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Time: 24/10/14 22:58 Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 29 - 25/10/14 ---- [email protected] fax 081 7947225 25 ottobre 2014 Sabato Napoli Santi Crisante e Daria Velato o poco nuvoloso 19˚ 10˚ L’invito del Pontefice ai genitori del 14enne di Pianura seviziato «Papa Francesco incontrerà il nostro Vincenzo» La direzione: «Atto violento». Gli studenti: «Reazione esagerata». Ferito 17enne, video alla Digos Sansevero, Cappella violata «Monumenti gratis», in 50 tentano l’irruzione. Crolla la guardiola, chiuso il museo Dagli antagonisti ai disoccupati storici ecco l’arcipelago che blocca Napoli La Regione Piano da 150 milioni per le Università L’intervista Parla la grande accusatrice del «re» delle farmacie Le «cimici» individuate e messe fuori uso dal clan per tutelare lo spaccio. La mamma della bimba uccisa: voglio parlare con il pm Il caso SCUOLA POLIZIA, BUFERA SUL NUOVO PRESIDENTE Ausiello a pag. 35 Il commento Il dibattito L’ambiente TERRA DEI FUOCHI I PRIMI SITI BLOCCATI De Crescenzo a pag. 41 Il giallo di Caivano Fortuna, sabotate le microspie nel condominio > Mainiero a pag. 34 La darsena dei petroli dietro il conflitto Industriali-Regione la guerra delle boe Porto, prorogato il commissario Karrer No al duello tra tifoserie La mappa Maria Chiara Aulisio «S u mio marito ho detto solo la verità e non certo per vendetta». Lo afferma al «Mattino» Maria Palomba, fino a un anno fa moglie di Naza- rio Matachione, l’imprenditore farmaceutico arre- stato nell’ambito di una inchiesta su presunte irre- golarità nei controlli fiscali della Guardia di finan- za. > A pag. 39 > Del Gaudio a pag. 38 L’assessore al decoro che la città reclama L’inchiesta COMA DOPO LIPOSUZIONE DUE INDAGATI Del Gaudio a pag. 40 Antonino Pane K arrer è il sesto commissario del porto. Succede a se stesso, dopo un lungo braccio di ferro. Karrer è stato confermato per altri sei mesi. Si rafforza la posizione degli industriali, sullo sfondo la guerra delle boe. > Alle pagg. 32 e 33 L’ex lady Matachione: «La vittima sono io» > Crimaldi a pag. 31 Giuliana Covella P apa Francesco incontrerà Vin- cenzo,il quattordicenne rima- sto vittima di violenza lo scorso 7 ottobre nel quartiere di Pianura. Ad annunciarlo, nel corso di una intervista a Tv2000 è stato Raffaele, il padre delragazzino, che due gior- ni fa è tornato a casa dopo essere stato dimesso dall’ospedale San Paolo. Nell’intervista papà Lello ha raccontato della visita ricevuta da un sacerdote del Centro don Giustino di Pianura, che ha comu- nicato alla famiglia l’intenzione del Papa di voler incontrare il pic- colo Vincenzo. «Lo vuole vedere e ci andremo al più presto», ha detto il genitore del ragazzo. «Questa set- timana non è possibile – aggiunge – perché mio figlio non se la sente ancora di viaggiare in auto. Ma è plausibile che l’incontro avvenga la prossima settimana». L’incubo di Vincenzo si è tramutato in realtà il pomeriggio del 7 ottobre scorso, quando – in un autolavaggio di via Padula a Pianura – il bambino è sta- to seviziato con un compressore da un 24enne, Vincenzo Iacolare. > A pag. 43 Pietro Treccagnoli U na cinquantina di manife- stanti (studenti medi e uni- versitari) ieri mattina ha provato a entrare, forzando l’ingresso e senza pagare, nella Cappella San- severo. È finita con un diciasset- tenne leggermente ferito (un pa- io di punti alla testa) e il crollo di una parte della copertura del gab- biotto d’ingresso. Danni che han- no pregiudicato l’attività del mu- seo solo ieri pomeriggio. Oggi è aperto. Saranno i filmati della vi- deosorveglianza, consegnati alla Digos, a chiarire la dinamica. Stu- denti a viso scoperto con lo slo- gan: «Accesso libero alla cultura per tutti». La ricostruzione della direzione del Museo racconta di un tentativo di forzatura dell’in- gresso: «L’atto violento ha scardi- nato la porta e causato il crollo di partedella copertura». Gli studen- ti minimizzano: «I ragazzi chiede- vano, per un giorno, di non dover pagare per entrare. Non ci aspet- tavamo una reazione così». > A pag. 31 Ennio Cascetta N egli ultimi giorni il Porto di Napoli è stato prota- gonista di due episodi apparentemente scollegati che, invece, sono due facce della stessa medaglia: una ri- sorsa della città e della intera regione per la quale manca un progetto, una idea solida e condivisa, perdendo così tem- po e opportunità che non sa- ranno più recuperabili. Alcuni giorni orsono il pro- fessor Franco Karrer, terzo commissario nominato dal governo per il porto napoleta- no,ha rilasciato delle dichiara- zionimolto preoccupate e pre- occupanti sul futuro del por- to, chiamando in causa inge- renze della politica e interessi economici specificiper il gran- de progetto e per il piano rego- latore del porto. Il grande pro- getto nella prima fase altro non sarebbe che l’insieme di alcuni progetti di «straordina- ria manutenzione», mentre la seconda fase si basa sull’idea forte di delocalizzare il termi- nal petroli, creare delle boe per alimentare le raffinerie all’esterno del molo foraneo tutto al fine di realizzare un al- tro grande terminal contenito- ri, in aggiunta a quello esisten- te e a quello che si sta comple- tando nell’area orientale del portostesso. Il commissario ri- ferisce anche di aver avviato i pochi progetti pronti, mentre quelli più consistenti non so- no attuabili in assenza del Pia- no regolatore del porto che è stato restituito (un tecnicismo che copre una non approva- zione) dal Consiglio Superio- re dei Lavori Pubblici per gra- vicarenze tecniche e procedu- rali. Queste obiezioni sono con- testate dalla Regione Campa- nia che sostiene il progetto e a sua volta accusa il Commissa- rio di inerzia e lentezze buro- cratiche. Ho espresso da tem- po, e in più occasioni, la mia opinione sul progetto del por- todalla colonne di questo gior- nale. Da tempo sostengo che il grande progetto contiene nelle prima fase alcuni proget- ticertamente utili per la «infra- struttura porto», come la rete fognaria, gli escavi dei fonda- li, collegamenti ferroviari mi- gliori, sistemi energetici più moderni, ma che la idea di fondo del piano regolatore e della seconda fase del grande progetto di puntare su un tri- plicamento del traffico conte- nitorinon è coerente con quel- lo che sta succedendo nel Me- diterraneo da venti anni, che dietro il progetto non vi è nes- sunoperatore logisticodi livel- lo mondiale che garantisca questi volumi di traffico, che le altre vocazioni del porto co- me terminale dei collegamen- ti passeggeri, struttura produt- tiva per i servizi di terziario avanzato, del turismo e della cantieristica avrebbero meri- tato più attenzione e investi- menti adeguati. > Segue a pag. 37 Raffaele Aragona P otrà sembrare strano o fuori luogo interessarsi di decoro in una città nella quale impera il degrado, ma non è così. Non lo è perché si tratta di un'atten- zione dovuta e che mette in luce le potenzialità di un territorio oscurate da numerose invasioni. Un'attenzione che dovrebbe essere oggetto precipuo di un assessoratoal decoro:un assessorato og- gi fantasma in questa nostra città, poiché peressoesistesoltanto una delegaaffida- taalvicesindaco,orasindacofacentefun- zioni. Intanto, però, nei mesi scorsi è sta- to istituito un nuovo assessorato, un as- sessoratopensatoper migliorarel'imma- gine di Napoli attraverso la creazione di eventi d'ogni genere, con il compito di restituire a Napoli dignità e identità. > Segue a pag. 42 Marco Di Caterino L ’omertà ha fatto sempre da sfondo alle indagini sull’omicidio di Fortuna Loffre- do - la bimba di sei anni del parco Verde, vio- lentata per mesi e uccisa dopo essere stata scaraventata nel vuoto da uno dei piani dell’isolato 3 delle palazzine popolari Iacp il 24 giugno. Un silenzio assoluto, e davvero anomalo, di fronte alla morte orribile di una bimba, fin dai primi giorni. Che ora trova una spiegazione. Quarantotto ore dopo il delitto furono piazzate dagli inquirenti alcune «cimi- ci» e microspie in tutto l’edificio e in alcuni appartamenti dei primi sospettati. Le appa- recchiature di intercettazione ambientali, pe- rò, furono individuate subito e distrutte dal clan nella stessa giornata della loro installa- zione. > A pag. 42

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25ottobre2014 Sabato

Napoli Santi Crisante e DariaVelato o poco nuvoloso

19˚10˚

L’invito del Pontefice ai genitori del 14enne di Pianura seviziato

«Papa Francesco incontrerà il nostro Vincenzo»

La direzione: «Atto violento». Gli studenti: «Reazione esagerata». Ferito 17enne, video alla Digos

Sansevero, Cappella violata«Monumenti gratis», in 50 tentano l’irruzione. Crolla la guardiola, chiuso il museo

Dagli antagonisti ai disoccupati storiciecco l’arcipelago che blocca Napoli

La Regione

Piano da 150 milioniper le Università

L’intervista Parla la grande accusatrice del «re» delle farmacie

Le «cimici» individuate e messe fuori usodal clan per tutelare lo spaccio. La mammadella bimba uccisa: voglio parlare con il pm

Il caso

SCUOLA POLIZIA, BUFERASUL NUOVO PRESIDENTEAusiello a pag. 35

Il commento

Il dibattito

L’ambiente

TERRA DEI FUOCHII PRIMI SITI BLOCCATIDe Crescenzo a pag. 41

Il giallo di Caivano

Fortuna, sabotatele microspienel condominio

>Mainieroa pag.34

La darsena dei petroli dietro il conflitto

Industriali-Regionela guerra delle boePorto, prorogato il commissario Karrer

No al duello tra tifoserie

La mappa

MariaChiaraAulisio

«Sumio marito ho detto solo la verità e noncertopervendetta».Loaffermaal«Mattino»Maria Palomba, fino a unanno famoglie diNaza-

rioMatachione,l’imprenditorefarmaceuticoarre-statonell’ambitodiunainchiestasupresunte irre-golarità nei controlli fiscali della Guardia di finan-za. >Apag.39

>DelGaudio apag.38

L’assessore al decoroche la città reclama

L’inchiesta

COMA DOPO LIPOSUZIONEDUE INDAGATIDel Gaudio a pag. 40

AntoninoPane

Karrerèilsestocommissariodelporto.Succedeasestesso,dopounlungobracciodi ferro.Karrerèstatoconfermato

peraltri seimesi.Si rafforzalaposizionedegli industriali, sullosfondolaguerradelleboe. >Allepagg.32e33

L’ex lady Matachione: «La vittima sono io»

>Crimaldia pag.31

GiulianaCovella

PapaFrancescoincontreràVin-cenzo,ilquattordicennerima-sto vittima di violenza lo scorso 7ottobre nel quartiere di Pianura.Ad annunciarlo, nel corso di unaintervistaaTv2000èstatoRaffaele,ilpadredelragazzino,cheduegior-ni fa è tornato a casa dopo esserestato dimesso dall’ospedale SanPaolo. Nell’intervista papà Lelloha raccontato della visita ricevutada un sacerdote del Centro donGiustinodiPianura, chehacomu-nicato alla famiglia l’intenzione

del Papa di voler incontrare il pic-colo Vincenzo. «Lo vuole vedere eciandremoalpiùpresto»,hadettoilgenitoredelragazzo.«Questaset-timananon è possibile – aggiunge– perchémio figlio non se la senteancora di viaggiare in auto. Ma èplausibile che l’incontro avvengala prossima settimana». L’incubodiVincenzosiètramutatoinrealtàil pomeriggio del 7 ottobre scorso,quando– inunautolavaggiodi viaPadulaaPianura–ilbambinoèsta-to seviziato con un compressoredaun24enne,VincenzoIacolare.

>A pag. 43

PietroTreccagnoli

Una cinquantina di manife-stanti (studentimedi e uni-

versitari) ieri mattina ha provatoa entrare, forzando l’ingresso esenzapagare,nellaCappellaSan-severo. È finita con un diciasset-tenne leggermente ferito (un pa-io di punti alla testa) e il crollo diunapartedellacoperturadelgab-biottod’ingresso.Dannichehan-nopregiudicato l’attivitàdelmu-seo solo ieri pomeriggio. Oggi èaperto. Saranno i filmati della vi-deosorveglianza, consegnati allaDigos,achiarireladinamica.Stu-denti a viso scoperto con lo slo-gan: «Accesso libero alla culturaper tutti». La ricostruzione delladirezione del Museo racconta diun tentativo di forzatura dell’in-gresso:«L’attoviolentohascardi-nato laporta e causato il crollodipartedellacopertura».Glistuden-timinimizzano:«Iragazzichiede-vano,perungiorno,dinondoverpagareper entrare.Nonci aspet-tavamounareazionecosì».

>Apag.31

EnnioCascetta

Negliultimigiorni ilPortodi Napoli è stato prota-gonista di due episodi

apparentemente scollegatiche, invece, sono due faccedella stessa medaglia: una ri-sorsa della città e della interaregione per la quale mancaunprogetto,una idea solida econdivisa,perdendocosìtem-po e opportunità che non sa-rannopiùrecuperabili.Alcunigiorniorsono ilpro-

fessor Franco Karrer, terzocommissario nominato dalgovernoperilportonapoleta-no,harilasciatodelledichiara-zionimoltopreoccupateepre-occupanti sul futuro del por-to, chiamando in causa inge-renzedella politica e interessieconomicispecificiperilgran-deprogettoeperilpianorego-latoredelporto.Ilgrandepro-getto nella prima fase altronon sarebbe che l’insieme dialcuniprogettidi«straordina-riamanutenzione»,mentre laseconda fase si basa sull’ideaforte di delocalizzare il termi-nal petroli, creare delle boeper alimentare le raffinerieall’esterno del molo foraneotuttoalfinedirealizzareunal-trograndeterminalcontenito-ri,inaggiuntaaquelloesisten-teeaquellochesistacomple-tando nell’area orientale delportostesso.Ilcommissariori-ferisce anche di aver avviato ipochi progetti pronti, mentrequelli più consistenti non so-noattuabiliinassenzadelPia-

no regolatore del porto che èstatorestituito(untecnicismoche copre una non approva-zione) dal Consiglio Superio-redeiLavori Pubblicipergra-vicarenzetecnicheeprocedu-rali.Questeobiezionisonocon-

testate dalla RegioneCampa-niachesostiene ilprogettoeasuavoltaaccusailCommissa-rio di inerzia e lentezze buro-cratiche.Hoespressoda tem-po, e in più occasioni, la miaopinionesulprogettodelpor-todallacolonnediquestogior-nale. Da tempo sostengo cheil grande progetto contienenelleprimafasealcuniproget-ticertamenteutiliperla«infra-struttura porto», come la retefognaria, gli escavi dei fonda-li, collegamenti ferroviarimi-gliori, sistemi energetici piùmoderni, ma che la idea difondo del piano regolatore edella seconda fase del grandeprogetto di puntare su un tri-plicamentodel trafficoconte-nitorinonècoerenteconquel-lochestasuccedendonelMe-diterraneo da venti anni, chedietro ilprogettononviènes-sunoperatorelogisticodilivel-lo mondiale che garantiscaquesti volumi di traffico, chelealtrevocazionidelportoco-meterminaledeicollegamen-tipasseggeri,strutturaprodut-tiva per i servizi di terziarioavanzato, del turismo e dellacantieristica avrebbero meri-tato più attenzione e investi-mentiadeguati.

>Segue apag. 37

RaffaeleAragona

Potrà sembrare strano o fuori luogointeressarsi di decoro in una cittànellaquale impera il degrado,manonècosì.Nonloèperchésitrattadiun'atten-zione dovuta e che mette in luce lepotenzialità di un territorio oscurate danumerose invasioni. Un'attenzione chedovrebbe essere oggetto precipuo di unassessoratoaldecoro:unassessoratoog-gifantasmainquestanostracittà,poichéperessoesistesoltantounadelegaaffida-taalvicesindaco,orasindacofacentefun-zioni.Intanto,però,neimesiscorsièsta-to istituito unnuovo assessorato, un as-sessoratopensatopermigliorarel'imma-gine di Napoli attraverso la creazione dieventi d'ogni genere, con il compito direstituireaNapolidignitàeidentità.

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MarcoDiCaterino

L’omertà ha fatto sempre da sfondo alleindaginisull’omicidiodiFortunaLoffre-do-labimbadiseiannidelparcoVerde,vio-lentata per mesi e uccisa dopo essere statascaraventata nel vuoto da uno dei pianidell’isolato 3 delle palazzine popolari Iacp il24 giugno. Un silenzio assoluto, e davveroanomalo, di fronte allamorte orribile di unabimba,findaiprimigiorni.Cheoratrovaunaspiegazione. Quarantotto ore dopo il delittofuronopiazzatedagliinquirentialcune«cimi-ci» e microspie in tutto l’edificio e in alcuniappartamenti dei primi sospettati. Le appa-recchiaturediintercettazioneambientali,pe-rò, furono individuate subito e distrutte dalclan nella stessa giornata della loro installa-zione. >Apag.42