COSTRUIRE LA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE: IL PIANO PROGRAMMA E LA MAPPATURA DEI RISCHI...
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COSTRUIRE LA SICUREZZA NELLE COSTRUIRE LA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE: IL ORGANIZZAZIONI SANITARIE: IL
PIANO PROGRAMMA E LA PIANO PROGRAMMA E LA MAPPATURA DEI RISCHI MAPPATURA DEI RISCHI
Ottavio Nicastro - Rosanna TrisoliniOttavio Nicastro - Rosanna TrisoliniAgenzia Sanitaria e SocialeRegionale-Emilia-Romagna
37° Congresso Nazionale ANMDO37° Congresso Nazionale ANMDOGestire il futuro in Sanità Gestire il futuro in Sanità
Bologna 8 giugno 2011Bologna 8 giugno 2011
Un giorno in ospedale
Josè Perez - 1929
La sfida della complessitàLa sfida della complessità
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QUALITA’APPROPRIA
TEZZA
EFFI
CACIA
““Declinare” la QualitàDeclinare” la Qualità
SICUREZZASICUREZZA
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La concezione di “governo clinico per la La concezione di “governo clinico per la sicurezza”:sicurezza”:
Partecipazione delle professioni alla Partecipazione delle professioni alla realizzazione del mandato istituzionale delle realizzazione del mandato istituzionale delle
aziende e del Sistema Sanitario aziende e del Sistema Sanitario
mediante l’mediante l’integrazioneintegrazione- dell’- dell’approccio organizzativo -gestionaleapproccio organizzativo -gestionale alla qualità alla qualità
dell’assistenzadell’assistenza
CONCON
- l’ - l’ approccio medico - tecnicoapproccio medico - tecnico
……e anche…e anche…
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OTTO MEDICI SU DIECI OTTO MEDICI SU DIECI PRESCRIVONO ESAMI INUTILI PER PRESCRIVONO ESAMI INUTILI PER PAURA DI CONTENZIOSI LEGALIPAURA DI CONTENZIOSI LEGALI
(Aprile 2010) (Aprile 2010) Sono sempre di piu' i medici che prescrivono consulti superflui, piu' esami del Sono sempre di piu' i medici che prescrivono consulti superflui, piu' esami del necessario o ricoveri al posto di interventi in ambulatorio. Tutto questo per evitare contenziosi legali con il necessario o ricoveri al posto di interventi in ambulatorio. Tutto questo per evitare contenziosi legali con il paziente, una pratica nota come 'medicina difensiva'. paziente, una pratica nota come 'medicina difensiva'. Gli esperti dell'Universita' Cattolica di Milano hanno raccolto in un volume le loro proposte per superare questo Gli esperti dell'Universita' Cattolica di Milano hanno raccolto in un volume le loro proposte per superare questo fenomeno, causato soprattutto dal timore del medico di ripercussioni legali. Il libro nasce dagli sforzi del Centro fenomeno, causato soprattutto dal timore del medico di ripercussioni legali. Il libro nasce dagli sforzi del Centro Studi 'Federico Stella' sulla giustizia penale e la politica criminale (Csgp) della Cattolica, su proposta e con la Studi 'Federico Stella' sulla giustizia penale e la politica criminale (Csgp) della Cattolica, su proposta e con la consulenza della Societa' italiana di Chirurgia. L'indagine documenta che quasi otto medici su dieci (77,9%, su consulenza della Societa' italiana di Chirurgia. L'indagine documenta che quasi otto medici su dieci (77,9%, su piu' di 300 chirurghi intervistati) hanno assunto un atteggiamento di medicina difensiva nell'ultimo mese di piu' di 300 chirurghi intervistati) hanno assunto un atteggiamento di medicina difensiva nell'ultimo mese di lavoro. Tra questi, sette su dieci (69,8%) hanno proposto il ricovero di un paziente che si poteva gestire in lavoro. Tra questi, sette su dieci (69,8%) hanno proposto il ricovero di un paziente che si poteva gestire in ambulatorio, il 58,6% ha richiesto un consulto non necessario ad altri specialisti e il 26,2% ha escluso da alcuni ambulatorio, il 58,6% ha richiesto un consulto non necessario ad altri specialisti e il 26,2% ha escluso da alcuni trattamenti dei pazienti 'a rischio'. A utilizzare la medicina difensiva sono soprattutto i dottori piu' giovani, il trattamenti dei pazienti 'a rischio'. A utilizzare la medicina difensiva sono soprattutto i dottori piu' giovani, il 92,3% dei camici bianchi di età compresa tra i 32 e i 42 anni contro il 67,4% di quelli tra 63 e 72 anni.92,3% dei camici bianchi di età compresa tra i 32 e i 42 anni contro il 67,4% di quelli tra 63 e 72 anni.Secondo gli esperti del Csgp, che comprendono chirurghi e giuristi, un sistema professionale come quello Secondo gli esperti del Csgp, che comprendono chirurghi e giuristi, un sistema professionale come quello medico, a rischio continuo di indagine penale, non e' un sistema piu' attento e diligente ma riduce i rischi di chi medico, a rischio continuo di indagine penale, non e' un sistema piu' attento e diligente ma riduce i rischi di chi agisce cercando maggiori tutele formali, a scapito dell'utenza. Da qui la loro proposta di riforma legislativa, che agisce cercando maggiori tutele formali, a scapito dell'utenza. Da qui la loro proposta di riforma legislativa, che organizzi sistemi per la registrazione e gestione degli errori medici, al fine di aumentare la sicurezza del paziente organizzi sistemi per la registrazione e gestione degli errori medici, al fine di aumentare la sicurezza del paziente e di ridurre il rischio, ma anche che tratti dal punto di vista normativo le criticita' del sistema sanitario e che e di ridurre il rischio, ma anche che tratti dal punto di vista normativo le criticita' del sistema sanitario e che permetta a tutti i livelli di poter imparare dai propri errori, senza che i medici abbiano l'ansia costante di una permetta a tutti i livelli di poter imparare dai propri errori, senza che i medici abbiano l'ansia costante di una causa legale. causa legale.
ClimaClima organizzativo organizzativo (Zhang et al (Zhang et al
2002)2002)
Fenomeno psicologico, definito come la Fenomeno psicologico, definito come la percezione della sicurezza in un certo percezione della sicurezza in un certo momentomomento
E’ legato alla situazione in uno specifico E’ legato alla situazione in uno specifico momento e luogomomento e luogo
Relativamente instabile e soggetto al Relativamente instabile e soggetto al cambiamento, in relazione alle caratteristiche cambiamento, in relazione alle caratteristiche dell’ambiente in un preciso istante o alle dell’ambiente in un preciso istante o alle condizioni generalicondizioni generali
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(da P.Poletti)(da P.Poletti)
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Cultura per la sicurezza Cultura per la sicurezza (Zhang et (Zhang et
al. 2002)al. 2002)
I valori e le priorità di ogni persona e gruppo a tutti i livelli di I valori e le priorità di ogni persona e gruppo a tutti i livelli di una organizzazione rispetto alla sicurezza degli operatori e una organizzazione rispetto alla sicurezza degli operatori e
dei pazienti/pubblico.dei pazienti/pubblico.
Si riferisce all’impegno di ciascuno – singolarmente e in Si riferisce all’impegno di ciascuno – singolarmente e in gruppo – rispetto alla sicurezza del paziente, e a come gruppo – rispetto alla sicurezza del paziente, e a come
ciascuno agisce per preservarla ed aumentarla; a come si ciascuno agisce per preservarla ed aumentarla; a come si impegna ad apprendere, adattare e modificare (a livello impegna ad apprendere, adattare e modificare (a livello
individuale ed organizzativo) i comportamenti, anche sulla individuale ed organizzativo) i comportamenti, anche sulla base di quanto appreso dagli errori.base di quanto appreso dagli errori.
(da P.Poletti)(da P.Poletti)
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(nelle linee di indirizzo per l’adozione dell’Atto Aziendale (nelle linee di indirizzo per l’adozione dell’Atto Aziendale 2005 e ribadito dal piano sociale e sanitario 2008-2010)2005 e ribadito dal piano sociale e sanitario 2008-2010)
• La responsabilità sulla sicurezza è dellaLa responsabilità sulla sicurezza è della Dir. GeneraleDir. Generale, con delega allacon delega alla Dir. Sanitaria.Dir. Sanitaria.
• Le reti di facilitazione diLe reti di facilitazione di Unità OperativeUnità Operative sono gli sono gli interpreti-traduttori delle ‘policy’ a livello di base.interpreti-traduttori delle ‘policy’ a livello di base.
• Il Il DipartimentoDipartimento principale sede di gestione.principale sede di gestione.
Definire un assettoDefinire un assetto
• Il Il Collegio di DirezioneCollegio di Direzione sceglie, attiva e monitora i sceglie, attiva e monitora i programmi di rischio clinico.programmi di rischio clinico.
Quale ruolo per la Quale ruolo per la Direzione Direzione Medica?Medica?
LaLa funzione aziendale di gestione del rischiofunzione aziendale di gestione del rischio
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Direzione SanitariaDirezione Sanitaria
Medicina LegaleMedicina Legale Assistenza Assistenza
InfermieristicaInfermieristica
SPPSPP
Ingegneria ClinicaIngegneria Clinica
FarmaciaFarmacia
URPURP
Ufficio LegaleUfficio Legale
Ufficio QualitàUfficio Qualità
Servizio InformaticoServizio Informatico
Sevizio TecnicoSevizio Tecnico
CIOCIO
Ufficio FormazioneUfficio Formazione
CliniciClinici
GLI ELEMENTIGLI ELEMENTI ……E LE LORO RELAZIONIE LE LORO RELAZIONI
L’importanza di essere e fare “SISTEMA”!
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Effettuare la programmazioneEffettuare la programmazione
Formulare ilFormulare il PIANO-PROGRAMMA aziendale per PIANO-PROGRAMMA aziendale per la per la promozione della sicurezza e la la per la promozione della sicurezza e la gestione del rischiogestione del rischio
Nel piano-programma si identificano e mettono in Nel piano-programma si identificano e mettono in relazione interna le componenti delrelazione interna le componenti del ‘sistema sicurezza’ aziendale le sue risorse, i suoi le sue risorse, i suoi
processi, i suoi momenti di controllo, realizzando processi, i suoi momenti di controllo, realizzando sinergie.sinergie.
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Devono essere definiti gliDevono essere definiti gli i fenomeni i fenomeni (ad (ad es. reclami, sinistrosità, rischio da struttura, es. reclami, sinistrosità, rischio da struttura,
occupazionale, clinico, ecc.)occupazionale, clinico, ecc.) e le aree di e le aree di interesse, interesse, ad.es. sicurezza delle persone ad.es. sicurezza delle persone (pazienti, visitatori, personale), beni (pazienti, visitatori, personale), beni immobili/edifici, beni “mobili” immobili/edifici, beni “mobili” (equipaggiamento e dotazioni tecnologiche, (equipaggiamento e dotazioni tecnologiche,
apparecchiature, ecc), manutenzioni, eccapparecchiature, ecc), manutenzioni, ecc
I requisiti del piano-programma (PP)I requisiti del piano-programma (PP)
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Devono essere definiti gliDevono essere definiti gli obiettivi generali obiettivi generali e glie gli ambiti/linee di interventoambiti/linee di intervento(ad.es. Percorsi assistenziali, Sistemi informativi, (ad.es. Percorsi assistenziali, Sistemi informativi, controllo delle infezioni, Gestione clinica del controllo delle infezioni, Gestione clinica del farmaco, Gestione della documentazione sanitaria, farmaco, Gestione della documentazione sanitaria, eccecc ))
I requisiti del piano-programma (PP)I requisiti del piano-programma (PP)
AA partire dagli obiettivi generali dovrebbero partire dagli obiettivi generali dovrebbero essere predispostiessere predisposti progetti progetti a cui sono sottesia cui sono sottesi obiettivi specifici obiettivi specifici con i corrispondenticon i corrispondenti indicatori di indicatori di risultatorisultato
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Piani-Programma: la situazione in E-RPiani-Programma: la situazione in E-R
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Costruire un PIANO-PROGRAMMA per la
Sicurezza
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Il progetto regionale “mappatura dei rischi”Il progetto regionale “mappatura dei rischi”
Obiettivo:
Fornire modello (metodi e strumenti) per la gestione del rischio (identificazione, analisi, trattamento) con un approccio integrato.
Percorso:
Esperienza iniziata nel 2009, con l’intento di conoscere e descrivere la situazione di partenzacensimento degli approccidefinizione del metodopercorso formativo
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Caratteristiche del modelloCaratteristiche del modello
• valutazione integrata dei rischi rispetto a diversi soggetti vulnerabili
• analisi retrospettiva dei flussi informativi gestiti dalle Aziende sanitarie
• identificazione dei pericoli mediante un approccio pro-attivo di analisi
• valutazione semiquantitativa dei rischi e contestuale gestione delle incertezze
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Elementi del modelloElementi del modello
• Registro dei pericoli a cui può essere esposta una azienda sanitaria
• Criteri da adottare per la misurazione e rappresentazione dei rischi
• Strumento informatico per l’allestimento delle matrici di rischio
Aree Organizzative
Aree funzionali
Aree strutturali
Pericoli / Eventi
Nel corso dell’utilizzo del Modello di valutazione dei rischi da parte di ciascuna
Azienda
Nel corso della definizione del Modello di valutazione dei rischi
Modello di azienda sanitariaModello di azienda sanitaria
I pericoli sono riferiti ad un predefinito modello di azienda sanitaria
Processo di analisi dei rischiProcesso di analisi dei rischi
IDENTIFICAZIONE RISCHI
IDENTIFICAZIONE RISCHI
ANALISIRISCHI
ANALISIRISCHI
TRATTAMENTOTRATTAMENTO
Registro dei Pericoli
Registro dei Pericoli
Matrice diRischio
Matrice diRischio
Azioni di Miglioramento
Azioni di Miglioramento
METODI E STRUMENTIMETODI E STRUMENTI
Registro dei pericoliRegistro dei pericoli
Pericoli per l’azienda
tecnologici ambientali clinici
Quadro di riferimento per la conoscenza delle situazioni e comportamenti che possono determinare la manifestazione di eventi avversi o quasi-eventi
Strumento dinamico: richiede definizione di un processo continuo di revisione e aggiornamento
Struttura gerarchica
Relazione con classificazione ICPS
Utilizzo
La misurazione dei rischi è realizzata con l’assegnazione di
- una Classe di accadimento e
- una Classe di danno;
La rappresentazione dei rischi è realizzata mediante Matrici di rischio,
semplificazione della relazione Rischio = Probabilità x Danno
Matrice dei rischiMatrice dei rischi
Classi di accadimento:
Classe di accadimento Intervallo di probabilità
remotoremoto < 0,01%
improbabileimprobabile 0,01%-0,1%
occasionaleoccasionale 0,1%-1%
probabileprobabile 1% - 10%
frequentefrequente > 10%
CLASSE DI CLASSE DI DANNO DANNO (ESITO)(ESITO)
PAZIENTEPAZIENTE PERSONALEPERSONALE AZIENDAAZIENDA
SeveroSevero
• Disabilità permanente.Disabilità permanente.
• Contributo al decesso.Contributo al decesso.(IR: Livello 8)(IR: Livello 8)
• Infortunio dell'operatore con effetti letali o Infortunio dell'operatore con effetti letali o di invalidità totale.di invalidità totale.
• Episodio di esposizione acuta con effetti Episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.letali o di invalidità totale.
• Esposizione cronica con effetti letali o Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. totalmente invalidanti.
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi ad un elevato numero di servizi ad un elevato numero di pazienti (> 100).pazienti (> 100).
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi per un periodo di tempo servizi per un periodo di tempo esteso (> 3 mese).esteso (> 3 mese).
SignificativSignificativoo
• Trasferimento in Terapia Intensiva non Trasferimento in Terapia Intensiva non pianificato.pianificato.
• Re-intervento.Re-intervento.
• Prolungamento della degenza.Prolungamento della degenza.
• Condizioni che permangono alla dimissione. Condizioni che permangono alla dimissione. (IR: Livello 7)(IR: Livello 7)
• Infortunio dell'operatore con effetti di Infortunio dell'operatore con effetti di invalidità parziale.invalidità parziale.
• Episodio di esposizione acuta con effetti di Episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.invalidità parziale.
• Esposizione cronica con effetti rapidamente Esposizione cronica con effetti rapidamente irreversibili e/o parzialmente invalidanti. irreversibili e/o parzialmente invalidanti.
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi ad un significativo numero di servizi ad un significativo numero di pazienti (> 10).pazienti (> 10).
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi per un periodo significativo di servizi per un periodo significativo di tempo (> 1 mese).tempo (> 1 mese).
MedioMedio
• Necessità di osservazioni o monitoraggi extra / Necessità di osservazioni o monitoraggi extra / ulteriore controllo medico / indagini ulteriore controllo medico / indagini diagnostiche maggiori (es. TAC, RMN, ecc.).diagnostiche maggiori (es. TAC, RMN, ecc.).
• Necessità di trattamenti maggiori (es. ammine Necessità di trattamenti maggiori (es. ammine vasoattive, cortisonici, antagonisti, ecc.). vasoattive, cortisonici, antagonisti, ecc.).
• Necessità di cancellazione del trattamento. Necessità di cancellazione del trattamento. (IR: Livello 6)(IR: Livello 6)
• Infortunio dell'operatore con invalidità Infortunio dell'operatore con invalidità reversibile.reversibile.
• Episodio di esposizione acuta con invalidità Episodio di esposizione acuta con invalidità reversibile. reversibile.
• Esposizione cronica con effetti reversibili.Esposizione cronica con effetti reversibili.
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi ad un ridotto numero di servizi ad un ridotto numero di pazienti (<10).pazienti (<10).
• Impossibile erogazione di uno o più Impossibile erogazione di uno o più servizi per un periodo di tempo servizi per un periodo di tempo limitato (<1 mese).limitato (<1 mese).
Moderato Moderato
• Necessità di osservazioni o monitoraggi Necessità di osservazioni o monitoraggi extra/ulteriore controllo medico/indagini extra/ulteriore controllo medico/indagini diagnostiche minori (es. emogasanalisi, Rx, diagnostiche minori (es. emogasanalisi, Rx, ecografia, ecc.).ecografia, ecc.).
• Necessità di trattamenti minori (es. Necessità di trattamenti minori (es. antiemetici, medicazioni, ecc.).antiemetici, medicazioni, ecc.).(IR: Livello 5)(IR: Livello 5)
• Infortunio dell'operatore con invalidità Infortunio dell'operatore con invalidità rapidamente reversibile (pochi giorni).rapidamente reversibile (pochi giorni).
• Episodio di esposizione acuta con invalidità Episodio di esposizione acuta con invalidità rapidamente reversibile (pochi giorni).rapidamente reversibile (pochi giorni).
• Esposizione cronica con effetti rapidamente Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili (pochi giorni).reversibili (pochi giorni).
• Impossibile erogazione del servizio Impossibile erogazione del servizio al singolo paziente, con impatto al singolo paziente, con impatto sulla programmazione giornalierasulla programmazione giornaliera
MinoreMinore
• Danni minori che non richiedono un Danni minori che non richiedono un trattamento con osservazioni o monitoraggi trattamento con osservazioni o monitoraggi extra/ulteriore controllo. medico.extra/ulteriore controllo. medico.(IR: Livello 4)(IR: Livello 4)
• Danno trascurabile prodotto sull'operatore.Danno trascurabile prodotto sull'operatore.
• Esposizione cronica senza il riscontro di Esposizione cronica senza il riscontro di effetti significativi.effetti significativi.
• Ritardo nella erogazione del servizio Ritardo nella erogazione del servizio al singolo paziente, senza impatto al singolo paziente, senza impatto sulla programmazione giornalierasulla programmazione giornaliera
Classi di danno:
Definizione azioni di miglioramento:
Nella stesura dei Nella stesura dei progetti progetti devono essere devono essere esplicitati: esplicitati:
- - il responsabile del progetto il responsabile del progetto - i destinatari- i destinatari- i diversi soggetti interessati/attori/partner - i diversi soggetti interessati/attori/partner - le azioni che dovranno essere svolte - le azioni che dovranno essere svolte - i metodi e gli strumenti che si intendono adottare - i metodi e gli strumenti che si intendono adottare - la possibilità di diffusione del progetto ad altri - la possibilità di diffusione del progetto ad altri ambiti/aree/settori ambiti/aree/settori
Conclusioni
Mettere a frutto i tesori disponibili e poco sfruttati:
la ricchezza dei flussi informativi e le conoscenze tacite dei professionisti