Corso per “Medici di Emergenza...

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1 Corso per Corso per Medici di Emergenza Medici di Emergenza territoriale territoriale (ai sensi del Decreto Dirigenziale n. 858 (ai sensi del Decreto Dirigenziale n. 858 del 27/7/2007) del 27/7/2007) Le maxi Le maxi - - emergenze emergenze Il Il Triage Triage

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    Corso perCorso per

    ““Medici di Emergenza Medici di Emergenza territorialeterritoriale””

    (ai sensi del Decreto Dirigenziale n. 858 (ai sensi del Decreto Dirigenziale n. 858 del 27/7/2007)del 27/7/2007)

    Le maxiLe maxi--emergenzeemergenze

    Il Il TriageTriage

  • 2

    ONNA (AQ) Aprile 2009

  • 3

    ONNA (AQ) Aprile 2009

  • 4

    ONNA (AQ) Aprile 2009

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    ONNA (AQ) Aprile 2009

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    ONNA (AQ) Aprile 2009

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    ONNA (AQ) Aprile 2009

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    Normativa di riferimentoNormativa di riferimento•• DP 27/3/92 DP 27/3/92 •• L. R. n.24/1994L. R. n.24/1994•• Legge 225 del 24/2/95Legge 225 del 24/2/95•• Linee Guida D.L. del 17/5/1996Linee Guida D.L. del 17/5/1996•• DL 112/98 DL 112/98 ““Funzioni conferite alle Regioni in materia di Funzioni conferite alle Regioni in materia di

    protezione Civileprotezione Civile””•• GU 109 del 12 maggio 2001 GU 109 del 12 maggio 2001 ““Criteri di massima per Criteri di massima per

    ll’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari””•• D.G.R.D.G.R. n. 1360/2001 n. 1360/2001 DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DIRETTIVA DEL PRESIDENTE

    DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 dicembre 2007:DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 dicembre 2007:““Procedure e modulistica del triage sanitario nelle Procedure e modulistica del triage sanitario nelle catastrofi (pubblicata su GU 91 DEL 17.4.08)catastrofi (pubblicata su GU 91 DEL 17.4.08)””

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    ••Incidente Incidente maggiore/maximaggiore/maxi --emergenza (ad emergenza (ad effetto limitato)effetto limitato)

    ••CatastrofeCatastrofe

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    Incidenti maggiori (maxi Incidenti maggiori (maxi emergenze ad effetto limitato)emergenze ad effetto limitato)

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    Incidente maggioreIncidente maggiore

    Evento che coinvolge un numero elevato Evento che coinvolge un numero elevato

    di vittime, di vittime, ma non le infrastrutture di Comando e Controllo di un determinato un determinato territorio, producendo una improvvisa e territorio, producendo una improvvisa e grave grave sproporzionesproporzione limitata nel tempo limitata nel tempo ((inferioreinferiore alle 12 ore), tra richieste di alle 12 ore), tra richieste di soccorso e risorse disponibili.soccorso e risorse disponibili.

  • 12

    NaturaliNaturali

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    StradaliStradali

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    AereiAerei

    FerroviariFerroviari

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    AttentatiAttentati

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    CatastrofeCatastrofe

  • 17

    MAXIEMERGENZA

    E’ una situazione catastrofica naturale o conseguente all’azione dell’uomo, in cui si determina una sproporzione tra le richieste di soccorso delle persone coinvolte e la possibilitàdi prestare soccorso con possibile compromissione di strutture di soccorsosanitario e logistiche locali destinata a perdurare nel tempo (oltre le 12 ore).

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    TerremotiTerremoti

    AlluvioniAlluvioni

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    MaremotiMaremoti

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    EruzioniEruzionivulcanichevulcaniche

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    IndustrialiIndustriali

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    Emergenze Emergenze ProfughiProfughi

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    Il ruolo del Il ruolo del ““118118””

    ““ Il 118, con la sua organizzazione Il 118, con la sua organizzazione funzionale di dimensioni provinciali, funzionale di dimensioni provinciali, raccordata con le strutture territoriali raccordata con le strutture territoriali ed ospedaliere e con le istituzioni ed ospedaliere e con le istituzioni pubbliche e private che cooperano pubbliche e private che cooperano nella risposta dellnella risposta dell ’’emergenza, emergenza, costituisce costituisce ll ’’ interlocutore privilegiatointerlocutore privilegiatodella Prefettura in campo sanitario.della Prefettura in campo sanitario. ””

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Livelli di allerta delLivelli di allerta del““Servizio 118Servizio 118””

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    ••Livello 0Livello 0

    ••Livello 1Livello 1

    ••Livello 2Livello 2

    ••Livello 3Livello 3

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Livello 0Livello 0

    Normale livello di attivitNormale livello di attivit àà

    •• Vengono attivate le risorse ordinarieVengono attivate le risorse ordinarie•• Vengono utilizzate le normali procedure Vengono utilizzate le normali procedure

    di gestionedi gestione

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Livello 1Livello 1Situazioni di rischio prevedibili nelle Situazioni di rischio prevedibili nelle quali vi quali vi èè una notevole affluenza di una notevole affluenza di persone (gare, concerti, persone (gare, concerti, manifestazioni).manifestazioni).•• Vengono attivate in loco postazioni di Vengono attivate in loco postazioni di

    assistenza preventivaassistenza preventiva•• Vengono raccolte informazioni atte a Vengono raccolte informazioni atte a

    monitorare lmonitorare l ’’evento.evento.•• La CO dispone di tutte le informazioni La CO dispone di tutte le informazioni

    relative al dispositivo di soccorso ed relative al dispositivo di soccorso ed èè in in grado di coordinare lgrado di coordinare l ’’ interventointervento

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Livello 2Livello 2

    Situazioni di rischio prevedibili Situazioni di rischio prevedibili preceduti da fenomeni precursori preceduti da fenomeni precursori (allagamenti, incendi, frane)(allagamenti, incendi, frane)

    •• Allertamento di risorse aggiuntive Allertamento di risorse aggiuntive pronte a intervenire entro 15pronte a intervenire entro 15 ’’ su su richiesta delle autoritrichiesta delle autorit àà prepostepreposte

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Livello 3Livello 3

    Massimo livello di allerta Massimo livello di allerta

    attivato nei casi di maxi attivato nei casi di maxi

    EmergenzaEmergenzaViene avvertita la CO 118 di Genova Viene avvertita la CO 118 di Genova

    (funzione di coordinamento regionale)(funzione di coordinamento regionale)

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Alcune considerazioni sulle Alcune considerazioni sulle catastroficatastrofi

    •• Estrema difficoltEstrema difficoltàà iniziale nel coordinamento iniziale nel coordinamento degli interventi di soccorsodegli interventi di soccorso

    •• InaffidabilitInaffidabilitàà delle infrastrutture dei sistemi di delle infrastrutture dei sistemi di comunicazione e trasportocomunicazione e trasporto

    •• Probabile prioritProbabile prioritàà del supporto tecnico su quello del supporto tecnico su quello sanitariosanitario

    •• La gestione della prima fase La gestione della prima fase èè a carico delle a carico delle persone presentipersone presenti

    •• La grande maggioranza di sopravvissuti La grande maggioranza di sopravvissuti èècoinvolta psichicamente (25% può aiutare)coinvolta psichicamente (25% può aiutare)

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    Risposta ad un intervento Risposta ad un intervento catastroficocatastrofico

    Risposta immediata Risposta immediata •• data dagli organi territoriali sulla base delle data dagli organi territoriali sulla base delle risorse locali immediatamente disponibilirisorse locali immediatamente disponibili

    Risposta differita Risposta differita •• Sviluppo della catena dei soccorsi Sviluppo della catena dei soccorsi

    dalldall ’’esterno dellesterno dell ’’area interessataarea interessata

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    •• InvioInvio MSB & MSAMSB & MSA•• InoltroInoltro delladella notizianotizia allealle altrealtre CO CO tecnichetecniche•• InoltroInoltro delladella notizianotizia allaalla PrefetturaPrefettura•• InoltroInoltro delladella notizianotizia aiai ResponsabiliResponsabili interni interni

    ((DirettoreDirettore 118, Capo118, Capo--salasala))•• AllertaAllerta OspedaliOspedali (PS & DM)(PS & DM)•• AllertaAllerta CO 118 CO 118 regionaleregionale & & confinanticonfinanti•• AllertaAllerta MSB & MSA del MSB & MSA del sistemasistema•• ReclutamentoReclutamento risorserisorse ((umaneumane e e materialimateriali))

    ______________________

    RispostaRisposta immediataimmediata delladella CO 118CO 118

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    EQUIPAGGIO BLS SUL POSTO• Valutare la scena in sicurezza**• Rischio evolutivo (fumo? esplosione?)• Accessibilità dei mezzi di soccorso• Valutare il numero presunto di feriti• Possibilità di recupero• Patologia e necessità prevalenti (traumi, intoss,

    ustioni)

    • Mantenere le comunicazioni con la CO 118• Iniziare il “triage”

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    Competenze & responsabilitCompetenze & responsabilit àà

    •• SalvataggioSalvataggio : : èè prioritario rispetto al prioritario rispetto al soccorso, soccorso, èè assicurato dai VVF, in assicurato dai VVF, in presenza di rischio evolutivopresenza di rischio evolutivo

    •• SoccorsoSoccorso : : segue il salvataggio, segue il salvataggio, èècompetenza del Servizio sanitariocompetenza del Servizio sanitario

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    ScopoScopo

    •• InformazioneInformazione

    •• ConfermaConferma

    •• Coordinamento (organizzazione!)Coordinamento (organizzazione!)

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    Costituzione delCostituzione delPosto di Comando AvanzatoPosto di Comando Avanzato

    •• Il primo mezzo del 118Il primo mezzo del 118

    •• La prima vettura delle FFOLa prima vettura delle FFO

    •• La prima vettura dei VVFLa prima vettura dei VVF

    Importanza della collaborazione Importanza della collaborazione

    fra queste tre componentifra queste tre componenti

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Organizzazione sanitariaOrganizzazione sanitaria

    •• Direttore Soccorsi Sanitari Direttore Soccorsi Sanitari -- DSSDSS•• Direttore di TriageDirettore di Triage•• Direttore al TrasportoDirettore al Trasporto•• Personale che opera nellPersonale che opera nell ’’area del area del

    Triage/Posto Medico Triage/Posto Medico AvanzatoAvanzato --PMAPMA

    Il personale Il personale direttivo direttivo èè identificato con delle identificato con delle pettorinepettorine

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Direttore Soccorsi SanitariDirettore Soccorsi Sanitari(DSS)(DSS)

    •• Responsabile sul posto del Responsabile sul posto del coordinamento dellcoordinamento dell ’’ intervento sanitariointervento sanitario

    EE’’ il Responsabile del 118 o un altro medico da il Responsabile del 118 o un altro medico da lui delegato (nelle prime fasi lui delegato (nelle prime fasi èè solitamente il solitamente il medico della automedica)medico della automedica)

    Costituisce assieme al Comandante VVF e FFO Costituisce assieme al Comandante VVF e FFO il posto di comando avanzatoil posto di comando avanzato

    Mantiene un contatto continuo con : PMAMantiene un contatto continuo con : PMACentrale CO Centrale CO –– Direttore Triage Direttore Triage –– Capo Trasporti Capo Trasporti

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 39

    Direttore del TriageDirettore del Triage

    •• Supervisiona e coordina le operazioni Supervisiona e coordina le operazioni di triage nelldi triage nell ’’area Triage/PMAarea Triage/PMA

    EE’’ un medico, o un infermiere, un medico, o un infermiere, incaricato dal DSSincaricato dal DSS

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

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    Direttore al TrasportoDirettore al Trasporto

    •• Gestisce la movimentazione dei mezzi di Gestisce la movimentazione dei mezzi di soccorso sanitario (ambulanze in arrivo soccorso sanitario (ambulanze in arrivo sul posto e in evacuazione dei pazienti sul posto e in evacuazione dei pazienti verso gli ospedali)verso gli ospedali)

    EE’’ un infermiere o un soccorritore o autista un infermiere o un soccorritore o autista incaricato dal DSSincaricato dal DSS

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 41

    Area triage/Posto Medico Area triage/Posto Medico Avanzato Avanzato -- PMAPMA

    •• Area localizzata in zona sicura Area localizzata in zona sicura (utilizzo di una struttura preesistente o (utilizzo di una struttura preesistente o trasportata sul posto)trasportata sul posto)

    Primi trattamenti indifferibili Primi trattamenti indifferibili organizzazione della evacuazione verso gli organizzazione della evacuazione verso gli ospedali identificatiospedali identificati

    •• Presidiato da medici, infermieri, eventuale Presidiato da medici, infermieri, eventuale altro personale (Associazioni di Volontariato)altro personale (Associazioni di Volontariato)

  • 42

    Sviluppo del sistema Sviluppo del sistema di soccorso sanitariodi soccorso sanitario

  • 43

    La catena di comando sul postoLa catena di comando sul posto

    DIRETTORE SOCCORSI(Comandante VVF)

    Nominato dal Prefetto

    D.S.S.DIRETTORE SOCCORSI

    SANITARI(Responsabile 118)

    COMANDANTE DELLA POLIZIA

    FUNZIONARIO VVF

    Forze dell’ordineCC- Polizia - VVUU

    Strutture sanitarieOspedali Strutture VVF

    Forze dell’ordineCC- Polizia - VVUU

    Strutture VVF

  • 44

    Obiettivo dell’interventosanitario

    Permettere la sopravvivenza del maggior numero di persone

    (in una situazione caratterizzata da una scarsità assoluta o relativa di risorse)

  • 45

    TRIAGETRIAGETrier = ScegliereTrier = Scegliere

    Nel Nel corsocorso didi maxiemergenzemaxiemergenzeèè ilil processoprocesso didi suddivisionesuddivisione deidei

    pazientipazienti in in classiclassi didi gravitgravitàà in base in base alleallelesionilesioni riportateriportate ed ed allealle prioritprioritàà didi

    trattamentotrattamento o o didi evacuazioneevacuazione

  • 46

    Il triage deve essere

    • Semplice

    • Ripetuto

    • Funzionale

  • 47

    Risorse

    • Tempo

    • Personale formato

    • Equipaggiamento

  • 48

    METODI DI TRIAGE

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    SISTEMA FRANCESE

    Nato nei primi anni 80, considera iltriage un atto prettamente medico.

    Prevede due categorie:• Urgenze assolute• Urgenze relative• Varie sottoclassi

    Il pregio Il pregio èè quello di consentire una quello di consentire una valutazione accurata con scarse valutazione accurata con scarse possibilitpossibilitàà di errore.di errore.Il limite Il limite èè che deve essere effettuato da che deve essere effettuato da personale medico con esperienza, risulta personale medico con esperienza, risulta poi caratterizzato da una eccessiva poi caratterizzato da una eccessiva suddivisione in sottoclassi di gravitsuddivisione in sottoclassi di gravitàà..

  • 50

    CAREFLIGHT TRIAGE

    Considera respiro,polso radiale e valuta ed enfatizza lo stato dConsidera respiro,polso radiale e valuta ed enfatizza lo stato di coscienzai coscienza

  • 51

    SISTEMA S.I.E.V.E.

    Protocollo utilizzato dalla NATO, eseguito sul luogo dell’evento da personale medico e paramedico, suddivide in classi di priorità con metodo decrescente da T1 a T4.I feriti in grado di camminare vengono categorizzati T3 (verde)

  • 52

    SISTEMA C.E.S.I.R.A.

    Nato nei primi anni 90 èrivolto a squadre di soccorso prive di componente medica e quindi nell’impossibilità di constatare l’avvenuto decesso.Deriva dallo S.T.A.R.T. prevede 7 domande le cui risposte determinano il grado di priorità.

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 53

    Metodo S.T.A.R.T.

  • 54

    S.T.A.R.T.

    • Ideato per soccorritori nel 1982• Basato sulla rilevazione di:

    respirocircolostato mentale

    • Usa codice colore

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 55

    S. T. A. R. T.SIMPLE TRIAGE AND RAPID TREATMENT

    Cammina?SIno

    Respira dopo apertura vie aeree?

    >30 atti minuto

    < 30 atti minuto

    Polso radiale presente?

    NO si Risponde ad ordini semplici

    (es stringere la mano)

    NO SI

    no

    no

  • 56

    Valutazione iniziale

    • Chiedere a tutte le persone in grado di camminare di raccogliersi presso un’area vicino al luogo dell’evento e sicura da rischi evolutivi

    QUESTE PERSONE VENGONO CLASSIFICATE COME

    CODICE VERDEPoi vai al paziente seguente

  • 57

    Valutare la presenza di respiro

    Respirazione assente, apri le vie aeree e controlla se:

    il respiro riprende: CODICE ROSSO

    il respiro non riprende: CODICE NERO

    vai al paziente seguente

  • 58

    Considerazioni sul respiro

    • La posizione di mantenimento delle vie aeree può essere mantenuta da una delle persone presenti, piuttosto che da un soccorritore

    • I codici neri devono essere rivalutati dal medico appena possibile

    • La presenza di respiro significa che i centri encefalici, la muscolatura, l’apparato cardiocircolatorio sono in quel momento funzionanti.

  • 59

    Valutare la frequenza di respiro

    A respirazione presente conta la frequenza:

    più di 30 atti al minuto: CODICE ROSSOvai al paziente seguente

    Se ha meno di 30 atti al minuto controlla:

  • 60

    Rilevare il polso radiale o il riempimento capillare

    • Polso radiale assente, o riempimento capillare lento (maggiore di 2 secondi):

    CODICE ROSSOvai al paziente seguente

    • Polso radiale presente, o riempimento capillare rapido (minore di 2 secondi) controlla:

  • 61

    Sollecitare la risposta agli ordini semplici

    • Non risponde agli ordini semplici:CODICE ROSSO

    • Risponde agli ordini semplici:CODICE GIALLO

  • 62

    Chi fa il triage?

    Sul posto, appena possibile:• VVF• Personale 118• Soccorritori • Forze dell’ordine

  • 63

    Area triage/PMA:

    •• Medico o in sua assenza infermiere Medico o in sua assenza infermiere con:con:–– solidesolide basibasi clinichecliniche

    –– capacitcapacitàà decisionalidecisionali rapiderapide

    –– formazioneformazione specificaspecifica

    –– (In ogni caso deve essere il soggetto con (In ogni caso deve essere il soggetto con maggiore esperienza)maggiore esperienza)

  • 64

    NELL’AREA TRIAGE/P. M. A.S.T.A.R.T.

    •Rapido identificazione dei codici verdi•Semplicità e facilità applicazione (tempo

  • 65

    In ospedale

    • Team di triage medico e infermiere

    • Questo personale deve possedere una profonda conoscenza dell’ospedale

  • 66

    IN OSPEDALE: DEA

    • S. T. A. R. T.– poco adatto a realtà ospedaliera

    • F. A. S. T.– più indicato e preciso associato

    all’esperienza del “triagista” permette di inviare il paziente nel luogo più idoneo al trattamento

  • 67

    SISTEMA F. A. S. T. (First Assessement and Sequential Triage)

    Estremamente preciso, indicato in ambiente ospedaliero.Valutazione di otto parametri

    » Pervietà vie aeree» Frequenza respiratoria» Saturazione periferica» Ipoventilazione dx e sx» Frequenza cardiaca» Pressione arteriosa» Importanti emorragie visibili» A.V.P.U.

  • 68

    Cartellini di triage

  • 69

    Area triage/Posto Medico Area triage/Posto Medico Avanzato (PMA)Avanzato (PMA)

    Area localizzata in zona sicura Area localizzata in zona sicura (utilizzo di una struttura preesistente o (utilizzo di una struttura preesistente o trasportata sul posto)trasportata sul posto)

    Primi trattamenti indifferibili Primi trattamenti indifferibili organizzazione della evacuazione verso gli organizzazione della evacuazione verso gli ospedali identificatiospedali identificati

    Presidiato da medici, infermieri, eventuale altro Presidiato da medici, infermieri, eventuale altro personale (Associazioni di Volontariato)personale (Associazioni di Volontariato)

  • 70

    Il P. M. A.

    Può essere:

    • Strutturato (tenda, struttura mobile, ecc)• Funzionale (zona riparata, stanza di un

    edificio, ambulanza,• di 1°livello (appena possibile)• di 2°livello (con ponderazione della

    logistica)

  • 71

    Cosa si fa nel PMACosa si fa nel PMA•• Stabilizzazione Stabilizzazione primariaprimaria delle funzioni delle funzioni

    vitali iniziate nel triagevitali iniziate nel triage

    •• Trattamenti Trattamenti indifferibiliindifferibili ((i.o.t.i.o.t., drenaggio , drenaggio pnxpnxiperteso, controllo emorragie esterne, reperimento iperteso, controllo emorragie esterne, reperimento vena, ecc.)vena, ecc.)

    •• Triage di uscitaTriage di uscita ai vari ospedali ai vari ospedali (deciso in (deciso in base alle necessitbase alle necessitàà del paziente ed alle risorse del paziente ed alle risorse disponibili)disponibili)

  • 72bermano2004 72

    PMA

    CantierePiccola noria

    H

    H

    H

    H

    Grande noria

  • 73

    CANTIERE

    • Area che costituisce l’unità elementare d’intervento per consentire una ottimale distribuzione delle squadre di soccorso

    (Es.: macerie di stabile crollato, troncone di fusoliera di aeromobile precipitato, carrozza ferroviaria di un convoglio deragliato, etc.)

  • 74

    NoriaNoria

    •• PICCOLA NORIAPICCOLA NORIA o noria di salvataggio, o noria di salvataggio, trasporto di pazienti dal luogo delltrasporto di pazienti dal luogo dell’’evento evento al PMA.al PMA.

    •• GRANDE NORIAGRANDE NORIA o noria di o noria di ospedalizzazione, trasporto dal PMA agli ospedalizzazione, trasporto dal PMA agli ospedali adeguati a quel tipo di malato.ospedali adeguati a quel tipo di malato.

  • 75

    Ambulanze (mezzo primario): verificare la disponibilità e l’ adeguatezza

    Elicottero (mezzo particolare) più adatto con vie di comunicazione inagibili, ma capacità di trasporto feriti minima !

    Mezzi speciali (fuoristrada, 4x4, treno,ecc)

    Trasporto sanitario nella Trasporto sanitario nella norianoria

  • 76

    PRIORITA’ DI EVACUAZIONE

    • E’ stabilita dal DSS in base alla situazione locale, alle risorse disponibili,e comunicata al direttore dei trasporti, alla CO 118 che informerà le strutture coinvolte.

  • 77

  • 78

    Le comunicazioniLe comunicazioni

    •• Quale Quale èè lo scopo della comunicazione?lo scopo della comunicazione?

    •• PerchPerchéé sono importanti le comunicazioni?sono importanti le comunicazioni?

    •• Quali sono i metodi migliori di Quali sono i metodi migliori di comunicazione negli incidenti maggiori?comunicazione negli incidenti maggiori?

  • 79

    CaratteristicheCaratteristiche

    •• RapidaRapida

    •• AffidabileAffidabile

    •• SempliceSemplice

    •• Possibilmente documentabilePossibilmente documentabile

  • 80

    Metodi di comunicazioneMetodi di comunicazione

    •• Radio fissa o portatile Radio fissa o portatile (per convenzione mantiene (per convenzione mantiene il proprio nominativo)il proprio nominativo)

    •• Telefono fisso, cellulare, satellitareTelefono fisso, cellulare, satellitare

    •• Altri sistemi Altri sistemi (megafono, fischietto, segnali manuali, (megafono, fischietto, segnali manuali, luminosi, ecc)luminosi, ecc)

  • 81

    RadioRadio

    •• Sistema Sistema ““a frequenza singolaa frequenza singola”” o aperta o aperta (tutti possono parlare con tutti)(tutti possono parlare con tutti)

    •• Sistema a due frequenze Sistema a due frequenze : ciascuno può : ciascuno può trasmettere e ricevere solo da Centrale Operativa trasmettere e ricevere solo da Centrale Operativa (detta controllo), (detta controllo), controllocontrollo può trasmettere e ricevere può trasmettere e ricevere da tutti.da tutti.

  • 82

    Principi della trasmissione radioPrincipi della trasmissione radio

    •• Accuratezza dellAccuratezza dell’’informazioneinformazione

    •• BrevitBrevitàà della conversazionedella conversazione

    •• Chiarezza Chiarezza (velocit(velocitàà inferiore alla conversazione, inferiore alla conversazione, tonalittonalitàà preferibilmente alta, volume adeguato senza preferibilmente alta, volume adeguato senza gridare o sussurrare, gridare o sussurrare, lasciare il tempo per il cambio.)lasciare il tempo per il cambio.)

  • 83

    Prova radioProva radio

    •• EE‘‘ una verifica che viene richiesta ad uno una verifica che viene richiesta ad uno o pio piùù utenti in zone utenti in zone ““difficilidifficili”” per per valutazionevalutazione

    es. es. Mobile 100 a mobile 120 per prova Mobile 100 a mobile 120 per prova radio passo.radio passo.

  • 84

    Radio:Radio:rilanciare un messaggiorilanciare un messaggio

    •• Se non tutti gli utenti sono in contatto con Se non tutti gli utenti sono in contatto con la CO, la CO, èè talora necessario passare il talora necessario passare il messaggio da un utente allmessaggio da un utente all’’altro. altro.

    •• Il mittente indica che il messaggio deve Il mittente indica che il messaggio deve essere rilanciato ad un altro utente.essere rilanciato ad un altro utente.

  • 85

    TelefonoTelefonoVantaggiVantaggi

    •• Conversazione libera, Conversazione libera, senza proceduresenza procedure

    •• Comunicazione fuori Comunicazione fuori dalle maglie radiodalle maglie radio

    •• Copertura nazionale Copertura nazionale ed internazionale ed internazionale

    SvantaggiSvantaggi

    •• Assenza di Assenza di coordinamento centralecoordinamento centrale

    •• Numero di celle limitato Numero di celle limitato e possibile saturazione e possibile saturazione del sistema o del sistema o distruzione dei pontidistruzione dei ponti

  • 86

    ALTRI SISTEMI DI ALTRI SISTEMI DI COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

    •• CORRIERI CORRIERI (messaggi scritti!)(messaggi scritti!)

    •• MEGAFONOMEGAFONO

    •• TRASMISSIONI RADIO/TELEVISIVETRASMISSIONI RADIO/TELEVISIVE

    •• TELEMEDICINATELEMEDICINA

  • 87

    Dal momento un cui saranno attivi i COMtutte le operazioni e le relative

    comunicazioni seguiranno il MODELLO DI INTERVENTO

    CCS

    COM

    COC

    COC

    COCCOC

    COC

    COM

    COC

    SORSTRATEGIE GENERALI

    RISORSE STRAORDINARIE

    RECEPIMENTO STRATEGIE GENERALI ORGANIZZAZIONE OPERATIVA

    GESTIONE RISORSE A SUPPORTO COMUNI

    GESTIONE RISORSE ERISPOSTE OPERATIVE

    LOCALI

    Di.Com.a.C.

  • 88

    Livelli strategici di Livelli strategici di organizzazioneorganizzazione

    •• Catena di comando nazionale:Catena di comando nazionale:

    –– Direzione Comando e Controllo (Direzione Comando e Controllo (DiCoMaCDiCoMaC ), ), rappresenta lrappresenta l‘‘organo di coordinamento organo di coordinamento nazionale delle strutture di Protezione Civile nazionale delle strutture di Protezione Civile nellnell’’area colpita. Viene attivato dal DPC in area colpita. Viene attivato dal DPC in seguito alla dichiarazione dello stato di seguito alla dichiarazione dello stato di emergenzaemergenza..

    DL 112/98DL 112/98

  • 89

    Centro di Coordinamento dei Centro di Coordinamento dei SoccorsiSoccorsi

    Catena di comando provinciale:Catena di comando provinciale:Centro di Coordinamento dei Soccorsi (Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCSCCS), ), èè

    composto dai responsabili di tutte le strutture composto dai responsabili di tutte le strutture operative presenti sul territorio provinciale. Viene operative presenti sul territorio provinciale. Viene attivato dal Prefettoattivato dal Prefetto

    Il Servizio 118 Il Servizio 118 èè ricompreso nella funzione 2 ricompreso nella funzione 2 ( sanit( sanitàà umana e veterinaria, assistenza sociale)umana e veterinaria, assistenza sociale)

    DL 112/98DL 112/98

  • 90

    Centro Coordinamento SoccorsiCentro Coordinamento SoccorsiCCSCCS

    Massimo organo di coordinamento delle Massimo organo di coordinamento delle attivitattivitàà di Protezione Civile/Difesa Civile a di Protezione Civile/Difesa Civile a livello provinciale ed livello provinciale ed èè formato dai formato dai Responsabili di tutte le componenti e Responsabili di tutte le componenti e strutture operative presenti nel territorio. strutture operative presenti nel territorio.

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 91

    FUNZIONE C.C.S.FUNZIONE C.C.S.

    I responsabili delle varie strutture dovranno:I responsabili delle varie strutture dovranno:

    1.1. Individuare le strategie dIndividuare le strategie d’’intervento per il intervento per il superamento dellsuperamento dell’’emergenzaemergenza

    2.2. Razionalizzare le risorse disponibiliRazionalizzare le risorse disponibili

    3.3. Garantire coordinamento dei C. O. M.Garantire coordinamento dei C. O. M.

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 92

    Livelli strategici di Livelli strategici di organizzazioneorganizzazione

    •• Catena di comando localeCatena di comando locale

    –– Centri Operativi Misti (Centri Operativi Misti (COMCOM) : strutture ) : strutture decentrate che insistono su territori di pidecentrate che insistono su territori di piùùComuni (dove possono essere presenti Comuni (dove possono essere presenti COCCOC), costituite dai loro rappresentanti e ), costituite dai loro rappresentanti e delle loro strutture operative delle loro strutture operative

    –– operano sul territorio di pioperano sul territorio di piùù comuni in comuni in supporto alle attivitsupporto alle attivitàà dei sindacidei sindaci

    DL 112/98DL 112/98

  • 93

    San Demetrio Ne’ Vestini (AQ)

  • 94

    FUNZIONI DI SUPPORTO PER CCS- COM

    F.14Coordinamento Centri Operativi

    F.14Coordinamento Centri Operativi

    F.10 Strutture Operative

    F.10 Strutture Operative

    F.8 Servizi EssenzialiF.8 Servizi Essenziali

    F.7Telecomunicazioni

    F.7Telecomunicazioni

    F.6 Trasporti e Circolazione,

    viabilità

    F.6 Trasporti e Circolazione,

    viabilità

    F.5 materiali e mezzi

    F.5 materiali e mezzi

    F.4 VolontariatoF.4 Volontariato

    F.2 SanitàF.2 Sanità

    F.1 Tecnica e di pianificazioneF.1 Tecnica e di pianificazione

  • 95

    Funzione di supporto n. 2Funzione di supporto n. 2SanitSanit àà umana e veterinaria, umana e veterinaria,

    assistenza socialeassistenza sociale

    1.1. Primo soccorso e assistenza sanitariaPrimo soccorso e assistenza sanitaria2.2. Interventi di sanitInterventi di sanit àà pubblicapubblica3.3. AttivitAttivit àà di assistenza psicologica e di di assistenza psicologica e di

    assistenza sociale alla popolazioneassistenza sociale alla popolazione

    DL 112/98DL 112/98

  • 96

    PrimoPrimo soccorsosoccorso

    1.1. Soccorso immediato ai feritiSoccorso immediato ai feriti2.2. Recupero salme (aspetti legali e Recupero salme (aspetti legali e

    gestionali)gestionali)3.3. Gestione dei pazienti degenti in Gestione dei pazienti degenti in

    strutture ospedaliere danneggiatestrutture ospedaliere danneggiate

    DL 112/98DL 112/98

  • 97

    Assistenza sanitariaAssistenza sanitaria

    44.. Fornitura di farmaci e presidi Fornitura di farmaci e presidi medico chirurgici per la medico chirurgici per la popolazione colpitapopolazione colpita

    5.5. Assistenza sanitaria di base e Assistenza sanitaria di base e specialisticaspecialistica

    DL 112/98DL 112/98

  • 98

    Interventi di sanitInterventi di sanit àà pubblicapubblica

    Vigilanza igienicoVigilanza igienico --sanitariasanitaria--controlli sulle acque potabili,controlli sulle acque potabili,--disinfezione e disinfestazione,disinfezione e disinfestazione,--controllo degli alimenti,controllo degli alimenti,--smaltimento alimenti avariatismaltimento alimenti avariati--profilassi delle malattie infettive e profilassi delle malattie infettive e parassitarieparassitarie--problematiche veterinarieproblematiche veterinarie

    DL 112/98DL 112/98

  • 99

    Assistenza psicologica e Assistenza psicologica e sociale alla popolazionesociale alla popolazione

    1.1. Assistenza psicologicaAssistenza psicologica2.2. Igiene mentaleIgiene mentale3.3. Assistenza sociale, Assistenza sociale,

    domiciliare, geriatricadomiciliare, geriatrica

    DL 112/98DL 112/98

  • 100

    Risposta differita della C.O. Risposta differita della C.O. 118118

    •• ALLERTAMENTO FUNZIONI ALLERTAMENTO FUNZIONI MEDICO LEGALIMEDICO LEGALI(gestione e riconoscimento salme)(gestione e riconoscimento salme)

    •• ALLERTAMENTO ALLERTAMENTO SANITASANITA’’ PUBBLICAPUBBLICA(acque,smaltimento rifiuti, disinfezione)(acque,smaltimento rifiuti, disinfezione)

    •• ALLERTAMENTO ALLERTAMENTO SANITASANITA’’ ANIMALEANIMALE (gestione e (gestione e smaltimento carcasse)smaltimento carcasse)

    •• FORNITURAFORNITURA FARMACI AI FARMACI AI P.M.A.P.M.A.

  • 101

    Risposta differita sul terrenoRisposta differita sul terreno

    •• U.M.S.SU.M.S.S..

    •• Tenda per PMA,Tenda per PMA,

    •• Accoglimento salmeAccoglimento salme

    •• Gruppo elettrogenoGruppo elettrogeno

    •• Luci da campoLuci da campo

    •• UNIDECUNIDEC

    •• T. spinali, tutori,collariT. spinali, tutori,collari

    •• Barelle impilabiliBarelle impilabili

    •• Casse ministeriali Casse ministeriali (R(R--GG--VV--A)A)

    •• Personale sanitarioPersonale sanitario

    •• Squadra decontaminaSquadra decontamina..

  • 102

    U.M.S.S.U.M.S.S.UnitUnit àà Mobile Soccorso SanitarioMobile Soccorso Sanitario

    •• Rapida attivazioneRapida attivazione

    •• Materiale di soccorso (casse colore)Materiale di soccorso (casse colore)

    •• Materiale logistico (tende, barelle, gruppo Materiale logistico (tende, barelle, gruppo elettrogeno, ecc.)elettrogeno, ecc.)

    •• Autonomia di almeno 12 ore Autonomia di almeno 12 ore

    •• DPI (caschi, tute, guanti, maschere, DPI (caschi, tute, guanti, maschere, autorespiratori, ecc.)autorespiratori, ecc.)

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 103

    PMA PMA IIII°° livellolivello

    •• Pronto nel piPronto nel piùù breve tempo possibilebreve tempo possibile

    •• CapacitCapacitàà di trattamento di 50 pazienti di trattamento di 50 pazienti codice giallo/rosso nellcodice giallo/rosso nell’’arco di 24 ore e per arco di 24 ore e per tre giornitre giorni

    •• Autonomia operativa di 72 oreAutonomia operativa di 72 ore

    Gazzetta Ufficiale n. 196 del25 agosto 2003Gazzetta Ufficiale n. 196 del25 agosto 2003 ””

  • 104

    San Demetrio Ne’ Vestini (AQ)

  • 105

    Santa Maria del Ponte (AQ)

  • 106

    UnitUnit àà Mobili Mobili MedicoMedico --ChirugicheChirugiche /Ospedali da /Ospedali da campo*campo*

    •• Strutture mobili in grado di offrire un livello di Strutture mobili in grado di offrire un livello di cure intermedio tra il primo soccorso ed il cure intermedio tra il primo soccorso ed il trattamento definitivotrattamento definitivo

    –– Interventi chirurgici di urgenza, assistenza intensiva Interventi chirurgici di urgenza, assistenza intensiva per piper piùù ore, degenza e osservazione clinicaore, degenza e osservazione clinica

    *Autosufficienza*Autosufficienza sotto il profilo sanitario e logistico sotto il profilo sanitario e logistico di almeno 48 oredi almeno 48 ore

  • 107

    Caratteristiche delle componenti Caratteristiche delle componenti di soccorsodi soccorso

    •• Mobilitazione in tempi breviMobilitazione in tempi brevi

    •• Completa autonomia operativa e logistica Completa autonomia operativa e logistica per non meno di 3 giorni per non meno di 3 giorni ““ogni tempoogni tempo”” e e ““ogni terrenoogni terreno””

    •• DisponibilitDisponibilitàà autonoma di strumenti per le autonoma di strumenti per le radioradio--tele comunicazionitele comunicazioni

    •• Caratteristiche di trasportabilitCaratteristiche di trasportabilitàà su mezzi su mezzi terrestri, navali & aereiterrestri, navali & aerei

  • 108

    LOTTI CATASTROFELOTTI CATASTROFE(CASSE COLORE)(CASSE COLORE)

    •• ROSSOROSSO materiale per supporto materiale per supporto cardiocircolatoriocardiocircolatorio

    •• BLUBLU materiale per supporto respiratoriomateriale per supporto respiratorio

    •• VERDEVERDE materiale per medicazione e materiale per medicazione e immobilizzazioneimmobilizzazione

    •• GIALLOGIALLO materiale non sanitariomateriale non sanitario

    ““ Criteri di massima per lCriteri di massima per l ’’organizzazione dei soccorsi sanitariorganizzazione dei soccorsi sanitari ””

  • 109

    GESTIONE DELLA MORTE

    • Chi constata la morte?• Come vengono identificati i morti?• Come si etichettano le salme?• Quando possono essere rimossi i

    cadaveri?• Dove devono essere

    conservati/inviati i morti?• Sostegno ai vivi

  • 110

    CHI CONSTATA LA MORTE?Qualunque operatore può considerare morto un paziente quando effettui il “ triage” e riscontri dopo l’apertura delle vie aeree che non vi èattività respiratoria, ma la constatazione della morte è un atto medico da cui discendono effetti giuridici e deve essere effettuato in maniera convenzionale dal primo medico che esamini la salma.

    La certificazione della morte è un atto medico che richiede quasi sempre un esame post mortem.

  • 111

    COME IDENTIFICARE I MORTI?

    Se possibile attraverso documenti personali, altrimenti da parenti prossimi attraverso:

    • riconoscimento della salma• vestiti, effetti personali (orologi, portafogli ecc),

    che non devono essere rimossi.In ultima analisi attraverso metodiche di:

    • odontoiatria forense, • esecuzione dell’esame del DNA

  • 112

    CERTIFICAZIONE DELLA MORTE

    Il D.S.S. può delegare un unico medico alla constatazione e certificazione della morte, ma sul cartellino di triage deve essere riportato:

    • Data• Ora• Nome del medico• Generalità del paziente o numero di triage• Eventuali testimoni (meglio se forza dell’ordine,

    VVF, ecc)

  • 113

    PENSA ANCHE AI VIVI

    Benessere dei soccorritori- Punto di ristoro e riposo temporaneo

    Gestione del lutto dei parenti - Accoglienza e sostegno psicologico

    Centro accoglienza sopravvissuti- Assistenza medica

    - Acqua, Cibo, Indumenti asciutti, Servizi igieniciDocumentazione

  • EMERGENZE EMERGENZE N. B. C. R.N. B. C. R.

  • EMERGENZE EMERGENZE N. B. C. R.N. B. C. R.

    •• NucleareNucleare: Contaminazione radioattiva da : Contaminazione radioattiva da esplosioni di reattori nucleari esplosioni di reattori nucleari

    •• ChimicoChimico:Incidente con sostanze chimiche :Incidente con sostanze chimiche (esplosioni,incidenti chimici, stradali con stravaso di sostanze(esplosioni,incidenti chimici, stradali con stravaso di sostanze tossiche, tossiche, ecc.)ecc.)

    •• Biologico: Biologico: Contaminazione con virus, batteri, Contaminazione con virus, batteri, tossinetossine

    •• RadioattivoRadioattivo: il pi: il piùù subdolo, conseguente ad subdolo, conseguente ad attacchi non convenzionali, incidenti con materiale attacchi non convenzionali, incidenti con materiale sanitario e non radioattivo eccsanitario e non radioattivo ecc

  • 117

    INDICATORI DI SOSPETTOGli indicatori di sospetto sono tutte quelle informazioni che possono consentire agli operatori della centrale operativa 118, di capire se l’evento per il quale è previsto l’invio di soccorsi, è caratterizzato dalla presenza di sostanze pericolose, anche nel caso in cui le stesse vittime coinvolte non ne abbiano ancora piena consapevolezza.

    Il rilascio di sostanze pericolose, accidentale o deliberato, può avvenire in modo non facilmente riconoscibile, è dunque indispensabile che l’operatore di C.O. che riceve la chiamata proceda all’approfondimento dei seguenti punti :

    1 COSA È SUCCESSO, A CHI, A QUANTI?

    2 DOVE È SUCCESSO?

    3 CHE GIORNO È OGGI?

  • 118

    CHE GIORNO È OGGI?

    • Un eventuale azione terroristica potrebbe cercare maggiore risonanza avvenendo in date di pubblica importanza, pertanto nei giorni in cui ricorrono festività e celebrazioni civili o religiose è utile aumentare il livello di attenzione verso questo tipo di eventi.

    • Altrettanto in occasione di meeting internazionali o manifestazioni pubbliche, sia per la presenza di assembramenti di un alto numero di persone, sia perchéle personalità politiche che vi partecipano potrebbero essere esse stesse obiettivo di attentati con armi di distruzione di massa.

  • 119

    COSA E’ SUCCESSO ?

    Nel più breve tempo occorre indagare la comparsa di:• fumi o vapori (indagare il colore)• bruciori a cute, occhi e gola;• difficoltà respiratorie;• confusione-incoscienza;• nausea-vomito;• tremori-convulsioni.• Poiché sintomi e segni sono più precoci e gravi nei

    bambini e negli animali di piccola taglia, è utile focalizzare la raccolta di informazioni sullo stato di queste vittime.

  • 120

    DOVE E’ SUCCESSO ?

    Ogni evento in questo tipo di luoghi deve essere considerato sospetto per presenza di sostanze pericolose.

    • edifici politici e sedi di istituzioni; luoghi di culto;• arsenale militare; fabbriche militari (OTO Melara, ecc)• stazioni ferroviarie e di autolinee; metropolitane• aeroporti;porto• uffici pubblici; scuole;• ospedali;• cinema; stadio;• Stoccaggio idrocarburi (Arcola Petrolifera)• Acquedotti; rigassificatore e gasdotto(Panigaglia); • centri commerciali; in genere tutti i luoghi molto affollati.

  • 121

    ETICHETTE DI PERICOLO (direttiva 94/55/CE)Tutti gli autoveicoli e i vagoni ferroviari trasportanti sostanze pericolose sono segnalati con specifiche etichette di forma romboidale di 30 cm di lato, che riportano differenti simboli e colori, grazie ai quali è possibile individuare rapidamente la principale pericolosità della sostanza.

    PANNELLI DI PERICOLO KEMLER-ONU

    Pericolo d’esplosione Corrosivo Spontaneamente infiammabile

    Rischio biologico

  • 122

    33

    1124 Numero di identificazione della materia

    (4 cifre)

    Questi pannelli hanno forma rettangolare di dimensioni 30 x 40 cm, di colore arancione, divisi in due parti sulle quali sono riportate informazioni più dettagliate di quelle deducibili dalle etichette di pericolo.

    Numero di identificazione del pericolo

    (2 o 3 cifre)

    PANNELLI DI PERICOLO KEMLER-ONU

  • 123

    PANNELLI DI PERICOLO KEMLER-ONU

    La prima cifra indica:• 2 gas;

    • 3 liquido infiammabile; • 4 solido infiammabile

    • 5 materia comburente o perossido organico;• 6 materia tossica;

    • 7 materia radioattiva;• 8 materia corrosiva;

    • 9 materia pericolosa diversa.

  • 124

    PANNELLI DI PERICOLO KEMLER-ONU

    La seconda e la terza cifra indicano:• 0 la materia non ha pericolo secondario

    (resta valida l’indicazione del pericolo principale espresso dalla prima cifra);

    • 1 esplosione;• 2 emissione di gas dovuta a pressione o

    reazione chimica;• 3 infiammabilità;• 5 proprietà comburenti;

  • 125

    Esempi di pannelli piùfrequentemente riscontrabili

    sulle strade

    Benzina

    3333

    12031203

    Propano

    2323

    19781978

    Ossigeno Gasolio

    3030

    12021202

    2525

    10721072

    gasLiquido infiammabile

    gas Liquido infiammabile

    comburente Non pericolo secondario

    infiammabile

  • 126

    ATTENZIONE

    • Il raddoppio di una cifra indica un’intensificazione del pericolo, ove compaiono invece due o più numeri differenti si indica la presenza contemporanea di più pericoli.

    • Quando il pericolo di una materia può essere indicato sufficientemente da una sola cifra, tale cifra è completata da uno 0.

  • Competenze sanitarie in caso di eventi Competenze sanitarie in caso di eventi chimici di sospetta natura dolosachimici di sospetta natura dolosa

  • Compiti attribuiti al “118”

    Erogazione delle prestazioni di

    • Decontaminazione SANITARIA• primo soccorso• triage

    per pazienti gravi in zona operativa tiepida

  • Componenti del sistema sanitario per la fase extraospedaliera

    Servizio 118 :• decontaminazione

    pazienti gravi• triage• sanitarizzazione &

    stabilizzazione• trasportoCroce Rossa Militare :• decontaminazione

    contaminati ambulanti

    Servizi dell’ASL :• decontaminazione

    contaminati ambulanti• gestione materiali

    contaminati• sostegno psicologicoARPAL :• controllo

    contaminazione

  • 131

    AREA INTERVENTO

    L’area dell’intervento in un incidente maggiore con presenza di sostanze pericolose deve essere divisa in 3 settori:

    • ZONA ROSSA• (Hot Zone, zona pericolosa, contaminata dalla sostanza

    tossica),• ZONA GIALLA• (Warm Zone, zona di decontaminazione);• ZONA VERDE• (Cold Zone, area sicura, utile all’allestimento del Posto

    Medico Avanzato e alla Catena dei Soccorsi Sanitari).

  • 132

    PMA / ALS:Personale 118 senza protezioni speciali

    PMA / ALS:Personale 118 senza protezioni speciali

    HOT ZONEHOT ZONE

    SALVATAGGIO:Personale V. del F. con autoprotezione

    SALVATAGGIO:Personale V. del F. con autoprotezione

    DECONTAMINAZIONE:Personale 118 con autoprotezione

    DECONTAMINAZIONE:Personale 118 con autoprotezione

    Warm ZoneWarm Zone

    Cold ZoneCold Zone

    PERCORSO VITTIME

  • IL IL TRIAGE PRETRIAGE PRE--DECONTAMINAZIONEDECONTAMINAZIONEEE’’ un sistema semplice e rapido che classifica le vittime in un sistema semplice e rapido che classifica le vittime in quattro gruppi, assegnando loro un diverso codice colore:quattro gruppi, assegnando loro un diverso codice colore:

    •• VERDEVERDE per vittime deambulanti;per vittime deambulanti;•• GIALLOGIALLO per vittime non deambulanti ma coscienti e per vittime non deambulanti ma coscienti e

    lucide;lucide;•• ROSSOROSSO per vittime non deambulanti incoscienti o per vittime non deambulanti incoscienti o

    obnubilate;obnubilate;•• NERONERO per vittime decedute (incoscienti con gravi per vittime decedute (incoscienti con gravi

    lesioni evidentemente incompatibili con la vita: lesioni evidentemente incompatibili con la vita: decapitazione, maciullamento).decapitazione, maciullamento).

    •• La prioritLa prioritàà di decontaminazione di decontaminazione èè decisa dal D.S.S., che ha decisa dal D.S.S., che ha la responsabilitla responsabilitàà di adottare il criterio che egli ritenga pidi adottare il criterio che egli ritenga piùùrispondente al contesto (in generale si ritiene probabile che rispondente al contesto (in generale si ritiene probabile che ll’’ordine di precedenza sarebbe: ordine di precedenza sarebbe: Verdi Verdi –– Gialli Gialli –– Rossi Rossi ––Neri)Neri)..

  • LA CONTAMINAZIONE:LA CONTAMINAZIONE:

    Contatto tra la sostanzaContatto tra la sostanzapericolosa e la vittimapericolosa e la vittima

  • 135

    LA DECONTAMINAZIONE:

    Rimozione del tossico dall’individuo per limitare l’assorbimento attraverso la cute con protezione del sistema dei soccorsi e dell’ambiente

  • 136

    PERCHE’ DECONTAMINARE :

    • Per diminuire l’assorbimento del tossico

    • A salvaguarda dell’integrità del sistema di soccorso

  • 137

    Come decontaminare:

    Lavare con acqua abbondante, riscaldata, utilizzando sapone liquido e spugne morbide:

    • Dalla testa ai piedi• Sopra e sotto (davanti e dietro)• Ascelle, perineo, interdigitali• Particolare cura agli occhi

  • 138

    DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE

    I D. P. I. sono un’importante limitazione al trattamento dei pazienti a causa della forte limitazione del campo visivo; dell’udito, della sensibilità tattile, della libertà di movimento, della possibilità di comunicare con le persone vicine.

    La limitazione dello spazio disponibile all’interno della struttura di decontaminazione e un ambiente adeguatamente illuminato, concorrono ad incrementare le difficoltàoperative del soccorritore, per cui le cure saranno essenziali.

  • D. P. I.Dispositivi di Protezione

    Individuale

    DDISPOSITIVI ISPOSITIVI PPROTEZIONE ROTEZIONE IINDIVIDUALENDIVIDUALEPER PERSONALE SANITARIOPER PERSONALE SANITARIO

    Protezione per area tiepida o sanitaria:Protezione per area tiepida o sanitaria:

    Protezione vie aeree:maschera o bomboleProtezione vie aeree:maschera o bombole

    Protezione della cute: tuta, stivali e guantiProtezione della cute: tuta, stivali e guanti

    Protezione degli occhi: occhiali o mascheraProtezione degli occhi: occhiali o maschera

    Protezione della testa: cascoProtezione della testa: casco

    Protezione mezzi: teli di polietileneProtezione mezzi: teli di polietilene

    Protezione dellProtezione dell’’ambiente:ambiente:……

  • PerchPerch éé èè necessario lnecessario l ’’uso dei uso dei DPI ?DPI ?

    Per la salvaguardia della vita e salute delle persone Per la salvaguardia della vita e salute delle persone che operano nel soccorsoche operano nel soccorso

    Per garantire la sicurezza degli operatori in base Per garantire la sicurezza degli operatori in base alle loro competenze, attrezzature e livello di alle loro competenze, attrezzature e livello di contaminazione in cui operanocontaminazione in cui operano

  • Non esistono filtri universaliNon esistono filtri universali ,, ma:ma:

    Sono un compromesso tra varie esigenze in Sono un compromesso tra varie esigenze in relazione ai rischi ed alle sostanze aggressive a cui si relazione ai rischi ed alle sostanze aggressive a cui si sarsaràà esposti !esposti !

    Appena possibile interfacciarsi con i VVF per Appena possibile interfacciarsi con i VVF per utilizzare il filtro piutilizzare il filtro piùù adatto per quel tipo di adatto per quel tipo di contaminante contaminante

    Tempo di utilizzo in base al tempo di funzione Tempo di utilizzo in base al tempo di funzione filtrantefiltrante

    …… ed i filtri ?ed i filtri ?

  • 142

    Decontaminazione primaria parziale

  • 143

    UNITÀ DIDECONTAMINAZIONE

    SEZIONE 1

    RegistrazioneRimozioneabiti

    SEZIONE 2

    LavaggioSEZIONE 3

    AsciugaturaCure essenzialiAbiti provvisori

    ENTRATAUSCITA

  • 144

    Sezione 3Sezione 3Sezione 3Sezione 3

    Asciugare

    Coprire

    Assistere

    Sezione 2Sezione 2Sezione 2Sezione 2

    Lavaggio

    Sezione 1Sezione 1Sezione 1Sezione 1

    Registrare

    Spogliare

    USCITAUSCITAENTRATAENTRATAENTRATAENTRATAENTRATAENTRATAENTRATAENTRATA

    Decontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitariaDecontaminazione sanitaria

  • 145

    Scorta nazionale antidoti per emergenze chimiche derivanti da atti di terrorismo

    Tre livelli di stoccaggio per le scorte di antidoti:

    Deposito di tipo C, livello nazionale Nord Italia : • Centro Antiveleni di PaviaDepositi tipo B, livello regionale:• Ospedale San Martino di GenovaDepositi tipo A, livello locale:• Farmacie Ospedaliere di: Savona, La Spezia,

    Imperia e San Martino.

  • Risorse materiali• Dispositivi di Protezione individuale-DPI• Mezzi logistici• Materiali per l’allestimento di un area di soccorso

    estemporaneo• farmaci • antidoti • cartellini per il triage• megafono• tabelloni illustrativi• tenda di soccorso • tenda di soccorso con sistema di decontaminazione • lettini da campo pieghevoli,

  • Tenda per Tenda per decontaminaziodecontaminazionene

    Fornite alle Fornite alle regioni dal regioni dal Dipartimento di Dipartimento di Protezione Protezione Civile NazionaleCivile Nazionale

  • 148