CRITERI DI PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO · due ripiani separati tra loro da una struttura portante...

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1 Criteri di Progettazione Del Magazzino Nozioni di base CRITERI DI PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO Impiegare le unità di carico più adatte Utilizzare lo spazio nel modo migliore (soppalchi, larghezza e numero delle corsie, eliminare merci obsolete ecc.) Ridurre al minimo la movimentazione (avvicinare le aree di deposito, separare lo stock di prelievo da quello di riserva, utilizzo di attrezzature che eviti lo spostamento di personale, ecc.) Controllare il trasferimento e la locazione delle merci Garantire la sicurezza del personale e delle merci Ridurre il costo complessivo

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Criteri di Progettazione

Del Magazzino

Nozioni di base

CRITERI DI PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO

Impiegare le unità di carico più adatteUtilizzare lo spazio nel modo migliore

(soppalchi, larghezza e numero delle corsie, eliminare merci obsolete ecc.)

Ridurre al minimo la movimentazione (avvicinare le aree di deposito, separare lo stock di prelievo da quello di riserva, utilizzo di attrezzature che eviti lo spostamento di personale, ecc.)

Controllare il trasferimento e la locazione delle merciGarantire la sicurezza del personale e delle

merciRidurre il costo complessivo

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SISTEMI DI MAGAZZINAGGIO

Imballaggio Unità di caricoSistemi di stoccaggioSistemi di movimentazione

IMBALLAGGIO

L’imballaggio deve possedere caratteristiche tali da favorire il processo distributivo e non ostacolarlo. Questo può essere definito come un mezzo per assicurare la consegna intatta e al costo più basso del prodotto al consumatore finale.L’imballaggio pertanto deve proteggere il prodotto da fattori di origine meccanica (vibrazioni, cadute, schiacciamento), ambientale (acqua, temperatura, pressione) e altro (muffe, batteri, radioattività).

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UNITA’ DI CARICO

Viene definita quale ‘assemblaggio’di articoli o di confezioni singole, in genere dello stesso prodotto, per

rendere conveniente la movimentazione composita.

Consente quindi di raggruppare le confezioni e di maneggiarle e movimentarle con maggiore

efficienza usando attrezzature meccaniche

VANTAGGI OFFERTI DALL’UNITA’ DI CARICO

Trasferimento di una maggiore quantità di merce per ogni viaggio, riducendo il numero dei viaggi necessari e, quindi, il tempo e il costo di movimentazioneMigliora l’impiego dello spazio in magazzinoRende possibile l’uso di attrezzature standard di

movimentazione e di stoccaggioVelocizza il carico e lo scarico dei mezzi di

trasportoRiduce al minimo il rischio di danni e furti

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PALETTA A DUE VIE

Più economica Più robusta

PALETTA A QUATTRO VIE

Maggiore flessibilità

ESEMPI:Le palette sono delle piattaforme di carico formate da due ripiani separati tra loro da una struttura portante

ESEMPIPALETTA CON SPONDE MOBILI

Protegge e trattiene la merce sullapaletta con l’impiego di sponde che si montano una su l’altra fino a raggiungere l’altezza voluta: maggiore resistenza

BOX PALLET

ResistentiBuona stabilità (piedi con effettodi auto-centraggio)

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ESEMPI

GABBIA IN RETE

ResistentiBuona stabilità

ROLLCONTAINER

costosiflessibili

SISTEMI DI STOCCAGGIO

Si tratta della ricerca di un compromesso fra la massima utilizzazione delle superfici e la necessità di garantire un facile e rapido accesso ai prodotti in giacenza.

Pertanto, scegliere un sistema di stoccaggio significa verificare che le caratteristiche delle attrezzature adottate rispondano alle esigenze di stoccaggio e movimentazione.

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PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI STOCCAGGIO

REQUISITI�Buon uso delle volumetrie: uso di soppalchi, accurato layout, ecc.�Facile accesso ai prodotti, ridurre al minimo i percorsi e facilitare la movimentazione delle merci�Comprendere i sistemi per gestire la qualità e le locazioni delle merci, per controllare i movimenti e per effettuare il ripristino�Garantire la sicurezza contro incendi, danni e furti�Assicurare condizioni ambientali atte a prevenire il deterioramento o la contaminazione dei prodotti

STOCCAGGIO A BLOCCHIVANTAGGIL’investimento è contenutoNon è richiesta alcuna attrezzatura di stoccaggioL’utilizzo delle superfici è buono anche se non in altezzaIl controllo è sempliceE’ adatto per un elevato livellodi attività

SVANTAGGILimitata altezza delle pileLa presa è libera soltanto per la paletta più alta Forti rischi in caso d’incendio

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STOCCAGGIO A BLOCCHI

Corsia per il carrello a forche

SCAFFALE PALETTIZZANTE

VANTAGGIResistentiRegolazione delle distanzeSmontabiliAccesso casuale alle paletteSistema semplice e preciso di codifica delle locazioni

A doppia profondità

SVANTAGGIaccesso a soli due frontipavimenti particolarmente piani

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SCAFFALE DRIVE-IN

Consente l’accesso per un solo prodotto per corsia

È usato quando i prodotti sono pochi ma in grandi quantità

Criterio FILO

STOCCAGGIO DINAMICO

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STOCCAGGIO DINAMICO

VANTAGGIBuono per prodotti ad elevata movimentazione

SVANTAGGICostosiUtilizzo del spazio interno non buonoNecessario ricorso a palettespeciali o di supportoSistemazione e controllo con particolare attenzione

SCAFFALE A CASELLE

Usato per articoli di una certa lunghezza (tappeti, tubi, profilati).

Offre buone possibilità di accesso e di protezione dello stockRidotto utilizzo dello spazioglobale delle superfici

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SISTEMI DI MOVIMENTAZIONERiguarda l’impiego di carrelli e trasportatori nell’attività di magazzinaggio, per trasportare le merci su distanze relativamente brevi, per sollevarle nelle operazioni di stoccaggio e per caricarle e scaricarle dai veicoli.L’impiego dei carrelli facilita la formazione delle unità di carico e di carichi più consistenti, riducendo così la frequenza dei trasferimenti e rendendo possibile una movimentazione più rapida nonché lo stoccaggio in altezza.

ALIMENTAZIONE E PORTATA DI SOLLEVAMENTO DEI CARRELLI

I carrelli elevatori, retraibili, per grandi altezze, senza conducente, sono azionati da motore elettrico. Si tratta di un motore pulito, silenzioso e compatto che consente un’elevata accelerazione inizialeLa portata di un carrello a forche viene

normalmente misurata dal peso massimo che può sollevare quando il centro di carico si trova in una determinata distanza dal gomito della forca

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CARRELLO A FORCHE

Carico del carrello a forche

Esempio di sterzatadi un carrello a forche

ESEMPI DI CARRELLI

Transpalet manuale

Carrello per sacchi

Carrello per prelievo

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ESEMPI DI CARRELLI

a. Trasportatore a trazione manuale

b. Trasportatore a trazione elettrica

c. Trasportatore con caricamento frontale

ESEMPI DI TRASPORTATORI

SlitteTrasportatoria rulli liberi

Trasportatoria rulli liberi

a gravità controllata

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TRASLOELEVATORI

OPERAZIONI DI SCARICO

Assali anteriori

Banchina sopraelevata con accostamento perpendicolare

Banchina sopraelevata con accostamento

obliquo

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OPERAZIONI DI PRELIEVO

PIANTA DELLE SCAFFALATURE

Suddivisione in altezza

Suddivisione in orizzontale

stock di riserva stock di prelievo

stock di riserva

stock di riserva

stock di riserva

stock di prelievo

SISTEMI DI TRASPORTOSi tratta di dover scegliere considerando un insieme di fattori operativi:

Economie di costiFlessibilitàDisponibilitàTempestivitàDoppia movimentazioneRitardiDanneggiamenti

le modalità secondo cui effettuare il trasporto fisico delle merci, bilanciando esigenze di costo e di servizio al cliente.

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CONTROLLO: STRUMENTI DI

COST MANAGEMENT

ABCABC ABMABM

BENCHMARKINGBENCHMARKING

ABC

Costituisce un metodo di calcolo dei costi che ha quale presupposto fondamentale la scelta delle attività che assorbono, per il loro espletamento, risorse materiali e immateriali.Individuate le singole attività del processo logistico-distributivo, se ne imputano i relativi costi e si calcola l’impatto che ciascuna ha sull’economicità del processo logistico-distributivo.

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ABMÈ un sistema di gestione del processo logistico-distributivo, in grado di evidenziare i collegamenti fra le attività che lo compongono in un’ottica di processo, ossia distinguendo attività con e senza valore aggiunto.Rispetto all’ABC, l’ABM fornisce informazioni circa il processo logistico-distributivo sia sulla dinamica della creazione di valore per i clienti destinatari dell’output, sia sulla valutazione complessiva del livello di efficacia del processo, ottenendo, allo stesso tempo, utili indicazioni per il miglioramento delle performance conseguite dal processo in esame.

BENCHMARKING

Si tratta di una metodologia che permette di confrontare le performance di processo con quelle di aziende concorrenti e non, in modo da determinare il gap di prestazioni. Questo facilita al management aziendale, la comprensione dei fattori critici di successo su cui le imprese “migliori” si focalizzano. Pertanto, individuate le modalità con cui le aziende migliori svolgono il processo oggetto di confronto, si traggono utili indicazioni sul livello di risorse e di competenze necessarie per dare luogo a risultati di processo in grado soddisfare le richieste e le attese del cliente.

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CONTROLLO: SISTEMI DI PIANIFICAZIONEPFM (pianificazione del fabbisogno di materiali) – tecnica di

controllo delle scorte studiata per determinare il fabbisogno di produzione.PFMII – sistema di pianificazione delle

risorse di produzione con l’obiettivo di migliorare la produttività.PED (pianificazione delle esigenze distributive) –

applicazione delle tecniche del PFMII alla gestione del flusso delle scorte e dei materiali in sede distributiva.

Information & Communication Technology: tecnologia a supporto della

LOGISTICA INTEGRATADPP (Direct Product Profit) – opera analizzando il

flusso di materiali, dalle fonti di rifornimento, attraverso la rete di depositi, secondo le diverse modalità di trasporto.EDI (Electronic Data Interchange) – rientra tra i servizi

telematici a valore aggiunto e permette a più aziende, collegate attraverso una rete di telecomunicazione, di trasferire, tramite computer una serie di documenti e informazioni, sulla base di determinati standard di comunicazione.