Cronache Cittadine n. 1171 Mercoledì 17/10/2012

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segue a pag. 2 segue a pag. 2 ANNO XXIII - N° 1171 MERCOLEDI’ 17 OTTOBRE 2012 Sant’Ignazio d’Antiochia e-mail: [email protected] - sito web: www.cronachecittadine.it - Tel. e fax 0697305038 a soci e simpatizzanti BISETTIMANALE DELL’ALTA VALLE DEL SACCO E NORD EST MONTI LEPINI edizione MERCOLEDI’ COPIA OMAGGIO € 0,50 “Caso Italcementi più trasparenza” Colleferro. Comunicato di Retuvasa e CRC COLLEFERRO - Dai responsabili di Retuvasa Alberto VAlleriani e diu CRC, Comitato Residenti Colleferro, Ina Camilli, riceviamo e ubblichiamo il seguente comunicato stampa. «L’Associazione Rete per tutela della Valle del Sacco (Retuvasa) ed il Comi- tato residenti Colleferro (CRC) chie- dono al sindaco Cacciotti l’immediata convocazione plenaria, in via straordi- naria ed a oltranza, del Consiglio comu- nale sulle problematiche ambientali interessanti la città di Colleferro e chie- dono altresì al vicesindaco Salvitti ed all’asssessore all’ambiente Sandroni di riferire in modo puntuale e circostanzia- to sulle notizie diffuse dagli organi di stam- pa in particolare da Cronache Cittadine. I mass media parlano di indagini dell’Ar- pa, della Provincia di Roma, del Noe e dell’intervento della Procura della Repub- blica di Velletri che hanno portato al preventivo sequestro dello stabilimento Italcementi a causa del parziale rispet- to delle prescrizioni dettate dall’Auotriz- zazione integrata ambientale (AIA) con conseguenze sulla salute pubblica per vio- lazione delle norme che regolano le emissioni nocive. Fatti che ripropongono con particola- re drammaticità il problema della sicu- rezza ambientale della città e conse- guentemente della salute dei suoi abitan- ti, che nel nostro territorio sono affida- ti sempre più agli interventi della Magi- stratura, mentre l’ordinamento degli Enti Locali pone in capo al sindaco, in quanto massimo rappresentante del- l’amministrazione comunale, attribu- zioni, doveri e responsabilità, collegati direttamente alla carica che riveste, al ruolo che ricopre ed alle leggi che ne inqua- drano le competenze. Rientrano tra le sue attribuzioni la sicurezza pubblica, la tutela della popolazione, la sanità e l’in- columità della popolazione, senza solu- zione di continuità. Spetta esclusivamente al sindaco, nello svolgimento di tali funzioni, infor- mare tempestivamente la popolazione sulle situazioni di pericolo e di curarne puntualmente l’informazione (articolo 12 della legge 3.8.1999, n. 265). Questo chiedono e pretendono i citta- dini di Colleferro! non di essere difesi con il silenzio dei loro rappresentanti!”. COLLEFERRO. Perché mettere artatamente in relazione l’inquinamento con le problematiche occupazionali? Su oltre cento “camini” ne sono stati controllati circa un terzo (metà fuori norma). E tutti gli altri? Carella su Italcementi: «Una violazione molto grave dell’azienda...» Dichiarazione dei consiglieri d’opposizione... COLLEFERRO - L’on. Renzo Carella (Pd) interviene in queste ore sulla eclatane questione dell’Italcementi a Colleferro. Lo fa attraverso il seguente comunicato stampa parlando di “altro inquinamento ambientale nella Valle del Sacco” e del sequestro degli impianti dell’Italcementi a Colleferro per violazione delle norme sulle emissioni nocive che rende il clima ancora più teso in un momen- to molto delicato nell’intero territorio. «...Questo fatto è gravissimo e va ad incidere ulteriormente sulla nostra Valle. Sono anni che chiediamo una maggiore severità nei controlli delle emissioni dell’Italcementi, che chiediamo più trasparenza e meno indulgenza da parte dell’amministrazione comunale nei confron- ti del cementificio - afferma l’on. Renzo Carella (Pd) - ed ora più che mai pretendiamo precise ed inequivocabili garanzie sulle emissioni e rapporti veramente trasparenti e seri e, soprattutto, un controllo pubblico con una continua attenzione da parte dell’am- ministrazione comunale. Oltre al problema ambientale - prosegue ancora il deputato di col- legio - siamo fortemente preoccupati per la situazione occupazio- nale. Il territorio è già profondamente in crisi, non vorremmo che la situazione diventasse irrecuperabile; è assolutamente necessario mettere in atto misure severe per tutelare la salute e nello stesso tempo non mettere a repentaglio il futuro di altri 200 lavoratori e dell’indot- to con cui si arriva a 500. Non abbiamo bisogno di questo, abbiamo invece semplice- mente bisogno del rispetto nelle norme, dell’adeguamento degli impianti e di risanare la Valle del Sacco». A. R. F. L’ ITALCEMENTI TRA RESPONSABILITA’ PRESENTI, PASSATE... ORA CHE I BUOI SONO SCAPPATI... Carissimi amici, che avvilimento e che tristezza osserva- re certi personaggi del mondo della “pseudo-politica” locale mentre fanno dichiarazioni a destra e a manca (anche pleonasticamente e fuori luogo) sul- l’eclatante caso del sequestro degli impianti all’Italcementi di Colleferro. Costoro non hanno alcuna vergogna, nessun amor proprio e pudore. Almeno tacciano! Ed invece no; pur- toppo parlano, sbraitano, alzano la voce,spesso a sproposito e con assoluta ipocrisia, proprio ora che “... i buoi sono scappati dalla stalla”! Fino all’altro giorno zitti, a “bocche cucite” in riferimento alla pesantissima situazione ambientale di questa città facendo nascere il sospetto che dietro ci potrebbe essere ben altro e non certo la precisa volontà di risolvere le cose. Nessun riferimento specifico all’Italce- menti. I tanto decantati e “trasparenti” monitoraggi? Le centraline di rileva- mento? I controlli quotidiani di chi di dovere? I più fessi e creduloni hanno purtroppo abboccato! Orbene ci sia con- sentito dire, che tra i pochissimi, da diversi anni, abbiamo denunciato la gra- vissima situazione anche con evidenti diuturni riscontri oggettivi e con appro- fondite indagini del caso (ed analisi chi- miche oltre ai cosiddetti “carotaggi” effettuati in profondità nei terreni circo- stanti la fabbrica in questione ove, nel tempo, si sono accumulate tutte le sostanze nocive fuoriuscite dalle cimi- niere). Le indagini epidemiologiche poi hanno via via confermato tutto il resto ivi comprese quelle gravissime patolo- gie (soprattutto di carattere respiratorio) di cui da troppo tempo sono affetti molti colleferrini. Capitolo posti di lavoro ed occupazio- ne: qui il ragionamento è di una lineari- tà assoluta. Nessuno deve mai accettare ricatti di sorta ma tutelare, innanzi tutto, la propria ed altrui salute lavorando in un ambiente sano ed in assoluta legali- tà! Gian Luca Cardillo p u n t o d i v i s t a segue a pag.2 d i G I G I C A R O N E COLLEFERRO - Sulla questione relativa al fermo dell’Italcementi, in questi giorni se ne sono dette di tutti i colori... anche se a noi sembra prevalere il... grigio... quello del cemento, ed anche quello di chi, da destra o da sinistra, opportunisticamente o strumentalmente, cerca di confondere le idee all’opinione pubblica. Cerchiamo di chiarire alcune cose. L’Italcementi, per il solo fatto di essere un cementificio, inquina. La legge prescrive deter- minati interventi affinché tale inquinamento venga ridotto al minimo possibile. Le prescrizio- ni normative, ed in particolare quelle dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) preve- devano interventi che non sono stati effettuati e per questo motivo è stato emanato il dispositivo di fermo da parte del Tribunale di Velletri. Sulla questione l’azienda si è difesa affermando che tali lavori erano in corso d’opera... Ci risulta diffici- le pensare che sia così (proprio ora...), ma suppo- niamo che... così sia... E supponiamo anche che nei tempi imposti dal provvedimento (scadenza 22 Ottobre), l’Italcementi riesca a “terminare” gli interventi... Cosa dire, o cosa fare, con riguardo all’inquinamento prodotto da quei camini, e respirato dai cittadini, nei due anni intercorsi COLLEFERRO - Dai consiglieri d'opposizio- ne Sanna, Girolami, Stendardo, Del Brusco, Gessi, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa. “Per l'ennesima volta Colleferro occupa le prime pagine degli organi di informazione nazionali che già scrissero della nostra città per gli scandali ambientali a tutti noti. L'interven- to presso lo stabilimento Italcementi, operato nella dal NOE, su prescrizione del Tribunale di Vel- letri, ha destato, e desta tuttora, forte preoccupa- zione, sia per una ricaduta sulla salute dei citta- dini, sia per possibili conseguenze sull'occupa- zione. Siamo indignati e stanchi di richiamare la Giunta Cacciotti e la maggioranza che la sostiene ad una maggiore attenzione ed azione concreta sulle problematiche della tutela ambien- tale, della chiarezza dei rapporti con le impre- se e dell'occupazione. Non è possibile che la poli- tica arrivi sempre dopo la magistratura. Vicever- sa l'amministrazione comunale avrebbe dovu- to chiedere alla proprietà dell'Italcementi, piut- tosto che la sponsorizzazione della pista di pat- tinaggio, di investire un po' dei guadagni accu- mulati per la sicurezza e la messa a norma degli impianti. La mancanza di questi controlli e di investi- menti ora sta creando serie preoccupazioni per il posto di lavoro dei circa 200 dipendenti dello stabilimento e 350 dell'indotto nonche tra la popo- lazione per eventuali conseguenze sulla salute. Crediamo che in questa città si possa coniuga- re il diritto alla salute con quello al lavoro,

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Bisettimanale (mercoledì e venerdì) di informazione locale

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ANNO XXIII - N° 1171

MERCOLEDI’ 17 OTTOBRE 2012

Sant’Ignazio d’Antiochia e-mail: [email protected] - sito web: www.cronachecittadine.it - Tel. e fax 0697305038

a soci e simpatizzantiBISETTIMANALE DELL’ALTA VALLE DEL SACCO E NORD EST MONTI LEPINI

edizione

MERCOLEDI’

COPIAOMAGGIO € 0,50

“Caso Italcementipiù trasparenza”

Colleferro. Comunicato di Retuvasa e CRC

COLLEFERRO - Dai responsabili diRetuvasa Alberto VAlleriani e diu CRC,Comitato Residenti Colleferro, InaCamilli, riceviamo e ubblichiamo ilseguente comunicato stampa.

«L’Associazione Rete per tutela dellaValle del Sacco (Retuvasa) ed il Comi-tato residenti Colleferro (CRC) chie-dono al sindaco Cacciotti l’immediataconvocazione plenaria, in via straordi-naria ed a oltranza, del Consiglio comu-nale sulle problematiche ambientaliinteressanti la città di Colleferro e chie-dono altresì al vicesindaco Salvitti edall’asssessore all’ambiente Sandroni diriferire in modo puntuale e circostanzia-to sulle notizie diffuse dagli organi di stam-pa in particolare da Cronache Cittadine.I mass media parlano di indagini dell’Ar-pa, della Provincia di Roma, del Noe edell’intervento della Procura della Repub-blica di Velletri che hanno portato alpreventivo sequestro dello stabilimentoItalcementi a causa del parziale rispet-to delle prescrizioni dettate dall’Auotriz-zazione integrata ambientale (AIA) conconseguenze sulla salute pubblica per vio-lazione delle norme che regolano leemissioni nocive.

Fatti che ripropongono con particola-re drammaticità il problema della sicu-rezza ambientale della città e conse-guentemente della salute dei suoi abitan-ti, che nel nostro territorio sono affida-ti sempre più agli interventi della Magi-stratura, mentre l’ordinamento degliEnti Locali pone in capo al sindaco, inquanto massimo rappresentante del-l’amministrazione comunale, attribu-zioni, doveri e responsabilità, collegatidirettamente alla carica che riveste, al ruoloche ricopre ed alle leggi che ne inqua-drano le competenze. Rientrano tra lesue attribuzioni la sicurezza pubblica, latutela della popolazione, la sanità e l’in-columità della popolazione, senza solu-zione di continuità.

Spetta esclusivamente al sindaco,nello svolgimento di tali funzioni, infor-mare tempestivamente la popolazionesulle situazioni di pericolo e di curarnepuntualmente l’informazione (articolo 12della legge 3.8.1999, n. 265).

Questo chiedono e pretendono i citta-dini di Colleferro! non di essere difesi conil silenzio dei loro rappresentanti!”.

COLLEFERRO. Perché mettere artatamente in relazione l’inquinamento con le problematiche occupazionali?

Su oltre cento “camini” nesono stati controllati circaun terzo (metà fuorinorma). E tutti gli altri?

Carella su Italcementi:«Una violazione moltograve dell’azienda...»

Dichiarazione dei consiglieri d’opposizione...

COLLEFERRO - L’on. Renzo Carella (Pd) interviene in questeore sulla eclatane questione dell’Italcementi a Colleferro.

Lo fa attraverso il seguente comunicato stampa parlando di “altroinquinamento ambientale nella Valle del Sacco” e del sequestro degliimpianti dell’Italcementi a Colleferro per violazione delle normesulle emissioni nocive che rende il clima ancora più teso in un momen-to molto delicato nell’intero territorio.

«...Questo fatto è gravissimo e va ad incidere ulteriormentesulla nostra Valle.

Sono anni che chiediamo una maggiore severità nei controlli delleemissioni dell’Italcementi, che chiediamo più trasparenza e menoindulgenza da parte dell’amministrazione comunale nei confron-ti del cementificio - afferma l’on. Renzo Carella (Pd) - ed ora piùche mai pretendiamo precise ed inequivocabili garanzie sulleemissioni e rapporti veramente trasparenti e seri e, soprattutto, uncontrollo pubblico con una continua attenzione da parte dell’am-ministrazione comunale.

Oltre al problema ambientale - prosegue ancora il deputato di col-legio - siamo fortemente preoccupati per la situazione occupazio-nale.

Il territorio è già profondamente in crisi, non vorremmo che lasituazione diventasse irrecuperabile; è assolutamente necessario metterein atto misure severe per tutelare la salute e nello stesso tempo nonmettere a repentaglio il futuro di altri 200 lavoratori e dell’indot-to con cui si arriva a 500.

Non abbiamo bisogno di questo, abbiamo invece semplice-mente bisogno del rispetto nelle norme, dell’adeguamento degliimpianti e di risanare la Valle del Sacco».

A. R. F.

L’ ITALCEMENTI TRARESPONSABILITA’PRESENTI, PASSATE...

ORA CHE I BUOISONO SCAPPATI...

Carissimi amici,che avvilimento e che tristezza osserva-re certi personaggi del mondo della“pseudo-politica” locale mentre fannodichiarazioni a destra e a manca (anchepleonasticamente e fuori luogo) sul-l’eclatante caso del sequestro degliimpianti all’Italcementi di Colleferro.Costoro non hanno alcuna vergogna,nessun amor proprio e pudore.Almeno tacciano! Ed invece no; pur-toppo parlano, sbraitano, alzano lavoce,spesso a sproposito e con assolutaipocrisia, proprio ora che “... i buoi sonoscappati dalla stalla”!Fino all’altro giorno zitti, a “bocchecucite” in riferimento alla pesantissimasituazione ambientale di questa cittàfacendo nascere il sospetto che dietro cipotrebbe essere ben altro e non certo laprecisa volontà di risolvere le cose.Nessun riferimento specifico all’Italce-menti. I tanto decantati e “trasparenti”monitoraggi? Le centraline di rileva-mento? I controlli quotidiani di chi didovere? I più fessi e creduloni hannopurtroppo abboccato! Orbene ci sia con-sentito dire, che tra i pochissimi, dadiversi anni, abbiamo denunciato la gra-vissima situazione anche con evidentidiuturni riscontri oggettivi e con appro-fondite indagini del caso (ed analisi chi-miche oltre ai cosiddetti “carotaggi”effettuati in profondità nei terreni circo-stanti la fabbrica in questione ove, neltempo, si sono accumulate tutte lesostanze nocive fuoriuscite dalle cimi-niere). Le indagini epidemiologiche poihanno via via confermato tutto il restoivi comprese quelle gravissime patolo-gie (soprattutto di carattere respiratorio)di cui da troppo tempo sono affetti molticolleferrini.Capitolo posti di lavoro ed occupazio-ne: qui il ragionamento è di una lineari-tà assoluta. Nessuno deve mai accettarericatti di sorta ma tutelare, innanzi tutto,la propria ed altrui salute lavorando inun ambiente sano ed in assoluta legali-tà!

Gian LucaCardillo

punto di vista

segue a pag.2

di GIGI CARONE

COLLEFERRO - Sulla questione relativa alfermo dell’Italcementi, in questi giorni se nesono dette di tutti i colori... anche se a noi sembraprevalere il... grigio... quello del cemento, edanche quello di chi, da destra o da sinistra,opportunisticamente o strumentalmente, cerca diconfondere le idee all’opinione pubblica.

Cerchiamo di chiarire alcune cose.L’Italcementi, per il solo fatto di essere un

cementificio, inquina. La legge prescrive deter-minati interventi affinché tale inquinamentovenga ridotto al minimo possibile. Le prescrizio-ni normative, ed in particolare quelle dell’Aia(Autorizzazione Integrata Ambientale) preve-devano interventi che non sono stati effettuati eper questo motivo è stato emanato il dispositivodi fermo da parte del Tribunale di Velletri. Sullaquestione l’azienda si è difesa affermando che talilavori erano in corso d’opera... Ci risulta diffici-le pensare che sia così (proprio ora...), ma suppo-niamo che... così sia... E supponiamo anche chenei tempi imposti dal provvedimento (scadenza22 Ottobre), l’Italcementi riesca a “terminare” gliinterventi... Cosa dire, o cosa fare, con riguardoall’inquinamento prodotto da quei camini, erespirato dai cittadini, nei due anni intercorsi

COLLEFERRO - Dai consiglieri d'opposizio-ne Sanna, Girolami, Stendardo, Del Brusco,Gessi, riceviamo e pubblichiamo il seguentecomunicato stampa.

“Per l'ennesima volta Colleferro occupa leprime pagine degli organi di informazionenazionali che già scrissero della nostra cittàper gli scandali ambientali a tutti noti. L'interven-to presso lo stabilimento Italcementi, operato nelladal NOE, su prescrizione del Tribunale di Vel-letri, ha destato, e desta tuttora, forte preoccupa-zione, sia per una ricaduta sulla salute dei citta-dini, sia per possibili conseguenze sull'occupa-zione. Siamo indignati e stanchi di richiamarela Giunta Cacciotti e la maggioranza che lasostiene ad una maggiore attenzione ed azioneconcreta sulle problematiche della tutela ambien-

tale, della chiarezza dei rapporti con le impre-se e dell'occupazione. Non è possibile che la poli-tica arrivi sempre dopo la magistratura. Vicever-sa l'amministrazione comunale avrebbe dovu-to chiedere alla proprietà dell'Italcementi, piut-tosto che la sponsorizzazione della pista di pat-tinaggio, di investire un po' dei guadagni accu-mulati per la sicurezza e la messa a normadegli impianti.

La mancanza di questi controlli e di investi-menti ora sta creando serie preoccupazioni peril posto di lavoro dei circa 200 dipendenti dellostabilimento e 350 dell'indotto nonche tra la popo-lazione per eventuali conseguenze sulla salute.Crediamo che in questa città si possa coniuga-re il diritto alla salute con quello al lavoro,

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2 n° 117117 OTTOBRE 2012

Valle del Sacco - Monti Lepini

Punto di vistaOpposizione Caso Italcementi

DALLA PRIMA PAGINA

Chi vorrebbe far credere il contrario o gettare benzina sul fuocoè un mistificatore che “mente sapendo di mentire” contro gliinteressi di tutti e nell’interesse di pochi. L’ipocrita presunzionedi voler portare avanti lo spauracchio del licenziamento e dellachiusura dello stabilimento è un giochetto che ormai hannocapito tutti. A chi gioverebbe in effetti tutto ciò? Non certo allemaestranze. Certi squallidissimi “capipopolo” (sobillati eforaggiati da qualcuno?) dovrebbero vergognarsi ed almenotacere nel loro angoletto. Un nostro cronista, alcuni anni fa, fuminacciato di lesioni da uno di questi....poichè ci stavamooccupando dell’Italcementi. Roba da matti! Il lavoro, perciò,non solo si “può”, ma si “deve” coniugare, assolutanete, con lasalute e con l’ambiente, nel pieno rispetto della civile conviven-za ed attraverso la messa in regola di tutti i necessari processiproduttivi senza danneggiare nessuno. Il presunto e velato“ricatto” legato ad una scelleratissima e spregiudicata politicaaziendale “a briglie sciolte” (che qualcuno nel tempo ha fintroppo permesso), contrapposta ai silenzi e alla supina accetta-zione di tutto quanto voluto ed imposto, non dovrà mai più,assolutamente, trovare riscontro alcuno. Allora? Allora più nes-suna concessione all’Italcementi! Ecco perchè chi ha permessotutto ciò dovrà assumersi ora le proprie responsabilità. Eppoi, si deve poter lavorare, in sostanza, in un ambiente dilavoro veramente sano; prima di tutto per chi vi si trova interna-mente, e, poi, garantento assoluta salubrità e vivibilità ai citta-dini. Ci voleva poco per capire tutto questo! Evidentementeragioni di “vil pecunia” hanno prevalso su tutto... Ecco perchèci chiediamo, ora più che mai, che cosa hanno fatto di concretocerti amministratori locali e anche taluni personaggi abituati aprotestare per molto meno, per risolvere queste gravi ed annoseproblematiche di una città chiamata spesso (e forse non a torto)“città dei veleni”. Vogliamo vedere ora con che faccia i solitipersonaggi di turno si ripresenteranno dinanzi a noi a chiedereil voto... A loro soltanto una “zampata” ai bassi fondi!!

Gian Luca Cardillo

Il Colleferro Rugby cedeil passo al Benevento

SPORT. Nel campionato nazionale di B. Per 18 a 8

Il battesimo di Stefano!COLLEFER-RO - I nonniLuciana e Fran-cesco Cedroneinsieme ai genito-ri Andrea e Ila-ria Isabella coni felicissimipadroni Laura eDomenico Filip-pi sono lieti diannunbciare chel’altra Domeni-ca hanno presoparte alla ceri-monia del SantoBattesimo del piccolo Stefano presso la chie-sa di S.Barbara (celebrante Don Nando Bru-sca). La direzione, redazione di Cronache Cit-tadine a completo inviano al piccolo Ste-fano, ai familiari, parenti ed amici tutti, i

Corso Turati s’illuminaper la “Notte bianca”

COLLEFERRO. Successo dell’evento dei commercianti

I numerosi visitatori affluiti lungo corso Filippo Turati alla “Notte Bianca”

di BEATRICE CARDILLO

COLLEFERRO - Ottima èstata la riuscita dell’evento not-turno organizzato dai commer-cianti di Corso Filippo Turati loscorso Sabato denominato “NotteBianca”. Una prima edizionequesta che ha coinvolto una mol-titudine di gente tra curiosi enon che approfittando della bellaserata hanno passeggiato nellazona chiusa al traffico fino atarda notte.

Un fiume di persone si è river-sato lungo il “Corso” per fareshopping, per prendere un pòd’aria e uscire dalla solita mono-tonia, per mangiare e anche perdivertirsi tra le molteplici e verie-gate iniziative in programma«Siamo assai soddisfatti dellabuona riuscita di questa prima edi-zione della Notte Bianca- hannodetto i commercianti della centra-le via cittadina - per un evento cheabbiamo voluto con tutte le nostreforze anche per dare un imput inpiù al commercio colleferrino.

Abbiamo autofinanziato inte-ramente la serata, siamo statianche aiutati dal Comune e siamopronti a ripetere comunque que-sta esperienza non appena possi-bile cercando di fare tesoro di

alcuni piccoli problemini organiz-zativi che sono sorti. La prossimavolta cercheremo di acconten-tare veramente tutti. Abbiamovoglia di estendere nelle pros-sime edizioni - hanno prosegui-to i commercianti - l’invito apartecipare anche a tutti coloro chehanno l’attività nelle zone adia-centi al “Corso” e che purtropponon sono potuti restare aperti acausa di un problema relativoalla viabilità. Sentiamo la neces-sità di ringraziare tutte le perso-

ne che hanno partecipato, tutti icommercianti che ci hanno datouna mano sia economica cheorganizzativa, ringraziando anchechi non lo ha fatto ma che haugualmente deciso di restareaperto (sfruttando la situazio-ne?) e anche chi non ha addi-rittura creduto nell’iniziativaperchè, siamo sicuri che dopoquesto bel risultato si ricrederà eci “onorerà” della sua partecipa-zione nelle prossime edizioni..».

Il presidente Decinti

senza però accettare ricatti occu-pazionali.

Chiediamo ora che gli organicompetenti estendano il control-lo sugli impianti in modo da potertranquillizzare i cittadini, anche aseguito dei preoccupanti datidelle ricadute ambientali sul fun-zionamento degli inceneritorifornite dalla pubblicazione delRapporto ERAS-Lazio.Chiedia-mo che in tempi brevissimi sianofornite tutte le informazioni delcaso, e che vengano adottate tuttele iniziative per far tornare alla nor-malità la situazione. Proprio pertale motivo abbiamo protocolla-to la richiesta di ConvocazioneStraordinaria e Urgente del Con-siglio Comunale di Colleferro.

Intendiamo inoltre esprimeretutta la nostra vicinanza e solida-rietà al lavoratore di 52 anni,dipendente di una ditta esterna, chegiovedi è rimasto vittima di un gra-vissimo incidente sul lavoro all'in-terno dello stabilimento Avio diColleferro.

Nell'augurare allo sfortunatolavoratore di superare la difficilesituazione sanitaria, chiediamoche anche su tale vicenda vengafatta al più presto totale chiarez-za, con l'individuazione di tutte leresponsabilità”.

Autodemolitoredenunciato dalla GdFper evasione fiscale

“Lettera aperta”di Ina Camilli su

sindaco e Italcementi

Colleferro. Occultati 5 ml di euro!

COLLEFERRO - Una notasocietà della zona operante nelcommercio all’ingrosso di rot-tami metallici e della autodemo-lizioni avrebbe omesso di dichia-rare ricavi per circa cinquemilioni di euro, stando a quan-to appurato dai finanzieri delComando Provinciale di Roma.

A conclusione di una verifi-ca fiscale durata alcuni mesi,le Fiamme Gialle della Tenen-za di Colleferro, agli ordini delTen. Matteo Amoroso, hannorilevato che l’impresa avrebbeomesso di dichiarare i proven-ti derivati dalla vendita “in nero”dei pezzi di ricambio provenien-ti dai mezzi concentrati per lademolizione.

Di grande ausilio per la rico-struzione del volume d’affarisono stati gli accertamenti suiconti correnti della società, chehanno consentito di rilevaremovimenti cospicui che nonhanno trovato corrispondenzacon le risultanze della conta-bilità ufficiale.

Ammontano a circa cinque

Le Fiamme Gialle di Colleferro in azione

PRIVATO SVENDE –VILLETTA A SHIERA– COLLEFERRO LOC.IV KM – RUSTICOSEMINTERRATO (80MQ) + GARAGE DOP-PIO (35 MQ) + PIANOGIORNO (60 MQ) +PIANO NOTTE (60 MQ.)+ GIARDINO ANGO-LARE – RIFINITIREECELLENTI

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milioni di euro i ricavi occulta-ti, conseguiti in tre anni di impo-sta, ed a circa un milione l’IVAevasa.

Due le persone denunciatea piede libero, l’amministrato-re, per i reati tributari, ed ildirettore di una filiale di unistituto di credito presso cui eraacceso uno dei conti “incrimi-nati”, responsabile di aver volu-tamente esibito ai finanzieridocumentazione carente e nonveritiera, probabilmente perfavorire il proprio cliente.

NEL MATCH di Domenica scor-sa fuori casa i rossoneri allenati dalcoach Daniele Montella coadiu-vato da Raffaele Di Donna sonopartiti subito con determinazioneinfatti al 15° il Colleferro stava vin-cendo per 8 a 0 grazie ad unavisibile e tangibile prevalenzasulle mischie chiuse e sul giocodifensivo.

Con il trascorrere della garaperò, dalla metà campo rosso-nera sono iniziate ad emergereprepotenti diverse problemati-che inattese legate forse alla man-canza di consapevolezza di potervincere e ad alcuni errori di con-centrazione tattica. Alcuni erroribanali e la meta del Benevento perdue placcaggi mancati, hannospinto il Colleferro a terra giùnel baratro dell’ indisciplina com-portamentale e tecnica.

Nonostante le raccomanda-zioni il risultato è stato 3 cartelli-ni gialli (per 7 minuti la squadradi Decinti è rimasta in campo in13) e troppe punizioni per falli pro-fessionali.

La circostanza e gli errorihanno ovviamente detonalizzatola prestazione e hanno conces-so ai Campani, la vittoria. Sul13 a 8 per loro il Colleferro hamancato una meta (mancavanoinfatti solo 5 minuti alla fine e nel-l’area di meta erano 4 controuno). Sul finale anche un’altra

meta per 3 placcaggi mancati deirossoneri.

«...Diciamo che la squadradeve ancora acquisire maturitàagonistica e più consapevolez-za di vincere - ha detto il Presiden-

te Decinti - troppi gli errori diconcentrazione che hanno forseregalato il match al Benevento, male premesse per crescere ci sonotutte, sono comunque fiducioso peril futuro».

COLLEFERRO - Dalla coordinatrice del C omitato Resi-denti Colleferro Ina Camilli riceviamo e pubblichiamo.

“Direttore Cardillo, cari concittadini,condivido il Suo articolo di Venerdì 12 Ottobre sugli

antefatti storici che hanno portato al sequestro preventivo dellostabilimento Italcementi, questione su cui rivendicate ilgiusto riconoscimento dell'impegno profuso ed il grido di allar-me lanciato al sindaco Mario Cacciotti e rimasto inascolta-to.

Sento l’urgenza di porre alla Sua attenzione ed a quella deiSuoi elettori la delicatissima questione della salvaguardia siadella saluta pubblica sia dell’occupazione, di cui il sindacoCacciotti si preoccupa ed esprime solidarietà alle “500 fami-glie che ruotano attorno alla fabbrica”

Quale rappresentante della comunità locale, il sindaco haattribuiti dallo Statuto e dalla normativa sugli enti localispecifici poteri per l’adozione di provvedimenti motivati, con-tingibili ed urgenti, a carattere preventivo, necessitati dasituazioni di emergenza sanitaria o di igiene pubblica.

Si tratta di atti che adotta sotto la sua responsabilità al finedi tutelare l’incolumità dei cittadini da gravi pericoli o elimi-nare minacce per la collettività. Ricordiamo, come esempio,l’ordinanza del sindaco del maggio 2011 sulle esalazioninocive provenienti dalla discarica. Questa facoltà del sinda-co deve essere intesa, quindi, come tutela di diritti costituzio-nalmente garantiti (diritto alla vita ed alla salute, artt. 2 e 32della Cost.).

Se il sindaco avesse esercitato questi straordinari poteri nonsarebbe intervenuta la Magistratura a salvaguardare la salu-te pubblica! Non è il sindaco Cacciotti che può esprimere “fidu-cia nel lavoro della Magistratura“, ma noi cittadini che non siamotutelati dalle autorità locali del nostro territorio! E’ la Procu-ra che, costretta dall’inadempienza di poteri pubblici locali,ad interviene obbliga lo stabilimento ad adeguare gli impian-ti alle normative europee. Ma veniamo alla delicata que-stione lavoro-salute ed alla sua doppia valenza sociale.

Il sindaco esprime “solidarietà ai lavoratori”, ma lui non èun segretario sindacale; non può confondere il ruolo di que-st'ultimo con quello del più alto rappresentante di tutta la comu-nità, perché in capo al sindaco ci sono poteri e funzioni benpiù importanti della solidarietà. E poi chi è solidale con i restan-ti 20 mila abitanti di Colleferro?

I “danni” causati alla salute pubblica e all’ambiente, che perdecenni saranno irreversibili, non sono dovuti solo allo svi-luppo industriale, ma alle politiche irresponsabili, scelleratee prive dei controlli di legge. Dobbiamo richiamare alleloro responsabilità anche le autorità preposte alla vigilanza,se è vero (come denunciano vari giornali, in particolare Cro-nache cittadine), che essi non sono stati eseguiti ed imposti conil necessario rigore, al punto che anche le varie segnalazionie richiami al sindaco Cacciotti sono stati ignorati quando nonsottovalutati.

Dopo l’intervento della Magistratura i responsabili di Ital-cementi sono ora pronti a ripristinare una situazione di lega-lità in soli 10 giorni, risultato che il sindaco non è riuscito adottenere, salvo presentarsi puntuale a incassare e spendere quel-lo che l’Italcementi versa nelle casse comunali.

Le prescrizioni previste dalle tante normative di settore oggiverranno osservate perché alcuni giudici (loro sì) hannofatto il loro dovere, a cui va il nostro ringraziamento e la nostrapiena e totale fiducia, mentre mi dissocio, insieme ad una buonaparte della cittadinanza, dalla dichiarazione del sindaco Cac-ciotti, secondo cui salute e lavoro sono “due questioni altret-tanto importanti e fondamentali”, perché è mal posta e rischiadi mettere in cattiva luce l’indagine degli inquirenti.

La salute, una volta compromessa, non può essere sanatané da magistrati, né da sanitari. Il “Rapporto del 2012”sulla popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazio-ne e smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Lazio, in par-ticolare a Colleferro, ha evidenziato un quadro sanitario chedeve restare sotto osservazione.

Il dovere del sindaco non è di essere solidale con i lavora-tori dell’Italcementi e con le loro famiglie, ma quello dicreare le condizioni per lo sviluppo di condizioni di vita e dilavoro sicure per tutti i cittadini e di difendere il valore dellavita».

VALMONTONE

Ruggeripresidente

dell’UniversitàAgraria

VALMONTONE - Dal coordi-namento locale Pd riceviam-mo e pubblichiamo in relazionealla elezione di Emiliano Rug-geri a presidente dell’Universi-tà Agraria di Valmontone.

Stefano Ruggeri (Pd) in unanota dichiara: “L’elezione diEmiliano Ruggeri a presidentedell’Università Agraria di Val-montone con un così grandeconsenso da parte dei cittadini miriempie di soddisfazione perchésignifica che la città di Valmon-tone riconosce e premia i meri-tevoli, che c’è un grande movi-mento di idee e energie intornoal Pd, che quanto con dedizio-ne totale da tempo stiamo semi-nando per il futuro di Valmon-tone e del nostro territorio iniziaa germogliare, che la città dopole battute di arresto inflittole dalladecaduta giunta di centro-destravuole ripartire con slancio versolo sviluppo, con grinta verso ilfuturo.

L’Università Agraria è unarealtà di grande importanza e unagrande opportunità di crescitaper il nostro territorio e ciò èdimostrato soprattutto dalla par-tecipazione massiccia dei citta-dini all’elezione del presidentee dei consiglieri dell'Universi-tà Agraria.

Un sincero e fortissimo augu-rio di buon lavoro va dunque alpresidente Emiliano Ruggeri ea tutti i consiglieri da parte di tuttoil Pd che anche in questa occa-sione ha dimostrato di saperintuire, interpretare e soddisfa-re le esigenze dei cittadini aven-do creduto con forza in quellache la città stessa ha riconosciu-to essere la giusta scelta”.

F. T.

dal rilascio dell’Aia, al 22 Otto-bre?

Si tenga conto che sono staticontrollati circa un terzo deicamini e che circa metà di que-sti sono stati trovati fuori norma...E tutti gli altri? Si parla anche di“lavorazioni accessorie”, maquesto nulla dice in merito allivello di inquinamento prodot-to...

Altro tema.Di fronte al paragone con

l’Ilva di Taranto, sorto spontaneosu diversi organi di stampaanche nazionali, qualcosa inpiù va detta.

E’ chiaro a tutti che l’Ilvanon è l’Italcementi; secondopoi, è altrettanto chiaro cheTaranto non è Colleferro (e nonstiamo qui a discutere su qualesia la situazione migliore)... Maallora da dove è venuto fuoritale accostamento? E’ prestodetto: dalla immediata relazio-ne in cui sono stati messi il pro-blema dell’inquinamento conquello occupazionale...

Ma chi, e perché, ha subitoposto tale relazione? Chi lo hadetto che esiste una relazione tral’inquinamento dell’Italcemen-ti e i posti di lavoro da essaofferti?

Lo ha fatto il Sindaco Cacciot-ti, lo hanno fatto i sindacati, edanche qualche altro politico... Machi glielo ha detto che preoccu-parsi di quanto inquina l’Italce-menti, significa mettere a rischiodecine e decine di posti di lavo-ro? E’ forse una “minaccia”fatta circolare negli “ambientigiusti” dall’azienda stessa? O,non sappiamo se è peggio, sonostati gli stessi interessati (sinda-co, sindacati, alcuni politici) adassecondare un intimo ed inte-ressato bisogno di trovare unqualche alibi a protezione del-l’Italcementi?

Alla fin fine ci interessa limi-tatamente... Quello che interes-sa ai cittadini di Colleferro, edanche e soprattutto a coloro chepresso quegli impianti prestanoil loro servizio, è che si possavivere e lavorare in un ambien-te pulito, o almeno il più pulitopossibile...E non è tollerabileche il livello di inquinamento di

tale ambiente possa essere signi-ficativamente alterato in nega-tivo a causa della negligenzadi chi non rispetta quanto pre-scritto.

Correre ai ripari è necessario,ma era necessario farlo quandoprevisto, ora non è tardi è tardis-simo... Perché sulla salute dei cit-tadini e delle stesse maestranzenon si può e non si deve... tem-poreggiare.

Poco prima di mandare instampa questa edizione del gior-nale, era in corso di svolgimen-to una seduta del Consigliocomunale (a proposito dellaquale riferiremo sul nostro sitointernet e nella prossima edi-zione del giornale) in cui dove-va essere approvato l’assestamen-to del bilancio. Ma possiamogià dire che tra i primi puntiall’odg figurava quello relativoalla riduzione, richiesta con unamozione dell’opposizione, delleindennità degli amministratori...A molti presenti, ed anche aqualche consigliere, è sembra-to assurdo che si discutesse delcosto delle chiamate dei telefo-nini, mentre i problemi dellacittà sono di ben altra natura elevatura... Certo... questi sono inostri rappresentanti... ma forsenon per molto ancora...