Croce Verde Notizie

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Quale età hanno i militi? Siamo giovani o vecchi? Un ricordo per l’Abruzzo Festa al SERMIG 150 ANNI DI “SOCCORSO” Cenni storici Cenni storici Anno XXVI - Numero 1/2011 Trimestrale d’informazione della Croce Verde Torino e Sezioni Tassa riscossa Torino - Ferrovia Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Torino Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3604 del 30/12/85 Direzione Redazione: Via Dorè, 4 - 10121 Torino Tel. 011.5621606 - Fax 011.5621806 www.croceverde.org - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA Avviso per i signori portalettere: in caso di mancato recapito inviare al CMP Torino Nord per la restituzione al mittente presso pagamento resi 150 ANNI DI “SOCCORSO”

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n°1 - 2011

Transcript of Croce Verde Notizie

Quale età hanno i militi?Siamo giovani o vecchi?

Un ricordo per l’AbruzzoFesta al SERMIG

150 ANNI DI “SOCCORSO”

Cenni storiciCenni storici

Anno XXVI - Numero 1/2011Trimestrale

d’informazione della Croce Verde

Torino e Sezioni

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Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/clegge 662/96 filiale di Torino

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150 ANNI DI “SOCCORSO”

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Periodico d'informazione dellaCroce Verde Torino

Direzione editoriale e redazioneVia Dorè 4 – 10121 TorinoTel. 011.562.16.06Fax 011.562.18.06www.croceverde.orgemail: [email protected]

Direttore responsabile:Patrizio Abrate

Vice direttore:Roberto Tofful

In redazione:Giulio AiraghiLuca BalleroGianna BrustiaVincenzo FavalePaolo GalvanLuisella MomoManuela Segre

Hanno collaborato a questonumero:Giuseppe De CarolisMario Paolo Moiso

Grafica, impaginazione eStampa:Tipografia LITHO ART NEWVia Guido Reni 1010136 TorinoTel. 011.329.90.47

AVVISO AI LETTORIIl Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico della nostra rivista. Nelrispetto della legge per la tutela dei datipersonali (privacy) comunichiamo chetale archivio è gestito dalla Croce VerdeTorino. I suoi dati non saranno oggettodi comunicazione o diffusione a terzi.Lei potrà richiedere in qualsiasi momentola cancellazione dei suoi dati scrivendoalla redazione del giornale.

Associato all’USPIUnione Stampa PeriodicaItaliana

Quale età hanno i militi?Siamo giovani o vecchi?

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150 ANNI DI “SOCCORSO”

Sommario

Cenni storici sulle Pubbliche AssistenzeLa nascita di una nuova coscienza.....................................Pag. 4

… e il futuro?Stati generali Croce Verde ..............................................Pag. 6

Esperienza Italia 150 .................................Pag. 7

Quale “età” hanno i militi?Siamo giovani o vecchi? .................................................Pag. 8

News dall’Ente ...............................................Pag. 10

La terra trema, io noUn ricordo per l’Abruzzo .................................................Pag. 14

Tazebao .............................................................Pag. 15

Il mio donoLa nuova rete della solidarietà

Sostieni la Croce Verde Torino

PERCHE’ DONAREUn numero considerevole di persone che devono effettuare tera-pie, trasporti interospedalieri, essere dimesse da ospedali, fre-quentare centri diurni di riabilitazione oppure persone disabili,spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti inquanto non autosufficienti o perché necessitano di particolari ac-corgimenti durante la fase del trasporto.I dati in nostro possesso evidenziano una costante crescita di ri-chieste di servizi da parte della cittadinanza.Non è di poca rilevanza il numero dei servizi che risultano inevasiper mancanza di Mezzi e Volontari.Croce Verde Torino si propone, con il Vostro aiuto, di dare ade-guata risposta alle richieste di assistenza e trasporto nel territoriodella provincia di Torino.

COME DONAREAttraverso l’iniziativa il Mio dono puoi effettuare una donazionetramite internet, con addebito in conto corrente o su carta di cre-dito, sul sito croceverde.org o presso una delle Agenzie contrad-distinte UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco diSicilia. Per tutte le operazioni non saranno addebitate lecommissioni.

L'Organizzazione riceverà l'intero importo selezionato.2

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La “nostra” Croce Verde, con i suoi 104 anni di attività, ha par-tecipato, nel settore di sua competenza, a oltre due terzi dellavita della nostra Patria: e questa sua partecipazione esige cheda tutti noi si senta il desiderio e, quindi, il dovere di celebrareil compimento del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.Per motivi di lavoro ho, in questi giorni, attraversato moltecittà italiane, da Roma al nord, e in nessuna ho constatato iltripudio di tricolori che, a Torino, adornano le nostre case e,perfino, i nostri cortili.Sensibilità diversa ? O, in Torino, coscienza di paternità da partedi coloro che hanno dato iniziale avvio al processo di Unità Nazio-nale?E’ assai probabile che gli abitantidi Torino, oggi in maggioranzaoriundi da altre regioni d’Italia eperfino da paesi stranieri, ab-biano maggior consapevolezzache chi nasce a Torino è bensì“torinese”, ma è soprattutto ita-liano, membro cioè di una na-zione che, per ragionigeografiche, di storia, di lingua,si estende ininterrotta dalle Alpi alle Isole, avendo adottatocome proprio simbolo la bandiera tricolore.Si sventolino pure i gonfaloni cittadini e paesani, i gagliardettidei partiti, i drappi delle confraternite religiose, le variopinteinsegne dei mille e mille club sportivi: è un diritto di ciascunoqualificare la propria appartenenza all’uno o all’altro grupposociale, ma, al di là e al di sopra di questo variegato sventolio,s’innalzi, ancora e sempre, il Tricolore, simbolo della nostraUnità Nazionale, memoria del nostro comune sentire, orgogliodi appartenenza a un Paese, che la geografia e la Storia hanfatto “nostro”.

(avv. Paolo Emilio Ferreri)

“STRINGIAMOCI A UN’UNICABANDIERA, UNA SPEME…”

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Cenni storici sulle PubblicheAssistenze (dal 1861 al 1911)La nascita di una nuova coscienza

di Gianna BRUSTIA

Nel 1861, lo Statuto Albertino, esteso a tutto il ter-ritorio nazionale, riconosce, nell’art. 32, la libertàdi associazionismo: senz’armi, uniformandosialle leggi che possano regolarne l’esercizionell’interesse della cosa pubblica”.Lo Stato-nazione, inoltre, comincia ad occuparsi di“welfare” e il sociologo Jens Alber individua nellafase “preistorica” (1600 – 1880) una visione dellapovertà come mancanza, difetto personale e ri-scontra la necessità di un sostegno, non tantovolto al benessere individuale, ma piuttosto almantenimento dell’ordine sociale, in quanto lecondizioni di vita dell’epoca erano di estrema po-vertà per la maggior parte della popolazione: turnimassacranti, salari esigui e solo per le effettive oredi lavoro, assenza di contributi e sostegno in casodi malattia... I presupposti succitati e gli spazi lasciati vuoti dal-l’intervento dello Stato e delle Amministrazioni lo-cali danno forma e diffusione alle società di mutuosoccorso che, inizialmente, si basano sull’unionedelle forze, sulla responsabilità di gruppo, sulsenso di dignità, mutualità, solidarietà fra i lavo-ratori, autogestione dei fondi sociali e moralità.Non hanno, infatti, diritti i soci che si ammalano acausa del loro dissennato stile di vita. Obiettivi che nel tempo mutano e, in seguito aduna trasformazione interna, fanno di queste realtàun’importante esperienza popolare nella gestionedell’intervento sanitario, assistenziale e di solida-rietà, sino ad allora di competenza esclusiva deireligiosi. Lo stesso Alber definisce “fase di decollo” del“welfare” quella compresa tra il 1880 e il 1914.Lo Stato attua provvedimenti di assicurazionesociale; vengono messe in luce le cause collet-

tive della miseria, il benessere individuale divieneun obiettivo politico riconosciuto e si promuovonodei regimi di previdenza sociale esclusivamenteper la classe operaia con l’obiettivo di integrare ilavoratori nell’economia capitalistica e nello Stato-nazione di appartenenza.Inizialmente nata come unione di lavoratori appar-

tenenti alla stessa categoria, nei primissimi annila Fratellanza Militare ha come finalità il mutuosoccorso tra gli aderenti e, solo nel 1878, costi-tuisce al suo interno la “Compagnia Volonta-ria di Pubblica Assistenza” per portare aiuto aidiseredati e agli infortunati.Una compagnia volontaria, organizzata militar-mente, dove i volontari oltre che ad assistere gliammalati e soccorrere gli infortunati, eseguivanoesercitazioni periodiche. Essi svolgevano il proprioservizio in divisa, simile a quella militare, e ancoraoggi non è difficile trovare associazioni in cui i soc-

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corritori sono chiamati “militi”. Si era agli alboridell’assistenza laica che si potrebbe tradurre in:“Non più carità, ma solidarietà”.Unanimi nel loro impegno le Pubbliche Assistenzenon fanno distinzioni di servizio tra nobili e popolo,ricchi e poveri, servono chiunque esprima un bi-sogno, non pongono condizioni all’aiuto prestato esono aperte a chiunque voglia prendervi parte. Queste associazioni si sentono le prime realtà ve-ramente italiane: il colore verde della “croce” di-verso dal rosso ne è una testimonianza. Il colore verde poi è da riferirsi a una tendenza re-pubblicana e di fratellanza militare di queste as-sociazioni. Le associazioni sono gestite dagli stessi soci e lecariche elettive. In un periodo storico in cui il di-

ritto di voto è circoscritto a pochi cittadini maschidi censo elevato, le Pubbliche Assistenze sono ilprototipo di una società in cui i valori di ugua-glianza, democrazia e partecipazione sono giàconsolidati.L’appartenenza all’Associazione richiede alcuni fon-damentali requisiti: non avere carichi pendenti conla giustizia, dimostrare di potersi mantenere con ilproprio lavoro ed essere di sana e robusta costitu-zione per non essere di peso alla collettività.Nel 1892 si svolge a La Spezia il primo “Con-gresso delle Associazioni di Pubblica Assi-

stenza” che vede la partecipazione di 29 associa-zioni di cui 12 toscane con un numero complessivodi 6.870 militi. Il Congresso, nato come strumentonon solo di coordinamento organizzativo, maanche di mobilitazione politica e sociale per pro-muovere innovazioni legislative, si chiude con unpatto federale destinato, per ora, a restare solosulla carta.Nel 1895, a Roma, si svolge il secondo CongressoNazionale con la partecipazione di 40 associa-zioni. Vengono apportate alcune modifiche al PattoFederale di La Spezia, che viene confermato, e de-liberata la bandiera federale: bianca, con al centroil mondo e il motto “Humanitas”.A Pisa, il 21 novembre 1899, viene fondatal’”Unione Federativa delle Misericordie” e a Viareg-gio, nello stesso anno, 31 associazioni costitui-scono la “Confederazione Toscana fra le società diPubblica assistenza”.Nel 1903 nasce il primo organismo di coordina-mento a livello regionale: l’”Unione Regionale To-scana” che raccoglie le istanze e coordina l’attivitàdelle Pubbliche Assistenze della Toscana.Nel 1904 si riunisce l’ennesimo Congresso dellaFederazione Nazionale e, nonostante non ci fosseun vero e proprio atto costitutivo, viene fatto ungrande passo avanti in quella direzione.Nel 1906 primo Consiglio Federale con Paletti Pre-sidente e nello stesso anno, a dicembre, è varatauna bozza di regolamento della Federazione. Nel 1908 il Bollettino diviene il portavoce uffi-ciale della Federazione e viene pubblicato con unacerta regolarità fino al 1914 e di nuovo dal 1918in poi, rappresentando un importante strumentodi informazione sull’attività dell’organismo fede-rale e sulla vita delle singole associazioni.Sempre nel 1908 la Federazione riesce ad otte-nere un sussidio di 400 lire dal Governo, primo ri-conoscimento da parte dell’esecutivo dellapubblica utilità dell’azione svolta e nel 1911, dopoessere eretta ad Ente Morale, vanterà un sussidiogovernativo annuale di 5.000 lire.Le Associazioni federate godono sempre della loro

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autonomia e tramite le Unioni Regionalisono l’esempio, raro in quel periodo storico,in cui l’organo sovraordinato svolge la fun-zione di indirizzo e di coordinamento, senzaperaltro interferire nelle scelte delle singoleassociazioni. In Piemonte le iniziative spontanee nate al-l’interno delle grandi fabbriche e nei circolioperai, o l’ispirazione di industriali illuminatie di operatori sanitari lungimiranti, sono de-terminanti per la nascita di numerose Pub-bliche Assistenze: nel 1907 a Torino la CroceVerde, ad Asti nel 1909 e a Nizza Monferratonel 1910. Già nei primi anni del secolo scorso questeistituzioni si diffondono sui principi della so-lidarietà sociale, della apoliticità e dell’as-senza di qualsiasi fine di lucro. La cultura solidaristica si va concretizzandoattraverso l’impegno e la volontà di comunicittadini appartenenti a tutti gli ambienti so-ciali. 1° puntata (segue)

Fonti: testi di Tiziano Costa, Fulvio Conti ed Ermanno Sacchetto

Anche quest’anno il Consiglio Direttivo della no-stra Associazione, in occasione dell’assembleaannuale ordinaria, ha deciso, per la terza voltanella sua storia, di convocare gli “Stati Generali”della Croce Verde, per ciò intendendo una con-ferenza di organizzazione aperta a tutti coloroche, a qualunque titolo, si impegnano all’internodell’Ente in compiti di direzione, programma-zione o coordinamento delle varie attività.Questo appuntamento, nato dall’esigenza sen-tita da molti di verificare se le scelte operatedall’Ente andassero o meno nella giusta dire-zione rispetto alle aspettative del volontariato,può offrire infatti indicazioni, stimoli e sollecita-zioni utili a definire le strategie operative da per-seguire nella programmazione dell’attivitàfutura.Lo scenario di riferimento in cui ci troviamo oggiad operare, caratterizzato da una crescente de-lega da parte dell’ente pubblico ai “privati” diampie parti dei propri obblighi istituzionali di as-sistenza, unitamente alla scarsità ormai cronicadi risorse economiche, ci costringe infatti adoperare in un clima di “sussidiarietà obbligata”che mortifica non tanto lo spirito del singolo vo-

lontario quanto piuttosto la visione complessivadel fine istituzionale per il quale venne a suotempo creata l’associazione.È per questo motivo che l’attuale Consiglio Di-rettivo, pur non volendo in nessun modo venirmeno ai propri impegni nei confronti dell’emer-genza sanitaria e del trasporto sanitario in ge-nere, sta comunque analizzando e verificandodifferenti possibili diversificazioni dell’attività checonsentano, pur permanendo nell’ambito statu-tario di solidarietà popolare, una diversa atten-zione anche all’assistenza, alla protezione civilee alla tutela dell’ambiente.Per tale scopo poi, ci si sta interrogando sul-l’adeguatezza o meno della nostra carta statu-taria che, ancorchè parzialmente rinnovata almomento della trasformazione da Ipab in asso-ciazione, racchiude fra i suoi articoli alcune pre-visioni ormai non più in linea con gliorientamenti delle attuali norme di settore.Anche quest’argomento, con molti altri oggi incantiere, sarà oggetto dell’ordine del giornodegli Stati Generali di cui poi vi daremo ampioresoconto nelle prossime edizioni.Buona guardia a tutti.

… e il futuro?Stati generali Croce Verde di Mario Paolo MOISO

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In un paio d’occasioni, l’equipaggio della 260, cioèl’autoambulanza dei servizi d’urgenza a Venaria,si è unita a noi e, insieme, formava una bella notadi colore.Verso le ore 11:00 la piazza traboccava di genteche nemmeno le transenne riuscivano a tratte-nere. Il Presidente Giorgio Napolitano, scortato daiCorazzieri e circondato dalle Personalità, faceva fi-nalmente la sua apparizione sulla piazza, tra gliapplausi scroscianti che facevano da colonna so-nora alle numerose bandierine tricolore sventolatecon entusiasmo da adulti e piccini.Dopo aver salutato la folla e il gruppo storico deiBersaglieri, che avevano animato la mattinata, ilPresidente si congedava da Venaria.Si è chiusa così una delle pagine tricolori alla Reg-gia della Venaria Reale, ma la stessa si è già colo-rata di rosa, perché il 7 maggio c’è stata lapartenza del giro del giro d’Italia, e noi volontarisiamo stati presenti, e ancora una volta il coloreverde del nostro simbolo ha fatto da sfondo ad unagran manifestazione e l’arancione delle nostre di-vise spiccava tra la folla per garantire serenità esicurezza.

Il nostro impegno per ESPERIENZA ITALIA 150

Siamo, come al solito durante le grandi manife-stazioni, presenti in forze con interventi straordi-nari grazie alla disponibilità dei nostri volontari.L’impegno, per ora, è rivolto a fornire assistenzadurante:- mostre O.G.R. con una squadra per tutto

l’orario di apertura- mostre ed eventi alla Reggia di Venaria per

circa quaranta sabati e festivi- raduni delle varie armi (in particolare quella

degli Alpini) in supporto alle richieste supple-mentari di mezzi per soccorso 118

Un “servizio” da ricordaredi Giuseppe De Carolis

Il 19 marzo, festa del papà, è stato per noi ungiorno particolare. Colui che si potrebbe definire ilpapà di tutti gli italiani, ovvero il Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano, è venuto in visitaalla Reggia della Venaria Reale.Quel giorno ero in servizio alla Reggia con ErcoleCravero della 7a Squadra. I vari dialetti d’Italia si ricorrevano lungo le strade,si udivano liguri, marchigiani, siciliani, milanesi,ma su tutti capeggiava il dialetto toscano, poichédiversi pullman erano arrivati dalle città di Firenzee di Perugia.Il tutto in una città ammantata di bandiere trico-lori che sventolavano da ogni luogo, sembrava dirivivere una giornata del Risorgimento; è difficiletramite queste poche righe trasmettere le emo-zioni che abbiamo provato in quelle ore; il cuore ela gioia palpitavano sotto la croce verde cucitasulla nostra divisa.

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Quale “età” hanno i militi?Siamo giovani o vecchi?

di Vincenzo FAVALE e Roberto TOFFUL

Nell’anno dedicato al Volontariato Europeo è natain molti la voglia di analizzare il mondo dei volon-tari cercando di contarsi, individuare i vari trenddi sviluppo ecc. I risultati di una ricerca U.E. li tro-vate nella pagina seguente. Abbiamo pensato difarlo anche noi utilizzando i dati disponibili sul no-stro data base che, per fortuna, ha una storia dicirca 20 anni.

Anzianità di servizio e numero volontari attivi

La prima impressione che si ha guardando i graficiè di essere di fronte ad un’associazione che hacreato negli anni uno zoccolo duro di volontari,mantenendo quasi costante il loro numero. Questopuò essere positivo perché si consolida l’espe-rienza delle squadre. Il lato negativo è che il tour-nover è molto presente nei militi di giovane età econ poca anzianità di servizio. Perché non riu-sciamo a trattenerli?Solo nel 2010 la curva è in discesa grazie al forte

incremento dei nuovi volontari (+73).Una prima superficiale analisi, che andrebbe ap-profondita, porta ad individuare queste possibilicause:- i giovani hanno bisogno sempre di nuovi stimolie quando la loro esperienza in associazione rag-giunge il massimo e non intravedono ulteriori svi-luppi, cambiano;

- sono molto predisposti a modifiche di stato sociale(matrimonio, figli, cambio di lavoro) che rendonodifficile il rispettare la continuità dei vari turni; - hanno difficoltà nell’inserimento nelle squadreche come abbiamo visto, normalmente, hannouna “storia” di relazioni molto consolidata neglianni. Il calo dell’anzianità media che si rileva nell’ultimoanno è dovuto al forte incremento di volontari (+73) ed alla crescita della “squadra giovani”. Questodato è in linea con quanto rilevato dall’inchiestaU.E. che fa notare un notevole incremento del nu-

mero di volontari nell’ultimo decennio.La Croce Verde, benché sia una dellepoche associazioni che cresce a livellonazionale, non mantiene il trend euro-peo. Forse ciò è dovuto al limite dellanostra offerta di servizio che è rimastainalterata nel tempo e che limita inuovi ingressi. Dovremmo aumentarele tipologie di servizio? Ma senza vo-lontari come facciamo? ecc.

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L’andamento di questo grafico rispetta quello rile-vato in U.E. che pone l’età dei volontari europeiconcentrata tra 30 e 50 anni e, comunque, in cre-scita costante. La costante aumento negli ultimianni dell’’età media dei volontari della CroceVerde, benché sia in atto un incremento di nuovimiliti giovani (in linea con la rilevazione ISTAT), ègiustificata dal fatto che sono stati molti gli in-gressi di “pensionati” nella squadra diurna.

Volontariato Italiano … Fanalino di codaEuropeoUno studio dell’U.E. che ha raccolto i dati in 27paesi europei, indica in circa 90 milioni i volon-tari presenti nel Vecchio Continente (il 22/23%della popolazione con più di 15 anni). La classifica, che mette in luce notevoli diffe-renze fra gli Stati Membri, è la seguente:->40% in Austria, Gran Bretagna, Olanda,Svezia -30-39% in Danimarca, Germania e Lussem-burgo-20-29% in Estonia, Francia e Lettonia-10-19% in Belgio, Cipro, Irlanda, Malta, Po-lonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia,Slovenia e Spagna->10% Bulgaria, Grecia, Italia e LituaniaCome lo stesso report ammette, i dati ricavatisono da considerare indicativi in quanto nonsono omogenee le modalità di rilevazione neivari paesi.Sono però interessanti due trend rilevati:- una notevole crescita dei volontari nell’ultimodecennio dovuto alla crescente consapevolezzaai temi di carattere sociale ed alla necessità disopperire alla crescente mancanza di servizipubblici;- l’innalzamento dell’età dei volontari che sonoconcentrati tra i 30 e 50 anni.Infine il documento rileva che sono pochi gli diStati che hanno posto in essere una strategia peril volontariato e un monitoraggio quantitativo.E’ una spiegazione anche al deludente posizio-namento dell’Italia nella classifica.Fonte dei dati: Commissione U.E. – Dire-zione generale Educazione e Cultura

Il volontariato coinvolge sempre di più igiovani.

A sfatare il mito del disinteresse dei ragazzidall’impegno sociale è l’indagine multiscopo del-l’Istat “Aspetti della vita quotidiana”. Dal 1999 al 2010, i giovani tra i 14 e i 17 anniche hanno svolto attività di volontariato sonoaumentati di un punto percentuale (da 6,3 a7,3), da 18 a 19 anni di tre punti (da 8.4 a11,8) e da 20 a 24 anni di tre punti (da 8,8 a11,2). La percentuale dei giovani che dedicano partedel loro tempo alla solidarietà sta crescendo ese in termini assoluti il loro numero in 10 anniè calato (-107 mila) dipende da un fatto che fadell’Italia un Paese sempre più vecchio: dal1996 al 2006, i giovani tra i 14 e i 34 annisono diminuiti di un milione e mezzo.

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NEWS dall’Ente

Dame PatronesseGrande animazione sabato pomeriggio 15 gennaio2011 nel Salone delle Feste al Circolo degli Ufficialiper il concerto tenuto da Fisarmonis Orchestra efinalizzato alla raccolta fondi per Croce Verde.Venticinque giovanissimi musicisti, diretti dal Mae-stro Roberto Agagliate, hanno interpretato colonnesonore molto note tratte da film di successo e sce-neggiati televisivi. L’esecuzione della maggiorparte dei brani è stata accompagnata dai videoclipdelle pellicole più famose. Il pubblico ha così rivissuto la magia di “Tangopour Claude” e de “Il favoloso mondo di Amélie”,la forza di “Per qualche dollaro in più”, la dolcezzade “La vita è bella”, la nostalgia di “Amarcord e de“La strada”, la positività di “Zorba il greco” e lagrandiosità di “Titanic”.

Per questo pezzo, in particolare, tutti i musicistihanno indossato un coloratissimo berretto irlan-dese che rimandava alla danza popolare a bordodella nave e Giulia ha interpretato il tema princi-pale con una potenza vocale ed una limpidezza ditimbro veramente eccezionali.Ogni brano è stato introdotto da una componentedell’orchestra con una presentazione breve maesaustiva relativa a pellicola e compositore. Grazie alle sofisticate apparecchiature tecnologi-che si è potuto osservare sullo schermo l’alter-nanza dell’espressione concentrata e professionaledegli interpreti che andava in dissolvenza alla ri-presa del videoclip del brano successivo.Novanta minuti senza intervallo trascorsi in un ba-leno. Un bis di “Zorba il greco”, applaudito caloro-samente dal pubblico al ritmo sempre piùincalzante della musica, ha concluso allegramenteil pomeriggio.

Progetto SciabileSono otto anni che la Scuola di Sci Sauze d’OulxProject, in collaborazione con BMW Group Italia,si propone di insegnare a sciare a tutte le personediversamente abili. L’iniziativa, che ha come testi-monial Alex Zanardi, Kristian Ghedina e Kurt Lad-staetter, ha coinvolto, dal 2003, 500 allievi che

hanno usufruito dioltre 6500 ore dilezione.La Croce Verde, dadue anni, collaboraa questo progettocon la fornitura ditrasporto degli al-lievi.

Quest’anno sono stati effettuati 16 trasporti pre-levando gli allievi da scuole di Avigliana, Lanzo,Pianezza, Rivoli e Torino. Un grazie a Giorgio ed aRenato che si sonosobbarcati la ma-gior parte del la-voro.Il trasporto è for-nito gratuitamentee le spese vive dicarburante ed au-tostrada sono statefinanziate dalleDame Patronesse.

Materiale oleoso contro il cancello diuscita ambulanzeAll’alba del 1° aprile, persone, in corso di identifi-cazione, hanno lanciato contro il portone di uscitadelle Ambulanze della Croce Verde in Torino corsoBolzano 22 A, un capiente bidone di materialeoleoso, imbrattando l’intera area di uscita. Richia-mati dal botto, i volontari in servizio notturno ve-rificavano che lo spesso strato di liquido ostruivaintegralmente tale area, tanto che, se un auto-mezzo si fosse avventurato, non si sarebbe sot-tratto ad un incontrollabile sbandamento. Resiedotti di tanto, si provvedeva ad avvertire l’adia-cente Questura di Torino, la Polizia Municipale e ilPersonale del Servizio di Sicurezza Ambientale.Nell’attesa degli interventi necessari il servizio ri-maneva interdetto per la durata di due ore, co-stringendo a rispondere negativamente a duerichieste di intervento urgenti della Centrale Operativa 118. La cessazione dell’allerta venivaprontamente comunicato alla Centrale Operativa118 non appena compiute le operazioni di risana-mento.

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News dal Gruppo Autisti (G.A.)di Massimiliano MANZINI

Modifiche al regolamento G.A.Le modifiche cancellano quelle norme che prevede-vano l’automatismo dei turni di sospensione per gliautisti che avevano avuto dei sinistri stradali o degliurti. Rimane in vigore la sospensione automatica, pertre mesi, dalla guida in tutti i casi di incidente che hacausato feriti con qualsiasi prognosi.Si è arrivati a questa scelta facendo due conside-razioni:si sono ritenute ormai anacronistiche e inutili lesospensioni, che creavano o potevano creare pro-blemi alle varie realtà dell’Ente e, quindi, non sem-pre attuabili;si è pensato di dare più responsabilità su quest’ar-gomento ai Responsabili di Squadra/Sezione instretta collaborazione con i loro Responsabili Autisti. Il G.A. continuerà a ricevere e analizzare tutti irapportini di incidente o urto con la segnalazionedi eventuali provvedimenti intrapresi dai respon-sabili di squadra e sezione. Rimarrà sua preroga-tiva proporre alla Direzione dei Servizi l’interventonei casi più gravi nonché dirimere eventuali con-troversie.

Nuovo corso teoricoÈ istituito un corso teorico per i nuovi autisti,aperto a tutti i militi, ripetuto due volte all’anno.Gli argomenti trattati, in due lezioni di circa dueore e mezza, saranno un approfondimento dellenorme sia interne sia del Codice della Strada, sullecorrette posizioni di parcheggio e sulle problema-tiche della guida sotto l’effetto dell’alcool e dellesostanze stupefacenti.Sarà obbligatorio da novembre prossimo per tuttiquegli autisti che dovranno sostenere l’esame perle urgenze. A tutti i partecipanti sarà consegnatoun cd con il materiale del corso.

Controlli ASL e Vigili UrbaniGli Ispettori dell’ASL verificano la sussistenza deirequisiti di igiene, la dotazione del materiale sani-tario e le qualifiche dell’equipaggio. I Vigili Urbaniverificano la conformità del mezzo e quella delconducente alle norme del Codice della Strada(possesso dei documenti di circolazione, uso dellecinture di sicurezza, non utilizzo del cellulare, ecc.)ed effettuano dei pre-test, sull’autista, sull’uso ol’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti. Si ri-corda che esiste l’obbligo di sottoporsi a tali veri-fiche a rischio di denuncia penale e ritiro dellapatente di guida con la relativa sospensione.

Automezzi - arrivi e partenze

Nei primi quattro mesi del 2011 il parco automezziha subito un forte incremento.Infatti sono entrate in servizio nove nuove ambu-lanze (dalla 229 alla 237). Cinque sono state acquistate; le altre sono arri-vate grazie a due donazioni (Fondazione CRT edun privato), al contributo delle Dame Patro-nesse e dal ricavato del 5 per mille.Inoltre una Panda 4x4, acquistata con il contributodella Fondazione CRT.Contemporaneamente sono state dimesse dal ser-vizio le ambulanze 221 e 222 (alienate) e la 177in attesa di essere donata ad un ente umanitario.

NEWS dall’Ente

Assemblea dei Soci

L’annuale Assemblea deiSoci si terrà il 28/05/2011alle ore 15,00

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Guardia Medica Pediatrica Domiciliare

Dopo dieci anni, èstata riattivata, aTorino, a far tempodal 15 gennaio, laguardia medica pe-diatrica a domiciliosu iniziativa dellaCroce Verde Torino.Il servizio è attivodalle ore 14.00 delsabato alle ore6.00 del lunedì,oltre che nei giornifestivi infrasetti-manali, deman-dando ai medici

pediatri specialisti dell’associazione medica “Med-team” l’assistenza professionale sanitaria.Si tratta di un servizio importante per la cittadinanzae unico, nella sua forma strutturata, sul territorio.Un’iniziativa, attiva in orari di non copertura delservizio pediatrico di base, che è riproposto in viasperimentale dopo anni di fermo, con un forte in-vestimento di risorse da parte della Croce VerdeTorino e con la collaborazione della Pediatria d’Ur-genza dell’Ospedale Infantile Regina Margherita diTorino, diretta dal dottor Antonio Urbino. Un obi-ettivo, infatti, è anche quello di ridurre il ricorso alpronto soccorso nel caso di patologie non gravi, inaltre parole dei codici verdi e bianchi.Nei primi mesi di funzionamento si è riscontratoun alto indice di gradimento da parte degli utentirichiedenti.

Magazzino vestiario (modifiche operative)L’attuale Magazzino Vestiario, gestito il mercoledìdalle 21.00 alle 22.30 da Luigina e Giuseppina Alario,fornirà le divise solo ai nuovi militi delle squadredi Torino.Per i nuovi militi delle Sezioni, il Responsabileinvierà una richiesta alla Direzione dei Servizi e laconsegna sarà effettuata dal personale dipen-dente. Ad ogni Sezione sarà fornito un campiona-

rio delle varie taglie.Per la gestione della sostituzione dei capiusurati la proceduraprevede una richiesta,(possibilmente cumula-tiva) da parte del Re-sponsabile di Squadra oSezione, alla Direzionedei Servizi. La consegnaavverrà tramite perso-nale dipendente.

Festeggiamenti per 85° anniversa-rio della Squadra di Montagna.

Sabato 14 maggio (in caso di brutto tempo si faràdomenica 22 maggio) si terranno a Prali i festeg-giamenti per gli 85 anni della Squadra di Montagna.Sono invitati tutti i militi in servizio in montagna egli ex militi, i rappresentanti delle stazioni dovefacciamo servizio (Bardonecchia, Via Lattea,Montoso, Crissolo e Prali) e delle varie ammi-nistrazioni ed enti con cui collaboriamo per il soccorso.Il programma:- ore 8,30 arrivo dei militi della squadra di mon-tagna, in divisa e con gli sci dell’Ente (Robe diKappa con le serigrafie personalizzate) per scat-tare le fotografie ricordo dell’evento;- ore 11 incontro con tutti gli invitati, in un localein quota, dove si terranno i discorsi ufficiali.Al termine un buffet per brindare a questi primifantastici 85 anni di soccorso sulle piste.

Squadra “Atipic”Sono i nuovi volontari che non si occupano di Soc-corso. Li troverete in ufficio, dove svolgono lavoridi segreteria, nella gestione del magazzino ed inquella del parco autoveicoli. Stiamo cercando nuovi “atipici” per poter ampliareil loro campo di azione anche in progetti “sociosanitari”. Gli attuali componenti della squadra sono:Alberghini Rossana, Audisio Maria Teresa, FaraudCecilia, Favro Clotilde, Finazzo Giuseppe, GarellaBruno, Grazzini Rossella e Picelli Lionello.Per info scrivere a:[email protected]

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NEWS dall’Ente

IL SERVIZIO È ATTIVO dalle ore 14,00 del sabato alle ore 06,00 del lunedì

Bambini da AMARE, Bambini da CURARE

011 - 549 000

Guardia Medica Pediatrica

CROCE VERDE TORINORITORNA LA

Per il servizio la Croce Verde Torino si farà rimborsare i costi effettivamente sostenuti.

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NEWS dall’Ente

Sono mancatiIl papà di Luigi Bonardi milite della 6° squadra di VenariaLa mamma di Roberto Galassi milite della 3° squadra diTorinoIl papà di Claudio Scavino milite della 4° squadra di TorinoLa mamma di Antonio Gallione milite della squadra dimontagnaIl papà di Fulvio Pasquali milite della 4° squadra di TorinoIl papà di Silvio Forno milite della 1° squadra di TorinoLa mamma di Carlo Bellone milite della 7° squadra di Torino Alle famiglie il nostro più sincero cordoglio

I nostri Lutti

“Carton race” 2011Una “barca” costruita con solo cartone eun rotolo di scotch. Un torrente di mon-tagna. Una calda giornata d’estate. Quat-tro pazzi della 4° Torino e i lorosostenitori. Ecco gli ingredienti di unagara molto particolare che si è svolta aCesana lungo un tratto della Dora. L’invitoper l’edizione 2011 (2-3 luglio) è estesoa quanti nella Verde hanno voglia di ci-mentarsi in una competizione che mettea dura prova la capacità “galleggiante” diognuno e fare una gara nella gara.Per info: Paolino e Sergio 4° sq.

4° RALLY DEL SOCCORSOSiamo stati di nuovo invitati a partecipare,con un equipaggio di quattro persone, aquesta nuova edizione della gara che sisvolgerà in settembre, a Tiglieto (GE).Cercansi quindi dei militi per comporre lasquadra e cercare di migliorare il piazza-mento dello scorso anno.Per info: Gianna Brustia

Nuova nomina ad AlpignanoPrimo Lagotto è il nuovo Responsabiledella sezione di Alpignano nominato alposto della dimissionaria Valentina Rocchi.CONGRATULAZIONI!

FormazioneNei nostri locali, da tempo, tengono i corsidi formazione per il loro personale gliOspedali Regina Margherita e Martini suiprotocolli PBLSD (BLS pediatrico) e BLSD.A questi corsi hanno potuto parteci-pare, gratuitamente, anche alcuni no-stri formatori di Torino e delle Sezioni.

10° conferenza d’organizzazione ANPASSi è svolta a Firenze, con oltre 160 parte-cipanti, che si sono confrontati nelle piùdiverse tematiche legate al volontariatodi pubblica assistenza. I lavori erano pro-pedeutici al 51° Congresso Nazionaledelle Pubbliche Assistenze che si terràa Roma in dicembre.Per visionare gli atti visita il sitowww.anpas.it.

L’angolo di Giulio AiraghiUn sogno di una generazione di patrioti diventato nazione;questa è l’Italia che festeggia oggi i suoi 150 anni.“Qual è lo scopo al quale tutti ci affatichiamo?Riunire l’Italia in corpo di Nazione.Che cos’è più facile riunire, città e province divise o volontàe cuori divisi?Specialmente in Italia credo molto più difficile il secondo delprimo.”Massimo D’Azeglio, 1984

Progetto regionale ANPAS sullaprevenzione rischi sanitari eformazione al primo soccorsodedicata agli istituti scolasticisuperiori e agli studenti univer-sitariIl progetto di formazione, a carat-tere interattivo e multimediale, sulletematiche del soccorso sanitario, in-formazione e prevenzione sull’uso dialcol, fumo e droghe, sulle malattiesessualmente trasmissibili e le retiregionali di prevenzione, è partito in aprile con l’avvio, pressola sede di Idea Solidale di Torino, di uno specifico percorso for-mativo sugli argomenti che saranno trattati durante i corsi. Iltraining è rivolto a una prima squadra di 60 istruttori prove-nienti da Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, i quali, a lorovolta provvederanno alla preparazione di altri formatori.L’intero percorso formativo, assicurato da Anpas Piemonte odalle associate del Piemonte aderenti al progetto, prevede untotale di dieci ore di lezione e la distribuzione di 30.000 manualida consegnare agli studenti. Le lezioni si avvarranno dell’utilizzodi slide e video volti a facilitare l’apprendimento. Ai video sul-l’argomento alcol, droghe e malattie sessualmente trasmissibilihanno partecipato i cabarettisti Marco e Mauro.

A.A.A. Giovani Volontari Europei cercasiL’Alleanza per l’Anno Europeo del Volontariato, che rag-gruppa 30 grandi associazioni e federazioni attive nei vari set-tori del volontariato, ha deciso di lanciare un nuovo portaleVolunteer Marketplace per attivare e favorire un maggiorscambio di volontari nei vari paesi europei. E’ aperto sia alle as-sociazioni sia ai volontari. Per partecipare vedere nel sitowww.eyv2011.eu.

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Il terremoto in Abruzzo è stato un evento di grande por-tata in termini di impegno e di risorse impiegate per tuttoil Sistema delle Pubbliche Assistenze in generale e per laCroce Verde Torino che ha dispiegato sul territorio uominie mezzi dall’Aprile al Dicembre 2009.Uomini e donne che con enorme sacrificio si sono messia disposizione dell’Ente e delle persone che avevano bi-sogno, fin dalle prime ore successive al sisma e che permesi hanno continuato a lavorare in silenzio, al freddo, alcaldo facendo tutto quello che serviva a favore di chiaveva perso tutto.

A questa grande mobilitazione sono giunti riconoscimentidalla Regione Piemonte, da ANPAS e altre istituzioni, masi è pensato che fosse giusto costruire un momento “no-stro” un momento di festa, di ringraziamento, di confrontoma anche di condivisione, di comunicazione, di messa incomune di quello che si è fatto, si è detto, si è trovato làquando siamo arrivati sul posto, anche a chi non è an-dato, ai nostri colleghi militi che sono rimasti a Torino, chemagari avrebbero voluto andare, ma che non hanno po-tuto, ma che hanno contribuito anche loro, facendo laguardia al posto nostro, coprendo i servizi qui, mentre noieravamo in Abruzzo.Un modo per ricordare, per raccontare e raccontarci, leemozioni, il dolore, la gioia, le difficoltà, gli amici, gli in-contri, le pietre, i bambini, gli animali, la fatica e le mani.Perché questa grande esperienza non resti un ricordo in-dividuale, ma diventi una cosa collettiva, diventi patrimo-nio di tutti, resti nella storia dell’Ente, perché fra qualcheanno, quando magari i più grandi di noi non saranno piùdi guardia a raccontare ai giovani le notti e i giorni del-l’Abruzzo, resti qualcosa, un ricordo, ma anche una le-zione, una ricchezza, un orgoglio, un insegnamento diquello che l’impegno di tante singole persone possa averefatto a vantaggio di tantissimi altri.Ecco il senso di questa giornata.

Ci siamo trovati in questi luogo-simbolo che è l’Arsenaledella Pace, dove un tempo si facevano i cannoni e oggitanti ragazzi, uomini e donne si incontrano per confron-tarsi e condividere i loro percorsi, le loro fatiche, il loroimpegno e le loro speranze.Nello stesso spirito ci siamo trovati per ri-trovarci, per rac-contarci, per guardarci, per vivere ancora insieme quelleemozioni, quelle fatiche, quei sorrisi, quelle disperazioni,quelle lacrime, quella forza.C’erano i militi che sono andati in Abruzzo, le loro famiglie,i militi che non sono andati, ma che avrebbero voluto an-dare, c’era il Presidente ANPAS Nazionale Fausto CASINIche ci ha regalato una canzone scritta da una ragazza sulterremoto e i volontari, c’era il nostro Presidente l’Avv.Ferreri, il Direttore dei Servizi, Luciano Dematteis e tantialtri che hanno voluto esserci e condividere con noi i ri-cordi, i pensieri e le emozioni, tante, tantissime che a di-stanza di due anni faceva luccicare gli occhi di uominimaturi, che incrinava le voci di militi con i capelli bianchiche erano stati in Irpinia.C’erano le Dame Patronesse che ci hanno offerto l’aperi-tivo, abbiamo inaugurato una nuova tenda per la Prote-zione Civile, ma soprattutto nelle foto, che tutti hannomesso a disposizione, c’era il ricordo, l’energia, la tene-rezza, la rabbia, la stanchezza, la generosità e l’amore diognuno e di tutti.E in quelle foto che scorrevano, così diverse e così uguali,c’era tutto il senso del nostro stare insieme, 2 anni fa inAbruzzo, 104 anni fa quando la Croce Verde è nata, eoggi, qui a Torino, nel nostro territorio e nella nostra Regione.Ci siamo sempre, oggi, 2 anni fa, tutte le volte chec’è stato bisogno e ci saremo ogni volta che qual-cuno avrà bisogno di noi.

La terra trema, io noUn ricordo per l’Abruzzo di Manuela SEGRE

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TAZEBAOLa rubrica per dare voce alle tante anime della Croce Verde

Se volete scrivere a Tazebao inviate una mail a: [email protected] via posta a: Croce Verde Notizie/Tazebao - via T. Dorè 4 - 10121 Torino 15

La Squadra Giovani

E’ sabato! Sulle scale del nostro ingresso compaiono silen-ziosi alcuni ragazzi che si dirigono verso il salone del primopiano. -Sono troppo giovani per essere volontari… ma alloracosa ci fanno qui?!Sono certa che vi è balenato nella mente questo pensiero,rapidamente scacciato daun telefono che trilla, unservizio di trasporto cuiottemperare, oppure, eperché no? da una meri-tata pausa caffè!Dietro quegli zaini discuola che vedete salirele scale, c’è la SquadraGiovani… che è “squadra”non solo perché è ungruppo, ma perché operainsieme grazie alle forzee alle capacità di cia-scuno, ed è “giovani”perché formata da ra-gazzi a partire dai 15anni.Il taglio che abbiamo vo-luto dare alla squadra èl’impegno, in quella partedel mondo sanitario che ilsolo servizio d’ambulanzanon è in grado di coprire,che è animato dalla com-pagnia agli anziani, di nuovo soli dopo essere stati riaccom-pagnati dalla casa di cura, dall’offerta di un pasto al caldoalle persone che vivono al freddo delle strade, dall’intratte-nimento per i bambini, a casa, in ospedale e “in casa fami-glia”. Un’iniziativa concreta è stata la raccolta giocattolinuovi, presso un mercato agroalimentare della Coldirettisulla base dello scambio dono-bene.Sono intervenuti anche presso “Casaoz” progettando, con i

suoi educatori, diversi giochi e stand per interagire sia conbambini sani che affetti da varie patologie.Sempre dalle giovani e curiose menti dei nostri ragazzi ènata inoltre l’idea di operare a favore dei Senzatetto e perriuscire a realizzare questo progetto ci siamo affiancati al-l’Associazione di Volontariato Vincenziana che, con la suamensa sfama ogni giorno festivo dell’anno, più di 200 per-sone. I ragazzi, divisi in gruppetti, sono stati impegnati nelladistribuzione dei pasti, all’esterno della mensa per mante-

nere l’ordine, lavorando incucina e servendo ai ta-voli. L’esperienza è stataapprezzata dai nostri cheipotizzano di poter ancoracollaborare con la SanVincenzo.Essendo la Croce Verdeun’associazione che si oc-cupa dell’aspetto sanitariodel volontariato, ci stiamoora impegnando nel dareindicazioni sul primo soc-corso ai nostri ragazzi(BLS e nozioni di medica-zione), con l’intento di or-ganizzare una giornata incui la Squadra Giovanipossa trasmettere, a suavolta, ad altri giovani leinformazioni ricevute.In pentola bollono moltealtre idee, ma perché di-ventino realtà occorrono

braccia e, soprattutto, menti volenterose che approdino algruppo con l’entusiasmo di fare e, chissà, speriamo chequalcuno tra voi, incuriosito dalle nostre attività,possa unirsi a noi. Ci auguriamo di aumentare nel numeroe nella costanza della presenza agli appuntamenti del sabatoper crescere come squadra e come persone grazie alle espe-rienze di volontariato che vivremo insieme. Per informazioni rivolgersi a “[email protected]

Una foto storica?

Sembrava una sfida impossibile riu-nire la Squadra del Sabato in divisaalle 11,30 di una bella domenica disole di febbraio, ma lo spiritodi gruppo e la voglia di realizzare laprima foto di Squadra nella storiadella Croce Verde (se la memoria nonmi inganna) han fatto sì che si cre-asse un momento di aggregazioneparticolarmente esilarante.Sarà molto bello tra qualche anno ri-vederci e ricordarci, e magari... emo-zionarsi.

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