CORSO PRECONGRESSUALE 3 - simpios.it · tempestivamente tutte le misure preventive atte al...

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CORSO PRECONGRESSUALE 3 Infezioni da Clostridium difficile: Up to date, case study di cluster epidemici, applicazione dei principi della root cause analysis (RCA) per il contenimento delle infezioni Algoritmo diagnostico delle infezioni da CD Gli aspetti assistenziali utili per la diagnosi con l’utilizzo della tassonomia Nanda-I- NIC - NOC Marcatelli N. - ISRI, Rimini VII° Congresso Nazionale SIMPIOS 9 - 11 maggio 2016 - Palacongressi Rimini

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CORSO

PRECONGRESSUALE

3 Infezioni da Clostridium difficile:

Up to date, case study di cluster epidemici, applicazione dei principi della root cause analysis (RCA) per il contenimento delle infezioni

Algoritmo diagnostico delle infezioni da CD Gli aspetti assistenziali utili per la diagnosi con l’utilizzo della

tassonomia Nanda-I- NIC - NOC

Marcatelli N. - ISRI, Rimini

VII° Congresso Nazionale SIMPIOS

9 - 11 maggio 2016 - Palacongressi Rimini

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La componente infermieristica è fondamentale per la diagnosi

precoce di CDI.

L’immediatezza delle informazioni servono anche ad attuare

tempestivamente tutte le misure preventive atte al contenimento della

trasmissione del germe.

“Diagnosi infermieristiche, risultati, interventi collegamenti nanda, noc, nic” M. Johnson, G. Bulechek

PROCESSO INFERMIERISTICO e MODELLI di GORDON. Mirna Marchionni

Un processo dinamico, continuo,

senza un inizio e una fine assoluti.

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Per l’area del rischio infettivo, tra tutti i 214problemi/diagnosi con il rispettivo pianoassistenziale presenti in letteratura, si trovaall’interno del Dominio 11 sulla Sicurezza eProtezione quella codificata con il Codice

internazionale 00004: Rischio di infezione

Per la formulazione del piano di assistenza può essere utile l'adozione del linguaggioNNN (linguaggio standardizzato):promuove la documentazione infermieristica per sviluppare dati che potranno essereutilizzati per comprendere le lacune nella pratica;per confrontare, comparare e valutare l'efficacia dell’assistenza anche in contestidiversi e con pazienti diversi.

•NANDA INTERNATIONAL, “Diagnosi infermieristiche: definizioni e classificazione 2009-2011”, Casa Editrice Ambrosiana, 2009

N-N-N

Letteratura -Linee guida e

raccomandazioni

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Accertamento e il piano di

assistenza....meglio cartaceo o

informatizzato?

Chi usa il sistema NNN alla fine produce dei dati: es. i NOC (outcome), che sono risultati,hanno una serie di indicatori che serviranno per misurare l’assistenza mentre i NIC (interventi)al loro interno una serie di attività che gli infermieri possono “scegliere” per arrivareall’obiettivo assistenziale, il sistema dovrebbe essere sostenuto dall’informatizzazione.

Servirebbe un progetto

informatico?

Potrebbero essere introdotte “Area del rischio, della

sicurezza e della protezione” come per il rischio di

infezione (schermata informatizzata dei software come

un’aree ben distinta)

•An Exemplar of the Use of NNN Language in Developing Evidence-Based Practice Guideline”, International Journal of nursing

Terminologies and Classifications, Vol.19, n°1, gennaio-marzo 2008

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RISCHIO DI...CDI

PROCESSO INFERMIERISTICO e MODELLI di GORDON. Mirna Marchionni

“Diagnosi infermieristiche, risultati, interventi collegamenti nanda, noc, nic” M. Johnson, G. Bulechek

L’accertamento deve portare ad un monitoraggio

continuo e ha lo scopo di fare scattare e attivare

l’allarme al verificarsi dell’evento con la formulazione

del problema (pz con CDI all’ingresso) o eventuale

problema in corso di assistenza (rischio di CDI).

Questo aiuterebbe la componente infermieristica a porre maggiore attenzione all’area

della prevenzione e della sorveglianza, facendo in modo che sia ben evidente non solo

a livello visivo e grafico (con pulsanti e colori specifici) ma anche tramite degli “alert” che

dovrebbero crearsi qualora nell’accertamento ci fossero le condizioni (segni o sintomi di

CDI all’ingresso?) o dei nuovi eventi durante la degenza che attivano e guidano gli

infermieri all’interno del piano assistenziale corrispondente.

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EsempioAccertamento informatizzato:

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Sono necessarie conoscenze ed abilità intellettuali e decisionali

L’infermiere che osserva deve possedere: un’adeguata conoscenza dei fattori di rischio di CDI e conoscenza delle principali alterazioni fisiologiche ed il modo in cui esse si manifestano

Il colloquio/intervista: per CD può essere formalizzato e standardizzato perchè richiede un percorso indagativo chiaro e preciso

Visione documentazione: clinica passata e presente è utile per completare l’accertamento di CD in quanto può rilevare dati non espressi dal paziente stesso o non raccolti.

“Diagnosi infermieristiche, risultati, interventi collegamenti nanda, noc, nic” M. Johnson, G. Bulechek

OBV: QUALI ABILITA’ METTE IN GIOCO L’INFERMIERE PER ESEGUIRE CORRETTAMENTE L’ACCERTAMENTO?

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“Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile”, Documento di Indirizzo, rivista GIMPIOS, supplemento al volume 1, n°2, aprile-giugno 2011

ACCERTAMENTO AL MOMENTO DEL RICOVERO:

età:tutte le età sono potenzialmente a rischio. L’età > 60 anni è di per sé un fattore di

rischio, che diviene più significativo oltre gli 80 anni. i neonati spesso sono portatori

asintomatici, anche di ceppi produttori di tossina. Sono popolazioni emergenti a rischio i

bambini e le puerpere (frequente contatto con le feci del neonato)

Co-morbosità (es. insufficienza renale cronica, fibrosi cistica, chirurgia del tratto intestinale

e biliare, neoplasie ematologiche, morbo di Crohn, colite ulcerativa)

Ospedalizzazione, soprattutto se protratta e/o dimora in strutture assistenziali

Terapia con farmaci per i disturbi correlati alla secrezione acida gastrica,

in particolare con inibitori di pompa protonica (PPI)

“Diagnosis and Treatment of Clostridium difficile in Adults: a Systematic Review”.JAMA.2015; 313(4):398-408 N Bagdasarianm e al

OBV:

SPECIFICARE QUALI INFORMAZIONI SONO DA REPERIRE AL MOMENTO DEL RICOVERO O DURANTE L’ASSISTENZA

““European surveillance of Clostridium difficile infections”, Protocollo, versione 2.2., ECDC novembre 2015

In un caso certo o potenziale di CDI cosa l’infermiere è essenziale che chieda, osservi o

sappia nel momento dell’accertamento?

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“Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile”, Documento di Indirizzo, rivista GIMPIOS, supplemento al volume 1, n°2, aprile-giugno 2011

ACCERTAMENTO AL MOMENTO DEL RICOVERO:

alterazione della flora microbica intestinale a seguito di terapia antibiotica, prolungata,

recente o pregressa

riduzione delle difese immunitarie, anche per terapie farmacologiche (es. paziente

oncologico in trattamento)

Alimentazione con sondino naso-gastrico, gastrostomia/PEG

Paziente con recidive ricorrenti (precedenti esami?)

Esami: endoscopici (rettocolonscopie), radiografie o TAC

recenti o pregresse

“Diagnosis and Treatment of Clostridium difficile in Adults: a Systematic Review”.JAMA.2015; 313(4):398-408 N Bagdasarianm e al

““European surveillance of Clostridium difficile infections”, Protocollo, versione 2.2., ECDC novembre 2015

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SEGNI E SINTOMI: (presenti all’ammissione o durante il ricovero)

diarrea (3 o più scariche nelle 24 ore di feci non formate - diarrea acquosa)

possono anche esserci

Dolori addominali

Febbre

Nausea

Disidratazione

SINTOMI GRAVI:

colite pseudomembranosa

colite fulminante

megacolon tossico

perforazione intestinale

““European surveillance of Clostridium difficile infections”, Protocollo, versione 2.2., ECDC novembre 2015

“Diagnosis and Treatment of Clostridium difficile in Adults: a Systematic Review”.JAMA.2015; 313(4):398-408 N Bagdasarianm e al

L’area del rischio infettivo, è un’area multidisciplinari. E’ evidente come nel casodel paziente con CDI la professione infermieristica e quella medica debbanointegrarsi a vicenda e comunicare.

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Gli strumenti clinico assistenziali condivisi dove segnalare i fattori di

rischio e segni e sintomi

Sono dati utili anche per

la sorveglianza di CDI

“TECHNICAL DOCUMENT European surveillance of Clostridium difficileinfections” Surveillance protocol version 2.2

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Quali sono le caratteristiche delle feci?

L’osservazione diretta delle feci è da ritenersi

essenziale nell’indirizzo diagnostico di CDI

(Tipologia:6-7 Bristol stool chart-campioni idonei),

ma non è sufficiente a trarre immediate

conclusioni.

Alcune alterazioni nelle caratteristiche delle feci,

possono essere comuni a diverse affezioni o

conseguenti a:

lassativi,

tumori,

interventi chirurgici intestinali,

diete scorrette,

alimentazione tramite PEG o SNG.

BRISTOL STOOL

CHART

OBV: DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DELLE FECI DIARROICHE DEL PAZIENTE CON CDI

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Raccolta, conservazione ed invio prelievo per Clostridium difficile

Qual è la corretta raccolta del campione?

Nella richiesta cartacea o informatizzata per il laboratorio

analisi andrà richiesta e specificato ciò che il clinico

prescrive. La ricerca delle tossine A o B di Clostridium

difficile (test molto rapido) o, meno utilizzato, l’esame

colturale con ricerca di CD.

“Diagnosis and Treatment of Clostridium difficile in Adults: a Systematic Review”.JAMA.2015; 313(4):398-408 N Bagdasarianm e al.

OBV: EVITARE ERRORI NELLA RACCOLTA O NELL’ INVIO DEL CAMPIONE

Scegliere e prediligere le

parti contenenti muco o

sangue.

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Immediatamente mettere in atto tutte le misure

preventive (precauzioni standard e da contatto)

fino all’arrivo del referto.

Registrazione della pratica, interpretazione dei risultati e continuità assistenziale

OBV:

EVITARE ERRORI COMUNICATIVI E DI PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE E DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

Registrare, nella documentazione clinico assistenziale l’esecuzione del

prelievo specificando la motivazione. E’ importante che l’infermiere, sappia

effettuare la lettura del referto di CD e che ci si ricordi di stampare sempre i

referti anche dei pazienti trasferiti o dimessi, avvisando subito l’Unità

Operativa che ha preso in carico il malato!

(CONTINUITA’ ASSISTENZIALE)

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OBV:

FORNIRE UN ESEMPIO DI MONITORAGGIO E PIANO DI ASSISTENZA CON

DEGLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELPAZIENTE CON CDI

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[email protected] Rischio Infettivo Ospedaliero

AUSL della Romagna - sede Rimini

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E’ importante che una struttura analizzi, riconosca e lavori sui rischi per la salute.

Gli infermieri hanno sempre avuto la responsabilità di identificare le persone, le

famiglie e le comunità esposte a rischi e di proteggerle da essi.

Tra i vari rischi dovrebbero essere scelti sulla base degli indicatoriregionali inerenti all’assistenza, riguardo all’accreditamento, in base allalegislazione sulla sicurezza del paziente, sui progetti e letteraturariguardante sul rischio infettivo.

ALCUNI ESEMPI:•Cod 00155 - Rischio Cadute;•Cod 00004 – Rischio di Infezione;•Cod 00086 – Rischio di compromissione dell’integrità cutanea;•Cod 00173 – Rischio di confusione mentale acuta;•Cod 00040 – Rischio di sindrome da immobilizzazione.

“Diagnosi infermieristiche, risultati, interventi collegamenti nanda, noc, nic” M. Johnson, G. Bulechek

•NANDA INTERNATIONAL, “Diagnosi infermieristiche: definizioni e classificazione 2009-2011”, Casa Editrice Ambrosiana, 2009