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Comitato Provinciale del Trentino Croce Rossa Italiana Croce Rossa Italiana PRIMO SOCCORSO IL CUORE Monitore / Istruttore TSSA Dott.ssa Fiora Raffaella

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Comitato Provinciale del Trentino

Croce Rossa ItalianaCroce Rossa ItalianaP

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IL CUORE

Monitore / Istruttore TSSA

Dott.ssa Fiora Raffaella

Dott.ssa Fiora Raffaella

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OBIETTIVI

Emorragie Shock Traumi cranici e vertebrali Ictus

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EMORRAGIE

Fuoriuscita di sangue da uno o più vasi

Il flusso costante di sangue che circola nel nostro

organismo viene chiamato PERFUSIONE

La sua mancanza può portare alla morte dei tessuti

Quando un individuo perde la metà del suo sangue si verifica la morte

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EMORRAGIE

La gravità dell’emorragia dipende

da due fattori

Quantità di sangue perso

Il tempo in cui viene perso

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EMORRAGIESI DISTINGUONO IN:

Arteriose : il sangue zampilla rosso vivoVenose:il sangue cola rosso scuroCapillare:trasudante

Esterne Interne Interne esteriorizzate

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LE EMORRAGIE

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EMORRAGIE ESTERNE

La ferita sanguina abbondantemente

L’emorragia non si ferma spontaneamente

Il punto di sanguinamento è comprimibile dall’esterno

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EMORRAGIE ESTERNEPRIMO SOCCORSO

Chiamare 118Far sedere o sdraiare il feritoAutoprotezione!Sollevare l’artoCompressione manuale sulla ferita

se possibileSe necessario bendaggio compressivoApplicare ghiaccio o acqua fredda

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EMORRAGIE ESTERNE

NON dare da bere alcolici

Posizione antishock (gambe sollevate)

AUTOPROTEZIONE!!!!!

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LE EMORRAGIE

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PUNTI DI COMPRESSIONE

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LACCIO EMOSTATICO

Il laccio emostatico è un dispositivo medico che serve a fermare il flusso sanguigno. Esso viene generalmente utilizzato durante interventi di primo o pronto soccorso estremamente urgenti per il trattamento di emorragie esterne.

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LACCIO EMOSTATICO

STRUMENTO RISCHIOSISSIMO!!!!!!Si può farne uso:

Amputazione di coscia o braccio Se il soccorritore è solo e deve allontanarsi Estrazione da un cunicolo o veicolo→ Nello schiacciamento di un arto

NON applicare il laccio

ma chiamare 118.

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LACCIO EMOSTATICOObiettivi

Bloccare emorragie incontrollabili degli arti ed evitare lo shock emorragico.Materiali laccio emostatico,cravatta,calza, evitare corde o fili metallici.

Stringere il laccio fino ad arrestare l’emorragiae non oltre,con la minima tensione sufficienteSolo nel braccio o nella coscia.NON ALLENTARLO...segnare l’orario dell’applicazione.

Il laccio sarà rimosso in ospedale

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EMORRAGIE ESTERIORIZZATE

DAL NASO:epistassiDALL’ORECCHIO:otorragia

Se da trauma chiamare118

DALLA BOCCA DALL’APPARATO RESPIRATORIO:emottisi DALL’APPARATO DIGERENTE DALL’INTESTINO DALL’APPARATO URINARIO

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EPISTASSICause traumatiche o patologicheDa trauma: MAI tamponareo Può fuoriuscire anche liquoroNon muovere l’infortunatooChiamare 118 con urgenza

Nel sanguinamento comuneoInclinare la testa in avantioComprimere la narice per 5 minutioFare impacchi freddi sulla fronteoAcqua ossigenata

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OTORRAGIADA TRAUMA LOCALE O TRAUMA CRANICO

DA TRAUMA CRANICO

SITUAZIONE GRAVE-URGENTE

Chiamare subito 118NON muovere l’infortunatoLasciare defluire il sangueNON introdurre tamponi nell’orecchio

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DALLA BOCCADall’interno del cavo oraleDall’apparato respiratorioo Schiumoso perché misto ad ariao Cause patologiche oppure traumatiche

P.S Ospedalizzazione immediata Allentare abiti e pulire la bocca Ghiaccio sul torace se possibile Posizione semiseduta-antalgica

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DALLA BOCCA

Dall’apparato digerenteo Ulcera gastrica o varice esofagea

Primo Soccorso Paziente immobile in PLS ben coperto Evitare la somministrazione di cibi e bevande Ghiaccio sullo stomaco Chiamare 118 /112 Se vomita conservare materiale per 118

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DALL’INTESTINO

Emorragia rettaleo Sangue rossoo Provocata da emorroidi, ragadi o polipi

o Se da emorroidi

posizione stesa con ghiaccio sulla parte

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DALL’APPARATO URINARIODi origine patologica

Calcolosi, tubercolosi o cistite

Di origine traumaticaTrauma addominaleComplicazione della frattura del bacino

Pronto SoccorsooSdraiare il pazienteoChiamare 118oPrevenzione dello shock

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EMORRAGIE INTERNEECCHIMOSI ED EMATOMI

Applicare ghiaccio Dopo il secondo giorno impacchi caldi

EMORRAGIE INTERNE GRAVI

Chiamare 118 urgentemente Immobilizzare il paziente con arti sollevati NON dare caffè o alcolici Controllare i segni vitali

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LO SHOCK

Insieme di sintomi che sopraggiungono quando l’organismo subisce un’aggressione acuta, un insulto grave.

Incapacità del sistema cardiocircolatorio di apportare una quantità sufficiente di sangue e quindi di ossigeno ai tessuti vitali.

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shock

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COME SI MANIFESTA

Si verifica con una caduta della pressione arteriosa del sangue in tempi più o meno brevi.

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DA COSA E’ CAUSATO Una diminuzione dei liquidi

Aumento del diametro dei vasiDiminuzione della capacità

contrattile del cuore

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DIMINUZIONE DI LIQUIDI

SHOCK IPOVOLEMICO

Non è coinvolto solo il sangue ma anche gli altri liquidi

CAUSE

Emorragie imponenti

Ustioni gravi

Disidratazione Poliuria

(abuso di diuretici o diabete) )

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AUMENTO DEL DIAMETRO VASI

CAUSE NEUROGENE

Dopo traumi violenti il SN non controlla più il tono dei vasi che si rilasciano.

Traumi del tronco e del midollo Anestesie Farmaci

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AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI

Cause allergiche Shock anafilattico che può portare

edema alla glottide Viene liberata istamina che esercita

un’azione vasodilatatrice

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DIMINUZIONE CAPACITA’ CONTRATTILE

Il cuore collassa e non imprime al sangue una sufficiente spinta

Patologie cardiache

Embolia polmonare

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SEGNI

Pallore in viso Sudorazione fredda (pelle umida al tatto) Il soggetto ha freddo Nausea, vomito, vertigini Sete intensa Polso piccolo e frequente Respiro superficiale ed affannoso Oliguria fino ad anuria (difficoltà di espellere l’urina)

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COM’E’ L’ INFORTUNATO

Agitato ed irrequieto. Abbattuto e prostrato. In seguito si può arrivare al coma. I sintomi si possono manifestare

tutti o solo alcuni. Possono comparire subito o a

distanza di tempo.

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PRIMO SOCCORSO

Stendere l’infortunato Posizione antishock( Trendelemburg) Se incosciente PLS Prevenire la dispersione di calore Non dare da bere alcoolici Non dare da bere caffè Controllare parametri vitali

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IL TRAUMA

«Trauma è la lesione determinata nell'organismo da cause violente meccaniche, è quasi sempre determinato dall'azione di un oggetto in movimento che esercita una pressione sul corpo»

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LE FUNZIONI VITALI

Coscienza

Respiro

Circolo

La cessazione di una o più di queste funzioni conduce rapidamente alla morte. Sono pertanto queste le funzioni che vanno immediatamente salvaguardate dai primi soccorritori che intervengono nelle diverse circostanze di emergenza.

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IL METODO«Un corretto intervento necessita di una rigorosa applicazione di un metodo che prevede una sequenza di valutazioni e azioni successive»A - airway

(vie aeree e controllo del rachide cervicale)

B - breathing (respirazione e ventilazione)

C - circulation

(circolazione e controllo delle emorragie)

D - disability (valutazione dello stato di coscienza (scala SVDN )

E –exposure

(ricerca di lesioni e protezione termica)

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PRIMO PASSO

Valutazione ambientale

Sicurezza Dinamica

Valutazione coscienza Frontale Evitare movimenti

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A - Airway

Perveità delle vie aeree

Blocco rachide cervicale

Collare di fortuna

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B + CBreathing + Circulation

G.A.S. 10secondi

MO.TO.RE.

10 secondi

Valutare frequenza respiratoria

Valutare tipo di respiro

R.C.P.Veloce ispezione per

escludere gravi emorragieValutare presenza di polso e

tipoValutare pressione arteriosa

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D - Disability

Valutazione dello stato di

coscienza / vigilanzaS - Sveglio

V - Vigile, risposta allo stimolo verbaleD - Risposta al doloreN - Nessuna risposta

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E - Exposure

Valutazione testa-piedi per osservare meglio la presenza di lesioni quali fratture, lussazioni o ferite

Si protegge il ferito dal rischio ipotermia Supporto psicologico

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CI SIETE ANCORA ??

???

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Primo soccorso NORME GENERALI

Controllo primario funzioni vitaliControllo secondarioNon fare mai diagnosi ma pensare al peggioChiamata di soccorsoNON MUOVERE L’INFORTUNATONON MUOVERE LA PARTE FRATTURATANON RIDURRENON TOCCARE ORGANI O MONCONI

SPORGENTI Prevenire lo shock ove possibileGhiaccioCoprire eventuali organi o monconi ossei

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TRAUMA

Trauma alla colonna vertebrale

Trauma cranico

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TRAUMA CRANICO

Causati da incidenti stradali, sul lavoro e nello sport.

Un colpo alla testa può provocare lesioni

All’involucro esterno

(cute, scatola cranica)

All’encefalo

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LESIONI ESTERNEContusioni al cuoio capellutoTumefazioni ( bernoccolo )FeriteFratture Della volta cranica

Della base cranica

Fuoriuscita di sangue e/o liquordall’orecchio o dal naso

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LESIONI INTERNECommozione cerebrale dovuto a

scuotimento della massa cerebrale all’interno della scatola cranica

Contusione cerebrale con distruzione del tessuto nervoso

Ematoma intracranico (intervallo libero)

S&So Cefalea,confusione mentale,sonnolenzao disturbi visivio Anisocoriao Vomito a getto

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Trauma Cranico

Segni & Sintomi Sonnolenza,

disorientamento Sangue che esce dal

naso, dalla bocca, dall’orecchio

Paralisi di un lato del corpo

Vomito, vertigine cefalea

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Trauma Cranicocosa fare

Valutazione della dinamica dell’incidente Se cosciente posizione supina o

semiseduta Non bloccare la fuoriuscita

del sangue dagli orifizi

SE INCOSCIENTE 118!!

E lieve estensione del capo Attenzione al rischio di vomito (a getto) Sorvegliare in attesa del 118

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TRAUMA DI COLONNA VERTEBRALE Classificazione

DIRETTO: la colonna viene colpita direttamente per caduta di un peso, crollo di un muro, frana, investimento

INDIRETTO: la colonna, senza essere colpita, viene sollecitata violentemente in flessione-estensione, compressione e o trazione oltre i limiti della sua resistenza.

Coinvolgimento osseo e midollare

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Cosa fare COLONNA VERTEBRALE

Le vertebre possono rompersi senza causare ulteriori danni. Ma se non trattiamo adeguatamente l’infortunato si rischia una lesione al midollo spinale

CAUSE INCIDENTI STRADALI

Mancato uso di casco e cinture TRAUMI DA PRECIPITAZIONE

Soprattutto incidenti sul lavoro INCIDENTI SPORTIVI

Soprattutto dopo tuffi

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Cosa fareSegno & Sintomi

Difficoltà respiratoriePossibile arresto respiratorioDolore (presenza o assenza)Intorpidimento, formicolioRilassamento degli sfinteri

Primo SoccorsoValutazione parametri vitaliDinamica dell’incidenteChiamata di soccorsoNon muovereProtezione termicaSupporto psicologico

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traumi

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ATTENZIONE

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e…..continuiamo

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IPERTENSIONE

«Pressione arteriosa con valori superiori alla norma»

Ipertensione e arteriosclerosi

sono spesso strettamente collegate

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ARTERIOSCLEROSI

Indurimento,perdita di elasticità delle arterie.

Aumento della pressione

Aterosclerosi (ateromi)Formazione di trombi e quindi di emboli

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ARTERIOSCLEROSI

Indurimento, perdita di elasticità delle arterieInvecchiando le pareti arteriose perdono elasticitàNel loro rivestimento interno si formano depositi di grasso e colesterolo che calcificano formando gli ATEROMISi innalza la pressioneSi formano trombiSi stacca e diventa embolo

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ATEROMA

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FORMAZIONE DI ATEROMI

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TROMBO

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ARTERIO-ATEROSCLEROSI

Fattori predisponenti

Ipertensione arteriosa

Eccessiva introduzione di grassi nella dieta

Predisposizione ereditaria

Diabete,obesità

IpercolesterolemiaVita sedentaria

Alcool e fumo

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ICTUS CEREBRALE

LESIONE NEUROLOGICA ACUTA

Ictus emorragico in seguito alla rottura di un vaso cerebrale con versamento di sangue,formazione di ematoma e quindi compressione cerebrale

Ictus ischemico in seguito a ostruzione acuta di un vaso cerebrale

Oppure TIA

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ICTUS

La salute dipende da 3 fattori

Costituzione (corredo ereditario)

Ambiente ( di lavoro..di vita..)

Comportamenti (abitudinialimentari..igieniche etc..)

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ICTUSCi possono essere segni premonitori

Cefalea,sonnolenza,vomito,vertigini confusione mentale etc…

S&S Emiparesi Disturbi della parola Disturbi della vista Incontinenza sfinterica

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ICTUS CEREBRALEChiamare 118 immediatamenteImmobilità assoluta

Se coscientePosizione semiseduta

Se incosciente P.L.S. (Posizione Laterale di Sicurezza)

B.L.S. (

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PREVENZIONE

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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LE USTIONI

Lesione della pelle prodotta da agenti fisici calore,radiazioni,elettricità agenti chimici»

Possono suddividersi in:Termiche (da calore secco o umido ) Da radiazioni

Elettriche Chimiche ( causticazioni)

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LE USTIONI

Di primo grado ( eritema )

Di secondo grado ( flittene ) Di terzo grado ( necrosi )

LA GRAVITA’ VA VALUTATA DA:

Profondità ( grado )

Estensione

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LE USTIONI immagine

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LE USTIONILa regola del 9

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LE USTIONI Fattori che determinano la gravità Agente causale La profondità Estensione (regola del 9 ) Età del soggetto Malattie preesistenti Indumenti indossati Regioni del corpo ( testa, collo,volto)

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LE USTIONI

DI PRIMO GRADO

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SECONDO GRADO O DI PICCOLE DIMENSIONI

Acqua fredda NON bucare la bolla se intatta

Usare prodotti specifici come il Foille Coprire con garza e tubolare di rete Se la vescica si apre disinfettare e

coprire con garza Usare sempre garze e mai cotone

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USTIONI DI GRANDI DIMENSIONI

Portare al PS ma prima: Versare acqua fredda sulla parte

Coprire con garza sterile Dar da bere acqua con un po’ di sale NON applicare olio,pomate o grassi NON usare disinfettanti NON somministrare alcoolici

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LE USTIONI

Limitare il tempo di contatto con l’agente ustionante

Impedire di correre se ha gli abiti in fiamme Avvolgerlo in coperte di lana e rotolarlo al

suolo

Non togliere i vestiti bruciati Non gettare acqua su prodotti in fiamme come

benzina ,petrolio, alcool Spegnere con sabbia o con estintore a

schiuma

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LE USTIONI GRAVI

Dare l’allarme con precisione Raffreddare l’ustione con acqua e

coprirla con garze o avvolgere l’ustionato in un telo pulito

Durante l’ operazione evitare di alitare, tossire

Se cosciente dargli da bere acqua e sale

Controllare le funzioni vitali

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DOMANDE

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LESIONE DA FREDDO

ASSIDERAMENTO

«»Grave situazione provocata dalla permanenza prolungata a temperature molto basse

Indumenti inadeguati

Immobilità forzataDigiunoEtà

Abuso di alcool

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....anche se la gravità dei congelamenti subiti alle mani e ai piedi gli causeranno l’amputazione di parte degli arti

Dapprima pallore,brividi,tremori Poi torpore,mancanza di

volontà,difficoltà a coordinare i movimenti

Sonno e allucinazioni Perdita di conoscenza e anche

morte

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CONGELAMENTO

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CONGELAMENTO

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ASSIDERAMENTO E CONGELAMENTO

Portare l’infortunato al riparo poi in ambiente tiepido e in seguito al caldo

NON un ambiente caldissimo

Togliere gli indumenti freddi e umidi

Avvolgerlo in coperte

Farlo muovere

Somministrare bevande calde e zuccherate NON alcool

Controllare le funzioni vitali

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LA TEMPERATURA

La temperatura nell’ organismo è intimamente connessa col metabolismo

Zuccheri,grassi, aminoacidi bruciano in presenza di ossigeno liberando energia che in parte si tramuta in calore corporeo.

ETEROTERMI (rettili e anfibi) OMEOTERMI (uccelli e mammiferi)

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LA TEMPERATURA

L’uomo è omeotermo perché conserva stabile la propria temperatura di circa 37°qualunque sia la temperatura esterna.

«Equilibrio tra produzione e dispersione di calore»

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LA TEMPERATURA

CENTRI TERMOREGOLATORI

Termocettori profondi sensibili alla variazione della T° del sangue nell’ipotalamoTermocettori superficiali (cutanei) sensibili alla T° esterna

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LA TEMPERATURA

SE LA TEMPERATURA

AMBIENTALE CRESCE

Vasodilatazione cutanea Sudorazione Evaporazione del sudore

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COLPI di SOLE

Condizione patologica determinata da

una prolungata ed eccessiva esposizione

ai raggi solari a livello del capo.

Temperatura elevata intracranica oltre i livelli normali.

Malore e perdita di conoscenza

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COLPI di SOLE

Rossore in viso Cefalea anche molto forte Confusione mentale Vertigini e ronzii Nausea,fastidio alla luce Aumento della temperatura corporea Polso frequente Possibile delirio fino alla perdita di

coscienza

Segni & sintomi

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COLPI DI SOLE Portare in un luogo fresco Se presenta fotofobia bendarlo Se cosciente e rosso in viso posizione

semiseduta e impacchi d’acqua fresca sulla fronte

Dar da bere al soggetto acqua fresca Se è incosciente PLS Monitorare FV

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COLPI di SOLE

NON PROVOCARE RAFFREDDAMENTI TROPPO REPENTINI

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COLPI di CALORE«Conseguenza di un’ eccessiva esposizione al calore con un’ alterazione dei meccanismi di termoregolazione»

TERMOREGOLAZIONE:

«»meccanismo che mantiene costante la temperatura nell’organismo»»

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QUANDO!COLPI DI CALORE

Elevata umidità ambientale che impedisce la sudorazione

Scarsa ventilazione Persone che viaggiano in paesi tropicali Persone in un veicolo al sole Uso eccessivo di indumenti Età

Patologie in atto

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IMMAGINE

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COLPO di CALORE Sudorazione iniziale Arresto dell’ evaporazione per elevato

grado di umidità e mancata ventilazione Il sudore ristagna e impedisce la

fuoriuscita di altro sudore. I meccanismi di termoregolazione

vengono alterati. La temperatura interna aumenta.

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COLPO di CALORE

segni & sintomi Pelle secca e molto calda

Respirazione profonda poi superficiale Polso pieno e rapido poi piccolo e rapido Eccitazione nervosa Cefalea fino al delirio Possibili crampi muscolari Rischio di shock Coma e arresto della respirazione

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COLPO di CALORE

Portare il soggetto in ambiente arieggiato

Liberarlo dagli indumenti

Avvolgerlo in lenzuolo o

asciugamani umidi Mettere ghiaccio sotto le ascelle,sotto le

ginocchia all’ inguine e ai polsi

Se cosciente dargli da bere (mai alcolici)

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LIBERARE DAI VESTITI

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COLPO di CALORE

Se cosciente e rosso in viso semiseduto

Se incosciente e respira PLS

Controllare sempre le funzioni vitali.

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COLPI di CALORE

PREVENZIONE

Riconoscere la situazione a rischio

Scegliere un abbigliamento adeguato

Integrare liquidi e Sali minerali

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MALORI IMPROVVISI

LIPOTIMIA

SINCOPE

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LIPOTIMIA Primo grado delle perdite di coscienza Dovuto a scarsa irrorazione cerebrale Fenomeno leggero e transitorio

Il soggettoSi sente mancareDebolezza in generaleObnubilamento della vistaOttundimento sensorialeMalessere generaleSudorazione, nausea, vertigini

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LIPOTIMIA

Segni & sintomi

PalloreSudorazioneIl respiro è presenteIl polso è presente (debole e lento)

Dott.ssa Fiora Raffaella

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LIPOTIMIA Cosa fare

Se ci sono segni premonitori

Respiro profondo Seduto con la testa tra le gambe Posizione antishock Slacciare ciò che stringe Farlo respirare bene Arieggiare l'ambiente

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LIPOTIMIA

COSA NON FARE

NON dare alcoliciNON dare da bere se incoscienteNON dare schiaffiNON spruzzare acqua fredda sul visoNON farlo muovere subito

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SINCOPE

Perdita completa, improvvisa e transitoria

della coscienza causata da una caduta della pressione arteriosa

Sintomi uguali a quelli della lipotimia

Ci può essere alterazione cardiaca Si può arrivare all'arresto cardiaco Può essere causata da eventi traumatici

o ambientali

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SINCOPE

Segni e sintomi

Perdita della coscienza

Perdita della tonicità muscolare

Pallore, pelle fredda, sudorazione

Alterazione del polso

Alterazione del respiroPuò esserci arresto respiratorio e cardiaco

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SINCOPE

COSA FARE

Posizione antishock Slacciare ciò che stringe Areare l'ambiente Controllare respiro e circolo R.C.P. se necessario

l'angolo massimo deve essere di 15°).

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EPILESSIA

E’ un’ affezione cerebrale caratterizzata da accessi convulsivi accompagnati da perdita di coscienza

Dipende dall’insorgere episodico di una scarica improvvisa, eccessiva e disordinata prodotta da una parte di neuroni della sostanza grigia dell’encefalo

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LE CAUSE dell’EPILESSIA Fattori prenatali

Malattie dell'embrione o del feto, infezioni placentari,malformazioni cranico-celebrali

Fattori perinataliTraumi al parto, anossia, infezioni alla

nascita Fattori post-natali

Traumi cranici, vasculopatie cerebrali, neoplasie del S.N.C.Affezioni infiammatorie

,intossicazioni esogene ed endogene

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EPILESSIA «GRANDE MALE» La crisi sopraggiunge indipendentemente

dalla volontà della persona. Può avvenire in ogni momento Esordisce sempre con perdita di

coscienza Il paziente può avvertire l'avvenire della

crisi (aura epilettica) Può essere apatico, depresso, irritabile Avere movimenti caratteristici Sensazioni gastriche o uditive

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LE «FASI»DELL’EPILESSIA Fase tonica:

Rigidità muscolare, apnea

30 secondi Fase clonica:

Convulsioni paziente apnoico fino alla fine di questa fase.

2 – 3 minuti Fase del rilassamento:

Rilassamento muscolare, stato di coma profondo

5 minuti

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COMPORTAMENTO NELL’EPILESSIA

NON impedire la crisi Ammortizzare la caduta Rendere l'ambiente sicuro per la persona NON infilare le dita nella bocca Slacciare ciò che stringe Sorvegliare la vittima durante la fase

comatosa NON svegliarle la persona Stargli vicino durante il risveglio MA PRIMA allertare 118!!!!

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EPILESSIA O PICCOLO MALE

Tipica nell'infanziaSono brevi è hanno scarse manifestazioni motorie.Sopraggiunge senza preavvisoImprovvisa sospensione della coscienza

Sguardo fisso, interruzione della parolaIl bambino non cade a terra

Il bambino può continuare quello che sta facendoPuò essere molto frequente

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE