Cristologia. Introduzione: il prologo della lettera agli Ebrei «Dio, che aveva già parlato nei...

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Introduzione: il prologo della Introduzione: il prologo della lettera agli Ebreilettera agli Ebrei• «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte

volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, ed è destra della maestà nell'alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato» (1, eccellente del loro è il nome che ha ereditato» (1, 1-4). 1-4).

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• le due dimensioni fondamentali dell’automanifestazione di le due dimensioni fondamentali dell’automanifestazione di Dio in Gesù Cristo: Dio in Gesù Cristo:

• dimensione storico-escatologicadimensione storico-escatologica (“in questi tempi che sono (“in questi tempi che sono gli ultimi”)gli ultimi”)

• dimensione dimensione cosmico/antropologicacosmico/antropologica (“per mezzo del quale (“per mezzo del quale ha fatto anche il mondo”)ha fatto anche il mondo”)

• Il cristocentrismo: il dinamismo dell’agire-parlare di Dio è Il cristocentrismo: il dinamismo dell’agire-parlare di Dio è orientato e centrato sul Verbo fatto carne, centro e fine orientato e centrato sul Verbo fatto carne, centro e fine della storiadella storia

• la rivelazione cristiana si gioca in modo particolare sul la rivelazione cristiana si gioca in modo particolare sul piano della storia (quale luogo del manifestarsi più piano della storia (quale luogo del manifestarsi più autentico di Dio) e nella figura di Gesù Cristo (mediatore autentico di Dio) e nella figura di Gesù Cristo (mediatore della creazione e incarnazione di Dio nella storia), l’uomo della creazione e incarnazione di Dio nella storia), l’uomo che la Chiesa confessa essere Dioche la Chiesa confessa essere Dio

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La cristologia: una La cristologia: una definizionedefinizione• ““cristologia” significa discorso (cristologia” significa discorso (logoslogos) su Cristo) su Cristo• «la cristologia è essenzialmente un discorso di fede su Gesù «la cristologia è essenzialmente un discorso di fede su Gesù

di Nazaret confessato ed annunciato come Cristo, cioè come di Nazaret confessato ed annunciato come Cristo, cioè come salvezza e speranza dell’uomo e del mondo, da parte di una salvezza e speranza dell’uomo e del mondo, da parte di una Chiesa che proprio in questa fede ed in questo annuncio Chiesa che proprio in questa fede ed in questo annuncio missionario trova la sua identità ed il suo scopo di esistere»missionario trova la sua identità ed il suo scopo di esistere»

• Alcuni aspetti della definizioneAlcuni aspetti della definizione– rapporto tra storia (Gesù di Nazaret) e fede (il Cristo)rapporto tra storia (Gesù di Nazaret) e fede (il Cristo)– La Chiesa quale luogo di questa confessioneLa Chiesa quale luogo di questa confessione: non ha senso : non ha senso

elaborare una cristologia, cioè un discorso su Gesù di Nazaret, a elaborare una cristologia, cioè un discorso su Gesù di Nazaret, a prescindere dalla Chiesa.prescindere dalla Chiesa.

– Se la cristologia è la confessione della fede della Chiesa di Gesù Se la cristologia è la confessione della fede della Chiesa di Gesù di Nazaret come Cristo, Dio fatto uomo per la salvezza, l’oggetto di Nazaret come Cristo, Dio fatto uomo per la salvezza, l’oggetto di questa disciplina è Gesù e tutto quello che possiamo sapere di questa disciplina è Gesù e tutto quello che possiamo sapere della sua vita, dall’inizio fino al suo compimento. della sua vita, dall’inizio fino al suo compimento.

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• la decisività di una questione: l’accesso storico alla realtà la decisività di una questione: l’accesso storico alla realtà dell’uomo Gesù di Nazaretdell’uomo Gesù di Nazaret

• la plausibilità della fede in Gesù richiede una verifica sul la plausibilità della fede in Gesù richiede una verifica sul piano della ragione storica per assicurare la storicità delle piano della ragione storica per assicurare la storicità delle sue parole, dei suoi gesti, dei segni che ha compiuto e sue parole, dei suoi gesti, dei segni che ha compiuto e dell’evento decisivo della risurrezionedell’evento decisivo della risurrezione

• questo non vuol dire ridurre il cristianesimo e la figura del questo non vuol dire ridurre il cristianesimo e la figura del rivelatore solo a ciò che è storicamente accertabile in rivelatore solo a ciò che è storicamente accertabile in maniera sicuramaniera sicura

• l’accesso autentico alla realtà di Cristo è quello che accade l’accesso autentico alla realtà di Cristo è quello che accade nell’orizzonte della fede che, se da un lato è irriducibile al nell’orizzonte della fede che, se da un lato è irriducibile al solo dato della storia, dall’altro non si dà senza il dato solo dato della storia, dall’altro non si dà senza il dato acquisito sul piano della storiaacquisito sul piano della storia

• Perciò: possiamo essere storicamente certi di Gesù? Che Perciò: possiamo essere storicamente certi di Gesù? Che cosa possiamo accertare con i criteri della scienza storica cosa possiamo accertare con i criteri della scienza storica su di lui? su di lui?

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La ricerca storica su Gesù: la La ricerca storica su Gesù: la prima fase (prima fase (Old QuestOld Quest): 1778-): 1778-19061906• Pubblicazione da parte del filosofo G.E. Lessing nel 1778 dei Pubblicazione da parte del filosofo G.E. Lessing nel 1778 dei

frammenti di H.S. Reimarus. In particolare nel settimo si afferma che i frammenti di H.S. Reimarus. In particolare nel settimo si afferma che i racconti di risurrezione sarebbero stati invenzioni prodotte dalla fede: racconti di risurrezione sarebbero stati invenzioni prodotte dalla fede: i discepoli dopo la crocifissione e morte del loro maestro, dinanzi al i discepoli dopo la crocifissione e morte del loro maestro, dinanzi al crollo di tutte le speranze che egli aveva suscitato, decidono di rubare crollo di tutte le speranze che egli aveva suscitato, decidono di rubare il cadavere e inventare la storia della risurrezioneil cadavere e inventare la storia della risurrezione

• Inizia la stagione delle Inizia la stagione delle Vite di GesùVite di Gesù• L’intento: riportare Gesù nel suo vero tempo, liberarlo dalla coltre L’intento: riportare Gesù nel suo vero tempo, liberarlo dalla coltre

teologica e dogmatica ricostruendo la sua biografia senza riferirsi ai teologica e dogmatica ricostruendo la sua biografia senza riferirsi ai miracoli da lui compiuti (giudicati non storici) e seguendo un taglio miracoli da lui compiuti (giudicati non storici) e seguendo un taglio psicologicopsicologico

• Il metodo: ci si basava sulla critica letteraria delle fonti; si cercavano Il metodo: ci si basava sulla critica letteraria delle fonti; si cercavano fonti neutrali e il più vicino possibile ai fatti riportati, sottoponendo il fonti neutrali e il più vicino possibile ai fatti riportati, sottoponendo il tutto ad una critica razionalista che anzitutto escludeva i miracolitutto ad una critica razionalista che anzitutto escludeva i miracoli

• La particolare fortuna del vangelo di Marco che in quanto più antico (e La particolare fortuna del vangelo di Marco che in quanto più antico (e breve) era considerato meno intriso di teologia e più affidabile sul breve) era considerato meno intriso di teologia e più affidabile sul piano storicopiano storico

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La crisi della prima ricercaLa crisi della prima ricerca

• Non si giustifica e spiega né il motivo della morte in croce di Gesù Non si giustifica e spiega né il motivo della morte in croce di Gesù come “re dei Giudei”, né la continuazione della sua missione nella come “re dei Giudei”, né la continuazione della sua missione nella chiesachiesa

• Martin Kähler (1892): i vangeli non “biografie di Gesù” ma “Racconti Martin Kähler (1892): i vangeli non “biografie di Gesù” ma “Racconti della passione con una estesa introduzione” della passione con una estesa introduzione”

• William Wrede (1901): partendo dalla considerazione che tutto il William Wrede (1901): partendo dalla considerazione che tutto il racconto marciano è attraversato da alcune tematiche ricorrenti – quali racconto marciano è attraversato da alcune tematiche ricorrenti – quali la proibizione di rivelare l’identità di Gesù o di divulgare alcuni miracoli la proibizione di rivelare l’identità di Gesù o di divulgare alcuni miracoli più grandi, l’idea delle parabole come linguaggio oscuro poi spiegato ai più grandi, l’idea delle parabole come linguaggio oscuro poi spiegato ai discepoli in disparte, o la sconcertante inintelligenza dei discepoli discepoli in disparte, o la sconcertante inintelligenza dei discepoli conclude che si tratta di un unico schema di carattere teologico conclude che si tratta di un unico schema di carattere teologico mirante a sottolineare che la vera identità di Gesù non potrà essere mirante a sottolineare che la vera identità di Gesù non potrà essere compresa durante la sua vita terrena ma solo con la Pasqua.compresa durante la sua vita terrena ma solo con la Pasqua.

• Albert Schweitzer: si può redarre una vita di Gesù solo sullo sfondo di Albert Schweitzer: si può redarre una vita di Gesù solo sullo sfondo di una visione apocalittica di matrice giudaica. Nel tentativo di una visione apocalittica di matrice giudaica. Nel tentativo di “modernizzare” Gesù gli studiosi non hanno tenuto conto del fatto che “modernizzare” Gesù gli studiosi non hanno tenuto conto del fatto che la sua vicenda non è ricostruibile in modo neutro ma solo a partire dal la sua vicenda non è ricostruibile in modo neutro ma solo a partire dal carattere escatologico, sullo sfondo dell’apocalittica giudaicacarattere escatologico, sullo sfondo dell’apocalittica giudaica

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La seconda fase (La seconda fase (New New QuestQuest))• Rudolf Bultmann (1884-1976) con la sua teologia kerigmatica, Rudolf Bultmann (1884-1976) con la sua teologia kerigmatica,

la critica delle forme e il progetto della demitizzazionela critica delle forme e il progetto della demitizzazione• tutto il materiale evangelico è permeato dalla fede cristianatutto il materiale evangelico è permeato dalla fede cristiana• prima di essere messo per iscritto è stato utilizzato oralmente prima di essere messo per iscritto è stato utilizzato oralmente

non per esigenze di tipo storiografico ma per le molteplici non per esigenze di tipo storiografico ma per le molteplici esigenze della fede e della vita delle comunità cristiane esigenze della fede e della vita delle comunità cristiane

• Questa destinazione “non storica” del materiale rendeva Questa destinazione “non storica” del materiale rendeva impossibile raggiungere la vera storia di Gesù o il ricostruire la impossibile raggiungere la vera storia di Gesù o il ricostruire la sua personalità in senso psicologicosua personalità in senso psicologico

• Sbarrato l’accesso al Gesù storico, si proclama la sua Sbarrato l’accesso al Gesù storico, si proclama la sua irrilevanza per la teologia cristianairrilevanza per la teologia cristiana

• Il Gesù storico non può essere oggetto della fede cristologica: Il Gesù storico non può essere oggetto della fede cristologica: mentre il primo parla di regno di Dio, nella fede ci si riferisce al mentre il primo parla di regno di Dio, nella fede ci si riferisce al valore salvifico della morte di Gesù e alla sua risurrezionevalore salvifico della morte di Gesù e alla sua risurrezione

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• ““Quello che Bultmann nega recisamente è che il Gesù Quello che Bultmann nega recisamente è che il Gesù prepasquale possa avere una qualsiasi rilevanza in ordine prepasquale possa avere una qualsiasi rilevanza in ordine alla fede. Questa è suscitata in noi unicamente dal alla fede. Questa è suscitata in noi unicamente dal kerigma kerigma pasquale, dalla predicazione apostolica. Vero è che il pasquale, dalla predicazione apostolica. Vero è che il kerygmakerygma […] continua pur sempre a presupporre un […] continua pur sempre a presupporre un riferimento a Gesù crocifisso: riferimento che però, secondo riferimento a Gesù crocifisso: riferimento che però, secondo Bultmann, sarebbe solo al nudo fatto della (esistenza e) Bultmann, sarebbe solo al nudo fatto della (esistenza e) morte di croce, il morte di croce, il DassDass: il : il cheche, non il , non il chichi o il o il comecome, non la , non la maniera in cui Gesù l’ha vissuta o il senso che le ha maniera in cui Gesù l’ha vissuta o il senso che le ha attribuito”attribuito”

• La prospettiva di Bultmann La prospettiva di Bultmann – in positivo ha avuto il merito di sottolineare la natura dei vangeli in positivo ha avuto il merito di sottolineare la natura dei vangeli

come raccolta delle tradizioni su Gesùcome raccolta delle tradizioni su Gesù– e una più piena inserzione di Gesù nell’ambiente ebraico, e una più piena inserzione di Gesù nell’ambiente ebraico, – ma la discontinuità assoluta di Gesù con la comunità cristiana ma la discontinuità assoluta di Gesù con la comunità cristiana – e lo scetticismo storico di origine luterano restano i due grandi e lo scetticismo storico di origine luterano restano i due grandi

limiti di Bultmann limiti di Bultmann

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• La conferenza di Ernst Käsemann, discepolo di Bultmann, La conferenza di Ernst Käsemann, discepolo di Bultmann, dal titolo dal titolo Il problema del Gesù storico (1953)Il problema del Gesù storico (1953). .

• Käsemann denunciava il pericolo di ridurre il Cristo della Käsemann denunciava il pericolo di ridurre il Cristo della fede ad un mito, sradicato dalla storia e di scavare un fede ad un mito, sradicato dalla storia e di scavare un fossatofossato fra il kerygma e il Gesù storico fra il kerygma e il Gesù storico

• il problema lasciato irrisolto da Bultmann: se ciò che il problema lasciato irrisolto da Bultmann: se ciò che contava era solo il Cristo della fede, che bisogno c’era di contava era solo il Cristo della fede, che bisogno c’era di scrivere i vangeli?scrivere i vangeli?

• poiché già il kerygma conteneva il ricordo del Gesù terreno, poiché già il kerygma conteneva il ricordo del Gesù terreno, occorreva rilevare la continuità e il rapporto fra Gesù della occorreva rilevare la continuità e il rapporto fra Gesù della storia e Cristo della fede riconoscendo la cristologia storia e Cristo della fede riconoscendo la cristologia implicita delle parole e dei gesti di Gesùimplicita delle parole e dei gesti di Gesù

• Senza il riferimento alla vicenda terrena di Gesù è il Senza il riferimento alla vicenda terrena di Gesù è il kerygma stesso a svuotarsi e vanificarsi, in quanto il kerygma stesso a svuotarsi e vanificarsi, in quanto il Signore glorioso non ha più volto, mentre invece il suo volto Signore glorioso non ha più volto, mentre invece il suo volto è quello del Nazareno. è quello del Nazareno.

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La terza ricerca sul Gesù La terza ricerca sul Gesù Storico (Storico (Third QuestThird Quest): dal 1975 ): dal 1975 ad oggiad oggi• Muove da tre critiche alla Muove da tre critiche alla New QuestNew Quest

– l’eccessiva importanza data alla storia delle forme l’eccessiva importanza data alla storia delle forme con la conseguente enfatizzazione dell’analisi di con la conseguente enfatizzazione dell’analisi di “storia della tradizione” dei detti di Gesù“storia della tradizione” dei detti di Gesù

– l’esagerata dissomiglianza fra ambiente giudaico e l’esagerata dissomiglianza fra ambiente giudaico e quello della chiesa primitiva conseguente ad un quello della chiesa primitiva conseguente ad un Gesù isolato se non contrapposto al suo ambiente Gesù isolato se non contrapposto al suo ambiente di originedi origine

– l’enfasi posta sulla teologia kerygmatica come l’enfasi posta sulla teologia kerygmatica come criterio per il recupero del Gesù storico. criterio per il recupero del Gesù storico.

- Complessità della terza ricerca- Complessità della terza ricerca

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I guadagni storico-teologici apportati I guadagni storico-teologici apportati dalla versione “moderata” della dalla versione “moderata” della third third

questquest • l’interesse al contesto storico-sociale da cui emergerebbe la l’interesse al contesto storico-sociale da cui emergerebbe la

possibilità di scorgere la continuità fra il circolo pre-pasquale possibilità di scorgere la continuità fra il circolo pre-pasquale dei discepoli e il cristianesimo post-pasqualedei discepoli e il cristianesimo post-pasquale

• l’insistenza sull’ebraicità di Gesù, la cui predicazione l’insistenza sull’ebraicità di Gesù, la cui predicazione consisterebbe nella creazione di un movimento di consisterebbe nella creazione di un movimento di rinnovamento interno al giudaismo, il che contribuirebbe, nella rinnovamento interno al giudaismo, il che contribuirebbe, nella luce della continuità fra storia e kerygma, a giustificare la luce della continuità fra storia e kerygma, a giustificare la connotazione giudeo-cristiana della Chiesa nascenteconnotazione giudeo-cristiana della Chiesa nascente

• la collocazione dei fatti e detti di Gesù in un quadro storico più la collocazione dei fatti e detti di Gesù in un quadro storico più ampio sia della vicenda gesuana che dell’ambiente storico in ampio sia della vicenda gesuana che dell’ambiente storico in cui visse, piuttosto che discutere singolarmente la loro cui visse, piuttosto che discutere singolarmente la loro autenticitàautenticità

• una maggiore fiducia nell’affidabilità storica dei vangeli una maggiore fiducia nell’affidabilità storica dei vangeli canonici, delle fonti non canoniche e delle fonti extrabibliche e canonici, delle fonti non canoniche e delle fonti extrabibliche e quindi un certo ottimismo nel ricostruire un resoconto quindi un certo ottimismo nel ricostruire un resoconto plausibile del ministero di Gesù e della sua personaplausibile del ministero di Gesù e della sua persona

• l’attenzione all’ambito culturale ellenistico-pagano l’attenzione all’ambito culturale ellenistico-pagano

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Testimonianze extra-bibliche Testimonianze extra-bibliche su Gesù su Gesù • dal punto di vista strettamente storico, le dal punto di vista strettamente storico, le

testimonianze su Gesù sono poche e se fugano del testimonianze su Gesù sono poche e se fugano del tutto l’idea di un Gesù figura mitica o leggendaria tutto l’idea di un Gesù figura mitica o leggendaria (al pari di un Gilgames o di un Prometeo), non ci (al pari di un Gilgames o di un Prometeo), non ci dicono tuttavia un gran che di essenzialedicono tuttavia un gran che di essenziale

• «quando cerchiamo affermazioni su Gesù in scritti «quando cerchiamo affermazioni su Gesù in scritti non canonici del I o del II sec. d.C., restiamo quanto non canonici del I o del II sec. d.C., restiamo quanto meno sconcertati per la mancanza di riferimenti. meno sconcertati per la mancanza di riferimenti. […] Questo semplicemente ci rammenta che Gesù […] Questo semplicemente ci rammenta che Gesù fu un ebreo marginale, che guidò un movimento fu un ebreo marginale, che guidò un movimento marginale di un immenso impero romano» (Meier)marginale di un immenso impero romano» (Meier)

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Testimonianze extra bibliche Testimonianze extra bibliche giudaichegiudaiche• Il Il Testimonium FlavianumTestimonium Flavianum: la testimonianza di Flavio : la testimonianza di Flavio

Giuseppe (37-100)Giuseppe (37-100)• «In quel tempo apparve Gesù, un uomo saggio, se pure si «In quel tempo apparve Gesù, un uomo saggio, se pure si

può chiamarlo uomo. Infatti fu operatore di fatti sorprendenti, può chiamarlo uomo. Infatti fu operatore di fatti sorprendenti, un maestro di persone che accoglievano la verità con un maestro di persone che accoglievano la verità con piacere. E si guadagnò un seguito tra molti giudei e tra molti piacere. E si guadagnò un seguito tra molti giudei e tra molti di origine greca. Egli era il Messia. E quando Pilato, per di origine greca. Egli era il Messia. E quando Pilato, per un’accusa portata dai nostri capi, lo condannò alla croce, un’accusa portata dai nostri capi, lo condannò alla croce, quelli che lo avevano amato precedentemente non smisero quelli che lo avevano amato precedentemente non smisero di farlo. Infatti, apparve loro il terzo giorno nuovamente vivo, di farlo. Infatti, apparve loro il terzo giorno nuovamente vivo, proprio come i divini profeti avevano detto su di lui queste e proprio come i divini profeti avevano detto su di lui queste e innumerevoli altre cose prodigiose. E fino ad oggi, la tribù dei innumerevoli altre cose prodigiose. E fino ad oggi, la tribù dei cristiani, che da lui prende il nome, non è scomparsa» (cristiani, che da lui prende il nome, non è scomparsa» (Le Le antichità giudaicheantichità giudaiche))

• le attestazioni della tradizione rabbinica e della le attestazioni della tradizione rabbinica e della Toledot JeshuToledot Jeshu ((Libro delle genealogie di GesùLibro delle genealogie di Gesù) che rappresenta una ) che rappresenta una rinarrazione ebraica di epoca medievale della storia di Gesù rinarrazione ebraica di epoca medievale della storia di Gesù

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Le testimonianze romane: Le testimonianze romane: Tacito (56/57-118)Tacito (56/57-118)

Nel libro XV degli Nel libro XV degli AnnaliAnnali, descrivendo l’incendio di Roma appiccato da Nerone nel 64, , descrivendo l’incendio di Roma appiccato da Nerone nel 64, Tacito in poche parole offre precise coordinate cronologiche e spaziali della morte di Tacito in poche parole offre precise coordinate cronologiche e spaziali della morte di GesùGesù

• I cristiani un gruppo «odiato per i suoi abominevoli crimini (I cristiani un gruppo «odiato per i suoi abominevoli crimini (flagitiaflagitia). Il loro nome ). Il loro nome viene da Cristo, il quale durante il regno di Tiberio, era stato giustiziato dal viene da Cristo, il quale durante il regno di Tiberio, era stato giustiziato dal procuratore Ponzio Pilato. Repressa per breve tempo, la rovinosa superstizione procuratore Ponzio Pilato. Repressa per breve tempo, la rovinosa superstizione riprese di nuovo forza, non solo in Giudea, il paese in cui ebbe origine questo male, riprese di nuovo forza, non solo in Giudea, il paese in cui ebbe origine questo male, ma anche nella città di Roma, in cui converge da ogni parte del mondo ed è ma anche nella città di Roma, in cui converge da ogni parte del mondo ed è ferventemente coltivata ogni sorta di pratica orrenda e vergognosa»ferventemente coltivata ogni sorta di pratica orrenda e vergognosa»

• Tacito compie Tre affermazioni fondamentali su Gesù:Tacito compie Tre affermazioni fondamentali su Gesù:– fissa il tempo della morte di Cristo: durante il regno dell’imperatore fissa il tempo della morte di Cristo: durante il regno dell’imperatore

Tiberio (14-37 dC) e il governatorato di Ponzio Pilato (26-36 dC); Tiberio (14-37 dC) e il governatorato di Ponzio Pilato (26-36 dC); – afferma che la morte di Cristo fu dovuta ad un’esecuzione decisa dal afferma che la morte di Cristo fu dovuta ad un’esecuzione decisa dal

governatore romano della Giudea, lasciando intendere che sia stata governatore romano della Giudea, lasciando intendere che sia stata una crocifissione, trattandosi di un ebreo giustiziato in Giudea da un una crocifissione, trattandosi di un ebreo giustiziato in Giudea da un governatore romano; governatore romano;

– l’uccisione di questo Cristo soppresse il pericoloso movimento religioso l’uccisione di questo Cristo soppresse il pericoloso movimento religioso dei cristiani per un breve periodo, ma esso rapidamente riprese forza dei cristiani per un breve periodo, ma esso rapidamente riprese forza dapprima in Giudea quindi fino a Roma. dapprima in Giudea quindi fino a Roma.

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Le testimonianze romane:Le testimonianze romane:Plinio e SvetonioPlinio e Svetonio• Plinio il Giovane, governatore del Ponto-Bitinia (111-113 d.C), parla Plinio il Giovane, governatore del Ponto-Bitinia (111-113 d.C), parla

all’imperatore Traiano dei cristianiall’imperatore Traiano dei cristiani• Nella lettera 96 del libro X delle Nella lettera 96 del libro X delle LettereLettere. Riguardo ai processi che . Riguardo ai processi che

coinvolgevano i cristiani, Plinio si chiede quale condotta tenere e coinvolgevano i cristiani, Plinio si chiede quale condotta tenere e raccontando il suo modo di trattare le questioni riferisce quanto si raccontando il suo modo di trattare le questioni riferisce quanto si diceva dei cristianidiceva dei cristiani

• «la loro colpa o il loro errore si riduceva essenzialmente alla «la loro colpa o il loro errore si riduceva essenzialmente alla consuetudine di riunirsi in un giorno determinato prima dell’alba per consuetudine di riunirsi in un giorno determinato prima dell’alba per cantare alternativamente fra loro un inno in onore di Cristo come se cantare alternativamente fra loro un inno in onore di Cristo come se fosse un Dio e di impegnarsi con solenne giuramento non già a fosse un Dio e di impegnarsi con solenne giuramento non già a compiere qualche misfatto, ma a non commettere furti, rapine, compiere qualche misfatto, ma a non commettere furti, rapine, adulteri, a non tradire la parola data, a non rifiutare di restituire, se adulteri, a non tradire la parola data, a non rifiutare di restituire, se richiesti, una cosa ricevuta in custodia»richiesti, una cosa ricevuta in custodia»

• Svetonio nella vita dell’imperatore Claudio riferisce che l’imperatore Svetonio nella vita dell’imperatore Claudio riferisce che l’imperatore «espulse da Roma gli ebrei che con «espulse da Roma gli ebrei che con ChrestusChrestus come istigatore come istigatore provocavano continui tumulti (provocavano continui tumulti (Judaeos impulsore Chresto assidue Judaeos impulsore Chresto assidue tumultuantes Roma expulittumultuantes Roma expulit)» )»

• Plinio e Svetonio, però, non ci danno nessuna informazione sul Gesù Plinio e Svetonio, però, non ci danno nessuna informazione sul Gesù storico storico

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I vangeli apocrifiI vangeli apocrifi

• Nei vangeli apocrifi (quei documenti antichi cristiani che Nei vangeli apocrifi (quei documenti antichi cristiani che riportano le parole e/o le azioni di Gesù ma che non furono riportano le parole e/o le azioni di Gesù ma che non furono accolti nel canone, cioè nella lista dei libri considerati accolti nel canone, cioè nella lista dei libri considerati scrittura ispirata) incontriamo – si tratta di frammenti scrittura ispirata) incontriamo – si tratta di frammenti sparsi prodotto in larga misura dalle immaginazioni pie e sparsi prodotto in larga misura dalle immaginazioni pie e sfrenate di alcuni cristiani del II sec. sfrenate di alcuni cristiani del II sec.

• I “vangeli dell’infanzia”, soprattutto il I “vangeli dell’infanzia”, soprattutto il Protovangelo di Protovangelo di GiacomoGiacomo e e Il vangelo dell’infanzia di TommasoIl vangelo dell’infanzia di Tommaso

• il primo è nulla più di un divertente guazzabuglio dei il primo è nulla più di un divertente guazzabuglio dei racconti dell’infanzia di Matteo e Luca con una grande dose racconti dell’infanzia di Matteo e Luca con una grande dose di folklore novellistico che tradisce l’ignoranza delle di folklore novellistico che tradisce l’ignoranza delle istituzioni giudaiche ivi descritteistituzioni giudaiche ivi descritte

• il secondo presenta Gesù come un monello ostinato e un il secondo presenta Gesù come un monello ostinato e un sinistro superbambino una sorta di Thomas Marvolo Riddle sinistro superbambino una sorta di Thomas Marvolo Riddle ante litteramante litteram

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• la scarsità dei riferimenti impedisce che questi brevi testi possano la scarsità dei riferimenti impedisce che questi brevi testi possano costituire materia sufficiente per ricostruire la figura e l’opera di Gesù di costituire materia sufficiente per ricostruire la figura e l’opera di Gesù di NazaretNazaret

• Pertanto le Pertanto le fontifonti che ci parlano di più e più a lungo restano gli scritti del NT che ci parlano di più e più a lungo restano gli scritti del NT e tra questi, di fatto, i soli vangeli, poiché negli altri libri del NT – anche e tra questi, di fatto, i soli vangeli, poiché negli altri libri del NT – anche negli scritti di Paolo – non si aggiunge molto sui fatti e i detti di Gesùnegli scritti di Paolo – non si aggiunge molto sui fatti e i detti di Gesù

• Dunque i vangeli sono le uniche e più importanti testimonianze sul Gesù Dunque i vangeli sono le uniche e più importanti testimonianze sul Gesù storico mastorico ma

• i Vangeli non sono libri storici nel senso moderno e stretto del terminei Vangeli non sono libri storici nel senso moderno e stretto del termine• Nei Vangeli sono stati riuniti, trasmessi e fissati per iscritto le notizie che si Nei Vangeli sono stati riuniti, trasmessi e fissati per iscritto le notizie che si

possedevano su Gesù e questo al fine di rispondere alle esigenze della possedevano su Gesù e questo al fine di rispondere alle esigenze della comunità, cioè per liturgie, catechesi, predicazione missionaria, comunità, cioè per liturgie, catechesi, predicazione missionaria, ordinamento comunitario, esortazione ed edificazione (parenesi) dei ordinamento comunitario, esortazione ed edificazione (parenesi) dei credenticredenti

• La loro presentazione, dall’inizio alla fine, è modellata dalla loro fede che il La loro presentazione, dall’inizio alla fine, è modellata dalla loro fede che il crocifisso Gesù fu risuscitato da morte e tornerà nella gloria per giudicare il crocifisso Gesù fu risuscitato da morte e tornerà nella gloria per giudicare il mondo. Inoltre, i vangeli non intendono né pretendono offrire qualcosa di mondo. Inoltre, i vangeli non intendono né pretendono offrire qualcosa di simile ad una narrazione completa, e neanche sommaria, della vita di Gesù simile ad una narrazione completa, e neanche sommaria, della vita di Gesù

Page 19: Cristologia. Introduzione: il prologo della lettera agli Ebrei «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per.

• Se dunque i Vangeli non sono libri storici (come genere Se dunque i Vangeli non sono libri storici (come genere letterario) ma kerygma, cioè annuncio di fede, non letterario) ma kerygma, cioè annuncio di fede, non possiamo pensare che essi vogliano descrivere con dovizia, possiamo pensare che essi vogliano descrivere con dovizia, quasi a mo’ di cronaca, quanto Gesù ha detto e fatto quasi a mo’ di cronaca, quanto Gesù ha detto e fatto

• i Vangeli hanno una storia complessa; ad esempio i nuclei i Vangeli hanno una storia complessa; ad esempio i nuclei originari sono costituiti dai racconti della passione morte e originari sono costituiti dai racconti della passione morte e risurrezione ai quali successivamente venne aggiunto il risurrezione ai quali successivamente venne aggiunto il resto. Il mistero pasquale, anche in termini di ampiezza, resto. Il mistero pasquale, anche in termini di ampiezza, resta il centro del Vangelo, fulcro attorno al quale si resta il centro del Vangelo, fulcro attorno al quale si strutturano le altre partistrutturano le altre parti

• Vi è inoltre l’opera redazionale degli evangelisti e la diversa Vi è inoltre l’opera redazionale degli evangelisti e la diversa provenienza delle comunità a cui è legato ciascun vangelo. provenienza delle comunità a cui è legato ciascun vangelo. Sono alcuni elementi che rendono ragione anche della Sono alcuni elementi che rendono ragione anche della oggettiva diversità fra i quattro vangeli, non solo tra i tre oggettiva diversità fra i quattro vangeli, non solo tra i tre sinottici (Matteo, Marco e Luca) e Giovanni, ma anche sinottici (Matteo, Marco e Luca) e Giovanni, ma anche all’interno degli stessi sinottici. all’interno degli stessi sinottici.

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Incongruenze e Incongruenze e contraddizionicontraddizioni• secondo i sinottici l’attività pubblica di Gesù dura solo un anno; secondo i sinottici l’attività pubblica di Gesù dura solo un anno;

per Giovanni invece gli anni di ministero sono due o forse tre, dal per Giovanni invece gli anni di ministero sono due o forse tre, dal momento che nel vangelo si ricordano tre festività pasquali che momento che nel vangelo si ricordano tre festività pasquali che Gesù trascorre a Gerusalemme (cf 2,13; 6,4; 11,55) e quattro Gesù trascorre a Gerusalemme (cf 2,13; 6,4; 11,55) e quattro viaggi tra la Galilea e Gerusalemme (cf 2,13; 5,1; 7,10; 12,12).viaggi tra la Galilea e Gerusalemme (cf 2,13; 5,1; 7,10; 12,12).

• In Marco lo scontro con i farisei è posto all’inizio, visto che i farisei In Marco lo scontro con i farisei è posto all’inizio, visto che i farisei decidono con gli erodiani di far morire Gesù dopo la guarigione decidono con gli erodiani di far morire Gesù dopo la guarigione dell’uomo dalla mano inaridita (cf 3,6), in Giovanni è lo scontro è dell’uomo dalla mano inaridita (cf 3,6), in Giovanni è lo scontro è crescente e solo dopo la risurrezione di Lazzaro viene decisa la crescente e solo dopo la risurrezione di Lazzaro viene decisa la sua condanna (cf Gv 11) sua condanna (cf Gv 11)

• Nei sinottici Gesù inizia la sua attività pubblica dopo Nei sinottici Gesù inizia la sua attività pubblica dopo l’imprigionamento del Battista (cf Mc 1,14), mentre in Giovanni l’imprigionamento del Battista (cf Mc 1,14), mentre in Giovanni egli ha operato avanti a Giovanni nel medesimo periodo di tempoegli ha operato avanti a Giovanni nel medesimo periodo di tempo

• Mentre per i sinottici Gesù celebra come ultima cena una cena Mentre per i sinottici Gesù celebra come ultima cena una cena pasquale ebraica e muore il 15 di Nisan, per Giovanni Gesù non pasquale ebraica e muore il 15 di Nisan, per Giovanni Gesù non celebra una cena pasquale ma una semplice cena d’addio e viene celebra una cena pasquale ma una semplice cena d’addio e viene ucciso nella parasceve (cf Gv 19,14), quando nel tempio si ucciso nella parasceve (cf Gv 19,14), quando nel tempio si sgozzava l’agnello pasquale, dunque il 14 Nisan sgozzava l’agnello pasquale, dunque il 14 Nisan

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Evitare “concordismo” e Evitare “concordismo” e negazione della storicitànegazione della storicità• Il concordismo: un esagerato storicismo che attribuisce Il concordismo: un esagerato storicismo che attribuisce

certezza storica ad ogni dettaglio narrato certezza storica ad ogni dettaglio narrato • La svalutazione o addirittura negazione della dimensione La svalutazione o addirittura negazione della dimensione

storicastorica• Occorre sempre tenere unite Occorre sempre tenere unite fedefede e e storiastoria• L’esempio di Agostino: nel L’esempio di Agostino: nel De consensu evangelistarumDe consensu evangelistarum per per

eliminare la divergenza fra Mt 5,1ss e Lc 6,17 si sostiene eliminare la divergenza fra Mt 5,1ss e Lc 6,17 si sostiene che il discorso delle beatitudini iniziò sulla montagna e poi che il discorso delle beatitudini iniziò sulla montagna e poi continuò mentre Gesù scendeva verso la pianura, oppure continuò mentre Gesù scendeva verso la pianura, oppure che episodi raccontanti in maniera diversa accaddero più che episodi raccontanti in maniera diversa accaddero più volte. volte.

• Allo stesso tempo Agostino a volte precorse i moderni, Allo stesso tempo Agostino a volte precorse i moderni, come quando esortava a distinguere fra le parole e come quando esortava a distinguere fra le parole e l’intenzione di Gesù oppure a non confondere l’ordine con l’intenzione di Gesù oppure a non confondere l’ordine con cui le cose erano ricordate con l’ordine in cui accaddero cui le cose erano ricordate con l’ordine in cui accaddero

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I “criteri di storicità”I “criteri di storicità”

• Quanto possiamo conoscere riguardo a Gesù è strettamente legato Quanto possiamo conoscere riguardo a Gesù è strettamente legato alla fonte evangelica alla fonte evangelica

• i vangeli non sono propriamente un’opera di storia, secondo i criteri i vangeli non sono propriamente un’opera di storia, secondo i criteri del genere letterario “storico”, poiché essi retti da un’intenzionalità del genere letterario “storico”, poiché essi retti da un’intenzionalità kerigmatica (senza negare loro valore storico)kerigmatica (senza negare loro valore storico)

• ci chiediamo come distinguere nei vangeli:ci chiediamo come distinguere nei vangeli:– ciò che proviene da Gesù, quanto lui ha detto e fatto (primo stadio) ciò che proviene da Gesù, quanto lui ha detto e fatto (primo stadio) – da ciò che gli apostoli dopo Pasqua trasmisero, cioè la tradizione orale da ciò che gli apostoli dopo Pasqua trasmisero, cioè la tradizione orale

della chiesa delle origini (secondo stadio) e della chiesa delle origini (secondo stadio) e – da ciò che fu prodotto dal lavoro redazionale degli evangelisti che, a da ciò che fu prodotto dal lavoro redazionale degli evangelisti che, a

seconda delle situazioni delle chiese sceglievano alcune cose, altre le seconda delle situazioni delle chiese sceglievano alcune cose, altre le sintetizzavano, conservando il carattere di predicazione (terzo stadio)sintetizzavano, conservando il carattere di predicazione (terzo stadio)

• I “criteri di storicità”: le norme che ci permettono di determinare I “criteri di storicità”: le norme che ci permettono di determinare con sufficiente margine di certezza quale materiale provenga dal con sufficiente margine di certezza quale materiale provenga dal Gesù terrenoGesù terreno

• n.b.: si è certi della storicità di qualcosa quando non è ragionevole n.b.: si è certi della storicità di qualcosa quando non è ragionevole ammettere il contrario ammettere il contrario

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I 5 criteri di storicità di J.P. I 5 criteri di storicità di J.P. MeierMeier• Il criterio dell’imbarazzo o contraddizioneIl criterio dell’imbarazzo o contraddizione: sarebbero sicuramente riconducibili a : sarebbero sicuramente riconducibili a

Gesù tutte quelle parole o gesti o comportamenti che creavano imbarazzo o Gesù tutte quelle parole o gesti o comportamenti che creavano imbarazzo o difficoltà alla chiesa primitiva. Es: battesimo, il detto sulla fine del mondodifficoltà alla chiesa primitiva. Es: battesimo, il detto sulla fine del mondo

• Il criterio della discontinuitàIl criterio della discontinuità. Esso «si concentra su parole o fatti di Gesù che . Esso «si concentra su parole o fatti di Gesù che non possono derivare né dal giudaismo del tempo di Gesù né dalla chiesa non possono derivare né dal giudaismo del tempo di Gesù né dalla chiesa primitiva dopo di lui. Esempi proposti spesso sono la sua radicale proibizione di primitiva dopo di lui. Esempi proposti spesso sono la sua radicale proibizione di ogni giuramento (Mt 5, 34.37, ma anche Gc 5,12), il suo rigetto del digiuno ogni giuramento (Mt 5, 34.37, ma anche Gc 5,12), il suo rigetto del digiuno volontario per i suoi discepoli (Mc 2, 18-22 e par.) e forse la sua totale volontario per i suoi discepoli (Mc 2, 18-22 e par.) e forse la sua totale proibizione del divorzio (Mc 10, 2-12 e par; Lc 16, 18 e par.)»proibizione del divorzio (Mc 10, 2-12 e par; Lc 16, 18 e par.)»

• Il criterio della molteplice attestazioneIl criterio della molteplice attestazione. Esso si concentra su quei detti o fatti di . Esso si concentra su quei detti o fatti di Gesù che sono attestati in più di una fonte letteraria indipendente (Marco, fonte Gesù che sono attestati in più di una fonte letteraria indipendente (Marco, fonte Q, Paolo, Giovanni) e/o in più di una forma o genere letterario (parabola, Q, Paolo, Giovanni) e/o in più di una forma o genere letterario (parabola, racconto, miracolo, aforisma). Più un motivo o un tema è presente in diverse racconto, miracolo, aforisma). Più un motivo o un tema è presente in diverse fonti letterarie o forme (generi) letterarie, più si può stabilire con certezza che fonti letterarie o forme (generi) letterarie, più si può stabilire con certezza che esso si riferisce al Gesù storicoesso si riferisce al Gesù storico

• Il criterio della coerenza: Il criterio della coerenza: sostiene che gli altri detti e fatti di Gesù che sono sostiene che gli altri detti e fatti di Gesù che sono congruenti con questo materiale, guadagnato con i primi tre criteri, è da congruenti con questo materiale, guadagnato con i primi tre criteri, è da ascriversi al Gesù storico ascriversi al Gesù storico

• Il criterio del rifiuto e dell’esecuzioneIl criterio del rifiuto e dell’esecuzione: ci aiuta a comprendere che cosa : ci aiuta a comprendere che cosa storicamente nei comportamenti o nelle parole di Gesù fu la ragione della forma storicamente nei comportamenti o nelle parole di Gesù fu la ragione della forma della sua morte della sua morte