COSTRUIRE UN ARBALEGNO - PescaSubApnea.net · autocostruita è la gratificazione più appagante di...

COSTRUIRE UN ARBALEGNOPerché realizzarmi un arma quando posso trovarla pronta?Perché lavorare il legno mi ha sempre affascinato,ma non mi ci ero mai dedicato e forse non ne ho mai avuto lo stimolo concreto per farlo.Perché dopo il primo legno realizzato,mi sono accorto che la spesa è comunque minore che acquistare un arma commerciale di buona qualità, in legno o in un altro materiale che sia.Perché è la tua arma,la tua creazione. Da lei potrai imparare a capire gli errori fatti in pesca o i difetti della stessa,realizzandola come meglio desideri e potendola modificare in qualsiasi momento anche su parti che i fucili commerciali di altri materiali non ti consentono.Cosa c’è di meglio?Credo proprio nulla. Prendere un pesce con la Nostra arma autocostruita è la gratificazione più appagante di un azione di pesca. Il valore della cattura non ha eguali. Ogni volta che catturo un pesce, esco dall’acqua euforico soddisfatto della mia opera. Mi trasformo in un bambino col primo peluche regalatogli. Crederete che son pazzo, ma io me lo bacio lo abbraccio ogni volta,e quando arriva a casa è sempre sotto le mie attenzioni per essere al meglio alla prossima pescata.

Ho sempre avuto a disposizione varie attrezzature a casa,ma la mia direzione è sempre stata il ferro.Con la pesca ho trovato finalmente la via del libero sfogo a questa mia fantasia.Con un pò di manualità anche senza nessuna esperienza nel campo,ho modificato qualche attrezzo che avevo in casa e grazie a qualche consiglio sia di amici che da informazioni rilevate da internet,sono partito col primo lavoro.

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SEGA CIRCOLARE A MANO COMBINATAHo creato un banco sega per una miglior precisione della macchina e anche per una maggior sicurezza.Su un vecchio banco di scuola ho costruito un binario in legno, sul quale scorre la macchina. La utilizzo per effettuare tagli netti come accorciare i listelli e per il taglio dell’inclinazione dell’impugnatura.

I MIEI ATTREZZI

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Posso utilizzarla anche rovesciata per lavori dove il taglio deve fermarsi in un punto preciso,in accoppiata con un appoggio che tenga la squadra.

Col classico seghetto alternativo si realizzano comunque tagli spesso più precisi. Non avendolo e non volendolo comprare mi sono inventato questo sistema.

Con questa è molto facile sbagliare. Ho fatto tante prove per farci la mano ed è una macchina non facile soprattutto per la pericolosità della lama scoperta.

I guanti e gli occhiali sono d’obbligo.

TRAPANO A COLONNA,COMBINATAFori per le spine del fusto,e foro per gli elastici.Togliendo la morsa e inserendo unprofilo metallico a L funge da fresa per realizzare il guida-asta e lo scasso degli elastici lungo il fusto.Attrezzo essenziale per essere totalmente indipendenti nel lavoro.E’ un modello economico che ho trovato in offerta in una ferramente a 50 euro e non mi sono fatto scappare l’occasione. Comunque si trovano facilmente offerte del genere senza cercare attrezzi troppo complicati


Varie frese per il trapano a colonna e per quello a batteria

ALTRI ATTREZZIAnche se non sono fondamentali, sono molto utili per velocizzare il lavoro.Levigatrice per ripulire il fusto dalla resina catalizzata.Trapano a batteria con frese per sgrossature in punti difficili .Moletta con dischi di carta vetrata per sgrossature abbondanti.Anche questi necessitano di buona pratica per non rischiare di rovinare il lavoro.

E loro non mancano..e lavorano sempre di più rispetto al resto dell’attrezzatura..


LINEA DI PROGETTO E SCELTA DEL LEGNOHo intenzione di realizzare un arma da agguato utilizzabile in varie situazioni,torbido con mare mosso,agguato tra gli scogli,ma che mi possa garantire anche un buon tiro nel libero,quindi che possa reggere tranquillamente anche gomme di 20mm di diametro.Opto per realizzare un fucile maneggevole dalla sezione snella ma non troppo,di lunghezza nominale 85cm,mono-elastico, gomma parallela all’asta con fori verticali,meccanismo di scatto Ermes Steel e sgancia-sagola a girella.Per l’essenza continuo ad insistere con l’iroko listellare,con cui mi sono trovato egregiamente nelle precedenti realizzazioni. Non ho mai provato a realizzare un massello,forse per condizionamento da pareri esterni,ma sono molto curioso di vederne e toccarne con mano la differenza estetica e funzionale.Ho avuto modo di provare anche il mogano,ma essendo più morbido necessita di più attenzione e accuratezza nella rifinitura finale di lisciamento con la carta vetrata. Non escludo che la qualità del mogano utilizzato poteva non essere delle migliori.Comunque molte piccole sbavature non si notano anche per il suo colore scuro,tranne che a lavoro ultimato quando i riflessi di resinatura e verniciatura risaltano l’opera.Infatti la sua superficie risulta essere più porosa rispetto all’iroko,cosa che favoreggia una migliore impermeabilizzazione con resina epoxy del legno,ma la resinatura esteticamente non viene proprio perfettamente omogenea aggrumandosi soprattutto nelle imperfezioni del lavoro.Scelgo l’iroko sopratutto per un fattore puramente estetico.Non prendo in considerazione il teak per via del costo quasi doppio rispetto all’iroko e al mogano,anche se ceselli esperti lo reputano la miglior essenza marina in commercio.


I LISTELLIHo fatto preparare dal mio falegname di fiducia 6 listelli di lunghezza non precisa(circa 140 cm) che accorcerò io in fase di lavorazione. L’ideale sarebbe avere un avanzo di 25-30cm in più rispetto alla lunghezza nominale del fusto.20-25cm in più dalla parte anteriore del meccanismo di scatto al poggiasterno , e circa 5cm o anche meno in testata, dal foro dell’elastico alla punta del fucile.Lo spessore dei listelli è diviso secondo la larghezza del congegno di scatto.Il meccanismo della Ermes è largo 15mm ,per cui i due listelli centrali li ho richiesti da 0,8cm,creando una larghezza di 16mm. Contando la resinatura il millimetro rimanente viene compensato.Avrei potuto utilizzare anche un singolo listello da 16mm,ma avere una linea centrale ,data dai due listelli incollati, crea un punto di riferimento fondamentale nella realizzazione del guida-asta,dello scasso per gli elastici e nella rastremazione manuale della testata, per trovare l’esatta simmetria dei due lati.I restanti 4 listelli sono da 1cm di spessore,per un totale di 5,6cm.Utilizzo questo sistema per evitare di dover effettuare lo scasso per il congegno di scatto e per l’innesto dell’impugnatura.L’altezza dei listelli è di 4,6cm. Avevo chiesto 4cm, ma poi essendo presente durante la preparazione,\ gli ho fatto saltare l’operazione, perché tanto 6mm di differenza valevano una sola passata in più di moletta con carta vetrata.Per chi lavora di sola raspa allora le cose si complicano.Meglio partire con una misura minima di 3,8- 4cm.Solitamente i listelli che i nostri falegnami ci forniscono vengono tagliati da avanzi di tavole di altri lavori,quasi mai da tavole nuove.Capita infatti di trovare dei listelli più scuri di altri ,magari perché provenienti da tavole diverse. Non bisogna preoccuparsi è ugualmente Iroko,soltanto che c’è una differenza di ossidazione di una parte della pianta da cui è ricavata la tavola, rispetto ad un’altra tavola ricavata da Elaborato messo a disposizione dall’autore agli utenti del forum “Pescasubapnea.net”.Vietato l’utilizzo a scopo di lucro all’infuori del forum senza consenso dell’autore

un ‘altra porzione di pianta.A me piace molto questo gioco,sia per estetica che per una questione di riferimenti in fase lavorativa.Con una carteggiata il colore torna l’originale giallo vivo dell’iroko,che lasciato all’aria tenderà in poco tempo a riprendere lo scuro dell’ossidazione.Affianco i listelli e si nota subito la differenza.

Provo poi ad ordinarli. Fortunatamente mi hanno ricavato due listelli da ogni avanzo di tavola e posso contare su un gioco simmetrico dei colori.

Prima così Poi cosi


E stringo i listelli, perfettamente allineati su tutti i lati,tra 3 morsetti,per prepararmi a fare i fori per le spine di ritegno dei listelli. Fermo tutto nella morsa del trapano a colonna,prima un estremità, controllo il livello e buco da parte a parte con una punta da 6mm,nel centro dei listelli.

Ripeto l’operazione a centro fusto e all’altra estremità per poi serrare con dei bulloni e rispettivi

dadi.Elaborato messo a disposizione dall’autore agli utenti del forum “Pescasubapnea.net”.Vietato l’utilizzo a scopo di lucro all’infuori del forum senza consenso dell’autore

Mi munisco di squadretta e matita e comincio a segnare i primi punti di riferimento.La prima linea in alto è la punta del fucile,quella sotto dove poggia la matita è quella del foro per le gomme a 5cm di distanza.Si nota che il bullone è posizionato fuori dalla sezione del fusto. E’ realizzato in questo modo per evitare che a fucile ultimato ci siano i nei lasciati dalle spine di ritegno, nel profilo dell’arma.E’ anche un punto in più di forza della struttura,che non si troverà le fibre spezzate in corrispondenza delle spine. Comunque anche con le spine la differenza è quasi nulla,se inserite con leggera pressione,tale da riempire perfettamente lo spazio di legno mancante.Anche la spina all’altra estremità risulta fuori del profilo del fusto. L’unica che si noterà sarà quella a centro fusto.Non si può certamente ottenere tutto.

Ora poggio l’asta sul fusto e col metro puntato sulla linea del foro dell’elastico, vado a segnare il punto in cui la pinnetta più lontana corrisponde con gli 85cm nominali del fucile.


Inserisco il meccanismo di scatto nell’asta,mantenendola in posizione,e segno i riferimenti di lunghezza del meccanismo nei listelli centrali.

Poi dietro

E annerisco la zona del taglio nei listelli

Per ultimo segno la lunghezza del poggiasterno.

Prima davanti


15cm dal posteriore del meccanismo di scatto

Prima di disaccoppiare i listelli,li numero alle due estremità,per non perdere l’ordine di posizione e fare confusione in fase di incollaggio.

Disaccoppio tutto togliendo i bulloni e mi dedico ai listelli centrali per gli ingombri del meccanismo di scatto e dell’impugnatura.Con una squadretta, comincio col segnare sul lato verticale i riferimenti segnati in precedenza sulla parte superiore. Poi avendo già preparato l’impugnatura riporto anche i riferimenti di ingombro della maschiatura.Diversamente ,dovendola ancora preparare avrei segnato 5cm di lunghezza e 2 di altezza.


Volendo rendere il più alto possibile l’allineamento di mira braccio-fusto/ indice-asta,provo varie altezze di posizionamento dell’impugnatura sull’asse del fusto.Quando trovo una buon allineamento tra sella indice e grilletto ,segno il riferimento superiore,che qua ha coinciso con 1cm dalla parte alta del fusto.Probabilmente questo riferimento verrà ancora modificato prima dell’incollaggio dell’impugnatura,agendo sulla maschiatura e sullo scasso sul fusto.Ho fatto un errore in fase di taglio,effettuando il taglio dell’avanzo posteriore dei due listelli, e mi trovo costretto ad effettuare un foro per un altra spina di ritegno dei due spezzi appena tagliati. Non lo riporto nelle foto ma il metodo per la spina, è lo stesso.

Vado a tagliare

E questo è il risultato

Presentazione di insieme


Preparo le spine di ritegno della misura leggermente inferiore(1-2mm) rispetto alla larghezza del fusto.Per le spine utilizzo delle semplici bacchette di legno da 6mm di diametro,che vengono usate come fermi per sedie,armadi e tavoli in legno.Sono facilmente reperibili a pochi centesimi di euro in qualsiasi ferramenta o negozio di bricolage.

Prova con il meccanismo di scatto

Prova di insieme vista dall’alto

Spine


Preparo circa 60ml di resina più catalizzatore. Dovrebbero essere più che sufficienti

E passo al’incollaggio dei listelli

Stendo la resina abbondando,su entrambe le facce dei listelli,meno che per quelli esterni,di cui ne resino solo la parte interna

Abbondo di resina anche sulle spine e nei fori nel fusto.Le inserisco battendo leggermente con un martello.

A lavoro ultimato,avvolgo tutto nel telo disteso sul tavolo

Stendo un foglio di nylon sul banco di lavoro per non sporcare


Prendo 2 tavole da 2cm di spessore ,di lunghezza superiore al fusto,e le posiziono sulle facciate laterali del fusto

Serro tra dei morsetti disposti equamente su tutta la lunghezza,stringendoli a morte

Attenderò una lunga settimana per la perfetta catalisi della resina SEGUE………………. Elaborato messo a disposizione dall’autore agli utenti del forum “Pescasubapnea.net”.Vietato l’utilizzo a scopo di lucro all’infuori del forum senza consenso dell’autore

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