Cosa fare nella accertata allergia ai farmaci: desensibilizzare o no? · 2015. 12. 11. ·...
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Cosa fare nella accertata allergia ai farmaci:
desensibilizzare o no?
Silvia Caimmi Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
Pavia
24 settembre 2015
Allergy.2010;65(11):1357-66
Desensibilizzazione
Induzione di tolleranza
DESENSIBILIZZAZIONE: induzione di uno stato di temporanea tolleranza di un prodotto noto per essere
responsabile di reazioni di ipersensibilità
LINEE G
UID
A EA
AC
I PER
DESEN
SIBILIZZA
ZION
E
INDICAZIONI ASSOLUTE
PENICILLINA IN DONNE IN GRAVIDANZA CON SIFILIDE
SALI DI PLATINO IN DONNE CON IL CANCRO ALLE OVAIE
INDICAZIONI, PERCHE’ PIU’ EFFICACI
ANTIBIOTICI
ANTIINFIAMMATORI NON STEROIDEI
CHEMIOTERAPICI
AGENTI BIOLOGICI
INSULINA
VACCINI
Esempi
ANTIBIOTICI IN PAZIENTI CON FIBROSI CISTICA O CON TUBERCOLOSI O CON HIV (cotrimossazzolo)
ASPIRINA IN SOGGETTI CON MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Allergy.2010;65(11):1357-66
Essere certi che il farmaco sia necessario e non sostituibile Avvisare che c’è rischio di reazione durante la terapia Valutare singolarmente il rischio/ beneficio: il beneficio deve essere nettamente superiore al rischio Prudenza e sorveglianza continua durante la terapia, con monitoraggio continuo del paziente Infermiere, genitori o tutori devono essere pronti a riconoscere i primi sintomi La desensibilizzazione per una pregressa reazione di anafilassi deve essere effettuata in una rianimazione Quando possibile, la procedura di desensibilizzazione deve tenere conto dei protocolli disponibili, ma i protocolli possono essere adattati ai singoli caso Prima di avviare una desensibilizzazione è obbligatorio che il consenso informato sia firmato dai genitori o dai tutori legali
INDICAZIONI Cernadas JR. Desensitization to antibiotics in
children. PAI. 2013;24(1):3-9
Reazioni di immunotossicità
Vasculiti Lesioni cutanee
bollose
CONTROINDICAZIONI
Solensky R. Drug hypersensitivity. Med Clin North Am2006: 90: 233–60. Pichler WJ, Yawalkar N, Britschgi M, et al. Cellular and molecular pathophysiology
of cutaneous drug reactions. Am J Clin Dermatol2002: 3: 229–38.
Orticaria, AO
•Minuti, Ore
EMP
•4-14 gg
EPF
•1-4 gg
PEAG
•Max 4 gg
SJS/Lyell
•1-3 settimane
DRESS
•2-6 settimane
Patogenesi delle reazioni di ipersensibilità a farmaci
Dal punto di vista chimico
un farmaco come può agire?
• forma legali covalenti con le proteine
Aptene
• può trasformarsi in aptene
Proaptene
•Solitamente un peptide, che agisce da ligando tra le molecole MHC e i recettori immunologici
Antigene
•Sostanza o fattore del paziente che interagisce con le cellule dendritiche, polarizzando e maturando la risposta immune
Agente costimolatorio
•Sostanza che può iniziare una risposta immune
Immunogeno
•Sostanza che può elicitare ipersensibilità
Sensitogeno
Classificazione modificata delle reazioni allergiche ai farmaci
Pichler WJ Ann Intern Med. 2003
Classificazione
di Gell e
Coombs
adattata
Tipo di risposta
immunitaria
Caratteristiche
fisiopatologiche Segni clinici
Intervallo normale
di comparsa dei
sintomi
Tipo I Ig E Attivazione di
mastociti e basofili
Shock anafilattico,
angioedema orticaria,
broncospasmo
Da qualche minuto a
1 ora dall’ultima
assunzione
Tipo II IgG e FcR Citotossicità
dipendente della FcR
Citopenia Da 5 a 15 giorni
Tipo III IgG o IgM e
complemento o FcR
Deposito di
immunocomplessi
Malattia sierica,
orticaria, vasculite
lupus-indotta
7-8gg per la m.sierica
7-21 gg per le
vasculiti
Tipo IV a Th1 (IFN- g) Attivazione di monociti Eczema 5-21 giorni
Tipo IV b Th2 (IL-4 e IL-5) Infiammazione
eosinofilica
Esantema maculo-
papuloso e bolloso
2-6 settimane per le
sindromi di
ipersensibilità
(DRESS)
Tipo IV c Linfociti T citotossici
(perforine, granzima B,
FasL)
Lisi dei cheratinociti
mediata dai linfociti T
CD4- o CD8-
Esantema maculo-
papuloso e bolloso e
pustoloso
Meno di 2 gg per EPF
7-21 gg per le
sindromi di Stevens-
Johnson e di Lyell
Tipo IV d Linfociti T (IL-8/ CXCL8) Reclutamento e
attivazione dei
neutrofili
Pustolosi
esantematica acuta
generalizzata
(PEAG)
Meno di 2 giorni
DESENSIBILIZZAZ
IONE
Rischio giustificato solo se il farmaco è l’unica opzione
terapeutica
Meccanismo non completamente
compreso
Tolleranza raggiunta in ore
Uso di alternativa
Uso di alternativa
Più tossico
Meno specifico
Più costoso
Tuttavia, per alcuni pazienti, il farmaco particolare può essere essenziale per una terapia ottimale. In queste
circostanze, dopo aver condotto un’appropriata diagnosi, è possibile sottoporre il paziente a una desensibilizzazione.
Membrana cellulare
CL Ce1
Ce2
a2 a1
a b g g
IgE
Sito di legame per l’allergene
Holgate S. QJM 1998
Legame delle IgE al recettore FceRI
Ce3 Ce4
VH VL
FceRI
Esterno
Interno
Le IgE si legano alla catena a, mentre le catene b e g sono coinvolte nella trasduzione del segnale
Fab
Fc
Il recettore FcεRI dei mastociti e trasmissione del segnale di attivazione
Ipotesi di desensibilizzazione IgE-dipendente
• Internalizzazione
• Legame con i recettori inibitori dei mastociti Ag/IgE/FceRI
• Riduzione dei livelli delle molecole di trasduzione del segnale, a monte, come Syk, che sono necessarie per l'attivazione dei mastociti
Syk
• Regolazione negativa della risposta allergica IgE mediata ad opera della chinasi Lyn nei mastociti sia in vivo che in vitro
Lyn –chinasi
• elevati livelli di trasduzione del segnale e attivazione di STAT-6 implicato nella trascrizione di IL-4 e IL-13 sono necessari per la desensibilizzazione dei mastociti murini
STAT-6
Allergy 2006;61(8):954-8
Int Arch Allergy Immunol. 2005; 138(1):29-39
J Exp Med. 2004; 199(11):1491-502
J Immunol. 2002 ; 168(1):421-6 Ann Allergy Asthma Immunol. 2005; 94(5):575-80
Ipotesi di desensibilizzazione non IgE-dipendente
Non note
Interazione diretta tra non apteni e TCR
Biotrasformazione da proapteni inerti a apteni
reattivi
Aptenizzazione
Pichler WJ. Immune pathomechanism of drug hypersensitivity reactions.
J Allergy Clin Immunol 2011;127:S74-81
Caratteristiche delle reazioni IgG mediate
Test cutanei negativi
Valore di triptasi non aumentato dopo test di provocazione positivo
Raddoppio del valore di istamina
Mancata reazione importante durante la desensibilizzazione
Desensibilizzazione alla penicillina
Indicazioni: sifilide, Listeria monocitogenes, endocarditi, malattia reumatica
Sullivan TJ, et al. Desensitization of patients allergic to penicillin using orally administered beta-lactam antibiotics. J Allergy Clin Immunol 1982: 69: 275–82.
NON SOSTITUIBILE Penicillin in pregnant women with syphilis Wendel GD Jr. NEJM 1985;312:1229-32
Ipersensibilità al ferro
• Sono rare le reazioni di ipersensibilità
• Ma non ci sono alternative
• C’è chi sostiene che se si reagisce al ferro per via orale si può optare per la via endovenosa
• Reazioni maculo- papulari
• Fotodermatite
• Vasculite leucocitoclasica
• Anafilassi
• Edema al volto
SINTOMI
Taylor S, Rampton D. Treatment of iron deficiency anemia: practical considerations. Pol Arch Med Wewn. 2015;125(6):452-60. Epub 2015 Apr 29.
Hypersensitivity to intravenous iron: classification, terminology, mechanisms and management
Meccanismi immunitari
• Sono soprattutto reazioni anafilattiche non IgE-mediate
• Pseudo-allergie che attivano il complemento
Fattori di rischio
• Predisposizione genetica (atopia)
• Fattori non specifici (età avanzata, patologie cardiovascolari, malattie autoimmuni, mastocitosi)
• Condizioni temporanee (infezioni, farmaci, stress psicologico)
Szebeni J, Fishbane S, Hedenus M, Howaldt S, Locatelli F, Patni S, Rampton D, Weiss G, Folkersen J. Br J Pharmacol 2015.
Rapid iron desensitization after generalized urticaria and facial angioedema
JACI 2014; 24:56-71
Allergia ai sali di platino
• L’ipersensibilità ai chemioterapici è definita come una reazione inaspettata, che non può essere spiegata dalla nota tossicità del farmaco
• L’ipersensibilità ai sali di platino sta aumentando, perché sta aumentando il suo uso
allergia
Desensibilizzare
Ridurre la velocità di infusione
Premedicare
Cambiare il sale di platino
Meccanismi immunitari
• Non tutti noti
• Generalmente di tipo I
• Cases report tipo II o III • Polyzos A et al.Clinical features of hypersensitivity reactions to oxaliplatin: a 10-
year of experience. Oncology 2009
• Tipo IV • Masse MS, Caimmi D, Demoly P. A delayed reaction to oxaliplatin. JIACI 2012
Incidenza della ipersensibilità Aumenta con l’aumento dei cicli di chemioterapia
Aumenta se si sospende la terapia per remissione e poi si ricomincia il trattamento
Prick test prima del 6°
ciclo di carboplatino
Miyamoto S, Okada R, Ando K, Platinum hyoersensitivity and desensitization. Jpn J Clin
Oncol. 2015; 45(9);795-804
PREMEDICAZIONE
• (Metil)prednisolone, antistaminici, ranitidina con o senza montelukast
• Apirina blocca le prostaglandine
• Montelukast blocca i leucotrieni
• -13h, -7h, -1h prima della desensibilizzazione
• Nessuno studio ha dimostrato l’effetto protettivo in modo sistematico
J Pediatr Oncol Nurs 2002; 19(4):122-6 J Allerg Clin Immunol 2009; 123(4): 895-9
Cancer 2008; 112(4):892-9
2008;112:892-99
105 pazienti
44 reazioni
10 cambian
o TRP
34 continuano
18 premedicazione
4 desensibilizzazione
12 Premedicazione +
desensibilizzazione
L’incidenza di reazioni di tipo III o IV al carboplatino non varia nel gruppo pretrattato o meno
EMP
• 4-14 gg
SJS/Lyell
• 1-3 settimane
DRESS
• 2-6 settimane
Anticonvulsivanti
Reazioni ritardate
Carbamazepina
Fenobarbitale
Fenitoina Lamotrigina
Oxcarbamazepina
Zonisamide
Gli antiepilettici che danno maggiormente reazioni sono quelli aromatici, quali carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina e lamotrigina.
Come alternativa i farmaci non aromatici sono generalmente ben tollerati: acido valproico, topiramato.
Non sono descritte cross reazioni tra gli antiepilettici non aromatici.
Sono note le cross-reazioni tra quelli aromatici soprattutto tra CMZ e PHT.
Yang CY et al. Neurology 2011; 77: 2025-33
Hirsch LJ et al. Neurology 2008; 71:1527-34
Reazioni cutanee Più frequenti
• Lamotrigina (LTG)
• Carbamazepina (CBZ)
• Oxcarbazepina (OXC)
Meno frequenti
• Acido valproico (VPA)
• Leviracetam (LEV)
• Topiramato
Compaiono tra le 2 e le 8 settimane dall’inizio del trattamento
CBZ e PHT cross reagiscono con EMP associati all’HLA-B*1502 VPA causa nell’1% dei casi prurito e eruzioni cutanee Esistono forme severe legate alla LTG soprattutto quando assunta in associazione al VPA
Blaszczyk B et al. Antiepileptic drugs and adverse skin reactions: an update. Pharmacological reports 2015
Allergia antiepilettici e genetica
Il sistema interviene nella risposta a farmaci e soprattutto nella loro tolleranza
Chung et al. Nature 2004: forte associazione tra l’allele e SJS/TEN indotto dalla CBZ nella popolazione cinese Han, che abita a Taiwan
Nel 5-6% degli europei rispetto al 25-33% dei L’FDA americana impone di testare i pazienti di origine e
raccomanda di gli altri antiepilettici induttori di SJS/TEN:
Per la CBZ nei Giapponesi e Europei forte associazioni di forme severe con HLA-
Supposta con possibile pattern autosomico, per reazioni simili in gemelli e familiari di ipersensibilità agli antiepilettici
Blaszczyk B et al. Antiepileptic drugs and adverse skin reactions: an update. Pharmacological reports 2015
Allergia agli antiepilettici
• La terapia sintomatica con antistaminico va usata con cautela, in quanto gli antagonisti dei recettori H1, superano la barriera ematoencefalica
• Antazolina: diminuisce gli effetti anticonvulsivanti di PHT e CBZ
• Ketotifene nel topo riduce la protezione offerta dalla CBZ e aumenta gli effetti avversi di PHT, PB, VPA
Blaszczyk B et al. Antiepileptic drugs and adverse skin reactions: an update. Pharmacological reports 2015
Come comportarsi? Il paziente presenta sintomi compatibili
con ipersensibilità al farmaco
• Sospendere il farmaco
• Risomministrarlo
Se non si ripresentano reazioni cutanee continuare con la terapia
Se è aromatico
Somministrare un non aromatico
Sospenderlo
Desensibilizzazione
Buon successo se reazioni IgE mediate
Se non ci sono
alternative
Blaszczyk B et al. Antiepileptic drugs and adverse skin reactions: an update. Pharmacological reports 2015
Successful re-introduction of lamotrigine after initial rash
Besag FM, Ng GY, Pool F. Seizure 2000;9:282- 86
Valproic acid hypersensitivity and desensitization
Dev Med Child . 2015 Jun 19.
J Alllergy Clin Immunol Pract. 2015; 3:639-40
Novità-1
• Desensibilizzazione rapida
• Mastociti, basofili, IgE Tipo I
• Desensibilizzazione lenta
• Coinvolgimento Cellule T Tipo IV
• Protocollo rapido
• Orticaria con reazioni ritardate Miste Cambia il paradigma dell’uso del rapido verso il lento
Novità -2
Il successo della terapia dipende dall’attenzione nello scegliere il paziente
Paziente con sintomi acuti durante o
subito dopo infusione o
assunzione del farmaco.
Tipo I, con rilascio di triptasi
Paziente con sintomi ritardati, attribuibili
alle cellule T, con rush maculo-papulari
Minuscole quantità di farmaci possono
legarsi direttamente alle molecole HLA e
scatenare una reazione per cui non
sono note vie inibitorie
Novità -3
• Più i pazienti sono giovani, più c’è successo nella desensibilizzazione
• Il miglioramento della qualità di vita, costituisce un obiettivo primario nella desensibilizzazione