Cronaca Martedì8maggio2007 Ergo Sum non cogita e cerca … · Provincia con la presenza di un...

1
Ergo Sum non cogita e cerca scuse per giustificare lo sfregio del Cristo LA PAROLA AI LETTORI ANDREA MACCO D opo le denunce del Giornale e il conse- guente taglio dei fondi da parte dell'Università e del- la Provincia di Genova, Ergo Sum chiude. Lo annuncia il ca- poredattore Marco Fiorello in un comunicato stampa pubbli- cato anche sul sito di Radio Ra- dicale. Nei prossimi giorni ci sarà un confronto di idee diretta- mente con la redazione di Er- go Sum, giornalino universita- rio che nel numero di aprile ri- portava disegni osceni e accu- se alla Chiesa. È stata diffusa una replica scritta di Marco Fiorello in cui non si coglie al- cuna traccia di rammarico per i toni offensivi degli attac- chi anticattolici, ma, anzi, un rilancio della polemica. Accusano il Giornale e il sot- toscritto di avere spento un «organo d'informazione e cul- tura nella nostra città», sotta- cendo il fatto che sia l'Universi- tà sia la Provincia - certo non sospettabile di collusione ideo- logica col Giornale - hanno im- mediatamente e pubblicamen- te riconosciuto il carattere bla- sfemo e offensivo di alcune pa- gine del numero di aprile. Per Ergo Sum il loro agire sarebbe dettato solo da ragioni di con- venienza elettorale. Non si ca- pisce tuttavia che relazione ab- bia l'Ateneo con le prossime elezioni. Invocano a loro sostegno il dettato dell'articolo 21 della Costituzione («Tutti hanno di- ritto di manifestare liberamen- te il proprio pensiero con la pa- rola, lo scritto e ogni altro mez- zo di diffusione»). Peccato che non sia citato anche l'articolo 2, che recita «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...», tra cui è primario quello di non ve- der vilipesa la propria religio- ne. E neppure certi passi fon- damentali della recentissima (23 aprile 2007) «Carta dei Va- lori, della Cittadinanza e dell' Integrazione» emanata dal Mi- nistero dell'Interno, in cui fra l'altro si legge: «Lo Stato laico riconosce il contributo positi- vo che le religioni recano alla collettività e intende valorizza- re il patrimonio morale e spiri- tuale di ciascuna di esse...» (ar- ticolo 21); «L'ordinamento proibisce l'offesa verso la reli- gione e il sentimento religioso delle persone» (articolo 24); «L'Italia rispetta i simboli e i segni di tutte le religioni...» (ar- ticolo 25). Non pare proprio che la re- dazione di Ergo Sum si sia atte- nuta a queste raccomandazio- ni nel momento in cui, in un contesto di inequivocabile in- no al profilattico, ha rappre- sentato Gesù Cristo avvolto in un cellophan a forma di gondo- ne e ha aggiunto la scritta «Se la prudenza non è mai trop- pa... anche io mi proteggo»! La difesa è che si tratti di una statua fotografata in una non precisata chiesa in restauro... Marco Fiorello sottolinea il carattere apartitico e indipen- dente di questo giornalino stu- dentesco. Il contenuto, però, lascia quale dubbio: il numero di aprile di Ergo Sum trabocca di un laicismo aggressivo, sprezzante, volgare, mai aper- to ad alcun dubbio o contrad- dittorio. Non sarà un caso il fat- to che ora la redazione annun- ci che «in merito alla chiusura immotivata di Ergo Sum, la prossima settimana avrà luo- go un'interrogazione parla- mentare promossa dai deputa- ti dei Radicali». Liberazione, il quotidiano di Rifondazione, domenica ha de- dicato un articolo alla vicen- da. Il giornale sposa la tesi del Cristo avvolto nel cellophan, ri- corda gli scoop della redazio- ne, composta - si precisa - «an- che da «giovani appartenenti al mondo scout». La conclusio- ne è un attacco alla Provincia (e quindi al suo presidente) che ha tagliato i fondi: «Chissà se il centro sinistra a Genova si accorgerà che anche i giova- ni votano» si chiede polemica- mente la giornalista. Infine Fiorello se la prende con noi accusandoci di diffa- mazione perché abbiamo ac- costato gli attacchi contro monsignor Bagnasco su Ergo Sum alle recenti scritte oltrag- giose comparse sui muri di Ge- nova. Lungi da noi gettare so- spetti sui ragazzi di Ergo Sum. Pagine così unilaterali e fazio- se costituiscono però un obiet- tivo «brodo di coltura». Le reazioni critiche di stu- denti universitari (e non solo di studenti) verso Ergo Sum so- no state numerosissime (alcu- ne le vedete pubblicate sotto). Non si dica che la rivista è con- segnata a mano ad personam perché, come è normale che sia, un giornale pubblico pas- sa di mano in mano. Inoltre sulla rivista stessa è chiara- mente scritto che se ne posso- no trovare numerose copie a disposizione del pubblico pres- so la Biblioteca Berio. Con quel giornalino almeno si combatte l’Aids Solo a una lettura superficiale può sfuggire l’importanza per gli studenti di pubblicazioni come questa in tema di pre- venzione dell’Aids, informazione univer- sitaria, opportunità, ma sopra ogni cosa un’attenta analisi del mondo che li cir- conda. Associazione Radicale Libertà è Partecipazione Genova Io, laico, mi indigno: ma dove sono i cattolici? Caro Lussana, sono sposato con una donna profondamente cattolica, io sono convintamente laico, ma, entrambi, ri- spettosi delle reciproche convinzioni. In questo momento, gli attacchi che vengono portati alla Chiesa da parte di personaggi squallidi, vecchie megere senza cultura, m'indignano, ma non av- verto altrettanto da parte di coloro che ogni giorno si recano in Chiesa a prende- re l'ostia. Un padre nobile della Repubblica Italia- na ebbe l'improntitudine, a suo tempo, di redarguire al ristorante una bella signo- ra perché indossava, secondo lui, un abi- to troppo scollato: era Luigi Oscar Scalfa- ro, che ora osserva un religioso silenzio. Il Presidente del Consiglio consiglia a tutti di abbassare i toni: «degli scriteriati ci sono sempre». L'onorevole Rosi Bindi avverte: «la Chiesa pensi a pregare». Tutti cattocomunisti che s'indignano se così vengono etichettati, ma che, sicu- ramente, rappresentano la parte peggio- re della politica e del costume italiano con i loro falsi buonismi e beceri morali- smi. Rivera e soci ostentano supponente- mente coraggio e progressismo nell'of- fendere la religione cattolica sino, ma che satira!, ad infilare l'immagine di Cri- sto in un preservativo: ma perché non azzardano mai nulla verso la religione musulmana? Perché sono dei maramal- di. La ringrazio per la battaglia combattu- ta e vinta, per ora, contro il giornalino di Genova sponsorizzato dalla Provincia, da Don Gallo e suoi sodali. Un caro saluto. Giorgio Giorgi Dobbiamo batterci contro il relativismo più blasfemo Egregio direttore, esistono due verità: la verità oggettiva (la civiltà, il diritto na- turale) con le sue conseguenze religiose, politiche, economico sociali e il relativi- smo con le sue altrettante conseguenze religiose, politiche, economico sociali. Re- lativismo, nato da principii massonico- giacobini tipici della Rivoluzione france- se, presente ormai nel nostro tessuto so- ciale e nelle istituzioni politiche sia libera- li che social-comuniste. Ed è proprio in nome di questo relativismo, che vengono tolti i Crocefissi nelle aule scolastiche per la presenza di alunni islamici, viene pro- posto il diritto di voto agli extracomunita- ri regolari e non, si propongono i Dico, si propone l’aborto, la droga libera e l’euta- nasia. Ed ancora in nome di questo «Relativi- smo» (già condannato dal Santo Padre Benedetto XVI) entrando nel merito, a Genova viene pubblicato un blasfemo giornalino denominato «Ergo Sum» defi- nito «periodico di informazione e cultu- ra» a distribuzione gratuita con tanto di direttore responsabile a nome Matteo Po- litanò. Da tutto ciò è ormai chiaro a tutti che ci troviamo di fronte ad un attacco di anticlericalismo estremizzato (portato avanti anche da Andrea Gallo che mani- festa contro il Family day) ma la cosa più grave è che questa pubblicazione è patro- cinata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia con la presenza di un articolo di Maria Cristina Castellani, assessore provinciale. Non si può certo definire una goliardia, perché un Cristo incappuc- ciato con un preservativo non è certo un qualcosa dal «sapore goliardico» è solo una immagine sacrilega, blasfema che urta la sensibilità del sottoscritto e spero di tutti quelli che si definiscono cattolici- credenti. Sono, siamo veramente indi- gnati, come comunità civile e politica nei confronti della Istituzione Provincia di Genova e riteniamo responsabili di que- sta pubblicazione che attacca il Family day e passa dal sesso esplicito alle accu- se a tutti coloro che criticano i Dico il pre- sidente Repetto e tutta la giunta provin- ciale che ha permesso con i soldi pubblici di insultare Cristo e la Chiesa. Con ogni probabilità sui confronti del Presidente Repetto, dell’assessore Maria Cristina Castellani, del signor Matteo Politanó, del signor Marco Fiorello farò una denun- cia alle autorità competenti per violazio- ne dell’articolo 404 del Codice Penale sul- le offese alla religione mediante vilipen- dio di cose. Con la stima di sempre, le porgo i miei più cordiali saluti Mario Troviso Candidato alla Presidenza della Provincia di Genova per il movimento politico Forza Nuova Noi universitari pensiamo che la rivista sia illeggibile Sottoscriviamo in pieno l’articolo del signor Macco. Siamo un gruppo di stu- denti di Matematica e Medicina e abbia- mo visto già da tempo «Ergo Sum» circo- lare in facoltà. È proprio mal fatta, anzi illeggibile. Ci voleva un articolo di denun- cia così. Speriamo serva a farla sospende- re. Un gruppo di universitari Una mancanza di rispetto verso l’essere umano Ho appena dato un'occhiata al nume- ro di aprile della rivista «Ergo sum», e vorrei esprimere un parere. Sfogliandola sul web sono rimasto pro- prio male, in particolare di fronte all'im- magine di Gesù con il profilattico addos- so, e l'ho vissuta come una mancanza di rispetto proprio triste, e non solo nei con- fronti di chi crede, della Chiesa, e di Dio stesso, ma anche dell'essere umano co- me tale (credente o non-credente). Ognuno è liberissimo di credere o di non credere, certamente. Ma di mancare di rispetto no, questo non è segno di liber- tà; è segno di mancata volontà di dialogo vero e, appunto, rispettoso. A proposito di Cartesio e di «Ergo sum», se fossi in voi, «cogiterei» un po' di più, prima di pubblicare qualcosa, e non mi illuderei che quello espresso dalla rivi- sta Ergo Sum sia un pensiero così popola- re, apprezzato e sensato dai giovani di Genova. ...mmmah... Paolo, un giovane di Genova E poi per le nostre aule i soldi non ci sono Bello l'articolo su Ergo Sum...c'è da chiedersi se la gente lo immagina sola- mente come vengono impegnati le no- stre migliaia di euro di tasse...e poi in presidenza di Medicina non ci sono pc con la porta usb e la nostra aula internet non funziona...(ovviamente per fare 2 esempi risolvibili a dir tanto con 3000 eu- ro.) Ciao. Andrea B. (studente medicina) Un brutto giornale che va in mano ai ragazzi Al mio rientro sul lavoro, faccio legge- re ai miei colleghi la denuncia nei con- fronti di quella rivista «Ergo Sum» che proprio non conoscevo ma che, da come l'avete descritta, deve essere proprio una schifezza. Uno dei miei colleghi dice che l'ha vista in mano a suo figlio e che è davvero uno scandalo. Anche perché nes- suno ne ha parlato in giro. Bisogna dire basta con questi sprechi di denaro pubblico. Che li si investa nella ricerca scientifica, non in queste cose! Paola Fanzio Genova ha ormai imboccato una strada anticlericale Spettabile redazione, noto un filo ros- so a collegare tutta una serie di eventi da voi puntualmente segnalata riguardanti le nostre istituzioni. Osservate: 1. Odifreddi invitato al Festival della Scienza per parlare contro la Chiesa 2. Uaar - con Odifreddi dietro le quinte - sponsorizzato dal Comune per le loro conferenze ovviamente di impronta anti- clericale 3. Comune di Genova che pubblica un opuscolo sulle religioni e che dà pochissi- mo spazio a quella cattolica a fronte di altre religioni sconosciute e che interes- seranno si e no a 50 persone in tutta Ge- nova. 4. Comune che invita appena può per- sonaggi del calibro di Sanguineti, don Gallo e via dicendo, voci chiaramente di parte, a dar adito a polemiche contro la Chiesa di Roma. 5. Comune di Genova che tarda a mo- strare la sua solidarietà all'arcivescovo mons. Bagnasco, che non manda nessu- no dei suoi rappresentanti alla fiaccolata in sua solidarietà. 6. Provincia che finanzia un giornalet- to anticlericale come Ergo Sum Ma penso che la lista potrebbe prose- guire. Per rispondere all'articolo del dottor Macco l'ardua sentenza che mi permetto di emettere è questa: le nostre istituzioni hanno chiaramente sposato una linea non solo laicista, ma anticlericale e ciò è una vergogna per una città come Genova dalla radicata tradizione cristiana e che, ricordiamocelo, ha proclamato Maria Santissima Sua Regina! (a quel che mi risulta non è mai stata deposta né sostitu- ita). Meno male che ci sono le elezioni in vista. Spero che chiunque verrà cambi assolutamente rotta, perché sono certo che la maggioranza della gente è stufa di questi atteggiamenti, anzi scocciata e in- dignata. Riccardo Ferro Alla fine trionfa l’oscurantismo Apprendiamo che la Provincia di Ge- nova ha deciso di sospendere il finanzia- mento al periodico «Ergo Sum», impor- tante strumento di informazione e cultu- ra prodotto da studenti universitari. «Ergo Sum» chiude per aver sostenuto una campagna di sensibilizzazione per il sesso sicuro tra i giovani, per aver messo le istruzioni in copertina su come usare il preservativo, per aver osato criticare il Family Day. Città Partecipata esprime piena solida- rietà alla redazione del periodico. Rite- niamo che questo sia l’ennesimo grave esempio di come le nostre Istituzioni re- stino appiattite sulle posizioni più oscu- rantiste delle gerarchie vaticane, invece di difendere la laicità dello Stato e il dirit- to alla libera espressione di tutti, così co- me garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Fabrizio Tringali portavoce per Città Partecipata Repetto non è pagato per fare il tagliagole La redazione di «Trucioli savonesi» esprime solidarietà al giornale «Ergo Sum», che una censura sommaria e irre- sponsabile vorrebbe condannare a mor- te. Il libero pensiero in questa serva Ita- lia è blasfemia e la libera stampa costitui- sce una specie di incidente. Se è vero che le situazioni antidemocra- tiche sono altre, è altrettanto vero che la nostra è malapena libertà condizionata. Siamo indignati per il comportamento del signor Repetto, Presidente della Pro- vincia, lui sì stipendiato con denaro pub- blico e non certo per fare il tagliagole. Siamo indignati verso un’Università che decide univocamente di soffocare il pen- siero dei propri studenti. Sul collegamento fatto da «il Giornale» tra il giornalismo e i gesti contro Bagna- sco preferiamo invece far scendere sem- plicemente uno stupefatto silenzio. Com- plimenti ai redattori di «Ergo Sum» per il livello degli articoli, che siamo pronti ad ospitare nel nostro contenitore non spon- sorizzato. Invitiamo i nostri lettori ad associarsi nell’espressione di sostegno a questi gio- vani colleghi. redazione di «Trucioli savonesi» Il prete don Gallo a Roma ma per l’orgoglio laico Signor Lussana, il mio conterraneo Don Gallo sfilerà il 12 Maggio a Roma. Si capisce, è un sacerdote, parteciperà alla G.D.F., che non è la Guardia di Finanza, bensì la Giornata della Famiglia, detta all'italiana? Ma quando mai...! Lui andrà a Roma, ammenocché non cambi idea all' ultimo momento, per sfilare assieme ai no-global ed agli altri esagitati per «la giornata dell'orgoglio laico». Sembra porterà con sé una bella scorta di sigari toscani e anche qualche spinello (lo fumò platealmente pure a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova), che passerà in mezzo alla euforia generale del momen- to all'onorevole Caruso, anche egli dive- nuto «laico» per l'occasione. Per riscatta- re il danno da lui fatto alla famiglia, que- sto battagliero presule potrebbe fare una «buona azione» durante il viaggio (all'andata, ma soprattutto al rientro, quando i corpi sono saturi di... tutto), con- vincere i suoi scalmanati compagni a non sfasciare le carrozze del treno, nel caso qualche ignaro controllore si azzar- dasse a chiedere loro il biglietto... Sembra che Tony Blair abbia deciso di «lasciare» tra qualche settimana. Io, an- che se egli nulla ha da fare con il nostro Paese, ed è anche considerato «sociali- sta», mi levo tanto di cappello e lo ringra- zio per quel di positivo egli ha fatto per l'Europa (alleanza «reale» con l'Ameri- ca di Bush, intervento «reale» nei luoghi del mondo ove il terrorismo fanatico-reli- gioso, espandendosi, minaccia anche noi, eccetera). E mi auguro che anche in Francia, domenica prossima, si concre- tizzi il nuovo Blair francese, Sarkozy. Cordialissimi saluti Luigi Fassone - Camogli L’AULA DI MONTECITORIO I radicali hanno promesso di portare il caso dei fondi tagliati a «Ergo Sum» in Parlamento Dopo che Università e Provincia hanno ritirato i fondi, i redattori chiedono ai radicali di portare il caso in Parlamento e al governo 52 Cronaca il Giornale Martedì 8 maggio 2007

Transcript of Cronaca Martedì8maggio2007 Ergo Sum non cogita e cerca … · Provincia con la presenza di un...

Page 1: Cronaca Martedì8maggio2007 Ergo Sum non cogita e cerca … · Provincia con la presenza di un articolo di Maria Cristina Castellani, assessore provinciale. Non si può certo definire

Ergo Sum non cogita e cerca scuseper giustificare lo sfregio del Cristo

LA PAROLA AI LETTORI

ANDREA MACCO

Dopo le denunce delGiornale e il conse-guente taglio dei fondi

da parte dell'Università e del-la Provincia di Genova, ErgoSumchiude.Loannuncia il ca-poredattore Marco Fiorello inuncomunicatostampapubbli-catoanchesulsitodiRadioRa-dicale.

Nei prossimi giorni ci saràun confronto di idee diretta-mente con la redazione di Er-go Sum, giornalino universita-rioche nelnumerodiaprile ri-portava disegni osceni e accu-se alla Chiesa. È stata diffusauna replica scritta di MarcoFiorello in cui non si coglie al-cuna traccia di rammaricoper i toni offensivi degli attac-chi anticattolici, ma, anzi, unrilancio della polemica.

Accusano il Giornale e il sot-toscritto di avere spento un«organo d'informazione e cul-tura nella nostra città», sotta-cendo il fattochesia l'Universi-tà sia la Provincia - certo nonsospettabiledi collusione ideo-logicacolGiornale -hannoim-mediatamenteepubblicamen-tericonosciuto il caratterebla-sfemoeoffensivodialcunepa-gine del numero di aprile. PerErgo Sum il loro agire sarebbedettato solo da ragioni di con-venienza elettorale. Non si ca-piscetuttaviacherelazioneab-

bia l'Ateneo con le prossimeelezioni.

Invocano a loro sostegno ildettato dell'articolo 21 dellaCostituzione («Tutti hanno di-rittodimanifestare liberamen-te ilpropriopensierocon lapa-rola, loscrittoeognialtromez-zo di diffusione»). Peccato chenon sia citato anche l'articolo2, che recita «La Repubblicariconosce e garantisce i dirittiinviolabili dell'uomo...», tracuièprimarioquellodinonve-der vilipesa la propria religio-ne. E neppure certi passi fon-damentali della recentissima

(23aprile2007)«CartadeiVa-lori, della Cittadinanza e dell'Integrazione»emanatadalMi-nistero dell'Interno, in cui fral'altro si legge: «Lo Stato laicoriconosce il contributo positi-vo che le religioni recano allacollettivitàe intendevalorizza-re ilpatrimoniomoraleespiri-tualediciascunadiesse...» (ar-ticolo 21); «L'ordinamentoproibisce l'offesa verso la reli-gione e il sentimento religiosodelle persone» (articolo 24);«L'Italia rispetta i simboli e isegnidi tutte lereligioni...» (ar-ticolo 25).

Non pare proprio che la re-dazionediErgoSumsi siaatte-nutaaquesteraccomandazio-ni nel momento in cui, in uncontesto di inequivocabile in-no al profilattico, ha rappre-sentato Gesù Cristo avvolto inuncellophanaformadigondo-ne e ha aggiunto la scritta «Sela prudenza non è mai trop-pa... anche io mi proteggo»!La difesa è che si tratti di unastatua fotografata in una nonprecisata chiesa in restauro...

Marco Fiorello sottolinea ilcarattere apartitico e indipen-dentediquestogiornalinostu-

dentesco. Il contenuto, però,lascia quale dubbio: il numerodi aprile di Ergo Sum traboccadi un laicismo aggressivo,sprezzante,volgare,maiaper-to ad alcun dubbio o contrad-dittorio.Nonsaràuncaso il fat-tocheora la redazioneannun-ci che «in merito alla chiusuraimmotivata di Ergo Sum, laprossima settimana avrà luo-go un'interrogazione parla-mentarepromossadaideputa-ti dei Radicali».

Liberazione, il quotidiano diRifondazione,domenicahade-dicato un articolo alla vicen-

da. Il giornale sposa la tesi delCristoavvoltonelcellophan,ri-corda gli scoop della redazio-ne,composta -siprecisa -«an-che da «giovani appartenentialmondoscout».Laconclusio-ne è un attacco alla Provincia(e quindi al suo presidente)che ha tagliato i fondi: «Chissàse il centro sinistra a Genovasiaccorgeràcheanche igiova-ni votano» si chiede polemica-mente la giornalista.

Infine Fiorello se la prendecon noi accusandoci di diffa-mazione perché abbiamo ac-costato gli attacchi contro

monsignor Bagnasco su ErgoSum alle recenti scritte oltrag-giosecomparsesuimuridiGe-nova. Lungi da noi gettare so-spetti sui ragazzi di Ergo Sum.Pagine così unilaterali e fazio-se costituiscono però un obiet-tivo «brodo di coltura».

Le reazioni critiche di stu-denti universitari (e non solodistudenti)versoErgoSumso-no state numerosissime (alcu-ne le vedete pubblicate sotto).Nonsidicache larivista ècon-segnata a mano ad personamperché, come è normale chesia, un giornale pubblico pas-sa di mano in mano. Inoltresulla rivista stessa è chiara-mente scritto che se ne posso-no trovare numerose copie adisposizionedelpubblicopres-so la Biblioteca Berio.

Con quel giornalino almenosi combatte l’Aids

Solo a una lettura superficiale puòsfuggire l’importanza per gli studenti dipubblicazioni come questa in tema di pre-venzione dell’Aids, informazione univer-sitaria, opportunità, ma sopra ogni cosaun’attenta analisi del mondo che li cir-conda.

Associazione RadicaleLibertà è Partecipazione

Genova

Io, laico, mi indigno:ma dove sono i cattolici?

Caro Lussana, sono sposato con unadonna profondamente cattolica, io sonoconvintamente laico, ma, entrambi, ri-spettosi delle reciproche convinzioni.

In questo momento, gli attacchi chevengono portati alla Chiesa da parte dipersonaggi squallidi, vecchie megeresenza cultura, m'indignano, ma non av-verto altrettanto da parte di coloro cheogni giorno si recano in Chiesa a prende-re l'ostia.

Un padre nobile della Repubblica Italia-na ebbe l'improntitudine, a suo tempo, diredarguire al ristorante una bella signo-ra perché indossava, secondo lui, un abi-to troppo scollato: era Luigi Oscar Scalfa-ro, che ora osserva un religioso silenzio.

Il Presidente del Consiglio consiglia atutti di abbassare i toni: «degli scriteriatici sono sempre».

L'onorevole Rosi Bindi avverte: «laChiesa pensi a pregare».

Tutti cattocomunisti che s'indignanose così vengono etichettati, ma che, sicu-ramente, rappresentano la parte peggio-re della politica e del costume italianocon i loro falsi buonismi e beceri morali-smi.

Rivera e soci ostentano supponente-mente coraggio e progressismo nell'of-fendere la religione cattolica sino, mache satira!, ad infilare l'immagine di Cri-sto in un preservativo: ma perché nonazzardano mai nulla verso la religionemusulmana? Perché sono dei maramal-di.

La ringrazio per la battaglia combattu-ta e vinta, per ora, contro il giornalino diGenova sponsorizzato dalla Provincia,da Don Gallo e suoi sodali.

Un caro saluto.Giorgio Giorgi

Dobbiamo batterci controil relativismo più blasfemo

Egregio direttore, esistono due verità:la verità oggettiva (la civiltà, il diritto na-turale) con le sue conseguenze religiose,politiche, economico sociali e il relativi-smo con le sue altrettante conseguenzereligiose, politiche, economico sociali. Re-lativismo, nato da principii massonico-giacobini tipici della Rivoluzione france-se, presente ormai nel nostro tessuto so-cialee nelle istituzioni politiche sia libera-li che social-comuniste. Ed è proprio innome di questo relativismo, che vengonotolti i Crocefissi nelle aule scolastiche perla presenza di alunni islamici, viene pro-posto il diritto di voto agli extracomunita-ri regolari e non, si propongono i Dico, sipropone l’aborto, la droga libera e l’euta-nasia.

Ed ancora in nome di questo «Relativi-

smo» (già condannato dal Santo PadreBenedetto XVI) entrando nel merito, aGenova viene pubblicato un blasfemogiornalino denominato «Ergo Sum» defi-nito «periodico di informazione e cultu-ra» a distribuzione gratuita con tanto didirettore responsabile a nome Matteo Po-litanò. Da tutto ciò è ormai chiaro a tuttiche ci troviamo di fronte ad un attacco dianticlericalismo estremizzato (portatoavanti anche da Andrea Gallo che mani-festa contro il Family day) ma la cosa piùgrave è che questa pubblicazione è patro-cinata dall’Assessorato alla Cultura dellaProvincia con la presenza di un articolodi Maria Cristina Castellani, assessoreprovinciale. Non si può certo definireuna goliardia, perché un Cristo incappuc-ciato con un preservativo non è certo unqualcosa dal «sapore goliardico» è solouna immagine sacrilega, blasfema cheurta la sensibilità del sottoscritto e sperodi tutti quelli che si definiscono cattolici-credenti. Sono, siamo veramente indi-gnati, come comunità civile e politica neiconfronti della Istituzione Provincia diGenova e riteniamo responsabili di que-sta pubblicazione che attacca il Familyday e passa dal sesso esplicito alle accu-se a tutti coloro che criticano i Dico il pre-sidente Repetto e tutta la giunta provin-ciale che ha permesso con i soldi pubblicidi insultare Cristo e la Chiesa. Con ogniprobabilità sui confronti del PresidenteRepetto, dell’assessore Maria CristinaCastellani, del signor Matteo Politanó,del signor Marco Fiorello farò una denun-cia alle autorità competenti per violazio-ne dell’articolo 404 del Codice Penale sul-le offese alla religione mediante vilipen-dio di cose.

Con la stima di sempre, le porgo i mieipiù cordiali saluti

Mario TrovisoCandidato alla Presidenzadella Provincia di Genovaper il movimento politico

Forza Nuova

Noi universitari pensiamoche la rivista sia illeggibile

Sottoscriviamo in pieno l’articolo delsignor Macco. Siamo un gruppo di stu-denti di Matematica e Medicina e abbia-mo visto già da tempo «Ergo Sum» circo-lare in facoltà. È proprio mal fatta, anziilleggibile. Ci voleva un articolo di denun-cia così. Speriamo serva a farla sospende-re.

Un gruppo di universitari

Una mancanza di rispettoverso l’essere umano

Ho appena dato un'occhiata al nume-ro di aprile della rivista «Ergo sum», evorrei esprimere un parere.

Sfogliandola sul web sono rimasto pro-prio male, in particolare di fronte all'im-magine di Gesù con il profilattico addos-so, e l'ho vissuta come una mancanza dirispetto proprio triste, e non solo nei con-fronti di chi crede, della Chiesa, e di Diostesso, ma anche dell'essere umano co-me tale (credente o non-credente).

Ognuno è liberissimo di credere o dinon credere, certamente. Ma di mancaredi rispetto no, questo non è segno di liber-tà; è segno di mancata volontà di dialogovero e, appunto, rispettoso.

A proposito di Cartesio e di «Ergosum», se fossi in voi, «cogiterei» un po' di

più, prima di pubblicare qualcosa, e nonmi illuderei che quello espresso dalla rivi-sta Ergo Sum sia un pensiero così popola-re, apprezzato e sensato dai giovani diGenova.

...mmmah...Paolo, un giovane di Genova

E poi per le nostre aulei soldi non ci sono

Bello l'articolo su Ergo Sum...c'è dachiedersi se la gente lo immagina sola-mente come vengono impegnati le no-stre migliaia di euro di tasse...e poi inpresidenza di Medicina non ci sono pccon la porta usb e la nostra aula internetnon funziona...(ovviamente per fare 2esempi risolvibili a dir tanto con 3000 eu-ro.)

Ciao.Andrea B. (studente medicina)

Un brutto giornaleche va in mano ai ragazzi

Al mio rientro sul lavoro, faccio legge-re ai miei colleghi la denuncia nei con-fronti di quella rivista «Ergo Sum» cheproprio non conoscevo ma che, da comel'avete descritta, deve essere propriouna schifezza. Uno dei miei colleghi diceche l'ha vista in mano a suo figlio e che èdavvero uno scandalo. Anche perché nes-suno ne ha parlato in giro.

Bisogna dire basta con questi sprechidi denaro pubblico. Che li si investa nellaricerca scientifica, non in queste cose!

Paola Fanzio

Genova ha ormai imboccatouna strada anticlericale

Spettabile redazione, noto un filo ros-so a collegare tutta una serie di eventi davoi puntualmente segnalata riguardantile nostre istituzioni.

Osservate:1. Odifreddi invitato al Festival della

Scienza per parlare contro la Chiesa2. Uaar - con Odifreddi dietro le quinte

- sponsorizzato dal Comune per le loroconferenze ovviamente di impronta anti-clericale

3. Comune di Genova che pubblica unopuscolo sulle religioni e che dà pochissi-mo spazio a quella cattolica a fronte dialtre religioni sconosciute e che interes-seranno si e no a 50 persone in tutta Ge-nova.

4. Comune che invita appena può per-sonaggi del calibro di Sanguineti, donGallo e via dicendo, voci chiaramente di

parte, a dar adito a polemiche contro laChiesa di Roma.

5. Comune di Genova che tarda a mo-strare la sua solidarietà all'arcivescovomons. Bagnasco, che non manda nessu-no dei suoi rappresentanti alla fiaccolatain sua solidarietà.

6. Provincia che finanzia un giornalet-to anticlericale come Ergo Sum

Ma penso che la lista potrebbe prose-guire.

Per rispondere all'articolo del dottorMacco l'ardua sentenza che mi permettodi emettere è questa: le nostre istituzionihanno chiaramente sposato una lineanon solo laicista, ma anticlericale e ciò èuna vergogna per una città come Genovadalla radicata tradizione cristiana e che,ricordiamocelo, ha proclamato MariaSantissima Sua Regina! (a quel che mirisulta non è mai stata deposta né sostitu-ita).

Meno male che ci sono le elezioni invista. Spero che chiunque verrà cambiassolutamente rotta, perché sono certoche la maggioranza della gente è stufa diquesti atteggiamenti, anzi scocciata e in-dignata.

Riccardo Ferro

Alla fine trionfal’oscurantismo

Apprendiamo che la Provincia di Ge-nova ha deciso di sospendere il finanzia-mento al periodico «Ergo Sum», impor-tante strumento di informazione e cultu-ra prodotto da studenti universitari.

«Ergo Sum» chiude per aver sostenutouna campagna di sensibilizzazione per ilsesso sicuro tra i giovani, per aver messole istruzioni in copertina su come usare ilpreservativo, per aver osato criticare ilFamily Day.

Città Partecipata esprime piena solida-rietà alla redazione del periodico. Rite-niamo che questo sia l’ennesimo graveesempio di come le nostre Istituzioni re-stino appiattite sulle posizioni più oscu-rantiste delle gerarchie vaticane, invecedi difendere la laicità dello Stato e il dirit-to alla libera espressione di tutti, così co-me garantito dall’articolo 21 della nostraCostituzione.

Fabrizio Tringaliportavoce per Città Partecipata

Repetto non è pagatoper fare il tagliagole

La redazione di «Trucioli savonesi»esprime solidarietà al giornale «ErgoSum», che una censura sommaria e irre-sponsabile vorrebbe condannare a mor-te. Il libero pensiero in questa serva Ita-

lia è blasfemia e la libera stampa costitui-sce una specie di incidente.

Se è vero che le situazioni antidemocra-tiche sono altre, è altrettanto vero che lanostra è malapena libertà condizionata.Siamo indignati per il comportamentodel signor Repetto, Presidente della Pro-vincia, lui sì stipendiato con denaro pub-blico e non certo per fare il tagliagole.Siamo indignati verso un’Università chedecide univocamente di soffocare il pen-siero dei propri studenti.

Sul collegamento fatto da «il Giornale»tra il giornalismo e i gesti contro Bagna-sco preferiamo invece far scendere sem-plicemente uno stupefatto silenzio. Com-plimenti ai redattori di «Ergo Sum» per illivello degli articoli, che siamo pronti adospitare nel nostro contenitore non spon-sorizzato.

Invitiamo i nostri lettori ad associarsinell’espressione di sostegno a questi gio-vani colleghi.

redazione di «Trucioli savonesi»

Il prete don Gallo a Romama per l’orgoglio laico

Signor Lussana, il mio conterraneoDon Gallo sfilerà il 12 Maggio a Roma. Sicapisce, è un sacerdote, parteciperà allaG.D.F., che non è la Guardia di Finanza,bensì la Giornata della Famiglia, dettaall'italiana? Ma quando mai...! Lui andràa Roma, ammenocché non cambi idea all'ultimo momento, per sfilare assieme aino-global ed agli altri esagitati per «lagiornata dell'orgoglio laico». Sembraporterà con sé una bella scorta di sigaritoscani e anche qualche spinello (lo fumòplatealmente pure a Palazzo Tursi, sededel Comune di Genova), che passerà inmezzo alla euforia generale del momen-to all'onorevole Caruso, anche egli dive-nuto «laico» per l'occasione. Per riscatta-re il danno da lui fatto alla famiglia, que-sto battagliero presule potrebbe fareuna «buona azione» durante il viaggio(all'andata, ma soprattutto al rientro,quando i corpi sono saturi di... tutto), con-vincere i suoi scalmanati compagni anon sfasciare le carrozze del treno, nelcaso qualche ignaro controllore si azzar-dasse a chiedere loro il biglietto...

Sembra che Tony Blair abbia deciso di«lasciare» tra qualche settimana. Io, an-che se egli nulla ha da fare con il nostroPaese, ed è anche considerato «sociali-sta», mi levo tanto di cappello e lo ringra-zio per quel di positivo egli ha fatto perl'Europa (alleanza «reale» con l'Ameri-ca di Bush, intervento «reale» nei luoghidel mondo ove il terrorismo fanatico-reli-gioso, espandendosi, minaccia anchenoi, eccetera). E mi auguro che anche inFrancia, domenica prossima, si concre-tizzi il nuovo Blair francese, Sarkozy.

Cordialissimi salutiLuigi Fassone - Camogli

L’AULA DI MONTECITORIOI radicali hanno promesso

di portare il caso dei fondi tagliatia «Ergo Sum» in Parlamento

Dopo che Universitàe Provincia hanno ritiratoi fondi, i redattori chiedonoai radicali di portare il casoin Parlamento e al governo

52 Cronaca il Giornale � Martedì8maggio2007