CRESCONO LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANE NEL MONDO Una … · 2018-05-08 · Libertà Religiosa...

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Libertà Religiosa RIFLESSIONI E FATTI CIRCA LA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 37 di Cristian Nani - Porte Aperte Italia CRESCONO LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANE NEL MONDO Una fede pericolosa Nel mondo un cristiano ogni 12 viene perseguitato: oltre 215 milioni di per- sone vessate e discriminate a causa della loro fede. Sono stati 3.066 i martiri nel 2017, e migliaia le chiese, le abitazioni, i negozi di cristiani distrutti. Il rapporto World Watch List 2018, pubblicato da Porte Aperte/Open Doors, mostra, in una classifica, le 50 nazioni dove le persecuzioni sono maggiori. H enry fa il falegname, un’attività che ama e svolge nella sua città, Marawi (Sud delle Filip- pine). Il 23 maggio 2017 è un nor- male giorno di lavoro per lui, quando qualcuno bussa alla porta. Aprendo si trova di fronte un gruppo di sconosciuti. Lui do- manda chi siano, loro rispon- dono: «I tuoi assassini». Il commando fa parte di un gruppo affiliato all’Isis, miliziani di varia estrazione in grado di pren- dere in ostaggio l’intera città di Marawi per cinque mesi 1 . Henry (nome di fantasia, ndr) viene malmenato e incappucciato per essere condotto in una sorta di carcere nel quale è tenuto in ostaggio per vari giorni. Quando verrà liberato dalle forze militari filippine, racconterà di aver visto l’inferno. Persone rapite con lui Lei e la famiglia sono ex induisti convertiti alla fede cristiana. In cerca di lavoro come inse- gnante, nel settembre del 2016 era approdata in una scuola per un colloquio: «Il preside mi ha of- ferto dei dolcetti tipici, che ho mangiato - ha raccontato -. Da lì in poi non ricordo più nulla». Dro- gata e privata della libertà per svariati giorni, ancora oggi non ri- corda niente di quello che ha su- bito. I partner locali di Porte Aperte che la seguono nella cura del trauma, pensano che Reena abbia rimosso il ricordo di quei giorni perché troppo doloroso. Quando ha ripreso conoscenza, si vengono bendate e decapitate, alcune donne sono violentate: lui e altri sono costretti a guardare. Nell’agenda di questi gruppi è chiaro l’intento di eliminare la presenza cristiana dalla zona. Henry è tra le molte vittime di quella che Porte Aperte nel suo rapporto annuale World Watch List 2018 definisce «oppressione islamica», cioè la fonte primaria di persecuzione dei cristiani nel mondo. Reena, vietato convertirsi Reena invece è una ragazza di 19 anni che viveva in un villaggio in una zona remota dell’India (per ragioni di sicurezza non citiamo il nome del villaggio, né il vero nome della ragazza, ndr). Nigeria. Una celebra- zione all’aperto, in mezzo ai resti della chiesa distrutta a Rikkos, Jos. # © Open Doors

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Libertà ReligiosaRIFLESSIONI E FATTI CIRCA LA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 37di Cristian Nani - Porte Aperte Italia

CRESCONO LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANE NEL MONDO

Una fede pericolosaNel mondo un cristiano ogni 12 viene perseguitato: oltre 215 milioni di per-sone vessate e discriminate a causa della loro fede. Sono stati 3.066 i martirinel 2017, e migliaia le chiese, le abitazioni, i negozi di cristiani distrutti. Ilrapporto World Watch List 2018, pubblicato da Porte Aperte/Open Doors,mostra, in una classifica, le 50 nazioni dove le persecuzioni sono maggiori.

Henry fa il falegname,un’attività che ama esvolge nella sua città,Marawi (Sud delle Filip-

pine). Il 23 maggio 2017 è un nor-male giorno di lavoro per lui,quando qualcuno bussa allaporta. Aprendo si trova di fronteun gruppo di sconosciuti. Lui do-manda chi siano, loro rispon-dono: «I tuoi assassini».Il commando fa parte di ungruppo affiliato all’Isis, miliziani divaria estrazione in grado di pren-dere in ostaggio l’intera città diMarawi per cinque mesi1.Henry (nome di fantasia, ndr)viene malmenato e incappucciatoper essere condotto in una sortadi carcere nel quale è tenuto inostaggio per vari giorni. Quandoverrà liberato dalle forze militarifilippine, racconterà di aver vistol’inferno. Persone rapite con lui

Lei e la famiglia sono ex induisticonvertiti alla fede cristiana.In cerca di lavoro come inse-gnante, nel settembre del 2016era approdata in una scuola perun colloquio: «Il preside mi ha of-ferto dei dolcetti tipici, che homangiato - ha raccontato -. Da lìin poi non ricordo più nulla». Dro-gata e privata della libertà persvariati giorni, ancora oggi non ri-corda niente di quello che ha su-bito. I partner locali di PorteAperte che la seguono nella curadel trauma, pensano che Reenaabbia rimosso il ricordo di queigiorni perché troppo doloroso.Quando ha ripreso conoscenza, si

vengono bendate e decapitate,alcune donne sono violentate: luie altri sono costretti a guardare.Nell’agenda di questi gruppi èchiaro l’intento di eliminare lapresenza cristiana dalla zona.Henry è tra le molte vittime diquella che Porte Aperte nel suorapporto annuale World WatchList 2018 definisce «oppressioneislamica», cioè la fonte primariadi persecuzione dei cristiani nelmondo.

Reena, vietato convertirsiReena invece è una ragazza di 19anni che viveva in un villaggio inuna zona remota dell’India (perragioni di sicurezza non citiamo ilnome del villaggio, né il veronome della ragazza, ndr).

Nigeria. Una celebra-zione all’aperto, inmezzo ai resti dellachiesa distrutta aRikkos, Jos.

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è ritrovata in un treno fermo inun luogo a 14 ore di distanza dacasa sua.Oggi Reena sta abbastanza bene,non ha ancora trovato un lavoro,ma nel frattempo è tornata ascuola per continuare gli studi.Gli aggressori rimangono impu-niti, mentre il preside della scuolacontinua a minacciare la famiglia,ed è per questa ragione che la ra-gazza si è trasferita da suo fra-tello in un altro villaggio.Il numero di aggressioni di questotipo contro i cristiani in Indiastanno aumentando.Reena è una delle vittime dellaseconda più importante fonte dipersecuzione anticristiana nelmondo: il «nazionalismo reli-gioso».

L’ostilità anticristianaMonitorando oltre 90 paesi, conricerche che partono anche dalbasso (quindidal campo

manifestano in una quotidianamiscela di soprusi, abusi, margi-nalizzazione e violazione di dirittifondamentali come l’accesso allecure, al lavoro, all’istruzione, allagiustizia, e così via. La secondacategoria di persecuzioni, invece,è la violenza, quella di fatto più ri-portata dai mezzi di comunica-zione poiché più d’impatto in ter-mini mediatici. Sebbene la se-conda sia quella più visibile equasi l’unica presente nel dibat-tito pubblico, è la prima quellapiù diffusa: la prevaricazione na-scosta e costante che devasta lavita di milioni di cristiani a causadella loro fede.

Dietro ogni persecuzionec’è un persecutoreMa chi sono gli attori di questofenomeno? È chiaro che si trattidi singoli individui, ma anche digruppi, o addirittura istituzioni,ostili ai cristiani. Ecco un elenco diquelli che nei fatti sono veicoli diodio e intolleranza anticristiana:governi locali e nazionali; leaderdi gruppi etnici; leader religiosinon cristiani; leader di altrechiese cristiane; movimenti radi-cali; normali cittadini, incluse lefolle istigate in vari modi; le fami-glie stesse dei cristiani; i partitipolitici; gruppi rivoluzionari o pa-ramilitari; il crimine organizzato;organizzazioni multilaterali.È importante avere in mente que-sta varietà di attori poiché facomprendere come, per esempioin alcune aree rurali della Colom-bia, sia successo che certi leaderdi gruppi indigeni, con la conni-venza delle autorità locali, ab-biano inflitto a membri dellostesso gruppo indigeno convertitial cristianesimo gravi vessazioni

missionario, grazie alla presenzanel territorio), Porte Aperte foto-grafa ogni anno la persecuzioneanticristiana nel mondo attra-verso il rapporto World WatchList.Per persecuzione s’intende «qual-siasi ostilità subita come conse-guenza dell’identificazione del-l’individuo o di un intero gruppocon Cristo. Questa può includereatteggiamenti, parole e azioniostili nei confronti dei cristiani».Il rapporto evidenzia, in una sortadi classifica, i primi 50 paesi dovemaggiormente si perseguitano icristiani. Nelle posizioni più«basse» si trovano i paesi neiquali si è registrato un livello dipersecuzione «alto». Salendoverso i primi posti, si passa attra-verso un livello «molto alto» perapprodare, nelle prime posizioni,al livello della persecuzione«estrema».La metodologia adottata per sti-lare la Wwlist considera ognisfera della vita dei cristiani (pri-vato, famiglia, comunità, chiesa,vita pubblica e violenza) ed èprogettata per monitorare lestrutture profonde della per-secuzione e non solo gli inci-denti violenti.Il team di ricerca distinguedue categorie principalicon cui la persecuzione

può esprimersi: laprima riguarda

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• Cristiani perseguitati | Regimi illiberali • MC R

A sinistra: lo sguardo di Henry. La pre-ghiera di Reena.Qui: Iraq, 2014. Cristiani iracheni sfollati.

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fino all’incarcerazione, tortura,esproprio dei beni ed espulsionedal villaggio. Quando l’attore èuno stato, per fare un altro esem-pio, la dinamica cambia: le Mal-dive, dove molti italiani trascor-rono le proprie vacanze, sono unpaese islamico che ritiene ognimaldiviano necessariamente mu-sulmano. Questo comporta che,quando un maldiviano si converteo è semplicemente interessato alcristianesimo, affronta pressionidallo stato stesso. Il Pakistan, conla famosa legge contro la blasfe-

Trend della persecuzioneIn termini assoluti la persecu-zione aumenta. È questo cheemerge dalla Wwlist 2018 cheprende in considerazione il pe-riodo 1 novembre 2016 - 31 otto-bre 2017. Nella classifica delleprime 50 nazioni dove più si per-seguitano i cristiani, troviamoben tre paesi con un punteggio aldi sopra di 90 su 100: Corea delNord, Afghanistan e Somalia (ri-spettivamente 1°, 2° e 3° posto),con un livello di persecuzioneestremo a tal punto da rendere lavita impossibile per i cristiani e dacostringerli alla clandestinità.La Corea del Nord e l’Afghanistanquest’anno hanno un punteggiodel tutto simile: solo per poco ilregime di Kim Jong-un è al primoposto (per il 15° anno di fila). Es-sere scoperti in Corea del Nord apartecipare a una riunione di pre-ghiera o in possesso di una Bib-bia, può significare la morte o lareclusione nei famigerati campi di

mia (emblematico il caso di AsiaBibi), è un altro esempio di statoche prevarica, ma supportato damovimenti radicali che puntanoall’eliminazione della presenzacristiana. Mentre in Messico i car-telli della droga possono aggre-dire le chiese che in qualchemodo interferiscono con i loroscopi criminali, in Sri Lanka è ac-caduto che monaci buddisti ab-biano incitato le folle a inveire eaggredire i cristiani locali conside-rati agenti contaminanti della cul-tura tradizionale del paese.

1. OPPRESSIONE ISLAMICA: l’obiettivo è portare ilpaese o il mondo sotto la «Casa dell’islam» attra-verso azioni violente o meno, che colpiscono i cri-stiani in modo particolare. Esempi: Pakistan, Iran,Arabia Saudita.2. NAZIONALISMO RELIGIOSO: lo scopo è imporre lapropria religione come elemento caratterizzantedella propria nazione (principalmente induismo ebuddismo, ma anche altre religioni). Esempi: India,Nepal o Sri Lanka.3. ANTAGONISMO ETNICO: cerca di introdurre conforza l’influenza di norme antiche e tradizioni in uncontesto tribale. Spesso si presenta sotto forma direligione tradizionale che si oppone alla presenza dicristiani nella società. Esempi: Yemen, Somalia o Af-ghanistan.4. PROTEZIONISMO DENOMINAZIONALE: cerca di man-tenere la propria denominazione cristiana comeunica espressione legittima o dominante del cristia-nesimo nel paese e quindi vessa qualsiasi altra deno-minazione. Esempio: Etiopia.

5. OPPRESSIONE COMUNISTA E POSTCOMUNISTA: cercadi mantenere il comunismo come ideologia prescrit-tiva e/o controlla la chiesa attraverso un sistema diregistrazione e di sorveglianza. Esempi: Corea delNord, Laos o Vietnam.6. INTOLLERANZA SECOLARE: ha lo scopo di sradicarela religione dal dominio pubblico e, se possibile, an-che dal cuore delle persone, e impone una forma dilaicità atea come una nuova ideologia di governo.Esempi: si tratta di una tendenza che diffonde unsentimento anticristiano, ad esempio quando i cri-stiani difendono principi morali collegati alla propriafede (famiglia e matrimonio tradizionale, ecc.).7. PARANOIA DITTATORIALE: siamo di fronte a un dit-tatore che fa di tutto per mantenere il potere e re-prime con forza qualsiasi cosa sembri una minaccia.Esempi: Eritrea, Corea del Nord.8. CORRUZIONE E CRIMINE ORGANIZZATI: l’obiettivo ècreare un clima di impunità, anarchia e corruzioneal fine di arricchirsi. Esempi: Messico, Colombia.

C.N.

Le fonti della persecuzione

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Libertà Religiosa

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appena citati. Tra le regioni delmondo in cui i cristiani vengonoperseguitati, l’Africa cresce,avendo alcune sue nazioni nelleprime posizioni (Somalia 3°, Su-dan 4°, Eritrea 6°, Libia 7°). In Asiacentrale, in paesi come Uzbeki-stan (16° posto), Turkmenistan(19°), Tagikistan (22°) e Kazaki-stan (28°), dal dissolvimentodell’Urss, l’islam è cresciuto espo-nenzialmente, anche nella suacorrente più oppressiva, gene-rando intolleranza nei confrontidei cristiani.Tra le fonti di persecuzione, il na-zionalismo religioso, in partico-lare legato all’induismo e al bud-dismo, risulta in forte aumento,soprattutto in seguito all’incre-mento delle violenze anticristianein India (11° posto) e delle discri-minazioni in paesi buddisti comeLaos (20°), Myanmar (24°), Nepal(25°, nuovo ingresso nella classi-fica) e Buthan (33°).

I numeri della persecuzioneSono stati 3.066 i martiri cristianiaccertati nel 2017, di cui 2.000solo in Nigeria del Nord, regioneinteressata dall’estremismo isla-mico. Oltre 215 milioni sono i cri-stiani perseguitati nel mondo (1ogni 12) secondo la Wwlist. Al-meno 15.540 attacchi sono avve-nuti ai danni di chiese, case e ne-gozi di cristiani: bruciati, saccheg-giati o totalmente distrutti. Im-pressionante è il fenomeno deimatrimoni forzati, particolar-mente forte in Pakistan: almeno1.240 giovani donne cristiane

rieducazione, veri e propri lagerdenunciati anche dalle NazioniUnite. Si stima che tra i 40 e i70mila cristiani languiscano inquesti campi a causa della lorofede. Per quanto riguarda l’Af-ghanistan, sebbene sia un paesepiù conosciuto in Italia rispettoalla Corea del Nord, rimane al-tresì poco noto per le condizionidei cristiani che vi abitano, co-stretti a vivere nel terrore di es-sere scoperti. Convertirsi dall’i-slam al cristianesimo in Afghani-stan significa andare incontro alripudio della famiglia e della so-cietà, fino alla tortura, all’incarce-razione e alla morte.Nel mondo sono ben 11 le nazioniin cui si registra una persecuzioneestrema simile a quella dei paesi

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1. Corea del Nord2. Afghanistan3. Somalia4. Sudan5. Pakistan6. Eritrea7. Libia8. Iraq9. Yemen10. Iran11. India

12. Arabia Saudita13. Maldive14. Nigeria15. Siria16. Uzbekistan17. Egitto18. Vietnam19. Turkmenistan20. Laos21. Giordania22. Tagikistan23. Malesia24. Myanmar25. Nepal26. Brunei27. Qatar28.Kazakistan29.Etiopia30.Tunisia31.Turchia32.Kenya33.Bhutan34.Kuwait35.Repubblica Centrafricana

36. TerritoriPalestinesi

37. Mali38. Indonesia39. Messico40. Emirati Arabi Uniti41. Bangladesh42. Algeria43. Cina44. Sri Lanka45. Azerbaigian46. Oman47. Mauritania48. Bahrein49. Colombia50. Gibuti

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sono state rapite e forzate a spo-sare uno sconosciuto. Oltre 1.000sono stati i rapimenti a fine diabuso e violenza carnale. Tuttociò prefigura chiaramente quellache viene definita la doppia vul-nerabilità delle donne cristiane inquesti contesti: perseguitate inquanto cristiane e in quantodonne.Questi dati sono solo la puntadell’iceberg, poiché il sommerso,il non denunciato, è potenzial-mente enorme (basti pensare an-che solo all’impossibilità, in alcunicontesti, di denunciare un cri-mine o un abuso a causa dellaconnivenza delle autorità locali).

L’India: la grande democraziaVale la pena soffermarsi sul casodell’India, salita addirittura all’11°posto della Wwlist, con un gradodi persecuzione definibileestremo. Il partito Bjp (BharatiyaJanata Party) al governo con ilprimo ministro Modi, ha unachiara agenda volta a induizzare ilpaese, facendo forte leva su unnazionalismo religioso che inevi-tabilmente crea intolleranza neiconfronti dei non induisti e de-creta un’emarginazione dei cri-stiani. I fatti dicono che il numerodi attacchi contro comunità cri-stiane (che a volte hanno provo-

Una fede pericolosaÈ dunque la fede cristiana unafede pericolosa?Ebbene sì, in molti paesi e per ol-tre 215 milioni di uomini e donne.Esattamente come era pericolosoessere cristiani ai tempi dellachiesa primitiva, quella degli Attidegli apostoli, là dove la fede cri-stiana ebbe inizio.

Cristian Nanidirettore di Porte Aperte Onlus

NOTE:1- Il 23 maggio 2017, Marawi (città di circa200mila abitanti, capoluogo della provinciadi Lanao del Sur, isola di Mindanao) è stataoccupata dai jihadisti del gruppo Maute (unclan familiare locale che ha giurato fedeltàallo Stato Islamico) con l’appoggio delgruppo radicale filippino Abu Sayyaf. Loscopo era quello di creare una sorta di calif-fato fedele ai principi dell’Isis. L’esercito regolare di Manila ha messo sottoassedio la città con oltre 7mila militari ebombardamenti aerei. Dopo 148 giorni, aottobre, i jihadisti sono stati sconfitti. Se-condo l’agenzia Fides: «Sono oltre 1.000 levittime del conflitto: 163 soldati, 822 mili-tanti e 47 civili». Secondo l’Ocha, delle350mila persone fuggite dall’area durante ilconflitto, molte devono ancora rientrare.

cato anche morti) è cresciutoesponenzialmente negli ultimianni.L’India, quella che gli europei co-noscono come una grande e paci-fica democrazia, non esiste più datempo, e i primi a pagarne ilprezzo sono proprio i cristiani.Quando nei consessi internazio-nali si addebitano alle autorità in-diane violazioni dei diritti fonda-mentali dei cristiani, esse rispedi-scono aspramente le accuse almittente senza alcuna spiega-zione.

Sopra: un cristiano in Nigeria e unacoppia in Messico.Qui accanto: lo screenshot della paginaweb dedicata alla World watch list 2018,da www.porteaperteitalia.org

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Porte Aperte/Open Doors è un’agenzia missionaria attiva daoltre 60 anni nel campo del sostegno ai cristiani perseguitatidi ogni denominazione. Nasce dalla visione di un missiona-rio, conosciuto come Fratello Andrea, «Il contrabbandiere di

Dio» (dal titolo del best seller che racconta la sua storia).L’opera missionaria, iniziata nel 1955 portando Bibbie oltre la cortinadi ferro, oggi è diventata un’organizzazione attiva e strutturata in ol-tre 80 paesi. Conosciuta negli ultimi anni soprattutto per il reportsulla persecuzione anticristiana nel mondo (World Watch List), oggiopera attraverso molti progetti che spaziano dagli aiuti umanitari diprima necessità al sostegno spirituale e psicologico alle vittime, dallafornitura di materiale formativo cristiano alla costruzione di infra-strutture utili alle comunità locali. Inoltre opera nei paesi liberi affin-ché si diffonda nell’opinione pubblica internazionale una sempremaggiore consapevolezza sulla condizione dei cristiani in queste na-zioni.

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