COSTI DELLA TERAPIA DELLA MALATTIA CELIACA IN ITALIA (LUIGI GRECO) POPOLAZIONE 56.000.000 TASSO DI...
-
Upload
calandra-chiari -
Category
Documents
-
view
216 -
download
0
Transcript of COSTI DELLA TERAPIA DELLA MALATTIA CELIACA IN ITALIA (LUIGI GRECO) POPOLAZIONE 56.000.000 TASSO DI...
COSTI DELLA TERAPIA DELLA MALATTIA CELIACA IN ITALIA
(LUIGI GRECO)
POPOLAZIONE 56.000.000
TASSO DI PREVALENZA ATTESO IN BASE AI DATI
MARZO 2003 DEL CLUSTER DI RICERCA EUROPEA 1 OGNI 140
CASI DI CELIACHIA ATTESI IN ITALIA 400.000
CASI DIAGNOSTICATI E CURATI 56.000
CASI NON DIAGNOSTICATI E NON CURATI 344.000
COSTO DELLA DIETA PER I CASI NOTI (1500€/ANNO/CASO) MILIONI 84
COSTO DELLA DIETA PER I CASI NON NOTI MILIONI 516
Nuove strategie terapeutiche per la malattia celiacaProblemi aperti
• Rischi possibili (diverso approccio per le forme non complicate e per quelle refrattarie)
• Diverso approccio per una protezione intermittente vs permanente
• Mancanza di modello animale• Scarso interesse da parte dell’industria
farmaceutica• La ricerca sulla celiachia non fa parte dei
programmi finanziati dal Ministero della Salute
52-68
123 -13231-43
31-49
HLA-E
CD94
CD25
CD83CoX2
CD4+ Tr
IL10TGF
From Cerf-Bensussan, modified
Terapia della malattia celiaca
Dieta senza glutine
Rigorosa, per tutta la vita
• Compromissione della qualità di vita
• Problemi di compliance
• Sicura
• Diminuzione del carico antigenico
• Immunomodulazione
Attuale terapia
Strategie future
Effects of Gliadin-Derived Peptides from Breadand Durum Wheats on Small Intestine Cultures
From Rat Fetus and Coeliac Children
S.AURICCHIO, G.DE RITIS, M. DE VINCENZI, P. OCCORSIO, AND V. SILANO
Pediatr. Res 1982;16:1004-1010
Diminuzione del carico antigenicoDiminuzione del carico antigenicoSelezione/produzioni di varietà prive delle sequenze Selezione/produzioni di varietà prive delle sequenze
biologicamente rilevantibiologicamente rilevanti
Il database delle sequenze di prolamine rivela varietà prive di una o più sequenze immunologicamente rilevanti: è possibile selezionare varietà non tossiche o poco tossiche (Koning, Gastroenterology 2005)
Strategie possibili:• Breeding selettivo• Mutazione di sequenze immunologicamente
rilevanti• Small interfering RNA technology
TERAPIE ALTERNATIVE ALLA DIETA
La possibilità di terapie della malattia celiaca, alternative alla terapia dietetica, viene oggi prospettata sempre più frequentemente e da più parti.
VIA ENDOLUMINALE
Per sequestro dei peptidi tossici, per esempio ad opera di oligomeri del mannosio o della N-acetilglucosammina (Chitosano?)(Auricchio et al., 1990 – Gastroenterology 99, 973-978).
Per digestione enzimatica dei peptidi lesivi della gliadina, per esempio usando per la levitazione della farina (criscito), lattobacilli ricchi di proteasi attive sui peptidi a prolina di gliadina (Di Cagno et al, 1993).
INIBITORI DELLA TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE
Mannan and Oligomers of N-Acetylglucosamine Protect Intestinal Mucosa of Celiac Patients With ActiveDisease From In Vitro Toxicity of Gliadin Peptides
SALVATORE AURICCHIO, GIORGIO DE RITIS,MASSIMO DE VINCENZI, GIUSEPPE MAGAZZU’,
LUIGI MAIURI, ELENA MANCINI, MAURIZIO MINETTI,ORAZIO SAPORA, and VITTORIO SILANO
GASTROENTEROLOGY 1990;99:973-978
1. GLYCY-PROLYL-DIPEPTIDYLAMINOPEPTIDASE
2. PROLYL-CARBOXYPEPTIDASE
S.AURICCHIO ET AL. GASTROENTEROLOGY 1978;75, 1073-1079
THE LOW DIGESTIBILITY OF TOXIC PROLAMINSTHE LOW DIGESTIBILITY OF TOXIC PROLAMINS
IN THE BRUSH BORDER OF HUMAN AND RABBIT ENTEROCYTES IN THE BRUSH BORDER OF HUMAN AND RABBIT ENTEROCYTES ARE PRESENT ENZYMES SPECIALIZED IN THE DIGESTION OF ARE PRESENT ENZYMES SPECIALIZED IN THE DIGESTION OF
PROLYL-PEPTIDESPROLYL-PEPTIDES::
33mer (α2-gliadin 56-88)• Prodotto finale della digestione, resistente all’idrolisi a causa
dell’elevato contenuto in proline (13 su 33 residui)
• Contenente 6 copie parzialmente overlappanti di 3 epitopi T: potente stimolatore della risposta T
Khosla & Sollid, 2004
Diminuzione del carico antigenicoDiminuzione del carico antigenico Terapia enzimatica supplementare o digestione di cereali Terapia enzimatica supplementare o digestione di cereali
tossici mezzo di proteasi batterichetossici mezzo di proteasi batteriche
• Prolilendopeptidasi (PEPs) sono enzimi endoproteolitici: al contrario delle proteasi del tratto gi possono digerire sequenze ricche di prolina e ridurre il carico di epitopi T (Hausch 2002, Marti 2005)
• Pretrattamento di glutine con PEPs inibisce lo sviluppo di malassorbimento di grassi e carboidrati in soggetti sottoposti a challenge con 5 g di glutine per 2 settimane (Pyle et al, 2005)
Interferenza con la presentazione della gliadina a cellule TInterferenza con la presentazione della gliadina a cellule T
La deamidazione dei residui di glutamina in acido glutammico, ad opera della transglutaminasi tissutale, è critica per il legame peptide-molecola HLA (HLADQ2 - DQ8)
Possibili strategie:•Inibizione della transglutaminasi•Blocco molecole HLA
gluten peptides
APC
tTG
HLA-DQ2(8)
Enhanced bindingAmplification of the
immune response
deamidation
Q E
T cell recognition in the small intestineTissue damage: Release of intracellular tTG
tissue repair
sT Cell
Amines Protect In Vitro the Celiac Small Intestine From the Damaging Activity of
Gliadin Peptides
SALVATORE AURICCHIO, GIORGIO DE RITIS, MASSIMO DE VINCENZI, VITTORIO GENTILE, LUIGI MAIURI, ELENA MANCINI, RAFFAELE PORTA, and VALERIA RAIA
GASTROENTEROLOGY 1990;99: 1668-1674
TERAPIE ALTERNATIVE ALLA DIETAIn vitro,
Tentativi già fatti per deprimere la risposta immune alla gliadina nell’intestino:
a) Blocco del secondo messaggio, tra le cellule che presentano la gliadina e le cellule T, con CTLA4 – Ig solubile (Maiuri et al., 1998)
b) Esposizione alla gliadina + IL10, per indurre cellule T regolatorie gliadino – specifiche (Salvati, 2003)
c) Inibizione dell’ IL15 e della p38 MAP chinasi (Maiuri et al., 2003)
In vivo,
Nel topo la somministrazione di gliadina per via nasale deprime la risposta immune alle proteine (Maurano, 2001).
lume intestinale gliadina
Th1
Th1
CD25IL-2
IFN-
APCHLA-DRICAM-1
B7.1
Th1
Th1
infiammazione
Tr
Tr IL-10
?
Th1
Th1
gliadina
Th1
Th1 APC
Th1
Tr IL-10
IL-10
Tr
IFN-
Th1
HLA-DRICAM-1
B7.1
Tr
TrNO infiammazione
AN ATTEMPT OF SPECIFIC DESENSITISING TREATMENT
WITH GLIADIN IN CELIAC DISEASE
G.PATRIARCA, N. POGNA, G. CAMMAROTA, D. SCHIAVINO. C. LOMBARDO,E. POLLASTRINI, T. DE PASQUALE, A. BUONOMO, F. NOCENTE, L. GAZZA,
D..PIETRINI, L. MIELE, E. NUCERA and G. GASBARRINI
INTERNATIONAL JOURNAL OF IMMUNOPATHOLOGY AND FARMACOLOGY 2005;4:709-714
Fattori della dieta che influenzano il rischio di celiachia
• Eta’ di introduzione
• Quantita’
• Tipo di alimento contenente glutine
• Allattamento al seno
Dieta nel primo anno di vita e rischio di celiachia
• Bambini celiaci rispetto a fratelli non celiaci risultano allattati al seno piu’ a lungo (Auricchio, JPGN 1983)
• Bambini allattati al seno per tre o piu’ mesi mostrano un chiaro ritardo nel manifestarsi della malattia rispetto a bambini non allattati al seno. Nessun effetto dell’epoca di introduzione del glutine (Greco, JPGN 1985)
• Effetto protettivo dell’allattamento al seno. Nessun effetto dell’epoca di introduzione del glutine (Peters, Ann Nutr Metab 2001)
Epoca di introduzione del glutine nel primo anno Epoca di introduzione del glutine nel primo anno di vita e celiachiadi vita e celiachia
In una popolazione a rischio per celiachia (HLA-DR3 In una popolazione a rischio per celiachia (HLA-DR3
positiva), la precoce esposizione al glutine (prima del positiva), la precoce esposizione al glutine (prima del
3° mese) o la ritardata esposizione (dopo il 7° mese), 3° mese) o la ritardata esposizione (dopo il 7° mese),
sono associate ad un significativo aumento nella sono associate ad un significativo aumento nella
comparsa di anticorpi anti-transglutamimnasi (Norris, comparsa di anticorpi anti-transglutamimnasi (Norris,
JAMA 2005)JAMA 2005)
Il futuroIl futuro
Attribuire il rischioAttribuire il rischio
Intervenire nel gruppo ad alto rischioIntervenire nel gruppo ad alto rischio
Quale possibile intervento?
• Posticipare l’epoca di introduzione del glutine
• Somministrare piccole quantita’ di glutine nel corso dell’allattamento al seno
• ?? Introdurre il glutine insieme con molecole “immunomodulanti”
DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA UNIVERSITA’ FEDERICO IIUNIVERSITA’ FEDERICO II
R TRONCONE R AURICCHIO MV BARONE L GRECO
G LIMONGELLI M MAGLIO F PAPARO L RAPACCIUOLO D ZANZI
INSTITUTE OF FOOD SCIENCE AND TECHNOLOGY INSTITUTE OF FOOD SCIENCE AND TECHNOLOGY CNR, AVELLINO, ITALYCNR, AVELLINO, ITALY
M ROSSI C GIANFRANI F MAURANO G MAZZARELLA