Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

55
AP Incontra 31 marzo 2015 Golem Bookshop Dott.ssa Sonia Bertinat SC Sert, ASL TO 3

Transcript of Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Page 1: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

AP Incontra

31 marzo 2015

Golem Bookshop

Dott.ssa Sonia Bertinat – SC Sert, ASL TO 3

Page 2: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Cos’è il gioco d’azzardo?

Per essere così definito devono

essere presenti 3 caratteristiche:

1. L’individuo mette in palio

denaro o oggetti di valore

2. Questa posta è irreversibile

3. L’esito del gioco dipende

principalmente o totalmente

dal caso

Da Capitanucci, AND

Page 3: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Cos’è il CASO?

•Tutti gli eventi hanno uguale

probabilità di essere estratti

•Ogni evento è indipendente dal

precedente e dal successivo

•E’ impossibile controllare o

prevedere l’esito degli eventi

Da Capitanucci, AND

Page 4: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Quali giochi?

Page 5: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Probabilità di vincita

ROULETTE (Rosso e Nero)

ROULETTE (Numero)

LOTTO (Terno)

TOTOCALCIO (13)

LOTTERIE (Primi Premi)

SUPERENALOTTO (5+1)

SUPERENALOTTO (6)

(Tratto da “Sport e Scommesse” 2/4/2000)

1 SU 2.05

1 SU 37

1 SU 11.748

1 SU 1.594.323

1 SU 4.441.470

1 SU 103.769.105

1 SU 622.614.630

Page 6: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tutti i giochi d’azzardo producono un’attesa di guadagno negativa per il giocatore.

Tenuto conto che la motivazione principale è vincere denaro, le persone dovrebbero evitare questo tipo di giochi.

Ciò chiaramente non avviene.

(da Capitanucci- AND)

Page 7: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Perché il giocatore spesso incorre in

veri e propri

Vediamo in cosa consistono…

Page 8: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Abilità

• Più mi esercito e migliore sarà la mia

performance

• Più ricevo feedback, migliore sarà la mia

performance

• La pratica aumenta la fiducia in me stesso

Nel gioco d’azzardo non conta la quantità di

pratica o gli sforzi fatti: la mia performance

non potrà comunque mai migliorare!!!

Page 9: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Interpretazione emotiva

della statistica Durante il gioco, la maggioranza di noi

(se non tutti) dimentichiamo, neghiamo

o non realizziamo che l’esito del gioco

è basato sulla nozione di AZZARDO e

CASO.

Questo accade per numerosi motivi tra

cui il ruolo attivo del giocatore, la

percezione di competizione, la velocità

del gioco, la complessità (apparente)

del gioco.

Page 10: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico
Page 11: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

L’illusione di controllo

Spesso i giocatori mettono in atto comportamenti o

attivano pensieri atti a controllare il gioco.

Secondo Ladouceur, questo si spiega in un solo

modo

Mentre si gioca tutti cercano di PREDIRE il

risultato!!!

Essendo il gioco però, come si è visto, dipendente

dal caso, l’errore cognitivo consta nel voler creare

legami tra eventi totalmente indipendenti.

Page 12: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

“Sbagliando si impara” ci hanno

sempre insegnato, “studia!” e altri

incentivi che sottendono una sola

cosa: se crei legami tra un evento

passato e uno futuro quello futuro sarà

governabile o imitando quello del

passato se positivo o modificandolo se

negativo.

Questo però nel gioco non vale!!!

Page 13: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Alcuni esempi

• Scelta personale (scegliere il biglietto)

• Gradazione del gesto fisico (lancio dadi o

colpo sul tasto)

• Superstizione (amuleti)

• Near miss (la sensazione di “esserci

andati vicino” e quindi che basti poco

sforzo per centrare l’obiettivo)

• Equilibrazione della serie (dopo 5 testa

“deve” uscire croce)

• Esagerato peso mnemonico sulle vincite e

minimizzazione delle perdite

Page 14: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Inferenza arbitraria sui piccoli numeri

(ritardatari)

• Personalizzazione della macchina come

se avesse memoria (è tanto che non

paga) o emozioni (è tanto che non MI

paga, me lo deve)

• Strategie per battere la macchina

(osservare gli altri, carpirne i segreti

meccanismi)

Page 15: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Leggere ovunque segni del destino come

numeri da giocare

• Sentirsi colmo di ispirazione che sicuro ci

guiderà verso la macchinetta giusta o la

puntata giusta

• Controllo cognitivo (se mi concentro

vinco)

• Controllo del comportamento (triplicare la

posta)

• La fortuna come un’onda da cavalcare

• Non comprensione delle probabilità

Page 16: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Chasing (rincorsa della vincita o delle

perdita)

• Contingenze erronee (gioco solo di sera)

• Errori di attribuzione (se cambio tavolo, o

macchina perderò)

• Errori di memoria (vinco più a quella

macchinetta)

Page 17: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Cosa pensa in sintesi il

giocatore • Se gioca e vince penserà di poter vincere ancora

e continuerà

finchè non perderà tutto

• Se gioca, vince e riesce a smettere di giocare in

pari o in vincita penserà che sia un buon modo

per fare soldi e tornerà a giocare

finchè non perderà tutto

• Se gioca, vince e rigioca le vincite, si dirà che la

prossima volta riuscirà a smettere in tempo. Ma

tornerà a giocare

finchè non perderà tutto.

Page 18: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Se gioca e perde, vorrà allora recuperare

il denaro perduto. Si ricorderà solo dei

colpi di fortuna, e continuerà a giocare,

finchè non perderà tutto.

• Se gioca e perde, si dirà che la prossima

volta sarà quella buona. Tornerà a

giocare

finchè non perderà tutto.

Il giocatore quindi, non solo è sempre

perdente, ma in realtà il suo fine non è la

dichiarata vincita ma il GIOCARE!

Page 19: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Vediamo ora gli aspetti diagnostici, le teorie e il

decorso della patologia.

Il DSM V, rispetto al DSM IV_R sposta

(nominandolo in tal modo) il Gambling Disorder dal

“Disturbi del Controllo degli impulsi non classificati

altrove” ai “Disturbi da dipendenza e correlati

all'uso di sostanze”.

Innanzitutto perché è considerato una

dipendenza?

Page 20: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Caratteristiche dipendenza

Individuiamo quattro caratteristiche fondamentali

1. Craving: la brama irrefrenabile verso un

oggetto o l’impulso di svolgere un

comportamento.

2. Perdita del controllo (lack of control): presunta

capacità di poter smettere, senza riuscirci nella

realtà.

3. Astinenza (withdrawal): nervosismo, ansia,

tremori se si tenta di smettere.

4. Tolleranza: bisogno di sempre più sostanza (o

più gioco) per ottenere lo stesso livello di

eccitamento.

Page 21: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Criteri diagnostici Sindrome di dipendenza

(Adattato da ICD – 10 Classificazione Internazionale delle Malattie -

1994)

• Si tratta di una condizione caratterizzata da un insieme di

fenomeni comportamentali, cognitivi e fisiologici che si

manifestano dopo l’uso ripetuto di una sostanza o la pratica

continuativa di un comportamento, e che tipicamente inducono:

- un forte desiderio di assumere la sostanza

o praticare un comportamento

-una difficoltà nel controllarsi nell’uso/comportamento

- la persistenza nell’uso/comp. nonostante le conseguenze

dannose

- un’aumentata tolleranza e talora uno stato di astinenza fisica.

- una priorità attribuita all’uso/comp. rispetto alle altre attività e

obblighi

Page 22: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Criteri diagnostici DSM IV-R: F-63

1. eccessivo assorbimento nel gioco d'azzardo

2. bisogno di giocare con quantità crescenti di denaro per raggiungere

l'eccitazione desiderata

3. ripetuti tentativi infruttuosi di controllare, ridurre o interrompere il gioco

4. irrequietezza o irritabilità nel tentativo di ridurre o interrompere il gioco

d'azzardo

5. gioco come fuga dai problemi o alleviamento di un umore disforico

6. ritorno al gioco per recuperare le perdite del giorno prima (rincorsa delle

perdite)

7. menzogne ai famigliari, al terapeuta o ad altri per occultare l'entità del

proprio coinvolgimento nel gioco

8. azioni illegali per finanziare le proprie attività di gioco

9. perdita o compromissione di una relazione significativa o di lavoro per via

del gioco

10. affidamento su altri per reperire il denaro necessario a risolvere una

situazione finanziaria disperata a causa del gioco

Page 23: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Criteri diagnostici secondo il DSM-V

A. comportamento da gioco d’azzardo problematico ricorrente e persistente che porta stress o a un

peggioramento clinicamente significativo, come indicato dalla presenza nell’individuo di 4 (o più) dei

seguenti sintomi per un periodo di almeno 12 mesi:

1. necessità di giocare una quantità crescente di denaro con lo scopo di raggiungere l’eccitazione

desiderata;

2. è irritabile o irrequieto quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo,

3. ha effettuato ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;

4. è spesso preoccupato per il gioco d’azzardo (per esempio, ha pensieri persistenti di rivivere

esperienze passate del gioco d’azzardo, di problematiche o di pianificazioni future, pensando come

ottenere denaro con cui giocare);

5. spesso gioca quando si sente in difficoltà (per esempio, assenza di speranza, in colpa, ansioso,

depresso);

6. dopo aver perso soldi al gioco, spesso torna un altro giorno (perdite inseguite);

7. racconta bugie per nascondere il coinvolgimento nel gioco d’azzardo:

8. ha messo a repentaglio o ha perso una relazione significativa, il lavoro, lo studio o un opportunità di

carriera a causa del gioco d’azzardo;

9. si basa su altri per cercare denaro per alleviare le disperate situazioni finanziarie causate del gioco

d’azzardo.

B. Il comportamento da gioco d’azzardo patologico non è meglio descritto da episodio maniacale

Specificare se:

• episodico

• persistente

Specificare se:

• in remissione precoce

• in remissione continua

specificare la gravità attuale:

• media: soddisfatti 4-5 criteri

• moderata: soddisfatti 6-7 criteri

• grave: soddisfatti 8-9 criteri

Page 24: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Teorie psicologiche (da Capitanucci, AND)

• Teorie psicoanalitiche: desiderio inconscio di perdere. Il gioco

costituisce un’attività proibita, carica d’una tensione nel contempo

gradevole e dolorosa, che suscita colpevolezza, e che stimola

dunque il bisogno d’infliggersi una punizione per un intenso

sentimento di colpevolezza legato ad un’ostilità inconsapevole

nutrita verso le figure d’autorità, spesso verso i suoi genitori, che

gli avrebbero imposto regole e restrizioni durante la sua infanzia..

(Bergler)

• Teorie fisiologiche: predisposizione per insufficienza dei processi

d’inibizione che si traduce in una difficoltà a controllare i loro

comportamenti o a dominare i loro impulsi. Si ipotizzano anche

deficit di serotonina, deficit nella neurotrasmissione di beta-

endorfina. Ipotesi più recenti presumono che esista una base

fisiologica comune tra problemi di dipendenza e certi disturbi

dell’impulso legata al circuito della dopamina, che è un

neurotrasmettitore che ha un ruolo importante nella sensazione di

piacere d’un soggetto. La deregolamentazione del sistema di

gratificazione legato al piacere predisporrebbe alcune persone a

forme di dipendenza.

Page 25: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Teorie comportamentali: il problema di gioco esiterebbe da un

apprendimento. Il fatto di vincere una somma di denaro importante nel

corso delle prime esperienze di gioco oppure durante un periodo

determinante nella formazione delle abitudini di gioco creerebbe una

predisposizione a giocare in eccesso oppure la vincita occasionale in

denaro funzioni da rinforzo intermittente favorendo il mantenimento del

comportamento di gioco stesso. Anche l’eccitazione o le stimolazioni

provocate dal gioco sarebbero ulteriori rinforzi che favorirebbero lo

stabilirsi ed il persistere delle abitudini di gioco. In questa prospettiva, lo

stato di eccitazione percepito dal giocatore è il risultato d’una reazione a

parecchi avvenimenti che accadono durante la sessione di gioco ed è

associato ad un’attivazione fisiologica. Anche l’osservazione di

comportamenti di gioco potrebbe influire.

• Teorie cognitive: partono dall’analisi di tutti gli errori cognitivi descritti e

dalle modalità della mente del giocatore di affrontare il gioco.

Page 26: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

• Teorie cognitivo-comportamentali: uniscono i due aspetti. Le vincite

intermittenti, in particolare, alimentano la credenza che possano capitare

anche vincite sostanziali. Queste vincite finiscono con il rafforzare alcune

cognizioni erronee circa il gioco favorendone così la persistenza.

l’attivazione fisiologica, le cognizioni legate al gioco), e i fattori esterni (le

situazioni, i luoghi e i tempi). Il giocatore diventa una vittima del suo

desiderio di giocare, specialmente se non è in grado di tenere sotto

controllo le sue cognizioni erronee: allora, non riuscendo a rimandare a

più tardi la sua decisione di giocare, non riesce ad affrontare la soluzione

dei suoi problemi. Alla perdita di denaro si sommano anche altre perdite

riguardanti i differenti ambiti di vita del giocatore come il lavoro, le

relazioni amorose, gli amici, ecc. Queste conseguenze, lungi dal diminuire

l’ardore del giocatore, concorrono piuttosto a mantenerne il problema di

gioco.

Page 27: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

DECORSO CLINICO DEL G.A.P. (Custer e Milt 1985)

1) FASE “VINCENTE” (3-5 anni?):

a) sensazione di vincite frequenti; pensiero magico

b) eccitazione legata al gioco

c) gioco sempre più frequente

d) aumentano somme giocate

e) grossa vincita (in relazione all’immesso)

2) FASE “PERDENTE” (5 anni o più?):

a) gioco solitario e perdite

b) negazione del problema e menzogne

c) tentativi di controllo (di solito fallimentari)

d) problemi familiari

e) forti prestiti e incapacità a risarcire i debiti

Page 28: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

DECORSO CLINICO DEL G.A.P. (Custer e Milt 1985)

3) FASE DELLA DISPERAZIONE:

a) marcato aumento del tempo impiegato e del

denaro dedicato al gioco

b) pensiero polarizzato sul gioco

c) allontanamento dalla famiglia e dagli amici

d) panico e azioni illegali

4) FASE DEL CROLLO:

a) pensieri e tentativi di suicidio

b) arresti, divorzi, alcol

c) crollo emotivo, sintomi di ritiro

Page 29: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

(Ladouceur, 2004)

Giocatore sociale:

• Colui che gioca per divertirsi

• Colui che accetta di perdere il denaro puntato

• Colui che non torna a giocare per rifarsi

• Colui che gioca secondo le sue possibilità

Giocatore patologico:

• Colui che gioca più denaro del previsto

• Colui che gioca più a lungo del previsto

• Colui che gioca più spesso del previsto

È colui che avendo perso il controllo sulle sue attività di gioco,

sperimenterà problemi sociali (finanziari, giuridici, familiari,

lavorativi), psichici (distimie, disturbi autostima, ansia, abuso alcool

e droghe) e somatici (gastrite e ulcera gastrica, cardiopatie

ischemiche, alterazioni immunitarie) ....

Page 30: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tipologie di giocatori patologici (Guerreschi, 2000)

Il GIOCATORE “D’AZIONE” CON SINDROME DI

DIPENDENZA

• Giocare d’azzardo è la cosa più importante nella

vita, l’unica cosa che li mantiene in “azione”, che

dà un senso alla vita.

• Sono centrali le emozioni forti, e la ricerca di

sensazioni intense.

Page 31: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tipologie di giocatori patologici (Guerreschi, 2000)

Il GIOCATORE “PER FUGA” CON SINDROME DI

DIPENDENZA

• Giocare d’azzardo serve a trovare alleviamento

alle sensazioni di ansietà, depressione, rabbia,

noia o solitudine.

• Il gioco provoca un effetto analgesico invece che

una risposta euforica.

Page 32: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tipologie di giocatori patologici (Blaszczynski, Lower 2002)

Il GIOCATORE “CONDIZIONATO COMPORTAMENTALMENTE”

• Non mostrano comportamento impulsivo, non abusano di

sostanze

• La patologia al gioco sembra il risultato di ragionamenti

irrazionali o di strategie scadenti per la presa di decisioni

• La depressione consegue (e non precede) il gioco

Trattamento

• Sono i soggetti più motivati (compliance

elevata)

• Possono risultare efficaci trattamenti di

counseling e supporto psicologico

Page 33: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tipologie di giocatori patologici (Blaszczynski, Lower 2002)

Il GIOCATORE “VULNERABILE EMOTIVAMENTE”

• Anche in questo caso la patologia al gioco sembra il risultato di ragionamenti

irrazionali o di scarse strategie di probelm solving e decision making

• In aggiunta, vi sono condizioni di premorbidità all’ansia e alla depressione

(che precedono e non conseguono il gioco), storia di povertà nel far fronte

alle difficoltà, background familiare negativo, uso di sostanze…

• Il gioco parrebbe motivato dal desiderio di modulare stati affettivi

indesiderati, ma si rivela un boomerang perché i soggetti sono fragili a

mantenerlo sotto controllo

Trattamento

Questi soggetti richiedono trattamenti mirati

• al fronteggiamento dello stress,

• alla tolleranza alla frustrazione,

• ad aumentare le abilità di problem solving,

l’autostima, l’immagine di sé,

• e alla risoluzione dei conflitti intrapsichici

Page 34: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Tipologie di giocatori patologici (Blaszczynski, Lower 2002)*

Il GIOCATORE “CON CORRELATI BIOLOGICI” O “PATOLOGICO IMPULSIVO

ANTISOCIALE”

•Parrebbero presentare una vulnerabilità biologica e tratti di impulsività. In questi soggetti

l’impulsività precede il gioco e ne sarebbe in un certo senso indipendente

•E’ possibile una familiarità al gioco d’azzardo e ad altre dipendenze; presentano

esperienze negative nello sviluppo, tratti di personalità nevrotica, premorbidità all’ansia e

alla depressione, dipendenza da sostanze, tendenza alla fuga o ad aggressività passiva.

•Il ricorso al gioco risponderebbe al bisogno di raggiungere uno stato di fuga attraverso

della dissociazione, alterazione dell’umore e restringimento dell’attenzione.

•Evidenziano una marcata propensione a trovare attività gratificanti, incapacità di

posticipare la gratificazione e diminuita risposta alla punizione. Per questo, il decorso

inizia presto e cresce rapidamente di intensità e severità

Trattamento

•Questi soggetti sono poco motivati al cambiamento, presentano bassa

compliance e rispondono poco alle varie forme di terapia

• L’intervento deve essere fortemente interdisciplinare e multimodale e deve

considerare anche in simultanea i problemi correlati all’attenzione, alla labilità

emotiva, all’intolleranza allo stress e al problem-solving

*Tratto da: Croce M. et Al., 2005; “Quando il td o l’ad è anche giocatore”, Dal fare al dire

Page 35: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

MODELLO TRANSTEORICO DEGLI

STADI DEL CAMBIAMENTO (Prochaska e Di Clemente)

Il modello prevede un processo ciclico legato alla motivazione

e composto da varie fasi:

• Precontemplazione. E’ la condizione patologica che non

viene riconosciuta dal soggetto portatore. Sono le persone

accanto ad esso che sollevano il problema ma la persona

che si trova in questo stadio non è consapevole, negando

in modo assoluto che ci sia un problema.

• Contemplazione. La persona sa di avere un problema ma

non riesce a decidersi per la sua soluzione. E’ lo stadio

caratterizzato da una forte ambivalenza dove prevale a

volte la voglia di cambiare e a volte la paura di non farcela.

• Determinazione. In questo stadio il soggetto ha deciso per

il cambiamento facendo prevalere le ragioni razionali per

affrontare il problema che lui riconosce . Dura poco perché

si passa subito allo stadio successivo dell’Azione,

altrimenti si torna indietro.

Page 36: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

MODELLO TRANSTEORICO DEGLI

STADI DEL CAMBIAMENTO (Prochaska e Di Clemente)

• Azione. E’ la concretizzazione della decisione di cambiare.

Si inizia un percorso, si entra in un programma terapeutico

per seguire un adeguato trattamento.

• Mantenimento. Rappresenta la consapevolizzazione del

cambiamento, riducendo o eliminando i comportamenti

disfunzionali che avevano creato il problema di

dipendenza. Ci si avvia all’uscita definitiva, anche se è

sempre alto il rischio di ricaduta.

• Ricaduta. Il soggetto occasionalmente o definitivamente

riprende i comportamenti disfunzionali. La ricaduta è

comunque considerata un fenomeno fisiologico nel campo

delle dipendenze.

Page 37: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Lo stato italiano promuove il gioco d’azzardo pur

essendo tuttora in vigore un Decreto Regio n. 773

del 1931 che lo identifica come illegale.

L’artificio sta nel dire che se il gioco è controllato

dallo stato è legale (addirittura sicuro secondo

molte pubblicità).

Purtroppo aumentano i giochi e le concessioni per

la gestione dei giochi.

Page 38: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Il Decreto Balduzzi del 2012, tra le altre

cose, impone a tutti i concessionari di

esporre un documento (preparato da

ciascuna ASL) in cui si avvisa dei pericoli

del gioco, le caratteristiche di rischio che

devono allarmare e l’elenco dei servizi a cui

rivolgersi.

Il Decreto prevedeva anche una percentuale

delle entrate dal gioco da devolversi alle

attività di cura (come viene fatto in altri stati

e in atto ad esempio nel famoso Nevada)

Bene!

No… non c’era copertura finanziaria e

hanno eliminato quella voce.

Page 39: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Quanto si è speso al gioco negli

anni

85.4 mld di euro corrispondono circa al 4 per cento del pil

14,3

25,6

61,4

85,4

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

2000

2004

2010

2013

Fatturato del gioco

2000

2004

2010

2013

Page 40: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico
Page 41: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Gli aspetti sanitari

Da un’analisi di Libera si stima in una cifra

compresa tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro annui i

costi sociali e sanitari che il gioco d'azzardo

patologico comporta per la collettività.

Studi internazionali stimano che i giocatori siano tra

l’1 e il 5% della popolazione. In Italia si aggirano sul

2-3%. Tale percentuale aumenta in caso di

comorbidità psichiatrica o con altre dipendenze fino

anche al 12%.

Page 42: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Nel 2004 in Piemonte i Servizi ASL per le

Dipendenze che già si occupavano di GAP in

modo limitato si uniscono nel Coordinamento

Regionale dei Servizi sul GAP.

Un coordinamento informale suddiviso in vari

gruppi di lavoro di cui uno, il Gruppo Tecnico,

otterrà negli anni successivi il riconoscimento

di Gruppo regionale con fondi assegnati.

Dopo le Regionali del 2010, tale Gruppo non

viene confermato a livello regionale ma

continua ad oggi il lavoro del Coordinamento.

Page 43: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Coordinamento regionale

I fondi regionali ottenuti in passato dalla

Regione, hanno permesso l’organizzazione

di due convegni (2006 e 2009), la creazione

di un sito dedicato e una campagna di

sensibilizzazione pubblica, il GAP Tour.

Attualmente continuano a lavorare i gruppi

di lavoro, tra cui il Gruppo Prevenzione che

si occupa di interventi nelle scuole.

Page 44: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Ricerche

Le prese in carico nei servizi

ovviamente non corrispondono alla

popolazione con problemi di GAP.

Due ricerche fatte sul biennio 2006/7 e

sul biennio 2011/2012 hanno visto un

incremento del 400% sui nuovi

trattamenti nei servizi piemontesi.

Ad oggi tutte le ASL hanno un Servizio

per il Trattamento del GAP associato ai

Sert (Servizi per le Dipendenze)

Page 45: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

I trattamenti erogati

In base ad una ricerca svolta dal

Gruppo Clinico e pubblicata sull’Italian

Journal of Addiction sono stati

evidenziati dei trattamenti

sovrapponibili nelle diverse Asl.

Questo dato parrebbe esitare anche

dal ruolo del coordinamento che mira

proprio ad uniformare la tipologia dei

servizi erogati

Page 46: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Trattamenti psicologici

A farla da padrone sono i trattamenti

psicologici, elettivi a livello di

letteratura per il trattamento del GAP.

-Psicoterapie individuali

-Psicoterapia di coppia

-Psicoterapia di gruppo

-Sostegno psicologico

Page 47: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Trattamenti socio/educativi

•Tutoraggio economico

Pianificazione economica

Pianificazione debiti

Controllo economico

•Sostegno ai familiari

Supporto informativo sul gap

Gestione economica

Supporti legali (come tutelarsi)

•Supporto legale

Amministrazione di sostegno

Problemi giuridici/penali

Page 48: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Trattamenti

medico/farmacologici

Sono messi in atto in presenza di:

•Disturbi psichici quali ansia, disturbi

dell’umore, siano essi causa o

conseguenza del comportamento di

gioco

•Disturbi fisici quali problematiche

cardiocircolatorie, gastrointstinali,

disturbi del sonno

Page 49: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Trattamenti residenziali e

semiresidenziali Sono risorse alternative al trattamento

ambulatoriale

• Comunità terapeutiche

• Percorsi semiresidenziali

• Ricoveri in Clinica Privata per

disassuefazione (effettuabili anche

attraverso il medico di base)

Page 50: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Supporti non ASL

Sono risorse che si trovano sul

territorio che non richiedono il

passaggio dall’ASL per accedervi e

quindi strumenti in mano a chiunque si

trovi ad avere in cura un giocatore.

• Gruppi AMA

• GA – Giocatori Anonimi (per

giocatori)

• Gam – Anon (per famigliari)

Page 51: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico
Page 52: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Ovviamente no come si è visto!

Page 53: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

I nostri primi anni di vita si formano

attraverso il gioco e la componente

ludica è fondamentale anche

nell’uomo adulto.

Un giocatore patologico perde la sua

capacità di giocare in modo sano, di

divertirsi.

L’attivazione data dal gioco si trova in

pochissime attività della vita

quotidiana e il giocatore senza il gioco

diventa abulico.

Page 54: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

La parte più importante, e protettiva

rispetto alle ricadute, del trattamento

del giocatore patologico non sta nel

condurlo all’astensione, alla

consapevolezza e correzione dei suoi

pensieri erronei, al riaquistare il senso

del denaro, in una prospettiva più

profonda, la risoluzione delle

motivazioni che lo hanno portato alla

patologia ma al

RITROVARE IL PIACERE NELLA

VITA DI TUTTI I GIORNI

Page 55: Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologico

Altra Psicologia Piemonte

http://www.altrapsicologia.it/piemonte/

https://www.facebook.com/altrapsicologia.piemonte

Seguici per scoprire cosa facciamo e le prossime iniziative!

Dott.ssa Sonia Bertinat

http://identingabbia.blogspot.it

[email protected]