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TESLA CASE STUDY
INTERAZIONE CON IL CLIENTE NEL SETTORE AUTOMOTIVE
driving innovation
CRM CANVAS
Greco Technologies & Arts Srl.
Tutti i diritti riservati © 2016
È vietato pubblicare i contenuti inseriti nel presente white paper,senza previa autorizzazione scritta dell’autore.
Per richieste di autorizzazione, scrivere all’autore all’indirizzo: [email protected]
CRM Canvas. Tesla Case Study
Tutti i diritti riservati © 2016 pag. 3
CRM CANVAS: Tesla Case Study 4
CRM Canvas: Interazione con il cliente nel settore Automotive 16
Case Study: Tesla Motors
Chi è Tesla
Acquisition
Retention
Visione complessiva del CRM CANVAS
5
5
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Il lancio dei nuovi prodotti nel mercato Automotive
Un modello collaudato
I rischi di CRM delle case automobilistiche
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Sommario
/344
CRM CANVAS: Tesla Case Study
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 5Tutti i diritti riservati © 2016
Case Study: Tesla Motors
Vi sono casi di Brand che gestiscono
l’ingresso nei loro mercati con modalità
completamente diverse dalle prassi
consolidate, introducendo molta
innovazione nella gestione del rappor-
to con il mercato. Tesla, ad esempio, ha
dovuto affrontare il lancio del suo
primo ed unico prodotto (Tesla Road-
ster, 2008) senza avere di fatto la
possibilità di coinvolgere in modo
significativo il suo target con campa-
gne massive, per la scarsità del prodot-
to, per l’indisponibilità di una rete
distributiva e la ridotta disponibilità di
risorse iniziale da destinare al Marke-
ting. Nel corso di questo articolo
mostreremo con l’ausilio del CRM
Canvas quali sono state le scelte
fondamentali di Tesla nella relazione
con il mercato e, in particolare, quali
sono stati i principali “goal” messi a
segno dal Brand Californiano nel corso
del suo complesso quanto avvincente
percorso.
Tesla è una nuova casa automobilisti-
ca completamente focalizzata sulla
produzione di veicoli completamente
elettrici, ad alte prestazioni e fortemen-
te innovativi.
L’azienda nasce nel 2003 nella famosa
Silicon Valley, da un gruppo di inge-
gneri fortemente animati dalla volontà
di dimostrare che i veicoli elettrici sono
realmente sostenibili e più convenienti
delle convenzionali tecnologie a com-
bustione utilizzate da ormai più di un
secolo.
Chi è Tesla
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 6Tutti i diritti riservati © 2016
Oltre agli ideali di favorire una transi-
zione verso tecnologie più sostenibili,
gli ingegneri di Tesla hanno puntato a
creare dei veicoli ad alte prestazioni
con un allestimento di alta gamma ed
un design sia nella carrozzeria che
negli interni ispirati a canoni inediti;
ormai si parla di Tesla come di un
marchio del tutto assimilabile ad Apple
ancorché nel mondo delle auto.
Il primo modello è stato lanciato nel
2008, con un’accelerazione da zero a
cento Km/h in soli 3,7 secondi,
un’autonomia di 340 Km grazie alle sue
innovative batterie agli ioni di litio. Ne
sono state vendute più di 2.400 in più di
30 paesi. Nel 2012 Tesla ha lanciato il
suo secondo modello, il “Model S”, la
prima berlina di alta gamma completa-
mente elettrica. Con questo modello
Tesla ha ulteriormente migliorato le
caratteristiche del suo prodotto, introdu-
cendo criteri di confort e di sicurezza
innovativi e superando nuovamente le
aspettative generali nei confronti delle
auto elettriche. Alla fine del 2014 Tesla
aveva venduto più di 56.800 unità
facendo diventare il marchio una defini-
tiva e concreta evoluzione radicale nel
settore Automotive. L’ultimo modello di
Tesla è il “Model X”, uno sport utility
vehicle in grado di ospitare 7 persone
adulte; sebbene non sarà disponibile
sino ai primi mesi del 2016, già conta un
volume di prenotazioni che superano la
sua produzione stimata per un anno.
Oggi Tesla è un’azienda fra le più
performanti in termini di crescita e di
capitalizzazione nel mercato borsistico
USA.
Acquisition
Essendo il caso relativo ad un nuovo
Brand, le scelte di Acquisizione non
possono che rivestire un’importanza
critica, sebbene, come vedremo, anche
le scelte di Mantenimento che ha
implementato sin dall’inizio il MGMT
avranno un impatto molto importante
nella diffusione del prodotto. Le princi-
pali scelte in termini di Value Proposi-
tion Acquisition sono state le seguenti:
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 7Tutti i diritti riservati © 2016
1. Le scelte di innovazione tecnologica di Tesla le potremmo definire estreme, di rottura in
un mercato dominato da tecnologie mature. Le forti innovazioni tecnologiche introdotte da
Tesla sono coerenti con l’obiettivo di differenziarsi subito ed in modo significativo dai com-
petitors che, a loro volta, possono contare su risorse consolidate, come le reti distributive
(dealership), la capacità produttiva per soddisfare la domanda, la notorietà e la customer
base del Brand. Il primo prodotto lanciato da Tesla è stato da subito pensato per attrarre
nuovi ed importanti segmenti di mercato: “eco-hipsters, affluent environmentalist and rich
early adopters” – ancora non soddisfatti adeguatamente dai prodotti esistenti sul mercato
sino al momento del lancio della nuova Tesla (2008). Per tale ragione la nuova auto è stata
progettata con dispositivi praticamente inediti sul mercato e per offrire benefici unici:
La Roadster offre perfor-
mance da supercar senza
le emissioni di una
supercar. Progettata con
particolare attenzione
all'efficienza, la Roadster a
zero emissioni ha un'auto-
nomia di 340 km per
ricarica (in base all'Europe-
an Electric Vehicle
Combined Cycle). Il veicolo
può essere ricaricato in
quasi tutte le prese e
dovunque nel mondo.
ZERO EMISSIONI
La Roadster, costruita in
fibra di carbonio, segna
l'inizio delle auto elettriche
premium. Il telaio mono-
scocca, costruito con
alluminio estruso e
rivestito di resina, aumenta
la rigidità e la resistenza
del veicolo, che rimane
comunque molto leggero.
UN PRODOTTO DA ÉLITE
Il motore ad induzione AC
e il cambio monomarcia
sono in grado di fornire
una coppia istantanea da 0
giri al minuto. Vengono
sviluppati fino a 400 N•m di
coppia e 288 cavalli, con
un'accelerazione da 0 a 97
km/h in 3.7 secondi.
COPPIA ISTANTANEA
Gli organi di trasmissione
elettrici forniscono una
reattivita' senza pari. La
Roadster diventa un'esten-
sione del conducente e
reagisce in un istante. Le
sospensioni personalizza-
bili opzionali permettono al
conducente di modificare
la metodologia di guida a
suo piacimento.
MANEGGEVOLEZZA SUPERIORE
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 8Tutti i diritti riservati © 2016
2. Anche sul fronte della distribuzione del prodotto Tesla ha coerentemente introdotto forti
cambiamenti ed innovazioni rispetto ai competitors. Il CEO ha deciso da subito di mettere al
riparo il proprio prodotto dai conflitti di interesse della dealership ed ha optato per una
distribuzione completamente diversa, in grado di far percepire al meglio la filosofia del
marchio in un’esperienza unica e premiante sin dalle prime fasi del processo d’acquisto:
a. Tesla ha presentato il suo prodotto in “Factory-based Gallery”, cioè in concept
store controllati direttamente e creati in zone strategiche per i clienti target – shop-
ping center, quartieri culturali di città importanti, ecc. In queste location è possibile
fare un’esperienza totalmente dedicata alla filosofia del marchio Tesla, senza alcuna
pressione commerciale come normalmente avviene in uno showroom commerciale di
un dealer;
b. All’interno di queste aree commerciali è possibile incontrare dei “product specia-
list” che sono alle dipendenze dirette della fabbrica e non vengono remunerati sulla
base di commissioni sulle vendite. Lo scopo di questi professionisti è di esporre in
modo impeccabile tutte le caratteristiche tecniche più importanti del prodotto, fornen-
do supporto nell’acquisto;
c. L’acquisto del prodotto è stato demandato completamente al canale e-commerce,
nel quale il cliente può richiedere tutte le customizzazioni desiderate e completare in
totale autonomia tutto il processo formale d’acquisto, senza i vincoli di disponibilità
normalmente imposti dalla dealership. Queste scelte distributive hanno consentito a
Tesla di instaurare una relazione con il proprio target di riferimento molto innovativa e,
soprattutto, non sottoposta ai conflitti di interessi delle dealership che condizionano
continuamente le scelte dei competitors.
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 9Tutti i diritti riservati © 2016
4. A questi continui Roadshow e
campagne stampa si è unita una delle
prime campagne massive di Social
MKTG sperimentate nel settore, che ha
completamente spiazzato i competi-
tors che sino a quel momento non
davano particolare importanza ai canali
Social. La campagna ha influito note-
volmente nel generare un potente e
positivo WOM sul Brand.
Per presentare il prodotto al mercato Tesla ha puntato su una strategia non convenzionale,
nella quale hanno giocato un ruolo decisivo:
3. La campagna di comunicazione fatta direttamente dal suo CEO – Elon Musk (2007
Entrepreneur of the Year), già famoso per aver fondato importanti start-up di successo
(fra cui Paypal venduta successivamente ad Ebay) – e dal suo staff di PR che si è concen-
trata da subito sull’oggettiva dimostrabi-
lità dei vantaggi che Tesla era in grado
di offrire; uno dei punti maggiormente
calcati nella campagna di comunicazio-
ne è stata la maggiore convenienza di
Tesla da un punto di vista economico,
facendo una valutazione complessiva
sui costi di acquisto e di gestione
dell’auto – total cost of ownership – con
un focus soprattutto sui costi di gestione
e manutenzione che in una vettura con
motore a combustione sono molto più
elevati a parità di prestazioni;
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 10Tutti i diritti riservati © 2016
Possiamo passare in rassegna le
scelte di Tesla con il CRM Canvas in
modo da rendere ancora più evidente
l’armonia di tutte le scelte poste in
essere in tema di Value Proposition &
Customer Experience:
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l’ambienteDesign
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Referral & loyalty
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Super chargerstation
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Ampie possibilitàdi configu-
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Disponibilità e consegna trasparenti
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Charging network
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& evolving
CRM Canvas. Tesla Case Study
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Retention
Ora vediamo quali sono state, invece,
le scelte strategiche più rilevanti fatte
da Tesla in termini di Retention. Come
vedremo, l’aver ragionato in quest’otti-
ca ha permesso al MGMT di Tesla di
influire pesantemente sullo sviluppo
del Brand durante e dopo il lancio della
Roadster:
1. Una delle caratteristiche principali
della VP di Tesla fa riferimento alle
possibilità di ricarica per le autovetture
una volta acquistate. In effetti era stato
fondamentale convincere il mercato su
questo aspetto in quanto una delle
maggiori “difficoltà” per gli aspiranti
clienti Tesla era proprio il rischio di
restare senza ricarica una volta in
marcia. Questo è stato, quindi, un
elemento fondamentale da considera-
re nella VP sia per la fase di Acquisition
che di Retention del cliente. La scelta
in questo caso è stata di investire in
una serie di “charging station” da disse-
minare lungo la rotta dei clienti nei
mercati obiettivo, a cominciare dalla California. L’obiettivo era di assicurare una ricarica
nel range di autonomia delle vetture, in modo da garantire il pieno utilizzo delle vetture su
lungo raggio. Sono state create quindi delle stazioni di ricarica in punti strategici delle
città e delle strade maggiormente trafficate, dotate gradualmente di confort crescenti
come hotspot wi-fi vicino a bar, ristoranti e zone commerciali.
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 12Tutti i diritti riservati © 2016
2. Sempre in termini di Retention,
Tesla ha sin dall’inizio voluto stabilire
una relazione diretta con la propria
clientela premiandola per la preferenza
accordata e per la fedeltà mantenuta
diffondendo il Brand. In questo senso i
Loyalty&Referral Programs di Tesla
sono stati decisivi ed ancora un volta
hanno spiazzato i competitors che su
questo piano soffrono dei problemi
sopra menzionati di conflitto di interes-
si con le dealership, a cui praticamente
delegano quasi interamente la gestio-
ne della relazione post-vendita. Tesla
ha dall’inizio fatto percepire ai propri
clienti che è vicina a loro, nelle loro
scelte e nelle loro esigenze di mobilità
e non solo. Attraverso questi program-
mi ha inoltre confermato e rafforzato le
promesse iniziali sul total cost of ownership, riducendo in modo significativo i costi di
mantenimento dei veicoli per i clienti in misura direttamente proporzionale alla loro
fedeltà.
È ampiamente riconosciuto ormai che Tesla ha avuto la capacità di far sentire i propri
clienti “liberi” pur avendo attuato precise tattiche di Lock-in MKTG; ha premiato i clienti in
modo concreto e questi lo hanno percepito.
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Visione complessiva del CRM CANVAS
Di seguito vediamo il CRM Canvas di
Tesla nel suo complesso, in modo da
apprezzare le differenze rispetto agli
approcci “classici“ di Marketing e le
innovazioni introdotte nel concepire ed
implementare una nuova gestione
della relazione con il mercato:
Tesla CRM CANVAS
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Rispetto per
l’ambienteDesign
innovativo
Service customi-zation
Abbattimento costi/tempidi ricarica
Altre prestazioni
Car customi-zation
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new technologies
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Referral & loyalty
programs
Super chargerstation
3 di�erent battery options
Ampie possibilitàdi configu-
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CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 14Tutti i diritti riservati © 2016
I risultati ottenuti da Tesla dopo il suo
lancio sul mercato sono facilmente
visibili dagli annuali report pubblicati
on line, nei quali il dato certamente più
impressionante è la performance del
titolo della casa californiana scambiato
nel NASDAQ, dalla quale si può facil-
mente desumere l’efficacia ormai con-
clamata delle strategie implementate.
Dall’analisi del CRM Canvas è possi-
bile fare le seguenti osservazioni sulle
scelte del MGMT di Tesla in tema di
CRM:
1. Ha determinato in modo coerente gli attributi della VP, seguendo una strategia
precisa, ben focalizzata sul valore della Customization della Value Proposition;
2. Ha definito la propria VP in modo equilibrato sul fronte dell’Acquisition e della Retention
Strategy;
3. Ha costruito una Customer Experience del tutto coerente ed efficace, all’altezza delle
promesse fatte da un Brand che si è piazzato molto rapidamente ed efficacemente in un
ambito di mercato estremamente competitivo.
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Tesla Motors - Total Return
NASDAQ Composite - Total Return
Motor Vehicles and Passenger Car Bodies Public Company Group - Total Return
CRM CANVAS: Interazione con il cliente nel settore Automotive
/3416
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 17Tutti i diritti riservati © 2016
Il lancio dei nuovi prodotti nel mercato Automotive
In un mercato molto competitivo
come l’Automotive, quando si lancia un
nuovo prodotto è prassi consolidata
cercare prioritariamente di generare un
contatto diretto fra il cliente e la rete di
vendita per eseguire un “test drive”: in
tal caso l’obiettivo della casa
automobilistica in termini di customer
experience è la migliore percezione
possibile delle caratteristiche funzionali
e tecniche dei veicoli attraverso il
canale più diretto del Customer Facing,
cioè l’incontro con la f.za vendite e
l’accoglienza del cliente in contesti
commerciali predisposti (le sedi delle
concessionarie o anche eventi). Questo
vale soprattutto per i clienti in fase di
Acquisition che iniziano concretamente
la loro esperienza d’acquisto con la
valutazione delle alternative, fase nella
quale l’apprezzamento diretto delle
novità di un prodotto può essere
effettivamente determinante.
L’importanza di questa esperienza
dipende molto dalla strategia e dalla
fase del ciclo di vita del Brand.
Si assiste normalmente, quindi, ad
uno sforzo importante dei brand Auto-
motive nel generare “lead” (potenziali
clienti interessati) per la forza vendite,
intorno alla quale ruota tutta la strate-
gia di lancio del nuovo prodotto.
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 18Tutti i diritti riservati © 2016
Un modello collaudato
Di seguito riportiamo un esempio
semplificato di lancio di un nuovo
prodotto Auto, analizzato attraverso gli
schemi del CRM Canvas. Essendo
l’esempio generico, quindi non relativo
ad un prodotto preciso, non riproducia-
mo tutto il Canvas omettendo di ripor-
tare i vantaggi creati e le difficoltà
ridotte per ogni elemento della VP.
Quindi presentiamo un esempio di
lancio “standard”, riferibile alle case
automobilistiche più note (Fiat,
Volkswagen, Mercedes Benz, BMW,
ecc.) ed alle loro prassi più frequenti
nel recente periodo.
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B. priorità f.za vendite dealership
A. eventi esclusivi
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brand
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modello
Attività recall
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Novitàtecniche
Sessionitest drive nei dealer
Configura-zione veicolo Preventivo
Prenota-zione test
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Mass-mktg su
segmenti
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Contatti preliminari
con f.za vendite
Anteprime/prove speciali
Pre-vendita
Lancio di un nuovo modello
CRM Canvas. Tesla Case Study
pag. 19Tutti i diritti riservati © 2016
Il modello intende porre in evidenza le
mosse tattiche principali che oggi una
casa automobilistica normalmente
mette in campo per supportare il lancio
di un nuovo prodotto.
Ognuna di queste scelte può essere
gestita in molti modi e nasconde
sempre possibilità di miglioramento
e/o innovazione. Vediamo nel dettaglio:
1. Per la customer base storica in genere si prevede un programma di MKTG specifico, che
punta ad avvicinare i clienti in anteprima offrendo loro, quindi, un vantaggio sull’acquisto
delle disponibilità iniziali. A tal proposito gli elementi della VP che si muovono sono i
seguenti:
a. Si organizzano degli “eventi esclusivi “ per i segmenti di clientela a maggior valore,
in cui si fanno delle prove particolari sui veicoli in uscita e si prendono contatti
con la f.za vendite. In questi casi si usa ormai aprire i canali Social per far partire
flussi di WOM con fan e followers;
b. La f.za vendite offre ai clienti storici una linea preferenziale e personalizzata nelle
trattative e nelle attività pre-vendita.
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B. priorità f.za vendite dealership
A. eventi esclusivi
F.za vendite
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modello
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Novitàtecniche
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con f.za vendite
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pag. 20Tutti i diritti riservati © 2016
Questo approccio verso i clienti
storici può avere un’intensità molto
diversa a seconda della dimensione
della customer base del Brand e/o dei
suoi dealer di riferimento. Ad esempio,
in Italia la più recente rete Toyota avrà
un’intensità di Retention MKTG inferiore
rispetto alla ormai centenaria rete Fiat;
2. Per gli Acquisition Customers in genere si implementano le seguenti scelte:
a. Il lancio di nuovi prodotti si fanno coincidere o di poco anticipare da campagne di
comunicazione di massa imponenti, in cui il Brand cerca di mettere in evidenza i
propri fattori differenzianti;
b. Nello stesso tempo si organizzano campagne di comunicazione di massa mirate
sui segmenti di mercato target, sulle novità tecniche ed estetiche del prodotto. Fra
queste iniziative acquistano sempre maggiore importanza le campagne Digital che
hanno, tipicamente, i seguenti obiettivi:
Far conoscere le possibilità di configurazione di un veicolo ed il relativo pricing –
per tale ragione si sono diffusi molto rapidamente applicazioni web e mobile che
supportano il consumatore nella scelta e nella configurazione economica del
veicolo;
Permettere ad un potenziale cliente di prendere contatto con le strutture com-
merciali, per un test drive o semplicemente per iniziare una trattativa.
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B. priorità f.za vendite dealership
A. eventi esclusivi
Valori del
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pag. 21Tutti i diritti riservati © 2016
c. A queste iniziative di comunicazione seguono eventi aperti al grande pubblico in
cui la rete di vendita mette a disposizione degli interessati i prodotti per le prove su
strada;
d. In queste occasioni la f.za vendite avvia i processi di vendita, per i quali assumono
sempre più importanza le attività di Lead Management – attività di recall dei clienti
interessati;
I rischi di CRM delle case automobilistiche
Come si può immaginare, una mano-
vra tattica così complessa può avere
un’efficacia molto variabile a seconda
di come si esegue ognuna delle scelte
prese in considerazione. In linea di
massima questo approccio è ormai
molto consolidato, sebbene i risultati
che genera possono variare notevol-
mente anche per sottili differenze nelle
sue decisioni di implementazione,
sempre più guidate dalla gestione
ottimale della relazione con il cliente.
Come già messo in evidenza, l’aspetto
che viene generalmente riconosciuto
come il più critico è proprio il compor-
tamento e l’atteggiamento della f.za
vendite della dealership, che resta di
fatto l’interfaccia più importante per il
consumatore e può determinare una
percezione da parte dello stesso
determinante ai fini della decisione
finale di acquisto.
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B. priorità f.za vendite dealership
A. eventi esclusivi
F.za vendite
dealership
Processo d’acquisto
Attività recall
lead gmt
Social wom
Contatti preliminari
con f.za vendite
Anteprime/prove speciali
Pre-vendita
CRM Canvas. Tesla Case Study
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Le conseguenze più rilevanti di questo conflitto di interesse sono le seguenti:
1. Sempre di più i dealer concentrano nel proprio portafoglio e nelle proprie strutture com-
merciali diversi marchi, ognuno dei quali offre condizioni diverse ai dealers e tenta di
spostare il focus della f.za vendita sui propri prodotti. Può così accadere che il lancio di un
nuovo prodotto possa non essere adeguatamente sostenuto dalla f.za vendita perché
focalizzata su altri prodotti, oppure, ancora peggio, il lancio del nuovo prodotto può essere
sfruttato dai dealer per acquisire lead che vengono “dirottati” sistematicamente su prodot-
ti alternativi sui quali i dealer stessi riescono ad ottenere condizioni commerciali migliori;
2. Durante la fase di vendita i dealer tendono ad aggiungere servizi e politiche promozionali
in grado di distorcere la percezione della politica di pricing attuata sul prodotto. In questo
senso normalmente i dealers esercitano delle pressioni sulla vendita di un prodotto che
possono determinare un’esperienza d’acquisto pesantemente condizionata rispetto agli
obiettivi della casa costruttrice;
3. La forza vendite interna dei dealer viene normalmente motivata e incentivata a perseguire
obiettivi quantitativi in linea con quelli del dealer. La ricerca di efficienza diventa facilmente
prioritaria rispetto alla comunicazione sul prodotto e, conseguentemente, condiziona
pesantemente i processi di gestione del cliente nelle diverse fasi di vendita favorendo,
come già rilevato, processi standard nella vendita;
4. Sebbene l’acquisizione dei lead possa essere effettuata su diversi canali (online e offline),
la gestione degli stessi passa ancora tradizionalmente dalla f.za vendite della dealership
che, di fatto, utilizza approcci molto standard, soprattutto nei momenti di picco delle
richieste; naturalmente, la f.za vendite ha una capacità limitata di gestione dei processi di
vendita e dei lead che si risolve automaticamente in processi standard in misura diretta-
mente proporzionale ai lead generati ed alla disponibilità di risorse commerciali. Si verifica
sistematicamente, quindi, un collo di bottiglia proprio nei momenti di massima raccolta
commerciale, che impatta sia sulla qualità dei processi di vendita sia nella percentuale di
lead gestiti sui lead faticosamente creati.
Da questo punto di vista bisogna
tenere in considerazione i conflitti di
interesse dei dealers rispetto agli obiet-
tivi delle case automobilistiche.
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Con l’ausilio del CRM Canvas possia-
mo mettere facilmente in evidenza
quali sono i punti deboli della strategia
di lancio di un nuovo prodotto in termini
di Customer Experience:
O-TO-O
FAC
ING
DIGITAL
O-TO
-ALL
Acq
uisi
tion C
ustomers
Retention CustomersO-TO-O
FAC
ING
DIGITAL
O-TO
-ALL
Negozia-tion/Sales
Attività recall
lead gmt
Sessionitest drive nei dealer
Configura-zione veicolo Preventivo
Prenota-zione test
Mass-mktg su
segmenti
Social wom
Contatti preliminari
con f.za vendite
Anteprime/prove speciali
Pre-vendita
Criticità emerse
TA Factory è un’azienda specializzata
nella parte di Business Intelligence
più attinente al Marketing ed al comporta-
mento dei clienti.
L’azienda ha la missione di dare ai propri
clienti un importante supporto in aree di
Management ancora poco conosciute e
presidiate, soprattutto dalle piccole e medie
imprese, fornendo soluzioni semplici, soste-
nibili e con proprietà intellettuale libera.
Lo stile flessibile ed eclettico dello Staff
consente un dialogo aperto con esperti di
diversi comparti del Marketing: da quello
analitico a quello più creativo.
L’azienda coniuga competenze tecnologi-
che importanti per lo sviluppo delle soluzio-
ni software necessarie al controllo delle
decisioni più importanti in ambito Marketing.
G
Domenico GrecoAutore del White Paper
“CRM CANVAS. Tesla Case Study -
Interazione con il cliente nel settore Automotive”.
1974, Executive Master in
Business Administration presso la SDA Bocconi School of
Management.
Inizia ad implementare soluzioni
CRM nel settore Automotive nel 1999. Il suo è stato uno dei primi
casi implementati in Europa di CRM completo a livello retail
con riconoscimenti nazionali ed internazionali. Nel 2008 passa
dal CRM operativo allo studio del “valore del cliente”; presenta
il primo «prototipo» di Customer Equity Management (CEM)
all’International Conference of Data mining – Pisa. Nel 2009
presenta il secondo prototipo di CEM al “Customer Centricity
Summit”, Los Angeles (USA). Oggi è alla guida di progetti di
Customer Intelligence e CRM come consulente di importanti
realtà della dealership italiana.
Greco Technologies & Arts S.r.l.Viale Mancini 15687100 Cosenza (CS) - ItaliaTel. +39 0984 32 3 69www.gtafactory.com DOMENICO GRECOemail: [email protected] Linkedin: it.linkedin.com/in/domenicogrecoSkype: dok.greco