Creatività e intuizionee

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    ADITIAssociazione Italiana Sri Aurobindo e Mre

    Creativit e intuizionefra Mre e psicologia umanistica

    Claudio Tolomelli

    INCONTRO DI DARSHAN

    Creativit, intuizione, visione:lo yoga della mente superiore

    Pescia

    novembre 2003

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    Creativit e intuizione fra Mre e psicologia umanistica

    Perch questo accostamento fra Mre e la psicologia umanistica parlando dicreativit e intuizione?

    Che cosa accomuna Mre con questo importante filone della psicologia, che apartire dalla met del 900 andato sviluppandosi attraverso un moltiplicarsi di autori edi linee di ricerca, e numerosi diramazioni quali la psicologia transpersonale e lapsicosintesi?

    Come vedremo laccostamento non n casuale, n forzato. Sia Mre che la

    psicologia umanistica assegnano un ruolo rilevante alla creativit e allintuizione nelpercorso di evoluzione dellessere umano e soprattutto nella crescita spirituale. Allostesso modo della psicologia umanistica, Mre ci dice che queste facolt sono in noi,possono essere sviluppate, possono essere di grande aiuto.

    Inoltre Mre non esita a parlarci di immaginazione, una parola che non ha maiavuto molto spazio nello yoga, e che invece Lei utilizza ampiamente e soprattutto inriferimento a tecniche potenti da utilizzare nella sadhana.

    Infine utilizza, similmente alla psicologia, un approccio che potremmo definireoperativo: possiamo verificare molto spesso, leggendo i suoi testi, che mentre d laspiegazione di un termine o di un concetto, fornisce al tempo stesso indicazionifondamentali su strumenti e tecniche per la scoperta di s e la ricerca interiore.

    La psicologia umanistica ha, per molti versi, un approccio simile. Essa guardacon grande attenzione agli stati sovracoscienti dellessere umano, alle facolt latenti chepossiamo sviluppare, alle pi alte esperienze toccate nella storia dagli esseri umani,quelle che con una felice espressione sono state definite le esperienze delle vette.Essa studia in profondit tutti questi aspetti, e cerca di darci al contempo i mezzi persviluppare in noi queste pi alte facolt, nella convinzione che in ognuno di noi, in

    misura pi o meno grande, sia presente il genio, lartista, il poeta, la persona in gradodi trascendere i propri limiti.

    La psicologia umanistica , nellambito delle varie discipline psicologiche, fraquelle che meno si sono sentite vincolate alla dimensione terapeutica delle situazioniproblematiche e pi si sono sospinte nello studio della fascia alta e pi evolutadellumanit, cercando di cogliere i segni del futuro della razza, le facolt nascoste, ipoteri latenti e che potranno essere sviluppati.

    Per molti aspetti la psicologia umanistica d una descrizione dellessere umanosimile a quella di Sri Aurobindo, che vede un continuum di coscienza fra lessereumano e la Coscienza divina, in una serie di livelli ascendenti che, per quanto riguarda

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    il piano mentale, Egli ha identificato nella mente propriamente intesa, nella mentesuperiore, nella mente illuminata e nella mente intuitiva. La differenza che, mentre SriAurobindo ha guardato ben oltre, in quanto il suo obiettivo era quello di aprirci la

    strada verso i piani spirituali pi alti, la sovramente, la supermente ed il satcitananda eda qui far scendere il potere trasformatore della divina Shakti, la psicologia umanisticasi concentrata sugli stati a noi pi prossimi della creativit, dellimmaginazione,dellintuizione, del potere di visualizzazione e, come estremo limite, dellilluminazione.In qualche modo in un approccio pi operativo e pi immediatamente alla nostraportata, pi simile a quello che usava Mre con i bambini dellashram e con i suoidiscepoli.

    Ecco quindi alcune interessantissime pagine di Mre sullargomento, tratte dalleConversazioni e dallAgenda. Inizierei proprio dallesperienza che descrive in questo

    bellissimo dialogo con Satprem.

    27 ottobre 1962

    (Una malaugurata serie di interruzioni di corrente ha impedito di registrare tutt'

    intera questa conversazione, salvo qualche brano. Satprem ha perci annotato a

    memoria i pezzi mancanti,. Mre ha poi completato queste annotazioni con un certo

    numero di commenti e di aggiunte.)

    Adesso sul terrazzo costruiremo una stanzetta per metterci l'armonium. Hovoglia di fare delle esperienze...

    Quando suonavo, il corpo prendeva un brutto atteggiamento, che mi davasempre fastidio; adesso che l'ha perso vorrei vedere che cosa succede. Nelsubconscio qualcosa andava storto: tutto quello che ti insegnano quando impari asuonare, che la tal nota non va bene assieme alla tal altra, e via dicendo. Io misintonizzavo lass e ascoltavo da l, per s'intromettevano sempre quelle vecchie

    abitudini subconsce. Adesso che non pi cos vorrei vedere che cosa ne verr fuori- magari delle cacofonie!Non che mi metta a far musica, non cerco di suonare una musica: la mia

    solo una specie di meditazione con i suoni.Sento di continuo come delle grandi onde musicali. Basta che mi faccia un po'

    da parte, ed eccole, le sento. Ci sono sempre. Non sono suoni, eppure musica!Grandi onde di musica. E ogni volta che le sento, le mani hanno voglia di suonare.Cos adesso far delle esperienze, rester completamente passiva, con le mani inerti,cercando di trascrivere queste onde.

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    Mi hanno detto che avrebbero messo dei fili elettrici nel soffitto per registrareautomaticamente ogni volta che suono. Io ho risposto: Affari vostri, ma poi nonaspettatevi di sentire della musica!.

    Una volta sono andato nel mondo della musica, e ho sentito cose cos stupende,

    cos incredibilmente belle, che dopo essermi svegliato sono rimasto per ore come

    sotto shock. Era incredibile. Ma dove si trova, quel mondo l?

    Lo conosco molto bene, ci sono stata tantissime volte. Si trova in alto in altoalla coscienza umana, al confine tra quello che Sri Aurobindo chiama emisferosuperiore e l'emisfero inferiore. Si trova molto, molto in alto.

    E' un campo che ho studiato a fondo.E' un mondo creativo con diversi stadi o diversi livelli.

    Ecco, vorrei proprio capire come funziona. Perch nel mio libro ne devo parlare.

    La prima zona che ci trovi quella della pittura, della scultura, dell'architettura:insomma, di tutto quello che ha una forma materiale. E la zona delle forme: formecolorate che si esprimono in dipinti, in sculture o in architetture. Ma non si tratta diforme del genere di quelle che conosciamo noi, si tratta piuttosto di archetipi: adesempio ci puoi vedere giardini-tipo stupendamente belli e pieni di colori, oppure certecostruzioni-tipo.

    Poi c' la zona della musica, e l ci trovi l'origine dei suoni che hanno ispirato i varicompositori: grandi onde musicali, che per non sono suoni! Potr magari sembrarebuffo, ma cos.

    Ma quando tu suoni, senti musica oppure che altro?

    In genere, quando suono, sento quello che sto suonando. Difficile dire... Non un suono come s'intende di solito con questa parola: un insieme di suoni, non... No,non lo stesso suono, certo, ma qualcosa che come l'essenza di quel suono. Io peresempio ho come una sensazione che quello che sento dovrebbe venir espresso da

    una grande orchestra... Sai, VEDO delle grandi orchestre, me le vedo proprio davanti,a destra, a sinistra... Mentre io devo accontentarmi di esprimere tutto questo su unarmonium, pensa un po'! Dovrebbe essere un'orchestra composta di vari gruppi dimusicisti, a ognuno dei quali spetterebbe di esprimere una parte di tutto l'insieme, cioun suono molto pi completo di quello che possono percepire le nostre orecchie.Ecco, s. Non una cosetta qualsiasi che si pu tradurre canticchiando un motivetto:ma un complesso di vibrazioni musicali. E contemporaneamente vedo come sipotrebbe esprimerle. Vedo attorno a me delle grandi orchestre. Per anche la miavisione di un altro genere: non come quella che si pu avere con gli occhi, con quel

    tipo di precisione l; no, una visione molto... E' la visione della coscienza. Ma come

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    vuoi fare a dirla, una cosa del genere? Tutto quello che possiamo dirne che non sitratta del nostro solito tipo di vista e di udito.

    Si tratta di una specie di conoscenza proprio completa, che visione,

    conoscenza dell'insieme dei suoni e del modo in cui bisognerebbe esprimerli.Al di l della zona musicale c' quella del pensiero: i pensieri, le organizzazioni dipensiero che servono per i libri e i lavori teatrali, le astrazioni che formano i sistemifilosofici. Quello che mi interessava in modo particolare, per, erano le combinazioniche possono dare origine a dei romanzi o a dei lavori teatrali.

    In questa zona intellettuale si sentono dei suoni?

    No, ci sono solo formazioni di pensiero, e le formazioni di pensiero sitraducono nel cervello di ciascuno nella sua propria lingua. Ci sono combinazioni di

    pensiero per romanzi, drammi, ecc., perfino sistemi filosofici. Si tratta di composizionidi pensiero allo stato puro, non espresso ancora in nessuna lingua. Un pensiero chepoi si traduce automaticamente nel cervello di ciascuno nella lingua corrispondente. E'il regno del pensiero puro. l che va chi vuole lavorare per tutta la terra: e di l noninvia pensieri espressi in parole, ma il pensiero puro, che poi prende forma in unalingua qualsiasi, nel cervello di una qualsiasi persona - di chiunque sia ricettivo. Infattisono formazioni a disposizione di tutti, cio nessuno pu dire: E' la MIA idea, il MIOlibro. Chi ha la capacit di arrivare fin lass pu cogliere queste formazioni etrascriverle materialmente. Io ho fatto appunto un'esperienza di questo genere: volevo

    verificare, e cos un giorno ho fatto io una formazione e 1'ho mandata in giro. Entroquell'anno due persone completamente diverse, che neanche si conoscevano tra loro,una in Inghilterra e l'altra in America, hanno colto la mia formazione: l'inglese ha scrittoun libro e l'altro, in America, ha messo su una cosa per il teatro. E le circostanze sisono concatenate in modo da far arrivare fino a me sia il libro che il testo teatrale.

    Al di sopra ancora c' una quarta zona: una zona di luci di tutti i colori, di giochidi luce colorati. Le varie zone sono infatti disposte in quest'ordine: prima le forme, poii suoni, poi le idee, poi le luci colorate.

    Ma l'ultima gi piuttosto remota rispetto all'umanit. una zona di forze, che

    assumono l'aspetto di luci colorate. L non ci sono forme: solo luci colorate cherappresentano certe forze. Forze che uno pu combinare per farle agire sull'atmosferaterrestre, per portare certi avvenimenti nell'atmosfera della terra. E' una zona di azione,indipendente dalla forma, dal suono e dal pensiero: sta al di sopra. E' una zona dipotere e di potenza attiva che uno pu utilizzare a un fine particolare - supposto cheabbia la capacit di farlo.

    Questa la zona pi alta.Abbiamo dunque, nell'ordine: forma, che si traduce in pittura, scultura o

    architettura; suono, che si traduce in temi musicali; e pensiero, che si traduce in libri,soggetti drammaturgici, romanzi, o anche teorie intellettuali, filosofiche o altro (ed

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    proprio da qui che si possono mandare idee che agiscono sul mondo, su tutta la terra,perch la loro influenza viene percepita dai cervelli ricettivi in qualsiasi paese,traducendosi nei pensieri corrispettivi e nella lingua di ciascuno). Al di sopra di questa

    zona ce n' un'altra, priva di forme, di suoni e di pensieri: la zona del gioco delleforze, che appaiono come luci colorate. A entrarci dentro con il potere necessario, possibile combinare queste forze in modo che pi tardi (ci vuole un po' di tempo, dirado una cosa immediata) si traducano sulla terra in opere creative.

    Ma quelle grandi onde musicali che senti, e che avevi detto si trovano al di l dei

    suoni, non fanno parte del campo delle vibrazioni luminose?

    S... Ma si tratta del livello pi alto della zona musicale. Ognuna di queste zoneinfatti suddivisa in diversi livelli, e nella parte pi alta della zona musicale cominciano

    gi ad apparire delle onde vibratorie. Che per sono sempre in rapporto con la musica;mentre le forze colorate di cui parlo sono in rapporto con le trasformazioni della terra,con le azioni - colle grandi azioni. Sono poteri d'azione. Questa zona in cui non sisente nessun suono in seguito si traduce in suoni, in musica - ed la zona pi alta. Poiin ogni zona ci sono diversi livelli.

    Insomma, lass nell'Origine c' un'unica vibrazione, che poi pu esprimersi in

    musica, in pensiero, o in forme architettoniche e pittoriche - cos?

    S, ma strada facendo subisce certe particolari trasformazioni. Passandoattraverso una zona o l'altra, la vibrazione originale subisce certe trasformazioni peradattarsi al modo speciale di una particolare espressione. Le onde musicali sono unmodo speciale in cui si esprimono queste onde colorate - anzi bisognerebbe dire'luminose', perch hanno una luce di per s. Onde di luce colorata. Grandi onde diluce colorata.

    (silenzio)

    Tutte queste zone della creativit artistica si trovano in una parte molto alta dellacoscienza umana: ecco perch l'arte pu essere uno stupendo mezzo di progressospirituale. Infatti questo mondo creativo anche il mondo degli di anche se gli di, mispiace dirlo, non hanno affatto il gusto della creazione artistica1; non provano nessun

    1La volta dopo Mre ha fatto questa rettifica: Appena sei uscito sono venuti f qui. Non che sia stata io a ricordarmene, sono statiloro a ricordarmelo! C'era , Saraswati, che mi ha detto: "E il mio sitar?"; e Krishna: "E il mio flauto?" (Mreride). Ce n'era anche qualche altro, non ricordo pi chi. Non erano per niente con-tenti! Infatti mi hanno detto subito: "Ma che cosa dici?! A noi piace MOLTISSIMO la musica!", Bene, e cosl io ho risposto: "Masicuro!" (Mre ride). Verissimo, Krishna un grande musicista, Saraswati la perfezione dell'espressione artistica... E adesso cheabbiamo riconosciuto i loro meriti (Mre s'inchina), continua pure a leggermi quello che hai scritto.

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    bisogno di forme durature, per loro non hanno nessunissima importanza! Loro,quando vogliono qualcosa, gli basta volerlo; se hanno voglia di un particolareambiente o di un'atmosfera particolare, basta il loro desiderio a crearli - possono avere

    qualsiasi cosa gli piaccia, e cos non sentono certo il bisogno di forme fisse.Mentre l'uomo, che non pu ottenere quello che vuole nel modo che pi glipiace, deve fare uno sforzo per trovare delle forme, ed perci che progredisce -ecco perch l'arte un potente strumento di progresso spirituale.

    Ma a proposito di quelle grandi onde musicali che mi stanno a cuore, io ho sempre

    avuto l'impressione che si trovino ben al di sopra del mondo del pensiero. . .

    Non mica come in geografia, sai!

    Comunque, si trovano proprio al limite dell'emisfero superiore... Sono la primaespressione della Coscienza in forma di gioia. Ricordo di aver trovato la stessavibrazione di gioia in Beethoven e in Bach, e anche in Mozart, per meno forte.

    La prima volta che ho ascoltato il concerto in re di Beethoven - il concerto in remaggiore, per violino e orchestra... quando d'improvviso comincia l'assolo di violino(non proprio all'inizio, prima viene un movimento d'orchestra, ripreso dal violino),beh, fin dalle primissime note dell'assolo di violino - era Ysaye2 a suonare, chemusicista era! - stato come se d'improvviso mi si fosse spalancata la testa, e sonostata proiettata in uno splendore tale, ah!... una cosa assolutamente magnifica. Per pi

    di un'ora sono rimasta in uno stato di beatitudine. Ysaye, che musicista era!E pensare che di quei mondi l io non ne sapevo proprio niente, non ne avevoneanche la pi pallida idea. Tutte le mie esperienze, del resto, mi sono sempre capitatecos, senza che me le aspettassi, senza andarle a cercare. Stavo per esempioguardando un quadro, e d'improvviso, stessa cosa: mi si spalancava qualcosa nellatesta e vedevo l'origine del quadro - e con che colori!... A quel mondo l ci si puarrivare direttamente dal vitale, senza passare per tutte le gradazioni mentali.

    Poco dopo

    . .. Ancora adesso, dopo tanti anni e dopo tutte le esperienze che ho avuto, comefosse ancora una cosa sempre nuova, come se il mondo fosse sempre nuovo e io nonsapessi niente. Passo certe notti... Al risveglio mi viene da dire: Bene, ecco un'altracosa che non conoscevo ancora!. Da credere che dopo tanti anni la vita sia sempre lastessa - e invece no! Forse il fatto che vado avanti con la stessa velocit del Signore!

    2 Eugne Ysaye: celebre violinista belga (1838-1931), collega dell'altrettanto celebre pianista Rubinstein.

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    INTUIZIONE

    Madre, come si pu sviluppare la facolt di intuizione?

    Ci sono diversi tipi d'intuizione, e si portano queste capacit in s. Sono sempreun po' attive, ma non le riconosciamo perch non facciamo sufficiente attenzione a ciche succede in noi.

    C', dietro le emozioni, profondamente nell'essere, in una coscienza che si trovasuppergi all'altezza del plesso solare, una specie di pre-scienza, come una capacit diprevisione, ma non sotto forma didee: piuttosto sotto forma di sentimenti, quasi unapercezione di sensazioni. Ad esempio, quando stiamo per decidere di fare qualcosa,alle volte proviamo una specie di disagio o di rifiuto interiore e, di solito, se si ascoltaquesta indicazione pi profonda, ci si accorge che essa era legittima. C', in altri casi,come una cosa che spinge, che indica, che insiste (non parlo di impulsi, capite, di tuttii movimenti che vengono dal vitale e da molto pi in basso), delle indicazioni chestanno dietro i sentimenti, che provengono dalla parte affettiva dellessere; anche inquel caso si pu ricevere un'indicazione abbastanza esplicita della cosa che si devefare. Sono forme d'intuizione o d'istinto superiore che si coltivano con l'osservazioneed anche con lo studio dei risultati. Naturalmente, bisogna farlo in modoassolutamente sincero, oggettivo, senza partito preso. Se si vuole vedere le cose in uncerto modo e allo stesso tempo fare questa osservazione, non si conclude nulla.

    Bisogna farlo come se si guardasse l'evento avvenire al di fuori di s, in qualcunaltro. E' una forma d'intuizione, e pu essere la prima forma che generalmente simanifesta. Esiste unaltra forma, ma quella molto pi difficile da osservare perch,per quelli che sono abituati a pensare, ad agire secondo ragione non secondo gliimpulsi ma razionalmente, - a riflettere prima di fare qualcosa, c', nel pensiero semi-cosciente, un processo estremamente rapido da causa ad effetto, che fa in modo chenon si veda la linea, tutta la linea del ragionamento, e che di conseguenza non si pensache ci sia un ragionamento e ci alquanto ingannevole. Avete l'impressione di

    un'intuizione, ma non un'intuizione, si tratta di un ragionamento estremamente rapido,subcosciente, che prende un problema e che va dritto alle conseguenze. Non vaconfuso con l'intuizione. L'intuizione, nel funzionamento cerebrale ordinario, qualcosa che cade tutto a un tratto, come una goccia di luce. Se si ha la capacit, uninizio di capacit di visione mentale, questo d l'impressione di qualcosa provenientedall'esterno, o dal di sopra, e che come il piccolo shock nel cervello, di una gocciadi luce, assolutamente indipendente da ogni ragionamento.

    Ci si percepisce pi facilmente, quando si riesce a fare tacere il propriomentale, a tenerlo immobile e attento attraverso un blocco del suo funzionamento

    ordinario, come se il mentale si trasformasse in una specie di specchio, che si volge

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    verso una facolt superiore in un'attenzione sostenuta e silenziosa. Anche questo sipu imparare a fare. Bisogna imparare a farlo, una disciplina necessaria.

    Quando occorre risolvere un problema, qualunque esso sia, abitualmente si

    concentra l'attenzione qui (gesto fra le sopracciglia) nella parte centrale, proprio al disopra degli occhi, che il centro della volont cosciente. Ma allora, se fate cos, nonpotete essere in relazione con l'intuizione. Potete essere in relazione con la sorgentedella volont, dello sforzo, persino di un certo tipo di conoscenza, ma nel dominioesteriore, quasi materiale; mentre se volete avere un rapporto con l'intuizione, occorreche questa (la Madre indica la fronte), sia tenuta completamente immobile. Il pensieroattivo deve arrestarsi per quanto possibile e tutta la facolt mentale formare come incima al cranio, un pochino pi su, se ci si riesce, una specie di specchio, moltotranquillo, molto immobile, rivolto verso l'alto, in una attenzione silenziosa molto

    concentrata. Se si riesce, allora si pu magari non subito ma si pu avere lapercezione di quelle gocce di luce che cadono da una regione ancora sconosciuta,sullo specchio, e che si traducono in un pensiero cosciente che non ha nessunrapporto con tutto il resto del proprio pensiero, poich si riusciti a tenerlo in silenzio.E' questo il vero inizio dell'intuizione intellettuale.

    una disciplina da seguire. Per un lungo periodo, si pu tentare e non riuscire,ma dopo che si riesce a fare lo specchio immobile e attento, si ha sempre un risultato,non necessariamente sotto forma di un pensiero preciso, ma sempre con la sensazionedi una luce che viene dall'alto. E allora, quando si pu ricevere questa luce che viene

    dall'alto senza entrare immediatamente in un'attivit turbinosa, riceverla nella calma enel silenzio e lasciarla entrare profondamente nell'essere, passato qualche tempo, essasi traduce o in un pensiero luminoso o in un'indicazione molto precisa qui (la Madreindica il cuore), in quest'altro centro.

    Naturalmente, all'inizio, bisogna arrivare a sviluppare queste due capacit; poi,una volta ottenuto un risultato, bisogna osservare il risultato come ho detto e vedere ilrapporto con quanto accade, le conseguenze: vedere, osservare molto attentamentecosa si introdotto, che cosa ha potuto deformare, quanto ragionamento pi o meno

    cosciente si aggiunto, quanta volont inferiore, pi o meno cosciente; con unostudio approfondito (in fondo quasi in ogni istante, in ogni caso quotidiano e moltofrequente) che si arriva a sviluppare la propria intuizione. E' una cosa lunga. unacosa lunga e presenta delle insidie: ci si pu ingannare da soli, si possono prendere perintuizioni delle volont subconsce che tentano di manifestarsi, delle indicazioni date daimpulsi che si sono rifiutati di ricevere apertamente, insomma ogni tipo di difficolt.Bisogna aspettarselo. Ma se si persevera, si sicuri di riuscire.

    E c' un momento in cui si avverte come una direzione interiore, un qualcosache nettissimamente vi guida in tutto quello che fate. Ma a quel punto, affinch

    l'indicazione abbia il massimo del suo potere, bisogna aggiungervi, naturalmente, lasottomissione cosciente: bisogna essere sinceramente decisi a seguire l'indicazione

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    data dalla forza superiore. Se si fa cos, allora si saltano anni di studio, ci si puimpadronire del risultato molto rapidamente. Con quella aggiunta il risultato vienerapidissimamente. Ma bisogna farlo con sincerit e una specie di spontaneit interiore.

    Se lo si vuole fare senza questa sottomissione, si riesce come pure si riesce asviluppare la propria personale volont e a farne un potere molto considerevole, maquello prende molto tempo, e si incontrano molti ostacoli e il risultato assai precario.Bisogna essere estremamente persistenti, ostinati, perseveranti, e si certi di riuscire,ma dopo un grande lavorio.

    Fate la vostra sottomissione in un dono di s sincero, completo e brucerete letappe, andrete molto pi in fretta, ma non bisogna farlo per calcolo, poich questoguasta tutto!

    La Madre

    LIMMAGINAZIONE

    L'immaginazione un potere di formazione. Infatti, coloro che non hannoimmaginazione sono persone che sotto il profilo mentale non sanno creare, che nonpossono dare ai loro pensieri una forza concreta. Limmaginazione un mezzod'azione molto potente. Per esempio, se hai un dolore da qualche parte e puoiimmaginare di fare sparire il dolore, o di rimuoverlo o annientarlo - o qualsiasi altra

    immagine di questo tipo - ebbene ci riesci perfettamente.Si racconta la vicenda di una persona che perdeva i capelli in modo disastroso,

    rischiando di diventare calva in qualche settimana, e allora qualcuno gli ha detto:"Immagini, quando si pettina, che i suoi capelli stiano ricrescendo e che ricrescerannomolto in fretta." Ogni giorno quella persona, pettinandosi diceva: "Oh! i miei capellistanno ricrescendo, oh! vanno ricrescendo molto in fretta." E cos stato! Di solito,invece, quello che fa la gente dirsi: "Ah! ecco che i miei capelli stanno ancoracadendo ed io diventer calvo, sicuro, questione di tempo!" E' certo che questoaccade!

    La Madre

    Come si fa per educare l immaginazione?

    Limmaginazione una cosa molto complessa e varia .Pu essere la capacit di vedere e registrare, di notare delle forme esistenti in un

    campo mentale o in un altro. Vi sono i campi artistici, i campi letterari, i campi poetici,

    i campi dazione, i campi scientifici, che appartengono tutti al mentale - non un mentalesuperiore e astratto, un mentale che sopra il piano fisico e che, senza che lo

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    sappiamo, si riversa senza sosta attraverso il mentale singolo e il mentale collettivo permanifestarsi nellazione.

    Certe persone, grazie ad una speciale capacit, sono in rapporto con questi

    campi, raccolgono una o l'altra delle formazioni che vi si trovano, le attirano a s edanno loro un'espressione. Questo potere despressione differisce secondo lepersone, ma coloro che hanno la capacit d'aprirsi a questi domini, di vedere in essi, diattrarre a s queste forme, di esprimerle - sia in letteratura, sia in pittura, sia in musica,o in azione o nelle scienze - sono, secondo il grado di potere della loro espressione, opersone di gran talento, oppure dei geni.

    Ci sono geni di livello superiore. Sono quelli che possono aprirsi ad una regionepi alta, ad una forza pi alta che, attraverso gli strati mentali, assume una forma inuno spirito umano e si manifesta nel mondo come nuove verit, sistemi filosofici,

    nuovi insegnamenti spirituali, che sono le opere e, al tempo stesso, le azioni dei grandipersonaggi che vengono a prendere nascita sulla terra. E' questa un'immaginazione chepotremmo chiamare l'immaginazione della Verit.

    Queste forze superiori, quando scendono nellatmosfera terrestre, prendonodelle forme vive, attive, potenti e si disperdono nel mondo a preparare i tempi nuovi.

    Questi due generi d'immaginazione sono quelli che si potrebbero chiamare leimmaginazioni superiori.

    E allora, per ritornare a un livello pi ordinario, ciascuno ha in s, in misura pio meno grande, la capacit di dare forma alla sua attivit mentale e di servirsi di tale

    forma, sia nella sua ordinaria attivit, sia per creare o realizzare qualcosa. Noi stiamocontinuamente, sempre, a creare immagini, a creare forme. Le immettiamonell'atmosfera senza neppure rendercene conto - esse vanno in giro, passano dallunoallaltro, incontrano delle compagne, alle volte sassociano, vanno dintesa, alle volte siscontrano e ci sono dei conflitti; perch spesso (molto spesso), in questeimmaginazioni mentali c' un piccolo elemento di volont che cerca di realizzarsi, eallora ognuno tenta dinviare la sua formazione affinch essa agisca, affinch le coseavvengano secondo il desiderio, e poich ciascuno lo fa questo crea una confusionegenerale.

    Se i nostri occhi fossero aperti alla visione di tutte queste forme nellatmosfera,si vedrebbero delle cose a dir poco stupefacenti: campi di battaglia, onde, assalti,ripiegamenti di un mucchio di piccole entit mentali che sono costantemente lanciatenell'aria e che cercano sempre di realizzarsi. Tutte queste formazioni hanno in comunela tendenza a volersi materializzare, a realizzarsi fisicamente, e poich sonoinnumerevoli (pi numerose dello spazio disponibile sulla terra per manifestarle), alloraci si spinge, ci si sgomita, si cerca di ricacciare quelle che non sono daccordo connoi, oppure si formano delle armate che avanzano in buon ordine, sempre peroccupare il posto disponibile nel tempo e nello spazio (nientaltro che un posticino inconfronto alla smisurata quantit di creazioni).

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    Dunque, ecco quello che accade individualmente. Ci sono quelli che fanno tuttoci senza saperlo - e tutti fanno cos - e che sono sballottati continuamente da unacosa allaltra e sperano, vogliono, desiderano, rimangono delusi, talvolta contenti, alle

    volte disperati, poich non hanno il controllo n la padronanza di queste cose. Malinizio della saggezza osservarsi pensare, analizzare questo fenomeno, accorgersi diquesta continua proiezione nellatmosfera di piccole entit piene di vita, che tentano dimanifestarsi. Tutto ci viene dallatmosfera mentale che ci portiamo dentro. Una voltache noi vediamo e osserviamo, allora possiamo iniziare a fare una scelta, vale a dire arespingere ci che non corrisponde alla nostra volont o alla nostra pi alta aspirazionee a consegnare alla manifestazione solamente le formazioni che possono aiutarci aprogredire e a svilupparci normalmente.

    E' il controllo del pensiero attivo, era questo che volevo dire l'altro giorno.

    Quante volte ci sediamo e ci accorgiamo che il pensiero comincia a comporre delleimmagini, a raccontarsi una storia; e allora, quando si diventati un po' pi esperti,non solamente si vede la storia svilupparsi nel modo che vorremmo avvenisse nellavita, la nostra vita, ma si pu togliere qualcosa, aggiungere un particolare, perfezionareil proprio lavoro, comporre una bella storia, dove tutto quello che si fa conforme allanostra migliore aspirazione. E una volta che si fatta una costruzione armoniosa,completa, perfetta per quanto ci possibile, allora si schiudono le mani e si lascia cheluccello spicchi il volo.

    Se la cosa ben fatta, questa finisce sempre col realizzarsi. Questo ci che

    nessuno sa.Ma la cosa si realizza nel tempo, qualche volta molto tempo dopo, quando ci si dimenticati della propria storia, quando non ci si ricorda pi di essersela raccontata -si molto cambiati, si pensa ad altro, si costruiscono altre storie, e quella non ciinteressa pi; e se non si sta molto attenti, quando arriva il risultato di quella primastoria, ci si gi molto allontanati da essa e non ci si ricorda pi che si tratta delrisultato della nostra storia. Ed per questo che talmente importante controllarsi,poich, se nel vostro intimo ci sono delle volont molteplici e contraddittorie - e nonsolo delle volont ma anche tendenze, orientamenti, livelli di vita - tutto questo scatena

    delle battaglie nella vostra vita. Ad esempio, stando al vostro pi alto livello, avetecreato una bella storia che mandate nel mondo, a quel punto, forse l'indomani, forse ilgiorno stesso, forse qualche tempo dopo, siete discesi ad un livello molto pimateriale, e quelle cose di lass vi appaiono un po' fantastiche, irreali; e si comincia afare delle formazioni molto concrete, utilitaristiche, non sempre molto gradevoli.Anche quelle spiccano il volo.

    Ho conosciuto degli individui con dei lati cos contrapposti nella loro natura,cos contraddittori, che un giorno potevano fare una formazione magnifica, luminosa,potente, realizzatrice; il giorno dopo una formazione disfattista, cupa, nera - unaformazione senza speranza - entrambe poi spiccano il volo. Ho potuto seguire nei fattila cosa bella che diveniva realt e quella brutta, che, man mano che la prima si

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    realizzava, demoliva ci che l'altra aveva costruito. Ed cos per i grandi percorsidella vita, come per i piccoli dettagli. E tutto questo perch non ci si osserva quandosi pensa, perch ci consideriamo schiavi di questi movimenti contraddittori, perch si

    dice: "Oh! oggi non mi sento bene, oh! oggi le cose mi sembrano tristi!" e lo si dicecome se si trattasse di una fatalit ineluttabile contro la quale non si potesse nulla. Mase si fa un passo indietro o si sale di un grado, si possono osservare tutte queste cose,sistemarle al loro posto, fissare, oppure distruggere e scacciare quelle che non sivogliono e mettere tutta la propria forza immaginativa (cos noi la chiamiamo)solamente in quelle che si vogliono e che rispondono alla pi alta aspirazione. E'questo che chiamo controllare la propria immaginazione.

    E' molto interessante. Quando s'impara a farlo e si fa con regolarit, non c' pitempo d'annoiarsi.

    Invece d'essere un turacciolo in balia delle onde del mare, sballottato e senzadifese, si diviene un uccello che schiude le ali, vola al di sopra delle onde e va dovevuole.La Madre

    Qual la funzione, qual lutilit dell immaginazione?

    Se si sa come servirsene, ci si pu creare la propria vita interiore ed esteriore; ci

    si pu costruire la propria esistenza con la propria immaginazione, se si sa comeservirsene e se si ha un potere. In fondo un modo elementare di creare, di formaredelle cose nel mondo. Ho sempre avuto limpressione che se non si avesse la capacitdimmaginare, non si farebbero progressi. La vostra immaginazione precede sempre lavostra vita. Quando pensate a voi, generalmente immaginate che cosa volete essere,non vero, e questo viene prima, poi si prosegue, e questo continua a precedervi e siva avanti cos. L'immaginazione vi apre il cammino della realizzazione. E' difficilemettere in moto le persone prive d'immaginazione; esse vedono solo quello che hannosotto il naso, capiscono chi sono solo in un dato momento e non possono avanzare,

    perch sono bloccati dalla cosa immediata. Molto dipende da ci che si chiamaimmaginazione. Ma insomma! Gli uomini di scienza devono possedere immaginazione!Molta, in caso contrario non scoprirebbero mai niente. In fondo, ci che si

    chiama immaginazione una capacit di proiettarsi al di l delle cose realizzate, versoquelle realizzabili, e poi tirarle tramite limmagine proiettata. E' evidente che si possonoavere sia immaginazioni progressive, sia regressive. Ci sono persone che immaginanosempre tutte le catastrofi possibili, ma sfortunatamente hanno anche il potere diprovocarle. Sono come antenne che vanno nel mondo che non ancora realizzato,che agganciano qualcosa l e lo tirano qui. Allora, naturalmente, unaggiuntaallatmosfera terrestre, sono cose che tendono alla manifestazione. E' uno strumentoche si pu disciplinare, di cui ci si pu servire a volont, che si pu dirigere, orientare.

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    E' una delle facolt che si possono sviluppare dentro di s e rendere disponibili, vale adire utilizzare per scopi precisi.

    La Madre

    Allora con l immaginazione si possono realizzare sia desideri sia

    aspirazioni?

    Sarebbe a dire? Cosa vuoi dire esattamente? Immaginarsi che il desiderio si avverato, e, in questo modo, aiutarne la realizzazione?

    S.

    Assolutamente, assolutamente.

    Anche gli ideali?

    S, ma generalmente, in modo quasi, s, totale, quello di cui la gente nondispone il tempo che ci vuole. Ma se, per esempio, tu hai una viva immaginazione ecostruisci la realizzazione del tuo desiderio, e la costruisci bene nei minimi particolari,e in tutto, e come una formazione mirabilmente eseguita, che esiste in s, capisci, in

    tutto e per tutto, ebbene, puoi essere certo che, se vivi abbastanza a lungo, la cosa sirealizzer. Pu realizzarsi domani, pu realizzarsi un minuto dopo, pu prendere deglianni, o pu prendere dei secoli. Ma certo che si realizzer. E dunque se a tale poteredimmaginazione si aggiunge una specie di vigorosa forza creatrice, a quel punto se nefa una forza veramente vivente; e siccome tutte le forze viventi tendono allamanifestazione, tutto ci eserciter una pressione sugli avvenimenti terrestri per potersirealizzare pi in fretta, e si realizza.

    Solamente, come ho gi detto, ci sono due cose. In primo luogo, in quanto aidesideri, alle circostanze personali, non si molto perseveranti n molto stabili e,

    trascorso un certo periodo, qualcosa che vinteressava moltissimo non v'interessapi. Si pensa a un'altra cosa, si ha un altro desiderio, e si fa un'altra formazione. Aquel punto la prima cosa che si immaginata, formata benissimo; dopo averepercorso la sua traiettoria nello spazio, si realizza. L'individuo per ha dato inizio adun'altra costruzione, perch per una ragione qualsiasi la cosa non linteressa pi, sitrova di fronte la realizzazione del suo precedente desiderio, mentre preso dallaseconda, dalla terza o dalla quarta; ne rimane del tutto contrariato: "Ma io non vogliopi questo, perch viene?", senza rendersi conto che si tratta semplicemente delrisultato di un'azione precedente.

    Ma se, invece dessere dei desideri, si tratta d'aspirazioni per cose spirituali e siprosegue sulla propria linea con una progressione regolare, allora si pu essere

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    assolutamente sicuri d'ottenere un giorno ci che si immaginato. Pu essere ungiorno abbastanza lontano, qualora gli ostacoli sul cammino siano tanti; ad esempio,se la formazione che avete fatto ancora molto estranea allo stato dell'atmosfera

    terrestre, ebbene, quello prende un po' di tempo per preparare le condizioni per il suoavvento. Ma se si tratta di qualcosa che gi stato realizzato molte volte sulla terra enon rappresenta una trasformazione troppo categorica, si pu attuarla abbastanza infretta, purch si segua la stessa linea con persistenza. E se a questo s'aggiunge l'ardoredi una fede e di una fiducia nella Grazia divina e quella specie di dono di s alla Graziache fa s che ci si attenda tutto da Essa, allora pu diventare formidabile; si possonovedere le cose realizzarsi sempre di pi e le pi stupefacenti possono realizzarsi unadopo l'altra. Ma l ci sono delle condizioni che vanno soddisfatte.La Madre

    UN MEZZO POTENTE PER LA SCOPERTA DI SE'

    Quando si va alla scoperta del proprio essere interiore, di tutte le diverse partidel proprio essere, molto spesso si ha l'impressione di entrare in un locale o in unastanza e, secondo il colore, l'atmosfera, le cose che contiene, si ha la chiarissimapercezione della parte dellessere che si sta visitando. Allora si pu passare da una

    stanza all'altra, aprire delle porte ed entrare in stanze sempre pi profonde, ciascunacol proprio carattere. E spesso queste visite interiori si possono fare di notte. Alloraquesto assume una forma ancora pi concreta, come nel sogno, e si ha l'impressionedi entrare in una casa, e questa casa vi molto familiare. Secondo il momento, leepoche, essa ha un interno differente, qualche volta in uno stato di grandissimodisordine, di grandissima confusione, in cui ogni cosa si mescola alle altre; alle volte cisono anche delle cose in frantumi; tutto un caos. In altri momenti quelle cose siorganizzano, sono rimesse al loro posto; come se si fossero fatte le pulizie, sipulisce, si riordina, ed sempre la stessa casa. Questa casa l'immagine, una specie

    dimmagine oggettiva del vostro essere interiore. E, secondo quello che vi vedete oche vi fate, avete una rappresentazione simbolica del vostro lavoro psicologico. E'molto utile alla realizzazione. Questo dipende dalle persone.

    Ci sono delle persone che sono solamente degli intellettuali, per i quali tutto sitraduce con le idee e non con le immagini. Ma appena si scesi in un ambito pimateriale, ebbene, si rischia di non toccare le cose nella loro concreta realt e di restareunicamente nel campo delle idee, di restare nel mentale e di restarci indefinitamente.Allora si crede di fare dei progressi e mentalmente se ne sono fatti, bench sia unacosa assolutamente indefinita.

    Il progresso del mentale pu durare migliaia d'anni, perch si tratta di un campovastissimo e molto indeterminato, che si rinnova costantemente. Ma se si vuole

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    progredire nel vitale e nel fisico, allora questa rappresentazione per immagini diventautilissima per fissare l'azione, per renderla pi concreta. Ovviamente tutto ci non si faaffatto a piacere: la cosa dipende dallindole di ciascuno. Per coloro che hanno il

    potere di concentrarsi sulle immagini, bene, essi hanno una facilit in pi.Mettersi seduti in meditazione davanti ad una porta chiusa, come se fosse unapesante porta di bronzo - ci si siede davanti con la volont che essa si apra - evarcarla; e allora tutta la concentrazione, tutta l'aspirazione si raccoglie in un fascio epreme, preme, preme contro questa la porta, preme sempre pi con una crescenteenergia, fino a che, improvvisamente, clak, si apre. Questo d un'impressione moltopotente. E allora si come catapultati nella luce e si ha la felicit piena di uncambiamento improvviso e radicale di coscienza, con una illuminazione che vi prendetotalmente e con l'impressione di diventare un'altra persona. E questo un modo

    molto concreto e potente di entrare in contatto col proprio essere psichico.La Madre

    LA PSICOLOGIA UMANISTICA

    Ho ricompreso per comodit sotto questa espressione, coniata da uno deifondatori, A. Maslow, linsieme di diversi orientamenti della psicologia, fra loroabbastanza simili, che ricomprendono anche la psicosintesi di R. Assagioli e la

    psicologia tranpersonale, che fa sempre riferimento a A. Maslow oltre ad altri autori.Come gi dicevo in apertura, una delle caratteristiche della psicologia umanistica

    quella di avere colto lesistenza di un ampio spettro di stati di coscienza, di cui lanostra mente ordinaria non sarebbe che un piccolo segmento, cos come la lucevisibile non che una piccola parte dello spettro del campo elettromagnetico.Confermando in questo, e per altre vie di indagine, quanto gi affermato allinizio del900 da Sri Aurobindo e Mre.

    Al di sopra della nostra mente ordinaria vi sarebbe ampia gamma di stati

    supercoscienti, che vanno dalla pi semplice ed elementare creativit alle pi altefacolt dellintuizione, della genialit, della creazione artistica, della composizionemusicale, dellascolto interiore di verit spirituali, della visione di altri piani dellessere edella coscienza.

    In particolare poi, la psicosintesi di Assagioli individua la possibilit diconoscere e integrare questi piani attraverso unazione consapevole dellio fondatasulla volont e su una concreta azione di consapevolezza rispetto alle diversi parti delproprio essere: un lavoro su s stessi, da compiersi da soli o meglio sotto la guida diun esperto, di esplorazione dellinconscio, di individuazione e sviluppo delle proprie

    facolt latenti, di scoperta del s e di integrazione intorno a questo nuovo e pi elevatocentro dellessere delle diverse parti costituenti. Tutto ci, come si pu ben capire,

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    richiama molto strettamente aspetti importanti della parte iniziale del percorso delloyoga integrale. Rispetto a questo lavoro Assagioli fornisce una ricca gamma ditecniche, che possono rivelarsi assai utili anche nella pratica dello yoga integrale;

    tecniche che per molti versi assomigliano a quelle illustrate da Mre.E anche se non certamente possibile in questa sede illustrare in dettaglio icontenuti della psicosintesi e della psicologia umanistica, pu essere utile riportarealcuni aspetti salienti che rimandano allo yoga integrale ed in particolareallinsegnamento di Mre, strumenti e tecniche che possono esserci daiuto sulla via.

    Un testo molto importante di riferimento costituito da Esperienze delle vettedi P. Ferrucci (ed. Astrolabio) in cui viene effettuata una ricognizione di stati dicreativit, di estasi e di illuminazione sulla base dellanalisi oltre 500 casi di artisti,scienziati, saggi , filosofi, mistici, pionieri, leader in ogni campo. Lo studio sviluppato sulle linee della psicologia transpersonale e raggruppa ed esamina i diversicasi sulla base delle diverse vie: quella della bellezza, dellilluminazione, dellazione,della danza e del rito, della scienza, della devozione e della volont.

    Il risultato la constatazione che caratteristiche eccezionali in una molteplicit diindividui sono presenti in varie epoche e civilt e quindi trascendono le vicende dellastoria e le diversit delle culture. Sono modi di essere semplici e naturali. Li vediamoallopera anche in noi stessi e nelle persone attorno a noi. Tutti, in maniera embrionali,li possediamo. Tutti, probabilmente, possiamo svilupparli.

    Questo porta a concludere che: possiamo capire appieno la natura umana solo studiando le sue manifestazioni pi

    riuscite;

    le conquiste delle persone pi creative e illuminate ci riguardano da vicino;

    gli aspetti da loro espressi in maniera pura che archetipica esistono in tutti, anchese latenti, rudimentali o repressi;

    possiamo trovare in noi questi aspetti e attivarli.

    Un aspetto estremamente interessante che lesame di questi casi rimanda quasisempre a una parte dellessere umano che pare rappresentarne la quintessenza e cheviene chiamata il s, il suo centro pi vero.

    Ferrucci non d una descrizione precisa del S ma per farne comprendere ilsignificato rimanda ai momenti migliori della nostra vita: momenti in cui ci vengono leidee pi valide, oppure il tempo sembra fermarsi, osiamo pi che mai sensibili allabellezza; attimi in cui sentiamo i confini del nostro essere allargarsi fino ad includereunaltra o molte altre persone, con sentimenti di solidariet e una genuina dimenticanzadi noi stessi. Il S la sostanza di ci che noi siamo nei momenti in cui ci sentiamopi noi stessi.

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    Di particolare interesse il fatto che non viene operata una cesura fra ci che spirituale e ci che non lo . Quando si trascende il piano umano ordinario si entra inuno spazio di esperienza che ci mette in contatto con la spiritualit. I poteri di

    intuizione, di visione e di illuminazione propri di questi piani sovracoscienti ci apronoad una vera spiritualit, nelle mille forme che questa assume quando esperienza vera,dalle cose di tutti i giorni alle pi alte manifestazioni dello spirito. Ed questo il verocampo in cui lessere umano risvegliato pu agire e conoscere. Cos come sullabase di questa nuova coscienza che tutta la nostra vita pu assumere un significatonuovo, riecheggiando direttamente la famosa frase di Sri Aurobindo tutta la vita yoga.

    Nella ricerca di Ferrucci lelemento importante la rilevazione di questo centrodi coscienza unificante, che egli chiama il S.

    E evidente lassonanza di questo S con i due elementi del nostro essere cheSri Aurobindo chiama essere psichico e S spirituale.

    Lanalisi delle esperienze delle vette porta anche ad individuare le strade e glistrumenti che ci possono portare a sviluppare il pi possibile queste facolt.

    E lobiettivo che si posto principalmente Assagioli nello sviluppo dellapsicosintesi. Nel suo volume Principi e metodi della psicosintesi terapeutica (ed.Astrolabio) egli individua una serie di tecniche di grande interesse, fra cui pu esserericordare:

    gli esercizi di disidentificazione, che ricordano molto la tecnica yogica didisidentificazione dal corpo, dal vitale e dalla mente che sta alla base dello jnanayoga che molto spesso viene ricordata da Sri Aurobindo;

    le tecniche di visualizzazione;

    le tecniche basate sullimmaginazione che ricordano in parte quelle di Mre;

    le tecniche volte ad esplorare il supercosciente.

    Laspetto particolarmente interessante della Psicosintesi che ampiamentericca di aspetti pratici e di tecniche di impiego semplice e dai risultati verificabili. Perun primo ed essenziale lavoro di autoconsapevolezza, sia sui nostri nodi che suicondizionamenti simbolici a cui soggetta la nostra psiche queste tecniche possonorisultare di notevole utilit.

    Altre tecniche interessanti derivano da un altro filone psicologico, quellodescritto nelle varie opere di D. Goleman volto a esaminare nella pratica le potenzialitdellintelligenza umana e dello spirito creativo e ad evidenziare condizioni e modalit

    per svilupparlo.

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    E risaputo che Goleman conosce ampiamente le tecniche di meditazione,avendo scritto un libro sullargomento, tuttavia particolarmente interessante vederecome le condizioni che egli individua per lo sviluppo della creativit quali il

    rilassamento vigile, la fede nella nostra creativit, losservazione precisa e neutra realt,la presenza mentale e il porsi domande penetranti e profonde siano molto vicine aquelle contemplate dalle discipline orientali e talvolta citate da Mre.

    Molto importante negli studi di Goleman lo spazio dedicato ai bambini ealleducazione alla creativit (e in questo interessante vedere come egli abbia trattoampio materiale da una delle esperienze pi avanzate in campo mondiale: gli asili nidodi Reggio Emilia). In questa attenzione rivolta ai bambini riecheggia molto il lavorocompiuto da Mre con i bambini dellashram.

    Il campo della Creativit superiore, studiato da W. Harman e H. Rheingold(ed. Astrolabio), ci introduce nella fascia pi alta dellesperienza umana che partedallintuizione e si estende attraverso le esperienze mentali pi alte, alla percezione delmaestro interiore, alla visione di altri piani della realt, ai lampi di genio in camposcientifico, alle illuminazioni di carattere artistico, filosofico e spirituale.

    Viene ribadita anche da questi autori lesistenza di un continuum che a partiredagli aspetti pi vicini a noi, giunge fino alla pi alta esperienza mistica e spirituale enon relega questa in un mondo lontano di trance o di esperienza assolutamentesoggettiva e opinabile. Tutto ci viene indagato e descritto sulla base di numerosissimi

    esempi nella storia dellumanit. Sulla base di questo si giunge a ritenere che: la capacit di ottenere intuizioni fondamentali non solo dei geni me , almeno in

    parte, una capacit che si apprende;

    l'ispirazione profonda non rigorosamente riservata agli artisti, ma pu essere unadimensione significativa della vita di ciascuno;

    la potenza dell'intuizione profonda pu essere fonte di guida sia per le persone cheper le collettivit;

    ciascuno di noi ha la capacit di diventare molto di pi di quanto ritiene di essere,se decide di crederci.

    L'importante l'apertura mentale all'esperienza intuitiva, saper accogliereinformazioni eventualmente contrastanti, essere centrati in s stessi e avere un centrointeriore di valutazione.

    Vengono quindi illustrate tecniche, peraltro ben conosciute da secoli, per losviluppo della facolt intuitiva. Vi un ciclo di preparazione, incubazione,elaborazione, illuminazione e verifica a cui normalmente si attengono coloro cheutilizzano normalmente le facolt intuitive e creative.

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    Un passaggio ulteriore dedicato al lavoro sulle nostre convinzioni piprofonde e al limite inconsce. Si tratta di un lavoro essenziale per superare i nostritab e i nostri limiti auto-imposti. C' un lavoro di riprogrammazione delle nostre parti

    inconsce e pre-consce, che pu condurci a grandi risultati.Vi sono poi le tecniche che ci preparano a ricevere dall'alto, a divenire uncanale, ad aprirci alla luce, all'ascolto interiore: un rilassamento vigile, laconcentrazione di tutto l'essere, una forte aspirazione. E in parallelo la capacit dileggere tutti i materiali che ci vengono dall'inconscio, dalle nostre parti subliminali,dalla nostra parte immaginative e intuitiva. Naturalmente il lavoro sui sogni rienjtra inquesta parte. Particolarmente interessante la tecnica delle porte, che richiama albrano di Mre che abbiamo letto.

    Infine viene segnalato come all'estremit superiore dello spettro intuitivo ci siimmerga sempre pi in stati che possono essere definiti spirituali, che sono moltosimili a quelli descritti da Sri Aurobindo in Savitri, allorch parla delle mente superioree dei piani mentali ancora pi alti. La parte finale del libro ci riporta quindi direttamenteallinsegnamento di Mre e Sri Aurobindo che ci ricordano, ad ogni momento, che lastrada verso la Coscienza divino aperta e percorribile solo che noi vogliamo, ciapriamo alla Luce e ci lasciamo guidare. Gli strumenti non mancano, le indicazioniabbondano e la Grazia sempre pronta ad aiutarci e sostenerci.