Costruire con Classe Magazine

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NOVEMBRE 2009 ARCHITETTURA Lectio Magistralis di Renzo Piano al Cersaie 2009 EDIFICI PUBBLICI Un nuovo progetto realizzato da ACER Reggio Emilia CERTIFICAZIONE Obbligatorio l’attestato energetico su tutti gli immobili ECOCASA & ECOIMPRESA EXPO‘ 2010 LA NUOVA FRONTIERA DEL COSTRUIRE GREEN ECONOMY: modelli di sviluppo e nuove aree produttive Supplemento al Giornale delle Imprese di ottobre, aut. del Tribunale di Reggio Emilia N. 1165 del 09/05/06 CONVEGNI & SEMINARI: i Maestri dell’Architettura Sostenibile ed i Tecnici più qualificati si confrontano sulle costruzioni del futuro NORME ANTISISMICHE Maggiore attenzione alla scelta dei materiali

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Il magazine COSTRUIRE CON CLASSE si rivolge ai principali studi professionali (architetti, geometri, ingegneri, progettisti, amministratori condominiali, etc.), alle più importanti imprese edili e a tutti coloro che sono interessati ad avere informazioni sulle novità relative ai materiali e alle tecniche di costruzione

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NOVEMBRE 2009

ARCHITETTURALectio Magistralis di Renzo Piano al Cersaie 2009

EDIFICI PUBBLICIUn nuovo progettorealizzato da ACERReggio Emilia

CERTIFICAZIONEObbligatoriol’attestato energeticosu tutti gli immobili

ECOCASA & ECOIMPRESA EXPO‘ 2010

LA NUOVA FRONTIERA DEL COSTRUIRE

GREEN ECONOMY:modelli di sviluppo e

nuove aree produttive

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CONVEGNI & SEMINARI:i Maestri dell’Architettura

Sostenibile ed i Tecnici più qualificati si

confrontano sulle costruzioni del futuro

NORME ANTISISMICHEMaggiore attenzione alla scelta dei materiali

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Sono universalmente noti e ampiamente documentati i positivi effetti di riduzione dell’inquinamento atmosferico e dell’azione antibatterica del TiO2, biossido di titanio,come dichiarato anche da Jennifer Ariss, ricercatricescientifica del TCNA (Tile Council of North America).

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NOVEMBRE 2009

DIRETTORE

RESPONSABILE:

Ottavio Margini

COORDINAMENTO

REDAZIONE:

Valentina Margini,

Chiara Caselli,

Beatrice Grisendi,

Chiara Pedroni

GRAFICA:

Monica Fornaciari

STAMPA:

Tecnograf srl,

Reggio Emilia

AREA COMMERCIALE:

[email protected]

Tel. 0522 52.10.33

EDITORE:

KeyMedia Group srl

Via Settembrini, 12/1

42123 Reggio Emilia

www.keymedia.it

Supplemento al Numero di ottobre 2009 del Giornale delle Imprese, aut. del Tribunale di Reggio Emilia N. 1165 del 09/05/06.

ECOCASA & ECOIMPRESA EXPO’ 2010: intervista ad Enrico Bini, Presidente di Fiere Reggio Emilia ........................ 7

Lectio Magistralis di RENZO PIANO al Cersaie 2009 ..................................... 9

BERTANI S.p.A. si aggiudica il premio “Best Showroom Award 2009” .......................... 13

Riqualificazione degli edifici pubblici:importante progetto di ACER Reggio Emilia ................ 14

Obbligatorio l’attestato di certificazione energeticasu tutti gli immobili ................................... 17

Realizzare la piscina: i consigli dell’esperto ................ 21

Come sfruttare l’inerzia termica grazie alsistema a cappotto ................................... 23

SOLARE TERMICO: dimensionamento ed integrazionecon gli altri impianti .................................. 25

CASA ISOLATA 8: un progetto per abitare in classe A ....................... 27

NORMATIVA ANTISISMICA: maggiore attenzione alla scelta dei materiali ................................... 29

Calore, Tecnologia e Design: da PRAMAR le nuove termostufe e termocucine .............................. 31

Quando ristrutturare è la soluzione vincente ........................................... 33

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Quando debuttò, nel 2007, sem-brava una scommessa. Un progetto sicuramente all’avanguardia, dal sapore ecologista, forse addirittu-ra troppo ambientalista, specie in un momento in cui di certe cose – energie rinnovabili, impatto zero, costruzioni ecosostenibili – si parlava solo nell’Europa del Nord, mentre l’America (e l’Italia) erano anco-ra molto, molto indietro su quella strada. Oggi, arrivata alla quarta edizione, Ecocasa (& Ecoimpresa Expò) rappresenta invece il primo e lungimirante esempio di manifesta-zione fieristica italiana dedicata a temi diventati di estrema attualità. E un buon, anzi, ottimo business.“Siamo molto orgogliosi di questa manifestazione – spiega Enri-co Bini, Presidente delle Fiere di Reggio Emilia – perché Ecocasa non solo ha contribuito a sviluppare interesse intorno ad un argomento diventato uno dei temi più impor-tanti dell’agenda politica del Paese, ma ha anche avuto un ruolo molto importante nell’aprire gli occhi su un aspetto: investire sull’energia rinnovabile, sulla mobilità sostenibi-le, sull’educazione ambientale non è solo giusto, ma anche remunera-tivo”.Presidente, non è un caso che Ecocasa sia nata a Reggio Emi-lia, città già in prima fila su certi temi. Ma come hanno reagito le imprese alla vostra iniziativa?“Sotto molti aspetti, le imprese sono più avanti e vedono più lontano della politica, che risponde a logiche diverse e ha tempi necessariamente

più lunghi. Per questo il fatto che a Reggio la politica fosse già pronta a credere in questo progetto ci ha fa-cilitato il compito. Per quanto riguar-da le aziende, non avevo dubbi sulla loro risposta: gli imprenditori più preparati sanno già da anni che la ‘green economy’ rappresenta senza ombra di dubbio il futuro dell’eco-nomia. Una consapevolezza che si è fatta sempre più strada in questi ultimi anni, al punto da essere rite-nuta una verità nota a tutti, o quasi. Il fatto che Ecocasa abbia avuto un successo così forte, tra gli addetti ai lavori, non mi ha stupito. Semmai è stata l’attenzione suscitata tra il pubblico generico, quello dei non esperti del settore, a sorprendermi: fin dalla prima edizione la gente ha risposto benissimo, oltre le aspet-tative. Un ottimo segnale, sia per la Fiera, sia per quanto riguarda la nostra società: significa che l’educa-zione ambientale si diffonde”.Un’educazione ambientale che trova a Ecocasa un momento di alta qualità: convegni, incontri, dibattiti e la possibilità di tocca-re con mano cosa le varie azien-de stanno facendo, in concreto, sull’argomento. Cosa ci si deve aspettare dall’edizione 2010?“Ecocasa anche nel 2010 intende continuare a percorrere la strada che ha intrapreso per prima, tra gli enti fieristici nazionali, sin da quat-tro anni fa: quella della qualità. Sia degli espositori, sia dei protagonisti delle discussioni e degli incontri. Due anni fa abbiamo ospitato l’uni-co italiano dello staff di Al Gore che

ha realizzato il documentario ‘Una verità scomoda’, che ha sconvolto i mass media. E credo che il fatto di essere patrocinati da Enti ed Istituti quali il Kyoto Club, WWF, ENEA, ANIT e ISES ITALIA sia un certificato di garanzia davvero non di poco conto”.

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Intervista ad Enrico Bini, Presidente Fiere di Reggio Emilia

LA ‘GREEN ECONOMY’ RAPPRESENTA IL FUTURO DELL’ECONOMIA

Energia rinnovabile, mobilità sostenibile ed educazione ambientale scelte obbligate

Bini EnricoPresidente Fiere di Reggio Emilia

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Con la collaborazione di:

Lo studio dell’architetto come una bottega, dove persone, strumenti e materiali rivestono la medesima im-portanza delle idee. Perché “fare è pensare”. Questo, in estrema sintesi, significa per Renzo Piano “Fare ar-chitettura”, il convegno organizzato in occasione di Cersaie 2009. Un evento caratterizzato da una enorme partecipazione di giornalisti internazionali e che ha visto presso il Palazzo dei Congressi un’affluenza di pubblico oltre ogni aspettativa. “L’architettura è il mestiere del fare, che significa anche rischiare”, ha detto Aldo Colonetti, introducendo la Lectio Magistralis, dopo che il Presidente di Confindustria Cerami-ca Franco Manfredini ha sottolineato che “questa per Cersaie e per la cit-tà di Bologna è un evento di portata straordinaria”. Ai giovani che studia-no architettura Piano suggerisce di vivere, viaggiare, osservare. L’archi-tettura è un mestiere “corsaro”, ha ripetuto più volte il celebre architetto genovese, un mestiere pericoloso, per chi lo fa, ma che offre l’opportu-nità di entrare in contatto con mon-di, persone, situazioni differenti. Un mestiere di arte e di avventura, dove

coesistono più piani: quello tecnolo-gico, quello umanistico - perché gli edifici sono pensati e realizzati per le persone -, quello più poetico e immaginifico. Quando l’architettura risponde tanto ai bisogni pratici che alle aspettative e ai desideri allora diventa straordinaria. Perché un edificio non risponde soltanto a criteri tecnici o tecnologi-ci, ma comunque celebra aspirazioni e desideri. Attraverso le immagini di diverse opere realizzate nel corso degli anni Piano ha esposto la sua idea di architettura, che sembra fondersi in una concezione stessa

della vita. Per “Fare architettura”, ha spiegato Piano, si può partire da una visione, e poi passare alla costruzione, o viceversa. “Io sono cresciuto nei cantieri di mio padre che era un costruttore - ha racconta-to Piano, “e il miracolo del costruire ti rimane addosso”. Queste sono le mie radici - ha con-tinuato l’architetto - soffermandosi poi sull’importanza dell’ascolto. Un continuo dialogo non solo tra gli uomini che partecipano ai diversi progetti, ma anche con le diverse

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L’Architettura, mestiere corsaro: costruire è un’avventura

“LECTIO MAGISTRALIS” DI RENZO PIANO AL CERSAIE 2009

Occorre utilizzare materiali in grado di rispettare gli equilibri ambientali

Modern Wing, Art Institute, ChicagoCopyright RPBW - foto Nic Lehoux

Franco Manfredini incontra Renzo Piano

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Le porte e le fi nestre FINSTRAL creano spazi abitativi personalizzati ed offrono un‘effi cace protezione da freddo e

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arti e discipline progettuali. Impa-rando dalle abilità altrui e dalle altre discipline, saperi e competenza. Senza rinchiudersi in una visione autoreferenziale dell’architettura: per Piano l’abilità artigianale ha quindi lo stesso valore della scien-za. Fare architettura significa anche comprendere che ogni ipotesi cre-ativa deve migliorare, trasformare, descrivere il mondo grazie agli stru-menti e alle soluzioni pratiche che rendono possibile la realizzazione concreta di un’idea. A partire, per esempio, dall’osservazione dei luo-ghi e della natura vedranno sorgere un’opera. Per scoprire, per esempio, come certe geografie, e determinate

topografie, o materiali preesistenti contengano già in germe caratteri architettonici ben definiti. Fonda-mentale, quindi, non soltanto il gusto per l’osservazione della realtà, ma anche la curiosità: verso gli uomini e il loro modo di vivere. Per esempio nelle città. Per Piano la città

è il luogo degli scambi e degli stimo-li creativi. Dove tutto accade. La città è il risultato di diverse stratificazioni nel corso del tempo, ognuna delle quali deve valorizzare il livello pre-cedente. Nella città si esprime l’idea di apertura e di tolleranza. La stessa che deriva dalle esperienze di vita di Piano. “Laureato poco prima del ‘68. Un’epoca di grandi aneliti”. Che si ritrovano nella sua stessa idea di architettura e in opere come il Be-aubourg. Un luogo che, per la prima volta, diventa un luogo accessibile, una fabbrica, in aperta polemica con chi lo voleva centro culturale che intimidiva i potenziali fruitori. Con Beaubourg, sacro e profano

si mischiano. Il museo si trasforma in un pezzo di città, esso stesso un pezzo da collezione. L’architettura è creazione e arte, ma è soprattutto capacità di trasformare il mondo, creare linguaggi. A partire dalle esigenze contingenti. Che oggi sono quelle che partono dalla consape-

volezza che “la Terra è fragile” e che è doveroso costruire degli edifici partendo da questo assunto. Cercando quanto più possibile di utilizzare anche materiali in grado di rispettare gli equilibri ambien-tali. Tra questi la ceramica merita senza dubbio una menzione. Come ha sottolineato Piano, si tratta di un materiale ricco di suggestioni: “è antico, viene dalla terra e torna alla terra, ma soprattutto presenta caratteristiche quali la resistenza, la durata, le infinite possibilità croma-tiche, la capacità di riflettere la luce, rendendola funzionalmente perfetta e straordinaria in diverse situazioni”.Un incontro, quello tra Cersaie e

Renzo Piano, tra Confindustria Ce-ramica e la Fondazione Piano, che si realizza concretamente in accordo per il sostegno ai giovani architetti e che durerà tre anni.

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Jean-Marie Tjibaou Cultural Center, Nouméa (New Caledonia)Copyright RPBW - foto John Gollings

Parco della Musica Auditorium, RomaCopyright RPBW - foto Moreno Maggi

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Si è tenuta a Bologna nel corso di Cersaie la cerimonia di premiazione del Best Showroom Award 2009.Il premio, organizzato da Eventi Reed Business nasce sotto patro-cinio di Cersaie e di Confindustria Ceramica ed è rivolto alle realtà distributive di arredobagno in grado di distinguersi per la capacità di innovazione nella comunicazione e vendita del prodotto di marca.Bertani SpA si è aggiudicata il presti-gioso riconoscimento nella categoria ‘servizi al cliente’ ed è stata selezio-nata tra oltre ottanta aziende parte-cipanti per la qualità degli ambienti espositivi, l’attività di progettazione, l’assistenza pre e post vendita.La giuria che ha assegnato il premio era composta da Oscar Colli, diret-tore della rivista di settore “Il bagno oggi e domani”, Carlo Branzaglia, professore di teoria e critica del design e della comunicazione visiva all’Accademia di Belle Arti di Bolo-gna, Graziano Sezzi di Confindu-stria Ceramica, Daniele Paganini responsabile della divisione Web E-Business di Reed Business Infor-mation, Leonardo Bellini ingegne-re, docente di marketing, comunica-zione e relazioni pubbliche, Marco Logrand, architetto.Bertani S.p.A. è società di distribu-zione e servizi attiva principalmente nei settori idrosantario, riscaldamen-to, climatizzazione, energie alter-native e, ovviamente, arredobagno, wellness, pavimenti e rivestimenti.Nasce a Reggio Emilia nel 1916, ha vissuto negli anni una continua espansione ed oggi opera sulle pro-vince di Reggio, Parma, Modena e Mantova, con nove punti vendita. E’

presente in Sardegna a Oristano, Alghero e Cagliari attraverso la con-trollata Tecnica Commerciale S.p.A. ed è coproprietaria del negozio di arredamento bolognese Barberia28.Lo showroom presentato al concor-so si trova a Reggio Emilia, è il più grande con circa 2500 metri quadri di superficie espositiva, progettato originariamente dall’architetto Helen Rainey e inaugurato nel 1996.Vi operano otto consulenti di sala mostra per offrire dal semplice

preventivo al progetto complesso, corredato da specifiche tecniche, disegni e rendering. Il servizio com-prende i sopralluoghi in cantiere per il rilievo dello stato di fatto in fase di pre-vendita e il supporto post-vendi-ta all’installatore.Lo spazio espostitivo viene, infine, utilizzato per lo svolgimento di even-ti serali rivolti al pubblico profes-sionale, in particolare architetti e progettisti.

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Al Cersaie di Bologna assegnato il Premioper il migliore showroom italiano di arredobagnonella categoria servizi

BERTANI S.P.A. VINCE IL PREMIO “BEST SHOWROOM AWARD 2009” Oltre all’arredobagno l’azienda è attiva nei settori idrosanitario, riscaldamento, climatizzazione ed energie alternative

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Un momento della premiazione

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Importante progetto di ACER Reggio Emilia rivolto ad un Comune del territorio

RIQUALIFICAZIONE EDIFICI PUBBLICI: RISPARMIO ENERGETICO E MAGGIORE COMFORTL’intervento ha riguardato la sede del municipio, due scuole e la palestra comunale

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Sempre più amministrazioni locali effettuano riqualificazioni energetico ambientali che interessano edifici del patrimonio pubblico. In que-sto ambito si è inserito il progetto predisposto da ACER Reggio Emilia per Cavriago, comune reggiano facente parte del comprensorio delle terre matildiche. Si è trattato di un intervento globale sull’impiantistica, poiché la particolare configurazione degli edifici pubblici ben si prestava ad un progetto di ampio respiro, capace di superare la mera riqualifi-cazione delle centrali termiche.Marco Corradi, Presidente di ACER Reggio Emilia, ci illustra le peculiari-tà del progetto.“L’intervento di riqualificazione ha riguardato la sede municipale, due scuole (elementare e media) e la palestra comunale. La situazione ini-ziale presentava le classiche criticità di impianti ormai obsoleti collocati in edifici pubblici. Tali criticità erano amplificate anche dalla presenza di elevati consumi energetici, a causa di un basso rendimento dell’im-pianto di distribuzione e dei grandi volumi degli ambienti da climatiz-zare. Il nostro intervento di riqua-lificazione energetica ha previsto una serie di operazioni, come la sostituzione dei generatori di calore ormai superati con nuovi impianti a condensazione, il rifacimento delle reti di distribuzione sia per la parte centralizzata sia per le reti interne della scuola e del Municipio, inter-venti sull’isolamento delle tubazioni esistenti, interventi sugli impianti elettrici, coperture fotovoltaiche, il collegamento delle varie centrali termiche in modo da realizzare una piccola rete di teleriscaldamento legata alla presenza di un cogene-

ratore a servizio degli edifici pubblici e della rete di pubblica illumina-zione limitrofa. Parallelamente alla realizzazione degli impianti, si sono sviluppati interventi sull’involucro per migliorarne l’isolamento, inclusa la sostituzione dei serramenti. Oltre al risparmio energetico, l’interven-to ha perseguito anche obiettivi di comfort abitativo”.Come è intervenuto il progetto sul comfort interno?“L’intervento ha previsto la realiz-zazione di un impianto di climatiz-zazione e ventilazione in grado di mantenere le condizioni di comfort, garantendo per tutto il periodo dell’anno sia la corretta temperatura interna sia il giusto grado di umidità. Nello specifico, il progetto ha strut-turato un sistema di climatizzazione composto da un impianto di raffre-scamento e riscaldamento a pannelli radianti a soffitto. Questo tipo di soluzione, coadiuvata da un sistema di deumidificazione efficiente, ga-rantisce al nostro corpo le condizioni ideali di scambio termico.Un’importante fonte di risparmio energetico deriva inoltre dalla pos-

sibilità di poter inviare ai pannelli radianti acqua a temperatura infe-riore rispetto ad un sistema tradizio-nale, garantendo quindi un deciso miglioramento del rendimento di produzione. Un altro aspetto fonda-mentale è rappresentato dalla bassa inerzia dell’impianto, che consente scambi termici per irraggiamento in grado di superare, in velocità, quelli ad aria normalmente forniti da fan-coils e termosifoni. La bassa inerzia consente inoltre di adattarsi velocemente alle condizioni di carico dell’ambiente, superando così di molto le prestazioni degli impianti a pavimento. L’installazione di un re-cuperatore di energia ha consentito un ulteriore risparmio energetico ed un conseguente aumento dell’effi-cienza dell’unità nel caso di funzio-namento a tutta aria esterna”.Esistono strumenti per controlla-re il comfort interno?“Un miglioramento del rendimento di regolazione si è ottenuto grazie all’installazione di sonde di tempe-ratura per ogni singolo ambiente: il sistema di controllo e regolazione utilizzato permette di gestire la

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temperatura dell’ambiente interno per ogni locale, rilevando la tem-peratura operante anziché quella dell’aria come normalmente avviene nei tradizionali termostati. Il cuore del sistema di regolazione è costitui-to dalla centralina che, in funzione degli input provenienti dalle sonde di temperatura e umidità relativa, è in grado di operare sulle testi-ne elettrotermiche dei collettori in modo da regolare l’afflusso di fluido termovettore e permette anche di effettuare il raffrescamento estivo

ottenendo le massime prestazioni del pannello radiante senza farlo incorrere in fenomeni di condensa, agendo sulla temperatura di man-data tramite una valvola a tre vie. Uniformità di temperatura fra pareti ed aria, assenza di moti convettivi, raffrescamento durante il periodo estivo, ricambio e filtrazione di aria garantiscono dunque condizioni decisamente migliori”.Quali sono i risparmi e i vantag-gi per l’ambiente ottenuti grazie al progetto di riqualificazione?

“In tutti gli edifici interessati dall’in-tervento il risparmio complessivo è pari a 30.000 Euro/anno, con 148 tonnellate di CO2 evitate e 372 barili di petrolio risparmiati. Il Municipio, nello specifico, partiva da uno stato di fatto di 32.550 m3/anno, 146kwh/m2 anno, valori che dopo l’interven-to si sono assestati su 13.3000m3/anno e 60Kwh/m2/anno”.

Sistemi di illuminazione a risparmio energetico e sistemi di ventilazione nelle scuole

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Con l’emanazione del D.P.R. 59/2009 “Regolamento di attuazio-ne del decreto legislativo 192 sul rendimento energetico in edilizia” e con la pubblicazione delle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, in vigore dal 25 luglio 2009, si è arricchito notevolmente il quadro normativo in materia di risparmio energetico.Approfondiamo l’argomento con l’Ing. Mauro Carretti, Presidente di Studio Alfa, società specializzata nei servizi legati alla sostenibilità ambientale degli edifici e alla loro efficienza energetica.“Il D.P.R. e le Linee Guida fissa-no i requisiti minimi nazionali e la metodologia di calcolo della presta-zione energetica (norme tecniche nazionali della serie UNI/TS 11300), nonché i criteri generali per l’edilizia pubblica, in vigore nelle Regioni e Province Autonome che non hanno ancora provveduto a legiferare sulla materia con propri provvedimenti regionali”. Ci può descrivere le principali novità?“I nuovi provvedimenti hanno reso obbligatorio l’Attestato di Certi-ficazione Energetica (ACE) per le singole unità immobiliari, anche sotto i 1.000 mq, vendute o affittate (sia esistenti che di nuova costru-zione), come previsto dall’art. 6 comma 1-bis del D.lgs. 192/2005. Il certificato avrà durata decennale e dovrà essere aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione edili-zio e impiantistico che modifichi la prestazione energetica dell’edificio, e precisamente in seguito a:

a) interventi di riqualificazione che riguardino almeno il 25% della su-perficie esterna dell’immobile; b) interventi di riqualificazione degli impianti di climatizzazione e di pro-duzione di acqua calda sanitaria che prevedono l’installazione di sistemi di produzione con rendimenti più

alti di almeno 5 punti percentuali rispetto ai sistemi preesistenti; c) ad ogni intervento di ristruttura-zione impiantistica o di sostituzione di componenti o apparecchi che, fer-mo restando il rispetto delle norme vigenti, possa ridurre la prestazione energetica dell’edificio.Il processo di certificazione, svolto da un tecnico accreditato, si svi-lupperà lungo alcuni step fonda-

mentali: la diagnosi o verifica del progetto per la determinazione della prestazione energetica dell’immobi-le, l’individuazione degli interventi di riqualificazione, la classificazione dell’edificio e il rilascio dell’attestato. Per tutte le categorie di edifici pub-blici e privati, inoltre, è ora obbli-gatorio l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazio-ne degli impianti termici esistenti, l’impianto di produzione di energia termica deve essere realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici”.Che tipo di informazioni deve contenere l’attestato di certifica-zione energetica?“L’attestato deve contenere tutti i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio, i valori vigenti a norma di legge, i valori di riferimento o le classi prestazionali che consentono ai cittadini di valutare e raffrontare la prestazione energetica dell’edi-ficio, i suggerimenti e le raccoman-dazioni in merito agli interventi più significativi, ed economicamente convenienti, per il miglioramen-to della prestazione dell’edificio. Inoltre, devono essere riportate le norme tecniche di riferimento e le metodologie di calcolo della presta-zione energetica dell’edificio”.

Risparmio energetico: definite le linee guida nazionali

DAL 1 LUGLIO OBBLIGATORIO L’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA SU TUTTI GLI IMMOBILIFissati i requisiti minimi e la metodologia di calcolo ufficiale

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Mauro CarrettiPresidente di Studio Alfa(tel. 0522-550905)

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La piscina interrata è sicuramente la più ambita, per la sua estetica e la perfetta integrazione con il giardino od il parco. Esistono però molti tipi di tecnologie costruttive per realiz-zare una piscina interrata, con sensi-bili differenze a livello qualitativo ed ovviamente di costi.Ne parliamo con Franco Menozzi di Hydrocontrol (tel. 0522-330315)azienda leader nella produzione e commercializzazione di soluzioni per la purificazione dell’acqua ed il benessere della persona.“Una piscina di qualità – spiega Menozzi – non è data semplicemen-te dalla tipologia costruttiva, se in pannelli prefabbricati in acciaio piut-tosto che in cemento armato o altro, ma è legata innanzitutto alla qualità degli impianti di ricircolo dell’acqua oltre che al loro corretto dimensio-namento.Inoltre, ad oggi si è sempre più sen-sibili alla qualità dell’acqua in cui ci si immerge e non a caso sono sem-pre più numerose le realizzazioni in cui si impiegano nuove tecnologie per la disinfezione. La tecnologia più conosciuta è quella dell’elettrolisi del sale. In pratica l’acqua della pisci-na viene leggermente salata (4 g/l contro i 40 g/l dell’acqua di mare) e con l’ausilio di una centralina che gestisce la cella elettrolitica, viene prodotto del cloro privo di molecole eccipienti e stabilizzanti.Con riguardo alle tecniche di realiz-zazione – continua Menozzi – le mi-gliori piscine sono quelle con vasca in acciaio o con struttura in cemento armato.La vasca in acciaio nervato e zin-cato a caldo consente elasticità ed

adattabilità nel caso di eventuali cedimenti del terreno, oltre ad assicurare una lunga durata grazie alla solidità costruttiva e permettere l’installazione in qualsiasi tipo di terreno. Hanno poi – continua Menozzi – un elevato risultato estetico offrendo un’infinita modularità nelle forme e i rapidi tempi di installazione permet-tono di contenere i costi.E’ per questo motivo che Hydro-control è concessionario di Busat-ta Piscine, un’azienda leader nel settore con una tecnologia esclusiva, tutelata da brevetto internazionale.Unica alternativa valida – continua Menozzi – è la piscina tradizionale con struttura in cemento armato. Il tipo di struttura consente di costruire piscine interrate praticamente con ogni forma e dimensione, lasciando spazio alla creatività.Hydrocontrol ha l’obiettivo di affian-care gli studi tecnici o di architettura

fornendo un servizio di consulenza altamente specializzata nel progetto e nella realizzazione di tutta la parte impiantistica e di accessori”.Quanto è importante la manu-tenzione di una piscina?“Una buona manutenzione – rispon-de Menozzi – è fondamentale. Pro-prio per questo Hydrocontrol, al fine di garantire ai propri clienti tranquil-lità e sicurezza di gestione della pi-scina, ha inoltre ideato un pacchetto assistenza con contratto annuale che include periodiche visite, controlli e manutenzioni tali da assicurare un corretto funzionamento ed un’acqua splendida e pronta al primo bagno di stagione.Tra i servizi post-vendita offerti – conclude Menozzi – ci sono: l’aper-tura e chiusura stagionale dell’im-pianto, la manutenzione delle parti idrauliche, la pulizia, il controllo e gestione dell’acqua, la manutenzio-ne e la sostituzione di componenti della piscina per conservare e rinno-vare l’impianto nel tempo”.

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Teniche e tipologie: i consigli dell’esperto

REALIZZARE LA PISCINA PER LA PROSSIMA ESTATE: QUESTO è IL MOMENTO

Hydrocontrol affianca nella progettazione gli studi tecnici e di architettura

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Il rivestimento a cappotto costituisce il sistema di isolamento specifico per il lato esterno della muratura, sia essa strutturale o di tamponamento.Posizionando lo strato isolante verso l’esterno proteggiamo la parete dalle escursioni termiche, pertanto la massa della muratura resterà più calda in inverno e più fresca d’estate, generando un migliore comfort abitativo. Questo garantisce anche un notevole abbassamento dei consumi: si calcola che il rispar-mio del combustibile destinato al riscaldamento invernale in edifici riqualificati con cappotto oscilli fra il 25 e il 30%, arrivando fino al 60% in edifici di nuova costruzione. Appro-fondiamo l’argomento con Osval-do Francia, titolare di Europedil (tel. 0522-855396), impresa edile da sempre alla ricerca di soluzioni costruttive all’avanguardia, specia-lizzata nell’installazione dei sistemi a cappotto.Perché è importante isolare gli edifici dall’esterno?“Isolando le pareti dall’esterno, aumenteremo la capacità di accu-mulo termico dell’edificio. Il cap-potto permette di sfruttare l’inerzia termica, ovvero la facoltà di rilascia-re in maniera continua e graduale il calore accumulato durante la fase di riscaldamento degli ambienti interni: dopo 7 ore dallo spegnimento del riscaldamento, per esempio, in un edificio con involucro si avrà una perdita di soli 2°, mentre in situazio-ni tradizionali la perdita di tempera-tura si aggira intorno ai 7°. Un altro grande vantaggio del cappotto esterno consiste nella

eliminazione o nella correzione dei cosiddetti ‘ponti termici’, costituiti da solai, travi, pilastri che sono tra le principali porte d’ingresso del freddo all’interno delle nostre abita-zioni”.Come si applica un sistema a cappotto?“La corretta realizzazione del sistema di isolamento a cappotto non può prescindere da una scelta accurata dello strato coibente, e so-prattutto dei materiali destinati alla preparazione dei supporti, all’incol-laggio dei pannelli termoisolanti, alle rasature ed alle finiture che conferiscono alla facciata l’aspetto estetico definitivo.Il cappotto in genere è composto da tre strati. Il primo, quello pro-priamente isolante, è costituito da pannelli che hanno funzione di protezione igrometrica e acustica. Possono essere fissati con malte adesive o altri elementi di fissaggio meccanici come chiodi e tasselli. Con l’obiettivo di massimizzare la superficie di contatto supporto/adesivo/pannello, sarà opportuno, subito dopo la posa, esercitare sullo stesso una leggera pressione me-diante un frettazzo e controllarne la planarità. Il secondo strato ha una funzione di resistenza meccanica: malte rasanti in un’armatura, fatta in genere con reti in fibra di vetro. Infine, con lo scopo di resistere agli agenti atmosferici, chimici e ai raggi UV, c’è l’ultimo strato: intonaci, listelli di rivestimento e finiture per soddisfare anche il gusto estetico più esigente.Malte e intonaci sono soprattutto a

base di cemento, sabbia, calce, fibre naturali e sughero, mentre i pannelli sono realizzati nei più diversi mate-riali. Si può trattare di componenti naturali oppure di prodotti derivati dal ciclo degli idrocarburi (polisti-rolo, stirene, poliuretano). Questi ultimi possiedono mediamente un coefficiente superiore di resistenza al passaggio del calore, mentre i materiali naturali permettono una migliore traspirabilità tra interno ed esterno dell’edificio”.

Osvaldo Francia ci illustra le applicazioni del cappotto termico

COME SFRUTTARE L’INERZIA TERMICA GRAZIE AL SISTEMA A CAPPOTTO

Garantisce un risparmio del 60% sul combustibile per il riscaldamento invernale

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SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO DI UNA PARETE IN LATERIZIO:1 - strato di intonaco2 - adesivo3 - pannello isolante4 - rasatura armata in 2 vani con rete in fibra di vetro5/6 - primer e finiture con intonaco ai silicati

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Il solare termico, ad oggi spesso sot-tovalutato nel campo delle energie rinnovabili, può contribuire in modo decisivo all’attuazione della Direttiva Europea 20-20-20 (2009/28/CE).Entro il 2020, infatti, il 20% dell’energia dovrà essere prodotta da fonte rinnovabile e, per la produ-zione di calore, l’utilizzo del solare termico potrebbe rappresentare una delle giuste soluzioni per il raggiun-gimento degli obiettivi della Diretti-va (tra gli altri, è previsto un mi-glioramento del 20% dell’efficienza energetica e il taglio del 20% nelle emissioni di anidride carbonica).Parliamo di solare termico con Ivo Poltronieri, responsabile tecnico di A.T.V.I. (tel. 059-450302), società modenese specializzata nella pro-gettazione e realizzazione di impian-ti tecnologici civili e industriali.“La tecnologia del solare termico è in grado di produrre calore per riscaldare l’acqua sanitaria, fino ed oltre i 60-80° nella stagione estiva, nel settore residenziale, in scuole, ospedali, alberghi, impianti sportivi o per riscaldare le piscine.L’ampia gamma di prodotti presente ormai sul mercato è in grado di sod-disfare le esigenze di edifici nuovi ed esistenti, di diverse dimensioni e destinazioni d’uso.E’ bene ricordare che le potenzialità di un pannello solare sono stret-tamente correlate al suo utilizzo. Per sfruttare al massimo l’energia solare occorre necessariamente dimensionare l’impianto in funzione delle caratteristiche dell’edificio e integrarlo con le strutture (impianti/installazioni) già esistenti.La giusta integrazione tra prestazio-

ni, comfort, efficienza e risparmio energetico rappresenta a mio avviso il segreto per un buon impianto solare termico”.Come possiamo calcolare la cor-retta dimensione dell’impianto?“Per calcolare, ad esempio, le dimensioni dell’impianto solare per un’utenza di tipo domestico, è indispensabile partire dai consumi di acqua calda pro capite, che si aggirano tra i 30 e i 50 litri al giorno e dall’ulteriore eventuale utilizzo che se ne può fare. Il numero dei collet-tori per soddisfare tale bisogno varia a seconda della zona geografica, ovviamente in base alla disponibilità di energia solare: in prima appros-simazione la superficie dei pannelli richiesta varia tra 0,5 e 1,2 m2 pro capite passando dal Sud al Nord Italia”.Può farci qualche esempio con-creto, descrivendo alcune realiz-zazioni?“Recentemente abbiamo realizza-to un impianto solare termico per un residence di 15 appartamenti. La struttura disponeva già di un impianto centralizzato per la pro-duzione di acqua calda. Trattandosi di abitazioni in locazione abbiamo predisposto l’impianto solare con un ulteriore bollitore di scambio ed accumulo, avente una capacità pari

a 1.000 litri installato in preriscaldo dell’acqua sanitaria. Nello speci-fico, l’impianto è costituito da due collettori solari. Ogni collettore è costituito da 18 tubi sottovuoto, che garantiscono una resa energetica superiore rispetto ai tradizionali col-lettori piani, poiché l’energia solare viene ceduta integralmente al fluido termovettore.Un altro intervento, invece, ha riguardato l’installazione di un impianto solare in una residenza in montagna, adibita a seconda abitazione. L’impianto consente di avere acqua calda durante il perio-do estivo, una temperatura minima nelle altre stagioni (anche quando la casa non è abitata, evitando il congelamento delle tubazioni) e di integrare all’occorrenza l’impianto di riscaldamento.L’impianto solare è associato ad un impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento, che permette di mantenere temperature interne di 8-14° anche quando la casa non è abitata. Anche in questo caso abbiamo dato la massima impor-tanza ai serbatoi di accumulo, per poter incamerare tutta l’energia solare possibile e utilizzarla secondo necessità”.

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Può contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Europea 2009/28/CE

SOLARE TERMICO: DIMENSIONAMENTO ED INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI IMPIANTIPer sfruttare al massimo l’energia del sole occorre partire dall’analisi delle caratteristiche dell’edificio

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Installazione di un impianto solare

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Il progetto ‘Casa Isolata 8’ rag-gruppa in un’unica proposta tutte le soluzioni tecnico-economiche necessarie alla realizzazione di un involucro abitativo ad alta efficienza energetica, termoacusticamente iso-lato e con ottime prestazioni antisi-smiche. Mutua il proprio nome dalle otto aziende che hanno dato vita all’iniziativa e che concorrono alla costruzione di strutture a risparmio energetico attraverso i loro specifici prodotti e servizi. Si tratta di Carraro Gips (VI), Ges Edilizia (RE), Bioiso-therm (PD), Over-All (MI), Synergos (MI), Ecoplast Nord (BG), Imerys Toi-ture e F.N. Ferrari & Novellani (RE), realtà che lavorano sinergicamente per offrire il meglio ad un costo cer-to, equilibrato rispetto alle caratteri-stiche dell’abitazione e parametrato sia a metro cubo di costruzione che a metro cubo vendibile.Ne parliamo con Marco Bianchi, responsabile del progetto.Come nasce ‘Casa Isolata 8’? Qual è il suo obiettivo?“Nasce da un’idea di Bioisotherm, società che opera da anni nel settore delle costruzioni avanzate. L’azienda è concessionaria ARGISOL e TERMOSOLAIO, sistemi a cassero realizzati in EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) per la costruzione di murature e solai in cemento armato. Bioisotherm ha scelto l’EPS perché è un materiale rigido e di peso ridotto, composto da carbonio, idrogeno e, per il 98%, aria. L’obiettivo di “Casa Isolata 8” è quello di diffondere sistemi costruttivi in EPS poiché sono in grado di aumentare le presta-zioni energetiche di tutti gli edifici, un plus che consente al progetto di rispettare totalmente le più avan-zate certificazioni del settore, come CasaClima e LEED”.Come viene prodotto l’EPS?

“Il polistirene (o polistirolo) viene prodotto dallo stirene, monomero ri-cavato dal petrolio e presente anche in alimenti come frumento, fragole, carne e caffè. Si ottiene attraverso la polimerizzazione dello stirene e, prima di essere espanso, si presenta sotto forma di piccole perle traspa-renti. Mettendole a contatto con il pentano - un idrocarburo gassoso - e con vapore acqueo a 90°, il gas si espande facendo rigonfiare le perle fino a 20-50 volte il loro volume iniziale. Si forma così al loro interno una struttura a celle chiuse che trat-tiene l’aria e conferisce al polistirene le sue eccellenti caratteristiche di isolante termico e ammortizzatore di urti. La sinterizzazione, invece, è il processo di saldatura delle perle che, sottoposte nuovamente a va-pore acqueo a 110-120°, si uniscono fra loro sino a formare un blocco omogeneo espanso”.Quali vantaggi presenta l’EPS

rispetto ad altri materiali bio-compatibili?“Proprio in virtù delle sue caratte-ristiche chimico-fisiche, l’EPS non assorbe umidità ed è pressoché inerte, ovvero non interagisce con l’ambiente circostante e mantiene inalterate negli anni le caratteristi-che tecniche; l’aria racchiusa nelle celle, infatti, continua a svolgere la sua funzione di isolamento in modo costante. A questo plus aggiunge l’assenza di inquinamento indoor e, ponendolo sotto le fondazioni, la capacità di creare un appoggio ela-stico per l’assorbimento delle onde sismiche. Se si considera il ciclo di utilizzo di un’abitazione costruita in classe A, inoltre, l’uso dell’EPS come materiale termico garantisce la permanenza dell’immobile nella medesima classe anche dopo 30 anni, a condizione che gli impianti e i serramenti abbiano mantenuto la loro efficienza”.

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Segue le certificazioni più avanzate

CASA ISOLATA 8: UN PROGETTO PER ABITARE IN CLASSE ARealizza abitazioni ad elevata efficienza energetica, antisismiche e acusticamente isolate

Edificio realizzato con le tecnologie del progetto Casa Isolata 8

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La

terizi

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I disastrosi eventi che nell’aprile di quest’anno hanno interessato la regione Abruzzo non hanno fatto tre-mare solo la terra, ma sono riusciti a “smuovere” la normativa antisismica, la cui approvazione veniva imman-cabilmente e metodicamente rinviata da oltre un lustro. Il 21 maggio 2009, l’Assemblea del Senato ha approvato il decreto che contiene, tra l’altro, l’anticipazione al 30 giugno 2009 della scadenza del periodo transito-rio - originariamente previsto al 30 giugno 2010 - delle norme tecniche contenute nel D.M. 14 gennaio 2008. Tali norme sono così completamente operative anche perché, nel frattem-po, è stata pubblicata la Circolare del Ministero delle Infrastrutture n. 617 del 2 febbraio 2009, recante le istru-zioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni.Con la pubblicazione della Circolare si è data una risposta esaustiva alle esigenze più volte manifestate dagli operatori di disporre di uno strumento utile per la corretta applicazione della nuova normativa tecnica. Secondo la Circolare, inoltre, le norme hanno un’impostazione coerente con gli Eurocodici e contenuti all’avanguardia riguardo alla puntuale valutazione della pericolosità sismica del territorio nazionale e, quindi, alle esigenze di una moderna progettazione sismo-resistente delle opere di ingegneria civile da realizzare o ristrutturare in Italia, impostazione condivisa dal mondo accademico, professionale e produttivo-imprenditoriale.Con l’entrata in vigore delle Nuove norme tecniche cambia la filosofia di tutte le verifiche ed il testo normati-

vo fornisce una serie di indicazioni inerenti le procedure di calcolo e di verifica delle strutture, nonché regole di progettazione ed esecuzione delle opere. La nuova normativa rappre-senta oggi, per gli addetti del settore, un “vademecum” per la progettazio-ne che sta modificando la filosofia di approccio alle nuove costruzioni. Impone infatti una maggiore attenzio-ne “verso” la scelta dei materiali da costruzione, unitamente alla corretta e controllata esecuzione delle opere.In tale contesto di particolare impor-tanza è l’involucro degli edifici. Ne parliamo con l’Ing. Michele Destro, responsabile Area Tecnica di Gruppo Stabila (tel. 0444-599019), azienda leader nella produzione di laterizi.“Per l’involucro delle costruzioni - afferma Destro - i blocchi di laterizio rappre-sentano ancora oggi la soluzione ideale e, sicuramente, nel pieno rispetto della tradizione. Le risposte che il settore dei laterizi ha continua-to a dare in questi anni”, prosegue il responsabile, “hanno confermato l’estrema versatilità e qualità del

prodotto, che si è espresso ai massimi livelli su tutti i fronti. In primo luogo la resistenza meccanica, la muratura portante è infatti una soluzione effi-cace per la realizzazione di scheletri portanti in qualsiasi zona sismica d’Italia e i valori e le realizzazioni a regola d’arte sono il nostro biglietto da visita, suffragati anche dalla nor-ma. In seconda battuta l’efficienza energetica, i blocchi di laterizio alve-olato con le nuove geometrie hanno dato eccellenti risultati in termini di resistenza termica e comfort abitati-vo; inoltre, il potere fonoisolante - la massa, che è anche sinonimo di inerzia - garantisce elevati valori di isolamento acustico. Per la resisten-za e reazione al fuoco si hanno i massimi livelli di protezione e di sicurezza, mentre per la bioedilizia i prodotti alveolati con farina di legno rispondono ai rigorosi dettami fissati. Da ultimo, la durabilità: gli edifici in muratura sono “secolari” e solo pochi materiali possono fregiarsi di questo plus”.

Dal 30 giugno 2009 in vigore il nuovo provvedimento

NORMATIVA ANTISISMICA: MAGGIORE ATTENZIONE ALLA SCELTA DEI MATERIALI E ALLA VERIFICA DELLE STRUTTUREPer l’involucro degli edifici i blocchi in laterizio rappresentano ancora oggi la soluzione ideale

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Caldaie a biomassa, termostufe e termocucine sono preziosi alleati del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale, alleati che negli anni hanno subito evoluzioni tecnologiche tali da renderli adatti a qualsiasi tipologia di alloggio, anche quello più moderno. Lo sa bene Pramar (tel. 0522-963911), azienda della provincia reggiana che ha fat-to dell’impiego ottimale delle fonti rinnovabili un elemento imprescindi-bile della sua filosofia, nella quale la soddisfazione del Cliente riveste una posizione altrettanto rilevante. “Le stufe di ultima generazione offrono le migliori prestazioni senza perde-re di vista l’attenzione all’estetica”, afferma Bruno Marchi, titolare della società, “permettono quindi di rispondere alle esigenze degli inter-locutori più esigenti e maggiormente attenti al design”. Ne è un esem-pio il modello Plasma 80:26 de La Nordica-Extraflame, di cui Pramar è rivenditore, una stufa-camino ideale per chi non vuole privarsi della bellezza e del calore del fuoco pur avendo uno spazio abitativo esiguo. Questo prodotto a legna, infatti, ha una profondità di soli 31 centimetri e può essere appeso a parete, dove sembrerà di avere un quadro in più scegliendo una delle cornici a di-sposizione, come la Origami. Per gli open-space, invece, l’ideale sono le stufe a legna La Nordica-Extraflame della serie Carillon, che si caratteriz-zano per la capacità di orientamento di 90°, resa possibile dal basamento rotante. Uno dei modelli di maggio-re successo è Ellipse, che coniuga un design all’avanguardia con la solidità e l’affidabilità che hanno sempre contraddistinto le linee de La Nordica, scelta da Pramar anche

nell’ambito delle cucine. Chi desi-dera scaldare due ambienti attigui, invece, può trovare la risposta giusta in Elisir, stufa a pellet canalizzabile dell’Extraflame, che presenta una profondità ridotta e, come le altre stufe a pellet, auto-regola la discesa del combustibile in funzione della temperatura selezionata sul termo-stato ambiente. ‘Risparmio energetico’ è la parola d’ordine anche nell’ambito delle caldaie a biomassa commercializza-te da Pramar, come la serie Kalorina della ditta F.lli Tatano, grazie alla quale è possibile utilizzare qual-siasi tipo di materiale pellettizzato, dal legno ai cereali, dalla sansa al cippato. “Queste caldaie per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria offrono dif-

ferenti potenzialità per rispondere alle esigenze più svariate”, spiega Marchi, “un’ampiezza di gamma cui si affianca quella relativa alla tipo-logia di combustibile, che consente un più semplice reperimento dello stesso poiché permette di scegliere le fonti maggiormente disponibili sul territorio”. Qualunque sia il prodot-to commercializzato e l’esigenza del Cliente, Pramar non rinuncia mai alla sicurezza, si tratti di servizi post-vendita, installazioni e videoi-spezioni di canne fumarie o relative manutenzioni ordinarie, come la pulizia periodica, che l’azienda ga-rantisce in tempi brevi e con l’eleva-ta professionalità del suo personale qualificato.

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La Finanziaria 2008 ha prorogato a tutto il 2010 i benefici fiscali introdotti dalla Finanziaria 2007 per la riqua-lificazione energetica degli edifici. Si tratta di detrazioni fiscali del 55% inerenti varie tipologie di interventi che consentono un elevato rispar-mio energetico e, di conseguenza, un notevole incremento del comfort abitativo e un’altrettanto considerevo-le riduzione dei costi fissi di gestione dell’edificio. Tale beneficio può essere riconosciuto nel caso di ristrutturazioni totali del fabbricato, ma anche per interventi parziali come, ad esempio, il rifacimento del tetto, l’isolamento di pareti, il rinnovo delle parti finestrate, l’installazione di pannelli solari, ecc. Ne parliamo con Dino Mattioli di MBI Energie (tel. 0522-984450), studio di progettazione con oltre 35 anni di esperienza che nel suo staff vanta professionisti accreditati per la Certi-ficazione Energetica degli Edifici dalla regione Emilia-Romagna, Ecoabita, regione Lombardia e consulenti esperti CasaClima. “Il patrimonio edilizio esistente”, afferma Mattioli, “soprat-tutto nei centri storici necessita in molti casi di interventi di riqualificazione/ristrutturazione. In territorio reggiano, ad esempio, è costituito prevalen-temente da edifici che consumano in media 220-240 kWh/m2 all’anno e questo comporta, per un edificio di circa 100 m2, un consumo medio annuo di 1.500 Euro, di solo riscalda-mento”. “La riqualificazione energetica di questi edifici consente una riduzione tra il 40-80% di tale consumo, con un conseguente risparmio annuo di 600-1.200 Euro annui. Ciò permette di rientrare dell’investimento in circa 6-12 anni, a seconda della tipologia di intervento eseguito. Spingendo-ci oltre”, continua Dino Mattioli, “e

considerando una durata di 20-25 anni degli interventi posti in essere per la ristrutturazione/qualificazione potremmo dire che si ha una ‘non spesa’ - un vantaggio economico - di circa 15.000 Euro nei successivi 15 anni”. Per maggiore chiarezza chie-diamo di farci alcuni esempi. “Parto da casi molto semplici”, afferma Mattioli, “come la sostituzione di un generatore di calore (caldaia). Quest’anno abbia-mo realizzato un intervento di questo tipo nel Comune di Reggio Emilia, in un’abitazione di 268 m2 costruita negli anni Settanta. Si è ottenuto un risparmio di 8.514,27 kWh/anno, che equivalgono a 634 Euro all’anno, mentre per l’intervento sono stati spesi 4.835,55 Euro. Grazie all’incentivazio-ne del 55% questa cifra è da distribui-re nei prossimi 5 anni, il che consente un ritorno dell’investimento in soli 3,5 anni. Un secondo esempio, altrettanto semplice rispetto agli interventi che MBI Energie è in grado di fare”, prose-gue Mattioli, “è la coibentazione di un tetto eseguita in un’abitazione di 98 m2, nel comune reggiano di Casal-grande. In questo caso si è ottenuto un risparmio di 7.950,14 kWh/anno,

che equivalgono a 645 Euro, sempre all’anno. Per tale operazione sono stati spesi 21.884,32 Euro, che permettono un ritorno dell’investimento in 15 anni con l’incentivazione del 55%, sempre da distribuire nei 5 anni successivi”. “A questo va aggiunto”, conclude il responsabile, “il notevole aumento del comfort abitativo: in regime estivo la temperatura nell’ambiente è passata da 35°-36° C a 27°-28°C”. L’attuale possibilità di usufruire dello sgravio contributivo del 55%, quindi, rende più che mai convenienti gli interventi di riqualificazione/ristrutturazione degli edifici, che nel caso di MBI Energie vengono progettati ed eseguiti in modo da ottenere la migliore efficien-za del sistema casa-impianto.

Nell’ottica del risparmio energetico ed economico

QUANDO RISTRUTTURARE è LA SOLUZIONE VINCENTE

MBI Energie si focalizza in particolare sull’efficienza del sistema casa-impianto

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