Costi di produzione forme di allevamento

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a molteplici aspetti di valutazione, che implicano da parte dell’imprenditore decisioni non sempre semplici. Nella presente nota si è ritenuto di confron- tare dei sistemi come il Guyot e il cor- done speronato con il tradizionale Syl- voz. In un prossimo articolo si pren- derà in considerazione il confronto con sistemi maggiormente meccaniz- zabili come il GDC e il cordone libe- ro. Le ipotesi prese a confronto sono il Guyot intensivo con sesto di 2,5 × 0,8 m (5.000 ceppi/ha); il cordone speronato intensivo con sesto di 2,5 × 0,8 m (5.000 ceppi/ha); il Guyot e il cordone sperona- to a densità media con sesto 2,8 × 1 m (3.570 ceppi/ha); e, infine, il Sylvoz con sesto di 2,8 × 1,2 m (2.976 ceppi/ha). Il sistema di allevamento a Guyot è for- mato da un tronco verticale da cui par- te un tralcio a frutto di circa 8 gemme di lunghezza piegato orizzontalmente nella direzione del filare. Inoltre, è presente uno sperone basale di 1-2 gemme che permette il rinnovo nell’anno seguente. I tutori so- no costituiti nelle testate da pali in legno del diametro di 10-12 cm con pali inter- medi in ferro a una distanza di 5,6 m per l’impianto fitto e 6 m per l’impianto me- dio. Il tronco della vite raggiunge un’al- tezza di 80-90 cm e il capo a frutto ha co- me sostegno un filo portante di 2,2 mm. Inoltre, altri 6 fili del diametro di 1,6 mm sono disposti in modo tale da raccogliere in verticale la vegetazione. Il sistema de- scritto è stato impiegato sia nell’ipotesi Guyot intensivo che in quello medio. Il cordone speronato è costituito da un tronco verticale e da un cordone perma- nente piegato orizzontalmente nel senso del filare con un’altezza di 70-90 cm. Sul cordone si lasciano degli speroni corti di 2- 3 gemme che formeranno i tralci fruttiferi. Tutori e fili sono stati utilizzati nel cordone a media densità con le stesse modalità che nel Guyot precedentemente descritto. Al contrario, nel cordone speronato in- tensivo è stato utilizzato come filo portan- te il filo spiralato zincato di 5,4 mm, quale alternativa innovativa che, però, comporta un maggiore onere per la posa in opera. Costi di produzione dell’uva con diverse forme di allevamento di Luigi Galletto, Stefano Scaggiante P ur essendo uno strumento im- piegato da lungo tempo nelle analisi economico-agrarie, il costo di produzione è a tutt’og- gi ampiamente impiegato nelle valutazio- ni economiche sull’attività viticola. Noti i limiti insiti in ogni bilancio parziale, esso appare ancora valido e adeguato nell’esa- me della redditività sia di tecniche alter- native, sia di uve di diversi vitigni, sia di differenti realtà produttive. Fra le prime possono annoverarsi anche le forme o i sistemi di allevamento della vite, oggetto delle considerazioni seguenti. In questa sede si sono posti a confronto i costi di produzione dell’uva nel tradizio- nale Sylvoz e in due forme di allevamento, il Guyot e il cordone speronato, diffuse in tutto il territorio nazionale e in continua espansione. Per le ultime due si sono fatte due ipotesi di investimento: una con den- sità elevata e una più «moderata» con in- vestimento ridotto di quasi il 30% rispetto alla prima. L’analisi prescinde dalla quan- tificazione dei ricavi ottenuti dall’uva, li- mitandosi esclusivamente a tutte le vo- ci del passivo del bilancio, dal momento che l’obiettivo è mettere in luce – a livello generale – i costi di produzione dell’uva conseguenti a tecniche diverse. Le forme di allevamento a confronto La scelta delle forme di allevamento nell’impianto di un vigneto è soggetta SYLVOZ TRADIZIONALE, GUYOT E CORDONE SPERONATO A MEDIA ED ELEVATA DENSITÀ L’analisi, che prende in considerazione forme di allevamento e densità diverse, determina i dati del passivo di bilancio e offre un riferimento per le decisioni all’impianto, fermo restando che per completare il quadro è fondamentale tener conto delle potenzialità produttive per quantità e qualità delle uve Tra i sistemi di allevamento confrontati, il più oneroso (8.132 euro/ha) risulta essere il Guyot intensivo, mentre i costi più contenuti sono risultati quelli del cordone speronato a media densità (6.922 euro/ha) T TECNICA VITICOLTURA 46 27/2006 L’Informatore Agrario •

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Costi di produzione dell’uva con diverse forme di allevamento.

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a molteplici aspetti di valutazione, che implicano da parte dell’imprenditore decisioni non sempre semplici. Nella presente nota si è ritenuto di confron-tare dei sistemi come il Guyot e il cor-done speronato con il tradizionale Syl-voz. In un prossimo articolo si pren-derà in considerazione il confronto con sistemi maggiormente meccaniz-zabili come il GDC e il cordone libe-ro. Le ipotesi prese a confronto sono il Guyot intensivo con sesto di 2,5 × 0,8 m(5.000 ceppi/ha); il cordone speronato intensivo con sesto di 2,5 × 0,8 m (5.000 ceppi/ha); il Guyot e il cordone sperona-to a densità media con sesto 2,8 × 1 m (3.570 ceppi/ha); e, infi ne, il Sylvoz con sesto di 2,8 × 1,2 m (2.976 ceppi/ha).

Il sistema di allevamento a Guyot è for-

mato da un tronco verticale da cui par-te un tralcio a frutto di circa 8 gemme di lunghezza piegato orizzontalmente nella direzione del fi lare. Inoltre, è presente uno sperone basale di 1-2 gemme che permette il rinnovo nell’anno seguente. I tutori so-no costituiti nelle testate da pali in legno del diametro di 10-12 cm con pali inter-medi in ferro a una distanza di 5,6 m per l’impianto fi tto e 6 m per l’impianto me-dio. Il tronco della vite raggiunge un’al-tezza di 80-90 cm e il capo a frutto ha co-me sostegno un fi lo portante di 2,2 mm. Inoltre, altri 6 fi li del diametro di 1,6 mm sono disposti in modo tale da raccogliere in verticale la vegetazione. Il sistema de-scritto è stato impiegato sia nell’ipotesi Guyot intensivo che in quello medio.

Il cordone speronato è costituito da un tronco verticale e da un cordone perma-nente piegato orizzontalmente nel senso del fi lare con un’altezza di 70-90 cm. Sul cordone si lasciano degli speroni corti di 2-3 gemme che formeranno i tralci fruttiferi. Tutori e fi li sono stati utilizzati nel cordone a media densità con le stesse modalità che nel Guyot precedentemente descritto.

Al contrario, nel cordone speronato in-tensivo è stato utilizzato come fi lo portan-te il fi lo spiralato zincato di 5,4 mm, quale alternativa innovativa che, però, comporta un maggiore onere per la posa in opera.

Costi di produzione dell’uva con diverse forme di allevamento

di Luigi Galletto,Stefano Scaggiante

P ur essendo uno strumento im-piegato da lungo tempo nelle analisi economico-agrarie, il costo di produzione è a tutt’og-

gi ampiamente impiegato nelle valutazio-ni economiche sull’attività viticola. Noti i limiti insiti in ogni bilancio parziale, esso appare ancora valido e adeguato nell’esa-me della redditività sia di tecniche alter-native, sia di uve di diversi vitigni, sia di diff erenti realtà produttive. Fra le prime possono annoverarsi anche le forme o i sistemi di allevamento della vite, oggetto delle considerazioni seguenti.

In questa sede si sono posti a confronto i costi di produzione dell’uva nel tradizio-nale Sylvoz e in due forme di allevamento, il Guyot e il cordone speronato, diff use in tutto il territorio nazionale e in continua espansione. Per le ultime due si sono fatte due ipotesi di investimento: una con den-sità elevata e una più «moderata» con in-vestimento ridotto di quasi il 30% rispetto alla prima. L’analisi prescinde dalla quan-tifi cazione dei ricavi ottenuti dall’uva, li-mitandosi esclusivamente a tutte le vo-ci del passivo del bilancio, dal momento che l’obiettivo è mettere in luce – a livello generale – i costi di produzione dell’uva conseguenti a tecniche diverse.

Le forme di allevamentoa confronto

La scelta delle forme di allevamento nell’impianto di un vigneto è soggetta

• SY LVOZ TR A DIZIONA LE , GU YOT E COR DONE SPERONATO A MEDI A ED ELE VATA DENSITÀ

▪L’analisi, che prende in considerazione forme di allevamento

e densità diverse, determina i dati del passivo di bilancio e offre un riferimento per le decisioni all’impianto, fermo restando

che per completare il quadro è fondamentale tener conto delle potenzialità produttive per quantità e qualità delle uve

Tra i sistemi di allevamento confrontati, il più oneroso (8.132 euro/ha) risulta essereil Guyot intensivo, mentre i costi più contenuti sono risultati quelli del cordone speronato a media densità (6.922 euro/ha)

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Il sistema a Sylvoz presenta la classica forma a cordone permanente con un’al-tezza di 1,2-1,4 m e mediamente 3 capi a frutto di circa 8-10 gemme. I tralci frut-tiferi sono piegati a manico d’ombrello verso il basso, l’estremità inferiore viene bloccata nel fi lo posto a circa 30 cm sot-to il cordone. Si ha così la separazione tra la fascia vegetativa che rimane nella parte superiore e quella produttiva al di sotto del cordone. I tutori ipotizzati sono di cemento con sezione 9 × 9 cm nelle testate e di 7 × 7 cm quelli intermedi. Per sostenere il cordone è stato impie-gato un fi lo portante in acciaio inox di 2,2 mm, mentre superiormente sono pre-visti 3 fi li di 1,6 mm, sempre in acciaio, per raccogliere la parte vegetativa.

Tecnica colturaledei sistemi a confronto

Per le cinque tipologie di allevamento si è ipotizzata una gestione agronomica pressoché simile, prendendo in esame un vigneto di pianura, non irriguo, su terre-no mediamente fertile con inerbimento dell’interfi lare e diserbo del sottofi la.

Per il diserbo si ipotizza l’uso della com-binazione di una sostanza attiva (s.a.) si-stemica e di alcune s.a. antigerminello, applicate in due interventi almeno.

Per la fertilizzazione si è supposta una concimazione annuale per l’azoto, mentre per fosforo e potassio una quota annuale di un ipotetico intervento triennale.

Come difesa antiparassitaria si è con-siderata un’annata media, senza elevate pressioni dei patogeni. La variabilità del numero di trattamenti, nel nostro Paese,

è molto elevata, con numerosi interventi in alcune zone del Trevigiano e del Friuli Venezia Giulia (in annate diffi cili) e mo-desti interventi del Centro-sud Italia o in alcune zone collinari del Nord Italia.

La potatura invernale si differenzia nel modo e nella tempistica in base al-la forma di allevamento: potatura lunga per Guyot e Sylvoz, potatura corta per il cordone speronato. Concettualmente la potatura lunga consente di avere buone produzioni anche nelle varie-tà a bassa fertilità nelle gemme basa-li, il Sylvoz oltre a off rire questa ga-ranzia consente di intensifi care la produzione, a prescindere dalle varietà. Il cordone speronato, per le varietà che me-glio vi si adattano, sortisce buone vendem-mie, qualitativamente superiori rispetto alle potature a tralcio lungo, nonché un risparmio di manodopera. La potatura viene eff ettuata manualmente senza alcun supporto di forbici elettriche o pneuma-tiche, sia per il taglio dei tralci sia per la stralciatura. I sarmenti vengono lasciati a terra e successivamente trinciati. La loro trinciatura può essere un’operazione a sé stante, come ipotizzato, o coincidere con il primo sfalcio dell’erba. Questa è, peral-tro, un’operazione diversa dalla normale trinciatura dell’erba, in quanto si procede più lentamente e si eff ettuano due passag-gi sullo stesso interfi lare, radendo la fi la prima su un lato poi sull’altro.

L’operazione di spollonatura considerata presuppone l’eliminazione dei polloni dal

Il Sylvoz (2.976 ceppi/ha, densità media), pur avendo il costo d’impianto più basso tra i cinque sistemi analizzati, evidenzia un costo di produzione più alto di circa 260 euro rispetto a quello del cordone speronato a media densità.

fusto della vite. Nel Sylvoz e nel cordone speronato si è ipotizzato l’intervento eli-minando tutti i polloni dalla curva del cor-done permanente fi no a terra. Nel Guyot il fusto da spollonare è più corto, ma richie-de una valutazione del numero di germo-gli presenti nella testa della vite, per cui si può stimare che si impieghi lo stesso tem-po per ceppo. Nei due sistemi a maggiore densità abbiamo inserito il diradamento dei

germogli, eff ettua-to contestualmen-te alla spollonatu-ra, come pratica di controllo della produzione e del microclima della zona dei grappo-li. Tale intervento permette il rag-

giungimento di una maggiore qualità del-l’uva, in combinazione soprattutto con la maggiore densità di impianto del vigneto per la riduzione della produzione a ceppo a parità di produzione per unità di super-fi cie. Il Sylvoz necessita di meno ore per la spollonatura, sia perché la densità d’im-pianto è minore, sia perché non si proce-de a nessun diradamento di germogli, es-sendo un sistema volto a conseguire rese abbondanti.

I germogli durante lo sviluppo verran-no gestiti all’interno di apposite gabbie di fi li fi no al raggiungimento della sommi-tà della struttura. Nel Sylvoz vi sono 3 fi -li superiori, normalmente sfasati fra loro e su lati diff erenti del palo per agevolare l’inserimento dei tralci: per la gestione di questa vegetazione si è ipotizzato il paliz-zamento dei tralci, intervento oggi abba-stanza diff uso, laddove in passato i tralci

Si rileva una discreta variabilità fra i costi di produzione nei cinque sistemi di allevamento: il divario maggiore – pari a 1.210 euro – sussiste fra il Guyot intensivo

e il cordone speronato a media densità

TABELLA 1 - Caratteristiche tecniche dei sistemidi allevamento

Dati tecnici Guyot (intensivo)

Guyot(medio)

Cordone speronato (intensivo)

Cordone speronato (medio)

Sylvoz(medio)

Lunghezza (m) 100 100 100 100 100Distanza tra le fi le (m) 2,5 2,8 2,5 2,8 2,8Distanza pali sulla fi la (m) 5,6 6 5,6 6 4,8Investimento pali totali (n./ha) 714 595 714 595 744Investimento pali intermedi (n./ha) 634 525 634 525 674Distanza delle viti sulla fi la (m) 0,8 1 0,8 1 1,2Investimento viti (piante/ha) 5.000 3.570 5.000 3.570 2.976Palo 80 cm interrato, fuori terra (m) 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8Pali delle testate (n.) 80 70 80 70 70Tutori tondino di ferro (n.) 4.366 3.045 4.366 3.045 2.302Lunghezza cordone produttivo (m/ha) 4.000 3.571 4.000 3.571 3.571

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venivamo cimati. Nelle altre forme vi sono 6 fi li disposti a coppie – fi sse o mobili – ma comunque gestite manualmente, attra-verso una cimatura allorché la lunghezza dei tralci supera la struttura. Ciò avvie-ne comunemente mediante una cimatrice che può operare su metà fi lare o su fi lare completo. La macchina consta di due o tre

TABELLA 2 - Analisi dei costi di gestione del vigneto di pianura

OperazioniUnità

dimisura

Costiunitari(euro)

Quantità(n.; q; ore)

Guyot (intensivo) Guyot (medio)Cordone

speronato (intensivo)

Cordone speronato (medio)

Sylvoz (medio)

totale % totale % totale % totale % totale %Potatura secca

potatura manuale e stralciatura euro/ora 10,00 90-120 1.200,00 14,76 1.000,00 14,12 1.100,00 13,97 1.000,00 14,45 900,00 12,53archettatura con fi ssaggio a spago euro/ora 10,00 15-20 200,00 2,46 150,00 2,12 – 0,00 – 0,00 – 0,00materiali di fi ssaggio euro/ha 4,00 – 4,00 0,05 4,00 0,06 – 0,00 – 0,00 – 0,00archettatura con fi ssaggio a gancio euro/ora 10,00 10 – 0,00 – 0,00 0,00 – 0,00 100,00 1,39

Totale 1.404,00 17,26 1.154,00 16,30 1.100,00 13,97 1.000,00 14,45 1.000,00 13,92Trinciatura sarmenti

meccanica euro/ora 10,00 2 22,00 0,27 20,00 0,28 22,00 0,28 20,00 0,29 20,00 0,28costi fi ssi euro/ora 6,50 2 14,30 0,18 13,00 0,18 14,30 0,18 13,00 0,19 13,00 0,18costi manutenzione e carburanti euro/ora 14,50 2-2,2 31,90 0,39 29,00 0,41 31,90 0,41 29,00 0,42 29,00 0,40

Totale 68,20 0,84 62,00 0,88 68,20 0,87 62,00 0,90 62,00 0,86Manutenzione

costo pali euro/palo 4,00 1,00-1,10 4,40 0,05 4,00 0,06 4,40 0,06 4,00 0,06 4,00 0,06costo fi li, tiranti e barbatelle euro/ha 5,00 1,00 5,50 0,07 5,00 0,07 5,50 0,07 5,00 0,07 5,00 0,07manodopera sostituzione piante, fi li e pali euro/ora 10,00 4,00 44,00 0,54 40,00 0,56 44,00 0,56 40,00 0,58 40,00 0,56costi fi ssi euro/ora 6,00 4,00 26,40 0,32 24,00 0,34 26,40 0,34 24,00 0,35 24,00 0,33costi manutenzione e carburanti euro/ora 3,00 4,00 13,20 0,16 12,00 0,17 13,20 0,17 12,00 0,17 12,00 0,17

Totale 93,50 1,15 85,00 1,20 93,50 1,19 85,00 1,23 85,00 1,18Fertilizzazione

concimazione potassica euro/ha 62,00 0,60 37,20 0,46 37,20 0,53 37,20 0,47 37,20 0,54 37,20 0,52concimazione fosfatica euro/ha 75,00 0,20 15,00 0,18 15,00 0,21 15,00 0,19 15,00 0,22 15,00 0,21concimazione azotata euro/ha 70,00 0,80 56,00 0,69 56,00 0,79 56,00 0,71 56,00 0,81 56,00 0,78costo distribuzione concime minerale euro/ora 10,00 1,00-1,10 11,00 0,14 10,00 0,14 11,00 0,14 10,00 0,14 10,00 0,14costi fi ssi euro/ora 7,00 1,00-1,10 7,70 0,09 7,00 0,01 7,70 0,01 7,00 0,10 7,00 0,01costi manutenzione e carburanti euro/ora 4,00 1,00-1,10 4,40 0,05 4,00 0,06 4,40 0,06 4,00 0,06 4,00 0,06

Totale 131,30 1,61 129,20 1,82 131,30 1,67 129,20 1,87 129,20 1,80Spollonatura e diradamento

spollonatura manuale euro/ora 10,00 15-25 250,00 3,07 200,00 2,82 250,00 3,18 200,00 2,89 150,00 2,09diradamento dei germogli euro/ora 10,00 20 200,00 2,46 – 0,00 200,00 2,54 – 0,00 – 0,00gestione chioma prima coppia euro/ora 10,00 10-15 150,00 1,84 100,00 1,41 150,00 1,91 100,00 1,44 0,00

Totale 600,00 7,38 300,00 4,24 600,00 7,62 300,00 4,33 150,00 2,09Palizzamento tralci

legatura dei tralci manuale coppie fi sse euro/ora 10,00 15-20 200,00 2,46 150,00 2,12 200,00 2,54 150,00 2,17 150,00 2,09Totale 200,00 2,46 150,00 2,12 200,00 2,54 150,00 2,17 150,00 2,09Cimatura tralci

cimatura meccanica euro/ora 10,00 1,5-1,65 16,50 0,20 15,00 0,21 16,50 0,21 15,00 0,22 15,00 0,21costi fi ssi euro/ora 5,50 1,5-1,65 9,08 0,11 8,25 0,12 9,08 0,12 8,25 0,12 8,25 0,11costi manutenzione e carburanti euro/ora 7,00 1,5-1,65 11,55 0,14 10,50 0,15 11,55 0,15 10,50 0,15 10,50 0,15

Totale 37,13 0,46 33,75 0,48 37,13 0,47 33,75 0,49 33,75 0,47Continua

Il sesto d’impianto è il fattore principale nel determinare non solo il costo d’impianto, ma anche il costo di produzione dell’uva, con la parziale eccezione del Sylvoz (foto 2). Il cordone speronato intensivo supera il costo di produzione medio del 6%, mentre quello a media densità evidenzia un valore inferiore del 7%, a fronte di costi di gestione rispettivamente di 7.081 e 6.922 euro

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un numero di ceppi più elevato.Per ulteriori dettagli dei materiali uti-

lizzati nelle varie forme di allevamento si rimanda alla tabella 1.

Criteri assuntiPer la determinazione di diverse voci di

costo oggetto di riparto e dipendenti dalla scala dell’attività, si è fatto riferimento a un’azienda di dimensioni medio-grandi (10-15 ha a vigneto) della pianura vene-ta. Si tratta evidentemente di stime, il cui importo è tanto più elevato quanto mino-re è l’ampiezza aziendale. Ciò riguarda in particolare le spese generali (la manuten-zione delle strutture comuni, l’ammini-strazione, l’energia elettrica, i servizi di

telefonia, l’associazione a organizzazioni di varia natura, ecc.) e i costi fi ssi delle macchine.

I mezzi tecnici impiegati e il numero di alcuni interventi sono stati stimati in re-lazione a condizioni di fertilità del suolo e a una situazione climatica rappresenta-ta da valori medi che si riscontrano nella pianura veneta. Fra le spese specifi che si sono pure incluse quelle per l’assicurazio-ne contro la grandine, trattandosi di un servizio acquistato dalla maggior parte dei viticoltori. Per la determinazione del premio corrisposto alle compagnie di as-sicurazione si sono considerati la resa più frequente conseguibile in ciascuna forma di allevamento e un prezzo medio, calco-lato sulla base dei prezzi liquidati dalle

Il Guyot e il cordone speronato intensivi superano il costo di produzione medio rispettivamente del 9 e del 6%; il Sylvoz si posiziona a costi inferiori del 3,5%, mentre il Guyot e il cordone speronato a media densità evidenziano valori inferiori rispettivamente del 5 e del 7%.

Difesa del vigneto (1)prodotti antiparassitari euro/ha 400,00 – 400,00 4,92 400,00 5,65 400,00 5,08 400,00 5,78 400,00 5,57distribuzione prodotti euro/ora 10,00 8,00-8,80 88,00 1,08 80,00 1,13 88,00 1,12 80,00 1,16 80,00 1,11costi fi ssi euro/ora 17,50 8,00-8,80 154,00 1,89 140,00 1,98 154,00 1,96 140,00 2,02 140,00 1,95costi manutenzione e carburanti euro/ora 21,00 8,00-8,80 184,80 2,27 168,00 2,37 184,80 2,35 168,00 2,43 168,00 2,34

Totale 826,80 10,17 788,00 11,13 826,80 10,50 788,00 11,38 788,00 10,97Lavorazioni terreno

inerbimento parziale (trinciatura) + diserbo euro/ora 10,00 6,00-6,60 66,00 0,81 60,00 0,85 66,00 0,84 60,00 0,87 60,00 0,84costi fi ssi euro/ora 11,00 4,00-4,40 48,40 0,60 44,00 0,62 48,40 0,61 44,00 0,64 44,00 0,61costi manutenzione e carburanti euro/ora 8,00 4,00-4,40 35,20 0,43 32,00 0,45 35,20 0,45 32,00 0,46 32,00 0,45costo diserbanti euro/ha 90,00 - 99,00 1,22 90,00 1,27 99,00 1,26 90,00 1,30 90,00 1,25

Totale 248,60 3,06 226,00 3,19 248,60 3,16 226,00 3,26 226,00 3,15Raccolta

vendemmia manuale euro/ora 10,00 150 1.500,00 18,45 1.500,00 21,18 1.500,00 19,06 1.500,00 21,67 – 0,00trasporto uva in cantina euro/ora 10,00 2-2,2 22,00 0,27 20,00 0,28 22,00 0,28 20,00 0,29 – 0,00costi fi ssi euro/ora 5,00 2-2,2 11,00 0,14 10,00 0,14 11,00 0,14 10,00 0,14 – 0,00costi manutenzione e carburanti euro/ora 16,00 2-2,2 35,20 0,43 32,00 0,45 35,20 0,45 32,00 0,46 – 0,00vendemmia manuale euro/ora 10,00 200 – 0,00 – 0,00 – 0,00 – 0,00 2.000,00 27,84trasporto uva in cantina euro/ora 10,00 3 – 0,00 – 0,00 – 0,00 – 0,00 30,00 0,42costi fi ssi euro/ora 5,00 3 – 0,00 – 0,00 – 0,00 – 0,00 15,00 0,21costi manutenzione e carburanti euro/ora 16,00 3 – 0,00 – 0,00 – 0,00 – 0,00 48,00 0,67

Totale 1.568,20 19,28 1.562,00 22,06 1.568,20 19,92 1.562,00 22,56 2.093,00 29,13Altri costi

assicurazione grandine euro/ha – – 400,00 4,92 300,00 4,24 400,00 5,08 300,00 4,33 300,00 4,18quota di ammortamento del vigneto euro/ha – – 1.564,46 19,24 1.322,76 18,68 1.617,07 20,54 1.322,76 19,11 1.191,82 16,59interessi capitale di anticipazione euro/ha – – 56,40 0,69 48,64 0,69 53,30 0,68 47,06 0,68 50,90 0,71

Totale 2.020,86 24,85 1.671,39 23,60 2.070,37 26,30 1.669,82 24,12 1.542,72 21,47Costi generali

spese generali euro/ha – – 120,00 1,48 120,00 1,69 120,00 1,52 120,00 1,73 120,00 1,67imposte e contributi euro/ha – – 110,00 1,35 110,00 1,55 110,00 1,40 110,00 1,59 110,00 1,53benefi cio fondiario euro/ha – – 600,00 7,38 600,00 8,47 600,00 7,62 600,00 8,67 600,00 8,35stipendi euro/ha – – 103,55 1,27 89,80 1,27 97,47 1,24 86,72 1,25 94,34 1,31

Totale 933,55 11,48 919,80 12,99 927,47 11,78 916,72 13,24 924,34 12,87TOTALE COSTI GESTIONE 8.132,14 100,00 7.081,14 100,00 7.871,57 100,00 6.922,49 100,00 7.184,01 100,00

(1) L’importo relativo alla difesa deriva dalla seguente combinazione di interventi con fi tofarmaci: 2 con anticrittogamici di contatto e 2 con sistemici contro peronospora; 2 con anticrittogamici sistemici contro oidio; 1 con un prodotto citotropico, 4 con ossicloruro di rame; 2 con zolfo ventilato; 1 antibotritico; 2 con insetticidi (oppure 1 con un insetticida e 1 con un acaricida).

(segue) TABELLA 2 - Analisi dei costi di gestione del vigneto di pianura

OperazioniUnità

dimisura

Costiunitari(euro)

Quantità(n.; q; ore)

Guyot (intensivo) Guyot (medio)Cordone

speronato (intensivo)

Cordone speronato (medio)

Sylvoz (medio)

totale % totale % totale % totale % totale %

lame per tagliare contemporaneamente i tralci in parete e alla sommità.

La vendemmia manuale viene eff et-tuata con l’ausilio di cassette o secchi che vengono vuotati su un rimorchio che trasporta l’uva in cantina.

I due sistemi a maggiore densità pre-sentano un interfi lare più stretto (2,5 m contro 2,8 m) del Sylvoz e dei sistemi di allevamento a minore densità, per cui tutte le operazioni meccaniche necessita-no di un maggiore fabbisogno di lavoro (circa il 10%) in relazione alla maggio-re percorrenza all’interno dell’appez-zamento vitato. Ciò vale anche per le operazioni esclusivamente manuali (ad esempio: spollonatura), per le quali, alla percorrenza più estesa, si aggiunge anche

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cantine sociali e di quelli pra-ticati dalle industrie enologiche del Veneto per le uve dei viti-gni rossi e bianchi più diff usi in questa regione (Merlot, Ca-bernet, Chardonnay). Alla vo-ce tributi si comprendono l’Ici e i contributi di bonifi ca, nel-l’entità mediamente corrisposta per appezzamenti a seminativo ubicati nella pianura veneta.

Ove è previsto l’intervento di macchine, si è sempre sup-posto che queste siano di ap-porto aziendale, dal momen-to che il ricorso alle imprese di contoterzismo è scarsamen-te presente in viticoltura (fat-ta eccezione per la vendemmia meccanica di vigneti all’uopo predisposti). Nell’ambito del costo di un’operazione mecca-nizzata o svolta con il concorso di macchine e attrezzi, oltre al costo della manodopera, si so-no distinti i costi fi ssi (quota di reintegra, quota di assicurazione, interessi, ricovero) dai costi variabili (manutenzioni e ripara-zioni, carburanti e lubrifi canti).

Si è inoltre supposto che tutte le opera-zioni colturali siano eff ettuate ricorren-do alla manodopera aziendale conside-rata a un costo opportunità di 10 euro per ora, comprensivo di oneri sociali, mentre il compenso per l’attività di dire-zione, amministrazione e sorveglianza è stato stimato pari al 2% della somma dei costi delle diverse operazioni.

Ipotizzando che il viticoltore realiz-zi il nuovo vigneto essendo già in pos-sesso del relativo diritto di reimpianto, la voce benefi cio fondiario risulta costi-tuita da due componenti: la prima re-lativa al prezzo d’uso medio di un ap-pezzamento a seminativo della pianura veneta suscettibile di essere vitato (1); la seconda dagli interessi sul valore del pre-detto diritto (2), assumendo un saggio dell’1,5%. Tale saggio è stato pure uti-lizzato per i calcolo della quota di am-mortamento, che risulta quindi com-prensiva della quota di reintegra e degli interessi sul costo d’impianto. Questo è stato individuato per le diverse forme di allevamento, sulla scorta di quanto emerso in una ricerca precedente (3), mentre per la reintegrazione si è stima-ta una durata economica di 25 anni per tutti i sistemi considerati.

Una percentuale del 2% è stata invece utilizzata per la determinazione degli in-teressi sul capitale di anticipazione (4). Si tratta di un saggio alquanto basso, che

tuttavia rifl ette le attuali condizioni del mercato dei capitali. Ciò, ovviamente, supponendo l’autofi nanziamento; poi-ché ben più alto risulterebbe il saggio di interesse in caso di ricorso – anche par-ziale – al credito.

Analisi dei costidi produzione

Da una prima osservazione dei dati ri-portati nella tabella 2 e nel grafi co 1 emer-ge il ruolo delle diverse operazioni nella determinazione del costo di produzione totale e quindi la potenziale rilevanza nel determinare le diff erenze fra i diversi si-stemi a confronto. La più importante è ovviamente la raccolta dell’uva, che inci-de in media per oltre un quarto; seguono poi la potatura secca, con una percentuale di più del 15%, la difesa, con circa il 10%, il diradamento e la spollonatura, di poco superiori al 5%. Gli altri interventi am-

montano complessivamente a meno del 9%.

Peraltro, mentre i costi delle prime due voci, raccolta e po-tatura secca, denotano sensibili diff erenze tra i diversi sistemi di allevamento, ciò non avviene per la difesa dalle avversità bio-logiche della vite, che presen-ta importi a ettaro pressoché uguali. Al contrario, alquanto diff erenti sono gli importi re-lativi alla spollonatura.

In media un terzo del co-sto totale va ascritto alla voce «altri costi», alcuni di caratte-re generale, fra cui emergono la quota di ammortamento e il benefi cio fondiario. La va-riabilità fra i diversi sistemi è riconducibile sostanzialmen-te alla prima voce, la quota di ammortamento, e al premio per l’assicurazione contro la grandine. Più in dettaglio, per

quanto riguarda la potatura secca, il cui costo è del tutto o quasi dipendente dalle ore di lavoro necessarie, il cordone spero-nato a media densità e il Sylvoz presenta-no i costi più contenuti (1.000 euro/ha), seguiti dal cordone speronato intensivo e dal Guyot a media densità, mentre a ol-tre 400 euro ammonta la diff erenza fra i primi e il Guyot intensivo. Il contributo di tale operazione al costo totale oscilla dal 15% al 18%.

Da rilevare che per alcune operazioni, come la trinciatura dei sarmenti, le ma-nutenzioni, la fertilizzazione e la dife-sa, si evidenzia un aumento del 10% dei costi per la manodopera e le macchine nelle due forme ad alta densità rispetto a quelle a media fi ttezza, mentre i costi dei mezzi tecnici non mutano (salvo che nel caso della manutenzione).

Ancora più marcato in termini rela-tivi è il divario riscontrabile nei costi della spollonatura: per questo interven-to l’onere più basso riguarda il Sylvoz,

Nella determinazione del costo di produzione totale la voce più importante è la raccolta (> 25%); seguono: potatura secca (> 15%); difesa (10% circa); diradamento e spollonatura (poco più del 5%); altri interventi (meno del 9%).

9.000

8.000

7.000

6.000

5.000

4.000

3.000

2.000

1.000

0

Euro

Guyot intensivo

Guyotmedio

Cordone speronato

medio

Sylvoz medio Cordone speronato intensivo

Potatura seccaDifesaSpollonaturaAltre operazioniRaccoltaAltri costiCosti generali

GRAFICO 1 - Ripartizione dei costi per sistema di allevamento

I costi della raccolta, imputabili in larghissima parte alla manodopera, sono più elevati (quasi 2.100 euro) per il Sylvoz, che ha una produzione più alta (200 q) rispetto a quella delle altre forme (150 q). In percentuale sul costo totale di produzione si va dal 19,2% del Guyot intensivo al 29,1% del Sylvoz

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limitato a soli 150 euro (5) valore pa-ri a un quarto di quello necessario per le due forme intensive (attribuibile in particolare al diradamento dei germo-gli), mentre a un livello intermedio di 300 euro si colloca il costo per il cor-done speronato e per il Guyot a media densità. L’incidenza dei costi per la spol-lonatura sul costo totale di produzio-ne passa dal 2% del Sylvoz al 7,4% del Guyot intensivo. I sesti d’impianto a maggiore densità si presentano, inol-tre, più costosi anche nel palizzamen-to dei tralci.

I costi della raccolta, anch’essi in lar-ghissima parte imputabili alla manodope-ra coinvolta nella vendemmia, mostrano un valore nettamente più elevato (quasi 2.100 euro) per il Sylvoz, in relazione alla resa decisamente più alta di questa forma di allevamento (200 q) rispetto a quella delle altre (150 q). In percentuale sul co-sto totale di pro-duzione si va dal 19,2% del Guyot intensivo al 29,1% del Sylvoz.

Fra gli altri costi, una certa differenziazio-ne – anche più marcata di quella esposta nella tabella 2 – compete al premio per l’assicurazio-ne contro la grandine, ipotizzando una maggiore qualità della produzione – e quindi un maggior prezzo – per gli im-pianti con il sesto d’impianto più fi tto.

Variabile fra il 16,6 e il 20,5% è il con-corso della quota di ammortamento, ov-vero il costo fi sso connesso all’impianto del vigneto, secondo solo al costo della raccolta dell’uva, anche in presenza di un tasso d’interesse piuttosto basso. Lo scarto massimo (426 euro) si verifi ca fra il cordone speronato intensivo e il Syl-voz, quale ovvio rifl esso dei rispettivi

La seconda voce di costo nella gestione del vigneto è la potatura secca, con una incidenza percentuale superiore al 15%; seguono la difesa, con circa il 10%; il diradamento e la spollonatura, di poco superiori al 5%. Gli altri interventi ammontano complessivamente a meno del 9%

costi d’impianto. Assai esigue, infi ne, appaiono le diff erenze relative agli altri costi impliciti (interessi sul capitale di anticipazione e stipendi).

Prendendo in considerazione il costo per metro lineare di cordone per sistema di allevamento (tabella 1) si rileva che il Sylvoz costa 2,01 euro/m, il Guyot inten-sivo 2,033 euro/m, il Guyot medio 1,98 euro/m, il cordone speronato intensivo 1,96 euro/m e il cordone speronato me-dio 1,93 euro/m.

In sintesi, si rileva una discreta variabi-lità fra i costi di produzione dell’uva nei cinque sistemi di allevamento. In termi-ni assoluti, il divario maggiore – pari a 1.210 euro – sussiste fra il Guyot intensi-vo e il cordone speronato a media densi-tà. Questo presenta un costo di poco più di 150 euro inferiore rispetto al Guyot a sesto d’impianto intermedio, mentre la diff erenza fra le due forme fi tte è del-

l’ordine di circa 260 euro. Ne de-riva che il sesto d’impianto è il fattore principale non solo nel de-terminare il co-sto d’impianto, ma anche quello

di produzione dell’uva. Una parziale ec-cezione è costituita dal Sylvoz, che pur avendo il costo d’impianto inferiore di cinque sistemi analizzati, denota un co-sto di produzione superiore di circa 260 euro rispetto a quello del cordone spe-ronato a media densità.

ConclusioniIl Guyot e il cordone speronato in-

tensivi superano il costo di produzione medio rispettivamente del 9 e del 6%, il Sylvoz si posiziona a costi inferiori del 3,5%, mentre il Guyot e il cordone

speronato a media densità evidenzia-no valori inferiori rispettivamente del 5 e del 7%.

I dati esposti vogliono essere soltanto un punto di riferimento per le decisioni del viticoltore, che possono in parte es-sere modifi cati, soprattutto in relazione al costo della manodopera e ai saggi di interesse sui capitali investiti.

Altresì, va notato che la scelta del si-stema di allevamento non può essere determinata soltanto dai dati del pas-sivo di bilancio, ma deve tener conto anche della qualità e della quantità – e quindi del rispettivo valore – dell’uva che si intende ottenere, aspetto tralascia-to in questa analisi (è accennato solo nel-l’individuazione delle spese di assicura-zione contro la grandine). Gli impianti fi tti ad esempio consentono di ridurre il carico di produzione per ceppo e questo determina un miglioramento della qua-lità dell’uva, quindi un aumento del suo valore e della produzione lorda vendibile rispetto a quella ottenibile con impianti a media densità, anche a parità di pro-duzione. Se si aggiunge che nella real-tà gli impianti fi tti consentono anche un aumento della quantità, pur a livel-li qualitativi superiori rispetto a quelli ottenibili con densità media, si arguisce facilmente il vantaggio dei sistemi di al-levamento più intensivi. •

Luigi GallettoStefano Scaggiante

Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia (Cirve)

Università di Padova, sede di Conegliano [email protected]

Gli autori desiderano ringraziare particolarmente lo Studio Evoluzione Ambiente di Oderzo (Treviso) e Lucio Salvadoretti per le informazioni tecnico-economiche relative alle diverse forme di allevamento oggetto di questa nota.

(1) Questa componente del benefi cio fondiario può essere stimata attorno ai 400 euro/ha. Se, invece, si trattasse di reimpianto in zona collinare particolarmente vocata alla viticoltura il benefi cio fondiario può raggiungere anche i 1.000 euro/ha.(2) Nella realtà viticola veneta la maggior parte delle quotazioni dei diritti di reimpianto è compresa fra 10-15.000 euro/ha.(3) Vedi l’articolo di L. Galletto e S. Scaggiante «Analisi dei costi di impianto del vigneto in Italia», pubblicato su L’Informatore Agrario n. 2/2004, pag. 27.(4) Tale capitale è stato stimato in modo semplifi cato come il 50% delle spese per tutti i beni e servizi a utilità semplice impiegati nel vigneto (inclusi i costi variabili di meccanizzazione) e del costo del lavoro, ipotizzando quindi un periodo di anticipazione di circa sei mesi.(5) Come già indicato, per questa forma il diradamento dei germogli non viene attuato.

Per la scelta del sistema di allevamento si deve tenere conto, oltre che dei costi, del valore della produzione, che oscilla

anche di molto in base a quantità e qualità delle produzioni

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