GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI CENTO RELAZIONI E BILANCIO Soci 2019... · 2019. 8. 29. · 1 GRUPPO...

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1 GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI CENTO RELAZIONI E BILANCIO ESERCIZIO 2018 Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 Marzo 2019 Progetto del Consiglio di Amministrazione, Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 21 Maggio 2019

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GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI CENTO RELAZIONI E BILANCIO

ESERCIZIO 2018 Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 Marzo 2019 Progetto del Consiglio di Amministrazione, Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 21 Maggio 2019

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SOMMARIO

PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI ED ECONOMICI CON SOLIDATI .............................................. 3

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTR AZIONE ................................................. 4

1. EVOLUZIONE E COMPOSIZIONE DEL GRUPPO BANCARIO ........................................................................................ 4

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO .......................................................................................................... 5 3. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO ................................................................................................................... 12 4. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ....................................................................................................... 13 5. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL BILANCIO .......................................................................... 13

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Principali indicatori patrimoniali ed economici consolidati DATI SIGNIFICATIVI DELLA GESTIONE

(importi in migliaia di euro)

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI 31/12/2018 Impieghi economici netti verso clientela 2.298.082 Raccolta diretta da clientela 1.694.660 Raccolta indiretta – amministrata 406.444 Raccolta indiretta – gestita 1.409.543 Raccolta indiretta totale 1.815.987 Raccolta totale da clientela 3.513.296 Raccolta totale da clientela istituzionale 548.507 Raccolta banche - BCE 494.319 Totale Mezzi Propri 186.920

PRINCIPALI DATI ECONOMICI 31/12/2018 Risultato netto della gestione finanziaria 51.808 Costi Operativi 54.283 Utile Netto - 1.209

PRINCIPALI INDICATORI

Indici di redditività 31/12/2018 Roe (Return on Equity) -0,65% Margine di interesse / Margine Intermediazione 61,78% Commissioni Nette / Margine Intermediazione 47,85% Indici di struttura 31/12/2018 Mezzi propri/totale attivo 6,05% Mezzi propri/raccolta diretta 8,50% Impieghi lordi/raccolta diretta da clientela 137,13% Impieghi lordi/totale attivo 76,88% Indici di rischiosità 31/12/2018 Sofferenze/impieghi (valori netti) 1,97% Sofferenze/impieghi (valori lordi) 3,94% NPL ratio (valori netti) 5,25% NPL ratio (valori lordi) 8,39% Texas ratio 64,88% Coverage ratio sofferenze (#) 63,80% Coverage ratio totale crediti deteriorati (#) 49,30%

Coefficienti Patrimoniali 31/12/2018 CET1 Ratio 12,53% Total Capital Ratio 12,73% (#) compresi gli stralci totali e parziali

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Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione

1. EVOLUZIONE E COMPOSIZIONE DEL GRUPPO BANCARIO La Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. è stata iscritta all’Albo dei Gruppi Bancari con decorrenza il 19/03/2018 divenendo Capogruppo dell’omonimo Gruppo Bancario. La modifica organizzativa si è resa necessaria per l’acquisto del 55% di I.FI.VE.R. S.p.A., società specializzata in finanziamenti al consumo tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione e delegazione di pagamento, avvenuta il 30 gennaio 2018. In data 23 maggio 2018 è stata poi costituita REEVAL S.p.A., società immobiliare per la gestione dei crediti anomali – R.E.O.CO (Real Estate Owned Company), detenuta all’80% entrata nel perimetro del Gruppo con provvedimento della Banca d’Italia del 21/12/18. La Cassa, in qualità di Capogruppo, è referente della Banca d’Italia ai fini della Vigilanza, svolge le attività di indirizzo, direzione unitaria e coordinamento della partecipata ed emana, in particolare, disposizioni per l’esecuzione delle istruzioni eventualmente impartite dalla Banca d’Italia nell’interesse della stabilità del Gruppo stesso. Il Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cento, al 31 dicembre 2018, è così composto: Capogruppo: Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., società esercente l’attività bancaria; Società del Gruppo: I.FI.VE.R. S.p.A. società iscritta all’Albo ex art. 106 del TUB esercente

l’attività di finanziamenti al consumo tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione e delegazione di pagamento, controllata al 55%; Capitale sociale pari a 2.500.000 euro

REEVAL S.p.A. società immobiliare (R.E.O.CO),

controllata al 80%; Capitale sociale pari a 1.000.000 euro

Per una più completa informativa circa le singole società si rimanda alla relazione degli Amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell’esercizio 2018.

CASSA DI RISPARMIO DI CENTO S.P.A. Capogruppo

I.FI.VE.R. S.p.A.

REEVAL S.p.A.

55%

80%

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2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO Nelle pagine che seguono viene data evidenza delle principali voci impattate dal consolidamento delle controllate. Raccolta da clienti La composizione della raccolta diretta è la seguente:

31/12/2018 % Conti correnti e Deposti liberi 1.655.968 40,80% Pronti contro Termine passivi 20.906 0,52% Altri finanziamenti 3 0,00% Obbligazioni 50.866 1,25% Certificati di deposito 4.191 0,10% Totale Raccolta diretta da clientela 1.731.934 42,67% Mutui passivi 377.182 9,29% Titoli Guercino 41.482 1,02% Titoli Siviglia 47.769 1,18% Totale Debiti vs clientela e Titoli in circolazione 2.198.367 54,16% Raccolta indiretta 1.860.787 45,84%

Raccolta Complessiva 4.059.154 100,00% La raccolta complessiva si attesta a 4.059,2 milioni di euro mentre quella da clientela assomma a 1.731,9 milioni di euro. Per maggio informazioni sulla raccolta dirette e per quanto concerne la raccolta indiretta, non impattata dal consolidamento, si rimanda alla relazione degli Amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell’esercizio 2018. Con le tavole che seguono vengono rappresentate la raccolta da clientela ordinaria, quella da clientela istituzionale e per finire la raccolta banche da BCE. Raccolta da Clientela Ordinaria 31/12/2018 Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.650.598 Obbligazioni 39.871 Certificati di deposito 4.191 Parziale Raccolta Diretta 1.694.660 Raccolta Amministrata 406.444 Raccolta Gestita 1.409.543 Parziale Raccolta Indiretta 1.815.987 Totale Raccola da clientela ordinaria 3.510.647

Raccolta da Clientela Istituzionale 31/12/2018 Conti correnti 5.372 Obbligazioni 10.996 MTS repo 20.906 Titoli Senior Guercino e Siviglia 89.251 Mutui Passini e altri finanziamenti 377.182 Raccolta diretta Istituzionale 503.707 Raccolta indiretta Istituzionale 44.800 Totale Raccolta Istituzionale 548.507

31/12/2018 Raccolta da Banca Centrale 494.319

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Impieghi a clienti La composizione dell’esposizione netta verso clientela è la seguente:

Impieghi Lordi & Netti 31/12/2018

( Importi in Migliaia di Euro ) Impieghi lordi per cassa 2.375.018 Svalutazioni IAS 76.936 Impieghi per cassa netti 2.298.082 Impieghi di firma lordi e margini disponibili 694.841 Svalutazioni IAS 670 Impieghi di firma netti 694.171 Totale Cassa & Firma e Margini Disponibili Lordi 3.069.859 Svalutazioni totale Cassa & Firma 77.606 Totale Cassa & Firma e Margini Disponibili Netti 2.992.253 Gli impieghi ai clienti assommano a 3.069,9 milioni di euro al lordo delle svalutazioni e 2.992,3 milioni di euro al netto.

Impieghi Netti a Clienti 31/12/2018

Conti correnti 143.347 Pronti contro termine 0 Mutui 1.176.186 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 63.114 Altre operazioni 235.457 Attività deteriorate 102.250 Attività cedute non cancellate ( in Bonis ) 228.734 Titoli di debito 348.994 Totale valore di bilancio 2.298.082 Impieghi di firma e margini disponibili 694.171 Totale impieghi a clientela 2.992.253 I mutui, compreso quanto cartolarizzato (attività cedute e non cancellate), rappresentano il 61,1% degli impieghi a clientela. Il consolidamento di IFIVER porta a 63,1 milioni di euro gli impieghi a supporto dei privati (cessioni del quinto e prestiti personali), lo stesso ammontare è pari a 39 milioni di euro nel bilancio individuale della capogruppo.

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I crediti anomali Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi ai crediti anomali.

31/12/2018 Sofferenze in linea capitale 93.511

Dubbi Esiti 48.177

Rapporto di Copertura 51,5%

Sofferenze Nette 45.334

Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 63,8%

Inadempienze Probabili in linea capitale 61.408

Dubbi Esiti 18.340

Rapporto di Copertura 29,9%

Inadempienze probabili nette 43.068

Esposizioni scadute e/o sconf.deteriorate in linea capitale 15.051

Dubbi esiti 1.202 Rapporto di Copertura 8,0%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette 13.849

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. in linea capitale 76.459

Totale Dubbi Esiti 19.542

Rapporto di Copertura 25,6%

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. Netti 56.917

Totale Crediti Anomali in linea capitale 169.970

Totale Dubbi Esiti 67.719

Rapporto di Copertura 39,8%

Totale Crediti Anomali Netti 102.251

Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 49,3%

Le evidenze contabili della controllata non modificano i rapporti di copertura rispetto a quanto rilevato per la capogruppo ai quali si rimanda per approfondimenti.

Rapporto fra crediti anomali e impieghi lordi 31/12/2018

Sofferenze in linea capitale 93.511

Rapporto Sofferenze lorde / Impieghi lordi 4,6%

Inadempienze Probabili in linea capitale 61.408

Rapporto Inadempienze probabili lorde / Impieghi lordi 3,0%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate in linea capitale 15.051

Rapporto Esp. Scadute e/o Sconfinate deter. / Impieghi lordi 0,7%

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. in linea capitale 76.459

Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 3,8%

Totale Crediti Anomali in linea capitale 169.970

Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi lordi 8,4%

Impieghi Lordi – Finanziamenti 2.025.355

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Rapporto fra crediti anomali e impieghi netti 31/12/2018

Sofferenze Nette 45.334

Rapporto Sofferenze nette / Impieghi netti 2,3%

Inadempienze probabili nette 43.068

Rapporto Inadempienze probabili nette / Impieghi netti 2,2%

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette 13.849

Rapporto Esp. Scadute e/o sconfinanti nette / Impieghi netti 0,7%

Parziale Crediti Anomali senza Soffer. Netti 56.917

Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 2,9%

Totale Crediti Anomali Netti 102.251

Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi netti 5,2%

Impieghi Netti - Finanziamenti 1.949.088

Il rapporto fra le varie classificazioni di credito anomalo rispetto al totale dei crediti in essere al 31/12/18, al lordo e al netto delle svalutazioni effettuate, si attesta sui migliori standard di mercato. Da sottolineare il cosiddetto NPL ratio (crediti anomali lordi su impieghi lordi) che si attesta all’8,4%, ben al di sotto della soglia del 10% indicata dalla Vigilanza come livello massimo target per le banche più virtuose.

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Risultati economici

31/12/2018

Interessi attivi 51.545

Interessi passivi -14.246

Margine Interessi 37.299

Dividendi 1.495

Utili / Perdite e Rettifiche su Attività Finanziarie 2.820

- di cui Impairment su Fondi chiusi -915

Effetto Finanza 4.315

Commissioni attive 32.765

Commissioni passive -3.878

Ricavi netti da SERVIZI 28.887

Margine di Intermediazione 70.501

Perdite e Rettifiche Valutazione Crediti -18.694

- di cui effetto netto cessione NPL -6.795

Risultato Netto Gest.Finanziaria 51.807

Spese per il Personale -30.278

Spese Amministrative -20.271 - di cui Contributi a FITD e FNG -2.347 - di cui Spese progetto I.FI.VE.R. S.p.A. -6 - di cui Spese Due Diligence B.P.Sondrio -131 - di cui Spese straordinarie di compliance normativa -178 Spese recuperate -5.477

Ammortamenti -1.952

Altri oneri/proventi di gestione 4.338

- di cui effetto netto gestione diamanti -2.020

Tot Spese di Gestione -53.640

RISULTATO di Gestione -1.833

Accantonam. per Rischi ed Oneri -642

UTILE ORDINARIO -2.475

Fatti Extra Gestionali 18

UTILE al Lordo Imposte -2.457 Imposte sul Reddito IRES,IRAP 1.039

UTILE NETTO -1.418

Perdita d'esercizio di pertinenza di terzi 209

UTILE NETTO GRUPPO BANCARIO -1.209

- totale eventi straordinari positivi -

- totale eventi straordinari negativi -12.392 UTILE (PERDITA) NETTA CONSOLIDATA NORMALIZZATA 11.183

Al netto degli eventi straordinari che nel 2018 sono tutti con segno negativo, il Gruppo avrebbe chiuso l’esercizio con un utile pari a 11,2 milioni di euro. La perdita contabile di 1,2 milioni può essere quindi considerata come il prezzo pagato per raggiungere una solidità attuale e soprattutto prospettica che pone il Gruppo fra le banche considerate virtuose.

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INTERESSI ATTIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2018

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE 1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 306 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.831

di cui titoli di debito 638 di cui finanziamenti 49.193

Derivati di copertura 0 Altre Attività 0 Passivita finanziarie 1.407 Totale 51.545 Gli interessi attivi consolidati sono in marginale aumento (+107 mila euro) rispetto a quelli individuali della capogruppo per effetto degli interessi maturati sulle operazioni di cessioni del quinto effettuate nell’esercizio.

INTERESSI PASSIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2018

Debiti verso banche e banche centrali 17 Debiti verso clientela 8.881 Titoli in circolazione 4.258 Passività finanziarie di negoziazione 0 Passività finanziarie designate al fair value 0 Altre passività e fondi 0 Derivati di copertura 9 Attività finanziarie 1.081 Totale 14.246 Gli interessi passivi non subiscono variazioni per effetto del consolidamento delle società controllate.

COMMISSIONI ATTIVE Tipologia servizi/Valori

31/12/2018

Commissioni da attività creditizia 7.427 Servi di incasso e pagamento 4.576 Servi di tenuta e gestione conti correnti 4.555

Totale attività "tradizionale" 16.558 Negoziazione titoli e valute 566 Custodia e Amministrazione Titoli 312 Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 4.660 Collocamento OICR e altri titoli 5.264 Collocamento Altri titoli 973 Collocamento Prodotti Assicurativi 4.230 Consulenza in materia di investimenti 203

Totale attività su finanza 16.208 Totale commissioni attive 32.766 Le commissioni attive da attività tradizionale aumentano di 2,4 milioni di euro rispetto al dato individuale della capogruppo per effetto delle commissioni incassate dall’attività di cessione del quinto.

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COMMISSIONI PASSIVE Tipologia servizi/Valori 31/12/2018

Commissioni da attività creditizia 2.370 Servi di incasso e pagamento 1.292

Totale attività "tradizionale" 3.662 Negoziazione titoli e valute 23 Custodia e Amministrazione Titoli 148 Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 43 Collocamento OICR e altri titoli 1 Offerta Fuori Sede 1

Totale attività su finanza 216 Totale commissioni attive 3.878 Le commissioni passive da attività tradizionale aumentano di 1,5 milioni di euro rispetto al dato individuale della capogruppo per effetto delle commissioni pagate agli agenti relativamente all’attività di cessione del quinto.

PERDITE E RETTIFICHE VALUTAZIONE CREDITI Voci/Forme tecniche 31/12/2018

Rettifiche, Perdite e Riprese su Sofferenze 6.725 Rettifiche, Perdite e Riprese su UTP e Scaduti 1.237 Rettifiche e Riprese su crediti in Bonis -361 Rettifiche su titoli classificati al CA 670

Totale VOCE 130.a 8.270 Impatto delle perdite e rettifiche da valutazione dei crediti alla clientela 7.600 Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti 10.424 Totale 18.024 Le perdite e rettifiche su crediti consolidati sono pressoché invariate rispetto a quelle individuali della capogruppo. Le spese per il personale si attestano a 30,3 milioni di euro, 0,6 milioni di euro superiori rispetto al dato individuale della capogruppo.

SPESE AMMINISTRATIVE Voci/Forme tecniche 31/12/2018 Spese correnti di funzionamento 6.019 Spese IT e Outsourcing 6.877 Spese a supporto del business 1.417 Spese Legali 821 Spese per consulenze 1.114 Imposte e tributi vari 1.676 Contribuzioni al FITD e FNG 2.347 Totale 20.271 Le spese amministrative si attestano a 20,3 milioni di euro in aumento di 718 mila euro rispetto al dato individuale della capogruppo.

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Per una più completa informativa circa l’andamento della gestione si rimanda si rimanda alla relazione degli Amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell’esercizio 2018.

3. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cento al 31/12/2018 è pari a 185.711 migliaia di euro e risulta così composto:

31/12/2018 Capitale sociale 77.142

Sovraprezzi di emissione 30.851

Riserve 73.620

Riserve da valutazione 4.247

Patrimonio netto di terzi 1.062

Azioni proprie (2)

Parziale 186.920

Utile del periodo (1.209)

Totale patrimonio netto 185.711

Patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità I Fondi Propri consolidati al 31/12/2018 risultano pari a 197.074 milioni di euro. Il coefficiente di base (Common Equity Tier 1 – CET1) è pari al 12,53% ed il coefficiente complessivo (total capital ratio) è pari al 12,73%. 31/12/2018

A. Capitale Primario di classe 1 ( Common Equity Tier 1 - CET1 ) 201.385

di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie -15.969

B. Filtri prudenziali del CET1 ( +/- ) 0

C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre 185.416

D. Elementi da dedurre dal CET1 -6.546

E. Regime transitorio - impatto su CET1 15.171

F. Totale Capitale Primario di classe 1 194.041

G. Capitale aggiuntivo di classe 1 ( Additional Tier 1 - AT1 ) 35

di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie 0

H. Elementi da dedurre dall'AT1 0

I. Regime transitorio - impatto su AT1 0

L. Totale Capitale Aggiuntivo di classe 1 35

M. Capitale di classe 2 ( Tier 2 - T2 ) 2.998

di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie 0

N. Elementi da dedurre dal T2 0

O. Regime transitorio - impatto su T2 0

P. Totale Capitale di classe 2 ( Tier2 - T2 ) 2.998

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Q. Fondi Propri ( F + L + P ) 197.074

Attività di rischio ponderate 1.548.290

- per rischio di credito 1.350.791

- per aggiustamento rischio di credito 1.728

- per rischio di mercato 52.990

- per rischio di concentrazione 0

- per rischio operativo 142.781

Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 12,73%

Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 12,53%

4. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI È ESPOSTO IL GRUPPO L’informativa di dettaglio sugli obiettivi e le politiche in materia di gestione del rischio finanziario, nonché sull’esposizione al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari – prevista dall’art. 2428 C.C. e dall’art. 41 del D.Lgs. 136/2015 – è riportata nella parte E della Nota Integrativa, alla quale si rimanda.

5. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE L’evoluzione strategica del Gruppo bancario Cassa di Risparmio di Cento è stata tracciata nel Piano Triennale 2018-2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo. L’ingresso nel Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio porterà alla rivisitazione degli obiettivi strategici all’interno della nuova governance.

6. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL BILANCIO Proseguono le attività inerenti l’operazione di compravendita della azioni della capogruppo che vedono coinvolta la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e la Banca Popolare di Sondrio. Non si registrano altri fatti degni di nota avvenuti successivamente la chiusura del bilancio al 31 dicembre 2018.

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SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 2018 DELL’IMPRESA Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 Marzo 2019 Progetto del Consiglio di Amministrazione, Approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 21 Maggio 2019

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

VOCI DELL'ATTIVO

31/12/2018

31/12/2017 5°Agg.Circ.262

10. Cassa e disponibilità liquide 17.964.285 22.346.823

20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 6.870.014 7.471.307

a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.323.003 1.981.516

c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutata al fair value 4.547.011 5.489.791

30 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

600.127.178 658.380.114

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.323.256.455 1.939.385.995

a) crediti verso banche 25.174.195 43.551.806

b) crediti verso clientela 2.298.082.260 1.895.834.189

90. Attività materiali 41.840.983 42.400.304

100. Attività immateriali 2.189.248 224.849

- di cui avviamento 1.715.417 0

110. Attività fiscali 43.364.872 36.413.390

a) correnti 9.127.035 6.938.120

b) anticipate 34.237.837 29.475.270

130. Altre attività 53.547.182 51.363.751

TOTALE ATTIVO 3.089.160.217 2.757.986.533

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

31/12/2018 31/12/2017 5°Agg.Circ.262

10. Passività finanziare valutate al costo ammortizzato 2.833.586.223 2.485.337.375

a) debiti verso banche 635.218.550 349.538.811

b) debiti verso clientela 2.143.310.250 1.968.758.765

c) titoli in circolazione 55.057.423 167.039.799

20. Passività finanziarie di negoziazione 2.492.873 2.180.561

40. Derivati di copertura 0 35.761

60. Passività fiscali 1.627.309 2.781.225

a) correnti 179.884 337.360

b) differite 1.447.425 2.443.865

80. Altre passività 59.859.476 57.094.614

90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.422.860 3.471.929

100. Fondi per rischi ed oneri 2.460.989 1.783.187

a) impegni a garanzie rilasciate 669.766 282.438

c) altri fondi per rischi e oneri 1.791.223 1.500.749

120. Riserve da valutazione 4.247.077 5.476.932

150. Riserve 73.620.100 82.378.995

160. Sovrapprezzi di emissione 30.850.826 30.851.143

170. Capitale 77.141.665 77.141.665

180. Azioni proprie -2.475 0

190. Patrimonio di pertinenza di terzi 1.062.266 0

200. Utile (perdita) d'esercizio -1.208.972 9.453.146

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 3.089.160.217 2.757.986.533

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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

31/12/2018 31/12/2017

10. Interessi attivi e proventi assimilati 51.545.337 48.177.852 di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 35.218.517 (37.064.193)

20. Interessi passivi e oneri assimilati (14.245.771) (14.040.617)

30. Margine di interesse 37.299.566 34.137.235 40. Commissioni attive 32.765.449 30.318.570 50. Commissioni passive (3.878.145) (2.399.846)

60. Commissioni nette 28.887.304 27.918.724 70. Dividendi e proventi simili 1.495.406 3.316.974 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 904.383 1.096.858 90. Risultato netto dell'attività di copertura 0 (210.096) 100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di (7.299.275) 11.197.068

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (10.424.028) (530.441) b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.119.282 11.707.756 d) passività finanziarie 5.471 19.753

110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (915.093) 0 b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (915.093) 0

120. Margine di intermediazione 60.372.291 77.456.763 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : (8.564.033) (18.152.277)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (8.270.321) (15.546.018) b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (293.712) (2.606.259)

150. Risultato netto della gestione finanziaria 51.808.258 59.304.486 190. Spese amministrative (56.025.352) (54.939.429)

a) spese per il personale (30.277.531) (29.570.100) b) altre spese amministrative (25.747.821) (25.369.329)

200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (642.628) (559.294) a) impegni e garanzie rilasciate (232.204) 257.852 b) altri acantonamenti netti (410.424) (817.146)

210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.772.102) (2.247.321) 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (180.283) (573.297) 230. Altri oneri/proventi di gestione 4.337.434 7.022.815

240. Costi operativi (54.282.931) (51.296.526) 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 18.107 (1.365)

290. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte (2.456.566) 8.006.595 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 1.038.944 1.446.551

310. Utile della operatività corrente al netto delle imposte (1.417.622) 9.453.146 330. Utile d'esercizio (1.417.622) 9.453.146 340. Perdita d'esercizio di pertienza di terzi 208.650 0

350. Utile d'esercizio di pertinenza della capogruppo (1.208.972) 9.453.146

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA

COMPLESSIVA

31/12/2018 31/12/2017 10. Utile d'esercizio -1.417.622 9.453.146

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 338.520 845.116 70. Piani a benefici definiti 31.237 1.745

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

120. Copertura dei flussi finanziari 6.248 93.059

140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.043.836)

(100.793)

170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.667.831) 839.127 180. Redditività complessiva (voce 10+170) (3.085.453) 10.292.273 190. Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi (209.210) 0

200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo (2.876.243) 10.292.273

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31-12-2018

Allocazione risultato di

Periodo

Variazioni dell'esercizio

Red

ditiv

ità

com

ples

siva

al

31/1

2/20

18

Pat

rimon

io n

etto

al

31/1

2/20

18

Variaz. di

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al 31.12.2017

Modifica saldi di

apertura

Esistenze al 01.01.2018

Riserve Dividendi e

altre destinaz.

Emiss. nuove azioni

Acq. azioni

proprie

Distribuz. straord.

Dividendi

Var. strumenti

di capitale

Derivati su az.

proprie

Stock options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 77.141.665

77.141.665 0

0 0

77.141.665

b) altre azioni 0 0 0 0 0 -

Sovrapprezzo emissioni 30.851.143 30.851.143 0 (317) 30.850.826

Riserve:

a) di utili 76.905.852 (15.969.552) 60.936.300 7.210.656

0 0 0 0

68.146.956

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 5.473.143

Riserve da valutazione: 5.476.932 437.416 5.914.348

(1.667.270) 4.247.078

Strumenti di capitale 0 0 0 -

Azioni proprie 0 0 0 (2.475) (2.475)

Utile (Perdita) di esercizio 9.453.146 0 9.453.146 (7.210.656) (2.242.490) (1.208.972) (1.208.972)

Patrimonio netto del gruppo

205.301.881 (15.532.136) 189.769.745 0 (2.242.490) 0 (317) (2.475) 0 0 0 0 (2.876.242) 184.648.221

Patrimonio netto di terzi 0 0 1.271.476 (209.210) 1.062.266

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31-12-2017

Allocazione risultato di

Periodo

Variazioni dell'esercizio

Red

ditiv

ità

com

ples

siva

al

31/1

2/20

17

Pat

rimon

io n

etto

al

31/1

2/20

17

Variaz.

di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al 31.12.2016

Modifica saldi di

apertura

Esistenze al 01.01.2017

Riserve Dividendi e

altre destinaz.

Emiss. nuove azioni

Acq. azioni

proprie

Distribuz. straord.

Dividendi

Var. strumenti di capitale

Derivati su az.

proprie

Stock options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 77.141.665

77.141.665 0

0 0

77.141.665

b) altre azioni 0 0 0 0 0 0

Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 (186) 30.851.143

Riserve:

a) di utili 76.081.783 0 76.081.783 824.059 10 0 0 0 0

76.905.852

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 5.473.143

Riserve da valutazione: 4.637.805 0 4.637.805

X

839.127 5.476.932

Strumenti di capitale 0 0 0 0

Azioni proprie 0 0 2.201 (2.201) 0

Utile (Perdita) di esercizio 1.721.055 0 1.721.055 (824.059) (896.996) 9.453.146 9.453.146

Patrimonio netto 195.906.780 0 195.906.780 0 (896.986) 0 2.015 (2.201) 0 0 0 0 10.292.273 205.301.881

Patrimonio netto di terzi 0 0 0 0 0

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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2018 31/12/2017 1. Gestione 12.577.260 23.538.994 - risultato d'esercizio (+/-) (1.417.622 ) 9.453.146

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)

1.180.239 69.119

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 0 210.096 - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 6.993.347 17.779.641 - rettifiche/riprese di valore nette su immob. materiali e immateriali(+/-) 1.952.385 2.820.618 - acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 410.424 817.146 - imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati non liquidate (+/-) (896.238 ) (5.107.038 ) - altri aggiustamenti (+-) 4.354.725 (2.503.734 ) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (364.141.262 ) 80.190.308 - attività finanziarie detenute per la negoziazione (561.682 ) 249.212 - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 27.687

- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

57.722.411 138.575.580

- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (413.031.340 ) (69.509.053 ) - altre attività (8.298.337 ) 10.874.569 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 353.703.132 (98.698.135 ) '- passività finanzarie valutate al costo ammortizzato 352.810.762 (105.749.009 ) - passività finanziarie di negoziazione 312.312 (467.241 ) - altre passività 580.058 7.518.115

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 2.139.131 5.031.167 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 1.675.262 66.293 - vendite di attività materiali 1.675.262 66.293 2. Liquidità assorbita da (6.256.406 ) (1.558.235 ) - acquisti di attività materiali (2.039.351 ) (1.489.110 ) - acquisti di attività immateriali (392.056 ) (69.125 ) - acquisti di società controllate e rami d'azienda (3.825.000 ) 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'i nvestimento (4.581.145 ) (1.491.942 ) C. ATTIVITA' DI PROVVISTA 0 0 - emissioni/acquisti di azioni proprie 497.525 0 - distribuzione dividendi e altre finalità (2.440.985 ) (897.182 )

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (1.943.460 ) (897.182 ) LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (4.385.474 ) 2.642.043

Riconciliazione Voci di bilancio 31/12/2018 31/12/2017 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 22.349.759 19.704.780 Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (4.385.474 ) 2.642.043 Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 17.964.285 22.346.823

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NOTA INTEGRATIVA Parte A – Politiche contabili pag. 23 Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato pag. 61 Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato pag. 98 Parte D – Redditività consolidata complessiva pag. 112 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 114 Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 159 Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 163 Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 164 Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 167 Parte L – Informativa di settore pag. 168 Parte M – Informativa sul leasing pag. 169

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Parte A – Politiche Contabili A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali In seguito all’acquisizione, in data 30 gennaio 2018, da parte di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. (nel seguito anche la “Cassa” o la “Capogruppo”) di un partecipazione pari al 55% di Istituto Finanziario Veneto Romagnolo S.p.A. (nel seguito anche “IFIVER”) e alla costituzione, in data 23 maggio 2018, di REEVAL S.p.A. (nel seguito anche “REEVAL”), della quale la Cassa detiene una partecipazione pari all’80%, è stato costituito il Gruppo Cassa di Risparmio di Cento. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Cassa di Risparmio di Cento in applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Al fine di garantire la comparabilità rispetto al precedente esercizio, si segnala che sono stati inseriti i saldi contabili della Cassa di Risparmio di Cento al 31 dicembre 2017. I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato sono quelli in vigore al 31 dicembre 2018 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli allegati del presente bilancio consolidato. Nuovi principi contabili Nel corso dell’esercizio 2018 sono entrati in vigore il principio contabile IFRS 9 “Strumenti finanziari” e il principio contabile IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con cliente”. In particolare il primo principio, come già ampiamente illustrato in delibere specifiche, ha comportato modifiche sostanziali nella classificazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari. Principi contabili omologati dall’Unione Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2018 In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento 2017/1986 del 31 ottobre 2017 della Commissione Europea che omologa l’IFRS16 Leasing. Tale principio definisce nuove regole per la contabilizzazione dei contratti di leasing eliminando la distinzione tra leasing operativi e leasing finanziari. Tale nuovo standard prevede di rilevare, nel bilancio del locatario, una passività determinata come valore attuale dei canoni futuri in contropartita all’iscrizione dell’attività del diritto d’uso del bene oggetto di locazione. Il diritto d’uso, successivamente all’iscrizione iniziale, è oggetto di ammortamento sulla base della durata del contratto o della vita utile del bene; la passività è progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa saranno riconosciuti interessi da imputare a conto economico. Il principio non si applica ai contratti con durata inferiore a dodici mesi e a quelli con importo non significativo. Lo standard si applica obbligatoriamente a partire dal 1 gennaio 2019, è consentita un’applicazione anticipata purché sia adottato l’IFRS 15.

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Progetto IFRS16 Grupppo Cassa di Risparmio di Cento Nel corso degli ultimi mesi il Gruppo ha attivato specifiche attività di analisi di dettaglio dei contratti stipulati in qualità di locatario al fine di individuare quelli rientranti nel perimetro dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16. Il Gruppo nell’ambito di questo progetto ha effettuato la scelta di riconoscimento degli effetti di applicazione iniziale del Principio secondo l’approccio “retrospettivo modificato” senza quindi riconoscere retrospettivamente gli effetti dell’applicazione del medesimo. L’applicazione del nuovo principio IFRS 16 comporterà la rilevazione patrimoniale di attività (diritti d’uso) afferenti alle categorie di beni immobili, autoveicoli aziendali. Stante la scelta di applicazione dell’approccio “retrospettivo modificato” il Gruppo rileverà attività consistenti nel diritto d’uso dei beni in locazione per un importo pari al valore della passività per il leasing stesso e pertanto l’impatto della FTA sul patrimonio netto contabile al 1° gennaio 2019 sarà nullo.

Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione. La predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e il contenuto della nota integrativa è coerente con le disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativi aggiornamenti del 18 novembre 2009, del 21 gennaio 2014, del 22 dicembre 2014, 15 dicembre 2015 e del 22 dicembre 2017. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al fair value (valore equo). Il valore contabile delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del valore equo e che sarebbero altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni del valore equo attribuibile ai rischi oggetto di copertura. In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio consolidato è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro. Il bilancio consolidato è redatto in applicazione dei principi generali previsti dai principi contabili omologati dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa. Le operazioni poste in essere dal Gruppo sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità aziendale. Nella redazione del bilancio consolidato si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante di voci simili è esposta distintamente nel bilancio consolidato. Le voci di natura o destinazione dissimile sono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un principio o da una interpretazione.

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I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre passività”. Informazioni sulla continuità aziendale Nella redazione del bilancio consolidato si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente. Contenuto dei prospetti Stato patrimoniale consolidato e conto economico consolidato Gli schemi dello stato patrimoniale consolidato e del conto economico consolidato sono costituiti da voci e sottovoci. Negli schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per quello precedente. Nel prospetto di conto economico consolidato i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai numeri preceduti dal segno meno). Prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005 della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio consolidato ed in quello precedente. Prospetto della redditività consolidata complessiva Nel prospetto della redditività consolidata complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione. Rendiconto finanziario consolidato Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio consolidato è stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista. Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.

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Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento Il bilancio consolidato include Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. e le società da questa direttamente controllate, IFIVER e REEVAL. Il controllo può configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi:

- il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata; - l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di

investimento; - la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere

sull’ammontare dei suoi rendimenti. Sono considerate controllate congiuntamente le entità nelle quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la Capogruppo, direttamente o indirettamente, e uno o più altri soggetti esterni al Gruppo, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto “potenziali”) o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali in virtù di particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato. Il consolidamento delle società controllate è integrale e consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle società controllate. Dopo l’attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore residuo del patrimonio della controllata. In sede di primo consolidamento le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l’eventuale imputazione ad elementi dell’attivo o del passivo della controllata – nella voce Attività immateriali come avviamento o come altre attività intangibili. Le differenze negative sono imputate al conto economico. Non sono presenti imprese collegate o sottoposte a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto. Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione” previsto dall’IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale, eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisita. L’eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi) e della eventuale rilevazione al fair value delle quote di minoranza rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata al conto economico. Il “metodo dell’acquisizione” viene applicato a partire dalla data dell’acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato. La differenza tra il corrispettivo di cessione e il valore contabile alla data di dismissione è rilevata nel conto economico.

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1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Denominazioni imprese Sede operativa Sede legale

Tipo di rapporto

(1)

Rapporto di partecipazione Disponibilità

voti % Impresa partecipante Quota %

I.FI.VER S.P.A. Cento, Via Matteotti n. 8/b,

Cento Via Matteotti n. 8/b,

1 Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

55% 55%

REEVAL S.P.A.

Padova, Via Carlo Rezzonico n. 30

Padova, Via Carlo Rezzonico n. 30

1 Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

80% 80%

(1) Tipo di rapporto

1=maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria 2=influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3=accordi con altri soci

4=altre forme di controllo

5=direzione unitaria ex art.39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015" 6=direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento L’area di consolidamento è determinata in ossequio alle previsioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS10. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la Cassa è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Generalmente quando un’entità è direttamente controllata per il tramite dei diritti di voto, il controllo deriva dalla detenzione di più della metà dei diritti di voto. Negli altri casi, la valutazione del controllo è più complessa ed implica un maggior uso di giudizio, in quanto richiede di prendere in considerazione tutti i fattori e le circostanze che possono stabilire un controllo “di fatto” sull’entità. La Capogruppo detiene la maggioranza dei diritti di voto nelle due società controllate, IFIVER e REEVAL. 3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terze significative 3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi

Denominazioni imprese Interessenze dei terzi %

Disponibilità voti dei terzi %

Dividendi distribuiti ai terzi

I.FI.VER S.P.A. 45% 45%

-

REEVAL S.P.A. 20% 20%

- 3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili

Denominazioni Totale attivo

Cassa e disponibilità

liquide

Attività finanziarie

Attività materiali e immateriali

Passività finanziarie

Patrimonio Netto

I.FI.VER S.P.A. 26.735 1 26.426 39 23.823 1.919

REEVAL S.P.A. 993 0 992 0 0 993

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Denominazioni Margine

di interesse

Costi operativi

Utile (perdita) dell'operatività

corrente al lordo delle

imposte

Utile (Perdita) dell'operatività

corrente al netto delle imposte

Utile (Perdita) dei gruppi di

attività in via di dismissione al

netto delle imposte

Utile (perdita) (1)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2)

Redditività complessiva

(3)= (1) + (2)

I.FI.VER S.P.A. 107 (1.563) (736) (593) 0 (593) (1) (594)

REEVAL S.P.A. 0 6 (6) 0 0 (6) 0 (6)

4. Restrizioni significative Non si rilevano restrizioni significative (per esempio restrizioni legali, contrattuali e normative) alla capacità della Capogruppo di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del Gruppo, quali, nello specifico, limitazioni alla capacità della Capogruppo o delle sue controllate di trasferire disponibilità liquide o limitazioni ai trasferimenti di fondi sotto forma di dividendi, prestiti o anticipazioni concessi ad (o da) altre società del Gruppo. 5. Altre informazioni Non risultano bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. riferiti ad una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.

Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Proseguono le attività inerenti l’operazione di compravendita della azioni della capogruppo che vedono coinvolta la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e la Banca Popolare di Sondrio. Non si registrano altri fatti degni di nota avvenuti successivamente la chiusura del bilancio al 31 dicembre 2018.

Sezione 5 – Altri aspetti Contribuzioni a sistemi di garanzia dei depositi e a meccanismi di risoluzione Le norme europee introdotte dal 1/gennaio/2015, hanno comportato sostanziali modifiche alla disciplina delle crisi bancarie (direttive UE: 2014/49 “DGSD – Deposit Guarantee Schemes Directive” & 2014/59 “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”) con lo scopo di rafforzare la stabilità del sistema. Tali norme hanno un impatto evidente nel bilancio consolidato 2018 per i contributi obbligatori a carico del conto economico. Contributi al “DGSD – Deposit Guarantee Schemes Directive”, tale direttiva prevede che i fondi nazionali siano dotati di risorse commisurate ai depositi protetti, con contribuzione ex-ante sino al raggiungimento di un livello obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. Il DGS nazionale è gestito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD); il contributo commisurato all’ammontare dei depositi protetti, per il 2018 ammonta a 1.031 mila euro. Contributi al “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”), questa direttiva definisce le nuove regole applicabili dal 1 gennaio 2015 a tutte le banche europee in caso di dissesto anche solo prospettico. Le risorse finanziarie da costituire ex-ante ai fondi nazionali per la risoluzione, attraverso contributi obbligatori sino all’obiettivo minimo dell’1% dei depositi garantiti.

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Trattamento contabile dei contributi riferiti alla Bank Recovery and Resolution Directive Il contributo al Fondo di Risoluzione Nazionale che il Gruppo ha spesato nel conto economico del 2018 (a voce 190b fra le altre spese amministrative) è stato di 1,315 milioni di euro. Tali contributi in base alla legge di stabilità risultano deducibili, sia dalla base imponibile IRES che IRAP. Il trattamento contabile sopra esposto è conforme alla roneata di Banca d’Italia del gennaio 2016. Moratorie sui mutui conseguenti al sisma del maggio 2012 Alcuni degli effetti finanziari del sisma del maggio-2012 si protrarranno nel tempo, in particolare la moratoria dei mutui come da DL.74 del 6/6/2012, che ha coinvolto 6.060 mutui, per i quali l’incasso delle rate fu sospeso da giugno a novembre 2012. Nei fatti per gestire la moratoria senza “gravare” in alcun modo sui mutuatari, per ciascun mutuo coinvolto dalla moratoria le rate sospese sono state di fatto spostate alla fine di ciascun mutuo. Le quote capitale non incassate dalla Capogruppo ammontavano a 37.431 mila euro e verranno incassate alla fine dei rispettivi piani d’ammortamento. La quota di interessi non incassati evidenziata nel bilancio 2012 ammontava ad 8.429 mila euro, per una precisa scelta della Capogruppo tali interessi di ciascun mutuo sottoposto a moratoria, verranno semplicemente recuperati sulle rate residue senza capitalizzare ulteriori interessi, tale modalità di recupero è stata adottata per pesare nel minor modo possibile sull’importo delle rate dei clienti, anche se ciò evidentemente ha causato un danno finanziario rilevante. Al 31 dicembre 2018 fra gli attivi del Gruppo residuano 2.796 mila euro di interessi per moratoria ex. DL74 con incassi nel periodo per 702 mila euro, pari quindi al 8,4% del totale interessi slittati. Finanziamenti per il pagamento delle imposte. Il DL 174 del 10/10/2012 ha disposto che per il pagamento delle imposte e dei contributi le aziende dei comuni coinvolti dal sisma possano accedere a finanziamenti agevolati con garanzia dello stato. La Capogruppo ha erogato finanziamenti di tale specie, rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, che ammontano a 16.737 mila euro al 31/12/2018, dopo l’ulteriore rimodulazione dei relativi piani di ammortamento in base alla convenzione ABI/CDP, i pagamenti da parte dei clienti su tali finanziamenti sono ripresi al 31 ottobre 2016 e si concluderanno a giugno-2020. Finanziamenti per la ricostruzione L’ammontare dei finanziamenti per la ricostruzione (DL 74 del 6/6/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 122 del 1/8/2012), in relazione al rilascio delle ordinanze dei Comuni emesse in favore dei privati sempre rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, al 31 dicembre 2018 ammontano a 317.288 mila euro.

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018. L’esposizione dei principi contabili adottati dal Gruppo è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVPL)

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

- le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;

- le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model “Held to Collect”) o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model “Held to Collect and Sell”);

- le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un’entità può designare irrevocabilmente all’iscrizione un’attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un’incoerenza valutativa.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce: - i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model Other/Trading (non

riconducibili quindi ai business model “Held to Collect” o “Held to Collect and Sell”) o che non superano il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine,

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vengono destinate alla cessione e che non sono riconducibili ad un Business model Held to Collect and Sell;

- gli strumenti di capitale - non qualificabili come di controllo, collegamento o controllo congiunto - detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

- le quote di OICR. La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. E’ possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione. Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell’attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l’allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell’impairment. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono attribuiti al conto economico. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni, valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello stesso. I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo, rettificato per perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non possono essere ripristinate. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività continuano ad essere iscritte in bilancio, anche qualora sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro mantenimento in bilancio in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico. I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI)

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Criteri di classificazione Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

- l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model “Held to Collect and Sell”);

- i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (cosidetta “OCI election”). In particolare, vengono inclusi in questa voce:

- i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model “Held to Collect and Sell” e che hanno superato il test SPPI;

- le interessenze azionarie, non qualificabili come di controllo, collegamento o controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

- i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model “Held to Collect and Sell” e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model “Held to Collect and Sell”.

Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto

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economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con rilevazione a conto economico degli impatti derivanti dall’applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell’impairment e dell’eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l’attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione l’utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati a conto economico. Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, nemmeno in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi. Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo. Per le “Partecipazioni Azionarie” la metodologia per la determinazione del fair-value è la seguente:

� per le società quotate in un mercato attivo è stato utilizzato il prezzo di quotazione; � per tutte le società non quotate il cui valore di bilancio è inferiore a 100 mila euro è stato

assunto come fair value il costo di acquisto; � per tutte le altre partecipazioni azionarie il fair value è stato determinato in base a valori di

scambio, se presenti, o in base alla valutazione determinata analizzando il prezzo di carico, i multipli (Price to Book Value) di borsa dei settori di appartenenza e la frazione di Patrimonio Netto posseduta.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono soggette, limitatamente ai titoli di debito, alla verifica dell’incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall’IFRS 9, al pari delle Attività al costo ammortizzato, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese. Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (ossia sulle attività finanziarie al momento dell’origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa ad un anno. Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (bonis per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l’intera vita residua dello strumento finanziario. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione. Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo ammortizzato.

3. Attività finanziarie valutate al conto ammortizzato Criteri di iscrizione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

- l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Held to Collect”), e

- i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce: - gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al

paragrafo precedente; - gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al

paragrafo precedente; - i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Secondo le regole generali previste dall’IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9(Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell’apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Criteri di classificazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di

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contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca. I criteri di valutazione sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis. Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:

- all’atto dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi; - all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato

significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un incremento significativo del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la “significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l’intera vita residua dello strumento (“lifetime”) ad una a dodici mesi.

Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o “ tranche”), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD). Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati,scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie. Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.

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In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originari e sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario. In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità” della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In questi termini, l’attività è riconosciuta in Bilancio per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l’ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l’importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e rettificato dell’eventuale fondo a copertura delle perdite. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell’attività, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all’attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un’attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca. I criteri di valutazione sono strettamente connessi all’inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stage (stadi di rischio creditizio) previsti dall’IFRS 9, l’ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis. Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:

- all’atto dell’iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi; - all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio non sia risultato

significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell’ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all’iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista contrattualmente per l’attività;

- all’atto della valutazione successiva dell’attività, ove – dopo che si è verificato un incremento significativo del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale – la “significatività” di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all’adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l’intera vita residua dello strumento (“lifetime”) ad una a dodici mesi.

Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o

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“ tranche”), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD). Se, oltre ad un incremento significativo del rischio di credito, si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività – classificata come “deteriorata”, al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte – e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati,scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie. Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica,infruttifero di interessi contrattuali. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse. In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l’attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario. In generale, le modifiche di un’attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all’iscrizione di una nuova attività quando sono “sostanziali”. La valutazione circa la “sostanzialità” della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie al costo ammortizzato cedute vengono cancellate dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando sono mantenuti in misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è stata effettivamente trasferita. La conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in bilancio delle stesse. Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad essere iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui il Gruppo continua ad essere esposto rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico. I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.

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Il fondo svalutazione collettivo così determinato non è sottoposto ad attualizzazione, in quanto si stima che il tasso effettivo coincida con quello contrattuale. Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico. Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato. Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.

4. Operazioni di copertura Il Gruppo si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell’IFRS9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di “Hedge Accounting”. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente valutati al fair value. Criteri di classificazione: tipologie di copertura Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata. L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione all’intenzione del Gruppo nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello strumento coperto. La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando: - test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne

dimostrano l’efficacia; - test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta; Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili. Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare: - esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili; - esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività o passività in bilancio o di transazioni future. Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato Patrimoniale. Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate. Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e

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controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto di tale variabilità sul conto economico. Criteri di valutazione I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.

Criteri di cancellazione Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono: 1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto

con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le attività/passività coperte con contropartita al conto economico.

2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. Il Gruppo non ha in essere operazioni di “Cash Flow Hedge”.

Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle coperture dei flussi finanziari. Il Gruppo non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in valuta.

5. Partecipazioni Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte al costo. Criteri di classificazione La voce include le interessenze detenute in società controllate congiuntamente e collegate. Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso con uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui il Gruppo possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto “potenziali”) o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali il Gruppo detiene esclusivamente diritti patrimoniali su

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una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali. Criteri di valutazione Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando decadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando queste vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esse connessi. Il Gruppo non detiene partecipazioni in società collegate o sottoposte a controllo congiunto.

6. Attività materiali Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. La voce comprende beni materiali destinati a: - uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature

tecniche; - a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati. Sono iscritti nell’attivo alla voce “Attività materiali” anche beni utilizzati ai sensi di contratti di leasing finanziario sottoscritti in qualità di locatario, per i quali si è assunto sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà. Le immobilizzazioni oggetto di leasing finanziario in qualità di locatario sono iscritte inizialmente ad un valore pari al minore tra il fair value e il valore attuale dei pagamenti minimi previsti dal leasing; tale valore è successivamente oggetto di ammortamento. I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile, sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione. Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo

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a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che vengono portate ad incremento del valore dei cespiti. Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita. Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore. I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile. Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione. Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per ciascuna categoria.

7. Attività immateriali Criteri di iscrizione Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli eventuali oneri accessori. Tra le attività immateriali è anche iscritto l’avviamento che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività di pertinenza di un’impresa acquisita. Criteri di classificazione Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri. Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure derivano da diritti contrattuali o legali in genere. L’avviamento può essere iscritto, nell’ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l’eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Criteri di valutazione e componenti reddituali Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base alla loro vita utile. Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.

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Criteri di cancellazione L’attività è cancellata se esistono indicazioni che possa avere subito una perdita di valore, oppure quando non sono più attesi benefici economici futuri.

8. Attività non correnti e gruppi di attività in vi a di dismissione Voce non applicabile.

9. Fiscalità corrente e differita Criteri di iscrizione L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio ed il loro valore fiscale. Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la ragionevole certezza del loro recupero in presenza di futuri redditi imponibili mentre le imposte differite passive sono stanziate nella misura in cui si ritiene che nei prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa tassazione. Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali. Criteri di classificazione Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle passività fiscali correnti. Criteri di valutazione Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte all’attualizzazione. Criteri di cancellazione Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria. A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “attività per imposte anticipate” sono adeguati in relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle poste di conto economico di riferimento.

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10. Fondi per rischi ed oneri Criteri di iscrizione I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in bilancio quando: - esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati; - è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione; - può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale alla data di riferimento della presente relazione. Nell’ipotesi in cui il rischio di soccombenza sia “possibile” viene fornita informativa in merito alla passività potenziale. Criteri di classificazione La voce comprende:

- “fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate”, che accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull’impairment ai sensi dell’IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. L’aggregato accoglie, peraltro, anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell’impairment ai sensi dell’IFRS 9.

- “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle cause passive incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela sull’attività di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di qualsiasi altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.

Criteri di valutazione Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior stima corrente, basata anche sulle serie storiche. Nel caso in cui l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato (euribor). Criteri di cancellazione Ciascun fondo presente in tale voce dei Prospetti Contabili è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite per le quali è stato originariamente costituito. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono: - il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od

in quiescenza; - la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi. L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.

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11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di tipo amministrativo. Criteri di classificazione Nelle voci “Debiti verso banche”, ”Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” sono riclassificate le varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari, prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito iscritto in qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo, che pertanto rimangono iscritte al valore incassato. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza. La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è registrata a conto economico. Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli eventuali costi di “up-front”.

12. Passività finanziarie di negoziazione Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale sono valorizzate al fair value. I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente, se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione, tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a conto economico.

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Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti nei contratti complessi. Criteri di valutazione Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione al conto economico. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto economico.

13. Passività finanziarie valutate al fair value Il Gruppo non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della possibilità prevista dall’IFRS9 di valutare al fair value passività finanziarie.

14. Operazioni in valuta Criteri di iscrizione Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Criteri di iscrizione successiva Ad ogni data di riferimento del bilancio:

- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura; - gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla

data dell’operazione; - gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in

essere alla data di chiusura. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sorgono.

15. Attività e passività assicurative Fattispecie non presente.

16. Altre informazioni Trattamento di fine rapporto del personale Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006

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con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso di società con più di 50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps, oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip; in caso di società con meno di 50 dipendenti il fondo è conferito presso fondi specializzati o può rimanere in azienda. Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato): il tasso di rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il valore determinato in base a specifica stima attuariale. Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali. Al 31 dicembre 2018 il valore attuariale del fondo interno ammonta 3.423 mila euro, con utilizzi del fondo pari a 159 mila euro, accantonamenti a conto economico pari a 65 mila euro ed un effetto positivo sulla riserva di patrimonio netto di 45 mila euro. La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007” dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto economico nel 2018 ammonta a 1.187 mila euro. Fondi di Previdenza del Personale Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti. Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una primaria compagnia assicurativa. La Capogruppo infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Capogruppo ha provveduto infine a chiudere formalmente il fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti. Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la Capogruppo ha inserito la clausola all’interno degli accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria continua a mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi il Gruppo ha esposto nei fondi di quiescenza un’obbligazione nulla. Garanzie rilasciate ed impegni Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dal Gruppo. Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a

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garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante, cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata. Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore. Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore. Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (il Gruppo contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una data futura predeterminata. Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei fondi. Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla vendita di protezione dal rischio di credito. Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis. Con l’introduzione del principio IFRS9 le garanzie rilasciate e gli impegni rientrano nel modello di impairment IFRS9. Accantonamenti per garanzie ed impegni Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le posizioni classificate nello stage 3 e collettivamente per quelli classificati nello stage 1 e 2. Il fondo è iscritto alla voce 100 a) Fondi per rischi ed oneri impegni e garanzie rilasciate dello Stato Patrimoniale. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l’importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. La rilevazione dei ricavi avviene tramite l’applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti requisiti:

- - identificazione del contratto, definito come un accordo in cui le parti si sono impegnate ad

adempiere alle rispettive obbligazioni; - individuazione delle singole obbligazioni di fare (“performance obligations”) contenute nel

contratto; - determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento

al cliente dei beni o dei servizi; - ripartizione del prezzo della transazione a ciascuna “performance obligation”, sulla base dei

prezzi di vendita della singola obbligazione;

- riconoscimento dei ricavi in un momento preciso, quando l’entità adempie l’obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o il servizio promesso, oppure nel corso del tempo, mano a mano che l’entità adempie l’obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

In particolare: � gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di

quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine; � I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

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� le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;

� i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei rischi e benefici connessi con l’attività.

Migliorie su beni di terzi Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali. Modalità di determinazione del fair value Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai principi contabili internazionali; è anche il criterio di valutazione definito per i derivati indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o copertura). La nota integrativa deve inoltre riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari che in bilancio sono iscritti al costo ammortizzato. I principi IAS definiscono il fair value come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una attività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Tale transazione deve avvenire in ipotesi di continuità dell’attività aziendale. Il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato: Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di

valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettano le normali operazioni di mercato, siano regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.

Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o

mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi.

Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da

parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative da parte del valutatore.

I criteri definiti dal Gruppo al fine di attribuire il livello gerarchico al fair value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti: Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se

significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.

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Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market

maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio) classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair value.

Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante

i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.

Strumenti quotati Per la determinazione del fair value il Gruppo utilizza, se disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenuti da fonti indipendenti: in questi casi, il fair value di uno strumento corrisponde al suo prezzo desumibile su un mercato attivo. A questi fini, un mercato si considera “attivo” quando le operazioni si verificano con frequenza e volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione di un prezzo su base continuativa. L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di mercato attivo. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se: - esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che

disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare per essere efficacemente trattato;

- ha un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata dal rischio di controparte.

Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi. Per questo, il Gruppo ha definito apposite procedure finalizzate a individuare i mercati attivi, ossia quei mercati in cui i prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono effettivamente in essere le transazioni di mercato. Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori: - il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker; - la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla

quotazione precedente; - l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask; - il volume di scambi trattati. In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono: - il prezzo bid nel caso di attività detenute; - il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra

prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione). Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la quotazione più vantaggiosa. Nel caso dei titoli per i quali sono disponibili quotazioni di dealer, broker e market maker, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre operatori, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Sono inoltre prese in considerazione le valutazioni di

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Bloomberg (CBBT, BGN, BVAL). In tal caso si utilizza priotariamente il prezzo CBBT e, in sua assenza, la mediana delle quotazioni disponibili. Strumenti non quotati Qualora non esistano prezzi direttamente osservabili su mercati attivi, è necessario fare ricorso a tecniche di valutazione che ottimizzino il contributo delle informazioni disponibili, in base all’approccio comparativo, che desume il fair value di uno strumento dai prezzo osservati su transazioni similari avvenute su mercati attivi, oppure in base ad una modellizzazione che anche in mancanza di transazioni osservabili o comparabili consenta comunque di pervenire ad una valutazione. Le tecniche utilizzate presentano le seguenti caratteristiche: - tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato e a minimizzare stime e assunzioni

interne; - riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti; - utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato e il rapporto rischio

rendimento dello strumento oggetto di valutazione; - incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di

prezzo; - sono coerenti con le metodologie comunemente utilizzate dagli operatori professionali; - sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di

rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni nello strumento oggetto di valutazione; in tal modo sono assicurate la comparabilità, l’affidabilità e la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari conformemente a quanto richiesto dalla normativa.

Nel successivo paragrafo A.4.1 vengono descritti i criteri di determinazione del fair value per le diverse categorie di strumenti appartenenti al livello 2 e al livello 3. Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione Il Gruppo ha in essere tre programmi di cartolarizzazione, le prime due sono operazioni entrambe di mutui residenziali a privati, la prima denominata “Guercino Solutions” che risale al 2006 e la seconda operazione denominato “Siviglia SPV” che risale al marzo 2012 mentre la terza denominata “Alchera” risale al 2017. Lo scopo principale di tali programmi è stato quello di “generare” liquidità. Le due operazioni “RMBS” sono censite presso l’European Data Warehouse (EuroDW) istituito dalla BCE; Guercino Solutions è censito con il codice RMBSIT000072100220081, Siviglia SPV ha il codice RMBSIT000072100120125, i dati delle prime due operazioni vengono gestiti ed inviati internamente; per la terza operazione con il codice SMESIT000255100120136, in quanto multi-originator, l’intero portafoglio viene accumulato ed inoltrata ad EuroDW (dati complessivi forniti dai vari originator), a cura di Accounting Partners srl. Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti nell’attivo del Gruppo: infatti secondo la previsione normativa dei principi contabili internazionali IAS 39 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute. Tale coinvolgimento rilevante continua a sussistere in quanto sono tuttora detenute le tranche junior, le più rischiose, di tutte e tre le operazioni.

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Il Gruppo ha ceduto interamente ad investitori istituzionali le tranche senior dei titoli emessi dai veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV; i titoli relativi alla recente operazione Alchera sono tutti nel portafoglio di proprietà del Gruppo. Pronti c/Termine I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche”. Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso clientela/banche. Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata dall’attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza. Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. I processi di valutazione rappresentano attività di stima complessa e caratterizzata da un alto grado di incertezza e di soggettività che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di determinare i valori da iscrivere in bilancio: 1) la quantificazione delle perdite di valore di attività finanziarie, con particolare riferimento ai

crediti e alle attività finanziarie disponibili per la vendita anche sulla base di modelli di valutazione che tengono in considerazione numerose variabili;

2) la determinazione delle perdite di valore di avviamenti e di investimenti partecipativi; 3) la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non sia

direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso, nella scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non osservabili sul mercato;

4) la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;

5) la stima della recuperabilità delle imposte differite attive. L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.

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In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato svolgimento dell’attività aziendale. Aggregazioni aziendali In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l’IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un’operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l’individuazione dell’acquirente deve avvenire con l’utilizzo di altri fattori quali: l’entità il cui fair value è significativamente maggiore, l’entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l’entità che emette le nuove azioni. L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene effettivamente il controllo sull’impresa o attività acquisite. Quando l’operazione avviene tramite un’unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l’eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l’emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all’operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull’emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il

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pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell’aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L’acquirente deve contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dal’IFRS 9. Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l’acquirente deve ricalcolare l’interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l’eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico. L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall’acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico. Qualora, al termine dell’esercizio in cui ha luogo l’aggregazione, la contabilizzazione iniziale dell’aggregazione stessa risulti incompleta, l’acquirente deve rilevare nel proprio bilancio gli importi provvisori degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, l’acquirente deve rettificare con effetto retroattivo gli importi provvisori rilevati alla data di acquisizione, così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Il periodo di valutazione termina appena l’acquirente riceve le informazioni che stava cercando su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione, o appura che non è possibile ottenere maggiori informazioni. Tuttavia, il periodo di valutazione non deve protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell’IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo.

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A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio e interessi attivi Fattispecie non presente. A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nell’esercizio 2018 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nell’esercizio 2018 non è stato effettuato nessun trasferimento.

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A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Per una descrizione delle modalità seguite dal Gruppo per la misurazione del fair value delle attività e passività, sia ai fini delle valutazioni di bilancio sia ai fini dell’informativa da fornire all’interno della Nota Integrativa, si rimanda al paragrafo “Modalità di determinazione del fair value” di cui al cap. 16 – Altre informazioni della parte A2 relativa alle principali voci di bilancio. Informativa di natura qualitativa A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Crediti verso banche e verso clientela I finanziamenti e i crediti vengono valutati in bilancio al costo ammortizzato mentre il valore di fair value viene determinato esclusivamente per fornire un’opportuna informativa in bilancio. La metodologia di calcolo del fair value utilizza i parametri di PD e LGD per calcolare i flussi di cassa scontati per il rischio di credito, rappresentato dalla perdita attesa espressa dalla moltiplicazione dei due citati parametri. In particolare, si utilizzano per i calcoli la PD cumulata per il numero di anni corrispondenti alla durata residua del prestito, stimata in base alla matrice di transizione, e una LGD ipotizzata costante per tutto l’orizzonte temporale di riferimento. Attività materiali detenute a scopo di investimento Per queste attività non viene calcolato un fair value ma si riporta nel livello 3 il valore di bilancio. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Detenute per la negoziazione Gli strumenti finanziari classificati fra le attività detenute per la negoziazione sono assegnate ai diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione. Si tratta complessivamente di importi assai limitati, rappresentati quasi esclusivamente da titoli di debito; gli input utilizzati per le valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni comparabili, se presenti. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Obbligatoriamente valutate al fair value Per quanto riguarda i fondi comuni di investimento “aperti”, in cui i partecipanti hanno diritto di chiedere in qualsiasi momento il rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è determinato considerando l’ultimo NAV pubblicato. Nel caso di fondi “chiusi” o di private equity oggetto di quotazione, il fair value è pari alla quotazione fornita dal mercato, se questo è considerato “attivo”. In alternativa viene assunto l’ultimo NAV pubblicato. Attività finanziarie disponibili per la vendita Il fair value degli “investimenti partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da perizie esterne e indipendenti, alla frazione di patrimonio detenuta con riferimento ai dati di bilancio più recenti o in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni; se di importo poco rilevante, le partecipazioni sono mantenute al valore di costo, così come gli altri titoli di capitale. Per quanto riguarda i titoli di debito, valgono le considerazioni generali in merito ai criteri di attribuzione dei livelli di fair value: gli input utilizzati per le valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni comparabili, se presenti.

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Strumenti derivati Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi a seconda della tipologia dello strumento, in particolare: - per la determinazione del fair value delle opzioni si fa riferimento in prevalenza al modello

Black-Scholes, stimando la volatilità sulla base dei dati disponibili su Bloomberg; - per il fair value degli swap si è utilizzato il metodo del “discounted cash flow”. Le valutazioni così determinate sono state rettificate per gli importi corrispondenti alle valutazioni del merito creditizio della controparte (rischio di controparte): si tratta del c.d. “credit value adjustment” o “debit value adjustment”, calcolato sulla base della classe di rating delle controparti e della relativa perdita attesa. Debiti verso banche e verso clientela Il fair value viene determinato come valore attuale del debito, sulla base delle curve dei tassi utilizzate come fattori di sconto. Titoli in circolazione Il fair value viene determinato utilizzando i tassi corrispondenti ai prezzi calcolati per i riacquisti delle proprie emissioni. Passività finanziarie detenute per la negoziazione Gli strumenti finanziari classificati fra le passività detenute per la negoziazione sono assegnate ai diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni I parametri non osservabili in grado di influenzare la valutazione degli strumenti classificati nel livello 3 sono principalmente rappresentati da stime e assunzioni sottostanti i modelli utilizzati per misurare gli investimenti in titoli di capitale e le quote di OICR. Trattandosi di dati provenienti da fonti terze (per es. i NAV dei fondi) o di informazioni specifiche delle entità oggetto di valutazione (per es. i valori patrimoniali della società) per i quali non è ragionevole prevedere valori alternativi, non si applicano analisi di sensitivity a queste valutazioni. A.4.3 Gerarchia del fair value Ai fini della compilazione dell’informativa sui trasferimenti fra diversi livelli di fair value, il criterio adottato per la rilevazione del trasferimento è il saldo esistente all’inizio del periodo di riferimento, rispetto al saldo di fine periodo esposto nelle tavole A.4.5.1 oppure A.4.5.4. A.4.4 Altre informazioni Al 31 dicembre 2018 non sussistono informazioni da riportare ai sensi dell’IFRS 13, paragrafi 51, 93 sub (i) e 96 in quanto non esistono attività valutate al fair value in base all’“highest and best use”, né ci si è avvalsi della possibilità di misurare il fair value a livello di esposizioni complessive di portafoglio.

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Informativa di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A 4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31/12/2018 31/12/2017

Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello

2 Livello

3 1. Attività finanziarie valute al fair value con

impatto a conto economico - 2.513 4.548 - 1.980 5.491

a) attività finanziarie detenute per la negoziazione

- 2.513 1 - 1.980 1

b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente

valutate al fair value - - 4.547 - - 5.490

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

562.456 - 37.671 616.010 5.016 37.354

4. Derivati di copertura - - - - - - 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali - - - - - -

Totale 562.456 2.513 42.219 616.010 6.996 42.845 1. Passività finanziarie detenute per la

negoziazione - 2.913 - - 2.181 -

2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 3. Derivati di copertura - - - - 36 -

Totale - 2.913 - - 2.217 -

Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e valutate al fair value su base ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair value. Per i titoli classificati nel “livello 3” non si riporta l’analisi di sensitività richiesta dall’IFRS 7 par. 40 in quanto i dati di fair value sono stati forniti direttamente dalle SGR per i titoli OICR, dagli emittenti per quanto riguarda i titoli strutturati e da transazioni recenti per i titoli azionari. Per le informazioni per classe di attività si rimanda alle tabelle successive di dettaglio. Al 31 dicembre 2018 l’impatto del “Credit value Adjustement” e del “Debit value Adjustement” sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati è rispettivamente pari a 120 migliaia di euro e 3 migliaia di euro.

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A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Attività

finanz. valutate al fair value

con impatto sulla

redditvità complessiva D

eriv

ati d

i cop

ertu

ra

Atti

vità

mat

eria

li

Atti

vità

imm

ater

iali

Totale

Di cui: a) attività

finanz. Det. per la

negoziazione

Di cui: b) attività finanz.

designate al fair value

Di cui: c) altre

attività finanz.

obbligat. valutate al fair value

1. Esistenze iniziali 5.491 1 - 5.490 37.354 - - - 2. Aumenti 40 26 - 14 1.321 - - - 2.1 Acquisti - - - - - - - - 2.2 Profitti imputati a: 40 26 - 14 1.321 - - -

2.2.1 Conto Economico 40 26 - 14 - - - - -di cui: Plusvalenze 14 - - 14 - - - - 2.2.2 Patrimonio netto - 1.321 - - -

2.3 Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -

2.4 Altre variazioni in aumento - - - - - - - -

3. Diminuzioni 983 26 - 957 1.004 - - - 3.1 Vendite 28 - - 28 36 - - - 3.2 Rimborsi 26 26 - - - - - - 3.3 Perdite imputate a: 929 - - 929 968 - - -

3.3.1 Conto Economico 929 - - 929 - - - - - di cui Minusvalenze 929 - - 929 - - - -

3.3.2 Patrimonio netto - 968 - - -

3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -

3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -

4. Rimanenze finali 4.548 1 - 4.547 37.671 - - -

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nessuna passività finanziaria è classificata nel livello 3.

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A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base

non ricorrente

31/12/2018 31/12/2017

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

2.322.267 346.006 - 2.110.454 1.939.386 - - 2.053.087

2. Attività materiali detenute a scopo di investimento

10.350 - - 10.350 10.554 - - 10.554

3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

- - - - - - - -

Totale 2.332.617 346.006 - 2.120.804 1.949.940 - - 2.063.641 1. Passività

finanziarie valutate al costo ammortizzato

2.836.234 - - 2.836.042 2.485.338 - - 2.484.013

2. Passività associate ad attività in via di dismissione

- - - - - - - -

Totale 2.836.234 - - 2.836.042 2.485.338 - - 2.484.013 Legenda VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair value. Si evidenzia che per i titoli in circolazione esposti nel passivo nel livello 3, il fair value è stato determinato applicando i prezzi determinati mediante la somma dei valori attuali dei flussi cedolari futuri e del capitale rimborsabile a scadenza, decurtato del rateo interessi maturato come più ampiamente nelle “Condizioni Definitive dei singoli titoli” disponibili sul sito della Controllante Cassa di Risparmio di Cento. A.5 Informativa sul cd. “day one profit/loss” L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS 7, che tratta di eventuali differenze tra il prezzo della transazione e il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non rilevate immediatamente a conto economico in base a quanto previsto dallo IAS 39 ai paragrafi AG76 e AG76A. Nel caso in cui si presenti tale fattispecie si devono indicare le politiche contabili adottate per imputare a conto economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.

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Il Gruppo non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo della transazione e il valore dello stesso ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.

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Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale ATTIVO SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 1 0 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2018 31/12/2017 a) Cassa 17.964 22.347 b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -

TOTALE 17.964 22.347

SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

Livello 1

Livello 2

Livello 3

Livello 1

Livello 2

Livello 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito - - 1 - - 1

1.1 Titoli strutturati - - 1 - - 1 1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - 3. Quote di O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Pronti contro termine - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -

TOTALE A - - 1 - - 1 B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - 2.322 - - 1.981 - 1.1 di negoziazione - 2.322 - - 1.981 - 1.2 connessi con la fair value option - - - - - - 1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - - 2.1 di negoziazione - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - -

TOTALE B - 2.322 - - 1.981 - TOTALE A+B - 2.322 1 - 1.981 1

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62

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1 1

a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche - - c) Banche - - d) Altre società finanziarie 1 1

di cui imprese assicurazione - - e) Società non finanziarie - -

2. Titoli di capitale - - a) Banche - - b) Altre società finanziarie - -

di cui: imprese assicurazione - - c) Società non finanziarie - - d) Altri emittenti - -

3. Quote di O.I.C.R. - - 4. Finanziamenti - -

a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche - - c) Banche - - d) Altre società finanziarie - -

di cui: imprese assicurazione - - e) Società non finanziarie - - f) Famiglie - -

TOTALE A 1 1 B. Strumenti derivati 2.322 1.981

a) Controparti Centrali - - b) Altre 2.322 1.981

TOTALE B 2.322 1.981 TOTALE (A + B) 2.323 1.982

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica Non sussistono attività della specie. 2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti Non sussistono attività della specie.

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63

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

Livello 1

Livello 2

Livello 3

Livello 1

Livello 2

Livello 3

1. Titoli di debito - - - - - - 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - 3. Quote di O.I.C.R. - - 4.547 - - 5.490 4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Strutturati - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -

TOTALE - - 4.547 - - 5.490

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31/12/2018 31/12/2017

1. Titoli di capitale - - di cui: banche - - di cui: altre società finanziarie - - di cui: società non finanziarie - -

2. Titoli di debito - - a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche - - c) Banche - - d) Altre società finanziarie - -

di cui imprese assicurazione - - e) Società non finanziarie - -

3. Quote di O.I.C.R. 4.547 5.490 4. Finanziamenti - -

a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche - - c) Banche - - d) Altre società finanziarie

- - di cui imprese assicurazione

- - e) Società non finanziarie - - f) Famiglie - -

TOTALE 4.547 5.490

La composizione per principali categorie dei fondi della voce “quote di O.I.C.R” è la seguente:

Tipologia 31/12/2018 31/12/2017

Fondi Immobiliare 4.309 5.245

Fondi azionari 238 245

Totale quote O.I.C.R. 4.547 5.490

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64

SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA– VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

Livello 1

Livello 2

Livello 3

Livello 1

Livello 2

Livello 3

1. Titoli di debito 562.456 - - 616.010 5.016 - 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito

562.456 - - 616.010 5.016 -

2. Titoli di capitale - - 37.671 - - 37.354 3. Finanziamenti - - - - - -

TOTALE 562.456 - 37.671 616.010 5.016 37.354 La voce “Titoli di capitale” è composta completamente da interessenze azionarie sulla base delle tipologie sotto riportate:

31/12/2018

31/12/2017 Investimenti finanziari intervenuti con società clienti o non clienti dai quali ci si attende un ritorno economico di lungo termine

15.171 14.854

Investimenti istituzionali 22.500 22.500

TOTALE 37.671 37.354

Per il dettaglio sui “titoli di capitale” presenti nel portafoglio “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” all’apposito documento allegato al bilancio.

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65

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1. Titoli di debito 562.456 621.026 a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche 547.921 380.795 c) Banche

14.535 240.231

d) Altre società finanziarie - - di cui imprese assicurazione - -

e) Società non finanziarie - - 2. Titoli di capitale 37.671 37.354

a) Banche 26.944 27.541 b) Altre società finanziarie 4.939 3.656

di cui: imprese assicurazione - - c) Società non finanziarie 5.788 6.157 d) Altri emittenti - -

3. Finanziamenti - - a) Banche Centrali - - b) Amministrazioni pubbliche - - c) Banche - - d) Altre società finanziarie - -

di cui imprese assicurazione - - e) Società non finanziarie - - f) Famiglie - -

TOTALE 600.127 658.380

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

VOCI/VALORI

Valore lordo Rettifiche di valore

complessive Write-off parziali

complessivi (*)

Secondo stadio

Terzo stadio

Primo stadio

Secondo stadio

Terzo stadio

Primo stadio

di cui strumenti con basso rischio di credito

1. Titoli di debito 563.232 563.232 - - (776) - - - 2. Finanziamenti - - - - - - - -

31/12/2018 563.232 563.232 - - (776) - - - 31/12/2017 621.026 621.026 - - - - - -

di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate

X X - - X - - -

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66

SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40 4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

Tipologia operazioni/Va

lori

31/12/2018 31/12/2017

Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value

Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui: impaired

acquisite o originate

L1 L2 L3 Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui: impaired

acquisite o originate

L1 L2 L3

A. Crediti verso banche centrali 11.521 - - - - 11.521 29.597 - - - - 29.597

1. Depositi a scadenza

- - - X X X - - - X X X

2. Riserva obbligatoria

11.521 - - X X X 29.597 - - X X X

3. Pronti contro termine

- - - X X X - - - X X X

4. Altri - - - X X X - - - X X X B. Crediti verso banche 13.653 - -

- - 13.653 13.955 - - - - 13.955

1. Finanziamenti 13.653 - - -

-

13.653 13.955 - - - - 13.955

1.1 Conti correnti e depositi a vista

1.319 - - X X X 7.040 - - X X X

1.2. Depositi a scadenza

5.001 - - X X X - - - X X X

1.3. Altri finanziamenti:

7.334 - - X X X 6.915 - - X X X

- Pronti contro termine attivi

- - - X X X - - - X X X

- Leasing finanziario

- - - X X X - - - X X X

- Altri 7.334 - - X X X 6.915 - - X X X 2. Titoli di

debito - - - - - - - - - - - -

2.1 Titoli strutturati

- - - - - - - - - - - -

2.2 Altri titoli di debito

- - - - - - - - - - - -

Totale 25.174 - - - - 25.174 43.552 - - - - 43.552

Legenda L1= Livello 1 L2 =Livello 2 L3= Livello 3

Il valore di fair value dei crediti verso banche, in considerazione delle forme tecniche di tali esposizioni (sostanzialmente a vista e/o a breve termine), si ritiene che non si discosti in maniera significativa dal valore di bilancio.

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67

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Tipologia operazioni/Valo

ri

31/12/2018 31/12/2017

Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value

Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui: impaire

d acquisit

e o originat

e

L1 L2 L3 Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui: impaired acquisite

o originate

L1 L2 L3

1. Finanziamenti

1.846.838 102.250 3.680 - - - 1.747.333 148.501 - - - 2.009.535

1.1. Conti correnti

143.347 16.247 2 X X X 140.460 17.582 N/D X X X

1.2. Pronti contro termine attivi

- - - X X X - - - X X X

1.3. Mutui 1.404.920 81.918 3.482 X X X 1.333.689 122.505 N/D X X X 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto

63.114 501 36 X X X 25.976 139 N/D X X X

1.5. Leasing finanziario

- - - X X X - - - X X X

1.6. Factoring

- - - X X X - - - X X X

1.7. Altri finanziamenti

235.457 3.584 160 X X X 247.208 8.275 N/D X X X

2. Titoli di debito

348.994 - - 346.006 - - - - - - - -

2.1. Titoli strutturati

- - - - - - - - - - - -

2.2. Altri titoli di debito

348.994 - - 346.006 - - - - - - - -

Totale 2.195.832 102.250 3.680 346.006 - - 1.747.333 148.501 N/D -

-

2.009.535

Come si evince dalla tabella sopra esposta gli impieghi netti verso clientela al 31 dicembre 2018 sono pari a 2.298.082 migliaia di euro.

Gli impieghi lordi (vedi parte E della Nota Integrativa) ammontano a 2.375.018 migliaia di euro, le rettifiche complessive ammontano a 76.936 migliaia di euro.

Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito delle tre operazioni di cartolarizzazione, al netto delle relative rettifiche di valore; la voce comprende i crediti cartolarizzati netti per un importo totale di 232.334 mila euro, corrispondenti a 234.549 mila euro di crediti lordi, come meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.

Il dato di fair value è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine, utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del relativo fair value. Per il dettaglio delle attività deteriorate si rinvia alla “Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 1, Rischio di credito”.

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68

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

Tipologia operazioni/Valori

31/12/2018

Primo e secondo stadio

Terzo stadio

di cui: impaired

acquisite o originate

1. Titoli di debito 348.994 - - a) Amministrazioni pubbliche 348.994 - -

b) Altre società finanziarie - - -

di cui: imprese di assicurazione - - -

c) Società non finanziarie - - -

2. Finanziamenti verso: 1.846.838 102.250 3.680 a) Amministrazioni pubbliche 339.501 2 1.030

b) Altre società finanziarie 101.273 6.733 -

di cui: imprese di assicurazione - - -

c) Società non finanziarie 728.170 63.095 2.467

d) Famiglie 677.894 32.420 183

Totale 2.195.832 102.250 3.680

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

VOCI/VALORI

Valore lordo Rettifiche di valore complessive

Write-off parziali

complessivi (*)

Primo stadio

Secondo stadio

Terzo stadio

Primo stadio

Secondo stadio

Terzo stadio

di cui strumenti con basso rischio di credito

1. Titoli di debito 349.664 349.664 - - 670 - - -

2. Finanziamenti 1.779.026 - 101.568 169.970 4.753 3.829 67.720 21.167

Totale 31/12/2018 2.128.690 349.664 101.568 169.970 5.423 3.829 67.720 21.167

Totale 31/12/2017 di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate

X X 1.364 1.401 X 54 62

La presente tabella non riporta il dato dell’esercizio precedente poiché , a seguito delle modifiche introdotte dai principi contabili in vigore dal 1°gennaio 2018, il dato al 31 dicembre 2017, riclassificato secondo le disposizioni del 5° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n.262/2005, non risulterebbe utile ai fini della comparabilità. SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

Il Gruppo non ha in essere nessun contratto di copertura.

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69

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ F INANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERAICA – VOCE 60 Voce non applicabile. SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70 Voce non applicabile. SEZIONE 8 – RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICUR ATORI – VOCE 80 Voce non applicabile. SEZIONE 9 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 90 9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1. Attività di proprietà 31.046 31.705 a) terreni 11.401 11.401

b) fabbricati 16.042 16.139

c) mobili 1.837 1.943

d) impianti elettronici 688 868

e) altre 1.078 1.354

2. Attività acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

TOTALE 31.046 31.705

di cui: ottenute tramite l’escussione delle garanzie ricevute - -

Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere utilizzate direttamente nell’attività caratteristica del Gruppo.

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70

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

ATTIVITA'/VALORI

31/12/2018 31/12/2017

Valore di

Bilancio

Fair Value Valore di

Bilancio

Fair Value

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività di proprietà

10.350 - - 10.350 10.555 - - 10.555 a) terreni 3.316 - - 3.316 3.316 - - 3.316

b) fabbricati 7.034 - - 7.034 7.239 - - 7.239

2 Attività acquisite in leasing finanziario - - - - - - - -

a) terreni - - - - - - - -

b) fabbricati - - - - - - - -

TOTALE 10.350 - - 10.350 10.555 - - 10.555 di cui: ottenute tramite l’escussione delle

garanzie ricevute - - - - -

Gli immobili detenuti a scopo di investimento hanno come obiettivo la percezione di canoni di locazione e/o l’apprezzamento nel lungo termine del capitale. L’ammontare complessivo dei canoni di locazione percepiti nel corso dell’esercizio 2018 ammonta a 124 mila euro mentre l’onere sostenuto per la manutenzione ordinaria di tali beni è pari a 14 mila euro. 9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate Non sussistono attività della specie. 9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Non sussistono attività della specie. 9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1. Rimanenze di attività ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute 445 - a) terreni -

b) fabbricati 445

c) mobili -

d) impianti elettronici -

e) altre -

2. Altre rimanenze di attività materiali - -

TOTALE 445 -

di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

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71

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI

ELETTRONICI ALTRE TOTALE

A. Esistenze iniziali lorde 11.401 24.506 6.076 5.116 12.618 59.717 A.1 Riduzione di valore totali nette - 8.367 4.123 4.240 11.264 27.994

A.2 Esistenze iniziali nette 11.401 16.139 1.953 876 1.354 31.723

B. Aumenti - 665 87 1.318 519 2.589 B.1 Acquisti - 629 4 115 138 887

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Valutazioni positive di fair value

imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - - B.6 Trasferimento di immobili

detenuti a scopo di investimento - - - - - -

B.7 Altre variazioni - 36 83 1.203 381 1.702

C. Diminuzioni: - (762) (203) (1.506) (795) (3.266) C.1 Vendite - - (86) (1.204) (385) (1.675)

C.2 Ammortamenti - (762) (117) (302) (410) (1.591) C.3 Rettifiche di valore da

deterioramento imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value

imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a

scopo di investimento - - - - - -

b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

- - - - - -

C.7 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette 11.401 16.042 1.837 688 1.078 31.046 D.1 Riduzione di valore totali nette - 9.129 3.983 3.301 11.293 27.706

D.2 Rimanenze finali lorde 11.401 25.171 5.820 3.989 12.371 58.752

E. Valutazione al costo 11.401 16.042 1.837 688 1.078 31.046

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72

9.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

TOTALE TERRENI FABBRICATI

A. Esistenze iniziali 3.316 7.239

B. Aumenti - 707 B.1 Acquisti - 707

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -

B.3 Variazioni positive di fair value - -

B.4 Riprese di valore - -

B.5 Differenze di cambio positive - -

B.6 Trasferimento di immobili ad uso funzionale - -

B.7 Trasferimenti da rimanenze di attività materiali - -

B.8 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni - (912) C.1 Vendite - -

C.2 Ammortamenti - (181)

C.3 Variazioni negative di fair value - -

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -

C.5 Differenze di cambio negative - -

C.6 Trasferimenti a: - -

a) immobili ad uso funzionale - -

b) rimanenze di attività materiali - -

c) attività non correnti in via di dismissione - -

C.7 Altre variazioni - (731)

D. Rimanenze finali nette 3.316 7.034

Il valore di fair value riportato sugli immobili già presenti ad inizio anno è sostanzialmente in linea al valore attestato da periti indipendenti nell’anno 2017; i valori delle perizie effettuate nel 2017 approssima il fair value dei beni stessi.

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73

9.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Rimanenze di attività materiali derivanti dal recupero dei crediti deteriorati

Altre rimanenze di attività materiali

TOTALE TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI

ELETTRONICI ALTRE

A. Esistenze iniziali 5 137 - - - - 142

B. Aumenti - 445 - - - - 445 B.1 Acquisti - 445 - 445

B.2 Riprese di valore - -

B.3 Differenze positive di cambio - -

B.4 Altre variazioni - - - -

C. Diminuzioni: (5) (137) - - - - (142) C.1 Vendite (5) (137) - (142) C.2 Rettifiche di valore da

deterioramento - -

C.3 Differenze negative di cambio - -

C.4 Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali - - - - - - 445

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74C) Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali. Altre informazioni sulle “Attività materiali” Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio del Gruppo al 31 dicembre 2018. 31/12/2018 31/12/2017 Legge 576/75 (1) 285 285 Legge 72/83 (1) 2.763 2.763 Legge 218/90 (1) 13.643 13.643 Legge 413/91 (1) 3.283 3.283 First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424

Totale rivalutazioni 33.398 33.398 (1) Rivalutazione relative agli immobili (2) Comprende: 12.332 mila euro di rivalutazioni su immobili e 1.092 mila euro di a rivalutazioni su opere d’arte.

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Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti: CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento ammort. IAS Fiscale Immobili 400 3% Quadri di valore 0 0% Mobili per arredamento 80 15% Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12% Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20% Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 40% del costo di acquisto Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 40% del costo max di 18.075,99 Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 90% del costo Banconi blindati 60 20% Costruzioni leggere 120 10% Impianti d'allarme e televisivi 40 30% Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto Macchine elettroniche 60 20% Macchinari ed impianti vari 80 15% Sistemi di elaborazione dati 48 20% SEZIONE 10 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 100 10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

DURATA DEFINITA

DURATA INDEFINITA

DURATA DEFINITA

DURATA INDEFINITA

A.1 Avviamento X - X -

A.2 Altre attività immateriali 474 1.715 225 - A.2.1 Attività valutate al costo: 474 1.715 225 -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività

474 1.715 225 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività - - - -

TOTALE 474 1.715 225 -

Le attività immateriali sono valutate al costo.

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75

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento

Altre attività immateriali: generate internamente

Altre attività immateriali: altre

TOTALE DURATA

DEFINITA DURATA

INDEFINITA DURATA

DEFINITA DURATA

INDEFINITA

A. Esistenze iniziali lorde - - - 811 - 811 A.1 Riduzione di valore totali nette - - - (534) - (534)

A.2 Esistenze iniziali nette - - - 277 - 277

B. Aumenti - - - 392 1.715 2.107 B.1 Acquisti - - - 392 - 2.107 B.2 Incrementi di attività immateriali

interne - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Valutazioni positive di fair value: - - - - - -

a) a patrimonio netto - - - - - -

b) a conto economico - - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - 1.715 -

C. Diminuzioni: - - - (195) - (195) C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - - - (195) - (195)

a) Ammortamenti - - - (195) - (195)

b) Svalutazioni - - - - - -

a patrimonio netto - - - - - -

a conto economico - - - - - -

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -

a patrimonio netto - - - - - -

a conto economico - - - - - - C.4 Trasferimenti alle attività non corr. in

via di dism. - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette - - - 474 1.715 2.189 D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 195 - 195

E. Rimanenze finali lorde - - - 669 1.715 2.384

F. Valutazione al costo - - - 669 2.384

10.3 Altre informazioni Le attività immateriali sono costituite da costi per acquisto di programmi software aventi vita utile definita e pertanto ammortizzati in base alla stessa. L’acquisizione, avvenuta in data 30 gennaio 2018, della controllata IFIVER si configura come un’aggregazione aziendali ai sensi dell’IFRS 3 e ha comportato l’iscrizione di un avviamento pari a euro 1.715 mila. Tenuto conto delle disposizioni del principio contabile IAS 36, l’avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Inoltre, l’impairment test deve essere svolto quando sia rilevata la presenza di indicatori di perdita. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d’Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita. Ai fini della determinazione del Valore d’Uso degli intangibili soggetti ad impairment test, lo IAS 36 dispone che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi all’intangibile nelle sue condizioni correnti (alla data di impairment test), senza distinzione tra i flussi di cassa riferiti all’asset

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originariamente rilevato in sede di applicazione dell’IFRS 3 e quelli relativi agli asset in essere al momento dell’impairment test. Tale concetto è replicabile anche per la determinazione, ai fini dell’impairment test degli avviamenti, del Valore d’Uso delle CGU, i cui flussi di cassa devono essere considerati con riferimento a tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per le attività e passività a fronte delle quali è stato rilevato un avviamento in sede di applicazione dell’IFRS 3. Impairment test Definizione delle Cash Generating Unit (“CGU”) La stima del Valore d’Uso, ai fini dell’effettuazione del test di impairment, ai sensi dello IAS 36, di attività immateriali a vita indefinita (inclusi gli avviamenti) che non generano flussi finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività immateriali ad unità organizzative relativamente autonome nel profilo gestionale, in grado di generare flussi di risorse finanziarie largamente indipendenti da quelle prodotte da altre aree di attività, ma interdipendenti all’interno dell’unità organizzativa che li genera. Nella terminologia degli IAS/IFRS tali unità organizzative sono denominate Cash Generating Unit (CGU). Per l’identificazione delle CGU è rilevante il significato dell’impairment test. Dal testo dello IAS 36 si deduce la necessità di correlare il livello al quale l’avviamento è testato con il livello di reporting interno al quale la direzione controlla le dinamiche accrescitive e riduttive di tale valore. Sotto questo profilo, la definizione di tale livello dipende strettamente dai modelli organizzativi e dall’attribuzione delle responsabilità gestionali ai fini della definizione degli indirizzi dell’attività operativa e del conseguente monitoraggio. I modelli organizzativi possono prescindere dall’articolazione delle entità giuridiche attraverso le quali è sviluppata l’operatività e, molto spesso, sono strettamente correlati con la definizione dei segmenti operativi del business che sono alla base della rendicontazione per settori prevista dall’IFRS 8. Queste considerazioni con riferimento ai criteri per la determinazione delle CGU per l’impairment test dell’avviamento sono, peraltro, coerenti con la definizione di valore recuperabile di un’attività - la cui determinazione è alla base degli impairment test - secondo la quale è rilevante l’importo che l’impresa si attende di recuperare da quella attività, considerando le sinergie con altre attività. Ai fini dell’ impairment test l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato del Gruppo, che trova origine nell’acquisizione della partecipazione del 55% nel capitale sociale di IFIVER, è stato identificata un’unica CGU (IFIVER) tenuto conto dell’attività svolta, della tipologia di prodotti e servizi offerti, della tipologia di clientela cui i prodotti e servizi sono destinati, della localizzazione territoriale, nonché del suo sistema di organizzazione e controllo. Il valore contabile delle CGU Il valore contabile delle CGU deve essere determinato in modo coerente con i flussi finanziari utilizzati per stimare il valore recuperabile delle stesse. Nell’ottica di un’impresa bancaria non è possibile individuare i flussi generati da una CGU senza considerare i flussi derivanti da attività/passività finanziarie. In altri termini, il valore recuperabile delle CGU è influenzato dai suddetti flussi e pertanto il valore contabile delle stesse deve essere determinato coerentemente al perimetro di stima del valore recuperabile. Coerentemente con la configurazione di valore espressa nel valore d’uso della CGU, il valore contabile di IFIVER considera tutte le attività e passività direttamente o indirettamente allocabili alla CGU, così come risultante dal prospetto di stato patrimoniale al 31 dicembre 2018. Il valore d’uso delle CGU Il Valore d’Uso delle CGU è determinato attraverso la stima del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede possano essere generati dalle CGU. Tali flussi finanziari sono di norma stimati

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utilizzando l’ultimo piano d’impresa disponibile, ovvero, in mancanza, attraverso la formulazione di un piano previsionale interno da parte del management. Normalmente il periodo di previsione analitica comprende un arco temporale massimo di cinque anni. Il flusso dell’ultimo esercizio di previsione analitica viene proiettato in perpetuità (tramite il ricorso a formule di rendita perpetua o alternativamente temporanea qualora non risulti realistico che le attività oggetto di valutazione siano idonee a produrre flussi finanziari positivi in un arco temporale di lungo periodo), attraverso un appropriato tasso di crescita “g” ai fini del cosiddetto “Terminal Value”. Il tasso “g” viene determinato assumendo come fattore di crescita il tasso di sviluppo del Prodotto Interno Lordo nei Paesi in cui i flussi si generano. Alternativamente, il Terminal Value potrebbe essere determinato ricorrendo ad un valore finale di vendita o di liquidazione. Nella determinazione del Valore d’Uso i flussi finanziari devono essere attualizzati ad un tasso che rifletta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. In particolare i tassi di attualizzazione da utilizzare devono incorporare i valori correnti di mercato con riferimento alla componente risk free e premio per il rischio correlati alla componente azionaria osservati su un arco temporale sufficientemente ampio per riflettere condizioni di mercato e cicli economici differenziati. Il valore d’uso della CGU IFIVER è stato stimato considerando i flussi finanziari complessivi attesi dall’attività di intermediazione creditizia e dell’attività di investimento finanziario. Il valore d’uso è quindi stato determinato applicando il criterio del dividend discount model che prevede l’’attualizzazione, ad un adeguato tasso di sconto, dei flussi di dividendo potenzialmente distribuibili agli azionisti, dato il vincolo di mantenimento di un adeguato livello minimo di patrimonializzazione, con riguardo altresì ai requisiti minimi previsti dalla regolamentazione di Banca d’Italia. L’applicazione del dividend discount model ai fini della determinazione del valore d’uso La determinazione dei dividendi distribuibili, nella logica del dividend discount model, è avvenuta sulla base dell’aggiornamento del piano economico finanziario 2018-2020 di IFIVER redatto dal Management e presentato a Banca d’Italia per la richiesta di iscrizione all’Albo ex art. 106 del TUB. L’aggiornamento del piano economico finanziario, che copre gli esercizi 2019-2021 è stato elaborato sulla base del budget 2019 di IFIVER, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 4 dicembre 2018. In linea con la configurazione di valore adottata, il tasso di attualizzazione utilizzato è stimato nella sola ottica equity side cioè considerando solamente il costo del capitale proprio, o costo opportunità del capitale (Ke). Per la determinazione del costo medio dell’equity, il principio Contabile Internazionale IAS 36 fa espresso riferimento al modello del CAPM secondo cui il costo dell’equity viene determinato quale somma tra il rendimento degli investimenti privi di rischio e un premio per il rischio – a sua volta – dipendente dalla rischiosità sistematica dell’azienda oggetto di valutazione, misurata attraverso un coefficiente beta. In particolare: - Risk free rate: media a 12 mesi a ritroso dal 31 dicembre media a 12 mesi a ritroso dal 31

dicembre 2018 dei buoni del tesoro italiani a 10 anni (fonte Bloomberg). Il risk free rate incorpora il country risk premium in conformità con una delle opzioni indicate dalle Linee Guida dell’OIV

- Premio per il rischio: Premio rilevato a gennaio 2019 (fonte Damodaran) per i Paesi a economia matura (USA).

- Beta: Media dei Beta 2 anni, a ritroso dal 31 dicembre 2018, weekly levered delle società bancarie/finanziarie operanti sul territorio italiano (fonte Bloomberg).

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La configurazione di valore ricercata deve esprimere il valore di IFIVER ante aumento di capitale, ma nella prospettiva di continuità garantita dall’aumento di capitale sociale. Si tratta di determinare, pertanto, il valore di IFIVER in continuità aziendale, ma al netto dell’aumento di capitale (cd. valutazione pre money). Il valore pre money è calcolato assumendo uno scenario che considera gli effetti positivi in termini di reddito derivanti dall’aumento di capitale e gli effetti negativi in termini di flussi di cassa necessari a garantire la patrimonializzazione, attualizzati alla data di riferimento della stima. Analisi di sensitività Sui risultati del Test è stata eseguita una analisi di sensitività volta a determinare il costo opportunità del capitale teorico (Ke teorico) che porta all’annullamento dell’headroom

eventualmente esistente tra il recoverable amount e il carrying amount. Risultati dell’impairment test L’ impairment test ha evidenziato come, al 31 dicembre 2018, il valore d’uso della CGU IFIVER sia superiore al rispettivo valore contabile. Non è stato dunque necessario procedere ad alcuna svalutazione dell’avviamento. SEZIONE 11 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ F ISCALI – VOCE 110 DELL’ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO 11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

31/12/2018 31/12/2017

In contropartita del conto economico

Fondo rischi e oneri 694 583

Svalutazione crediti 25.430 25.430

Impairment su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 134 134

Perdite fiscali 5.437 2.106

Altre partite 1.228 893

Totale Attività per imposte anticipate in contropartita del conto economico 32.923 29.146

In contropartita a Patrimonio Netto

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.102 106

Perdite Attuariali su piani a benefici definiti 208 220

Copertura di flussi finanziari - 3

Altre partite 5 -

Totale Attività per imposte anticipate con contropartita Patrimonio Netto 1.315 329

TOTALE 34.238 29.475

La voce delle “attività per imposte anticipate” accoglie fra le Perdite Fiscali l’effetto fiscale della FTA_IFRS9 all’1/1/2018 della Capogruppo per un ammontare di 6.015 mila euro e lo scarico per 721 mila euro, il residuo dell’FTA_IFRS9 verrà scaricato nei prossimi nove anni; la perdita fiscale dell’anno precedente è stata girata al conto Credito d’Imposta da Perdita nelle attività fiscali correnti. La componente delle imposte anticipate relative alle svalutazioni crediti (differenze temporanee deducibili in esercizi successivi), non registra movimentazioni in quanto la legge di Stabilità 2019 ha congelato il piano di rientro definito nel DL 83/2015 “Decreto Giustizia”, la quota che si doveva scaricare nel 2018 è stata accodata al piano originale e verrà scaricata nel 2026.

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11.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2018 31/12/2017

In contropartita del conto economico Interessi non incassati ex.DL.74 Sisma 925 1.274

Interessi di mora non incassati 397 872

Altre partite 27 35

Totale Passività per imposte differite in contropartita del conto economico 1.349 2.181

In contropartita a Patrimonio Netto Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 97 263

Altre partite 1 - Totale Passività per imposte differite in contropartita a Patrimonio netto 98 263

TOTALE 1.447 2.444

La voce delle “Passività fiscali per imposte differite” evidenzia un decremento legato alla riduzione delle imposte sugli interessi di mora ed interessi ex.DL74, in parte incassati ed in parte scaricati per la chiusura dei rapporti di sofferenze, nell’ambito della cessione del portafoglio NPL. 11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al conto economico)

31/12/2018 31/12/2017

1. Importo iniziale 29.146 28.902

2. Aumenti 7.096 3.402 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 7.092 3.402

a) relative a precedenti esercizi 875 -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 6.217 3.402

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 4 -

3. Diminuzioni 3.319 3.158 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 913 2.835

a) rigiri 913 2.835

b) svalutazioni per avvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni 2.406 323

a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 2.109 323

b) altre 297 -

4. Importo finale 32.923 29.146

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80

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita al conto economico)

31/12/2018 31/12/2017

1. Importo iniziale 27.512 28.091

2. Aumenti 27 2.082

3. Diminuizioni 2.109 2.661 3.1 Rigiri - 2.338

3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta 2.109 323

a) derivante da perdite di esercizio - -

b) derivante da perdite fiscali 2.109 323

3.3 Altre diminuizioni - -

4. Importo finale 25.430 27.512

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)

31/12/2018 31/12/2017

1. Importo iniziale 2.181 7.103

2. Aumenti 607 727

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 607 727

a) relative a precedenti esercizi 581 727

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 26 -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuizioni 1.439 5.649 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.439 5.649

a) rigiri 1.439 5.649

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuizioni - -

4. Importo finale 1.349 2.181

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11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al patrimonio netto)

31/12/2018 31/12/2017

1. Importo iniziale 333 1.721

2. Aumenti 997 106 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 996 106

a) relative a precedenti esercizi 996 106

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 1 -

3. Diminuizioni 15 1.498 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 12 1.451

a) rigiri 12 1.451

b) svalutazioni per avvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuizioni 3 47

4. Importo finale 1.315 329

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al patrimonio netto)

31/12/2018 31/12/2017

1. Importo iniziale 264 1.415

2. Aumenti 15 141

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 15 141

a) relative a precedenti esercizi 15 141

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuizioni: 181 1.293 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 159 1.293

a) rigiri 159 1.200

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 93

3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuizioni 22 -

4. Importo finale 98 263

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11.8 Altre informazioni Attività fiscali correnti: La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato:

31/12/2018 31/12/2017

- Crediti d'imposta in c/capitale per Istanze di Rimborso 1.779 1.779

- Acconti versati 68 389

- Crediti verso Erario per IRES, IRAP e Perdita Fiscale 7.280 4.770

Totale complessivo attività fiscali correnti 9.127 6.938

La voce include la perdita fiscale rilevata nella dichiarazione UnicoSC2018 della Capogruppo per l’anno fiscale 2017. Nel dato dell’anno precedente è stato riclassificato dai crediti verso erario ai crediti per istanze di rimborso un ammontare di 1.486 mila euro (per l’istanza sull’Irap relativa al costo del lavoro per le annualità 2007-2011). Passività fiscali correnti Il fondo “passività fiscali correnti” comprende:

31/12/2018 31/12/2017

importo residuo dall'anno precedente - - imposte stanziate nel bilancio d'esercizio: - Irap ed Ires dell'esercizio 179 337 - utilizzo fondo residuo anno precedente - -

Totale fondo imposte correnti 179 337

SEZIONE 12 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 120 DELL’ATTIVO E VO CE 70 DEL PASSIVO Voce non applicabile.

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SEZIONE 13 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 130

13.1 Altre attività: composizione

31/12/2018 31/12/2017 Crediti verso l'Erario

Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 6.097 6.628 Crediti d'imposta per finanziamenti sisma 9.033 6.283 Crediti verso l'erario per imposte indirette 36 40 Credito d'imposta per ritenute su interessi passivi - 629

Parziale 15.166 13.580 Assegni di c/c tratti su altri istituti

4.761 3.738

Assegni tratti su c/c di clientela

- 1.562

Debitori diversi per commissioni attive

4.964 5.620

Disposizioni per causali varie da addebitare alla clientela

- -

Conto transitorio ATM

1.367 737

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali

1.069 1.247 Conto transitorio rimesse contante tra filiali

3.873 -

Ratei attivi

1 2

Risconti attivi

145 120

Partite in corso di lavorazione mutui - 3

Conto transitorio fatture 3 3

Conto transitorio banche - -

Crediti vari per carte di credito - -

Bolli da recuperare 1.398 3.157

SDD da addebitare alla clientela 7.033 10.584

Altre partite 13.767 11.011 Totale 53.547 51.364

Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste: Crediti verso l’Erario Tale voce accoglie tutti i crediti verso l’erario connesse con l’attività di sostituto d’imposta. La sostanziale stabilità di tali crediti verso l’erario è riconducibile principalmente alla stabilità delle aliquote fiscali. L’unico significativo scostamento è riconducibile al credito d’imposta connesso al sisma del maggio 2012 (DL.74/2012 e DL.174/2012) principalmente per i finanziamenti per la ricostruzione, le cui rate con scadenza 31/12/2018 generano tale credito che verrà utilizzato nei mesi seguenti.

Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi giorni del mese successivo. Debitori diversi per commissioni attive Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza. Migliorie e spese incrementative su beni di terzi

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Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione. Bolli da recuperare Tali importi si riferiscono all’imposta di bollo recuperata dalla clientela nelle prime settimane dell’anno successivo ma di competenza dell’esercizio di bilancio, la significativa riduzione rispetto all’anno precedente è dovuta al passaggio alla rendicontazione trimestrale anche sui dossier amministrati come già avveniva per i dossier gestiti, con evidenti effetti sul recupero del bollo dalla clientela. SDD da addebitare alla clientela Tali importi si riferiscono agli SDD (Sepa Direct Debit) pervenuti e non ancora scaduti e pertanto in attesa di essere addebitati alla clientela. Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.

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PASSIVO SEZIONE 1 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL COST O AMMORTIZZATO - VOCE 10 1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017

Valore Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value Livello

1 Livello

2 Livello

3 Livello

1 Livello

2 Livello

3 1. Debiti verso banche centrali 494.319 X X X 347.000 X X X 2. Debiti verso banche 140.900 X X X 2.539 X X X

2.1 Conti correnti e depositi a vista 1.731 X X X 2.539 X X X 2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X 2.3 Finanziamenti 139.169 X X X - X X X

2.3.1 Pronti contro termine passivi 139.169 X X X - X X X 2.3.2 Altri - X X X - X X X

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

- X X X - X X X

2.5 Altri debiti - X X X - X X X

TOTALE 635.219 - - 635.219 349.539 - - 349.539

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017

Valore Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value Livello

1 Livello

2 Livello

3 Livello

1 Livello

2 Livello

3 1 Conti correnti e depositi a vista 1.361.534 X X X 1.274.094 X X X 2 Depositi a scadenza 293.594 X X X 194.088 X X X 3 Finanziamenti 398.088 X X X 377.119 X X X

3.1 Pronti contro termine passivi 20.906 X X X 56.282 X X X 3.2 Altri 377.182 X X X 320.837 X X X

4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

X X X - X X X

5 Altri debiti 90.094 X X X 123.458 X X X

TOTALE 2.143.310 - - 2.143.310 1.968.759 - - 1.968.774

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1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

TIPOLOGIA TITOLI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017

Valore Bilancio

Fair value Valore

Bilancio

Fair Value Livello

1 Livello

2 Livello

3 Livello

1 Livello

2 Livello

3 A. Titoli

1. obbligazioni 50.866 - - 50.666 158.950 - - 157.611

1.1 strutturate - - - - - - - -

1.2 altre 50.866 - - 50.666 158.950 - - 157.611

2. altri titoli 4.191 - - 4.191 8.090 - - 8.090

2.1 strutturati - - - - - - - -

2.2 altri 4.191 - - 4.191 8.090 - - 8.090

TOTALE 55.057 - - 54.857 167.040 - - 165.701

Le obbligazioni emesse dalla Controllante, pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti direttamente dal mercato. Nel corso del 2018 non è stata emessa alcuna obbligazione. 1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Al 31 dicembre 2018 i titoli subordinati, presenti tra i titoli in circolazione, ammontano a 6.815 mila euro. I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:

Titolo Codice titolo Data di emissione

Data di scadenza

Tasso interesse

Valore nominale

complessivo al

31/12/2018

Valore nominale (al netto

dei riacquisti)

al 31/12/2018

Valore di bilancio al 31/12/2018

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.356 5.383

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 1.432

8.187 8.056 6.815

In caso di liquidazione della Cassa, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli aventi un più elevato grado di subordinazione. 1.5 Dettaglio dei debiti strutturati Non sono presenti debiti strutturati. 1.6 Debiti per leasing finanziario Non sussistono passività della specie.

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SEZIONE 2 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 20 2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017

VN FV

FV* VN FV

FV* Livello 1

Livello 2

Livello 3

Livello 1

Livello 2

Livello 3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -

3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X 3.1.2 Altre - - - - X - - - - X

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -

3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X 3.2.2 Altri - - - - X - - - - X

TOTALE A - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - 2.493 - - - 2.181 -

1.1 Di negoziazione X - 2.493 - X X - 2.181 - X 1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X 1.3 Altri X - - - X X - - - X

2. Derivati creditizi - - - - - - 2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X 2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X 2.3 Altri X - - - X X - - - X

TOTALE B X - - - X X - 2.181 - X TOTALE A+B X - - - X X - 2.181 - X

Legenda: VN = valore nominale o nozionale FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione 2.2 Dettaglio delle “Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate. 2.3 Dettaglio delle “Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati. SEZIONE 3 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE - VOCE 30 Voce non applicabile.

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 40 Al 31 dicembre 2018 non sono presenti derivati di copertura.

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SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 50 Voce non applicabile. SEZIONE 6 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 60 Si rimanda alla Sezione 10 dell’attivo. SEZIONE 7 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VI A DI DISMISSIONE - VOCE 70 Non esistono passività della specie. SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 80 8.1 Altre passività: composizione

31/12/2018 31/12/2017

Importi da versare all'Erario per conto terzi 3.303 3.592

Importi da versare all'Erario per imposte indirette 608 479

Somme a disposizione per bonifici da eseguire 15.260 27.707

Mav presentati da clientela 335 424

Fatture da ricevere 585 1.075

Debiti verso fornitori e agenti 1.275 1.012

Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 1.109 1.153

Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 27.044 12.361

Depositi cauzionali 54 51

Debiti per commissioni passive 89 48

Titoli da accreditare alla clientela 352 37

Conto transitorio carte di credito 1.791 983

Carte di credito per pagamenti rateali 686 769

IVA da versare 55 90

Conto transitorio assegni 130 30

Ratei e risconti passivi 254 258

Debiti verso personale dipendente 1.839 2.813

Conto transitorio banche - 337

Negoziazione valute 444 204

Altre partite 4.646 3.672

Totale 59.859 57.095

Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative: Somme a disposizione per bonifici da eseguire Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.

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Fatture da ricevere Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza. Conto transitorio assegni Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento. Ratei e risconti passivi Tale voce accoglie i ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce propria. Debiti verso personale dipendente Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute e per premi che saranno liquidati nell’esercizio successivo. La voce accoglie anche il conto del debito residuo per gli incentivi all’esodo relativi all’accordo 2017-2020. Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza. Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori. SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSON ALE – VOCE 90 9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2018 31/12/2017

A. Esistenze iniziali 3.562 3.661

B. Aumenti 20 41 B1. Accantonamento dell'esercizio 20 41

B2. Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 159 230 C1. Liquidazioni effettuate 159 230

C2. Altre variazioni - -

D. Rimanenze finali 3.423 3.472

TOTALE 3.423 3.472

La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 45 mila euro ed una ripresa di 44 mila euro relativi a utili/perdite attuariali contabilizzati in contropartita ad una riserva di patrimonio netto. 9.2 Altre informazioni A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/2006 sono rimaste in azienda, nel corso del primo semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme

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pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione). Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di riferimento del bilancio sono di seguito esposte: Basi tecniche economico - finanziarie Tasso annuo di attualizzazione (*) 1,13% (indice Iboxx Corporate AA duration 7-10) Tasso annuo di inflazione 1,50% Tasso annuo incremento TFR 2,625% Basi tecniche demografiche

Mortalità Tavola di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria dello Stato

Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso

Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista dall’Assicurazione Generale Obbligatoria

La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%. SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100 10.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione

VOCI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 670 282

2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -

3. Fondi di quiescenza aziendali - -

4. Altri fondi per rischi ed oneri 1.791 1.501

4.1 controversie legali e fiscali 1.283 1.040

4.2 oneri per il personale 156 160

4.3 altri 352 301

TOTALE 2.461 1.783

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10.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue

Fondi su altri

impegni e altre

garanzie rilasciate

Fondi di quiescenza

Altri fondi per

rischi ed

oneri

TOTALE

A. Esistenze iniziali - - 1.501 1.501

B. Aumenti - - 463 463

B1. Accantonamento dell'esercizio - - 417 417

B2. Variazioni dovute al passare del tempo - - - -

B3. Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

B4. Altre variazioni - - 46 46

C. Diminuzioni - - 173 173

C1. Utilizzo nell'esercizio - - 166 166

C2. Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

C3. Altre variazioni - - 7 7

D. Rimanenze finali - - 1.791 1.791

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Primo stadio Secondo stadio

Terzo stadio

Totale

Impegni a erogare fondi 90 - - 90

Garanzie finanziarie rilasciate 166 63 351 580

TOTALE 256 63 351 670

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate Non sono presenti fondi della specie. 10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Voce non applicabile. 10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi Gli “altri fondi” sono costituiti da: - controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e

revocatorie fallimentari; i tempi sono dettati dalla “giustizia civile”, gli importi accantonati sono il frutto di valutazioni analitiche su ciascuna pratica dove il “petitum” viene ponderato per la probabilità che il Gruppo ha di soccombere nella causa;

- oneri per il personale: include il “fondo di contingenza” relativo all’impegno a corrispondere un capitale aggiuntivo alle prestazioni in caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità permanente.

- altri fondi : si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivanti dai reclami e del fondo Indennità Risoluzione di Rapporto.

SEZIONE 11 – RISERVE TECNICHE: COMPOSIZIONE – VOCE 110 Voce non applicabile.

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SEZIONE 12 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 130 11.1 Azioni rimborsabili: composizione Non sono presenti azioni della specie. SEZIONE 13 – PATRIMONIO DEL GRUPPO – VOCI 120,130,140,150,160,170 e 180 13.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

31/12/2018 31/12/2017

Capitale Sociale 77.142 77.142

TOTALE 77.142 77.142

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 14.949.935 azioni ordinarie di nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio il Gruppo non aveva in portafoglio azioni di propria emissione. 13.2 Capitale – Numero azioni della capogruppo: variazioni annue Nel corso dell’esercizio 2018 il numero delle azioni non ha subito variazioni. 13.3 Capitale: altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.

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93

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Natura/Descrizione Importo

Quota disponibile per

Possibilità di utilizzazione

Quota disponibile

Capitale 77.142

-

-

Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851 Riserve Riserva legale 27.057 A(2) B -

Riserva statutaria 29.606 ABC 29.606

Riserva straordinaria 41.072 ABC 41.072

Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420

Riserva costituita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53

Riserva da First time adoption (30.764) -

Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174

Riserve da valutazione Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo presunto" delle attività materiali

7 ABC 7

Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (548) (3) Riserve di valutazione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

4.789 (3)

Copertura dei flussi finanziari - (3)

Azioni proprie (2)

Strumenti di Capitale -

TOTALE 185.857 108.183

Perdite d'esercizio (1.209)

Patrimonio di pertinenza di terzi 1.062

TOTALE PATRIMONIO NETTO 185.710

Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità. (*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci. (1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del

capitale sociale (art. 2431). (2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale. (3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005 13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Voce non applicabile. 13.6 Altre informazioni Non si segnalano ulteriori informazioni rispetto a quelle già riportate nei paragrafi precedenti.

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SEZIONE 14 – PATRIMONIO DI PERTINENZA DI TERZI– VOCE 190 14.1 Dettaglio della voce 210 “patrimonio di pertinenza di terzi”

Denominazioni imprese 31/12/2018

Partecipazioni in società consolidate con interessenze di terzi significative

1. I.FI.VE.R. S.P.A. 863

2. REEVAL S.PA. 199

Altre partecipazioni -

Totale 1.062 14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Voce non applicabile. Altre informazioni 1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate

31/12/2018 31/12/2017 Primo stadio

Secondo stadio

Terzo stadio

Impegni a erogare fondi 632.219 1.313 1.707 635.239

a) Banche Centrali - - - -

b) Amministrazioni pubbliche 87.003 - - 87.003

c) Banche - - - -

d) Altre società finanziarie 19.663 - - 19.663

e) Società non finanziarie 487.060 763 1.687 489.510

f) Famiglie 38.493 550 20 39.063

Garanzie finanziarie rilasciate 56.087 490 3.039 59.616

a) Banche Centrali - - - -

b) Amministrazioni pubbliche 71 - - 71

c) Banche 39 - - 39

d) Altre società finanziarie 808 - - 808

e) Società non finanziarie 49.968 475 3.027 53.470

f) Famiglie 5.201 15 12 5.228

La presente tabella non riporta il dato dell’esercizio precedente poiché , a seguito delle modifiche introdotte dai principi contabili in vigore dal 1°gennaio 2018, il dato al 31 dicembre 2017, riclassificato secondo le disposizioni del 5° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n.262/2005, non risulterebbe utile ai fini della comparabilità. 2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate Fattispecie non presente.

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3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

PORTAFOGLI 31/12/2018 31/12/2017

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 508.003 377.545

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 160.539 -

4. Attività materiali - -

di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Il dettaglio delle attività costituite a garanzia è il seguente:

31/12/2018 31/12/2017

- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 160.656 56.174

- Titoli a garanzia di operazioni di raccolta sull'eurosistema 507.886 321.371

- Titoli a garanzia di altre operazioni - -

668.542 377.545

4. Informazioni sul leasing operativo I beni locati dal Gruppo sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati le filiali e da beni mobili quali automobili e macchine per ufficio. I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni mobili e immobili relativi ai contratti in essere, sono così cadenzati:

Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Beni immobili 1.541 4.099 1.169 Beni mobili 200 73 -

Totale 1.741 4.172 1.169

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96

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

TIPOLOGIA SERVIZI 31/12/2018

1.Esecuzione di ordini per conto della clientela 477 a) acquisti 212

1. regolati 212

2. non regolati -

b) vendite 265

1. regolate 265

2. non regolate -

2. Gestioni di portafogli 407.633

3. Custodia e amministrazione di titoli 2.456.865 a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni

di portafogli) -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -

2. altri titoli -

b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri 1.375.093

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 117.137

2. altri titoli 1.257.956

c) titoli di terzi depositati presso terzi 1.366.003

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 1.081.772

4. Altre operazioni -

La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle operazioni effettuate con la clientela. Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni gestiti. 6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche

Ammontare lordo delle

attività finanziarie

Ammontare delle

passività finanziarie compensato in bilancio

Ammontare netto delle

attività finanziarie riportato in

bilancio

Ammontari correlati non

oggetto di compensazione in

Bilancio

Ammontare netto

Ammontare netto

Strumenti finanziari

Depositi di

contante posti a

garanzia

31/12/2018 31/12/2017

(a) (b) (c=a-b) (d) (e) (f=c-d-e) 1. Derivati 127 - 127 115 - 12 23 2. Pronti contro termine - - - - - - - 3. Prestito titoli - - - - - - - 4. Altre - - - - - - - TOTALE 31/12/18 127 - 127 115 - 12 X TOTALE 31/12/17 254 - 254 236 - X 23

Il Gruppo ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei quali è prevista la compensazione; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro standard ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

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97

Gli importi indicati, nel bilancio non risultano mai compensati in quanto non risultano soddisfatti i criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.

7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche

Ammontare lordo delle passività

finanziarie

Ammontare delle

attività finanziarie compensato in bilancio

Ammontare netto delle passività

finanziarie riportato in

bilancio

Ammontari correlati non

oggetto di compensazione in

Bilancio

Ammontare netto

Ammontare netto

Strumenti finanziari

Depositi di

contante posti a

garanzia

31/12/2018 31/12/2017

(a) (b) (c=a-b) (d) (e) (f=c-d-e) 1. Derivati 2.305 - 2.305 115 6.590 (4.400) (4.566)

2. Pronti contro termine - - - - - -

3. Prestito titoli - - - - - -

4. Altri - - - - - -

TOTALE 31/12/18 2.305 - 2.305 115 6.590 (4.400) x

TOTALE 31/12/17 1.930 - 1.930 236 6.260 X (4.566)

Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono stati compensati nello Stato Patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello Stato Patrimoniale senza effettuare compensazioni in quanto regolati da “accordi quadro di compensazione o similari” che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32 paragrafo 42. Il Gruppo ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei quali è prevista la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie in caso di default della controparte; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro standard ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

Gli importi indicati, nel bilancio non risultano compensati in quanto non risultano soddisfatti i criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.

Relativamente ai valori inseriti nelle tabelle 6 e 7 in linea con quanto previsto dall’IFRS 7 e dalle nuove disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che:

- le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value;

- i “Depositi in contante ricevuti/dati in garanzia” sono evidenziati nella colonna (e);

- nella colonna (f) “Ammontare netto” è indicata l’esposizione creditoria/debitoria netta verso la controparte;

8. Operazioni di prestito titoli Il Gruppo non ha in essere operazioni della specie. 9. Informativa sulle attività a controllo congiunto Il Gruppo non ha in essere operazioni della specie.

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98

Parte C – Informazioni sul conto economico SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

VOCI/FORME TECNICHE Titoli di debito

Finanziamenti Altre

operazioni 31/12/2018 31/12/2017

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico:

1 - - 1 -

1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - - 1 - 1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - - 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate

al fair value - - - - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

306 - X 306 3.160

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 638 49.193 - 49.831 44.659 3.1 Crediti verso banche - 38 X 38 1.206 3.2 Crediti verso clientela 638 49.155 X 49.793 43.453

4. Derivati di copertura X X - - 359 5. Altre attività X X - - 6. Passività finanziarie X X X 1.407 -

Totale 945 49.193 - 51.545 48.178 di cui: interessi attivi su attività impaired - 10.477 - 10.477 - Gli interessi attivi comprendono gli interessi incassati su posizioni a sofferenza oggetto della cessione. Gli interessi maturati sulle passività finanziarie sono relativi al TLTRO2. Nei crediti verso clientela sono compresi interessi per 6.507 mila euro su posizioni in sofferenza, 3.223 mila euro su posizioni in inadempienza probabile e 747 mila euro su esposizioni appartenenti alla categoria degli scaduti e/o sconfinanti deteriorati.

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99

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31/12/2018 31/12/2017 Interessi attivi su attività in valuta 34 34

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

VOCI/FORME TECNICHE Debiti Titoli Altre

operazioni 31/12/2018 31/12/2017

1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.898 4.257 - 13.155 13.977 1.1 Debito verso banche centrali 9 X X 9 3 1.2 Debiti verso banche 8 X X 8 10 1.3 Debiti verso clientela 8.881 X X 8.881 7.267 1.4 Titoli in circolazione X 4.257 X 4.257 6.697

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - 4. Altre passività e fondi X X - - - 5. Derivati di copertura X X 9 9 - 6. Attività finanziarie X X X 1.081 64

TOTALE 8.898 4.257 9 14.245 14.041

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

31/12/2018 31/12/2017 Interessi passivi su passività in valuta 1 4

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

31/12/2018 31/12/2017 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 18 783 B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (27) (424)

C. Saldo (A-B) (9) 359

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100

SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017 a) garanzie rilasciate 745 816 b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 16.207 16.132

1. negoziazione di strumenti finanziari 1 74 2. negoziazione di valute 125 121 3. gestione portafogli 4.660 5.081 4. custodia e amministrazione di titoli 161 163 5. banca depositaria 151 135 6. collocamento di titoli 5.264 4.751 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 440 464 8. attività di consulenza 203 180

8.1 in materia di investimenti 203 180 8.2 in materia di struttura finanziaria - -

9. distribuzione di servizi di terzi 5.203 5.164 9.1 gestioni di portafogli - -

9.1.1 individuali - - 9.1.2 collettive - -

9.2 prodotti assicurativi 4.230 4.168 9.3 altri prodotti 973 996

d) servizi di incasso e pagamento 4.576 4.630 f) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - - e) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.555 4.152 j) altri servizi 6.682 4.588

TOTALE 32.765 30.319

2.2 Commissioni passive: composizione

SERVIZI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

a) garanzie ricevute 22 34 b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 216 288

1. negoziazione di strumenti finanziari 23 29 2. negoziazione di valute - - 3. gestione portafogli 43 50

3.1 proprie 43 50 3.2 delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli 148 168 5. collocamento di strumenti finanziari 1 - 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti, servizi 1 41

d) servizi di incasso e pagamento 1.292 1.355 e) altri servizi 2.348 723

TOTALE 3.878 2.400

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101

SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

VOCI/PROVENTI 31/12/2018 31/12/2017

Dividendi Proventi simili

Dividendi Proventi simili

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

1.495 - 3.317 -

D. Partecipazioni - - - -

TOTALE 1.495 3.317 - SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI Plusvalenze

(A)

Utili da negoziazione

(B)

Minusvalenze (C)

Perdite da negoziazione

(D)

Risultato netto

(A+B) - (C+D)

1. Attività finanziarie di negoziazione - 409 - - 409 1.1 Titoli di debito - 409 - - 409 1.2 Titoli di capitale - - - - - 1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - - - - -

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 2.1 Titoli di debito - - - - - 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - -

Attività e passività finanziarie: differenze di cambio

X X X X 288

3. Strumenti derivati 757 511 (975) (84) 207 3.1 Derivati Finanziari 757 511 (975) (84) 209

- Su titoli di debito e tassi d'interesse 757 463 (975) (37) 208 - Su titoli di capitale e indici azionari - 48 - (47) 1 - Su valute e oro X X X X (2) - altri - - - - -

3.2 Derivati su crediti

di cui: coperture naturali connesse con la fair value option (IFRS 9, par. 6.7.1 e IFRS 7, par. 9 lett. d)

X X X X -

TOTALE 757 920 (975) (84) 904 I risultati economici dell’attività di negoziazione risentono dell’ormai esigua attività di trading effettuata dal Gruppo. L’attività in strumenti derivati è effettuata a copertura di poste dell’attivo e/o del passivo.

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102

SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di cop ertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione

COMPONENTI REDDITUALI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

A. Proventi relativi a A.1 Derivati di copertura del fair value - - A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - - A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - 289 A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - -

Totale proventi dall'attività di copertura (A) - 289 B. Oneri relativi a

B.1 Derivati di copertura del fair value - 499 B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - - B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - - B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - -

Totale oneri dell'attività di copertura (B) - 499 C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) - (210) di cui: risultato delle coperture su posizioni nette (IFRS 7 24C, lett. b) vi); IFRS9 6.6.4)

- -

SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione

VOCI/COMPONENTI REDDITUALI 31/12/2018 31/12/2017

Utili Perdite Risultato

netto Utili Perdite

Risultato netto

A. Attività finanziarie

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato:

4.562 (14.986) (10.424) - (530) (530)

1.1 Crediti verso banche - - - - - - 1.2 Crediti verso clientela 4.562 (14.986) (10.424) - (530) (530)

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddititività complessiva

3.320 (201) 3.119 16.735 (5.027) 11.708

2.1 Titoli di debito 3.320 (201) 3.119 16.735 (5.027) 11.708 2.2 Finanziamenti - - - - - -

TOTALE ATTIVITA' (A) 7.882 (15.187) (7.305) 16.735 (5.557) 11.178 B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

8 (3) 5 34 (14) 20

1. Debiti verso banche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli in circolazione 8 (3) 5 34 (14) 20

TOTALE PASSIVITA' (B) 8 (3) 5 34 (14) 20

Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 10.424 migliaia di euro,attiene alle operazioni di cessione di crediti avvenuta nel mese di ottobre 2018. Per maggiori dettagli di tale operazione si rimanda a quanto riportato nell’apposito paragrafo “La cessione delle sofferenze” della Relazione al Bilancio individuale della Capogruppo.

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103

Relativamente alle “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Titoli di debito” gli utili netti sono imputabili principalmente a cessioni di titoli di Stato. SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value – Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value Fattispecie non presente. 7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI

Plusvalenze (A)

Utili da realizzo

(B) Minusvalenze(C) Perdite da

realizzo (B)

Risultato netto (A+B) -

(C+D) 1. Attività finanziarie 14 - (929) - (915)

1.1 Titoli di debito - - - - - 1.2 Finanziamenti - - - - - 1.3 Quote di O.I.C.R. 14 - (929) - (915) 1.4 Finanziamenti - - - - -

2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio

X X X X -

TOTALE 14 - (929) - (915)

SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI

RETTIFICHE DI VALORE (1)

RIPRESE DI VALORE (2)

31/12/2018 31/12/2017 Primo e secondo stadio

Terzo stadio Primo e secondo stadio

Terzo stadio Write-

off Altre

A. Crediti verso banche - - - 26 - 26 - - Finanziamenti - - - - - - - - Titoli di debito - - - 26 - 26 -

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - - B. Crediti verso clientela (703) (2.154) (19.162) 369 13.354 (8.296) (15.546)

- Finanziamenti (33) (2.154) (19.162) 369 13.354 (7.626) (15.546) - Titoli di debito (670) - - - - (670) -

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -

C. Totale (703) (2.154) (19.162) 395 13.354 (8.270) (15.546)

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104

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI

RETTIFICHE DI VALORE (1)

RIPRESE DI VALORE (2)

31/12/2018 31/12/2017 Primo e secondo stadio

Terzo stadio Primo e secondo stadio

Terzo stadio Write-

off Altre

A. Titoli di debito (294) - - - - (294) - B. Finanziamenti - - - - - - -

- Verso clientela - - - - - - - - Verso banche - - - - - - -

di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate

- - - - - - -

TOTALE (294) - - - - (294) 2.606 SEZIONE 9 – Utile/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 9.1 Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione Voce non applicabile. SEZIONE 10 – Premi netti – Voce 160 Voce non applicabile. SEZIONE 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Voce non applicabile.

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105

SEZIONE 12 - Le spese amministrative – Voce 190 12.1 Spese per il personale: composizione

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1) Personale dipendente 29.501 29.149 a) salari e stipendi 20.646 20.374 b) oneri sociali 5.667 5.558 c) indennità di fine rapporto - - d) spese previdenziali - - e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.248 1.200 f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -

- a contribuzione definita - - - a benefici definita - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 675 633 - a contribuzione definita 675 633 - a benefici definita - -

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.265 1.384

2) Altro personale in attività 26 22 3) Amministratori e sindaci 749 398 4) Personale collocato a riposo 1 1 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende - - 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -

TOTALE 30.277 29.570

Per quanto riguarda la riga 1e) accantonamento al fondo TFR, si veda il commento nella Parte A sezione 9. 12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI

31/12/2018 31/12/2017 Personale dipendente 436 436

a) dirigenti 7 8 b) quadri direttivi 131 127 c) restante personale dipendente 298 301 Altro personale 7 3

Numero complessivo dei dipendenti 443 439

Nella tavola sopra esposta viene esposto l’organico medio dell’anno, calcolato come media delle evidenze suddivise per categoria a ciascun fine mese dell’anno. 12.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: costi e ricavi Non vi sono attività classificate in questo comparto.

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106

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:

TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

- rimborso spese di trasferta 171 174 - spese per formazione 129 169 - altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 747 788 - frange benefit 53 85 - oneri per l'incentivazione all'esodo 96 94 - altre spese 69 74

TOTALE 1.265 1.384

12.5 Altre spese amministrative: composizione

31/12/2018 31/12/2017

- stampati e cancelleria 262 257 - spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 1.028 965 - illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 546 539 - spese postali 530 490 - contributi associativi 1.371 1.840 - informazioni e visure 725 714 - vigilanza e trasporto valori 491 465 - fitti passivi di immobili 1.687 1.694 - spese legali e vertenze 821 725 - spese per acquisizione tesorerie 4 5 - canoni e manutenzione software 1.031 807 - consulenze 1.742 1.645 - pubblicità e rappresentanza 645 738 - operazione a premi 7 - - elaborazioni elettroniche c/o terzi 5.205 5.294 - spese pulizia 295 274 - manutenzione mobili e macchine 791 711 - manutenzione immobili 207 242 - spese assicurazioni 135 131 - libri ed abbonamenti a giornali 55 58 - spese per trasporti 279 315 - altre spese 454 447

Parziale SPESE 18.311 18.356 Imposte indirette e tasse: importi corrisposti nell'esercizio - imposta di bollo 4.928 5.087 - imposta comunale sugli immobili 339 325 - imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 591 479 - contributi al fondo risoluzione 1.315 876 - altre 264 246

Parziale IMPOSTE E TASSE 7.437 7.013

TOTALE 25.748 25.369

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SEZIONE 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 200 13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione Tale voce accoglie gli accantonamenti netti su crediti di firma e margini disponibili rispettivamente per 256 mila euro e 24 mila euro. 13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione Voce non presente. 13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Voci / Valori 31/12/2018 31/12/2017

Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi ed oneri

- Revocatorie Fallimentari 149 680 - Rischi per Cause 194 (112) - Altri Rischi ed Oneri 67 249 410 817

SEZIONE 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

ATTIVITA'/COMPONENTE REDDITUALE Ammortamento(A) Rettifiche di valore per

deterioramento(B)

Riprese di

valore(C)

Risultato netto (A + B - C)

A. Attività materiali A.1 Di proprietà 1.772 - - 1.772

- Ad uso funzionale 1.591 - - 1.591 - Per investimento 181 - - 181 - Rimanenze X - - -

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - - Ad uso funzionale - - - - - Per investimento - - - -

TOTALE 1.772 - - 1.772

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SEZIONE 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 15.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

ATTIVITA'/COMPONENTE REDDITUALE Ammortamento(A) Rettifiche di valore per

deterioramento(B)

Riprese di

valore(C)

Risultato netto (A + B - C)

A. Attività immateriali A.1 Di proprietà 180 - - 180

- Generate internamente dall'azienda - - - - - Altre 180 - - 180

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

TOTALE 180 - - 180

SEZIONE 16 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 16.1 Altri oneri di gestione: composizione Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:

Voci / Valori 31/12/2018 31/12/2017

- spese di manutenzione immobili di terzi 178 148 - spese ordinarie immobili di proprietà 62 46 - erogazioni liberali 15 11 - Perdite su cause e reclami 175 600 - sopravvenienze e malversazioni 2.160 337

Totale "altri oneri di gestione" (A) 2.590 1.142 16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:

Voci / Valori 31/12/2018 31/12/2017

- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 5.493 5.538 - recupero di interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento - - - recupero spese legali 138 43 - recupero di spese servizi di outsourcing prestati 166 161 - fitti attivi 210 230 - recuperi da assicurazioni 24 54 - sistemazioni su fiscalità pregressa - - - commissioni istruttoria veloce 357 469 - altri ricavi straordinari 539 1.670

Totale "altri proventi di gestione" (B) 6.927 8.165

Proventi netti sul conto economico (B) - (A) 4.337 7.023

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SEZIONE 17 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Voce non applicabile. SEZIONE 18 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Voce non applicabile. SEZIONE 19 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 270 Nel corso dell’esercizio 2018 il Gruppo non ha effettuato rettifiche di valore dell’avviamento. SEZIONE 20 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 20.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

COMPONENTE REDDITUALE/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

A. Immobili 24 - 1. Utili da cessione 24 - 2. Perdite da cessione - -

B. Altre attività (6) (1) 1. Utili da cessione - - 2. Perdite da cessione (6) (1)

RISULTATO NETTO 18 (1) SEZIONE 21 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 300 21.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

COMPONENTI REDDITUALI/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

1. Imposte correnti (-) (180) (3.953)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 256 (87)

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui L. 214/2011 (+) - 323

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 105 242

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 858 4.922

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-)(-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 1.039 1.447

Nelle imposte correnti è compreso l’effetto di due integrative a favore.

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19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per l'IRES aliquota

27,5%

Utile prima delle imposte Imponibile Imposta

Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico (466) (128)

Differenze Permanenti Positive (746)

Differenze Permanenti Negative 1.346

Differ.Temporanee Positive tassabili in esercizi successivi (976)

Differ.Temporanee Negative deducibili in esercizi successivi 5.518

Annullamento di Differ.Tempor.Negative deducibili da esercizi precedenti (3.139)

Annullamento di Differ.Tempor.Positive tassabili da eserc. precedenti 1.180

Totale differenze permanenti e temporanee 3.183 875

Imponibile fiscale e relativa IRES 2.717 747

Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per IRAP aliquota

5,57%

Utile prima delle imposte Imponibile Imposta

Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 27.089 1.509

Differenze Permanenti Positive (29.326)

Differenze Permanenti Negative 6.040

Differ.Temporanee Positive tassabili in esercizi successivi 1.054

Differ.Temporanee Negative deducibili in esercizi successivi -

Annullamento di Differ.Tempor.Negative deducibili da esercizi precedenti (3.358)

Annullamento di Differ.Tempor.Positive tassabili da eserc. precedenti -

Agevolazioni fiscali

Totali differenze permanenti e temporanee (25.590) (1.425)

Imponibile fiscale e relativa IRAP 1.499 84

Imposte correnti di esercizi precedenti 256

Impatto complessivo delle imposte correnti sul conto economico 1.087

SEZIONE 22 – Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte – Voce 320 Voce non applicabile.

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SEZIONE 23 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 340

DENOMINAZIONI IMPRESE TOTALE 31/12/2018

Partecipazioni consolidate con interessenze di terzi significative 209 I.FI.VER S.P.A. 208 REEVAL S.P.A. 1 Altre partecipazioni 0 Totale 209

SEZIONE 24 – Altre informazioni Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni. SEZIONE 25 – Utile per azione 25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale. 25.2 Altre informazioni Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.

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Parte D – Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

VOCI

TOTALE TOTALE

31/12/2018 31/12/2017

10. Utile (Perdita) d'esercizio (1.418) 9.453

Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 371 366

20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: 353 369

a) Variazione di fair value 317 2.380

b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto 36 (2.011)

30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del

proprio merito creditizio): -

-

a) Variazione di fair value -

-

b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto -

-

40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto

sulla redditività complessiva: -

-

a) Variazione di fair value (strumento coperto) -

-

b) Variazione di fair value (strumento di copertura) -

-

50. Attività materiali -

-

60. Attività immateriali -

-

70. Piani a benefici definiti 45 3

80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -

-

90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -

-

100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (27) (6)

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (2.038) 473

110. Copertura di investimenti esteri: -

-

a) variazioni di fair value -

-

b) rigiro a conto economico -

-

c) altre variazioni -

-

120. Differenze di cambio: -

-

a) variazioni di fair value -

-

b) rigiro a conto economico -

-

c) altre variazioni -

-

130. Copertura dei flussi finanziari: 9 139

a) variazioni di fair value -

139

b) rigiro a conto economico 9 -

c) altre variazioni -

-

di cui: risultato delle posizioni nette (IFRS 7, par24 C, lett. b, vi e IFRS 9, par. 6.6.4) -

-

140. Strumenti di copertura: (elementi non designati) -

-

a) variazioni di fair value -

-

b) rigiro a conto economico -

-

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c) altre variazioni -

-

150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla

redditività complessiva: (3.198) 568

a) variazioni di fair value (3.186) (1.384)

b) rigiro a conto economico (12) 1.952

- rettifiche per rischio di credito 294 1.006

- utili/perdite da realizzo (306) 946

c) altre variazioni -

-

160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: -

-

a) variazioni di fair value -

-

b) rigiro a conto economico -

-

c) altre variazioni -

-

170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a

patrimonio netto: -

-

a) variazioni di fair value -

-

b) rigiro a conto economico -

-

- rettifiche da deterioramento -

-

- utili/perdite da realizzo -

-

c) altre variazioni -

-

180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 1.151 (234)

190. Totale altre componenti reddituali (1.667) 839

200. Redditività complessiva (Voce 10+190) (3.085) 10.292

210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 209 -

220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo (2.876) 10.292

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Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui profili di rischio del Gruppo, le relative politiche di gestione e copertura poste in atto, l’operatività in strumenti finanziari derivati. Allo scopo di rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, la normativa di vigilanza (Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013, Parte Otto) prevede l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio, i fondi propri, i requisiti di capitale, le riserve di capitale, l’esposizione ai principali rischi, le politiche di remunerazione e la leva finanziaria. L’informativa predisposta con riferimento al 31/12/2018 viene pubblicata sul sito internet della Capogruppo all’indirizzo www.crcento.it. Premessa La responsabilità del governo dei rischi del Gruppo è in capo al Consiglio di Amministrazione che definisce il Risk Appetite Framework (RAF), le politiche di assunzione e gestione dei singoli profili di rischio e il sistema dei limiti operativi per i principali rischi cui il Gruppo si trova esposto. I processi maggiormente coinvolti per quanto riguarda gli aspetti operativi del governo dei rischi sono il processo di pianificazione, il processo di risk management e il processo ICAAP. Gli Organi aziendali, ciascuno secondo le proprie prerogative, assicurano la corretta diffusione di un’efficace cultura del rischio a tutti i livelli e in tutte le strutture operative del Gruppo. La funzione aziendale più direttamente interessata alle attività di gestione dei rischi è il Servizio Risk Management, collocato in staff al Consiglio di Amministrazione. Tale funzione rientra fra quelle di controllo ai sensi della normativa di vigilanza; in particolare, corrisponde alla “funzione di controllo dei rischi” ed ha per obiettivo della propria attività quello di collaborare alla definizione e all’attuazione del RAF e delle relative politiche, attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi. Nell’ambito della mappatura dei processi aziendali, il risk management è responsabile (“owner”) dei seguenti processi:

- Identificazione dei rischi; - Monitoraggio dei rischi; - Valutazione e misurazione dei rischi; - Autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP).

I compiti principali sono quelli espressamente elencati dalla Circolare Banca d’Italia n. 285 del 17/12/2013 la quale ha progressivamente ampliato il perimetro delle responsabilità della funzione di risk management, che gode della necessaria autonomia e indipendenza rispetto alle funzioni di business essendo collocata in staff al Consiglio di Amministrazione. Il Gruppo ha sviluppato da tempo una solida cultura aziendale in materia di rischi; il Consiglio di Amministrazione viene tenuto costantemente informato sui principali aspetti relativi al governo dei rischi, alla normativa di riferimento e alle opzioni gestionali.

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SEZIONE 1 – RISCHI DEL CONSOLIDATO CONTABILE INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITA’ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E NON DETERI ORATE: CONSISTENZE,

RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA E DISTRIBUZIONE ECON OMICA Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibili per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R.. Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R.. A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori di bilancio)

PORTAFOGLI/QUALITA' Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni scadute

deteriorate

Esposizioni scadute

non deteriorate

Altre esposizioni

non deteriorate

TOTALE

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

45.334 43.068 13.848 29.808 2.191.198 2.323.256

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - 562.456 562.456

3. Attività finanziarie designate al fair value

- - - - - -

4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

- - - - - -

5. Attività finanziarie in corso di dismissione

- - - - - -

TOTALE 31/12/2018 45.334 43.068 13.848 29.808 2.753.654 2.885.712

TOTALE 31/12/2017 76.910 53.437 18.154 22.887 2.389.024 2.560.412

Il credito anomalo netto al 31/12/2018 ammonta a 102.250 mila euro. Nel portafoglio “crediti verso clientela” vi sono esposizioni oggetto di concessione nette per 738 mila euro tra le sofferenze, per 13.164 mila euro tra le inadempienze probabili, per 11.575 mila euro tra le esposizioni scadute deteriorate, per 7.867 mila euro tra le esposizioni scadute non deteriorate e per 44.213 mila euro tra le altre esposizioni non deteriorate.

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A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

PORTAFOGLI/QUALITA'

Attività deteriorate Attività non deteriorate TOTALE

esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

complessive

Esposizione netta

Write-off parziali

complessivi*

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

complessive

Esposizione netta

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

169.970 67.720 102.250 21.167 2.230.257 9.251 2.221.006 2.323.256

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - 563.232 776 562.456 562.456

3. Attività finanziarie designate al fair value

- - - - X X - 0,00

4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

- - - - X X - 0,00

5. Attività finanziarie in corso di dismissione

- - - - - - - 0,00

TOTALE 31/12/2018 169.970 67.720 102.250 21.167 2.793.489 10.027 2.783.462 2.885.712

TOTALE 31/12/2017 247.115 98.614 148.501 56.776 2.417.700 5.789 2.411.911 2.560.412

* Valore da esporre a fini informativi ** Relativamente ai titoli di debito presenti nel portafoglio delle “Attività finanziarie valutate al fair

value con impatto sulla redditività complessiva” le rettifiche di valore per rischio di credito sono state effettuate in contropartita della voce “Riserve da valutazione” pertanto il valore lordo e il valore netto corrisponde a quanto presente nella voce 30 dello Stato patrimoniale ma il valore netto non rappresenta la differenza tra il valore lordo e le rettifiche di valore complessive che sono andata ad altra voce di Stato Patrimoniale.

PORTAFOGLI/QUALITA'

Attività di evidente scarsa qualità creditizia

Altre attività

Minusvalenze Esposizione

netta Esposizione

netta

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1 2.513

2. Derivati di copertura

TOTALE 31/12/2018 1 1 2.513

TOTALE 31/12/2017 - - 1.982

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione) Non applicabile

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SEZIONE 2 – RISCHI DEL CONSOLIDATO PRUDENZIALE 1.1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali

Le linee strategiche di sviluppo del Gruppo trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, le politiche creditizie deliberate per l’anno 2018 hanno determinato un incremento del volume complessivo dei crediti verso clientela della Capogruppo pari all’1,2%. Dal punto di vista del posizionamento strategico, è confermato l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business, mentre si adotta un approccio diversificato e personalizzato per il segmento corporate. Nel comparto del credito i prodotti offerti sono quelli tradizionali tipici dell’intermediazione delle banche commerciali; l’operatività in strumenti finanziari innovativi è limitata all’offerta alla clientela di semplici derivati di copertura dal rischio di tasso: si tratta di opzioni cap e floor e delle varie forme di IRS. Il Gruppo ha impostato la propria operatività di negoziazione di derivati con la clientela escludendo prodotti strutturati speculativi o di complessità finanziaria tale da non poter essere di chiara comprensione per la clientela stessa. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Le politiche per la gestione del rischio di credito vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione e sono state aggiornate per l’ultima volta nel mese di maggio 2018. In esse, vengono individuati una serie di approcci generali al credito (sviluppo, mantenimento, protezione) che vengono abbinati ai driver sulla base dei quali vengono formulati i giudizi di compatibilità delle singole richieste di fido rispetto all’impostazione generale (classe di rating, settore di attività economica rappresentato dal codice ATECO). Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione del credito anomalo). I fattori alla base del rischio di credito vengono controllati tramite la verifica della capacità del cliente, attuale e prospettica, di ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento (dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità organizzativa preposta alle fasi di istruttoria, erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti, che coordina tutte le attività di concessione e perfezionamento; il monitoraggio periodico e la gestione delle posizioni creditizie anomale sono invece in capo alla Direzione Controllo e Recupero Crediti, che ha il compito di presidiare l’intero ciclo del credito anomalo e pre-anomalo, a partire dal monitoraggio andamentale delle prime anomalie fino alla gestione del contenzioso. All’interno della Direzione Controllo e Recupero Crediti operano il Servizio Recupero Crediti (sofferenze), l’Unità Posizioni Anomale (past due e inadempienze probabili) e l’Unità Controllo Crediti (monitoraggio andamentale e presidio prime anomalie). Il Servizio Risk Management svolge i controlli di secondo livello sull’intero portafoglio prestiti del Gruppo. Nel corso del 2018 è proseguita l’attività di verifica dell’efficacia del monitoraggio andamentale sul credito, prevista dalla normativa di vigilanza ed effettuata con cadenza mensile a cura del Risk Management.

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2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono: - Credit Quality Management (CQM) per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con

anomalie da valutare; - Procedura web per la gestione degli sconfinamenti; - Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di

insolvenza; - Normativa interna per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di

rendere efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio. Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura CQM che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di gestione. Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini gestionali e non rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito. Il Gruppo non ha mai effettuato acquisti di crediti deteriorati. 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese Il Gruppo considera fra le attività deteriorate le esposizioni scadute da oltre 90 giorni, le inadempienze probabili e le sofferenze; la classificazione delle esposizioni fra queste diverse categorie avviene sulla base delle normative esterne e interne. In ottemperanza al nuovo principio contabile IFRS 9, per la quantificazione delle perdite attese sulle posizioni in bonis il Gruppo utilizza la logica dello staging, ossia del raggruppamento in funzione del grado di deterioramento del merito creditizio. Il significativo incremento del rischio di credito relativo agli strumenti finanziari è determinato sulla base dei seguenti driver:

- Peggioramento della probabilità di insolvenza, rilevata dal motore di calcolo del rating gestionale, oltre determinate soglie rispetto alla data di rilevazione iniziale;

- Presenza di ritardi nei pagamenti o sconfinamenti superiori a 30 giorni; - Classificazione fra le esposizioni forborne a seguito di concessioni;

Inoltre, il Responsabile della Direzione Controllo e Recupero Crediti può classificare in “Stage 2” esposizioni non individuate in automatico sulla base dei precedenti criteri; le logiche in base alle quali effettuare queste valutazioni sono, a titolo indicativo e non esaustivo, quelle di cui all’art. B5.5.17 del Principio IFRS 9 e in particolare:

§ cambiamenti esistenti o previsti delle condizioni economiche, finanziarie o aziendali che si presume modificheranno in misura rilevante e peggiorativa la capacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

§ peggioramento, già verificato o previsto, dei risultati economici del debitore.

§ cambiamenti esistenti o previsti del contesto economico, regolamentare o tecnologico che si presume modificheranno in misura rilevante e peggiorative la capacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

§ deterioramento significativo del valore delle garanzie che assistono un’esposizione.

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§ deterioramento significativo del merito creditizio di uno o più garanti. Il modello di impairment dello IFRS 9 si basa sulla classificazione delle attività finanziarie nei tre Stages ai quali corrispondono differenti tipi di calcolo delle perdite:

- perdita attesa a dodici mesi per le esposizioni classificate in Stage 1; - perdita attesa lifetime, ossia parametrata sull’intera vita residua del prestito, per le esposizioni

classificate in Stage 2 e 3.

L’impianto metodologico per la definizione del modello standard di impairment dei crediti è basato sul sistema di rating interni in uso a fini gestionali e denominato Credit Rating System (CRS). Alla luce di IFRS 9 rientrano nel perimetro di applicazione del modello di impairment anche i titoli del portafoglio di proprietà valutati al costo ammortizzato o al fair value con impatto a patrimonio. Le logiche di impairment sono analoghe a quelle utilizzate per i crediti; le informazioni di input derivano dalla procedura Full Finance e da alimentazioni effettuate tramite provider esterno. 2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il Gruppo fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio garantito da ipoteche immobiliari ammonta a 748,4 milioni al 31/12/2018. Di minore impatto, nell’ambito delle garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci. Per quanto riguarda le garanzie personali la tipologia prevalente è la fideiussione; rilevante è anche il supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, solitamente rafforzato dalle controgaranzie dei Fondi Centrali per le PMI o di altre forme di supporto pubblico. 3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado. Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e anche, nel caso di scaduti / sconfinati deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze, da specifico rating. Alcune delle posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni interpretabili come sintomo o inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione” per un tempo limitato al fine di tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia deliberativa delle dipendenze. I criteri per la classificazione del credito e per la quantificazione delle rettifiche di valore sono definiti da apposita normativa interna. Le posizioni classificate fra le inadempienze probabili al 31/12/2018 ammontano a euro 61,4 milioni e sono gestite in modo accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno della Direzione Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è provveduto a revocare gli affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari da gestire con modalità accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche le c.d. “inadempienze probabili forborne” ai sensi della definizione della Banca d’Italia, che vengono gestite con le medesime modalità. Le esposizioni sconfinate/scadute deteriorate da oltre 90 giorni, incluse quelle oggetto di concessioni (forborne) ammontano a 15 milioni.

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Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto. 3.2 Write-off La cancellazione di parte dei crediti, con rinuncia da parte del Gruppo del diritto giuridico al recupero del medesimo e conseguenti atti (quali la cancellazione di gravami), viene valutata a fronte di proposte del debitore e/o dei relativi garanti di saldare la maggior parte del credito. L’importo a “saldo e stralcio” deve rappresentare comunque un valore che corrisponde ad un vantaggio economico per il Gruppo rispetto all’inizio o alla prosecuzione delle azioni di recupero. 3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate Nel corso dell’esercizio non sono stati acquistati crediti deteriorati. 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessione Le regole per la gestione interna delle concessioni sono descritte nelle “Linee guida in materia di esposizioni forborne”; nel corso del 2018 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

PORTAFOGLI/QUALITA'

Primo Stadio Secondo stadio Terzo stadio

Fino a 30

giorni

Da oltre 30

giorni fino a

90 giorni

Oltre 90

giorni

Fino a 30

giorni

Da oltre 30

giorni fino a

90 giorni

Oltre 90 giorni

Fino a 30

giorni

Da oltre 30

giorni fino a

90 giorni

Oltre 90 giorni

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

9.316 2.699 308 4.551 2.159 10.776 653 1.355 87.473

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - - - - - -

3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -

TOTALE 31/12/2018 9.316 2.699 308 4.551 2.159 10.776 653 1.355 87.473

TOTALE 31/12/2017 3.499 - - 6.274 7.652 5.462 795 1.626 124.735

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121

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Causali/stadi di rischio

Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su

impegni a erogare fondi e garanzie

finanziarie rilasciate

Totale Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo

stadio Attività rientranti nel terzo stadio

Di cui: attività

finanziarie impaired

acquisite o originate

Atti

vità

fina

nzia

rie v

alut

ate

al c

osto

am

mor

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vità

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vità

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oni c

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Prim

o st

adio

Sec

ondo

sta

dio

Ter

zo s

tadi

o

Esistenze iniziali (4.818) - - (4.818) (4.060) - - (4.060) (116.916) - (116.916) - - (298) (12) (127) (126.231) Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate - - - - - - - - (5) - (5) - - - - - (5)

Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - - - - 52.749 - 52.749 - - - - - 52.749 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) (642) - - (642) 231 - - 231 (6.349) - (6.349) - (54) 42 (50) (224) (6.544)

Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - - - - - - - - -

Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - - - - - - - - -

Write-off - - - - - - - - 1.029 - 1.029 - - - - - 1.029

Altre variazioni - - - - - - - - 1.773 - 1.773 - - - - - 1.773

Rimanenze finali (5.460) - - (5.460) (3.829) - - (3.829) (67.719) - (67.719) - (54) (256) (62) 97 (77.229) Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off - - - - - - - - 351 - 351 - - - - - -

Write-off rilevati direttamente a conto economico - - - - - - - - 2.149 - 2.149 - - - - - -

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A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Portafogli/stadi di rischio

Valori lordi / valore nominale

Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio

Trasferimenti tra secondo stadio e

terzo stadio

Trasferimenti tra primo stadio e terzo

stadio

Da primo

stadio a secondo stadio

Da secondo stadio a primo stadio

Da secondo stadio a

terzo stadio

Da terzo

stadio a secondo stadio

Da primo

stadio a terzo stadio

Da terzo stadio a primo stadio

1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.629 32.974 10.685 4.333 9.696 435 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto

sulla redditività complessiva - - - - - -

3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie

rilasciate 1.436 405 - - 3.066 90

TOTALE 31/12/2018 34.065 33.379 10.685 4.333 12.762 525

TOTALE 31/12/2017

La presente tabella non riporta il dato dell’esercizio precedente in quanto, a seguito delle modifiche introdotte dai principi contabili in vigore dal 1° gennaio 2018, il dato al 31 dicembre 2017, riesposto secondo le disposizioni del 5°aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005, non risulterebbe utile ai fini della comparabilità. A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore

complessive e accantonamenti

complessivi

Esposizione Netta

Write-off parziali

complessivi* Deteriorate Non deteriorate

A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

b) Inadempienze probabili - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -

d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -

e) Altre esposizioni non deteriorate X 39.776 67 39.709 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -

TOTALE A - 39.776 67 39.709 -

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate - X - - -

b) Non deteriorate X 143.697 - 143.697 -

TOTALE B - 143.697 - 143.697 -

TOTALE A+B - 183.473 67 183.406 -

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123

A.1.5 – Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

TIPOLOGIA ESPOSIZIONE / VALORI

Esposizione lorda Rettifiche di valore

complessive e accantonamenti

complessivi

Esposizione Netta

Write-off parziali

complessivi* Deteriorate Non

deteriorate

A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze 93.511 X 48.177 45.334 21.167

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.181 X 443 738 -

b) Inadempienze probabili 61.408 X 18.340 43.068 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 18.488 X 5.324 13.164 -

c) Esposizioni scadute deteriorate 15.050 X 1.202 13.848 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 12.194 X 619 11.575 -

d) Esposizioni scadute non deteriorate X 30.672 863 29.809 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 8.406 539 7.867 -

e) Altre esposizioni non deteriorate X 2.723.043 9.097 2.713.946 -

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 46.080 1.867 44.213 -

TOTALE A 169.969 2.753.715 77.679 2.846.005 21.167

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate 4.745 X 351 4.394 -

b) Non deteriorate X 1.020.380 319 1.020.061 -

TOTALE B 4.745 1.020.380 670 1.024.455 -

TOTALE A+B 174.714 3.774.095 78.349 3.870.460 21.167

* Valori da esporre a fini informativi Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività finanziarie vantate dal Gruppo indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R. A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Il Gruppo non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche. A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia Il Gruppo non ha in essere esposizioni oggetto di concessione verso banche.

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124

A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

CAUSALI / CATEGORIE Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni scadute

deteriorate

A. Esposizione lorda iniziale 146.064 81.601 19.450

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 5.590 2.500 3.315

B. Variazioni in aumento 53.295 29.143 9.778

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate - 13.404 8.998

B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - 28

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 34.791 7.201 87

B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -

B.5 altre variazioni in aumento 18.504 8.538 665

C. Variazioni in diminuzione 105.848 49.336 14.178

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - 3.856 4.802

C.2 write-off 1.558 - -

C.3 incassi 13.964 10.138 1.925

C.4 realizzi per cessioni 20.274 - -

C.5 perdite da cessioni 10.900 - -

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 34.878 7.201

C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -

C.8 altre variazioni in diminuzione 59.152 464 250

D. Esposizione lorda finale 93.511 61.408 15.050

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.184 2.373 455

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A.1.7bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

CAUSALI / CATEGORIE

Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate

Altre esposizioni oggetto di

concessioni

A. Esposizione lorda iniziale 33.741 61.811

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.623 11.232

B. Variazioni in aumento 13.196 21.195

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessione 188 15.078

B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessione 9.993 X

B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 4.272

B.4 altre variazioni in aumento 3.015 1.845

C. Variazioni in diminuzione 15.074 28.522

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 12.471

C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 4.272 X

C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 9.993

C.4 write-off 10 -

C.5 incassi 4.451 5.491

C.6 realizzi per cessione 215 -

C.7 perdite da cessione 547 -

C.8 altre variazioni in diminuzione 5.579 567

D. Esposizione lorda finale 31.863 54.484

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 59 7.243

A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.

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126

A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

CAUSALI / CATEGORIE Sofferenze Inadempienze

probabili Esposizioni

scadute deteriorate

Totale

di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

Totale

di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

Totale

di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

A. Rettifiche complessive iniziali 69.154 193 28.164 5.016 1.296 772 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.096 - 432 29 310 114

B. Variazioni in aumento 59.619 582 6.489 2.684 729 148 B.1 rettifiche di valore di attività impaired acquisite

o originate - X - X - X B.2 altre rettifiche di valore 12.866 356 6.192 2.659 694 146 B.3 perdite da cessione 14.986 - - - - - B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni

deteriorate 8.561 53 294 25 33 - B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X B.6 altre variazioni in aumento 23.206 173 3 - 2 2

C. Variazioni in diminuzione 80.596 332 16.313 2.376 823 301 C.1 riprese di valore da valutazione 5.867 49 2.191 329 324 146 C.2 riprese di valore da incasso 631 - 5607 745 126 4 C.3 utili da cessione 4.591 - - - - - C.4 write-off 1.429 283 - - - - C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni

deteriorate - - 8515 1302 373 151 C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X C.7 altre variazioni in diminuzione 68.078 - - - - -

D. Rettifiche complessive finali 48.177 443 18.340 5.324 1.202 619 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 958 - 357 3 95 3

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127

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

ESPOSIZIONI CLASSE DI RATING ESTERNI

SENZA RATING

TOTALE Classe 1

Classe 2

Classe 3 Classe

4 Classe

5 Classe

6 A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

808 7.001 667.820 - - - 1.726.255 2.401.884

- Primo stadio 808 7.001 667.820 - - - 1.454.718 2.130.347

- Secondo stadio - - 101.568 101.568

- Terzo stadio - - 169.969 169.969 B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - 547.921 - - - 14.535 562.456

- Primo stadio - - 547.921 - - - 14.535 562.456

- Secondo stadio - - - - - - - -

- Terzo stadio - - - - - - - -

Totale (A+B) 808 7.001 1.215.741 - - - 1.740.790 2.964.340 di cui: attività finanziarie impaired acquisite

o originate - - 1.030 - - - 2.766 3.796

C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate

- - 86.928 39 - - 607.887 694.854

- Primo stadio - - 86.925 39 - - 601.341 688.305

- Secondo stadio - - 3 - - - 1.801 1.804

- Terzo stadio - - - - - - 4.745 4.745

Totale C - - 86.928 39 - - 607.887 694.854

Totale (A + B + C) 808 7.001 1.302.669 39 - - 2.348.677 3.659.194

Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating utilizzate:

Classe di merito di credito

ECAI

Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's DBRS

1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA L

2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da A H a A L

3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB H a BBB L

4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB H a BB L

5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da B H a B L

6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC

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128

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi) La distribuzione al 31/12/2018 delle esposizioni per cassa e fuori bilancio, comprensiva dei crediti cartolarizzati, per classe di rating, è la seguente:

ESPOSIZIONI CLASSE DI RATING INTERNI

TOTALE AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D Nd

A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

105.044 294.562 335.863 382.688 245.771 88.143 3.709 23.906 16.481 3.312 187.215 7.610 13.498 61.966 92.891 539.225 2.401.884

- Primo stadio 104.521 292.859 324.161 359.146 225.417 76.699 3.554 14.600 5.555 888 187.215 3.302 - 85 - 532.345 2.130.347

- Secondo stadio 523 1.703 11.587 23.307 20.083 11.433 155 9.306 10.793 2.413 - 4.307 24 - - 5.934 101.568

- Terzo stadio - - 115 235 271 11 - - 133 11 - 1 13.474 61.881 92.891 946 169.969 B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- - - - - - - - - - - - - - - 562.456 562.456

- Primo stadio - - - - - - - - - - - - - - - 562.456 562.456

- Secondo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - -

- Terzo stadio - - - - - - - - - - - - - - - - -

Totale (A+B) 105.044 294.562 335.863 382.688 245.771 88.143 3.709 23.906 16.481 3.312 187.215 7.610 13.498 61.966 92.891 1.101.681 2.964.340 di cui: attività

finanziarie impaired acquisite o originate

- - 153 - 1.087 110 - - - 15 52 - 1.336 65 - 978 3.796

C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate

157.367 183.696 120.510 89.610 31.248 15.367 867 2.981 531 64 86.063 92 82 2.992 1.671 1.713 694.854

- Primo stadio 157.352 183.652 120.074 88.834 31.151 15.243 867 2.807 493 64 86.063 3 - - - 1.702 688.305

- Secondo stadio 15 44 436 776 97 124 - 174 38 - - 89 - - - 11 1.804

- Terzo stadio - - - - - - - - - - - - 82 2.992 1.671 - 4.745

Totale C 157.367 183.696 120.510 89.610 31.248 15.367 867 2.981 531 64 86.063 92 82 2.992 1.671 1.713 694.854

Totale (A + B + C) 262.411 478.258 456.373 472.298 277.019 103.510 4.576 26.887 17.012 3.376 273.278 7.702 13.580 64.958 94.562 1.103.394 3.659.194

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129

La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:

Esposizioni cartolarizzate non

cancellate

Classe di rating interni Totale

AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D Nd

Stage 1 19.241 33.393 53.518 66.207 26.601 10.427 - 666 836 65 - 260 - 22 - - 211.236

Stage 2 - 1.177 1.257 5.808 4.358 2.505 - 1.472 700 447 - 577 - - - - 18.301

Stage 3 - - - - - - - - - 11 - - 297 2.477 2.013 214 5.012

Totale 19.241 34.570 54.775 72.015 30.959 12.932 - 2.138 1.536 523 - 837 297 2.499 2.013 214 234.549

A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE GARA NTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite Il Gruppo non possiede attività della specie.

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130

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Esp

osiz

ione

lord

a

Esp

osiz

ione

net

ta

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)

TO

TA

LE (

1) +

(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

CLN

Altri derivati

Imm

obili

ip

otec

he

Imm

obili

le

asin

g fin

anzi

ario

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie

real

i

Con

trop

arti

cent

rali

Ban

che

Altr

e so

ciet

à fin

anzi

arie

Altr

i so

gget

ti

Am

min

istr

azi

oni

pubb

liche

Ban

che

Altr

e so

ciet

à fin

anzi

arie

Altr

i so

gget

ti

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:

1.041.359 995.226 759.565 - 3.494 48.535 - - - - - 9.910 - 22.374 143.019 986.897

1.1 totalmente garantite 973.035 931.904 759.405 - 3.179 47.094 - - - - - 1.960 - 9.243 108.324 929.205 - di cui deteriorate 120.138 84.209 71.964 - 29 433 - - - - - 34 - 2.295 8.987 83.742

1.2 parzialmente garantite 68.324 63.322 160 - 315 1.441 - - - - - 7.950 - 13.131 34.695 57.692 - di cui deteriorate 7.870 3.273 123 - 50 - - - - - - - 823 1.538 2.534

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite:

133.528 133.132 1.841 - 912 2.390 - - - - - - 18 4.163 115.154 124.478

1.1 totalmente garantite 107.871 107.505 1.841 - 681 1.229 - - - - - - - 4.156 99.592 107.499 - di cui deteriorate 2.761 2.466 1.002 - - - - - - - - - - 150 1.314 2.466

1.2 parzialmente garantite 25.657 25.627 - - 231 1.161 - - - - - - 18 7 15.562 16.979 - di cui deteriorate 870 870 - - - - - - - - - - - 15 15

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131

A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l’escussione di garanzie ricevute

Esposizione creditizia cancellata

Valore lordo

Rettifiche di valore

complessive

Valore di

bilancio

di cui

ottenute nel corso

dell’esercizio A. Attività materiali - 445 - 445 445

A.1. Ad uso funzionale - - - - -

A.2. A scopo di investimento - - - - -

A.3. Rimanenze - 445 - 445 445

B. Titoli di capitale e titoli di debito - - - - -

C. Altre attività - - - - - D. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

- - - - -

D.1. Attività materiali - - - - -

D.2. Altre attività - - - - -

TOTALE 31/12/2018 - 445 - 445 445

TOTALE 31/12/2017 - 142 - 142 142

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132

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CR EDITIZIE B.1 Consolidato Prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela

ESPOSIZIONI/ CONTROPARTI

Amministrazioni pubbliche

Società finanziarie Società finanziarie (di

cui: imprese di assicurazione)

Società non finanziarie Famiglie

Esposizione netta

Rettifiche valore

complessive

Esposizione netta

Rettifiche valore

complessive

Esposizione netta

Rettifiche valore

complessive

Esposizione netta

Rettifiche valore

complessive

Esposizione netta

Rettifiche valore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - 29.953 35.509 15.381 12.668 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 417 367 321 76

A.2 Inadempienze probabili - - 6.733 7.390 - - 23.982 8.941 12.353 2.009 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - 2.215 3.519 - - 6.745 1.022 4.204 783

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 2 1 - - - - 9.159 679 4.687 522 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 8.334 446 3.241 173

A.4 Esposizioni non deteriorate 1.236.416 1.413 101.274 219 - - 728.170 5.660 677.895 2.668 - di cui: esposizioni oggetto di concessioni

- - - - - - 29.125 1.716 22.955 689

TOTALE A 1.236.418 1.414 108.007 7.609 - - 791.264 50.789 710.316 17.867

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - 4.365 348 29 3

B.2 Esposizioni non deteriorate 87.073 - 20.454 17 - - 540.096 272 44.520 30

TOTALE B 87.073 - 20.454 17 - - 544.461 620 44.549 33

TOTALE (A+B) 31/12/2018 1.323.491 1.414 128.461 7.626 - - 1.335.725 51.409 754.865 17.900

TOTALE (A+B) 31/12/2017 761.570 1 120.818 8.812 - - 1.032.516 72.404 591.186 23.469

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133

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “ fuori bilancio” verso clientela

ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA

RESTO DEL MONDO

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

E

spos

izio

ne

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R

ettif

iche

va

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co

mpl

essi

ve

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

A. Esposizioni creditizie per cassa A.1 Sofferenze 45.332 48.155 2 22 - - - - - - A.2 Inadempienze probabili 43.068 18.340 - - - - - - - - A.3 Esposizioni scadute deteriorate 13.848 1.202 - - - - - - - - A.4 Esposizioni non deteriorate 2.738.118 9.869 5.154 87 298 - 185 4 - -

TOTALE 2.840.366 77.566 5.156 109 298 - 185 4 - - B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate 4.394 351 - - - - - - - - B.2 Esposizioni non deteriorate 692.132 319 5 - 6 - - - - -

TOTALE 696.526 670 5 - 6 - - - - - TOTALE (A+B) 31/12/2018 3.536.892 78.236 5.161 109 304 - 185 4 - - TOTALE (A+B) 31/12/2017 2.499.555 104.663 6.057 22 381 1 97 - - -

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia è la seguente:

ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze 517 1.899 44.494 46.044 176 79 145 133

A.2 Inadempienze probabili 2.501 3.749 40.321 14.518 80 24 166 49

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 23 1 13.677 1.186 28 4 120 11

A.4 Esposizioni non deteriorate 78.547 47 1.396.568 8.165 1.243.381 1.514 19.622 143

TOTALE (A) 81.588 5.696 1.495.060 69.913 1.243.665 1.621 20.053 336

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - 4.394 351 - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 14.302 3 584.077 315 89.813 1 3.940 -

TOTALE (B) 14.302 3 588.471 666 89.813 1 3.940 -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 95.890 5.699 2.083.531 70.579 1.333.478 1.622 23.993 336

TOTALE (A+B) 31/12/2017 71.591 8.008 1.653.822 95.684 756.320 377 17.822 594

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134

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “ fuori bilancio” verso banche

ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA

RESTO DEL MONDO

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 32.075 65 7.057 1 564 1 13 - - -

TOTALE (A) 32.075 65 7.057 1 564 1 13 - - -

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 4.501 - 1 - - - - - - -

TOTALE (B) 4.501 - 1 - - - - - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 36.576 65 7.058 1 564 1 13 - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2017 279.022 - 9.065 - 164 - 33 - - -

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è la seguente:

ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE

Italia Nord Ovest

Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Esp

osiz

ione

ne

tta

Ret

tific

he

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re

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ples

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Esp

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Esp

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ne

tta

Ret

tific

he

valo

re

com

ples

sive

Esp

osiz

ione

ne

tta Rettifiche

valore complessive

A. Esposizioni creditizie per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non deteriorate 15.533 33 5.020 10 11.522 22 - -

TOTALE (A) 15.533 33 5.020 10 11.522 22 - -

B. Esposizioni creditizie fuori bilancio

B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -

B.2 Esposizioni non deteriorate 1 - 4.500 - - - - -

TOTALE (B) 1 - 4.500 - - - - -

TOTALE (A+B) 31/12/2018 15.534 33 9.520 10 11.522 22 - -

TOTALE (A+B) 31/12/2017 13.725 - 4.461 - 260.836 - - -

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135

B.4 Grandi esposizioni 31/12/2018 31/12/2017

Tipologia Nr. Importo

Nominale Importo

Ponderato Nr. Importo

Nominale Importo

Ponderato

da Esposiz. per Crediti a Clientela pond.Zero 461.631 0 453.819 0

da Esposiz. per Crediti a Clientela 63.025 63.025 33.744 33.744

da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 1.367.016 0 955.545 0

da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 27.754 27.754 22.500 22.500

Totale Grandi Rischi 7 1.919.426 90.779 6 1.465.608 56.244 L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; la componente dei crediti ponderati a zero contiene anche l’esposizione collegata alle operazioni di finanziamento note come MTS Repo. La componente dei crediti verso clientela ponderati comprende il MEF ed il Tesoro dello Stato, mentre nella componente delle esposizioni su portafoglio titoli non ponderate si evidenzia l’esposizione verso il Tesoro dello Stato verso la Cassa di Compensazione e Garanzia ed una controparte bancaria, mentre nella componente dei titoli ponderati si espone la Banca d’Italia per le quote di partecipazione al capitale detenute dal Gruppo unitamente ad altra partecipazione azionaria.. La controparte istituzionale sui quali sono presenti i maggiori utilizzi ponderati a zero è il Ministero dell’Economia e della Finanza, con un importo di 334.137 mila euro dovuti ai finanziamenti con garanzia dello Stato per i contributi alla ricostruzione sisma-2012 (Decreto Legge 6-giugno-2012, Nr. 74 articolo 3 convertito con modificazioni dalla legge 1/8/2012 n 122).

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136

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA L’operatività del Gruppo nel settore delle cartolarizzazioni è riconducibile a tre operazioni, effettuate nel 2006, nel 2012 e nel 2017, che hanno coinvolto la Capogruppo in qualità di originator. Oltre a queste operazioni non esistono altre esposizioni nei confronti di cartolarizzazioni. Le operazioni realizzate dalla Capogruppo in qualità di originator, sono due cartolarizzazioni di mutui ipotecari residenziali in bonis perfezionate nel 2006 (Guercino Solutions srl) e nel 2012 (Siviglia SPV srl) e una cartolarizzazione di prestiti a PMI in bonis perfezionata nel 2017 (Alchera SPV srl). Queste tre operazioni sono omogenee relativamente alle informazioni richieste in questa sezione, per cui verranno trattate congiuntamente. Obiettivi, strategie e processi: l’obiettivo principale perseguito con le tre operazioni è stato quello di garantire un’equilibrata gestione strutturale della situazione di liquidità del Gruppo, nell’ambito della strategia aziendale da sempre molto attenta a tale profilo. Il ruolo della Capogruppo, oltre a quello di originator delle operazioni e dei mutui sottostanti (unico per Guercino Solutions e Siviglia SPV, insieme ad altre banche per Alchera SPV che è un’operazione “multioriginator”), è quello di servicer incaricato di tutte le attività inerenti la relazione con i clienti mutuatari, compreso l’incasso periodico delle rate. Sistemi interni di misurazione: il rischio di credito inerente le attività cedute nelle operazioni di cartolarizzazione resta in capo al Gruppo; pertanto i sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi vengono applicati in maniera del tutto omogenea sia alle attività cartolarizzate che a quelle non cartolarizzate. Non esiste una struttura organizzativa dedicata a queste operazioni, tuttavia tutte le funzioni interessate dall’operatività (bilancio, segnalazioni, back office crediti, risk management, finanza, ecc.) tengono conto delle peculiarità operative e gestionali derivanti dalle cartolarizzazioni per le rispettive attività. Politiche di copertura: l’operazione Guercino Solutions si avvale di un contratto swap in “back to back” che rende immune il veicolo dal rischio di tasso legato alle differenti strutture finanziarie dei mutui e dei titoli RMBS. Le altre due operazioni sono state invece strutturate senza includere rapporti a tasso fisso fra i prestiti ceduti e senza la stipula di alcun derivato. Risultati economici: il risultato economico legato alle cartolarizzazioni è pari al rendimento dei mutui ceduti al netto delle spese dell’operazione: al 31/12/2018 il Gruppo deteneva le tranches junior e mezzanine di Guercino Solutions e Siviglia SPV e tutte le tranches di Alchera SPV, mentre i titoli senior e i relativi rendimenti, per Guercino Solutions e Siviglia SPV, sono di proprietà di terzi investitori. Rating: i titoli emessi dalle società veicolo delle cartolarizzazioni presentano al 31/12/2018 i seguenti rating. Guercino Solutions: classe A con rating AA- di Standard & Poor’s e rating Aa2 di Moody’s; classe B con rating A+ di Standard & Poor’s; classe J senza rating. Siviglia SPV: classe A con rating AA di Standard & Poor’s e rating Aa2 di Moody’s; classe J senza rating. Alchera SPV: classe A-2017 con rating A+ di Standard & Poor’s e rating AA (low) di DBRS; classe M-2017 con rating BBB di Standard & Poor’s e rating BBB di DBRS; classe B4-2017 senza rating.

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137

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

TIPOLOGIA ATTIVITA'

CARTOLARIZZATE/ ESPOSIZIONI

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior

Val

ore

di b

ilanc

io

Ret

tif./r

ipr.

di v

alor

e

Val

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Ret

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Esp

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ione

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ta

Ret

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ipr.

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alor

e

Esp

osiz

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ta

Ret

tif./r

ipr.

di v

alor

e

A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - -

C. Non cancellate dal bilancio 60.178 - 24.034 - 100.726 - - - - - - - - - - - - -

C.1 Siviglia SPV - - - - 47.300 - - - - - - - - - - - - -

Titoli - - - - 47.300 - - - - - - - - - - - - -

C.2 Guercino Solutions - - 2.850 - 5.700 - - - - - - - - - - - - -

Titoli - - 2.850 - 5.700 - - - - - - - - - - - - -

C.3 Alchera SPV 60.178 - 21.184 - 47.726 - - - - - - - - - - - - -

Titoli 60.178 - 21.184 - 47.726 - - - - - - - - - - - - -

Relativamente alle cartolarizzazioni “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV” Il Gruppo detiene per intero i titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono state cedute ed attualmente detenute interamente da investitori istituzionali. Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV” Il Gruppo detiene tutte le tranches di titoli emessi con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator. Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dal Gruppo che sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale ma che non vi figurano in quanto elisi in applicazione dei principi contabili. Gli attivi delle cartolarizzazioni effettuate dal Gruppo mediante le società veicolo Guercino Solutions srl, Siviglia SPV srl e Alchera SPV srl ammontano a 274.176 migliaia di euro (di cui 232.334 di esposizioni nette, di cui 21.343 mila euro di liquidità relativa alle collection in corso ed infine a 20.498 mila euro di GAP nel rimborso del titolo senior dell’operazione Alchera), mentre le passività rappresentate in bilancio sono pari a 89.157 migliaia di euro e sono relative ai titoli senior detenuti da investitori istituzionali (il relativo valore nominale residuo al 31/12/2018 è pari a 93.173 migliaia di euro).

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138

C.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologi a di attività cartolarizzate e per tipo di esposizioni Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui il Gruppo è “originator”. Relativamente alle cartolarizzazione “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV” Il Gruppo detiene per intero i titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono detenute interamente da investitori istituzionali. Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV” il Gruppo detiene tutte le tranches di titoli emessi con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator. Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dal Gruppo che sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale ma che non vi figurano in quanto elisi in applicazione dei principi contabili. C.3 Consolidato prudenziale – Interessenze in società veicolo per la cartolarizzazione

Nome cartolarizzazione/denominazione

società veicolo Sede legale Consolid.

Attività Passività

Crediti Titoli

di debito

Altre Senior Mezzanine Junior

Guercino Solutions srl Milano (MI) NO 50.297 - 3.299 43.435 2.850 5.700

Siviglia SPV srl Conegliano (TV) NO 92.846 - 7.645 49.738 - 47.300

Alchera SPV srl ( Multi-Originator ) Milano (MI) NO 91.406 38.729 60.178 21.184 47.720

TOTALE 234.549 - 49.673 153.351 24.034 100.720

Alchera è una cartolarizzazione multi-originator di mutui a PMI, i numeri sopra riportati di tale operazione si riferiscono alla quota parte relativa all’originator CrCento. C.4 Consolidato prudenziale - Società Veicolo per la cartolarizzazione non consolidate Il Gruppo non detiene interessenze in entità strutturate non consolidate.

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139

C.5 Consolidato prudenziale - Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti

cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato

di fine periodo)

Incassi crediti

realizzati nell'anno

Quota % dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)

senior mezzanine junior

Det

erio

rate

Non

Det

erio

rate

Det

erio

rate

Non

Det

erio

rate

atti

vità

de

terio

rate

atti

vità

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terio

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a

ttivi

dete

riora

te

atti

vità

non

de

terio

rate

atti

vità

de

terio

rate

atti

vità

non

de

terio

rate

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Guercino Solutions

1.026 49.271

186

14.277

- 84,3%

-

-

-

-

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Siviglia SPV

3.490 89.356

235

20.636

- 71,6%

-

-

-

-

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Alchera SPV

496 90.910

137

44.539

- 53,4%

-

-

-

-

TOTALE 5.012 229.537 558 79.452 -

Nel corso del 2018 per la prima cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 14.463 mila euro utilizzando le quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior del veicolo Guercino Solutions S.r.l.. I rimborsi del titolo Guercino sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e 31/10; nel corso del 2018 sono stati rimborsati 14.904 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 232.465 mila euro equivalenti al 84,3% del nominale emesso. Nel corso del 2018 per la seconda cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 20.871 mila euro utilizzando le quali è proseguito il normale ammortamento del titolo senior del veicolo Siviglia SPV srl. I rimborsi del titolo Siviglia sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 25/1, 25/4, 25/7 e 25/10; nel corso del 2018 sono stati rimborsati 20.058 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 125.562 mila euro equivalenti al 71,6% del nominale emesso. Nel corso del 2018 per la terza cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a 44.676 mila euro utilizzando le quali è proseguito l’ammortamento del titolo senior del veicolo Alchera SPV S.r.l., si sottolinea che l’ammortamento come previsto nei contratti viene eseguito in percentuale sugli incassi complessivi di tutti i sottoportafogli, ciò comporta un disallineamento nei flussi fra incassi sui mutui ed i rimborsi del titolo senior. I rimborsi del titolo Alchera sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 10/2, 10/5, 10/8 e 10/11; nel corso del 2018 sono stati rimborsati 38.579 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 68.910 mila euro equivalenti al 53,4% del nominale emesso.

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140

La moratoria degli incassi (ex. DL 74) ha interessato oltre il 50% dei mutui delle operazioni “Guercino” e “Siviglia”; nella tavola sottostante, in migliaia di euro, sono riepilogati i dati più significativi del fenomeno.

Importi degli Interessi Sospesi & Slittati in base al DL.174/2012 Quota% Dic-2018 dei mutui coinvolti

Società veicolo Interessi Slittati

al 31/12/2018 Interessi Slittati

al 31/12/2017 Interessi Slittati

incassati nel 2018 Quota% sul

DebitoResiduo Quota% sul

Numero Mutui

Guercino Solutions 357 449 92 59,7% 59,4%

Siviglia SPV 514 625 111 52,7% 56,0%

Alchera SPV 361 519 158 29,8% 21,2%

TOTALE 1.232 1.593 361

C.6 Consolidato prudenziale – Società veicolo per la cartolarizzazione consolidate Non applicabile D. OPERAZIONI DI CESSIONE

A. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE IN TEGRALMENTE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il Gruppo ha effettuato tre operazioni di cartolarizzazione che contabilmente determinano l’iscrizione degli importi fra le attività cedute e non cancellate integralmente. Si tratta di mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria dei privati consumatori e di prestiti in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria delle PMI. Le operazioni sono state deliberate ed effettuate nell’ambito del processo di gestione operativa e prospettica della liquidità aziendale; i rischi connessi corrispondono a quelli riferiti alle attività sottostanti (i prestiti ceduti), mentre i rendimenti sono rappresentati dagli interessi attivi sui titoli emessi dalle società veicolo, per la parte detenuta in portafoglio dal Gruppo, che corrispondono agli interessi sui mutui ceduti al netto delle spese connesse al funzionamento dell’operazione. I titoli emessi dai veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV srl sono in parte detenuti dal Gruppo nel proprio portafoglio di proprietà (tranches mezzanine e junior) e in parte detenuti da investitori terzi (tranches senior); quelli emessi dal veicolo Alchera SPV sono interamente detenuti dal Gruppo. Fra le passività si trova iscritto un importo di euro 122 milioni a fronte delle relative attività cedute non cancellate. Il Gruppo, oltre alle descritte operazioni di cartolarizzazione, non ha effettuato ulteriori cessioni che non prevedessero la cancellazione integrale delle attività cedute.

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141

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

D.1 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate

Valore di

bilancio

di cui: oggetto di operazioni di

cartolarizzazione

di cui: oggetto di contratti di vendita con patto

di riacquisto

di cui: deteriorate

Valore di bilancio

di cui: oggetto di operazioni di

cartolarizzazione

di cui: oggetto di contratti di vendita con patto

di riacquisto

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

- - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - -

4. Derivati - - - - - - - B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

- - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - - C. Attività finanziarie designate al fair value

- - - - - - -

1. Titoli di debito - - - - - - -

2. Finanziamenti - - - - - - - D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

99.796 - 99.796 - (99.848) - (99.848)

1. Titoli di debito 99.796 - 99.796 - (99.848) - (99.848)

2. Titoli di capitale - - - - - - -

3. Finanziamenti - - - - - - - E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

293.194 232.334 60.860 - (149.478) (89.251) (60.227)

1. Titoli di debito 60.860 - 60.860 - (60.227) - (60.227)

2. Finanziamenti 232.334 232.334 - - (89.251) (89.251) -

TOTALE 31/12/2018 392.990 232.334 160.656 - (249.326) (89.251) (160.075)

TOTALE 31/12/2017 368.074 311.900 56.174 (178.939) (122.657) (56.282)

D.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività

finanziarie associate: valore di bilancio Il Gruppo non ha posto in essere operazioni della specie. D.3 Consolidato prudenziale - Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente

sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value Il Gruppo non ha posto in essere operazioni della specie.

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B. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E CANCELLATE INTEGR ALMENTE CON

RILEVAZIONE DEL CONTINUO COINVOLGIMENTO (“ continuing involvement”) INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il Gruppo non ha posto in essere operazioni della specie INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il Gruppo non ha posto in essere operazioni della specie D.4 Consolidato prudenziale - Operazioni di covered bond Il Gruppo non ha posto in essere operazioni della specie. E. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDIT O

Il Gruppo non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della procedura Credit Quality Manager (Monitoraggio crediti) che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis.

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1.2 RISCHI DI MERCATO 1.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti. Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con il RAF, le politiche di allocazione del capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel budget e tengono opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva del Gruppo, in un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria. Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai contenuto in virtù della limitatissima consistenza di tale portafoglio, ridotta a poche migliaia di euro. Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di fondi comuni e Sicav è, per il Gruppo, decisamente residuale rispetto all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di

prezzo Il Servizio Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di interesse e il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la metodologia VaR. Tale misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo dell’operatività del Servizio Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di posizione, tipologia di controparte e rischiosità. Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM) mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del portafoglio titoli.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Informazioni di natura quantitativa Al 31/12/2018 il VaR del portafoglio di negoziazione di vigilanza derivante dal rischio tasso risulta pari a 328 mila euro. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse, stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta costantemente nell’ordine di poche migliaia di euro. Il VaR azionario gravante sul medesimo portafoglio è invece sostanzialmente nullo, in quanto le esposizioni sono interamente rappresentate da fondi chiusi. L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, non risulta significativa in virtù del limitatissimo ammontare complessivo di tale portafoglio. 1.2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui sono soggette le diverse poste. La tipologia di tasso prevalente è quella variabile sia per quanto riguarda le attività che le passività, mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta. Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la sensitivity del Gruppo al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis). Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio AFS al 31/12/2018 ammonta a 3 milioni comprese le partecipazioni e a zero euro escluse le partecipazioni. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari, stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA L’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche dell’asset and liability management. Al 31/12/2018 l’impatto stimato sul margine di interesse di una variazione dei tassi dell’1% sarebbe negativo per il 12% circa, mentre l’effetto sul valore del patrimonio degli scenari di tasso prospettici varia fra lo 0,3% e il 2,5%. Nel corso del 2018 è proseguita la misurazione del rischio di tasso mediante la metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Disposizioni di

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vigilanza prudenziale per le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2018 è pari al 5,8% contro una soglia di rilevanza del 20%. 1.2.3 RISCHIO DI CAMBIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse dall’euro e in un VaR su cambi nullo al 31/12/2018 e per tutto l’anno appena trascorso. B. Attività di copertura del rischio di cambio Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente il ricorso a coperture mediante strumenti derivati. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

VOCI VALUTE

Dollari USA

Sterline Yen Dollari

Canadesi Franchi svizzeri

Altre valute

A. Attività finanziarie (1.217) (297) (31) (23) (13) (50)

A.1 Titoli di debito - - - - - -

A.2 Titoli di capitale - - - - - -

A.3 Finanziamenti a banche (734) (297) (31) (23) (13) (50)

A.4 Finanziamenti a clientela (483) - - - - -

A.5 Altre Attività finanziarie - - - - - -

B. Altre Attività (229) (225) (86) (55) (26) (44)

C. Passività finanziarie 1.442 250 57 - - -

C.1 Debiti verso banche - - - - - -

C.2 Debiti verso clientela 1.442 250 57 - - -

C.3 Titoli di debito - - - - - -

C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -

D. Altre passività - - - - - -

E. Derivati finanziari

9 271 67 79 45 47

- Opzioni - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - -

- Altri derivati 9 271 67 79 45 47

+ Posizioni lunghe - - - - - -

+ Posizioni corte 9 271 67 79 45 47

Totale attività (1.446) (522) (117) (78) (39) (94)

Totale passività 1.451 521 124 79 45 47

Sbilancio (+/-) 5 (1) 7 1 6 (47)

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2.Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio. 1.3 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPER TURA 1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo. Per quanto riguarda la prima tipologia, il Gruppo ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che il Gruppo ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni di vendita di protezione contenute in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà.

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147

A. Derivati finanziari A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

ATTIVITA' SOTTOSTANTI/

TIPOLOGIE DERIVATI

31/12/2018 31/12/2017

Over the counter

Mercati organizz

ati

Over the counter

Mercati organizz

ati Controparti

centrali

Senza controparti centrali Contropa

rti centrali

Senza controparti centrali

Con accordi di compensazione

Senza accordi di

compensazione

Con accordi di

compensazione

Senza accordi di

compensazione

1. Titoli di debito e tassi d'interesse

- 228.776 167.371 - - 254.318 169.197 -

a) Opzioni - 43.848 41.522 - - 60.545 57.516 -

b) swap - 184.928 125.849 - - 193.773 111.681 -

c) Forward - - - - - - - -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari

- - - - - - - -

a) Opzioni - - - - - - - -

b) swap - - - - - - - -

c) Forward - - - - - - - -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - -

3. Valute e oro - - 237 - - - 447 -

a) Opzioni - - - - - - - -

b) swap - - - - - - - -

c) Forward - - 237 - - - 447 -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - -

4. Merci - - - - - - - -

5. Altri - - - - - - - -

TOTALE - 228.776 167.608 - - 254.318 169.644 -

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A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per

prodotti

TIPOLOGIE DERIVATI

31/12/2018 31/12/2017

Over the counter

Mercati organizz

ati

Over the counter

Mercati organizz

ati

Controparti

centrali

Senza controparti centrali

Controparti

centrali

Senza controparti centrali

Con accordi di

compensazione

Senza accordi di

compensazione

Con accordi di

compensazione

Senza accordi di

compensazione

1. Fair value positivo

a) Opzioni - 124 - - - 186 - - b) Interest rate

swap - 3 2.195 - - 68 1.725 -

c) Cross currency swap

- - - - - - - -

d) Equity swap - - - - - - - -

e) Forward - - 1 - - - 1 -

f) Futures - - - - - - - -

g) Altri - - - - - - - -

Totale - 127 2.196 - - 254 1.726 - 2. Fair value negativo

a) Opzioni - - 123 - - - 185 - b) Interest rate

swap - 2.366 2 - - 1.931 65 -

c) Cross currency swap

- - - - - - - -

d) Equity swap - - - - - - - -

e) Forward - - 2 - - - - -

f) Futures - - - - - - - -

g) Altri - - - - - - - -

Totale - 2.366 127 - - 1.931 250 -

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A.3 Derivati finanziari OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Governi e Banche Centrali

Banche Altre

Società Finanziarie

Altri soggetti

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

1) Titoli di debito e tassi d'interesse

- valore nozionale X - - 167.371

- fair value positivo X - - 2.194

- fair value negativo X - - 125

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale X - - -

- fair value positivo X - - -

- fair value negativo X - - -

3) Valute e oro

- valore nozionale X 237 - -

- fair value positivo X 2 - -

- fair value negativo X 2 - -

4) Merci

- valore nozionale X - - -

- fair value positivo X - - -

- fair value negativo X - - -

5) Altri

- valore nozionale X - - -

- fair value positivo X - - -

- fair value negativo X - - -

Contratti rientranti in accordi di compensazione

1) Titoli di debito e tassi d'interesse

- valore nozionale - 228.786 - -

- fair value positivo - 127 - -

- fair value negativo - 2.366 - -

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale - - - -

- fair value positivo - - - -

- fair value negativo - - - -

3) valute e oro

- valore nozionale - - - -

- fair value positivo - - - -

- fair value negativo - - - -

4) Merci

- valore nozionale - - - -

- fair value positivo - - - -

- fair value negativo - - - -

5) Altri

- valore nozionale - - - -

- fair value positivo - - - -

- fair value negativo - - - -

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150

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA Fino a 1

anno

Oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

TOTALE

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 136.648 175.713 83.796 396.157

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -

A.3 Derivati finanziari su valute e oro 237 - - 237

A.4 Derivati finanziari su merci - - - -

A.5 Altri derivati finanziari - - - -

TOTALE 31/12/2018 136.885 175.713 83.796 396.394

TOTALE 31/12/2017 179.333 158.758 95.871 433.962

B. Derivati Creditizi Il Gruppo non possiede derivati della specie. 1.3.2 Le coperture contabili INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Al 31 dicembre 2018 il Gruppo non ha in essere operazioni di copertura.

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151

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Derivati finanziari di copertura A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozion ali di fine periodo

ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPO

LOGIE DERIVATI

31/12/2018 31/12/2017

Over the counter

Mercati organiz

zati

Over the counter

Mercati organiz

zati

Controparti

centrali

Senza controparti centrali

Controparti

centrali

Senza controparti centrali

Con accordi di compensaz

ione

Senza accordi di compensaz

ione

Con accordi di compensaz

ione

Senza accordi di compensaz

ione 1. Titoli di debito e tassi d'interesse

- - - - - 10.000 - -

a) Opzioni - - - - - - - -

b) swap - - - - - 10.000 - -

c) Forward - - - - - - - -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari

- - - - - - - -

a) Opzioni - - - - - - - -

b) swap - - - - - - - -

c) Forward - - - - - - - -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - -

3. Valute e oro - - - - - - - -

a) Opzioni - - - - - - - -

b) swap - - - - - - - -

c) Forward - - - - - - - -

d) Futures - - - - - - - -

e) Altri - - - - - - - -

4. Merci - - - - - - - -

5. Altri - - - - - - - -

TOTALE - - - - - 10.000 - -

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A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lo rdo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

TIPOLOGIE DERIVATI

Fair value positivo e negativo

Variazione del valore usato per rilevare l'inefficacia della

copertura 31/12/2018 31/12/2017

31/12/2018 31/12/2017

Over the counter

Mer

cati

orga

nizz

ati

Over the counter

Mer

cati

orga

nizz

ati

Con

trop

arti

cent

rali

Senza controparti

centrali

Con

trop

arti

cent

rali

Senza controparti

centrali

Con

acc

ordi

di

com

pens

azio

ne

Sen

za a

ccor

di d

i co

mpe

nsaz

ione

Con

acc

ordi

di

com

pens

azio

ne

Sen

za a

ccor

di d

i co

mpe

nsaz

ione

1. Fair value positivo a) Opzioni - - - - - - - - - - b) Interest rate swap - - - - - - - - - - c) Cross currency swap - - - - - - - - - - d) Equity swap - - - - - - - - - - e) Forward - - - - - - - - - - f) Futures - - - - - - - - - - g) Altri - - - - - - - - - -

Totale - - - - - - - - - - 2. Fair value negativo

a) Opzioni - - - - - - - - - - b) Interest rate swap - - - - - 36 - - - - c) Cross currency swap - - - - - - - - - - d) Equity swap - - - - - - - - - - e) Forward - - - - - - - - - - f) Futures - - - - - - - - - - g) Altri - - - - - - - - - -

Totale - - - - - 36 - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori no zionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti Il Gruppo alla data del 31 dicembre 2018 non ha in essere derivati di copertura. A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali Il Gruppo alla data del 31 dicembre 2018 non ha in essere derivati di copertura. B. Derivati creditizi di copertura Il Gruppo alla data del 31 dicembre 2018 non ha in essere derivati creditizi di copertura. C. Strumenti non derivati di copertura Il Gruppo non possiede derivati della specie.

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D. Strumenti coperti

Voce non applicabile. E. Effetti delle operazioni di copertura e patrimonio netto Voce non applicabile. 1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti Voce non applicabile.

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1.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità La posizione di liquidità al 31 dicembre 2018 si presenta equilibrata, dal momento che il Gruppo dispone delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dal Gruppo per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità. Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli: - Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità del

Gruppo mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine. - Con analoga cadenza quotidiana il Servizio Risk Management predispone un report che pone a

confronto le entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive, le uscite potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress e la “counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte alle esigenze immediate di liquidità; nello stesso report giornaliero viene anche verificato il rispetto dei limiti operativi fissati dal Consiglio di Amministrazione.

- Con cadenza mensile viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di scadenze delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che esamina anche, con cadenza trimestrale, il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione delle scadenze, che per quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il monitoraggio del rischio di liquidità.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI a vista

da oltre 1 giorno fino a 7 giorni

da oltre 7 giorni fino a

15 giorni

da oltre 15

giorni fino a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3

mesi

da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre1 anno fino a 5 anni

oltre 5 anni du

rata

in

dete

rmin

ata

Attività per cassa 191.188 7.133 6.854 17.560 130.427 311.529 373.384 1.143.594 735.995 11.543

A.1 Titoli di stato - - - - - 220.445 200.445 480.000 - -

A.2 Altri titoli di debito 84 - - - - 50 219 15.000 - -

A.3 Quote di O.I.C.R. 4.547 - - - - - - - - -

A.4 Finanziamenti 186.557 7.133 6.854 17.560 130.427 91.034 172.720 648.594 735.995 11.543

- Banche 7.504 - - 10 5.002 - - - - 11.543

- Clientela 179.053 7.133 6.854 17.550 125.425 91.034 172.720 648.594 735.995 -

Passività per cassa 1.361.134 310.530 2.518 4.843 17.175 23.414 65.666 625.320 330.911 -

B.1 Depositi e conti correnti 1.360.063 389 2.392 4.479 8.572 22.211 63.236 185.323 6.799 -

- Banche - - - - - - - - -

- Clientela 1.360.063 389 2.392 4.479 8.572 22.211 63.236 185.323 6.799 -

B.2 Titoli di debito 227 60 126 364 8.603 825 1.428 43.232 - -

B.3 Altre passività 843 310.081 - - - 378 1.002 396.765 324.112 -

Operazioni fuori bilancio 392.491 307.114 124 66 42 - 147 3.356 77.347 - C.1 Derivati finanziari con

scambio capitale - 327 124 66 - - - - - -

- Posizioni lunghe - 327 124 66 - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.2 Derivati finanziari senza

scambio capitale 4.811 - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe 2.320 - - - - - - - - -

- Posizioni corte 2.491 - - - - - - - - - C.3 Depositi e finanziamenti

da ricevere 306.787 306.787 - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - 306.787 - - - - - - - -

- Posizioni corte 306.787 - - - - - - - - - C.4 Impegni irrevocabili a

erogare fondi 80.893 - - - 42 - 147 3.356 77.347 -

- Posizioni lunghe - - - - 42 - 147 3.356 77.347 -

- Posizioni corte 80.893 - - - - - - - - - C.5 Garanzie finanziarie

rilasciate - - - - - - - - - -

C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -

C.7 Derivati creditizi con scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

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156

Altre valute di denominazione

VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI

a vista

da oltre 1 giorno fino a 7 giorni

da oltre

7 giorni fino a

15 giorni

da oltre 15

giorni fino a

1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6

mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre1 anno fino a 5 anni

oltre 5 anni du

rata

in

dete

rmin

ata

Attività per cassa 1.151 - - 78 409 - - - - -

A.1 Titoli di stato - - - - - - - - - -

A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -

A.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - - - - - -

A.4 Finanziamenti 1.151 - - 78 409 - - - - -

- Banche 1.151 - - - - - - - - -

- Clientela - - - 78 409 - - - - -

Passività per cassa 1.749 - - - - - - - - - B.1 Depositi e conti

correnti 1.749 - - - - - - - - -

- Banche - - - - - - - - - -

- Clientela 1.749 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni fuori bilancio - 372 - 147 - - - - - - C.1 Derivati finanziari

con scambio capitale - 372 - 147 - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - 372 - 147 - - - - - - C.2 Derivati finanziari

senza scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.3 Depositi e

finanziamenti da ricevere - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.4 Impegni irrevocabili

a erogare fondi - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.5 Garanzie finanziarie

rilasciate - - - - - - - - - -

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

- - - - - - - - - -

C.7 Derivati creditizi con scambio capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - - C.8 Derivati creditizi

senza scambio capitale - - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

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Informazioni sulla Cartolarizzazione Vengono di seguito forniti ragguagli circa le operazioni di cartolarizzazione che il Gruppo ha posto in essere. Le prime due cartolarizzazioni hanno riguardato mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a privati consumatori, la terza ha riguardato prestiti in bonis erogati a PMI. Guercino Solutions: programma avviato nel corso del 2006 e della quale la Capogruppo ha sottoscritto interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase “warehousing” e in occasione della cessione dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua volta si è finanziato emettendo titoli dotati di rating e riacquistati interamente dal Gruppo. I titoli, emessi dal veicolo Guercino Solutions srl nel mese di novembre 2008, ammontavano a complessivi euro 284,5 milioni, di cui 275,9 milioni con rating AAA assegnato da Standard & Poor’s, 2,9 milioni con rating BBB assegnato da Standard & Poor’s e 5,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2018, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 43,44 milioni, mentre le altre due serie non sono soggette ad ammortamento. Tutti i titoli della “classe A” sono stati venduti presso investitori istituzionali. Attualmente i rating assegnati dalle agenzie alla classe A sono: AA- da parte di Standard & Poor’s e Aa2 da parte di Moody’s; l’emissione risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE. Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui debito residuo ammonta a euro 49,73 milioni al 31/12/2018, è relativo ad immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo al Gruppo; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio. Il Gruppo non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo Guercino Solutions dal rischio di tasso. Siviglia SPV: operazione effettuata nel corso del 2012. I titoli, emessi dal veicolo Siviglia SPV srl nel mese di marzo 2012, ammontavano a complessivi euro 222,6 milioni, di cui 175,3 milioni con rating AA+ assegnato da Standard & Poor’s (AA al 31/12/2017) e rating Aa2 assegnato da Moody’s (Aa2 al 31/12/2017) e 47,3 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2018, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 49,74 milioni, mentre l’altra serie non è soggetta ad ammortamento. Il Gruppo al 31/12/2018 detiene l’intera tranche junior; la classe A è stata interamente ceduta a investitori istituzionali e risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE. Anche le attività finanziarie oggetto di questa seconda cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui debito residuo ammonta a euro 92,01 milioni al 31/12/2018, è relativo ad immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo al Gruppo; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio. Il Gruppo non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa. Alchera SPV: operazione effettuata nel corso del 2017. I titoli emessi dal veicolo Alchera SPV srl nel mese di febbraio 2017, riferiti al portafoglio conferito da CRCento, ammontavano a complessivi euro 198 milioni, di cui 129,1 milioni con rating A assegnato da Standard & Poor’s e rating AA (low) assegnato da DBRS; 21,2 milioni con rating BBB- assegnato da Standard & Poor’s e rating BBB assegnato da DBRS; 47,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2018, a seguito del processo di

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ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 60,18 milioni, mentre le altre serie non sono soggette ad ammortamento. Il Gruppo al 31/12/2018 detiene tutte le tranches emesse; la classe A risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE. Le attività finanziarie oggetto di questa cartolarizzazione sono prestiti in bonis erogati a PMI il cui debito residuo ammonta a euro 90,86 milioni al 31/12/2018 ed è relativo a imprese operanti prevalentemente nelle province di Ferrara, Modena e Bologna. Il rischio di credito relativo ai prestiti ceduti resta in capo al Gruppo; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai crediti ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per quelli in portafoglio. Il Gruppo non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa. 1.5 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Il Gruppo, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di misurazione del rischio operativo, il Gruppo ha definito con apposita disposizione normativa interna il processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative con finalità gestionali in quanto, dal punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale Il Gruppo applica il coefficiente del 15% dell’indicatore rilevante medio degli ultimi tre esercizi. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La gestione delle perdite di natura operativa avviene mediante un processo definito all’interno di una procedura fornita da Cedacri, denominata C-Flow, che consente la piena tracciabilità di tutti i passaggi e le fasi. Nel corso del 2018 sono stati registrati trentadue casi di perdite operative di importo unitario pari o superiore ai 500 euro, per complessivi 30.864 euro; nei casi principali si è trattato di malfunzionamento di apparecchiature e di errori materiali commessi da dipendenti. Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate quattro rapine o tentativi di rapina presso filiali e bancomat del Gruppo con danni in buona parte coperti dalle polizze assicurative. Relativamente alle cause passive, infine, nel 2018 i movimenti del fondo rischi ed oneri (utilizzi e accantonamenti) sono stati complessivamente contenuti. Il metodo per il calcolo dei requisiti patrimoniali è l’approccio base, in linea con la normativa del primo pilastro. SEZIONE 3 – RISCHI DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE Sezione non applicabile al Gruppo SEZIONE 4 – RISCHI DELLE ALTRE IMPRESE Sezione non applicabile al Gruppo

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Parte F – Informazioni sul Patrimonio Consolidato SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO CONSOLIDATO

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo Cassa di Risparmio di Cento si pone l’obiettivo di mantenere sempre un’adeguata dotazione patrimoniale, a copertura dei rischi esistenti secondo i principi della sana e prudente gestione, a supporto dello sviluppo dell’operatività in ottica prospettica e nel pieno rispetto dei livelli minimi regolamentari e delle soglie interne di propensione per il rischio. Il patrimonio del Gruppo è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite. L’aggregato risulta a presidio di tutti i rischi assunti a seguito dell’operatività della Capogruppo e delle altre società incluse nel Gruppo. In particolare, esso è soggetto a requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra i fondi propri e le attività di rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione dei fondi propri sono uno degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo. Le modalità con cui il Gruppo persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio fanno riferimento a due fasi essenziali: 1. Il RAF (Risk Appetite Framework) che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio del Gruppo e rappresenta la base di riferimento per l’individuazione delle politiche di gestione dei singoli rischi e dei limiti operativi. 2. Il Resoconto ICAAP / ILAAP (Internal Capital / Liquidity Adequacy Assessment Process) nel quale confluisce, in logica consuntiva, la valutazione annuale di tutti i rischi assunti dal Gruppo e del loro assorbimento patrimoniale, inclusi gli scenari di stress. In entrambe le fasi descritte il Gruppo utilizza le stesse metodologie e metriche; gli assorbimenti patrimoniali per i rischi di primo pilastro e il capitale interno per i rischi di secondo pilastro rappresentano il principale riferimento per la formalizzazione delle soglie di propensione e tolleranza. Tale omogeneità nelle metriche assicura la coerenza fra l’approccio “ex-ante” del RAF e quello “ex-post” dell’ICAAP. Il Gruppo, nell’ambito del RAF, fissa ovviamente soglie di tolleranza più prudenziali rispetto ai requisiti minimi obbligatori, per rispettare gli obiettivi descritti più sopra e garantire comunque il mantenimento di un buffer prudenziale rispetto ai vincoli regolamentari. Il monitoraggio degli indicatori rispetto agli obiettivi di propensione ed alle soglie di tolleranza è effettuato dal Servizio Risk Management con cadenza trimestrale, coincidente rispetto a quella delle segnalazioni prudenziali.

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B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Il patrimonio netto contabile del Gruppo è così composto:

VOCI/VALORI

31/12/2018 31/12/2017 1. Capitale 77.142 77.142 2. Sovrapprezzi di emissione 30.851 30.851 3. Riserve 73.617 82.379

Di utili 68.145 76.906 a) legale 27.055 26.584 b) statutaria 29.605 28.660 c) azioni proprie - d) altre 11.485 21.662 Altre 5.472 5.473

4. Strumenti di capitale - - 5. (Azioni proprie) (2) - 6. Riserve da valutazione 4.247 5.477

Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6.243 5.949

Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva

- -

Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

(1.454) 107

Attività materiali - - Attività immateriali - - Copertura di investimenti esteri - - Copertura dei flussi finanziari - -6 Strumenti di copertura [elementi non designati] - - Differenze di cambio - -

Attività non concorrenti e gruppi di attività in via di dismissione - -

Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) IFRS 7, par. 10 lett. a)

-

-

Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (549) -580

Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto

- -

Leggi speciali di rivalutazione 7 7 Patrimonio di terzi 1.062 9.453

7. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi (1.209) - TOTALE 185.710 205.302

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B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

ATTIVITA'/VALORI 31/12/2018 31/12/2017

Riserva positiva

Riserva negativa

Riserva positiva

Riserva negativa

1. Titoli di debito 776 (2.230) 107 2. Titoli di capitale 7.007 (764) 5.905 3. Finanziamenti

TOTALE 7.783 (2.994) 6.012 -

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti 1. Esistenze iniziali 107 5.905 - 2. Variazioni positive 2.100 1.321 -

2.1 Incrementi di fair value - 1.285 - 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 294 X - 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da

realizzo 169 X -

2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)

- - -

2.5 Altre variazioni 1.637 36 - 3. Variazioni negative 3.661 983 -

3.1 Incrementi di fair value 3.186 968 - 3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - - 3.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da

realizzo 475 - -

3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)

- - -

3.5 Altre variazioni - 15 - 4. Rimanenze finali (1.454) 6.243 -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

31/12/2018 31/12/2017 1. Esistenze iniziali -580 -582 2. Variazioni positive 58 6 2.1 Utili dovute a modifiche del tasso di sconto - - 2.2 Altri utili attuariali 58 6 2.3 Altre variazioni - - 3. Variazioni negative 26 5 3.1 Perdite dovute a modifiche del tasso di sconto 14 4 3.2 Altre perdite attuariali - - 3.3 Altre variazioni 12 1 4. Rimanenze finali -548 -580

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SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA Per i dettagli relativi alla composizione dei fondi proprie e al calcolo dei coefficienti di vigilanza si fa rimando all’Informativa per il pubblico redatta ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 - Parte Otto e pubblicata sul sito web www.crcento.it.

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Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2018.

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Parte H – Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica I compensi agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabilità strategiche e non:

31/12/2018

Amministratori e Sindaci 767

Direttore Generale e Dirigenti 1.453

Il dato comprende un dirigente andato in pensione poco prima della fine dell’anno di bilancio.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nella seduta del 23 dicembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Controllante ha approvato il nuovo “Regolamento di gestione delle operazioni con soggetti collegati” (definizione nell’ambito della quale sono comprese sia le parti correlate che i soggetti connessi), in attuazione: a) della regolamentazione CONSOB in materia (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, integrata con

delibera del 23 giugno 2010, n. 17389, e corredata dalla comunicazione n. DEM 10078683 del 24 settembre 2010;

b) del Titolo V - Capitolo 5 – delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” emanato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2011.

Il suddetto Regolamento è in vigore dal 1 gennaio 2014, è stato modificato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 ottobre 2018, con l’inserimento di una specifica disciplina per le operazioni della Capogruppo bancaria con Società Controllate appartenenti al Gruppo Bancario. Il documento descrive le procedure poste in essere al fine di ottemperare all’intera normativa di riferimento in materia di operazioni con soggetti collegati, ovvero tutte le operazioni effettuate con persone, imprese o altri enti potenzialmente in grado di influire direttamente o indirettamente sulle scelte del Gruppo, che devono essere preventivamente individuate, classificate in base alla tipologia ed alla rilevanza, sottoposte eventualmente a particolare procedute deliberative ed a specifici obblighi di trasparenza e rendicontazione. A tale fine sono considerati parti correlate:

1) gli Esponenti aziendali, intendendosi per tali i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo;

2) i Partecipanti, per tale intendendosi i soggetti tenuto a chiedere le autorizzazioni di cui agli articoli 19 e seguenti del TUB; la definizione comprende quindi coloro che detengono, direttamente o indirettamente, una partecipazione nel Gruppo almeno pari al 10% del capitale o delle azioni con diritto di voto, coloro che, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciarie o interposte persone, detengono il controllo, anche congiuntamente con altri, del Gruppo ovvero detengono una partecipazione tale da poter esercitare un’influenza notevole;

3) i soggetti, diversi dai Partecipanti, che possono nominare uno o più componenti del Consiglio di Amministrazione anche sulla base di accordi in qualsiasi forma stipulati o clausole statutarie;

4) le società o le imprese, anche costituita in forma non societaria, soggetta al controllo (anche congiunto) od all’influenza notevole del Gruppo;

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5) le joint ventures in cui il Gruppo è partecipante;

6) i dirigenti con responsabilità strategiche delle società appartenenti al Gruppo o della controllante, per tali intendendosi: (i) con riferimento alle società appartenenti al Gruppo, i soggetti, diversi dagli esponenti aziendali, che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo; (ii) con riferimento alla Fondazione che controlla la Cassa, i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Fondazione, compresi dunque gli appartenenti al Consiglio di Amministrazione, ed i membri del Collegio dei Revisori;

7) le parti correlate non finanziarie, intendendosi per tale una parte correlata che eserciti in prevalenza, direttamente o tramite società controllate, attività di impresa non finanziaria come definita nell’ambito della disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche;

8) i fondi pensionistici complementari, collettivi o individuali, italiani o esteri, costituiti a favore dei dipendenti delle società del Gruppo, o di qualsiasi altra entità collegata.

Si considerano invece soggetti connessi:

1) le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, soggette al controllo di una parte correlata;

2) i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai numeri 2) e 3) del precedente paragrafo, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la medesima parte correlata;

3) gli stretti familiari di una parte correlata; 4) le entità nelle quali un esponente aziendale delle società del Gruppo, uno dei dirigenti con

responsabilità strategiche delle società appartenenti al Gruppo o della controllante o uno stretto familiare di una parte correlata esercita il controllo o il controllo congiunto;

5) le entità nelle quali un esponente aziendale delle società appartenenti al Gruppo, uno dei dirigenti con responsabilità strategiche delle società appartenenti al Gruppo o della controllante, o tutti quei familiari degli stessi che ci si attende possano influenzare il, o essere influenzati dal, soggetto interessato nei loro rapporti con il Gruppo, esercitano un’influenza notevole o detengono, direttamente o indirettamente un quota significativa, comunque non inferiore al 20% dei diritti di voto.

Il Regolamento disciplina anche le modalità di individuazione delle operazioni con soggetti collegati, le tipologie delle stesse (operazioni rilevanti ovvero di minore o maggiore rilevanza) ed i casi esclusione. Definisce inoltre i compiti e le funzioni dei singoli organi aziendali coinvolti, fra cui il “Comitato Soggetti Collegati”, istituito dallo stesso Regolamento, e le procedure deliberative per le diverse tipologie di operazioni rilevanti.

La disciplina della materia è completata dalla “Policy sui controlli interni sulle operazioni con soggetti collegati” approvata dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo, nella seduta dell’8 marzo 2016, e peraltro in via di revisione, e dalla “Politica della operazioni con Esponenti aziendali e Soggetti Collegati", approvata dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo, con delibera del 13 marzo 2018, ed anch'essa in via di revisione.

Questo premesso, con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca d’Italia in materia di istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34, relativo ai bilanci intermedi, nella tabella che segue si riportano i dati relativi a tutte le parti correlate alla Banca, come definiti dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in essere e le garanzie rilasciate a favore delle parti correlate.

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TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2018

Accordato per Cassa

Accordato di Firma

Utilizzato per Cassa

Utilizzato di Firma

Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche (anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento)

1.387 3 1.343 3

Stretto Familiare di uno dei soggetti di cui sopra

1.278 0 1.271 0

Società che esercitano controllo o influenza notevole sulla Cassa, società sulle quali la Cassa esercita influenza notevole e società controllate o collegate (*) ai soggetti di cui ai righi precedenti

13.704 3.125 6.448 1.650

(*) per società collegate si intendono quelle nelle quali un soggetto esercita un’influenza notevole o detiene, direttamente o

indirettamente, un quota significativa, comunque non inferiore al 20%, dei diritti di voto. Come si evince dalla tabella, l’utilizzo complessivo rappresenta il 62% circa delle linee di credito accordate, in linea con l’anno precedente. Così come prevede la normativa, le condizioni applicate sono in linea con quelle previste per la migliore clientela del Gruppo

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Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Il Gruppo non ha in essere tale tipologia di accordi.

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Parte L – Informativa di settore L’informativa per settore di attività non è ritenuta significativa a livello consolidato. Per maggiori dettagli relativamente all’informativa di settore della Capogruppo si veda il bilancio individuale della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A..

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169

Parte M – Informativa sul leasing SEZIONE 1 – LOCATARIO Informazioni qualitative I beni locati dal Gruppo sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati le filiali e da beni mobili quali automobili e macchine per ufficio. Informazioni quantitative I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni mobili e immobili relativi ai contratti in essere, sono così cadenzati:

Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Beni immobili 1.541 4.099 1.169 Beni mobili 200 73 -

Totale 1.741 4.172 1.169

SEZIONE 2 – LOCATORE Sezione non applicabile

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170

ALLEGATI

� Prospetto relativo agli immobili di proprietà

� Elenco delle partecipazioni

� Servizi di tesoreria espletati dalla banca

� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei

servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento

Emittenti Consob art. 149 duodieces

� Informativa al pubblico Stato per Stato

� Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione

Europea

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171

Descrizione cespiti situati in Valore

di Bilancio Fondo

al 31/12/2018 Ammortamento

CENTO Via Matteotti 8/10/12

e Via Guercino 32

Strumentali per destinazione 16.865.621 6.126.577

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 7.089.471 0

Strumentali per natura 2.549.262 1.036.540

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.384.736 0

Non strumentali 1.654.125 680.860

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 950.793 0

Totale 30.494.008 7.843.977

CENTO Via Guercino 30

Strumentali per destinazione 198.843 82.345 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.860 0 Strumentali per natura 731.360 307.171 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474.140 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 1.530.203 389.516

CENTO Via Ferrarese

Strumentali per destinazione 1.017.977 418.014

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 654.843 0

Strumentali per natura 424.744 177.772

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 282.357 0

Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 2.379.921 595.786

CENTO Via Bologna

Strumentali per destinazione 546.647 216.772

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594.000 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 1.140.647 216.772

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172

CASUMARO Via Correggio, 409

Strumentali per destinazione 627.387 40.614

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22.010 0

Strumentali per natura 7.029 2.513

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.751 0

Non strumentali 155.059 61.194

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 50.589 0

Totale 864.825 104.321

MIRABELLO Corso Italia, 256

Strumentali per destinazione 380.806 147.713

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 84.771 0

Strumentali per natura 80.375 34.050

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 17.039 0

Non strumentali 6.486 2.948

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.301 0

Totale 570.778 184.711

VIGARANO MAINARDA Corso Roma, 3/5

Strumentali per destinazione 561.365 214.858

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208.463 0

Strumentali per natura 162.113 68.087

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 68.286 0

Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 1.000.227 282.945

SAN CARLO Via Risorgimento, 41

Strumentali per destinazione 111.288 52.000

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 35.227 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 146.515 52.000

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173

SANT'AGOSTINO Via Statale, 142

Strumentali per destinazione 274.122 111.025

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 105.336 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 379.458 111.025

ALBERONE Via Riga, 54

Strumentali per destinazione 81.105 33.474

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 51.360 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 132.465 33.474

DOSSO Via Verdi,24/26

Strumentali per destinazione 144.866 60.416

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 83.288 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 228.154 60.416

POGGIO RENATICO Viale Roma, 15

Strumentali per destinazione 245.592 76.383

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 65.847 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 37.322 15.675

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 12.815 0

Totale 361.576 92.058

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174

CORONELLA Via Coronella, 73

Strumentali per destinazione 136.831 53.120

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33.843 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 170.674 53.120

PIEVE DI CENTO Via Garibaldi, 13/15

Strumentali per destinazione 194.536 79.688

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80.342 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 274.878 79.688

PIEVE DI CENTO Piazza Costa, 1

Strumentali per destinazione 596.119 234.573

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 200.098 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 84.299 33.468

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 35.179 0

Totale 915.695 268.041

VENEZZANO Piazza Caduti 2 Agosto

Strumentali per destinazione 178.365 64.794

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 43.500 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 221.865 64.794

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FINALE EMILIA Via per Modena 34/a

Strumentali per destinazione

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 0 0 Strumentali per natura 92.780 38.187

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36.000 0

Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 128.780 38.187

CREVALCORE Via Amendola, 330

Strumentali per destinazione 276.359 115.217

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73.150 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 349.509 115.217

RAMI DI RAVARINO Via Vivaldi, 11

Strumentali per destinazione 310.435 129.506

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.000 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 435.435 129.506

FERRARA Via M.Tassini, 4

Strumentali per destinazione 508.748 169.159

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98.501 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 607.249 169.159

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FERRARA Via Giovanni XXIII

Strumentali per destinazione 304.451 109.784

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81.000 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 385.451 109.784

BOLOGNA Strada Maggiore

Strumentali per destinazione 1.534.179 592.501

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584.000 0

Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 0 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 3.118.179 592.501

MANTOVA VILLA POMA (MN) - VIA ROMA NORD 0 0

ASTA HOUSE & LOT 0 0

Strumentali per destinazione 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 0 0 Strumentali per natura 0 0 Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 0 0 Non strumentali 445.196 0 Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 0 0

Totale 445.196 0

T O T A L I 46.281.688 11.586.998

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ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2018 SU IMMOBILI DI PROPRIETA' Descrizione Valore Fondo

di Bilancio Ammortamento

al 31/12/2018 al 31/12/2018

Strumentali per natura 35.793

Non strumentale a scopo d'investimento 3.476.519

Strumentali per destinazione 30.671

T O T A L I 3.542.983

R I E P I L O G O DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2018 Classe dei Cespiti per Natura o Destinazione Valore

di Bilancio Fondo

al 31/12/2018 Ammortamento

Strumentali per destinazione 25.095.642 9.128.533

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 11.439.910 0

Strumentali per natura 4.047.663 1.664.320

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.265.309 0

Non strumentali 2.382.487 794.145

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.050.677 0

Totale Immobili di proprietà 46.281.688 11.586.998

Strumentali per destinazione 30.671 0 Strumentali per natura 35.793 0 Non strumentali 3.476.519 0 Tot. Investimenti in corso 3.542.983 0

Totale Istituto 49.824.671 11.586.998

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO AL 31 DI CEMBRE 2018 (Valori in unità di Euro)

Denominazione Nr. azioni o quote

Valore nominale

% di inter.

Valore di costo

Valore di mercato

Riserva di patrimonio

netto al 31.12.18

Riserva di patrimonio

netto al 31.12.17

Variazioni dell'es. 2018

Rivalut. ai sensi L.

218/90

CEDACRI SPA 127 127.000 1,01% 503.318 3.726.703 3.179.063 3.179.063

-

BANCA POPOLARE S. FELICE 5.783 17.349 0,27% 337.790 213.971 (37.532)

- (37.532)

BANCA D'ITALIA PART 900 22.500.000 0,30% 22.500.000 22.500.000

-

-

-

BCO TRE VENEZIE AZ 4.439 4.439.000 9,94% 4.583.198 4.229.923 (353.274) 203.907 (57.181)

SISTEMA SRL IN LIQUIDAZIONE 262.500 262.500 12,50% 262.500

- 0

-

-

FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,03% 1.103.323 4.938.461 3.782.405 2.517.739 1.264.666 SWIFT 2 250 0,00% 1.141 10.320 9.053 6.035 3.018 526

S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,94% 220.077 218.273 (1.804) (1.804)

-

IMMOBILIARE OASI NEL PARCO SRL 97.300 97.300 9,73% 3.454.150 1.833.132 (371.017) (304) (370.713) IMMOBILIARE K1 SRL 1 1.500 15,00% - - - - -

TOTALI 28.041.699 32.965.497 37.670.783 6.206.894 5.904.636 302.258 526

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ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVI ZI DI TESORERIA Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali il Gruppo svolge servizi di tesoreria:

1 ASILO INFANTILE CENTO 2 COMUNE DI CASTELLO D'ARGILE 3 COMUNE DI CENTO 4 COMUNE DI FINALE EMILIA 5 COMUNE DI GALLIERA 6 COMUNE DI NONANTOLA 7 COMUNE DI PIEVE DI CENTO 8 COMUNE DI POGGIO RENATICO 9 COMUNE DI RAVARINO

10 COMUNE DI TERRE DEL RENO 11 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA 12 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 SAN PIETRO IN CASALE 13 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 CENTO 14 FONDAZIONE "F. MANTOVANI" - MIRABELLO 15 ISSI ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO 16 ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DECIMA - PERSICETO 17 ISTITUTO COMPRENSIVO 2 - SAN GIOVANNI IN PERSICETO 18 ISTITUTO COMPRENSIVO PIEVE DI CENTO 19 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE 20 ISTITUTO COMPRENSIVO SAN PIETRO IN CASALE 21 ISTITUTO COMPRENSIVO VIGARANO MAINARDA 22 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO 23 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA 24 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO

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PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABIL E E DEI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMI TTENTI CONSOB ART. 149 DUODIECES Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi: 1) Servizi di revisione che comprendono:

� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio; � l’attività di revisione contabile limitata delle relazioni semestrale e trimestrali;

2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.

3) Servizi di consulenza fiscale. 4) Altri servizi che comprendono incarichi relativi alla consulenza su importanti cantieri progettuali

inerenti alle novità normative e sui principi contabili ed inoltre alle novità segnaletiche. I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2018, sono quelli contrattuali, comprensivi di eventuali indicizzazioni (sono escluse l’Iva, le spese vive e l’eventuale contributo di vigilanza).

Tipologia di servizi Soggetto che ha

erogato il servizio Destinatario del servizio

Compensi in migliaia di Euro

Revisione legale KPMG S.p.A Gruppo Cassa di Risparmio di Cento 276

Servizi di attestazione KPMG S.p.A Gruppo Cassa di Risparmio di Cento 0

Altri Servizi KPMG S.p.A Gruppo Cassa di Risparmio di Cento 44

Totale 320

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INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO Al fine di accrescere la fiducia dei cittadini dell’Unione Europea nel settore finanziario, la CRD IV introduce obblighi di pubblicazione di informazioni riguardanti le attività delle banche, e in particolare gli utili realizzati, le imposte pagate ed eventuali contributi pubblici ricevuti, suddivisi per singolo paese ove le banche sono insediate. Tali obblighi sono da considerare un elemento importante nella responsabilità sociale delle banche nei confronti del pubblico. L'informativa resa dal Gruppo Cassa di Risparmio di Cento è in linea con quanto previsto dall'Allegato A della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17/12/2013 e successivi aggiornamenti. Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Stefano Aldrovandi dichiara, a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, comma 2, del T.U.F., che l'informativa contenuta in questo documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. Nazione: Italia Denominazione delle società insediate: Il Gruppo, al 31 dicembre 2018, risulta composto da:

1) Cassa di Risparmio di Cento S.p.A 2) Istituto Finanziario Veneto Romagnolo S.p.A 3) REEVAL S.p.A.

Natura dell'attività : Il Gruppo Cassa di Risparmio di Cento svolge le tradizionali attività bancarie di raccolta dei depositi e del risparmio, erogazione di prestiti e prestazione / intermediazione di servizi di pagamento, assicurativi e di investimento. Esso opera dal 1859 e al 31 dicembre 2018 conta una rete di 49 sportelli (inclusi due Centri Wealth Management) ubicati in Emilia Romagna nelle province di Ferrara, Bologna, Modena e Ravenna oltre all’intermediario finanziario specializzato nell’erogazione di prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione. La clientela a cui la banca tradizionalmente si rivolge è rappresentata da famiglie e PMI, mentre il servizio verso i segmenti “private”, “personal” e “corporate” è strutturato con modelli specifici e gestori dedicati. L'offerta commerciale si modifica e si arricchisce nel tempo per assicurare la continua rispondenza alle esigenze della clientela e al mutato contesto operativo (si pensi per esempio allo sviluppo dei canali remoti). Le principali componenti dell'attività svolta e dell'offerta proposta, elencate prendendo a riferimento la tabella 2 di cui all'art. 317, par. 4 del CRR, sono: i "servizi bancari a carattere commerciale" (raccolta di depositi, prestiti, rilascio di garanzie e impegni di firma); i "pagamenti e regolamenti" (servizi di pagamento, carte di debito e di credito); le "gestioni patrimoniali"; l'"intermediazione al dettaglio" (ricezione e trasmissione di ordini su strumenti finanziari, esecuzione di ordini per conto della clientela), la custodia e amministrazione di strumenti finanziari della clientela.

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Fatturato : Il margine di intermediazione (voce 120 del conto economico consolidato) per il 2018 ammonta a euro 60.372.291 Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno: Al 31 dicembre 2018 il Gruppo rileva n. 378 dipendenti su base equivalente a tempo pieno, determinati come rapporto fra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, e il totale annuo previsto contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno. Utile o perdita prima delle imposte: La perdita lorda determinata come somma algebrica delle voci 150, 240 e 280 del conto economico consolidato per il 2018 ammonta a euro 2.456.566. Imposte sull'utile o sulla perdita: La somma delle imposte di cui alla voce 300 del conto economico consolidato per il 2018 è positiva per euro 1.038.944. Contributi pubblici ricevuti : Il Gruppo Cassa di Risparmio di Cento non ha ricevuto nel corso del 2018 alcun contributo da parte delle amministrazioni pubbliche.

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ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI OMOLOGATI DALLA COMMI SSIONE EUROPEA Principio Descrizione Regolamento omologazione IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –

494/2009 – 495/2009 – 1136/09- 1205/2011 – 475/2012- 1254/2012 – 1255/2012-183/2013 – 2343/2015 –2441/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017 – 182/2018

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 28/2015 – 2067/2016 – 289/2018

IFRS 3 Aggregazioni aziendali

1126/2008 mod. 495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 -1361/2014 - 28/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IFRS 4 Contratti Assicurativi

1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009 – 1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 – 1988/2017 – 1986/2017 – 1988/2017

IFRS 5

Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 2067/2016

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 – 1165/2009 – 1205/2011 -475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 - 1256/2012 – 2343/2015– 2067/2016 – 1986/2017

IFRS 8 Settori operativi 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 475/2012-1256/2012 -28/2015

IFRS 9 Strumenti finanziari 2067/2016 – 1986/2017 IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12- 313/2013 - 1174/2013 – 2016/1703 IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12 - 313/2013 – 2173/2015

IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1254/12 – 313/2013 – 1174/2013 - 2016/1703 – 182/2018

IFRS 13 Valutazione al fair value 1255/12 – 1361/2004 – 2067/2016 – 1986/2017 IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1905/2016 – 1986/2017 – 1987/2017 IFRS 16 Leasing 1986/2017

IAS 1 Presentazione del bilancio

1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009 – 475/2012 – 243/10- 149/11- 1254/2012 – 1255/2012 – 2406/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 2 Rimanenze 1126/2008 - 70/2009 – 1255/12– 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 – 1990/2017 – 1986/2017

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 – 2067/2016

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 – 2067/2016

IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1905/2016 IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 – 475/2012 –

1254/12- 1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 – 1989/2017 – 1986/2017

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 – 1255/2012 -28/2015 - 2231/2015 – 1905/2016 – 1986/2017

IAS 17 Leasing 1126/2008 – 1255/2012

IAS 18 Ricavi 1126/2008 – mod. 69/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 1905/2016

IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 475/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 29/2015

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IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica

1126/2008 – mod. 70/2009 – 475/2012 – 1255/2012 – 2067/2016

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009-475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009 – 2067/2016 – 1986/2017 IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti

correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10 – 475/2012 – 1254/2012 - 28/2015

IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008 IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009 –

1254/2012 – 1254/2012 – 1174/2013-2241/2015 IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -

495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012–2441/2015 – 2067/2016 – 2016/1703 – 182/2018

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 –

1255/2012 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -

494/2009 -495/2009 – 1293/2009- 475/2012 –1254/2012 1255/2012 - 1256/2012 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009 – 475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016

IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 – 475/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 1905/2016

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 1374/2013 – 2067/2016 – 1905/2016

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 - 28/2015 – 1905/2016 –2067/2016 – 1986/2017

IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 – 1254/2012 - 1255/2012 - 28/2015 – 1905/2016 – 1986/2017

IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009 – 1254/2012 - 1255/2012 – 1375/2013 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017

IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 -1361/2014 – 1905/2016 – 1986/2017 – 400/2018

IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 – 1986/2017

INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,

ripristini e passività similari 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009 - 1255/2012 – 2067/2016 IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008 - 1255/2012 IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per

smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1126/2008 – 1254/2012– 2067/2016

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 1126/2008

IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie iperinflazionate

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010 IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009 –

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1254/2012 – ABROGATO con reg. 2067/2016 IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 2067/2016 IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008 IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017 IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008 - 1255/2012 – 1905/2016 IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un

piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione minima e la loro iterazione.

1263/2008 - mod. 1274/2008

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009 – 1905/2016 IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009 – 1254/2012 – 2067/2016 IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da

disponibilità liquide 1142/09 - 1255/2012

IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09 – 1905/2016

IFRIC 19

Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale

662/2010 – 1255/2012 – 2067/2016

IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto 1255/2012

IFRIC 21 Tributi 634/2014 IFRIC 22 Operazioni in valuta estere e anticipi 519/2018 SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle

attività operative 1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo)

1126/2008 - 1254/2012

SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da parte dei partecipanti al controllo

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1254/2012

SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008 SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non

ammortizzabili 1126/2008 – 1255/2012

SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un'impresa o dei suoi azionisti

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing

1126/2008 – 1905/2016 – 2067/2016

SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in concessione

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017

SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari

1126/2008 – 1905/2016

SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008 – 1905/2016 – 1986/2017

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ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL ’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SU CCESSIVE MODIFICHE ED

INTEGRAZIONI 1. I sottoscritti, Ivan Damiano, nella sua qualità di Direttore Generale della Cassa di Risparmio di

Cento S.p.A. e Stefano Aldrovandi, nella sua qualità di Vice Direttore Generale - Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

1.1. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e 1.2. l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del

bilancio d’esercizio consolidato al 31 dicembre 2018 .

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio consolidato al 31 dicembre 2018 è basata su di un modello definito dalla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. in coerenza con l’Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission, che rappresenta un frame work di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:

3.1. il bilancio d’esercizio consolidato al 31 dicembre 2018:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, dal 19 luglio 2002 al D.Lgs. n. 38/2005 e ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del Decreto medesimo;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili delle società del gruppo; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione

patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle società incluse nel perimetro di consolidamento;

3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle società incluse nel perimetro di consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposte.

Cento, 29 Marzo 2019

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Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 (con relativa relazione della società di revisione)

KPMG S.p.A.

5 aprile 2019

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