CORVEN_VENEZIA(2015_08_04)_Page5.pdf

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Corriere del Veneto Martedì 4 Agosto 2015 PRIMO PIANO VE 5 Politica Strategie e poltrone La fine dei project Oggi in aula è atteso l’ok alla stretta voluta da Zaia sulle grandi opere L’opposizione: «Lo faccia senza di noi» VENEZIA Pronti, partenza, via (e col pedale a tavoletta). La ban- diera a scacchi sventolerà oggi alle 14 a Ferro Fini, dove comin- cerà la discussione sul primo progetto di legge della legisla- tura: quello presentato dal go- vernatore Luca Zaia, co-firma- tari i capigruppo Nicola Finco della Lega Nord e Silvia Rizzot- to di Zaia Presidente, sulla revi- sione dei project financing. L’aria che tira a Palazzo è che la maggioranza sarà blindata, per cui il dibattito potrebbe arriva- re al traguardo già nel tardo po- meriggio, con l’approvazione di un testo potenzialmente in grado di chiudere la stagione delle grandi opere in Veneto. Sotto la lente della Regione sono finiti in particolare 7 pro- getti, ideati fra il 2002 e il 2008, per i quali è stato dichiarato il pubblico interesse ma non è stata ancora stipulata la con- venzione di concessione. «Le mutate condizioni macroeco- nomiche e di mercato e le note vicende giudiziarie emerse nel- l’ultimo anno e mezzo - è l’as- sunto da cui parte Zaia - rendo- no opportuna una rivisitazione sotto l’aspetto sia della sosteni- bilità finanziaria che dell’attua- lità del pubblico interesse ». Nogara Mare La Nogara Mare è stata pen- sata come autostrada di 107 chilometri, chiamata a collega- re Nogarole Rocca con Adria, con altri 42 chilometri di viabi- lità complementare, per un co- sto stimato di 1 miliardo e 877 milioni, di cui 50 di contributo pubblico. Nel novembre del 2013 la concessione è stata affi- data al raggruppamento for- mato dalla Confederazione del- le Autostrade e dalle imprese Mantovani, Serenissima, Astal- di, Itinera, Technital e Sina, ma la convenzione non è mai stata sottoscritta. Tangenziali venete Il Sistema delle tangenziali venete è stato concepito come un’infrastruttura di 110 chilo- metri parallela all’A4 nel trat- to compreso fra Peschiera del Garda e Busa di Vigonza, inte- ramente sostenuta da investi- menti privati per 2 miliardi e 230 milioni, con l’obiettivo di dare sfogo al traffico fra le province di Verona, Vicenza e Padova. Il Cipe non si è ancora pronunciato sul progetto pre- liminare, presentato dall’as- sociazione temporanea di im- prese fra Pizzarotti, Mantova- ni e Maltauro. Grap Il Grande raccordo anulare di Padova dovrebbe articolar- si attorno a 42 chilometri, ne- cessari a collegare la zona in- dustriale euganea, la Romea e Marghera, con un esborso di 520 milioni. Sul piano delle società Autostrade Venezia Padova (nel frattempo con- fluita in Cav), Brescia Padova e Veneto Strade, tuttora in at- tesa del Cipe, pesa il parere parzialmente negativo del ministero dell’Ambiente. Autostrada del Mare L’autostrada del Mare si sa- rebbe dovuta snodare, per 18,8 chilometri e con 200 mi- lioni, dal casello di Meolo- Roncade sull’A4 alla rotatoria alle porte di Jesolo Paese. Ma nel gennaio scorso la giunta veneta ha sospeso l’aggiudi- cazione dei lavori dell’opera promossa da Adria Infra- strutture, Strade del Mare e Consorzio Via del Mare, a causa del coinvolgimento di alcuni dirigenti regionali in un’inchiesta per turbativa d’asta. Passante Alpe Adria Il Passante Alpe Adria è stato disegnato come il prolunga- mento dell’A27, lungo 20,7 chi- lometri e dal costo di 1,2 miliar- di, da Pian di Vedoia a Mac- chietto, con possibili prosecu- zioni verso Nord o verso Est. La Soprintendenza ha dato però parere non favorevole al pro- getto di cui sono promotrici le società Fincosit, Adria Infra- strutture e Mantovani. Nuova Valsugana La Nuova Valsugana è stata immaginata come una super- strada a pedaggio da 37 chilo- metri, con una spesa di un mi- liardo e 23 milioni, da Castel- franco Veneto a San Martino. Nel braccio di ferro con Trento, non è mai arrivato il pronun- ciamento del Cipe sul progetto proposto da Pizzarotti, Manto- vani, Cis e Cordioli. Nuova Padana Inferiore La Nuova Padana Inferiore è stata ipotizzata da Carceri a Le- gnago, un tracciato di 40,3 chi- lometri da 232 milioni, di cui 33,5 a carico delle casse pubbli- che. Nel novembre del 2013 la concessione è stata affidata a Maltauro, Nuova Codemar e Vittadello, ma la convenzione non è mai stata firmata. L’uno-due studiato da Zaia prevede da un lato una norma di carattere generale, che im- ponga la revisione obbligata dei project che dopo 18 mesi non sono ancora pervenuti alla convenzione, dall’altro una di- sposizione eccezionale, che a 90 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge autorizzi Pa- lazzo Balbi a verificare i proget- ti giacenti, chiudere le partite ritenute insostenibili (attivan- do un fondo per evitare con- tenziosi legati alla cancellazio- ne) e accendere mutui per co- prire la quota pubblica delle in- frastrutture da salvare. «La giunta lo faccia da sola», attac- ca Andrea Zanoni del Partito Democratico, confermando la contrarietà dell’opposizione, che presenterà 16 emendamen- ti (6 Pd, 5 M5S, 5 tosiani). In commissione Sergio Berlato di Fratelli d’Italia non aveva vota- to: «Non voglio mettere in dif- ficoltà Zaia, ma a mio avviso l’indebitamento rasenta il tas- so di usura e metterà a rischio l’erogazione dei servizi». Don Albino Bizzotto dei Beati i co- struttori di pace, che aveva at- tuato lo sciopero della fame contro le grandi opere, rilan- cia: «Restiamo fortemente cri- tici sulla finanza di progetto, uno strumento su cui i privati non investono certo per bene- ficenza e rispetto al quale il pubblico abbassa la testa». Angela Pederiva © RIPRODUZIONE RISERVATA I progetti sotto la lente 1 Progetto Costo in milioni di euro (di cui pubblici) Stato Convenzione di concessione non ancora sottoscritta 1.877,100 (50) Nogara Mare 3 In attesa del Cipe 520 (0) Grande raccordo anulare Padova 5 Parere non favorevole della Soprintendenza 1.200 (0) Passante Alpe Adria 2 In attesa del Cipe 2.230 (0) Sistema tangenziali venete Gara sospesa 200,751 (0) Autostrada del mare 4 In attesa del Cipe 1.023,700 (0) Nuova Valsugana 6 7 Convenzione di concessione non ancora sottoscritta 232,095 (33,5) Nuova Padana Inferiore LA RIPRESA RIPARTE DA FERRAGOSTO L’editoriale SEGUE DALLA PRIMA Ben vengano Jobs Act, riduzione della pressione fiscale e le altre riforme promesse da Matteo Renzi. Ma la competitività e soprattutto i posti di lavoro, si sa, non si creano per (decreto) legge. Servono due requisiti essenziali: innovazione e produttività. L’estate di pieno lavoro della Electrolux, allora, risulta emblematica. Tanto da potere essere d’insegnamento per qualsiasi comparto del manifatturiero nordestino. La svolta, a Susegana, si chiama Cairo, il frigorifero da incasso di gamma alta e dalle prestazioni elevatissime (mantenimento delle proprietà organolettiche, risparmio energetico, elettronica d’avanguardia), diventato un must fra gli architetti d’interni di mezzo mondo. Messo a punto il prodotto, non restava che fare girare le linee al massimo per raggiungere l’obiettivo degli 830 mila pezzi, il 10 per cento più dell’anno scorso. Se il mercato continua a tirare, ci sono i margini per tornare ad assumere. In autunno si vedrà. Sta di fatto che è così che si costruisce la ripresa. Il Nordest ha tutte le carte in regola per ricominciare a volare. Innovazione e flessibilità sono tratti tipici del Dna di imprenditori e lavoratori. E le feste comandate non sono certo un tabù. Sandro Mangiaterra © RIPRODUZIONE RISERVATA La parola Il project financing è una forma di partenariato pubblico- privato per la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità Il sistema consente l’affidamento della progettazione, della realizzazione e della gestione di un’opera pubblica tramite il concorso di un investitore Il capitale privato viene remunerato da entrate derivanti dalla gestione della infrastruttura per un periodo stabilito nel contratto di concessione con l’ente La legge Il governatore Luca Zaia (foto in alto) è il primo firmatario di un progetto di legge per la revisione dei project financing per i quali non sia ancora stata stipulata la convenzione di concessione. La maggioranza potrebbe approvare il testo già oggi, anche se l’opposizione ha già depositato 16 emendamenti (in foto Andrea Zanoni). La minoranza critica il coinvolgimento del consiglio per il rischio di responsabilità erariali L’ex governatore Galan apre Villa Rodella a «La7» «La barca? Ce l’hanno tanti italiani» CINTO EUGANEO (PADOVA) La passeggiata nel parco, il taglio del prosciutto con un’affettatrice vintage, le chiacchiere davanti ai cagnolini. Scene da Villa Rodella, mostrate ieri sera dal programma In Onda su La 7, che ha dedicato un servizio ai «domiciliari dorati» di Giancarlo Galan. Nel corso dell’intervista l’ex governatore ha ribadito le ragioni del suo patteggiamento per lo scandalo Mose («Non potevo sopportare la carcerazione preventiva») e ha difeso il suo tenore di vita («Le mie barche? Parliamo di 7 metri, come ce l’hanno tanti italiani»). Ospite in studio Andrea Orlando, ministro della Giustizia, che ha spiegato la mancata decadenza da deputato: «La legge Severino prevede che scatti per i patteggiamenti futuri». © RIPRODUZIONE RISERVATA In onda Giancarlo Galan protagonista ieri sera di un servizio dell’emittente televisiva La 7 Guiderà il partito in Veneto Meloni nomina Berlato nuovo coordinatore di Fratelli d’Italia VENEZIA Opa di Sergio Berlato sui Fratelli d’Italia. Il consigliere vicentino, già An, poi nel Pdl e in Forza Italia, da sempre leader dei cacciatori veneti con il suo «Movimento per la caccia e la cultura rurale», è il nuovo portavoce regionale di Fratelli d’Italia. L’annuncio è stato dato ieri a Palazzo Ferro Fini dalla leader nazionale del partito di destra, Giorgia Meloni, che ha spiegato così la sua scelta: «Invece di convocare i congressi ci siamo affidati ai risultati delle elezioni regionali, visto che si è votato con le preferenze». E Berlato, com’è noto, è stato non solo il più votato di FdI, ma il più votato di tutti i candidati in corsa. Nel nuovo ruolo sarà coadiuvato da due vice, il veneziano Raffaele Speranzon e il bellunese Luca De Carlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cacciatore Sergio Berlato, vicentino, ex An, Pdl e Fi, è il leader dei cacciatori Codice cliente: 9890027

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  • Corriere del Veneto Marted 4 Agosto 2015 PRIMO PIANO VE5

    Politica Strategie e poltrone

    La finedei project

    Oggi in aula atteso lok alla stretta voluta da Zaia sulle grandi opere Lopposizione: Lo faccia senza di noi

    VENEZIA Pronti, partenza, via (ecol pedale a tavoletta). La ban-diera a scacchi sventoler oggialle 14 a Ferro Fini, dove comin-cer la discussione sul primoprogetto di legge della legisla-tura: quello presentato dal go-vernatore Luca Zaia, co-firma-tari i capigruppo Nicola Fincodella Lega Nord e Silvia Rizzot-to di Zaia Presidente, sulla revi-sione dei project financing.Laria che tira a Palazzo che lamaggioranza sar blindata, percui il dibattito potrebbe arriva-re al traguardo gi nel tardo po-meriggio, con lapprovazionedi un testo potenzialmente ingrado di chiudere la stagionedelle grandi opere in Veneto.

    Sotto la lente della Regionesono finiti in particolare 7 pro-getti, ideati fra il 2002 e il 2008,per i quali stato dichiarato ilpubblico interesse ma non stata ancora stipulata la con-venzione di concessione. Lemutate condizioni macroeco-nomiche e di mercato e le notevicende giudiziarie emerse nel-lultimo anno e mezzo - las-sunto da cui parte Zaia - rendo-no opportuna una rivisitazionesotto laspetto sia della sosteni-bilit finanziaria che dellattua-lit del pubblico interesse .

    Nogara MareLa Nogara Mare stata pen-

    sata come autostrada di 107chilometri, chiamata a collega-re Nogarole Rocca con Adria,con altri 42 chilometri di viabi-lit complementare, per un co-sto stimato di 1 miliardo e 877milioni, di cui 50 di contributopubblico. Nel novembre del2013 la concessione stata affi-data al raggruppamento for-mato dalla Confederazione del-le Autostrade e dalle impreseMantovani, Serenissima, Astal-di, Itinera, Technital e Sina, mala convenzione non mai statasottoscritta.

    Tangenziali veneteIl Sistema delle tangenziali

    venete stato concepito comeuninfrastruttura di 110 chilo-metri parallela allA4 nel trat-to compreso fra Peschiera delGarda e Busa di Vigonza, inte-ramente sostenuta da investi-menti privati per 2 miliardi e230 milioni, con lobiettivo didare sfogo al traffico fra leprovince di Verona, Vicenza ePadova. Il Cipe non si ancorapronunciato sul progetto pre-liminare, presentato dallas-sociazione temporanea di im-prese fra Pizzarotti, Mantova-ni e Maltauro.

    GrapIl Grande raccordo anulare

    di Padova dovrebbe articolar-si attorno a 42 chilometri, ne-cessari a collegare la zona in-dustriale euganea, la Romea eMarghera, con un esborso di

    520 milioni. Sul piano dellesociet Autostrade VeneziaPadova (nel frattempo con-fluita in Cav), Brescia Padovae Veneto Strade, tuttora in at-tesa del Cipe, pesa il parereparzialmente negativo delministero dellAmbiente.

    Autostrada del MareLautostrada del Mare si sa-

    rebbe dovuta snodare, per18,8 chilometri e con 200 mi-lioni, dal casello di Meolo-Roncade sullA4 alla rotatoriaalle porte di Jesolo Paese. Manel gennaio scorso la giuntaveneta ha sospeso laggiudi-cazione dei lavori delloperapromossa da Adria Infra-strutture, Strade del Mare eConsorzio Via del Mare, acausa del coinvolgimento dialcuni dirigenti regionali inuninchiesta per turbativadasta.

    Passante Alpe AdriaIl Passante Alpe Adria stato

    disegnato come il prolunga-mento dellA27, lungo 20,7 chi-lometri e dal costo di 1,2 miliar-di, da Pian di Vedoia a Mac-chietto, con possibili prosecu-zioni verso Nord o verso Est. LaSoprintendenza ha dato perparere non favorevole al pro-getto di cui sono promotrici lesociet Fincosit, Adria Infra-strutture e Mantovani.

    Nuova ValsuganaLa Nuova Valsugana stata

    immaginata come una super-strada a pedaggio da 37 chilo-metri, con una spesa di un mi-liardo e 23 milioni, da Castel-franco Veneto a San Martino.Nel braccio di ferro con Trento,non mai arrivato il pronun-ciamento del Cipe sul progettoproposto da Pizzarotti, Manto-vani, Cis e Cordioli.

    Nuova Padana InferioreLa Nuova Padana Inferiore

    stata ipotizzata da Carceri a Le-gnago, un tracciato di 40,3 chi-lometri da 232 milioni, di cui33,5 a carico delle casse pubbli-che. Nel novembre del 2013 laconcessione stata affidata aMaltauro, Nuova Codemar eVittadello, ma la convenzionenon mai stata firmata.

    Luno-due studiato da Zaiaprevede da un lato una normadi carattere generale, che im-ponga la revisione obbligatadei project che dopo 18 mesinon sono ancora pervenuti allaconvenzione, dallaltro una di-sposizione eccezionale, che a90 giorni dallentrata in vigoredella nuova legge autorizzi Pa-lazzo Balbi a verificare i proget-ti giacenti, chiudere le partiteritenute insostenibili (attivan-do un fondo per evitare con-tenziosi legati alla cancellazio-ne) e accendere mutui per co-prire la quota pubblica delle in-frastrutture da salvare. Lagiunta lo faccia da sola, attac-ca Andrea Zanoni del PartitoDemocratico, confermando lacontrariet dellopposizione,che presenter 16 emendamen-ti (6 Pd, 5 M5S, 5 tosiani). Incommissione Sergio Berlato diFratelli dItalia non aveva vota-to: Non voglio mettere in dif-ficolt Zaia, ma a mio avvisolindebitamento rasenta il tas-so di usura e metter a rischiolerogazione dei servizi. DonAlbino Bizzotto dei Beati i co-struttori di pace, che aveva at-tuato lo sciopero della fame contro le grandi opere, rilan-cia: Restiamo fortemente cri-tici sulla finanza di progetto,uno strumento su cui i privatinon investono certo per bene-ficenza e rispetto al quale ilpubblico abbassa la testa.

    Angela Pederiva RIPRODUZIONE RISERVATA

    I progetti sotto la lente

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    Progetto

    Costo in milioni di euro

    (di cui pubblici)

    Stato

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    1.877,100 (50)

    Nogara Mare

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    LA RIPRESA RIPARTE DA FERRAGOSTO

    Leditoriale

    SEGUE DALLA PRIMA

    Ben vengano Jobs Act, riduzionedella pressione fiscale e le altre riforme promesse da Matteo Renzi. Ma la competitivit e soprattutto i posti di lavoro, si sa, non si creano per (decreto) legge. Servono due requisiti essenziali: innovazione e produttivit. Lestate di pieno lavoro della Electrolux, allora, risulta emblematica. Tanto da potere essere dinsegnamento per qualsiasi comparto del manifatturiero nordestino. La svolta, a Susegana, si chiama Cairo, il frigorifero da incasso di gamma

    alta e dalle prestazioni elevatissime (mantenimento delle propriet organolettiche, risparmio energetico, elettronica davanguardia), diventato un must fra gli architetti dinterni di mezzo mondo.

    Messo a punto il prodotto, non restava che fare girare le linee al massimo per raggiungere lobiettivo degli 830 mila pezzi, il 10 per cento pi dellanno scorso. Se il mercato continua a tirare, ci sono i margini per tornare ad assumere. In autunno si vedr. Sta di fatto che cos che si costruisce la ripresa. Il Nordest ha tutte le carte in regola per ricominciare a volare. Innovazione e flessibilit sono tratti tipici del Dna di imprenditori e lavoratori. E le feste comandate non sono certo un tab.

    Sandro Mangiaterra RIPRODUZIONE RISERVATA

    La parola

    Il project financing una forma di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilit

    Il sistema consente laffidamento della progettazione, della realizzazione e della gestione di unopera pubblica tramite il concorso di un investitore

    Il capitale privato viene remunerato da entrate derivanti dalla gestione della infrastruttura per un periodo stabilito nel contratto di concessione con lente

    La legge

    Il governatore Luca Zaia (foto in alto) il primo firmatario di un progetto di legge per la revisione dei project financing per i quali non sia ancora stata stipulata la convenzione di concessione. La maggioranza potrebbe approvare il testo gi oggi, anche se lopposizione ha gi depositato 16 emendamenti (in foto Andrea Zanoni). La minoranza critica il coinvolgimento del consiglio per il rischio di responsabilit erariali

    Lex governatore

    Galan apre Villa Rodella a La7La barca? Ce lhanno tanti italiani

    CINTO EUGANEO (PADOVA) La passeggiata nel parco, il taglio del prosciutto con unaffettatrice vintage, le chiacchiere davanti ai cagnolini. Scene da Villa Rodella, mostrate ieri sera dal programma In Onda su La 7, che ha dedicato un servizio ai domiciliari dorati di Giancarlo Galan. Nel corso dellintervista lex governatore ha ribadito le ragioni del suo patteggiamento per lo scandalo Mose (Non potevo sopportare la carcerazione preventiva) e ha difeso il suo tenore di vita (Le mie barche? Parliamo di 7 metri, come ce lhanno tanti italiani). Ospite in studio Andrea Orlando, ministro della Giustizia, che ha spiegato la mancata decadenza da deputato: La legge Severino prevede che scatti per i patteggiamenti futuri.

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    In ondaGiancarlo Galan protagonista ieri sera di un serviziodellemittente televisiva La 7

    Guider il partito in Veneto

    Meloni nomina Berlato nuovo coordinatore di Fratelli dItalia

    VENEZIA Opa di Sergio Berlato sui Fratelli dItalia. Il consigliere vicentino, gi An, poi nel Pdl e in Forza Italia, da sempre leader dei cacciatori veneti con il suo Movimento per la caccia e la cultura rurale, il nuovo portavoce regionale di Fratelli dItalia. Lannuncio stato dato ieri a Palazzo Ferro Fini dalla leader nazionale del partito di destra, Giorgia Meloni, che ha spiegato cos la sua scelta: Invece di convocare i congressi ci siamo affidati ai risultati delle elezioni regionali, visto che si votato con le preferenze. E Berlato, com noto, stato non solo il pi votato di FdI, ma il pi votato di tutti i candidati in corsa. Nel nuovo ruolo sarcoadiuvato da due vice, il veneziano Raffaele Speranzon e il bellunese Luca De Carlo.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    CacciatoreSergio Berlato, vicentino, ex An, Pdl e Fi, il leader dei cacciatori

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