare il problema della migrazione interna. il problema della migrazione interna. il problema della migrazione interna. il problema della migrazione interna. Per il triennio 2010-2012 il Governo turco conta di promuovere gli investimenti in dodici città situate nella parte orientale del Paese dalle quali proviene il maggior flusso di migranti. Il contrasto alla migrazione verso i grandi centri nella parte occidentale è l’obiettivo del documento inviato alle imprese pubbliche dall’Organizzazione per la Pianificazione Statale (DPT) che raccomanda di privilegiare gli investimenti in infrastrutture nelle città di Diyarbakır, Elazığ, Erzurum, Gaziantep, Kayseri, Konya, Malatya, Samsun, Sivas, Şanlıurfa, Trabzon e Van. In assenza di risorse pubbliche sufficienti, gli investimenti nei settori identificati dal documento (educazione, sanità, ricerca tecnologica, trasporti, acqua potabile, e-government) dovranno auspicabilmente contare su iniziative di partenariato tra pubblico e privato. A livello regionale, priorità sarà data agli investimenti nelle zone interessate dai programmi Anatolia Sud-Orientale (GAP), dell’Anatolia Orientale, della Pianura di Konya (KOP), dal Programma di Sviluppo Regionale Zonguldak-Bartın-Karabük (ZKB) e dal programma di Sviluppo del Bacino di Yeşilırmak (YHGP). Per quanto riguarda i trasporti, la Direzione Generale per le Autostrade (KGM) proseguirà nella costruzione delle due carreggiate sulle direttrici Ankara-Sarp-Samsun, Yalova-Bursa-Đzmir, Sivrihisar-Afyon-Đzmir, Adapazarı-Bozüyük-Kütahya-Afyon-Antalya, Afyon-Dinar-Denizli-Aydın, Afyon-Akşehir-Konya, Kulu ayrımı-Konya, Ankara-Aksaray-Ereğli e Kınalı-Tekirdağ-Đpsala.

• Avviate le procedure di acquisto del nuovo satelliteAvviate le procedure di acquisto del nuovo satelliteAvviate le procedure di acquisto del nuovo satelliteAvviate le procedure di acquisto del nuovo satellite TÜRKSAT 4ATÜRKSAT 4ATÜRKSAT 4ATÜRKSAT 4A. Türksat, l’unico operatore turco satellitare, ha annunciato di aver avviato le procedure per l’acquisto del nuovo satellite TÜRKSAT 4A, che dovrà essere lanciato nello spazio nel 2011. Secondo il General Manager Özkan Dalbay, le informazioni preliminari sui dettagli del progetto stanno per essere inviate alle aziende produttrici, che avranno un mese e mezzo di tempo per preparare la documentazione necessaria a partecipare alla gara. Dopo l’assegnazione e la firma del contratto, un nuovo tender dovrebbe essere aperto per il lancio del satellite. Con il nuovo satellite, Türksat conta di coprire tutto il continente africano (al momento risultano coperti la Turchia, l’Europa, il Medio Oriente, il nord Africa, l’Asia Centrale e la Cina). La capacità del TÜRKSAT 4A sarà superiore del 10% rispetto a quelle del TÜRKSAT 3A, il primo satellite di nuova generazione lanciato nel giugno 2008, che ha reso obsoleto il TÜRKSAT 1C, destinato ad essere abbandonato quando il TÜRKSAT 4A entrerà in orbita. Nelle intenzioni di Türksat, cinquanta ingegneri turchi saranno impegnati in tutti i processi produttivi, nell’ambito del trasferimento di tecnologia che sarà una delle condizioni del contratto. La prospettiva è quella di formare tale personale in vista della costruzione del primo satellite per le telecomunicazioni interamente prodotto in Turchia da lanciare nello spazio entro il 2015.

3

• Polemiche dopo la diffusione dei primi dettagli sulla costruzione del terzo Polemiche dopo la diffusione dei primi dettagli sulla costruzione del terzo Polemiche dopo la diffusione dei primi dettagli sulla costruzione del terzo Polemiche dopo la diffusione dei primi dettagli sulla costruzione del terzo ponte sul Bosforoponte sul Bosforoponte sul Bosforoponte sul Bosforo. . . . La conferma arrivata dal Sindaco di Istanbul Topbaş circa la dislocazione del terzo ponte sul Bosforo non ha mancato di provocare forti polemiche da parte di oppositori politici ed ambientalisti. Il ponte, che potrebbe essere in discussione al Parlamento nelle prossime settimane, si situerebbe più a nord dei due ponti già esistenti e collegherebbe le zone di Tarabya (sul lato europeo) e di Beykoz (sul lato asiatico), per una lunghezza di 1,1-1,2 kilometri ed un costo di circa 2 miliardi di USD. Se da una parte gli oppositori politici accusano il Governo di aver lasciato trapelare dettagli sul progetto per favorire i proprietari delle zone adiacenti all’area che dovrà ospitare la nuova infrastruttura, dall’altra tecnici e ambientalisti suonano un campanello di allarme per le conseguenze che la realizzazione del progetto potrebbe avere sulle foreste e le risorse idriche delle zone interessate. Alcuni esperti sollevano anche dubbi sull’utilità del terzo ponte nell’alleggerire il traffico di Istanbul, dato che il transito da una sponda all’altra del Bosforo (che alcuni stimano al 3%) non giustificherebbe l’opera. Al contrario, gli stessi esperti temono che il terzo ponte contribuisca a creare traffico supplementare all’interno delle zone collegate. Molte aspettative vengono invece riposte nel progetto ferroviario “Marmaray” che collegherà Halkalı, sul lato europeo, a Gebze, su quello asiatico, per una lunghezza totale di oltre 76 chilometri. Il progetto includerà un tunnel ferroviario sottomarino di circa 1,5 chilometri.

• In crescita il numIn crescita il numIn crescita il numIn crescita il numero dei turisero dei turisero dei turisero dei turisti provenienti da Rti provenienti da Rti provenienti da Rti provenienti da Regno Unito, Italia e egno Unito, Italia e egno Unito, Italia e egno Unito, Italia e Francia.Francia.Francia.Francia. Nei primi sette mesi del 2009 è aumentato il numero dei turisti britannici, italiani e francesi giunti in Turchia, mentre in calo sono stati quelli provenienti da Germania, Russa e Paesi Bassi. Sempre nello stesso periodo, i turisti entrati in Turchia sono stati 14.933.656, con un aumento dell’1,1% rispetto ai primi sette mesi del 2008. In particolare i turisti dall’Italia sono aumentati del 12,96%, quelli dalla Francia del 4,68% e quelli dal Regno Unito dell’11,76%. I tedeschi sono calati dell’1,1%, i russi del 10,7% e gli olandesi del 5,77%. Nonostante il calo, la Germania conserva la prima posizione nella graduatoria degli arrivi con 2.462.990 turisti (16,49% del totale), seguita da Russia (1.475.772, pari al 9,88%), Regno Unito (1.277.472, pari all’8,55%), Bulgaria (766.658, pari al 5,13%), Iran (715.626, pari al 4,79%), Paesi Bassi (677.666, pari al 4,54%), Georgia (642.620, pari al 4,30%), Francia (553.806, pari al 3,71%), Belgio (361.614, pari al 2,42%), e Austria (342.119, pari al 2,29%). Gli italiani che hanno visitato la Turchia da inizio gennaio a fine luglio 2009 sono stati 333.414 (2,23% del totale), collocando l’Italia al 12° posto tra i Paesi visitatori. Il picco delle presenze italiane è stato registrato nel mese di luglio (79.245 visitatori, con un aumento del 28,11% rispetto al luglio 2008).

4

ECONOMIA E POLITICA ECONOMICA

• Continua Continua Continua Continua a calare ila calare ila calare ila calare il tasso di disoccupazione. tasso di disoccupazione. tasso di disoccupazione. tasso di disoccupazione. Secondo i dati comunicati dall’Istituto nazionale turco di Statistica (TUIK), il tasso di disoccupazione, che lo scorso febbraio aveva raggiunto il 16,1% (tetto massimo registrato dal 2005), è sceso in maggio al 13,6% (+4,4% in confronto al maggio 2008), confermando per il quarto mese consecutivo il trend intrapreso. Si tratterebbe tuttavia, secondo alcuni analisti, di un calo dovuto alla stagionalità dell’aumento di persone impiegate nell’agricoltura nel periodo primaverile.

• Nuovo taglio ai tassi di interesse. Nuovo taglio ai tassi di interesse. Nuovo taglio ai tassi di interesse. Nuovo taglio ai tassi di interesse. La Banca centrale turca ha operato il 18 agosto scorso un ennesimo taglio dello 0,5% ai tassi di interesse. Il tasso di interesse overnight sui prestiti passa dal 10,75 al 10,25%, mentre quello sui depositi dall’8,25 al 7,75%. Si tratta del 10° tagl io effettuato dal Novembre 2008, quando il tasso sui depositi era del 16,75 (9 punti più alto del livello attuale). La stessa Banca Centrale ha motivato l’ulteriore taglio con la necessità di sostenere l’economia turca che continua ad essere caratterizzata da una domanda ancora debole e da livelli di inflazione bassi, e non esclude che nel prossimo futuro vengano effettuati nuovi tagli, a meno che non si assista all’avvio di una decisa ripresa economica.

ENERGIA • La La La La decisione sulla decisione sulla decisione sulla decisione sulla gara per la gara per la gara per la gara per la prima centrale nucleare turca potrebbe prima centrale nucleare turca potrebbe prima centrale nucleare turca potrebbe prima centrale nucleare turca potrebbe essere presa essere presa essere presa essere presa aaaa metà settembre. metà settembre. metà settembre. metà settembre. I vari protocolli di collaborazione in campo energetico firmati il 6 agosto dal Primo Ministro Erdoğan e l’omologo russo Putin hanno lasciato irrisolta la questione dell'assegnazione al consorzio guidato dalla russa Atomstroyexport della gara per la costruzione e la gestione della prima centrale atomica turca, situata ad Akkuyu, sulla costa mediterranea turca. Sebbene il consorzio fosse stato l'unico a presentare un'offerta, l'alto prezzo per kwh, indicato dal consorzio, al quale l’elettricità prodotta verrebbe offerta e le insinuazioni relative a presunte pressioni politiche subite dagli organismi decisionali competenti hanno rallentato le procedure di assegnazione. Secondo le ultime indiscrezioni apparse sulla stampa, il Governo potrebbe decidere di partecipare al progetto nella misura massima del 25%. Tale prospettiva, modificando a sensibilmente i termini finanziari della gara, ha tuttavia fatto sorgere dubbi sulla legittimità dell’intera procedura, dubbi che secondo alcuni potrebbero portare al completo annullamento della gara stessa.

INDICATORI MACROECONOMICI

• Crescita del PIL: La crescita del PIL per tutto il 2008 è stata di 1,1%. Nel primo trimestre del 2009 si è registrato un calo del -13,8%. La crescita attesa per il 2009 segna il record negativo per il Paese con un -4,9%.

5

• Inflazione annua: La forte contrazione dell’attività economica ha determinato un calo sensibile dell’inflazione anche in Turchia. A luglio 2009 l’inflazione ha toccato il 5,39%. La Banca Centrale turca stima il 5,9% di inflazione per la fine dell’anno.

• Interscambio con l’Italia nel 2008: 18,8 miliardi di dollari. Per quanto riguarda il periodo gennaio-giugno 2009, l’Italia si colloca al quinto posto nell’interscambio con la Turchia. L'Italia ha esportato merci per 3,3 miliardi di dollari (-44,98% '09/'08) ed importato prodotti dalla Turchia per 2,7 miliardi di dollari (-40,75% '09/'08). Sempre nel periodo gennaio-giugno 2009, l'interscambio è stato pari a circa 5,9 miliardi di dollari.

BORSA DI ISTANBUL

• Borsa di Istanbul (IMBK-100) al 28.8.2009 punti 47.559.

CAMBIO

• 1 Euro = TL 2.1405 (al 28.8.2009) • 1 USD = TL 1.4965 (al 28.8.2009)

A cura di: Patrizia Falcinelli, Capo dell’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Turchia

Roberto Luongo Direttore dell’Ufficio ICE di Istanbul