Contrasto e prevenzione-illegalità e criminalità nel gioco d’azzardo: una legge di iniziativa popolare con le autonomie locali

Calalzo 22/09/2013 Dott.ssa Paola Manca

Cos’è il gioco d’azzardoDisciplina generale e definizioni

Art 721 C.P. : “sono giuochi d’azzardo quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”.

Art. 718 C.P: punisce a titolo di contravvenzione con arresto (da tre mesi ad un anno) ed ammenda (non inferiore a 206 euro) chiunque in luoghi pubblici o aperti al pubblico o anche in circoli privati “tiene” ovvero “agevola” un gioco d’azzardo.

Art. 1933 C.C. :”non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di scommessa o di giuoco non proibiti”

►Il gioco d’azzardo in Italia è vietato dalla legge salvo deroghe concesse dai governi, che possono liberalizzare i giochi d’azzardo

Disciplina delle attività da gioco e ruolo dello StatoArt.1 d.lgs 496/1948 «l’organizzazione e l’esercizio di giuochi di abilità e di

concorsi pronostici, per i quali si corrisponda una ricompensa di qualsiasi natura e per la cui partecipazione sia richiesto il pagamento di una posta in denaro, sono riservati allo Stato».

Art. 43 Cost.: «a fini di utilità generale la legge può riservare originariamente allo Stato o ad enti pubblici determinate imprese o categorie di imprese che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale»

Riparto competenze ex art. 117 Cost►la disciplina del gioco lecito andrebbe, infatti, ricondotta alla materia dell’ordine pubblico e della sicurezza, riservata allo Stato dal secondo comma, lettera h), del citato articolo, poiché attraverso il controllo del gioco lecito lo Stato eviterebbe il riciclaggio di denaro di illecita provenienza, il ricorso a forme di violenza nei confronti giocatori insolventi e l’incremento dei patrimoni della malavita organizzata

I risultati della gestione statale ( AAMS)

ANNO SPESA ENTRATA ERARIO

FILIERA

2004 24,8 7,3 ( 29,4%)

2005 28,5 6,16 ( 21,6%)

2006 35,2 6,72 ( 19%) 5500 (15,61%)

2007 42,1 7,2 ( 17,1%) 5100 (12,09 %)

2008 47,5 7,75 ( 16,3%) 6800 (14,30%)

2009 54,4 8,8 ( 16,1%) 8000 (14,70 %)

2010 61,4 8,7 ( 14,1%) 8700 (14,16%)

2011 79,9 8,8 ( 11%) 10307 (12,90%)

2012 87 7,9 ( 9%)

I costi sociali sul territorio

►declino di altre tipologie di economia e servizi

►incentivo alla criminalità comune organizzata

►disagio sociale delle persone dipendenti da GAP

Gli interventi dei Comuni tra condizioni e limiti di competenza i Comuni hanno utilizzato gli strumenti a loro disposizione-

piani di governo, regolamenti, ordinanze- per cercare di regolamentare e tutelare cittadini e fasce piu deboli attraverso:

individuazione fasce ORARIE APERTURA e CHIUSURA dei luoghi di gioco, fissazione ORARIO MASSIMO DI APERTURA sale gioco;

definizione DISTANZE luoghi gioco da punti sensibili ( scuole, ospedali, luoghi di culto)

Ma…il caso del Comune di Verbania

Il Consiglio Comunale di Verbania ha approvato un regolamento che prevedeva l’uso dei giochi dalle 15.00 alle 22.00. Con ricorso al TAR Piemonte la Società EUROMATIC srl ha impugnato il regolamento, vincendo il ricorso, e chiede la condanna del Comune di Verbania ad un risarcimento dei danni pari a ben 1,3 milioni di euro

Quali prospettive per la disciplina comunale sul gioco? Dalla giurisprudenza i primi segnali di apertura

a) Sent. Corte Cost. 300/2011

Motivo ricorso: eccesso di competenza legislativa della prov. Bolzano che ha invaso quella statale rispetto ad alcune disposizioni che vietavano l’installazione delle sale nelle vicinanze di luoghi sensibili ( 300 m.)

La Corte rigetta la questione di legittimità stabilendo che le disposizioni attengono alle conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli, nonché all’impatto sul territorio dell’afflusso a detti giochi degli utenti.

b) Sent. TAR Lombardia, Brescia sez. II n. 1484/2012

Il Tar respinge il ricorso avente ad oggetto le disposizioni del reg.com. di fissazione di orari massimi di chiusura e apertura poiché non rientranti nella nozione di ordine pubblico ma riferibili alle iniziative volte a costruire un SISTEMA DI PREVENZIONE SOCIALE.

Spunti di interesse: ► legittimità intervento pubblico volto a regolare e limitare l’accesso alle

apparecchiature da gioco

►legittimità di intervento pubblico volto a orientare comportamenti individuali?

Gioco: lo stato da una parte afferma di contrastare il gioco compulsivo, dall’altra rilascia nuove concessioni in regime di monopolio ritraendo cospicui introiti grazie alla percezione dell’aggio dei concessionari

I Sindaci chiedono una legge quadro nazionale

Lo chiedono con:

► il Manifesto dei Sindaci per la legalità e contro il gioco d’azzardo

►Legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo a tutela della salute degli individui

9 Ottobre dal Comune di Milano partirà la sottoscrizione

La Legge di iniziativa popolare con le autonomie locali

Scopi:►PREVENIRE LE MALATTIE DI DIPENDENZA DEL

GIOCO D’AZZARDO;

►PROMUOVERE IL GIOCO MISURATO E CONSAPEVOLE;

►GARANTIRE UNA GESTIONE TRASPARENTE;

►CONTRASTARE IL GIOCO D’AZZARDO NON AUTORIZZATO E CLANDESTINO;

►IMPEDIRE L’ACCESSO ALLA CRIMINALITA’

Tra i nostri punti:Misure per la prevenzione e cura dei soggetti affetti da GAP,

per attività culturali e formative, di ricerca e monitoraggio :

√ istituzione Fondo per la prevenzione, la cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico. Il Fondo è alimentato attraverso la destinazione dell’1% del fatturato complessivo della filiera del gioco

√ destinazione di una quota pari allo 0,50% delle somme giocate destinate alla remunerazione degli operatori e concessionari al Fondo per le politiche sociali e poi ai Comuni che attraverso i Piani di zona finanzierà:

-sportelli ascolto-formazione esercenti e insegnanti scuola obbligo- Campagne di informazione

Ridefinizione autorità competenti per autorizzazioni

√ il sindaco rilascia autorizzazione apertura sale gioco previo parere del questore poiché:

- il comune è l’ente locale che rappresenta la comunità e ne cura gli interessi ( art.3 Tuel)

- Al comune spettano le funzioni amministrative nel settore dei servizi alla persona, assetto e uso del territorio e dello sviluppo economico ( art. 13 Tuel)

- al Comune spettano le funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera non espressamente riservate allo stato o regione ( art. 13 L. 833/1978)

Grazie per l’attenzione!