CRITICITÀ NEI TESTI PER LA SCUOLA PRIMARIA - sapie.it · Gli insegnanti richiedono una storia che...

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DONATELLA F ANTOZZI UNIVERSITÀ DI FIRENZE CRITICITÀ NEI TESTI PER LA SCUOLA PRIMARIA

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DONATELLA FANTOZZI

UNIVERSITÀ DI FIRENZE

CRITICITÀ NEI TESTI PER LA SCUOLA PRIMARIA

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

IPOTESI DI PARTENZA

Apportando modifiche ai libri di testo in adozione nelle scuole

primarie si possono ottenere evidenti miglioramenti nella

possibilità di fruizione degli stessi da parte dei bambini con DSA,

ma anche di tutti gli altri, senza considerare poi che tali modifiche

costituirebbero nuove possibilità anche in presenza di alunni

stranieri e di alunni con problemi cognitivi.

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

CONDIZIONI

Le modifiche non devono ridurre l’obiettivo didattico perseguito

Non deve trattarsi di sostituzioni

Né di facilitazioni e/o di semplificazioni

Né, infine, di scomposizioni della disciplina nei suoi nuclei fondanti

OVVERO

Le modifiche eseguite non devono abbassare il livello di competenze richieste, né tantomeno il livello dell’obiettivo perseguito

Esse devono configurarsi esclusivamente come adeguamenti sul piano denotativo e su quello connotativo

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

IMPIANTO SCIENTIFICO

Universalismo - approccio integrato - modello interattivo e multidimensionale del funzionamento e della disabilità (ICF, 2001)

accomodamento ragionevole - progettazione universale (ONU, 2006)

dispersione scolastica e cause scatenanti - concetto di ‘reading literacy’ (OCSE-Pisa 2009)

(…)favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità(…) (L.170/2010)

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA

1° FASE: ALUNNI CON DIAGNOSI DI DSA

2° FASE: ESTENSIONE DELL’INDAGINE A 11 CLASSI V°

234 PARTECIPANTI ATTIVI

TESTI DI LETTURA

E SUSSIDIARI

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA

Non è stata valutata la comprensione del compito proposto, ma l’eventuale influenza negativa sulla comprensione, e quindi sulla prestazione e sull’apprendimento, di quanto e come viene presentato alle/i alunne/i. Agli studenti è stato chiesto di valutare che cosa avrebbero modificato focalizzando l’attenzione sia su aspetti denotativi che su aspetti connotativi:

• impatto percettivo del corpo di scrittura

• impatto percettivo delle immagini

• impatto percettivo dell’ effetto crowding

• impatto percettivo delle colorazioni utilizzate

• chiarezza impaginazione/struttura delle pagine analizzate

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA: LE DOMANDE

Ritieni che la scrittura sia: troppo piccola-troppo grande-troppo ‘stretta’-giusta? (1)

Ritieni che le immagini siano: troppo piccole-troppo grandi- adatte-non adatte

Ritieni che le indicazioni/comandi siano: troppo lunghi-troppo corti chiari-confusi

Ritieni che le parole utilizzate per spiegare siano: chiare-difficili-non conosciute

Ritieni che le scritte su sfondo colorato siano: chiare-confuse Ritieni che la scrittura per mettere le parole chiave in evidenza sia: chiara-non chiara

Ritieni che l’impaginazione del testo e delle immagini sia: chiara-confusa

(1)Mi riferisco alla dimensione del corpo del carattere e alle possibilità di spaziatura: normale, ridotta, espansa; con gli studenti, vista la loro giovane età, ho preferito utilizzare un lessico più adeguato, che non fosse fonte di equivoci

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA: LE RISPOSTE

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA - 2° FASE: RIELABORAZIONE

Carattere corpo 12 o 14, stile normale e spaziatura espansa, interlinea 1,5 Riduzione immagini, posizione diversa all’interno della pagina, specialmente quando costituivano una sorta di ‘intralcio’ o distrazione alla lettura, o creavano una specie di sagomatura al testo, al punto che questo veniva a conformarsi intorno alla forma dell’immagine Riformulazione dei comandi in maniera chiara e precisa, posizionandoli accanto agli esempi N.B.: quando si trattava di domande o comunque di una serie di compiti, su espressa richiesta degli studenti è stata inserita la numerazione progressiva Utilizzo del “nero su bianco” Parole chiave evidenziate utilizzando lo stampato maiuscolo, colore nero Riorganizzazione della pagina tenendo contemporaneamente presenti i criteri di: chiarezza, priorità delle informazioni, organizzazione spaziale

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA - 2° FASE: RIELABORAZIONE

EFFETTO VISIVO DI UNA FRASE SCRITTA CON CORPI E

SPAZIATURE DIVERSE

FRASE CARATTERISTICHE

Dopo la pioggia può accadere di veder comparire

l’arcobaleno nel cielo sereno DIMENSIONE 12

SPAZIATURA NORMALE

INTERLINEA SINGOLA

Dopo la pioggia può accadere di veder comparire

l’arcobaleno nel cielo sereno DIMENSIONE 12

SPAZIATURA ESPANSA

INTERLINEA SINGOLA

Dopo la pioggia può accadere di veder comparire

l’arcobaleno nel cielo sereno DIMENSIONE 14

SPAZIATURA ESPANSA

INTERLINEA SINGOLA

Dopo la pioggia può accadere di veder comparire

l’arcobaleno nel cielo sereno

DIMENSIONE 14

SPAZIATURA ESPANSA

INTERLINEA 1,5

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LA RICERCA - WORK IN PROGRESS

LE STESSE DOMANDE E LE STESSE ATTIVITÀ SONO STATE PROPOSTE A:

150 STUDENTI DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

100 DOCENTI FREQUENTANTI IL C.SO DI SPECIALIZZAZIONE

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LE CASE EDITRICI - INDAGINE

•Quali sono gli elementi che la Casa Editrice ha tenuto maggiormente presenti per la redazione di questo libro? •Quali sono le richieste principali che pervengono normalmente dal mondo della scuola sul problema dell’insegnamento della lettura? •Quale rilevanza attribuite all’impostazione grafica e alla scelta delle immagini? •Ci sono aspetti che nel libro non è stato possibile affrontare nel modo auspicato? •Sono in cantiere per la prossima edizione modifiche sostanziali (in caso positivo, concernenti quali aspetti)? •Commento libero idoneo a rendere più espliciti i fondamenti che stanno alla base del libro analizzato.

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LE CASE EDITRICI - INDAGINE

Gli insegnanti richiedono una storia che faccia da filo conduttore all’apprendimento della letto-scrittura, numerose attività di scrittura e di lettura, in modo particolare è ben accolto “il quaderno del corsivo”

Le immagini sono semplici, grandi e colorate, catturano l’attenzione del bambino e contribuiscono a creare una cornice narrativa che dà significato al percorso di letto-scrittura; esse rappresentano inoltre un efficace indizio per anticipare la lettura di lettere, parole, frasi e testi

I disegni che accompagnano le parole per agevolarne la lettura sono scelte con cura tenendo conto principalmente della chiarezza rappresentativa, ma anche della piacevolezza

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LE CASE EDITRICI - INDAGINE

C’è chi preferisce in classe prima solo l’utilizzo del carattere maiuscolo per la lettura delle parole e dei primi brani, chi invece (specie nel sud Italia), predilige un approccio “globale”, in cui vengano presentate fin da subito parole e brani in tutti e quattro i caratteri, compreso il corsivo

Grande rilevanza è stata riservata alla impostazione grafica e alla scelta delle immagini

Gli editori sono spesso preoccupati di riuscire ad attirare l’attenzione delle maestra nel momento dell’esame dei testi in propaganda piuttosto che di preoccuparsi delle reali esigenze dei bambini che sono poi gli utenti finali dei libri di testo

Donatella Fantozzi - Firenze - 11 /02/2017

LE CASE EDITRICI - INDAGINE

pulizia grafica della pagina; caratteri facilmente leggibili; illustrazioni non invasive e di facile decodificazione

il mondo della scuola risulta diviso tra l'utilizzo dello stampato per tutta la classe prima e l'utilizzo del corsivo sin dalle prime lettere (in misura minoritaria)

La chiarezza delle consegne di lavoro e dei brani; la correttezza e la fluidità ortografica; la “pulizia” e al contempo la vivacità delle pagine facendo in modo che comunque sia sempre chiaro e mai ambiguo l’ordine di lettura

A proposito, - soggiunse il burattino - per andare a scuola mi manca

sempre qualcosa: anzi mi manca il più e il meglio. - Cioè? - Mi manca

l’Abbecedario. - Hai ragione: ma come si fa per averlo? - È facilissimo. Si

va dal libraio e si compra. - E i quattrini? Io non ce l’ho. - Nemmeno io -

soggiunse il buon vecchio, facendosi triste. E Pinocchio, sebbene fosse

un ragazzo allegrissimo, si fece triste anche lui: perché la miseria,

quando è miseria davvero, la intendono tutti, anche i ragazzi. - Pazienza!

- gridò Geppetto tutt’a un tratto rizzandosi in piedi; e infilatasi la vecchia

casacca di fustagno, tutta toppe e rimedi, uscì correndo di casa. Dopo

poco tornò. E quando tornò aveva in mano l’Abbecedario per il figliuolo,

ma la casacca non l’aveva più. Il pover’uomo era in maniche di camicia,

e fuori nevicava. - E la casacca, babbo? - L’ho venduta. - Perché l’hai

venduta? - Perché mi faceva caldo

Donatella Fantozzi [email protected]

Grazie