Crinali estate 2012

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estate 2012 SOMMARIO NOTIZIE DAL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA ANNO XIX - N. 38 AUT. TRIB. AR N. 18/94 - GIUGNO 2012 Editoriale www.parcoforestecasentinesi.it CN/FC 776 2008 Cari amici quando questo numero di “ Crinali giungerà nelle vostre mani io avrò concluso il mio mandato di presidente del parco, mi per- donerete quindi se approfitto dello spazio che mi è concesso per salutarvi e tentare una sorta di sintetico bilancio della situazione per questi delicati e importanti enti che sono i nostri parchi nazionali. Gli ultimi anni sono stati difficilissimi e ne abbiamo parlato anche da queste colonne, in particolare nel 2009 / 2010 abbiamo vissu- to momenti critici che ci hanno fatto dubitare della stessa sopravvivenza. Abbiamo resisti- to, riuscendo a mantenere efficienti le nostre strutture, garantendo i compiti istituzionali, inventando risorse per promuovere il territorio e garantire un discreto livello di ricerca scienti- fica. Se nel 2011 le cose sono andate meglio, grazie anche all’impegno degli uffici e della Foto di Riccardo Rimondi Direzione nel proporre progetti e raccogliere fon- di, il futuro rimane incerto e legato a prospettive che è difficile pensare rassicuranti stanti le attuali condizioni di crisi generale. In particolare non mi sembra che si sia affermata la consapevolezza, ai vari livelli istituzionali, del ruolo essenziale che le aree protette svolgono non solo a garantire la conservazione di un pa- trimonio unico, ma anche delle potenzialità che rappresentano per sostenere e rafforzare il tes- suto socio economico di aree sacrificate dallo sviluppo tradizionale. Molti segnali ci mostrano che le economie green attivate dalla presen- za dei parchi reggono meglio l’urto della crisi. Prendiamo gli esempi dell’ecoturismo, che è in controtendenza rispetto a settori simili, e della valorizzazione delle produzioni locali, che rap- presentano ambasciatori preziosi della qualità dei territori e per cui abbiamo attivato un accordo con Legambiente e Slow Food nazionali per la promozione delle eccellenze alimentari dei nostri territori. Ma per far bene questo lavoro abbiamo bisogno di maggiori certezze nei tempi e nella entità delle risorse disponibili (di denaro e uma- ne), ma soprattutto di maggiore autonomia e minore burocrazia soffocante. I parchi sono enti sani, capaci di creare ricchezza, in termini mo- netari dieci volte quello che consumano. Questi obiettivi le aree protette li hanno già raggiunti, come dimostrano studi recenti, per cui vorrem- mo che ciò fosse riconosciuto e chiediamo di essere messi in grado di farlo ancora meglio, “liberando” le energie e gli entusiasmi ancora inespressi in questo mondo. E a proposito di energie, in sede di bilancio, vorrei richiamare due elementi di forza “interni” che, insieme alla incredibile qualità ambientale di questo tratto di Appennino, hanno rappresentato il motore del PNFC. L’abnegazione e la competenza mostrate dal personale. I tagli economici ci hanno costretto ad imparare a fare con meno, a diventare se si vuole più “virtuosi”, a collaborare meglio con gli altri, ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza un supplemento di lavoro di qualità, di professio- nalità e l’aiuto di persone che sono andate oltre il proprio dovere e l’impegno richiesto. L’ottimo rapporto con il CFS non soltanto nell’espleta- mento al meglio dei compiti istituzionali, ma anche nella realizzazione di progetti in campo scientifico e promozionale. Voglio terminare con due notizie belle e ricche di speranza per il futuro. Primo si è costituita l’as- sociazione “Amici del Parco” che sostiene l’ente collaborando con esso. Gli ambiti di tale collabo- razione adesso sono riconosciuti e sanciti in un protocollo che offrirà nei prossimi anni i migliori frutti di un incontro felice fra gli alti compiti di un’area protetta e la passione e la conoscenza di persone che hanno a cuore la conservazione e la promozione di ambienti straordinari. Secondo vi sono, sul versante toscano, Comuni nuovi che chiedono di entrare nel Parco e altri, già presenti, che sono disponibili ad ampliare la propria parte di territorio al suo interno. Questo è il segnale che siamo riusciti a proiettare una immagine positiva dell’istituzione, in un mo- mento non molto favorevole ai temi della con- servazione, e significa che qualcosa di buono si può ancora fare, che esiste modo di “resistere” e di offrire un po’ di speranza per la vita dei parchi e per chi caparbiamente ancora “abita” queste meravigliose terre. Arrivederci su questi sentieri. Luigi Sacchini pag. 2 • 1000 anni di spiritualità e natura • Pietro Zangheri e la natura in Romagna in 3D • Borsa di studio Museo Zangheri pag. 3 • Un Parco di gusto • Un Parco per te • Compra una foresta • La Natura per migliore la vita pag. 4 • Tritoni, salamandre, rospi e rane nel Parco • Il monitoraggio delle popolazioni di rana temporaria nel Parco • Borsa di studio Fauna Minore pag. 5 • Volontariato nel Parco • Il Parco Nazionale... un luogo di passioni • Progetto Life Wolfnet pag. 6•7 • Vivere il Parco pag. 8 • Strutture Informative pag. 9 • Il Parco dei Ragazzi • La Natura nel quotidiano • Estiva...mente idee in vacanza nel Parco pag. 10 • Scopri la Natura del Parco: il progetto Dryades • Giardino Botanico di Valbonella • Bramito del Cervo • XIV Settimana Nazionale dell’Escursionismo Pag. 11 • L’Alta Via dei Parchi • Dove gli alberi toccano il cielo • Riapre il rifugio Città di Forlì • Presentata la nuova carta del Parco pag. 12 • I prodotti del Parco

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estate 2012

SOMMARIO

NOTIZIE DAL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA

ANNO XIX - N. 38 AUT. TRIB. AR N. 18/94 - GIUGNO 2012

Editoriale

www.parcoforestecasentinesi.it

CN/FC 776 2008

Cari amici quando questo numero di “Crinali” giungerà nelle vostre mani io avrò concluso il mio mandato di presidente del parco, mi per-donerete quindi se approfitto dello spazio che mi è concesso per salutarvi e tentare una sorta di sintetico bilancio della situazione per questi delicati e importanti enti che sono i nostri parchi nazionali. Gli ultimi anni sono stati difficilissimi e ne abbiamo parlato anche da queste colonne, in particolare nel 2009 / 2010 abbiamo vissu-to momenti critici che ci hanno fatto dubitare della stessa sopravvivenza. Abbiamo resisti-to, riuscendo a mantenere efficienti le nostre strutture, garantendo i compiti istituzionali, inventando risorse per promuovere il territorio e garantire un discreto livello di ricerca scienti-fica. Se nel 2011 le cose sono andate meglio, grazie anche all’impegno degli uffici e della

Foto di Riccardo Rimondi

Direzione nel proporre progetti e raccogliere fon-di, il futuro rimane incerto e legato a prospettive che è difficile pensare rassicuranti stanti le attuali condizioni di crisi generale. In particolare non mi sembra che si sia affermata la consapevolezza, ai vari livelli istituzionali, del ruolo essenziale che le aree protette svolgono non solo a garantire la conservazione di un pa-trimonio unico, ma anche delle potenzialità che rappresentano per sostenere e rafforzare il tes-suto socio economico di aree sacrificate dallo sviluppo tradizionale. Molti segnali ci mostrano che le economie green attivate dalla presen-za dei parchi reggono meglio l’urto della crisi. Prendiamo gli esempi dell’ecoturismo, che è in controtendenza rispetto a settori simili, e della valorizzazione delle produzioni locali, che rap-presentano ambasciatori preziosi della qualità dei territori e per cui abbiamo attivato un accordo con Legambiente e Slow Food nazionali per la promozione delle eccellenze alimentari dei nostri territori. Ma per far bene questo lavoro abbiamo bisogno di maggiori certezze nei tempi e nella entità delle risorse disponibili (di denaro e uma-ne), ma soprattutto di maggiore autonomia e minore burocrazia soffocante. I parchi sono enti sani, capaci di creare ricchezza, in termini mo-netari dieci volte quello che consumano. Questi obiettivi le aree protette li hanno già raggiunti, come dimostrano studi recenti, per cui vorrem-mo che ciò fosse riconosciuto e chiediamo di essere messi in grado di farlo ancora meglio, “liberando” le energie e gli entusiasmi ancora inespressi in questo mondo.E a proposito di energie, in sede di bilancio, vorrei richiamare due elementi di forza “interni” che, insieme alla incredibile qualità ambientale di questo tratto di Appennino, hanno rappresentato

il motore del PNFC. L’abnegazione e la competenza mostrate dal personale. I tagli economici ci hanno costretto ad imparare a fare con meno, a diventare se si vuole più “virtuosi”, a collaborare meglio con gli altri, ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza un supplemento di lavoro di qualità, di professio-nalità e l’aiuto di persone che sono andate oltre il proprio dovere e l’impegno richiesto. L’ottimo rapporto con il CFS non soltanto nell’espleta-mento al meglio dei compiti istituzionali, ma anche nella realizzazione di progetti in campo scientifico e promozionale. Voglio terminare con due notizie belle e ricche di speranza per il futuro. Primo si è costituita l’as-sociazione “Amici del Parco” che sostiene l’ente collaborando con esso. Gli ambiti di tale collabo-razione adesso sono riconosciuti e sanciti in un protocollo che offrirà nei prossimi anni i migliori frutti di un incontro felice fra gli alti compiti di un’area protetta e la passione e la conoscenza di persone che hanno a cuore la conservazione e la promozione di ambienti straordinari.Secondo vi sono, sul versante toscano, Comuni nuovi che chiedono di entrare nel Parco e altri, già presenti, che sono disponibili ad ampliare la propria parte di territorio al suo interno. Questo è il segnale che siamo riusciti a proiettare una immagine positiva dell’istituzione, in un mo-mento non molto favorevole ai temi della con-servazione, e significa che qualcosa di buono si può ancora fare, che esiste modo di “resistere” e di offrire un po’ di speranza per la vita dei parchi e per chi caparbiamente ancora “abita” queste meravigliose terre. Arrivederci su questi sentieri.

Luigi Sacchini

pag. 2 •1000annidispiritualitàenatura •PietroZangherielanatura inRomagnain3D •BorsadistudioMuseoZangheripag. 3 •UnParcodigusto •UnParcoperte •Compraunaforesta •LaNaturapermigliorelavitapag. 4 •Tritoni,salamandre,rospierane nelParco •Ilmonitoraggiodellepopolazioni diranatemporarianelParco •BorsadistudioFaunaMinorepag. 5 •VolontariatonelParco •IlParcoNazionale... unluogodipassioni •ProgettoLifeWolfnetpag. 6•7 •VivereilParcopag. 8 •StruttureInformativepag. 9 •IlParcodeiRagazzi •LaNaturanelquotidiano •Estiva...menteideeinvacanza nelParcopag. 10 •ScoprilaNaturadelParco: ilprogettoDryades •GiardinoBotanicodiValbonella •BramitodelCervo •XIVSettimanaNazionale dell’EscursionismoPag. 11 •L’AltaViadeiParchi •Doveglialberitoccanoilcielo •RiapreilrifugioCittàdiForlì •PresentatalanuovacartadelParcopag. 12 •IprodottidelParco

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È stata presentata a Forlì, in occasio-ne della Notte Verde Europea, la mo-stra dedicata all’Archivio fotografico della Romagna di Pietro Zangheri, un fondo di quasi 2000 lastre fotografi-che, molte delle quali stereoscopiche, scattate dagli anni ‘20 agli anni ‘40. La mostra presenta le trasformazio-ni del paesaggio romagnolo, con-segnandoci un ritratto fedele della regione nella prima metà del nove-cento, attraverso una selezione degli scatti più significativi dell’Archivio, i fotoconfronti e l’effetto 3D delle

splendide immagini stereoscopiche.A seguito del successo dell’inaugu-razione e delle diverse iniziative, che hanno visto la partecipazione di ricer-catori romagnoli e del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, che oggi ospita nelle proprie sale il Museo Zan-gheri, il Parco e la Provincia hanno de-ciso di consentire la visita alla mostra anche nei prossimi mesi.Dal 1° al 31 giugno la mostra sarà infatti allestita nuovamente a Santa Sofia, presso il Centro Visite del Parco Nazionale; dal 7 al 29 luglio a Ridracoli

presso IDRO Ecomuseo delle Acque, mentre dal 1° al 31 agosto giunge-rà infine a Campigna, all’interno del Punto Informazioni “La Villetta”.

Per maggiori informazioni: www.pietrozangheri.itParco Nazionale delle Foreste CasentinesiTel. [email protected] di Forlì-CesenaTel. 0543.714300 - [email protected]/cultura

Una Borsa di Studio dedicata al Museo di Storia Naturale della Romagna di Pietro ZangheriTra le numerose iniziative per la valorizzazione della fi-gura di Zangheri, era sicuramente necessario prevedere un progetto di valorizzazione del Museo di Storia Naturale della Romagna, oggi conservato a Verona come sezione del Museo Civico di Storia Naturale. La borsa di studio è stata assegnata alla Dott.ssa Elisa Gottardi, giovane ricercatrice con laurea e dottorato di ricerca in Biologia conseguiti presso l’Università degli Studi di Parma e l’U-niversità di Tolosa in Francia. Finalità del progetto è quella di creare un archivio informatizzato: la realizzazione di un

“Museo Virtuale”, realizzato in modo interattivo attraver-so foto e video dei reperti, consentirà di avvicinare il più vasto pubblico all’opera di Zangheri, attraverso il portale www.pietrozangheri.it. Il progetto consentirà inoltre di ef-fettuare nuove ricerche sull’evoluzione della biodiversità del territorio romagnolo, in relazione alle modificazioni che il paesaggio ha subito nel corso degli anni. In questo modo la collezione di Zangheri potrà continuare a rappresentare uno strumento attivo per lo studio e la salvaguardia della natura ro-magnola, proprio come Zangheri avrebbe voluto.

Pietro Zangheri e la natura di Romagna in 3DUn viaggio nelle trasformazioni del paesaggio della Romagna attraverso le immagini scattate dal naturalista forlivese nei primi decenni del Novecento

1000 anni di spiritualità e naturaIl 2012 ricorre il millenario della fondazione dell’Eremo di CamaldoliIl territorio del Parco si distingue per la vastità e l’imponenza delle foreste che lo ricoprono ed è ricco di segni e di testi-monianze della presenza dell’uomo, molti dei quali legati alla spiritualità ed alla re-ligiosità. Segni che coprono un lungo arco tem-porale nel corso della storia, dalle mae-stà e le chiesette della civiltà appennini-ca, travolta dal fiume in piena del boom economico del secondo Dopoguerra e dai cambiamenti sociali e storici degli ultimi 50 anni, a quelli pagani del Lago degli Ido-li sul Monte Falterona (risalenti al VI sec. a.C.) o quelli cristiani dei monasteri e de-

gli eremi di epoca medioevale. L’antico rapporto fra Natura e Spiritualità ha nelle Foreste Casentinesi un esempio perfetto di come gli uomini, nello specifico i monaci, abbiano trovato nel folto delle foreste, protetti e isolati dagli alberi seco-lari che vi si trovano, il luogo ideale per la meditazione e la preghiera. Un luogo dal quale ricavavano anche da vivere, ma che hanno scelto - gli esempi più noti sono quelli di San Francesco a La Verna e San Romualdo a Camaldoli - per vivere in maniera compiuta la loro espe-rienza cristiana.Certo, si potrebbe obiettare che Camaldoli è attualmente anche luogo di grande af-fluenza turistica, delle visite di gruppi nu-merosi, di frotte di gente, di carovane di pullman pieni di visitatori ma, come tutti i luoghi sacri e fortemente evocativi, dà il meglio di sé nella tranquillità, nel racco-glimento, magari durante qualche giorna-ta piovosa, immerso nella nebbia e cinto dai secolari abeti che lo proteggono e lo incoronano. In fondo, però, anche nei momenti di mag-gior affluenza, questo luogo regala emo-zioni alle persone che lo visitano, invita

al raccoglimento e suscita forti emozioni. Correva l’anno 1012, almeno è questa la data della tradizione, quando il benedetti-no Romualdo decise di fondare qui un ere-mo nel «Campo di Maldolo», concessogli dal vescovo Teodaldo di Arezzo. A Romualdo dovette sembrare un luogo ideale per la contemplazione. Anche a noi, molto più disincantati e mondani uomini moderni, la visione di queste foreste e di queste mura suscita emozioni e invita alla riflessione.La storia dei Camaldolesi è sicuramente correlata alla storia delle foreste e della loro gestione, un rapporto che ha regalato alla foresta una cura che l’ha arricchita e che allo stesso tempo ha garantito ai mo-naci silenzio e raccoglimento.Sono dunque 1000 anni che monaci e foresta convivono, traendone reciproco beneficio e osservando l’Eremo balza agli occhi, come la presenza dell’uomo sia in-tegrata con l’ambiente circostante; forse in questo senso i 1000 anni di storia han-no fatto sì che la grigia pietra dell’Eremo e i tetti aguzzi delle celle al suo interno si inserissero in maniera perfetta nella cornice di abeti bianchi che lo cingono,

forse l’integrazione fra uomo e ambiente, lo stretto rapporto tra religione e natura si esternano così, in quest’armonia che riflette un profondo legame, un secolare, anzi millenario, connubio.

La Comunità di Camaldoli ha predisposto un programma di eventi religiosi e culturali che terminerà nell’agosto del 2013. Il Parco Nazionale potenzierà le attività e l’orario di apertura dei centri visita e uffici di informazione di Badia Prataglia e Camaldoli.

Il programma completo è scaricabile dal sito del Parco www.parcoforestecasentinesi.it o direttamente dal sito della Comunità Monastica www.camaldoli.it.

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Per favorire il tentativo di fermare la perdi-ta di biodiversità sul pianeta, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il periodo 2011-2020 “Decade delle Nazioni Unite per la Biodiversità”. L’obiettivo dell’ini-ziativa è quello di sostenere e promuovere l’azione dei governi nazionali e delle loro politiche ambientali. Tuttavia, è spesso l’a-zione quotidiana dei singoli che riveste un ruolo fondamentale, attraverso il rispetto quotidiano verso l’ambiente e la biodiversi-tà: non solo grandi mammiferi, ma anche la cosiddetta “Fauna minore”, ovvero quel

vastissimo mondo di organismi spesso sco-nosciuti al grande pubblico, che rappresen-tano la stragrande maggioranza delle specie animali, contribuendo al mantenimento delle condizioni vitali sul pianeta. Il Parco, come ogni anno, ha voluto contribuire alla presa di coscienza su queste tematiche, anche in oc-casione della Settimana Europea dei Parchi, tramite l’organizzazione di un programma di escursioni, conferenze ed eventi.

Il programma è scaricabile dal sito del Parco  www.parcoforestecasentinesi.it

PER MIGLIORARE LA VITA III edizione

Un Parco di gustoPromozione delle attività agro-zootecniche nel territorio del Parco

Un Parco per teConclusa la V edizione del progetto

rivolto alle scuole del ParcoCome ormai d’abitudine, il progetto di edu-cazione ambientale “Un Parco per te”, rivol-to ai bambini e ai ragazzi delle scuole del Parco, si è concluso con due feste finali, una a Poppi il 25 maggio ed una a Santa Sofia il 1° giugno. Gli eventi conclusivi sono stati, oltre che momenti di festa, importanti occa-sioni di confronto e di scambio di esperien-ze fra i ragazzi, che hanno potuto esporre i propri lavori e vedere i lavori dei loro coeta-nei di altre scuole. Il progetto ha coinvolto complessivamente quasi 500 bambini delle scuole degli 11 Istituti Comprensivi rica-denti nel Parco, per un numero complessi-vo di 22 gruppi di lavoro. Ad ogni gruppo di lavoro il Parco ha garantito un tutor e una guida escursionistica che, con incontri in

classe ed escursioni in natura, hanno gui-dato i bambini a comprendere, conoscere, apprezzare un luogo, un aspetto, le tradi-zioni e la cultura del loro territorio. Una delle caratteristiche del progetto è l’ampia libertà tematica e questo ha fatto sì che siano stati affrontati progetti e argomenti davvero mol-to vari: dall’acqua allo studio degli habitat, dalle piante e le erbe officinali all’avifauna, dallo studio dei toponimi ai luoghi di culto del territorio del Parco, ecc. Tutte le classi partecipanti hanno ricevuto il diploma di “Classe guida del Parco” a riconoscimento del lavoro svolto.

COMPRA UNA FORESTAProsegue con grande successo l’iniziativa “Compra una foresta ne salverai quattro”, lanciata dal Parco nel 2011 anno internazionale delle foreste. Sono quasi 200 le perso-ne che hanno donato somme per l’acquisto da parte dell’Ente di foreste private poste all’interno del Parco, in modo da sottoporle a speciale regime di tutela. Inoltre, grazie a una partnership tra il Parco e Ikea Italia, è stato possibile raccogliere un’ulteriore consistente somma che consentirà l’acquisto di importanti porzioni di foresta all’inter-no dell’Area Protetta. Ad ogni donatore è stata intestata virtualmente una porzione di foresta, la cui ubicazione è consultabile dal sito istituzionale del Parco, al link “compra una foresta”. Si è proceduto inoltre all’estrazione dei vincitori dell’escursione guidata all’interno delle Foreste millenarie, che si svolgerà nella giornata di sabato 26 mag-gio 2012 mentre il 24 e 25 dello stesso mese, sarà la scuola Rainerum di Bolzano a visitare l’Area Protetta. Èpossibiledonaretramiteversamentopostalesulcontocorrenten°11718525intestatoalParcoNazionaledelleForesteCasentinesi(viaG.Brocchi,7Pratovecchio),conbonificobancariopressoBancaEtruria (IBANIT65T0539071590000000090000intestatoall’Ente)oconcartadicredito,attraversoilsistemaPayPal. Si ricorda che le donazioni al Parco Nazionale sono de-ducibili dalle tasse, per cui privati ed aziende potranno beneficiare di questo vantaggio mentre con il loro gesto contribuiranno alla salvaguardia dell’Ambiente e delle Foreste.

Un Parco di Gusto è la nuova iniziativa ideata dal Parco Nazionale delle Foreste Casenti-nesi, in collaborazione con Legambiente e Slow Food Italia e coordinata dal Consorzio di allevatori di Bovina Romagnola “Il Magni-fico”, per promuovere e valorizzare il territo-rio dell’area protetta con le sue produzioni agricole di qualità. Si vuole così sostenere l’agricoltura di piccola scala e di alta quali-tà, stimolando un turismo verde nei luoghi dove l’attività dell’uomo è un tutt’uno con la tutela dell’ambiente. Il progetto nasce an-che dall’esigenza di rispondere alla perdita di aziende agricole che interessa il territorio collinare e montano dell’Appennino; si trat-ta in parte di aziende che si accorpano, ma anche e soprattutto aziende che chiudono, e quindi territori che vengono abbandonati, culture e tradizioni che si perdono. L’espe-rienza di tutela della biodiversità agricola

si concentra su due importanti obiettivi: il riappropriarsi di una identità imprenditoria-le da parte degli agricoltori, concentrando ogni sforzo nel mantenimento in azienda del valore aggiunto derivato dalla trasformazio-ne e commercializzazione del prodotto, e il sostegno delle aziende al mantenimento del proprio patrimonio aziendale comprensivo di quelle attività agricole tradizionali non più sostenibili in una economia di mercato come quella attuale. Il progetto è stato creato per rilanciare e aiutare la piccola agricoltura che tutti i giorni ci offre prodotti genuini e di alta qualità, a partire dalla carne di bovina di razza Romagnola, al raviggiolo, al Prosciutto del Casentino (presìdi Slow Food), al miele, al pane per arrivare alle semplici marmella-te prodotte con i frutti e fiori che si trovano all’interno del nostro territorio e dall’altro con l’intento di stimolare un turismo verde

in luoghi dall’altissimo valore naturalistico. Per far conoscere questi prodotti, ma an-che il Parco stesso, Il Consorzio di Allevato-ri “Il Magnifico”, Slow Food e Legambiente organizzano dieci serate in altrettante città dell’Emilia Romagna e Toscana coinvol-gendo le Condotte Slow Food, i Circoli di Legambiente, i ristoratori e i Gruppi di ac-quisto solidali (GAS). Il progetto ha preso il via con la prima serata promozionale svoltasi a Bologna, lunedì 14 Maggio scor-

so presso Il Ristorante “Il Sole”, nel cor-so della quale gli chef locali del Gambero Rosso di San Piero in Bagno, della Cam-panara di Pianetto di Galeata, dell’Osteria Da Fischio di Santa Sofia e del Mulino San Michele di Tredozio, hanno preparato una serie di piatti che hanno esaltato i profumi e i sapori dei prodotti che i nostri allevatori e agricoltori “allevano” e “coltivano” all’in-terno del Parco.

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Gli Anfibi sono presenti nel territorio del Parco Nazionale con 12 specie, la mag-gior parte delle quali risultano di grande interesse conservazionistico perché ende-miche italiane, al limite del loro areale di distribuzione e/o rare a livello nazionale. La specie più importante è rappresentata dall’ululone appenninico (Bombina pa-chypus), endemico dell’Italia peninsulare, che ha subìto negli ultimi trenta anni un drastico declino in tutta Italia a causa di vari fattori antropici, tra cui la scompar-sa dell’habitat e l’infezione da parte di un fungo (Batrachochytryum dendrobatidis); è ancora presente nel versante romagnolo del Parco, dove vive in acquitrini, piccole pozze e abbeveratoi ben assolati. La sala-

mandrina di Savi (Salamandrina perspicil-lata), la rana appenninica (Rana italica) ed il geotritone italiano (Hydromantes italicus) sono anch’essi endemici dell’Italia penin-sulare, ma risultano, rispetto all’ululone, meglio diffusi nel Parco Nazionale, local-mente anche con popolazioni abbondanti; le prime due specie prediligono i boschi di latifoglie decidue dove si riproducono nelle acque di ruscelli e torrenti, mentre il geo-tritone italiano è legato a interstizi e cavità naturali presenti in zone rocciose. Stagni e abbeveratoi rappresentano l’habi-tat di elezione per il tritone crestato (Tritu-rus carnifex), il tritone punteggiato (Lisso-triton vulgaris) ed il tritone alpestre (Meso-triton alpestris); quest’ultimo, ben diffuso in

Europa centrale, in Italia è localizzato so-prattutto in zone montane alpine ed appen-niniche e nel Parco è presente, soprattutto nel versante toscano, in poche località con popolazioni talvolta numerose. Altra specie essenzialmente montana è la rana tempo-raria (Rana temporaria) distribuita essen-zialmente in Europa centro-settentrionale, che è presente nel Parco, dove si trova in prossimità del limite meridionale di distri-buzione, nella parte alta delle valli dell’Arno e del Falterona e nelle foreste comprese tra Lama, Sassofratino e Camaldoli. Analoga diffusione nel Parco ha la sala-mandra pezzata (Salamandra salamandra), che frequenta boschi maturi di latifoglie decidue e, in minor misura di conifere, ri-

producendosi nei corsi d’acqua che li at-traversano.Le rane verdi (Pelophylax bergeri+ Pelo-phylax klepton hispanicus), invece, termo-file e più legate al clima mediterraneo, en-demiche ma comunissime in tutta l’Italia, sono presenti nel Parco Nazionale in poche stazioni tutte ben esposte e a quote relati-vamente basse. Gli Anfibi più comuni nel Parco, infine, sono rappresentati dal rospo comune (Bufo bufo) e dalla rana dalmati-na (Rana dalmatina), che si riproducono in pozze, stagni e nelle porzioni più calme dei corsi d’acqua.

Dr. Sandro Piazzini (Naturalista e Borsista del Parco)

Tritoni, salamandre, rospi e rane nel Parco

Una Borsa di Studio dedicata ad un progetto di ricerca sulla fauna minore

La batracofauna del Parco, ricca e di-versificata e meritevole di tutela, verrà studiata in modo approfondito grazie alla Borsa di studio Pietro Zangheri, affidata nel 2012 al Dr. Sandro Piazzini. Lo zoolo-go si occuperà non solo degli Anfibi, ma anche dei Rettili, dei Crostacei Decapo-di e dei Lepidotteri Ropaloceri nelle valli del Fiume Montone e del Fiume Rabbi, che occupano la porzione occidentale del versante romagnolo del Parco Na-zionale. Quest’area ha una superficie di circa 10.000 ha, ricade nei comuni di San Godenzo (FI), Tredozio, Portico-San Benedetto e Premilcuore (FC) ed è ca-ratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua, acquitrini, vasche e stagni potenzialmente idonei per la riproduzione degli anfibi, da estese foreste ma anche da numerose zone aperte dove si trovano

arbusteti, pascoli, prati permanenti e pra-terie, quest’ultimi gli habitat più conge-niali per numerose specie di rettili e far-falle. La ricerca permetterà di stilare non solo una check-list delle specie presenti, ma anche di capire il loro status nel ter-ritorio in questione ed i principali fattori che ne minacciano la sopravvivenza. Par-ticolare attenzione sarà rivolta alle specie di maggiore interesse conservazionistico, cioè quelle endemiche e quelle rare a li-vello regionale e nazionale, per le quali saranno fornite le indicazioni necessarie per la loro conservazione e gestione.

Il monitoraggio delle popolazioni di rana temporaria nel ParcoSulla base di una specifica convenzione stipulata tra l’Ente Parco e il Museo Civico di Ecologia di Meldola è in corso di svolgimento un monitoraggio pluriennale sullo stato delle popolazioni di Rana temporaria presenti nell’area protetta nei seguenti siti: la pozza del Borbotto (presso l’omonima fonte), il laghetto in località Motta, il laghetto detto della Gorga nera e gli stagni della Burraia di Campigna. In particolare il sito di Gorga nera, nei pressi di Castagno d’Andrea, è oggetto di sopralluoghi intensivi e più ricorrenti al fine di rilevare il trend demografico dell’anfibio a seguito dei lavori di re-cupero del sito riproduttivo, da tempo oggetto di interramento, avvenuti nel corso del 2007. Al fine di indagare lo stato delle popolazioni e il loro stato di conservazione, a partire dal 2010 è stato avviato un campionamento metodico, ovvero un censimento degli individui in fase acquatica riproduttiva, un successivo conteggio delle masse di uova deposte (ovature), una stima delle larve (girini) presenti.Oltre all’interessante rilevamento di altre specie di anfibi e rettili, i dati riferiti a Rana temporaria rilevata nell’area della Gorga nera sembrano, allo stato attuale dell’indagi-ne, assai confortanti: prima dell’intervento di potenziamento del laghetto si potevano osservare non più di 15-20 ovature concentrate in pochi metri quadrati di acque libere; durante i sopralluoghi 2010 e 2011 sono state conteggiate (secondo una stima tuttavia prudenziale) rispettivamente 120 e 125 ovature, che corrispondono di fatto ad altrettante femmine adulte. Un tale incremento riproduttivo fa ben sperare per il futuro di questo interessante e raro anfibio che raggiunge localmente il limite meri-dionale del sua vasta distribuzione europea.Gli interventi volti al ripristino degli habitat riproduttivi erano quanto mai urgenti al fine di scongiurare un locale estinzione di Rana temporaria: i dati rilevati confermano di fatto le più rosee aspettative.

Giancarlo Tedaldi e Paolo Laghi

Foto di Roberto Sauli

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5Natura nel Parco

Si è appena concluso con grande succes-so il primo turno di volontariato dell’anno al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, interamente dedicato agli anfibi. Gli otto volontari selezionati, giovani appassionati provenienti da tutto il territorio nazionale, hanno trascorso una settimana svolgendo sopralluoghi e lavori di ripristino su fontani-li e abbeveratoi, potenziali habitat di molte specie anfibie che popolano il nostro Ap-pennino, di cui alcune gravemente minac-ciate dal rischio estinzione e inserite perciò nelle più importanti liste di salvaguardia prioritaria a livello mondiale.Nei primi due giorni del turno i volontari sono stati affiancati dal dott. Antonio Ro-mano, esperto anfibiologo del CNR, che ha tenuto una lezione teorica e condotto due uscite sul campo, alle quali hanno parte-cipato anche agenti del CFS e dipendenti del Servizio Pianificazione e Gestione delle Risorse dell’Ente Parco. Le attività si sono incentrate sulla verifica della tenuta e im-permeabilità degli invasi, e della possibilità di entrata e uscita dagli stessi per gli ani-mali, anche attraverso la realizzazione di piccole rampe in pietra.

L’esigenza primaria emersa è quella di in-terventi mirati al recupero e alla messa in sicurezza di siti artificiali esistenti, abban-donati e non, senza entrare in conflitto con gli allevatori ed agricoltori che ne usufrui-scono, ma anzi creando un vero e proprio circolo virtuoso per quanto riguarda la loro ristrutturazione e pulizia. Con dei piccoli accorgimenti, infatti, si può far sì che que-sti tanto simpatici quanto estremamente delicati animali riescano a ritrovare habitat idonei alla loro sopravvivenza, legata alla presenza e ad un uso intelligente delle ri-sorse idriche esattamente come la soprav-vivenza di quelle attività umane compatibili con la salvaguardia della natura.Il programma di volontariato nel Parco pro-segue a ritmo serrato: prossimo appunta-mento dal 20 maggio al 2 giugno prossimi, le iscrizioni scadono il 7 maggio. Per il ca-lendario completo del 2012, il modulo d’i-scrizione e maggiori informazioni è attiva una specifica sezione del forum del Parco ed una casella di posta elettronica: http://foreste.casentinesi.forumfree.itvolontariato@parcoforestecasentinesi.it

L’esperienza di un giovane volontarioSono migliaia in tutta Italia i giovani che tro-vano nei Parchi naturali le rare occasioni per fare esperienze di volontariato, di tirocinio universitario, di contatto con le meraviglie naturali che il sistema nazionale delle aree protette custodisce per il beneficio di tutti. La presenza e l’entusiasmo di questi giovani all’interno dei Parchi, a contatto con chi ci vive e ci lavora, sono la migliore risposta a chi accusa i Parchi di essere dei musei e di non pensare al ruolo dell’uomo. Il nostro Parco è da anni impegnato a dare spazio a questi giovani, ottenendo da loro aiuto nelle attività naturalistiche (e non solo) ed un legame col territorio che spesso re-sta vivo per anni o per la vita intera, con im-portanti ritorni in termini di formazione, ma anche di frequentazione dell’area protetta sotto il profilo turistico e lavorativo. Ultima-mente l’Ente Parco si è dotato di strutture e programmi che hanno permesso di attirare volontari e tirocinanti da tutta Italia e da mol-ti paesi esteri. Di questa cosa si è accorta anche la RAI, che con l’importante trasmis-sione Geo & Geo ha deciso di testimoniare una di queste storie: un documentario che disegna il ritratto di un giovane naturali-sta, Andrea Boscherini, ventiquattrenne di San Piero in Bagno, Comune romagnolo dell’area protetta, che ha trovato nel Parco Nazionale il luogo dove coltivare le proprie fortissime passioni. Grazie alla sua passione e competenza, Andrea ha iniziato da alcuni anni a collaborare volontariamente ed in po-chi mesi è entrato a far parte della squadra di lavoro del progetto europeo LIFE Wolfnet, sul quale farà la sua tesi, arrivando a parte-cipare all’eccezionale attività di cattura dei lupi da radio-monitorare ed è proprio duran-te queste attività che ha vissuto una incredi-bile esperienza raccontata in una sua testi-monianza inviata da Andrea al Direttore del Parco, che riportiamo in parte:“Mi trovavo

immerso in un mare di nebbia, camminan-do verso la fototrappola, immerso in quella magia di foschia, vento ed alberi secolari, scarico i video, non trovo nulla, è da almeno 13 giorni che i lupi non si fanno vivi lungo quel sentiero. Mi fermo a godermi il silenzio e la nebbia che mi accarezza la pelle, che spettacolo, la magia del bosco mi rasserena. Mi alzo, comincio a camminare verso l’auto, dopo pochi passi, un impulso fortissimo dal cuore mi blocca, sento un tremore che sale dal profondo del mio petto, mi blocco per un minuto, silenzio totale, intorno a me solo il calore invernale, passano pochi secondi, quando qualcosa, silenzioso come un om-bra, mi si para davanti. I miei occhi cercano di mettere a fuoco la figura che ho davanti, mi guardo attorno, cercando qualcosa na-scosto fra due alberi, vedo la sagoma di un muso che mi osserva. Il cuore comincia a battere, battere e battere, momenti di silen-zio interminabili, mi viene la pelle d’oca, una meravigliosa, sensazionale pelle d’oca che abbia mai avuto. Dietro all’albero, due occhi si incrociano con i miei in attimi che sono interminabili, il sogno della mia infanzia che si avvera, eccomi nella realtà più bella del più sperato dei sogni, io e lui, di fronte l’uno all’altro, a pochi passi ....”

Volontariatonel Parco

Numerose proposte di attività a contatto con la natura

Progetto Life WolfnetUn’enorme opportunità per la conoscenza e la protezione del lupoIl progetto LIFE WOLFNET, finanziato dall’Unione Europea al nostro Parco assieme ai Parchi della Majella e del Pollino, a Legambiente nazionale, alla Provincia dell’Aquila ed all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, è arrivato a metà del suo quadriennale percorso. Il nostro Parco, che sotto il profilo della gestione amministra-tiva del progetto ha ricevuto i complimenti dell’organismo di valutazione, sta ottenendo anche sotto il profilo tecnico scientifico, ed anche politico, interessantissimi risultati. L’aspetto più suggestivo è certamente dato dalla cattura di due lupi, che sono stati dotati di collare satellitare che ogni giorno fornisce eccezionali dati sulla loro posizione, dai quali l’Ente, che ha attivato specifiche tesi di laurea, ricava informazioni su come questi rari animali reagiscono alle criticità ambientali (eccessiva frequentazione umana, traffico stradale, tagli boschivi ecc). Il monitoraggio di tali animali, chiamati “Libera” e “Sic”, servirà anche al Parco per mi-gliorare le proprie capacità di gestione del potenziale conflitto tra presenza dei lupi ed attività zootecniche, anch’esse prioritarie nella conservazione degli ecosistemi agropastorali dell’Area Protetta.I successi arrivano però anche dalle occasioni che il progetto ha dato di migliorare le capacità investigative del CFS (con il suo Coordinamento Territoriale per l’Ambiente); sono stati istituiti i GOS (Gruppi Operativi Spe-cialistici) formati dal personale CFS, tecnici del Parco e veterinario, che hanno già affrontato e risolto alcuni casi di bracconaggio e minaccia ad esemplari di lupo.Infine, il progetto sta aiutando moltissimo alla costruzione della rete per il lupo (WOLFNET), costituita da tutti gli Enti che, nelle diverse aree di competenza, lavorano incessantemente per la protezione coordinata della popolazione di questo stupendo predatore. Presto il Parco convocherà un incontro pubblico di presentazione dei risultati intermedi del progetto. Già ora le informazioni disponibili sono visibili sul sito del parco e soprat-tutto su quello del progetto www.lifewolf.net

Il Parco Nazionale…un luogo di passioni

Il lupo Sic appena liberatoFoto Andrea Boscherini

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Di stagione in stagione… camminandoProgramma escursionistico 2012Anche per il 2012 il Parco, in collaborazione con il Consorzio Casentino Sviluppo e Turismo e il Corpo Forestale dello Stato e grazie al contributo della Fondazione Cas-sa dei Risparmi di Forlì, presenta un ricco programma escursionistico per dare la possibilità ai visitatori di scoprire l’area protetta ed apprezzarne le varie peculiarità naturalistiche, ma anche storico - artistiche. Si spazia dalle escursioni dedicate alle famiglie ai trekking di più giorni, dalle escursioni in Mountain Bike a quelle a cavallo, dalle escursioni notturne a quelle sulla neve. Il programma, curato da Coop. Oros, Ass. Esploramontagne e Ass. Ecotondo, rappresenta un importante momento di in-tegrazione tra tutti i soggetti coinvolti nella promozione e nella conoscenza dell’Area Protetta: le strutture informative del Parco, le Guide e le strutture ricettive. È stata riconfermata la possibilità della partecipazione gratuita alle escursioni per gli ospiti delle strutture ricettive che sostengono l’iniziativa.

IlprogrammaèscaricabiledalsitoWebistituzionaledelParcowww.parcoforestecasentinesi.itnellasezione“Eventi,Escursioni,Servizi”

Dal Bosco al DescoCampigna, 19 agostoLa tradizionale manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Corniolo - Campigna d’intesa con il Parco e in collaborazione con l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato e con il Soccorso Alpino Emilia Romagna, è dedicata alla lavorazione del legno e ai metodi antichi e moderni di esbosco, ma anche alla gastronomia locale e ai prodotti tipici. Nutrito il programma della giornata: dimostrazione della lavorazione del legname con metodi antichi e mo-derni, trasporto del legna-me a valle, lavorazione del ferro battuto, ferratura dei cavalli, canti e cori tradi-zionali, trofeo del segone a 2 mani e animazione per i più piccoli. Nel corso della giornata si inaugurerà il sentiero didattico, dedicato agli alberi, lungo la Stradadelle Cullacce

Info: [email protected]

I Maestridel LegnoX edizione - Badia Prataglia, 12 agostoCome ogni anno, il 12 agosto, Badia Prataglia vivrà una giornata interamente dedi-cata all’arte della lavorazione del legno che, con molta fatica, si tramanda di gene-razione in generazione. Le vie del paese saranno animate da stand espositivi legati alla lavorazione artigianale e artistica del legno. Durante la giornata sono previsti momenti dedicati alle dimostrazioni della lavorazione del legno e altri mestieri affini. Infine non mancheranno canti e balli della tradizione e degustazione di prodotti tipici con il Mercatale del Casentino.

Info: Centro Visita di Badia Prataglia 0575 559477

Idro Ecomuseo delle Acque di RidracoliEVENTI:Escursioniinbattellotutti i sabati , le domeniche e i festivi (livello del lago permettendo) e dal 1 al 19 agosto anche tutti i pomeriggi (tranne il lunedì)Escursioniincanoatutte le domeniche di giugno e luglio e su pre-notazione tutti i giorni (tranne la domenica)Escursioni serali in battello con cena al ri-fugio e passeggiata notturna (prenotazione obbligatoria): 22/06, 07/07, 20/07, 10/08, 24/08.Festadell’AcquaIngresso gratuito e tante attività gratuite in programma dalle 10 alle 19 - Domenica 17 giugnoFerragostoconnoiAperti dalle 10 alle 19, nel pomeriggio tan-ti giochi d’acqua per bambini e famiglie 15/08Visiteguidategratuitealmuseotutti i martedì pomeriggio di luglio e sabato pomeriggio del 1, 8 settembre e 6 ottobre.Laboratoriludico-didatticigratuiti per bambini: 14/07, 25/08, 15/09.

Pic-nicallaForestadellaLamaCon escursione in battello e breve trekking (prenotazione obbligatoria) 10/06, 01/07.Visite guidate gratuite ai cunicoliInterni alla diga (prenotazione obbligatoria): sabato pomeriggio del 1, 8 settembre e 6 ottobre.Visite guidate gratuite al coronamento della digaTutti i martedì pomeriggio di luglio.

ORARI DI APERTURADal16giugnoal15settembreTutti i giorni, tranne il lunedì dalle 10 alle 19 (ad agosto aperto tutti i giorni).

Dal16settembreal31ottobreSabato diga dalle 10 alle 18 e museo dalle 14 alle 18Domenica e festivi dalle 10 alle 18.Info e prenotazioni:Idro Ecomuseo delle Acque di RidracoliTel 0543 917912Fax 0543 [email protected]/idro

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7Vivere il Parco

DOMENICA 29 LUGLIO 2012 7ª

Ore 9.00 -11.00 loc. Cancellino > partenza per la Foresta della Lama con possibilità di noleggio bici, trasporto bici e partecipanti con pulmino per il ritorno. Alla Lama animazione e pranzo al sacco organizzato.

INFOUfficio Informazioni del Parco 0575.503029 - Coop Oros 335.6244537

Raduno MTB ed ESCURSIONISTICO

nel Parco Nazionaledelle Foreste Casentinesi

CON BICI E SCARPONI

da Badia Prataglia al cuore della foresta,

La LAMA, lungo la pista forestale più bella

d’Italia

da Badia Prataglia al cuore della foresta,

La LAMA, lungo la pista forestale più bella

d’Italia Poesia e natura nel Parco XXII edizioneAnche quest’anno il centro Culturale L’Ortica di Forlì, in collaborazione con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,  organizza la 22ª Edizione di “Poesia e Natura” il cui evento finale si svolgerà l’ultima domenica di settembre. Il tema dedicato a questa edizione 2012 è: “Gli alberi” che si rifà a un verso della poesia di Giovanni Pascoli “I FILUGELLI”: “Tra le sue rame odi un ansar di vita...”.

Poeti e scrittori possono inviare poesie o brevi testi in prosa, entro il 31 luglio a: L’Ortica, via Paradiso 4, - 47121 Forlì [email protected]

Emozioni NaturaliImmagini dalle aree protette d’ItaliaSanta Sofia, 16 giugno - 1 luglioPresso il Centro Visita del Parco di Santa Sofia, Il Circolo Culturale TIF propone ed organizza, un’esposizione fotografica del giovane fotografo bolognese Riccardo Rimondi, in collaborazione con il Parco Nazionale e la Società Atlantide che gestisce il Centro Visita. La mostra è composta da 25 immagini a tema esclusivamente naturalistico, realizzate negli ultimi tre anni in alcune tra le più belle aree protette d’Italia.Si spazia tra immagini di paesaggio, flora, fauna e bianconeri intriganti. In occasione dell’inaugurazione sabato 16 giugno 2012 ore 18:00 presso il Centro Visita del Parco di Santa Sofia, oltre ad un piccolo aperitivo offerto dal Circolo Culturale TIF, sarà proiettata una multivisione prodotta dal fotografo bolognese con immagini provenienti esclusivamente dagli angoli più suggestivi del Parco Nazionale.

La mostra sarà visitabile fino al 1 luglio nei seguenti orari:martedì, giovedì, sabato, domenica e festivi 9.00 -13.00 / 15.00 -17.00lunedì, mercoledì e venerdì9.00 - 13.00.Le immagini di Rimondisaranno esposte anchea Badia Pratagliadal 28 luglio al 2 settembre.

Info: Sede del Parcotel. 0543.971375Centro Visita di S. Sofia tel. [email protected]

Dal luglio 2003 è operativo, a Stia, il Planetario del Parco, unica struttura perma-nente in provincia di Arezzo dedicata alla divulgazione e didattica dell’astrono-mia. Il Planetario, modello Galileo III, realizzato nelle Officine Galileo di Firenze e donato al Parco dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, permette di ricostruire, al chiuso di una stanza grazie ad una apposita cupola, la volta celeste così come la vedremmo all’aperto in un luogo buio, lontano dalle fa-stidiose luci della città. Giocando con la sfera celeste, si possono riconoscere le costellazioni e ricostruire i moti giornalieri e annuali di stelle, pianeti, Luna e Sole. L’ampio resede esterno al Planetario permette inoltre l’osservazione diretta del cielo, ad occhio nudo e con i telescopi in dotazione alla struttura.Il programma per il 2012, dedicato in gran parte ai corpi del sistema solare, ha nell’appuntamento del 1° giugno, dedicato al transito sul disco solare del pianeta Venere, quello di più alto impatto emotivo : il fenomeno, infatti, si ripeterà solo nel 2117, fra 105 anni.

Alessandro Ghiandai & Emanuele BoschiOperatori del Planetario del Parco - Coop. óros Toscana

Una rete di Musei Nasce l’idea di creare una rete dei musei scientifici per diffondere la conoscen-za delle Scienze Naturali. In particolare sono in corso contatti con il Museo di Scienze Planetarie di Prato per organizzare assieme momenti di formazione e promozione.

... dove gli alberi toccano il cielo

del Parco Nazionale delle Foreste CasentinesiStia (Arezzo)

scarica il programma dal sitowww.parcoforestecasentinesi.it

Info: Coop. Oros 335.6244537-335.6244440

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FAENZA

MARRADIFORLÌ

FORLÌFORLÌ

CESENA

AREZZO

FIRENZE

FIRENZE

CITTÁ DICASTELLO

ROMA

Ridracoli

Galeata

Premilcuore

San Godenzo

Stia

Soci

Fiume Arno

Poppi

PieveS.Stefano

Santuario Verna

San Pieroin Bagno

Passodel Muraglione

E 45

E 45

Strabatenza

Bibbiena

Fiume Arno

Passodel Carnaio

San Benedettoin Alpe

Passo deiTre Faggi

Fiumicello

Pian del Grado

Monte Falco

Monte FalteronaCampigna

Passo della Calla

La Lama

Eremo

Camaldoli

Serravalle

Badia Prataglia

Pietrapazza

Casanova d’Alpe

Lago di Ponte

Castagnod’Andrea

Bocconi

Porticodi Romagna

Santa Sofia

Tredozio

Londa

Pratovecchio

Chiusidella Verna

Passodei Mandrioli

Corezzo

Rimbocchi

Corniolo

Bagnodi Romagna

TREDOZIOPunto informazioniVia XX Settembre, 62 - 47019 Tredozio (FC)

tel. 333 8827033

Luglio gio. ven. sab. 9.00 - 12.00dom. 10.30 - 12.30 / 16.00 - 18.00

Giugno sab. 10.00 - 12.30dom. e festivi 10.30 - 12.30 / 16.00 - 18.00

Giugno Luglio mer. giov. ven.15.00 - 18.00sab. e domenica 10.00- 12.00/ 15.00 - 18.00

dom. e festivi 9.30 - 12.30 / 16.00 - 18.00

Agosto mar. mer. gio. sab. 9.00 - 12.00 ven. 9.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00

Settembre sab. 10.00 - 12.00dom. 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00

Novembre1°e 2°settimana

sab. 10.00 - 12.00dom. 10.00 - 12.00 / 15.00 - 17.00

Il caprioloVia Fabroni, 30 - 47019 Tredozio (FC) Aperto in occasione di eventi

SAN BENEDETTO IN ALPELa storia della Romagna ToscanaViale Acquacheta, 6 - 47010 Benedetto in Alpe (FC)

[email protected]

Settembre gio. ven. 15.00 - 18.00sab. dom. 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00

Ottobre sab. dom. 15.00 - 18:00

mar. mer. giov. ven. 15.00 - 18.00 sab. dom. 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00Agosto

PREMILCUORELa fauna appenninicaVia Roma, 34 - 47010 Premilcuore (FC) tel. 0543.956540

[email protected]

Luglio

Agosto mar. mer. gio. ven. sab. dom. e festivi9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

mer. gio. ven. sab. dom.9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

ven. sab. dom. e festivi9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

Settembre

sab. dom. e festivi 9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30Ottobre

ven. sab. dom. e festivi9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

Giugno

Novembre sab. dom. e festivi 9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

Dicembre sab. dom. e festivi (escluso 25 e 26) 9.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30

SANTA SOFIALa ForestaPiazza Matteotti - 47018 Santa Sofia - FC

tel. 0543.970249

Luglio sab. e dom.9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

Giugno sab. e dom.9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

Agosto mar. mer. gio. ven. sab. dom. e festivi9.00 - 13.00 / 16.00 - 18.00

Ottobre sab. dom.9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

Dicembre sab. dom. (aperto il 13 e 31 - chiuso il 25 e 26)9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

Settembre

Novembre

sab. e dom.9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

sab. dom. (aperto anche il 2)9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00

CAMPIGNAPunto Informazioni “La Villetta”Via Centrotel. [email protected]

Luglio gio. ven. sab. dom. 10.00 / 17.00

Giugno sab. dom. e festivi 10.00 / 17.00

Agosto mar. mer. gio. ven. sab. dom. e festivi10.00 / 17.00

Settembre sab. dom. 10.00 / 17.00

BADIA PRATAGLIAL’uomo e la forestavia Nazionale, 14/a 52010 Badia Prataglia-Poppi (AR)

tel/fax [email protected]

Luglio Agosto lun. mar. mer. gio. ven. sab. dom. e festivi9.00 - 12.30 / 15.30 - 18.00

Settembre

sab. dom. 9.00 - 12.30 / 15.30 - 18.00il 7 aperto tutto il giorno

Ottobre sab. dom. 9.00 - 12.30

Giugno sab. dom. e festivi 9.00 - 12.30

Novembre sab. dom. e festivi 9.00 - 12.30Dicembre sab. dom. e festivi 9.00 - 12.30 (chiuso il 25 )

CHIUSI DELLA VERNAPunto Informazioni c/o SantuarioConsorzio Casentino Sviluppo e Turismo

tel. 0575.520511 - 334.6784791

Luglio Agosto Tutti i giorni 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00

Settembre sab.18 e dom.19 (Stimmate di San Francesco)10.30 - 12.00 / 14.30 - 17.00 (aperto il 18)

Ottobre martedì 4 (San Francesco) 10.00 - 12.00 / 14.00 - 17.00

CAMALDOLIPunto Informazioni e Museo Ornitologico52010 - Loc. CamaldoliTel. 0575.556130

Luglio Agosto Tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00Settembre

sab. dom. 10.00 - 13.00

Giugno sab. dom. e festivi 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00

Ottobre sab. dom. 14.30 - 17.30Novembre sab. dom. e festivi 14.30 - 17.30Dicembre sab. dom. e festivi 14.30 - 17.30 (chiuso il 25)

PRATOVECCHIOUfficio Informazioni c/o Sede del ParcoVia G. Brocchi, 7 - 52015 Pratovecchio (AR)Tel. [email protected]

Giugno Luglio Agosto Settembre lun. mar. mer. gio. ven. 9.00 - 13.00

Ottobre Novembre Dicembre mar. mer. gio. ven. 9.00 - 13.00

Gli orari sopra riportati possono subire modifiche. Per maggiori informazioni consultare il sito www.parcoforestecasentinesi.it

BAGNO DI ROMAGNAGeologia e termalismovia Fiorentina, 38 - 47021 Bagno di Romagna (FC)tel. 0543.911304 - fax. [email protected]

Giugno - Luglio-Agosto-Settembre-Ottobre

lun.mar.mer.gio.ven.dom 9.00 - 12.30 / 15.30 - 18.00sab. 9.00 - 12.30

LONDAL’Uomo e il PaesaggioLocalità Parco del Lago - 50060 Londa (FI)tel. [email protected]

Giugno Luglio Agosto Settembre sab. dom. 16.00 - 19.00

Ottobre sab. dom. 9.00 - 12.00

CASTAGNO D’ANDREAIl Monte FalteronaVia della Rota, 8 - 50060 Castagno d’Andrea (FI)

tel/fax [email protected]

Luglio ven. 9.00 - 12.00sab. e dom. 9.00 - 12.00/15.30 - 17.30

Agosto mer. gio. 9.00 - 12.00

Giugno sab. dom. 9.00 - 12.00

Ottobre 6/7/13/14 9.00 - 12.00 20/21/27/28 9.00 - 18.00

ven. sab. dom. 9.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00 Settembre sab. dom. 9.00 - 12.00

Strutture Informative

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Estate nei parchiUn bosco... da scoprire!Il Bosco tra realtà, immaginazione e mistero. Buone pratiche di conoscenza e tutela della risorsa bosco all’interno del Parco Nazionale, nell’area della montagna fiorentina.29 luglio / 4 agosto 2012 Castagno d’Andrea - San Godenzo (FI)Ragazzi da 12 a 14 anni

Il percorso è progettato per avvicinare i ragazzi al tema del Bosco e all’importanza di tenere un corretto comportamento in aree protette. Il soggiorno è strutturato in modo da diversifica-re le giornate su macro aree tematiche affrontate nell’ambito del tema principale “Il Bosco”, che sono: la Flora, la Fauna, l’Acqua, i Monti, il Paesaggio, i Luoghi, Le Genti e le Tradizioni. Gli operatori proporranno ai ragazzi esperienze sempre nuove e ricche di scoperte. Anche per l’alimentazione ci sarà, con la scelta dei menù, un’attenzione particolare all’utilizzo di prodotti locali o della filiera a Km.0.

Orientarsi in Foresta Un percorso con bussola e carta per scoprire le Foreste Casentinesi.

24/30 Giugno 2012 Badia Prataglia (AR)Ragazzi da 10 a 12 anni

I partecipanti saranno guidati alla sco-perta degli angoli più caratteristici del parco con la voce dei suoi personaggi. Saranno proprio i ragazzi i protagonisti e vivranno la storia in foresta in prima persona.

Il Parco ha aderito all’iniziativa che prevede la realizzazione di quattro campi natura, ESTATE NEI PARCHI e RAGAZZI INSIEME, promossa dalla Regione Toscana nei Parchi e nelle aree naturali protette. Si tratta di un’opportunità per bambini e ragazzi di fare esperienze educative a contatto con la natura, sperimentare e sviluppare competenze relazionali e rafforzare le proprie abilità personali.

Ragazzi insiemeBenvenuta fragranza!Alla scoperta dei profumi, dei colori e dei sapori del sottobosco all’interno del Parco, nell’area della montagna fiorentina, tra Londa e San Godenzo.

8/14 Luglio 2012 - Londa (FI)Ragazzi da 10 a 12 anni

Il percorso offrirà ai ragazzi la possibilità di approfondire, attraverso mo-menti di gioco, attività di laboratorio, attività teoriche, attività fisiche e

motorie all’aria aperta, l’incredibile mondo del sottobosco, che na-sconde sempre nuove sorprese, tra i profumi, le forme, i disegni

e i colori dei diversi esseri viventi che lo popolano. L’alimen-tazione seguirà le linee indicate dalla Piramide Alimentare Toscana e verranno preparati piatti prevalentemente con prodotti della filiera corta e a km ZERO.

Da rifugio a rifugioUn Sentiero alla scoperta della natura edei sapori del Parco.

22/28 Luglio Badia Prataglia (AR)Ragazzi da 12 a 14 anni

Un campo natura per esplorare l’ambiente delle Foreste Ca-sentinesi, attraverso la conoscenza delle attività di chi vive

in foresta. Le esperienze didattiche proposte sono finalizzate alla trasmissione della cultura materiale delle genti del Parco

e dunque all’approfondimento del concetto uomo-natura che da sempre ha caratterizzato la storia evolutiva delle comunità e del

paesaggio del Parco.La Naturanel quotidianoBando riservato alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado della Provincia di Forlì-Cesena

È stato pubblicato il bando “La Natura nel quotidiano”- Percorsi di Biodiversità Casa-Scuola-Parco, nell’ambito del progetto finan-ziato con il BANDO INFEA-CEA 2011, per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di informazione ed educazione alla sostenibilità da realizzarsi da parte dei Centri di Educazione alla Sostenibilità della Rete Regionale Infeas. Capofila è il CEA del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, con la partner-ship dei CEA della Riserva Naturale Orientata Bosco di Scardavilla; CEA “Centro e labora-torio di educazione ambientale - La Còcla” della Provincia di Forlì-Cesena e Romagna Acque. Il progetto è rivolto alle classi delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado

della Provincia di Forlì-Cesena; la fase ope-rativa si svolgerà nel corso dell’anno scola-stico 2012-2013. Tra le candidate saranno selezionate 11 classi che beneficeranno di un contributo di € 1.000 per la realizzazione delle azioni progettuali. L’obiettivo è quello di stimolare nei destinatari la percezione della natura e degli elementi che governano que-sto delicato sistema, andando ad agire sugli stili di vita e favorendo l’apprendimento di azioni concrete per realizzare la “Sostenibi-lità nel quotidiano”. Tale tematica dovrà es-sere affrontata attraverso specifici momenti formativi e di incontro con la scuola e le fa-miglie degli studenti. Le scuole dovranno an-che realizzare laboratori territoriali residen-ziali formativi ed educativi, preceduti da una formazione e specializzazione degli opera-tori e degli insegnanti coinvolti. Le classi si avvarranno della collaborazione di un tutor/esperto che affiancherà l’insegnante e se-guirà i ragazzi nelle varie fasi progettuali.

Maggiori informazioni sul bando,si possono trovare sul sito www.parcoforestecasentinesi.it,nella sezione “Bandi e concorsi”.

Soggiorni estivi nel Parco NazionaleDopo l’ottima esperienza dell’anno scorso, sono aumentate quest’anno le proposte estive per ragazzi nel territorio del Parco,

luogo ideale per vacanze divertenti, rilassanti ed educative

Estiva...menteidee in vacanza nel ParcoViaggio nel cuore verde della foresta. La Proloco di Badia Prataglia propone campi estivi diurni.Dal 2 luglio al 31 agosto, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13

La Pro Loco di Badia Prataglia, in collaborazione con il Comune di Poppi e le As-sociazioni del paese, ripropone quest’anno l’iniziativa rivolta a bambini e ragazzi, dai 5 ai 13 anni, residenti nel Parco e nei comuni vicini e ai piccoli turisti in visita. Ci saranno esperti della natura, artigiani e artisti, nonni e professionisti, sportivi e giovani, poeti e monaci, uniti da un obiettivo comune: accompagnare i bambini e i ragazzi dei Campi Estivi in un “viaggio nel cuore verde della foresta”, in compagnia del Corpo Forestale dello Stato, il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano ed i Mo-naci di Camaldoli. Alla fine dell’estate ci sarà poi un’opportunità esclusiva, ideata: la settimana “Happy Kids English Camp”, perché non divertirsi immersi nel verde e… nell’inglese?

Per informazioni: www.badiaprataglia.net - [email protected]: Irene tel. 347 3105973 e Gloria tel. 339 7265688.

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Capita spesso, durante gite o escursioni, di trovarsi di fronte a piante che colpiscono la nostra attenzione, che ci obbligano ad osservarle, ad apprezzare i loro dettagli, colori e odori. Ancora più frequentemente capita però di non riuscire a riconoscerle, di non sapere il loro nome! L’identificazione di piante e licheni è solitamente appannaggio di pochi esperti, sia perché solo essi cono-scono le differenze, sia perché alcuni carat-teri sono osservabili solo con un microsco-pio. Oggi fortunatamente ci sono numerosi mezzi che vengono in nostro aiuto: stiamo parlando di internet, palmari, smartphone e tablet, che sempre più spesso sono pronti a rispondere alle nostre domande.In collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, il Parco Nazionale ha realizzato 3 strumenti di identificazione per alberi, piante e liche-ni, utilizzabili su internet o scaricabili come applicazioni, che cercano di rispondere alle richieste dei visitatori: conoscere i nomi

degli organismi che osservano durante le escursioni, i cam-peggi o che studiano da amatori.Le applicazione si basa sull’utilizzo di chiavi dicotomiche, ovvero domande con due sole possibili ri-sposte, corredate di numerose immagini per facilitare al mas-simo la scelta.L’identificazione del-le specie consente infine di accedere a numerose informazioni sull’ecologia, la biologia, l’habitat e la loro distribuzione all’interno del Parco.

Per maggiori informazioni visita il sito del Parco.

Il Giardino Botanico di Valbonella si trova a circa tre chilometri dall’abitato di Corniolo, sulla strada che collega la Valle del Bidente con quella del Rabbi, ed è situato ad un’altitudine media di 700 m s.l.m. Nei suoi circa due ettari di estensione ospita interessanti ricostruzioni dei principali ambienti vegetali dell’Appennino romagnolo, con una ricca collezione di specie (circa 300) spesso rare e incluse nella flora regionale protetta. Il giardino è visitabile attraver-so una rete di sentieri, suddivisa in tre percorsi tematici: il bosco, il torrente e gli spazi aperti. MESE  ORARIO DI APERTURA 2012 Giugno sab. dom. e festivi 9.30-13.00 / 14.00-18.00 Luglio ven. sab. dom. e festivi 9.30-13.00 / 14.00-18.00

Agosto dal 1 al 19: mar. mer. gio. ven. sab. dom. e festivi 9.30-13.00 / 14.00-19.00 dal 20 al 31: sab. dom. e festivi 9.30-13.00 / 14.00-18.00

Settembre sab. dom. e festivi 9.30-13.00 / 14.00-18.00

Per informazioni e prenotazioni: Segreteria unificata con Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli Tel. 0543 917912 - Fax 0543 903733 [email protected]

Scopri la Naturadel Parco: il progetto Dryades

Visiteguidatetematichegratuite(dalle ore 15 alle ore 16): 2-3-10-17-24Giugno8-15Luglio/5-12-19-26AgostoVisite guidate per gruppi sempre disponibilisu prenotazione.

Laboratoriludico-didattici(su prenotazione):9giugno “Ilpiccologiardiniere”7luglio “L’entomosafari”21luglio “Realizziamounerbario”25agosto“Realizziamounerbario”

Bramito del CervoSi ripete la suggestione del grande censimento delcervo al bramito, con qualche importante novità

XIV Settimana Nazionale dell’Escursionismo 8 - 16 settembre 2012Benvenuta in Emilia Romagna XIV Settimana Nazionale dell’Escur-sionismo! L’iniziativa, promossa dal CAI, offre alla nostra regione l’occasione di far conoscere agli escursionisti italiani e stranieri la bellezza, la ricchezza naturalistica,la storia e le opportunità che questa porzione di Appennino offre. La protagonista della settimana sarà l’Alta Via dei Parchi, un percorso che attraversa e collega 8 parchi dell’Emilia Romagna, che verrà inaugura-to ufficialmente nell’ambito dell’iniziativa. Si affiancheranno, durante tutta la settimana, escursioni giornaliere che interes-seranno molte località del territorio. Non meno importanti le tante manifestazioni distribuite in tutta la regione. La settima-na terminerà a Pievepelago con l’incontro di un grande della montagna e con l’Appennino Film Festival.Chi volesse partecipare ai trekking o alle escursioni giornaliere può rivolgersi per informazioni e prenotazioni alle Sezioni CAI dell’Emilia Romagna o consultare il sito www.sne.caiemiliaromagna.org

Paolo Borciani - Presidente Gruppo Regionale CAI Emilia Romagna

Il nostro Appennino è qualcosa di unico, di prezioso, una fabbrica di ossigeno, di buona acqua e di cultura che, passo dopo passo, noi possiamo conoscere sempre meglio tornando e ritornando. In Emilia Romagna l’Appennino è una barriera naturale di oltre 300 chilometri, dall’Adriatico al Tirreno, che nel 1944 fu usata come fortificazione (linea gotica), a costo di migliaia di vite. Che possa essere di nuovo un veicolo per mescolare i saperi, per collaborare, per toccare o far toccare con mano, con gli occhi, con il naso, con il gusto e con le orec-chie quanto merita. Andare a piedi vuol dire andare più lenti e andare più lenti vuol dire poter anche riflettere, forse per capire meglio cosa significhi davvero stare bene. “Camminare è una rivoluzione” scrive Adriano Labbucci; anche con questa settimana noi ci proviamo. Un grande Grazie a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile questo evento e a coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa. Sergio Gardini - Presidente Commissione Escursionismo Emilia Romagna

Anche quest’anno l’Ente Parco organizzerà, nonostante le enormi difficoltà in cui si trova ad operare, il grande censimento del cervo al bramito, da giovedì 20 settembre a domenica 23. Tre giornate che i 700 operatori trascorreranno al Parco nazionale per monitorare, dal tramonto in poi, gli oltre 500 maschi adulti che riempiranno la foresta dei loro possenti e suggestivi bramiti. Il giovedì e venerdì notte saranno il cuore dell’evento, con possibile recu-pero il sabato notte in caso di maltempo nei giorni precedenti. I volontari però, che dovranno assicurare la disponibilità per tutte le tre serate, avranno un ricco programma di attività formative e culturali che daranno loro la possibilità, nei tre giorni di attività di conoscere l’intera opera di conservazione del cervo e del Parco in generale.La novità di quest’anno è che il censimento sarà aperto anche ai diversamente abili, ovvero a chi ha difficoltà motorie oppure visive. Per loro il Parco metterà a disposizione alcune postazioni dove questi speciali censitori potranno efficacemente contribuire alle operazioni, vivendo assieme agli altri le stesse emozioni ed esperienze. Sarà anche organizzato, in una

o più strutture, il censimento dei piccoli, ovvero un’attività parallela che permetterà ai censitori che hanno figli al se-guito, di affidarli durante le operazioni a degli educatori che faranno svolgere ai bambini le stesse attività di censimen-to. Non mancheranno i momenti di socialità, nei rifugi che il Parco metterà a disposizione per l’alloggio degli iscritti, ed anche in occasione delle cene comuni offerte dal Parco nel-la nottata del venerdì. Un’esperienza suggestiva, quella del censimento, per tutti coloro che vogliono vivere l’emozione del contatto diretto con uno dei più sorprendenti eventi della natura, oltre a rappresentare un piccolo grande aiuto per la salvaguardia di questo fantastico animale. L’organizzazione, come di consueto, sarà condivisa tra Parco Nazionale, Cor-po Forestale dello Stato, Province del Arezzo, Forlì-Cesena e Firenze, Unioni dei Comuni, URCA, Coop. D.R.E.Am. Italia ed altri soggetti pubblici e privati.

Il portale web per l’iscrizione, da effettuarsi improrogabilmente entro il 12 settembre, è http://cervo.parcoforestecasentinesi.it/Per maggiori informazioni visitare il forumhttp://foreste.casentinesi.forumfree.it/oppure scrivere a [email protected]

Dal 10 al 15 settembre“Le Terre della poesia”trekking di 6 giorni Campigna - Acquacheta - Marradi - Brisighella

11 settembre Presentazione della nuova carta dei sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi San Benedetto in Alpe

Principali eventi nel Parco

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11Sui sentieri del Parco

Riapreil rifugio Città di Forlì Dal 2 giugno riapre il Rifugio CAI “Città di Forlì”, situato nella splendida cornice dei Prati della Burraia, proprio sul crinale fra Romagna e Toscana, raggiungibile a piedi attraverso la faggeta. La cosa da sottolineare è che molte strutture ricettive del comprensorio di campigna hanno riaperto. Rifugi, alber-ghi, agriturismi, locande, sono importanti punti di riferimento per gli escursionisti e per coloro che vogliono godere della foresta, che offre spettacoli suggestivi e splendide opportunità nei diversi periodi dell’anno. Per maggiori informazioni sul-le strutture ricettive della zona e di tutto il territorio del Parco visitare il sito del Parco www.parcoforestecasentinesi.it, nella sezione “Dove alloggiare”.

Dove gli alberi toccano il cieloUn nuovo percorso didattico dedicato agli alberi lungo la Strada delle Cullacce

Presentata la nuova carta del ParcoIl 5 maggio 2012 presso il prestigioso Palazzo del Capita-no di Bagno di Romagna è avvenuta la presentazione del-la nuova Carta escursionistica del Parco. Tra gli oltre 100 partecipanti vi erano i rappresentanti delle sezioni del Club Alpino Italiano impegnate con il Parco per la manutenzione dei sentieri e i rappresentanti delle due stazioni regionali del Soccorso Alpino Italiano. Gli interventi della mattinata, dedicati all’escursionismo nel Parco, hanno spaziato dalla presentazione della nuova carta escursionistica all’illustrazione di nuovi itinerari come l’Alta Via dei Parchi, i sentieri di scoperta degli Alberi monumentali e la pubblicazione “I Sentieri degli Anelli” del Comune di Bagno di Romagna. Alcune delle presentazioni si possono scaricare dal sito del Parco nell’area download.

lasciano il posto a colori caldi, come il giallo dorato, l’arancione e il rosso. Lungo il per-corso i visitatori incontreranno alcuni pan-nelli informativi con modelli e sagome per permettere il riconoscimento delle specie di alberi più importanti. Le altre specie arboree sono individuate da cartellini fissati su pali in corrispondenza delle piante più interessanti. Lungo il percorso alcuni cartellini aggiunti-vi indicano esemplari di pregio delle specie già individuate... per mettere così alla prova le nostre conoscenze!Durante il percorso non si incontrano solo piante: basta prestare un po’ di attenzione ai suoni, agli odori e ai movimenti per fare qualche incontro interes-sante con le specie animali che vivono nella foresta! Infine, ma non meno importante, vi

è l’acqua: l’agente modellante del paesaggio per eccellenza, lungo la strada si incontrano diversi torrenti. Il nostro vuole essere un in-vito a percorrere, osservare e riconoscere ... un invito ad amare e rispettare la Foresta che ci ospita nei nostri momenti liberi. Il sentiero verrà inaugurato a Campigna durante l’inizia-tiva “Dal Bosco al Desco il 19 agosto 2012”.

Alessandra Di Girolamo

Da anni il Parco cura e offre ai suoi visitatori nuovi percorsi didattici, l’ultimo nato si trova a Campigna, nel cuore delle Foreste Casen-tinesi. Il nuovo allestimento dal titolo “Alberi che toccano il cielo”, realizzato in collabo-razione con il Corpo Forestale dello Stato-Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio, propone un nuovo modo per conoscere 20 tra le più importanti specie di alberi del Parco e per farlo ci conduce lun-go la strada delle Cullacce.La strada delle Cullacce sembra fatta apposta per immer-gersi in una lezione all’aperto: facilmente raggiungibile e percorribile, presenta lembi di foresta straordinari e alberi monumen-tali. La strada è lunga 5 km e termina alle Cullacce, alle porte di Sasso Fratino: cen-tro “simbolico” del Parco, Riserva Naturale Integrale dal 1959 e dal 1985 insignita del Diploma Europeo delle Aree Protette. Lungo i sentieri del Parco si incontrano numerosi alberi e arbusti e anche se non siamo esperti possiamo apprezzarne le differenze: alcuni sono imponenti, altri esili, le foglie possono essere semplici o compo-ste da più foglioline, palmate, cuoriformi, ovali,con margine liscio o seghettato. Le cortecce grigie, marroni, rugose o scana-late. In ogni stagione la foresta si presenta con infinite varietà di colori: in primavera e in estate ci sono tantissimi “verdi”: chia-ri, scuri, lucidi o opachi. In autunno alcuni

“Dalle immense praterie sommitali del crinale emiliano ai castagneti da frutto della Romagna, dalle ombrose faggete distese su intere vallate alle aride falesie di gesso e ai calanchi delle colline, dalla sontuosa magnificenza delle Foreste Ca-sentinesi alla bellezza dei laghi e all’umile armonia del paesaggio agrario.”(Mario Vianelli-Guida all’Alta Via dei Par-chi, in stampa)L’ “Alta Via dei Parchi” è un progetto vo-luto e finanziato dalla Regione Emilia-Ro-magna per collegare le aree protette nel crinale appenninico in un unico percorso che comincia a Berceto (PR), vicino al Passo della Cisa e non lontano dal Mar Li-gure, e termina al Parco Interregionale del Sasso di Simone e Simoncello, coprendo complessivamente oltre 500 km e diviso in 27 tappe di cui 6 all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.Il tragitto toccherà ben cinque Parchi re-gionali, uno interregionale e due nazionali secondo una direttrice che permetterà di attraversare la ricca varietà di ambienti dell’Appennino settentrionale.Nello specifico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l’Alta Via dei Parchi attraversa l’area protetta nella sua inte-

rezza, lungo una direttrice Nord-Ovest Sud-Est, dalla località Lago di Ponte al Santuario di Chiusi della Verna in territo-rio toscano, ricalcando il percorso delle “Foreste Sacre” recentemente realizzato e descritto nelle due pubblicazioni segna-late nell’ultima pagina di Crinali. Il progetto, che è adesso in fase di rifinitu-ra, ha previsto per il territorio della nostra area protetta la manutenzione straordi-naria dei circa 100 km di sentieri. Nella maggior parte dei casi si è trattato di in-tervenire per migliorare la percorribilità e la sicurezza del tragitto attraverso la siste-mazione del fondo, la predisposizione di idonei sistemi di regimazione delle acque, il recupero puntuale di alcune situazioni di degrado, la stabilizzazione di piccole frane o smottamenti, il restauro delle numero-se infrastrutture escursionistiche (ponti in legno, guadi, staccionate ecc.). Oltre a ciò è stato previsto anche l’adeguamento della segnaletica esistente attraverso l’in-serimento del logo identificativo dell’ ”Alta Via dei Parchi” e la manutenzione ed il re-stauro della cartellonistica presente lungo il percorso (cartelli direzionali, bacheche ecc.). Dal punto di vista “strategico” la partecipazione del Parco al più genera-

le ed organico progetto dell’Alta Via dei Parchi permetterà di attuare un potenzia-mento dei servizi offerti ai visitatori, sia in termini di lettura ed interpretazione degli ambienti attraversati (saranno individuati 9 punti di accesso principali dotati di ap-posita cartellonistica), sia in riferimento alla qualità delle strutture ricettive di ap-poggio e ai servizi informativi offerti dalle stesse. A tal riguardo il progetto, sotto il coordinamento della Regione Emilia-Ro-magna, ha previsto la realizzazione di una carta e di una guida specifiche per l’Alta Via dei Parchi, oltre ad una serie di gadget e strumenti divulgativi che saranno realiz-zati entro il 2012.A completamento delle azioni ora elen-cate è prevista infine una campagna promo-zionale, coordinata a livello regionale, per la definizione, la realizza-zione e la promozione di specifici “pacchetti turistico-naturalisti-ci” da diffondere sia nell’ambito di Fiere e Workshop di livello na-zionale ed internazio-nale, sia attraverso la stampa specializzata. Come commento fi-nale a questo impor-

tante progetto sia consentito affermare che l’Alta Via unisce le aree protette in un momento di particolare “difficoltà istitu-zionale” delle stesse e non è solo un itine-rario nella natura e nella bellezza dell’Ap-pennino, ma una testimonianza concreta dell’importanza del “sistema Parchi” e della lungimiranza di un paese continua ancora a credere nel proprio futuro.

L’Alta Via dei ParchiUn grande sentiero che collegherà entro il 2012i Parchi appenninici dell’Emilia-Romagna

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I prodotti del Parco

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CRINALI-AnnoXIXn°38Aut.Trib.ARn.18/94Sped.Abb.Post.

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EditoreParco Nazionale delle Foreste Casentinesi,

Monte Falterona e Campigna.Pratovecchio (AR) - Via G. Brocchi, 7 Tel. 0575.50301 - Fax 0575.504497

Santa Sofia (FC) Via Nefetti, 3Tel. 0543.971375 - Fax 0543.973034

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DirettoreresponsabileNevio Agostini

DirettoreeditorialeGiorgio Boscagli

CoordinamentoredazionaleFederica Bardi, Franco Locatelli

HannocollaboratoaquestonumeroDavide Alberti, Nicola Andrucci, Davide Argnani,

Paolo Borciani, Emanuele Boschi, Alessandra Di Girolamo,Alessandro Fani, Sergio Gardini, Andrea Gennai,Alessandro Ghiandai, Elisa Gottardi, Paolo Laghi,Carlo Pedrazzoli, Sandro Piazzini, Patrizia Rosai,

Mattia Speranza, Agnese Strocchi, Giancarlo Tedaldi

FotografieNevio Agostini, Federica Bardi, Andrea Boscherini, CAI Forlì,Giordano Giacomini, Immedia, Franco Locatelli, Paolo Mattioli,

Riccardo Rimondi, Roberto Sauli, Giancarlo Tedaldi

Grafica,impaginazioneespedizioneAgenzia ESSERE ELITE - Forlì

Stampa GRAFICHE GARATTONI - Viserba di Rimini

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atti dei convegnile ricerche del parcoatlanti

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CartadellaVegetazioneItinerari botanici

Euro 6,00

CartadellaResistenzaI segni della

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Trekking map

sentieripercorsi MTBviabilità forestalerifugi aree attrezzate località turistichepunti informativisentiero delle Foreste Sacre e Alta Via dei Parchi

CartaescursionisticaVedizioneLa Carta escursionistica ufficiale del Parco è dal 1995 (anno della prima edizione) uno strumento indispensabile per godere delle bellezze naturali del Parco Nazionale.Le principali caratteristiche della pubblica-zione sono: la scala 1:25.000, ideale per gli escursionisti; la base topografica precisa e aggiornata, basata sui tipi dell’Istituto Geo-grafico Militare; le informazioni sulla rete escursionistica e turistico- ricreative tenu-te sempre aggiornate grazie alla diretta gestione dell’Ente in collaborazione con il Club Alpino Italiano. La quinta edizione, oltre a riportare circa 800 chilometri di sentieri segnati, percorsi per MTB, rifugi e ricoveri, aree attrezzate e viabilità forestale, presenta tra le novità: il Sentiero delle Foreste Sacre e l’Alta Via dei Parchi, un in-cremento del territorio ricompreso nella base topografica (superiore a 50.000 ettari!), l’inserimento di nuovi sentieri e soprattutto innumerevoli correzioni ed aggiornamenti della sentieristica.

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ISentierideglianelliNoveescursioniintornoaBagnoRaccoglie in un agile formato tascabile le descrizio-ni e le mappe di nove itinerari escursionistici che partono da Bagno di Romagna o dalle immediate vicinanze. La pubblicazione è stata realizzata dal Comune di Bagno di Romagna con il patrocinio del Parco. La pubblicazione è in vendita presso il Centro Visita del Parco/Ufficio IAT di Bagno di Romagna al prezzo di € 3,00.

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intestatoa:EnteParcoNazionaleForesteCasentinesi-ServizioTesoreriaBancaPopolareEtruriaeLazio52015Pratovecchio(AR),dopoaververificatoladisponibilitàdelprodottopressogliUfficidell’Ente(0575.503029)

FaunaminoreTutela e conservazione in Emilia-Romagna.

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