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Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano- via Roma 122 - Fossano - Anno 2 - Newsletter 2, febbraio-marzo 2014
RINASCE LA DIMORA DEI CONTI COSTA DI TRINITA’
È quasi giunto a termine il progetto del
Comune di dare una nuova vita alla
dimora storica dei Conti Costa della
Trinità. Si è trattato di un grosso
impegno, ma alla fine il risultato
soddisfa l’amministrazione trinitese. La
storia recente della struttura risale al
2003 quando il Comune la acquistò. Nei
7 anni successivi si lavorò per studiare
soluzioni ideali per far sì che ricevesse
una finalità, evitando l’inattività e il
conseguente accrescere dei costi. Fino
ad arrivare all’ottobre 2010 quando, per
il primo piano della villa dei Conti
Costa, l’Amministrazione comunale
presentava il piano dei lavori.
L’obiettivo era il riuso della dimora
edificata dalla nobile famiglia di Chieri,
tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800,
vicino al luogo dell’antica chiesa
parrocchiale. Nei tre anni successivi,
arrivando ai giorni nostri, i lavori
programmati sono pressoché terminati
con una spesa complessiva pari a
629.620,29 euro. I proventi arrivano in
parte dall’Unione Europea (progetto
Alcotra), della Regione Piemonte
(Legge 4/2000), dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Fossano e da fondi
propri del Comune. I fondi europei,
regionali e della Fondazione Crf sono
stati concessi tutti a “fondo perduto”.
Nei prossimi mesi rimangono da
eseguire alcuni interventi di
completamento di quanto realizzato per
il riuso dell’area e della dimora storica
dei Conti Costa della Trinità.
Oggi Trinità dispone di un castello con
un bellissimo parco, nel centro storico
del paese, che è stato e sarà sempre più
un’importante risorsa soprattutto dal
punto di vista dell’accoglienza.
L’edificio, composto da una villa
padronale collegata a un fabbricato di
servizio (detto “manica lunga”), si
estende su una superficie di 607 mq. Il
riutilizzo dell’immobile è stato pensato
e organizzato in modo multifunzionale
con spazi dedicati ad attività diverse.
Dal settembre 2012 è attivo un
bed&breakfast che occupa il primo
piano e in parte il piano terreno della
villa (mq. 280). Nel primo anno di
attività ha ospitato oltre 400 clienti di
cui il 40% stranieri. A gestirlo, con un
contratto trentennale, è una signora che
si è aggiudicata il bando di project
financing e che per l’adattamento dei
locali ha investito fondi propri.
(segue a pag. 2)
(Continua da pag. 1)
Al piano terreno della “manica lunga”
vi sono il salone “Le scuderie”, la Sala
delle Unioni e il Museo Civico. Il Salone
“Le Scuderie” (un tempo vere scuderie
del Conte) è di circa 170 mq. ed è
situato nel corpo di fabbrica storico tra
la villa e la sala delle Unioni. Può essere
considerato il salone di rappresentanza
del fabbricato ed è dedicato ad ospitare
mostre, convegni e manifestazioni
pubbliche. La Sala delle Unioni, in testa
alla “manica lunga”, occupa una
superficie di 69 mq. nel corpo di
fabbrica aggiunto a quello originale
negli anni ‘70 del Novecento. Questa
sala, già dedicata a “posto tappa”
cicloturistico, è attrezzata di servizi
igienici e può essere utilizzata anche per
altre necessità. Questo locale e “Le
scuderie” sono dotati di
apparecchiature audio-video e per il
collegamento ad internet.
Per ospitare la sede del Museo Civico
di storia locale si è scelta la stanza
d’angolo al piano terreno della villa
padronale accessibile sia dal salone “Le
Scuderie” che direttamente dalla villa.
Il museo conterrà le memorie storiche
della comunità, ricca di arte, di cultura
e di personaggi che nelle varie
manifestazioni e discipline del sapere
hanno rappresentato delle vere e
proprie eccellenze. La storia del paese,
dal ‘400 ai giorni nostri, sarà raccontata
per settori e per epoche storiche. A
febbraio al via gli allestimenti per il
nuovo museo che evidenzierà i meriti
di alcuni trinitesi: si ricorderà senz’altro
Oddone Pascale, realizzatore dell’opera
lignea presente nell’abbazia di Staffarda,
monsignor Marco Vatasso, scrittore
della Biblioteca Vaticana, Carlo Alberto
Muratori, inventore e maestro privato
in casa Alfieri e molti altri come padre
Antonio Ferrua, scopritore della tomba
dell’apostolo Pietro, definito
“l’archeologo dei papi”. A quest’ultimo
si deve la raccolta di 40.000 iscrizioni
cristiane di Roma, anteriori al VII
secolo, contenute in sette dei nove
volumi che compongono la
monumentale opera “Insriptiones
christianae Urbis Romae septimo(segue a pag. 3)
(Nella foto sotto il museo civico, in basso l’ingresso
della Manica lunga del Castello)
septimo speculo antiquiores”. A Padre
Antonio Ferrua è intitolata la nuova
Biblioteca Civica di Trinità.
Il Salone delle Feste occupa tutto il
primo piano della “manica lunga” per
una superficie di 237 mq. e necessita
ancora di piccoli interventi. È collegato
con un portavivande alla cucina allestita
al piano seminterrato e può contenere
fino a 250 posti circa a sedere. Qui si
potranno svolgere tutte le riunioni
conviviali e le feste del paese. Con la
possibilità di utilizzare, in
concomitanza, anche i locali al piano
terreno si andrebbe a raddoppiare lo
spazio disponibile. Infine, la cucina per
comunità è situata nei locali al piano
seminterrato dov’è ubicata anche la
centrale termica dell’intero complesso
e un locale cantina (o magazzino)
accessibile dall’esterno. I cibi preparati
in cucina possono raggiungere i locali
a piano terra e al primo piano mediante
l’ascensore porta vivande.
L’amministrazione comunale ha già
predisposto una bozza di regolamento
per l’impiego delle numerose sale. Si
stabilirà in sede di consiglio la loro
destinazione d’uso. Molto
probabilmente ci sarà un bando di gara
per la gestione, ma nulla vieta di
metterle in affitto.
(Nella foto in alto a sinistra il soggiorno del b&b; a destra il punto informativo per i cicloturisti; sotto il castello visto dal parco)
TUTTI A SCUOLA ALL’UNITRE
La “Università della Terza Età-Unitre”
di Fossano è un’associazione di
promozione sociale e culturale basata
esclusivamente sul volontariato ed è
intitolata a “Giampiero Bongioanni”,
figlio dell'ingegner Francesco
Bongioanni scomparso in tragiche
circostanze. Bongioanni, incoraggiato
dal fondatore Beppe Maiolino,
acquistò i locali di via Salita al Castello
per metterli a disposizione dell’Unitre.
La proprietà esclusiva della sede rimase
nelle mani della famiglia Bongioanni
per 25 anni poi nel 2008 fu acquistata
dalla Fondazione CRF la quale ha
concesso l’edificio in comodato d’uso
gratuito all’associazione. Nell’Unitre si
distinguono il Consiglio Direttivo e il
Collegio Sindacale eletti
dall’Assemblea degli Associati per tre
anni. Al Consiglio Direttivo si
affiancano i collaboratori che si
assumono volontariamente il compito
di aiutare il Direttivo nella conduzione
delle varie attività. L’organigramma,
invece, è composto dal Presidente,
Vice-Presidente, Direttore dei Corsi,
Segretario e Tesoriere, nominati dal
Consiglio Direttivo, nonché dal(segue a pag. 5)
(Nella foto in alto lezione di informatica, sotto una lezione di mons.
Derio Olivero; in basso il concerto di Natale con gli Amis ‘dla Madlan)
Collegio Sindacale. La promozione
culturale e sociale degli iscritti è la base
per arrivare a realizzare una vera
“Accademia di Umanità” mediante
l’attivazione di corsi e laboratori su
argomenti specifici, la realizzazione di
attività intellettuali e sportive,
predisponendo ed attuando iniziative
concrete per lo sviluppo della
formazione permanente e ricorrente,
per il confronto tra culture
generazionali diverse.
Come in ogni università, anche
all’Unitre, c'è un calendario di corsi da
seguire e rispettare, il cosiddetto “anno
accademico” che ha inizio nel mese di
ottobre e termina ad aprile dell’anno
successivo. Durante il percorso
vengono organizzate attività fuori
programma come conferenze, concerti,
incontri conviviali e gite di istruzione
dei singoli corsi, nonché la gita sociale
aperta agli iscritti che, di solito, si
svolge alla fine del percorso scolastico.
Il presidente Giovanni Vergano fa il
punto sull’attività: “Gli iscritti
all’associazione, docenti compresi, ogni
anno sono ormai più di 400. Nel
2013/2014 il calendario propone oltre
40 discipline considerando le materie
da ascolto, i laboratori, anche
artigianali, e lo sport. Con l’Unitre tutti
i pomeriggi ci sono una o più lezioni.
Grande interesse riscuotono,
soprattutto, i corsi di lingua ai quali
partecipano anche i “giovani” intorno
ai 30 e 40, considerando che l’età media
degli associati è 50 anni. (segue a pag. 6)
(Nella foto in alto lezione di educazione fisica, sotto
un gruppo in gita in Sardegna, a destra il concerto di
inaugurazione dell’anno accademico con Matteo
Brancaleoni)
GLI APPUNTAMENTI DI
FEBBRAIO E MARZO:
- 04/02: “Madame Butterfly” di
Giacomo Puccini, in diretta dal Regio
di Torino, h 20, Teatro I Portici (Slow
Cinema e Ass.ne Amici dei Portici)
- 13/02: “Don Giovanni” di Moliere,
h 21, Teatro I Portici (Slow Cinema e
Ass.ne Amici dei Portici)
- 22/02: “Don Giovanni” di Moliere,
h 21, Teatro I Portici (Slow Cinema e
Ass.ne Amici dei Portici)
- 26/02: “Come mangiare senza farsi
mangiare?” caffè filosofico con
Giosiana Carrara, Soms,(Cespec)
- 12/03: “La cucina è arte? Cibo a
convivialità” con Nicola Perullo, Soms
(Cespec)
19/03: “Vizi e virtù del km 0 - cibo e
finanza” con Franco Becchis, Soms
(Cespec)
- 22/03: “Cronache Sessuali” con
Antonio Cornacchione, h 21, Teatro I
Portici (Slow Cinema e Ass.ne Amici
dei Portici)
- 22/03: Incontro con Antonietta
Potente, su pace, ecologia e
salvaguardia della terra (Atrio dei
Gentili)
- 28/03: “Prigioniero della seconda
strada” di Neil Simon, h 21, Teatro I
Portici (Slow Cinema e Ass.ne Amici
dei Portici)
Chi ha appuntamenti da segnalare può
scrivere a [email protected]
(Continua da pag. 5)
Una o due volte al mese, il sabato
pomeriggio, vi è un grande incontro
aperto a tutti con un relatore esterno.
A marzo sarà la volta di un ingegnere
di Tolosa che parlerà di progettazione
di aerei. In vari momenti dell’anno, in
occasioni di particolari ricorrenze, c’è
spazio anche per la musica. Il prossimo
appuntamento è fissato per la festa della
donna con un duo in concerto. A
maggio sarà tempo della “gita lunga” a
Madrid e dintorni, lo scorso anno la
mèta è stata la Sardegna e nel 2012 la
Sicilia. Vi poi sono le uscite “di
disciplina”. La più partecipata, tra le
ultime, è stata la mostra di Renoir con
55 iscritti”.
L’associazione non ha finalità di lucro
e si autofinanzia mediante le quote
associative, tramite libere elargizioni
degli associati, oltre al contributo
annuale della Fondazione Crf. I fondi
così raccolti vengono utilizzati per far
fronte alle spese di funzionamento:
riscaldamento, energia elettrica,
telefono, segreteria, pulizia dei locali,
affitto locali esterni, spese varie, nonché
per l’acquisto e/o la manutenzione dei
beni strumentali. L’attività
dell’associazione è basata
esclusivamente sul volontariato:
nessuno infatti percepisce alcun tipo di
retribuzione, primi fra tutti coloro che
si dedicano alla gestione dell’attività, e
poi l’asse portante dell’Unitre, vale a
dire i docenti che in moltissimi casi
sottraggono ai loro impegni
professionali le ore dedicate
all’insegnamento alla terza età senza
ricavarne alcun beneficio se non la
riconoscenza degli associati. Ogni
iscritto è quindi consapevole che
l’Unitre funziona grazie all’opera dei
volontari, siano essi docenti,
organizzatori o collaboratori. "I punti
forti delle lezioni dell’Unitre? Imparare
nozioni che un tempo non si è riusciti
ad apprendere, approfondire materie
tralasciate negli anni, stare in buona
compagnia, fare nuove amicizie e
dedicarsi completamente a vecchi e
nuovi interessi cogliendo
un’opportunità unica".
(Nella foto sotto studenti dell’Unitre a lezione di Yoga)