COSTANTINOPOLI - 1 iconografico4...Comneni: l'imperatore vittorioso, alla testa dell'esercito,...

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COSTANTINOPOLI - 1

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COSTANTINOPOLI (!"#$%&#%'#()*(+',, o !"#$%&#%-#(. */+',; Constantinopolis). –0La città sorse fin dalle origini su un promontorio trapezoidale che si protende nel mare con la sua punta arrotondata e leggermente ricurva verso N, la quale conferisce alla penisola l'aspetto di un berretto frigio. Sul lato N il promontorio è bagnato dal braccio di mare che si insinua nel Corno d'Oro (12.$/342&, o !52&,) lungo 11 km, largo in media m 400, creato in una vallata di erosione, e dove sboccano due fiumi, a S il promontorio è bagnato dal Mar di Marmara, l'antica Propontide, e a N-E si protende nell'imboccatura del Bosforo (6/$*(2(, o 7%4#/#) che mette in comunicazione l'antico Ponto Euxino, l'odierno Mar Nero, con il Mar di Marmara con un percorso di 31 km tra un'incantevole sequenza di alture e di frastagliature sulle due sponde asiatica ed europea, ed è percorso da una forte corrente (894:;&) dovuta alla minore evaporazione del Mar Nero e alla sua abbondante alimentazione con lo sbocco dei grandi fiumi.0Il rilievo del promontorio è vario e animato da modeste, ma continue, alture di non più di 50 m, che formano sei colline allineate parallelamente alla costa del Corno d'Oro e una settima sul lato meridionale, e delle quali la prima, più orientale e più vasta, costituisce lo sprone avanzato su cui sorse l'acropoli primitiva e che rimase sempre il cuore della città, oggi dominato da S. Sofia, dal Serraglio, dalla Moschea di Sultan Alimed.0

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Antiche mura di Bisanzio Bisanzio fu fondata da coloni greci di Megara, guidati da Byzas, da cui la città prese nome, e le prime fortificazioni furono costruite nel VII secolo a.C. La Città, pur avendo un prospero commercio, era relativamente poco importante durante il periodo romano, ma ebbe un ruolo importante nella guerra civile tra Settimio Severo e Pescennio Nigro. !La Città appoggiava Nigro e per questo fu assediata da Settimio Severo dal 193 al 196. Una volta conquistata Settimio Severo fece demolire le mura e revocò lo status di città.!Successivamente Severo si pentì di ciò che aveva fatto rivalutando l’importanza strategica di Bisanzio, la fece ricostruire abbellendola con monumenti imperiali, tra cui l’ippodromo e la cinta muraria più larga e più ampia di quella greca. La cinta aveva la porta principale presso il foro di Costantino. !!Mura Costantiniane!Quando Costantino trasferì la capitale dell’Impero romano da Roma a Bisanzio, che rifondò con il nome di nuova Roma, fece ampliare la città e costruì una nuova cinta muraria di circa 2,8 Km (15 stadi), a ovest dalla cinta severiana incorporando un territorio più esteso. Le mura di Costantino erano elevati in muratura, rinforzata con torri a distanze regolari. L'opera difensiva iniziò ad essere costruita nel 324 e venne completata sotto il regno del figlio, Costanzo II. Il corso della cinta muraria è approssimativamente noto, essa andava dalla zona di Porta Plateia del Corno d'Oro fino alle mura marittime, vicino alla Porta di San Aemilianus sulle mura di Propontis. !

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Le mura0

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Le mura Costantiniane sopravvissero durante gran parte del periodo bizantino, anche se furono sostituite dalle mura Teodosiane; solo la Porta d'Oro - spesso attribuita a Costantino ma d'incerta età - sopravvisse fino alla fine dell'impero bizantino e venne distrutta nel 1509 da un terremoto. La porta, conosciuta anche come la "Porta di Attalos", è stato descritta nel tardo periodo bizantino come una costruzione di "blocchi di marmo con ampia una grande apertura”, e coronata da una sorta di stoa. Nei secoli precedenti, la porta era stata decorata con molte statue, tra cui una rappresentante Costantino I, che però si distrusse cadendo in un terremoto nel 740. Alla fine dell'epoca bizantina, sulla porta fu dipinta una crocifissione, per questo gli ottomani la chiamarono "sakapi Porta di Gesù.!Tuttavia già agli inizi del V secolo, Costantinopoli si era estesa al di fuori delle mura Costantiniane, nella zona conosciuta come la Exokionion.!

La stoà è una struttura tipica dell'architettura greca antica costituita da passaggi coperti o portici per uso pubblico in un edificio di forma rettangolare allungata che presenta uno dei lati lunghi aperto e colonnato, generalmente prospiciente una piazza o una via, mentre l'altro è chiuso da un muro; la copertura può essere a spioventi, a terrazze oppure l'edificio può sopraelevarsi ripetendo lo schema del piano inferiore!

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La porta Aurea!

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A. Ss. Sergio e Bacco; B. Palazzo di Boukaleon; C. Magnum Palatium; D. Forum Augusteion; E. S. Sofia; F. Santa Irene; G. Cisterna Yerebatan saray; H. Mese; I. Ippodromo; J. Palazzo di Antioco; K. Foro di Costantino; L. Porto di Iuliano!

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AUGUSTAION – PIAZZA PRINCIPALE!Si tratta del nucleo generatore dell’urbanistica costantinopolitana composto da una piazza rettangolare collonata, un foro, detto Augustaion dalla presenza di statue dei sovrani e della loro famiglia. !Fu progettato dall'imperatore Costantino I sul luogo dell'antica agorà della città, noto come Tetrastoon: qui si trovava una statua della madre dell'imperatore, Elena, collocata su di una colonna. Sull’Augustaion si affacciavano sui lati sud, est, nord il Grande Palazzo Imperiale con i propilei e la porta di bronzo detta Chalke, sul lato orientale si trovava il Senato, costruito da Costantino o da suo nipote Giuliano. Ad ovest era adiacente ai carceres dell’Ippodromo e da li partiva la grande via detta Mese. La piazza ricevette un primo intervento nel 459 e un secondo a seguito della Rivolta di Nika del 532 quando il Senato venne distrutto, per essere ricostruito, quello stesso anno, dall'imperatore Giustiniano I. Sempre Giustiniano aggiunse all'Augustaion l'omonima colonna sulla cui sommità era posta una sua statua equestre bronzea, descritta ampiamente da Procopio di Cesarea nella sua opera Edifici (i.2.11-12). Dell'apparato iconografico della piazza in questo periodo faceva parte anche un gruppo statuario raffigurante tre re barbari che offrono tributi, posto di fronte alla colonna di Giustiniano: il complesso dei re barbari e della statua equestre imperiale era estremamente popolare, tanto che venne riprodotto su diversi supporti, come nella raffigurazione dell'imperatore trionfante dell'avorio Barberini.0

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Il Foro di Costantino (in greco: #$%&' ()*+,-*,.*&/) è stato costruito alla fondazione di Costantinopoli immediatamente al di fuori delle mura della città vecchia di Bisanzio. Era di forma circolare e aveva due porte monumentali ad est e ad ovest. La Colonna di Costantino, che si trova ancora in piedi e che è nota oggi in turco come Çemberlita0, fu eretta nel centro della piazza.!La colonna è stata in origine coronata da una statua di Costantino I (306-337), nella veste di Apollo, ma una forte tempesta nel 1150 ha causato la caduta della statua e tre dei tamburi superiori della colonna, e pertanto fu aggiunta una croce al suo posto dall’imperatore bizantino Manuele I Comneno (r. 1143-1180). Il foro è rimasto quasi intatto fino alla quarta crociata nel 1203-1204. Sappiamo dalle fonti che la piazza è stata decorata con una serie di statue antiche, ma è impossibile determinare il loro aspetto e la posizione esatta.!Il Forum ha subito gravi danni in un incendio appiccato dai soldati della quarta crociata nel 1203. Dopo il Sacco del 1204, le statue antiche decorano il Forum sono stati fusi dai crociati.!

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L’IPPODROMO!!L'ippodromo fu eretto da Costantino I contestualmente alla fondazione della "Nuova Roma". Le gradinate, inizialmente in legno, nel secolo X furono riedificate in marmo. Nella spina venne posta la colonna serpentiforme di Delfi. Successivamente Teodosio I vi fece trasportare e porre su di un dado in marmo, quale piedistallo decorato da fregi nei quali era lo stesso sovrano a comparire nelle vesti imperiali, l'obelisco egizio di Tutmosi III proveniente da Eliopoli (dove era stato eretto intorno al 1450 a.C.) . Infine fu costruito un obelisco in muratura, rivestito di lastre di bronzo da Costantino VII Porfirogenito.!La parte terminale dell'Ippodromo, chiamata Fionda, era il luogo deputato alle esecuzioni capitali.!Nell'ippodromo si affacciava il kathisma, la tribuna imperiale, direttamente connessa al Palazzo Imperiale. Essa era fondamentale per garantire un rapporto diretto tra l'Imperatore e il popolo, così come avveniva in precedenza a Roma con il Circo Massimo e il Colosseo.!L'Ippodromo fungeva da specchio dei grandi schieramenti politici della città: alla destra del basileus sedevano gli esponenti della fazione degli Azzurri, detti "i miserabili", corrispondenti alla parte più povera e rurale della popolazione; alla sinistra i Verdi, ovvero la borghesia cittadina detti "i contribuenti".!Spesso il destino e le fortune dell'Imperatore erano legate alle gare che si tenevano nell'Ippodromo e agli scontri e alle passioni che qui infiammavano le due fazioni, talvolta sfocianti in tumulti così gravi da rovesciare il trono. Famoso l'esempio della rivolta di Nika, che rischiò di porre prematuramente fine alle ambizioni di Giustiniano I.!

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Base dell’Obelisco di Teodosio!

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La via Mese (dal greco: 1 23+4 [56$'], «[via di] Mezzo») era la via principale di Costantinopoli, larga 25 metri e affiancata da portici colonnati all'interno dei quali erano ospitati i negozi.!Era lo scenario delle più importanti processioni imperiali bizantine, almeno fino all'epoca dei Comneni: l'imperatore vittorioso, alla testa dell'esercito, entrava in città dalla Porta Aurea e seguiva la Mese fino al Gran Palazzo, tra ali di folla giubilanti.!Il suo corso corrisponde all'attuale Divanyolu Avenue di Istanbul.!Percorso. La Mese iniziava presso il Milion, il punto dal quale si misuravano le distanze da Costantinopoli, che si trova ancora oggi nei pressi di Hagia Sophia, per poi dirigersi verso occidente, superando l'Ippodrono e i palazzi di Lauso e Antioco. Dopo circa 600 metri giungeva al Foro di Costantino, dove era collocata una delle due curie senatoriali costantinopolitane. Questo tratto della strada era anche noto come Regia (1 748.-, «Strada imperiale»), in quanto costituiva il percorso cerimoniale originale, dal Gran Palazzo e dalla piazza dell'Augustaion fino al Foro di Costantino.!Il tratto successivo collegava il Foro di Costantino al Foro di Teodosio (anche noto come Forum Tauri); a circa metà percorso incrociava la via nota come Makros Embolos, in un punto segnato dal tetrapylon chiamato Anemodoulion («Servo dei venti»).!A valle del Foro di Teodosio, la strada si biforcava, in corrispondenza del Capitolium: un ramo diretto a nord-ovest, superando la chiesa dei Santi Apostoli e raggiungendo la Porta di Polyandrion; il secondo ramo si dirigeva invece a sud-ovest, attraverso il Forum Bovis e il Foro di Arcadio, verso la Porta Aurea, dove si congiungeva alla via Egnatia.0

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Il Milion0

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